Berta Cáceres, uccisa la donna simbolo della lotta per i diritti degli
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Berta Cáceres, uccisa la donna simbolo della lotta per i diritti degli
Berta Cáceres, uccisa la donna simbolo della lotta per i diritti degli indigeni in Honduras È stata uccisa per essersi schierata senza se e senza ma per la difesa dell’ambiente e delle popolazioni indigene in Honduras. Dava fastidio a molti da una ventina d’anni Berta Cáceres, ecologista e attivista per i diritti umani. È stata freddata nel sonno nella sua casa a La Esperanza, la notte prima di compiere 43 anni. Esponente di etnia Lenca e fondatrice del Copinh (Consejo Civico de Organizaciones Populares e Indigenas de Honduras), ha subito numerose minacce di morte e intimidazioni anche per l’opposizione a progetti che alteravano l’ecosistema locale e muovevano enormi interessi. Come la diga di Agua Zarca, sul Rio Gualcarque, progettata violando le storiche convenzioni con le popolazioni locali. L’anno scorso, capeggiando picchetti e manifestazioni, nonostante la repressione della polizia aveva battuto il colosso cinese Sinohydro. Il governo la considerava una spina nel fianco, trattandola come una sovversiva. Cáceres non si stancava infatti di denunciare che, dopo il golpe del 2009, l’Honduras era stato militarizzato e svenduto: almeno il 30% del territorio in concessione a multinazionali, soprattutto per monocolture, complessi turistici, estrazione mineraria, dighe e impianti energetici, a scapito dell’ambiente. Nel 2015 era stata insignita del Goldman Prize, il riconoscimento mondiale più prestigioso per gli ambientalisti che lottano in contesti locali. I quattro figli, temendo ritorsioni, erano stati mandati in Argentina. La scorta promessa dopo che il suo caso era divenuto di portata internazionale non era però stata garantita con continuità: la notte dell’aggressione Cáceres è stata lasciata sola. La polizia ha annunciato l’arresto di diverse persone. Ma i mandanti per ora rimangono nell’ombra. L’impegno per la difesa della propria gente non si riduceva a un comunitarismo chiuso e purista: si univa a un afflato internazionalista, per la giustizia sociale e antipatriarcale, con il sostegno di iniziative in tutto il mondo per contrastare la deriva neoliberista e tutelare gli interessi delle comunità locali da speculazione e sfruttamento. Ieri a La Esperanza, una folla ha partecipato commossa ai funerali. La figlia, Isabel, accusa l’impresa che voleva costruire la diga di Agua Zarca e le istituzioni dell’Honduras per complicità. E Berta è diventata in tutto il mondo il simbolo della lotta per la dignità dei popoli nativi contro l’ottusità dei potenti. di Valentino Salvatore Sovrappopolazione, il futuro dell’Africa dipende dalle donne Nel 2100, secondo le Nazioni Unite, la popolazione mondiale toccherà gli 11,2 miliardi. Oggi siamo 7 miliardi. La crescita si concentrerà in Africa, dove la popolazione passerà da 1,2 a circa 4 miliardi. La media globale di fertilità è di 2,5 figli per donna, in Africa 4,7. Qui metà della popolazione è formata da bambini e ragazzi. La crescita demografica, esaltata come segno di vitalità, contribuisce a deprimere la situazione dei paesi in via di sviluppo per quattro ordini di motivi, ricorda Nature. Il degrado ambientale, con consumo di risorse e inquinamento a causa di urbanizzazione, sete di acqua e fame di terre. Oggi mezzo miliardo di africani vive in metropoli circondate da slums: nel 2050 saranno 1,3 miliardi. Inoltre, servizi e infrastrutture diventano carenti per una popolazione in crescita e non favoriscono l’occupazione. Le donne, costrette a più gravidanze, rischiano la vita e hanno poche possibilità di affermarsi. La sproporzione di giovani disoccupati fomenta tensioni sociali, instabilità politica e criminalità. Oltre a tutto ciò, l’esplosione demografica spinge più persone a migrare, anche verso i paesi occidentali. O a morire provandoci. Secondo statistiche citate da Scientific American, il 37% dei giovani adulti dell’Africa sub-sahariana vorrebbe trasferirsi all’estero. Per invertire la tendenza, è fondamentale garantire alle donne accesso a istruzione, diritti e contraccezione. Nelle zone dove sono stati introdotti programmi di family planning hanno più libertà e i figli crescono meglio. Oggi in Africa solo il 29% delle donne sposate ricorre alla contraccezione, negli altri continenti almeno la metà. Accesso alla pianificazione familiare, istruzione capillare e sviluppo socio-economico innescano un circuito capace di mettere in discussione un assetto sociale conservatore e il predominio maschile in famiglia. Istituzioni come l’Onu hanno promosso programmi di empowerment femminile fin dagli anni Sessanta, ricevendo accuse di atteggiamento neo-colonialista. Una forte opposizione arriva dalle confessioni religiose, come la Chiesa cattolica e islam, fautrici del natalismo. La diffusione di contraccettivi negli anni Ottanta e Novanta ha abbassato il tasso di fertilità, ma rientrava piuttosto nella strategia di lotta all’Aids. Negli ultimi anni comunque diversi paesi africani, sempre più alle prese con problematiche scatenate dalla sovrappopolazione, rilanciano iniziative rivolte alle donne. La pianificazione familiare consapevole è tra gli interventi cruciali per lo sviluppo, come copertura sanitaria e tutela dei diritti umani, cui non a caso va a braccetto. Secondo la keniota Musimbi Kanyoro, presidente del Global Fund for Women, la scommessa del futuro sta nel trovare “modi culturalmente appropriati e fondati sui diritti per diminuire la crescita demografica e al tempo stesso affermare dignità umana e sviluppo consapevole”. di Valentino Salvatore Fondazione Telecom Italia a sostegno delle persone con disturbi dello spettro autistico Sono state presentate oggi nel corso del convegno Tecnologie a sostegno delle persone con disturbi dello spettro autistico le ultime novità tecnologiche per il trattamento dei disturbi autistici. L’iniziativa è stata un’occasione in cui ricercatori, operatori e famiglie, si sono confrontati sull’importanza degli strumenti digitali quali dispositivi per la diagnosi precoce, piattaforme di raccolta dati, comunicatori simbolici, giochi, applicazioni, robot, facilitatori dell’interazione – per valutare la portata effettiva delle tecnologie e comprenderne le potenzialità a sostegno del loro impegno quotidiano nel limitare il disagio delle persone interessate da tale disturbo. Due i progetti innovativi illustrati durante i lavori : Tecnologia fa Breccia dell’Associazione Una breccia nel muro e SiDOREMI di ISTI-CNR, entrambi realizzati con Fondazione Telecom Italia. ITecnologia fa Breccia ha l’obiettivo di facilitare e far crescere la comunicazione tra le famiglie di bambini affetti da autismo, i terapisti e i supervisori, come pure aumentare nei bambini autistici la motivazione e la facilità verso l’apprendimento di alcune abilità tipicamente deficitarie nella sindrome (comunicazione, interazione sociale, sfera di interessi). Tali obiettivi sono raggiunti con la realizzazione di una piattaforma tecnologica (“Breccia Health”), che consente ai genitori di inviare in tempo reale ad un centro di supervisione i dati relativi allo sviluppo del bambino autistico in ambiente naturale, e con l’introduzione di un set di applicazioni (“Breccia App”, con giochi che stimolano l’interazione) ad integrazione del lavoro svolto quotidianamente. SiDOREMI (Sistema Domiciliare di Rieducazione Espressiva del Movimento e dell’Interazione) ha lo scopo invece di raccogliere ed elaborare dati ed informazioni a fini diagnostici e di fornire consulenza audiovisiva a distanza ai genitori dei soggetti con sindrome autistica. Ciò viene raggiunto con un dispositivo informatico a tecnologia cloud che, attraverso il controllo gestuale di suoni, musica e grafica generati dai bambini affetti da disturbo autistico, stimola ed enfatizza negli stessi l’interazione con il mondo circostante. Con questi progetti, Fondazione Telecom Italia conferma il proprio impegno a fianco del volontariato, della ricerca e delle famiglie nel campo del sociale, intendendo promuovere non soltanto un miglior utilizzo delle nuove tecnologie, ma anche una buona capacità di gestione per aiutare sempre più a “fare bene il bene”. di Eleonora Quadrana Al teatro Palladium di Roma il quinto appuntamento con “Lezioni sul progresso” Tutto esaurito ieri sera al teatro Palladium per il quinto appuntamento con le “Lezioni sul progresso” organizzato da Fondazione Telecom Italia. Le “Lezioni sul progresso” sono un ciclo di dieci incontri per avvicinare le nuove generazioni alla scienza in maniera “pop, emotional and contagious”. Ogni lezione è tenuta da un grande studioso, che interagisce con un esponente del mondo dello spettacolo, dello sport o della cultura. Un format originale in grado di unire scienza ed entertainment, per facilitare il coinvolgimento del pubblico più giovane e far capire a tutti quanto la scienza “entri” nella vita di ciascuno di noi. “Il progetto – ha dichiarato Marcella Logli, Direttore Generale di Fondazione Telecom Italia – nasce dall’idea di rendere Fondazione Telecom Italia sempre più vicina agli interessi dei giovani, creando in loro la consapevolezza che studiare scienza, tecnologia e tutto ciò che è nell’ ambito del progresso possa aprire le porte del mondo del lavoro “. Ha poi proseguito – “C’è stato un ottimo riscontro da parte dei ragazzi, sia per quanto riguarda le lezioni seguite in streaming, sia per quanto riguarda il servizio on demand”. Alle prime cinque lezioni su Roma ne seguiranno altre cinque a Milano. Per noi sarebbe una bella sfida estendere il progetto in altre città. Invito tutti seguirci online. Ogni feedback per noi è positivo.“ L’argomento della serata è stato “Sempre meglio! Come la genetica continua a migliorare la vita umana: a che prezzo?”. A moderare l’evento la bravissima Natasha Stefanenko, non solo famosa modella e conduttrice televisiva, ma anche ingegnere metallurgico, un giusto mix di pop e cultura. Sul palco ieri sera si sono confrontati sugli argomenti della genetica, il Professore e Rettore dell’Università di Tor Vergata Giuseppe Novelli e l’attrice Francesca Reggiani. Con due approcci molto diversi, il professore scientifico, affascinato dalla possibilità di leggere, per quanto possibile, la natura dell’uomo, mentre l’attrice che simpaticamente ammette di soffrire, come la maggior parte degli italiani, di ipocondria, e di non voler scoprire le malattie che potrebbero colpirla. Estremamente interessante è stato anche il confronto sociologico sulla genetica, quanto i nostri caratteri dipendano dalla natura e quanto invece sono da attribuirsi all’ambiente circostante. Il professore ha suscitato l’attenzione della platea quando ha illustrato come la fedeltà di coppia dipenda dai nostri geni. Attraverso la loro lettura inoltre possiamo prevenire malattie e scoprire nuovi farmaci efficaci per ogni singolo individuo. Voi cosa ne pensate? È tutto scritto dentro di noi, o il finale è aperto? Guardate la lezione di ieri e le prossime in live streaming su www.fondazionetelecomitalia.it, oppure on demand. E scrivete la vostra attraverso l’hashtag #LezioniSulProgresso. Di Eleonora Quadrana Fondazione Telecom Italia realizza il primo progetto digitale integrato in Italia per la dislessia “Ci siamo dati una missione ‘provocatoria’: attirare l’attenzione su un disturbo come la dislessia per inquadrarlo in un’ottica di soluzione”. Così ha dichiarato il Presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, presentando il progetto “Dislessia: un approccio digitale integrato”, promosso da Fondazione Telecom, Ministero della Salute e Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e l’Associazione italiana dislessia. Il presidente Recchi ha poi sottolineato : “Unire le nostre competenze digitali e conoscenze con il sistema sanitario e il sistema scolastico può innescare un circolo virtuoso, ed e’ quello il nostro obiettivo”. “La nostra è un’azienda di sistema, la prima in Italia per l’Ict e ha l’ambizione di essere la California italiana, che sviluppa progetti in vari settori, come scuola e sanità”. Telecom Italia, azienda leader nel settore della comunicazione, dimostra la sua sensibilità nei confronti dei bambini che hanno una problematica proprio a livello di comunicazione, ossia i bambini affetti da dislessia. Si registra, infatti, che in Italia 1,9 mln di abitanti è affetto da questo disturbo. Per fronteggiarlo Telecom Italia sviluppa tre progetti tra loro collegati: ‘Smart@pp’, in partnership con l’Istituto superiore di sanità, ‘Dislessia online’, con la collaborazione del ospedale Pediatrico Bambino Gesù, e ‘Dislessia amica’ con l’Associazione italiana Dislessia. Il progetto Smart@pp permette di diagnosticare in modo rapido il disturbo della comunicazione tramite le nuove tecnologie, intende sfruttare il network naturale di smartphone e tablet, implementando una piattaforma web che guiderà il genitore nella compilazione di questionari gold standard sull’argomento e la cui validità è riconosciuta sulla base dei principi dell’Evidence Based Medicine. La piattaforma consentirà anche l’avvio di una sperimentazione sulle componenti frequenziali della lallazione e sulla prosodia della voce al fine di investigare nuovi possibili biomarcatori ultra-precoci dei disturbi della comunicazione. L’identificazione precoce del disturbo permetterà l’attivazione di un intervento tempestivo, prevenendo così la comparsa di effetti negativi sulle abilità relazionali e scolastiche e promuovendo l’integrazione del bambino e della sua famiglia. Il progetto Dislessia on line prevede lo sviluppo di prove di lettura on line gratuite e accessibili a genitori, insegnanti e pediatri, così da permettere solo a coloro che presentano reali difficoltà di afferire ai servizi specializzati. Sarà creata una piattaforma interattiva on line, sessioni on line di training personalizzato per recuperare le difficoltà di lettura con una sessione finale per verificare l’apprendimento. La Dislessia amica è un progetto che prevede la realizzazione di una piattaforma e-learning creata da AID che verrà lanciata a settembre 2016. Attraverso la piattaforma online verranno realizzati corsi di formazione e webinar per docenti e dirigenti scolastici. Verrà inoltre creata una mappa delle scuole “Amiche della dislessia”. Con questo nuovo progetto, Fondazione Telecom Italia conferma il proprio impegno a fianco delle Istituzioni e delle famiglie nel campo del sociale, impegno dimostrato a partire dal 2009 per quanto riguarda il disturbo della dislessia, intendendo promuovere non soltanto un miglior utilizzo delle nuove tecnologie, ma anche una buona capacità di gestione per aiutare sempre più a “fare bene il bene”. di Eleonora Quadrana Bookcity Milano. Il Museo del pensiero e innovazione Di Marzia Santella Si possono raggiungere luoghi veri o immaginari, si possono incontrare personaggi veri o inventati … quando si legge ciò che vi circonda svanisce e per entrare, oniricamente o prepotentemente, nelle storie. La lettura suscita infinite emozioni e sensazioni, tristezza ed euforia. Da venerdì 23 a domenica 25 ottobre 2015 c’è un posto inaspettato in cui libri, autori ed editori si ritrovano: Il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci per BOOKCITY MILANO. Il Museo è Polo Tematico di Pensiero e Innovazione. La manifestazione, promossa dall’ Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dal Comitato promotore Bookcity in collaborazione con Enti, Fondazioni e Associazioni, ospiterà incontri con gli autori, reading, spettacoli e laboratori interattivi. L’evento coinvolge i protagonisti del sistema editoriale e promuove il libro, la lettura ed il lettore. Milano ed il Museo protagonisti di un fine settimana che si preannuncia straordinario grazie alla presenza di scrittori, filosofi e saggisti. Si apriranno nuove prospettive, nuove visioni diverranno plausibili, si parlerà di gender, delle nuove frontiere della medicina, di religione e di felicità. Il programma è intenso, a voi la scelta. Venerdì 23 ottobre: Auditorium Ore 17.30: Il vangelo di una nuova spiritualità capace di rifondare radicalmente la nostra visione del mondo. L’autore, Vito Mancuso presenta “Questa vita” edito da Garzanti. Ore 20.00: In Svezia si ride. Presentazione dell’autore svedese Jonas Jonasson “L’assassino, il prete, il portiere” edito da Bompiani. Presenta l’incontro Marco Malvaldi. Sala Biancamano ore 18.00 Parliamo di Lusso. Stefano Zecchi (Il Lusso, edito da Mondadori) ripercorre il concetto di lusso dalle società primitive fno ai giorni nostri. Ore 20.00 “Il pensiero sistemico come specchio di una realtà complessa” edito da Il Mulino di Lucia Urbani Ulivi incontro con l’autrice e Gianfranco Minati. Sabato 24 ottobre Auditorium ore 11.00: Sepùlveda racconta. Incontro con Luis Sepùlveda e Luca Crovi in occasione dell’uscita del libro “Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà” Guanda Editore. ore 15.00: Coltivare gli asparagi su Marte. Con Giovanni Bignami, Andrea Sommariva e Giovanni Caprara si parla di “Oro dagli asteroidi e asparagi da Marte. Realtà e miti dell’esplorazione dello spazio”. Mondadori Education. Modera l’incontro il Direttore Generale del Museo della Scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Fiorenzo Galli. Ore 17.00: “Papà, mamma e gender” Utet Con Michela Marzano, autrice del libro ed Elena tebano per parlare delle discriminazioni e volenza contro donne, omosessuali e transessuali e “teoria dei gender”. ore 19.00: Incontro con l’autore di “Il libro dell’incontro. Vittime e responsabili della lotta armata a confronto” di Guido Bertagna, Adolfo Ceretti e Claudia Mazzucato edito da Il Saggiatore. Negli ultimi anni alcuni ex appartenenti alla lotta armata degli ani ’70, vittime e familiari delle vittime si sono incontrati per intraprendere uno straordinario percorso alla ricerca di una ricomposizione possibile. Durante l’incontro è previsto un dibattito che sarà coordinato da Gad Lerner con la presenza di Adriana Faranda, Manlio Milani, e Agnese Moro, alcune dei protagonisti di questo percorso. Sala Biancamano ore 10.30: Achab. Scritture solide n transito presenta; Il possibile luogo del bene. Sara Calderoni, Fabrizio Elefante, Monica Pareschi e Alessandro Zaccuri presentano una riflessione letterariafilosofica riguardo l’idea di bene e alle sue interpretazioni. Ore 12.30:La passione in più. Presentazione del libro “Il dono del rancore” Sefer Books di Laura Tappatà con la pa rtecipazione di Elisabetta Corrà. Ore 14.30: Riti di passaggio. Incontro con Umberto Curi in occasione della ubblicazione de “La porta stretta” edito da Bollati Boringhieri. Interviene Alessandro Zaccuri. Ore 16.30: Per una nuova filosofia in cucina. Francesca Rigotti presenta “Manifesto del cibo liscio” Interlinea con la performance artistica del gruppo Suò, i suoni dei sogni. Ore 18.30: Presentazione de “Restare umani nell’era tecnologica” di Luca De Biase, Codice Edizioni. L’evoluzione tecnologica impone un cambiamento culturale, De Biase racconta alcune ipotesi per sopravvivere a un mondo sempre più digitale. Domenica 25 ottobre Auditorium Ore 11.00: Solo lo sviluppo locale di territori (resi) attraenti può davvero nutrire il pianeta. Incontro con Eliana Haberkon (ONU), Luciano Carrino, Alberto Giasanti in occasione della pubblicazione del volume edito da Franco Angeli: “Lo sviluppo delle società umane tra natura, passioni e politica” di Luciano Carrino. Ore 13.00 I misteri del cielo stellato. Con Licia Troisi e Stefano Moriggi. Interviene l’astronauta Umberto Guidoni. Licia Troisi, si trasforma da autrice di libri fantasy ad accompagnatrice in uno straordinario viaggio tra le stelle con “Dove va a finire il cielo” edito da Mondadori. Ore 15.00: Fantasmi in libertà. Una riflessione filsosofica sul tema dei fantasmi tra timori e paure con Giulio Giorello autore di “Libertà” Bollati Boringhieri e “Il fantasma e il desdierio” Mondadori e Gian Arturo Ferrari autore di “Il libro” Bollati Boringhieri. Ore 17.00 “Senza paura. Vincere il tumore con la medicina della persona” Electa Mondadori. Incontro con gli autori Umberto Veronesi e Gabriella Pravettoni Cinzia Sasso e Bruno Bara. Una doverosa riflessione su come sia necessario eliminare il cancro non solo dal corpo ma anche dalla mente dei pazienti: curare l’anima per curare il corpo. Sala Biancamano ore 10.30: Ascoltare con gli occhi e vedere con le orecchie: i luoghi della verità. Lectio magistralis di Carlo Sini sulle sue opere “Incontri, Vie dell’errore, vie della verità” 2013 “Il sapere dei segni, Filosofia Semiotica” 2012. ore 12.30 “Moscacieca” Laterza il nuovo saggio di Gustavo Zagrebelsky: incontro con l’autore. Ore 14.30 Le frontiere della longevità: il trapianto di testa ultimo tabù della medicina. A partire dai concetti di neuroplasiticità, passando ai casi di risveglio dallo stato vegetativo con la stimolazione elettrica. Considerazioni sui misteri del midollo spinale. Sergio Canavero, neurochirurgo italiano conosciuto in tutto il mondo, spiegherà con l’aiuto di Edoardo Rosati, responsabile delle pagine di Medicina di Oggi, come e dove si potrà attuare il trapianto di testa, entrambi autori de “Il cervello immortale” Sperling & Kupfer. Ore 16.30: Imparare a pensare. Incontro con gli autori Armando Massarenti e Paolo Legrenzi autori di “Buona logica” Raffaello Cortina Editore. L’intento è quello di risvegliare la nostra capacità di riflettere non in modo automatico. Una guida per apprendere come pensare in modo critico. Ore 18.30 Filosofia della felicità. Giulio Giorello presenta Theodore Zeldin autore di “Ventotto domande sulla felicità” Sellerio. L’autore è stato definito da Indipendent come una delle quaranta personalità contemporanee che potranno influenzare il nuovo millennio. Ci saranno anche attività da compiere da adulti e bambini e potrete consultare il sito www.bookcitymilano.it Tutte le attività del Museo sono incluse nel biglietto d’entrata, ingresso libero in Auditorium e Sala Biancamano fino ad esaurimento posti. Bookcity offre un week end appassionante in cui, incontrare i propri scrittori preferiti. Si potrà partecipare ad incontri con esponenti internazionali della cultura e della scienza che presenteranno affascinanti, talvolta inimmaginabili considerazioni, certezze e, magari, nuovi dubbi … semi di future scoperte. Un Master per la “casa comune” all’Università Europea di Roma Il rapporto con la natura, lo sviluppo sostenibile e l’etica ambientale sono temi di grande attualità, che toccano la nostra vita quotidiana. In questi anni si è riflettuto molto sulle possibili strade da percorrere per cercare di rispettare la bellezza e l’armonia del mondo che ci circonda. Anche Papa Francesco, nell’Enciclica “Laudato si’” ha ricordato la sfida urgente di proteggere la nostra casa comune: “Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti”. Per approfondire questi temi l’Università Europea di Roma (www.unier.it) ha dato vita ad un Master Universitario di Secondo Livello in Sistemi di Qualificazione Ambientale nel Mercato Edilizio Europeo e Italiano: Economia del Green Building e del Green Retrofitting. Il Master ha l’obiettivo di formare professionisti altamente specializzati nella certificazione ambientale degli edifici, sia negli interventi di nuova edificazione dei cosiddetti edifici verdi (green building) che in quelli di riqualificazione dell’esistente (green retrofitting). Verranno illustrati e inquadrati i protocolli ambientali ed energetici più diffusi, da quelli cogenti a quelli volontari, focalizzando gli aspetti legati alla professionalità necessaria per la loro implementazione e per l’applicabilità nel territorio nazionale. Tutte le informazioni sono sul sito dell’Università Europea di Roma: http://www.universitaeuropeadiroma.it/ateneo/1931 A Roma un l’Alzheimer Roma: In occasione della caffè giornata mondiale per dedicata all’alzheimer la mia associazione PRENDIMI PER MANO offre Rita Angelini ai familiari che lo desiderano una CONSULENZA ORIENTATIVA GRATUITA e un CAFFE’ Dopo la consulenza, se interessati, i familiari potranno seguire sempre gratuitamente gli Alzheimer Caffè: quattro incontri finalizzati al sostegno psicologico e ad affrontare le seguenti tematiche: – spiegazione e comprensione della diagnosi di demenza – la cura del malato a domicilio – la gestione della quotidianità – il possibile aiuto offerto dai servizi del territorio per contatti e info: Rita Angelini – cell: 3465023698 [email protected] – [email protected] https://www.facebook.com/prendimipermanoalzheimer – Arriva negli USA il ‘viagra rosa’ tra entusiasmi e perplessità di Daniela Rossi Ci siamo, a ottobre la pillola rosa sarà messa in commercio negli USA. Anni di sperimentazioni per livellare, almeno sul piano farmacologico, il diritto al piacere femminile e maschile. Un diritto al piacere, come il diritto alla salute. Soprattutto alla luce della moderna definizione di salute come stato di bene-essere. Eppure la molecola spacca e turba. Accolta meno bene del suo coniuge – il viagra – perché si muove nella stanza delle emozioni, che a volte è anche stanza delle paure. Alla domanda se la sessualità sia più del genere maschile o femminile, molti studiosi oggi propendono per quello femminile. La sessualità, come fenomeno che coinvolge l’intero essere – sostiene la dottoressa Erica F.Poli – è appannaggio della donna. Nella donna nasce l’erotismo che poi si riversa sull’uomo. Eros, quale principio vitale, rende la donna un essere molto corporeo, molto più di quanto un tempo si pensasse. Tutto della gestione del piacere femminile origina dalla mente e passa per il corpo, e viceversa il corpo femminile è profondamente legato a certe zone del cervello. Una riprova di ciò è proprio la diversa modalità di azione della nuova molecola che avrà cura del piacere femminile. La pillola viene impropriamente battezzata viagra rosa, perché il target rispetto alla compressa blu è profondamente diverso. Azione meccanica contro azione mentale. Un farmaco di natura cardiovascolare contro uno psicofarmaco. Il primo assunto al bisogno, il secondo assunto costantemente come una terapia serale. Nell’uomo, il farmaco mantiene il sangue più a lungo nei corpi cavernosi prolungandone l’azione erettile, ma non agisce a livello mentale. Ha un’azione che, in maniera semplicistica, potremmo dire ‘idraulica’. Il primum movens non dipende dal farmaco. E questo discolpa la coscienza delle donne di non essere “abbastanza”, così da non percepire il farmaco come un infiltrato pericoloso nella coppia. Pur agendo bene sulle insicurezze dei primi approcci sessuali, di fatto, la reale azione del viagra maschile è sulla linea di arrivo di un incontro d’amore. La pillola rosa, viceversa, agisce sulla linea di partenza e ha un’azione neuropsichica. Potenzia l’azione di due neurotrasmettitori (serotonina e dopamina): veicoli del piacere, del senso di reward (ricompensa-rinforzo), della gratificazione, dell’appetito. Molecole rilasciate dalle zone più ataviche del nostro cervello. Due molecole ben note dal business degli antidepressivi, farmaci d’oro del duemila. L’azione sarà quindi molto più intima e profonda. Camminerà nei circuiti cerebrali per regolare la disfunzione sessuale femminile, che essenzialmente è un desiderio ipoattivo, cioè scarso. Per mille motivi, dal postpartum alla menopausa. E forse qui siamo tutti inclini ad accettare la pillola rosa a braccia aperte. Ma dove si incrinano gli entusiasmi ? Là dove la pillola supplirà al calo del desiderio per cattivo menage del rapporto a due. Dove il farmaco prenderà il posto della parola erotica , dello scambio erotico, degli sguardi, del conoscersi, accudirsi, ascoltarsi, stupirsi, e delle intese silenziose che portano al desiderio sessuale. Desiderio che nasce molto prima e molto lontano dal talamo. O meglio, lontano dal talamo con lenzuola di seta, ma nasce tutto intorno a un altro talamo, organo posto alla base del cervello, che filtra le sensazioni. Nasce da un insieme di circuiti, incentrati intorno al sistema limbico. Un letto mentale, di cui tutti vorrebbero le chiavi di accesso, e dove ogni emozione ha un’impronta chimica. Il farmaco, impossessandosi di queste chiavi, farà vacillare le certezze di molti uomini e di molti rapporti. Sarà dibattuto e maltrattato. Molto difficile dare un giudizio. Ma certo è che senza un piacere femminile svanisce quello maschile, o almeno non dura a lungo. Sempre che non si accetti una lunga finzione di taciti assenSi. Room #58 Lagrange Un’ultima considerazione. La – molecola Photo rosa by si Marc chiama flibanserina – nome commerciale Addyi. Ma se gli uomini la chiameranno con il nome della propria donna, magari tutto sarà davvero più rosa. Perché il desiderio femminile ha bisogno di essere personalizzato: “per te e con te”. E poi ha bisogno di un insieme di fattori imprevedibili, così ben rappresentati nell’immagine della donna dai capelli screziati di grigio, in Room 58 – di Marc Lagrange. Il bicchiere, gli orecchini, la consapevolezza. Oltre una pillola: il mistero. Weekend al Museo della Scienza Leonardo da Vinci di Milano di Marzia Santella. Quest’estate la scelta di visitare Milano con il solleone può avere un suo fascino grazie all’EXPO e agli eventi ad esso correlati che animano la città. Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano prosegue il programma estivo MuseoEstate rimanendo aperto il sabato dalle 9.30 alle 21. Nel week end di Ferragosto sono previste moltissime attività per adulti e bambini per conoscere la scienza da vicino, per stimolare la loro curiosità, per trascorrere due giorni fantastici. Il Museo, nato nel 1953, si sviluppa su 50 mila mtq di cui 33 mila coperti. Contiene 15 sezioni espositive, 13 laboratori interattivi ed 1 laboratorio di rierca in collaborazione con l’Università di Milano ed ha un flusso di 450 mila visitatori all’anno. Un universo in cui perdervi ed imparare ed approfondire la propria conoscenza. Qui troverete per bambini, età minima 8 anni, Tinkering Zone: come creare sculture in equilibrio, che dondolano, pendono in cerca di stabilità. L’ispirazione deriva dalle sculture cinetiche dell’artista e ingegnere meccanico Alexander Calder “I mobiles”. Potrete misurarvi anche in attività strabilianti ed è prevista la prenotazione fino ad esaurimento posti, della durata di 45 minuti. Nell’area dei piccoli potrete trovare: Le api robot: età minima 3 anni e si svolgerà sabato 15 dalle 11 alle 16.Si tratta di produrre uno sciame di api robotiche per capire come si muove un robot, come funziona e come si può programmare per realizzare coreografie e farle muovere insieme a ritmo di musica. Dal seme alla carta: età minima 3 anni, sabato alle ore 15. I bimbi impareranno a riciclare la carta, foglie e bucce di cipolla per realizzare una fantastica creazione e produrre un foglio di carta speciale da piantare in giardino. Ombre e pianeti: età minima 3 anni, sabato ore 12 e 17. Un’avventura nello spazio pensata per i piccoli ospiti che ascolteranno una divertente storia spaziale e inventeranno nuovi personaggi per creare una missione verso i pianeti lontani utilizzando luci ed ombre. Area spazio. Con il naso all’insù: età minima 4 anni sabato alle 14. Avventura educativa attraverso cui i bambini potranno apprendere tante piccole curiosità sullo spazio. I.lab Biotecnologie. Orti stellari: età minima 8 anni sabato e domenica ore 11, 14, 16. Tra microscopi e terreni di laboratorio, gli ospiti osserveranno di cosa necessitano le piante per vivere, scopriranno se si può coltivare l’insalata nello spazio. I.lab Genetica. Segni particolari: età minima 7 anni, sabato e domenica alle ore 14, 15, 16e 17. Nel laboratorio di genetica si potranno utilizzare i microscopi e soluzioni per scoprire quante impronte lasciamo, cosa ci identifica e cosa ci accomuna. Galleria Leonardo: Leonardo: età minima 8 anni sabato e domenica alle ore 14, 15, 16 e 17 Un animatore accompagnerà gli ospiti per scoprire i molteplici interessi di Leonardo da Vinci che spaziano dall’ambito tecnico e scientifico, all’anatomia, alla meccanica, dall’ottica all’urbanistica. In esposizione in Galleria la collezione di modelli storici leonardeschi. Bolle di sapone I segreti delle bolle di sapone: età minima 3 anni domenica alle oe 14, 15, 16 e 17. I bambini prenderanno parte ad un viaggio alla scoperta del magico mondo della bolle di sapone. Oltre queste fantastiche attività per i più piccoli sarà possibile visitare le mostre temporanee presenti nel museo. #FoodPeople. La mostra per chi ha fame di innovazione. Visitabile fino al 31 dicembre 2015. qui troverete una grande esposizione dedicata ai cambiamenti che hanno segnato il nostro modi di mangiare e alle prospettive future del sistema alimentare. #FoodPeople rappresenta una delle iniziative di EXPO in Città in cui sono protagoniste le persone, ciascuno di noi nella sua relazione con il cibo. Coinvolti professionisti della produzione agroalimentare, ricercatori ed esperti del settore. Make in Italy- The Exhibition termina invece il 16 agosto e racconta l’innovazione italiana attraverso l’esposizione di 50 anni di eccellenze. Oggetti e storie che hanno mostrato la preminenza italiana nell’ambito della tecnologia e del digitale da Programma 10, il primo personal computer, passando per il microchip e la scheda Arduino fino alla prima macchina del caffè espresso utilizzata nelle missioni spaziali. Il mio Pianeta dallo Spazio- Fragilità e Bellezza visitabile fino al 10 gennaio 2016. La mostra è promossa e organizzata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) in collaborazione l’Agenzia Spaziale Italiana e la Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea e la Comunità Europea. E’ un viaggio che si compie attraverso immagini satellitari e video installazioni, nei luoghi più belli e talvolta remoti, del mondo. Immagini di eccezionale bellezza che invitano a riflettere sulla fragilità del nostro pianeta minacciato dal cambiamento climatico a livello globale. Aperta fino al 6 settembre anche la mostra Milano da Expo a Expo. L’esposizione è divisa in due sezioni: la prima intitolata “La città che nasce” racconta la storia di quasi un secolo a attraverso immagini e materiali degli archivi del Touring. La seconda “Prospettive, volti e chiaroscuri” mette in mostra 20 immagini di grande formato di Francesco Radino che ritraggono i simboli classici e nuovi della metropoli tirata a lustro nell’anno dell’Expo . E’ possibile visitare con un biglietto aggiuntivo la visita guidata al sottomarino Enrico Toti e separatamente per il simulatore virtuale di volo in elicottero. Ciascuno al costo di 8 euro la prenotazione e l’acquisto avvengono il giorno stesso alla biglietteria fino ad esaurimento posti oppure sul sito www.museoscienza.org o al numero 02 485551. Tutti i giorni, poi, è possibile ammirare il catamarano AC72 “Luna Rossa” in mostra nel padiglione aeronavale. Ferragosto 2015, lontano dalle solite spiagge, diviene un momento dedicato alla conoscenza per bimbi e grandi offrendovi emozioni indimenticabili.