Berta Cáceres, uccisa la donna simbolo della lotta per i diritti degli

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Berta Cáceres, uccisa la donna simbolo della lotta per i diritti degli
Berta Cáceres, uccisa la
donna simbolo della lotta per
i diritti degli indigeni in
Honduras
È stata uccisa per essersi schierata senza se e senza ma per
la difesa dell’ambiente e delle popolazioni indigene in
Honduras. Dava fastidio a molti da una ventina d’anni Berta
Cáceres, ecologista e attivista per i diritti umani. È stata
freddata nel sonno nella sua casa a La Esperanza, la notte
prima di compiere 43 anni. Esponente di etnia Lenca e
fondatrice del Copinh (Consejo Civico de Organizaciones
Populares e Indigenas de Honduras), ha subito numerose minacce
di morte e intimidazioni anche per l’opposizione a progetti
che alteravano l’ecosistema locale e muovevano enormi
interessi. Come la diga di Agua Zarca, sul Rio Gualcarque,
progettata violando le storiche convenzioni con le popolazioni
locali. L’anno scorso, capeggiando picchetti e manifestazioni,
nonostante la repressione della polizia aveva battuto il
colosso cinese Sinohydro.
Il governo la considerava una spina nel fianco, trattandola
come una sovversiva. Cáceres non si stancava infatti di
denunciare che, dopo il golpe del 2009, l’Honduras era stato
militarizzato e svenduto: almeno il 30% del territorio in
concessione a multinazionali, soprattutto per monocolture,
complessi turistici, estrazione mineraria, dighe e impianti
energetici, a scapito dell’ambiente. Nel 2015 era stata
insignita del Goldman Prize, il riconoscimento mondiale più
prestigioso per gli ambientalisti che lottano in contesti
locali.
I quattro figli, temendo ritorsioni, erano stati mandati in
Argentina. La scorta promessa dopo che il suo caso era
divenuto di portata internazionale non era però stata
garantita con continuità: la notte dell’aggressione Cáceres è
stata lasciata sola. La polizia ha annunciato l’arresto di
diverse persone. Ma i mandanti per ora rimangono nell’ombra.
L’impegno per la difesa della propria gente non si riduceva a
un comunitarismo chiuso e purista: si univa a un afflato
internazionalista, per la giustizia sociale e antipatriarcale,
con il sostegno di iniziative in tutto il mondo per
contrastare la deriva neoliberista e tutelare gli interessi
delle comunità locali da speculazione e sfruttamento. Ieri a
La Esperanza, una folla ha partecipato commossa ai funerali.
La figlia, Isabel, accusa l’impresa che voleva costruire la
diga di Agua Zarca e le istituzioni dell’Honduras per
complicità. E Berta è diventata in tutto il mondo il simbolo
della lotta per la dignità dei popoli nativi contro l’ottusità
dei potenti.
di Valentino Salvatore
Sovrappopolazione, il futuro
dell’Africa dipende dalle
donne
Nel 2100, secondo le Nazioni
Unite, la popolazione mondiale
toccherà gli 11,2 miliardi. Oggi
siamo 7 miliardi. La crescita si
concentrerà in Africa, dove la
popolazione passerà da 1,2 a
circa 4 miliardi. La media
globale di fertilità è di 2,5
figli per donna, in Africa 4,7. Qui metà della popolazione è
formata da bambini e ragazzi.
La crescita demografica, esaltata come segno di vitalità,
contribuisce a deprimere la situazione dei paesi in via di
sviluppo per quattro ordini di motivi, ricorda Nature. Il
degrado ambientale, con consumo di risorse e inquinamento a
causa di urbanizzazione, sete di acqua e fame di terre. Oggi
mezzo miliardo di africani vive in metropoli circondate da
slums: nel 2050 saranno 1,3 miliardi. Inoltre, servizi e
infrastrutture diventano carenti per una popolazione in
crescita e non favoriscono l’occupazione. Le donne, costrette
a più gravidanze, rischiano la vita e hanno poche possibilità
di affermarsi. La sproporzione di giovani disoccupati fomenta
tensioni sociali, instabilità politica e criminalità. Oltre a
tutto ciò, l’esplosione demografica spinge più persone a
migrare, anche verso i paesi occidentali. O a morire
provandoci. Secondo statistiche citate da Scientific American,
il 37% dei giovani adulti dell’Africa sub-sahariana vorrebbe
trasferirsi all’estero.
Per invertire la tendenza, è fondamentale garantire alle donne
accesso a istruzione, diritti e contraccezione. Nelle zone
dove sono stati introdotti programmi di family planning hanno
più libertà e i figli crescono meglio. Oggi in Africa solo il
29% delle donne sposate ricorre alla contraccezione, negli
altri continenti almeno la metà. Accesso alla pianificazione
familiare, istruzione capillare e sviluppo socio-economico
innescano un circuito capace di mettere in discussione un
assetto sociale conservatore e il predominio maschile in
famiglia.
Istituzioni come l’Onu hanno promosso programmi di empowerment
femminile fin dagli anni Sessanta, ricevendo accuse di
atteggiamento neo-colonialista. Una forte opposizione arriva
dalle confessioni religiose, come la Chiesa cattolica e islam,
fautrici del natalismo. La diffusione di contraccettivi negli
anni Ottanta e Novanta ha abbassato il tasso di fertilità, ma
rientrava piuttosto nella strategia di lotta all’Aids. Negli
ultimi anni comunque diversi paesi africani, sempre più alle
prese con problematiche scatenate dalla sovrappopolazione,
rilanciano iniziative rivolte alle donne.
La pianificazione familiare consapevole è tra gli interventi
cruciali per lo sviluppo, come copertura sanitaria e tutela
dei diritti umani, cui non a caso va a braccetto. Secondo la
keniota Musimbi Kanyoro, presidente del Global Fund for Women,
la scommessa del futuro sta nel trovare “modi culturalmente
appropriati e fondati sui diritti per diminuire la crescita
demografica e al tempo stesso affermare dignità umana e
sviluppo consapevole”.
di Valentino Salvatore
Fondazione Telecom Italia a
sostegno delle persone con
disturbi
dello
spettro
autistico
Sono state presentate oggi nel corso del convegno Tecnologie a
sostegno delle persone con disturbi dello spettro autistico le
ultime novità tecnologiche per il trattamento dei disturbi
autistici.
L’iniziativa è stata un’occasione in cui ricercatori,
operatori e famiglie, si sono confrontati sull’importanza
degli strumenti digitali quali dispositivi per la diagnosi
precoce, piattaforme di raccolta dati, comunicatori simbolici,
giochi, applicazioni, robot, facilitatori dell’interazione –
per valutare la portata effettiva delle tecnologie e
comprenderne le potenzialità a sostegno del loro impegno
quotidiano nel limitare il disagio delle persone interessate
da tale disturbo.
Due i progetti innovativi illustrati durante i lavori :
Tecnologia fa Breccia dell’Associazione Una breccia nel muro e
SiDOREMI di ISTI-CNR, entrambi realizzati con Fondazione
Telecom Italia.
ITecnologia fa Breccia ha l’obiettivo di facilitare e far
crescere la comunicazione tra le famiglie di bambini affetti
da autismo, i terapisti e i supervisori, come pure aumentare
nei bambini autistici la motivazione e la facilità verso
l’apprendimento di alcune abilità tipicamente deficitarie
nella sindrome (comunicazione, interazione sociale, sfera di
interessi). Tali obiettivi sono raggiunti con la realizzazione
di una piattaforma tecnologica (“Breccia Health”), che
consente ai genitori di inviare in tempo reale ad un centro di
supervisione i dati relativi allo sviluppo del bambino
autistico in ambiente naturale, e con l’introduzione di un set
di applicazioni (“Breccia App”, con giochi che stimolano
l’interazione) ad integrazione del lavoro svolto
quotidianamente.
SiDOREMI (Sistema Domiciliare di Rieducazione Espressiva del
Movimento e dell’Interazione) ha lo scopo invece di
raccogliere ed elaborare dati ed informazioni a fini
diagnostici e di fornire consulenza audiovisiva a distanza ai
genitori dei soggetti con sindrome autistica. Ciò viene
raggiunto con un dispositivo informatico a tecnologia cloud
che, attraverso il controllo gestuale di suoni, musica e
grafica generati dai bambini affetti da disturbo autistico,
stimola ed enfatizza negli stessi l’interazione con il mondo
circostante.
Con questi progetti, Fondazione Telecom Italia conferma il
proprio impegno a fianco del volontariato, della ricerca e
delle famiglie nel campo del sociale, intendendo promuovere
non soltanto un miglior utilizzo delle nuove tecnologie, ma
anche una buona capacità di gestione per aiutare sempre più a
“fare bene il bene”.
di Eleonora Quadrana
Al teatro Palladium di Roma
il quinto appuntamento con
“Lezioni sul progresso”
Tutto esaurito ieri sera al teatro Palladium per il quinto
appuntamento con le “Lezioni sul progresso” organizzato da
Fondazione Telecom Italia.
Le “Lezioni sul progresso” sono un ciclo di dieci incontri per
avvicinare le nuove generazioni alla scienza in maniera “pop,
emotional and contagious”. Ogni lezione è tenuta da un grande
studioso, che interagisce con un esponente del mondo dello
spettacolo, dello sport o della cultura. Un format originale
in grado di unire scienza ed entertainment, per facilitare il
coinvolgimento del pubblico più giovane e far capire a tutti
quanto la scienza “entri” nella vita di ciascuno di noi.
“Il progetto – ha dichiarato Marcella
Logli, Direttore Generale di Fondazione
Telecom Italia – nasce dall’idea di
rendere Fondazione Telecom Italia sempre
più vicina agli interessi dei giovani,
creando in loro la consapevolezza che
studiare scienza, tecnologia e tutto ciò
che è nell’ ambito del progresso possa
aprire le porte del mondo del lavoro “. Ha
poi proseguito – “C’è stato un ottimo
riscontro da parte dei ragazzi, sia per quanto riguarda le
lezioni seguite in streaming, sia per quanto riguarda il
servizio on demand”. Alle prime cinque lezioni su Roma ne
seguiranno altre cinque a Milano. Per noi sarebbe una bella
sfida estendere il progetto in altre città. Invito tutti
seguirci online. Ogni feedback per noi è positivo.“
L’argomento della serata è stato “Sempre meglio! Come la
genetica continua a migliorare la vita umana: a che prezzo?”.
A moderare l’evento la bravissima Natasha Stefanenko, non solo
famosa modella e conduttrice televisiva, ma anche ingegnere
metallurgico, un giusto mix di pop e cultura.
Sul palco ieri sera si sono confrontati sugli argomenti della
genetica, il Professore e Rettore dell’Università di Tor
Vergata Giuseppe Novelli e l’attrice Francesca Reggiani. Con
due approcci molto diversi, il professore scientifico,
affascinato dalla possibilità di leggere, per quanto
possibile, la natura dell’uomo, mentre l’attrice che
simpaticamente ammette di soffrire, come la maggior parte
degli italiani, di ipocondria, e di non voler scoprire le
malattie che potrebbero colpirla.
Estremamente interessante è stato anche il
confronto sociologico sulla genetica,
quanto i nostri caratteri dipendano dalla
natura e quanto invece sono da attribuirsi
all’ambiente circostante. Il professore ha
suscitato l’attenzione della platea quando
ha illustrato come la fedeltà di coppia
dipenda dai nostri geni. Attraverso la
loro lettura inoltre possiamo prevenire
malattie e scoprire nuovi farmaci efficaci per ogni singolo
individuo. Voi cosa ne pensate? È tutto scritto dentro di noi,
o il finale è aperto?
Guardate la lezione di ieri e le prossime in live streaming su
www.fondazionetelecomitalia.it, oppure on demand. E scrivete
la vostra attraverso l’hashtag #LezioniSulProgresso.
Di Eleonora Quadrana
Fondazione Telecom Italia
realizza il primo progetto
digitale integrato in Italia
per la dislessia
“Ci siamo dati una missione ‘provocatoria’: attirare
l’attenzione su un disturbo come la dislessia per inquadrarlo
in un’ottica di soluzione”.
Così
ha
dichiarato
il
Presidente di Telecom Italia,
Giuseppe Recchi, presentando il
progetto
“Dislessia:
un
approccio digitale integrato”,
promosso da Fondazione Telecom,
Ministero della Salute e
Ministero dell’Istruzione, in
collaborazione con l’Istituto
Superiore di Sanità, l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e
l’Associazione italiana dislessia.
Il presidente Recchi ha poi sottolineato : “Unire le nostre
competenze digitali e conoscenze con il sistema sanitario e il
sistema scolastico può innescare un circolo virtuoso, ed e’
quello il nostro obiettivo”. “La nostra è un’azienda di
sistema, la prima in Italia per l’Ict e ha l’ambizione di
essere la California italiana, che sviluppa progetti in vari
settori, come scuola e sanità”.
Telecom Italia, azienda leader nel settore della
comunicazione, dimostra la sua sensibilità nei confronti dei
bambini che hanno una problematica proprio a livello di
comunicazione, ossia i bambini affetti da dislessia. Si
registra, infatti, che in Italia 1,9 mln di abitanti è affetto
da questo disturbo. Per fronteggiarlo Telecom Italia sviluppa
tre progetti tra loro collegati: ‘Smart@pp’, in partnership
con l’Istituto superiore di sanità, ‘Dislessia online’, con la
collaborazione del ospedale Pediatrico Bambino Gesù, e
‘Dislessia amica’ con l’Associazione italiana Dislessia.
Il progetto Smart@pp permette di diagnosticare in modo rapido
il disturbo della comunicazione tramite le nuove tecnologie,
intende sfruttare il network naturale di smartphone e tablet,
implementando una piattaforma web che guiderà il genitore
nella compilazione di questionari gold standard sull’argomento
e la cui validità è riconosciuta sulla base dei principi
dell’Evidence Based Medicine. La piattaforma consentirà anche
l’avvio di una sperimentazione sulle componenti frequenziali
della lallazione e sulla prosodia della voce al fine di
investigare nuovi possibili biomarcatori ultra-precoci dei
disturbi della comunicazione. L’identificazione precoce del
disturbo permetterà l’attivazione di un intervento tempestivo,
prevenendo così la comparsa di effetti negativi sulle abilità
relazionali e scolastiche e promuovendo l’integrazione del
bambino e della sua famiglia. Il progetto Dislessia on line
prevede lo sviluppo di prove di lettura on line gratuite e
accessibili a genitori, insegnanti e pediatri, così da
permettere solo a coloro che presentano reali difficoltà di
afferire ai servizi specializzati.
Sarà creata una piattaforma interattiva on line, sessioni on
line di training personalizzato per recuperare le difficoltà
di lettura con una sessione finale per verificare
l’apprendimento.
La Dislessia amica è un progetto che prevede la realizzazione
di una piattaforma e-learning creata da AID che verrà lanciata
a settembre 2016. Attraverso la piattaforma online verranno
realizzati corsi di formazione e webinar per docenti e
dirigenti scolastici.
Verrà inoltre creata una mappa delle scuole “Amiche della
dislessia”.
Con questo nuovo progetto, Fondazione Telecom Italia conferma
il proprio impegno a fianco delle Istituzioni e delle famiglie
nel campo del sociale, impegno dimostrato a partire dal 2009
per quanto riguarda il disturbo della dislessia, intendendo
promuovere non soltanto un miglior utilizzo delle nuove
tecnologie, ma anche una buona capacità di gestione per
aiutare sempre più a “fare bene il bene”.
di Eleonora Quadrana
Bookcity Milano. Il Museo del
pensiero e innovazione
Di Marzia Santella
Si possono raggiungere luoghi veri o immaginari, si possono
incontrare personaggi veri o inventati … quando si legge ciò
che vi circonda svanisce e per entrare, oniricamente o
prepotentemente, nelle storie. La lettura suscita infinite
emozioni e sensazioni, tristezza ed euforia. Da venerdì 23 a
domenica 25 ottobre 2015 c’è un posto inaspettato in cui
libri, autori ed editori si ritrovano: Il Museo della Scienza
e della Tecnologia Leonardo da Vinci per BOOKCITY MILANO. Il
Museo è Polo Tematico di Pensiero e Innovazione. La
manifestazione, promossa dall’ Assessorato alla Cultura del
Comune di Milano e dal Comitato promotore Bookcity in
collaborazione con Enti, Fondazioni e Associazioni, ospiterà
incontri con gli autori, reading, spettacoli e laboratori
interattivi. L’evento coinvolge i protagonisti del sistema
editoriale e promuove il libro, la lettura ed il lettore.
Milano ed il Museo protagonisti di un fine settimana che si
preannuncia straordinario grazie alla presenza di scrittori,
filosofi e saggisti. Si apriranno nuove prospettive, nuove
visioni diverranno plausibili, si parlerà di gender, delle
nuove frontiere della medicina, di religione e di felicità.
Il programma è intenso, a voi la scelta.
Venerdì 23 ottobre:
Auditorium
Ore 17.30: Il vangelo di una nuova spiritualità capace di
rifondare radicalmente la nostra visione del mondo. L’autore,
Vito Mancuso presenta “Questa vita” edito da Garzanti.
Ore 20.00: In Svezia si ride. Presentazione dell’autore
svedese Jonas Jonasson “L’assassino, il prete, il portiere”
edito da Bompiani. Presenta l’incontro Marco Malvaldi.
Sala Biancamano
ore 18.00 Parliamo di Lusso.
Stefano Zecchi (Il Lusso, edito da Mondadori) ripercorre il
concetto di lusso dalle società primitive fno ai giorni
nostri.
Ore 20.00 “Il pensiero sistemico come specchio di una realtà
complessa” edito da Il Mulino di Lucia Urbani Ulivi incontro
con l’autrice e Gianfranco Minati.
Sabato 24 ottobre
Auditorium
ore 11.00: Sepùlveda racconta. Incontro con Luis Sepùlveda e
Luca Crovi in occasione dell’uscita del libro “Storia di un
cane che insegnò a un bambino la fedeltà” Guanda Editore.
ore 15.00: Coltivare gli asparagi su Marte. Con Giovanni
Bignami, Andrea Sommariva e Giovanni Caprara si parla di “Oro
dagli asteroidi e asparagi da Marte. Realtà e miti
dell’esplorazione dello spazio”. Mondadori Education.
Modera l’incontro il Direttore Generale del Museo della
Scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Fiorenzo Galli.
Ore 17.00: “Papà, mamma e gender” Utet
Con Michela Marzano, autrice del libro ed Elena tebano per
parlare delle discriminazioni e volenza contro donne,
omosessuali e transessuali e “teoria dei gender”.
ore 19.00: Incontro con l’autore di “Il libro dell’incontro.
Vittime e responsabili della lotta armata a confronto” di
Guido Bertagna, Adolfo Ceretti e Claudia Mazzucato edito da Il
Saggiatore. Negli ultimi anni alcuni ex appartenenti alla
lotta armata degli ani ’70, vittime e familiari delle vittime
si sono incontrati per intraprendere uno straordinario
percorso alla ricerca di una ricomposizione possibile.
Durante l’incontro è previsto un dibattito che sarà coordinato
da Gad Lerner con la presenza di Adriana Faranda, Manlio
Milani, e Agnese Moro, alcune dei protagonisti di questo
percorso.
Sala Biancamano
ore 10.30: Achab. Scritture solide n transito presenta; Il
possibile luogo del bene.
Sara
Calderoni,
Fabrizio
Elefante,
Monica
Pareschi
e
Alessandro Zaccuri presentano una riflessione letterariafilosofica riguardo l’idea di bene e alle sue interpretazioni.
Ore 12.30:La passione in più. Presentazione del libro “Il dono
del rancore” Sefer Books di Laura Tappatà con la pa
rtecipazione di Elisabetta Corrà.
Ore 14.30: Riti di passaggio. Incontro con Umberto Curi in
occasione della ubblicazione de “La porta stretta” edito da
Bollati Boringhieri. Interviene Alessandro Zaccuri.
Ore 16.30: Per una nuova filosofia in cucina.
Francesca Rigotti presenta “Manifesto del cibo liscio”
Interlinea con la performance artistica del gruppo Suò, i
suoni dei sogni.
Ore 18.30: Presentazione de “Restare umani nell’era
tecnologica” di Luca De Biase, Codice Edizioni. L’evoluzione
tecnologica impone un cambiamento culturale, De Biase racconta
alcune ipotesi per sopravvivere a un mondo sempre più
digitale.
Domenica 25 ottobre
Auditorium
Ore 11.00: Solo lo sviluppo locale di territori (resi)
attraenti può davvero nutrire il pianeta.
Incontro con Eliana Haberkon (ONU), Luciano Carrino, Alberto
Giasanti in occasione della pubblicazione del volume edito da
Franco Angeli: “Lo sviluppo delle società umane tra natura,
passioni e politica” di Luciano Carrino.
Ore 13.00 I misteri del cielo stellato.
Con Licia Troisi e Stefano Moriggi. Interviene l’astronauta
Umberto Guidoni. Licia Troisi, si trasforma da autrice di
libri fantasy ad accompagnatrice in uno straordinario viaggio
tra le stelle con “Dove va a finire il cielo” edito da
Mondadori.
Ore 15.00: Fantasmi in libertà.
Una riflessione filsosofica sul tema dei fantasmi tra timori e
paure con Giulio Giorello autore di “Libertà” Bollati
Boringhieri e “Il fantasma e il desdierio” Mondadori e Gian
Arturo Ferrari autore di “Il libro” Bollati Boringhieri.
Ore 17.00 “Senza paura. Vincere il tumore con la medicina
della persona” Electa Mondadori. Incontro con gli autori
Umberto Veronesi e Gabriella Pravettoni Cinzia Sasso e Bruno
Bara. Una doverosa riflessione su come sia necessario
eliminare il cancro non solo dal corpo ma anche dalla mente
dei pazienti: curare l’anima per curare il corpo.
Sala Biancamano
ore 10.30: Ascoltare con gli occhi e vedere con le orecchie: i
luoghi della verità.
Lectio magistralis di Carlo Sini sulle sue opere “Incontri,
Vie dell’errore, vie della verità” 2013 “Il sapere dei segni,
Filosofia Semiotica” 2012.
ore 12.30 “Moscacieca” Laterza il nuovo saggio di Gustavo
Zagrebelsky: incontro con l’autore.
Ore 14.30 Le frontiere della longevità: il trapianto di testa
ultimo tabù della medicina.
A partire dai concetti di neuroplasiticità, passando ai casi
di risveglio dallo stato vegetativo con la stimolazione
elettrica. Considerazioni sui misteri del midollo spinale.
Sergio Canavero, neurochirurgo italiano conosciuto in tutto il
mondo, spiegherà con l’aiuto di Edoardo Rosati, responsabile
delle pagine di Medicina di Oggi, come e dove si potrà attuare
il trapianto di testa, entrambi autori de “Il cervello
immortale” Sperling & Kupfer.
Ore 16.30: Imparare a pensare.
Incontro con gli autori Armando Massarenti e Paolo Legrenzi
autori di “Buona logica” Raffaello Cortina Editore. L’intento
è quello di risvegliare la nostra capacità di riflettere non
in modo automatico. Una guida per apprendere come pensare in
modo critico.
Ore 18.30 Filosofia della felicità.
Giulio Giorello presenta Theodore Zeldin autore di “Ventotto
domande sulla felicità” Sellerio. L’autore è stato definito da
Indipendent come una delle quaranta personalità contemporanee
che potranno influenzare il nuovo millennio.
Ci saranno anche attività da compiere da adulti e bambini e
potrete consultare il sito www.bookcitymilano.it Tutte le
attività del Museo sono incluse nel biglietto d’entrata,
ingresso libero in Auditorium e Sala Biancamano
fino ad
esaurimento posti.
Bookcity offre un week end appassionante in cui, incontrare i
propri scrittori preferiti. Si potrà partecipare ad incontri
con esponenti internazionali della cultura e della
scienza
che
presenteranno affascinanti, talvolta
inimmaginabili considerazioni, certezze e, magari, nuovi
dubbi … semi di future scoperte.
Un
Master
per
la
“casa
comune”
all’Università
Europea di Roma
Il rapporto con la natura, lo sviluppo sostenibile e
l’etica ambientale sono temi di grande attualità,
che toccano la nostra vita quotidiana. In questi
anni si è riflettuto molto sulle possibili strade da
percorrere per cercare di rispettare la bellezza e
l’armonia del mondo che ci circonda.
Anche Papa Francesco, nell’Enciclica “Laudato si’”
ha ricordato la sfida urgente di proteggere la
nostra casa comune: “Abbiamo bisogno di un confronto
che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che
viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci
toccano tutti”.
Per approfondire questi temi l’Università Europea di
Roma (www.unier.it) ha dato vita ad un Master
Universitario di Secondo Livello in Sistemi di
Qualificazione Ambientale nel Mercato Edilizio
Europeo e Italiano: Economia del Green Building e
del Green Retrofitting.
Il Master ha l’obiettivo di formare professionisti
altamente specializzati nella certificazione
ambientale degli edifici, sia negli interventi di
nuova edificazione dei cosiddetti edifici verdi
(green building) che in quelli di riqualificazione
dell’esistente (green retrofitting).
Verranno illustrati e inquadrati i protocolli
ambientali ed energetici più diffusi, da quelli
cogenti a quelli volontari, focalizzando gli aspetti
legati alla professionalità necessaria per la loro
implementazione e per l’applicabilità nel territorio
nazionale.
Tutte le informazioni sono sul sito dell’Università
Europea di Roma: http://www.universitaeuropeadiroma.it/ateneo/1931
A
Roma
un
l’Alzheimer
Roma:
In
occasione
della
caffè
giornata
mondiale
per
dedicata
all’alzheimer la mia associazione PRENDIMI PER MANO offre
Rita Angelini
ai familiari che lo desiderano una CONSULENZA ORIENTATIVA
GRATUITA e un CAFFE’
Dopo la consulenza, se interessati, i familiari potranno
seguire sempre gratuitamente gli Alzheimer Caffè: quattro
incontri finalizzati al sostegno psicologico e ad affrontare
le seguenti tematiche:
– spiegazione e comprensione della diagnosi di demenza
– la cura del malato a domicilio
– la gestione della quotidianità
– il possibile aiuto offerto dai servizi del territorio
per contatti e info: Rita Angelini – cell: 3465023698
[email protected][email protected]
https://www.facebook.com/prendimipermanoalzheimer
–
Arriva negli USA il ‘viagra
rosa’
tra
entusiasmi
e
perplessità
di Daniela Rossi
Ci siamo, a ottobre la pillola rosa sarà messa in commercio
negli USA.
Anni di sperimentazioni per livellare, almeno sul piano
farmacologico, il diritto al piacere femminile e maschile. Un
diritto al piacere, come il diritto alla salute. Soprattutto
alla luce della moderna definizione di salute come stato di
bene-essere. Eppure la molecola spacca e turba. Accolta meno
bene del suo coniuge – il viagra – perché si muove nella
stanza delle emozioni, che a volte è anche stanza delle paure.
Alla domanda se la sessualità sia più del genere maschile o
femminile, molti studiosi oggi propendono per quello
femminile. La sessualità, come fenomeno che coinvolge l’intero
essere – sostiene la dottoressa Erica F.Poli – è appannaggio
della donna. Nella donna nasce l’erotismo che poi si riversa
sull’uomo. Eros, quale principio vitale, rende la donna un
essere molto corporeo, molto più di quanto un tempo si
pensasse. Tutto della gestione del piacere femminile origina
dalla mente e passa per il corpo, e viceversa il corpo
femminile è profondamente legato a certe zone del cervello.
Una riprova di ciò è proprio la diversa modalità di azione
della nuova molecola che avrà cura del piacere femminile.
La pillola viene impropriamente battezzata viagra rosa, perché
il target rispetto alla compressa blu è profondamente diverso.
Azione meccanica contro azione mentale. Un farmaco di natura
cardiovascolare contro uno psicofarmaco. Il primo assunto al
bisogno, il secondo assunto costantemente come una terapia
serale.
Nell’uomo, il farmaco mantiene il sangue più a lungo nei corpi
cavernosi prolungandone l’azione erettile, ma non agisce a
livello mentale. Ha un’azione che, in maniera semplicistica,
potremmo dire ‘idraulica’. Il primum movens non dipende dal
farmaco. E questo discolpa la coscienza delle donne di non
essere “abbastanza”, così da non percepire il farmaco come un
infiltrato pericoloso nella coppia. Pur agendo bene sulle
insicurezze dei primi approcci sessuali, di fatto, la reale
azione del viagra maschile è sulla linea di arrivo di un
incontro d’amore.
La pillola rosa, viceversa, agisce sulla linea di partenza e
ha un’azione neuropsichica. Potenzia l’azione di due
neurotrasmettitori (serotonina e dopamina): veicoli del
piacere, del senso di reward (ricompensa-rinforzo), della
gratificazione, dell’appetito. Molecole rilasciate dalle zone
più ataviche del nostro cervello. Due molecole ben note dal
business degli antidepressivi, farmaci d’oro del duemila.
L’azione sarà quindi molto più intima e profonda. Camminerà
nei circuiti cerebrali per regolare la disfunzione sessuale
femminile, che essenzialmente è un desiderio ipoattivo, cioè
scarso. Per mille motivi, dal postpartum alla menopausa. E
forse qui siamo tutti inclini ad accettare la pillola rosa a
braccia aperte.
Ma dove si incrinano gli entusiasmi ? Là dove la pillola
supplirà al calo del desiderio per cattivo menage del rapporto
a due. Dove il farmaco prenderà il posto della parola erotica
, dello scambio erotico, degli sguardi,
del conoscersi,
accudirsi, ascoltarsi, stupirsi, e delle intese silenziose che
portano al desiderio sessuale. Desiderio che nasce molto prima
e molto lontano dal talamo. O meglio, lontano dal talamo con
lenzuola di seta, ma nasce tutto intorno a un altro talamo,
organo posto alla base del cervello, che filtra le sensazioni.
Nasce da un insieme di circuiti, incentrati intorno al sistema
limbico. Un letto mentale, di cui tutti vorrebbero le chiavi
di accesso, e dove ogni emozione ha un’impronta chimica.
Il farmaco, impossessandosi di queste chiavi, farà vacillare
le certezze di molti uomini e di molti rapporti. Sarà
dibattuto e maltrattato. Molto difficile dare un giudizio. Ma
certo è che senza un piacere femminile svanisce quello
maschile, o almeno non dura a lungo. Sempre che non si accetti
una lunga finzione di taciti assenSi.
Room #58
Lagrange
Un’ultima
considerazione.
La
–
molecola
Photo
rosa
by
si
Marc
chiama
flibanserina – nome commerciale Addyi. Ma se gli uomini la
chiameranno con il nome della propria donna, magari tutto sarà
davvero più rosa. Perché il desiderio femminile ha bisogno di
essere personalizzato: “per te e con te”. E poi ha bisogno di
un insieme di fattori imprevedibili, così ben rappresentati
nell’immagine della donna dai capelli screziati di grigio, in
Room 58 – di Marc Lagrange. Il bicchiere, gli orecchini, la
consapevolezza. Oltre una pillola: il mistero.
Weekend
al
Museo
della
Scienza Leonardo da Vinci di
Milano
di Marzia Santella.
Quest’estate la scelta di visitare Milano con il solleone può
avere un suo fascino grazie all’EXPO e agli eventi ad esso
correlati che animano la città. Il Museo Nazionale Scienza e
Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano prosegue il programma
estivo MuseoEstate rimanendo aperto il sabato dalle 9.30 alle
21. Nel week end di Ferragosto sono previste moltissime
attività per adulti e bambini per conoscere la scienza da
vicino, per stimolare la loro curiosità, per trascorrere due
giorni fantastici. Il Museo, nato nel 1953, si sviluppa su 50
mila mtq di cui 33 mila coperti. Contiene 15 sezioni
espositive, 13 laboratori interattivi ed 1 laboratorio di
rierca in collaborazione con l’Università di Milano ed ha un
flusso di 450 mila visitatori all’anno. Un universo in cui
perdervi ed imparare ed approfondire la propria conoscenza.
Qui troverete per bambini, età minima 8 anni, Tinkering Zone:
come creare sculture in equilibrio, che dondolano, pendono in
cerca di stabilità. L’ispirazione deriva dalle sculture
cinetiche dell’artista e ingegnere meccanico Alexander Calder
“I mobiles”. Potrete misurarvi anche in
attività strabilianti ed è prevista la
prenotazione fino ad esaurimento posti, della
durata di 45 minuti.
Nell’area dei piccoli potrete trovare:
Le api robot: età minima 3 anni e si svolgerà sabato 15 dalle
11 alle 16.Si tratta di produrre uno sciame di api robotiche
per capire come si muove un robot, come funziona e come si può
programmare per realizzare coreografie e farle muovere insieme
a ritmo di musica.
Dal seme alla carta: età minima 3 anni, sabato alle ore 15.
I bimbi impareranno a riciclare la carta, foglie e bucce di
cipolla per realizzare una fantastica creazione e produrre un
foglio di carta speciale da piantare in giardino.
Ombre e pianeti: età minima 3 anni, sabato ore 12 e 17.
Un’avventura nello spazio pensata per i piccoli ospiti che
ascolteranno una divertente storia spaziale e inventeranno
nuovi personaggi per creare una missione verso i pianeti
lontani utilizzando luci ed ombre.
Area spazio.
Con il naso all’insù: età minima 4 anni sabato alle 14.
Avventura educativa attraverso cui i bambini potranno
apprendere tante piccole curiosità sullo spazio.
I.lab Biotecnologie.
Orti stellari: età minima 8 anni sabato e domenica ore 11, 14,
16. Tra microscopi e terreni di laboratorio, gli ospiti
osserveranno di cosa necessitano le piante per vivere,
scopriranno se si può coltivare l’insalata nello spazio.
I.lab Genetica.
Segni particolari: età minima 7 anni, sabato e domenica alle
ore 14, 15, 16e 17. Nel laboratorio di genetica si potranno
utilizzare i microscopi e soluzioni per scoprire quante
impronte lasciamo, cosa ci identifica e cosa ci accomuna.
Galleria Leonardo:
Leonardo: età minima 8 anni sabato e domenica alle ore 14, 15,
16 e 17
Un animatore accompagnerà gli ospiti per scoprire i molteplici
interessi di Leonardo da Vinci che spaziano dall’ambito
tecnico e scientifico, all’anatomia, alla meccanica,
dall’ottica all’urbanistica. In esposizione in Galleria la
collezione di modelli storici leonardeschi.
Bolle di sapone
I segreti delle bolle di sapone: età minima 3 anni domenica
alle oe 14, 15, 16 e 17. I bambini prenderanno parte ad un
viaggio alla scoperta del magico mondo della bolle di sapone.
Oltre queste fantastiche attività per i più piccoli sarà
possibile visitare le mostre temporanee presenti nel museo.
#FoodPeople. La mostra per chi ha fame di innovazione.
Visitabile fino al 31 dicembre 2015. qui troverete una grande
esposizione dedicata ai cambiamenti che hanno segnato il
nostro modi di mangiare e alle prospettive future del sistema
alimentare. #FoodPeople rappresenta una delle iniziative di
EXPO in Città in cui sono protagoniste le persone, ciascuno di
noi nella sua relazione con il cibo. Coinvolti professionisti
della produzione agroalimentare, ricercatori ed esperti del
settore.
Make in Italy- The Exhibition termina invece il 16 agosto e
racconta l’innovazione italiana attraverso l’esposizione di 50
anni di eccellenze. Oggetti e storie che hanno mostrato la
preminenza italiana nell’ambito della tecnologia e del
digitale da Programma 10, il primo personal computer, passando
per il microchip e la scheda Arduino fino alla prima macchina
del caffè espresso utilizzata nelle missioni spaziali.
Il mio Pianeta dallo Spazio- Fragilità e Bellezza visitabile
fino al 10 gennaio 2016.
La mostra è promossa e organizzata dall’Agenzia Spaziale
Europea (ESA) in collaborazione l’Agenzia Spaziale Italiana e
la Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea e la
Comunità Europea. E’ un viaggio che si compie
attraverso immagini satellitari e video
installazioni, nei luoghi più belli e talvolta
remoti, del mondo. Immagini di eccezionale
bellezza che invitano a riflettere sulla
fragilità del nostro pianeta minacciato dal cambiamento
climatico a livello globale.
Aperta fino al 6 settembre anche la mostra Milano da Expo a
Expo. L’esposizione è divisa in due sezioni: la prima
intitolata “La città che nasce” racconta la storia di quasi un
secolo a attraverso immagini e materiali degli archivi del
Touring. La seconda “Prospettive, volti e chiaroscuri” mette
in mostra 20 immagini di grande formato di Francesco Radino
che ritraggono i simboli classici e nuovi della metropoli
tirata a lustro nell’anno dell’Expo .
E’ possibile visitare con un biglietto aggiuntivo la visita
guidata al sottomarino Enrico Toti e separatamente per il
simulatore virtuale di volo in elicottero. Ciascuno al costo
di 8 euro la prenotazione e l’acquisto avvengono il giorno
stesso alla biglietteria fino ad esaurimento posti oppure sul
sito www.museoscienza.org o al numero 02 485551. Tutti i
giorni, poi, è possibile ammirare il
catamarano AC72 “Luna Rossa” in mostra nel
padiglione aeronavale.
Ferragosto 2015, lontano dalle solite spiagge, diviene un
momento dedicato alla conoscenza per bimbi e grandi offrendovi
emozioni indimenticabili.