Depositi, conti correnti e liquidità: sono un rischio? In questo Diario

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Depositi, conti correnti e liquidità: sono un rischio? In questo Diario
Depositi, conti correnti e liquidità: sono un rischio?
In questo Diario di Bordo parliamo in sintesi:
- Italian deposit: faremo la fine di Cipro?
- Chi rischia di più
- I conti deposito sono meno sicuri di un tempo
- Liquidità che fare
- Le mani in tasca
- Liquidità a vista
Giusto per gettare benzina sul fuoco il 23 marzo il sito zerohedge.com ha diffuso
in rete un recente report di Jp Morgan dal titolo assai poco rassicurante
“Unsecured Depositors Of The World, Unite... And Get The Hell Out Of These
Countries" che tradotto significa “Depositanti non assicurati di tutto il mondo
unitevi...e scappate a gambe levate da questi paesi” ovvero Italia, Cipro,
Irlanda, Portogallo, Grecia e Spagna.
Il presidente di turno dell'Eurogruppo, l'olandese Jeroen Dijsselbloem, ha
rincarato la dose affermando che Cipro costituisce un "modello" per risolvere le
future crisi bancarie. Il “modello” di salvataggio alla cipriota è che in cambio del
salvataggio internazionale il governo dovrà effettuare un prelievo forzoso sui
depositi. E tanto per impedire ai cittadini di portare i soldi da un'altra parte ha
chiuso le banche e anche quando le riaprirà è molto probabile che imporrà delle
restrizioni ai movimenti di capitali. Chi li volesse portare fuori da Cipro non potrà
più farlo se una simile norma verrà introdotta.
I mercati non hanno reagito bene. Sia lunedì sia martedì sono stati pesanti i
ribassi. Benoit Coeure, membro del Comitato Esecutivo della Bce, è dovuto
presto correre ai ripari smentendo che Cipro possa diventare un “modello” per
salvataggi futuri. E' un caso a parte ha tenuto a precisare. Ma in seno alla Ue
qualcuno non la pensa allo stesso modo. La portavoce del commissario europeo
al Mercato interno e ai servizi finanziari Chantal Hughes, pur ribadendo la
particolarità del caso Cipro, ha specificato che la Commissione non esclude di
coinvolgere i correntisti non garantiti nelle regole sull'unione bancaria (in
particolare la risoluzione degli istituti) che sta mettendo a punto per affrontare le
future crisi. Tradotto se le banche di un paese sono in difficoltà (come accaduto
per quelle cipriote) i soldi si vanno a prendere direttamente anche dai conti
correnti dei cittadini. Il salvataggio è in parte “out” ovvero si realizza grazie al
sosteno della Ue e in parte “in” a carico dei contribuenti. In questo caso dei
depositanti ricchi.
Anche l'europarlamentare Gunnar Hokmark, vicepresidente dei Popolari europei,
ha dichiarato all'agenzia Reuters che il Parlamento europeo chiederà che i grandi
risparmiatori siano chiamati a condividere le perdite delle banche.
Chi rischia di più
Chi sono i depositanti non assicurati che JpMorgan incita a scappare? Chi sono i
correntisti non garantiti nella Ue che rischiano se i loro paesi richiedono la
ciambella di salvataggio della Ue? Chi sono i grandi risparmiatori chiamati a
salvare le banche? Quelli che detengono depositi, ovvero liquidità sui conti, per
più di 100mila euro. Nel caso di Cipro il prelievo forzoso sarà pesantissimo (oltre
il 30% stando alle ultime notizie) ma solo sui depositi di valore superiore ai 100
mila euro. Che a livello Ue non sono proprio pochi. Jp Morgan stima che oltre la
metà dei depositi della Ue non siano assicurati visto la liquidità sui conti correnti
e di deposito eccede i 100 mila euro.
I conti deposito sono meno sicuri di un tempo
I depositi superiori ai 100 mila euro non sono considerati intoccabili dai paesi
rigoristi della Ue. Se un paese chiede il sostegno finanziario della Ue, allora i
conti correnti dei cittadini di importo superiore ai 100 mila euro possono
diventare una merce di scambio. A pagare per il proprio paese possono essere
anche i cittadini. In questo cambiamento radicale di mentalità i conti deposito su
cui vengono parcheggiati più di 100 mila euro sono meno sicuri di un tempo.
Il salvataggio di Cipro crea un pericoloso precedente all'interno della Ue in cui i
depositi dei cittadini di un paese che ha bisogno del salvataggio possono essere
utilizzabili come parziale merce di scambio per salvare il paese.
Liquidità che fare
Cash is King (chi è liquido detta le regole, comanda, è il re) si è sempre detto in
finanza. Ai tempi della Grande Depressione si racconta che i Kennedy divennero
ricchissimi perchè in un mondo illiquido si comprarono di tutto a prezzi di saldo.
Perchè loro avevano il cash. In un mondo in cui tutti si indebitano chi ha il
contante è il re. Ma il re in questa crisi rischia di essere nudo. Se di contante ne
ha troppo. Che sia a vista o vincolato. Stare sotto i 100 mila euro di liquidità sul
conto può essere saggio. Per la liquidità eccedente che non si vuole investire, i
fondi monetari come quelli suggeriti nello scorso Diario di Bordo possono essere
un'alternativa al conto deposito e già quasi un anno fa avevamo affrontato
questo argomento (la discussione di questi giorni non ci sembra insomma un
fulmine a ciel sereno) segnalando dei fondi monetari dove parcheggiare la
liquidità se si voleva essere più realisti del re.
Sotto i 100 mila euro il conto deposito dovrebbe essere garantito o almeno finora
è stato così.
Con i chiari di luna attuali in Borsa può capitare di detenere liquidità nei nostri
portafogli. Soprattutto su quei mercati azionari in cui la direzionalità è ancora
incerta mentre esistono singole storie societarie interessanti, che danno segnali
di forza, ma non sono così tante da riempire tutto il portafoglio. In questi
frangenti in cui il quadro d'insieme non è limpido, preferiamo non essere
completamente investiti. Alcuni clienti mi chiedono come investire questa
liquidità temporaneamente non utilizzata per effettuare investimenti. Il consiglio
è quello di parcheggiare la liquidità su dei conti deposito liberi non su quelli
vincolati. Rispetto ad altri strumenti di investimento come i fondi monetari i conti
deposito assicurano una remunerazione positiva della liquidità anche se
parcheggiata per poche settimane o mesi. I conti deposito sono protetti fino a
100 mila euro dal Fondo di Tutela dei Depositi Bancari. E tale soglia è quella che
anche i paesi rigoristi della Ue hanno in mente come tetto di tutela del
depositante. Come accaduto con Cipro in cui i depositi oltre la soglia garantita
dai paesi della Ue ovvero 100 mila euro saranno soggetti a prelievi forzosi.
Ti salvo se metti le mani nelle tasche dei cittadini
Detenere sul conto corrente più di 100 mila euro in cash può quindi alla luce
delle recenti vicende cipriote presentare dei rischi nel momento in cui l'Italia
dovesse richiedere un salvataggio internazionale. Ipotesi remota ma che non si
può escludere totalmente visto l'enorme mole di debito pubblico accumulato e
l'incapacità di intaccarlo anche di politiche di austerity. Per questo nel Diario di
Bordo della scorsa settimana per chi è particolarmente preoccupato di interventi
di questo tipo sui conti correnti abbiamo prospettato i fondi monetari come una
alternativa al conto deposito che pur non mettendo al riparo da qualsiasi rischio
è comunque più protettiva. Lo spartiacque abbiamo visto in sede Ue rimangono i
100 mila euro. Sopra tale soglia sta passando il concetto che lo stato è
autorizzato a effettuare prelievi se deve chiedere l'aiuto della Ue.
Liquidità a vista
Dal momento che nelle posizioni Full Expert la liquidità detenuta è ampiamente
al di sotto di tale soglia piuttosto che lasciarla sul conto corrente, se non viene
remunerata, i conti deposito possono essere un buon parcheggio. Tra le varie
offerte segnaliamo Rendimax di Banca Ifis che offre una remunerazione
dell'1,6% netto e Santander Time Deposit di Banca Santander che offre un
rendimento dell'1,8%.
Dal momento che in caso di segnali di acquisto il trasferimento della liquidità dal
conto deposito al conto corrente non è immediato ma richiede due giorni si
consiglia di non trasferire tutta la liquidità sul conto deposito ma di tenere a
disposizione almeno il 15% del controvalore totale del capitale sotto consulenza
e nel momento in cui venisse utilizzata per segnali, ripristinarla rispostando dal
conto deposito al conto titoli per una cifra analoga.
Come ricordato nello scorso Diario di Bordo, gli investimenti in etf, fondi, azioni,
bond sono rispetto a lasciare sui conti correnti o sui conti deposito centinaia di
milioni di euro un investimento meno rischioso rispetto al detenere liquidità. I
motivi li abbiamo spiegati più volte e sono a disposizione per chi avesse dei
dubbi in proposito nel Report precedente.
Dopo
Pasqua:
Facciamo
due
chiacchiere.
Basta
prendere
l’appuntamento
Dopo Pasqua per tutto il mese di aprile il mercoledì e il giovedì dalle 900 alle fino
alle 1700 io e il mio team siamo a Sua disposizione per fare il punto
sull’andamento dei suoi investimenti e le strategie seguite.
Sono naturalmente a Sua disposizione per valutare anche altri investimenti che
ha al di fuori della consulenza se vuole richiedermi un parere o richieste ditipo
finanziario da parte sua. I colloqui telefonici della durata indicativa di circa 45
minuti possono essere effettuati nei seguenti orari
Dalle 9 alle 9.45
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Dalle 11.15 alle 12.00
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Dalle
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1745
Se desidera fissare un colloquio ne sarò lieta e può già prenotarsi inviandomi una
email. I giorni saranno in aprile i seguenti: il 3,4,10,11,17,18,24 aprile.
Se Lei già dispone di un account Skype oltre a poterci vedere personalmente
possiamo anche condividere lo schermo e vedere insieme la Sua posizione.
In alternativa a Skype può scaricarsi questo programma
gratuito http://www.teamviewer.com/it/download/index.aspx che è molto utile
per condividere lo schermo in modo che possa farle vedere sul suo video tutto
quello che ho sul mio computer e analizzare così ancora meglio la sua posizione.
Un caro saluto,
Roberta Rossi
[email protected]
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