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22 GENNAIO – 27 GENNAIO 2012 N° 03/2012 NOTIZIARIO SULLA ROMANIA 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 CONTENUTI Politica Economia Finanza Industria Sessione straordinaria del Parlamento: l’opposizione chiede elezioni anticipate Le priorità per la riforma del 2012 Sondaggio CSOP: i romeni non credono più nella politica Destituito il Ministro degli Affari Esteri Baconschi HRW: rapporto internazionale sui diritti umani Moody's: le proteste influiscono negativamente sul rating del paese Proteste: Casa Reale reagisce, in piazza anche i romeni all’estero Proteste: patto sociale o elezioni anticipate Cristian Diaconescu, il nuovo Ministro degli Affari Esteri Messaggio del Presidente Traian Basescu ai romeni Incostituzionalità per le elezioni accorpate Più gas importato Gli italiani detengono oltre 150.000 ettari di terreno agricolo in Romania Il blocco del mercato del lavoro belga per i romeni: una misura esagerata ed inutile Studio Moderna, la compagnia immune alla crisi economica ANSVSA: un’organizzazione internazionale specializzata nella crescita degli animali investirà un miliardo di euro nella regione occidentale del paese Nei primi 10 mesi del 2011, le importazioni di elettricità sono aumentate, le esportazioni sono diminuite Il salone presidenziale di “Henri Coanda” – modernizzato con 3 milioni di euro Il mercato locale di fusioni ed acquisti è diminuito del 28% nel 2011 I mercati esteri sono indifferenti alle proteste Il produttore di vini Carl Reh Winery prevede un aumento del budget del 15% Il sistema bancario ha concluso il 2011 con perdite di 100 milioni di euro Rettifiche di bilancio per 50 compagnie Quattro banche hanno preso un prestito di un miliardo di euro dalla BNR per una settimana Rompetrol prende un credito di 55 milioni di euro dalla RBS Bank Rapporto Tradeville: le azioni ELMA potrebbero arrivare entro un anno a 0,349 lei Crisi: missione FMI a Bucarest “Philip Moris” investe un milione di euro nella fabbrica di Otopeni I Ministri delle Finanze dell’Unione Europea hanno adottato il testo del futuro Meccanismo Europeo di Stabilità “Enel Green Power” continua gli investimenti nelle centrali eoliche di Romania A Jucu, al posto della Nokia è possibile l’arrivo del produttore italiano 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 di elettrodomestici De Longhi Electrica vuole vendere ad Enel le azioni di EMS Boc nomina il suo consigliere personale alla direzione del consiglio di Transelectrica Gazprom accelera il progetto South Stream Il gruppo tedesco RWE potrebbe rinunciare al progetto Nabucco Gli investimenti Eldon in Romania superano i 15 milioni di euro Investimenti di Transelectrica nei prossimi 3 anni pari a 580 milioni di euro “Ekol” arriva in Romania con servizi di logistica ferroviaria “Martelli Europe” di Buzau – l’eccellenza italiana nel settore tessile Wienerberger si sta preparando a costruire la quarta fabbrica di mattoni e la prima nella Moldavia Vevera si è dimesso dal Consiglio d’Amministrazione di Transelectrica dopo meno di due giorni Goldman Sachs, Erste e Raiffeisen hanno vinto la più importante quotazione Albalact aumenta il capitale di Raraul di 5 milioni di euro De Longhi sostituisce Nokia a Jucu La centrale elettronucleare di Cernavoda ha superato tutti i test di stress Alstom costruirà un’unità per la riduzione dell’inquinamento con 53 milioni di euro nel Complesso Energetico Craiova Auchan City sul mercato dei centri commerciali Speciale: romeni in Italia L’Italia ha deciso di eliminare, a partire dal 1 gennaio 2012, le misure restrittive alla libera circolazione dei lavoratori romeni e bulgari Notiziario sulla Romania 3 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 Politica Sessione straordinaria del Parlamento: l’Opposizione chiede elezioni anticipate Sette Giorni, 22 gennaio Il Parlamento si è riunito lunedi, 23 gennaio, e martedì, 24 gennaio, in una sessione plenaria straordinaria, richiesta dei partiti di opposizione. Questi ultimi avevano annunciato l’intenzione di sfruttare questa opportunità per affrontare il Governo in merito alla situazione di conflitto che sta attraversando il Paese e proporre elezioni anticipate. La Camera dei Deputati ed il Senato si riuniscono in due sessioni ordinarie l’anno. La Costituzione, stabilisce al riguardo che la prima sessione ha inizio nel mese di febbraio e non puo’ protrarsi oltre la fine del mese di giugno. La seconda sessione ha inizio nel mese di settembre e non puo’ protrarsi oltre la fine del mese di dicembre. La Camera dei Deputati e il Senato si radunano in sessione straordinaria su richiesta del Presidente romeno, dell’Ufficio Permanente di ciascuna delle Camere o di almeno un terzo dei deputati o dei senatori. I parlamentari del Partito Social Democratico (PSD) hanno annunciato che intendono richiedere, nella sessione straordinaria, le dimissioni del Governo diretto dal Primo Ministro democratico-liberale Emil Boc. Il leader UDMR, Kelemen Hunor, ha affermato, invece, che l’Unione (che fa parte del Governo di alleanza), non cercherà di bloccare l’organizzazione della sessione straordinaria, ma che al tempo stesso, i legislatori dell’Unione non sosterranno la proposta di elezioni anticipate. Le priorità per la riforma nel 2012 Sette Giorni, 22 gennaio Senza fare alcun riferimento agli eventi conflittuali della scorsa settimana, che hanno interessato tutte le principali città della Romania, durante l’incontro tradizionale con i capi delle missioni diplomatiche accreditate a Bucarest, il Presidente Traian Basescu ha sottolineato che il completamento della nuova legge sulla Sanità, insieme alla riorganizzazione amministrativa del Paese, restano le priorità per la riforma nel 2012. Il Presidente ha inoltre dichiarato che intende restare un partner attivo del Governo per la realizzazione delle misure relative agli accordi con il FMI e con la Commissione Europea, per l’entrata in vigore del Codice di Procedura Civile, per il completamento della nuova legge sulla Sanità, per la continuazione della riforma delle imprese statali e per la presa di nuove misure al fine di stimolare l’attività ed aumentare l’assorbimento dei fondi europei. Durante l’incontro, il Presidente Traian Basescu ha, inoltre, ringraziato il Governo italiano per aver eliminato le restrizioni al mercato del lavoro per i lavoratori romeni. D’altra parte, ha tenuto a precisare che le restrizioni al mercato del lavoro imposti da altri Stati membri dell’Unione Europea risultano essere “completamente ingiustificate” e ha aggiunto che la Romania continuerà a promuovere l’obiettivo della piena liberalizzazione di accesso al mercato del lavoro da parte dei lavoratori romeni. Sondaggio CSOP: i romeni non credono più nella politica Sette Giorni, 22 gennaio Secondo un sondaggio condotto da CSOP, prima delle proteste scoppiate nel mese di gennaio, la fiducia dei romeni nei confronti della politica è scesa del 10%, il 52% della popolazione è totalmente disinteressata e il 37% non risulta essere “né interessati né disinteressati”. Di grande fiducia continuano a godere: la Chiesa (63%), l’Esercito (47%), e il Municipio locale (40%). L’indagine ha confermato il calo di fiducia nei confronti dell’USL sotto il 50%, mentre il PDL sale lentamente, passando a quota 21%. La personalità che gode di massima fiducia, secondo la stessa indagine, è il Governatore della Banca Nazionale, Mugur Isarescu, con il 26%, seguito da Victor Ponta (il 23 %), Crin Antonescu (il 21%) e Traian Basescu (il 18%). Destituito il Ministro degli Affari Esteri Baconschi Agenzia Nova, 23 gennaio Il Ministro degli Affari Esteri romeno, Teodor Baconschi, è stato destituito dalla sua carica a causa di alcune dichiarazioni rese nei confronti dei protestatari degli ultimi giorni. Durante la sessione congiunta delle due camere dell'assemblea parlamentare di Bucarest, il Primo Ministro Boc ha annunciato la decisione di destituire il ministro e ha chiesto scusa pubblicamente ai manifestanti per le affermazioni “imbarazzanti” di alcuni Notiziario sulla Romania 4 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 rappresentanti della maggioranza nei loro confronti. Baconschi una settimana fa, sul suo blog personale, aveva definito i manifestanti come rappresentanti di una “periferia malfamata, violenta e ignorante”. HRW: rapporto internazionale sui diritti umani Rri.ro, 23 gennaio Nel recente rapporto annuo dell’Organizzazione internazionale per la difesa dei diritti umani, (Human Rights Watch), oltre al sostegno della comunita’ internazionale per i progressi della “primavera araba”, le critiche nei confronti della politica democratica russa, si fa riferimento anche ai dossier delle carceri segrete della CIA, tra cui è inclusa la Romania. Il documento colloca la Romania tra i paesi che non hanno chiarito la loro posizione rispetto i centri carcerari segreti della CIA situati nell’est europeo, accanto a Lituania e Polonia. Anche se le autorità romene hanno negato ripetutamente le accuse sulla presenza di simili centri, il rapporto sostiene che sono stati registrati scarsi progressi nel chiarimento dell’eventuale complicità di alcuni governi europei con il programma americano di detenzione e tortura di presunti terroristi. Human Rights Watch è altresì preoccupata del sostegno concesso da Cina e Russia al regime del presidente siriano Bashar al-Assad, di fronte alla rivolta di parte del suo popolo, ha inoltre, mostrato preoccupazione per le reticenze manifestate da alcuni paesi democratici, come Brasile, India e SudAfrica per il sostegno dello sviluppo democratico in altre zone del mondo. Il rapporto ammonisce inoltre sulla fragilità dei progressi registrati dai paesi arabi, le cui rivolte hanno portato al crollo dei propri dittatori. Il rapporto mostra una critica anche per il modo di svolgimento delle elezioni politiche in Russia e per la decisione di Vladimir Putin di candidarsi per il terzo mandato presidente. Nel rapporto viene espressa preoccupazione per un possibile ritorno di Putin al Cremlino, con conseguenze sulle riforme politiche necessarie. Inoltre, le autorità russe, subiscono numerosi attacchi e critiche in materia di diritti umani, in particolare per quello accaduto nel Caucaso del Nord oltre che per la costante limitazione nella libertà di espressione e di riunione. Il rapporto ricorda anche alcuni casi di proprietà confiscate e di persone evacuate, in vista delle Olimpiadi del 2014. Moody's: Le proteste influiscono negativamente sul rating del paese Jurnalul National, 24 gennaio Secondo Moody’s, le proteste che si stanno svolgendo in Romania in questi ultimi giorni, potranno avere un impatto negativo per il rating del paese. Al contrario, si considera la partecipazione di Raed Arafat alla creazione di un nuovo progetto di legge in materia di sanità pubblica una possibilità per offrire al Paese una maggiore legittimità politica e pubblica. Gli effetti positivi sul rating potrebbero vedersi nel caso in cui la Romania rispettasse le condizioni imposte dal Fondo Monetario Internazionale, dall’Unione Europea e dalla Banca Mondiale e, allo stesso tempo, godesse di legittimità politica e pubblica. Tuttavia, le possibilità di un’evoluzione così favorevole vengono ridotte dalle continue proteste, che rappresentano adesso un’espressione più generale e chiara di insoddisfazione riguardo le politiche di risanamento e di bilancio condotte dal Governo. Proteste: Casa Reale reagisce, in piazza anche i romeni all’estero Rri.ro, 24 gennaio A più di una settimana dall’inizio delle proteste dei manifestanti in piazza, l’ex-sovrano Michele I di Romania ha annunciato in un comunicato stampa della Casa Reale, di seguire con estrema attenzione gli avvenimenti degli ultimi giorni per i quali ha mostrato “la sua profonda preoccupazione”. “I romeni hanno perso la speranza” aggiunge, chiedendo ai politici “un comportamento che lasci definitivamente alle spalle i malcostumi del passato”. “La lezione di storia che i giovani hanno dato al paese nel dicembre del 1989, quando fu allontanato il regime comunista, dimostra quanto i romeni abbiano piena fiducia nelle virtù della democrazia, allorquando il destino del Paese si trova in un momento di svolta”, si legge nel comunicato di Michele I. “La classe politica romena – prosegue la Casa Reale - deve rispettare il posto che la democrazia le ha conferito nello spazio politico e istituzionale. Inoltre, il comunicato riporta un brano particolarmente suggestivo del discorso tenuto dal Re Michele I lo scorso ottobre al Parlamento di Bucarest: “Il cinismo, gli interessi angusti e la codardia non devono occupare la nostra vita. La Romania è andata avanti grazie agli ideali delle grandi personalità della nostra storia, serviti con responsabilità e generosità”. La reazione della Notiziario sulla Romania 5 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 Casa Reale, arrivava nel momento in cui gli “indignati” romeni, sulla scia del movimento degli “indignados” spagnoli, partecipano alle proteste, intraprese dal popolo in Piazza dell’Università di Bucarest, simbolo della lotta anticomunista. L’ondata di indignazione ha trovato risonanza anche tra i romeni all’estero. Alcune centinaia di romeni hanno, infatti, organizzato comizi di protesta davanti alle ambasciate di Romania in Francia, Spagna, Italia, Gran Bretagna, Portogallo, Norvegia, Danimarca e Canada. Proteste: patto sociale o elezioni anticipate Rri.ro, 24 gennaio La seduta straordinaria del Parlamento di Bucarest, convocata su richiesta dell’opposizione social-democratica e liberale, ha avuto come unico obiettivo quello di individuare una soluzione volta a porre fine ai malcontenti sociali, sullo sfondo delle proteste antipresidenziali e antigovernative che si svolgono da giorni nel Paese. In accordo con i dimostranti, l’Unione social-liberale auspica le elezioni anticipate, considerate come migliore soluzione, ipotizzando persino le dimissioni di tutti i parlamentari dell’opposizione, al fine di costituire un nuovo legislativo. Tuttavia, la risposta dei partiti di maggioranza della coalizione di governo, non è stata quella attesa dall’opposizione. Il premier Emil Boc, ha infatti proposto un patto di stabilità politica ed economica, che abbia come principale target i posti di lavoro. Durante il suo discorso al Parlamento, il Premier ha anche revocato dal suo incarico il ministro degli esteri Teodor Baconschi, il quale, nei giorni scorsi, aveva offeso i manifestanti sul proprio blog personale. Da Bruxelles, dove partecipava al Consiglio degli Affari Esteri dell’UE, l’ex ministro ha dichiarato al corrispondente di Radio Romania che la decisione ha colto di sorpresa i colleghi del Partito Democratico-Liberale, ma che, in fin dei conti, la politica è un gioco di squadra. Al contrario, i dimostranti hanno avvertito la revoca di Baconschi come qualcosa di insufficiente. A Bucarest, come in altre città, la gente ha continuato a protestare e il sindacato dei militari a riposo, ha organizzato un grande comizio nella capitale, seguito da una marcia di proteste, che ha portato in strada anche le federazioni sindacali degli insegnanti, della sanità e dei trasporti. A prescindere dalla formula governativa con cui la Romania andrà avanti, i deputati delle minoranze nazionali diversi da quella ungherese hanno annunciato che non sosterranno più la fiducia in Parlamento. La decisione è stata adottata per riportare il dialogo politico nel Legislativo, dopo che il Governo aveva chiesto la fiducia per 14 leggi. Cristian Diaconescu, il nuovo Ministro degli Affari Esteri Capital, 24 gennaio Il Primo Ministro Emil Boc, ha presentato al Presidente Traian Basescu, la proposta di nomina di Cristian Diaconescu come nuovo Ministro degli Affari Esteri, dopo aver rimosso da questo incarico, pochi giorni prima, Teodor Baconschi. Il Presidente Basescu ha immediatamente firmato il decreto che prevede la destituzione di Teodor Baconschi e la nomina di Cristian Diaconescu. La cerimonia di giuramento è prevista per il 24 gennaio, alle ore 19, dopo la pubblicazione dei decreti nel Foglio Ufficiale di Romania. Messaggio del Presidente Traian Basescu ai romeni Rri.ro, 25 gennaio Dopo i 12 giorni di proteste che hanno portato migliaia di romeni in strada a Bucarest e in altre città del paese, il Presidente Traian Basescu si è rivolto, per la prima volta, ai cittadini. In una conferenza stampa a Palazzo Cotroceni, la sede della Presidenza, Traian Basescu ha voluto assicurare i romeni sull’attuale posizione della Romania, quasi uscita dalla recessione e ormai verso una strada sicura, tema su cui la maggioranza politica è pienamente consapevole e responsabile. In apertura del suo discorso, il Capo dello Stato ha detto la sua in merito agli eventi degli ultimi giorni, sottolineando l’idea secondo cui, per una parte dei romeni, esista una forma di rottura tra la nazione e il presidente, che non sarebbe più in grado di rappresentare i concittadini nella relazione con la società e con gli organismi dello stato. “Sono consapevole della situazione in cui versano oggi i romeni” ha aggiunto il Capo dello Stato, “il malcontento popolare e’ causato dalle numerose misure adottate, tra cui l’aumento dell’IVA, i tagli dei salari, la ristrutturazione del sistema pubblico, i contributi per la sanità. Altri milioni di romeni, che non sono scesi in strada, sono stati solidali con i manifestanti”, ha aggiunto il presidente. “Il primo obiettivo è quello di ristabilire il legame di fiducia tra me e il popolo”, ha detto Basescu, affermando di non avere nulla da rimproverarsi nei suoi due mandati, eccetto Notiziario sulla Romania 6 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 qualche dichiarazione impopolare. Il presidente ha informato i romeni della situazione di crisi in cui si trova il Paese, a cui la maggioranza della società ha dovuto far fronte. Alla crisi economica e finanziaria, avvertita direttamente dalla popolazione, si è sovrapposto il processo accelerato di modernizzazione del Paese, che ha significato una serie di leggi molto controverse, tra cui l’adozione del nuovo Codice Penale, quello del lavoro e le leggi sull’educazione e sulla previdenza sociale. Come misure politiche a breve termine, il Capo dello Stato ha citato la revisione della Costituzione e della Legge elettorale, la lotta alla corruzione, l’assorbimento dei fondi europei e la creazione di nuovi posti di lavoro. Nel suo messaggio ai romeni, Traian Basescu ha aggiunto che la popolazione ha fatto il suo dovere durante la crisi e sopportando le misure di austerità, e che ora tocca ai politici assicurare la stabilità del paese e continuare il processo di riforma. Senza stabilità e solidarietà, non abbiamo nessuna chance, ha concluso il capo dello stato. Incostituzionalità elezioni accorpate Rri.ro, 26 gennaio Il progetto del Governo romeno di accorpare le elezioni amministrative e politiche di quest’anno è stato bocciato dalla Corte Costituzionale, la quale ha dichiarato non conforme alla legge fondamentale lo svolgimento in contemporanea dei due scrutini. Così, la Corte ha accolto favorevolmente la contestazione dell’opposizione social-democratica e liberale, che aveva denunciato, principalmente, la violazione delle buone pratiche europee in materia elettorale. Politicamente, l’opposizione ha attaccato l’idea dell’accorpamento, in quanto creerebbe confusione tra i temi della campagna elettorale e renderebbe difficile la votazione, obbligando l’elettorato a riempire un minimo di cinque schede, o addirittura sei, nel caso dei bucarestini. La decisione della Corte Costituzionale rappresenta una vittoria dell’opposizione e di quanti protestano in piazza da due settimane, contro il presidente e il governo. Stimolata dal verdetto, l’Unione social liberale ha nuovamente chiesto le dimissioni del premier Emil Boc, perché sostenitore di una legge incostituzionale e nondemocratica. La soluzione all’attuale crisi sociale e politica è quella di un governo tecnico, in grado di organizzare elezioni anticipate, sostiene il leader socialdemocratico, Victor Ponta. Pur affermando di attendere la motivazione della Corte alla decisione che boccia l’accorpamento, il PDL ne ha affermato l’osservanza e ha chiarito che le elezioni amministrative si svolgeranno separatamente da quelle politiche. Probabilmente, le elezioni amministrative verranno organizzate a giugno, mentre quelle politiche a novembre. La maggioranza esclude, almeno per ora, nonostante le rivendicazioni dei protestatari, la variante delle elezioni anticipate. Il governo è fortemente sostenuto dal presidente Traian Basescu, deciso, dal canto suo, a non cedere alla pressione dei manifestanti che gli chiedono con insistenza le dimissioni. Economia Più gas importato Fabricadebani.ro, 23 gennaio Secondo i dati centralizzati dell’Istituto Nazionale di Statistica, nei primi 11 mesi del 2011 la Romania ha importato una quantità di 2,452 milioni tep di gas, il 47,5% (789.900 tep) superiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel stesso periodo, la produzione interna di gas naturale ha totalizzato più di 7,812 milioni di tep, 12.100 tep (0,2%) in più rispetto ai primi 11 mesi del 2010. Stando a uno studio condotto da British Petroleum, le riserve di gas naturale di Romania raggiungevano, a fine 2010, 600 miliardi di mc, vale a dire lo 0,3% delle riserve mondiali, stimate dal BP a 187,1 trilioni di mc. Gli italiani detengono oltre 150.000 ettari di terreno agricolo in Romania Sette Giorni, 22 gennaio Secondo i dati del Ministero dell’ Agricoltura e dello Sviluppo Rurale (MADR), citati da Agerpres, la superficie agricola detenuta dagli investitori stranieri in Romania a fine 2011 ammontava a oltre 700.000 ettari, pari all’’8,5% della superficie coltivabile dell’intero Paese. Nella classifica degli acquirenti di terreni in Romania, ai primi posti si annoverano l’Italia, con il 24,29% (cca 175 000 ha), la Germania con il 15,48% ed i paesi arabi con il 9,98%. Inoltre, l’Ungheria detiene l’8,17% degli oltre 700.000 ettari di terreno agricolo acquistato, mentre seguono poi Spagna (6,22%), Austria (6,13%), Danimarca (4,52%), Grecia ed Olanda (ognuna con il 2,4%) e la Turchia con lo 0,78%. Notiziario sulla Romania 7 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 Presente la scorsa settimana alla fiera agricola “Settimana Verde” di Berlino, il ministro dell’agricoltura Valeriu Tabara ha precisato che attualmente, circa il 7-8% della superficie coltivabile del Paese, viene utilizzata da cittadini stranieri, che hanno acquistato terreni in conformità ai provvedimenti di legge o tramite concessioni, secondo le condizioni previste dal Codice Civile. Per le persone fisiche, per possedere o lavorare un terreno, esiste l’obbligo di residenza in Romania, mentre per le persone giuridiche o associazioni è previsto l’obbligo di sede legale in Romania. Secondo il Ministero dell’Agricoltura, i prezzi dei terreni oscillavano l’anno scorso tra i 1.500 e 2.500 euro ad ettaro, mentre nelle zone più ricche i prezzi hanno raggiunto anche i 4.000 - 5.000 euro ad ettaro. Il blocco del mercato del lavoro belga per i romeni: una misura esagerata ed inutile Curentul, 23 gennaio Il Segretario di Stato belga per la lotta contro le frodi sociali e fiscali, John Crombez, ha dichiarato come primo obiettivo l’aumento del budget di stato. La prima misura necessaria riguarda il settore della concorrenza sleale, causata soprattutto dalla presenza di lavoratori romeni e bulgari, disposti ad accettare stipendi più bassi rispetto ai cittadini belgi. Il Ministero del Lavoro romeno ha sottolineato, attraverso studi di esperti romeni e bulgari presentati alla Commissione Europea, come l’impatto dei cittadini romeni e bulgari sul mercato del lavoro dell’Unione Europea dopo il 2007 sia stato insignificante, rispetto agli stipendi e ai posti di lavoro di lavoratori provenienti dagli stati membri “più vecchi”. Gli effetti sono visibili solo nei paesi con un’affluenza maggiore di forza lavoro proveniente da Romania e Bulgaria, vale a dire Spagna e Italia. Il tasso medio di disoccupazione, nei paesi che mantengono politiche di restrizione al mercato del lavoro, è aumentato solo di 0,02%. Inoltre, la Commissione Europea ha dimostrato come i lavoratori romeni abbiano partecipato significativamente alla crescita economica dell’Unione Europea: il PIL UE è aumentato del 0,3% ed il PIL del UE15 dello 0,4%. Il Governo federale belga ha deciso, a dicembre 2011, di mantenere le restrizioni al mercato del lavoro per i cittadini romeni e bulgari fino al 31 dicembre 2013. Tuttavia, è previsto per i cittadini romeni la possibilità di ottenere il permesso di lavoro nei settori che non risultano coperti da forza lavoro belga. Secondo il Ministero del Lavoro, i romeni godranno della stessa procedura accelerata e semplificata, di 5 giorni, introdotta nel 2006 per i paesi che hanno aderito all’UE nel 2004. Dal 2007 al 2011, il numero dei lavoratori romeni e bulgari in Belgio è cresciuto da 5.193 a 23.204 (i romeni) e da 892 a 5.343 (i bulgari). Tra i settori preferenziali si annoverano le costruzioni, l’industria, l’agricoltura e la salute. Nel 2010 sono stati rilasciati un totale di 9.943 permessi di lavoro ai romeni. Studio Moderna, la compagnia immune alla crisi economica Capital, 23 gennaio Alcune compagnie operanti in Romania, hanno registrato aumenti importanti anche nell’attuale periodo di forte crisi economica, si tratta soprattutto di quelle che presentano contratti con lo Stato. Tuttavia, anche compagnie non operanti con lo Stato, come Studio Moderna, presentano importanti profili di crescita. Il gruppo sloveno, Studio Moderna, detiene il marchio Top Shop ed i brand Dormeo, Kosmodisk, Dry Cooker, Delimano e WalkMaxx ed è presente su 22 mercati dell’Europa Centrale ed Orientale. Lanciato 20 anni fa, Studio Moderna è arrivato sul mercato romeno nel 2002, dove ha conosciuto dall’inizio un’evoluzione notevole. Nel 2011 il numero degli agenti call center, ha raggiunto i 600 dipendenti,con un fatturato di 33 milioni di euro, con aumento del 25% rispetto al 2010. La Romania è nel top dei paesi del gruppo Studio Moderna in base alla performance: il mercato romeno occupa, infatti, il secondo posto per volume di vendite e profitto, dopo la Russia. Il 90% del mercato di televendite in Romania è detenuto da Studio Moderna, mentre il restante 10% è diviso tra MediaShop e TeleStar. Il gruppo sloveno ha contratti con 49 televisioni romene, con l’intenzione di creare programmi propri in un prossimo futuro. Il gruppo detiene già una propria televisione, con trasmissioni 24 ore su 24, e 12 negozi e outlet, il principale situato in Unirea Shopping Center. ANSVSA: Un’organizzazione internazionale specializzata nella crescita degli animali investirà un miliardo di euro nella regione occidentale del paese Bursa, 23 gennaio Il direttore dell’Autorità Nazionale della Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare, Radu Roatis Chetan, ha affermato l’intenzione di un’importante organizzazione internazionale, Notiziario sulla Romania 8 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 intenzionata a investire circa un miliardo di euro per attivita’ nella regione occidentale della Romania. Gli investimenti sono previsti nel settore della crescita degli animali. Fonti della direzione del distretto di Arad hanno citato la compagnia Smithfield. Nei primi 10 mesi del 2011, le importazioni di elettricità sono aumentate, le esportazioni sono diminuite Bursa, 24 gennaio Le importazioni di energia elettrica sono arrivate, nei primi 10 mesi del 2011, a 740 milioni KWh, registrando un aumento del 1,37% rispetto allo stesso periodo del 2010. Nello stesso tempo, le esportazioni hanno subito un crollo dello 0,73%, con un totale di 2,72 miliardi KWh. La produzione di energia elettrica, sommata a 50 miliardi KWh, è aumentata del 3,80%. Per quanto riguarda i gas naturali, la Romania ha importato, nei primi 11 mesi del 2011, 2,452 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (tep), con il 47,5% (789.900 tep) in più rispetto al 2010. La produzione interna di gas naturali è arrivata a più di 7,812 milioni tep, con una crescita dello 0,2%. Il salone presidenziale di “Henri Coanda” – modernizzato con 3 milioni di euro Bursa, 25 gennaio La Compagnia Nazionale Aeroporti Bucarest (CNAB) intende investire 13,2 milioni di lei (3 milioni di euro) nella modernizzazione del salone presidenziale dell’aeroporto “Henri Coanda”. I primi 8,2 milioni di lei saranno assegnati nel 2012, mentre i restanti 5 milioni di lei nel 2013. Il totale degli investimenti CNAB si riduce nel 2012 della metà rispetto al 2011, 591,74 milioni di lei, tra cui 445,31 milioni provenienti da crediti bancari e 146,42 milioni provenienti da fonti propri. Le spese per investimenti continueranno a diminure anche nei prossimi due anni. La somma prevista per il 2013 è di 308,48 milioni di lei, mentre per il 2014 è di 286,13 milioni. Gli obiettivi previsti per gli investimenti sono innanzitutto il completamento dei lavori già avviati, tra cui: la terza fase di sviluppo dell’Aeroporto Otopeni (93 milioni di lei), la modernizzazione della principale pista di volo e di tre piste di rullaggio (202 milioni di lei), l’ampliamento e la modernizzazione di qualche piattaforma, la ristrutturazione del corpo C dell’Aeroporto Baneasa e lavori connessi (6,9 milioni di lei). Si prevede un aumento dei redditi CNAB del 13,5% rispetto alla somma prevista nel bilancio del 2011, da 570,12 milioni di lei a 647,5 milioni di lei, mentre le spese dovrebbero registrare un aumento del 36%, da 452,02 a 615,08 milioni di lei. In questo caso, l’utile netto dovrebbe scendere da 99,19 milioni di lei nel 2011 a 27,23 milioni di lei. Il mercato locale di fusioni ed acquisti è diminuito del 28% nel 2011 Bursa, 25 gennaio Secondo il Barometro romeno per le “fusioni ed acquisti”, pubblicato il 24 gennaio da “Ernst & Young”, il mercato locale delle fusioni e acquisizioni aumenterà se si registrerà una ripresa economica nel 2012. Nel 2011, il mercato romeno ha subito un calo del 28%, scendendo a 909 milioni di dollari. La Romania è tra i più attivi mercati dell’Europa Centrale e Sud-orientale, con 120 operazioni completate nel 2011, con una crescita del 5% rispetto al 2010. Le maggiori operazioni previste per l’anno in corso, sono la presa in gestione del produttore di fertilizzanti “Azomures” e della filiale “Chimpex de Ameropa” ed anche la privatizzazione di “Cupru Min” Abrud. Secondo i rappresentanti di “Ernst & Young”, le transazioni che domineranno il mercato nel 2012 sono quelle dei settori dei servizi, energia, industria mineraria, beni immobili e tecnologie dell’informazione (IT). Inoltre, anche l’agricoltura acquisterà importanza sul mercato degli acquisti e degli investimenti. Nel 2011 i settori più attrativi sono stati la produzione, le telecomunicazioni ed i media. Gli investitori strategici locali hanno dominato nel 2011 il mercato romeno delle fusioni e degli acquisti, nonostante la quota degli investitori del settore finanziario sia aumentata dal 28% nel 2010 al 35% nel 2011. I mercati esteri sono indifferenti alle proteste Ziarul Financiar, 25 gennaio Gli investitori stranieri hanno assunto un atteggiamento di totale indifferenza nei confronti delle proteste avvenute in piazza nei giorni scorsi, compresa l’agitazione politica e la destituzione del Ministro degli Affari Esteri Teodot Baconschi. Il credit default swap (CDS) della Romania è sceso il 24 gennaio a 420 punti base (cioè 4,2%), registrando una riduzione di circa 50 punti base (0,5%) rispetto al valore di inizio dell’anno. Negli ultimi sette giorni, il CDS è diminuito di circa 20 punti base, nel contesto di Notiziario sulla Romania 9 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 un miglioramento della percezione estera di tutta la regione. Il CDS dell’Ungheria è di 600 punti, nonostante la riduzione di 90 punti nell’ultima settimana. Inoltre, la moneta nazionale romena mantiene la stabilità che l’ha caratterizzata negli ultimi mesi, mentre altre monete della regione (zlot, fiorino) hanno conosciuto forti fluttuazioni. Nell’ultima settimana, l’euro è rimasto a 4,34 lei (secondo BNR). Il produttore di vini Carl Reh Winery prevede un aumento del budget del 15% Ziarul Financiar, 25 gennaio Il produttore di vini Carl Reh Winery, la filiale locale dell’azienda vinicola tedesca Carl Reh, prevede per il 2012 un aumento del 15% degli affari, sulla base di un calcolo effettuato sul corso valutario di 4,3 lei/euro. L’azienda ha intenzione di investire, 0,8 milioni di euro nella modernizzazione della capacità dei mezzi di produzione dei vini rossi e nell’aumento della capacità di stoccaggio per i vini sfusi. Carl Reh Winery è conosciuto sul mercato locale soprattutto per i vini La Cetate e Val Duna. Secondo i dati del Registro del Commercio, il fatturato della compagnia nel 2010 è pari a 14 milioni di lei (3,3 milioni di euro) e nel 2011 è aumentato del 12%. Carl Reh Winery è nella top dei 20 produttori di vino sul mercato locale, nonostante i più importanti produttori restino Murfatlar, Cotnari e Jidvei. Mentre Carl Reh conta su un aumento del 15% quest’anno, Murfatlar ha annunciato una stima del 8% e Cotnari del 5%. Finanza Il sistema bancario ha concluso il 2011 con perdite di 100 milioni di euro Bursa, 23 gennaio Il sistema bancario romeno ha registrato nel 2011 una perdita di circa 430 milioni di lei (100 milioni di euro), rispetto alla perdita del 2010 (pari a 516 milioni di lei). Secondo Mediafax, solo a dicembre 2011, il sistema è riuscito a recuperare 400 milioni di lei. Rettifiche di bilancio per 50 compagnie Azi, 23 gennaio Il Ministero dell’Economia del Commercio e dell’Ambiente d’Affari (MECMA) ha richiesto al Governo la rettifica dei bilanci per le entrate e per le spese per il 2011 di circa 50 compagnie. MECMA afferma che ha ricevuto tardivamente la notifica del Ministero del Lavoro riguardante la modifica dei bilanci ed il Ministero delle Finanze Pubbliche ha restituito i progetti senza la loro approvazione e senza menzionare la base giuridica del rifiuto. MECMA richiede adesso l’intervento del Governo affinchè le Finanze accettino la rettifica. La richiesta di revisione è stata motivata da MECMA mediante l’aumento del reddito medio pro capite, il ridimensionamento dell’attività, la riduzione delle dotazioni per le sovvenzioni e l’aumento del numero di dipendenti. Tra le aziende in questione, si annoverano Electrica, Romarm, Romaero, Termoelectrica, Nuclearelectrica, Conpet, Conversim, Smart Electrica Muntenia Nord, Electrica Distributie Transilvania Nord, Electrica Distributie Transilvania Sud ed Electrica Furnizare. Quattro banche hanno preso un prestito di un miliardo di euro dalla BNR per una settimana Bursa, 24 gennaio Il 23 gennaio, la Banca Nazionale della Romania (BNR) ha concesso, attraverso un’asta repo, un prestito di 4,42 miliardi di lei (1,01 miliardi di euro) a 4 banche, per 7 giorni. L’interesse applicato è stato del 5,75% all’anno. Attraverso queste operazioni, la BNR offre liquidità alle banche commerciali e prende in cambio titoli di stato. A partire dal 17 ottobre, la BNR ha organizzato ogni settimana un’asta repo per accordare prestiti alle banche. Rompetrol prende un credito di 55 milioni di euro dalla RBS Bank Ziarul Financiar, 24 gennaio La RBS Bank ha concesso un credito di 55 milioni di euro per un anno, al gruppo Rompetrol, controllato dalla compagnia kazaka KazMunaiGaz, al fine di assicurare il capitale lavoro per le divisioni di gas, di petrolio liquefatto e per la vendita al dettaglio. Dmitri Grigoriev, direttore finanziario del gruppo Rompetrol, ha dichiarato che i progetti del gruppo per l’anno in 2012 sono: il completamento del programma sulla raffineria Petromidia per raggiungere i 5 milioni di tonnellate di materia prima, il consolidamento delle attività di distribuzione dei combustibili in Romania, Francia, Spagna, Bulgaria, Moldavia e Georgia ed infine Notiziario sulla Romania 10 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 l’espansione in Turchia ed Ucraina. Il fatturato del gruppo è valutato per il 2011 a 9 miliardi di dollari, in crescita di circa il 30% rispetto al 2010. Rapporto Tradeville: Le azioni ELMA potrebbero arrivare entro un anno a 0,349 lei Bursa, 24 gennaio Il prezzo reale delle azioni Electromagnetica SA (ELMA), per un orizzonte temporale di 12 mesi, è valutato, in un rapporto “Tradeville”, a 0,349 lei/titolo, in seguito all’applicazione del metodo di aggiornamento dei flussi di cassa a favore degli azionisti (FCFE). Il Dipartimento di analisi del SSIF Tradeville SA, che ha effettuato il rapporto, sostiene un prezzo reale di crescita rispetto ai valori attuali, nella prospettiva che il 2012 sarà un anno di ripresa economica per il Paese. Il raggiungimento del prezzo reale di 0,249 lei/titolo dipende da alcuni fattori, tra cui il rischio delle risorse umane, il rischio di mercato, il rischio operazionale e lo stato generale dell’economia e dei mercati dei capitali. Crisi: missione FMI a Bucarest Rri.ro, 24 gennaio La missione del FMI torna a Bucarest per la quarta valutazione sull’accordo siglato con la Romania. L’ente finanziario internazionale ha raccomandato alle autorità romene di aumentare leggermente quest’anno i salari dei dipendenti pubblici e le pensioni, nei limiti del budget statale. Nel suo ultimo rapporto di valutazione, il Fondo Monetario Internazionale aveva mostrato come il congelamento dei salari e delle pensioni nel 2012 avrà anche effetti negativi sulla domanda interna. Il rapporto menziona, inoltre, la necessità di accelerare l’assorbimento dei fondi europei e le riforme strutturali. Gli specialisti del FMI affermano che le prospettive economiche della Romania sono peggiorate in seguito all’evoluzione della crisi economica nella regione, rendendo il paese vulnerabile, a causa delle crescenti incertezze del settore bancario europeo. E’ valutata positivamente l’intenzione delle autorità romene di voler modificare la legislazione in materia di servizi sanitari e di ristrutturare profondamente il sistema sanitario nel periodo 2012-2013 tramite il coinvolgimento del settore privato, ma solo al fine di risolvere il problema del sottofinanziamento della sanità. Tra gli aspetti positivi notati dal Fondo, vi sono l’eccezionale produzione agricola, la crescita registrata nel settore dell’edilizia e nella vendita al dettaglio, la bassa inflazione e un miglioramento del mercato del lavoro. D’altra parte, però, l’agenzia di valutazione finanziaria Moody’s è del parere che le proteste avvenute in piazza negli ultimi giorni, contro le misure di austerità del governo, descritte come le più importanti degli ultimi 10 anni, hanno avuto un impatto negativo sul rating dell’intero paese, rendendo più difficile per il Governo la continuazione della riforma strutturale e fiscale. Moody’s, la prima agenzia di valutazione finanziaria a commentare le proteste, è l’unica ad aver mantenuto la Romania nella categoria dei paesi con un rating raccomandato per gli investimenti in tutto il periodo della crisi finanziaria. L’agenzia precisa che, sebbene le proteste, scattate in seguito alle dimmissioni del viceministro del Ministero della Sanità, Raed Arafat, tardino l’implementazione della riforma in materia sanitaria, l’effetto sul rating del paese potrebbe essere positivo se la forma finale della legge riunisse i requisiti imposti dal Fondo Monetario Internazionale, dall’UE e dalla Banca Mondiale. Le proteste dei manifestanti, sono iniziate in seguito alle dimissioni di Arafat, fondatore del servizio Smurd, dopo che il viceministro aveva espresso il suo disaccordo con i piani di privatizzazione parziale dei servizi di pronto soccorso. La riforma del sistema sanitario romeno è un impegno assunto dalla Romania nell’accordo preventivo firmato con FMI, UE e la Banca Mondiale. Negli ultimi due anni, la Romania ha adempiuto tutte le condizioni previste dell’accordo di finanziamento, attraverso tagli al personale e ai salari nel settore pubblico, con tagli ai sussidi sociali e con l’aumento dell’IVA. Secondo Moody’s, la riduzione di costi ingiustificati nel settore sanitario sarebbe il prossimo passo. In seguito alle proteste di piazza, il Governo ha ritirato, però, la bozza di legge presentata. Il dottor Arafat è stato rinsediato come viceministro, e parteciperà all’elaborazione di un nuovo progetto di legge in materia sanitaria. “Philip Morris” investe un milione di euro nella fabbrica di Otopeni Bursa, 25 gennaio “Philip Morris” Romania investe un milione di euro nella modernizzazione della fabbrica di Otopeni, che prevede l’istallazione di una nuova unità di raffreddamento, piu’ efficiente anche dal punto di vista energetico. Il consumo di energia registrerà una riduzione del 5%. Questo investimento fa parte di un progetto più ampio, che si propone di ridurre gli effetti sull’ambiente, Notiziario sulla Romania 11 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 attraverso la riduzione del consumo di risorse naturali, delle emissioni di gas ad effetto serra e della quantità di rifiuti prodotti. “Philip Morris” Romania consta di circa 800 dipendenti, di cui circa 500 nella fabbrica di Otopeni. L’azienda produce sigarette per più di 15 paesi, come l’Italia, la Polonia, la Bulgaria, la Spagna ecc. I Ministri delle Finanze dell’Unione Europea hanno adottato il testo del futuro Meccanismo Europeo di Stabilità Curierul National, 25 gennaio Riunitisi lunedì a Bruxelles, i 27 Ministri delle Finanze hanno adottato il testo del Trattato del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES). Il trattato sostituirà il Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria (FESF) e sarà dotato di 80 miliardi di euro provenienti da fondi propri. Per godere dell’aiuto MES, i paesi partecipanti dovranno innanzitutto ratificare il documento che prevede, tra le altre, un’inasprimento della disciplina di bilancio. La scadenza per l’adozione definitiva del testo del Trattato da parte dei capi di stato è per il 30 gennaio. La firma di ratifica dell’accordo, è prevista per l’inizio di marzo. Industria “Enel Green Power” continua gli investimenti nelle centrali eoliche di Romania Sette Giorni, 22 gennaio Secondo Mediafax, Enel Green Power, entro la fine del primo trimestre raggiungerà una capacità installata nelle centrali eoliche di 292 MW, diventando così il secondo maggiore produttore sul mercato romeno a livello di forza installata. I 292 MW verranno installati in quattro parchi eolici di proprietà della divisione energia rinnovabile del gruppo italiano di utenze Enel, nel distretto di Tulcea ed uno a Moldova Noua (distretto di Caras-Severin). Enel Green Power ha iniziato a costruire il suo primo parco eolico in Romania nel 2010, nella località di Agighiol, nel distretto di Tulcea. e attualmente ha già installati 269 MW. Gli investimenti dell’Enel Green Power varieranno tra i 440 e i 500 milioni di euro, prendendo in considerazione che per l’installazione di un megawatt (MW) nelle centrali eoliche, i costi variano tra i 1,5-1,7 milioni di euro. Enel, è presente sul mercato energetico romeno dal 2005 con attività produttive, distributive e di fornitura dell’elettricità. Il maggiore rappresentante di progetti eolici in Romania per potenza installata è il gruppo ceco, CEZ, con 300 MW nelle località di Fantanele e Cogealac (entrambe nel distretto di Costanza). La CEZ ha annunciato che continuerà ad accrescere la propria capacità di installazione in Romania fino a 600MW. Un’altra società ad aver investito nei parchi eolici è la Energias de Portugal, che detiene una capacità installata di 228 MW, nelle località di Cernavoda e Pestera (distretto di Costanza). Nei successivi due anni, Energias de Portugal si prefigge di installare altri 141 MW in centrali eoliche. Enel Green Power, nata nel dicembre 2008, presente in Europa e nel continete americano, è la società del Gruppo Enel dedicata allo sviluppo e alla gestione di attività finalizzate a generare energia da fonti rinnovabili. È tra i principali operatori a livello internazionale nel settore della generazione di energia da fonti rinnovabili con una produzione su base annuale di circa 22 miliardi di chilowattora prodotti principalmente da acqua, sole, vento e calore della terra, in grado di soddisfare i consumi di oltre 8 milioni di famiglie ed evitare ogni anno più di 16 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica. La forza installata netta del Gruppo Enel Green Power al 30 settembre 2011 è pari a 6.490 MW, di cui 2.539 MW idroelettrica (39,1%), 2.981 MW (45,9%) eolica, 775 MW (12,0%) geotermica, 67 MW (1,0%) solare e 128 MW (2,0%) rappresentata da altre tecnologie rinnovabili (biomassa e cogenerazione). Gli impianti in esercizio sono circa 650 in tutto il mondo. A Jucu, al posto di Nokia è possibile l’arrivo del produttore italiano di elettrodomestici De’Longhi Ziarul Financiar, 23 gennaio ll produttore italiano di elettrodomestici De’Longhi è in trattative avanzate con i rappresentanti del Consiglio Distrettuale di Cluj per la presa in gestione di alcuni impianti dell'ex fabbrica Nokia di Jucu. Il presidente del Consiglio Distrettuale di Cluj, Alin Tise, ha dichiarato che gli accordi negoziali con i due operatori economici sono a buon punto. Quest’ultimo, ha precisato che il futuro investitore potrebbe impegnare circa 30 milioni di euro nella produzione di elettrodomestici. Secondo fonti del mercato, l’investitore vincitore potrebbe essere la compagnia italiana De’Longhi, fondata nel 1902. Attualmente, il gruppo detiene fabbriche in Cina (Guangdong e Shanghai), Russia ed Italia. Notiziario sulla Romania 12 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 Electrica vuole vendere ad Enel le azioni di EMS Curierul National, 23 gennaio Electrica vorrebbe vendere nel 2012 alla società elettrica Enel, le azioni che detiene nelle aziende distaccate dell’Electrica Muntenia Sud. Per fare ciò, il Governo dovrebbe modificare la legge, la quale non prevede la possibilità di includere questa opzione nei contratti di privatizzazione. Electrica Muntenia Sud (EMS) è stata presa in gestione dall’Enel nel 2008, e divisa in due compagnie, a seconda del tipo di attività svolta. Electrica detiene ancora il 23,57% delle azioni di Enel Distributie e il 23,57% delle azioni di Enel Energie Muntenia. Di queste azioni, il 10% è riservato ai dipendenti Electrica. Il contratto di privatizzazione tra Electrica ed Enel, concluso nel 2007, prevede che Electrica possa vendere al gruppo italiano, che ha l’obbligo di acquistare, pacchetti di 13,57% delle azioni di ciascuna delle due compagnie. Dopo la firma del contratto, il Governo ha adottato una decisione che prevede l’esercizio del diritto di vendita al termine e nelle condizioni stabilite dal contratto di privatizzazione e dalla legislazione della privatizzazione vigente al momento dell’esercizio del diritto. La normativa attuale, non prevede la possibilità di includere nei contratti di privatizzazione l’opzione di vendita delle azioni da parte di un’istituzione pubblica, di conseguenza Electrica non può esercitare direttamente l’opzione di vendita prevista nel contratto con la società Enel. Per questa ragione, il Governo dovrà adottare un atto normativo che completi la legislazione vigente nel settore della privatizzazione con l’esercizio dell’opzione di vendita. Boc nomina il suo consigliere personale alla direzione del consiglio di Transelectrica Nine O Clock, 23 gennaio Il direttore generale di Transeelctrica, Horia Hahaianu, è stato destituito venerdì dalla direzione del Consiglio Amministrativo della compagnia e sostituito da Adrian-Victor Vevera, consigliere personale del Primo Ministro Emil Boc. Secondo un comunicato trasmesso alla Borsa di Bucarest, gli azionisti hanno deciso la destituzione dal Consiglio di Amministrazione anche di Ionel Florin, che verrà sostituito sempre da Vevera. Il Ministro dell’Economia, Ion Ariton, aveva deciso nel luglio del 2011 che i capi dei consigli di amministrazione delle società statali, subordinate al Ministero dell’Economia, non potessero occupare nello stesso tempo posti di direzione generale. Gli azionisti hanno approvato anche il fatturato e le spese per il 2011 ed il 2012. Il fatturato previsto per l’anno in corso è pari a 2,62 miliardi RON, in calo del 5,7% rispetto ai 2,78 miliardi RON registrati l’anno scorso. Nello stesso tempo, si prevede che le spese scenderanno da 2,75 miliardi RON a 2,57 miliardi RON (6,5%). Secondo le previsioni, il profitto lordo può raddoppiare nel 2012, da 25 milioni RON a 51,7 milioni RON. Gazprom accelera il progetto South Stream Bursa, 23 gennaio Il gruppo russo Gazprom ha annunciato che la costruzione del gasdotto russo South Stream potrebbe cominciare nel mese di dicembre 2012, prima della data pianificata (il 2013). Il gasdotto, che fa parte del progetto Nabucco sostenuto dall’Unione Europea, è progettato per assicurare forniture di gas russo verso l’Europa, evitando di attraversare il territorio dell’Ucraina. South Stream dovrebbe esportare ogni anno 63 miliardi di metri cubi di gas naturali verso il sud dell’Europa a partire dal 2015. Il nuovo calendario delle costruzioni sarà presentato al consiglio di amministrazione del consorzio South Stream Transport AG a febbraio. Il gruppo russo detiene il 50% del progetto South Stream, valutato a 15 miliardi euro. L’altra metà è divisa tra Eni (Italia) con il 20%, EDF (Francia) con il 15% e Wintershall (Germania) sempre con il 15%. Secondo gli analisti, il progetto è troppo costoso e la soluzione potrebbe essere un accordo tra la Russia e l’Ucraina sull’esportazione di gas. Da novembre, la Russia importerà gas naturale attraverso il gasdotto Nord Stream, sotto il Mar Baltico. La prima fase del progetto ha una capacità di 27,5 miliardi di metri cubi/anno, circa un quinto delle esportazioni annuali di gas dalla Russia verso l’Unione Europea. Il gruppo tedesco RWE potrebbe rinunciare al progetto Nabucco Bursa, 23 gennaio La settimana scorsa, il gruppo tedesco RWE ha annunciato che potrebbe rinunciare al progetto Nabucco. Il progetto è stato pianificato da diversi anni da 5 società: RWE (Germania), Transgaz Medias (Romania), OMV (Austria), Botas (Turchia), Bulgargaz (Bulgaria) e MOL (Ungheria), ed ha goduto del sostegno politico dell’Unione Europea. Il gasdotto Nabucco Notiziario sulla Romania 13 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 dovrebbe collegare la Turchia con l’Austria e trasportare gas naturale attraversando Bulgaria, Romania e Ungheria. La lunghezza del gasdotto dovrebbe superare i 3.900 km e con una capacità pari a 31 milioni di metri cubi/anno. Le costruzioni sono previste per il periodo tra il 2013-2017. I costi ufficiali di 7,9 miliardi euro sono considerati già enormi, ed alcuni analisti temono un aumento notevole. L’accordo recente tra la Turchia e l’Azerbaigian sulla costruzione di un gasdotto tra il Mar Caspio e il confine occidentale della Turchia, che dovrebbe trasportare gas azero in Europa, ha alimentato le paure riguardanti il progetto Nabucco. La dichiarazione del gruppo RWE rappresenta un primo segnale concreto da parte di un membro del consorzio Nabucco che la costruzione del gasdotto potrebbe essere abbandonata. Gli investimenti Eldon in Romania superano i 15 milioni di euro Bursa, 23 gennaio La compagnia Eldon Romania, produttrice di scatole e armadi industriali, con sede nel Parco Industriale Prejmer, ha investito nel 2011 più di un milione di euro per il suo ampliamento. Il fatturato della compagnia è aumentato nell’anno scorso del 15%, arrivando a 25 milioni di euro. Mihai Babes, il direttore commerciale, ha dichiarato che per il 2012 è previsto un aumento del fatturato sempre del 15%. Gli investimenti Eldon in Romania superano i 15 milioni di euro, visto che qui si trova la maggior parte della fabbrica del gruppo. La superficie di produzione, attualmente di circa 20.000 mq, potrebbe essere ampliata notevolmente in futuro. Il gruppo Eldon è stato creato nel 1922 come società svedese, ma è poi diventata una compagnia multinazionale con sede centrale a Madrid. Ad oggi, Eldon detiene fabbriche in Gran Bretagnia, Spagna, India e Romania e gli azionisti sono svedesi, francesi e spagnoli. La Romania è stata scelta soprattutto per la sua forza lavoro, ben qualificata, la collocazione del parco industriale e per l’adesione all’Unione Europea. I clienti più importanti della compagnia sono attivi nel settore industriale e residenziale, tra cui Honeywell, Nokia, Kraft, Nestlé, Alcatel-Lucent, Pepsico e Siemens. Circa il 95% della produzione di Brasov viene esportata nell’UE, in Svizzera, Australia o negli Stati Uniti. Eldon rappresenta il primo investimento greenfield nel parco industriale Prejmer. Il parco è un progetto sviluppato dalla compagnia spagnola Graells&Llonch e dalle autorità locali per circa 350 milioni di euro. Investimenti di Transelectrica nei prossimi 3 anni pari a 580 milioni di euro Ziarul Financiar, 24 gennaio Il trasportatore nazionale di elettricità Transelectrica Bucuresti (TEL) ha previsto per il periodo tra il 2012-2014 investimenti complessivi pari a 2,5 miliardi di lei (circa 580 milioni di euro). Per il 2012, gli investimenti previsti sono di 782 milioni di lei (182 milioni di euro), in crescita del 49% rispetto alle spese del 2011 e del 67% rispetto agli investimenti del budget rettificato della compagnia. La somma di 2,5 miliardi di lei verrà raccolta mediante un prestito bancario di circa 1,2 miliardi di lei, mentre il resto proverrà da fonti proprie (tra cui le tasse di allacciamento) e da finanziamenti europei non rimborsabili. “Ekol” arriva in Romania con servizi di logistica ferroviaria Bursa, 24 gennaio Ekol Logistics, una grande compagnia di servizi di logistica turca, è arrivata sul mercato romeno dopo l’acquisto dell’operatore “Omega International Transport & Logistics” a novembre 2011. In seguito, è stata inaugurata una nuova linea di trasporto ferroviario con il percorso Arad-Worms (Germania), ampliando la rotta intermodale Worms-Trieste. Ekol è adesso l’unico operatore logistico ad offrire servizi intermodali ferroviari sulla rotta Worms-Arad. Il primo treno a trasportare contenitori è partito il 13 ottobre ed è arrivato a destinazione 36 ore dopo. Attualmente operano 8 treni per settimana sull’intero percorso intermodale: uno da Worms ad Arad e 7 da Worms a Trieste. Per il 2012, la compagnia ha annunciato che intende creare un’alternativa di trasporto ai camion, anche per via marittima, su traghetto, sul percorso Costanza-Pendik. Per questo progetto, Ekol vuole investire 18 milioni di euro per l’acquisto di 50 camion. Un altro piano per il 2012 è l’aggiunta di due treni in più ogni settimana sul percorso Worms-Arad. ‘Martelli Europe’ di Buzau – l’eccellenza italiana nel settore tessile Sette Giorni, 24 gennaio La necessità delle aziende in individuare nuovi sbocchi produttivi e commerciali fa si che la Notiziario sulla Romania 14 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 Romania risulti uno dei territori più interessanti per lo sviluppo del settore. In Romania, grazie al nuovo codice del lavoro, si ridisegnano gli equilibri tra il dipendente e il datore di lavoro puntando sulla meritocrazia e sulla flessibilità, con la conseguente apertura di centinaia di nuove aziende a capitale italiano. D’altra parte, in Romania, la presenza industriale italiana nel tessile ha origini remote, dopo un decennio di alti e bassi dovuti a diverse congiunture, alla mancanza di reperimento di manodopera specializzata fino all’aumento del costo del lavoro. La stessa Confindustria Romania ad oggi può vantare un numero importante di associati, in tutto il paese, aziende a capitale italiano che operano nel settore tessile-calzaturiero e che proprio per la qualità e peculiarità delle loro lavorazioni non risentono della crisi. Il Direttore Generale di Confindustria Romania, Tommaso Busini, nomina l’azienda Martelli Europe, con sede a Buzau, presente in Romania da 10 anni. La Martelli Europe è conosciuta a livello mondiale per le “speciali lavorazioni dei Jeans che Martelli invecchia, colora e taglia per i principali brand internazionali”. Il Direttore Generale della Martelli Europe, Mauro Angelini, ha ricevuto recentemente uno dei prestigiosi premi televisivi “Confidential” di Antena 2 per la più creativa campagna media del 2011, intitolata “Vintage Experience”. Wienerberger si sta preparando a costruire la quarta fabbrica di mattoni e la prima nella Moldavia Ziarul Financiar, 24 gennaio Il produttore austriaco di materiali da costruzione Wienerberger, ha preso in affitto 41 ettari nel villaggio Razboieni (distretto di Iasi) per costruire la quarta fabbrica di mattoni del mercato locale, in cui intende investire 22 milioni di euro. Secondo gli ufficiali del comune di “Ion Neculce”, con cui la Wienerberger ha concluso il contratto d’affitto, i costi oscillano intorno ai 11.500 euro/anno. Dopo la costruzione della fabbrica, la compagnia considera necessaria una forza lavoro di 400 dipendenti, con priorità di assunzione per gli abitanti del comune. La nuova fabbrica di Razboieni è la prima che Wienerberger costruisce nella regione orientale del paese. Finora, il produttore austriaco detiene fabbriche solo nelle regioni occidentali e meridionali della Romania: Gura Ocnitei (distretto di Dambovita), Sibiu e Tritenii de Jos (distretto di Cluj). Vevera si è dimesso dal Consiglio d’Amministrazione di Transelectrica dopo meno di due giorni Bursa, 25 gennaio Il Consiglio Amministrativo di Transelectrica cambia il suo presidente per la seconda volta in meno di una settimana. Victor Vevera, il consigliere personale del Primo Ministro, ha presentato le sue dimissioni al Ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Ambiente d’Affari ed al Consiglio Amministrativo della compagnia. La sua nomina come presidente del CA è stata annunciata il 20 gennaio, per sostituire Horia Hahaianu. Goldman Sachs, Erste e Raiffeisen hanno vinto la più importante quotazione Ziarul Financiar, 25 gennaio Il consorzio di cui fanno parte il gruppo americano Goldman Sachs e gli austriaci ErsteBCR e Raiffeisen Capital&Investment ha vinto il mandato per la quotazione del 15% delle azioni Romgaz Medias, l’azienda più redditizia nel portafoglio dello stato. Romgaz è stata valutata nel 2011 a 2,7 miliardi di euro. In questo caso, lo Stato sarebbe in grado di ottenere 400 milioni di euro in seguito all’offerta che potrebbe avvenire tra luglio e settembre, secondo il calendario previsto dal Ministero dell’Economia. I punteggi per le offerte tecniche sono state simili ma il consorzio del gruppo Goldman Sachs ha vinto con la proposta dell’offerta più bassa, solo l’1,16%. I mediatori potrebbero guadagnare così più di 4 milioni di euro. Albalact aumenta il capitale di Raraul di 5 milioni di euro Ziarul Financiar, 26 gennaio Albalact, il maggiore produttore lattiero caseario controllato da azionisti romeni, ha deciso di aumentare di 21 milioni di lei (4,8 milioni di euro) il capitale della compagnia Raraul, che aveva acquisito nel 2008 per 3,5 milioni di euro. La somma verrà utilizzata per l’ampliamento e la modernizzazione della fabbrica di Campulung Moldovenesc. I rappresentanti Albalact hanno dichiarato che nella prima metà dell’anno nuovi prodotti Raraul saranno lanciati sul mercato. Attualmente Albalact produce, con il brand Raraul, latte pastorizzato e UHT, formaggi, burro e latte in polvere. Raraul è stato il più importante produttore di latte in polvere negli anni ’60 e nel 1994 è diventata la prima compagnia con capitale privato locale nell’industria casearia. Notiziario sulla Romania 15 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 Albalact detiene attualmente il 96,46% delle azioni Raraul. Oltre Raraul, Albalact controlla anche i brand Zuzu e Fulga ed è in concorrenza, sul mercato dei latticini, con Danone Romania, Friesland Campina, Hochland Romania e Covalact. Il fatturato di Albalact nei primi 9 mesi del 2011 è stato di 246,2 milioni di lei (56,5 milioni di euro) con un aumento del profitto rispetto al 2010 (3,5 milioni di lei, pari a 0,8 milioni di euro, rispetto a 2,4 milioni di lei). De Longhi sostituisce Nokia a Jucu Bursa, 26 gennaio La compagnia italiana De Longhi, produttore di elettrodomestici, sostituirà Nokia nella fabbrica di Jucu (distretto di Cluj). L’annuncio dell’acquisto risale al 25 gennaio dalle due compagnie. Il presidente del Consiglio Distrettuale di Cluj, Alin Tise, ha dichairato che De’Longhi assumerà inizialmente 600 dipendenti, per arrivare in seguito a 1000. Questa sarà la quinta fabbrica di elettrodomestici De’Longhi al mondo, per cui è previsto un investimento di 30 milioni di euro. La centrale elettronucleare di Cernavoda ha superato tutti i test di stress Curentul, 26 gennaio La centrale elettronucleare di Cernavoda è tra le più sicure al mondo e il rischio di un incidente nucleare simile a quello di Fukushima (Giappone), secondo i risultati dei test di stress, è praticamente nullo. Gli analisti dimostrano che le strutture esistenti assicurano un alto margine di sicurezza in caso di calamità naturali. Alstom costruirà un’unità per la riduzione dell’inquinamento per 53 milioni di euro nel Complesso Energetico Craiova Bursa, 26 gennaio La compagnia Alstom Power, del gruppo francese Alstom, intende costruire un’unità per la desolforazione dei gas naturali, valutata a 227,5 milioni di lei (53,3 milioni di euro), per due blocchi di energia del Complesso Energetico Craiova. I lavori godranno di un cofinanziamento dei fondi europei. Il Complesso Energetico Craiova è di proprietà dello stato, mediante il Ministero dell’Economia. Alstom si trova nel top delle compagnie con produzione di attrezzatura energetica e ferroviaria. In Romania, Alston detiene tre aziende: Alstom Power Romania, Alstom General Turbo ed Alstom Transport, ed un centro di coordinamento ambientali della regione. dei progetti Auchan City sul mercato dei centri commerciali Ziarul Financiar, 27 gennaio Il gruppo Auchan inizierà lo sviluppo di centri commerciali con il brand Auchan City. L’inaugurazione del primo centro commerciale è prevista per quest’anno nel quartiere Giulesti. Un’altro sarà costruito sulla piattaforma Tricodava di Ghencea. Dei due progetti si occuperà la filiale immobiliare Immochan. Il direttore generale di Auchan Romania, Patrick Espasa, ha dichiarato che Auchan City Giulesti comprenderà un ipermercato prevalentemente alimentare di 5.000 mq ed una galleria commerciale Immochan di 2.000 mq. Attualmente, la compagnia sta per presentare la domanda per ottenere il permesso di costruzione e spera di inaugurare il primo centro entro le feste natalizie. Gli investimenti arriveranno a circa 15 milioni di euro. Auchan City di Ghencea comprenderà un ipermercato di 11.000 mq ed una galleria commerciale con 80 negozi. I due terreni sono stati acquistati alla fine del 2011 per circa 20 milioni di euro. Speciale: romeni in Italia L’Italia ha deciso di eliminare, a partire dal 1 gennaio 2012, le misure restrittive alla libera circolazione dei lavoratori romeni e bulgari L’Ambasciata della Romania in Italia ha annunciato che il Ministero italiano degli Affari Esteri ha trasmesso via fax la lettera del Direttore Generale per l’Unione Europea, Mario Bova, che notifica l’eliminazione delle restrizioni sul lavoro al mercato italiano per i lavoratori romeni, a partire dal 1 gennaio 2012. Le ultime pratiche dell’Ambasciata della Romania in Italia sull’argomento delle liberalizzazioni totali del mercato del lavoro italiano sono avvenute il 16 dicembre 2011. Secondo un comunicato del Ministero del Lavoro, della Famiglia e della Protezione Sociale (MMFPS), l’Ambasciatore romeno in Italia ha inviato lettere ai ministri italiani degli Affari Esteri, del Lavoro e dell’Interno. Queste pratiche sono state accompagnate da incontri con gli esperti in Notiziario sulla Romania 16 22-27 gennaio 2012 N° 03/2012 materia di mercato e politiche del lavoro delle istituzioni decisorie. La decisione dell’Italia conferma il rapporto della Commissione Europea del 11 novembre, che dimostra il ruolo importante dei romeni nelle economie dei paesi di destinazione (l’impatto della mobilità ha portato un aumento del PIL del 0,3% per l’UE27 e del 0,4% per l’UE-15)”. Il Ministro del Lavoro romeno, Sulfina Barbu, ha apprezzato la decisione del Governo italiano, dichiarando: “Ci rallegra la decisione del Governo italiano. Tramite l’eliminazione delle restrizioni imposte ai lavoratori romeni e bulgari, l’Italia trasmette un segnale importante, in accordo con i valori ed i diritti fondamentali dell’Unione Europea. L’Italia non chiede più nessuna deroga e dimostra così il rispetto al Trattato di adesione della Romania e della Bulgaria all’Unione Europea. Apprezziamo questa decisione tanto più che in Italia vivono e lavorano circa 1 milione di romeni. Gli italiani ci mostrano così che riconoscono il valore portato dai romeni nelle economie dei paesi di destinazione”. Gli ultimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica italiana mostrano che qui vivono e lavorano circa 968.576 romeni. Il Governo italiano ha deciso di applicare disposizioni transitorie per i cittadini romeni a partire dal 1 gennaio 2007. Gli ufficciali italiani hanno imposto allora restrizioni in certi settori e hanno liberalizzato il mercato del lavoro per i liberi professionisti. I settori in cui i romeni hanno potuto lavorare senza restrizioni sono: l’agricoltura, i servizi alberghieri ed il turismo, i servizi domestici e di cura, le costruzioni, l’ingegneria, il management ed il lavoro altamente qualificato, il lavoro stagionale. Negli altri settori, i lavoratori romeni necessitavano del permesso di lavoro. La scorsa settimana, nell’incontro con gli addetti al lavoro, il Ministero del Lavoro ha sottolineato che in Italia non ci sono ulteriori restrizioni al mercato del lavoro. Tuttavia dobbiamo fare attenzione ai contratti di lavoro, perché esistono ancora situazioni di lavoro illegale, soprattutto nel settore dei servizi di cura a domicilio. Gli esperti del Ministero del Lavoro hanno elaborato guide e procedure per dare accesso ad un’informazione completa a tutti i cittadini romeni. A partire da gennaio, il Ministero romeno del Lavoro supervisionerà e controllera’ insieme ai team di esperti italiani, anche le aziende che assumono cittadini romeni con contratti di solo 4 ore lavorative, nonostante un programma di lavoro normale. In questo caso, le assicurazioni sociali sono parzialmente coperte. Anche il Ministero degli Affari Esteri saluta la decisione del Governo di Roma. “La decisione ha un significato speciale nel contesto della crisi economico-finanziaria, che influisce tutta l’Europa, e rappresenta un fattore determinante per rinforzare i rapporti economici romeno-italiani”, ha dichiarato un comunicato del MAE, secondo cui la decisione di eliminare le restrizioni riconferma l’eccellente livello del rapporto bilaterale del Partenariato Strategico tra la Romania e la Repubblica Italiana, caratterizzato nel 2011 da una dinamica impotante tramite l’organizzazione del secondo Summit Intergovernativo (30 maggio), la visita a Roma del Presidente Basescu per le cerimonie dedicate alla celebrazione della Festa Nazionale della Repubblica per i 150 anni dell’Unità d’Italia (2 giugno) e la storica visita di stato in Romania del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano (15-16 settembre 2011). La libera circolazione dei lavoratori nel mercato italiano ha rappresentato un argomento costante del dialogo politico-diplomatico, la parte romena ha reiterato costantemente, sia nel dialogo di alto livello, sia nelle pratiche dell’Ambasciata della Romania a Roma presso i collaboratori italiani, la necessità di eliminare le restrizioni imposte ai lavoratori romeni, in modo per essi di godere degli stessi diritti di cui godono gli altri cittadini dei paesi membri dell’Unione Europea. Registrazione gratuita su Agenzia Nova Agenzia Nova è la prima fonte d'informazione italiana sui Balcani e trasmette ogni giorno oltre 150 notizie d'interesse economico e politico, grazie a una rete di corrispondenti che copre Belgrado, Bucarest, Sarajevo, Tirana e Bruxelles. Ogni sabato viene trasmesso "Business News": circa 50 notizie dedicate alle opportunità per imprenditori e investitori. 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