giornale 5.pub - Gruppo Teatrale Don Di Nanni

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giornale 5.pub - Gruppo Teatrale Don Di Nanni
Associazione di volontariato O.N.L.U.S.
“Don
Don Di Nanni alias Li Scumbenati”
Scumbenati
Lecce
L’Associazione di Volontariato O.N.L.U.S. “Don Di Nanni alias Li Scumbenati” chiede, a quanti volessero contribuire alla
realizzazione dei nostri progetti: teatrali, culturali e soprattutto di solidarietà verso i meno fortunati, una spontanea elargizione indirizzandola a: Associazione di Volontariato “Don Di Nanni”, viale dell’Università, 26 - 73100 LECCCE. Cell.
368 565307 o tramite bonifico bancario, codice IBAN: IT 81 Y 03002 16004 000401123873. Per ogni elargizione verrà
rilasciata ricevuta deducibile dalla propria dichiarazione dei redditi. A nome del gruppo, un ringraziamento di cuore.
IL CALORE
Il sole emana un riflesso caldo
che dà la vita a tutto quello che sulla
Terra c'è.
Il calore umano che riscalda i cuori
e dà la vita a tutto quello che fuori c'è,
qui, tra queste mura, non si può sentire.
Un muro di cemento ci divide,
ci separa da tutto e da tutti.
Che tristezza
non poter dare
un abbraccio
ad una madre,
ad un figlio,
ad un marito.
All'incontro,
puoi solo toccare le sue mani
che trasmettono calore familiare,
vedere uno sguardo che dice tutto
e i tuoi occhi possono solo piangere
per non poter aprire quella porta
alla libertà.
Soraja MARTINEZ
(Rep. DOMINICANA)
1° Classificato donne
Sezione Carceraria
IL NON RITORNO
Strappati ai giorni
da un treno di spine che porta lontano,
divorando pianure e montagne,
hanno varcato la soglia dell’abisso
e solo brividi di terrore.
Voglia di fuggire, voglia di evadere
per volare su distese infinite.
Ma il mondo si spegne, intorno è il
vuoto
e dal palcoscenico della vita
cadono i sogni come foglie d’autunno
e tutto di profondo nero ora si tinge.
Il pensiero va a quei bambini
che non hanno ascoltato voci dolci,
che non hanno potuto ridere e piangere.
Sogni e speranze
son passati per un camino di silenzio
e hanno fatto tanto fumo.
Ora sono nel vento
e si mischiano a nuvole bianche
che liberano gocce d’acqua
per cancellare i solchi di questo orrore.
Ora l’alba attende impaziente
ed un nuovo respiro sarà soffio vitale.
Maria Selenia GRAVILI
1° Classificato
Scuole superiori
LE LACRIME
IL PESCATORE
Quando le lacrime toccarono le guance
anche lo spirito si ferì,
la mano strinse la mano
e dolcemente disse ti amo.
Assiso sullo scoglio
il vecchio pescatore
attende con pazienza
lo strappo della lenza.
Quando il cuore spinse forte
e dal petto uscì,
un altro cuore cercò
e una nuova vita plasmò.
Mira lo sguardo
sull’onda fugace
che giunta a riva
s’infrange e tace.
Edi KAZAI – Valona (ALBANIA)
4° Ex-aequo uomini
Sezione Carceraria
Vola il suo pensiero
corrugando la fronte
aldilà del mare
oltre l’orizzonte
Alcune poesie del nostro
4° concorso
“Il
Il Galantuomo”
Galantuomo
NU PUERU CALANTOMU
Su nna panchina ecchia e rruggenuta
Ncucciatu stae nu pueru cercantinu,
de subbra nna coperta rrepezzata…
ccussì rimane finu a cra’ matinu.
alle donne amate
alle glorie perdute
ai sogni svaniti
ai ricordi sbiaditi.
Cala la sera
il sole declina
si tuffa nel mare
e poi scompare.
Carlo LEONE – Lecce
1° Classificato in Lingua
SONO!
Quandu l’arva se spande pe lla ia,
lu cantu duce de l'aceddhi sente,
tuttu quistu nni face cumpagnia...
de iddhu se nde preme tanta gente.
Stancu e ncora mutu nfrezzulatu
de luntanu ite nna carusa enìre,
`n brazze porta nna tennera criatura:
tutt'e ddoi te fannu ntennerire.
Tremanu pe llu friddu, pe Ila fame,
nienzi nc'ete sse pozzanu scarfare,
sule, a stu mundu, scuscetatu e nfame,
a stienti, iddhe tiranu ccampare.
Se llea de subbra la cuperta rutta,
nni dae tuttu quiddhu ca tenia,
le paute se rreota capusutta,
poi se nd'iae salutandu dha stria.
E, pe ccussìne, dh'elemosinante,
fenattandu ngiuriatu “pover uomo”
se po’ ddicere ca, de osce a nnanti,
pe nnui, ete lu megghiu “calantomu”.
Leda BRIGANTI TOMMASI – Lecce
1° Classificato in Vernacolo
Non sono una canna
che asseconda il vento
più favorevole,
e più quello spira forte,
più si piega!
Non sono un girasole,
pronto ad ossequiare
instancabilmente
la luce che lo nutre!
Sono un ulivo,
nodoso, che conserva
le ferite del passato
ma è forte e va avanti
anche se contorto.
Sono una stella alpina
Che, sulle vette impervie,
sfida le ostilità e i rigori,
subito disposta
a far capolino tra le nevi
e pronta a morire
sotto una valanga,
ma senza piegarsi mai!
Maria Rosaria DELLE ROSE
Lecce
2° Classificato in Lingua
Numero
5
CODICE IBAN: IT81 Y 03002 16004 000401123873
viale dell’Università, 26
73100 LECCE
C.F. 93094840753
tel. +39 368 565307
Fax 0832 246376
E-mail: [email protected]
www.gruppoteatraledondinanni.org
Agosto
2010
www.circoloculturaleilgalantuomo.org
DON DI NANNI - Quinta puntata
Ci sono tanti episodi da raccontare sul nostro don Di Nanni e un
giorno forse lo farò. A volte penso che cosa lo abbia reso così
amato da noi ragazzi, ma non me lo so spiegare, però è certo che
noi non abbiamo mai perso la tenerezza per lui.
Ogni mattina, quando entro in chiesa per le mie brevissime
preghiere, alla fine chiedo il suo aiuto e gli dico: "Nduma” don
Natale, i problemi sono tanti ma con te li supererò, insegnami la
strada, rendi lucida la mia mente. So che lo puoi fare.
Ricordare don Di Nanni come Salesiano e Sacerdote, coinvolto
nell'apostolato per la salvezza dei giovani, con quella carica
emotiva e dinamicità carismatica che lo caratterizzava, può
apparire facile, poiché le molteplici manifestazioni della sua
naturale generosità e cordialità e la vicinanza sincera che all'occorrenza donava a tutti, in special modo ai ragazzi e ai giovani
dell'oratorio, spesso portavano a riflettere sulle sue realizzazioni,
sulle sue iniziative sempre meticolosamente preparate, a volte
esplosive nella facòndia e giovialità quasi adolescenziale che
manifestava nella cordiale e sonora risata.
Negli anni '70 ho avuto il piacere di collaborare con lui all'oratorio di Lecce; era proprio all'inizio della presenza dei Salesiani
nella nuova struttura alla periferia della città; un oratorio frequentato da oltre trecento ragazzi, con i cortili affollatissimi.
Sapeva incontrare tutti, grandi e piccoli, genitori e figli. Tutti si
accomiatavano da lui con la certezza di aver incontrato l'uomo giusto, il salesiano alla Don Bosco. Era una
sensazione comune. Qui a Lecce, don Di Nanni voleva dire “Salesiani”; dire “Salesiani” voleva significare
don Di Nanni. Ma tutta questa sua tumultuosa e frenetica attività non nasceva solo dal suo cervello, dal suo
entusiasmo, dalla sua voglia di essere con gli altri e per gli altri; nasceva da realtà più profonde, più produttive, anche se non sempre visibili a tutti.
Ciò che governava le sue iniziative ed il suo entusiasmo era la quotidiana unione con Dio. Lui pregava,
aveva un modo semplice di pregare, che era quello di non atteggiarsi mai ad uno che ne sa più degli altri.
Faceva pregare con fervore i ragazzi; lui pregava con convinzione con i suoi ragazzi, e pregava per i suoi
giovani con quella spontaneità che rifiuta l'apparenza e va alla sostanza. Don Di Nanni agiva e pregava,
pregava ed agiva. Così come trattava le persone, con garbo, così parlava con il Signore, con la Madre di
tutti i giovani, MARIA onorata sotto il nome di “Ausiliatrice”, e così invocava Don Bosco a cui si è sempre ispirato nella sua diuturna dedizione per la salvezza delle anime. “Con i ragazzi,accanto ai ragazzi, per
i ragazzi”. Un pensiero di Don Di Nanni: “Arriva un tempo di grazia in cui Gesù toglie la Sua mano che
lo copriva alla tua vista e ti permette di ricordare i luoghi e i tempi in cui ti fece visita. La memoria si
accende, luoghi e persone prendono nuova vita, la ragione illuminata comprende nuove profondità, sei
La continuazione al prossimo numero
certo e dici: "Di qui è passato Dio”.
RINGRAZIAMO I NOSTRI BENEFATTORI
CSVS Salento, Valentina Valente, William Fiorentino, Zio Giglio ed Eliseo Spagnolo, per loro
tante preghiere ed auguri per una pronta e completa guarigione e ringraziamo tante persone che ci
aiutano quotidianamente a lavorare. Aiutaci anche tu! I nostri e vostri beneficiati ci ringraziano
AMICO JIM
Si racconta che... verso mezzogiorno, un sacerdote stava camminando in chiesa e passando dall'altare decise di fermarsi per vedere chi era
venuto a pregare. In quel momento si aprì la porta, il sacerdote vide un uomo che si avvicinava; l'uomo aveva la barba non rasata da parecchi giorni, indossava una camicia consunta e aveva una giacca tanto vecchia che i bordi avevano iniziato a sfilacciarsi. L'uomo si inginocchiò, abbassò la testa e dopo qualche istante, si alzò ed uscì. Nei giorni seguenti lo stesso uomo, sempre a mezzogiorno, tornava in chiesa
con una valigia... si inginocchiava brevemente e quindi usciva. Il sacerdote, un po' spaventato, iniziò a sospettare che si trattasse di un ladro,
quindi un giorno si mise davanti alla porta della chiesa e quando l'uomo stava per uscire dalla chiesa gli chiese: “Che fai qui?”. L'uomo gli
rispose che lavorava nella zona e aveva mezz'ora libera per il pranzo ed approfittava di questo momento per pregare così: “Rimango solo un
momento, sai, perchè la fabbrica e un po' lontana”, quindi mi inginocchio e dico: “Signore, sono venuto nuovamente per dirti quanto mi hai
reso felice quando mi hai liberato dai miei peccati... non so pregare molto bene, però ti penso tutti i giorni... Beh, Gesù... qui c'e Jim a rapporto”. Il padre si sentì uno stupido e disse a Jim che era il benvenuto. Il sacerdote si inginocchiò davanti all'altare, si sentì riempire il cuore
dal grande calore dell'amore per Gesù. Mentre le lacrime scendevano sulle sue guance, nel suo cuore ripeteva la preghiera di Jim: “Sono
venuto solo per dirti, Signore, quanto sono felice da quando ti ho incontrato attraverso i miei simili e mi hai liberato dai miei peccati... non
so molto bene come pregare, però penso a te tutti i giorni... Beh, Gesù... eccomi a rapporto!”. Un certo giorno il sacerdote notò che il vecchio Jim non era venuto. Poi i giorni passavano e Jim non tornava a pregare. Il padre iniziò a preoccuparsi e un giorno andò alla fabbrica a
chiedere di lui e seppe che Jim era ammalato e che i medici erano molto preoccupati per il suo stato di salute, ma che tuttavia credevano che
avrebbe potuto farcela. Nella settimana in cui rimase in ospedale Jim portò molti cambiamenti, egli sorrideva sempre e la sua allegria era
contagiosa. La caposala non poteva capire perché Jim fosse tanto felice dato che non aveva mai ricevuto nè fiori, nè biglietti augurali, nè
visite. Il sacerdote si avvicinò al letto di Jim e l’infermiera gli disse: “Nessun amico è venuto a trovarlo, non ha nessuno”. Ma il vecchio Jim
disse sorridendo: 'L'infermiera si sbaglia... lei non può sapere che tutti i giorni, da quando sono arrivato qui, a mezzogiorno, un mio amato
amico viene, si siede sul letto, mi prende le mani, si china su di me e mi dice: “Sono venuto solo per dirti: “ Jim, quanto sono stato felice da
quando ho trovato la tua amicizia e ti ho liberato dai tuoi peccati. Mi è sempre piaciuto ascoltare le tue preghiere, ti penso ogni giorno...
Beh, Jim... qui c'e GESU' a rapporto!”. Da oggi, ogni giorno, non possiamo perdere l'opportunità di dire a Gesù: “Sono qui a rapporto!”. È
strano come noi inviamo frasi e barzellette attraverso la posta elettronica... le quali si espandono come un fuoco vorace però, quando possiamo inviare messaggi spirituali, ci pensiamo due volte prima di condividerli con altri. È strano come la lussuria cruda, volgare e oscena passa
liberamente attraverso il ciberspazio, mentre il parlare pubblicamente di Gesù sia evitato nelle scuole o nell'ambiente di lavoro. È curioso,
vero? Ma ancora più strano è come qualcuno possa essere devoto a Cristo la domenica, ed al tempo stesso essere un cristiano invisibile per il
resto della settimana. È strano pure se, quando hai terminato di leggere questo messaggio, non lo invii alle persone della tua rubrica postale
perché non sei sicuro di ciò che penseranno di te. È curioso, mi preoccupo più di ciò che la gente pensa di me che di ciò che Dio possa
pensare di me?
Mettiti alla prova...!!!
1ª puntata - Volontariato e Testimonianza della Carità
INTRODUZIONE
Lc 10,25,37 Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: "Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?". Gesù gli
disse: "Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?". Costui rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore,
con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso". E Gesù: "Hai risposto bene;
fa' questo e vivrai".
Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: E chi è il mio prossimo?". Gesù riprese: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a
Gerico ed incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto. Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo lo
vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il
giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò
al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?". Quegli rispose: "Chi ha
avuto compassione di lui". Gesù gli disse: Va e anche tu fa' lo stesso".
PREMESSA
La storia di Gesù di Nazareth è una storia d'amore e di donazione: Egli "passò in mezzo a noi facendo del bene". Il Buon Samaritano evangelico che passò accanto al povero, lo guardò, "ne ebbe compassione", "gli si fece vicino," ( ... ) "e si prese cura di lui
diventa l'immagine dello stile di Gesù e, al tempo stesso, della testimonianza cristiana.
La comunicazione della fede e la testimonianza cristiana sono costituite da storie di ascolto, di relazione e di dono, con un'attenzione preferenziale per i poveri.
Il volontariato, forma moderna del dono e della relazione gratuita, può diventare una forma della testimonianza cristiana.
IL VOLONTARIATO OGGI
Oggi il volontariato è un'esperienza umana e sociale riconosciuta e che impegna nel nostro territorio persone e associazioni di
diversa cultura e ispirazione. La 'Carta dei valori del volontariato', stilata dal mondo del volontariato italiano, al termine dell'anno
internazionale dei Volontari proposto dall'O.N.U., qualifica come volontario "la persona che, adempiuti i doveri di ogni cittadino,
mette a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per gli altri, per la comunità di appartenenza o per l'umanità intera. Egli
opera in modo libero e gratuito promuovendo risposte creative ed efficaci ai bisogni dei destinatari della propria azione o contribuendo alla realizzazione dei beni comuni". Partendo da presupposti culturali diversi, il volontario agisce, in forma individuale o
associata, per il bene comune e un mondo migliore.
Achille Arigliani
ED
ORA
CERCHIAMO
DI
“ENTRARE
NEL
CUORE
DI
TUTTI”
E come Don Bosco, cerchiamo di essere:
“La pianta di buon seme al suolo, al cielo amica”
(Parini - L’Educazione)
L’Associazione di Volontariato “DON DI NANNI alias LI SCUMBENATI” ha compiuto recentemente un gran salto di qualità nel suo impegno di promuovere ed attuare eventi artistici, creativi e culturali per l’esclusivo conseguimento di finalità rivolte al sociale. Essa, infatti, è a tutti gli effetti una Associazione O.N.L.U.S.
avendo ottenuto tale riconoscimento il 15 Giugno 2010 con atto dirigenziale n. 448 (L.R 16-3-1994, n.11-art. 2).
Gli sforzi comuni di tutti i soci, ai quali va il merito di aver creduto nell’iniziativa, e il costante impegno
del Presidente del sodalizio, Achille Arigliani, sono stati finalmente ricompensati sia dal Comune di Lecce quanto
dalla Provincia e dalla Regione Puglia, per cui già dal prossimo anno contributivo la nostra Associazione potrà
usufruire del 5 per mille nell’attuare i suoi molteplici impegni, ben identificati negli articoli 2 e 3 dell’Atto costitutivo, e, finalmente, la voce “Risorse economiche” per il conseguimento degli scopi ai quali l’Associazione è
rivolta si arricchirà considerevolmente oltre le pur importanti quote sociali annuali dei singoli soci.
Ed è a noi tutti, carissimi soci, che in qualità di responsabile culturale del sodalizio, mi rivolgo nel dire
che è giunto il momento di diffondere tale privilegio e farci promotori di nuovi soci e volontari contribuenti di
promozione sociale, attraverso la possibilità che lo Stato offre a tutte le Associazioni O.N.L.U.S.
È necessario, cioè, che ognuno si dia da fare nel divulgare le nostre iniziative che sono tante e tali da
poter “Entrare nel cuore di tutti”.
È per questo che mi permetto di ricordare gli immediati impegni che ci vedranno coinvolti dal primo di
Settembre, sino alla fine del corrente anno sociale che in verità è stato sinora ricco di importanti e fruttuosi avvenimenti associativi:
1) A metà Settembre ci sposteremo nel Comune di Depressa per proporre la commedia dialettale “Na causa in
pretura” (Libero rifacimento in vernacolo leccese realizzato da Arigliani Achille e Carlo Vincenzo Greco e tratto
da “I civitoti” di N. Martoglio). Ingresso gratuito.
2) Il 15 Settembre, inoltre, verrà bandito il 5° Concorso di poesia nazionale ed internazionale in lingua e vernacolo salentino dal titolo “Il Galantuomo”, (311 partecipanti nella scorsa edizione), che prevede la stampa dell’antologia poetica concorsuale e la partecipazione degli istituti carcerari e dell’Albania. Partecipazione gratuita.
3) Il 29 Settembre porteremo sul palcoscenico del “Teatro Paisiello” la commedia furestera dal titolo “Beddhu te
mamma” (Libero e fantasioso adattamento realizzato da Achille Arigliani e Carlo Vincenzo Greco, tratto da un
lavoro teatrale di Giorgio Casini). Patrocinato dal CSV Salento. Ingresso gratuito.
4) Per fine anno, stampa e presentazione del primo libro “Le Furestere”, raccolta di commedie “scumbenate” da
Arigliani e Greco. Patrocinato da CSV Salento. Libro presentato dallo scrittore teatrale e regista Wiliam
Fiorentino, al pianoforte i Maestri Valentina Parentera e Carlo Scorrano, soci della nostra Associazione.
5) Contemporaneamente il gruppo teatrale è impegnato nelle prove della commedia “Li sposi prumessi” anch’essa, commedia Furestera di Aldo Lo Castro, “scumbenata” da Arigliani e Greco che, speriamo, possa essere portata in scena entro la fine dell’anno o al massimo entro il carnevale 2011. Commedia comica in costume, commento in canto e con la partecipazione di 21 attori.
6) Ultima attività prevista per il 2010, sarà il rinnovo dell’adozione a distanza della piccola JAKU BARBERA
nata il 04/12/2006 a Scutari. A tal proposito speriamo di poter effettuare una seconda adozione a distanza, grazie
al nostro impegno teatrale ed alla vostra bontà contributiva, nella serata teatrale prevista per fine anno.
Il responsabile culturale prof. Carlo Vincenzo Greco
I PRIMI AUGURI
I primi auguri per l’obiettivo
O.N.L.U.S. ci sono giunti dalla
dott.ssa Monica Agrosì, presidente
dell’Associazione “La Girandola”.
DON BOSCO CI INSEGNA
“Da mihi animas cœtera tolle”. Quando si è giovani, c’è la
sintonia con i giovani, c’ è la passione per i giovani… Il
cœtera tolle, richiede il distacco dalle cose e da noi stessi.
(Il Volontariato)
In ogni giovane vi è un punto accessibile al bene e il primo
impegno dell’educatore è quello di cercare la corda
sensibile del cuore e farla vibrare.
GIORGIO COPPOLA
nostro attore e socio
Professionista,
caratterista,
fantasista,
scrupoloso
e….
sempre a
disposizione
del gruppo