Tubi fantasma, senza radar le mappe sono inattendibili

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Tubi fantasma, senza radar
le mappe sono inattendibili
Milano verifica sul campo i percorsi delle utenze. Genova no
ROBERTO SCULLI
GENOVA è avanti, almeno rispetto al
generale disastro italiano, ma lo sprint
iniziale, piazzato alla fine del 2011, si
sta già esaurendo. E la nostra città, prima a dotarsi di una cartografia del sottosuolo "integrata", che mette assieme, in un'unico documento elettronico, ogni sottoutenza (almeno, quelle
conosciute), rischia di essere vanificato dalla mancanza del passo più importante, quello che Milano sta facendo
proprio in questi mesi: il confronto tra
ciò che risulta sulla carta con ciò che davvero - si cela sotto l'asfalto. E per
farlo non c'è altro modo che improvvisarsi rabdomanti. Ovvero, battere palmo a palmo le strade con i radar, per
collocare ogni conduttura e cavo laddove è realmente. «Stavamo per partire - si difendono
' • = = ^ da Palazzo Tursi partendo dalle
condotte di gas e
idrocarburi. Poi
Il capoluogo però è arrivata
l'alluvione...».
ligure
Carte del sottosuolo
incomplete
dal progetto e (molto)
impredell'Allei
cise. Con l'aggravante di una percentuale - attorno al 30 per cento, darilievi fatti in Lombardia - di tubazioni
"orfane". Cioè che ci sono, ma non risultano in nessuna mappa, e di conseguenza, non sono di nessuno. Si spiega
così il caos scoppiato l'altro ieri in via di
Francia, dove gli operai impegnati nella costruzione delle torri Faro hanno
tranciato un tubo del gas, costringen- costi di circa ventiquattro volte. Quindo alla chiusura della Sopraelevata, ol- di: un euro investito sulla prevenzione,
tre a rischiare un'ecatombe. E la stessa studiando l'area prima di scavare, eviradice ce l'ha anche la baraonda del lu- ta di pagare rattoppi, assicurazioni, vaglio 2011 in viaBressanone, a Sestri Po- rianti progettuali e ritardi assai più conente, dove gli operai spaccarono il tu- stosi.
Non è un caso che la Lombardia sia
bo dell'oleodotto che parte da Multedo, inondando di benzina mezzo quar- siamossa,conlabenedizione del ministero dello Sviluppo Economico, e abtiere.
«Colpa di Genova Reti Gas, ci ha da- bia promosso un progetto-pilota per
to carte imprecise», l'accusa della so- evitare che incidenti come via Bressacietà costruttrice, Unieco, sul caos di none o via di Francia accadano. E GeSampierdarena. «L'azienda è stata im- nova, che era della partita, almeno nelprudente, sapeva che c'erano le con- le sue fasi iniziali, assieme ai Comuni
di Roma, Catania e Reggio Emilia, al
dutture», la replica del Comune.
momento ha perIn un certo senso hanno ragione enso contatto.
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trambi. Perché il Comune di Genova,
A Milano oltre
dopo l'episodio di via Bressanone, con
il coordinamento dell'assessorato alla agli enti locali, laCittà sicura, si era attrezzato perché vorano da mesi
noncapitassepiù.Contattandotuttele l'Anci, l'associazione dei Comuni
di tutte
aziende - quasi una trentina - che han- italiani, di conle
aziende
no infrastrutture nel sottosuolo: da certo con Federusono state
Iren (e le sue controllate, come Medi- tility, realtà che
terranea delle acque o Genova Reti riunisce le azienGas), passando per Fastweb, fino al- de di servizio. Il
l'Eni. Sovrapponendo ogni informa- lavoro lo sta coordinando l'Iatt, costozione, fosse questa tramandata a voce, la di Federutility specializzata - anche
fotocopiata o informatizzata, è stata - in indagini del sottosuolo. I rilievi in
creata una mappa nuova, che dovrebbe tre Comuni dell'hinterland milanese
dare alle imprese che devono scavare sono stati fatti, e hanno confermato (e
indicazioni precise, senza dover con- quantificato fino a due metri e ottanta
tattare singolarmente ogni gestore.
di scostamento) l'imprecisione delle
L'uovo di Colombo. In teoria. Per- mappe. Quelli a Milano stanno per
ché la mappa "integrata", comunque partire. «E il primo tentativo di creare
un catasto del sottosuolo - spiega Paounpassoinpiùrispettoallasostanziale
inerzia di tutti le amministrazioni ita- lo Trombetti, presidente di Iatt - e anliane, che ignorano bellamente anche che un modo per dare ai Comuni uno
una direttiva del consiglio dei ministri strumento di verifica collaudato e con
costi chiari». In altre parole, un modo
menti.
Uno sforzo titanico. In prospettiva, per mettere le amministrazioni con le
però, anche un investimento. Basti un spalle al muro. E forzarle a fare ciò che
dato: intervenire quando la frittata è avrebbero dovuto realizzare ben prifatta - quando il tubo è rotto - secondo ma che si arrivasse all'anarchia di oggi.
studi fatti negli Stati Uniti, fa lievitare i [email protected]
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I primi rilievi per mappare i tubi
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Il punto dello scavo di via di Francia dove è stato tranciato il tubo del gas martedì
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*^& YMezzi Iren davanti al luogo della perdita
"raggi X" per le utenze interrate
La mappa con indicata la condotta tranciata
Immagine tridimensionale delle reti