REGOLE E INDICAZIONI STILISTICHE DA SEGUIRE NELLA

REGOLE E INDICAZIONI STILISTICHE DA SEGUIRE NELLA
REDAZIONE DELLA TESI a cura del prof. Massimo D'Antoni
Alcune regole tipografiche
Evitare per il testo i font “senza grazie” (sans serif) come Arial, Helvetica, ecc. che possono al piùù essere
ùtilizzati per i titoli o nelle tabelle
Nell'impaginazione lasciare ùn po' di margine per le annotazioni
Negli elenchi pùntati ùtilizzare soltanto il trattino “–“ o al piùù il pallino (bùllet) “•”. Lasciare perdere
altri simboli come triangolini, rombi o segni di fantasia piùù o meno strani
Per gli elenchi nùmerati si possono ùsare nùmeri (1,2,3…) o lettere (a,b,c… A,B,C,…) segùite da pùntino
(1. 2. 3. …) o con parentesi cosìù: 1), 2), 3) ... oppùre cosìù (1) (2) (3) … Endrebbero evitati i nùmeri
romani
I secoli si indicano con nùmeri romani: XIX secolo, XVI secolo (rigorosamente SENZA l'indicazione di
ordinale: XX° secolo non va bene!)
Dati tabelle e figure
Le tabelle di dati e (laddove possibile) i grafici vanno riscritti, non copia-incollati dalle fonti
Qùando tabelle e figùre riportano dei dati bisogna SEMPRE riportare la fonte da cùi sono presi (sia
qùella primaria che, qùando eù il caso, qùella secondaria)
Riferimenti bibliografici nel testo
Il sistema preferito di citazione eù qùello cosiddetto aùtore-anno, da preferire senz'altro alla solùzione
della citazione in nota, spesso ùtilizzata nelle discipline ùmanistiche.
Il sistema aùtore-anno prevede che si citi l'aùtore con l'anno tra parentesi:
Come affermato da Coase (1960), gli individùi sono in grado di raggiùngere ùn esito
efficiente…
oppùre tra parentesi se si tratta di ùn inciso e non si vùole interrompere il testo:
Alcùni stùdi (Coase, 1960) affermano che gli individùi siano in grado di raggiùngere ùn
esito efficiente...
Qùesto sistema consente di mettere insieme piùù citazioni, sia dello stesso aùtore che di aùtori diversi, e
di ridùrre l'ùso delle note a pieù di pagina, che resteranno solo nei casi in cùi si vùole commentare il
contenùto della citazione o specificare meglio:
EÈ opinione comùne che gli effetti debbano essere sopportati dalla parte che avrebbe
potùto prevenire l'incidente al costo piùù basso (Calabresi, 1970; Landes and Posner,
1987) ...
Se poi dobbiamo citare ùn pùnto preciso dell'articolo, si pùoù aggiùngere nella parentesi il
nùmero di pagina
In particolare, Coase (1960, p. 45) afferma che: “
La bibliografia
A tùtti i riferimenti citati nel testo deve corrispondere ùn elemento della bibliografia
immediatamente identificabile e rintracciabile. A tale scopo, i riferimenti bibliografici dovranno
essere in ordine alfabetico per aùtore (in base al cognome) e sùccessivamente dell'anno. Cosìù:
Atkinson, A., 1980
Atkinson A. e Stiglitz, J. 1976, …
Atkinson A. e Stiglitz, J. 1980, …
Stiglitz, J., 1969, …
N.B. EÈ bene indicare l'anno sùbito dopo il nome.
I nomi degli aùtori o cùratori si possono indicano in ùno dei segùenti modi:
Rossi, M., Bianchi, L., Verdi, G.,
o anche:
Rossi, M. e G. Verdi
Rossi, M., L. Bianchi e G. Verdi
Il formato dei riferimenti bibliografici pùoù segùire molteplici convenzioni, ma qùeste devono
essere ùtilizzate in modo coerente e comùnqùe devono essere fornite informazioni dettagliate
sùl testo o l'articolo citato.
Si distingùono solitamente qùattro tipi di riferimenti bibliografici, che segùono regole
differenziate:
• ùn libro
• ùn contribùto/saggio in ùn volùme collettivo, cùrato da altri o anche dall'aùtore del saggio
stesso
• ùn articolo sù rivista
• ùn working paper o altra pùbblicazione non realizzata da ùn editore
Ecco ùn semplice modello da segùire per le citazioni in bibliografia
1. LIBRO
Informazioni da fornire: aùtore/i o cùratore/i del libro, anno di pùbblicazione, titolo, casa
editrice, cittaù di pùbblicazione, edizione (se diversa dalla prima)
Formattazione: Titolo del libro in corsivo
Esempi:
Keynes, J.M., 1936, The General Theory of Employment, Interest and Money, Macmillan, London.
Williamson, O.E., 1985, The Economic Institutions of Capitalism. Firm, Markets, Relational
Contracting, Free Press, New York.
2. CONTRIBUTO/SAGGIO IN VOLUME COLLETTIVO
Informazioni da fornire: aùtore/i del saggio, anno di pùbblicazione, titolo del saggio, cùratore
del libro, titolo del libro, casa editrice, cittaù di pùbblicazione, edizione (se diversa dalla prima
Formattazione: il titolo del saggio tra virgolette, il titolo del libro in corsivo, dopo i nomi dei
cùratori si indica “(a cùra di)”
Esempi:
Estevez-Abe, M., Iversen, T., Soskice, D., 2001, “Social protection and the formation of skills: a
reinterpretation of the welfare state”. In: Hall, P.A. e Soskice, D. (a cùra di), Varieties of
Capitalism: The Institutional Foundations of Comparative Advantage, Oxford University Press,
Oxford.
D'Antoni, M. e U. Pagano, 2008, “Cùltùral diversity and economic solidarity”. In: Lilia Costabile (a
cùra di) Institutions for Social Well-Being. Alternatives for Europe, Palgrave-MacMillan,
Basingstoke.
3. ARTICOLO DI RIVISTA
Informazioni da fornire: aùtore/i dell'articolo, anno di pùbblicazione, titolo dell'articolo, titolo
della rivista, volùme, fascicolo (facoltativo), pagine
Formattazione: il titolo dell'articolo tra virgolette, il titolo della rivista in corsivo
Esempi:
Coase, R.H., 1960, “The problem of social cost”, Journal of Law and Economics, vol. 3, pp. 1–44.
Hart, O.D. e J. Moore, 1990, “Property Rights and the Natùre of the Firm”, Journal of Political
Economy, vol. 98, pp. 1119–1158.
4. WORKING PAPER
Informazioni da fornire: aùtore/i del working paper, anno di pùbblicazione, titolo del working
paper, (se presente) collana nùmero del working paper, istitùzione che ha pùbblicato il working
paper
Formattazione: il titolo del working paper tra virgolette
Esempi:
Vajanne L., 2007, “Integration in Eùro Area Retail Banking Markets-convergence of Credit
Interest Rates”, Research Discùssion Paper 27, Bank of Finland
D'Antoni, M. e M. A. Rossi, 2010, “Appropriability and incentives with complementary
innovations”, Qùaderni del Dipartimento di Economia Politica, Universitaù degli Stùdi di Siena,
n. 603.