Il tunnel stradale provoca perdite alla ferrovia - Alpen
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Il tunnel stradale provoca perdite alla ferrovia - Alpen
EchoNr-108_ital_Druck:Echo 03.09.2010 10:00 Seite 1 www.iniziativa-delle-alpi.ch eco Numero 108 / 20 settembre 2010 appare cinque volte all’anno Il giornale dell'Associazione «per la protezione dello spazio alpino dal traffico di transito» INDICE PAGINA 4 Imbrogli al Gottardo Vignette di traffico S su camion non autorizzati Il tunnel stradale provoca perdite alla ferrovia PAGINE 4–5 Lezione dal vivo Vignetta: Diego Balli La politica dei trasporti spiegata ai politici tedeschi PAGINA 6 Jogurt greco Perché uno studente basilese ha scritto sul traffico di transito Più strade ci sono, e più Ida soffre di stress... PAGINA 7 Il fotografo delle montagne Perché Kurt Baumann è diventato anche scalatore Dall’apertura della galleria stradale del Gottardo, 30 anni fa, la ferrovia ha subito gravi perdite. La metà dei viaggiatori è passata alla strada, la quota di mercato della ferrovia nel trasporto merci è scesa di un terzo. Un secondo tunnel potrebbe avere effetti simili. aa. Il 5 settembre 1980 la galleria stradale del San Gottardo è stata inaugurata in presenza di personalità della politica e dell’economia. Un piccolo gruppo di Urane e di Urani protestava al margine della cerimonia ufficiale – con bandiere nere e vestiti a lutto. A ragione, come si vede oggi. Meno passeggeri... La ferrovia, nel 1979, l’ultimo anno prima dell’apertura della galleria stradale, trasportava ancora ben 20’000 passeggeri al giorno; oggi sono solo 8’500. Il resto è passato alla strada o alle vie aeree. Questo Continua a pagina 2 1 EchoNr-108_ital_Druck:Echo 03.09.2010 10:00 Seite 2 Foto: Emanuel Ammon/Iniziativa delle Alpi Continuazione da pagina 1 Il raddoppio del Gottardo avvantaggerebbe ulteriormente la strada a scapito della ferrovia. calo di passeggeri potrebbe aver portato le FFS nel 1994 a sopprimere il trasporto regionale sulla linea di montagna del San Gottardo. Invece dei treni regionali tra Erstfeld e Göschenen e tra Airolo e Biasca ora circolano solo bus. Meno passeggeri significano anche meno entrate per le ferrovie. Se si suppone che, senza la galleria autostradale, l'aumento del traffico al Gottardo sarebbe stato paragonabile a quello registrato sull'intera rete FFS e che ogni passeggero avrebbe viaggiato in media per 200 km (circa ZurigoLugano), ne risultano minori entrate di 5,5 miliardi, calcolate sull'arco di trent'anni. Anche ipotizzando che la crescita al Gottardo sarebbe stata solo la metà di quella registrata sulle tratte più frequentate (quelle fra i grandi centri urbani), per la ferrovia risultano pur sempre ancora minori entrate pari a 4,4 miliardi. 2 ... e perdita di quota di mercato nel traffico merci La situazione nel traffico merci è di poco migliore. Prima del 1980 la situazione era quella che il popolo svizzero avrebbe desiderato con la votazione sull’Iniziativa delle Alpi nel 1994: ben il 95% del trasporto merci avveniva su ferrovia; per il traffico di transito si trattava addirittura del 100%. Niente di strano, perché la strada del passo, a più di 2100 m, era troppo dura per il crescente traffico merci e inoltre era chiusa da giugno a ottobre. Il ministro degli interni di allora, Hans Hürlimann, aveva avvertito che il tunnel del San Gottardo non doveva diventare un corridoio per il traffico pesante. Ma proprio in questo senso si è poi sviluppata la galleria. A differenza del trasporto passeggeri, il flusso di merci era così grande che il traffico è aumentato sui due canali, ma sulla strada molto più in fretta che sui binari. Di conseguenza la quota di mercato della ferro- via è scesa di più di un terzo a circa il 60%. Oggi circa 14 milioni di tonnellate sono trasportate su strada attraverso le Alpi svizzere. In media, in questi 30 anni la ferrovia ha trasportato ogni anno 7 milioni di t in meno rispetto alla situazione senza la galleria stradale del San Gottardo. Calcolati su una tratta di 300 km (Basilea– Chiasso), questo corrisponde a circa 2,1 miliardi di t/km. Per un reddito medio di circa franchi 0,083 per t/km, risulta una perdita annua approssimata di 175 milioni di franchi. In 30 anni si arriva a 5,25 miliardi di franchi. Minori entrate di 9 fino a 10 miliardi Complessivamente dunque la galleria stradale del San Gottardo negli ultimi 30 anni ha causato alle ferrovie una perdita di circa 10 miliardi. È questa tendenza che ha portato alla necessità di una politica di trasferimento del traffico e a sussidi statali eco – No. 108 / 20 settembre 2010 EchoNr-108_ital_Druck:Echo 03.09.2010 10:00 Seite 3 per la ferrovia. Dal 2000 la Confederazione ha investito non meno di 2.85 miliardi di franchi per la promozione del trasporto merci attraverso le Alpi, senza contare i contributi ai terminali e i precedenti sussidi a Huckepack. Correttamente questi costi andrebbero aggiunti ai costi di costruzione della galleria del San Gottardo, che è stata realizzata allora per 680 milioni di franchi, perché sono costi causati direttamente dalla costruzione del tunnel. Nessun aumento delle code Nonostante questi fatti, la lobby stradale spinge con tutti mezzi per un secondo tunnel stradale; benché dalle statistiche dell’Ufficio federale delle strade (USTRA) risulti che al San Gottardo negli ultimi 10 anni non ci sia stato un aumento marcato delle code. A questi dati corrisponde anche il carico di traffico del tunnel stradale del San Gottardo, che dal 2001 è costante attorno a 6 milioni di passaggi all’anno. Di questi, circa 4,5 milioni sono automobili, 1 milione grossi camion e articolati (traffico merci pesante) e 0,5 milioni bus, camion piccoli e furgoni. Circa il 20% dei trasporti al San Gottardo sono dunque traffico merci. Dopo il grave incendio nel tunnel dell’anno 2001, le misure di sicurezza sono state aumentate in modo massiccio. Il numero degli incidenti si è ridotto da allora al livello di un quarto fino a un quinto. un’opinione chiara: «La sensazione umana di rischio non è razionale e oggettiva, ma dettata dalle avversioni. In generale, avvenimenti grossi e in particolare rari e quindi di grande impatto mediatico sono sovrastimati. L’incendio catastrofico del 24.10.2001 nella galleria stradale del San Gottardo, con purtroppo 11 vittime, è ancora oggi portato come argomento a favore di un secondo tunnel stradale. Che nello stesso anno, ogni settimana sono stati registrati 11 morti in incidenti sulle strade svizzere, è completamente dimenticato.» Il suo collega, il prof. Hermann Knoflacher della Technische Universität di Vienna, è concorde: «Con due tunnel vengono a mancare le collisioni frontali. Il loro rischio può però essere ampiamente ridotto anche in presenza di traffico in direzioni opposte, con il controllo (automatico) dei limiti di velocità e misure costruttive – misure molto più efficaci dal punto di vista dei costi che la costruzione di un secondo tunnel – e inoltre senza effetti collaterali negativi.» Con il denaro che corrisponde al costo di un secondo tunnel, si potrebbe evitare un multiplo del numero di incidenti, feriti e morti sulla rete stradale fuori dal tunnel», è la convinzione del prof. Knoflacher. Il tormentone del raddoppio Sebbene il popolo nel 1994, votando l'iniziativa delle Alpi, abbia vietato il potenziamento degli assi di transito, il raddoppio del Gottardo è rimasto un tormentone della nostra scena politica. Già nel 1996 un'iniziativa parlamentare del Consigliere nazionale Roland Borer è stata bocciata dal Consiglio nazionale con 100 contro 39 voti. L'iniziativa parlamentare di Ulrich Giezendanner, che aveva invece ottenuto l'avvallo della Camera, è stata accantonata dopo il no popolare al controprogetto Avanti dell'8 febbraio 2004. Nello stesso controprogetto il Parlamento aveva inserito anche il secondo tubo al Gottardo, contro il parere del Consiglio federale; in cambio il TCS aveva ritirato la sua iniziativa. Durante il dibattito sull'iniziativa Avanti, nel 2003, il Presidente dell'Iniziativa delle Alpi Fabio Pedrina aveva chiesto una votazione separata sul raddoppio del Gottardo. La proposta fu respinta e il Parlamento puntò sul maxi-pacchetto Avanti. Una precedente iniziativa popolare del Partito della libertà fallì già al momento della raccolta delle firme nel 1999. Perdite della ferrovia al Gottardo dal 1980 Il professore emerito del Politecnico di Zurigo, Heinrich Brändli, ha in proposito eco – No. 108 / 20 settembre 2010 Grafica: grillenzirp/Scriptum, Foto: © SBB Il falso argomento della sicurezza nel tunnel Con in media meno di 10 incidenti per 100 milioni di auto/km il tunnel stradale del San Gottardo ha raggiunto un alto standard di sicurezza. Anche il numero di panne si è ridotto enormemente. Ciononostante la sicurezza è ancora abusata dai sostenitori di un secondo tunnel come (falso) argomento per il raddoppio. Così per esempio dal consigliere agli Stati Dick Marti nella sua mozione o dalla giovane UDC del Canton Uri per la loro iniziativa cantonale: «Due tunnel sono molto più sicuri grazie al traffico separato per direzione.» meno la metà Numero passeggeri meno un terzo Parte di mercato traffico merci 3