l`angioletto ubriaco

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l`angioletto ubriaco
L’ANGIOLETTO UBRIACO
Un angelo era custode di un bambino i cui genitori stavano per separarsi.
Il padre aveva il brutto vizio di ubriacarsi … beveva … beveva fino
all’esasperazione e per questo litigava sempre con la moglie che gli urlava
continuamente che era un poco di buono e che la sua bottiglia era l’unica
cosa che gli interessasse davvero. Una sera il bambino incuriosito, mentre
il padre dormiva, si avvicinò alla bottiglia posta sul tavolo e ne odorò il
contenuto.
- Buono! – pensò – sarà una nuova bibita voglio assaggiarla! –
L’angioletto custode cercò in tutti i modi di allontanalo da quella bottiglia
e fece molta resistenza per evitare che il piccolo potesse arrivare a
berne, ma il bambino, che naturalmente non poteva vedere il suo angelo,
poiché la bottiglia era pesante cominciò a tirare forte verso di sé e la
stessa cosa fece l’angelo … e tira di qua e tira di là … la bottiglia cadde a
terra, il vino schizzò fuori e andò a versarsi tutto addosso alla’angioletto.
Le sue ali erano colorate di rosso, si sentiva pervaso da un odore acre, ma
buono; cominciò a sentirsi intontito, rideva senza motivo e non riusciva a
capire cosa gli fosse successo, alla fine cadde in un sonno profondo,
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perdendo così il controllo del bambino che gli era stato affidato. Il
rumore della bottiglia rotta, aveva fatto svegliare il padre che dormiva
sul divano e vedendo il figlio vicino alla bottiglia rotta, ma senza alcuna
traccia di liquido a terra, pensò l’avesse bevuto e gli chiese cosa ne avesse
fatto del suo vino. Il bambino non capiva e insisteva a dire che non ne
sapeva niente. Preoccupato il padre pensò che era impossibile che il figlio
l’avesse bevuto tutto senza ubriacarsi e disse:
- Forse l’ho bevuto tutto e non lo ricordo! –
Chiamò la moglie urlando e le raccontò tutto. Lei spazientita non le
credette e accarezzando il figlioletto gli chiese cosa fosse veramente
successo. Il bambino intimorito raccontò la verità:
- Mamma credimi, io volevo davvero bere quel vino, ma non sono riuscito a
prendere la bottiglia che è caduta a terra e si è rotta, ma non so perché a
terra non c’è niente, però ti assicuro che neanche papà l’ha bevuto, lui
dormiva! –
La mamma lo accarezzò pensando che il piccolo non volesse accusare il
padre e rivolta al marito urlò:
- Non meriti di avere un figlio come il nostro, lo vedi, ubriacone che non
sei altro, ti difende e tu continui a bere senza pensare al male che fai
anche a lui. –
Il marito non capiva più niente, non ricordava di avere bevuto o rotto la
bottiglia, ma una cosa era certa: il vino non si era versato a terra e suo
figlio non era ubriaco. Era sconvolto, baciò il suo bambino e gli promise
che da quella sera non avrebbe mai più toccato un bicchiere. Con molti
sforzi riuscì a mantenere la sua promessa si riappacificò con la moglie e
nella sua casa tornò la felicità.
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Intanto l’angioletto ubriaco, smaltita la sbornia, si svegliò al dolce suono
di un coro che sottovoce canticchiava una armoniosa canzoncina. Aprì gli
occhi e si trovò attorniato da tutti i suoi amici angeli che lo applaudirono e
si complimentarono con lui per la sua buona azione. Non solo aveva
protetto il bimbo, ma aveva anche salvato il padre dal suo vizio. Non aveva
capito l’importanza del suo gesto, per lui era stato quasi normale quello
che aveva fatto e scherzando, ringraziò i suoi amici dicendo:
- Però vi assicuro che quel vino era davvero molto buono. –
E ridendo tornò subito a proteggere il suo bimbo.
Benedetta.
Canicattì 19/11/2009
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