“Sì, al doppio tunnel del Gottardo” - Sud-Nord

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“Sì, al doppio tunnel del Gottardo” - Sud-Nord
Un sondaggio nazionale svela l’orientamento del Paese sul traffico autostradale sotto le Alpi, ma la maggioranza non andrebbe al voto
“Sì, al doppio tunnel del Gottardo”
Il 68% degli svizzeri favorevole alla seconda galleria con pedaggio
MICHELANTONIO LORUSSO
Otto ticinesi su dieci vogliono il
raddoppio del San Gottardo. E
con loro anche la maggioranza
degli svizzeri è d’accordo sulla
realizzazione di un nuovo tunnel.
L’opera deve essere costruita a
due corsie e va finanziata con i
pedaggi all’entrata della galleria.
Eppure, nonostante il gradimento, se si votasse oggi, la metà
dei ticinesi non andrebbe alle
urne. Sono questi, in sintesi, i risultati del sondaggio su scala nazionale di Isopublic per il Sonntagsblick e il Caffè.
Le risposte confermano quanto
la chiusura per lavori di risanamento della galleria autostradale
del San Gottardo sia un problema
sentito in tutto il Paese, particolarmente in Ticino. Nella Svizzera
italiana la percentuale dei favorevoli al raddoppio è, infatti, nettamente superiore alla media nazionale. C’è il timore, reale, che la
chiusura per tre anni del tunnel
possa pregiudicare i collegamenti col resto del Paese e mettere in ginocchio l’economia del
cantone. Non si spiega altrimenti
quel 78 percento di ticinesi favorevoli al raddoppio, seguiti dai
romandi. Solidarietà latina, evidentemente.
Il sondaggio dice poi che gli svizzeri preferirebbero un tunnel a
due corsie. Ma non a tutti i costi.
Tanto è vero che se quest’opera
In questi ultimi tempi si è parlato di un secondo tunnel nella galleria autostradale del San Gottardo.
Se il popolo fosse chiamato a espirmersi su un secondo tunnel, lei prenderebbe parte a questa votazione?
Svizzera
Ticino
30.7%
16.1%
Parteciperò sicuramente
Parteciperò probabilmente
10.1%
4.3%
Probabilmente non parteciperò
34.4%
22.7%
Sicuramente non parteciperò
23.6%
50.2%
Non so
1.2%
6.7%
facesse cadere l’Iniziativa delle
Alpi, che vieta l’aumento di traffico, e dunque andrebbe cancellata dalla Costituzione, la risposta diventa no. In questo caso si è
favorevoli ad un nuovo tunnel
però ad una sola corsia.
I numeri del sondaggio rilevano
anche che la nuova galleria andrebbe finanziata con un pedaggio, sistema già in uso in altre autostrade, anche alpine, come
quella del Brennero tra Austria e
Italia. Ma che tipo di pedaggio?
Su questa domanda nascono i distinguo, visto che il problema
tocca il portafoglio. Tanto che le
percentuali si fanno più incerte e
sfumate. Quella dei ticinesi favorevoli al pedaggio è più bassa di
quella di svizzeri tedeschi e romandi. A stupire, però, è la percentuale degli indecisi nella Svizzera italiana, che si sono trovati a
fare una scelta tra queste opzioni:
pedaggio da pagare allo Stato o
IL TUNNEL
Il forte transito
di automezzi
oggi rende
pericolose le
due corsie
del tunnel
del Gottardo
ad eventuali investitori privati
(secondo la proposta formulata
da economiesuise, l’organizzazione mantello degli imprenditori,ndr.), oppure ulteriori tasse
stradali o altre tasse? Il 45 percento dei ticinesi ha detto sì al
pedaggio, ma il 22 percento non
se l’è sentita di dare una risposta.
Eppure gli indecisi delle altre regioni linguistiche raggiungono
percentuali irrisorie. Un dato
che porta a una
considerazione:
come
pagare
l’opera è il cuore
della questione.
Per questo qualche mese fa economiesuisse ha
avanzato l’ ipotesi un finanziamento
misto,
(pubblico priTi-Press
vato) per la realizzazione di un secondo tunnel.
Un sistema basato su tre diverse
tipologie di partecipazione alla
realizzazione dell’opera, ma tutte
incentrate sul pagamento del pedaggio per il transito del tunnel.
Insomma, se raddoppio sarà, la
sola vignetta non basterà più per
andare da Airolo a Göschenen. E
viceversa. Il secondo tunnel interessa gli svizzeri, ma non al punto
però di andare a votare.
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