dispensa 3

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dispensa 3
Il punto chiave
Le mappe mentali e quelle concettuali
hanno scopi diversi: le mappe mentali
consentono di strutturare rapidamente
un testo e mostrarne la struttura
graficamente. Le mappe concettuali
consentono di "riflettere",
approfonditamente e lentamente, sui
concetti espressi in un testo, cercando
correlazioni tra concetti noti e concetti
ignoti, cioè di avviare un processo di
apprendimento significativo.
Es. mappa mentale
Le mappe mentali sono metafore del
pensiero intuitivo
Le mappe mentali sono rappresentazioni
grafiche della conoscenza, basate sulle idee
di un dinamico psicologo cognitivista col
senso degli affari, Tony Buzan (thinkbuzan),
che consentono di fare associazioni rapide
attorno a un concetto centrale. Sono molto
conosciute per merito della loro semplicità
applicativa che impiega immagini, simboli,
colori e spessore delle linee per evidenziare
e caratterizzare i vari elementi.
Nell'immagine successiva è mostrata una
mappa mentale nella quale Tony Buzan (un
pò narcisticamente) mostra il suo
Curriculum Vitae.
La mappa concettuale è uno strumento grafico per
rappresentare informazione e conoscenza, teorizzato
da Joseph Novak negli anni settanta[1]. Le mappe servono
per rappresentare in un grafico le proprie conoscenze
intorno ad un argomento specifico secondo un principio
cognitivo di tipo costruttivista, per cui ciascuno è autore
del proprio percorso conoscitivo all'interno di un contesto,
e mirano a contribuire alla realizzazione di apprendimento
significativo, in grado cioè di modificare davvero le
strutture cognitive del soggetto e contrapposto
all'apprendimento meccanico, che si fonda
sull'acquisizione mnemonica. Le teorie del prof. J. D.
Novak sono infatti fortemente collegate a quelle di David
Ausubel.
Nella mappa concettuale la rappresentazione grafica
delle conoscenze “è un modo per far emergere i
significati insiti nei materiali da apprendere”, in quanto
costringe gli studenti a riflettere sulla natura delle
conoscenze e sulle relazioni che vi intercorrono.
Così come una mappa geografica serve per orientarsi in
un territorio, una mappa concettuale è strumento per
interpretare, rielaborare e trasmettere conoscenze,
informazioni e dati, visualizzando l’oggetto della
comunicazione, i concetti principali, i legami che essi
stabiliscono e, di conseguenza, il percorso del
ragionamento.
Possiamo, perciò, affermare che una mappa
concettuale è la rappresentazione grafica di concetti
espressi sinteticamente (parole - concetto) all’interno di
una forma geometrica (nodo) e collegati fra loro da linee
(frecce) che esplicitano la relazione attraverso parole –
legamento, come rappresentato in figura:
Caratteristiche delle mappe concettuali
Per le mappe concettuali la conoscenza è nelle relazioni tra concetti.
Esse sono particolarmente indicate per lo sviluppo e la verifica
dell'apprendimento (apprendere ad apprendere) e impiegano:
tipologia di relazione: complessa (concetti legati tra di loro da
relazione di qualunque tipo)
codice linguistico: proposizioni formate parole (concetti e relazioni); di
solito non impiegano immagini o altri oggetti grafici
una logica connessionista: ciò che lega i concetti è una relazione
orientata, definita, esplicita, (è una logica lineare, razionale che si può
immaginare appannaggio dell'emisfero sinistro del cervello)
una geometria reticolare: i nodi si sviluppano ad albero a partire da
un concetto generale che risponde a una domanda focale. La
disposizione ad albero non è comunque obbligatoria; se si ritiene che
la struttura a raggiera sia più graficamente più efficace, si può
utilizzare una struttura a raggiera
una struttura inclusiva: dal generale al particolare, dal sovraordinato
al sottoordinato, ecc.
Caratteristiche delle mappe mentali
Per le mappe mentali la conoscenza è nei concetti.
Esse sono particolarmente indicate per lo sviluppo della
creatività (brainstorming) e impiegano:
tipologia di relazione: semplice (concetti legati tra di loro
con due soli tipi di relazione: subordinata (padre-figlio) o
correlata (fratello-fratello)
codice grafico: immagini, icone, simboli e oggetti grafici
una logica associazionista: ciò che lega i concetti è la
loro associazione a proprietà, idee, pensieri (è una logica
non lineare, intuitiva, emotiva che si può immaginare
appannaggio dell'emisfero destro del cervello)
una geometria radiale: i nodi si sviluppano a raggiera a
partire da un concetto centrale
una struttura gerarchica: la posizione dei concetti ne
indica l'importanza
Dal testo alla mappa: