Libretto di idoneità sanitaria per alimentaristi: un
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Libretto di idoneità sanitaria per alimentaristi: un
Libretto di idoneità sanitaria per alimentaristi: un percorso di lettura. In Italia, l’obbligo del libretto di idoneità sanitaria per alimentaristi è stato stabilito dalla Legge 283 del 30 aprile 1962 e dal relativo regolamento d’esecuzione per Decreto del Presidente della Repubblica 327 del 26 marzo 1980. Il libretto, obbligatorio per il personale addetto alla preparazione, manipolazione e vendita di sostanze alimentari, è rilasciato dall’autorità sanitaria competente, previa visita medica e accertamenti. Lo stesso personale è tenuto a visite mediche di controllo (rinnovo annuale) e a eventuali speciali misure profilattiche. L’Oms, già nel 1989 (Technical Report Series 785/1989), ha segnalato che gli accertamenti sanitari di routine sugli alimentaristi sono di chiara inefficacia in termini di risultati per la prevenzione e rappresentano uno spreco di risorse umane ed economiche. Il decreto legislativo 155/1997, che ha recepito la Direttiva europea 43/93 sull’igiene dei prodotti alimentari, ha modificato e integrato il quadro legislativo: in particolare rende responsabile il titolare dell’azienda dell’obbligo di informazione e aggiornamento del proprio personale alimentarista. In seguito a questo decreto, quindi, molte Regioni e Province autonome hanno modificato la normativa sul libretto sanitario per alimentaristi. Molte Regioni hanno invece sospeso, a tempo determinato o indeterminato, l’obbligo del libretto, in alcuni casi dichiarando esplicitamente di attendersi un analogo provvedimento a livello nazionale. Anche la Lombardia ha seguito la strada dell’abolizione: in base alla Legge regionale 4 agosto 2003 n. 12, “Norme relative a certificazioni in materia di igiene e sanità pubblica”, le Asl lombarde non possono più rilasciare il libretto sanitario per alimentaristi, che non costituisce più un obbligo per la professione. A differenza di altre Regioni, la Lombardia ha dunque soppresso non solo l’obbligo del libretto, ma anche il libretto stesso. La formazione e l’aggiornamento degli alimentaristi sono stati dichiarati a carico del datore di lavoro, mentre i Dipartimenti di Prevenzione delle Asl sono tenuti a verificarne periodicamente l’adeguatezza. CORSO HACCP PER ALIMENTARISTI A CURA DI AIS LOMBARDIA La Formazione degli Alimentaristi è obbligo di Legge al seguito del recepimento di Regolamenti CE e riguarda tutti coloro che si trovano a gestire generi alimentari e bevande, dalla produzione primaria, al trasporto, alla manipolazione e alla vendita diretta al Cliente finale. Si tratta di uno dei settori sottoposti a maggiori controlli e sanzioni da parte degli Organi Ispettivi. Il corso di formazione HACCP per alimentaristi ha durata di 4 ore, ed il relativo attestato di frequenza sostituisce di fatto il libretto sanitario per alimentaristi, sia in caso di prima emissione che in caso di emissione successiva alla prima. La Formazione degli Alimentaristi è stata introdotta a seguito della cancellazione del cosiddetto Libretto Sanitario operata dalla Legge Regionale n.12/2003, legge abrogata dalla Legge Regionale n. 33/2009 “Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità” che all’art. 126 prevede che “Gli operatori del settore alimentare provvedono alla formazione, addestramento e aggiornamento del proprio personale addetto ad una o più fasi di produzione, trasformazione e distribuzione di prodotti alimentari, secondo quanto stabilito dal Regolamento CE 852/2004”, ed ha durata biennale. Pertanto, ogni 2 anni deve essere rinnovata per ogni lavoratore. Essendo il corso normato dalla Legge, le uniche differenze previste riguardano la tipologia di rischi presenti negli ambienti di lavoro. Il corso è destinato a tutti coloro che si trovano ad operare in ambienti di lavoro in cui vengono manipolati alimenti o bevande, ad esempio: 1 di 2 • • • • • bar trattorie, ristoranti, osterie hotel, alberghi industria alimentare ogni altra attività che comporti la manipolazione di generi alimentari. L’obiettivo del corso è quello di far acquisire ai partecipanti le conoscenze fondamentali e le relative competenze circa i principali rischi di ordine microbiologico, chimico, fisico che esistono nei processi di produzione, preparazione, trasformazione, conservazione, somministrazione e distribuzione degli alimenti, i requisiti strutturali, la gestione degli alimenti, l’igiene della persona e dell’ambiente, nonché la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori del comparto. Il corso sarà tenuto dal Dott. Domenico Antonio Frisina, sommelier AIS Lombardia, Dottore Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione, già Operatore di Vigilanza e Ispezione presso ASL di Milano, attualmente Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro presso la U.O. Medicina del Lavoro 3 della Clinica del Lavoro “L. Devoto” presso la Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. 2 di 2