Notiziario sulla Romania

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Notiziario sulla Romania
18 MAGGIO –
25 MAGGIO 2012
N° 20/2012
NOTIZIARIO SULLA
ROMANIA
18 maggio-25 maggio 2012
N° 20/2012
CONTENUTI
Politica
Economia
Finanza
Industria
Daniel Constantin: stiamo preparando una serie di misure legislative
per promuovere i prodotti alimentari romeni
La nomina del Procuratore Generale e del Capo all’Anti-Corruzione fa
scoppiare le polemiche
Traian Basescu ha incontrato il vicepresidente Chevron, Ian
MacDonald
Chi rappresenterà la Romania al Consiglio Europeo?
Programma di lavoro 9.00-17.00 nelle istituzioni pubbliche
Il Primo Ministro Ponta in visita in Afghanistan
Vertice NATO: ritiro militare dall’Afghanistan nel 2014
La Proposta di revisione costituzionale rimandata in Commissione
La Camera dei Deputati ha approvato il progetto della legge elettorale
di Antonescu e Ponta
Ponta: pronto a discutere in parlamento dell’Unione Europea
BERS: la Romania sarà in grado di resistere alla nuova crisi
Il Governo ha fissato l’aumento degli stipendi e delle pensioni
Romania: di nuovo in recessione
Il ministro Campeanu: il sistema previdenziale pubblico necessita di
riforme
Circa 3,5 milioni di romeni emigrati negli ultimi 40 anni. Persi 40-50
miliardi di euro
La Deveho riceverà 200.000 euro quest’anno dalla vendita di licenze e
servizi
Il numero degli agricoltori bio raddoppierà entro la fine dell’anno.
Il Primo Ministro denuncia enormi frodi con i Fondi Europei
Romania: eurozona l’obiettivo per il 2015
Nuove modifiche al Codice Fiscale contro l'evasione fiscale
Fondi UE: la Romania rischia una nuova sospensione dei
finanziamenti
Fondul Proprietatea porta moneta estera nella Borsa ma non riesce
ad attrarre gli investitori locali
Dacian Ciolos avverte: in Romania serve un programma operativo sui
mutui
In calo le imposte sulle transazioni nella Borsa di Bucarest
Nuovo deprezzamento record del RON
Continuano i lavori per l’autostrada Transilvania
Hidroelectrica: nuovi prezzi e nomina di un nuovo top management
Gitenstein: i contratti con Chevron potrebbero concludersi a causa
della moratoria sull'estrazione del gas da scisti bituminosi
Ford triplicherà la produzione in Romania
Alfred Toepfer continua a investire in Romania con la costruzione di
un silos da 18.000 tonnellate
Vodafone Romania riporta un calo nel fatturato e profitti leggermente
superiori nell’anno fiscale 2011-2012
Il mercato romeno delle assicurazioni sale dello 0,35% su base annua
nel 1° trimestre, per 2,17 miliardi lei
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Omniasig: il 2012 sarà un anno difficile per il settore assicurativo,
lieve crescita attesa
ANRE potrebbe proporre riduzione degli aiuti di Stato per la
produzione di energia solare
Dacia presenta il suo ultimo modello - la Dokker
Hyosung costruirà un impianto per componenti pneumatici e airbag
da 150 milioni di dollari
CFR affitta tre tratte ferroviarie ad operatori privati a prezzi a partire
da 12.700 Ron/anno
Il mercato dei sistemi GPS ha raggiunto i 40.000 veicoli nel 2012
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Politica
Daniel Constantin: pronte misure legislative
per promuovere i prodotti alimentari romeni
Mediafax, 20 maggio
Il ministro dell’Agricoltura Daniel Constantin ha
dichiarato che si sta occupando di una serie di
misure legislative per promuovere i prodotti
agroalimentari romeni. Constantin mira a
incoraggiare gli ipermercati a vendere più
prodotti locali. Il ministro ha definito questo
progetto una delle due sfide del suo mandato:
l’altra sarebbe il miglioramento del tenore di vita
nell’ambito rurale, sostenendo l’agricoltura.
Frutta, verdure e carni importate arrivano infatti
nei negozi e ai mercati a un prezzo fino a dieci
volte superiore rispetto a quello iniziale.
L’importazione di prodotti agroalimentari ha
raggiunto nel 2011 i 3,91 miliardi euro,
superando del 12,8% il livello del 2010.
Polemica per le nomine del Procuratore
Generale e del Capo all’Anti-Corruzione
Nine O Clock, 20 maggio
Le dichiarazioni del Primo Ministro Victor Ponta
riguardo al meccanismo di nomina del
Procuratore Generale e del Capo della
Direzione Nazionale Anticorruzione (DNA),
hanno scatenato una serie di polemiche.
Secondo il neo Premier, queste nomine
dovrebbero essere effettuate dal Consiglio
Superiore della Magistratura (CSM), senza il
coinvolgimento del Ministro della Giustizia o del
Presidente della Repubblica. Ponta ha aggiunto
che l’attuale meccanismo è politicizzato ed è
stato introdotto da Macovei, quando era
all’epoca Ministro della Giustizia e molto vicino
al Presidente della Repubblica. Il Primo Ministro
ha assicurato di non aver discusso con l’attuale
Ministro della Giustizia delle nomine, proprio per
assicurare al Ministro la piena indipendenza
nello scegliere persone che siano svincolate da
qualsiasi legame politico, in modo da assicurare
la piena indipendenza del potere giudiziario.
L’ex Ministro della Giustizia Monica Mocovei ha
poi dichiarato che la proposta di Ponta è faziosa
perché infrange gli impegni presi dalla Romania
con l’UE e stabiliti nel Meccanismo di
Cooperazione e Verifica. “Da sempre” ha
dichiarato la Mocovei “questo tipo di nomine
vengono esercitate dal Ministro della Giustizia
con l’approvazione del Presidente della
Repubblica. Questo perché, in questo modo, si
assicura una responsabilità politica. Il CSM non
può essere giudicato dai cittadini, il Ministro sì,
attraverso il voto.” Secondo la Macovei, Titus
Corlatean è stato nominato Ministro per
“soggiogare la giustizia e aiutare i suoi colleghi
di partito”.
Traian Basescu ha incontrato il
vicepresidente di Chevron, Ian MacDonald
Evz.ro, 21 maggio
Il Presidente Traian Basescu ha incontrato Ian
MacDonald,
vicepresidente
Chevron
e
presidente del Consiglio d’Affari RomenoAmericano (AMRO), ed Eric Stewart, segretario
esecutivo dell’AMRO. L’incontro è avvenuto
durante la visita del presidente a Chicago.
Secondo un comunicato dell’Amministrazione
Presidenziale, la discussione si è focalizzata sul
significato del trasferimento in Romania
dell’esperienza Chevron nello sfruttamento dei
gas da scisti bituminosi negli Stati Uniti. Il
presidente ha menzionato che la creazione
recente del Consiglio d’Affari RomenoAmericano (AMRO), composto di 12 società
multinazionali con sede negli Stati Uniti, può
avere potenzialità tali da stimolare gli
investimenti americani in Romania e di
promuovere l’immagine della Romania negli
ambienti d’affari e politici americani. Il presidente
ha incontrato anche il senatore repubblicano
dello Stato di Illinois, Chris Lauzen, di origine
romena. Basescu ha discusso del problema dei
visti per i cittadini romeni, assicurandosi il
sostegno di Lauzen.
Chi rappresenterà la Romania al Consiglio
Europeo?
Sette Giorni, 21 maggio
Pochi giorni prima del vertice del Consiglio
Europeo di Bruxelles (di mercoledì 23 maggio),
non è ancora chiaro se il presidente Traian
Basescu o il premier Ponta rappresenteranno la
Romania al meeting. Le opinioni favorevoli o
contrarie si sono succedute per tutta la scorsa
settimana. Esperti, opinionisti, politici hanno
interpretato in diversi modi il diritto del
Presidente e quello del Premier di rappresentare
la Romania negli incontri ufficiali di politica
estera o europea. Il Presidente della Corte
Costituzionale Augustin Zegrean ha dichiarato in
merito alla rappresentanza della Romania a
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Bruxelles che al Consiglio Europeo dovrebbe
ricevere il presidente, come è stato fatto sinora,
situazione ad oggi da nessuno contestata. Il
Premier Victor Ponta aveva dichiarato un giorno
prima dell’intervento della Corte Costituzionale,
di aver discusso con il Presidente Traian
Basescu su chi dovesse rappresentare la
Romania al prossimo Consiglio Europeo, ma da
tale incontro non si è raggiunto alcun accordo
con il Capo dello Stato e questa discussione
dovrà continuare. “La soluzione, in qualsiasi
caso, è quella di andare entrambi a Bruxelles,
separatamente, con due aerei diversi. Non farò
comunque vergognare la Romania, partendo da
solo. Per il presidente è una questione di
orgoglio, mentre per me è un problema di
funzionamento in Europa. Se non ha l’appoggio
per le misure che propone, le cose non
funzionano” ha detto il Premier Victor Ponta al
canale Romania TV. Ponta ha poi precisato che,
probabilmente, il Presidente Basescu arriverà
all’incontro informale del Consiglio Europeo del
23 maggio a Bruxelles ma Ponta arriverà alla
riunione a giugno. Il Premier ha aggiunto che dal
punto di vista costituzionale non esiste alcun
provvedimento, secondo cui il Presidente
rappresenti la Romania nelle strutture europee.
“La prassi europea è che si rechino i Primi
Ministri”, ha sottolineato Victor Ponta. Andrei
Marga, ministro degli Esteri in carica, ha
dichiarato che in base ai provvedimenti
Costituzionali e all’agenda del Consiglio
Europeo, il Premier Victor Ponta “non può
mancare al Consiglio”. “La Costituzione detta
chiaramente
che
il
presidente
deve
rappresentare la Romania, firmare i trattati
internazionali e nominare gli ambasciatori. La
Costituzione prevede che il Governo debba
attuare la politica interna ed estera sulla base
del programma governativo approvato dal
Parlamento. Sono tre le forze in gioco: il
Parlamento, la Presidenza e il Governo”, ha
spiegato Marga a Realitatea TV. Cristian
Diaconescu, ex ministro degli Esteri nel
gabinetto Ungureanu, attualmente Consigliere
Presidenziale, sostiene che, in quanto alla
presenza della Romania al Consiglio Europeo,
la Costituzione prevede che il presidente è colui
che “rappresenta” lo stato romeno. Qualsiasi
discussione politica attorno a questo tema, altro
non farebbe che “rendere vulnerabil“ il mandato
del nostro paese, ha riferito Diaconescu a RFI,
citato da Agerpres. “La disputa attorno alla
rappresentanza della Romania al Consiglio
Europeo non deve trasformarsi in una politica”,
ha affermato poi l’europarlamentare del PSD
Cretu a Mediafax. Sarebbe “un’anomalia” se il
Primo Ministro non partecipasse al Consiglio
Europeo del 23 maggio, visto che i temi che
saranno discussi sono di ordine economico”.
Programma di lavoro 9.00-17.00 nelle
istituzioni pubbliche
Mediafax, 21 maggio
Il Primo Ministro Victor Ponta ha raccomandato
alla direzione delle istituzioni pubbliche di
adottare un programma di lavoro tra le 9.00 e le
17.00, in conformità con le norme dell’Unione
Europea. Tuttavia, le istituzioni potranno
scegliere il proprio programma, per esempio
8.00-16.00. Il programma di lavoro con i cittadini
resta dalle 8.00 alle 16.00. A febbraio, l’allora
primo Ministro Ungureanu aveva chiesto
l’armonizzazione del programma di lavoro nei
ministeri, nelle prefetture e nelle istituzioni
decentralizzate per ottimizzare l’attività e la
comunicazione tra le varie istituzioni. Il
Segretariato Generale del Governo aveva
rilasciato una circolare che fissava il programma
di lavoro nelle istituzioni pubbliche nell’intervallo
8.00-16.00.
Il Primo Ministro Ponta in visita in
Afghanistan
Nine O Clock, 22 maggio
Le truppe romene distribuite nella provincia di
Zabul dell'Afghanistan hanno ricevuto ieri la
visita del Primo Ministro Victor Ponta. Il
Ministero della Difesa Nazionale ha riportato in
un comunicato stampa che il capo del governo
di Romania è stato informato sulla situazione del
compimento delle missioni principali dei soldati
romeni nella loro area di responsabilità nel sud
Afghanistan, su come vengono svolti gli obblighi
di cooperazione con le forze della Coalizione
con le forze di sicurezza afghane nonché sulle
azioni a sostegno della popolazione locale.
Durante la seconda parte della giornata, i
membri della delegazione si sono recati a
Kandahar, dove hanno incontrato il capo del
Comando della regione meridionale della
International Security and Assistance Force
(ISAF), il Generale statunitense James Huggins,
con cui ha discusso l’ottima collaborazione tra
l'esercito romeno e le truppe degli altri partner
ISAF. L'esercito romeno partecipa attualmente
nel quadro delle operazioni in Afghanistan con
circa 1.800 unita’. Prima di partire per
l'Afghanistan, il premier ha mostrato tutto il
proprio apprezzamento e gratitudine, come
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paese e nazione, per il ruolo militare della
Romania nelle operazioni in Afghanistan.
Vertice NATO: ritiro militare dall’Afghanistan
nel 2014
Rri.ro, 22 maggio
Una delle principali conclusioni del vertice NATO
svoltosi a Chicago riguarda il ritiro delle forze
militari dall’Afghanistan, il cui futuro ha costituito
un tema importante sull’agenda del summit. La
dichiarazione finale conferma il ritiro totale delle
truppe per la fine del 2014. In tal senso, si
intravede la fine della campagna contro i
talebani, avviata nel 2001, che ha mobilitato
130.000 militari di numerosi Paesi. Eppure, i
leader degli stati partecipanti alle missioni in
Afghanistan hanno sottolineato che il Paese non
sarà abbandonato dopo il ritiro delle truppe
combattenti. Il presidente americano, Barack
Obama, ha ammonito sui rischi in termini di
sicurezza in Afghanistan, dal momento che i
talebani si confermano come un forte nemico.
Gli effettivi delle forze afghane dovrebbero
arrivare a 352.000 militari e poliziotti, in modo da
essere capaci di assumere la responsabilità
della sicurezza nell’intero Paese alla fine del
2014. La dichiarazione finale del vertice precisa
ancora che viene contemplata la riduzione
progressiva a circa 230.000 militari con un
budget di quattro miliardi all’anno, che verrà
riesaminato
periodicamente,
a
seconda
dell’evoluzione sul campo. La Romania ha
annunciato un sostegno finanziario a partire dal
2015 per la sicurezza in Afghanistan, dove sono
stazionati al momento 1.800 militari. D’altra
parte, la NATO ha ufficializzato la prima tappa
del progetto sullo scudo antimissile in Europa,
che include anche gli intercettori collocati in
Romania. Sempre a Chicago, la NATO ha
ribadito l’interesse per i Balcani occidentali, per
la zona del Mar Nero e del Caucaso del sud, ha
spiegato il capo dello stato Traian Basescu.
L’Alleanza Nord-Atlantica ha dichiarato di
sostenere senza riserve il principio di diritto
internazionale sulla sovranità di stati quali la
Moldova, la Georgia e l’Azerbaigian. Traian
Basescu ha fatto riferimento anche al conflitto in
Transnistria, regione separatista russofona
all’est della Moldova, che ha dichiarato
unilateralmente l’indipendenza da Chisinau nel
1992, dopo una guerra che si è conclusa con
l’intervento delle truppe russe a sostegno dei
secessionisti. La Romania concede una
particolare attenzione alla soluzione di questo
problema all’interno della confinante Moldova.
“Farei una menzione speciale in riferimento alla
Transnistria: L’Alleanza vede la soluzione del
conflitto attraverso negoziati, all’interno del
formato già istituito del 5+2. Quindi, né gli Stati
Uniti, né l’Unione Europea si collocano al di fuori
del formato destinato a risolvere il problema
della Transnistria”, ha detto il capo dello stato
romeno.
La Proposta di revisione costituzionale
rimandata in Commissione
Nine O Clock, 22 maggio
La Camera dei Deputati ha deciso ieri di
approvare la proposta del PSD di rimandare alla
Commissione giuridica il progetto di revisione
Costituzionale. Il PDL ha reso noto che questa
mossa è “come polvere negli occhi per
qualcuno”. Valeriu Zgonea, leader del gruppo
dei deputati PSD, ha chiesto che la proposta del
proprio partito venisse approvata perché “la
modifica della Costituzione era una questione
discussa in modo segreto in Commissione
Giuridica tra 3 o 4 deputati”. Eugen Nicoleascu,
leader del gruppo PNL, ha dichiarato che la
Costituzione dovrebbe essere rivista da un
Parlamento legittimato, e solo il futuro
Parlamento potrà seriamente affrontare questa
questione. In risposta, il parlamentare PDL
Daniel Buda, Presidente della Commissione
Giuridica, ha dichiarato che il lavoro su questo
progetto “è stato svolto con tutti coloro i quali
volevano parteciparvi”, sottolineando che il
dibattito in Commissione era previsto in agenda.
I parlamentari hanno deciso – con 115 voti a
favore, 29 contro e 6 astensioni – che la bozza
di riforma costituzionale dovrebbe tornare in
Commissione giuridica in 3 settimane.
La Camera dei Deputati ha approvato il
progetto della legge elettorale di Antonescu
e Ponta
Mediafax, 22 maggio
La Camera dei Deputati ha adottato il progetto
sul sistema del voto uninominale iniziato da Crin
Antonescu e Victor Ponta, con 180 voti a favore,
30 contro e 26 astensioni. Tutti gli emendamenti
PDL e UDMR sono stati respinti, tra cui la
diminuzione del numero dei parlamentari a solo
300. Secondo il progetto USL, il vincitore di ogni
collegio elettorale diventerà parlamentare e le
minorità che superano il 7% nei distretti
riceveranno in più un mandato. La soglia
elettorale è stata eliminata. Inoltre, è stata
adottata una disposizione secondo cui i collegi
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elettorali saranno delimitati come nel 2008.
Prima del voto, il PDL aveva annunciato che non
sosterrà il progetto se la proposta della
diminuzione del numero dei parlamentari non
verrà adottata. L’UDMR aveva dichiarato di
astenersi dal voto, mentre il gruppo UNPR e
quello delle minoranze avevano deciso di votare
a favore del progetto. Durante le discussioni,
vari rappresentanti delle organizzazioni non
governative hanno protestato contro l’adozione
del progetto. In questo caso, la Camera dei
Deputati è il foro decisionale. Il progetto
legislativo sarà inviato al Presidente Traian
Basescu per la promulgazione.
Ponta: pronto a discutere in parlamento
dell’Unione Europea
Ziarul Financiar, 24 maggio
Il Primo Ministro romeno Victor Ponta ha
informato giovedì il Senato e la Camera dei
Deputati, in una lettera aperta, che vuole
presentare in Parlamento una dichiarazione
sulle questioni all'ordine del giorno dell’Unione
Europea, rilevanti per la Romania, e gli obblighi
connessi. Il Primo Ministro, tuttavia, non ha
chiesto al Parlamento di decidere chi deve
rappresentare la Romania al vertice del
Consiglio Europeo del 28 giugno. Secondo
l'articolo 107, comma 1 della Costituzione della
Romania, il primo ministro presenta nelle
relazioni al Parlamento e le dichiarazioni relative
alla politica del governo, che diventano una
priorità per i dibattiti legislativi. Ponta chiederà,
in una lettera aperta, al Parlamento di decidere
sul mandato di rappresentanza della Romania al
vertice del Consiglio Europeo. Ponta ha detto
all'inizio di questa settimana che il presidente
Traian Basescu non ha alcuna competenza nel
settore della politica economica e la sua
presenza al vertice sarebbe inutile. Secondo
Ponta, il Consiglio Europeo discuterà questioni
che riguardano l'attività del Governo, e ha
ribadito che la Romania deve essere
rappresentata dal suo Primo Ministro.
Economia
BERS: la Romania sarà in grado di resistere
alla nuova crisi
Nine O Clock, 20 maggio
Ci sono timori che le banche greche presenti
nella regione non siano in grado di finanziare le
proprie filiali e alcuni analisti hanno anche
espresso preoccupazione per il ritiro dei fondi
dalle stesse, informa CNBC.com. "Un anello di
difesa deve essere costruito intorno ai paesi
dell'Europa Orientale, la Romania, la Bulgaria e
la Serbia, per aiutarli ad affrontare le
conseguenze di una possibile uscita greca dalla
zona euro. Il più grande dei tre paesi, la
Romania, sarà in grado di resistere alla crisi,
anche se le banche greche hanno una presenza
significativa nel settore finanziario del paese”
hanno affermato i funzionari delle banche
centrali e commerciali a CNBC.com in
occasione della riunione annuale tenutasi a
Londra
dalla
Banca
Europea
per
la
Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS). "Tasso di
solvibilità e misure prudenziali" saranno le
misure che la Romania adotterà contro il
possibile effetto di spillover della crisi in Grecia,
secondo il governatore della Banca centrale
Romena, Mugur Isarescu. Il coefficiente di
solvibilità del sistema bancario di Romania è al
di sopra del 14% e gli operatori locali hanno
affermato che le filiali locali delle banche greche
sono ben capitalizzate. Il vicegovernatore della
Banca Centrale Cristian Popa ha dichiarato che
il paese sta lavorando con il Fondo Monetario
Internazionale sul continuo miglioramento delle
metodologie di stress test per le banche locali e
ritiene che la Grecia sarà in grado di superare la
crisi e di rimanere nell’area euro. Steven van
Groningen, Presidente della terza più grande
banca in Romania, la Raiffeisen Bank Romania,
ha spiegato che non desta preoccupazione la
crisi greca ma ha anche aggiunto che la fiducia
dei consumatori in Romania é bassa. Ciò si
spiega non solo dalla crisi nella zona euro e la
Grecia, ma anche dai recenti cambiamenti
politici, con due governi caduti nel corso di tre
mesi e la prospettiva delle prossime elezioni.
Tuttavia, è convinto che la situazione sia
"gestibile", nonostante le difficoltà nel mercato.
D'altra parte, Gianni Franco Papa, capo della
Divisione CEE di UniCredit, ha inoltre
considerato che se la Grecia lascerà la zona
euro non ci sarà alcun impatto importante sulla
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Romania e UniCredit non cambierà strategia sul
mercato romeno. La BERS ha rivisto al rialzo le
previsioni di crescita del PIL romeno per
quest'anno dello 0,8% all’1,2%, al di sotto delle
stime del FMI e del Governo (1,5%). 'Fino a
poco tempo fa, l'economia romena era
indirizzata verso una crescita importante nel
2012, a seguito di una ripresa registrata nel
2011. Tuttavia, il calo nella zona euro sta già
avendo un notevole impatto negativo sulle
esportazioni romene e un andamento negativo è
previsto nei mesi successivi. La crisi dell'euro
sta colpendo la Romania principalmente sulle
relazioni transfrontaliere bancarie, recita un
rapporto della BERS emesso venerdì. Per il
2013, la BERS prevede il 2,6% di crescita in
Romania, più bassa rispetto alle previsioni della
Commissione Europea del 2,9%. Leggermente
ottimista anche il Presidente Basescu, che ha
dichiarato, durante l'incontro di sabato con i
romeni a Chicago, che, nonostante la crisi
dell'euro e i suoi effetti, la Romania potrà
concludere il 2012 in crescita economica.
Il Governo ha fissato l’aumento degli
stipendi e delle pensioni
Sette Giorni, 21 maggio
Il nuovo governo, presieduto dal Primo Ministro
Victor Ponta, sembra deciso a rispettare le sue
promesse concernenti l’aumento delle pensioni
e degli stipendi e sta cercando altre soluzioni
per trovare fondi addizionali a questo proposito.
Nella seduta svoltasi la scorsa settimana, il
Governo ha deciso di recuperare 250-300
milioni di lei dai Comuni del PDL e limiterà le
spese sostenute per gli appalti pubblici e per gli
spostamenti
esterni.
Tali
misure
sono
necessarie per assicurare i fondi relativi al
rimborso per i pensionati dell’aliquota CASS (a
titolo di contributi di assistenza sanitaria)
indebitamente riscossa, afferma il primo ministro
Ponta. “Attualmente, il Governo dispone di fondi
per il rimborso verso i pensionati dell’aliquota di
assistenza sanitaria indebitamente riscossa
soltanto per un periodo di tre mesi,
rispettivamente per giugno, luglio ed agosto ed
ha ancora bisogno di circa 400 milioni di lei per
coprire i pagamenti anche negli ultimi quattro
mesi del 2012. Questa somma sarà assicurata
attraverso la rettifica del budget predisposta per
luglio”, ha confermato il Primo Ministro. Il
Governo ha adottato un’ordinanza di urgenza
attraverso la quale ha sospeso la riscossione da
parte dello stato dell’aliquota di contributi di
assistenza sanitaria per le pensioni che
superano i 740 lei, finora riscossa sopra il limite
legale. In tal modo, i pensionati riceveranno
indietro questi soldi, in 16 rate mensili, a partire
dal mese di giugno. Il Ministero del Lavoro, della
Famiglia e della Tutela Sociale (MMFPS) ha
iniziato un dibattito pubblico sul progetto di
Ordinanza governativa di Urgenza in riferimento
all’identificazione dei provvedimenti per il
rimborso dei contributi di assicurazioni sanitarie.
Il progetto di normativa prevede ancora che fino
al 25 agosto 2012 il Governo avrà tempo di
approvare il grafico e la modalità di rimborso
delle somme previste e il rimborso sarà
effettuato ex officio da parte della Cassa
Nazionale per la Previdenza Sociale. I
provvedimenti annunciati dal governo hanno
generato la reazione immediata di un numero
elevato di sindaci del Paese. 21 sindaci della
provincia di Prahova hanno chiesto dinanzi al
giudice
l’annullamento
dell’Ordinanza
Governativa mediante la quale il Governo
presieduto da Ponta dovrebbe ritirare il denaro
concesso ai sindaci all’inizio di aprile. “Tali soldi
non sono utilizzati nell’interesse personale di
alcun sindaco PDL. Sono soldi della comunità.
Abbiamo progetti europei da cofinanziare
oppure lavori i cui termini di pagamento sono
scaduti di oltre 90 giorni. Non è mai successo
una cosa del genere e non è corretto che i soldi
siano ritirati”, ha affermato il sindaco della città
di Comarnic, in provincia di Prahova, Dorian
Botoaca. Anche i sindaci delle 22 località della
provincia di Bihor hanno chiamato in giudizio il
Governo Ponta e chiedono risarcimenti e
l’annullamento degli atti amministrativi emessi in
base all’Ordinanza governativa. In provincia di
Vaslui 14 Comuni hanno chiamato in giudizio il
Governo e il Ministero delle Finanze.
Romania: di nuovo in recessione
Sette Giorni, 21 maggio
L’Istituto Nazionale di Statistica ha annunciato la
scorsa settimana che l’economia romena è in
calo nel primo trimestre del 2012 dello 0,1%
rispetto all’ultimo trimestre del 2011. È il
secondo trimestre consecutivo in cui viene
registrato una riduzione economica (nel IV
trimestre 2011 il ribasso è stato dello 0,2%
rispetto al terzo trimestre). Questa situazione,
dal punto di vista tecnico, si identifica con il
fenomeno di recessione economica. Tuttavia, le
opinioni degli specialisti sono diverse, anche se
dimostrano principalmente ottimismo.
La
maggior parte degli analisti stimano per il 2012
una crescita economica compresa tra 0,5-1,2%,
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rispetto alla stima del FMI pari all’1,5%.
L’aumento dell’assorbimento dei fondi europei e
l’efficienza nell’utilizzo dei fondi pubblici sono le
uniche soluzioni di cui la Romania dispone per
registrare una crescita economica di oltre il 2%.
Gli investimenti stranieri sono in caduta libera e
dal sistema bancario non ci si può aspettare un
grande supporto, soprattutto a causa delle
pressioni a livello europeo in riferimento alla
capitalizzazione delle banche. L’evoluzione
dell’economia nel primo trimestre è stata
influenzata in modo negativo anche dalle
condizioni meteorologiche sfavorevoli. Nel
secondo trimestre potrebbe registrarsi una
ripresa nel settore edile e dovrebbe andar
meglio anche il settore dei servizi. Per quanto
riguarda l’industria, è difficile fare previsioni”, ha
riferito Ionut Dumitru, direttore di Raiffeisen
Bank. Il consigliere del governatore della Banca
Nazionale della Romania, Adrian Vasilescu,
afferma che la recessione è soprattutto un
termine statistico e che il calo economico è la
conseguenza del fatto che “in Romania si lavora
troppo poco”. “Abbiamo il più basso numero di
lavoratori, per migliaia di abitanti, dell’UE. Fino a
quando il lavoro non aumenterà, registreremo
cifre del 0,1-0,2”, ha affermato Vasilescu su
Realitatea TV. Adrian Vasilescu ha sottolineato
che non esiste nessun collegamento tra
l’evoluzione del corso di cambio e il trend del
PIL e, in questo senso, un’influenza maggiore
proviene dall’economia mondiale. Vasilescu ha
affermato che il “leu dimostra la sua resistenza
rispetto alle monete dei paesi vicini” ed ha
respinto una connessione tra l’aumento dei
prezzi e l’inflazione prevista per settembre,
quando era previsto uno scatto inflazionistico.
Per l’intero 2012, il FMI ha rivisto al ribasso le
stime di crescita economica, dall’1,8 all’1,5%. La
Commissione Europea prevede altresì una
crescita del PIL di solo l’1,4%, rispetto all’1,6%,
quanto è stato in precedenza stimato. La
moneta nazionale LEU è riuscita giovedì scorso
ad apprezzarsi rispetto alla moneta europea,
dopo che aveva raggiunto quattro limiti minimi
storici consecutivi durante la settimana. A
questo punto, il corso ufficiale è diminuito
giovedì scorso di circa 0,28 lei, raggiungendo la
soglia di 4,4435 lei/euro. La svalutazione
dell’ultimo periodo della moneta nazionale ha
comportato una revisione delle previsioni
relative all’evoluzione del LEU. Le nuove stime
sono state presentate da ING Bank, che ritiene
che un euro potrebbe raggiungere la soglia di
4,45 lei entro un mese, dopodiché il suo livello
arriverà a 4,5 lei nei prossimi tre mesi e
continuerà a mantenere tale livello almeno nei
successivi sei mesi. Dopo un anno, il cambio
potrebbe scendere nuovamente a 4,45 lei/euro,
anticipano gli analisti della banca.
Il ministro Campeanu: il sistema
previdenziale pubblico necessita di riforme
Nine O Clock, 21 maggio
Il sistema previdenziale pubblico deve essere
trasformato in una struttura basata sul principio
dell’accumulazione individuale, mentre i flussi di
denaro provenienti dai contributi dovrebbero
essere utilizzati come fondi dediti allo sviluppo, è
quanto affermato da Mariana Campeanu, il
ministro del Lavoro. Durante una conferenza
stampa a Sinaia, il ministro ha dichiarato che i
contributi accumulati verranno sfruttati come
“fondi per lo sviluppo”. Campeanu ha segnalato
che il sistema previdenziale privato consta di un
management efficiente che ha dato buoni
risultati. Inoltre, Cornelia Coman, il presidente
dell’Associazione per il Sistema Pensionistico
Privato in Romania, ha dichiarato ieri che il
potenziale sviluppo del mercato pensionistico
opzionale (Pillar III) è elevato. Circa 3,5 milioni
di persone dispongono dei fondi necessari per
pagare i contributi al sistema. Alla fine di aprile,
gli assetti netti degli 11 fondi presenti nel
mercato Pillar III hanno raggiunto quota 495
milioni di lei, mentre il numero di partecipanti si è
fermato a 271.441. Nove fondi sono presenti nel
mercato previdenziale privato, con 5,63 milioni
di partecipanti e attivi netti di 7,5 miliardi lei.
Circa 3,5 milioni di romeni emigrati negli
ultimi 40 anni. Persi 40-50 miliardi di euro
Ziarul Financiar, 23 maggio
Oltre 3,5 milioni di romeni hanno lasciato il
Paese negli ultimi 40 anni, ciò significa per la
Romania una perdita di 40–50 miliardi di euro,
che è il denaro speso per la loro istruzione e per
i servizi sociali, ha sostenuto mercoledì Dragos
Rosca, capo del fondo di investimento Gemisa.
Secondo Rosca, fermare la “fuga dei cervelli”
deve essere la principale priorità del Governo.
"La Romania ha perso 3,5 milioni di cittadini
negli ultimi 40 anni. Abbiamo perso medici,
ingegneri, artisti. Erano giovani che hanno
lasciato la Romania per aiutare i paesi già ricchi
a svilupparsi ulteriormente", ha affermato Rosca.
"Lo Stato spende circa 10,000 euro per ogni
cittadino con un livello medio di istruzione in
materia di trasporti, servizi sociali e istruzione,
fino al raggiungimento dell'età di occupazione, e
la cifra raggiunge i 20,000 euro per le persone
Notiziario sulla Romania
9
18 maggio-25 maggio 2012
N° 20/2012
con livello di istruzione superiore", ha aggiunto.
La Romania sta cercando di attrarre fondi
comunitari ma allo stesso tempo sta perdendo
miliardi di euro a causa dell’emigrazione, ha
evidenziato Rosca. Ha inoltre aggiunto che il
vero problema è che il business romeno non
riesce a mettere il Governo nelle condizioni di
limitare questo fenomeno.
La Deveho riceverà 200.000 euro quest’anno
dalla vendita di licenze e servizi
Ziarul Financiar, 23 maggio
La Deveho Software Consulting SRL prevede di
completare quest'anno tre progetti per
l'attuazione dell’ERP X3, software per il
business sviluppato dal gruppo francese Sage, e
ottenere un fatturato di 200.000 euro dalla
vendita di licenze e servizi. Il Direttore Vendite
Carmen Tzvetanovici ha riferito che il primo
utente della soluzione di Sage ERP X3 sarà la
Melspring Romania SRL di Giurgiu. Deveho è
uno dei principali distributori Sage, che opera in
Europa centrale e orientale dal 2004. L'ufficio
romeno ha aperto ad aprile 2012. Lanciato nel
1999, Sage ERP X3 è una soluzione di gestione
integrata rivolta alle aziende di medie e grandi
dimensioni
fino
a
2.500
dipendenti.
L'applicazione è utilizzata da 3.500 aziende e
180.000 utenti in 56 paesi, con il sostegno di
1.500 esperti Sage e 240 partner. In Romania,
Sage ERP X3 integra le specifiche legali e fiscali
a livello locale. A tal fine, Deveho ha lavorato a
stretto contatto con l'impresa di revisione
Mazars. Sage ha più di 12.000 dipendenti e sei
milioni di clienti. Nell'anno fiscale conclusosi il 30
settembre 2011, il gruppo ha registrato un
fatturato globale di 1,5 miliardi di euro.
Il numero degli agricoltori bio raddoppierà
entro la fine dell’anno
Capital, 24 maggio
Marian Cioceanu, presidente dell’Associazione
Bio Romania, ha dichiarato che il numero dei
produttori agricoli certificati nel sistema
ecologico arriverà a 20.000 entro la fine
dell’anno, dopo gli aumenti registrati negli ultimi
anni. Nel 2010 erano registrati 3.300 agricoltori
bio e nel 2011 il numero è stato pari a 10.000.
Attualmente, per ogni ettaro certificato nel
sistema ecologico si concedono sussidi di 160
euro. L’Associazione Bio Romania ha proposto
che, nella prossima Politica Agricola Comune, la
somma sia aumentata a 400 euro/ettaro per i tre
anni di trasformazione.
Finanza
Il Primo Ministro denuncia frodi sui Fondi
Europei
Nine O Clock, 21 maggio
Il Primo Ministro Victor Ponta ha denunciato
gravi irregolarità nell’implementazione del
Programma Operativo Settoriale sullo Sviluppo
delle Risorse Umane (POS DRU) durante il
periodo 2010 – 2011. Ponta ha dichiarato in una
conferenza stampa congiunta con il Ministro
degli Affari Europei Ludovic Orban che la
Romania rischia di perdere circa 100 milioni di
euro di fondi UE quest’anno e 1,1 miliardi nel
2013, a causa di serie irregolarità scoperte
nell’implementazione del programma. Il Primo
Ministro ha assicurato che il Governo lavorerà
duramente per porre in essere una serie di
azioni finalizzate a evitare la perdita dei
finanziamenti europei.
Romania: eurozona l’obiettivo per il 2015
The Diplomat, 21 maggio
La Romania ha annunciato di voler entrare a far
parte dell’eurozona nel 2015 con l’inserimento
nell’ERM II, che prevede la riduzione del deficit
strutturale sotto lo 0,7% del PIL nel 2014, in
accordo con il Programma di Convergenza del
2012 adottato dal governo. La riduzione
evidenzia la capacità dell’economia romena di
poter raggiungere gli obiettivi di medio periodo
imposti dal Patto di Stabilità 2013. Fra il 20132015, il programma di convergenza propone una
previsione macroeconomica che dovrebbe
portare il PIL a una crescita fra il 3,1 e il 3,9%,
intorno ad un punto percentuale, in virtù dei
contributi offerti dagli investimenti e dai fondi
strutturali europei. Quest’anno, si prevede una
crescita del PIL dovuta principalmente alla
spinta della domanda interna, mentre l’inflazione
attesa è del 3,5% alla fine dell’anno. Nel medio
periodo, la Romania dovrebbe gradualmente
ridurre il suo deficit del 2,3% del PIL nel 2012,
dello 1,5% nel 2013, 1,2% nel 2014 e dello 0,9%
nel 2015, secondo le computazioni effettuate da
ESA. Il programma di convergenza prevede
miglioramenti
anche
nelle
politiche
d’investimento e nella corporate governance.
Notiziario sulla Romania
10
18 maggio-25 maggio 2012
N° 20/2012
Nuove modifiche al codice fiscale contro
l'evasione fiscale
Nine O Clock, 22 maggio
Aumentare la soglia IVA e le detrazioni sulle
acquisizioni auto sono solo due degli obiettivi
principali fissati dalla prima iniziativa redatta da
Florin Georgescu, Ministro delle Finanze. Al fine
di migliorare l'amministrazione fiscale, il limite
oltre il quale l'IVA verrà pagata salirà a 65.000
euro, secondo il progetto della prima ordinanza
di urgenza rilasciata dal Ministero delle Finanze,
Florin Georgescu, finalizzato a modificare il
codice fiscale per contenere l'evasione fiscale. Il
limite di esenzione IVA è attualmente di 35.000
euro, calcolato al tasso di cambio annunciato
dalla BNR al momento dell'adesione della
Romania all'Unione Europea (circa 3,3 RON /
EUR). In valuta locale, la soglia è passata così
da 119.000 lei a 220.000 lei. "Come risultato di
questa misura, un minor numero di contribuenti
IVA verranno registrati, per cui l'amministrazione
fiscale e l'evasione fiscale sarà neutralizzata in
maniera più efficiente. Un altro effetto della
misura è la semplificazione dell'IVA connessa
agli obblighi per i contribuenti che hanno un
fatturato annuo sotto i 220.00, i quali non
avranno più l'obbligo di presentare la
dichiarazione IVA", recita la nota esplicativa del
decreto di urgenza. Il progetto in atto elimina
anche il limite fissato per il diritto alla detrazione
dell'IVA sull'acquisto di veicoli, che si attesta al
50% per le acquisizioni di veicoli di seconda
mano esclusivamente utilizzati nelle operazioni
economiche di entità d’acquisto. Se l'automobile
non è utilizzata esclusivamente per le operazioni
economiche, il limite di detrazione IVA si
riferisce anche al leasing, alle riparazioni, alla
manutenzione e alle altre spese connesse al
veicolo. Per facilitare il trasferimento dei crediti
di bassa qualità nel settore bancario, il Ministero
delle Finanze propone la concessione di
detrazioni nel calcolo del reddito imponibile per i
contribuenti cessionari che acquistano questi
crediti, in vista del recupero di denaro. Le spese
di rettifica per la svalutazione dei crediti
acquistati saranno deducibili, nei limiti della
differenza tra il valore nominale del credito e il
suo prezzo di acquisto, dopo aver soddisfatto
una serie di condizioni specifiche dettate delle
disposizioni fiscali, per quanto riguarda la
registrazione dei rispettivi crediti, l'inesistenza di
rapporti di affiliazione o il periodo di
registrazione. Il progetto comprende anche
l'obbligo per il contribuente di determinare il
guadagno/perdita netto trimestrale da cessione
di obbligazioni oltre che alle azioni e ai titoli
sociali nel caso di aziende non quotate.
L’eliminazione dell'obbligo per il contribuente di
calcolare e pagare l'imposta rappresenta un
pagamento anticipato trimestrale sul conto tassa
del guadagno netto annuale imponibile, sulla
base del conto economico trimestrale. I
contribuenti dovranno determinare il reddito
annuo netto risultante dal trasferimento delle
obbligazioni. Secondo tale progetto, gli
investitori saranno esonerati dalla dichiarazione
trimestrale dei redditi e dal pagamento delle
imposte trimestrali sul reddito, ma sarà inserita
una tassa anticipata del 16% sul profitto di ogni
transazione. Tale misura scoraggerà gli
investitori al commercio e rallenterà lo sviluppo
in borsa, già così stazionaria secondo i broker,
raccomandando un ritorno a un sistema di
raccolta delle quote di un punto percentuale.
Fondi UE: la Romania rischia una nuova
sospensione ai finanziamenti
Rri.ro, 22 maggio
La Romania rischia di perdere nuovamente gli
importanti fondi europei stanziati tramite il
Programma Operativo Settoriale “Sviluppo delle
Risorse Umane”. Il motivo sta nelle gravi
irregolarità riscontrate dalla Commissione
Europea, mediante controlli incrociati nel
periodo 2010-2011, ha affermato il premier
Victor Ponta. Stando al premier, le perdite
potrebbero ammontare a 100 milioni di euro
quest’anno, e a oltre un miliardo nel 2013. A
quattro anni dalla prima sospensione della
Commissione Europea dei pagamenti alla
Romania per il Programma Operativo Settoriale
“Sviluppo delle risorse umane”, il ministro degli
Affari Europei romeno, Leonard Orban, afferma
che Bucarest deve aspettarsi un’altra volta un
taglio analogo in quanto ci sono ancora dei
problemi nella gestione dei fondi. Secondo
Orban, le principali irregolarità constatate dalle
missioni di audit della Commissione Europea,
rilevano la mancanza di criteri oggettivi di
valutazione dei progetti e la rendicontazione
inadeguata di una serie di spese per i corsi di
specializzazione. Vi è un numero importante di
progetti con problemi burocratici, non soltanto
per quanto riguarda le retribuzioni, l’impatto e
l’efficienza. Ad esempio, sono stati organizzati
training per bagnini non sul litorale, ma in
diverse altre parti del paese. Inoltre, sono state
pagate somme eccessive ai corsisti per
partecipare ai corsi e restare nel cosiddetto
gruppo-target”, ha affermato Leonard Orban.
Per tutti questi problemi il premier accusa gli ex-
Notiziario sulla Romania
11
18 maggio-25 maggio 2012
N° 20/2012
ministri del lavoro del periodo 2010-2011. Ponta
parla del maggiore “buco finanziario” nel budget
delle casse di Romania, per cui i colpevoli
dovrebbero rispondere dal punto di vista civile e
penale. Il PM ha chiesto alla Direzione di Lotta
alla Frode di verificare come e’stato gestito il
programma. Ponta ha ricordato, innanzitutto, del
ministro democratico-liberale Ioan Botis, che si è
dimesso in seguito a uno scandalo proprio sul
Programma Operativo Settoriale “Sviluppo delle
Risorse Umane” (POSDRU). Il secondo exministro del Lavoro nel mirino, Sebastian
Lazaroiu, ha parlato di una “mafia transpartitica
dei fondi europei”. L’ultimo ministro democraticoliberale del lavoro, Sulfina Barbu, ha respinto le
accuse e ha mostrato che durante il suo
mandato sono stati effettuati pagamenti dalla
Commissione per un valore di 190 milioni di
euro. Ha inoltre affermato che è stata redatta
una lista di progetti ad alto potenziale di rischio,
affinché fossero verificati e corretti. Anche se è
possibile che la Romania sia di nuovo
sanzionata dalla Commissione Europea, il
ministro Orban ha affermato che i pagamenti per
il POSDRU continueranno dal bilancio di stato, e
che tutti i progetti saranno controllati, di nuovo,
in dettaglio.
Fondul Proprietatea non riesce ad attrarre gli
investitori locali
Ziarul Financiar, 23 maggio
I fondi d’investimento stranieri hanno portato
500 milioni di dollari in borsa romena per gli
investimenti della Fondul Proprietatea (FP.RO).
Tuttavia, gli azionisti del fondo sono diminuiti nel
corso degli ultimi mesi, segno che le azioni non
sono in grado di attirare nuovi investitori locali. I
fondi esteri hanno cominciato a comprare
Fondul Proprietatea di nuovo all'inizio di Maggio,
dopo che ad Aprile avevano ridotto le loro quote,
tenendo i profitti realizzati da inizio anno.
Approfittando del calo del prezzo delle azioni, gli
investitori istituzionali esteri hanno acquistato
circa 123 milioni in azioni da Maggio (0,9% del
capitale), con investimenti per un totale di circa
14 milioni di euro. Hanno aumentato le loro
quote al 47,16% del capitale sociale del fondo.
D'altro canto, gli investitori istituzionali romeni
sono stati i principali venditori di azioni Fondul
Proprietatea dall'inizio di questo mese, tagliando
le loro partecipazioni a meno del 10%. Il fondo
ha perso oltre 170 azionisti dall'inizio di maggio,
con il loro numero totale sceso a 9.657 unita’. La
tendenza a ridurre il numero degli azionisti della
Fondul Proprietatea sta andando avanti da
diversi mesi. Il numero dei soci è sceso di 1200
dalla fine dello scorso anno, in cui erano 10.845.
Questo è relativamente normale, se si considera
che lo Stato non ha più emesso azioni e ha
smesso di fornire un risarcimento dalla fine del
2011, mentre quelli che hanno ricevuto a titolo di
risarcimento le azioni continuano a venderle ad
azionisti stranieri. Inoltre, il calo del numero degli
azionisti mostra che il fondo non è in grado di
attrarre nuovi investitori romeni in borsa. La
quotazione del Fondo era destinata, tra l'altro, a
portare gli investimenti stranieri in borsa, nonché
di riportare i piccoli investitori locali nel mercato.
Tuttavia, né lo sconto di oltre il 50% al quale
sono scambiate le azioni del Fondo, né i
dividendi o l'aumento del 40% registrato nei
primi due mesi dell'anno, sono riusciti ad attrarre
l'interesse degli investitori locali, ormai restii a
tornare in borsa dopo che il crollo del mercato
2008 ha decimato i loro portafogli.
Dacian Ciolos avverte: in Romania serve un
programma operativo sui mutui
Nine O Clock, 23 maggio
Il commissario europeo per l’Agricoltura Dacian
Ciolos avverte le autorità romene sulla necessità
di costituire un programma sui mutui per gli
agricoltori locali, per preparare economicamente
la Romania al momento in cui agli investitori
stranieri sarà permesso di acquistare terre
senza alcuna restrizione, come previsto dal 1
gennaio 2014. “E’ necessario agire ora per
aiutare la nostra gente ad acquistare le terre,
prima che lo facciano del tutto gli stranieri”, ha
affermato Ciolos lo scorso giovedì. In accordo
con i dati pubblicati dal ministro dell’Agricoltura,
gli investitori stranieri controllano 700,000 ettari
di terreni coltivati in Romania, circa il 9% delle
terre arabili totali. E’ previsto un aumento dopo il
2014, quando le ultime barriere economiche
contro l’acquisto di terreni agricole verranno
abbattute. Diverse autorità romene hanno
richiesto l’interdizione in tal proposito, ma il
ministero degli Affari Europei Leonard Orban ha
risposto che la domanda locale non è in grado di
soddisfare l’offerta di terre agricole. “La
Romania non è in grado di sfruttare tutto il
potenziale offerto dall’incolto, e per tale motivo è
necessario far ricorso alla domanda estera; è un
processo graduale che si svilupperà in 2-3 anni,
e tutte le istituzioni europee nonché gli stati
membri si sono trovati d’accordo. La decisione
di mantenere un tetto massimo all’acquisto non
è una richiesta che può essere soddisfatta” ha
concluso Orban.
Notiziario sulla Romania
12
18 maggio-25 maggio 2012
N° 20/2012
In calo le imposte sulle transazioni nella
Borsa di Bucarest
Nine O Clock, 23 maggio
Il presidente del Consiglio di Amministrazione
della Borsa, Lucian Anghel, ha affermato che il
ministro delle Finanze è disposto a diminuire le
imposte sui profitti da transazioni finanziarie, in
virtù delle critiche ricevute nel mercato dei
capitali da parte degli investitori. “La Borsa di
Bucarest ha richiesto un meeting per poter
discutere sulle modifiche che verranno apportate
alla normativa fiscale. Si prevedono un’apertura
maggiore alle transazioni e un supporto certo
agli investitori, soprattutto per le aste promosse
dallo Stato per società come Romgaz e
Hidoelectrica” ha dichiarato Anghel. I broker
ritengono che il 16% di tassazione su ogni
transazione individuale sia un prelievo eccessivo
che porterà a una minore crescita del mercato.
La loro proposta è il taglio di un punto
percentuale. Lucian Anghel ha incontrato il
segretario di stato del ministro delle Finanze
Liviu
Voinea,
nonché
il
presidente
dell’Associazione degli Uomini d’Affari Romeni
Florin Pogonaru per discutere della proposta
fiscale concernente il mercato di capitale. In
accordo con le modifiche proposte, gli investitori
saranno esonerati dal prelievo fiscale per un
quarto rispetto all’attuale legge. Saranno poi
esonerati dal pagare un quarto delle tasse sui
profitti. Il progetto di modifica fiscale è
attualmente in corso di dibattito.
Nuovo deprezzamento record del RON
Nine O Clock, 24 maggio
La valuta romena ha raggiunto ieri un nuovo
record regativo, per un deprezzamento pari a
4,4662 RON/EURO, in un mercato dove le
quotazioni hanno registrato il livello record di
4,4715 RON/EURO. Il precedente record di
4,4587 RON/EURO è stato registrato mercoledì.
Il tasso di cambio del RON contro l’euro ha
superato tutti i record storici precedenti a partire
da Maggio, perdendo l’1,57%. Le cause sono da
ravvisarsi nelle tensioni politiche conseguenti
alla caduta del governo e alle turbolenze
registrate nell’eurozona. Dall’inizio del 2012, la
valuta ha perso il 3,39% contro l’euro, partendo
da un tasso di cambio del 4,3197 a fine
dicembre. Il tasso di cambio in dollari è
attualmente a 3,5617 RON/USD, mentre la
quotazione del franco svizzero è a 3,7195
RON/CHF, un nuovo record dopo il 05.09. 2011.
Industria
Continuano i lavori per l’autostrada
Transilvania
Nine O Clock, 20 maggio
I
lavori
di
costruzione
dell’autostrada
Transilvania continueranno nel distretto di Bihor
dopo che il Ministero dei Trasporti ha destinato
98 milioni di lei a Bechtel, la ditta costruttrice, ha
annunciato venerdì il ministro dei Trasporti
Ovidiu Silaghi. Silaghi ha aggiunto che è
nell'interesse della Transilvania continuare i
lavori di costruzione. "Siamo in trattative con i
rappresentanti della Bechtel e dobbiamo dare
loro un’altra tranche di 240 milioni di lei entro la
fine del mese. Continueranno a lavorare e
troveremo soluzioni per la differenza", ha
spiegato Silaghi. Inoltre, Silaghi ha criticato la
"furbizia" di costruire una strada che conduce
"dal nulla verso il nulla", riferendosi al Turzii
Campia - Gilau localizzata nel distretto di Cluj.
Bechtel continuerà a lavorare sul Turzii Campia
- Gilau e Suplacu de Barcau –Bors, che
rappresentano 118 km di autostrada su un totale
di 415 km. L'autostrada comprende altri sei
sezioni per un totale di 297 km, vale a dire
Brasov - Fagaras (53 km), Fagaras - Sighisoara
(52 km), Sighisoara - Ogra (56 km), Ogra Campia Turzii (36 km), Vest Cluj - Mihailesti (24
km) e Mihailesti - Suplacu de Barcau (76 km).
Hidroelectrica: nuovi prezzi e nomina di un
nuovo top management
Nine O Clock, 20 maggio
Il ministro dell'Economia, Daniel Chitoiu, ha
affermato venerdì l’eliminazione del prezzo fisso
previsto nei contratti bilaterali firmati da
Hidroelectrica e la fissazione di prezzi a livello di
mercato. Chitoiu ha aggiunto che non fornirà
dettagli su come il prezzo sarà calcolato, in
quanto le trattative sono ancora in corso. Il
ministro ha spiegato che una formula sarà
applicata e si prenderà in considerazione il
prezzo dello scambio di energia (OPCOM).
Inoltre, i negoziati saranno completati entro la
fine di questo mese. Da quando è stato
nominato ministro, Chitoiu ha apportato anche
una serie di cambiamenti nel top management di
Hidroelectrica, compreso il Consiglio di
Amministrazione della società. "Non potrò
fornire altri dettagli tecnici, perché le trattative
sono ancora in corso, seguiranno altre fasi, in
Notiziario sulla Romania
13
18 maggio-25 maggio 2012
N° 20/2012
modo da poter concludere i negoziati fino alla
fine di maggio", ha riferito il ministro. Il governo
istituirà una squadra interministeriale che dovrà
consultarsi con gli operatori economici che si
occupano del gas e del petrolio, al fine di
elaborare un pacchetto legislativo di misure
fiscali riguardanti le imposte sui redditi
eccezionali e sulle royalties, ha aggiunto Chitoiu.
Secondo il ministro, le nuove royalties saranno
stabilite per il 2015-2024, il che significa che il
loro livello non sarà modificato, come sostenuto
di recente. Le autorità dovranno poi fissare una
tassa sui redditi eccezionali di società del gas e
il denaro così ottenuto entrerà in un "conto
speciale" destinato a proteggere i consumatori
vulnerabili contro gli effetti dei prezzi
liberalizzati. Chitoiu ha annunciato di aver
nominato l’avvocato Remus Vulpescu come
capo dell'Ufficio di proprietà dello Stato e la
privatizzazione dell'industria (OPSPI). Tuttavia,
Vulpescu è stato nominato anche Presidente del
Consiglio di Hidroelectrica e ciò rappresenta un
conflitto d’interessi. Vulpescu sostituisce così
l'ex capo OPSPI Florin Vladan, che si è dimesso
il 7 maggio, dopo il cambio di governo.
Gitenstein: i contratti con Chevron
potrebbero concludersi a causa della
moratoria sull'estrazione del gas da scisti
bituminosi
Nine O Clock, 20 maggio
L'ambasciatore americano, Mark Gitenstein,
discuterà con il ministro dell'Economia Daniel
Chitoiu in merito alla moratoria sull'estrazione
del gas, cercando di scoprire quali siano le
ragioni dietro questa decisione e quale sarà il
prossimo passo del Governo romeno. Inoltre, ha
sottolineato che non ha avuto un colloquio con il
Primo Ministro su questo tema ma che è a
conoscenza della posizione degli Stati Uniti.
L'ambasciatore ha spiegato che il nuovo
governo vuole aspettare un po’, prima di
decidere se i pozzi verranno utilizzati. "Il mio
consiglio sarebbe
di
verificare almeno
l'esistenza di giacimenti di gas scisto in
Romania. Non mi sembra irragionevole per il
governo, ora che è tornato in possesso dei
giacimenti dopo otto anni, capire quale
tecnologia sarà utilizzata e stabilire quale
strategia sarà seguita. Sono a conoscenza che
quando si passa dall'esplorazione all’estrazione,
alla perforazione, al fracking e all'estrazione di
gas la situazione è diversa", ha spiegato
Gitenstein. Allo stesso modo, ha sottolineato
che se la moratoria durerà troppo a lungo il
contratto del governo romeno con Chevron non
sarà applicato. "Chevron ha una licenza di
esplorazione. Il governo romeno dovrà decidere
se pagare il gas naturale a un prezzo cinque
volte superiore a quello degli americani. E'
possibile che non ci siano depositi di gas scisto
in Romania, in questo caso il prezzo del gas
naturale rimarrà invariato. Ma se c'è un modo di
estrarre gas senza compromettere l'ambiente
credo che i romeni vorranno adottarlo", ha
dichiarato Gitenstein. Inoltre, ha sostenuto che il
compito di Chevron è anche quello di spiegare
al popolo romeno che l'estrazione non impatterà
sull'ambiente
e
presenterà
al
ministro
dell'Economia documenti sul piano americano
per l'estrazione di gas. "Se esistono giacimenti
di gas scisto e si decide di procedere, dovrà
essere stilato un piano trasparente per
rassicurare
la
gente
sulla
protezione
dell’ambiente. Nel caso degli Stati Uniti, si è
istituita una commissione in seno al
Dipartimento per l'Energia, la cosiddetta
commissione Deutch" ha sotenuto Gitenstein.
Egli ritiene che sarebbe saggio per il governo
romeno analizzare questo piano. "Se questa è la
ragione per la moratoria, credo che questa sia
una buona idea. Presenterò io stesso i
documenti al ministro dell'Economia", ha
dichiarato
Gitenstein.
L'ambasciatore
comprende le preoccupazioni sull'impatto
ambientale, preoccupazioni che sono le stesse
anche negli Stati Uniti. "Negli Stati Uniti ci sono
11.000 pozzi in cui l'estrazione avviene
attraverso fracking e questa tecnica è molto
usata. Anche se è rischioso, abbiamo una
buona regolamentazione, il processo è
trasparente e abbiamo ottenuto grandi successi,
senza conseguenze per l'ambiente. La tecnica
fracking è già utilizzata nel 90% dei pozzi
romeni, la messa al bando di tale tecnica
comporterebbe la chiusura del 90% dei pozzi
esistenti. Non credo sia un approccio molto
buono", ha concluso Gitenstein. Facendo
riferimento a queste preoccupazioni, il
presidente Traian Basescu ha dichiarato venerdì
durante l'incontro con Richard Morningstar,
inviato speciale degli Stati Uniti e Segretario di
Stato per l'energia eurasiatica, che una strategia
dovrebbe essere sviluppata per spiegare ai
romeni che l'estrazione di gas non comporterà
gravi rischi. L’Ambasciatore degli Stati Uniti e il
segretario presidenziale Cristian Diaconescu
hanno partecipato anche alla riunione che ha
avuto luogo al Palazzo Presidenziale. Il Governo
Ponta conta di fissare una moratoria
sull'estrazione del gas.
Notiziario sulla Romania
14
18 maggio-25 maggio 2012
N° 20/2012
Ford triplicherà la produzione in Romania
Repubblica.it, 21 maggio
Ford triplicherà l'attuale produzione dei motori a
benzina EcoBoost, superando le 480.000 unità
nel 2015, contro le 141.000 del 2011. E sempre
entro il 2015 oltre 300.000 vetture monteranno il
nuovo EcoBoost 1.0 a tre cilindri. L'annuncio
arriva in occasione dell'avvio della produzione
dell’innovativo propulsore presso il nuovo
impianto di Craiova, in Romania. Ford prevede
di produrre per l'Europa 800.000 veicoli
cosi’dotati. "Il nostro piano di produzione per i
motori EcoBoost è molto intenso, e siamo sicuri
che i nostri clienti ne approfitteranno" ha
spiegato Sherif Marakby, direttore “motori e
trasmissioni” di Ford Europa. "È il risultato della
massima innovazione, e il motore EcoBoost 1.0
non ha rivali in quanto a equilibrio tra efficienza,
potenza e brillantezza". La crescita della
produzione si accompagna alla disponibilità dei
motori EcoBoost per un numero crescente di
vetture Ford europee, che entro il 2015
raddoppierà, passando dagli attuali 5 modelli, a
10. I motori saranno montati, entro il 2015, su
più della metà di tutte le vetture europee Ford a
benzina.
Alfred Toepfer continua a investire in
Romania con la costruzione di un silos da
18.000 tonnellate
Ziarul Financiar, 22 maggio
Alfred C. Toepfer International, il secondo leader
per il commercio di materie prime sul mercato
romeno, con oltre 400 milioni di euro di fatturato
l'anno, sta costruendo un silos da 18.000
tonnellate a Calarasi, nel sud della Romania.
L'operatore possiede un impianto simile a
Oltenita. L'Investimento per il silos di Calarasi si
attesta tra i 2,5 e 3 milioni di euro, secondo le
stime di ZF basate degli investimenti già
effettuati per costruzioni simili. Una volta che il
silos di Calarasi sarà completato, gli operatori
controlleranno silos e capacità di stoccaggio del
grano per una capacità totale di quasi 140.000
tonnellate in Romania. Non è ancora chiaro
quando il silos diverrà operativo, ma i dati forniti
dal comune di Calarasi mostrano che il
permesso di costruzione è stato concesso lo
scorso agosto ed ha una durata di 24 mesi.
L’investimento in corso costituisce un passo
verso il completamento del piano d’investimento,
annunciato nella seconda metà del 2011, di
Archer Daniels Midland, che possiede l’80% di
Alfred C. Toepfer. Il silos consentirà ad Alfred
Toepfer di consolidare la sua posizione in una
zona dove il rivale Glencore (attraverso la
Romsiloz Cereale) e la produttrice di prodotti
agricoli Agro-Chirnogi possiedono la maggiore
capacità di stoccaggio.
Vodafone Romania riporta un calo nel
fatturato e profitti leggermente superiori
nell’anno fiscale 2011-2012
Ziarul Financiar, 22 maggio
Vodafone Romania ha registrato ricavi pari a
812,1 milioni di euro nell’anno fiscale 2011-2012
conclusosi il 31 marzo, in calo del 2,7% l'anno. I
suoi guadagni al lordo di interessi, imposte e
ammortamenti (EBITDA) sono saliti del 1,4% a
302,9 milioni di euro. I ricavi della società sono
scesi del 3,4%, a 768,7 milioni di euro, nel
periodo indicato, in parte influenzato dalla
riduzione
delle
tasse
d’interconnessione
applicate a partire dal 1 marzo 2012. Il numero
di clienti è sceso a 7.939.000 al 31 marzo, dai
8.327.000 dell'inizio del 2012. Il numero di utenti
è diminuito di 1,257 milioni rispetto allo stesso
periodo del 2011, a causa della disconnessione
continua delle SIM prepagate inattive da parte
dei clienti durante tutto l'anno e l'introduzione dei
nuovi principi contabili. I ricavi della società di
servizi mobili a banda larga sono aumentati del
30% l'anno nei primi tre mesi del 2012. Il ricavo
medio per utente (ARPU) ha raggiunto i 7 euro
nell'intervallo gennaio-marzo 2012, rispetto ai
6,1 euro dello stesso periodo nel 2011.
Vodafone ha registrato ricavi totali di 46,4
miliardi di sterline (53,8 milioni di euro) nell'anno
fiscale 2011-2012 chiuso il 31 marzo, in crescita
dell’1,2% l'anno, e un utile netto di 7 miliardi di
sterline (8,1 miliardi di euro), in calo dell’11%
l'anno. Secondo la Reuters, il gruppo ha ridotto i
suoi obiettivi di vendita nel medio termine per le
avverse condizioni economiche in Europa del
Sud, sulla base delle misure di austerità
applicate nella maggior parte dei paesi UE.
Il mercato romeno delle assicurazioni sale
dello 0,35% su base annua nel 1° trimestre,
per 2,17 miliardi lei
Ziarul Financiar, 22 maggio
Il mercato delle assicurazioni generali e sulla
vita in Romania è cresciuto dello 0,35% nel
primo trimestre dell'anno, fino a 2,17 miliardi lei
(488 milioni di euro), alimentato dal comparto
assicurativo, che ha visto una crescita dello
0,55%, a 1,73 miliardi lei. Il segmento delle
assicurazione sulla vita ha registrato una
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flessione dello 0,45% nel primo trimestre, fino a
431,9 milioni di lei. "Per la prima volta dopo il
2009, il mercato assicurativo locale ha registrato
una leggera crescita", ha riferito il presidente
della CSA Constantin Buzoianu. Le polizze
sottoscritte nella capitale e nella regione di Ilfov
rappresentano il 46,41% del totale. Sul
comparto assicurativo (in generale) il 61,82%
dei premi riguardano le assicurazioni auto: con
le assicurazioni auto volontarie CASCO al
26,2% e le assicurazioni auto obbligatorie RCA
al 35,6%. Le assicurazioni contro gli incendi e le
calamità naturali hanno rappresentato il 15,01%
del comparto assicurativo in generale. Secondo
il regolatore dell’assicurazione, il volume dei
premi sottoscritti per l'assicurazione volontaria
sulla casa è sceso del 29,07%, mentre il
segmento di assicurazione obbligatoria sulla
casa ha registrato un brusco calo, di oltre il 72%,
a 2,2 milioni di lei. CSA ha aggiunto che gli
assicuratori
hanno
pagato
richieste
di
risarcimento danni per oltre 1,2 miliardi lei nel
primo trimestre, in crescita dello 0,24%.
Omniasig: il 2012 sarà un anno difficile per il
settore assicurativo, attesa lieve crescita
Ziarul Financiar, 22 maggio
Questo sarà un anno difficile per il mercato
assicurativo, con una crescita lieve delle
sottoscrizioni, ha riferito Mihai Tecau, Direttore
esecutivo di Omniasig (ex BCR Asigurări). "Il
2012 non sembra un anno di crescita a due
cifre. Sarà un anno difficile, con un probabile
leggero aumento delle sottoscrizioni. Il mercato
assicurativo ha un alto potenziale e una crescita
delle vendite potrebbe essere raggiunto
aumentando
il
grado
di
formazione
professionale dei dipendenti del settore
assicurativo" ha detto martedì Tecau nel corso
di un seminario sul tema. Il mercato delle
assicurazioni generali e delle assicurazioni sulla
vita in Romania è aumentato dello 0,35% nel
primo trimestre dell'anno, fino a 2.17 miliardi lei
(488 milioni di euro), alimentato dal comparto
assicurativo in generale, che ha visto una
crescita dello 0,55%, fino a 1,73 miliardi lei. Il
segmento delle assicurazioni sulla vita ha visto
una flessione dello 0,45% nel primo trimestre,
fino a 431,9 milioni lei. Nel 2011, il settore
assicurativo è diminuito del 4,3% l’anno, per
7,95 miliardi lei. Secondo Tecau, un altro
elemento importante per lo sviluppo del settore
assicurativo sarebbe il miglioramento del
rapporto con i broker assicurativi. Secondo il
regolatore di assicurazioni CSA, sono stati
intermediati nel primo trimestre premi di
assicurazione per 818,82 milioni di lei, in
crescita del 7,1% rispetto al primo trimestre del
2011. Il volume dei premi intermediati
rappresenta il 37,8% del mercato totale, rispetto
al 35,4% nello stesso periodo di un anno fa.
BCR Asigurări ha completato la sua fusione con
Omniasig il 1 maggio e la nuova società,
Omniasig, è attualmente leader del mercato con
1,2 miliardi lei in premi sottoscritti lo scorso
anno, superando Astra, che ha sottoscritto premi
per 1,01 miliardi lei. Le due società sono di
proprietà dell’austriaca Vienna Insurance Group,
uno dei maggiori gruppi assicurativi in Europa
centrale e orientale.
ANRE potrebbe proporre riduzione degli aiuti
di Stato per la produzione di energia solare
Ziarul Financiar, 22 maggio
L’ANRE a giugno potrebbe ripensare il regime di
aiuti per gli investimenti in progetti fotovoltaici, e
proporre una riduzione del numero di certificati
verdi rilasciati per la produzione di energia
solare. "La prima valutazione sarà effettuata
entro la fine di giugno, dal momento che stiamo
valutando i progetti. Proporremo al governo di
cambiare il regime di aiuti, ove possibile, e
ridurre il numero di certificati verdi," ha detto
martedì il direttore di ANRE, Zoltan NagyBege.
Secondo la legge, i certificati verdi non possono
essere venduti per più di 55 euro a certificato.
Gli investitori che producono energia solare
ricevono 330 euro per MW attraverso il regime
di aiuti, che si aggiunge a quanto guadagnano
vendendo l'energia elettrica prodotta. I dati
ANRE mostrano che i produttori di energia
solare ricevono troppi certificati verdi, il che
consente loro di recuperare l'investimento troppo
in fretta, in soli quattro anni. "ANRE raccomanda
la riduzione del numero di certificati verdi per i
produttori di energia solare a partire al 2013,
mentre il Parlamento vuole che la misura si
applichi nel 2014. Se la Commissione Europea
constata che l'aiuto è in realtà una sovra
compensazione, i beneficiari dei certificati verdi
concessi illegalmente dovranno restituirli, o
ANRE dovrà cancellarli”, ha spiegato NagyBege. "Quelli che credevano nel recupero
dell'investimento
in
soli
quattro
anni,
abbandoneranno i loro progetti. Alla fine, solo gli
investitori seri rimarranno”, ha detto Nagy-Bege.
Il problema principale del regime di aiuti dei
certificati verdi è il valore dei certificati, in quanto
i beneficiari potrebbero
ottenere ricavi
ingiustificati. La legge dovrebbe sostenere gli
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investimenti in rinnovabili, entro soglie che non
dovrebbero superare il 10%. Se il tasso di
rendimento fosse superiore al 10% lo Stato
dovrebbe intervenire e ridurre il numero dei CV,
ha spiegato Nagy-Bege. Il tasso di ritorno è
stato pari al 11,6%, sopra il livello fissato dalla
legge. I costi delle attrezzature sono poi scesi, e
gli investimenti nella produzione di 1 MW di
energia solare si sono ridotti a 2 milioni di euro,
mentre il tasso di profitto è salito a oltre il 22%.
Dacia presenta il suo ultimo modello - la
Dokker
Nine O Clock, 22 maggio
Il gruppo Renault ha reso pubblico il primo video
in cui presenta il suo nuovo modello Dokker e
mostra la vettura in anteprima al Salone
dell’auto di Casablanca (maggio 17-28). Dacia
Dokker e Dacia Dokker VAN raggiungeranno il
mercato nella seconda metà di quest'anno. La
prima è rivolta al trasporto di passeggeri, mentre
la seconda è un’utilitaria urbana. Come per la
Lodgy, questi ultimi due modelli Dacia saranno
costruiti nello stabilimento Renault in Marocco.
Dokker sarà equipaggiato con gli stessi motori
dei modelli Dacia esistenti: 1,6 litri, 16 valvole e
1,5 litri di capacità. Il nome Dokker deriva dalla
parola "scaricatore di porto".
Hyosung costruirà un impianto per
componenti pneumatici e airbag da 150
milioni di dollari
Nine O Clock, 23 maggio
La società coreana Hyosung ha intenzione di
investire circa 150 milioni di dollari in Romania,
per la costruzione di una fabbrica che produrrà
componenti pneumatici e airbag, si legge in un
comunicato stampa. L'investimento potrebbe
essere avviato in un futuro immediato, secondo
il Ministero dell'Economia. Hyosung è una
società industriale quotata a Seul, con una
capitalizzazione di mercato di circa 1,2 miliardi
di euro e operazioni nei settori tessile, dei
materiali industriali, dell'industria chimica,
dell'industria pesante, delle costruzioni, del
commercio di prodotti chimici e siderurgici,
dell'importazione di automobili e dei servizi
finanziari. L'azienda è conosciuta anche come
produttrice delle moto Hyosung ma ha venduto
questa attività al gruppo coreano di motori S&T.
Il progetto è stato discusso dalla direzione di
Hyosung Corporation con il Ministro Delegato
per l'Ambiente Economico, Lucian Isar, in
occasione della sua visita in Corea del 21-22
maggio nella riunione Romania- Comitato
Coreano sulla cooperazione industriale. Lucian
Isarco ha presieduto questo incontro con Jaedo
Moon, vice Ministro per gli Affari Internazionali e
il Ministero Coreano dell’Economia. Questo
evento è stato una buona occasione per
presentare le priorità del nuovo governo
romeno, le aree d’interesse per gli investitori
coreani e i progetti più importanti di
cooperazione nel settore dello sviluppo
regionale, oltre che per sottolineare che la
Romania ha un potenziale del 5% di crescita
economica sostenibile per i prossimi 5 anni.
CFR affitta tre tratte ferroviarie a operatori
privati a prezzi a partire da 12.700 lei/anno
Ziarul Financiar, 25 maggio
L’amministratore delle ferrovie romene CFR SA
ha affittato tre tratte ferroviarie amministrate da
CREIR Bucuresti e CREIR Timisoara a operatori
privati, a prezzi che partono dai 12.700 lei l’anno
(2.843 euro). La tratta ferroviaria Ploiesti Crang Ploiesti Vest (CREIR Bucuresti) è stata affittata
per 12,700 Ron l’anno dalla Vest Transrail, la
tratta Buda-Slanic (CREIR Bucuresti) è stata
affittata per
173.600
lei all’anno dal
Transferoviar Grup e la tratta Oravita - Iam
(CREIR Timisoara) è stata assegnata per più di
41.000 lei l’anno dalla RC-CF Trans. Le tariffe
non includono l’IVA. I contratti di locazione,
aggiudicati mediante gare pubbliche organizzate
dalla Romanian Commodities Exchange (BRM),
avranno una durata di 4 anni. I vincitori sono
obbligati a conservare nel loro impiego i
dipendenti CFR di queste tratte. Il governo
romeno lo scorso anno ha deciso di affittare
1.000 km di ferrovia pubblica e chiuderne altri
1,000 km, per risparmiare 109 milioni di Ron a
carico del bilancio della società ferroviaria in
base ad un precedente accordo con il FMI. Il
governo si è impegnato, infatti, a chiudere il 20%
della rete ferroviaria nazionale, per circa 4.000
km, a meno che non trovi degli investitori che si
occupino della sua manutenzione.
Il mercato dei sistemi GPS ha raggiunto i
40.000 veicoli nel 2012
Ziarul Financiar, 25 maggio
Il mercato locale dei sistemi GPS per veicoli
aumenterà di oltre il 10% nel 2012, con una
crescita del 13,5%, dai 9,2 milioni di euro del
2011, ha detto Cristian Nicolae, Direttore
responsabile vendite e marketing di ETA-AI
(Equipment and Advanced Technologies-
Notiziario sulla Romania
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Industrial Automation), controllata da Romolo
Lucaciu, che opera su diversi segmenti del
mercato IT&C. Tra il 2007 e il 2009, il mercato è
quasi raddoppiato, raggiungendo 7,3 milioni di
euro dai 3,7 milioni del 2007. Nel 2010, il
mercato è cresciuto del 10% fino a 8,1 milioni di
euro, secondo le stime di ETA-AI. Il numero di
veicoli dotati di un sistema GPS era di circa
20.000 nel 2010. Oggi si parla di 75.000 veicoli,
l’1,5% dei 5 milioni di veicoli immatricolati in
Romania. Il 21% di questi sono equipaggiati con
prodotti ETA-AI. "Per il 2012 stimiamo che il
sistema GPS sarà introdotto in altri 40.000
veicoli a livello nazionale", dice Cristian Nicolae.
ETA-AI detiene oltre 750 clienti, più di 15.000
veicoli e un fatturato di 8 milioni di lei (circa 1,9
milioni di euro) nel 2011, in crescita del 27%
rispetto al 2011. Ogni sistema GPS installato su
un veicolo determina una crescita anche per il
mercato della telefonia mobile, perché la
soluzione include anche un modem internet e
una carta SIM dati per la raccolta delle
informazioni dai veicoli. ETA-AI collabora, per
esempio, con Vodafone e Cosmote. "Oltre le
75.000 schede SIM installate finora, arriveremo
a 100.000 quest'anno", ha dichiarato Dan
Virtopeanu, Consulente marketing mobile e
Business development manager per la Piconet,
una società del gruppo ETA, specializzata nel
sistema di pagamento del parcheggio tramite
cellulare. Il costo medio di un contratto di due
anni, IVA esclusa, per un sistema GPS, che
preveda le attrezzature, l'installazione e un
abbonamento mensile, è di circa 200€. Se
vengono installati sensori aggiuntivi, il prezzo
può aumentare del 25-30%. "Anche se in
Romania ci sono oltre 5 milioni di veicoli
registrati, il mercato con un potenziale
immediato per i sistemi telematici è quello dei
veicoli
commerciali,
trattori,
camion
e
attrezzature agricole. La lotta per il settore delle
auto private non è ancora iniziata in Romania",
dice Cristian Nicolae. Il mercato business ha
ancora spazio per crescere, mentre la domanda
da parte dei proprietari di automobili individuali è
ancora bassa.
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