Bambini con disturbi sensoriali

Transcript

Bambini con disturbi sensoriali
Bambini con disturbi
della modulazione
sensoriale
Presentato da: Marta Berger, Ergoterapista
Definizioni:
 Difesa sensoriale: sensibilità aumentata dei sistemi
sensoriali (iperreazione).
 Comportamento di ricerca sensoriale: ricerca esagerata
di informazioni sensoriali, in particolare propriocettive.
 Latenza sensoriale: inibizione eccessiva delle
informazioni sensoriali e mancanza di eccitazione allo
stimolo pertinente (iporeazione).
(Bundy A. + coll, 2002)
Definizioni
All’interno della difesa sensoriale si distinguono:
 Difesa tattile: reazioni eccessive, avversive,
aumento del livello di attività o comportamento
problematico in risposta a stimoli tattili
considerati dalla maggior parte delle persone
come non dolorosi e non spiacevoli.
 Insicurezza gravitazionale: si manifesta con una
paura esagerata quando il corpo non è in
posizione verticale o quando i piedi si staccano
dal suolo.
(Bundy A. + coll, 2002)
Diagnosi e patologie in cui si
ritrova il disturbo sensoriale






F82 , DCD
Disturbi pervasivi dello sviluppo
ADHD
Paralisi cerebrale
Disturbo comportamentale
Sindromi
Caratteristiche dei bambini
con latenza sensoriale
CAMPANELLI D’ALLARME








Bambino descritto come tranquillo e docile
Lo stato di veglia è basso
Tendenza a non rispondere a certi stimoli sensoriali
Bambino che non si accorge di essersi fatto male e
ricerca stimoli dolorosi
Incosciente dello sporco su viso e mani
Mancanza di voglia di agire
Lattante che dorme molto
Lattante non reagisce alle coccole
Caratteristiche dei bambini con
comportamento di ricerca sensoriale
CAMPANELLI D’ALLARME
 Bambino descritto come molto agitato, alla ricerca di
movimento e del brivido
 Bambino che ricerca attività di resistenza, compressione
e trazione





Bambino pericoloso per se stesso e per gli altri
Bambino che ricerca stimoli dolorosi
Distruttivo e socialmente inappropriato
Lattante agitato che piange molto
Lattante che apprezza un contatto corporeo molto forte
Caratteristiche dei bambini
con difesa sensoriale
CAMPANELLI D’ALLARME
 Bambino agitato, troppo attivo, iperverbale,
distraibile e mal organizzato
 Rifiuta contatti fisici con gli altri e con l’ambiente
 Lo stato di veglia è alto
 Si ritira quando è toccato in particolare nella zona
del viso
 Irritato da materiali come vestiti, erba, sabbia,
pittura, colla, spazzole
 Evita giochi che implicano il contatto corporeo,
tendenza ai giochi solitari.
 Evita le coccole, neonato che non si lascia
consolare dalle coccole
 Difficoltà ad accettare le cure
 Evita il parco giochi
 Nausea, malessere e vertigini nei movimenti
rapidi
Paura dell’altezza e paura di cadere
Evita di saltare da uno scalino
Non si arrampica
Ci mette molto tempo ad imparare a salire e
scendere le scale
 Lattante che sopporta male gli spostamenti nello
spazio
 Lattanti che assumono posizioni asimmetriche




Video esempio difesa sensoriale,
I. 2,2 anni
Cause del disturbo della
modulazione sensoriale





Predisposizione genetica o ereditaria
Assunzione di tossine nella fase prenatale
Prematurità
Traumatismo alla nascita
Stimolazione sensoriale eccessiva o
insufficente dopo la nascita
(Bundy A. + coll, 2002)
Cosa fa l’ergoterapista:
VALUTA

Questionario ai genitori (Bundy 2002, rev. Ray-Kaeser e Santinelli 2005)

Osservazioni cliniche in integrazione neuro-sensoriale, 4-11 anni (Bundy
2002, rev. Ray-Kaeser e Santinelli 2005)

Test DeGangi-Berk di Integrazione sensoriale, 3-5 anni (DeGangi-Berk,
1989)

Test delle funzioni sensoriali nei neonati, 4-18 mesi (DeGangi e Greenspan,
1997)

Inventario tattile (Brasic Royeen, 2002)

Osservazione del processo di trattamento dell’informazione sensoriale dei
bambini con disturbo pervasivo dello sviluppo (Leblanc e Rouleau, Canada,
2008)
Cosa fa l’ergoterapista:
MIGLIORA
 Tecniche e metodi per adeguare la soglia di tolleranza
agli stimoli sensoriali e mantenere un livello di veglia
ottimale:
 Integrazione neuro-sensoriale (Ayres, 1989 e Bundy, 2002)
 Approccio cognitivo-comportamentale
 Dieta sensoriale (Wilbarger, 2008)
 Protocollo di pressione profonda (Wilbarger, 2008)
 Protocollo vestibulo-oculare (allenamento dell’austronauta)
(Kavar, 2005)
Ipotesi su cui si basano i
metodi





Plasticità neuronale
Sequenze di sviluppo
Gerarchia del sistema nervoso
Comportamenti adattabili
Predisposizione all'azione (inner-drive)
(Bundy A.+ coll, 2002)
Principi terapeutici:
Gli stimoli sensoriali vengono dosati progressivamente.
(Dunn, 1999) (Hanft, 2000)
Gli stimoli applicati da se stessi sono meglio tollerati che se apportati
da altri.
(Case-Smith, 2005)
Gli stimoli chiari sono meglio accettati che gli stimoli leggeri.
(Case-Smith, 2005)
Il terapista manipola l’ambiente circostante, il posizionamento, il
materiale e le consegne per permettere al bambino di produrre dei
comportamenti adeguati alla situazione.
(Bundy, 2002)