mappa mentale - Benvenuti nel sito ICS Galbiate

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mappa mentale - Benvenuti nel sito ICS Galbiate
Cos’è una mappa?
Generalmente una mappa serve a rappresentare un territorio; può essere una casa, una città o magari
un continente. La mappa è la rappresentazione, su un piano e in scala ridotta, di un qualcosa
che viene interpretato tramite un sistema
convenzionale di segni, simboli, informazioni
verbali e numeriche. Può rappresentare l’intero
territorio (ad esempio la piantina di una città) o una
parte di esso (le singole tavole di uno stradario).
Nel nostro caso il territorio è un pensiero, che
rappresentato visivamente in una mappa, ci permette
di ottenere una visione globale di tutto il processo
con un unico colpo d’occhio e di cogliere la struttura,
l’organizzazione, i collegamenti e le relazioni.
Le strutture del pensiero sono gerarchiche come il
tronco di un albero che si suddivide in rami sempre più piccoli fino alle venature delle foglie.
Le mappe sono
la rappresentazione semplificata dei pensieri e possono esprimersi in varie modalità: dalle due
dimensioni di un foglio di carta alla tridimensionalità ottenuta tramite i collegamenti ad altre
mappe.
In alcuni casi è bene distinguere le mappe concettuali dalle
mappe mentali, in altri invece si può tralasciarne la
differenza. Comunque, per chiarire, la mappa concettuale
rappresenta la conoscenza attraverso la strutturazione di
una rete di concetti interconnessi (struttura reticolare,
modello connessionista);
la mappa mentale rappresenta i concetti correlati a un
concetto
centrale
(struttura
radiale,
modello
associazionista).
Entrambe hanno una loro funzionalità ma in questa sede desideriamo
accennare solo alla mappa mentale.
In estrema sintesi possiamo dire che la mappa accoglie al centro
l’argomento topico che viene poi sviluppato tramite una serie di rami
interconnessi che si irradiano dal centro fino ad arrivare ai punti più
lontani del foglio, che generalmente sono dedicati ai dettagli
dell’argomento stesso.
prof. Cosimo Forestieri
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Sebbene la creazione di una mappa debba rispondere a regole specifiche, è in realtà una delle
massime espressioni di creatività che l’uomo si permette nell’ambito della vita accademica o
professionale.
Le mappe infatti possono, o meglio devono, essere arricchite con particolari che hanno significati
personali, come colori, codici, gerarchie, immagini ecc.
Le Mappe Mentali
La mappa mentale (mind map) è una forma di
rappresentazione grafica del pensiero, votata alla creatività,
alla memorizzazione, all'annotazione in chiave personale.
Evoluzione delle mappe concettuali e delle solution map, le
mappe mentali sono incentrate sull'evocatività: tutti i suoi
elementi devono essere ricchi di immagini fantasiose e
colorate, perché da un lato rendono gradevole la
rappresentazione, dall'altro stimolano l'emisfero cerebrale
destro, le cui funzioni supportano facoltà come la creatività, la
memoria, la fantasia, l'intuizione.
Anche l'utilizzo di singole parole chiave e non di periodi estesi lascia spazio a nuove associazioni e
a possibili integrazioni. E' possibile memorizzare il 60-70% delle informazioni soltanto durante la
fase di costruzione di una singola mappa, diventando uno strumento fantastico per riassumere libri,
lezioni, discorsi.
Il modello realizzativo delle mappe mentali
La mappa mentale è uno strumento votato alla creatività, alla memorizzazione, all'annotazione in
chiave personale. Per questo il suo ideatore Buzan ha formulato il suo modello incentrandolo
sull'evocatività: tutti gli elementi di una mappa mentale devono essere ricchi di immagini fantasiose
e colorate, perché da un lato rendono gradevole la rappresentazione, dall'altro stimolano l'emisfero
cerebrale destro, le cui funzioni supportano facoltà come la creatività, la memoria, la fantasia,
l'intuizione. Per questa ragione è importante che una mappa mentale venga prodotta a colori fin
dalle prime fasi di realizzazione, e non colorata in un secondo momento. Inoltre gli elementi devono
essere descritti con singole parole chiave e non con periodi estesi, così da lasciare spazio a nuove
associazioni e a possibili integrazioni.
Il modello realizzativo delle mappe mentali è essenzialmente associazionista: si procede inserendo
e ricombinando dinamicamente gli elementi nella mappa, utilizzando una struttura gerarchicoassociativa e applicando il processo di associazione mentale. In tal senso è grande la differenza con
le mappe concettuali, che sono impostate secondo un modello connessionista (sono previsti due
momenti distinti: quello dell'individuazione dei concetti e quello della loro combinazione).
È importante notare che una mappa mentale non ha un'impostazione gerarchica assoluta ma di
contesto e dispone gli elementi intorno a un centro secondo una raggiera: ciò che sta al centro è il
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punto di partenza, ciò che si colloca radialmente è punto intermedio di un processo associativo
virtualmente infinito. Tra i vari elementi della mappa non vi è un vincolo di inclusione: per
esempio, se il punto di partenza fosse il "cinema", potrei pensare al "tempo libero" come elemento
di primo livello, ma se partissi dal "tempo libero" potrei tranquillamente associargli al primo livello
il "cinema", rispettando comunque il principio associazionista.
Gli utilizzi delle mappe mentali
Le mappe mentali fanno leva soprattutto sulle capacità creative personali e di gruppo, sulle risorse
mentali inconsce, sulle sinestesie create con colori e immagini, sui processi che spontaneamente
ristrutturano le informazioni e che ogni volta lasciano aperta più di una chiave interpretativa. Per
queste ragioni le mappe mentali sono particolarmente efficaci come strumenti di annotazione e di
apprendimento, come supporto all’elaborazione del pensiero e alla creatività, come ausilio
nell’orientamento personale e nella costituzione di gruppi di lavoro. Sono invece meno efficaci
nella rappresentazione della conoscenza, dove l'evocatività della mappa mentale induce una minore
efficacia comunicativa e maggiori margini di ambiguità.
Una mappa mentale può costituire il punto di partenza di un
processo creativo, che porta alla realizzazione di materiali
diversi per natura e per formato di rappresentazione. È il caso
di un brainstorming
di gruppo che, supportato da una mappa mentale, prelude alla
definizione di obiettivi strategici, alla formulazione di un
progetto, alla scrittura di documentazione testuale. Un esempio
di questo passaggio è la derivazione dalla mappa mentale di un
outline (detto anche scaletta gerarchica), che permette di
trasformare la struttura a raggera in una sequenza articolata e
ordinata per livelli gerarchici.
Solution map
Le solution map per molti aspetti sono un compromesso tra
l'evocatività delle mappe mentali e l'espressività tipica delle
mappe concettuali. In tal senso possono essere considerate
sia mappe cognitive, sia mappe creative.
Le solution map sono caratterizzate da:
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una strutturazione gerarchico-associativa: come le
mappe mentali, le solution map sono realizzate
collegando rami e sottorami, in modo che ciascun
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elemento abbia un solo antecedente. Questa è la loro primaria connotazione strutturale ma,
poiché in alcuni casi è necessario evidenziare dei legami trasversali tra gli elementi della
mappa, è possibile introdurre alcuni "legami associativi" che prescindono dalla gerarchia;
l'uso pervasivo dell'evocatività: come le mappe mentali, anche nelle solution map si fa largo
uso di immagini, colori, simboli, che possano stimolare il processo associativo e quindi la
creatività. Anche il testo può essere utilizzato in questo senso, introducendo parole che
abbiano una valenza evocativa;
la rappresentazione di concetti articolati: come nelle mappe concettuali e al contrario di
quanto avviene nelle mappe mentali, nelle solution map è possibile introdurre del testo
esteso, per descrivere in modo sintetico ma preciso concetti/idee/informazioni. In questo
caso, dunque, l'evocatività del testo viene subordinata alla sua chiarezza espressiva;
l'impiego di codifiche: la chiarezza nelle solution map è raggiunta anche introducendo
codifiche, come quelle iconiche, cromatiche, testuali e posizionali. Queste aiutano a
rappresentare in modo sintetico e a creare convenzioni;
il supporto tecnologico: le solution map si avvalgono di software, che ne agevolano la
visualizzazione e la condivisione, ma soprattutto la fruizione. Una solution map, infatti, è
quasi sempre legata alle funzionalità del sistema che ha permesso di realizzarla e che
consente di impiegarla, ad esempio per generare un documento di testo, una struttura web o
la WBS di un progetto.
Poiché possono essere sia strumenti creativi, sia strumenti cognitivi, il registro del loro utilizzo può
variare dinamicamente: una solution map potrebbe nascere come mappa creativa, evolversi in tal
senso raccogliendo idee e spunti, iniziare a strutturare informazioni sintetiche, articolarsi
maggiormente e trasformarsi infine in una mappa cognitiva a tutti gli effetti.
Se per un verso questo stempera gli aspetti peculiari della solution map come mappa cognitiva o
come mappa creativa, per l'altro rende le solution map strumenti particolarmente versatili, che
possono essere impiegati in una grande varietà di modi/contesti/situazioni, anche al di fuori degli
ambiti tipici delle mappe mentali e delle mappe concettuali.
Mappe mentali e strumenti digitali
Buzan da sempre raccomanda la realizzazione delle mappe mentali su carta, perché la manualità e la
sensorialità del disegno manuale stimolano l'emisfero cerebrale destro che sono preposte alla
creatività, alla fantasia, all'intuizione, attingendo sia a quanto si trova nella sfera del cosciente, sia a
quanto si trova fuori da essa.
Negli ultimi anni in molti si sono impegnati a sviluppare software per introdurre questi stessi
principi in ambienti di office automation, con risultati più o meno rispondenti all'impostazione di
Buzan.
Questi applicativi in genere permettono di realizzare in digitale mappe analoghe a quelle mentali, in
quanto
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strutturate secondo un modello gerarchico-associativo
particolarmente ricche e curate dal punto di vista grafico.
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Di converso l'uso di strumenti informatici consente di produrre delle rappresentazioni che escono
dal modello originale di Buzan. In tal senso ad esempio la possibilità di inserire nella mappa del
testo esteso, oppure dei codici iconico-cromatici
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per un verso consente di realizzare mappe utilizzabili anche in chiave operativa (ad es. per
progettare, documentare, presentare,...)
per l'altro può ridurre l'efficacia dello sviluppo in chiave creativa, avvicinando la mappa
realizzata al modello delle mappe concettuali.
Per colmare il divario tra queste mappe digitali (che sono dotate di struttura gerarchico-associativa)
e il modello delle mappe mentali di Buzan è stato introdotto in letteratura il termine Solution map.
Software per sviluppare mappe gerarchico-associative
La seguente lista indica alcuni tra i software per realizzare mappe gerarchico-associative.
OPENSOURCE o FREEWARE
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Il progetto opensource XMind è particolarmente interessante e promettente. La grafica è
abbastanza curata, i comandi sono semplici e intuitivi ed è possibile installarlo su
Win/Mac/Linux. Esistono due versioni: una completamente gratuita, un'altra a pagamento
con funzionalità estese. Tra le funzioni che lo caratterizzano ce ne sono anche alcune per la
collaborazione a distanza.
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L'opensource FreeMind ha una grafica piuttosto spartana ma è completamente gratuito, è
stato rilasciato sotto licenza GPL, è disponibile per GNU/Linux, Mac OS X, Windows e per
qualunque altro sistema operativo che supporti il linguaggio Java. Dal sito dell'Istituto
Pedagogico di Bolzano si può scaricare liberamente l'open tutorial didattico per FreeMind
0.8.0 a cura di Luisanna Fiorini.
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Uno strumento che consente di creare diagrammi e di condividerli è Bubbl.us.
Completamente online tramite l'utilizzo del proprio browser permette di creare e condividere
mappe e diagrammi, in puro stile Web 2.0 è un ottimo strumento interattivo che si basa sul
Brainstorming. Il servizio combina Ajax e Flash per simulare un'interfaccia desktop
verosimile.
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Un altro software da tenere in considerazione è Cayra. È totalmente gratuito e lo distingue
da Freemind la possibilità di realizzare delle Mappe mentali morbide e colorate così come
indicato dallo stesso Buzan.
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In ambiente GNU/Linux è invece disponibile il software VYM. Si tratta di un progetto
opensuurce molto promettente sia sul piano degli strumenti che della grafica. Solo di recente
è stato tentato un porting verso l'ambiente Windows, con risultati ancora non del tutto
stabili.
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Anche Mind42 è un'applicazione web 2.0 che consente di realizzare mappe mentali on-line
in forma collaborativa, molto utile per il Brainstorming e per la condivisione in rete. È
disponibile un tutorial in lingua italiana curato da Barbara Bevilacqua.
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Nuances tra mappe mentali e mappe concettuali
Il mapping è una metodologia per descrivere graficamente le idee e
sviluppare il pensiero individuale e di gruppo. Tra gli strumenti che
rientrano in questo vasto ambito figurano le mappe mentali, le mappe
concettuali e le solution map.
Questo sito è per chi desidera conoscerne le applicazioni allo sviluppo
organizzativo, all’empowerment professionale e alla crescita personale.
Il payoff si ispira al detto “Colui che ha solo il martello vede solo
chiodi” per ricordare che…
è importante cambiare gli strumenti a seconda della situazione
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disporre di un solo strumento limita la comprensione e fa
confondere le soluzioni
oltre a quelli dei quali già si dispone, possono esistere altri
strumenti più adatti ad un certo scopo.
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