Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli Acqua in bocca (giallo), Minimum

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Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli Acqua in bocca (giallo), Minimum
EDITORIA
An d re a C a m i l l er i e Ca rlo L uca re l li
Ac q u a i n b o c c a ( g i a ll o ), M ini mum fa x
La sfrenata moda dei duetti che imperversa nell'universo della musica leggera (e non solo) pare abbia raggiunto anche il mondo dell'editoria italiana.
Come del resto un'altra "tendenza" che va diffondendosi sia nell'universo
francofono che in quello anglofono, quella del romanzo epistolare, che già
conobbe le sue più alte vette nel settecento, dai Dolori del Giovane Werther
alle Relazioni pericolose.
di Moreno Macchi
Ecco allora arrivare sui banconi delle
librerie un'accoppiata di boss del poliziesco all'italiana.
Nientepopodimenoche il geniale
Lucarelli e l'inossidabile Camilleri.
Da una parte troviamo quindi la buca
delle lettere del celeberrimo Salvo
Montalbano a Vigata e dall'altra quella dell'ispettrice Grazia Negro, personaggio mascotte di Lucarelli, a
Bologna.
Il lettore è immediatamente trasformato in divertito voyeur, che spia da
sopra la spalla dei due protagonisti la
loro corrispondenza più che riservata
e assai confidenziale. Dovrà quindi
stare attentissimo ed avere (per restare in tema) l'anima e l'occhio vigili di
un Poirot o di uno Sherlock Holmes
per non lasciarsi sfuggire nessun
indizio che i due investigatori abilmente celano nelle loro epistole,
visto che (in più) agiscono all'insaputa dei loro colleghi e superiori e si trasmettono messaggi se non proprio
cifrati, per lo meno ellittici o criptati
e inviati, poi, in modi davvero assai
poco ortodossi ma senz'altro originalissimi.
Tale Arturo Magnifico (no, niente a
che vedere col più noto Lorenzo!)
viene trovato morto stecchito, con la
testa infilata in un sacchetto di plastica, le spalle bagnate, una scarpa non
della sua misura in bilico su un piede
e con - nelle immediate vicinanze due pesci rossi (soffocati anche loro,
ma per mancanza d'acqua piuttosto
che d'aria)… Non vi bastano gli indizi? Dovranno bastare, tanto non vi
diremo di più.
Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli
Grazia e Salvo si buttano a capofitto
nella sempre più intricata indagine
con l'esuberanza, l'intelligenza e la
passione che li caratterizzano e - stavolta - con un pizzico di quello
humour che non guasta.
Entrano allora progressivamente in
scena Gardini Elisabetta detta Betta,
la Betta Splendens (un pesce esotico
molto aggressivo, che lotta anche col
suo stesso riflesso nello specchio.
Non vanno quindi mai messi due
maschi nello stesso acquario; gli altri
pesci vanno poi scelti con molta oculatezza. NdR), Alberto Ari detto
Mata-Ari (!), il brigadiere dei
Carabinieri Vincenzo Pesci (ma guarda!) ed altri sempre più improbabili
personaggi in una sarabanda gustosissima.
Più che un vero e proprio romanzo
poliziesco, questo testo è evidentemente - per i due autori - un ottimo
pretesto per divertirsi.
Allora divertiamoci anche noi a
seguirli nel loro giochetto epistolare.
Per chi fosse poi interessato a curiosare dietro le quinte della realizzazione del romanzo, è diventata ormai
consuetudine nell'editoria (come nel
cinema in DVD) lo spiattellar tutto
dopo, vuoi in un'appendice, vuoi in
una "nota dell'editore" o ancora in
un'intervista confidenziale con l'autore trascritta a fine opera … Anche
questo, pare, vada molto di moda.
Avremo presto, come già si fa nelle
versioni elettroniche dei libri, vari
finali possibili, le bozze, gli scarabocchi dell'autore, i numeri di telefono
dei suoi fornitori preferiti, le pagine
bianche, le varianti, le scene scartate,
e chi più ne ha…
Titolo: "Acqua in Bocca"
Editore: Andrea Camilleri e
Carlo Lucarelli
Editore: Minimum Fax
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