UGANDA/RWANDA LE MONTAGNE DEI GORILLA

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UGANDA/RWANDA LE MONTAGNE DEI GORILLA
UGANDA/RWANDA
LE MONTAGNE DEI GORILLA
Itinerario naturalistico guidato alla scoperta dei grandi primati africani e
degli ambienti di foresta dell’Africa centro-orientale
-
I Gorilla di Montagna, sulle tracce della Fossey
La regione dei Virounga e i Monti della Luna
La foresta impenetrabile di Bwindi, scrigno di
biodiversità
La foresta pluviale di Kibale e gli Scimpanze’
La foresta del bacino del Congo
Savane “particolari”, i Kob ugandesi e i leoni sugli
alberi
Culture millenarie: i pigmei Ba'mbuti
Le Cascate del Nilo Bianco, la fauna delle savane, il paradiso dei birdwatchers
Le tradizioni conviviali degli ugandesi, birra di sorgo e vino di banane
Partenze 2010
17 luglio
14 agosto
Durata: 14gg/13notti
Gruppi: minimo 6 massimo 12 persone
L’itinerario tocca diversi ambienti, nonostante
le brevi distanze. Estreme propaggini di
foreste di pianura del Bacino del Congo,
Foresta Afro-montana orientale, ambienti
pertinenti ad ecosistemi esclusivi dell’Albertine
Rift fino alla savana a Brachystegia .
L’Uganda meridionale presenta una grande diversità di ambienti: si passa dalle foreste Afro-montane delle vette dei
Vulcani Virounga, caratterizzate dal gigantismo di Lobelie e seneci dall’aspetto decisamente alieno, a foreste pluviali
che di fatto rappresentano le estreme propaggini degli ecosistemi propri dell’Africa occidentale, alla savana tipica delle
pianure orientali. Il fulcro dell’itinerario è comunque rappresentato dalla cosiddetta "Foresta impenetrabile" di Bwindi,
la cui enorme biodiversità è in parte dovuta al range altitudinale ( da 1160 a 2607 m) e in parte alla sua antchità.
Infatti Bwindi risale a tempi antecedenti l’epoca dei ghiacci del Pleistocene, cioè a circa 25000 anni fa.
L’itinerario tocca alcuni luoghi tra i più "biodiversi" del mondo. Per gli appassionati birdwatchers le "perle" ugandesi
sono gli endemismi dell’Albertine rift, 29 specie esclusive di quest’area, gli specialisti delle paludi di papiro, i 54
differenti rapaci del Queen Elizabeth N.P., il becco a scarpa e le numerose specie proprie dell’Africa occidentale
presenti al confine con il Congo. La checklist è a dir poco impressionante, con 1008 specie di cui 150 presenti, per
quanto riguarda l’Africa orientale, solo in Uganda.
Oltre ai primati, Gorilla di montagna e Scimpanzè su tutti, ma anche colobi rossi e guereza, cercopiteci e cercocebi, è
possibile osservare leoni, leopardi, elefanti, Kob ugandesi e buona parte del campionario di mammiferi presenti nelle
savane orientali. Stranamente facile da avvistare l’ilochero, o cinghiale gigante di foresta. Ippopotami e coccodrilli
sono ampiamente distribuiti, così pure molte antilopi. Tra le tante particolarità si segnalano la Giraffa di Rotschild
(Murchison falls N.P.) e popolazioni di elefanti di foresta.
Le foreste dell’Uganda ospitano oltre la metà dell’intera popolazione mondiale di Gorilla di montagna, oltre che la più
alta densità di primati al mondo. Molte specie presentano forme geografiche uniche, come la "Golden Monkey"
presente solo sui monti Mgahinga, o il Colobo del Rwenzori. Molti gli endemismi tra gli uccelli, e le antiche foreste sono
registrate come patrimonio dell’umanità.
La più antica cultura d’Africa, i pigmei Batwa, sono presenti a Bwindi e Echuya. Non lontano da Semliki, è presente una
piccola comunità di pigmei Ba'mbuti, più strettamente imparentati con i Baswa del Congo.
La gran parte delle organizzazioni del convivium locale di Slow Food, che include 184 membri, sono composte
unicamente da donne, mentre poche includono uomini al loro interno. Tutte si occupano di agricoltura e produzione di
beni di sussistenza. Un esempio di produzione tradizionale dell’area è l’umusululu o birra di sorgo: la farina del cereale
viene mescolata a una sorta di lievito autoprodotto con i semi di sorgo fritti ed erbe naturali (itete e igitoborwa). A
causa della presenza di queste ultime, la birra è considerata come un medicamento tradizionale. Un altro esempio è il
vino ottenuto dalle banane, l’inkangaza. In questo caso, allo stesso lievito sopra citato si mescola il succo di banana. A
questo succo, fortemente alcolico, si aggiunge miele e si conserva il tutto in luogo fresco per cinque giorni.
Bwindi
Antichissima foresta pluviale, è soprattutto nota per i Gorilla (oltre 340 esemplari, che secondo le più recenti
interpretazioni appartengono alla sottospecie Gorilla beringei graueri, se non ad una nuova entità tassonomica ancora
da nominare. In ogni caso i "Gorilla di Bwindi", più grandi e meno "pelosi" sono nettamente distinti rispetto alla
popolazione dei Virounga) ma rappresenta forse l’ecosistema più ricco quanto a biodiversità dell’intera Africa
orientale. La checklist dei mammiferi è notevole (120 specie), ma le caratteristiche ambientali ne rendono difficile
l’avvistamento; l’avifauna è invece osservabile con maggiore facilità, ed è rappresentata da un numero impressionante
di specie ( 350, notevole in quanto a differenza delle checklist degli altri parchi non comprende specie acquatiche.
Sono presenti 23 endemici dell’Albertine rift, e almeno altri 14 presenti solo qui in Uganda) . Per il visitatore Bwindi
rappresenta l’occasione di osservare la vita in natura di un nucleo familiare di gorilla, letteralmente dall’interno del
branco; inoltre si tratta di uno dei pochissimi luoghi al mondo in cui sono visibili due specie di grandi primati.
Le Parc des Volcans
Situato in Rwanda, è l’altra meta ideale per l’osservazione dei gorilla di montagna (subsp. Beringei); la vegetazione è
più nettamente afro-alpina. Qui studiò i gorilla Diane Fossey.
Kibale
Foresta pluviale primaria di pianura, presenta caratteristiche simili agli ambienti del bacino del Congo. E’ soprattutto
nota per l’impressionante varietà di primati, 13 specie tra cui Scimpanzè, cercocebi, colobi, cercopiteci e primati
notturni. Questa tappa consente l’osservazione dello Scimpanzè in natura, un’occasione unica per conoscere l’etologia
di una specie che condivide il 98,6% dei geni con l’uomo. La visita a Kibale, unitamente alle zone umide circostanti,
garantiscono l’osservazione di 6-7specie di primati nell’arco di poche ore. Da segnalare il Colobo rosso, il Cercopiteco
di L’Hoest, il Cercopiteco dalla coda rossa etc..
Queen Elizabeth Natural Park
Dalla savana arida alla foresta ripariale, ospita leoni, leopardi, elefanti, Kob ugandesi e moltissime altre specie tipiche
delle pianure dell’Africa orientale. Gli uccelli sono un numero incredibile, e solo i falconiformi annoverano 54 specie.
Murchison Falls Natural Park
Con 3840 Kmh, è la più grande area protetta del paese, ed è caratterizzata, in relazione alla bassa altitudine (6191292m), dalla presenza di savane con acacie e palme Borassus e foreste ripariali. La fauna, dopo anni difficili, è tornata
a livelli notevoli: leoni, elefanti e giraffe di Rotschild, oltre ad alcelafi di Jackson, bufali e una moltitudine di uccelli (460
specie).
Semliki Natural Park
Estrema propaggine di foresta pluviale di pianura, rappresenta l’occasione di esplorare gli ecosistemi propri del bacino
del Congo, diffusi in Africa Centro-occidentale, con il “corredo” di flora e fauna peculiari dell’area.
Rwenzori
I cosiddetti monti della luna, meta leggendaria dei più celebri esploratori, annoverano cime che oltrepassano i 5.000
metri. Ambiente spettacolare ed incontaminato, dalla natura unica, è visitabile con diversi trekking medio-facili di uno
o più giorni
ACCOMPAGNATORE Davide Palumbo
Bio-ecologo con esperienza più che decennale in aree protette, in Italia e all’estero dal 1996 come tour leader in
ambiente tropicale e nella conduzione di gruppi in aree di elevato interesse naturalistico: responsabile escursioni nei
Parchi Nazionali dell’Honduras e tour leader in Tanzania, Kenya, Etiopia e Africa centrale. Realizzazione di iniziative di
turismo etico, oltre che in diversi paesi: Uganda, Rwanda, Camerun, Borneo Malese e Tanzania.
E’ presidente e fondatore della Coop Madreselva, la cui mission principale consiste nel fornire servizi ai Parchi e alle
aree protette in grado di coniugare sviluppo e conservazione della biodiversità. Realizzazione dei programmi
escursionistici per i Parchi Regionali del Corno alle Scale, dei Laghi di Suviana e Brasimone e di Monte Sole, oltre a
numerose iniziative sui territori delle Provincie di Bologna e Modena (Parco del Frignano, Salse di Nirano, etc).
PROGRAMMA
1° giorno
Arrivo, trasferimento verso il Lago Bunyonyi e sistemazione (dipende dall'orario del volo). Birdwatching e osservazione
della Lontra.
2° giorno
Trasferimento verso Bwindi (una lunga traversata di una bellissima parte di Uganda, una delle strade più spettacolari
al mondo), 7/8h. Pernottamento a Bwindi.
3° giorno
Gorilla tracking a Bwindi, nella "Foresta impenetrabile"o nel Parc des Volcans (Rwanda). Incontro con i Gorilla di
Montagna. Notte a Bwindi.
4° giorno
Trasferimento al Queen Elizabeth National Park. Settore di Ishasha, leoni sugli alberi, migliaia di Kob Ugandesi.
5° giorno
Safari in barca nel Kazinga channel. Pernottamento alla penisola di Mweya, l'unico luogo al mondo per l'osservazione
dell'Ilochero.
6° giorno
Queen Elizabeth N.P. Giornata di osservazioni faunistiche.
7° giorno
Trasferimento a Kibale. Giornata di osservazioni naturalistiche, visita alla regione dei laghi vulcanici, lago Nkuruba,
cascate Mahoma, breve trekking nella foresta.
8° giorno
Trekking nella foresta pluviale alla ricerca degli Scimpanzè. Camminata nella zona umida di Bigodi (5-6 specie di
primati nell'arco di 2 ore, il rarissimo Turaco gigante).
9° giorno
Semliki National park, la foresta di tipo congolese. le sorgenti calde.
10° giorno
Giornata dedicata a siti di interesse etnografico e culturale nella zona di Fort portal; le produzioni tradizionali di liquori
a base di sorgo e banane.
11° giorno
Trasferimento al Murchison falls Natural Park, lungo la suggestiva scarpata Bugungu, uno dei panorami più
spettacolari del continente.
12° giorno
Murchison falls Natural Park; game drive e safari in barca alle cascate.
13° giorno
Rientro a Entebbe; secondo l'orario del volo stop lungo l'itinerario.
NB La natura dell'itinerario richiede una certa flessibilità per quanto concerne la successione delle tappe.
N.B. Per la natura dell’itinerario, e per le disposizioni di legge, questa proposta è limitata ai maggiori di anni 15,
inoltre a causa della limitata disponibilità dei permessi governativi (è ammesso un numero ristretto di
visitatori/giorno) per l'incontro con i gorilla di montagna, nei mesi estivi (luglio-settembre) è necessario prenotare
con 3 mesi di anticipo.
Quota di iscrizione
€ 30,00 comprensiva di assicurazione medico bagaglio e Fondazione Slow Food per la Biodiversità
Quota di partecipazione per persona
€ 2.480,00 per persona
€ 2.530,00 per persona compreso tessera annuale Socio Slow Food + un libro Slow Food in omaggio
Sconto Soci Slow Food Quota di iscrizione gratuita
Supplemento Singola su richiesta
Volo Bologna - Entebbe (su richiesta partenze da altri aeroporti italiani)
La Quota Comprende
- Sistemazione in campi tendati fissi e piccoli hotel in camere doppie per la maggior parte con servizi privati .
- Trattamento di pensione completa durante tutto l’itinerario
- Cucina da campo, cuoco ed eventuali portatori.
- Tutti i trasferimenti come da programma
- Acqua minerale durante il safari
- Tutti gli ingressi a parchi e riserve come da programma
- Toyota landcruiser 4x4 attrezzata per safari, o per 10pax, toyota long base.
- Autista/guida locale e accompagnamento da parte del biologo per tutta la durata del safari.
- Permessi governativi per il Gorilla tracking e Scimpanzè tracking
- Assicurazione
La Quota Non Comprende
- Volo di linea, tasse aeroportuali, eventuali sopratasse carburante e/o partenze da altre località
- Visto turistico da pagare in loco all’arrivo
- Le bevande, le mance e gli extra in genere
- Tutto quanto non espressamente indicato
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