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presenta
LA STORIA DELLA
PRINCIPESSA SPLENDENTE
un film di
Isao Takahata
USCITA EVENTO
3-4-5 NOVEMBRE
Tutti i materiali stampa sono scaricabili dalla pagina www.luckyred.it/press
ufficio stampa
Alessandra Tieri (+39 335.8480787 [email protected])
Georgette Ranucci (+39 335.5943393 [email protected])
Olga Brucciani (+39 345.8670603 [email protected])
CAST
Regia di
Ispirato al racconto tradizionale giapponese
Idea originale e sceneggiatura
Sceneggiatura
Musica
Capo animatore e ideatore personaggi
Art Director
Supervisore all'animazione
Animazione painting e texture
Controllo animazione
Colorista
Produzione
Produttore
Capo produzione esecutiva
Vice capo produttore esecutivo
Produttori associati
Isao Takahata
“Il racconto di un tagliabambù”
Isao Takahata
Riko Sakaguchi
Joe Hisaishi
Osamu Tanabe
Kazuo Oga
Kenichi Konishi
Masaya Saito
Maiko Nogami
Yukiko Kakita
Studio Ghibli
Yoshiaki Nishimura
Seiichiro Ujiie
Yoshio Okubo
Seiji Okuda
Naoya Fujimaki
Ryoichi Fukuyama
Produttore esecutivo Koji Hoshino
EDIZIONE ITALIANA A CURA DELLA
CDC SEFIT GROUP
Traduzione dal giapponese
ELISA SATO NARDONI
Adattamento dialoghi e direzione del doppiaggio
GUALTIERO CANNARSI
Assistente al Doppiaggio
SABINA RAZZI
LE VOCI
PRINCIPESSA SPLENDENTE
SUTEMARU
ANZIANO TAGLIATORE DI BAMBÙ
SIGNORA
PRINCIPE ISHITSUKURI
PRINCIPE KURAMOCHI
MINISTRO DI DESTRA ABE
GRAN CONSIGLIERE OOTOMO
MEDIO CONSIGLIERE ISONOKAMI
MIKADO
ANCELLA
GEMMA DI BAMBÙ
LUCREZIA MARRICCHI
FLAVIO AQUILONE
CARLO VALLI
CHIARA SALERNO
GIORGIO BORGHETTI
AMBROGIO COLOMBO
MARCO GUADAGNO
ROBERTO DRAGHETTI
DAVID CHEVALIER
FRANCESCO BULCKAEN
DOMITILLA D’AMICO
CHIARA FABIANO
Fonico di Mix
ANDREA POCHINI
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SINOSSI
Ispirato a uno dei più popolari racconti giapponesi (Taketori monogatari, Il racconto di un
tagliabambù), La storia della Principessa Splendente narra le vicende di Kaguya, minuscola creatura
arrivata dalla Luna e trovata in una canna di bambù da un vecchio tagliatore.
Accolta e cresciuta come una figlia dal tagliabambù e sua moglie, la piccola cresce a vista d’occhio,
affascinando tutti quelli che entrano in contatto con lei, fino a diventare una splendida giovane
donna.
Molti sono i suoi pretendenti, ma nessuno è in grado di portarle quello che davvero desidera, e
nessuno, nemmeno l’Imperatore, riesce a conquistare il suo cuore...
Giunse una donna per vivere in questo mondo.
In ogni momento della sua breve vita
lei cercò lo splendore
nel riso, nelle lacrime, nella gioia e nella rabbia.
Perché scelse di venire sulla terra?
Perché desiderava questo mondo?
Perché fu costretta a tornare sulla luna?
Quale fu il suo peccato, e come fu punita?
Questa è la storia mai raccontata della Principessa Kaguya,
l'eroina di un antico racconto giapponese,
‘Il racconto di un tagliabambù’.
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NOTE DI REGIA
Isao Takahata
“C'era una volta, quasi 55 anni fa ormai, in una società chiamata Toei Animation, un progetto per la
realizzazione di un film di animazione tratto dal classico Il Racconto di un tagliabambù.
Il progetto aveva preso forma grazie a Tomu Uchida, uno dei più grandi registi dell'epoca. Alla fine il
film non fu mai realizzato, ma parte dell'idea originale del regista era che avrebbe dovuto trattarsi
di un nuovo tipo di sfida, per la quale tutti i dipendenti della società sarebbero stati invitati a
proporre delle sceneggiature. Alcune di quelle proposte sono state più tardi raccolte in un libricino
ciclostilato.
Io non proposi alcuna sceneggiatura. Ai nuovi impiegati che desideravano lavorare al planning o
alla regia veniva di norma chiesto di proporre delle idee, ma la mia idea era subito naufragata. Non
avevo sviluppato alcuna storia; avevo invece scritto una scena che sarebbe dovuta servire da
prologo a questo strano racconto. Nella scena la principessa e suo padre parlano, poco prima della
partenza di lei dalla luna.
Verso la fine della storia originale, quando la Principessa Kaguya annuncia al Tagliabambù, suo
padre adottivo, che è costretta a tornare sulla luna, gli dice di essere venuta in questo mondo per
‘un'antica promessa’. Il messaggero che è venuto per lei dalla luna dice al Tagliabambù: 'la
Principessa Kaguya, ha commesso un peccato ed è stata inviata in questo luogo per vivere
nell'umile dimora di qualcuno come te. Il tempo dell'espiazione per lei è finito, e siamo perciò
tornati a prenderla’.
Qual è stato dunque il crimine commesso dalla principessa sulla luna, e che genere di obbligo è
contenuto nella sua ‘antica promessa’, cioè ‘nella promessa che ha fatto nel mondo della luna’? E
se lei è stata mandata per punizione in questo mondo, perché la punizione è stata poi revocata?
Perché lei non ne è felice? Che tipo di peccato può essere commesso nel mondo incontaminato e
puro della luna? Perché la principessa Kaguya è stata mandata sulla Terra?
La risposta a queste domande chiarisce tutti gli insondabili cambiamenti che avvengono nel cuore
della principessa Kaguya, per come vengono raccontati nella storia originale. E io avevo azzeccato
la risposta! All'epoca ne ero felice, ma gli oltre cinquant'anni trascorsi da quel momento a quando
poi ho ripreso in mano il progetto, hanno coperto con una patina di polvere del tempo l'idea di
quella ‘vecchia promessa’.
Ricordo ancora chiaramente la scena della principessa Kaguya con suo padre, il re della luna. Lui ci
dice qualcosa di importante a proposito del peccato commesso dalla Principessa e della sua
punizione.
Kaguya, con la mente altrove, non ascolta quello che le sta dicendo il padre. I suoi occhi brillano e il
suo sguardo è puntato pieno di gioia sulla Terra, dove verrà esiliata.
Ma non ho messo quella scena all'inizio del film. Se volevo raccontare ‘la vera storia della
principessa Kaguya’, una storia che non c'è nel racconto originale, non doveva esserci un prologo al
mio film. E affinché la principessa Kaguya fosse raffigurata come qualcuno con cui il pubblico
potesse simpatizzare, sarebbe dovuta restare al centro. Animato da tale grande ambizione ho
cominciato a lavorare a La storia della Principessa Splendente.
A dire il vero, non ho idea se una storia come questa abbia un collegamento con la cosiddetta
‘attualità’. Posso comunque affermare che vale la pena vedere questo film di animazione.
Certamente per il talento e le capacità dello staff che ho messo insieme per realizzarlo, e per il
risultato cinematografico che questi artisti sono riusciti a raggiungere. Un risultato, questo sì, che
costituisce un punto di arrivo attuale e all'avanguardia. Questo è ciò che davvero desidero possiate
vedere.”
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ISAO TAKAHATA
È nato nel 1935 nella Prefettura di Mie, in Giappone. Dopo la laurea in letteratura francese
conseguita all'Università di Tokyo è entrato alla Toei Animation Company. Ha fatto il suo debutto
alla regia nella serie animata per la televisione Ken, the Wild Boy (1963 – 1965), dirigendo poi il suo
primo film di animazione, La grande avventura del piccolo principe Valiant (1968). Ha lasciato la
Toei nel 1971 lavorando successivamente in diverse società come la A Production, la Zuiyo Eizo e la
Nippon Animation, dirigendo molte celebri serie TV, quali Lupin III (prime stagioni, 1971 –– 1972),
Heidi (1974), Marco, dagli Appennini alle Ande (1976) e Anna dai capelli rossi (1979), e
lungometraggi come Panda! Go Panda! (1972), Downtown Story (1981) e Goshu il violoncellista
(1981).
Nel 1985 Takahata ha fondato con Hayao Miyazaki lo Studio Ghibli, e da allora ha diretto cinque
lungometraggi: Una tomba per le lucciole (1988), Only Yesterday (1991), Pom Poko (1994),
premiato come miglior film al festival internazionale dell'animazione di Annecy nel 1995, I miei
vicini Yamada (1999), selezionato dal Museum of Modern Art di New York per la sua collezione
permanente, primo film giapponese di animazione a ricevere l'invito, e il suo nuovo film, La storia
della Principessa Splendente, uscito nelle sale in Giappone nel novembre 2013. Ha lavorato inoltre
come produttore per i film di Hayao Miyazaki Nausicaä della Valle del Vento (1984) e Il castello nel
cielo (1986). Ha anche diretto il documentario The Story of Yanagawa Waterways (1987).
Numerosi sono i progetti nei quali è stato coinvolto. Solo per citarne alcuni, ha partecipato alla
creazione delle versioni giapponesi di film di animazione stranieri come Le Roi et L’Oiseau di Paul
Grimault e Kirikù e la strega Karabà e Azur e Asmar di Michel Ocelot. Ha anche pubblicato alcuni
libri, tra cui “Jyu-ni Seiki no Animation (Animazione del XII° secolo – Film e tecniche di animazione
nelle pergamene Kokuho Emaki, 1999)”, “Ichimai no E kara (Da un'opera d'arte, 2009)”; studi
sull'arte giapponese ed estera; e l'edizione giapponese di “Paroles” (2004) di Jacques Prévert. E'
stato anche docente al Nihon University College of Art.
Nel 1998 Takahata è stato insignito della Medaglia d'Onore giapponese con Nastro viola. Ha anche
ricevuto un Pardo d'onore al Festival di Locarno del 2009.
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NOTE DI PRODUZIONE
Yoshiaki Nishimura
Produttore, Studio Ghibli
‘Farò un film con Isao Takahata’.
Otto anni fa ho cominciato a frequentare regolarmente la casa del regista, con il quale discutevo
ogni genere di argomento. Musica, arte, storia, lingua, perfino degli ultimi programmi che davano
in TV; Takahata li conosceva tutti e le giornate trascorse con lui erano piene di stimoli intellettuali.
Tuttavia realizzare questo film ha comportato un problema dopo l'altro. Non importa quante volte
gli ripetessi di voler fare un film, lui continuava a scuotere la testa.
‘Dicevo solo che avrebbe dovuto essere realizzato un film sulla principessa Kaguya. Non ho mai
detto di volerlo fare io’, ripeteva per le 12 ore al giorno, sei giorni a settimana, che trascorrevo con
lui. Ci sono voluti 18 mesi per convincerlo ad accettare.
Ed è stato comunque difficile anche dopo. La pianificazione del progetto non è andata mai liscia, e
per completare la sceneggiatura ci sono voluti altri 18 mesi. Il che significa un ritmo di due minuti
al mese. E' stato solo cinque anni dopo l'inizio della pianificazione che siamo riusciti finalmente ad
avere 30 minuti di storyboard.
C'erano solo due opzioni: Isao Takahata o il film.
Se la scelta fosse stata ‘Takahata’ il film non sarebbe mai stato completato. Ho avuto diversi
incontri importanti con Toshio Suzuki. Al ritmo col quale stavamo procedendo avremmo
completato il film nel 2020. A quel punto lo staff sarebbe stato esausto, e la produzione sarebbe
fallita. La decisione di far uscire in sala La storia della Principessa Splendente insieme a Si alza il
vento è stata una scommessa che Suzuki ed io abbiamo fatto per cercare di scuotere Takahata.
‘Così, all'improvviso?’ ha brontolato infastidito. Io l'ho ignorato, ho coinvolto altri artisti e ho
accelerato la produzione. Poi comunque ha dimostrato una determinazione tremenda quando si è
trattato del suo lavoro, una tenacia che è ormai leggendaria. Ci siamo avventurati in una
lavorazione fatta di ‘due passi avanti, uno indietro’, per tentativi. Ma non importa quanto i ritmi
fossero diventati assurdi, Osamu Tanabe e Kazuo Oga erano lì, con il loro talento, per fare in modo
che non deviassimo dall'obiettivo finale del progetto. Alla fine siamo arrivati a quello che Takahata
chiama un ‘punto di arrivo’, ‘la realizzazione di una specie di sogno’. E lui ha cominciato ad avere di
nuovo fiducia nel film.
Sono così trascorsi sette anni. Un magazzino trasformato in un nuovo studio è diventato l'ambiente
ideale di lavoro per Takahata. Non saremmo mai riusciti ad essere in sala lo stesso giorno di Si alza
il vento, ma saremmo certamente riusciti a fare il film che Isao Takahata aveva immaginato. Ero
deciso a riuscirci. E come me anche Toshio Suzuki. Nonostante non fosse in alcun modo un film di
animazione adatto a tecniche di produzione di massa, avremmo usato qualsiasi mezzo per farcela.
Nel momento in cui scrivo queste riflessioni, stiamo aggiungendo gli effetti sonori al film. L'intera
produzione ha dovuto affrontare un problema dopo l'altro, ma tra una settimana il film sarà finito.
‘Abbiamo finito!’ ho detto a Takahata, la cui risposta è stata: ‘E' triste, non è vero?’
Ci sono voluti otto anni dalla progettazione al completamento del film. E mentre cala il sipario su
otto anni di sogni e ideali di Isao Takahata, se ne leva un altro sul risultato conseguito grazie a tali
sogni e a tali ideali.
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SEIICHIRO UJIIE: LA CHIAVE DI VOLTA
Toshio Suzuki
Planning, Studio Ghibli
Senza Seiichiro Ujiie, direttore delegato e rappresentante di Nippon Television Network, questo
film non sarebbe mai stato realizzato. Tutto ha avuto inizio da alcune parole dette da lui: ‘Mi
piacciono i film di Isao Takahata. Amo in particolare I miei vicini Yamada. Voglio fare un film di
Takahata. Non mi importa se dovesse comportare una perdita di soldi. Sarò io a pagare. Morirò
felice sapendo di averlo fatto’.
Abbiamo così deciso di fare La storia della Principessa Splendente dando il via alla produzione, ma
non tutti erano pienamente convinti di poter sostenere le promesse di Ujiie. Anzi, erano molte le
preoccupazioni riguardanti il progetto e il budget consistente che avrebbe richiesto.
Razionalmente, in termini economici, si trattava di un'impresa meritevole di essere definita come
‘spericolata’.
Tuttavia all'epoca non c'era nessuno che avesse il coraggio di affrontare il signor Ujiie con
un'opinione contraria. Nessuno si sarebbe neanche azzardato a criticarlo alle spalle. Era un
personaggio talmente straordinario che nessuno sapeva bene come esprimergli le proprie opinioni.
Questo succedeva nel 2005.
Man mano che il tempo passava, la produzione andava incontro ad una difficoltà dopo l'altra,
cominciando ad accumulare ritardo. Seiichiro Ujiie è morto nel 2011. Poco tempo dopo aver letto
la sceneggiatura e aver visto gli storyboard realizzati fino a quel momento. ‘La principessa Kaguya è
una ragazza determinata’ aveva detto. ‘Ma a me piacciono le donne determinate’.
Le sue parole mi avevano colpito molto. Quando le ho riferite a Takahata, lui ha sorriso
dimostrando di essere d'accordo.
Nessuno ne faceva menzione, ma quando Ujiie è morto eravamo tutti preoccupati per il destino
del progetto. A spazzare via qualsiasi preoccupazione è stato Yoshio Okubo, oggi presidente di
Nippon Television Network.
'I desideri del signor Ujiie saranno rispettati', aveva detto Okubo. Come tutti sanno, la data di
uscita era stata posticipata. Quando l'ho comunicato a al signor Okubo, lui ha aumentato il budget,
anche se questo era ormai equivalente a quello di un blockbuster in live-action. E' facile
immaginare quanto debba essergli costato farlo, ma Okubo non ha battuto ciglio.
Visitando gli studi di produzione de La storia della Principessa Splendente qualche tempo dopo, ha
fatto capire perfettamente cosa provasse. Dopo aver visto tutti i disegni attaccati sui muri, ha
detto: 'Ci sarà un ritardo, vero?’
Credo che qualsiasi opera d'arte abbia bisogno di un mecenate. ‘Fallo per me’: queste parole si
stagliano con forza. Senza nessuno che le dica, senza un mecenate, è impossibile buttarsi
nell'impresa e portare a termine un progetto di questa portata. Seiichiro Ujiie è stato la chiave di
volta di questo progetto, e sopravvive in esso. Ha messo in moto Isao Takahata e anche me,
cancellando qualsiasi preoccupazione affliggesse chiunque fosse coinvolto nel progetto.
È per questo che il suo nome compare per primo nei titoli di testa di questo film.
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LA 'VERA' PRINCIPESSA KAGUYA DELLO STUDIO GHIBLI
Una bambina nata da una pianta di bambù cresce velocemente trasformandosi in una meravigliosa
giovane donna, rifiuta un pretendente dopo l'altro, e in una notte in cui la luna è piena vi fa ritorno
assieme agli esseri celestiali che sono venuti a prenderla. “Il racconto di un tagliabambù” è noto a
tutti in Giappone e a molti nel resto del mondo. Non abbiamo mai saputo però perché la
principessa Kaguya lasci il suo cuore qui sulla Terra, e perché sia tanto addolorata all'idea di tornare
sulla luna. Cosa e chi ha amato qui? Qual è stato il suo crimine? Quale la sua punizione? La storia
della Principessa Splendente, ultima opera di animazione del regista Isao Takahata, è un lavoro che
ha richiesto un lungo periodo di gestazione e che va dritto al cuore della protagonista, dando vita
ad una storia complessa e credibile per l'eroina di questo antico racconto.
‘LA PRINCIPESSA KAGUYA’ E ‘HEIDI’
La storia della Principessa Splendente ha molto in comune con Heidi, la serie animata per la
televisione diretta da Isao Takahata, con sequenze disegnate da Hayao Miyazaki, all'inizio del 1974.
Entrambe le eroine crescono immerse in uno splendido paesaggio montuoso, dal quale gli adulti le
allontanano per farle vivere in città. Giunte in città, entrambe sentono una forte nostalgia per la
loro casa tra i monti.
La storia originale di Heidi non scavava in profondità nella psicologia o nella vita quotidiana della
protagonista, Takahata invece è stato bravo a tirar fuori il fascino della sua eroina e la bellezza dei
pascoli di montagna noti come l'‘alpe’, e la serie ha fatto registrare un grande successo sia in
Giappone che all'estero. Analogamente ne “Il racconto di un tagliabambù” ci sono pochi dettagli
sulla principessa Kaguya, rendendo arduo il compito di immaginare cosa pensi o cosa provi. Nel
film, la scrupolosa attenzione alla psicologia della principessa e alla sua vita sulle montagne danno
alla protagonista uno spessore in grado di colpire il pubblico di qualsiasi Paese.
‘Un giorno dovremmo fare una Heidi giapponese’ avevano affermato Takahata e Miyazaki dopo
aver lavorato alla celebre serie. Oggi, 40 anni dopo, questo desiderio a lungo covato è approdato
sugli schermi.
PRE-REGISTRAZIONE E LO SCOMPARSO TAKEO CHII
Nella maggior parte della produzioni giapponesi l'animazione viene realizzata prima di registrare le
voci dei personaggi, le quali vengono poi combinate con le immagini attraverso un procedimento
noto come ‘post-registrazione’. Per la maggior parte dell'animazione nel resto del mondo, invece,
le voci vengono registrate prima che le sequenze visive siano state realizzate.
Alla ricerca di un maggior realismo da contrapporre allo stile impressionistico della sua
animazione, Isao Takahata ha utilizzato voci pre-registrate per la maggior parte dei titoli da lui
realizzati. Per La storia della Principessa Splendente il regista ha adottato lo stesso procedimento,
avvalendosi del talento di attori celebri. Le registrazioni hanno avuto luogo nel corso dell'estate del
2011. La voce del Tagliabambù è quella di Takeo Chii, poi morto nel giugno del 2012.
Dopo aver letto una prima volta la sceneggiatura, pare che Chii abbia chiesto a Takahata se si
trattasse di un film che ‘rifiuta la Terra’, al che il regista avrebbe risposto: ‘No, è il contrario. Questo
è un film che celebra la Terra’. Rassicurato, l'attore quasi settantenne si è deciso a lavorare per la
prima e purtroppo ultima volta come doppiatore in un film di animazione.
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JOE HISAISHI & KAZUMI NIKAIDO
Joe Hisaishi è un nome che appare regolarmente nelle produzioni dello Studio Ghibli come
compositore di colonne sonore per i film diretti da Hayao Miyazaki. Noto in tutto il mondo per la
sua musica nei più importanti film giapponesi, si è inizialmente fatto conoscere grazie alla colonna
sonora realizzata per Nausicaä della Valle del Vento di Miyazaki, del quale Isao Takahata è stato
produttore. Da quel momento Hisaishi ha sempre desiderato lavorare per un film di Takahata.
Ha finalmente avuto la sua occasione grazie al ritardo nella produzione de La storia della
Principessa Splendente. Il film avrebbe dovuto essere pronto nell'estate del 2013 per uscire nelle
sale insieme a Si alza il vento di Miyazaki, per il quale Hisaishi stava lavorando alla colonna sonora,
e così è stato chiamato ad occuparsi anche de La storia della Principessa Splendente quando è
apparso evidente che la produzione non sarebbe stata completata in tempo per un'uscita in sala
simultanea. Takahata si è dimostrato felicissimo per questa fortuna inattesa, e ad Hisaishi è stata
così offerta la possibilità di mettere il proprio talento al servizio dell'uomo che lo aveva scoperto 30
anni prima e al quale è legato da un sentimento di profondo rispetto, peraltro ricambiato.
Per le due canzoni presenti nel film, Filastrocca dell'asilo e Canzone della signorina celestiale, le
parole sono state scritte da Takahata e dal co-sceneggiatore Riko Sakaguchi, mentre la musica è
dello stesso regista che ha registrato una demo per Hisaishi con un sintetizzatore vocale ‘Hatsune
Miku’.
La canzone tema principale del film è scritta e interpretata invece da Kazumi Nikaido, che, cosa
inusuale per una cantautrice, è anche una monaca buddhista in un tempio nella prefettura di
Hiroshima, dove è nata. Takahata, colpito dal suo album Nijimi, aveva acquistato immediatamente
tutti i suoi CD, chiedendole poi di occuparsi del tema della principessa Kaguya. Dopo appena due
incontri con il regista, Nikaido ha proposto parole e melodia che sono piaciute a Takahata, e
Quando ricordo questa vita è stata registrata nell'aprile del 2013, subito dopo la nascita della
bimba di Nikaido, la sua personale principessa.
Il film era ancora in produzione quando il terremoto di Tohoku e il conseguente tsunami hanno
colpito il Giappone l'11 marzo del 2011. Mentre il lavoro proseguiva, Takahata sentiva una
preoccupazione crescente riguardo alla sua capacità di andare avanti nella regia, ma adesso
racconta che Inochi no Kioku (Quando ricordo questa vita) lo ha aiutato a dissipare ogni dubbio,
facendogli capire che La storia della Principessa Splendente, che racconta del legame tra l'umanità
e il pianeta che abita, avrebbe potuto rappresentare una possibile risposta in chiave artistica al
disastro.
IL SOGNO DI TUTTI GLI ANIMATORI. UN DIVERSO ‘STUDIO GHIBLI’
Nell'animazione tradizionale disegnata a mano, gli sfondi vengono creati separatamente dai
personaggi disegnati su fogli lucidi, un processo inevitabile per la cosiddetta tecnica dei ‘disegni
animati’. Tuttavia, per La storia della Principessa Splendente, il regista Isao Takahata voleva tentare
qualcosa di diverso, con sfondi e personaggi realizzati insieme per dar vita al sogno di tutti gli
animatori: la sensazione di un'immagine interamente in movimento.
All'interno dello Studio Ghibli però questo non era possibile, così Takahata e il produttore Yoshiaki
Nishimura si sono trasferiti a pochi minuti di distanza dagli edifici principali, creando lo ‘Studio 7’ e
lasciando così gli artisti liberi di superare i limiti dell'animazione tradizionale.
‘Fate in modo che il movimento appaia reale’, aveva detto il brillante animatore Osamu Tanabe al
suo team, e il risultato è una serie di composizioni che superano l'animazione classica dando vita a
personaggi nitidamente definiti. L'effetto creato dalla 'nascita' della Principessa Kaguya è dovuto
interamente a questa tecnica.
Sono trascorsi 16 anni dalla Principessa Mononoke, ultima realizzazione dell'artista della Ghibli
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Kazuo Oga nel ruolo di art director. La forza e i colori degli sfondi creati dal suo team per la
Principessa Mononoke si fondono perfettamente con i personaggi creati da Tanabe. ‘Gli insetti e le
piante fanno il film’ dice Takahata, ed è su questi sfondi naturali che i massimi talenti
dell'animazione giapponese sono stati chiamati a dare il meglio.
Senza questi due professionisti, afferma il regista Takahata, La storia della Principessa Splendente
non sarebbe mai stato realizzato. Un'incredibile quantità di tempo e di sforzi sono serviti a dar vita
ad uno stile di animazione semplice e impressionistico, in grado di dare alle immagini una
straordinaria forza visiva e grande realismo. All'età di 78 anni, Isao Takahata ha creato un nuovo
stile nell'animazione, uno stile destinato ad imprimere un segno nella storia di questa tecnica
espressiva.
DARE VALORE ALLA VITA NEL NOSTRO MONDO
Uscito in Giappone nell'estate del 2013, Si alza il vento di Hayao Miyazaki si è posizionato all'ottavo
posto nella classifica giapponese degli incassi con oltre 10 miliardi di yen totalizzati. Nell'autunno
del 2013 è uscito nelle sale giapponesi La storia della Principessa Splendente, e per la prima volta
lo Studio Ghibli torna a distribuire due film nello stesso anno, dopo il 1988, quando uscirono in sala
Una tomba per le lucciole e Il mio vicino Totoro.
Si alza il vento, attraverso il suo protagonista e la sua passione per il volo, parla dell'importanza di
sapersi dedicare interamente ai propri sogni. D'altra parte, attraverso la sua eroina e la sua brama
di vivere in questo nostro mondo, La storia della Principessa Splendente parla dell'importanza di
‘imparare a convivere con quello che ci portiamo dentro’ a costo di dolori e problemi da affrontare.
In effetti, con la loro enfasi sul ‘dare valore alla vita nel nostro mondo’, i film sembrano parlare
della stessa cosa.
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LE CANZONI DEL FILM
“WARABE UTA” (Filastrocca dell'asilo)
Parole di Isao Takahata e Riko Sakaguchi
Musica di Isao Takahata
Gira, gira, continua a girare, mulino ad acqua, continua a girare
Continua a girare e chiama il signor Sole
Continua a girare e chiama il signor Sole
Uccelli, insetti, animali, erba, alberi, fiori
Portate primavera e estate, autunno e inverno
Portate primavera e estate, autunno e inverno
Gira, gira, continua a girare, mulino ad acqua, continua a girare
Continua a girare e chiama il signor Sole
Continua a girare e chiama il signor Sole
Uccelli, insetti, animali, erba, alberi, fiori
Fiori, date frutti e poi morite
Nate, crescete e morite
Il vento continua a soffiare, la pioggia a cadere
Il mulino ad acqua gira
Il tempo della vita per tutti viene e va
Il tempo della vita per tutti viene e va
“TENNYO NO UTA” (Canzone della signorina celestiale)
Parole di Isao Takahata e Riko Sakaguchi
Musica di Isao Takahata
Va', torna, ritorna, O tempo lontano
Ritorna, richiama il mio cuore
Ritorna, richiama il mio cuore
Uccelli, insetti, animali, erba, alberi, fiori
Insegnatemi cosa sentire
Se vengo a sapere che ti struggi per me, tornerò da te
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LA CANZONE TEMA DEL FILM
“INOCHI NO KIOKU” (Quando ricordo questa vita)
Parole, musica e interpretazione di Kazumi Nikaido
La gioia che ho provato quando ti ho toccato
E' stata molto, molto profonda
Ed è filtrata
In ogni angolo e in ogni piega di questo corpo
Anche se sono lontana
E non capisco più nulla,
Perfino quando arriverà il momento
In cui questa vita avrà fine,
Tutto ciò che c'è ora
E' tutto il mio passato
Ne sono certa, ci incontreremo ancora
In qualche luogo pieno di nostalgia
Il calore che mi hai dato
E' stato molto, molto profondo
Vieni da me ora, perfetto,
Da un tempo lontano
Costantemente nel mio cuore
Le fiamme della passione accendono
E dolcemente consola la mia pena
Nel profondo del mio dolore.
Tutto ciò che c'è ora
E' tutto il mio passato
Ne sono certa, ci incontreremo ancora
In qualche luogo pieno di nostalgia
Tutto ciò che c'è ora
E' tutto il mio passato
Ne sono certa, ci incontreremo ancora
In qualche luogo pieno di nostalgia
Tutto ciò che c'è ora
E' una speranza per il futuro
Lo ricorderò, ne sono certa,
Ricordando questa vita.
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KAZUMI NIKAIDO
Ha cominciato ad esibirsi dal vivo nel 1997, spesso accompagnata dalla sola chitarra.
La sua voce delicata e al tempo stesso potente, l'ampia gamma di generi con cui si cimenta e la sua
sensibilità unica, unita ad un carattere allegro e affabile, l'hanno resa un'interprete amata in
Giappone e all'estero.
Il suo ultimo album, Nijimi, uscito nel 2011, è una raccolta nella quale ha inserito tutto ciò che la
vita le ha offerto fino ad ora, ed ha rappresentato la scintilla che ha dato origine al suo contributo
al film La storia della Principessa Splendente.
Negli anni più recenti ha ampliato il suo campo di attività, scrivendo canzoni per la celebre serie di
programmi per bambini dell'emittente NHK Okasan to issho, e collaborando agli album di cantanti
come Kyoko Koizumi. Ha anche lavorato alla realizzazione di una scuola di musica per un istituto
vicino al luogo in cui vive.
Vive nella Prefettura di Hiroshima, in Giappone, ed è una monaca buddhista della Terra Pura.
JOE HISAISHI
Joe Hisaishi è nato a Nagano, in Giappone, nel 1950. Ha cominciato a mostrare interesse per la
musica minimalista quando era studente al Kunitachi College of Music, dando poi inizio alla sua
carriera di compositore di musica contemporanea.
A cominciare da Nausicaä della Valle del Vento (1984), Hisaishi ha realizzato le musiche per nove
film di Hayao Miyazaki, compresi Il mio vicino Totoro (1988) e Ponyo sulla scogliera (2008). Ha
anche composto la musica per Hana-Bi (1998) diretto da Takeshi Kitano, per Okuribito (Departures)
(2008) diretto da Yojiro Takita, Akunin (Villain) (2010) di Sang-il Lee e Tokyo Kazoku (Tokyo Family)
(2013) di Yoji Yamada. Ha collaborato alla realizzazione delle colonne sonore di circa 70 film, in
patria e all'estero.
Nel 2001 ha debuttato come regista con il film Quartet, del quale ha realizzato anche il tema
musicale e la sceneggiatura. Il film è stato selezionato in concorso al Festival di Montreal. Hisaishi è
anche celebre come straordinario esecutore, sia come pianista che come direttore d'orchestra. A
partire dal suo debutto, ha pubblicato 30 album da solista, compresi MKWAJU (1981) e
Melodyphony (2010).
Hisaishi è docente al Kunitachi College of Music e nel 2009 ha ricevuto Medaglia d'Onore
giapponese con Nastro viola.
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NOTE
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