“Architettura degli interni e progetto dell`abitazione” 2a edizione

Transcript

“Architettura degli interni e progetto dell`abitazione” 2a edizione
MEDIATECA
“Architettura degli interni
e progetto dell’abitazione”
2a edizione
L’opera è un testo di supporto agli studenti, ma anche una
pubblicazione che offre al professionista un panorama
organizzato dell’architettura di interni per residenze private
(alle varie scale di ideazione e di intervento: dal progetto
delle aree esterne di pertinenza dell’edificio, allo studio
degli ambienti interni, fino al progetto e alla costruzione
di singoli elementi di arredo e di dettaglio).
Il progetto dell’abitazione coniuga cultura architettonica,
creare e saper fare: rappresenta infatti un settore di lavoro
professionale interessante, che vede l’architetto impegnato
sia nelle nuove costruzioni, che nelle ristrutturazioni e nel
restauro, e soprattutto nella progettazione di spazi interni,
spesso lasciati indefiniti dal progetto a scala di edificio.
La seconda edizione di “Architettura degli interni e
progetto dell’abitazione” presenta due sezioni finali di
estremo interesse, tratte da altre importanti opere del
catalogo UTET Scienze Tecniche.
La prima è un quadro dei principali caratteri distributivi di
ambienti residenziali (edifici unifamiliari o plurifamiliari),
proposti attraverso le realizzazioni recenti di giovani
professionisti italiani.
La seconda illustra due progetti significativi, per il
particolare riferimento all’accostamento di materiali diversi
in ambienti interni residenziali e all’uso scenografico della
luce.
Il cd-rom allegato contiene inoltre un ampio repertorio
di immagini (tutte quelle pubblicate nel volume e altre
ancora) e di schede didattiche, organizzate per temi, come
utile integrazione e approfondimento rispetto a quanto
trattato nel volume.
La pubblicazione è particolarmente indicata per: Studenti
di architettura e ingegneria, Architetti, Designer.
Contenuti
• Spazi di relazione interni/esterni
• Componenti dell’architettura interna
• Regole compositive
• Evoluzione degli interni dell’architettura moderna
• L’utente e le sue esigenze
• Ergonomia e progetto di interni
• Qualità degli spazi interni
• Nuove tendenze dell’abitare
• Riferimenti normativi (Standard edilizi, Barriere
Architettoniche)
• Progetti di giovani architetti italiani
• Progetti realizzati dal concept al dettaglio
Autori
Marco Vaudetti, architetto, professore ordinario di
Architettura di Interni al Politecnico di Torino.
Simona Canepa
architetto, libero professionista
Dati tecnici
1 volume + BANCA DATI su cd-rom, 220 pagine.
Formato: 19,5 x 27 brossura + cd-rom.
Prezzo: € 30,00. Disponibilità: gennaio 2011
CODICE: 61302369 ISBN: 978-88-598-0601-1
85
ANNO III
| n. 14 |
MARZO - APRILE 2011
“Imparare da Las Vegas”
Uno sguardo dagli anni ‘70
alla scoperta della prima
“città virtuale”
Quando questo libro (Editore Quodlibet, a cura di Manuel
Orazi) venne pubblicato per la prima volta nel 1972
scatenò immediatamente un vero e proprio putiferio: che
cosa mai si può imparare da Las Vegas, la valvola di sfogo
organica al puritanesimo americano nonché il territorio
legalizzato gestito per anni dalle peggiori mafie del paese?
Forse a giocare d’azzardo, frequentare prostitute e gigolò, a
bere, mangiare e fumare smodatamente magari ascoltando
canzonette come Viva Las Vegas di Elvis Presley? Gli
autori Robert Venturi, Denise Scott Brown e Steven
Izenour decisero semplicemente di studiare da vicino
una città che era cresciuta a una velocità mai vista prima
nel bel mezzo del deserto del Mojave come una “cittàmiraggio”. I cartelloni pubblicitari illuminati dal neon e
la sua bassissima densità urbana lasciavano immaginare
che Las Vegas fosse il primo esemplare di città virtuale –
specie di notte – tanto che Tom Wolfe, in uno dei suoi
primi reportage, scrisse che “le insegne sono diventate
l’architettura di Las Vegas” anticipando di fatto la teoria
progettuale del “decorated shed” qui avanzata dalla
coppia di Filadelfia. In realtà in pochi decenni la capitale
del vizio, nota anche come Sin City, si trasformerà in una
città molto più tradizionale circondata da campi da golf,
ma questo studio (proposto in una nuova edizione) resta
paradigmatico perché gli autori hanno avuto il coraggio di
guardare negli occhi il drago del capitalismo trionfante a
scala urbana, gettando luce su alcune delle forze che sono
alla base delle trasformazioni più dirompenti anche delle
vecchie città europee.
“La manutenzione dei beni culturali”
di Cecchi e Gasparoli
La prevenzione e la manutenzione di beni culturali è
fondamentale per garantire un buon stato di salute ai
monumenti della nostra penisola. Un libro dedicato a
questo argomento è stato realizzato a cura di Roberto
Cecchi e Paolo Gasparoli.
Il testo (Alinea Editrice) nasce dal lavoro congiunto del
Politecnico di Milano e del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali e propone una metodologia operativa
per la prevenzione e la manutenzione programmata delle
aree archeologiche di Roma e Ostia antica.
86
Come ben illustrano gli autori, necessaria è la messa in
pratica delle procedure e delle modalità di intervento
sugli antichi edifici prima che il degrado delle strutture ne
causi rischi, costi e disagi molto ingenti. Il testo propone
un “processo di manutenzione” che non comporti singoli
interventi, ma che diventi “una strategia della prevenzione
efficace a lungo termine, grazie alla definizione di processi
organizzativi e all’attivazione di politiche di tutela e di
gestione che devono essere estese a tutto il territorio
italiano”.
“Seconda stella a destra”
Le vite semiserie
di astronomi illustri
raccontate da Amedeo Balbi
Tutto ciò che volevano erano le risposte che ognuno di
noi cerca, in fondo. E guardavano lontano nello spazio per
guardare indietro nel tempo, per guardare dentro di noi,
dentro quel buco nero di incertezze e interrogativi che è
l’essere umano.
Certo, uno con i piedi per terra non ci penserebbe mai,
tantomeno se tutto preso a sbarcare il lunario. Ci vuole
una certa immaginazione per mettersi a osservare il cielo,
e difatti gli astronomi sono sempre stati tipi in gamba e
per nulla prevedibili, a cominciare dagli antichi.
Il bello viene però quando un certo Copernico cambia
per sempre le carte in tavola. E si susseguono poi i colpi
di scena con Keplero, Galileo, Newton e tutti gli altri fino
ad arrivare a noi, a Einstein, a Hubble, alle teorie del "Big
bang" e degli universi paralleli.
Dagli uliveti della Grecia, alle colline di Firenze e poi a
quelle della California, il paesaggio non è così diverso, a
ben vedere, e i secoli passati non sono poi molti. Ma è
l’universo che è cambiato nel frattempo, un universo oggi
smisurato e in continua espansione.
Giova allora la lettura del volume (edito da De Agostini)
nel quale Amedeo Balbi, astrofisico, ci mette di fronte a
nuovi enigmi ma lo fa in modo così divertente che noi
smettiamo di preoccuparci e ci appassioniamo ai suoi
racconti, alle storie personali dei grandi protagonisti della
scienza, a quella sparuta schiera di irriducibili bastian
contrari, di stralunati pionieri che sono partiti alla
conquista del mistero tracciando nello spazio smisurato
del cosmo un sentiero per noi.
“La via dell’incenso”
Sulle tracce delle antiche carovane
attraverso la Penisola arabica
È un’antica rotta attraverso deserti e montagne, tracciata
per il commercio di una resina speciale: l’incenso. Con
tanto di pedaggi e dazi. E disavventure quasi sempre
garantite da predoni e briganti, oltre che dalle temute
tempeste di sabbia, dalla mancanza di acqua e dalle
difficoltà di orientamento. Una via così importante e
battuta da fare del sud dell’Arabia un regno florido e
ricco, appunto un paese felice, l’Arabia Felix. La via
dell’incenso non è una semplice pista, una linea sulla
carta geografica. Non ha solo caratteri topografici. È
molto di più. È una delle arterie lungo le quali è passata
la storia dell’uomo. Attraverso questo cammino sono
venuti in contatto mondi lontanissimi e diversi. Si sono
toccate Europa e India, oltre che Arabia e Africa. Sono
transitate merci, ma anche scienza, cultura e leggenda. La
via dell’incenso è legata a doppio filo al mito. Aldo Pavan,
l’autore del volume (edizione Istituto Geografico De
Agostini) ha seguito l’antica rotta partendo dall’Oman,
passando per Yemen, Arabia Saudita, Giordania per
arrivare al Mediterraneo.
87