Riflessione 19 del 27/05/12

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Riflessione 19 del 27/05/12
spunti settimanali per meditare
Roppolo, 2 7 maggio 2012
settimanalii per meditare
meditare””
“ spunti settimanal
Cari Fratelli,
negli ultimi giorni abbiamo vissuto la violenza, la violenza di uno
sconsiderato contro giovani inermi a Brindisi, la violenza della natura con il
terremoto nella Pianura Padana. Siamo solidali con i ragazzi di Brindisi e con
i nostri concittadini colpiti nell’animo e nella sostanza da questo evento
naturale.
Collegandomi a queste violenze mi permetto di ricordare che esiste
anche un’altra violenza, quella verbale che, come disse qualcuno: “ll e parole
macigni”, lascia dei segni talvolta indelebili.
sono pesanti come macigni
Violenza che tante volte ha determinato cambiamenti sostanziali nelle
relazione tra le persone.
Avviene, molte volte, senza che ce ne si renda conto, è la nostra
superficialità, talvolta l’indifferenza, ma molto più sovente la mancanza di
rispetto per chi ci sta di fronte, che determina la mancanza di controllo delle
parole, con il loro significato più profondo, che stiamo pronunciando.
Il rispetto è ormai diventato un aspetto opzionale!
Spesso ci dimentichiamo, io per primo, di tutto questo e solo più tardi
nel silenzio ed in faccia alla nostra coscienza ci rendiamo conto dell’errore
commesso; allora, molte, troppe volte, è tardi per chieder scusa.
Sforziamoci in questo che sicuramente è nelle corde del Massone ed
insito nella ricerca e nell’esaltazione dei Valori della nostra Istituzione.
Fratelli, una serena e piacevole settimana a tutti voi.
Enrico Consonni
Fratello della Loggia Ankus n. 1003
all’Oriente di Caselle Torinese
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spunti settimanali per meditare
Troverete””
“ In Questa Settimana Troverete
Aforismi””
“ Frasi & Aforismi
“Violenza”
del
Nostro
Fratello
R.””
“ la Tavola d
el Nostr
o Fratell
o J . C . R.
“I Principali Doveri dell’Apprendista”
Suggeriscono””
“ i Fratelli Scrivono o Suggeriscono
Fabio Neri – Cesare De Lorenzi – Salvatore Rubino
Nostri
Eventi””
“ Nos
tri Eventi
Solo””
“ Manifestazioni, Convegni e non Solo
- Lettura del libro
libro: ”Bernardino Drovetti: dal Canavese alle Piramidi - Le
logge segrete di Alessandria e del Cairo e l’onorificenza perduta”.
- "Emozioni Visive" di Osvaldo Neirotti
- Il taglio dei capelli
capelli..
- Ser
Servizio
vizio di Mediazione.
“Antiche e Buone Letture”
Ricordi del 1870-71 di Edmondo De Amicis - Un Addio a Firenze
“ Associazioni – Riviste – Articoli & Comunicazioni”
Comunicazioni”
Fr∴
Marinelli: visitate il sito www
www.testatadangolo.it
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Consonni: è stato creato il
dai Fr
∴ Luigi Marulli, Gimmi Gaudesi ed Enrico Consonni
dominio www.iosonomassone.org
www.iosonomassone.org..
Fr∴
Lorenzi: È nata la Fondazione Cielo Stellato Onlus,
dal Fr
∴ Cesare Marco De Lorenzi
essa è operativa e fattiva. È nata l’associazione Movimento per la Cultura.
“Accadimenti
Accadimenti”.
Accadimenti
Un po’ della vostra attenzione!!!
Carissimi inviatemi i vostri aforismi o i vostri pensieri.
Suggeritemi aforismi, frasi o pensieri che vi hanno colpito li inserirò nella
rubrica “ii Fratelli Scrivono o Suggeriscono
Suggeriscono”.
Se mi inviate delle vostre tavole le pubblicherò nella rubrica “la
la Tavola di
Fratelli” con le sole iniziali e il nome della vostra Loggia a meno di
Nostri Fratelli
vostre diverse indicazioni.
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Aforismi””
“ Frasi & Aforismi
Violenza””
“ Violenza
Chi è nell’errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e
forza.
Johann Wolfgang Göethe
Non inducete i ragazzi ad apprendere con la violenza e la severità, ma
guidateli invece per mezzo di ciò che li diverte.
Platone
Non si può mai propagare la verità ricorrendo alla violenza
violenza. Quelli che
credono nella giustizia della propria causa devono possedere una pazienza
infinita. Solo chi sia al disopra della disobbedienza criminale o della violenza
è idoneo alla disobbedienza civile.
Gandhi
Coloro che credono nell’uomo quale è, e non hanno dunque abbandonato la
speranza di vincere la violenza e l’irrazionalità, devono esigere che a ogni
uomo sia dato il diritto di organizzare autonomamente la propria vita, nella
misura in cui ciò è compatibile con gli eguali diritti degli altri.
Karl Popper
Restituire violenza alla violenza moltiplica la violenza
violenza, aggiungendo una più
profonda oscurità a una notte ch’è già priva di stelle. L’oscurità non può
allontanare l’odio; solo l’amore può farlo.
Martin Luther King
Apprendere che nella battaglia della vita si può facilmente vincere l’odio con
l’amore, la menzogna con la verità, la violenza con l’abnegazione dovrebbe
essere un elemento fondamentale nell’educazione di un bambino.
Gandhi
Anche quando fa giustizia, la violenza è ingiusta.
Thomas Carlyle
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meditare ” è a carattere privato e
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dall ’ 1.1.2004 (T.U. sulla tutela della privacy emanato con D. Lgs. 196/2003 pubblicato sulla
G.U. n.
n . 174), devono fornire apposita autorizzazione all’
all ’ invio. L’
L ’ autorizzazione si intende
approvata tramite silenzio assenso.
Viceversa, se qualcuno dei destinatari, successivamente e in qualsiasi momento,
desiderasse essere cancellato, può comunicarlo inviando
inviand o una e‐
e ‐ mail con scritto “ cancellami
dalla tua posta”
posta ” .
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comunicarlo inviando una e‐
e ‐ mail con scritto “ iscrivimi alla tua posta”
posta ” , riportando i propri
dati (nome, cognome, contatto
c ontatto telefonico, mail … e, importante, Grado, R∴L
R L ∴ con n.
identificativo, Oriente, Obbedienza e quant’
quant ’ altro utile).
Enrico Consonni – Caselle Torinese R∴L∴ Ankus n. 1003 G∴O∴I∴
[email protected]
exmvloggiankus1003@ank us.it
cell. +39 335 7891291
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avolaa di un N ostr
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Fratello
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Fr∴
R∴
1345,, all’Oriente di Rives
del Fr
∴ J . C . R. della R
∴ L ∴ Stella Matutina n. 1345
(Isère)..
(Isère)
dell’Apprendista
I Principali Doveri dell’A
pprendista
Al momento della sua iniziazione, dopo avere finito i tre viaggi rituali, il
neofita è condotto all’Altare per prestare un solenne giuramento sulle tre
Grandi Luci simboliche della Massoneria: La Bibbia, il Compasso e la
Squadra.
La luce fisica gli è data con un gesto simbolico: nel momento in cui gli è tolta
la benda che copre i suoi occhi.
Il Tempio si illumina di una luce viva e dalla quale, prima di tutto, il nuovo
iniziato resta abbagliato, passando dal regno delle Tenebre a quello della
Luce.
Nasce un uomo nuovo, che si assume degli impegni solenni.
Diventa secondo Mircea Eliade
Eliade: “individuo
individuo per essere sottratto all’azione
tempo”.
devastatrice del tempo
Per trarre i migliori frutti dalla sua iniziazione e per preservare l’armonia
della Loggia, l’Apprendista deve rispettare un certo numero di regole che
costituiscono i suoi principali doveri
doveri.
Il Silenzio
Il silenzio imposto all’Apprendista è assolutamente estraneo ad ogni idea di
vessazione, malgrado la sua connotazione negativa, visto che si tratta di un
obbligo “del
fare”.
del non fare
Non è neanche un segno di una presunta inferiorità dovuta al suo grado.
Sebbene ciò possa essere paradossale, il silenzio appare come la
padronanza o il sacrificio della parola. È destinato ad insegnare
all’Apprendista a parlare meglio più tardi. Pitagora lo imponeva ai suoi
giovani discepoli per ... cinque anni
anni! Non aveva torto quando si pensa ai
vantaggi del silenzio.
Infatti, il silenzio non è sinonimo di mutismo: il silenzio simboleggia
l’apertura verso se stessi e verso gli altri, mentre il mutismo simboleggia il
chiudersi in se stessi ed il rifiuto degli altri.
Il silenzio è segno di progresso, il mutismo segno di regressione.
Il silenzio che si impone all’Apprendista e, che lo fa suo, lo aiuta a fare il
vuoto dentro di se, a dominare le proprie pulsioni ed a rendere vana ogni
agitazione mentale o fisica.
Il silenzio è un esercizio molto salutare per imparare a dominare le proprie
tensioni interiori ed i propri impulsi.
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In effetti, il silenzio fa parte della struttura fondamentale dell’uomo; il quale è
eterno ed immutabile; è al contrario la parola che è effimera e contingente.
Dunque, nel silenzio, l’uomo liberato si ritrova in un stato di pace e di
ricettività propizia alla ricerca spirituale.
Nel silenzio l’iniziato può ascoltare sé stesso e può scoprire la sua realtà
profonda, abitualmente mascherata per il rimbombo ingannevole della sua
propria voce. È nel silenzio che l’iniziato può ritrovarsi e rigenerarsi.
Come ha detto Ramana Maharshi
Maharshi: “IlIl silenzio è il vero linguaggio di se
se”.
Ora, quando si sa che il primo lavoro dell’iniziato è proprio di andare alla
ricerca di se stesso (cioè la ricerca del piccolo frammento di intelligenza
divina nascosta nel più profondo del proprio essere), si comprende che il
silenzio è la prima disciplina da acquisire. È l’albore della vera iniziazione,
preludio all’ascensione verso la luce.
È nella pienezza del silenzio che l’Apprendista potrà fare la pace con sé
stesso e provare a comprendersi.
Il “Conosci
stesso” inscritto sul frontone del Tempio di Delfi e ripreso da
Conosci te stesso
Socrate, non può intraprendersi che per un sforzo di riflessione, di
concentrazione e di attenzione verso se stessi.
Allora per l’Apprendista può iniziare la ricerca della conoscenza di se stessi.
Non la lascerà più poiché è essenziale nella sua vita massonica.
Può dunque osservarsi, ma anche osservare. Osservando ciò che accade nel
Tempio ed ascoltando i suoi Fratelli, l’Apprendista farà dei progressi nella
sua ricerca spirituale.
Quando si tace si può ascoltare gli altri, e Dio sa che ciò è arricchimento.
Non ci si prende mai abbastanza tempo per ascoltare gli altri nella vita
profana!
Per il Buddismo: “ilil silenzio facilita la concentrazione e l’applicazione
dell’attenzione alle azioni ed ai pensieri, preliminare della loro
trasformazione”.
trasformazione
E non è un caso che il silenzio sia di rigore in certi ordini monastici come i
Certosini ed i Trappisti. Le regole monastiche dicono che: “IlIl silenzio è una
grande cerimonia. Niente arriva nell’anima che fa regnare in lei il silenzio, ma
rende muto chi si perde in chiacchiere e non penetra in chi si chiude e si
blocca
mutismo”.
bl
occa nel mutismo
Il Segreto
Ecco la parola che ha fatto peggio alla Massoneria, una parola, a causa della
quale, i profani malinformati hanno assimilato i Massoni a dei membri di una
società segreta, alla ricerca di poteri occulti ed inseguendo degli scopi
inconfessabili, mentre, al contrario, l’oggetto della nostra ricerca è
l’elevazione spirituale dei nostri iniziati, all’infuori di ogni idea di dominio o
di vantaggio materiale.
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Certi misteri della Massoneria da molto sono stati divulgati al mondo profano
attraverso innumerevoli lavori. Che si trattasse dei Riti, dell’iniziazione, del
funzionamento delle Logge, della decorazione del Tempio, della gerarchia
dell’Ordine, tutto ciò si trova spiegato e fotografato in lavori che qualsiasi
profano può procurarsi.
Ma questa volgarizzazione non deve essere considerata come
un’autorizzazione a rivelare i segreti della Massoneria. Il segreto fa parte
integrante delle strutture del nostro Ordine, e si può distinguere due tipi di
segreti.
Da una parte il Segreto Ini
Iniziatico
ziatico che vieta al Massone di comunicare il frutto
delle sue ricerche ad un profano. Come ha scritto Oswald Wirth
Wirth: “Non
Non c’è
compresa”.
peggiore errore che la verità male compresa
Volere assolutamente fare condividere le proprie conoscenze, cercare di
stupire esponendosi alle idee metafisiche troppo ardite, questo è
antimassonico e in più molto pericoloso. Difatti, le conoscenze sono il frutto
del lavoro personale di ogni iniziato. È dunque indispensabile a colui il quale
non è preparato, colui il quale non ha raggiunto il livello di evoluzione
necessaria, di assimilarne la conoscenza.
È altrettanto nefasto di tentare di trasmetterle in queste condizioni, perché
se mal recepite, resterebbero, nel caso migliore, lettera morta, e nel caso
peggiore male comprese e snaturate, finirebbero di essere una vera controiniziazione.
Infine, comunicare le proprie conoscenze in modo superficiale potrebbe
esserci il rischio di vederle cadere nelle mani di qualcuno che, non essendo
degno, ne farebbe cattivo uso. Non bisogna mettere nelle mani inesperte un
strumento così delicato, che necessita di un lungo apprendistato.
D’altra parte, ci sono dei Segreti Comunicabili che richiedono piuttosto un
rafforzamento della discrezione. Si tratta della promessa che i Fratelli fanno
alla fine di ogni Tornata, impegnandosi a non divulgare ciò che si è detto o è
successo nel Tempio.
Si tratta anche del segreto concernente le parole e segni di riconoscimento
che non possono essere comunicati che ai Fratelli ed alle condizioni richieste
dal rituale.
Il segreto massonico non corrisponde dunque ad un desiderio dei Fratelli nel
distinguersi rispetto ai profani, né ad un bisogno di rifugiarsi in un sistema
elitario di bassa lega. È rispettando imperativamente questo segreto, che i
membri del nostro Ordine conserveranno e trasmetteranno la tradizione
nella sua purezza originaria. Questo è lo scopo essenziale della Massoneria.
L’Umiltà
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Il dovere dell’umiltà è evocato nella prima parte della parola sacra al grado
di Apprendista: “Io
scrivere,
compitare”.
Io non so né leggere né sc
rivere, ma solo compitare
Il profano che bussa alla porta del Tempio, rappresenta, per la Loggia, il
caos; è l’elemento di una sua destabilizzazione perché non sa niente delle
parole e dei gesti rituali. Non sa niente di come decriptare i simboli che
costituiscono la strada verso la Conoscenza.
Si può immaginare, se avesse avuto gli occhi aperti, cosa sarebbe stata la sua
deambulazione nel Tempio! Saprebbe qualche cosa malgrado quanto gli è
stato trasmesso?
La scoperta totale e nello stesso momento dei simboli è il migliore strumento
per accedere alla Conoscenza?
La risposta si trova nella parola Iniziazione che significa mettere sulla via,
sulla strada del principio.
“Io
compitare”, solamente questo, si
Io non so né leggere né scrivere, ma solo compitare
può dire, è posizionarsi all’inizio di questa nuovo percorso.
Questo è presentarsi davanti ai suoi futuri Fratelli in tutta umiltà
umiltà; arrivare
solo e senza pregiudizi per avere accesso al linguaggio emblematico
utilizzato nella Massoneria; discernere progressivamente il senso di ciò che è
rivelato, anche se bisogna compitare in principio, perché le difficoltà sono
reali e numerose.
Ciò consiste nel riconoscere la propria ignoranza, questo è, allo stesso
tempo, manifestare la propria volontà di voler accedere alla Conoscenza.
La Tolleranza
“Tolleranza
Tolleranza” è una della parole maestre della Massoneria, senza di lei niente
Tolleranza
è possibile; essere iniziato ed intollerante è assolutamente incompatibile.
La vita profana ci offre troppo spesso lo spettacolo dell’intolleranza sia a
livello sociale che a livello individuale (intolleranza politica o religiosa), si
vede chiunque battersi per fare trionfare le proprie opinioni o difendere i
propri interessi.
Annegato nella materialità, squartato nei propri obblighi civili, professionali e
familiari, l’uomo cerco disperatamente di galleggiare: graffia, lacera, spinge,
accecato quale è dal proprio egoismo.
Che cosa accadrebbe delle nostre Logge se i nostri Fratelli adottassero
questo stesso comportamento che è agli antipodi della tolleranza?
Sarebbero l’anarchia ed il crollo del Tempio.
I nostri lavori devono svolgersi nella serenità e nella concordia, condizioni
imperative affinché la ricerca, sia essa individuale che collettiva, sia feconda.
l’altro, lasciarlo esprimere, da questo una
Essere tollerante è già ascoltare l’altro
delle nostre grandi regole: non interrompere mai il pronunciarsi di un
fratello.
fratello
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Anche se ciò ci infastidisce, anche se pensiamo che sia sbagliato, noi Fratelli
dobbiamo lasciarlo andare sino alla fine del suo concetto.
Del resto, come avremmo la pretesa di comprenderlo prima di avere sentito
tutti i suoi argomenti?
Essere tollerante è ammettere anche delle opinioni differenti dei nostre.
Chi può vantarsi di detenere la verità, se non il Grande Architetto
Dell’Universo?
Dell’Universo
La verità, poi, può rivelarsi sotto aspetti molto differenti, secondo
l’osservatore, il luogo o il momento. Ciascuno porta la sua pietra, e dalla
molteplicità nascerà l’unità. Dunque non bisogna scartare nulla. Nella vita le
cose non sono semplici, avere un atteggiamento manicheo questo è dare
prova di intolleranza e rischiare di generare degli odi e delle liti tra i Fratelli.
Anche, quando un Massone si trova a confrontarsi con un Fratello, la cui
opinione va contro le proprie idee, deve riflettere e deve provare ad
adottare il punto di vista dell’antagonista. È raro che non sia possibile un
compromesso.
Così come è insegnato all’Apprendista, bisogna passare del binario
binario, stato di
opposizione e di dualità apparente, al ternario simbolo dell’equilibrio,
risultante dell’unione dei contrari. Ciò è la tolleranza.
Essere tollerante è astenersi anche da portare un giudizio.
giudizio
Chi si può permettere di Giudicare se non colui che possiede una obiettività
totale ed una intelligenza assoluta, il Grande Architetto Dell’Universo
Dell’Universo, che è
Dio?
Dio
Ma noi, semplici operai al suo servizio, siamo prigionieri dei nostri sensi e
della nostra mente. Perciò i nostri giudizi sono sempre più o meno macchiati
di parzialità o di affettività. Siamo dunque prudenti nei nostri apprezzamenti
sugli altri e sopportiamo di essere giudicati dai nostri pari. Anche questo,
perciò, è della tolleranza.
Tuttavia, la nostra tolleranza non deve trasformarsi in compiacenza o in
vigliaccheria. Bisogna sapere che non si deve sopportare tutto e bisogna
fermare un Fratello con fermezza quando il suo comportamento non è più
compatibile con il buon lavoro nelle nostre Officine e che rischia di turbare
lo svolgimento dei nostri Riti.
La tolleranza si ferma là dove comincia la disciplina indispensabile
all’armonia della nostra comunità ed all’efficacia dei nostri lavori.
La Fraternità
È probabilmente la virtù massonica che traspare il più all’esterno del Tempio.
Questa solidarietà tra membri di una stessa comunità è naturale e si ritrova
anche nelle società profane.
Del resto non dobbiamo, noi Massoni, riservarla ai soli nostri Fratelli, ma
estenderla a tutti gli uomini, nella misura delle nostre possibilità.
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spunti settimanali per meditare
Invece, non occorre che questa fraternità massonica, così splendente agli
occhi stessi dei non iniziati, sia la sola motivazione per una domanda di
ammissione al nostro Ordine.
Di più, anche tra Fratelli, la fraternità non deve trasformarsi in una carità
cieca ed in un’assistenza senza contropartita dell’interessato. Questo è,
molto giustamente, quanto il rituale Emulation precisa: “La
La carità del
Massone non deve conoscere altri limiti che quella della prudenza”.
prudenza
Impegnandosi a: “Combattere
Combattere le passioni che disonorano l’uomo ed a
positive”, l’Apprendista si impegna a
praticare le virtù le più dolci e le più positive
ricercare più libertà, più giustizia, più solidarietà, più fraternità.
Per il Massone, l’uomo è un essere perfettibile, è in questo senso che può e
deve elevarsi; elevarsi verso il Bene
Bene, verso il Vero e verso il Giusto
Giusto.
Ma questa lunga strada che va a condurre il Massone dalle Tenebre verso la
Luce, non può percorrerla da solo. Questa ricerca non può essere solitaria.
Deve effettuarsi nel Loggia con gli altri Massoni e deve realizzarsi nella
fraternità.
Nel suo giuramento, il neofita “promette
promette di amare i suoi Fratelli, di
soccorrerli
aiuto”.
socc
orrerli e di venir loro in aiuto
La Massoneria è universale, la fraternità permette di fare cadere le barriere e
di avvicinare gli uomini. Deve viversi anche nel mondo profano e si deve
esercitare nel quotidiano con tutti gli uomini.
L’Apprendista deve, con la sua condotta, fare suo il precetto di Kant
Kant: “Agisci
Agisci
in modo da considerare sempre, in te come negli altri, la persona umana
mezzo”.
come una fine e non come un mezzo
Questa fraternità che si traduce in una solidarietà attiva tra tutti i membri
della Loggia non deve essere la sola motivazione del futuro iniziato.
Nel suo libro “Il Profeta”, Khalil Gibran ha scritto: “Date
Date solamente poco
realmente”.
quando date dei vostri beni. È quando date di voi stessi che date realmente
I Massoni partecipano tutti alla stessa ricerca metafisica; sono tutti alla
ricerca della “Parola
Perduta”, dopo la caduta di Adamo. Essi sono tutti alla
Parola Perduta
ricerca della Verità.
In questo altro aspetto della fraternità massonica, si tratta dell’unione
spirituale di tutti gli operai che si attivano all’edificazione del Tempio.
Più noi saremo solidali, più la comunione dei nostri spiriti si rafforzerà, più le
nostre preghiere ed i nostri riti saranno efficaci e meglio noi capteremo le
benefiche e divine influenze del Creatore.
È forse al momento della catena di unione, dove le mani visualizzano la
fraternità dei cuori, che sentiamo di più la solidarietà di tutti i Massoni del
mondo e che cancella il tempo e le distanze. È ciò che si chiama il cemento
massonico.
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Massonico
Il Rispetto delle Leggi dell’ordine Massoni
co
È bene ricordare la necessità assoluta per gli Apprendisti come per i Fratelli
di ogni grado:
∴ di rispettare gli statuti ed i regolamenti dell’Ordine massonico;
∴ di conoscere, nella stessa misura, il regolamento della Loggia;
∴ di sottoporsi alle regole, gerarchie e riti in vigore nel Tempio, dunque di
rituale;
conoscere perfettamente il proprio rituale
Solo a queste condizioni, l’ordine, l’armonia ed il bellezza regneranno nelle
nostre Officine.
Tuttavia, nel momento in cui presta giuramento, nel momento in cui si mette
sulla nuova via della sua avventura spirituale, l’Apprendista non conosce
ancora tutte queste regole. Per caso il neofita si assume un rischio
involontario?
No, perché ha i Fratelli al suo fianco; ha un Ordine con le sue leggi, è
informato e convinto che esse non sono in alcun caso contrarie ‘‘ne
ne a quelle
dello Stato, né alle buone convenzioni sociali né agli obblighi familiari o
religiosi”.
religiosi
Allora rassicurato, può promettere “di
di ubbidire fedelmente ai capi del nostro
leggi”.
Ordine in ciò che vi condurranno in conformità alle leggi
Un’ultima interrogazione di ordine morale può fare ancora legittimamente
riflettere il futuro Apprendista. Questi doveri di rispetto e di ubbidienza
possono generare un rischio per lui ed essere costretto un giorno ad alienare
la propria libertà? Dopo tutto, la storia recente ha dimostrato che si possono
avere doveri di non rispetto e di disobbedienza. In certe circostanze, l’essere
umano deve sapere dire no e rifiutarsi di ubbidire agli ordini che riceve.
In queste situazioni dove la sua coscienza è incerta e rischia di vacillare,
l’uomo deve ritrovare in se i riferimenti ed i valori che condivide con tutti gli
altri uomini come: lo spirito critico, il rispetto della persona umana, la
tolleranza, l’amore fraterno. Questi valori non sono forse quelli che insegna
la Massoneria? Non sono esattamente questi valori che ci permettono di
resistere ad ogni forma di tirannide?
Queste e molte altre domande, l’Apprendista continuerà a porle ed a
porsele. La Massoneria non gli darà risposte preconfezionate, ma gli darà gli
strumenti che gli permetteranno di forgiare le proprie risposte.
Come già facevano una volta i costruttori di cattedrali dando una forma
concreta all’intuizione spirituale, la Massoneria aiuta l’Apprendista a risalire
dal corpo verso lo spirito.
L’Assiduità
Il dovere dell’assiduità è un’evidenza poiché è integrato nei regolamenti
tanto in quelli dell’Ordine che in quelli della Loggia ... pur tuttavia troppo
numerosi sono i Fratelli che si permettono di mancare alle nostre Tornate.
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Ciò è molto spiacevole perché l’assiduità è il principale dovere di tutti nei sui
confronti che si sta istruendo; l’Apprendista come potrebbe avere la pretesa
di istruirsi da solo, con le proprie letture, rifiutando l’aiuto dei suoi Fratelli?
L’Apprendista come potrebbe trascurare l’arricchimento che generano i
fecondi scambi che hanno luogo durante le Tornate, le agapi ed i seminari?
Dunque, mancare ad una Tornata è far torto a sé stesso, ma questo può
anche recare danno all’insieme dei Fratelli dell’Officina. Infatti l’assenteismo è
molto dannoso per una Loggia, e questo per due ragioni.
In primo luogo perché lo svolgimento dei nostri Riti, se vogliamo provarne
benefici effetti, necessita un’assemblea numerosa ed attenta. Essere
numerosi è il modo migliore per essere in condizione di ricevere le influenze
spirituali del Grande Architetto Dell’Universo
Dell’Universo.
Il tempio è un vero Athanor dove si avvera la Grande Opera Alchemica che
deve condurre gli iniziati alla saggezza. Dunque più il fuoco sarà intenso, o
per meglio dire più numerosi saranno “coloro
cercano” (la verità), e
coloro che cercano
migliore sarà il risultato.
Essere assidui, questo è vivere dunque pienamente la propria vita massonica.
Non occorre che l’Apprendista, per modestia o per timidezza, giustifichi o
creda di giustificare la sua assenza dicendo: “Dopo
Dopo tutto cosa posso portare
nulla?”.
alla mia Loggia visto che non so ancora nulla
Ogni pietra, dalla più perfettamente cubica alla meno sgrossata, può trovare
un posto nel muro, dalle fondazioni sino alla sommità. Dunque che nessuno
si sottragga al suo compito! Più numerosi saranno gli operai nel cantiere, più
bello sarà l’edificio. Sicuramente, per la loro più lunga esperienza, i
Compagni ed i Maestri possono avere una conoscenza più amplia che non
quella degli Apprendisti. Per contro, è di qualità e di virtù che sono fatti tutti
i Fratelli, qualunque sia la loro età civile o massonica: quali il buonsenso, la
solidarietà e soprattutto la carità.
In secondo luogo, la presenza alle Tornate è una semplice questione di
educazione nei confronti dell’insieme dei Fratelli. È anche un segno di
riguardo nei confronti degli Ufficiali di Loggia, la cui sola ragione consiste nel
preparare il lavoro dei Fratelli per permetter loro di progredire sulla loro
strada iniziatica.
Ecco perché l’ultimo Neofita Massone vale tanto quanto il più anziano
Maestro. Ecco perché più giovane degli Apprendisti può portare molto alla
Loggia, anche se egli non ne è ancora cosciente.
Ecco perché l’assiduità
l’assiduità, più che uno dei doveri dell’Apprendista, è il dovere
Fratelli.
primordiale per tutti i Fratelli
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spunti settimanali per meditare
Realizzazione Spirituale
È l’obiettivo essenziale di quello che ha ricevuto l’iniziazione massonica.
massonica
Egli non deve perderlo mai di vista, non deve lasciarsi addormentare per il
caldo ambiente di amicizia e di solidarietà che regna nei nostri Templi ... e
nella sala dei passi perduti!
La maggior parte dei simboli che l’apprendista incontra implicano il Due
Due,
coesistenza di elementi di nature differenti ed opposte, dunque trovandosi in
uno schema di dualità.
Nel pavimento a mosaico, egli trova il bianco ed il nero.
Negli astri, lunare e solare, egli vede la rispettiva rappresentazione del
principio femminile e di quello maschile.
Il Nadir e lo Zenit lo mettono in contatto con l’alto ed il basso, e come è
detto nella Tavola Ermeneutica di Ermete Trismegisto, con un prodigio:
“Tutto
Tutto ciò che è in basso è come quello che c’è in alto, e ciò che è in alto è
come quello che c’è in basso, per assolvere ai miracoli di una sol cosa”.
cosa
L’Apprendista scopre poi il Tre
Tre, che ritrova a tutti gli stadi della sua
realizzazione spirituale.
È con tre grandi colpi che egli è introdotto nel Loggia prima del suo
giuramento in piena Luce. Questi tre colpi si associano a ‘‘Battete
Battete e vi sarà
aperto”, la porta del Tempio, ‘‘Cercate
troverete”, e troverete la Verità,
aperto
Cercate e troverete
‘‘Chiedete
riceverete”, e riceverete la Luce.
Chiedete e riceverete
Sono tre viaggi che compongono le prove dell’iniziazione che permettono al
profano, nello stesso tempo, di mettersi in contatto fisico con i tre che
guidano la Loggia, (ilil Maestro Ven
Venerabile
Sorveglianti), ed un
erabile ed i due Sorveglianti
contatto simbolico con i tre principi intorno ai quali costruirà la sua
conoscenza (la
Bellezza).
la Saggezza, la Forza e la Bellezza
È con i tre passi che l’Apprendista entra nella Loggia per lavorare sotto
l’illuminazione delle tre Grandi Luci della Massoneria che sono il Volume
della Legge Sacra, la Squadra, ed il Compasso.
È in tre anni che l’Apprendista diviene, simbolicamente, anziano.
Altrettanto simbolicamente, l’Apprendista deve consacrare almeno tre anni, a
studiare ed interpretare i simboli che sono alla sua portata. Al momento
della sua iniziazione, egli non sa né leggere né scrivere, ma solo compitare.
All’invito di V.I.T.R.I.O.L (Visita Interiora Terrae, Rectificando Invenies
Occultum Lapidem - Visita l'interno della Terra, rettificando troverai la pietra
nascosta), discende tante volte, quanto è necessario, nel suo più profondo,
per attingere le forze ed il coraggio necessario per superare i gradini
progressivi del suo apprendistato.
È col numero Tre che scopre la stabilità per accostare il numero Uno
Uno, perché
il numero Due lo porta troppo spesso a pensare all’estremo.
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spunti settimanali per meditare
È studiando il simbolico del suo grado che l’Apprendista deve poter
sgrossare la pietra grezza che è in se, e non teme di scoprire quello che egli
è.
Con l’aiuto dello Scalpello e del Maglietto, egli mette tutta la sua volontà alla
buona esecuzione del lavoro e questo, per andare progressivamente verso
illumina.
Quello che tutti illumina
Il Massone deve a se stesso ed agli altri, il realizzarsi spiritualmente
sforzandosi di progredire andando sempre più lontano sulla difficile strada
della Conoscenza.
Non deve mai ritenersi soddisfatto del suo lavoro, perché può sempre fare
meglio.
Non deve mai ritenere che sa, perché c’è sempre da apprendere.
Modestia, coraggio e perseveranza sono i migliori strumenti di cui dispone il
Massone per istruirsi.
Ma l’iniziato deve realizzarsi anche nel suo amore per i suoi Fratelli, nella
condivisione con essi di lavoro, gioie e pene.
Se egli mette in pratica con assiduità le tre virtù teologali: Fede nel Grande
Dell’Universo, Speranza nella perfettibilità e nella salvezza
Architetto Dell’Universo
dell’uomo, Carità verso tutti suoi Fratelli, il Massone è assicurato di realizzarsi
pienamente, di andare molto lontano sulla strada iniziatica, e di avvicinarsi
alla Verità
Verità.
Conclusione
Fratelli miei vi lasciamo il compito di meditare su qualche riflessione sui
principali doveri dell’Apprendista Massone che abbiamo trattato.
Questa tavola deve anche permetterci di prendere coscienza che si tratta di
doveri di tutti i Massoni.
E se aggiungiamo che tutti noi siamo degli “Eterni
Apprendisti”, qual che sia
Eterni Apprendisti
il nostro grado (Apprendisti,
Massoni), si deve essere
Apprendisti, Compagni o Maestri Massoni
totalmente consapevoli che: non siamo, in alcun caso, dispensati da questi
doveri.
Questo proposito ha come obiettivo di ravvivare il contenuto dei nostri
impegni e di rimetterli positivamente in questione.
È per questo che auguriamo ha tutti i Fratelli, ma in particolare agli
Apprendisti di trovare molta forza!
vostrii cuori,
Che la G ioia sia nei vostr
illumini,,
Che la L uce vi illumini
conservi..
Che Dio vi conservi
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spunti settimanali per meditare
uggeriscono””
“ i Fratelli S crivono o S uggeriscono
dal Fratello Fabio Neri:
Come gli amici adulando pervertono, così i nemici con i rimproveri molte
volte correggono.
Sant'Agostino
Più in alto la scimmia sale, più mostra il sedere.
Michel De Montaigne
Lorenzi::
dal Fratello Cesare De Lorenzi
Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la
faccia.
Mahatma Gandhi
Chi perde la ricchezza, perde molto; chi perde gli amici, perde ancora di più:
ma chi perde il proprio spirito, perde tutto.
Detto spagnolo
dal Fratello Salvatore Rubino
Fratello mio, cerca di risparmiare il tempo che usi per cose inutili e rifletti un
po’ di più sui mezzi da prendere per migliorare il tuo spirito. Se si cammina
insieme si costruisce senza crolli e scoraggiamenti, perché l’uno sostiene
l’altro.
Salvatore Rubino
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spunti settimanali per meditare
venti””
“ Nostri E venti
olo””
“ Manifestazioni, C onvegni e non S olo
Il Fratello Enrico Consonni suggerisce:
La lettura del libro “Bernardino
Drovetti:
Bernardino Dr
ovetti: dal Canavese alle Piramidi - Le
logge segrete di Alessandria e del Cairo e l’onorificenza perduta”
perduta ” scritto dal
Fratello Alessandro Lampugnale
Lampugnale.. Questo saggio narra una storia che incrocia
esoterismo e tappe salienti della strutturazione culturale e sociale di due
logge segrete, volute da Napoleone e realizzate da Drovetti, in uno dei paesi
più prossimi all’occidente nell’800: l’Egitto.
La sinapsi del libro:
Una medaglia recante squadra e compasso, il fascino ed il mistero di una
chee emerge dalla più recente storia ambientata in quello
civiltà millenaria ch
stesso Egitto e raccontata dall’autore. I protagonisti sono due illustri
personaggi: Mehmet Aly Missier, padre dell’Egitto moderno, e il canavesano
Bernardino Maria Drovetti, fondatore del Museo Egizio di Torino. Un
incontro di civiltà e una sapiente ricerca storica che confluiscono in
un’onorificenza la cui origini sono state riportate alla luce con un rigore ed
una passione che il lettore potrà apprezzare in questo saggio.
Una storia avvincente, a tratti graffiante, nello stile dell’autore, con la
presentazione a cura del Presidente dell’Università Popolare di Torino, il
Fratello Eugenio Boccardo.
Per decisione dell’autore i diritti saranno devoluti alle nostre Associazioni: gli
“Asili
Piccolo
Cosmo”.
Asili Notturni e Picco
lo Cosmo
Dal mese di maggio la distribuzione del volume sarà attraverso il sito
dell’editore (www.
www.atenedelcanavese
atenedelcanavese.it
.it), nei circuiti di booking internet e nelle
www.
atenedelcanavese
.it
migliori librerie.
Consonnii suggerisce:
Il Fratello Enrico Consonn
presso
Work””, via Liguria, 14 ora
6 giugno a Borgaro Torinese (To) press
o la struttura “No Work
19.30
"Emozioni Visive" di Osvaldo Neirotti
Il tema serata: Sorge spontaneo un parallelismo tra ciò che si è vissuto negli
anni ’70 ed oggi, con la sostanziale differenza che nei primi le emozioni si
vivevano con unità di gruppo, canzoni, voglia di cambiare e speranza, oggi
non si esprimono se non attraverso il proprio anonimato.
Il tentativo di rappresentare l’arte attraverso emozioni visive all’interno di
momenti di svago e di divertimento consentono di riflettere su ciò che
possiamo perdere dimenticando di avvicinarsi a espressioni creative esistenti
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spunti settimanali per meditare
nel quotidiano, incentivando la creatività e la sua comprensione ci si avvicina
maggiormente all’emozione umana.
Il cibo, la musica, il gioco, le più svariate espressioni creative hanno il pregio
di avvicinare e rafforzare gli individui, creare l’unione per superare le
difficoltà di questi momenti contemporanei.
L’esperimento di far confluire più individui in un unico luogo attraverso
diverse fonti di interesse porta alla contaminazione di idee, condividendo e
confrontando interessi e passioni; non a caso il concerto dal vivo è basato su
testi di Rino Gaetano (cantautore degli anni '70) che nelle sue canzoni
narrava ciò che oggi stiamo vivendo, il tutto viene integrato da
un'installazione artistica centrata sulle emozioni visive che ci circondano.
Attraverso le emozioni, il divertimento, la creatività entriamo in un nuovo
mondo il "No
Work".
No Work
A pertura ore 19,30
Programma
Prog
ramma
ore 20,30 - Apericena Vino e Bevande t utta la Serata
ore 21,30 - 24,00 Musica Live Tuttorino testi di Rino Gaetano
80--90
ore 2 4,00 - Musica Anni 80
Installazioni Artistiche
Ingresso a Invito con il contributo di € 20,00
g radita p renotazione al n. 338 8608795
info: [email protected]
Il Fratello Angelo Zorn suggerisce:
Il taglio di capelli
Una mattina un fiorista andò dal barbiere per un taglio di capelli. Alla fine,
chiese il conto, ma il barbiere rispose: “non posso accettare denaro da lei,
questa settimana sto facendo servizio alla comunità”. Il fiorista ringraziò delle
gentilezza e uscì. E il mattino successivo il barbiere trovò un biglietto di
ringraziamento e una dozzina di rose alla porta del suo negozio.
Più tardi un poliziotto entrò a farsi tagliare i capelli e quando chiese di
pagare il barbiere disse anche a lui: “non posso accettare denaro da lei,
questa settimana sto facendo servizio alla comunità”. Il poliziotto ne fu felice
e il mattino successivo il barbiere trovò un biglietto di ringraziamento e una
dozzina di ciambelle alla porta del suo negozio.
Venne quindi un Membro del Parlamento per il taglio dei capelli e quando
passò alla cassa, anche a lui il barbiere ripeté: “non posso accettare denaro
da lei, questa settimana sto facendo servizio alla comunità”. Molto contento
il Membro del Parlamento se ne andò.
La mattina successiva, quando il barbiere andò ad aprire il negozio, trovò
una dozzina di Parlamentari in fila per il taglio dei capelli.
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spunti settimanali per meditare
Questo, cari amici, chiarisce la differenza fondamentale tra cittadini e politici.
R icordiamocelo: politici e pannolini vanno cambiati spesso e per la stessa
ragione!
ragio
ne!
Se non “girate” quanto sopra significa che non avete il senso dell’humor, ma
niente di grave vi accadrà.
Ma ora speditela a tutti coloro che conoscete.
Il Fratello Lino Battigaglia suggerisce:
Facilita organizzazione indipendente per la gestione delle relazioni e dei
gruppi - società cooperativa con unità locali in Bologna, Cascina, Cesena,
Chieti, Faenza, Imola, Padova, Ravenna/Ferrara, Roma, Salerno, Tivoli,
Torino, Treviso.
Organismo iscritto di diritto al n. 21 del Registro degli organismi
mediazione
La me
diazione
La mediazione è l’attività professionale svolta da un terzo imparziale e
finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo
amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione
di una proposta per la risoluzione della stessa.
La mediazione può essere: facoltativa e cioè scelta dalle parti, demandata,
quando il giudice cui le parti si siano già rivolte, invita le stesse a tentare la
mediazione; obbligatoria, quando per poter procedere davanti al giudice, le
parti debbono aver tentato senza successo la mediazione.
Obbligo alla mediazione
Il tentativo di mediazione è obbligatorio per controversie in materia di::
Condominio; Diritti reali; Divisione; Successioni ereditarie; Patti di famiglia;
Locazione; Comodato, Affitto d’aziende; Risarcimento del danno derivante
da: Circolazione veicoli e natanti, Responsabilità medica, Diffamazione a
mezzo stampa, Diffamazione con altro mezzo di pubblicità; Contratti
assicurativi; Contratti bancari; Contratti finanziari.
Se vuoi saperne di più vai sul sito: http://www.facilita.info
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spunti settimanali per meditare
“Antiche e Buone Letture”
De Amicis, Edmondo
Nato ad Oneglia nel 1846, a quasi 20 anni intraprese la carriera
militare e combatté a Custoza nel 1866.
In seguito assunse la direzione della rivista L'Italia Militare e vi pubblicò alcuni suoi
scritti; il successo di questa esperienza lo portò ad abbandonare l'esercito e a tentare
la strada della letteratura e del giornalismo. Proprio in veste di inviato della Nazione
assistette alla presa di Roma nel 1870.
Dalle sue esperienze Edmondo De Amicis trasse e pubblicò delle impressioni di
viaggio piuttosto prolisse e convenzionali.
Fu piuttosto nella prosa didascalica che riuscì a dare il meglio di sé, ponendo la sua
attenzione sulla borghesia e sul popolo ("Cuore
Cuore", 1886) e permeando le sue opere di
Cuore
continui spunti morali. Furono proprio questi ingredienti che ne fecero un perfetto
esempio di scrittore popolare e pedagogico, un ottimo latore di quel bonario
paternalismo tipico della fine del XIX secolo.
Tra le sue opere, oltre a "Cuore
Cuore", possiamo ricordare: "Sull'oceano
Sull'oceano" (1889),
Cuore
Sull'oceano
imperniato sulle misere condizioni degli emigranti italiani; "IlIl romanzo di un maestro"
maestro
(1890); "La
tutti" (1899); "Novelle
Novelle" (1875); "L'idioma
gentile" (1905). Infine
La carrozza di tutti
Novelle
L'idioma gentile
"Primo
Maggio", romanzo postumo pubblicato da Garzanti nel 1980, su incarico del
Primo Maggio
Comune di Imperia. Il romanzo costituisce un utile strumento per comprendere il
passaggio dell'autore al socialismo (per approfondimenti, "De
De Amicis, «Primo
socialismo", di Franco Contorbia, Mucchi Editore).
maggio». Il socialismo
Edmondo De Amicis morì a Bordighera nel 1908.
1870--71 di Edmondo De Amicis
Ricordi del 1870
Dall’incipit del libro
"Quando mi venne proposto di raccogliere in un volume i seguenti scritti,
esitai, parendomi che i soggetti fossero troppo disparati, e che il libro
sarebbe riuscito una miscellanea. Ma cedetti poi al cortese desiderio
dell'Editore, considerando che questi medesimi scritti hanno veramente
qualcosa di comune tra loro; si riferiscono, cioè, per la maggior parte, ad
avvenimenti seguiti in Italia negli ultimi due anni: - dall'inaugurazione degli
Ossari di San Martino e Solferino, all'apertura della Galleria delle Alpi,
dall'entrata del nostro esercito in Roma, al trasferimento della sede del
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spunti settimanali per meditare
Governo; - avvenimenti de' quali può riescir gradito ed utile, specialmente ai
giovani, conoscere quei particolari che ce ne ravvicinano l'immagine e ce ne
ravvivano il sentimento..."
Un addio a Firenze.
[Firenze, 27 giugno 1871.]
ragazza. Io non t'avevo cercato, e tu sei entrato in casa mia con un piglio
La ragazza
da padrone, trovando a ridire sopra ogni cosa e affettando dispregio per
tutto quello che ho di più caro. Pedante uggioso, che non sei altro! Nella tua
città non c'è un quadro e una statua fatta dai tuoi; le case son tutte d'un
colore; tu poi, parlando, non pronunzi una lettera doppia a pagartela uno
scudo; e credi d'aver fatto tutto tu a questo mondo! E dici che io sono
indietro d'un secolo! Sei un tanghero.
ragazzo. E tu una fiaccona vanagloriosa, che ti gonfi dei meriti dei tuoi
Il ragazzo
vecchi.
Nella tua città non c'è modo di mangiare due uova assodate a dovere
(storico
storico), non c'è marciapiedi, non c'è il negozio Perotti e Nigra; tu poi,
storico
parlando, ti mangi i c, e dici straporto invece di trasporto; e vanti le aure miti
del tuo paese, mentre ci tira un vento che sbatte la gente ne' muri.
Ragazza.
Ragazza Io son bella e colta.
Ragazzo. Io son forte e onesto.
Ragazzo
Ragazza. Nientemeno!
Ragazza
Ragazzo. Sicuro!
Ragazzo
Popolo. Si acciuffano, separateli, si possono far del male; badate che la
Popolo
morde nel collo.
Un tale (dopo averli separati). Niente paura, sono due impostori bricconi.
Non l'ha mica morsa, l'ha baciata. (Risa generali.)
(Da una commedia recente, intitolata: Doveva finir così
così.)
Un Piemontese che deve andare a Roma tra poco, sentì il bisogno, qualche
giorno fa, di mandar un saluto alla città di Firenze, e pensò di mandarglielo
dalla cima della collina di Fiesole.
Una di queste sere, poco prima del tramonto, prese la via di porta a Pinti,
solo soletto, come un pellegrino, e tirò innanzi a capo basso, almanaccando.
La strada era deserta. Egli, che vi era passato molte volte nei giorni di festa,
quando vanno e vengono tante famigliuole di operai, e brigatelle di giovani,
e coppie d'innamorati, e villeggianti, e carrozze, quella sera, non vedendo
anima viva, si sentiva prender dalla malinconia. Andava su a passo lento, si
fermava dinanzi ai cancelli chiusi delle ville, dinanzi alle chiesuole, ai
tabernacoli, ai muri scarabocchiati col carbone; girava tratto tratto uno
sguardo sulla campagna dai punti più alti; per tutto era quiete e silenzio.
Incontrò qualche povero, inciampò in una vecchia addormentata sullo
scalino di una porta, arrivò a San Domenico, e su, per la strada più corta.
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spunti settimanali per meditare
Per tutta la salita non si voltò mai a guardar Firenze. Non voleva sciuparsi
l'effetto del colpo d'occhio più bello da godersi lassù, dinanzi al convento. Poiché è l'ultima volta che la vedo, - pensava, - la voglio veder bene, tutt'a
un tratto, come al cader di un velo. E faceva tra sé quei ragionamenti
fanciulleschi che si fanno in tali occasioni, quasi per darsi un'illusione di
sorpresa: Cosa si vede di lassù? Che città c'è nel piano? Dove sono? Dove
vado?
Arrivato in cima, accanto al muricciolo, prese fiato, e poi si voltò tutto a un
tratto verso Firenze.
Lo spettacolo quel giorno era più stupendo che mai. Il cielo lucido e quieto
di una pace allegra; una striscia di nuvole color d'arancio all'orizzonte; il
resto puro; le cime delle colline lontane pareva che fendessero l'azzurro; una
freschezza primaverile spirava nell'aria. Sotto, tutto quel saliscendi di poggi e
di vallette, simile a un solo immenso prato depresso qua e là, lievemente,
come dal premere d'una mano carezzevole, mossa da una fantasia
capricciosa; tutto un verde leggiero, variato sui punti eminenti dal verde
cupo dei cipressi, disposti a file e a corone; interrotto da prati fioriti; listato di
strade, di viali, di sentieri bianchi, che s'incrociano, si inerpicano sulle cime,
precipitano dal lato opposto, e spariscono e riappariscono in distanza;
casette, gruppi di case, ville su tutti i rialzi, nette, spiccate, che par che i colli
le buttino innanzi per porgerle; oltre la città un vastissimo piano, coperto
d'una nebbia leggiera, traverso alla quale biancheggiano le case lontane,
come vele sul mare; e su tutta questa sterminata corona di colli, di villaggi, di
ville, di giardini, ogni cosa che par che guardi a Firenze, e voglia scendere e
precipitarle nel seno; l'ossatura d'una città immensa che non si può traveder
compiuta senza un senso di spavento; uno spettacolo pieno di bellezza che
fa pensare, e di maestà che sorride.
- Mah! - esclamò il giovane con un sospiro, sedendosi sul muricciuolo colle
spalle volte a Firenze, per raccoglier meglio i suoi pensieri; è pure una dura
legge che, quando s'abbandona una città, oltre al dispiacere di separarsi
dagli amici e di rompere molte abitudini che erano diventate care, uno si
debba accorgere che vi sono ancora da sciogliere altri legami; dei legami
che lo tengono
attaccato ai muri delle case, ai piedestalli delle statue e agli alberi dei viali....
Cinque anni! Mi par d'essere arrivato a Firenze ieri.
Era una brutta giornata, nevicava, non c'era anima viva per le strade. Mi
parve una città malinconica. Uscito appena dalla stazione, infilai via dei
Panzani; diedi un'occhiata, passando, a via Tornabuoni: con quelle case di
colore scuro mi fece l'effetto d'una strada tetra; andai oltre, vidi il Duomo, mi
affacciai a via dei Servi: mi parve un corridoio di convento; tirai innanzi fino a
via San Sebastiano: peggio.
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spunti settimanali per meditare
Mi sentivo soffocare in quelle stradette, mi pareva che vi mancasse l'aria e la
luce; m'uggivano tutte quelle casuccie, addossate le une all'altre, strette
come persone che si pigino, con quelle porticine che paion buche; una casa
alta come una torre, una bassa come una capanna, una grossa, una
mingherlina, una avanti, una indietro, tutte di sghimbescio, come buttate là a
caso..... Piovve per molti giorni. Io stavo in via Pietra Piana, verso la porta, e
passavo dell'ore alla finestra, guardando nella strada, solo e pensieroso. Ad
ogni sbatter di porta, la casa tremava tutta come se volesse cadere. - Ci
restassi sotto! - dicevo – tanto ho da crepare di malinconia....
Poi venne il bel tempo, e col bel tempo l'umore allegro.
Passarono tre o quattro mesi.
Un bel giorno osservai che per andare da casa all'ufficio ero passato ogni
mattina per la stessa via; mi meravigliai di non aver pensato a prenderne
un'altra, me ne domandai la ragione. - Forse, dissi tra me, è l'effetto di
quella tal casa che vedo di scorcio sulla cantonata, appena son fuori della
porta. Sarà fors'anco la chiesa che c'è di rimpetto. O son le finestre del
palazzo accanto a casa mia, che guardo sempre. O i bassorilievi del palazzo
più piccolo ch'è vicino alla chiesa. O sono tutte queste cose insieme. - Poi,
fermandomi in mezzo a una piazza, mi venne fatto di domandarmi che cosa
fosse che mi tratteneva, in quel certo punto e in quel certo modo, coll'aria e
col sentimento di chi sta in casa sua; perché mi pigliasse la voglia di
appoggiare le spalle al muro e di finire il mio sigaro in pace; come non mi
potessi trattenere dal chiamar gli amici che passavano, e attaccar discorso, e
far crocchio, e sciupare in chiacchiere una mezz'ora. Cercai di spiegare a me
stesso il perché avessi contratto l'abitudine di rallentare il passo a quella tal
svoltata, di guardare intorno su quel tal crocicchio, di andar oltre col viso in
aria.....
Una mattina mi accorsi con sorpresa di avere nel capo, distinte una ad una,
le immagini d'una cinquantina di case di strade diverse, delle quali avrei
saputo dire, senza rischio di sbagliare, il colore della facciata, la forma delle
finestre, il disegno degli ornati.
Guardai meglio quelle case, ripassandoci davanti; e più le guardavo, più mi
pareva che avessero tutte un'aria propria, che so io? Un significato, un
qualcosa che mi faceva pensare. L'una sentivo che l'avrei scelta di preferenza
per invitarvi degli amici a cena, e menarvi una vita allegra: mi pareva che
sorridesse. In un'altra ci sarei stato più volentieri a studiare, solo, raccolto,
con una gran biblioteca: aveva un aspetto grave. In una terza pensavo che
non ci si potesse vivere che facendo all'amore: tanto aveva le forme snelle e
la tinta gentile. Gli architetti di quelle case bisognava che fossero giovani
simpatici; dovevano aver voluto dir tutti qualche cosa con quei disegni;
s'erano fatti tutti capire.
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spunti settimanali per meditare
Man mano che passavo per quelle vie, mi si affollavano alla memoria versi,
scene di romanzo, episodi storici, ariette d'opera.
E alzando gli occhi ai palazzi, alle torri, ai campanili, agli archi grandiosi, mi
cominciava a parere strano che, in luogo d'ispirare quell'ammirazione
subitanea e profonda, mista quasi ad un senso di terrore, che sogliono
ispirare i monumenti giganteschi, costringessero invece, quando si voleva
esprimere con parole l'effetto delle loro bellezze, a servirsi degli aggettivi
stessi che s'usano per designare un bel fanciullo, un bel fiore, un bel ninnolo,
come: - Gentile, carino.
Guardando quelle torri, quei palazzi, sorprendevo spesso in me medesimo
uno stranissimo desiderio, come di fare scorrere la mano su quei contorni, di
palpare quei rilievi; e con questo desiderio, una specie di sollecitudine gelosa
per quelle moli enormi di pietra, come se temessi che la menoma forza le
potesse offendere e sciupare; e con questa sollecitudine, un bisogno vivo e
continuo di correrle e di ricorrerle con quello sguardo d'amante che avvolge,
e striscia, e lambe, e si stanca sulle forme care.
- Ma queste linee si muovono, - esclamavo tra me - v'è qualche cosa che si
stacca e va su; c'è della vita in quelle forme! – Cominciai a capire certi amori
ardenti per le glorie artistiche del proprio paese, e mi compiacqui nel
sorprendere sul viso degli stranieri, che si fermavano sulla piazza, la prima
espressione della meraviglia e del diletto. Presi l'uso di passare e di fermarmi
tutti i giorni, a quell'ora, in quei luoghi. Mi accorsi che ogni giorno quella
contemplazione di pochi istanti mi metteva in un corso d'idee alte e belle;
sentii poi che la facoltà di quella maniera di diletto si rafforzava e
s'estendeva ad altre forme dell'arte; che quel gusto del semplice e del
grande s'insinuava anche un po' nel sentimento e nel giudizio mio riguardo a
cose che coll'arte non avevan che vedere, a fatti, a persone, a costumi; mi
parve d'essere riuscito, per effetto di quel culto gentile, a domare certi moti
impetuosi e quasi selvaggi dell'animo mio, a dare alla mia indole un che di
più liscio e di più morbido, a migliorarmi in qualche cosa. Per questo presi
ad amare quelle linee, quelle forme, quei colori; e non mi pareva più pazzo il
Pieruccio dell'Assedio
Assedio di Firenze che, povero e abbandonato, trova ancora
un palpito di gioia segreta, sollevando gli occhi pieni di lacrime ai
monumenti della sua cara città natale....
Questo seguì a me ed a molti. Ma per chi sia venuto qui nel fiore della
giovinezza, con quell'irresistibile bisogno di aprire il proprio cuore e di
gridare: - Guardate! - che ci assale appunto negli anni in cui si comincia a
esser uomini e si è tuttavia un po' fanciulli; - per chi sia venuto qui coll'intima
coscienza di esser atto a qualcosa, senza saper che, né come, né quando;
con un presentimento confuso, con un desiderio inquieto, con quella forza
dentro che s'agita, e tenta e non rinviene l'uscita; per chi, essendo venuto
qui in quello stato, abbia sentito, al lume di questo cielo e all'ombra di questi
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spunti settimanali per meditare
monumenti, squarciarsi come un velo che gli avvolgeva l'ingegno, tutte le
facoltà ravvivarsi con impeto e ordinarsi con armonia, e dal tumulto, prima
infecondo, della mente e del cuore, prorompere per la prima volta, rozzi, ma
ardenti e liberi, gli affetti, i pensieri, le immagini; - per chi sopratutto abbia
raccolto qui, con lungo amore, le forme e le parole in cui potesse significare
ed espandere l'animo suo, affratellandosi col popolo per sorprendergliele
sulle labbra, ricominciando qui, per così dire, un'altra infanzia, rinnuovando
quasi la sua natura, aspirando continuamente, avidamente, quest'aura
vergine della vita italiana, per farsene sangue, e informarsene il cuore e il
cervello, superbo oggi d'esservi riuscito, disperato domani di non riuscirvi,
ma sempre risoluto, ostinato e appassionato; per costui non ci sarà ne parola
ne omaggio che basti a significare l'affetto e la gratitudine che deve sentire
per Firenze, sua ispiratrice e maestra.
Quando, a tarda notte, nel silenzio della sua cameretta, dopo un lungo
lavoro condotto con furia febbrile egli sentiva il bisogno di smorzare il fuoco
che gli ardeva le fibre, Firenze gli diceva: - Vieni! - e gli offriva la splendida
pace delle sue notti serene, l'Arno colorato di fuoco e il bel colle di San
Miniato illuminato dalla luna; e in quello spettacolo gentile e solenne, l'anima
sua si quetava.
E quando, dopo aver lungamente faticato e sudato invano per dar forma e
vita a un concetto riposto o a un'immagine bella che gli appariva in barlume
alla mente, egli buttava la penna sconfortato e si slanciava fuori di casa,
Firenze, offrendogli allo sguardo i miracoli dell'arte affollati nella sua piazza
famosa, gli diceva: - Ecco la bellezza! - ed egli in quella bellezza confortava
e appagava l'animo, pensando ch'ella era italiana, e il suo orgoglio umiliato
d'artista moriva senza dolore nell'orgoglio legittimo e santo di cittadino. E
quando egli in certi momenti di sfiducia desolata e di abbattimento mortale
piangeva la sua provata impotenza e le sue speranze deluse, Firenze gli
diceva: - Migliaia di giovani, e quanto migliori di te! io vidi, fra le mie mura,
lasciar cadere la mano disperata sopra un foglio bagnato di lagrime o sopra
un marmo spezzato; dolori che straziano il cuore, e gettano anzi tempo nella
tomba, io conobbi e nascosi; ed erano anime grandi. E tu, miserabile, che
pretendi, e chi accusi? - E allora egli si ravvedeva e taceva, e da quella
confusione salutare traeva nuova forza e nuovo coraggio per combattere,
perseverare e soffrire.
A questo punto, preso da un'ispirazione diversa, il nostro amico si voltò
improvvisamente alla campagna ed esclamò in atto drammatico, non senza
un leggiero accento di tristezza: - Addio, dunque, bel colle di Settignano!
addio Pratolino! addio Sesto! Addio vallette verdi, chiesuole solitarie e
casuccie quete, che ci avete fatto dire tante volte: - Beata la pace! - Stanchi
d'una baldoria carnevalesca, annoiati degli altri e di noi, tristi, umiliati, noi ci
siamo levati molte volte innanzi l'alba, e slanciati con desiderio smanioso alla
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spunti settimanali per meditare
campagna, come l'assetato alla fonte; e correndo di colle in colle, di valle in
valle, e bevendo a lunghi sorsi deliziosi l'aura pregna di vita, abbiamo sentito
sparire tristezze e rimorsi, e rinascere, coll'appetito vigoroso e la gaiezza
campagnuola, la forza e l'ardor del lavoro! Addio contadini cortesi,
vecchierelle allegre e ragazzotte col damo negli occhi, che sedeste tante
volte a tavola con noi, come vecchi amici; buona gente cordiale, che
spalancavate gli occhi meravigliati, vedendoci cavar di tasca il portafoglio
per notare le ingenue grazie del vostro celeste linguaggio; e addio voi pure
bambinelli scalzi, di cui ci chinavamo a raccogliere le parole come le note
d'un canto sommesso, addio a tutti! Nessuno di noi vi ricorderà senza
rimpiangervi! Dalle sponde del Tevere, rivolando col pensiero alle sponde del
Po, ci soffermeremo sempre in riva all'Arno, per mandarvi un saluto,
sempre!....
Qui l'amico si fermò, si turbò, e stette qualche minuto immobile, col capo
basso, occupato da un pensiero tristo. Poi alzò la fronte corrugando le ciglia,
coll'aspetto di chi afferra il filo di una reminiscenza lontana, e riprese a bassa
voce: - ... Piazza Castello pareva un mare di teste; c'era mezzo il popolo di
Torino. Migliaia di voci cantavano l'inno di Goffredo Mameli.
L'entusiasmo toccava il furore. Centomila visi erano rivolti alle finestre dove
stavano i deputati della Toscana. La gente gridava loro cose, là sotto, che
faceano venir freddo; tendeva le braccia come s'essi avessero a gettarsi giù,
e li volesse prendere.
Si voleva vederli, e vederli ancora, e poi tornare a vederli. - Fuori! - si
gridava con accento di preghiera; - vada qualcuno a pregare che si mostrino
ancora una volta! Pregateli che ci parlino! Li vogliamo conoscer bene! - I
loro nomi correvano di bocca in bocca; alcuni erano di famiglie antiche ed
illustri, imparati già nelle storie, o intesi nelle scuole, nomi solenni, che si
pronunziavano con riverenza; altri non saputi mai, ma pur cari per quel
suono, per quell'impronta paesana, che li faceva riconoscere alla prima.
Si cercavano nella folla i pochi Toscani ch'eran venuti coi deputati, si correva
intorno a loro con una curiosità infantile, si voleva sentire il loro accento
decantato, si ripetevano le loro parole, si scambiavano i lei e i chiel con una
dimestichezza che pareva antica.
Il nome di Fiorenssa
Fiorenssa, come si diceva, questo nome al quale il popolo, benché
l'avesse sì poco famigliare, era pure sempre usato ad unire l'immagine di
qualcosa di gentile e di augusto, si ripeteva allora con amore; Firenze, già
creduta tanto lontana, pareva che si fosse avvicinata ad un tratto, che fosse
lì, ai confini, colle sue belle cupole e le sue belle torri; Dante! Michelangiolo!
Machiavelli! e gli altri grandi nomi rivenivano alla mente e sulle labbra, anche
dei popolani, con un senso nuovo, quasi come nomi di gente viva, di cui que'
deputati ci avessero portato un saluto o un ricordo. Firenze!
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spunti settimanali per meditare
Si travedevano colla mente, a questo nome, delle legioni di scultori, di pittori
e d'architetti, che ci gridavano: - Viva! - da lontano, agitando scalpelli,
tavolozze e corone.
Oh come si conoscevano tutti senz'averli mai veduti! E come si sentiva la
solennità di quell'istante, la fusione di quei due popoli e di quelle due storie!
Era il Piemonte, il vecchio soldato, abbronzato dal sole e coperto di cicatrici,
che deponeva un bacio sulla fronte bianca e splendida della madre delle arti;
della quale dieci anni prima, a Curtatone, aveva potuto stringere appena, e
di sfuggita, la mano insanguinata.
Erano due grida sublimi, uno partito da Santa Croce e l'altro da Superga, che
si mescevano in un solo: - Ecco il giorno! Oh non c'erano freddezze allora!
non ci erano rancori!
- Freddezze? - riprese di lì a poco, quasi meravigliato d'essersi lasciato
sfuggire quella parola; - rancori? Ma che! – continuò scrollando il capo e
sorridendo, - ma chi lo crede? chi ne parla più? chi se ne ricorda ancora? Le
famiglie piemontesi, forse, che si vedono, per le case e per le vie, mostrarsi
le une alle altre i loro bimbi di cinque anni, che parlano il più puro e
argentino toscano che si sia inteso mai, ridendone come d'una cara sorpresa
e parlandone con una compiacenza non scevra d'alterezza? O le loro donne
di servizio che quando c'è confusione in mercato dicono che «non ci si
raccapezzano?» O i rivenditori di giornali della stessa provincia, che rifanno il
verso ai nuovi venuti, perché non gridano ancora coll'accento paesano?
Sogni! interrogateli. - «Signore! - vi risponderanno: ella ritorna molto
addietro; qui son nati i nostri figliuoli e i nostri fratelli più piccoli; in questa
lingua e in questo accento ci chiamarono la prima volta e ci dissero le prime
parole; qui ci abbiamo amici, fidanzati, parenti; in Santa Croce c'è il nostro
Alfieri; che domande la ci fa? Questa è Italia, signore!
La città dove siam nati ci è sacra; ma anche Firenze è cara, e l'amiamo.»
Questo diranno; e vi soggiungeranno anco molti, che non partono col cuore
lieto, che prevedono dei giorni e dell'ore in cui si ricorderanno di Firenze con
una tenerezza piena di malinconia e di desiderio; perché qui si son stretti dei
cuori, molti, e con nodi tenaci, come segue sovente fra chi s'è tenuto il
broncio un bel pezzo. Rancori? non è vero, è una calunnia per tutti: per chi
parte e per chi resta; lo so di certo, io, lo vedo ogni giorno, lo sento ogni
momento. Come? chi è che brontola laggiù? chi è che alza le spalle? avanti,
se c'è ancora qualcuno da questa parte o dall'altra; spingiamoli in mezzo, a
vedere se osano dirselo in viso; e che ledonne e i ragazzi, che amano,
perdonano e dimenticano, li costringano a levar le mani di tasca, e a
tenderle di qua e di là, e gridino: - Stringete! - Animo, giù il cappello, ancora
una volta, davanti a Santa Croce; un ultimo sguardo alla cupola, e un saluto
intorno alle colline, e addio, e via, col cuore riconoscente e sereno.
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spunti settimanali per meditare
Per Dio! chi ha ancora un po' d'amaro nell'anima, non è un galantuomo....
Ed ora do il mio ultimo saluto a Firenze anch'io.
Così dicendo, s'alzò, si voltò verso la città, e mise una voce di sorpresa. S'era
fatto buio senza ch'egli se ne accorgesse, e tutta la valle era popolata di
lumi. Provò quell'impressione stessa che si prova talvolta, girando per la
campagna di notte, quando si guarda giù, senza pensarci, dall'orlo
d'un'altura, e si vede la china, di cima in fondo, sorvolata da una moltitudine
immensa di lucciole, che la fan parere tutta accesa. Così tutti quei lumi, a
socchiudere appena gli occhi, si confondevano in un solo strato luminoso,
che rendeva l'immagine d'un gran lago di fuoco. Dalle lunghissime file dei
fanali della cinta, simili a ghirlande tese intorno alla città, altre file di lumi si
stendevano dentro e fuori, diritte, curve, incrociate; altre interrotte qua e là,
altre continue come un raggio di luce, altre nascoste quasi affatto dagli
alberi, dietro a cui si vedeva uno splendore diffuso, come d'incendio; altre
vicine, che parevano a pochi passi; altre lontane, visibili appena, or sì or no;
e nel piano e sui colli, per tutto fiammelle, e gruppi di punti luminosi, e
tremoli bagliori; un bellissimo cielo stellato, pareva, riflesso da una vasta
acqua cheta.
- Ah! - esclamò il nostro amico dopo qualche istante di mutua
contemplazione agitando una mano verso Firenze; - ....seduttrice!
Poi mise un sospiro e mormorò:
- Addio, Firenze!
E scese ch'era buio fitto.
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Comunicazioni””
“ Associazioni – R iviste – Articoli & Comunicazioni
Fr∴
dal Fr
∴ Alfredo Marinelli
Visitate il sito www.testatadangolo.it
Ironia, Narrazione ed AsSaggistica negli scritti di Alfredo Marinelli, che
potrete leggere cercandoli direttamente o scrivendo sul motore interno di
ricerca del sito scrivendo: marinelli
marinelli.
Fr∴
dal Fr
∴ Carlo Ciapetti:
Sito Ouch!
Chi volesse ricevere la mia newsletter “Ouch!
Ouch!” basta che mi mandi una mail
Ouch!
con nome, cognome e Loggia al mio indirizzo personale e cioè
[email protected] Un abbraccione a tutti!
Carlo
Fr∴
dal Fr
∴ Gigi Corbetta:
Asili Notturni Umberto I° ci chiedono una mano per le loro attività!!!
Nel tentativo di migliorare sempre la nostra disponibilità, istituzionale e
personale, nell’aiutare, ove possibile coloro che ne hanno necessità, e per
continuare il pregevole lavoro già svolto dai Fratelli nello sviluppare
l’ambulatorio odontoiatrico degli Asili Notturni di via Ormea; si è pensato, in
parallelo, di potenziare l’attività già esistente dell’ambulatorio di medicina
generale, sito nella stessa sede di via Ormea, offrendo un più ampio ed
articolato orario di apertura e numero di specializzazioni, e nel contempo
cercando di allargare l’offerta alle persone bisognose che si rivolgono alla
struttura, anche in termini di fornitura di farmaci e presidi, necessari a
compimento delle visite mediche di Medicina Generale e Specialistiche e di
tutte le diagnosi che i Fratelli sanitari riterranno opportune.
Per tale motivo chiedo a tutte le Logge dell’nostro Ordine un concreto aiuto
nel reperire farmaci e presidi sanitari (campioni di farmaci e materiale
sanitario ai Fratelli medici, farmaci non scaduti presenti nelle abitazioni e non
più utilizzati, ecc), da poter utilizzare nell’ambulatorio. Tali prodotti saranno
controllati e catalogati da un Farmacista che ne verificherà periodicamente
anche tutte le scadenze, garantendone quindi puntualmente e
costantemente il loro corretto uso.
Inoltre, se nelle vostre Logge ci sono Fratelli medici, disponibili ad offrire
qualche ora del loro tempo e della loro professionalità al servizio degli
“ultimi”, li pregherei di contattarmi per poter iniziare ad ampliare l’offerta di
attività ed gli orari di apertura.
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Contatti:
Corbetta
Gigi: cell. 338 8803128, lunedì, martedì, giovedì dalle 9 alle 12;
Corb
etta Gigi
mercoledì e venerdì dalle 15 alle 19 al numero fisso 011 9492877.
Notturni: 011 5660804. [email protected]
Segreteria degli Asili Notturni
Fr∴
Raffo::
dal Fr
∴ Massimo Raffo
Carissimi Fratelli,
Con il 2012 la nostra rivista compie i 10 anni della nuova serie ed è ormai
diffusa in tutte le regioni d’Italia.
Questo traguardo rappresenta per noi motivo d’orgoglio e di soddisfazione
ed è uno stimolo in più per lavorare sempre meglio e cercare di
incrementare i nostri sostenitori acquisendo nuovi abbonati.
L’Ipotenusa è una rivista di cultura tradizionale che tratta argomenti e
tematiche di natura filosofica, storica, esoterica e simbolica ma non è
un’opera accademica, al contrario è una pubblicazione di facile lettura, ricca
di contenuti e approfondimenti e non per questo meno elevata nella qualità
degli articoli e nel rigore della linea editoriale.
Più delle parole contano gli esempi, pertanto Vi invito a conoscere la nostra
Rivista andando a vedere alcuni esempi sul nostro sito all’indirizzo:
http://ipotenusa.goipiemonte-aosta.it
La rivista ha una cadenza trimestrale, e l’importo annuo dell’abbonamento è
di € 20,00.= che si può versare sul C/C postale n. 36784296, intestato al
Centro di Documentazione Ipotenusa, oppure effettuando un bonifico
bancario sul codice IBAN:
IT 35 Y 07601 01000 000036784296 (Banco Posta).
Ricordo anche l’offerta promozionale di sottoscrivere, in un’unica soluzione,
l’abbonamento per i 3 anni 2012-2013-2014 al prezzo speciale di 45,00 €.
Mi auguro quindi che vogliate sostenere il nostro impegno con il Vostro
apprezzamento e il Vostro sostegno.
Con il più cordiale TFA. Massimo Raffo.
Fr∴
dal Fr
∴ Urbano TTozzi:
ozzi:
È stato riaperto il network b rothernet.net
Dopo alcuni miglioramenti anche grazie ai molti suggerimenti, eccoci
nuovamente online per accogliere tutti i Fratelli che volessero far parte di
questo network.
Nella sua pagine iniziale, sono riportati quali sono in le nostre intenzioni e le
idee nell’aver voluto costruire questo network, certi che il Libero Pensiero
deve e dovrà fare la parte da Leone, nello spirito di rilanciare i nostri Alti
Condivisi.
Valori Condivisi
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Crediamo che i Valori delle nostra Istituzione siano, se percorsi da tutti, un
saldo ed illuminante esempio per la Società moderna.
Vi rammento che in questo network saranno accettate tutte le Obbedienze
regolari.
Il Social Network BrotherNet.net è stato costruito da un gruppo di Fratelli
nell’idea, per chi vi aderisce, di scambiare pensieri, convincimenti, tesi, di
ordine massonico e non solo.
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è una libera iniziativa culturale di privati, senza scopo di lucro e non è
e manazione e non appartiene ad alcuna Obbedienza Italiana o Straniera.
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Grande Oriente (soprattutto per i Fratelli stranieri).
Il Nome e Cognome del Maestro Venerabile della vostra Loggia.
Rimaniamo quindi in attesa delle vostre richieste complete dei dati richiesti,
dopo una verifica (qualche giorno) riceverete il codice d’accesso alla vostra
mail di riferimento (vi consigliamo la vostra mail personale e non di lavoro
ove possibile).
dai Fratelli Luigi Marulli, Gimmi Gaudesi ed Enrico Consonni:
È stato creato il dominio www.iosonomassone.org
www.iosonomassone.org,, è ovviamente, almeno per
il momento un dominio non operativo.
Lo scopo principale è stato quello di creare il dominio per ottenere degli
account di posta elettronica per i Fratelli affinché ci si possa riconoscere
immediatamente tra di noi.
È quindi possibile acquistare un account di posta elettronica
[email protected] al costo di 7 euro (2 euro per ogni
account verrà devoluto ad associazioni para-massoniche impegnate nel
sociale).
Per richiedere un account di posta elettronica inviate una e-mail a:
[email protected] o
[email protected]
[email protected]
con i seguenti dati:
Cognome – Nome – Loggia e numero distintivo – Oriente – Obbedienza –
una vostra mail – un numero di telefono - Cognome Nome e cellulare del
vostro Maestro Venerabile.
Verranno infatti effettuati dei controlli onde evitare pericolose intrusioni di
estranei.
Fatta la verifica vi verranno inviati alla vostra mail i dati per il bonifico
bancario e/o altro sistema di pagamento.
Al ricevimento dell’avvenuto pagamento verrà attivato il vostro account di
posta elettronica nome.cognome@iosonomassone.
[email protected]
o rg e vi verrà inviata una
e-mail con tutti i dati per poter accedere alla vostra web-mail e/o i dati (pop
– smtp) per poter configurare l’account sul vostro client di posta elettronica.
Fr∴
dal Fr
∴ Cesare Marco De Lorenzi:
fattiva..
È nata la Fondazione Cielo Stellato Onlus, essa è operativa e fattiva
25 anni fa, il 10 febbraio 1986, veniva ucciso dalle Brigate Rosse Lando
Conti, ex Sindaco di Firenze. Dopo anni di battaglie per l’affermazione dei
diritti delle vittime del terrorismo e della mafia, in sua memoria
memoria, il figlio,
Lorenzo Conti ha deciso di fondare una Fondazione per aiutare le famiglie
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delle vittime del dovere e quelle che hanno dei bambini che necessitano di
cure costosissime.
Visitate il sito www.fondazionecs.org e donate!
Conto corrente con le seguenti coordinate:
IBAN: IT48D0103002841000000995587 Intestato a Fondazione Cielo Stellato
Onlus; Si spera nell’adesione a questo progetto. Si aderisce mediante un
versamento (bonifico) annuale di € 10,00.
Cultura. Movimento per la Cultura è
È nata ll’’associazione Movimento per la Cultura
una associazione nazionale costituitasi recentemente al fine di unire tutti i
vari settori della Cultura in questo drammatico momento in cui l’Arte nella
sua totalità, è messa in seria crisi a causa dei tagli operati al FUS. A breve
sarà aperto un sito web nel quale potrete avere notizie più dettagliate,
attualmente esiste su FB un gruppo aperto “Movimento
Cultura”.
Movimento per la Cultura
Chi volesse partecipare può iscriversi all’associazione:
Soci fondatori euro 100,00 dei quali euro 30 come iscrizione e euro 70
annuali, Soci ordinari euro 30 dei quali 5 come iscrizione e 25 annuali. I
Sostenitori con un minimo di euro 100.
Per versare le quote:
IBAN:
IBAN IT26 K 02008 02228 000101343845
Unicredit Banca corso Italia 15, 34100 Trieste
Il C.F. dell’associazione è 90130350326
Accadimenti””
“ Accadimenti
Fr∴
( redatti d a l Fr
∴ Cesare Marco De Lorenzi - e a voi riproposti)
da questa settimana vi giungono da [email protected] il mio
nuovo indirizzo di diffusione specificatamente dedicato. Vi prego di
riaccreditarvi a questo indirizzo specificando i Vs dati e particolarmente
Nome, Cognome, Obbedienza, R∴ Loggia, Grado, Vs indirizzo mail preferito
ed eventuale numero telefonico, professione … Se non ottempererete
all'accreditamento, presto, verrete cancellati dalla lista di diffusione.
[email protected]
cesaremarco@accadime
nticm.it
Vi chiedo anche i mandare i Vs preziosissimi apporti da pubblicare,
cortesemente corredati di tutte le informazioni utili quale data, orario luogo
con indirizzo, tipo di attività ed eventuali contatti, solo ed unicamente a
[email protected] entro il venerdì. Grazie.
Amicizia è ascoltare gli altri come vorresti che gli altri ascoltassero te.
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Riassunto di alcune notizie interessanti, successivamente più illustrate,
illustrate ,
avvenimenti
mostre ed avveni
menti d’arte di interesse:
- Ogni giorno, generalmente alla sera, in tutti gli Orienti una o più R∴
R∴L∴
lavorano per il bene dell’Umanità ed alla gloria del G.A.D.U.
- Segnalo
l’interessantissima newsletter Palladium, sperando possa
interessare qualche Brother, ti preghiamo volerci segnalare il tuo
indirizzo di posta elettronica (previa 'luce verde' del vostro Maestro
Venerabile) scrivendo a [email protected]
[email protected].
- In Calabria, con il beneplacito del
Collegio Circoscrizionale dei
MM∴VV∴ della Calabria, sta per essere messo online un blog
massonico,
per
iscrizioni
ed
informazioni
[email protected]
[email protected]
- Pinerolo Mostra
Mostra: "L'Universo
d'America”. La mostra sarà
L'Universo degli Indiani d'America
aperta al pubblico dal 03 dicembre 2011 al 30 settembre 2012, presso
tutte e tre le sedi.
- Giovedì 31 maggio ore 16,00 a Bologna
Bologna. È in organizzato il 3°° Raduno
Italiano Masonic Bikers dal Masonic Motorcycle International Club Chapter 45 Italy - www.mmc1.it
www.mmc1.it.
- Isola d’Elba 2 e 3 giugno. Tradizionale appuntamento a Portoferraio,
Isola d’Elba “Acacia
2012” , il tradizionale appuntamento organizzato dai
Acacia 2012
fratelli dell’isola d’Elba.
- visita a San Galgano per sabato 9 e domenica 10 Giugno 2012
organizzato da Simmetria. info@s
[email protected]
immetria.org.
immetria.org
- Vienna Lunedì 11, Martedì 12 e Mercoledì 13 giugno 2012 5° Simposio
delle Logge Europa Riunione delle Logge Europa delle varie Gran Logge
a Vienna.
- Venerdì 22 giugno
giugno: il solstizio d’estate della Comunione Toscana a S.
Galgano.
- 26, 27 e 28 ottobre 2012 Il Centro Studi Erich Fromm, in partenariato con
il Polo Psicodinamiche di Prato e la International Foundation Erich
Fromm di Firenze, hanno dato vita, in collaborazione con l’ Associazione
Mondiale di Psichiatria Dinamica WADP e l’Accademia Tedesca di
Psicoanalisi DAP, alla prima Conference Internazionale di Psicologia e
Psichiatria Dinamica. La Conference si terrà il 26, 27 e 28 ottobre 2012 a
Firenze, presso il Cenacolo di Sant’Apollonia in Via San Gallo 25 a, e sarà
finalizzata all’approccio Biopsicosociale nella Psichiatria e nella
Psicologia, la Conference vorrà aprire fra le varie professioni della salute
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un proficuo sviluppo della conoscenza nell’ambito delle dimensioni multi
professionali.
26--28
28-link: http//www.polopsicodinamiche.com/conference/conferencehttp//www.polopsicodinamiche.com/conference/conference - 26
oct--2012/
2012/..
oct
vogliamo
mo fare del bene ad un costo reale zero, utilizziamo il nostro 5 per
Se voglia
mille devolvendolo per chi si impegna in una causa giusta, segnalo solo
tutti,
alcuni esempi, non sono tu
tti, solo quelli a me più noti.
Sulla dichiarazione dei redditi, alla voce 5 per mille, ssegnalate
egnalate il codice
fiscale dell’associazione per Voi più interessante. Lista più completa la
trovate, tra l’altro, nel sito del G∴O∴I∴:
Codice Fiscale 80144330158 Pane Quotidiano.
Codice Fiscale 01076300159 Società Umanitaria.
Codice Fiscale 07278491001 Fondazione di Ricerca Biomedica “Futura”
onlus.
Codice Fiscale 97370530152 Ass. gli Amici del N.I.S.O. Northern Italy
Shrine Oasis – onlus.
Codice Fiscale 97019060587 LIDU Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo
Codice Fiscale 80095950012 Società per gli Asili Notturni Umberto I.
Codice Fiscale 94118620486 Hopital Assistance Italia onlus.
Codice Fiscale 93123210879 Associazione Mani Amiche onlus.
Codice Fiscale 97581370018 Associazione Piccolo Cosmo onlus.
Codice Fiscale 97181590155 Exodus di Don Antonio Mazzi.
Codice fiscale 93046610502 Associazione Pisana Amici del Neonato
onlus.
Codice Fiscale 97549690580 Fratelli Ospedalieri.
Codice fiscale 94032030481 Fratellanza Fiorentina onlus.
Codice fiscale 95134420108 A. Francesco De Finis.
Codice Fiscale 97671250013 Dimore San Giovanni onlus.
Codice Fiscale 91017190470 Casa Famiglia Piccoli Passi onlus.
Codice Fiscale 02182340907 Casa della Fraterna Solidarietà.
Codice Fiscale 94051500489 AFAD - Associazione Famiglie Assistenza
Disabili onlus.
O anche agire direttamente dando donazioni dirette alle summenzionate o
all’Associazione Sergio Mammini che da oltre un decennio sostiene i figli dei
fratelli scomparsi durante tutto il loro percorso di studio sino a portarli alla
Laurea. Banca Sanpaolointesa Ag. 24 c.so Turati, Torino. cod. IBAN: IT83A
03069 01024 10000 0017831.
La lista potrebbe continuare, molte sono le Opere in cui molti Fratelli si
impegnano.
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spunti settimanali per meditare
È nato, o meglio è stato aggiornato e migliorato il sito
www.letcombatpain.com
www.
letcombatpain.com il sito è in Inglese perché è internazionale e con
membri americani, inglesi … ecc.. C’è una sezione di Forum per discutere
nuove terapie, chiedere aiuto e collaborazione sia come medici che come
pazienti.
www.letcombatpain.com..
I s crivetevi e particolarmente i Colleghi si iscrivano. www.letcombatpain.com
Appello a tutti i Fratelli. medici o pazienti: iscrivetevi a “let’s
pain”
let’s combat pain
http://www.letcombatpain.com/.
È attivo il sito www.movimentoperlacultura.it
movimentoperlacultura.it per coagulare tutti gli
interessati e gli artefici della cultura ed all’arte.
Non dimenticatevi i siti e le associazioni o i fratelli che lavorano per noi:
gli Asili Notturni di Torino www.
www.asilinotturni
asilinotturni.org
.org;;
asilinotturni
.org
il Pane Quotidiano di Milano www.panequotidiano.eu
www.panequotidiano.eu;;
la Società Umanitaria di Milano, Napoli e Carbonia www.umanitaria
www.umanitaria
umanitaria.it
.it
Cielo Stellato Onlus www.fondazioneecs.org;
www.fondazioneecs.org
Movimento per la Cultura www.movimentoperlacultura.it
www.movimentoperlacultura.it
ovimentoperlacultura.it;
Associazione Internazionale per la Medicina www.letcombatpain.com;
www.letcombatpain.com
Ipotenusa, rivista letteraria http://ipotenusa.goipiemonte
http://ipotenusa.goipiemonte
otenusa.goipiemonte-- aosta.it;
aosta.it
Ouch di Carlo Ciapetti [email protected];
[email protected];
Spunti Settimanali di Enrico Consonni http://www.base.it/riflessioni/
Quant'è bella giovinezza; che si fugge tuttavia!; chi vuol esser lieto, sia; di
certezza.
doman non c'è certezza
Lunedì 28 maggio 2012
dell’Arco
ell’Arco,, 1. Tornata Rituale in
Mantova ore 20,45 Casa Massonica, via d
ell’Arco
Camera di Mezzo della R∴L∴ Martiri di Belfiore n. 61 all’Or∴ di Mantova.
Vigevano ore 20,00 Casa Massonica, via Cairoli , 26. Tornata Rituale della
R∴L∴ Giannitti Viglebanum n. 1375 all’Or∴ Vigevano. L'agenda dei Lavori
prevede tracciamento di una tavola su: “Le
statue”.
Le tre statue
(Ao)
ocalità
Soleil,, 16. Tornata Rituale
Chatillon (A
o) ore 20,30 Casa Massonica in lloc
oc
alità Soleil
della R∴L∴ Montblanc n. 1197 all’Or∴ di Saint Vincent (Ao).
Sanremo (Im) ore 21,00 Casa Massonica, via Vesco , 36. Tornata Rituale,
ritualità Emulation, della R∴L∴ Lando Conti n. 1058 Or∴ di Sanremo (Im).
Rucellai,, 23. Tornata Rituale della
Milano ore 20,30 Casa Massonica, via Rucellai
R∴L∴ Umanità e Progresso n. 608 Or∴ di Milano.
Somma Lombardo (Va) ore 18,30 Castello Visconti di S an Vito. Tornata
Rituale, ritualità Emulation, della R∴L∴ Porta d’Europa n. 1390 all’Or∴ di
Ispra. L’agenda dei Lavori prevede cerimonia di Iniziazione di profani.
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Dopo i Lavori i Fratelli si intratterranno in agape conviviale, per informazioni
o preannunciare la presenza [email protected]
[email protected].
Martedì 29 maggio 2012
Rucellai,, 23. Tornata Rituale della
Milano ore 20,00 Casa Massonica, via Rucellai
R∴L∴ Avalon n. 1173 Or∴ di Milano. I Lavori prevedono tracciamento di
una tavola.
Giovedì 31 maggio, Venerdì 1 e sabato 2 giugno 2012
Porto,, 6 . 3° Raduno Italiano Masonic
Bologna Nuovo Hotel del Porto, via del Porto
Bikers, organizzato dal Masonic Motorcycle International Club - Chapter 45
Italy. Programma del raduno: venerdì 1° giugno 2012 Ore 8,00 - Pieno
carburante moto a cura dei partecipanti. Ore 8,15 - Partenza per Sant’Agata
Bolognese sede della Lamborghini S.p.A. Ore 9,30 - Visita guidata della
Factory e del Museo Lamborghini
Lamborghini. Ore 11,30 - Trasferimento a Pontecchio
Marconi e sosta al Mausoleo di Guglielmo Marconi. Ore 13,00 - Pausa lunch.
Ore 13,30 - Spostamento a Borgo Panigale sede della Ducati S.p.A. Ore
14,30 - Visita guidata della Factory e del Museo Ducati
Ducati. Ore 18,30 - Arrivo in
albergo (Nuovo Hotel del Porto - via del Porto, 6 Bologna.
Ore 20,30 - Cena a due passi dalla scenografica piazza Maggiore, presso il
Pizzas Ristorante Italiano (via dei Musei, 2/4 – Bologna). Sabato 2 giugno
2012 Ore 8,30 - Pieno carburante moto a cura dei partecipanti. Ore 9,00 Partenza per il giro turistico alla scoperta del paesaggio appenninico toscoemiliano e delle storiche curve dei mitici Passi della Raticosa e della Futa
Futa.
Ore 9,30 - Trasferimento a Rastignano e percorrenza della Strada di
Fondovalle Savena. Ore 10,00 - Sosta a Livergnano per ammirare le Case
roccia.. Ore 10,30 - Percorrenza della storica Strada della Mille
scavate nella roccia
Miglia S.S. n. 65 Bologna-Firenze. Ore 11,00 - Terrazza panoramica di
Loiano: sosta veloce per foto. Ore 11,30 - Pausa caffè al Passo della
Raticosa, classico punto di ritrovo dei motociclisti. Ore 12,00 - Passo della
Futa: visita del Cimitero Militare Germanico
Germanico. Ore 12,30 - Lago Brasimone.
Pausa pranzo a buffet presso un locale Ristorante Italia. Ore 15,00 Spostamento verso Vergato e percorrenza delle famose Curve di Cereglio
Cereglio.
Ore 17,00 - Sosta caffè in piazza a Savigno. Ore 18,00 circa - Arrivo in
albergo, Nuovo Hotel del Porto - via del Porto, 6 Bologna. Ore 20,30 - Cena
di gala all’
all’Antica
Cacciatore, via Caduti di Casteldebole, 25 –
Antica Trattoria del Cacciatore
Bologna. Domenica 3 giugno 2012: Ore 8,30 - Pieno carburante moto a cura
dei partecipanti. Ore 9,00 - Partenza del giro panoramico per il Santuario
dell’Osservanza.
della Madonna di San Luca e del Monte dell’Osservanza
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Ore 10,30 – Rientro a Bologna città con sosta nel centro storico per foto
ricordo. Ore 12,00 - Ritorno al Nuovo Hotel del Porto e scioglimento della
manifestazione.
Rientro libero per le varie destinazioni dei partecipanti. I Fratelli
organizzatori dell’evento sono a disposizione per qualsiasi necessità Fr∴
Antonio Biancofiore +39 338 6738479, Fr∴ Sergio Sarri +39 339 4032888.
www.mmci.it.
www.mmci.it
Giovedì 31 maggio 2012
Alberti,, 36 Tornata
Sansepolcro (Ar) ore 20,00 tempio in v ia Cherubino Alberti
Rituale della R∴L∴ Giulio Mazzon n. 1358 Or∴ di Civitella in Val di Chiana
(Ar).
Selene” n. 14 all’Or
all’Or∴
Genova – il 23 giugno 30° anniversario del Capitolo “Selene
Selene
∴ di
Genova. Prenotazioni entro il 31 maggio alla segreteria dell’Ordine
Genova
[email protected] 339 8936458.
Frosinone ore 18,00 Libreria Ubik Frosinone Presentazione del libro “L’Ultimo
L’Ultimo
Dio”, del prof. Paolo Ercolani, coordina Mauro Cascio, introduce Antonio
Dio
Cecere. Per chi desidera partecipare alla cena filosofica, dove è previsto il
dibattito con l'autore del libro, confermiamo ore 20.30 presso il ristorante La
Taverna del centro via Marco Minghetti a Frosinone, il prezzo della cena è
fissato per euro 20 solo prenotazioni anticipate 335 398261.
Venerdì 1 giugno
Novara ore 20,30 Casa Massonica, via Archivio 5. Tornata Rituale della R∴L∴
Alessandro Antonelli n. 857 all’Or∴ di Novara. I Lavori prevedono cerimonia
di Passaggio al Gr∴ di Compagno di Mestiere di un Fr∴ Apprendista che ha
ben Lavorato e merita l’aumento di paga.
Perugia ore 20,30 Casa Massonica. Tornata Rituale della R∴L∴ Ver Sacrum
n. 961 all’Or∴ di Perugia. L’agenda dei Lavori prevede cerimonia di
Iniziazione del sig. P. B. che chiede la Luce.
Indipendenza,, 1.
Cagliari ore 20,15 Casa M assonica C agliaritana, piazza Indipendenza
Tornata Rituale, ritualità Emulation, della R∴L∴ Heredon n. 1224 all’Or∴ di
Cagliari. L'agenda dei lavori prevede, come da ritualità Emulation, Lavori in
tutte e tre i gradi. Seguirà fraterno spuntino.
Sabato 2 e Domenica 3 giugno 2012
d'Elba--Portoferraio “Acacia 2012”
2012”.. Il tradizionale appuntamento
Isola d'Elba
organizzato dai fratelli dell’isola d’Elba.
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La presente lista di diffusione di Accadimenti è a carattere privato e
riservato. In ogni caso e in qualsiasi momento, chi non volesse ricevere, per
qualsiasi motivo, queste notizie o le ricevesse ad indirizzo non gradito, è
pregato di segnalarmelo e provvederò ad escludere o modificare l’indirizzo
dalla lista.
Privacy: Coloro che desiderano ancora ricevere comunicazioni da questo
Privacy
indirizzo di posta elettronica, in ottemperanza alle disposizioni in materia di
dall’’1.1.2004 (T.U. sulla tutela della privacy emanato
invii telematici in vigore dall
con D. Lgs. 196/2003 pubblicato sulla G.U. n. 174), devono fornire apposita
all’’invio. LL’’autorizzazione si intende approvata tramite
autorizzazione all
silenzio assenso.
Viceversa, se qualcuno dei destinatari, successivamente e in qualsiasi
momento,
mom
ento, desiderasse essere cancellato, può comunicarlo inviando una ee-POSTA””.
mail con scritto “ CANCELLAMI DALLA TUA POSTA
Infine, se siete a conoscenza di altri che sono interessati a ricevere la posta,
ISCRIVIMI
dite loro di comunicarlo inviando una ee--mail con scritto “ IS
CRIVIMI ALLA
POSTA””, riportando i propri dati (nome, cognome, contatto telefonico,
TUA POSTA
R∴
mail … e, importante, Grado, R
∴ Loggia con n., Oriente, Obbedienza e
quant’’altro utile).
quant
T∴F∴A∴ Cesare.
Lorenzi∴
Cesare Marco De Lorenzi
∴ (Medico Chirurgo Dentista)
R∴L∴ Missori – Risorgimento n. 640 all’Or∴di Milano G∴O∴I∴
e-mail: [email protected] ----- [email protected]
cell. 335.6060744 - fax 02.700411810 / 02.700502723
riservatezza: Il presente messaggio, corredato dei relativi allegati,
Nota di riservatezza
contiene informazioni da considerarsi strettamente confidenziali, ed è
destinato esclusivamente al destinatario sopra indicato, il quale è l’unico
autorizzato ad usarlo, copiarlo e, sotto la propria responsabilità, diffonderlo.
Chiunque ricevesse questo messaggio per errore o comunque lo leggesse
senza esserne legittimato è avvertito che trattenerlo, copiarlo, divulgarlo,
distribuirlo a persone diverse dal destinatario è severamente proibito, ed è
pregato di rinviarlo immediatamente al mittente distruggendone l’originale.
Grazie.
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addressee(s) identified above who only may use, copy and, under his/their
responsibility, further disseminate it. If anyone received this message by
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disseminating or distributing this message to persons other than the
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