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ALLEGATO J Rapporto Finale “Sicurezza alimentare e generazione di reddito per le donne vulnerabili colpite dalle alluvioni nel Distretto di Charsadda” – PDW04 – AID 9553 FASE II Luogo: Islamabad Data: 6/12/2013 Rapporto Finale ONG: ACTIONAID Codice Progetto ONG: “Sicurezza alimentare e generazione di reddito per le donne vulnerabili colpite dalle alluvioni nel Distretto di Charsadda” Contatti in loco Nome Cognome: Enrica Piras Funzione: Amministratore di Progetto Indirizzo: F7/1 St 31 H8, Islamabad Tel./Cell.: 0092 03345238133 00393272021681 Fax: e-mail: [email protected] Contatti in Italia Nome Cognome: Daniele Lodola Funzione: Direttore Unita’ HPV Indirizzo: Via Broggi 19, Milano Tel./Cell.: +39.0274200246, 3406588155 Fax: +39.0229537373 e-mail: [email protected] Pagina 1 di 22 1. DATI IDENTIFICATIVI ENTE REALIZZATORE/ NOME ONG ActionAid Italia International Onlus TITOLO DEL PROGETTO “Sicurezza alimentare e generazione di reddito per le donne vulnerabili colpite dalle alluvioni nel Distretto di Charsadda” SETTORE D’INTERVENTO Indicare i settori d’intervento come specificati nel progetto approvato Agricoltura e sicurezza alimentare Tutela e valorizzazione a fini di sviluppo sostenibile del patrimonio culturale Acqua, Ambiente, Territorio, Gestione risorse naturali, Cambiamenti climatici Protezione dei rifugiati e sfollati Sviluppo delle risorse umane Salute Istruzione Tutela dei gruppi vulnerabili (minori, diversamente abili) Governance e società civile Sostegno allo sviluppo endogeno, inclusivo e sostenibile, del settore privato Riduzione del rischio di catastrofi Sminamento Promozione della condizione femminile Coordinamento, Monitoraggio, Assistenza tecnica Altro (specificare) ______________________________ Obiettivo specifico del progetto Stimolare le attività generatrici di reddito integrando, consolidando e rafforzando in modo particolare le attività produttive tradizionalmente di competenza della componente femminile delle famiglie Descrizione dell’iniziativa: Il progetto si concentra sulle donne vulnerabili colpite dalle inondazioni in 2 Union Councils del Distretto di Charsadda, con l’obiettivo di rafforzare i loro mezzi di sussistenza e di fornire fonti di reddito alternative per renderle in grado di provvedere bisogni di base delle loro famiglie. Descrivere in massimo 250 caratteri l’intervento proposto, riassumendo la logica d’intervento, Evitare, per quanto possibile, l’uso di acronimi. Beneficiari del progetto Ad es. 54 bambini partecipanti ai cori; 270 (circa) famiglie dei bambini. Durata: 1350 donne beneficiarie dirette, beneficiari indiretti circa 10.800 membri delle famiglie N. 9 mesi Es. 9 mesi Periodo di attuazione: Data Firma Lettera d’Incarico: 02.01.2013 Data Firma del Disciplinare d’Incarico: 14.02.2013 Data di inizio delle attività: 15.02.2013 Data prevista per conclusione attività: 15.11.2013 Data effettiva conclusione attività: 22.11.2013 Valore complessivo del progetto in € 235.080,00 Euro Finanziamento richiesto alla DGCS in € 235.080,00 Euro Altri apporti in € In caso di presenza di altri contributi finanziari, indicare il nome dell’ente finanziatore e l’ammontare del finanziamento. Ente finanziatore: ____________ Importo in €: _______ Ente finanziatore: ____________ Importo in €: _______ Accreditamento: Data erogazione prima rata: 28.02.2013 Data erogazione seconda rata : 03.09.2013 Risorse Umane: Indicare il numero e la funzione delle risorse umane impegnate per la gestione del progetto, ad esempio: n.1 Capo Programma; n.1 Amministrativo-contabile. 1. 2. 3. 4. Shazia Abbas (Responsabile programmi fino al 30.09.2013) Daud Saqlain (Responsabile programmi dal 01.10.2013) Abdul Muhammad Khaliq (Coordinatore di Area e acting PM a partire dal 16.11.2013) Enrica Piras ( Amministratore di progetto) Pagina 2 di 22 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. Varianti: Raheela Khan (Capo Progetto fino al 15.11.2013) Abdul Baseer Lughmani (Coordinatore Progetto fino al 5.07.2013) Nafees uz Zaman (Coordinatore Progetto a partire dal 11.07.2013) Arif Ud Din (Coordinatore Progetto fino al 31.10.2013) Zafar Ullah (contabile) Sonia Jan (social organizer) Shazadi Hina Zeb (social organizer) Shireen Naeem (social organizer) Najia Mir (Agriculture Officer) Mansoor Ahmed (social organizer) Hasanad Gul (assistente d’ufficio) Saira Naz(social organizer) Sumayya Shaheen (social organizer) Shehla Gul (social organizer) Nida Gul (social organizer) Data richiesta Variante n.1: 23/07/2013 Data approvazione Variante n.1: 25/07/2013 Data richiesta Variante n.2: 11/10/2013 Data approvazione Variante n.2: 18/10/2013 Data Estensione non onerosa: 05/11/2013 Data Approvazione Estensione non onerosa: 06/11/2013 Pagina 3 di 22 2. STATO AVANZAMENTO DELLE ATTIVITA’ 2.1. Descrizione intervento Indicare nel dettaglio, per ciascun settore d’intervento, i risultati raggiunti nell’ambito del progetto, facendo riferimento agli indicatori fisici di realizzazione, di prodotto e, ove possibile, di risultato, nonché agli importi spesi. Per ciascun risultato descrivere nel dettaglio le attività realizzate. Agricoltura e sicurezza alimentare Settore Risultato Nel Rapporto Intermedio riportare il risultato previsto dalla proposta di progetto. Nel Rapporto Finale descrivere il risultato raggiunto a fine progetto. Risultato Atteso 1: 350 donne hanno migliorato le proprie capacità e possibilità di gestione di attività agricole (orticoltura) Valore Target previsto 1 2 Indicatori 1 Ove rilevati, riportare gli indicatori di realizzazione / prodotto / risultato misurati nel periodo di riferimento, trascrivendoli di maniera che siano raffrontabili con quelli previsti nel progetto. Se non rilevati esplicitare NR (Non rilevati). 3 4 5 350 donne vulnerabili identificate 350 donne hanno ricevuto kit agricoli e sono state formate sulle attivita’ di kitchen gardening Redditi giornalieri aumentati da 175 a 275 Rupie (annuali da 63.875 a 100.375) Consumo calorico giornaliero aumentato da 1600 a 2200 calorie per le donne target e i loro bambini 350 hanno rafforzato il loro ruolo nei processi decisionali e il controllo sulle risorse produttive Valore Target raggiunto - 350 donne identificate 350 donne hanno ricevuto il kit agricoli e sono state formate sulle attivita’ di kitchen gardening Dati non ancora disponibili Dati non ancora disponibili 350 hanno rafforzato il loro ruolo nei processi decisionali e il controllo sulle risorse produttive Per il RA1: Attività Descrivere le attività realizzate nel periodo oggetto del rapporto con chiaro riferimento a quanto previsto nel progetto approvato. 1.1 - Identificazione e assessment delle capacità di 350 donne a rischio di insicurezza alimentare per il sostegno alle attività di allevamento e orticoltura. (attivita’ completata all’ 100%: 350 donne identificate su 350 costituente il target del progetto) L’identificazione delle donne vulnerabili da inserire nel progettto e’ avvenuta, come da proposta progettuale, nel rispetto dell’approccio partecipativo utilizzato da ActionAid. A tal fine sono state coinvolte le comunita’ locali e formati i gruppi di donne di cui al punto 1.2. A seguito dell’identificazione di una prima lista di beneficiari (stilata grazie alla consultazione degli esponenti di villaggio e degli women groups) sono state effettuate visite door to door per la valutazione dei bisogni e per la verifica del rispetto 1 Gli IOV, Indicatori Obiettivamente Verificabili, descrivono gli obiettivi del progetto in termini misurabili: quantità, qualità, tempo (QQT). Essi rispondono alla domanda: “Come sarà possibile verificare che ciò che è stato pianificato si stia effettivamente verificando o si sia verificato? Come appuriamo il successo?”. Gli elementi di un buon indicatore sono: definizione, unità di misura, punto di partenza (base line) e punto di arrivo (target), con gli ambiti di riferimento temporale. Relativamente ad obiettivi ed indicatori si fa riferimento agli acronimi SMART e RACER. SMART (Specific, Measurable, Achievable, Relevant to the information needs of managers, Time-bound) RACER: (Relevant, Accepted, Credible, Easy, Robust) Per ulteriori informazioni sugli indicatori consultare la pagina http://www.esteri.it/mae/doc/6_40_176_g.pdf , pagg. 83-91) Pagina 4 di 22 dei criteri di selezione. In questa fase sono state effettuate interviste semi-strutturate presso le famiglie preidentificate ed e’ stato quindi possibile effettuare una scrematura tra le persone rispondenti o meno ai parametri di vulnerabilita'. Tra i principali criteri di selezione si ricordano i seguenti: essere stati vittime delle alluvioni nel 2010 e/o 2012; appartenenza a categorie vulnerabili (disabili, vedove, orfani etc); reddito familiare inferiore alle 7000 PKR mensili; dimensioni della famiglia e n. di figli a carico; previa esperienza nei settori oggetto dell’intervento; interesse nell’acquisizione di nuove competenze. Tutti i beneficiari previsti sono stati identificati anche grazie all’assessment aggiuntivo condotto nel corso del progetto come evidenziato dal report intermedio. 1.2 - Creazione di 20 gruppi di donne per il sostegno alle attività di allevamento e orticoltura (attivita’ completata al 100%) Al fine di garantire una partecipazione attiva delle comunita’ in tutte le fasi progettuali ActionAid ha avviato come attivita’ prioritaria la formazione di gruppi di donne. I gruppi sono stati formati in ciascuno dei villaggi di progetto e sono composti da un numero variabile di membri (in base alla densita’ abitativa del villaggio stesso). Ciascun women group e’ gestito in maniera autonoma grazie al contributo del segratario e del presidente, cariche attribuite alle donne piu’ capaci ed attive. Lo staff di progetto coordina e supervisiona i meeting periodici. La formazione di questi venti gruppi ha garantito la mobilitazione delle comunita’ target, la diffusione delle informazioni inerente l’intervento, la piena comprensione ed accettazione da parte delle comunita beneficiarie. Oltre ad avere un ruolo fondamentale nella fase di assessment i gruppi agevolano lo staff di ActionAid in tutta l’implementazione e costituiranno il cardine delle attivita’ di empowerment femminile che e’ componente trasversale del progetto (favorendo l’aggregazione tra donne e lo scambio reciproco non solo per quanto attiene le capacita’ tecniche di gestione del bestiame/degli orti familiari, ma anche per questioni di piu’ ampio respiro). 1.3 - 350 donne sono formate su tecniche agricole con particolare attenzione per l’orticoltura (attivita’ completata al 100%) Al fine di garantire un adeguato livello di sostenibilita’ del progetto i gruppi target delle attivita’ di orticultura sono coinvolti oltre che nella distribuzione di input ad hoc anche in attivita’ formative e saranno cosi’ in grado di assicurarsi i mezzi di sostentamento anche per i prossimi cicli produttivi. I corsi di formazione sono stati Pagina 5 di 22 regolarmente portati a termine. I curricula formativi hanno incluso dei moduli relativi alle tecniche di orticultura domestica e alla realizzazione di fertilizzante organico. I corsi sono stati condotti da due esperti selezionati sulla base di un recruitment concorrenziale. Le esperte selezionati sono inoltre tecnici dell’Agriculture Research Institute di Peshawar il che agevola il collegamento con i dipartimenti governativi e facilita l’allineamento del progetto con le politiche governative in corso. Nello specifico gli argomenti trattati sono stati: tecniche di agricoltura, agricoltura organica,selezione delle sementi, selezione del terreno, compostaggio, coltivazione delle verdure, identificazione insetti e parassiti, malattie delle piante, gestione nel dopo raccolto, conservazione del cibo. L’obiettivo dei training è quello di consentire alle donne partecipanti di mettere a frutto le conoscenze acquisite per poter produrre per se alcune verdure in modo da contribuire alla propria sicurezza alimentare oltre che a generare reddito per la propria famiglia. La capacità di realizzare da se fertilizzante organico ha come prima conseguenza quella di ottenere i relativi risparmi oltre a consentire il rispetto dell’ambiente in accordo con le policy di ActionAid in merito all’agricoltura. Al termine dei corsi sono state distribuiti i kit con gli attrezzi e le sementi. La formazione e’ stata realizzata parallelemente in due diversi villaggi. Sono state organizzate 10 sessioni da due giorni cui hanno partecipato 10 gruppi di 35 donne. All’inizio ed al termine dei cicli formativi e’ stata condotta una valutazione sulle competenze tecniche pregresse ed acquisite. In base ai risultati raccolti risulta che una media di 96,5% ha acquisito, grazie al training, una corretta conoscenza del kitchen gardening. Le partecipanti al corso hanno espresso una valutazione positiva specialmente riguardo la metodologia inclusiva, partecipata e pratica. Al termine dei corsi le donne hanno inoltre ricevuto un booklet illustrativo delle tecniche imparate. Il manuale è stato tradotto in inglese, urdu e pashto. 1.4 - 350 donne ricevono input agricoli, strumentazione, cash for work e fertilizzanti per avviare attività di orticoltura (attivita’ completata al 100%) In relazione a questa attività è stato utilizzato un approccio integrato, affiancando alla formazione teorica per il miglioramento delle pratiche agricole la distribuzione di input quali fertilizzanti, attrezzi agricoli e sementi per gli orti familiari. Le tipologie di ortaggi sono state definite in base alla stagione ed alle esigenze espresse dalle beneficiarie. Ogni kit, che includeva anche attrezzi agricoli, era composto da: vanga, badile, annaffiatoio, zappa, piccola zappa, forcone, sementi di spinaci, aglio, carote, coriandolo, cavolfiore, rapanello, rapa, feenugreek. La distribuzione dei kit e’ avvenuta a seguito di debito controllo. Ogni kit è stato controllato prima di essere distribuito ed un accordo con i beneficiari è stato siglato per assicurarsi che gli attrezzi o semi venissero effettivamente impiegati per gli scopi prefissi. Sementi riscontrati non rispondenti alle specifiche concordate nel contratto con i l formitore sono stati individuati e sostituiti prima della consegna ai beneficiari. Pagina 6 di 22 In una seconda fase si è fornito il fertilizzante organico ed il supporto tecnico per la preparazione della terra: i beneficiari quindi sono stati coinvolti in attivita’ di cash for work. Ad ogni donna sono stati assegnati 10 giorni di cash for work per preparare il terreno del proprio orto e per procedere alla semina. Lo schema di distribuzione del cash è funzionato cosi: Ogni gruppo di 35 donne ha formato un comitato di 5 membri con il compito di monitorare il lavoro controllando le presenze delle donne e la qualità del lavoro. I comitati hanno lavorato insieme ai social organizers e al project coordinator. L’esperto agricolo ha inoltre effettuato visite spot in alcuni degli orti coinvolti. Al termine dei 10 giorni le donne hanno ricevuto 3400 PKR (340PKRx10days). I documenti di supporto (foglio presenze e report del lavoro svolto) sono stati controfirmati dai comitati di base per assicurare ownership e trasparenza al processo. Delle 350 beneficiarie che hanno partecipato al training in 348 hanno completato il lavoro e hanno beneficiato del capitale previsto. In un caso una donna non ha terminato il lavoro e nell’altro il marito non le ha consentito di ricevere soldi da una NGO. A seguito della conclusione di tutte le attivita’ previste per questa componente lo staff di progettto ha effettuato visite presso 34 beneficiarie (circa il 10%) ed e’ stato rilevato che gli ortaggi sono gia’ in produzione. Il livello di germinazione dei semi si e’ rilevato di ottima qualita’ e le tecniche di orticultura sono messe in pratica con ottimi risultati. Tutti gli ortaggi distribuiti sono in fase produttiva il che consente alle famiglie taget di effettuare due pasti al giorno. L’impatto in termini di apporto calorico non e’ ancora stato calcolato ma sara’ oggetto del sopra citato piano di valutazione previsto nel 2014 (il piano prevede la raccolta dati su almeno il 30% dei beneficiari di ciascuna componente di progetto). Importo in € Indicare l’importo speso nel periodo di riferimento. Commenti e/o Problematiche incontrate nell’esecuzione dell’attività. Settore Speso: Euro 51.490,00 Residuo: Euro 13.702,00 Avanzamento finanziario: 78,98% A causa di un ritardo nell’avvio delle attivita’ sul campo, la realizzazione della componente agricola e’ stata rimandata alla seconda fase di progetto (a partire da settembre). Questa scelta e’ stata presa di concerto con il Dipartimento dell’Agricoltura di Charsadda. Infatti la prima stagione di semina degli ortaggi era ormai superata e implementare l’attivita’ a maggio avrebbe significato perdere tutto il potenziale di quella stessa componente. Inoltre effettuare la semina a seguito della stagione monsonica ha consentito di evitare il rischio che gli orti fossero danneggiati dalle forti piogge. L’attività è poi regolarmente avvenuta come da dettagli citati sopra. Agricoltura e sicurezza alimentare Risultato Nel Rapporto Intermedio riportare il risultato previsto dalla proposta di progetto. Nel Rapporto Finale descrivere il risultato raggiunto a fine progetto. RA2: 1000 donne hanno ricevuto input e assistenza per l’avvio di attività di allevamento domestico Pagina 7 di 22 Indicatori 2 Ove rilevati, riportare gli indicatori di realizzazione / prodotto / risultato misurati nel periodo di riferimento, trascrivendoli di maniera che siano raffrontabili con quelli previsti nel progetto. Se non rilevati esplicitare NR (Non rilevati). Valore Target previsto 0. 1000 donne vulnerabili identificate 1. Fornitura di 400 capre per le donne a rischio pre-identificate. 2. Fornitura di galline per 600 donne a rischio pre-identificate. Valore Target raggiunto 0. 1000 donne vulnerabili identificate 1. 400 capre distribuite 2. 600 donne hanno ricevuto un kit con 14 galline e 1 gallo Per il RA2: 2.0 - Identificazione e assessment delle capacità di 1000 donne a rischio di insicurezza alimentare per il sostegno alle attività di allevamento e orticoltura. (attività completata all’ 100%: 1000 donne identificate su 1000 costituente il target del progetto). Per dettagli sulle attività correlate si veda il paragrafo 1.1 2.0.0 Attività Descrivere le attività realizzate nel periodo oggetto del rapporto con chiaro riferimento a quanto previsto nel progetto approvato. - Creazione di gruppi di donne per il sostegno alle attività di allevamento e orticoltura (attività completata al 100%). Per dettagli sulle attività correlate si veda il paragrafo 1.2 - Fornitura di 400 capre per le donne a rischio pre-identificate (attivita’ completata al 100%) 2.1 La distribuzione degli ovo-caprini e’ stata effettuata nei mesi di giungo e luglio per un totale di 400 capi di bestiame distribuiti. In considerazione del particolare periodo dell’anno ( a ridosso del Ramdan) ActionAid ha deciso di fornire a tutte le beneficiarie capre in stato di gravidanza. I motivi di tale scelta risiedono, oltre che nella volonta’ di minimizzare il rischio di uso improprio del bestiame (e’ parte della tradizione e della cultura locale sacrificare un capretto durante la festivita’ dell’Eid a fine Ramadan), anche in una scelta strategica al fine di garantire una maggiore sostenibilita’ del progetto (contributo per ciascuna famiglia incrementato di una unita’). Le distribuzioni sono avvenute in 4 lotti ed hanno coinvolto i seguenti villaggi degli Union Council di Tarnab e Hisara Yasin Zai: Nawan Kalli, Aba Bakri, Shai Kulali, 2 Gli IOV, Indicatori Obiettivamente Verificabili, descrivono gli obiettivi del progetto in termini misurabili: quantità, qualità, tempo (QQT). Essi rispondono alla domanda: “Come sarà possibile verificare che ciò che è stato pianificato si stia effettivamente verificando o si sia verificato? Come appuriamo il successo?”. Gli elementi di un buon indicatore sono: definizione, unità di misura, punto di partenza (base line) e punto di arrivo (target), con gli ambiti di riferimento temporale. Relativamente ad obiettivi ed indicatori si fa riferimento agli acronimi SMART e RACER. SMART (Specific, Measurable, Achievable, Relevant to the information needs of managers, Time-bound) RACER: (Relevant, Accepted, Credible, Easy, Robust) Per ulteriori informazioni sugli indicatori consultare la pagina http://www.esteri.it/mae/doc/6_40_176_g.pdf , pagg. 83-91) Pagina 8 di 22 Saeed Abad, Muslim Abad, Kot, Chetey Shay, Mera Khel. Tutti i capi di bestiame distribuiti sono stati tenuti in quarantena per un periodo di 7 giorni al fine di garantirne lo stato di salute e di poter effettuare le necessarie vaccinazioni. Nella fase di distribuzione ActionAid ha potuto avvantaggiarsi degli ottimi rapporti con le comunita’ e le autorita’ locali ed ha cosi’ potuto utilizzare come distribution point scuole ed altri edifici pubblici. A seguito delle prime distribuzioni lo staff di progetto ha eseguito delle visite sul campo per raccogliere il feedback dei beneficiari (20% del primo e secondo lotto) in merito alla qualita’ del prodotto ricevuto. Si e’ riscontrato un generale apprezzamento dell’elevata qualita’ e rispondenza alla razza a qulla allevata nel territorio. Contestualmente sono stati effettuati focus groups e interviste con lo scopo di raccogliere i primi dati sull’impatto di questa attivita’ per le famiglie delle donne beneficiarie. Si e’ cosi’ potuto constatare che la produzione media di latte e’ di 1 litro/1 litro e mezzo al giorno. Tale produzione, secondo quanto condiviso dai beneficiari intervistati, consente alle famiglie di risparmiare oltre le 2.000 rupie mensili (circa 70 PKR al giorno). Si stima che l’apporto nutrizionale giornaliero sia incrementato, a fine progetto, di circa 100/152 calorie (calcolo effettuato per famiglia media: 7 figli per un totale di circa 710 calorie per litro). Inoltre, a seguito delle visite effettuate presso i beneficiari nella fase finale del progetto stesso, si e’ riscontrato un tasso di mortalita’ piu’ alto di quello previsto (che e’ normalmente intorno all’8/10%). La mortalita’ potrebbe essere stata causata da condizioni climatiche non favorevoli. Infine, e’ emerso che, alcuni beneficiari poiché più propensi all’attività agricola si sono orientati verso la vendita dei piccoli ruminanti in favore dell’acquisto di input agricoli. 2.2 - Fornitura di galline per 600 donne a rischio pre-identificate (attivita’ completata al 100%) Fino a metà del periodo progettuale il budget destinato al’acquisto degli ovini era sotto utilizzato a causa della caduta dei prezzi delle capre e dell’impossibilita’ di effettuare nuove distribuzioni (le quali avrebbero creato saturazione dell’area). E’stata quindi richiesta una variante in data 11.10.2013 per riallocare le risorse destinate a questi acquisti verso forniture di mangime per i polli, mangiatoie, abbeveratoi e kit veterinari. Distribuzione del kit avicolo Tutti i beneficiari di progetto per la componente B2 sono stati raggiunti e hanno ricevuto i kit avicoli previsti (600 su 600 target). Le distribuzioni, che hanno coinvolto 120 beneficiari per volta, sono state effettuate anche in questo caso presso edifici pubblici nei villaggi di Nawa Kali, Aba Bakri, Shahi kulali, Chety Shahi e Muslimabad. Il kit avicolo, composto di 14 galline Pagina 9 di 22 ed un gallo e’stato fornito all’interno di apposite gabbie per facilitare il trasporto degli animali. Tutti i volatili sono stati previamente vaccinati per le malattie di stagione come concordato con il Livestock Department di Charsadda e consigliato dal consulente veterinario diActionAid. Le galline, di eta’ compresa tra le 14 e le 16 settimane sono state selezionate in base alla loro capacita’ produttiva ed adattabilita’ al clima locale. In totale sono stati distribuiti 9000 volatili. L’ impatto a breve termine di questa attività sui beneficiari diretti ed indiretti e’ quello derivante dalla produzione di uova, del autoconsumo e del conseguente incremento dell’apporto calorico giornaliero. Dalle informazioni raccolte durante le visite post-distribuzione (ad oggi le visite effettuate sulle beneficiarie della componente avicola sono 70) e’ emerso che la produzione giornaliera media e’ pari alle 6/8 uova per giornata. La stima delle calorie aggiuntive apportate grazie alla distribuzione dei kit avicoli e’ di 636 Kcal/diarie per famiglia ovvero circa 80 Kcal per componente. Nella stagione invernale la capacita’ produttiva delle galline e’ limitata, ci si aspettta pertanto che vi sara’ un incremento della produzione a partire dal mese di febbraio. Per lo stesso motivo (limitata capacita’ riproduttiva nel periodo invernale) i prezzi di mercato delle uova si attestano tra dicembre e gennaio tra le 13 e 15 PKR (contro un prezzo medio di 8/9 PKR durante l’estate). Ne deriva che la produzione media riscontrata finora nell’area di intervento garantisce un risparmio stimato tra le 104 e le 120 PKR giornaliere (per un totale di 3120/3600 PKR mensili) 2.3 - Fornitura di kit avicoli addizionali (attivita’ in corso di completamento a carico di AA) A seguito dell’approvazione della VNO II sono state avviate le attivita’ complementari riguardanti la componente di allevamento/kit avicoli. Le economie rilevate su alcune linee di budget sono state quindi riutilizzate al fine di aumentare le attivita’ sul campo e migliorare l’impatto del progetto per le comunita’ coinvolte. In considerazione delle condizioni Distribuzione dei kit avicoli aggiuntivi climatiche e della recente (mangiatoia, abbeveratoio, mangime e kit distribuzione del pollame ActionAid veterinario) ha deciso di completare le distribuzioni gia’ effettuate con la consegna di materiali aggiuntivi. Oltre ad abbeveratoi e mangiatoie il kit fornito ai beneficiari e’ infatti composto di un mangime potenziato per aumentare la produttivita’ delle galline ovaiole e di un kit veterinario inclusivo di un multivitaminico e di un antibiotico ad ampio spettro. I kit sono stati distribuiti nell’ultima fase di progetto (durante il mesi di novembre). A causa di problematiche riscontrate durante la consegna e del comportamento fraudolento del fornitore di riferimento, alcuni dei kit veterinari facenti parte della fornitura sono stati consegnati scaduti. L’analisi a campione dei kit non ha consentito di individuare immediatamente il problema. Al fine di garantire la sostenibilita’ del progetto, la trasparenza e l’accountability verso le comunita’ Pagina 10 di 22 beneficiarie ActionAid ha deciso di: eliminare la fornitura veterinaria per le distribuzioni ancora in corso e comunicare immediatamente l’accaduto ai beneficiari di modo da evitare l’uso dei medicinali e permetterne la raccolta nel minor tempo possibile. 350 kit scaduti sono stati raccolti dal personale di ActionAid. Nella settimana dal 2 al 7 dicembre saranno distribuiti i medicinali sostitutivi. Importo in € Indicare l’importo speso nel periodo di riferimento. Commenti e/o Problematiche incontrate nell’esecuzione dell’attività. Speso: Euro 86.260,56 Residuo: Euro 429,44 Avanzamento finanziario: 99,5% Problematiche di sicurezza sono state affrontate durante la distribuzione del pollame quando alcuni uomini armati si sono presentati nel punto distribuzione in cerca di una delle beneficiarie per vendette interne a fazioni opposte della comunita’ target. Inoltre, un ritardo delle distribuzioni del 4^ lotto del pollame e’ avvenuto a causa dell’alta mortalita’ dei volatili dovuta al sovraffollamento del camion durante il trasporto (responsabilita’ e copertura dei costi aggiuntivi a carico del fornitore). Una ripianificazione del piano delle distribuzioni dei kit addizionali e’ stato necesssario in considerazione dell’elevato rischio sicurezza durante il periodo del Muharram ed a seguito dell’uccisione del leader talebano Hakimullah Mehsud e l’insediamento del suo successore Maulana Fazlulla (residente in aree limitrofe al Distretto di Charsadda). Inoltre il comportamento fraudolento di alcuni fornitori ha causato ritardi e dispendio di risorse (tempo, energie, risorse monetarie). Pagina 11 di 22 Altri costi PERSONALE DI PROGETTO Il reclutamento della maggior parte del personale e’ avvenuto nella fase iniziale di progetto. Sono seguiti, come da prassi AA, le sessioni di orientamento del personale sia locale che espatriato. Nel perido di riferimento (agosto-novembre) sono stati impiegati più social organizers rispetto al numero previsto come da nostra comunicazione datata 10.07.2013. L’aumento, inizialmente motivato dalla necessita’ di effettuare un nuovo assessment sul campo per un eventuale incremento dei beneficiari dell’attivita’ B2a, si e’ rivelato necessario ed utile durante le distribuzioni e soprattutto durante i training on the job agricoli e le attivita’ di Cash for work le quali sono state condotte parallelamente in diversi villaggi. Si noti che non tutta la quota inizialmente allocata per il personale è stata impiegata in quanto ActionAid e’riuscito a portare a termine le attività in maniera efficace utilizzando meno risorse di quanto stimato ad inzio progetto. VISIBILITA’ Durante tutta la durata del progetto e per ciascuna delle attivita’ svolte ActionAid ha garantito la debita visibilità nelle pubblicazioni periodiche di ActionAid nel paese e presso le aree di intervento. In Khyber Pakhtunkhwa la visibilita’ e’ stata fatta attraverso l’utilizzo di banner informativi, l’etichettatura degli animali distribuiti e la condivisione dell’informazione su identita’ dell’organizzazione e del donatore con le comunita’ coinvolte. Inoltre, tutto il materiale di supporto finora utilizzato dallo staff di progetto (questionari per l’assessment, liste dei benefiicari, token per le distribuzioni etc) e’ sempre contrassegnato da logo ActionAid e dal logo di Coooperazione Italiana. In occasione delle attivita’ puntuali (quali le distribuzioni del bestiame) sono stati affissi banner riportanti, accanto al logo dell’ONG, anche il logo del donatore. Lo stesso meccanismo e’ stato utilizzato nella fase di etichettatura del pollame e dei caprini, entrambi “taggati” con i rispettivi loghi. Purtroppo, a causa dei probelmi di sicurezza nel Distretto di Charsadda e piu’ in generale nel KPK non e’ stato possibile effettuare comunicazioni su larga scala utilizzando i media, mezzi radiotelevisivi o pubblicazioni su quotidiani a larga diffusione. ActionAid ha comunque avviato una strategia comunicativa grazie alla consulenza di un’esperta in materia la quale ha raccolto dei case studies con relativa documentazione fotografica. Tale materiale e’ oggetto di un allegato a questo report. L’allegato consente di avere una chiara idea delle attività progettuali e specialmente dell’impatto che hanno avuto sulla vita delle beneficiarie. Inoltre, come gia’ comunicato all’ufficio di programma, un articolo relativo all’intervento è apparso sul quotidiano nazionale The News in data 10 Novembre 2013 (link: http://www.thenews.com.pk/Todays-News-6-213365Picking-up-the-threads-of-life-again) MONITORAGGIO Il monitoraggio delle attivita’ e’ avvenuto a seguito delle principali attivita’ effettuate sul campo. Grazie ai processi specificati nella sezione 2.7 del Attività di gestione; Visibilità e Monitoraggio Descrivere le attività realizzate nel periodo oggetto del rapporto con chiaro riferimento a quanto previsto nel progetto approvato. Pagina 12 di 22 presente documento e’ stato possibile raccogliere il feedback dei beneficiari e una serie di Case study. Sono state inoltre effettuate le visite di monitoraggio congiunte con il partner locale (organizzazione non governativa locale che collabora con ActionAid nel Distretto di Charsadda). La missione dall’Italia di valutazione e chiusura del progetto è stata effettuata a novembre. A causa di problemi di sicurezza non e’ stato possibileeffettuare le visite sul campo pianificate. La valutazione e’ stata dunque affidata ad attivita’ allo studio della documentazione di progetto e altre attivita’ a distanza quali meeting di confronto con il personale coinvolto e con il coordinatore di area della provincia del KPK. Inoltre, nell’ambito dei programmi di lungo termine di ActionAid nell’area di intervento, sara’ realizzato a partire dal 2014 un “Impact Study of the Project” che, oltre a rilevare l’impatto sul medio periodo, favorira’ l’analisi delle lesson learnt e servira’ da guida per un’eventuale replicazione del progetto in diverse zone. Importo in € Indicare l’importo speso nel periodo di riferimento. COSTI DI FUNZIONAMENTO: sono state svolte tutte le attivita’ propedeutiche all’inizio delle attivita’ sul campo tra cui: attivita’ di allestimento ufficio e organizzazione logistica dell’ufficio stesso; gestione dell’affitto locali e delle utenze; equipaggiamento degli uffici e organizzazione del trasporto dello staff di progetto; attivita’ di procurement. Le spese rendicontate includono i costi di gestione nel paese e presso la sede italiana, nonche’ il 7% dei costi amministrativi. Speso: 62.676,12 Euro Residuo: Euro 3.273,98 Avanzamento finanziario: 95,04% Pagina 13 di 22 2.2. Comparazione tra risultati (da compilare solo in caso di rapporto finale) Risultati attesi Settore Risultati raggiunti Settore Risultato 1 Risultato 1 Agricoltura e formazione gruppi 350 donne hanno migliorato le proprie capacità e possibilità di gestione di attività agricole (orticoltura) 350 donne hanno migliorato le proprie capacità e possibilità di gestione di attività agricole (orticoltura) Indicatori Indicatori - 350 donne vulnerabili identificate - 350 donne hanno ricevuto kit agricoli e sono state formate sulle attivita’ di kitchen gardening Redditi giornalieri aumentati da 175 a 275 Rupie (annuali da 63.875 a 100.375) Dati non disponibili Consumo calorico giornaliero aumentato da 1600 a 2200 calorie per le donne target e i loro bambini Dati non disponibili in termini di incremento calorico. Dall’analisi effettuata allo stato attuale la raccolta degli ortaggi garantisce il consumo di due pasti per giornata 350 hanno rafforzato il loro ruolo nei processi decisionali e il controllo sulle risorse produttive - 350 hanno rafforzato il loro ruolo nei processi decisionali e il controllo sulle risorse produttive 350 donne vulnerabili identificate 350 donne hanno ricevuto kit agricoli e sono state formate sulle attivita’ di kitchen gardening Settore Risultato 2 Risultato 2 1000 donne hanno ricevuto input e assistenza per l’avvio di attività di allevamento domestico 1000 donne hanno ricevuto input e assistenza per l’avvio di attività di allevamento domestico (si noti che gli input ricevuti sono aumentati rispetto a quelli previsti dalla proposta progettuale) Indicare le ragioni per il mancato/parziale raggiungimento dei risultati previsti o evidenziare eventuali risultati alternativi/addizionali raggiunti. Riportare commenti e/o suggerimenti per il futuro. Oltre a garantire la sicurezza alimentare dei beneficiari il progetto ha rafforzato l’empowerment femminile, le loro capacita’ tecniche e la loro consapevolezza. Tra i risultati aggiuntivi a quelli previsti si noti che la distribuzione di kit aggiuntivi ha minimizzato il rischio di malattie del pollame e potenziato la capacita’ produttiva delle galline contribuendo ancora alla sicurezza alimentare La creazione di cooperative e di un collegamento con il mercato (oggetto dei programmi ActionAid a lungo termine nell’area) permettera’ in futuro di rafforzare l’emancipazione femminile e consolidare l’economia familiar dei beneficiary coinvolti e dell’area in generale. Pagina 14 di 22 Indicatori Indicatori 1000 donne vulnerabili identificate 1000 donne vulnerabili identificate Fornitura di 400 capre per le donne a rischio pre-identificate. Fornitura di 400 capre per le donne a rischio preidentificate. Fornitura di galline per 600 donne a rischio pre-identificate. Fornitura di galline per 600 donne a rischio preidentificate. Redditi giornalieri aumentati da 175 a 275 Rupie (annuali da 63.875 a 100.375) Reddito giornaliero aumentato dalle 70 PKR alle 636 PKR (a seconda del kit ricevuto) Consumo calorico giornaliero aumentato da 1600 a 2200 calorie Consumo calorico giornaliero aumentato di circa 120 Kcal/giornata/persona (dati definitivi saranno raccolti durante la valutazione ex post dell’impatto di progetto) 1000 donne hanno avviato attività di allevamento domestico aumentantdo cosi il loro potenziale decisionale all’interno della famiglia e delle comunita’ di appartenenza 1000 donne hanno rafforzato il loro ruolo nei processi decisionali comunitari, e il loro controllo sulle risorse produttive 2.3. Beneficiari Qual è il livello di partecipazione dei beneficiari al progetto? Rispecchia le aspettative? In che modo essi sono stati selezionati per la partecipazione alle attività progettuali? Ci sono state delle variazioni, in termini quantitativi e di tipologia, rispetto ai beneficiari previsti dal progetto approvato? In linea con la proposta progettuale e le Implementation Strategy Guidelines la selezione dei beneficiari e’ avvenuta secondo specifici criteri di vulnerabilità: sono stati inseriti come beneficiari del progetto donne le cui famiglie sono state colpite dall’alluvione le quali hanno perso i propri capi di bestiame o hanno subito danni alle terre o agli orti familiari a seguito dell’ alluvione (si veda in dettaglio il punto RA1.1 della tabella di cui al paragrafo 2.1) Formazione dei gruppi di donne Pagina 15 di 22 La mobilizzazione comunitaria e la consultazione con le comunita’ target sono state il primo passo per l’implementazione dell’intervento. La conoscenza e la comprensione del progetto da parte delle comunità, di importanza primaria per garantire una buona risucita del progetto stesso, e` stata promossa attraverso l’organizzazione di incontri partecipativi durante la stesura della proposta progettuale, in fase di identificazione dei beneficiari e durante la realizzazione delle attivita’. Come gia’ specificato, la presenza dei gruppi di donne formati in ogni villaggio e’ stata cruciale (rif. tabella precedente, paragrafo 2,1 del presente rapporto) nello svolgere un ruolo di cerniera tra Actionaid ed i rappresentanti locali. Le comunita’ hanno dimostrato una partecipazione attiva e continua durante tutte le fasi progettuali (collaborando all’organizzazione delle distribuzioni e alla mobilitazione dei beneficiari, ma anche autogestendo i gruppi stessi e monitorando l’intero processo). Sono stati quindi formati 20 gruppi di donne che hanno funzionato come interfaccia ideale per le attività progettuali contribuendo all’assessment, all’organizzazione delle distribuzioni e al monitoraggio delle attività stesse. I gruppi hanno contribuito alla comunicazione nel villaggio circa le attività progettuali specialmente assicurandone la logistica e la trasparenza. In alcuni casi (come per lo schema di cash for work) hanno assunto un ruolo di controllo tramite la formazione di comitati che hanno assicurato la qualità del lavoro svolto oltre all’equo e trasparente processo di trasferimento delle risorse. Alla conclusione del progetto e’ stata organizzato un “Lesson Learnt Workshop” al quale, oltre allo staff di progetto, hanno partecipato le rappresentanti dei 20 gruppi di donne formati. In quell’occasione le donne hanno avuto modo di condividere la loro opinione sui punti di forza e debolezza del progetto. Safia Bibi è una delle donne del villaggio di Baziabad Kot. Questo è quello che ha detto in merito all’intervento di ActionAid: “Molte organizzazioni sono intervenute nel distretto di Charsadda dopo le alluvioni ma nessuno ha avuto come target principale i bisogni delle donne e in particolare il loro ruolo nel processo decisionale. Ci siamo sentite coinvolte e abbiamo potuto dare i nostri suggerimenti per il miglioramento delle attività” Variazioni rispetto alla proposta: L’assessment effettuato per l’integrazione del numero dei beneficiari di cui alla componente B2a ha rilevato che una ulteriore distribuzione avrebbe saturato l’area gia’ coperta da interventi di altre ong. Si e’ percio’ deciso di non incrementare il numero di benefiiciari ma di aumentarte le attivita’ destinate al target inizialmente perevisto. 2.4. Partner locali Si sono verificati cambiamenti rispetto al previsto coinvolgimento dei partner locali, governativi e/o non governativi? Sono stati siglati gli accordi di collaborazione previsti o altri documenti di regolamentazione di tale collaborazione? [solo se rapporto finale] In beni acquistati, sono stati effettivamente ceduti alla controparte come stabilito nella proposta di progetto? Allegare la documentazione attestante il passaggio di consegne. Per la realizzazione di questo progetto ActionAid ha scelto di implementare le attivita’ in gestione diretta. Ciononostante il progetto trae vantaggio della collaborazione pluriennale con il partner locale United Pagina 16 di 22 Youth Welfare Association (UYWA). Si tratta di un’organizzazione non governativa locale con cui ActionAid collabora nei programmi a lungo termine dell’area di progetto per la promozione dei diritti umani e che, anche in questa occasione, svolge un ruolo di affiancamento e di consulenza. Il radicamento di questa organizzazione nel territorio favorisce l’accesso alle aree di intervento e la penetrazione nel tessuto sociale delle comunita’ coivolte. Lo staff di progetto di Actionaid puo’ cosi avvantaggiarsi della conoscenza del contesto locale e beneficiare dell’esistenza di relazioni consolidate con autorità locali e beneficiari. UYAWA collabora inoltre al monitoraggio ed alla revisione periodica delle attivita’ e contribuira’ a garantire la sostenibilita’ del progetto a seguito della conclusione dell’intervento. 2.5. Stakeholder: Ci sono state delle variazioni rispetto agli stakeholder previsti nel documento di progetto approvato? Qual è il livello di coinvolgimento degli stakeholder locali in generale? Nello specifico, le autorità governative locali partecipano alle attività? In merito agli stakeholder internazionali, esistono dei meccanismi di coordinamento e/o collaborazione? Tali meccanismi sono utili ed efficaci? Non ci sono state variazioni significative rispetto all’elenco degli stakeholders di progetto presentato nella proposta iniziale. Beneficiari, organizzazioni di base/gruppi di donne, comunita’ locali e leader tradizionali di villaggio, autorita’ (locali, provinciali, nazionali) ed infine le organizzazioni umanitarie e di sviluppo operanti nell’area hanno costituito i principali stakeholders del progetto in corso. Le comunità locali e i gruppi di donne hanno costituito un asset fondamentale per la buona riuscita del progetto (cfr paragrafo 2.3 beneficiari). Nello specifico vale la pena ricordare il coinvolgimento delle comunità e specialmente gli incontri con gli uomini dei villaggi per conquistare la loro fiducia nel progetto e facilitare cosi la partecipazione delle donne. L’intervento si è inserito in maniera complementare ad altri progetti presenti nell’area (come ad esempio progetti di FSL, riabilitazione delle case, WASH e DRR implementati da ong internazionali come Diakonie Katastrophenhilfe e ACF). Grazie al continuo coordinamento delle attivita’ con altri attori, istituzionali e non, presenti su territorio e’ stato possible assicurare l’integrazione nei diversi villaggi ed evitare cosi’ duplicazioni di attivita’ gia’ in corso. Il team di progetto ha assicurato la presenza alle riunioni dei cluster settoriali (Agricoltura e Sicurezza Alimentare) sia a livello nazionale che distrettuale. La partecipazione alle riunioni mensili organizzate dalla FAO nell’ambito del Food security cluster e’ stata garantita a livello provinciale dallo staff sul campo e ha permesso il continuo confronto su questioni tecniche (riguardanti agricoltura e allevamento) ma anche la condivisione di informazioni e updates sulle aree del KPK e delle FATA. Infine, i buoni rapporti con le autorita’ locali a livello distrettuale e provinciale costituiscono il presupposto della realizzazione dell’intervento in corso. Oltre ad aver conseguito l’NOC dal PDMA (Provincial Disaster Management Authority), ActionAid ha anche richiesto ed ottenuto un’approvazione ad operare nel territorio da parte del Distrectual Disaster Management Authority (DDMA) garantendo cosi’ un maggior livello di coordinamento e di accettazione. Le sinergie con gli stakeholders istituzionali sono inoltre agevolate dalla partecipazione a meetings (collegiali e individuali) con il District Coordination Officer e con i vari istituti di riferimento: Agriculture Department, Livestock Department e Social Welfare & Women Development Department. Gli esperti dei vari dipartimenti interessati sono stati coinvolti durante la fase di ideazione della proposta e forniscono un continuo supporto durante l’implementazione. Il Livestock Department ha collaborato all’individuazione delle razze autoctone piu’ adatte ad essere allevate nel territorio ed alla fase di distribuzione dei capi di bestiame (certificando la qualita’ e la salute dei kit ovo-caprini ed avicoli distribuiti ai beneficiari). Pagina 17 di 22 Infine il PDMA, come da indicazione della Cooperazione Italiana, e’ stato beneficiario di tutti i beni acquistati nell’ambito del progetto stesso. L’ handover di tutti i beni iscritti in inventario e’ avvenuto in data 4.12.2013 ed e’ certificata dal relativo documento allegato al rendiconto finanziario. 2.6. Sostenibilità: Si rilevano elementi che possano ostacolare la sostenibilità dell’iniziativa successivamente alla conclusione del progetto? Le exit strategies previste hanno prodotto i risultati sperati [solo per rapporto finale]? I principali punti di forza su cui ActionAid fara’ leva per garantire una adeguata sostenibilita’ nel lungo periodo riguardano la formazione dei gruppi target. L’approccio partecipativo, infatti, costituisce parte integrante di una strategia di intervento piu’ ampia basata sul potenziamento costante delle risorse coinvolte. Sia i beneficiari che i gruppi di donne continueranno a ricevere sostegno e parteciperanno a progetti di capacity building per almeno 4 anni dopo il termine dell’intervento. Il programma portato avanti da AA nell’area durera’ infatti fino al 2019 ed include interventi finalizzati al miglioramento della condizione femminile. Si tratta in particolare di azioni mirate a: a) promuovere il diritto delle donne al possesso della terra; b) promuovere il diritto all’educazione; c) combattere il fenomeno dei Child Marriages, d) rafforzare il capacity building delle donne nel settore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, e) promuoverne l’indipendenza economica. I gruppi finora formati saranno inoltre inclusi in interventi volti al rafforzamento dell’empowerment femminile ed alla promozione dei diritti delle donne anche a livello istituzionale. Il processo sara’ agevolato grazie alla registrazione presso il Social Welfare Department distrettuale il quale mettera’ a disposizione il suo coordinamento e agevolera’ l’inclusione dei gruppi in futuri piani/interventi di sviluppo. Dal punto di vista della sicurezza alimentare la sostenibilita’ nel lungo termine e’ invece favorita dal potenziamento delle competenze tecniche in materia agricola e di allevamento nonche’ della capacita’ riproduttiva degli animali distribuiti (capre in gravidanza e kit avicoli inclusivi di gallo). Una valutazione d’impatto è prevista per il prossimo anno come gia’ citato alla sezine “monitoraggio” a pagina 12. 2.7. Monitoraggio e coordinamento: Aggiornare la tempistica di consegna dei rapporti periodici di monitoraggio (rapporto intermedio e finale) e delle modalità di coordinamento con i partner locali. Timetable consegna stimata dei Rapporti: Rapporto intermedio: 06.08.2013 Rapporto finale da consegnarsi: entro il 22.12.2013 Indicare le modalità di coordinamento con i partner locali: frequenza visite sul campo: giornaliere (escluso il venerdi) frequenza riunioni di coordinamento collegiali con i partner locali frequenza riunioni di coordinamento individuali con i partner locali: bisettimanali Altro: Meccanismo di reportistica trimestrale e annuale che coinvolge anche i partner locali ed e’ focalizzato su: 1) Obiettivi e qualità dei programmi; 2) Aspetti finanziari: 3) Analisi del contesto e dei rischi. Questo meccanismo è rafforzato da un processo di raccolta, analisi e disseminazione dei dati e dei case study. Il monitoraggio del presente progetto e’ in linea con il piano di monitoraggio utilizzato da ActionAid in Pakistan “Monitoring as an Empowering Experience for People with whom we work” il quale include, tra gli altri, un “sistema di responsabilità incentrato sui beneficiari” ovvero una serie di visite sul campo volte a favorire lo scambio di informazioni tra i beneficiari e l’organizzazione. Questo meccanismo permette di analizzare criticamente i risultati di progetto, di proporre misure correttive dei processi in corso e di discutere meccanismi di interazione all’interno della comunità stessa. Gli incontri con le comunita’ hanno Pagina 18 di 22 frequenza giornaliera per lo staff di progetto (escluso il venerdi) e frequenza settimanale (o bisettimanale, a seconda delle esigenze, per il Capo Progetto). Le visite di monitoraggio sono effettuate sul modello PRRP (processo di revisione e riflessione partecipata) al fine di rafforzare il ruolo delle comunita’ nella ridefinizione del progetto laddove necessario. L’adozione di questi processi ha inoltre garantito la raccolta del feedback dei beneficiari e una serie di Case study. Sono inoltre in corso le visite di monitoraggio congiunte con il partner locale di Actionaid operante nell’area (i dati saranno condivisi nelle riunioni mensili di revisione del progetto). 2.8. Eventi esterni e sicurezza Si sono verificati degli eventi esterni che hanno richiesto la ridefinizione della strategia attuativa? Rispetto alle previsioni, ci sono cambiamenti relativamente alla situazione di sicurezza nell’area d’intervento? Se la situazione è modificata, ciò ha influito (positivamente o negativamente) sull’andamento del programma? L’area di intervento e’ parte della regione del Khyber Pakhtunkhwa, confina con l’Afghanistan e con la regione delle FATA (Federally Administered Tribal Areas) e’ dunque situata in una posizione strategica, costante target dei gruppi che mirano a destabilizzare l’area e, piu’ in generale, il Pakistan (pedina fondamentale dello scacchiere dell’Asia centro-meridionale). La situazione della sicurezza e’ pertanto particolarmente delicata e ha costituito uno degli elementi di maggiore rischio per l’implementazione del progetto stesso. A questa instabilità endemica dell’area si a sono aggiunte le problematiche contingenti connesse alle elezioni politiche del mese di maggio 2013. Nel Distretto di Charsadda si e’ registrato infatti un incremento dei gia’ numerosi incidenti ed attentati che caratterizzano la regione. La volatilità della situazione sicurezza è quindi sempre stata una criticità che anche in occasione della visita di chiusura progetto da parte della delegazione italiana. Nel corso della missione infatti non è stato possibile ottenere le autorizzazioni necessarie a causa dei disordini in seguito alla Ashura di metà novembre. Il donatore è comunque invitato a visitare il progetto insieme allo staff di ActionAid in Pakistan in qualunque momento quando la situazione lo consentirà. ActionAid ha mitigato il rischio sicurezza tramite la diffusione di warning e report periodici da parte dei responsabili sicurezza dell’organizzazione e dai principali network di cui ActionAid fa parte. Questo ha permesso di evitare qualsiasi rischio. Le attivita’ sul campo sono sempre state pianificate di conseguenza, evitando di mettere a richio lo staff ed i beneficiari. Per le stesse ragioni si e’ adottato un profilo defilato e sono stati reclutati come social organizers risorse umane appartenenti all’area di progetto. In occasione delle distribuzioni si e’ inoltre evitato l’assembramento di gruppi troppo numerosi. Le autorita’ di polizia sono state informate in anticipo al fine di garantire un controllo discreto dell’area, senza pero’ presenziare sul luogo (nel rispetto dei principi dell’aiuto umanitario). Anche il coinvolgimento di partner locali e di volontari delle comunita’ ha costituito parte della strategia di sicurezza. Il territorio di Charsadda, per le sue caratteristiche orografiche e per l’elevato numero di corsi d’acqua, e’ particolaremente vulnerabile a disastri naturali e alluvioni. Nel mese di Luglio si sono registrate forti precipitazioni monsoniche cha hanno sospeso le attività specifiche del progetto per preparare un contingency plan e formare le comunita’ nell’ambito della riduzione del rischio e del primo soccorso. 2.9. Problematiche e difficoltà di intervento Sono state incontrate delle problematiche o esistono delle difficoltà d’intervento in settori particolari? Pagina 19 di 22 L’area di progetto e’ caratterizzata dalla cultura pashto, tradizionalmente patriarcale. In questa struttura sociale l’uomo e’ dominante e le donne hano difficilmente accesso ad istruzione e risorse. I valori culturali prevalenti non consentono alle donne di avere altra vita se non quella interna alle mura domestiche e anche le occasioni di incontro tra donne sono precluse. La regione e’ inoltre sede di numerosi gruppi di fondamentalisti religiosi ed adiacente all’area di interesse del nuovo leader talebano in carica. Le barriere culturali e il forte radicamento delle tradizioni locali potrebbe rappresentare un ostacolo alla realizzazione di un progetto di emergenza, ma fortemente orientato al miglioramento della condizione femminile. Al fine di accrescere l’accettazione dell’intervento AA ha coinvolto gli uomini delle comunita’ beneficiarie sin dalla fase precedente all’implementazione. Essi sono stati invitati a meeting ad hoc, informati sulle componenti di progetto e persuasi dell’importanza di accrescere le competenze tecniche delle beneficiarie per migliorare il reddito familiare e la salute dei propri figli. Mariti, fratelli, padri hanno inoltre accompagnato le beneficiarie in occasione delle distribuzioni, ed hanno partecipato a un meeting con rappresentanti del Livesctock Department (distrettuale e provinciale) i quali hanno forito loro informazioni sulla gestione della salute animale. Per garantire di agire in linea con le tradizioni del luogo (in cui e’ vietato per una donna rivolgere la parola ad un uomo non appartenente alla famiglia) ActionAid ha reclutato un elevato numero di staff femminile e le stesse esperte che hanno condotti itraining agricoli sono donne. Su 16 delle risorse umane dedicate al progetto 11 sono donne (7 social organizers su 8). Tra le altre problematiche riscontrate si segnala la farraginosa burocrazia del paese. Le attivita’ progettuali sono infatti iniziate con un ritardo di circa duemesi a causa di difficolta’ tecniche collegate al rilascio del visto di lungo periodo. L’assenza di tale documento non ha permesso all’Amministatore di Progetto di depositare la propria firma sul conto corrente bancario dedicato, causando cosi’ la conseguente l’impossibilita’ di assumere impegni di spesa e di avviare le attivita’ propedeutiche al progetto. 3.0. Ostacoli alla sostenibilità Si rilevano elementi che possano ostacolare la sostenibilità dell’iniziativa successivamente alla conclusione del progetto? A parte gli elementi di rischio gia’ citati non si prevede alcun ostacolo alla sostenibilita’ del progetto. 3. COMMENTI E SUGGERIMENTI PER IL FUTURO [Solo nel rapporto finale] Riportare una sintesi dei punti di forza e debolezza del programma. Indicare le lezioni apprese ed eventuali suggerimenti per interventi futuri nell’area o nel settore di riferimento. Punti di forza Consocenza del contesto e operativita’ pregressa e futura nell’area Staff reclutato facente parte dell’area Formazione dei gruppi di donne (rafforzamento empowerment e valore aggiunto per la sostenibilita’ nel lungo periodo) Pagina 20 di 22 Punti di debolezza Impossibilita’ di includere attivita’ di LRRD, creazione di business, cooperative, e altri link con il mercato Impossibilita’ di inserire nella proposta progettuale un adeguata componente formativa sulle tecniche di allevamento e gestione del bestiame Lesson learnt Reccomandations Le distribuzioni del bestiame devono essere accompagnate da training esaustivi dedicati alla gestione della salute animale per minimizzare il rischio di mortalita’ del bestiame stesso Necessita’ di includere nel progetto piu’ attivita’ soft ovvero incontri con i beneficiari per rafforzare la consapevolezza del valore dei beni ricevuti (soprattutto nel lungo periodo) Pianificazione di interventi complementati e integrativi a quanto effettuato finora Pagina 21 di 22 Risultati Periodo Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov dic Attivita’ Selezione ed assunzione del personale 1. 2. Selezione Staff Orientamento staff Previsto Attuale Identificazione e assessment delle Previsto capacità di 1350 donne a rischio di insicurezza alimentare per il sostegno alle attività di allevamento e orticoltura. X x X Attuale Creazione di 20 gruppi di donne per il RA1: 350 donne hanno sostegno alle attività di allevamento e migliorato le proprie capacità orticoltura. e possibilità di gestione di attività agricole (orticoltura). 350 donne sono formate su tecniche agricole con particolare attenzione per l’orticoltura 350 donne ricevono input agricoli, strumentazione, cash for work e fertilizzanti per avviare attività di orticoltura. Fornitura di 400 capre per le donne a rischio pre-identificate. RA2: 1000 donne hanno ricevuto input e assistenza per l’avvio di attività di allevamento domestico. Previsto Previsto 2. preparazione del report finanziario preparazione del report narrativo X X X X X X X X X X x x X X X x X X X X Previsto X X Attuale X X X Attuale X X Attuale Previsto 1. X Attuale Previsto Fornitura di galline per 600 donne a rischio pre-identificate. Kit formato da 14 Attuale galline e un gallo Project completion X X Attuale Previsto X X X x X X X X X x X x x X X X Pagina 22 di 22