Notiziario sulla Romania
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Notiziario sulla Romania
18 MAGGIO – 25 MAGGIO 2012 N° 20/2012 NOTIZIARIO SULLA ROMANIA 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 CONTENUTI Politica Economia Finanza Industria Daniel Constantin: stiamo preparando una serie di misure legislative per promuovere i prodotti alimentari romeni La nomina del Procuratore Generale e del Capo all’Anti-Corruzione fa scoppiare le polemiche Traian Basescu ha incontrato il vicepresidente Chevron, Ian MacDonald Chi rappresenterà la Romania al Consiglio Europeo? Programma di lavoro 9.00-17.00 nelle istituzioni pubbliche Il Primo Ministro Ponta in visita in Afghanistan Vertice NATO: ritiro militare dall’Afghanistan nel 2014 La Proposta di revisione costituzionale rimandata in Commissione La Camera dei Deputati ha approvato il progetto della legge elettorale di Antonescu e Ponta Ponta: pronto a discutere in parlamento dell’Unione Europea BERS: la Romania sarà in grado di resistere alla nuova crisi Il Governo ha fissato l’aumento degli stipendi e delle pensioni Romania: di nuovo in recessione Il ministro Campeanu: il sistema previdenziale pubblico necessita di riforme Circa 3,5 milioni di romeni emigrati negli ultimi 40 anni. Persi 40-50 miliardi di euro La Deveho riceverà 200.000 euro quest’anno dalla vendita di licenze e servizi Il numero degli agricoltori bio raddoppierà entro la fine dell’anno. Il Primo Ministro denuncia enormi frodi con i Fondi Europei Romania: eurozona l’obiettivo per il 2015 Nuove modifiche al Codice Fiscale contro l'evasione fiscale Fondi UE: la Romania rischia una nuova sospensione dei finanziamenti Fondul Proprietatea porta moneta estera nella Borsa ma non riesce ad attrarre gli investitori locali Dacian Ciolos avverte: in Romania serve un programma operativo sui mutui In calo le imposte sulle transazioni nella Borsa di Bucarest Nuovo deprezzamento record del RON Continuano i lavori per l’autostrada Transilvania Hidroelectrica: nuovi prezzi e nomina di un nuovo top management Gitenstein: i contratti con Chevron potrebbero concludersi a causa della moratoria sull'estrazione del gas da scisti bituminosi Ford triplicherà la produzione in Romania Alfred Toepfer continua a investire in Romania con la costruzione di un silos da 18.000 tonnellate Vodafone Romania riporta un calo nel fatturato e profitti leggermente superiori nell’anno fiscale 2011-2012 Il mercato romeno delle assicurazioni sale dello 0,35% su base annua nel 1° trimestre, per 2,17 miliardi lei 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 Omniasig: il 2012 sarà un anno difficile per il settore assicurativo, lieve crescita attesa ANRE potrebbe proporre riduzione degli aiuti di Stato per la produzione di energia solare Dacia presenta il suo ultimo modello - la Dokker Hyosung costruirà un impianto per componenti pneumatici e airbag da 150 milioni di dollari CFR affitta tre tratte ferroviarie ad operatori privati a prezzi a partire da 12.700 Ron/anno Il mercato dei sistemi GPS ha raggiunto i 40.000 veicoli nel 2012 Notiziario sulla Romania 3 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 Politica Daniel Constantin: pronte misure legislative per promuovere i prodotti alimentari romeni Mediafax, 20 maggio Il ministro dell’Agricoltura Daniel Constantin ha dichiarato che si sta occupando di una serie di misure legislative per promuovere i prodotti agroalimentari romeni. Constantin mira a incoraggiare gli ipermercati a vendere più prodotti locali. Il ministro ha definito questo progetto una delle due sfide del suo mandato: l’altra sarebbe il miglioramento del tenore di vita nell’ambito rurale, sostenendo l’agricoltura. Frutta, verdure e carni importate arrivano infatti nei negozi e ai mercati a un prezzo fino a dieci volte superiore rispetto a quello iniziale. L’importazione di prodotti agroalimentari ha raggiunto nel 2011 i 3,91 miliardi euro, superando del 12,8% il livello del 2010. Polemica per le nomine del Procuratore Generale e del Capo all’Anti-Corruzione Nine O Clock, 20 maggio Le dichiarazioni del Primo Ministro Victor Ponta riguardo al meccanismo di nomina del Procuratore Generale e del Capo della Direzione Nazionale Anticorruzione (DNA), hanno scatenato una serie di polemiche. Secondo il neo Premier, queste nomine dovrebbero essere effettuate dal Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), senza il coinvolgimento del Ministro della Giustizia o del Presidente della Repubblica. Ponta ha aggiunto che l’attuale meccanismo è politicizzato ed è stato introdotto da Macovei, quando era all’epoca Ministro della Giustizia e molto vicino al Presidente della Repubblica. Il Primo Ministro ha assicurato di non aver discusso con l’attuale Ministro della Giustizia delle nomine, proprio per assicurare al Ministro la piena indipendenza nello scegliere persone che siano svincolate da qualsiasi legame politico, in modo da assicurare la piena indipendenza del potere giudiziario. L’ex Ministro della Giustizia Monica Mocovei ha poi dichiarato che la proposta di Ponta è faziosa perché infrange gli impegni presi dalla Romania con l’UE e stabiliti nel Meccanismo di Cooperazione e Verifica. “Da sempre” ha dichiarato la Mocovei “questo tipo di nomine vengono esercitate dal Ministro della Giustizia con l’approvazione del Presidente della Repubblica. Questo perché, in questo modo, si assicura una responsabilità politica. Il CSM non può essere giudicato dai cittadini, il Ministro sì, attraverso il voto.” Secondo la Macovei, Titus Corlatean è stato nominato Ministro per “soggiogare la giustizia e aiutare i suoi colleghi di partito”. Traian Basescu ha incontrato il vicepresidente di Chevron, Ian MacDonald Evz.ro, 21 maggio Il Presidente Traian Basescu ha incontrato Ian MacDonald, vicepresidente Chevron e presidente del Consiglio d’Affari RomenoAmericano (AMRO), ed Eric Stewart, segretario esecutivo dell’AMRO. L’incontro è avvenuto durante la visita del presidente a Chicago. Secondo un comunicato dell’Amministrazione Presidenziale, la discussione si è focalizzata sul significato del trasferimento in Romania dell’esperienza Chevron nello sfruttamento dei gas da scisti bituminosi negli Stati Uniti. Il presidente ha menzionato che la creazione recente del Consiglio d’Affari RomenoAmericano (AMRO), composto di 12 società multinazionali con sede negli Stati Uniti, può avere potenzialità tali da stimolare gli investimenti americani in Romania e di promuovere l’immagine della Romania negli ambienti d’affari e politici americani. Il presidente ha incontrato anche il senatore repubblicano dello Stato di Illinois, Chris Lauzen, di origine romena. Basescu ha discusso del problema dei visti per i cittadini romeni, assicurandosi il sostegno di Lauzen. Chi rappresenterà la Romania al Consiglio Europeo? Sette Giorni, 21 maggio Pochi giorni prima del vertice del Consiglio Europeo di Bruxelles (di mercoledì 23 maggio), non è ancora chiaro se il presidente Traian Basescu o il premier Ponta rappresenteranno la Romania al meeting. Le opinioni favorevoli o contrarie si sono succedute per tutta la scorsa settimana. Esperti, opinionisti, politici hanno interpretato in diversi modi il diritto del Presidente e quello del Premier di rappresentare la Romania negli incontri ufficiali di politica estera o europea. Il Presidente della Corte Costituzionale Augustin Zegrean ha dichiarato in merito alla rappresentanza della Romania a Notiziario sulla Romania 4 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 Bruxelles che al Consiglio Europeo dovrebbe ricevere il presidente, come è stato fatto sinora, situazione ad oggi da nessuno contestata. Il Premier Victor Ponta aveva dichiarato un giorno prima dell’intervento della Corte Costituzionale, di aver discusso con il Presidente Traian Basescu su chi dovesse rappresentare la Romania al prossimo Consiglio Europeo, ma da tale incontro non si è raggiunto alcun accordo con il Capo dello Stato e questa discussione dovrà continuare. “La soluzione, in qualsiasi caso, è quella di andare entrambi a Bruxelles, separatamente, con due aerei diversi. Non farò comunque vergognare la Romania, partendo da solo. Per il presidente è una questione di orgoglio, mentre per me è un problema di funzionamento in Europa. Se non ha l’appoggio per le misure che propone, le cose non funzionano” ha detto il Premier Victor Ponta al canale Romania TV. Ponta ha poi precisato che, probabilmente, il Presidente Basescu arriverà all’incontro informale del Consiglio Europeo del 23 maggio a Bruxelles ma Ponta arriverà alla riunione a giugno. Il Premier ha aggiunto che dal punto di vista costituzionale non esiste alcun provvedimento, secondo cui il Presidente rappresenti la Romania nelle strutture europee. “La prassi europea è che si rechino i Primi Ministri”, ha sottolineato Victor Ponta. Andrei Marga, ministro degli Esteri in carica, ha dichiarato che in base ai provvedimenti Costituzionali e all’agenda del Consiglio Europeo, il Premier Victor Ponta “non può mancare al Consiglio”. “La Costituzione detta chiaramente che il presidente deve rappresentare la Romania, firmare i trattati internazionali e nominare gli ambasciatori. La Costituzione prevede che il Governo debba attuare la politica interna ed estera sulla base del programma governativo approvato dal Parlamento. Sono tre le forze in gioco: il Parlamento, la Presidenza e il Governo”, ha spiegato Marga a Realitatea TV. Cristian Diaconescu, ex ministro degli Esteri nel gabinetto Ungureanu, attualmente Consigliere Presidenziale, sostiene che, in quanto alla presenza della Romania al Consiglio Europeo, la Costituzione prevede che il presidente è colui che “rappresenta” lo stato romeno. Qualsiasi discussione politica attorno a questo tema, altro non farebbe che “rendere vulnerabil“ il mandato del nostro paese, ha riferito Diaconescu a RFI, citato da Agerpres. “La disputa attorno alla rappresentanza della Romania al Consiglio Europeo non deve trasformarsi in una politica”, ha affermato poi l’europarlamentare del PSD Cretu a Mediafax. Sarebbe “un’anomalia” se il Primo Ministro non partecipasse al Consiglio Europeo del 23 maggio, visto che i temi che saranno discussi sono di ordine economico”. Programma di lavoro 9.00-17.00 nelle istituzioni pubbliche Mediafax, 21 maggio Il Primo Ministro Victor Ponta ha raccomandato alla direzione delle istituzioni pubbliche di adottare un programma di lavoro tra le 9.00 e le 17.00, in conformità con le norme dell’Unione Europea. Tuttavia, le istituzioni potranno scegliere il proprio programma, per esempio 8.00-16.00. Il programma di lavoro con i cittadini resta dalle 8.00 alle 16.00. A febbraio, l’allora primo Ministro Ungureanu aveva chiesto l’armonizzazione del programma di lavoro nei ministeri, nelle prefetture e nelle istituzioni decentralizzate per ottimizzare l’attività e la comunicazione tra le varie istituzioni. Il Segretariato Generale del Governo aveva rilasciato una circolare che fissava il programma di lavoro nelle istituzioni pubbliche nell’intervallo 8.00-16.00. Il Primo Ministro Ponta in visita in Afghanistan Nine O Clock, 22 maggio Le truppe romene distribuite nella provincia di Zabul dell'Afghanistan hanno ricevuto ieri la visita del Primo Ministro Victor Ponta. Il Ministero della Difesa Nazionale ha riportato in un comunicato stampa che il capo del governo di Romania è stato informato sulla situazione del compimento delle missioni principali dei soldati romeni nella loro area di responsabilità nel sud Afghanistan, su come vengono svolti gli obblighi di cooperazione con le forze della Coalizione con le forze di sicurezza afghane nonché sulle azioni a sostegno della popolazione locale. Durante la seconda parte della giornata, i membri della delegazione si sono recati a Kandahar, dove hanno incontrato il capo del Comando della regione meridionale della International Security and Assistance Force (ISAF), il Generale statunitense James Huggins, con cui ha discusso l’ottima collaborazione tra l'esercito romeno e le truppe degli altri partner ISAF. L'esercito romeno partecipa attualmente nel quadro delle operazioni in Afghanistan con circa 1.800 unita’. Prima di partire per l'Afghanistan, il premier ha mostrato tutto il proprio apprezzamento e gratitudine, come Notiziario sulla Romania 5 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 paese e nazione, per il ruolo militare della Romania nelle operazioni in Afghanistan. Vertice NATO: ritiro militare dall’Afghanistan nel 2014 Rri.ro, 22 maggio Una delle principali conclusioni del vertice NATO svoltosi a Chicago riguarda il ritiro delle forze militari dall’Afghanistan, il cui futuro ha costituito un tema importante sull’agenda del summit. La dichiarazione finale conferma il ritiro totale delle truppe per la fine del 2014. In tal senso, si intravede la fine della campagna contro i talebani, avviata nel 2001, che ha mobilitato 130.000 militari di numerosi Paesi. Eppure, i leader degli stati partecipanti alle missioni in Afghanistan hanno sottolineato che il Paese non sarà abbandonato dopo il ritiro delle truppe combattenti. Il presidente americano, Barack Obama, ha ammonito sui rischi in termini di sicurezza in Afghanistan, dal momento che i talebani si confermano come un forte nemico. Gli effettivi delle forze afghane dovrebbero arrivare a 352.000 militari e poliziotti, in modo da essere capaci di assumere la responsabilità della sicurezza nell’intero Paese alla fine del 2014. La dichiarazione finale del vertice precisa ancora che viene contemplata la riduzione progressiva a circa 230.000 militari con un budget di quattro miliardi all’anno, che verrà riesaminato periodicamente, a seconda dell’evoluzione sul campo. La Romania ha annunciato un sostegno finanziario a partire dal 2015 per la sicurezza in Afghanistan, dove sono stazionati al momento 1.800 militari. D’altra parte, la NATO ha ufficializzato la prima tappa del progetto sullo scudo antimissile in Europa, che include anche gli intercettori collocati in Romania. Sempre a Chicago, la NATO ha ribadito l’interesse per i Balcani occidentali, per la zona del Mar Nero e del Caucaso del sud, ha spiegato il capo dello stato Traian Basescu. L’Alleanza Nord-Atlantica ha dichiarato di sostenere senza riserve il principio di diritto internazionale sulla sovranità di stati quali la Moldova, la Georgia e l’Azerbaigian. Traian Basescu ha fatto riferimento anche al conflitto in Transnistria, regione separatista russofona all’est della Moldova, che ha dichiarato unilateralmente l’indipendenza da Chisinau nel 1992, dopo una guerra che si è conclusa con l’intervento delle truppe russe a sostegno dei secessionisti. La Romania concede una particolare attenzione alla soluzione di questo problema all’interno della confinante Moldova. “Farei una menzione speciale in riferimento alla Transnistria: L’Alleanza vede la soluzione del conflitto attraverso negoziati, all’interno del formato già istituito del 5+2. Quindi, né gli Stati Uniti, né l’Unione Europea si collocano al di fuori del formato destinato a risolvere il problema della Transnistria”, ha detto il capo dello stato romeno. La Proposta di revisione costituzionale rimandata in Commissione Nine O Clock, 22 maggio La Camera dei Deputati ha deciso ieri di approvare la proposta del PSD di rimandare alla Commissione giuridica il progetto di revisione Costituzionale. Il PDL ha reso noto che questa mossa è “come polvere negli occhi per qualcuno”. Valeriu Zgonea, leader del gruppo dei deputati PSD, ha chiesto che la proposta del proprio partito venisse approvata perché “la modifica della Costituzione era una questione discussa in modo segreto in Commissione Giuridica tra 3 o 4 deputati”. Eugen Nicoleascu, leader del gruppo PNL, ha dichiarato che la Costituzione dovrebbe essere rivista da un Parlamento legittimato, e solo il futuro Parlamento potrà seriamente affrontare questa questione. In risposta, il parlamentare PDL Daniel Buda, Presidente della Commissione Giuridica, ha dichiarato che il lavoro su questo progetto “è stato svolto con tutti coloro i quali volevano parteciparvi”, sottolineando che il dibattito in Commissione era previsto in agenda. I parlamentari hanno deciso – con 115 voti a favore, 29 contro e 6 astensioni – che la bozza di riforma costituzionale dovrebbe tornare in Commissione giuridica in 3 settimane. La Camera dei Deputati ha approvato il progetto della legge elettorale di Antonescu e Ponta Mediafax, 22 maggio La Camera dei Deputati ha adottato il progetto sul sistema del voto uninominale iniziato da Crin Antonescu e Victor Ponta, con 180 voti a favore, 30 contro e 26 astensioni. Tutti gli emendamenti PDL e UDMR sono stati respinti, tra cui la diminuzione del numero dei parlamentari a solo 300. Secondo il progetto USL, il vincitore di ogni collegio elettorale diventerà parlamentare e le minorità che superano il 7% nei distretti riceveranno in più un mandato. La soglia elettorale è stata eliminata. Inoltre, è stata adottata una disposizione secondo cui i collegi Notiziario sulla Romania 6 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 elettorali saranno delimitati come nel 2008. Prima del voto, il PDL aveva annunciato che non sosterrà il progetto se la proposta della diminuzione del numero dei parlamentari non verrà adottata. L’UDMR aveva dichiarato di astenersi dal voto, mentre il gruppo UNPR e quello delle minoranze avevano deciso di votare a favore del progetto. Durante le discussioni, vari rappresentanti delle organizzazioni non governative hanno protestato contro l’adozione del progetto. In questo caso, la Camera dei Deputati è il foro decisionale. Il progetto legislativo sarà inviato al Presidente Traian Basescu per la promulgazione. Ponta: pronto a discutere in parlamento dell’Unione Europea Ziarul Financiar, 24 maggio Il Primo Ministro romeno Victor Ponta ha informato giovedì il Senato e la Camera dei Deputati, in una lettera aperta, che vuole presentare in Parlamento una dichiarazione sulle questioni all'ordine del giorno dell’Unione Europea, rilevanti per la Romania, e gli obblighi connessi. Il Primo Ministro, tuttavia, non ha chiesto al Parlamento di decidere chi deve rappresentare la Romania al vertice del Consiglio Europeo del 28 giugno. Secondo l'articolo 107, comma 1 della Costituzione della Romania, il primo ministro presenta nelle relazioni al Parlamento e le dichiarazioni relative alla politica del governo, che diventano una priorità per i dibattiti legislativi. Ponta chiederà, in una lettera aperta, al Parlamento di decidere sul mandato di rappresentanza della Romania al vertice del Consiglio Europeo. Ponta ha detto all'inizio di questa settimana che il presidente Traian Basescu non ha alcuna competenza nel settore della politica economica e la sua presenza al vertice sarebbe inutile. Secondo Ponta, il Consiglio Europeo discuterà questioni che riguardano l'attività del Governo, e ha ribadito che la Romania deve essere rappresentata dal suo Primo Ministro. Economia BERS: la Romania sarà in grado di resistere alla nuova crisi Nine O Clock, 20 maggio Ci sono timori che le banche greche presenti nella regione non siano in grado di finanziare le proprie filiali e alcuni analisti hanno anche espresso preoccupazione per il ritiro dei fondi dalle stesse, informa CNBC.com. "Un anello di difesa deve essere costruito intorno ai paesi dell'Europa Orientale, la Romania, la Bulgaria e la Serbia, per aiutarli ad affrontare le conseguenze di una possibile uscita greca dalla zona euro. Il più grande dei tre paesi, la Romania, sarà in grado di resistere alla crisi, anche se le banche greche hanno una presenza significativa nel settore finanziario del paese” hanno affermato i funzionari delle banche centrali e commerciali a CNBC.com in occasione della riunione annuale tenutasi a Londra dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS). "Tasso di solvibilità e misure prudenziali" saranno le misure che la Romania adotterà contro il possibile effetto di spillover della crisi in Grecia, secondo il governatore della Banca centrale Romena, Mugur Isarescu. Il coefficiente di solvibilità del sistema bancario di Romania è al di sopra del 14% e gli operatori locali hanno affermato che le filiali locali delle banche greche sono ben capitalizzate. Il vicegovernatore della Banca Centrale Cristian Popa ha dichiarato che il paese sta lavorando con il Fondo Monetario Internazionale sul continuo miglioramento delle metodologie di stress test per le banche locali e ritiene che la Grecia sarà in grado di superare la crisi e di rimanere nell’area euro. Steven van Groningen, Presidente della terza più grande banca in Romania, la Raiffeisen Bank Romania, ha spiegato che non desta preoccupazione la crisi greca ma ha anche aggiunto che la fiducia dei consumatori in Romania é bassa. Ciò si spiega non solo dalla crisi nella zona euro e la Grecia, ma anche dai recenti cambiamenti politici, con due governi caduti nel corso di tre mesi e la prospettiva delle prossime elezioni. Tuttavia, è convinto che la situazione sia "gestibile", nonostante le difficoltà nel mercato. D'altra parte, Gianni Franco Papa, capo della Divisione CEE di UniCredit, ha inoltre considerato che se la Grecia lascerà la zona euro non ci sarà alcun impatto importante sulla Notiziario sulla Romania 7 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 Romania e UniCredit non cambierà strategia sul mercato romeno. La BERS ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita del PIL romeno per quest'anno dello 0,8% all’1,2%, al di sotto delle stime del FMI e del Governo (1,5%). 'Fino a poco tempo fa, l'economia romena era indirizzata verso una crescita importante nel 2012, a seguito di una ripresa registrata nel 2011. Tuttavia, il calo nella zona euro sta già avendo un notevole impatto negativo sulle esportazioni romene e un andamento negativo è previsto nei mesi successivi. La crisi dell'euro sta colpendo la Romania principalmente sulle relazioni transfrontaliere bancarie, recita un rapporto della BERS emesso venerdì. Per il 2013, la BERS prevede il 2,6% di crescita in Romania, più bassa rispetto alle previsioni della Commissione Europea del 2,9%. Leggermente ottimista anche il Presidente Basescu, che ha dichiarato, durante l'incontro di sabato con i romeni a Chicago, che, nonostante la crisi dell'euro e i suoi effetti, la Romania potrà concludere il 2012 in crescita economica. Il Governo ha fissato l’aumento degli stipendi e delle pensioni Sette Giorni, 21 maggio Il nuovo governo, presieduto dal Primo Ministro Victor Ponta, sembra deciso a rispettare le sue promesse concernenti l’aumento delle pensioni e degli stipendi e sta cercando altre soluzioni per trovare fondi addizionali a questo proposito. Nella seduta svoltasi la scorsa settimana, il Governo ha deciso di recuperare 250-300 milioni di lei dai Comuni del PDL e limiterà le spese sostenute per gli appalti pubblici e per gli spostamenti esterni. Tali misure sono necessarie per assicurare i fondi relativi al rimborso per i pensionati dell’aliquota CASS (a titolo di contributi di assistenza sanitaria) indebitamente riscossa, afferma il primo ministro Ponta. “Attualmente, il Governo dispone di fondi per il rimborso verso i pensionati dell’aliquota di assistenza sanitaria indebitamente riscossa soltanto per un periodo di tre mesi, rispettivamente per giugno, luglio ed agosto ed ha ancora bisogno di circa 400 milioni di lei per coprire i pagamenti anche negli ultimi quattro mesi del 2012. Questa somma sarà assicurata attraverso la rettifica del budget predisposta per luglio”, ha confermato il Primo Ministro. Il Governo ha adottato un’ordinanza di urgenza attraverso la quale ha sospeso la riscossione da parte dello stato dell’aliquota di contributi di assistenza sanitaria per le pensioni che superano i 740 lei, finora riscossa sopra il limite legale. In tal modo, i pensionati riceveranno indietro questi soldi, in 16 rate mensili, a partire dal mese di giugno. Il Ministero del Lavoro, della Famiglia e della Tutela Sociale (MMFPS) ha iniziato un dibattito pubblico sul progetto di Ordinanza governativa di Urgenza in riferimento all’identificazione dei provvedimenti per il rimborso dei contributi di assicurazioni sanitarie. Il progetto di normativa prevede ancora che fino al 25 agosto 2012 il Governo avrà tempo di approvare il grafico e la modalità di rimborso delle somme previste e il rimborso sarà effettuato ex officio da parte della Cassa Nazionale per la Previdenza Sociale. I provvedimenti annunciati dal governo hanno generato la reazione immediata di un numero elevato di sindaci del Paese. 21 sindaci della provincia di Prahova hanno chiesto dinanzi al giudice l’annullamento dell’Ordinanza Governativa mediante la quale il Governo presieduto da Ponta dovrebbe ritirare il denaro concesso ai sindaci all’inizio di aprile. “Tali soldi non sono utilizzati nell’interesse personale di alcun sindaco PDL. Sono soldi della comunità. Abbiamo progetti europei da cofinanziare oppure lavori i cui termini di pagamento sono scaduti di oltre 90 giorni. Non è mai successo una cosa del genere e non è corretto che i soldi siano ritirati”, ha affermato il sindaco della città di Comarnic, in provincia di Prahova, Dorian Botoaca. Anche i sindaci delle 22 località della provincia di Bihor hanno chiamato in giudizio il Governo Ponta e chiedono risarcimenti e l’annullamento degli atti amministrativi emessi in base all’Ordinanza governativa. In provincia di Vaslui 14 Comuni hanno chiamato in giudizio il Governo e il Ministero delle Finanze. Romania: di nuovo in recessione Sette Giorni, 21 maggio L’Istituto Nazionale di Statistica ha annunciato la scorsa settimana che l’economia romena è in calo nel primo trimestre del 2012 dello 0,1% rispetto all’ultimo trimestre del 2011. È il secondo trimestre consecutivo in cui viene registrato una riduzione economica (nel IV trimestre 2011 il ribasso è stato dello 0,2% rispetto al terzo trimestre). Questa situazione, dal punto di vista tecnico, si identifica con il fenomeno di recessione economica. Tuttavia, le opinioni degli specialisti sono diverse, anche se dimostrano principalmente ottimismo. La maggior parte degli analisti stimano per il 2012 una crescita economica compresa tra 0,5-1,2%, Notiziario sulla Romania 8 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 rispetto alla stima del FMI pari all’1,5%. L’aumento dell’assorbimento dei fondi europei e l’efficienza nell’utilizzo dei fondi pubblici sono le uniche soluzioni di cui la Romania dispone per registrare una crescita economica di oltre il 2%. Gli investimenti stranieri sono in caduta libera e dal sistema bancario non ci si può aspettare un grande supporto, soprattutto a causa delle pressioni a livello europeo in riferimento alla capitalizzazione delle banche. L’evoluzione dell’economia nel primo trimestre è stata influenzata in modo negativo anche dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli. Nel secondo trimestre potrebbe registrarsi una ripresa nel settore edile e dovrebbe andar meglio anche il settore dei servizi. Per quanto riguarda l’industria, è difficile fare previsioni”, ha riferito Ionut Dumitru, direttore di Raiffeisen Bank. Il consigliere del governatore della Banca Nazionale della Romania, Adrian Vasilescu, afferma che la recessione è soprattutto un termine statistico e che il calo economico è la conseguenza del fatto che “in Romania si lavora troppo poco”. “Abbiamo il più basso numero di lavoratori, per migliaia di abitanti, dell’UE. Fino a quando il lavoro non aumenterà, registreremo cifre del 0,1-0,2”, ha affermato Vasilescu su Realitatea TV. Adrian Vasilescu ha sottolineato che non esiste nessun collegamento tra l’evoluzione del corso di cambio e il trend del PIL e, in questo senso, un’influenza maggiore proviene dall’economia mondiale. Vasilescu ha affermato che il “leu dimostra la sua resistenza rispetto alle monete dei paesi vicini” ed ha respinto una connessione tra l’aumento dei prezzi e l’inflazione prevista per settembre, quando era previsto uno scatto inflazionistico. Per l’intero 2012, il FMI ha rivisto al ribasso le stime di crescita economica, dall’1,8 all’1,5%. La Commissione Europea prevede altresì una crescita del PIL di solo l’1,4%, rispetto all’1,6%, quanto è stato in precedenza stimato. La moneta nazionale LEU è riuscita giovedì scorso ad apprezzarsi rispetto alla moneta europea, dopo che aveva raggiunto quattro limiti minimi storici consecutivi durante la settimana. A questo punto, il corso ufficiale è diminuito giovedì scorso di circa 0,28 lei, raggiungendo la soglia di 4,4435 lei/euro. La svalutazione dell’ultimo periodo della moneta nazionale ha comportato una revisione delle previsioni relative all’evoluzione del LEU. Le nuove stime sono state presentate da ING Bank, che ritiene che un euro potrebbe raggiungere la soglia di 4,45 lei entro un mese, dopodiché il suo livello arriverà a 4,5 lei nei prossimi tre mesi e continuerà a mantenere tale livello almeno nei successivi sei mesi. Dopo un anno, il cambio potrebbe scendere nuovamente a 4,45 lei/euro, anticipano gli analisti della banca. Il ministro Campeanu: il sistema previdenziale pubblico necessita di riforme Nine O Clock, 21 maggio Il sistema previdenziale pubblico deve essere trasformato in una struttura basata sul principio dell’accumulazione individuale, mentre i flussi di denaro provenienti dai contributi dovrebbero essere utilizzati come fondi dediti allo sviluppo, è quanto affermato da Mariana Campeanu, il ministro del Lavoro. Durante una conferenza stampa a Sinaia, il ministro ha dichiarato che i contributi accumulati verranno sfruttati come “fondi per lo sviluppo”. Campeanu ha segnalato che il sistema previdenziale privato consta di un management efficiente che ha dato buoni risultati. Inoltre, Cornelia Coman, il presidente dell’Associazione per il Sistema Pensionistico Privato in Romania, ha dichiarato ieri che il potenziale sviluppo del mercato pensionistico opzionale (Pillar III) è elevato. Circa 3,5 milioni di persone dispongono dei fondi necessari per pagare i contributi al sistema. Alla fine di aprile, gli assetti netti degli 11 fondi presenti nel mercato Pillar III hanno raggiunto quota 495 milioni di lei, mentre il numero di partecipanti si è fermato a 271.441. Nove fondi sono presenti nel mercato previdenziale privato, con 5,63 milioni di partecipanti e attivi netti di 7,5 miliardi lei. Circa 3,5 milioni di romeni emigrati negli ultimi 40 anni. Persi 40-50 miliardi di euro Ziarul Financiar, 23 maggio Oltre 3,5 milioni di romeni hanno lasciato il Paese negli ultimi 40 anni, ciò significa per la Romania una perdita di 40–50 miliardi di euro, che è il denaro speso per la loro istruzione e per i servizi sociali, ha sostenuto mercoledì Dragos Rosca, capo del fondo di investimento Gemisa. Secondo Rosca, fermare la “fuga dei cervelli” deve essere la principale priorità del Governo. "La Romania ha perso 3,5 milioni di cittadini negli ultimi 40 anni. Abbiamo perso medici, ingegneri, artisti. Erano giovani che hanno lasciato la Romania per aiutare i paesi già ricchi a svilupparsi ulteriormente", ha affermato Rosca. "Lo Stato spende circa 10,000 euro per ogni cittadino con un livello medio di istruzione in materia di trasporti, servizi sociali e istruzione, fino al raggiungimento dell'età di occupazione, e la cifra raggiunge i 20,000 euro per le persone Notiziario sulla Romania 9 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 con livello di istruzione superiore", ha aggiunto. La Romania sta cercando di attrarre fondi comunitari ma allo stesso tempo sta perdendo miliardi di euro a causa dell’emigrazione, ha evidenziato Rosca. Ha inoltre aggiunto che il vero problema è che il business romeno non riesce a mettere il Governo nelle condizioni di limitare questo fenomeno. La Deveho riceverà 200.000 euro quest’anno dalla vendita di licenze e servizi Ziarul Financiar, 23 maggio La Deveho Software Consulting SRL prevede di completare quest'anno tre progetti per l'attuazione dell’ERP X3, software per il business sviluppato dal gruppo francese Sage, e ottenere un fatturato di 200.000 euro dalla vendita di licenze e servizi. Il Direttore Vendite Carmen Tzvetanovici ha riferito che il primo utente della soluzione di Sage ERP X3 sarà la Melspring Romania SRL di Giurgiu. Deveho è uno dei principali distributori Sage, che opera in Europa centrale e orientale dal 2004. L'ufficio romeno ha aperto ad aprile 2012. Lanciato nel 1999, Sage ERP X3 è una soluzione di gestione integrata rivolta alle aziende di medie e grandi dimensioni fino a 2.500 dipendenti. L'applicazione è utilizzata da 3.500 aziende e 180.000 utenti in 56 paesi, con il sostegno di 1.500 esperti Sage e 240 partner. In Romania, Sage ERP X3 integra le specifiche legali e fiscali a livello locale. A tal fine, Deveho ha lavorato a stretto contatto con l'impresa di revisione Mazars. Sage ha più di 12.000 dipendenti e sei milioni di clienti. Nell'anno fiscale conclusosi il 30 settembre 2011, il gruppo ha registrato un fatturato globale di 1,5 miliardi di euro. Il numero degli agricoltori bio raddoppierà entro la fine dell’anno Capital, 24 maggio Marian Cioceanu, presidente dell’Associazione Bio Romania, ha dichiarato che il numero dei produttori agricoli certificati nel sistema ecologico arriverà a 20.000 entro la fine dell’anno, dopo gli aumenti registrati negli ultimi anni. Nel 2010 erano registrati 3.300 agricoltori bio e nel 2011 il numero è stato pari a 10.000. Attualmente, per ogni ettaro certificato nel sistema ecologico si concedono sussidi di 160 euro. L’Associazione Bio Romania ha proposto che, nella prossima Politica Agricola Comune, la somma sia aumentata a 400 euro/ettaro per i tre anni di trasformazione. Finanza Il Primo Ministro denuncia frodi sui Fondi Europei Nine O Clock, 21 maggio Il Primo Ministro Victor Ponta ha denunciato gravi irregolarità nell’implementazione del Programma Operativo Settoriale sullo Sviluppo delle Risorse Umane (POS DRU) durante il periodo 2010 – 2011. Ponta ha dichiarato in una conferenza stampa congiunta con il Ministro degli Affari Europei Ludovic Orban che la Romania rischia di perdere circa 100 milioni di euro di fondi UE quest’anno e 1,1 miliardi nel 2013, a causa di serie irregolarità scoperte nell’implementazione del programma. Il Primo Ministro ha assicurato che il Governo lavorerà duramente per porre in essere una serie di azioni finalizzate a evitare la perdita dei finanziamenti europei. Romania: eurozona l’obiettivo per il 2015 The Diplomat, 21 maggio La Romania ha annunciato di voler entrare a far parte dell’eurozona nel 2015 con l’inserimento nell’ERM II, che prevede la riduzione del deficit strutturale sotto lo 0,7% del PIL nel 2014, in accordo con il Programma di Convergenza del 2012 adottato dal governo. La riduzione evidenzia la capacità dell’economia romena di poter raggiungere gli obiettivi di medio periodo imposti dal Patto di Stabilità 2013. Fra il 20132015, il programma di convergenza propone una previsione macroeconomica che dovrebbe portare il PIL a una crescita fra il 3,1 e il 3,9%, intorno ad un punto percentuale, in virtù dei contributi offerti dagli investimenti e dai fondi strutturali europei. Quest’anno, si prevede una crescita del PIL dovuta principalmente alla spinta della domanda interna, mentre l’inflazione attesa è del 3,5% alla fine dell’anno. Nel medio periodo, la Romania dovrebbe gradualmente ridurre il suo deficit del 2,3% del PIL nel 2012, dello 1,5% nel 2013, 1,2% nel 2014 e dello 0,9% nel 2015, secondo le computazioni effettuate da ESA. Il programma di convergenza prevede miglioramenti anche nelle politiche d’investimento e nella corporate governance. Notiziario sulla Romania 10 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 Nuove modifiche al codice fiscale contro l'evasione fiscale Nine O Clock, 22 maggio Aumentare la soglia IVA e le detrazioni sulle acquisizioni auto sono solo due degli obiettivi principali fissati dalla prima iniziativa redatta da Florin Georgescu, Ministro delle Finanze. Al fine di migliorare l'amministrazione fiscale, il limite oltre il quale l'IVA verrà pagata salirà a 65.000 euro, secondo il progetto della prima ordinanza di urgenza rilasciata dal Ministero delle Finanze, Florin Georgescu, finalizzato a modificare il codice fiscale per contenere l'evasione fiscale. Il limite di esenzione IVA è attualmente di 35.000 euro, calcolato al tasso di cambio annunciato dalla BNR al momento dell'adesione della Romania all'Unione Europea (circa 3,3 RON / EUR). In valuta locale, la soglia è passata così da 119.000 lei a 220.000 lei. "Come risultato di questa misura, un minor numero di contribuenti IVA verranno registrati, per cui l'amministrazione fiscale e l'evasione fiscale sarà neutralizzata in maniera più efficiente. Un altro effetto della misura è la semplificazione dell'IVA connessa agli obblighi per i contribuenti che hanno un fatturato annuo sotto i 220.00, i quali non avranno più l'obbligo di presentare la dichiarazione IVA", recita la nota esplicativa del decreto di urgenza. Il progetto in atto elimina anche il limite fissato per il diritto alla detrazione dell'IVA sull'acquisto di veicoli, che si attesta al 50% per le acquisizioni di veicoli di seconda mano esclusivamente utilizzati nelle operazioni economiche di entità d’acquisto. Se l'automobile non è utilizzata esclusivamente per le operazioni economiche, il limite di detrazione IVA si riferisce anche al leasing, alle riparazioni, alla manutenzione e alle altre spese connesse al veicolo. Per facilitare il trasferimento dei crediti di bassa qualità nel settore bancario, il Ministero delle Finanze propone la concessione di detrazioni nel calcolo del reddito imponibile per i contribuenti cessionari che acquistano questi crediti, in vista del recupero di denaro. Le spese di rettifica per la svalutazione dei crediti acquistati saranno deducibili, nei limiti della differenza tra il valore nominale del credito e il suo prezzo di acquisto, dopo aver soddisfatto una serie di condizioni specifiche dettate delle disposizioni fiscali, per quanto riguarda la registrazione dei rispettivi crediti, l'inesistenza di rapporti di affiliazione o il periodo di registrazione. Il progetto comprende anche l'obbligo per il contribuente di determinare il guadagno/perdita netto trimestrale da cessione di obbligazioni oltre che alle azioni e ai titoli sociali nel caso di aziende non quotate. L’eliminazione dell'obbligo per il contribuente di calcolare e pagare l'imposta rappresenta un pagamento anticipato trimestrale sul conto tassa del guadagno netto annuale imponibile, sulla base del conto economico trimestrale. I contribuenti dovranno determinare il reddito annuo netto risultante dal trasferimento delle obbligazioni. Secondo tale progetto, gli investitori saranno esonerati dalla dichiarazione trimestrale dei redditi e dal pagamento delle imposte trimestrali sul reddito, ma sarà inserita una tassa anticipata del 16% sul profitto di ogni transazione. Tale misura scoraggerà gli investitori al commercio e rallenterà lo sviluppo in borsa, già così stazionaria secondo i broker, raccomandando un ritorno a un sistema di raccolta delle quote di un punto percentuale. Fondi UE: la Romania rischia una nuova sospensione ai finanziamenti Rri.ro, 22 maggio La Romania rischia di perdere nuovamente gli importanti fondi europei stanziati tramite il Programma Operativo Settoriale “Sviluppo delle Risorse Umane”. Il motivo sta nelle gravi irregolarità riscontrate dalla Commissione Europea, mediante controlli incrociati nel periodo 2010-2011, ha affermato il premier Victor Ponta. Stando al premier, le perdite potrebbero ammontare a 100 milioni di euro quest’anno, e a oltre un miliardo nel 2013. A quattro anni dalla prima sospensione della Commissione Europea dei pagamenti alla Romania per il Programma Operativo Settoriale “Sviluppo delle risorse umane”, il ministro degli Affari Europei romeno, Leonard Orban, afferma che Bucarest deve aspettarsi un’altra volta un taglio analogo in quanto ci sono ancora dei problemi nella gestione dei fondi. Secondo Orban, le principali irregolarità constatate dalle missioni di audit della Commissione Europea, rilevano la mancanza di criteri oggettivi di valutazione dei progetti e la rendicontazione inadeguata di una serie di spese per i corsi di specializzazione. Vi è un numero importante di progetti con problemi burocratici, non soltanto per quanto riguarda le retribuzioni, l’impatto e l’efficienza. Ad esempio, sono stati organizzati training per bagnini non sul litorale, ma in diverse altre parti del paese. Inoltre, sono state pagate somme eccessive ai corsisti per partecipare ai corsi e restare nel cosiddetto gruppo-target”, ha affermato Leonard Orban. Per tutti questi problemi il premier accusa gli ex- Notiziario sulla Romania 11 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 ministri del lavoro del periodo 2010-2011. Ponta parla del maggiore “buco finanziario” nel budget delle casse di Romania, per cui i colpevoli dovrebbero rispondere dal punto di vista civile e penale. Il PM ha chiesto alla Direzione di Lotta alla Frode di verificare come e’stato gestito il programma. Ponta ha ricordato, innanzitutto, del ministro democratico-liberale Ioan Botis, che si è dimesso in seguito a uno scandalo proprio sul Programma Operativo Settoriale “Sviluppo delle Risorse Umane” (POSDRU). Il secondo exministro del Lavoro nel mirino, Sebastian Lazaroiu, ha parlato di una “mafia transpartitica dei fondi europei”. L’ultimo ministro democraticoliberale del lavoro, Sulfina Barbu, ha respinto le accuse e ha mostrato che durante il suo mandato sono stati effettuati pagamenti dalla Commissione per un valore di 190 milioni di euro. Ha inoltre affermato che è stata redatta una lista di progetti ad alto potenziale di rischio, affinché fossero verificati e corretti. Anche se è possibile che la Romania sia di nuovo sanzionata dalla Commissione Europea, il ministro Orban ha affermato che i pagamenti per il POSDRU continueranno dal bilancio di stato, e che tutti i progetti saranno controllati, di nuovo, in dettaglio. Fondul Proprietatea non riesce ad attrarre gli investitori locali Ziarul Financiar, 23 maggio I fondi d’investimento stranieri hanno portato 500 milioni di dollari in borsa romena per gli investimenti della Fondul Proprietatea (FP.RO). Tuttavia, gli azionisti del fondo sono diminuiti nel corso degli ultimi mesi, segno che le azioni non sono in grado di attirare nuovi investitori locali. I fondi esteri hanno cominciato a comprare Fondul Proprietatea di nuovo all'inizio di Maggio, dopo che ad Aprile avevano ridotto le loro quote, tenendo i profitti realizzati da inizio anno. Approfittando del calo del prezzo delle azioni, gli investitori istituzionali esteri hanno acquistato circa 123 milioni in azioni da Maggio (0,9% del capitale), con investimenti per un totale di circa 14 milioni di euro. Hanno aumentato le loro quote al 47,16% del capitale sociale del fondo. D'altro canto, gli investitori istituzionali romeni sono stati i principali venditori di azioni Fondul Proprietatea dall'inizio di questo mese, tagliando le loro partecipazioni a meno del 10%. Il fondo ha perso oltre 170 azionisti dall'inizio di maggio, con il loro numero totale sceso a 9.657 unita’. La tendenza a ridurre il numero degli azionisti della Fondul Proprietatea sta andando avanti da diversi mesi. Il numero dei soci è sceso di 1200 dalla fine dello scorso anno, in cui erano 10.845. Questo è relativamente normale, se si considera che lo Stato non ha più emesso azioni e ha smesso di fornire un risarcimento dalla fine del 2011, mentre quelli che hanno ricevuto a titolo di risarcimento le azioni continuano a venderle ad azionisti stranieri. Inoltre, il calo del numero degli azionisti mostra che il fondo non è in grado di attrarre nuovi investitori romeni in borsa. La quotazione del Fondo era destinata, tra l'altro, a portare gli investimenti stranieri in borsa, nonché di riportare i piccoli investitori locali nel mercato. Tuttavia, né lo sconto di oltre il 50% al quale sono scambiate le azioni del Fondo, né i dividendi o l'aumento del 40% registrato nei primi due mesi dell'anno, sono riusciti ad attrarre l'interesse degli investitori locali, ormai restii a tornare in borsa dopo che il crollo del mercato 2008 ha decimato i loro portafogli. Dacian Ciolos avverte: in Romania serve un programma operativo sui mutui Nine O Clock, 23 maggio Il commissario europeo per l’Agricoltura Dacian Ciolos avverte le autorità romene sulla necessità di costituire un programma sui mutui per gli agricoltori locali, per preparare economicamente la Romania al momento in cui agli investitori stranieri sarà permesso di acquistare terre senza alcuna restrizione, come previsto dal 1 gennaio 2014. “E’ necessario agire ora per aiutare la nostra gente ad acquistare le terre, prima che lo facciano del tutto gli stranieri”, ha affermato Ciolos lo scorso giovedì. In accordo con i dati pubblicati dal ministro dell’Agricoltura, gli investitori stranieri controllano 700,000 ettari di terreni coltivati in Romania, circa il 9% delle terre arabili totali. E’ previsto un aumento dopo il 2014, quando le ultime barriere economiche contro l’acquisto di terreni agricole verranno abbattute. Diverse autorità romene hanno richiesto l’interdizione in tal proposito, ma il ministero degli Affari Europei Leonard Orban ha risposto che la domanda locale non è in grado di soddisfare l’offerta di terre agricole. “La Romania non è in grado di sfruttare tutto il potenziale offerto dall’incolto, e per tale motivo è necessario far ricorso alla domanda estera; è un processo graduale che si svilupperà in 2-3 anni, e tutte le istituzioni europee nonché gli stati membri si sono trovati d’accordo. La decisione di mantenere un tetto massimo all’acquisto non è una richiesta che può essere soddisfatta” ha concluso Orban. Notiziario sulla Romania 12 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 In calo le imposte sulle transazioni nella Borsa di Bucarest Nine O Clock, 23 maggio Il presidente del Consiglio di Amministrazione della Borsa, Lucian Anghel, ha affermato che il ministro delle Finanze è disposto a diminuire le imposte sui profitti da transazioni finanziarie, in virtù delle critiche ricevute nel mercato dei capitali da parte degli investitori. “La Borsa di Bucarest ha richiesto un meeting per poter discutere sulle modifiche che verranno apportate alla normativa fiscale. Si prevedono un’apertura maggiore alle transazioni e un supporto certo agli investitori, soprattutto per le aste promosse dallo Stato per società come Romgaz e Hidoelectrica” ha dichiarato Anghel. I broker ritengono che il 16% di tassazione su ogni transazione individuale sia un prelievo eccessivo che porterà a una minore crescita del mercato. La loro proposta è il taglio di un punto percentuale. Lucian Anghel ha incontrato il segretario di stato del ministro delle Finanze Liviu Voinea, nonché il presidente dell’Associazione degli Uomini d’Affari Romeni Florin Pogonaru per discutere della proposta fiscale concernente il mercato di capitale. In accordo con le modifiche proposte, gli investitori saranno esonerati dal prelievo fiscale per un quarto rispetto all’attuale legge. Saranno poi esonerati dal pagare un quarto delle tasse sui profitti. Il progetto di modifica fiscale è attualmente in corso di dibattito. Nuovo deprezzamento record del RON Nine O Clock, 24 maggio La valuta romena ha raggiunto ieri un nuovo record regativo, per un deprezzamento pari a 4,4662 RON/EURO, in un mercato dove le quotazioni hanno registrato il livello record di 4,4715 RON/EURO. Il precedente record di 4,4587 RON/EURO è stato registrato mercoledì. Il tasso di cambio del RON contro l’euro ha superato tutti i record storici precedenti a partire da Maggio, perdendo l’1,57%. Le cause sono da ravvisarsi nelle tensioni politiche conseguenti alla caduta del governo e alle turbolenze registrate nell’eurozona. Dall’inizio del 2012, la valuta ha perso il 3,39% contro l’euro, partendo da un tasso di cambio del 4,3197 a fine dicembre. Il tasso di cambio in dollari è attualmente a 3,5617 RON/USD, mentre la quotazione del franco svizzero è a 3,7195 RON/CHF, un nuovo record dopo il 05.09. 2011. Industria Continuano i lavori per l’autostrada Transilvania Nine O Clock, 20 maggio I lavori di costruzione dell’autostrada Transilvania continueranno nel distretto di Bihor dopo che il Ministero dei Trasporti ha destinato 98 milioni di lei a Bechtel, la ditta costruttrice, ha annunciato venerdì il ministro dei Trasporti Ovidiu Silaghi. Silaghi ha aggiunto che è nell'interesse della Transilvania continuare i lavori di costruzione. "Siamo in trattative con i rappresentanti della Bechtel e dobbiamo dare loro un’altra tranche di 240 milioni di lei entro la fine del mese. Continueranno a lavorare e troveremo soluzioni per la differenza", ha spiegato Silaghi. Inoltre, Silaghi ha criticato la "furbizia" di costruire una strada che conduce "dal nulla verso il nulla", riferendosi al Turzii Campia - Gilau localizzata nel distretto di Cluj. Bechtel continuerà a lavorare sul Turzii Campia - Gilau e Suplacu de Barcau –Bors, che rappresentano 118 km di autostrada su un totale di 415 km. L'autostrada comprende altri sei sezioni per un totale di 297 km, vale a dire Brasov - Fagaras (53 km), Fagaras - Sighisoara (52 km), Sighisoara - Ogra (56 km), Ogra Campia Turzii (36 km), Vest Cluj - Mihailesti (24 km) e Mihailesti - Suplacu de Barcau (76 km). Hidroelectrica: nuovi prezzi e nomina di un nuovo top management Nine O Clock, 20 maggio Il ministro dell'Economia, Daniel Chitoiu, ha affermato venerdì l’eliminazione del prezzo fisso previsto nei contratti bilaterali firmati da Hidroelectrica e la fissazione di prezzi a livello di mercato. Chitoiu ha aggiunto che non fornirà dettagli su come il prezzo sarà calcolato, in quanto le trattative sono ancora in corso. Il ministro ha spiegato che una formula sarà applicata e si prenderà in considerazione il prezzo dello scambio di energia (OPCOM). Inoltre, i negoziati saranno completati entro la fine di questo mese. Da quando è stato nominato ministro, Chitoiu ha apportato anche una serie di cambiamenti nel top management di Hidroelectrica, compreso il Consiglio di Amministrazione della società. "Non potrò fornire altri dettagli tecnici, perché le trattative sono ancora in corso, seguiranno altre fasi, in Notiziario sulla Romania 13 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 modo da poter concludere i negoziati fino alla fine di maggio", ha riferito il ministro. Il governo istituirà una squadra interministeriale che dovrà consultarsi con gli operatori economici che si occupano del gas e del petrolio, al fine di elaborare un pacchetto legislativo di misure fiscali riguardanti le imposte sui redditi eccezionali e sulle royalties, ha aggiunto Chitoiu. Secondo il ministro, le nuove royalties saranno stabilite per il 2015-2024, il che significa che il loro livello non sarà modificato, come sostenuto di recente. Le autorità dovranno poi fissare una tassa sui redditi eccezionali di società del gas e il denaro così ottenuto entrerà in un "conto speciale" destinato a proteggere i consumatori vulnerabili contro gli effetti dei prezzi liberalizzati. Chitoiu ha annunciato di aver nominato l’avvocato Remus Vulpescu come capo dell'Ufficio di proprietà dello Stato e la privatizzazione dell'industria (OPSPI). Tuttavia, Vulpescu è stato nominato anche Presidente del Consiglio di Hidroelectrica e ciò rappresenta un conflitto d’interessi. Vulpescu sostituisce così l'ex capo OPSPI Florin Vladan, che si è dimesso il 7 maggio, dopo il cambio di governo. Gitenstein: i contratti con Chevron potrebbero concludersi a causa della moratoria sull'estrazione del gas da scisti bituminosi Nine O Clock, 20 maggio L'ambasciatore americano, Mark Gitenstein, discuterà con il ministro dell'Economia Daniel Chitoiu in merito alla moratoria sull'estrazione del gas, cercando di scoprire quali siano le ragioni dietro questa decisione e quale sarà il prossimo passo del Governo romeno. Inoltre, ha sottolineato che non ha avuto un colloquio con il Primo Ministro su questo tema ma che è a conoscenza della posizione degli Stati Uniti. L'ambasciatore ha spiegato che il nuovo governo vuole aspettare un po’, prima di decidere se i pozzi verranno utilizzati. "Il mio consiglio sarebbe di verificare almeno l'esistenza di giacimenti di gas scisto in Romania. Non mi sembra irragionevole per il governo, ora che è tornato in possesso dei giacimenti dopo otto anni, capire quale tecnologia sarà utilizzata e stabilire quale strategia sarà seguita. Sono a conoscenza che quando si passa dall'esplorazione all’estrazione, alla perforazione, al fracking e all'estrazione di gas la situazione è diversa", ha spiegato Gitenstein. Allo stesso modo, ha sottolineato che se la moratoria durerà troppo a lungo il contratto del governo romeno con Chevron non sarà applicato. "Chevron ha una licenza di esplorazione. Il governo romeno dovrà decidere se pagare il gas naturale a un prezzo cinque volte superiore a quello degli americani. E' possibile che non ci siano depositi di gas scisto in Romania, in questo caso il prezzo del gas naturale rimarrà invariato. Ma se c'è un modo di estrarre gas senza compromettere l'ambiente credo che i romeni vorranno adottarlo", ha dichiarato Gitenstein. Inoltre, ha sostenuto che il compito di Chevron è anche quello di spiegare al popolo romeno che l'estrazione non impatterà sull'ambiente e presenterà al ministro dell'Economia documenti sul piano americano per l'estrazione di gas. "Se esistono giacimenti di gas scisto e si decide di procedere, dovrà essere stilato un piano trasparente per rassicurare la gente sulla protezione dell’ambiente. Nel caso degli Stati Uniti, si è istituita una commissione in seno al Dipartimento per l'Energia, la cosiddetta commissione Deutch" ha sotenuto Gitenstein. Egli ritiene che sarebbe saggio per il governo romeno analizzare questo piano. "Se questa è la ragione per la moratoria, credo che questa sia una buona idea. Presenterò io stesso i documenti al ministro dell'Economia", ha dichiarato Gitenstein. L'ambasciatore comprende le preoccupazioni sull'impatto ambientale, preoccupazioni che sono le stesse anche negli Stati Uniti. "Negli Stati Uniti ci sono 11.000 pozzi in cui l'estrazione avviene attraverso fracking e questa tecnica è molto usata. Anche se è rischioso, abbiamo una buona regolamentazione, il processo è trasparente e abbiamo ottenuto grandi successi, senza conseguenze per l'ambiente. La tecnica fracking è già utilizzata nel 90% dei pozzi romeni, la messa al bando di tale tecnica comporterebbe la chiusura del 90% dei pozzi esistenti. Non credo sia un approccio molto buono", ha concluso Gitenstein. Facendo riferimento a queste preoccupazioni, il presidente Traian Basescu ha dichiarato venerdì durante l'incontro con Richard Morningstar, inviato speciale degli Stati Uniti e Segretario di Stato per l'energia eurasiatica, che una strategia dovrebbe essere sviluppata per spiegare ai romeni che l'estrazione di gas non comporterà gravi rischi. L’Ambasciatore degli Stati Uniti e il segretario presidenziale Cristian Diaconescu hanno partecipato anche alla riunione che ha avuto luogo al Palazzo Presidenziale. Il Governo Ponta conta di fissare una moratoria sull'estrazione del gas. Notiziario sulla Romania 14 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 Ford triplicherà la produzione in Romania Repubblica.it, 21 maggio Ford triplicherà l'attuale produzione dei motori a benzina EcoBoost, superando le 480.000 unità nel 2015, contro le 141.000 del 2011. E sempre entro il 2015 oltre 300.000 vetture monteranno il nuovo EcoBoost 1.0 a tre cilindri. L'annuncio arriva in occasione dell'avvio della produzione dell’innovativo propulsore presso il nuovo impianto di Craiova, in Romania. Ford prevede di produrre per l'Europa 800.000 veicoli cosi’dotati. "Il nostro piano di produzione per i motori EcoBoost è molto intenso, e siamo sicuri che i nostri clienti ne approfitteranno" ha spiegato Sherif Marakby, direttore “motori e trasmissioni” di Ford Europa. "È il risultato della massima innovazione, e il motore EcoBoost 1.0 non ha rivali in quanto a equilibrio tra efficienza, potenza e brillantezza". La crescita della produzione si accompagna alla disponibilità dei motori EcoBoost per un numero crescente di vetture Ford europee, che entro il 2015 raddoppierà, passando dagli attuali 5 modelli, a 10. I motori saranno montati, entro il 2015, su più della metà di tutte le vetture europee Ford a benzina. Alfred Toepfer continua a investire in Romania con la costruzione di un silos da 18.000 tonnellate Ziarul Financiar, 22 maggio Alfred C. Toepfer International, il secondo leader per il commercio di materie prime sul mercato romeno, con oltre 400 milioni di euro di fatturato l'anno, sta costruendo un silos da 18.000 tonnellate a Calarasi, nel sud della Romania. L'operatore possiede un impianto simile a Oltenita. L'Investimento per il silos di Calarasi si attesta tra i 2,5 e 3 milioni di euro, secondo le stime di ZF basate degli investimenti già effettuati per costruzioni simili. Una volta che il silos di Calarasi sarà completato, gli operatori controlleranno silos e capacità di stoccaggio del grano per una capacità totale di quasi 140.000 tonnellate in Romania. Non è ancora chiaro quando il silos diverrà operativo, ma i dati forniti dal comune di Calarasi mostrano che il permesso di costruzione è stato concesso lo scorso agosto ed ha una durata di 24 mesi. L’investimento in corso costituisce un passo verso il completamento del piano d’investimento, annunciato nella seconda metà del 2011, di Archer Daniels Midland, che possiede l’80% di Alfred C. Toepfer. Il silos consentirà ad Alfred Toepfer di consolidare la sua posizione in una zona dove il rivale Glencore (attraverso la Romsiloz Cereale) e la produttrice di prodotti agricoli Agro-Chirnogi possiedono la maggiore capacità di stoccaggio. Vodafone Romania riporta un calo nel fatturato e profitti leggermente superiori nell’anno fiscale 2011-2012 Ziarul Financiar, 22 maggio Vodafone Romania ha registrato ricavi pari a 812,1 milioni di euro nell’anno fiscale 2011-2012 conclusosi il 31 marzo, in calo del 2,7% l'anno. I suoi guadagni al lordo di interessi, imposte e ammortamenti (EBITDA) sono saliti del 1,4% a 302,9 milioni di euro. I ricavi della società sono scesi del 3,4%, a 768,7 milioni di euro, nel periodo indicato, in parte influenzato dalla riduzione delle tasse d’interconnessione applicate a partire dal 1 marzo 2012. Il numero di clienti è sceso a 7.939.000 al 31 marzo, dai 8.327.000 dell'inizio del 2012. Il numero di utenti è diminuito di 1,257 milioni rispetto allo stesso periodo del 2011, a causa della disconnessione continua delle SIM prepagate inattive da parte dei clienti durante tutto l'anno e l'introduzione dei nuovi principi contabili. I ricavi della società di servizi mobili a banda larga sono aumentati del 30% l'anno nei primi tre mesi del 2012. Il ricavo medio per utente (ARPU) ha raggiunto i 7 euro nell'intervallo gennaio-marzo 2012, rispetto ai 6,1 euro dello stesso periodo nel 2011. Vodafone ha registrato ricavi totali di 46,4 miliardi di sterline (53,8 milioni di euro) nell'anno fiscale 2011-2012 chiuso il 31 marzo, in crescita dell’1,2% l'anno, e un utile netto di 7 miliardi di sterline (8,1 miliardi di euro), in calo dell’11% l'anno. Secondo la Reuters, il gruppo ha ridotto i suoi obiettivi di vendita nel medio termine per le avverse condizioni economiche in Europa del Sud, sulla base delle misure di austerità applicate nella maggior parte dei paesi UE. Il mercato romeno delle assicurazioni sale dello 0,35% su base annua nel 1° trimestre, per 2,17 miliardi lei Ziarul Financiar, 22 maggio Il mercato delle assicurazioni generali e sulla vita in Romania è cresciuto dello 0,35% nel primo trimestre dell'anno, fino a 2,17 miliardi lei (488 milioni di euro), alimentato dal comparto assicurativo, che ha visto una crescita dello 0,55%, a 1,73 miliardi lei. Il segmento delle assicurazione sulla vita ha registrato una Notiziario sulla Romania 15 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 flessione dello 0,45% nel primo trimestre, fino a 431,9 milioni di lei. "Per la prima volta dopo il 2009, il mercato assicurativo locale ha registrato una leggera crescita", ha riferito il presidente della CSA Constantin Buzoianu. Le polizze sottoscritte nella capitale e nella regione di Ilfov rappresentano il 46,41% del totale. Sul comparto assicurativo (in generale) il 61,82% dei premi riguardano le assicurazioni auto: con le assicurazioni auto volontarie CASCO al 26,2% e le assicurazioni auto obbligatorie RCA al 35,6%. Le assicurazioni contro gli incendi e le calamità naturali hanno rappresentato il 15,01% del comparto assicurativo in generale. Secondo il regolatore dell’assicurazione, il volume dei premi sottoscritti per l'assicurazione volontaria sulla casa è sceso del 29,07%, mentre il segmento di assicurazione obbligatoria sulla casa ha registrato un brusco calo, di oltre il 72%, a 2,2 milioni di lei. CSA ha aggiunto che gli assicuratori hanno pagato richieste di risarcimento danni per oltre 1,2 miliardi lei nel primo trimestre, in crescita dello 0,24%. Omniasig: il 2012 sarà un anno difficile per il settore assicurativo, attesa lieve crescita Ziarul Financiar, 22 maggio Questo sarà un anno difficile per il mercato assicurativo, con una crescita lieve delle sottoscrizioni, ha riferito Mihai Tecau, Direttore esecutivo di Omniasig (ex BCR Asigurări). "Il 2012 non sembra un anno di crescita a due cifre. Sarà un anno difficile, con un probabile leggero aumento delle sottoscrizioni. Il mercato assicurativo ha un alto potenziale e una crescita delle vendite potrebbe essere raggiunto aumentando il grado di formazione professionale dei dipendenti del settore assicurativo" ha detto martedì Tecau nel corso di un seminario sul tema. Il mercato delle assicurazioni generali e delle assicurazioni sulla vita in Romania è aumentato dello 0,35% nel primo trimestre dell'anno, fino a 2.17 miliardi lei (488 milioni di euro), alimentato dal comparto assicurativo in generale, che ha visto una crescita dello 0,55%, fino a 1,73 miliardi lei. Il segmento delle assicurazioni sulla vita ha visto una flessione dello 0,45% nel primo trimestre, fino a 431,9 milioni lei. Nel 2011, il settore assicurativo è diminuito del 4,3% l’anno, per 7,95 miliardi lei. Secondo Tecau, un altro elemento importante per lo sviluppo del settore assicurativo sarebbe il miglioramento del rapporto con i broker assicurativi. Secondo il regolatore di assicurazioni CSA, sono stati intermediati nel primo trimestre premi di assicurazione per 818,82 milioni di lei, in crescita del 7,1% rispetto al primo trimestre del 2011. Il volume dei premi intermediati rappresenta il 37,8% del mercato totale, rispetto al 35,4% nello stesso periodo di un anno fa. BCR Asigurări ha completato la sua fusione con Omniasig il 1 maggio e la nuova società, Omniasig, è attualmente leader del mercato con 1,2 miliardi lei in premi sottoscritti lo scorso anno, superando Astra, che ha sottoscritto premi per 1,01 miliardi lei. Le due società sono di proprietà dell’austriaca Vienna Insurance Group, uno dei maggiori gruppi assicurativi in Europa centrale e orientale. ANRE potrebbe proporre riduzione degli aiuti di Stato per la produzione di energia solare Ziarul Financiar, 22 maggio L’ANRE a giugno potrebbe ripensare il regime di aiuti per gli investimenti in progetti fotovoltaici, e proporre una riduzione del numero di certificati verdi rilasciati per la produzione di energia solare. "La prima valutazione sarà effettuata entro la fine di giugno, dal momento che stiamo valutando i progetti. Proporremo al governo di cambiare il regime di aiuti, ove possibile, e ridurre il numero di certificati verdi," ha detto martedì il direttore di ANRE, Zoltan NagyBege. Secondo la legge, i certificati verdi non possono essere venduti per più di 55 euro a certificato. Gli investitori che producono energia solare ricevono 330 euro per MW attraverso il regime di aiuti, che si aggiunge a quanto guadagnano vendendo l'energia elettrica prodotta. I dati ANRE mostrano che i produttori di energia solare ricevono troppi certificati verdi, il che consente loro di recuperare l'investimento troppo in fretta, in soli quattro anni. "ANRE raccomanda la riduzione del numero di certificati verdi per i produttori di energia solare a partire al 2013, mentre il Parlamento vuole che la misura si applichi nel 2014. Se la Commissione Europea constata che l'aiuto è in realtà una sovra compensazione, i beneficiari dei certificati verdi concessi illegalmente dovranno restituirli, o ANRE dovrà cancellarli”, ha spiegato NagyBege. "Quelli che credevano nel recupero dell'investimento in soli quattro anni, abbandoneranno i loro progetti. Alla fine, solo gli investitori seri rimarranno”, ha detto Nagy-Bege. Il problema principale del regime di aiuti dei certificati verdi è il valore dei certificati, in quanto i beneficiari potrebbero ottenere ricavi ingiustificati. La legge dovrebbe sostenere gli Notiziario sulla Romania 16 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 investimenti in rinnovabili, entro soglie che non dovrebbero superare il 10%. Se il tasso di rendimento fosse superiore al 10% lo Stato dovrebbe intervenire e ridurre il numero dei CV, ha spiegato Nagy-Bege. Il tasso di ritorno è stato pari al 11,6%, sopra il livello fissato dalla legge. I costi delle attrezzature sono poi scesi, e gli investimenti nella produzione di 1 MW di energia solare si sono ridotti a 2 milioni di euro, mentre il tasso di profitto è salito a oltre il 22%. Dacia presenta il suo ultimo modello - la Dokker Nine O Clock, 22 maggio Il gruppo Renault ha reso pubblico il primo video in cui presenta il suo nuovo modello Dokker e mostra la vettura in anteprima al Salone dell’auto di Casablanca (maggio 17-28). Dacia Dokker e Dacia Dokker VAN raggiungeranno il mercato nella seconda metà di quest'anno. La prima è rivolta al trasporto di passeggeri, mentre la seconda è un’utilitaria urbana. Come per la Lodgy, questi ultimi due modelli Dacia saranno costruiti nello stabilimento Renault in Marocco. Dokker sarà equipaggiato con gli stessi motori dei modelli Dacia esistenti: 1,6 litri, 16 valvole e 1,5 litri di capacità. Il nome Dokker deriva dalla parola "scaricatore di porto". Hyosung costruirà un impianto per componenti pneumatici e airbag da 150 milioni di dollari Nine O Clock, 23 maggio La società coreana Hyosung ha intenzione di investire circa 150 milioni di dollari in Romania, per la costruzione di una fabbrica che produrrà componenti pneumatici e airbag, si legge in un comunicato stampa. L'investimento potrebbe essere avviato in un futuro immediato, secondo il Ministero dell'Economia. Hyosung è una società industriale quotata a Seul, con una capitalizzazione di mercato di circa 1,2 miliardi di euro e operazioni nei settori tessile, dei materiali industriali, dell'industria chimica, dell'industria pesante, delle costruzioni, del commercio di prodotti chimici e siderurgici, dell'importazione di automobili e dei servizi finanziari. L'azienda è conosciuta anche come produttrice delle moto Hyosung ma ha venduto questa attività al gruppo coreano di motori S&T. Il progetto è stato discusso dalla direzione di Hyosung Corporation con il Ministro Delegato per l'Ambiente Economico, Lucian Isar, in occasione della sua visita in Corea del 21-22 maggio nella riunione Romania- Comitato Coreano sulla cooperazione industriale. Lucian Isarco ha presieduto questo incontro con Jaedo Moon, vice Ministro per gli Affari Internazionali e il Ministero Coreano dell’Economia. Questo evento è stato una buona occasione per presentare le priorità del nuovo governo romeno, le aree d’interesse per gli investitori coreani e i progetti più importanti di cooperazione nel settore dello sviluppo regionale, oltre che per sottolineare che la Romania ha un potenziale del 5% di crescita economica sostenibile per i prossimi 5 anni. CFR affitta tre tratte ferroviarie a operatori privati a prezzi a partire da 12.700 lei/anno Ziarul Financiar, 25 maggio L’amministratore delle ferrovie romene CFR SA ha affittato tre tratte ferroviarie amministrate da CREIR Bucuresti e CREIR Timisoara a operatori privati, a prezzi che partono dai 12.700 lei l’anno (2.843 euro). La tratta ferroviaria Ploiesti Crang Ploiesti Vest (CREIR Bucuresti) è stata affittata per 12,700 Ron l’anno dalla Vest Transrail, la tratta Buda-Slanic (CREIR Bucuresti) è stata affittata per 173.600 lei all’anno dal Transferoviar Grup e la tratta Oravita - Iam (CREIR Timisoara) è stata assegnata per più di 41.000 lei l’anno dalla RC-CF Trans. Le tariffe non includono l’IVA. I contratti di locazione, aggiudicati mediante gare pubbliche organizzate dalla Romanian Commodities Exchange (BRM), avranno una durata di 4 anni. I vincitori sono obbligati a conservare nel loro impiego i dipendenti CFR di queste tratte. Il governo romeno lo scorso anno ha deciso di affittare 1.000 km di ferrovia pubblica e chiuderne altri 1,000 km, per risparmiare 109 milioni di Ron a carico del bilancio della società ferroviaria in base ad un precedente accordo con il FMI. Il governo si è impegnato, infatti, a chiudere il 20% della rete ferroviaria nazionale, per circa 4.000 km, a meno che non trovi degli investitori che si occupino della sua manutenzione. Il mercato dei sistemi GPS ha raggiunto i 40.000 veicoli nel 2012 Ziarul Financiar, 25 maggio Il mercato locale dei sistemi GPS per veicoli aumenterà di oltre il 10% nel 2012, con una crescita del 13,5%, dai 9,2 milioni di euro del 2011, ha detto Cristian Nicolae, Direttore responsabile vendite e marketing di ETA-AI (Equipment and Advanced Technologies- Notiziario sulla Romania 17 18 maggio-25 maggio 2012 N° 20/2012 Industrial Automation), controllata da Romolo Lucaciu, che opera su diversi segmenti del mercato IT&C. Tra il 2007 e il 2009, il mercato è quasi raddoppiato, raggiungendo 7,3 milioni di euro dai 3,7 milioni del 2007. Nel 2010, il mercato è cresciuto del 10% fino a 8,1 milioni di euro, secondo le stime di ETA-AI. Il numero di veicoli dotati di un sistema GPS era di circa 20.000 nel 2010. Oggi si parla di 75.000 veicoli, l’1,5% dei 5 milioni di veicoli immatricolati in Romania. Il 21% di questi sono equipaggiati con prodotti ETA-AI. "Per il 2012 stimiamo che il sistema GPS sarà introdotto in altri 40.000 veicoli a livello nazionale", dice Cristian Nicolae. ETA-AI detiene oltre 750 clienti, più di 15.000 veicoli e un fatturato di 8 milioni di lei (circa 1,9 milioni di euro) nel 2011, in crescita del 27% rispetto al 2011. Ogni sistema GPS installato su un veicolo determina una crescita anche per il mercato della telefonia mobile, perché la soluzione include anche un modem internet e una carta SIM dati per la raccolta delle informazioni dai veicoli. ETA-AI collabora, per esempio, con Vodafone e Cosmote. "Oltre le 75.000 schede SIM installate finora, arriveremo a 100.000 quest'anno", ha dichiarato Dan Virtopeanu, Consulente marketing mobile e Business development manager per la Piconet, una società del gruppo ETA, specializzata nel sistema di pagamento del parcheggio tramite cellulare. Il costo medio di un contratto di due anni, IVA esclusa, per un sistema GPS, che preveda le attrezzature, l'installazione e un abbonamento mensile, è di circa 200€. Se vengono installati sensori aggiuntivi, il prezzo può aumentare del 25-30%. "Anche se in Romania ci sono oltre 5 milioni di veicoli registrati, il mercato con un potenziale immediato per i sistemi telematici è quello dei veicoli commerciali, trattori, camion e attrezzature agricole. La lotta per il settore delle auto private non è ancora iniziata in Romania", dice Cristian Nicolae. Il mercato business ha ancora spazio per crescere, mentre la domanda da parte dei proprietari di automobili individuali è ancora bassa. 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