La Goccia n25-26/13hot!
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La Goccia n25-26/13hot!
2 n. 25/26 - 21 dicembre 2013 n. 25/26 - 21 dicembre 2013 Laboratorio… Sommario La Goccia n. 25/26 - 21 dicembre 2013 La Goccia REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE N. 430/92 DEL 15 MAGGIO 1992 Registro Nazionale della Stampa n. 10084 PROPRIETÀ PRO.GE.CO. SOC. COOP. A R.L. VIA SAVOIA, 1 – GINOSA DIRETTORE RESPONSABILE: STEFANO GIOVE DIREZIONE: GIULIO PINTO ADELE CARRERA COMITATO DI REDAZIONE ROSAMARIA BUSTO ERASMO MAZZONE PALMA MARTINO DOMENICO RANALDO HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: GIUSEPPE CARRERA MARIO D’ALCONZO ROBERTO MUSCOLINO GIANLUCA CATUCCI DAVIDE GIOVE ANTONELLA CARRERA GIORGIO MOREA GIOVANNI MATERA BALDASSARRE D’ANGELO SARAH SCORPATI VINCENZO D’ANGELO CANTA STORIE MASSIMILIANO DORO CORRADO STRADA CARMELO MONACO DONATO CARDINALE MINO NOIA GIUSEPPE PIZZULLI COSIMO VAVALLO TOMMASO FRANCAVILLA LINA LUISI MARCO AMANTIMAGGIO NICOLA TUSEO MICHELE PACCIANA GIORGIO LOZITO fOTO: ERASMO MAZZONE MICHELE GRECUCCI Maria Olivari Antonio Gatto AMMINISTRAZIONE VITO CONTE IMPAGINAZIONE E GRAFICA: STEFANO GIOVE STAMPA Studio Grafico DIGITAL PRINT Utopia… di Sarah Scorpati pag. 32 Auguri… Accordo… Nonno Donato… Auguri… Centro anziani… Ecotasse… Gerardo Sannelli… Presepe… Home page… Comitato… Un’impresa… Le massime… Le favole di Grim Le poesie… Europa… Le caricature… Salino Reale Avis… Notizie flash… Andiamo al… Le massime… Pd di Ginosa… Musica e… Noi e… Finalmente… Maria… Juniores… Nubifragio… La Cassetta… Club One… Ginosa premiata… Capitali… Parma… Raccolta… Il racconto… 3º Categoria 1… Vertenza Miroglio… Noi del… Ginosa,beffa… LeaLi… Ricerca e … Ginosa,solo pari… Ospedali… Monsignor… 3º Categoria 2… di Stefano Giove pag. 4 di Vito De Palma pag. 5 di Gerardo Sannelli pag. 6 di Mario D’Alconzo pag. 6 di Grim pag. 7 di Giorgio Morea pag. 7 di Giulio Pinto pagg. 8/9 di Canta Storie pag. 10 di Cosimo Vavallo pag. 11 di Addetto Stampa pag. 11 di Stefano Giove pag. 12 di Legambiente Taranto pag. 13 di Massimiliano Doro pag. 14 di Massimiliano Doro pag. 15 Questo numero de La Goccia è stato chiuso alle ore 12.00 del 18 dicembre 2013 di Tommaso Francavilla pag. 32 di Mino Noia pag. 15 di Canta Storie pag. 17 di Coop La Serena pag. 18 di Michele Pacciana pag. 19 di Giovanni Matera pagg. 20/21 di Carmelo Monaco pag. 21 di Gorgio Lozito pag. 22 di Massimiliano Doro pag. 22 di Lina Luisi pag. 23 di Michele Pacciana pag. 24 di Massimiliano Doro pag. 24 di Nicola Tuseo pag. 25 di Antonella Carrera pag.26 di Esseggi pag. 27 di Giovanni Matera pag. 28 di Marco Amantimaggio pag. 31 di Donato Cardinale pag. 33 di Tommaso Francavilla pag. 33 di Roberto Muscolino pag. 34 di Vincenzo D’Angelo pag. 35 di Canta Storie pag. 35 di Baldassarre D’Angelo pag. 35 di Vincenzo D’Angelo pag. 35 di Mario D’Alconzo pag. 36 di Baldassarre D’Angelo pag. 36 di Leonardo Di Franco pag. 37 di Baldassarre D’Angelo pag. 38 di Baldassarre D’Angelo pag. 39 di Domenico Ranaldo pag. 40 di Domenico Ranaldo pag. 41 di Baldassarre D’Angelo pag. 42 3 46 4 n. 25/26 - 21 dicembre 2013 La speranza di un 2014 migliore l’editoriale Pubblicità Concessionario esclusivo per la pubblicità PRO GE CO Viale Martiri D’Ungheria, 52 74013 Ginosa (Ta) Arretrati (costo € 2,50) I numeri arretrati si richiedono in edicola Per inviare e-mail a “La Goccia” [email protected] Per inviare lettere a “La Goccia” Le lettere al giornale vanno inviate presso: La Goccia Via M. D’Ungheria n. 52 74013 Ginosa (TA) indirizzo di posta elettronica: [email protected] La Goccia on line arcipikkia.it Tel. 099.8294879 - Cell. 3474969189 Cell. 368.3561703 - 330.624347 Non poteva chiudersi peggio questo 2013. Le cartelle esattoriali giunte nelle nostre case in questi giorni ci dicono che il salasso continua e che anche la “tredicesima” (per chi la riceve) è già stata assorbita da tasse e imposte. Ricordo ancora quando qualcuno diceva che la crisi era solo una “invenzione” e che pizzerie e ristoranti erano pieni. Oggi, proprio questo settore paga il prezzo più alto di una situazione economica che si fa ogni giorno più dura. Lo so questo è il pezzo con il quale si chiude l’anno e, tuttavia, bisogna rivolgere l’augurio ai nostri lettori. Credetemi, quest’anno è veramente difficile farlo. Lo è se un cittadino tranquillo, un piccolo imprenditore e grande lavoratore come Gerardo Sannelli (il titolare della ditta Sannelli Moto) decide di scrivere, al sindaco e al consigliere delegato al Bilancio, la lettera che abbiamo pubblicato, la situazione è arrivata a un punto di non ritorno. Proprio dal grido di sofferenza che la lettera di Gerardo esprime, credo che si debba partire per capire anche le cose che accadono in Italia in questi ultimi tempi. Quando vediamo la protesta che dilaga in tante parti del Paese, dobbiamo avere la consapevolezza che tale protesta, nonostante il tentativo di strumentalizzazione di gruppi politici ben individuati, nasce dalle difficoltà che le famiglie incontrano ogni giorno da diverso tempo. Il problema è che, molto spesso, a doversi confrontare con la gente (giustamente “incazzata”) sono gli amministratori locali, presi tra due fuochi: da una parte lo Stato che taglia e dall’altro la scelta se tagliare i servizi o far pagare balzelli sempre più onerosi. Eppure, nonostante le difficoltà che ho appena denunciato, io un filo di speranza lo intravedo, quel filo di speranza è la voglia di impegnarsi da parte di tutti. Io confido che proprio la voglia di superare le difficoltà e la forza, il carattere degli italiani saranno decisivi in questa fase molto complicata. La forza, il carattere, la determinazione la si tocca con mano e ognuno cerca con i mezzi a propria disposizione di far fronte, anche con ingegno, a questa situazione. D’altra parte, proprio noi a Ginosa, stiamo dando prova di uno spirito di sacrificio straordinario e la risposta che siamo riusciti a dare (e anche quella che abbiamo ricevuto dalla Istituzioni) all’indomani dei nubifragi del 7 ottobre prima e del 1 dicembre poi ci dimostra che ci sono le condizioni per sperare. Qualcuno dice che il peggio è alle nostre spalle e che dal 2014 ci dovrebbe essere una ripresa. Speriamo che sia così. Speriamo che si riesca a dare una risposta concreta sul tema del lavoro che è la prima emergenza da affrontare. Noi, qui, in questa parte d’Italia stiamo toccando con mano gli effetti devastanti della crisi occupazionale: Miroglio, Natuzzi, Tbm e tante altre piccole realtà ci dicono che sul tema del lavoro si gioca la partita del futuro e noi questa partita pensiamo la si debba vincere e per farlo non servono scorciatoie o venditori di fumo. Auguri a tutti noi, per un buon Natale e un 2014 più generoso per tutti! Stefano Giove cronaca n. 25/26 - 21 dicembre 2013 5 Gli auguri del Sindaco Vito De Palma Cari concittadini, l’anno appena trascorso e che ci accingiamo a salutare è stato per noi tutti un anno intenso e per certi versi difficile e doloroso. La vita della nostra comunità è stata sconvolta dall’alluvione dell’ottobre scorso che ha lasciato una ferita in tutti noi con la perdita di quattro giovani vite. A loro ed alle loro famiglie va il mio pensiero e la mia vicinanza, con la speranza che il dolore delle famiglie e di chi rimane possa un giorno essere lenito. Mi rivolgo a tutti Voi, ai ginosini ed ai marinesi che vivono nella nostra comunità ed a quelli che si trovano fuori per motivi di studio e di lavoro, con emozione e con il ricordo dei momenti vissuti in questo anno appena trascorso. Sono consapevole del fatto che i ginosini ed i marinesi sono particolarmente attenti a ciò che accade nella loro città, e questo atteggiamento ha spronato tutti noi amministratori a fare sempre del nostro meglio. Essere pubblici amministratori in questo momento storico di crisi economica mondiale significa avere una grande responsabilità sulle spalle. Tuttavia, con spirito di servizio abbiamo sempre cercato di svolgere il nostro compito con impegno, serietà e dedizione, senza mai arrenderci davanti agli ostacoli. Ci siamo impegnati a trovare le soluzioni per superare le difficoltà burocratiche e amministrative che limitano la libertà degli Enti locali, dimostrando con il nostro operato che il Comune è costantemente vicino alle persone e, in modo particolare, alle famiglie, alle imprese ed alle attività produttive in genere. Il Natale che ci accingiamo a festeggiare sarà duro per tutti noi e saremo costretti ad affrontare pesanti sacrifici in un momento in cui il lavoro manca in molte famiglie. L’augurio che sento di rivolgere a tutti i miei concittadini è un augurio di speranza e di serenità. Spero che le difficoltà incontrate da noi tutti in questo anno possano servire da stimolo per il futuro. In diverse occasioni ho avuto modo di constatare la tenacia ed il coraggio dei ginosini e dei marinesi, che hanno saputo e continuano ad affrontare la crisi cercando di coltivare il loro sogno di mantenere la comunità viva, ricca di prospettive e di speranza. Ci siamo impegnati, nei limiti delle competenze dell’ente locale, per superare le difficoltà che incontrano i lavoratori della Miroglio, della Natuzzi e della TBM. Abbiamo cercato, nei limiti del possibile, di sostenere le famiglie bisognose attraverso i nostri servizi sociali; di dare impulso alle politiche di tutela dell’ambiente; di operare in accordo con il mondo delle associazioni e del volontariato. Sono certo che anche per il prossimo anno avremo la forza e la determinazione di andare avanti e di lavorare tutti insieme per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini e per continuare a fare crescere la nostra comunità. Buon Natale, dunque, e felice Anno Nuovo. IL Sindaco Vito De Palma La Redazione si scusa con i collaboratori e con i lettori per i numerosi contributi pervenuti e non pubblicati e per le rubriche fisse, temporaneamente sospese. Tali scelte sono state operate a causa dei numerosi articoli giunti per i quali non si poteva, oggettivamente, trovare spazio in questo numero ma che sicuramente saranno pubblicati prossimamente. Nelle foto in copertina alcuni presepi in mostra e per i quali scriveremo nel prossimo numero. La Redazione, vi dà appuntamento al 18 gennaio 2014 6 n. 25/26 - 21 dicembre 2013 cronaca Gerardo Sannelli scrive al sindaco dopo aver ricevuto le cartelle esattoriali di Imu e Tares Mi rivolgo personalmente a lei Sig. Sindaco ed al vostro assessore al bilancio Giacomo Cassano. Con quale coraggio in questo momento critico di serie difficoltà economiche, inviate ai vostri cittadini e alle piccole partite iva, cartelle esattoriali, conguagli, saldi, IMU-TARSUTARES con importi raddoppiati, decisi da VOI AMMINISTRATORI il 9 novembre 2013 con urgenza. E cosa fate? Ammazzate i cittadini del vostro comune. BRAVISSIMI. Sappiamo bene che avevate urgente bisogno di chiudere i bilanci comunali in attivo, e che di questo vi vantate, ma non si fa massacrando le famiglie già stremati dalla crisi, e le aziende locali. Credete che al mattino il popolo Ginosino si sveglia per rubare? Fino a qualche mese fa credevo e come me tanti concittadini che avevamo un’Amministrazione seria e responsabile che conosceva bene la situazione economica del paese e che in questo momento ci avrebbe dato una mano, ma ci siamo accorti che non ve ne importa niente che siete come tutti i politici Italiani. Inoltre per finire, vorrei ricordare che circa un anno fa, andavate raccontando la bella favola che con la raccolta differenziata dei rifiuti avremmo avuto dei vantaggi. Un paese più pulito ed un risparmio economico. Forse in Svizzera ma di sicuro non a Ginosa. Io ho circa la vostra età, Giacomo mi conosce bene, e non avrei mai voluto pensare che eravate capaci di creare tanto disagio economico/sociale nel vostro paese. Fate una visita nelle aziende e nelle famiglie, andate a vedere la gente disperata, state togliendo anche la forza di SORRIDERE. Recuperate credibilità fate ancora in tempo. Gerardo Sannelli COMITATO 7 OTTOBRE – GINOSA COMUNICATO STAMPA Dall’Ufficio Tecnico della Provincia di Taranto si apprende quanto segue. Il 7 gennaio 2014 sarà formalizzata l’aggiudicazione dei lavori per il ripristino della viabilità sulla S.S. 580 in corrispondenza del ponte in contrada Sierro delle Vigne. Alle imprese partecipanti alla gara è fatto obbligo di presentare l’offerta dal lato economico ed il progetto esecutivo sulla base del progetto preliminare predisposto dall’Ufficio Tecnico della Provincia di Taranto. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Puglia con uno stanziamento di euro 320.000,00 trasferito alla Provincia. I tempi previsti per l’esecuzione del lavori sono di sessanta giorni dall’inizio degli stessi. Ginosa 17 dicembre 2013 Il Coordinatore Dott. Mario D’Alconzo scherzi a parte Le favole di Grim n. 25/26 - 21 dicembre 2013 Buon immutares C’era una volta, non lontano da qui, il paese di Occhiocitrullo, lì, quando la stagione si faceva più fredda e il giorno più corto, s’usava festeggiare il giorno dei doni. Era quello il giorno atteso con più ansia da grandi e piccini. Tuttavia, accadeva che col passar del tempo i grandi ne ricevevano assai meno dei piccini, perché, si sa com’è, più si cresce e più cattivi si diventa e giacché i doni vanno a quelli buoni, toccava ai piccoli prendere il grosso dei regali. Anche per loro, spesso, accadeva che ci fosse qualche brutta sorpresa se nel corso dell’anno non si fossero comportati a dovere ma le sorprese peggiori toccavano, comunque, ai più grandi. Addetto alla distribuzione dei doni era un vecchio barbuto tutto di rosso vestito, che tutti chiamavano il Babbo, a volte era davvero il babbo dei piccoli (o dei grandi) ma laddove un babbo un c’era, veniva in soccorso il babbo di tutti che, in ogni villaggio era incarnato dal re. Figuriamoci se a Occhiocitrullo il reBabbo non si prestava volentieri nel ruolo di dispensatore di doni, anzi, a volte, a corte s’apriva una vera e propria disputa su chi doveva essere il suo aiutante nel consegnarli! Per fortuna, a turno, toccava a tutti fare da scorta a sua maestà, così, chi più chi meno, lacorte intera riusciva a dare al popolo il proprio dono. Un anno avvenne che tra i donatori anche messer Braciola dispensò i suoi (pur non essendo un cortigiano), ebbe però la sventura d’arrivare col suo regalo con un anno di ritardo... Ma, si sa com’è, non tutte le ciambelle riescono col buco (in tempo), lui regalò il buco, la ciambella... Con un anno di ritardo! Tuttavia, nello stesso anno, sua maestà con un editto annunciò: “Mio amato popolo per il giorno dei doni, farò a voi un regalo speciale, un dono che non dimenticherete facilmente, un dono che farà la differenza! Vedrete, come si suol dire - mi nominerete! - verrò io stesso, di porta in porta a consegnarvelo... Ma lo farò quando dormite, proprio come un vero reBabbo che si rispetti!” Il popolo, gaudente all’idea che il sovrano l’avrebbe onorato del suo passaggio di casa in casa, agghindò l’uscio delle proprie misere abitazioni con stelle e ghirlande, non sia mai detto che il re Babbo non ricevesse gli onori dovuti! e si mise in speranzosa attesa. A palazzo i preparativi fervevano e sua maestà arruolò tutti i messeri di corte per preparare i sacchi colmi di missive da trasportare di casa in casa. “Qui mettete quelle imu.... Qui quelle tarsu... Qui quelle tares... Qui....” Diceva il re indicando ai suoi fidi i vari sacchi con le sorprese regalo, mentre quelli lo guardavano sconcertati, senza proferir parola. Sua maestà, quando tutto fu pronto, nottetempo, con l’aiuto del cortigiano di turno passò di casa in casa a consegnar le missive, le quali non erano uguali per tutti... Ennò! Sarebbe stata un’ingiustizia consegnarle uguali, alle famiglie piú numerose la missiva pesava di più a quelle meno numerose pesava di meno... Il giusto è il giusto!... Al mattino, il risveglio del villaggio si prefigurava un risveglio di gaudio, tutti avevano avuto il sentore che reBabbo fosse passato a lasciare il suo dono... Il Babbo di tutti non avrebbe fatto torto a nessuno, si poteva star ben certi!.... Infatti ogni occhiocitrullese, nessuno escluso, era stato nei pensieri del re e ciascuno aveva ricevuto in dono una missiva che annuncia non il ritiro di un dono ma il pagamento d’una salata gabella, differenziata per famiglia, piú pesante a quelle più numerose più leggere a quelle meno....il giusto è il giusto! Perbacco! “Ogni promessa è debito!” Disse il reBabbo al rientro al palazzo. E in dono, i debiti erano stati profusi con grande dovizia e sua maestà in persona se n’era fatto carico, come un buon Babbo di natale. caricatura disegnata da Sicché, quella volta a Occhiocitrulo s’inaugurò una nuova usanza: nel giorno dei doni di reBabbo, si ricevevano gabelle da pagare. E quell’usanza è ancora in voga. Morale della favola: va’ l’a fièrme ù curare ‘a scèse! Mario Balotelli Giorgio Morea La Goccia ritorna in edicola il prossimo 18 gennaio 7 8 cronaca n. 25/26 - 21 dicembre 2013 Notizie Flash Rubrica a cura di Giulio Pinto Il Movimento 9 dicembre : cosa è? Lunedì scorso, 9 dicembre, abbiamo appreso, che il Movimento 9 dicembre, aveva avviato una protesta a livello nazionale, con posti di blocco sull’intera rete stradale nazionale. Una notizia che circolava sul web da un po’ di tempo, ma la maggior parte degli italiani non naviga sul web per cui la notizia della protesta è stata, come direbbe Nassim Nicholas Taleb, filosofo libanese, “un Cigno Nero”, un evento imprevedibile. La miseria ed il disagio sociale è ormai palpabile nei ceti sociali meno abbienti, a partire dell’ex ceto medio, siamo tutti impegnati a restituire ciò che avevamo costruito in una vita di lavoro per mantenere uno Stato o meglio una Casta che è il cancro sociale in metastasi. Non se ne può più ed allora la protesta viene cavalcata dal Movimento 9 dicembre fondato da Danilo Calvani, 51 anni, contadino da Pontinia, in provincia di Latina; in nove mesi ha messo in piedi un movimento di protesta che, da nord a sud, sta scuotendo l’Italia. Danilo, è fiero del lavoro fatto. «Tutto è iniziato il 16 marzo scorso - spiega con orgoglio - nella cella frigorifera della mia azienda, tra amici. Lì abbiamo deciso che non si poteva sopportare oltre». Il leader del ‘Coordinamento 9 dicembre’ è cresciuto in una famiglia di agricoltori, «che mi ha trasmesso i valori della terra», nell’agro-pontino bonificato durante il fascismo. In quelle terre vive con la compagna e quattro figli. «Ho studiato Ragioneria - racconta all’Ansa - ma ho lasciato l’anno prima del diploma e mi sono dedicato a coltivare ortaggi». Nel suo passato nessuna tessera di partito né di sindacato. «Da giovane - sottolinea - ho votato Dc e Psi, poi mi sono pentito perché sono finiti tutti in galera. Negli ultimi anni ho votato solo in due occasioni, una volta per Forza Italia e una volta per i Verdi. Nel 2010 ho partecipato all’occupazione dell’Inps a Latina, abbiamo fatto una lista civica, mi sono candidato sindaco ma ho raccolto un pugno di voti. Forse non aveva funzionato lo slogan ‘Non ci votate perché non siamo corrotti!». Dopo un lungo tour per l’Italia, il 6 ottobre scorso, sempre nella cella frigorifera di Pontinia, è nato il Coordinamento 9 dicembre. «All’inizio - aggiunge - abbiamo messo insieme gruppi che non dialogavano tra loro. Comitati di categorie delusi dai sindacati, di cittadini e di principi. Erano un centinaio, ora aumentano con una tale frequenza che non riesco più a contarli». «È una rivoluzione - precisa - che è partita dalle donne, sono state le prime a volerla. Ci vogliono far passare per violenti, estremisti, mafiosi, fascisti. Non è così. È il popolo arrabbiato e desolato che è sceso in piazza. Gli estremisti non hanno nulla a che vedere con noi anche se la nostra protesta comprende tutte le idee». Il Coordinamento 9 dicembre è al lavoro, «di intesa con le questure», per organizzare una grande manifestazione a Roma. «La nostra ha urlato nella piazza di Genova - è legittima difesa. Questi parassiti se ne devono andare. Hanno violentato la Costituzione, stanno uccidendo la Repubblica e distruggendo le famiglie». Tanti applausi quando ha lanciato il coro «a casa, a casa». Calvani poi si è tolto qualche sassolino: «Mi accusano di aver detto che ci vuole un militare al potere - ha sibilato - mentre avevo dichiarato di fidarmi solo delle forze dell’ordine». Dopo neanche un’ora di comizio, ha lasciato Genova destinazione Torino, in Jaguar, facendo storcere il naso a qualcuno nella piazza. Calvani è stato bersaglio di critiche per essere arrivato in piazza De Ferrari a Genova a bordo di una Jaguar, guidata da un amico. Al momento della partenza per Torino c’è stato uno scambio di battute con un giornalista che gli chiedeva informazioni sull’uso di quel tipo di auto. Calvani ha risposto che la Jaguar è di proprietà di un conoscente che gli ha offerto un passaggio per i suoi incontri nel Nord Italia. E’ la solita strategia della Casta : quando non ha elementi da offrire si rifugia nella calunnia divulgata da una stampa ufficiale che vive dell’illegittimo finanziamento dei giornali e che quindi non può sputare nel piatto in cui mangia. Pronto ASLTA? nessuno risponde Le associazioni si rivolgono a Vendola …ma anche lui non risponde La vicenda dello screening mammografico che la dirigenza dell’ASLTA ha dirottato dal Distretto socio sanitario 1, quello ginosino per intenderci, dallo scorso marzo, è stata fermata dalla burocrazia dell’ente tarantino. Da quella data le centinaia di donne sono costrette a recarsi a Mottola per sottoporsi all’esame mammografico, ma c’è di peggio poiché se sono prive di mezzi non ci vanno, abbandonando la prevenzione; una scelta, priva di una giustificazione, in quanto: il mammografo ginosino, è perfettamente funzionante ed ha svolto egregiamente la sua funzione finora “pur essendo analogico”; è notevole il disagio causato alla comunità femminile del Distretto che è costretta a recarsi a Mottola; il percorso stradale tra le due città è lungo quasi 40 km e non è servito da un servizio pubblico; della comunità femminile del Distretto, una pensionata con 300 €/mese ed ultrasessantenne non è in grado di pagarsi l’onere di una auto privata o deve ricorrere all’aiuto di famigliari; il Distretto socio-sanitario 1 nasce dalla esigenza di dotare le popolazioni ginosine, laertine, castellanetane di servizi socio-sanitari dato l’alto numero di donne affette da neoplasie ed in particolare da tumori mammari e la notevole distanza dal capoluogo di provincia. Le associazioni presenti sul territorio, appresa la notizia, si sono attivate immediatamente per bloccarla, chiedendo un incontro con il dirigente dott. Scattaglia, “ concesso” solo dopo lunghi e ripetuti solleciti, lo scorso 6 agosto, presso la sede provinciale dell’ASLTA. A conclusione dell’incontro il dirigente sanitario assumeva l’impegno di inviare, a breve, alle associazioni presenti, un atto aziendale risolutivo. Da quel 6 agosto sono trascorsi diversi mesi durante i cronaca quali il mammografo ginosino non è stato riutilizzato, la comunità femminile del Distretto 1 ha continuato a recarsi, con grande disagio, a Mottola oppure a non recarsi rischiando di essere assoggettati a tumore. Di fronte ad un simile atteggiamento le associazioni hanno chiesto al presidente Vendola ed all’assessore Gentile il loro intervento ed un incontro per esprimere il disagio e l’assurdità della scelta operata. Ma da quello che appare, nonostante l’impegno dei consiglieri regionali Cervellera e Lospinuso neanche Vendola e Gentile hanno tempo di ascoltare i cittadini, sì proprio i cittadini, proprio quelli a cui periodicamente si rivolgono per chiedere di essere eletti a rappresentare…. probabilmente solo se stessi. (spero di sbagliarmi!!!) Enel Energia : i contatori elettronici? A chi e a cosa servono In un cotesto sociale come quello italiano, dove le leggi valgono solo per il popolo inerme e le Autorità assolvono al ruolo di dispensare mega stipendi e ruoli ai figli e parenti della Casta, i gestori dei servizi pubblici, elettrici, gas, telefoni, acqua la fanno da padroni. In particolare l’Enel Energia per evitare, in apparenza, le letture stimate, ha installato da anni i contatori elettronici. Questi dovrebbero leggere i consumi effettivi e quindi consentire all’utente di pagare il reale consumo di e.e.. Questo in teoria perché in realtà, nonostante i contatori elettronici, tutto funziona, o meglio non funziona come prima. Agli utenti continuano ad essere recapitate letture errate e stimate, ovviamente fortemente sbilanciate a favore di Enel. Cosa risponde il call center quando gli viene comunicata la lettura effettiva di gran lunga inferiore a quella “effettiva” letta dal contatore elettronico ed a quella stimata di gran lunga maggiore conseguenza logica: <paghi tanto le verrà decurtata nella prossima bolletta !> Una autentica risposta folle! Il cittadino, secondo Enel, deve anticipare un consumo non avvenuto e quindi implicitamente finanziare l’Ente elettrico; ipotizzando un errore di cento euri e moltiplicandolo per venti milioni di utenze l’illecito finanziamento raggiungerebbe la cifra di 2 miliardi di euri. A chi rivolgersi? All’Autorità ? Aspettiamo una risposta ..augurandoci che non cada nel dimenticatoio! Tares e quasi l’anagramma di strade a meno di “d” Tasse, tasse e solo tasse ed i servizi : zero. Lunedì tutti i cittadini si sono recati a pagare IMU e TARES, un appuntamento che i mass media, hanno ricordato ossessivamente. In realtà entrambe non sono tasse tributi che il cittadino versa per coprire le spese di un servizio. Il TARES (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) è un tributo in tema di gestione dei rifiuti introdotto dal Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (cosiddetto “decreto salva Italia”) e convertita con Legge 22 dicembre 2011 n. 214, in sostituzione della Tariffa di igiene ambientale (TIA) e Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU).Il nuovo tributo è in vigore dal 1º gennaio 2013 ed è basato sulla superficie dell’immobile di riferimento, il numero dei residenti, l’uso, la produzione media dei rifiuti e altri parametri e ha come obiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del comune di Ginosa. In realtà, la vera etimologia dell’acronimo Tares è strade a meno di una “d” ; infatti il tributo dovrebbe coprire il costo della pu- n. 25/26 - 21 dicembre 2013 9 lizia del paese, anche quello con la “P” maiuscola, ma tanti cittadini continuano a segnalare la presenza di un paese sempre più sporco ed allora perché dovremmo pagare la Tares se non c’è il relativo servizio. Il direttore del Distretto sanitario 1 rispristina il trasporto per malati oncologici Da qualche tempo un gruppo di malati oncologici aveva segnalato al Tribunale dei diritti del malato, sezione di Ginosa, la soppressione del servizio di trasporto dei malati oncologici, richiedendone un suo immediato riavvio. La vicenda è stata posta al direttore sanitario del Distretto 1, dott. Gregorio Colacicco, che dimostrando ancora una volta sensibilità nei confronti di cittadini già colpiti da un tumore, ripristinando, da subito il servizio. Un vivo ringraziamento è stato espresso dal signor Pino Ricciardi per il riavvio del servizio il quale ha auspicato un impegno del dott. Colacicco ad una proroga del servizio che dovrebbe scadere il prossimo 30 gennaio 2014. 10 attualità n. 25/26 - 21 dicembre 2013 PD: per aprire le ‘porte’ bisogna essere forti e senza paura Ha fatto molta strada, molto lentamente, il Movimento dei Piombini (2005). Renzi e Civati ne facevano parte e rivendicavano un Pd laico, moderno, democratico e di sinistra. Alle primarie ginosine boom di preferenze per il sindaco di Firenze. Le riflessioni del suo referente locale: Cosimo Vavallo - “Cambia verso!”. A parte lo slogan che ha campeggiato nelle primarie a sostegno di Matteo Renzi, che riporta un po’ al titolo del film di René Clair ‘A nous la Liberté’ e un po’ alla sceneggiatura di Roberto Rossellini di ‘Dov’è la libertà’, l’elezione del giovane sindaco di Firenze a segretario nazionale del Partito Democratico è più in sintonia con la narrazione di Roberto Andò con ‘Viva la libertà’. Qui il protagonista (Toni Servillo) si destreggia nello sdoppiamento tra un depresso leader bersaniano che ha ridotto il partito al 17 per cento dei consensi e un gemello pazzo, colto e allegro che, prendendo il suo posto, porterà il Pd al 66 per cento di preferenze. Dalla fantasia alla realtà. Cioè a quella nuova fase della politica italiana in periferia “aspettata da tanti, voluta da molti, desiderata da sempre. Una fase –spiega Cosimo Vavallo, referente gino- sino di Renzi- in cui si metterà al centro la credibilità, le capacità, la meritocrazia. Con quali armi? Con quelle della libertà di potersi esprimere, di poterlo fare con intelligenza, liberi da vincoli. Solo in questo modo – aggiunge il dottor Vavallo- si potrà ridurre o eliminare i privilegi della casta, ma soprattutto mettersi nelle condizioni di fare qualcosa, di rendere la politica capace di dimostrare che è in grado di cambiare verso, dando alla moltitudine di persone che hanno votato alle primarie la sensazione di aver determinato il cambiamento. Bisogna ficcarselo bene in testa: non ci saranno altre possibilità, è l’ultima chance reale per la politica di (ri) conquistare credibilità e fiducia; è questa la grande scommessa. Non bisogna avere paura, ma il coraggio di partecipare e scrivere la storia”. Desideri e speranze, quindi, che Vavallo vede soprattutto nell’apertura del dialogo senza voltare le spalle in luo- go dell’apertura a tutti delle porte delle sezioni. E questa forza non può che rivenire dalla constatazione dell’affluenza alle primarie che a Ginosa è stata il doppio di quelle dello scorso anno e con Renzi che è stato sostenuto dal 72 per cento dei votanti. Risultato che dà voce all’esercito dei non votanti e sugella il processo in atto del rinnovamento della classe dirigente locale, compiutamente portato avanti dal segretario Giuseppe Punzi. Il dovere di tutti è costruire un Partito democratico più contemporaneo”. Sembra un po’ la partitura di passi e passaggi che allacciano la concretezza della rappresentanza politica e che restituisce al linguaggio la propria essenza pura, almeno adesso. Canta Storie Foto Erasmo Mazzone attualità Finalmente cambiamo verso! Si sono concluse da poco le primarie del Partito Democratico che hanno eletto il nuovo segretario Matteo Renzi. Il nuovo segretario che traghetterà il pd verso una nuova fase della politica italiana, una nuova fase aspettata da tanti, voluta da molti, desidarata da sempre. Una fase in cui si metterà al centro la credibilità, le capacità, la meritrocrazia. Renzi è stato molto chiaro nella sua campagna elettorale. Bisogna nel piu breve tempo possibile cambiara la legge elettorale, ridurre i privilegi della casta, ma soprattutto mettersi nelle condizioni finalmente di fare qualcosa, di rendere la politica capace di dimostrare che sia in grado di cambiare qualcosa, dando alle persone che hanno votato alle primarie, vincendo il freddo e la festività, la sensazione di aver determinato, attraverso il loro voto, quel cambiamento. Stabilendo le priorità. Senza condizionamenti ed allargando i confini in una logica nuova. Questa è stata l’abilità di Renzi. Non abbiamo e, soprattutto, non avremo un’ altra possibilità; questa è la grande scommessa, alla quale hanno creduto i cittadini, perchè questa è l’ultima reale chance per la politica. E’ arrivato il momento di cambiare facendo la cosa più di controtendenza, affidarsi alla politica, quando, come e stato dimostarto in questi anni, della politica non c’è da fidarsi. A questo punto tocca a noi, non dobbiamo tirarci indietro. Dobbiamo avere il coraggio di partecipare e non dobbiamo avere paura di vincere, perchè non dobbiamo continuare a sentire gli altri raccontare la storia ma dobbiamo scriverla noi. Non c’è più tempo per aspettare che il cambiamento arrivi; è già in atto. Il risultato a Ginosa è altrettanto interessante, 458 votanti con il 72% di preferenze su Matteo Renzi. A questo si deve aggiungere che nel nostro paese è ormai in atto quel processo di rinnovamento della classe dirigente che più volte è stato citato dal nuovo segretario nazionale e che, Giuseppe Punzi, il segretario cittadino, ha messo fra gli obiettivi nella sua relazione per rinnovare le cariche del direttivo, presentata al congresso da poco tenutosi. Rispetto alle primarie del 2012 sono venute a votare circa il doppio delle persone. La nuova classe dirigente del Circolo di Ginosa rappresenta la manifestazione che le parole pronunciate da Renzi, quando parla di inclusione e di fiducia nella politica, non sono vane. Le persone rappresentano un valore storicamente importante; insieme a loro le idee, quelle che funzionano, sulle quali bisogna iniziare a ragionare, senza paura di essere troppo espliciti o di toccare tasti delicati per la Sinistra. La mia esperienza come referente del comitato Matteo Renzi per Ginosa, è stata interessante e motivante. I costanti contatti con tutti i comitati che facevano capo a quello centrale mi hanno permesso di allargare i miei orizzonti confrontadomi frequentemente. Matteo è stato sempre presente durante tutte le fasi, ci ha sempre ascoltato, stimolato e addirittura risposto personalmente. Non ho mai sentito ed avvertito la distanza con Firenze. Per l’ultima volta la mia firma sarà associata a quella del Comitato per Matteo Renzi, perchè è bene pensare al di la delle correnti se l’obiettivo è comune. Va ricostruito il pd questo è il nostro dovere. Cosimo Vavallo PD Ginosa n. 25/26 - 21 dicembre 2013 11 On. Salvatore Matarrese - Ufficio Stampa Comunicato Stampa Nubifragio Ginosa (TA), Matarrese (SC): «Emendamento alla Legge di Stabilità per chiedere ancora 5 milioni di euro per interventi immediati» L’On. Salvatore Matarrese prosegue la sua battaglia parlamentare per Ginosa e chiede di integrare ed aumentare le risorse economiche stanziate dal Governo per i territori pugliesi colpiti dall’alluvione ROMA – L’On. Salvatore Matarrese, su indicazione dell’Ing. Raffaele Calabrese, responsabile cittadino di Scelta Civica – Ginosa ha presentato, tra gli altri, un emendamento alla Legge di Stabilità chiedendo, per gli anni 2014 e 2015, ulteriori 5 milioni di euro per favorire immediati interventi di manutenzione, di messa in sicurezza del territorio e di mitigazione e prevenzione del rischio da dissesto idrogeologico nei territori di Ginosa, Palagianello, Palagiano, Castellaneta e Laterza in provincia di Taranto, colpiti da recenti eventi alluvionali del 7 e 8 ottobre 2013. “Ho chiesto di integrare, - commenta l’on. Matarrese - e quindi di aumentare di 5 milioni di euro, le risorse che saranno destinate al ristoro immediato dei danni causati dal dissesto idrogeologico nei territori della provincia di Taranto colpiti dall’alluvione poiché ritengo che non sia più derogabile l’inizio dei lavori che dovranno consentire il ripristino degli standard minimi di sicurezza per questi territori. Gli interventi devono avere inizio in breve tempo, il Governo non può non tenere conto dello stato di emergenza che si è venuto a creare anche in Puglia ed è tenuto a restituire dignità alla vita dei cittadini pugliesi che sono costretti, ancora oggi, a subire i danni causati dalle alluvioni e a piangere vittime innocenti. Tengo ad evidenziare, infine, che, grazie all’impegno parlamentare che ho profuso insieme ai miei colleghi dell’VIII Commissione Ambiente, il Governo ha già stanziato nella Legge di stabilità fondi per progetti immediatamente cantierabili, per consentire il rapido avvio nel 2014 di interventi di messa in sicurezza del territorio italiano, a valere sulle contabilità speciali relative al dissesto idrogeologico nel limite massimo di 600 milioni di euro, nonché risorse finalizzate al medesimo scopo e già previste dalle delibere CIPE n. 6/2012 e n. 8/2012 del 20 gennaio 2012, pari rispettivamente a 130 milioni di euro e 674,7 milioni di euro. Roma, sabato 7 dicembre 2013 Ufficio Stampa On. Salvatore Matarrese tel. 066760 5809 – cell. 393.0138428 12 attualità n. 25/26 - 21 dicembre 2013 La città di Ginosa premiata da Legambiente per la raccolta differenziata e siamo “Comune Riciclone” È stata presentata, giovedì 12 dicembre 2013, presso la Sala Consiliare del Comune di Ginosa, la campagna di comunicazione di ringraziamento e rafforzamento della raccolta differenziata, rivolta ai cittadini, a cura del Comune di Ginosa. Alla conferenza erano presenti il Sindaco Vito De Palma, l’assessore all’Ambiente Leonardo Galante, i rappresentanti della società che gestisce il servizio e i funzionari del Comune. I dati sulla raccolta differenziata sono chiari e inequivocabili: 61, 8%, un risultato che un anno fa sembrava impossibile da raggiungere e che oggi dà la possibilità al Comune di Ginosa di essere premiato “Comune Riciclone” da Legambiente. «Siamo convinti – ha spiegato il Sindaco di Ginosa Vito De Palma – che quando i cittadini sono sollecitati non deludono: grazie al loro impegno e all’efficienza del nuovo sistema di raccolta “porta a porta” abbiamo superato il 60% di raccolta differenziata. Un risultato che ci rende orgogliosi e ci ha permesso di entrare di diritto tra i Comuni Ricicloni». “L’impegno dell’Amministrazione Comunale è continuo” – ha affermato l’Assessore all’Ambiente Leonardo Galante - “L’obiettivo – ha aggiunto - è di far crescere sempre di più la consapevolezza nei cittadini che fare bene la raccolta differenziata è un vantaggio per l’intera collettivi- tà. Obiettivo della campagna sarà innanzitutto quello di ringraziare i cittadini che hanno permesso, con il loro impegno, di raggiungere il significativo traguardo di 60% di raccolta differenziata e di rafforzare il già saldo legame con il proprio territorio, al fine di mantenere alta la guardia e di migliorare ulteriormente gli straordinari risultati fin qui conseguiti”. Mi rendo conto che parlare di raccolta differenziata, quando i cittadini devono fare i conti con le bollette della Tares, è piuttosto dif- ficile. Come si fa ad essere premiati come Comune Riciclone e poi subire un “salasso” piuttosto sostanzioso come quello che le bollette ci dicono? Indubbiamente, molto dipende dal fatto che adesso siamo chiamati a pagare il 100% del costo, mentre in passato si pagava solo per la copertura del 60%. Ma questi sono discorsi che la gente non accetta, oggi i cittadini vedono solo che il conto è salato e che, anche il principio “più inquini, più paghi” non è tenuto nella giusta considerazione soprattutto se si considera che molti cittadini ginosini hanno la casa a Marina di Ginosa e sono costretti a pagare il doppio di quello che producono come rifiuti. Proviamo a guardare un po’ di dati per meglio capire cosa è accaduto. Il primo dato interessante è che nel 2012, nel nostro Comune si erano prodotti 12143 tonnellate di rifiuti (media di mille tonnellate al mese), nel 2013 sono stati prodotti circa 9000 tonnellate di rifiuti (media di 818 tonnellate al mese, dividendo la cifra per 11 mesi). Sarebbe interessante capire: come mai di colpo si è ridotta di circa 200 tonnellate al mese la produzione dei rifiuti? Questo mi porta a un’altra considerazione: se la quantità dei rifiuti si è ridotta in questa maniera, i calcoli per stabilire il costo del servizio e quindi il carico de la Tares sui cittadini su cosa è stato fatto? E leggendo i dati possiamo verificare che per quanto riguarda la raccolta differenziata, ci sono dati importanti per quanto riguarda il conferimento di carta e vetro dove siamo passati, per la carta da 598 tonnellate conferite il 2012, alle 818 tonnellate del 2013; per quanto riguarda il vetro siamo passati da 464 tonnellate, a 1003 tonnellate. Anche in questo caso la domanda è d’obbligo: in che termini sarà risarcito ai cittadini il guadagno che dal conferimento di questi prodotti ne verrà per le casse comunali? Ad ogni modo, il risultato della raccolta differenziata è sicuramente lusinghiero e bisogna riconoscere con onestà che l’Amministrazione De Palma ha vinto la sfida, nonostante le incertezze iniziali e la “baraonda estiva di Marina di Ginosa”. Tra l’altro la situazione non potrebbe che migliorare con la istituzione delle “Isole Ecologiche”. Nella pagina accanto, i nostri lettori troveranno un report di Legambiente della federazione di Taranto. Come si vede, il comune di Ginosa è tra quelli “virtuosi” e questo non può che inorgoglirci come ginosini. Ovviamente, così come hanno ribadito gli amministratori, bisogna dare atto alla stragrande maggioranza dei cittadini che hanno avuto la sensibilità di condividere questa scelta, che non deve essere considerata un favore agli amministratori, ma un impegno concreto per la tutela dell’ambiente. Stefano Giove foto Erasmo Mazzone attualità n. 25/26 - 21 dicembre 2013 13 Raccolta differenziata: Taranto ancora al 12,9% nel Rapporto Legambiente Comuni Ricicloni Puglia. Bene Monteparano, Roccaforzata, Ginosa, Laterza, Sava, Crispiano, Montemesola, Statte Taranto continua, sia pure in compagnia degli altri capoluoghi di provincia pugliesi, a brillare con dati di raccolta differenziata assolutamente negativi. Meno del 13% nel 2012. Con la raccolta “porta a porta” avviata a Lama - che finalmente comincia a dare i suoi frutti - anche i dati complessivi dovrebbero fare un altro “passetto” in avanti: ma è davvero troppo poco. Eppure – altrove – le cose si fanno. Bastano gli esempi, per restare nel Sud d’Italia, di Salerno che ha raggiunto il 70% di raccolta differenziata in meno di due anni, grazie al sistema domiciliare esteso a tutta la città per i suoi 140mila abitanti, di Andria che (al di là delle vicende giudiziarie che riguardano l’appalto del servizio) ha adottato con ottimi risultati il “porta a porta” in tutta la città da settembre 2012. O, per restare vicinissimi, di Statte che ha superato il 50% di differenziata. Bastano i tanti casi positivi presenti in Comuni Ricicloni Puglia 2013, il Rapporto regionale di Legambiente sullo stato della raccolta differenziata (disponibile in versione integrale negli allegati) Chiedere l’ennesima proroga dell’ecotassa è semplicemente assurdo. Taranto, come gli altri Comuni pugliesi, ha avuto tutto il tempo per raggiungere dati accettabili di raccolta differenziata dei rifiuti e invece, e’ un dato di fatto inoppugnabile, solo per superare la soglia del 10% ci sono voluti anni. Torniamo a chiedere, per l’ennesima volta, all’Amministrazione Comunale di Taranto di passare una buona volta dalle parole ai fatti e di attuare tutte le buone pratiche che consentano alla città di scalare la classifica dei comuni “”ricicloni che la vede, come purtroppo altre (come Ecosistema Urbano, riconducibili ai comportamenti ecocompatibili) da troppo tem- po agli ultimi posti. Lo ribadiamo: la proroga (la terza!) dell’entrata in vigore dell’ecotassa (L.R. 38/2011), che in altre regioni, come ad esempio Marche e Sardegna, ha portato ad un incremento annuale della differenziata di dieci punti percentuali, sarebbe un grave errore. La Puglia continua ad essere fra le regioni che si affidano alla discarica per smaltire la maggior parte dei propri rifiuti urbani (pari al 59%). Solo 22 Comuni sono sopra la soglia del 40% di Raccolta Differenziata. La dittatura delle discariche e dei termovalorizzatori in Puglia finirà solo quando le buone pratiche saranno le protagoniste non solo in poche città ma in tutti i 258 Comuni pugliesi. Le altre proroghe non sono servite a nulla! Per fare in modo che si possa ridurre e riciclare prima di tutto occorre rivedere il sistema degli incentivi: la discarica e il recupero energetico devono essere le due opzioni più costose, il riciclaggio e la prevenzione quelle più economiche. Solo così i comuni “riottosi” come quello di Taranto si decideranno a cambiare davvero rotta Nella sesta edizione di Comuni Ricicloni 2013 sono quattro i Comuni che ricevono il riconoscimento di Legambiente per aver avviato un modello di gestione dei rifiuti orientato al recupero, con oltre il 65% di raccolta differenziata. Quest’anno svetta al primo posto della classifica generale il Comune barese di Rutigliano. Nel 2012 il Comune con 18.157 abitanti ha superato decisamente il limite minimo del 65% di RD imposto dalla legge nazionale, con una percentuale media del 79,7%. Rutigliano rappresenta così un esempio virtuoso di ottima politica di gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata. Segue immediatamente il Comune di Monteparano che, piazzandosi al secondo posto con il 70,3% nel 2012, perde il primato mantenuto per tre anni consecutivi. Al terzo posto il Comune di Cellamare, con 5.827 abitanti, che raggiunge il 70% nel 2012 e, infine, Troia, con il 65,9% di RD nel 2012. Sono invece quindici i Comuni pugliesi a cui va il Premio di Seconda Categoria, per aver raggiunto nel 2013 la media percentuale pari o superiore al 57% e/o al 65%, raggiungendo rispettivamente l’obiettivo di piano regionale e/o quello della normativa nazionale fissati per il 2012. Primo Casalnuovo Monterotaro (71,3% RD), segue Roccaforzata (69,5% RD), più staccata Ginosa (61,8% RD). Diciassette Comuni invece ricevono la Menzione Speciale Start Up per aver avviato sistemi di raccolta differenziata innovativi, riuscendo ad ottenere, almeno in uno dei primi sei mesi del 2013, percentuali superiori al 50% di RD. Tra questi Laterza con il 77, 6%, Sava con il 77%, Crispiano con il 73,1%, Montemesola con il 60,7%, Nella Top Ten dei Grandi Comuni, ossia quelli sopra i 20.000 abitanti, troviamo al primo posto Mesagne (Br) con il 52%, seguita da Statte con il 50,7%. Restano deludenti anche per questa edizione i risultati conseguiti dai Capoluoghi di Provincia. Il Comune di Brindisi, sebbene sia al primo posto, riesce a raggiungere solo il 31,7% di RD. In questa classifica Andria si piazza al secondo posto con una percentuale ancora del 26,8% nel 2012, poiché il nuovo modello ‘porta a porta’ è partito solo dal mese di settembre 2012. Sul terzo gradino del podio Bari, che registra solo il 23,4% di RD e a seguire Barletta, con il 20,8%. Critica la situazione a Lecce (16,5%), Trani (15,1%) e Taranto (12,9%) mentre sono disastrose le condizioni della raccolta differenziata a Foggia dove si è fermi al 2,4%. Legambiente Taranto 14 n. 25/26 - 21 dicembre 2013 attualità VERTENZA MIROGLIO, DA GENNAIO 2014 NUOVO PERCORSO SENZA MIROGLIO Il prossimo 31 dicembre, sancirà l’uscita definitiva del gruppo Miroglio dai tavoli delle trattative per la riconversione degli ex opifici di Ginosa e Castellaneta, così come prevede l’accordo ministeriale siglato lo scorso 9 luglio. Nelle parole del delegato aziendale Alessio Fois, intervenuto all’incontro svoltosi venerdì 6 dicembre presso l’Assessorato Regionale al Lavoro a Bari, l’amarezza per il mancato concretizzarsi degli sforzi compiuti nel corso di questi quasi 5 anni. Ma i tentativi di reindustrializzazione a cui non hanno fatto seguito segnali confortanti, sembrano non scoraggiare i lavoratori che a Bari hanno rivendicato con fermezza il proprio diritto al lavoro, dettando anzitempo le linee guida che andranno a costituire il nuovo percorso da intraprendere per il dopo Miroglio. Via dal piatto dell’offerta e con effetto immediato, la dote di 9000 euro per lavoratore concordata con il gruppo di Alba in caso (così come avvenuto), di non avvenuta ricollocazione. Dote che gli stessi operai avevano messo a disposizione dei nuovi potenziali investitori, qualora questi avessero dimostrato con fatti concreti, entro il 31 dicembre, di voler subentrare a Miroglio. Fondamentale in questa fase, secondo gli ex miroglini, mantenere legato al tavolo della trattativa, il ministero. Per fare ciò, si è chiesto un ulteriore sforzo alla società di scouting Wollo, ingaggiata dalla stessa Miroglio fino al 31 dicembre, a continuare l’attività di ricerca. Wollo, nella persona del dott. Sogàro, ha accolto positivamente la richiesta, garantendo il proprio impegno per ulteriori 6 mesi . Ora bisognerà formalizzare il passaggio degli stabilimenti da Miroglio ai rispettivi Comuni, verificando contestualmente la consistenza dei contatti in essere con la società di scouting. Entro il 15 gennaio, le parti si incontreranno al Ministero dello Sviluppo Economico, per la sottoscrizione del nuovo accordo quadro. di Massimiliano Doro attualità L’ASSOCIAZIONE MARINESE “LeAli” PRESENTA LA NUOVA INIZIATIVA LUDICO-RI…CREATIVA Lospinuso (FORZA ITALIA): “Dai dati dell’export a quelli sulla disoccupazione l’agonia della Puglia.” Il Consigliere Regionale di FORZA ITALIA Pietro Lospinuso ha diffuso la seguente nota: “I dati disastrosi sul crollo dell’export pugliese (-15%, in Provincia di Taranto addirittura -58%), e con esso di un motivo di vanto che il nostro Governatore esibiva imprudentemente quanto abusivamente auto-annettendosene il merito, si accompagnano a quelli sul tracollo dell’occupazione (-120 mila posto in un solo anno) in due record nazionali negativi di cui avremmo fatto volentieri a meno. L’economia pugliese, in sostanza, sta franando in un processo incalzante di desertificazione industriale al quale la Regione di Vendola non soltanto non oppone alcun rimedio, ma al contrario alacremente contribuisce con politiche concrete smaccatamente ostili ad ogni libera intrapresa, attuale o potenziale. Una normativa sempre più vincolistica e soffocante cui si aggiunge una prassi burocratica ancora più oppressiva all’insegna del “no” a tutto ed al contrario di tutto stanno riducendo alla miseria ed alla disperazione un Popolo intraprendente e laborioso sottraendogli ogni possibilità di riscatto. L’ultima perla è un piano paesistico che di fatto confisca l’intero territorio pugliese condannandolo all’immobilismo prima ed al degrado poi, nella demonizzazione e nell’impedimento sistematico di ogni conato di sviluppo. Così non si può e non si deve andare avanti. Vendola non può lasciare solo macerie.” Per la Segreteria - Tommaso Francavilla L’Associazione marinese “LeAli”, in occasione di una pubblica conferenza svoltasi venerdì 6 dicembre presso l’Hotel MillePini a Marina di Ginosa, ha presentato alla cittadinanza il proprio progetto che prevede lo svolgimento di numerose attività ludico-ricreative. Una iniziativa che l’Associazione aveva in serbo già da due anni e che ora è riuscita a mettere in pratica, grazie al sostegno logistico offerto dell’ Hotel MillePini di Marina di Ginosa. Uno spazio a misura di bambino, all’interno del quale poter svolgere attività, laboratori e gioco. Un contenitore extra didattico gratuito che “LeAli” propone alla comunità. L’intento è quello di affiancare e supportare le famiglie nella formazione dei propri figli. Il progetto si avvale della professionalità di operatrici con specifiche competenze e prevederà appuntamenti pomeridiani. Massimiliano Doro foto Maria Olivari n. 25/26 - 21 dicembre 2013 15 Confederazione Italiana Agricoltori Ospedali periferici della provincia di Taranto: dati privi di ogni fondamento La CIA Confederazione Italiana Agricoltori e il Patronato Inac lanciano l’allarme sulla paventata chiusura di tutti i presidi ospedalieri periferici della provincia di Taranto. “Per quanto riguarda in particolare il presidio occidentale di Castellaneta, vogliamo ricordare che esso è al servizio di una popolazione consistente di quasi 130.000 abitanti su un territorio considerevole di oltre mille chilometri quadrati: si tratta del secondo bacino di utenza dopo l’area di Taranto capoluogo”. I consistenti tagli imposti al versante occidentale della provincia tra il 2010 e il 2011 hanno già comportato la perdita di quasi il 60% dei posti-letto in un bacino di utenza ampio quasi metà dell’intera provincia. Più in generale la CIA ritiene che la provincia di Taranto abbia già pagato un prezzo elevatissimo ai tagli di posti-letto; ogni ulteriore intervento sarebbe assolutamente insostenibile. La Cia comunque ritiene che alcune notizie vengono forse diffuse ad arte per creare caos e malcontento nella popolazione ed alimentare la confusione, per giunta utilizzando dati vecchi e non più rispondenti alla reale situazione a oggi presente (derivante dalla messa a punto del piano di riordino, effettuata a fine 2012). Evidentemente si tratta di una genialata di qualche tecnico rintanato in scantinati ammuffiti e non areati da aria fresca (e dati aggiornati) del Ministero. Vorremmo ricordare al ministro Lorenzin e all’intero Governo Letta che la provincia di Taranto ha necessità di una rete periferica di presidi, poiché i dati evidenziano un aumento di patologie gravi; sarebbe impensabile per la sanità pubblica in provincia di Taranto rispondere adeguatamente alle esigenze della popolazione. Per il presidio occidentale di Castellaneta da tempo se ne sta proponendo il rafforzamento, magari utilizzando personale nullafacente “imboscato” sotto casa e super-protetto da qualche esponente politico della maggioranza di centro-sinistra alla Regione. L’ospedale di Castellaneta si regge grazie alla presenza di professionisti seri nei vari reparti che con abnegazione e responsabilità tengono in piedi la struttura. La CIA e il Patronato INAC chiedono alla Regione Puglia di sostenere con forza le ragioni di un territorio già pesantemente provato dagli effetti devastanti dell’inquinamento nell’area di Taranto che si ripercuotono pesantemente in tutta la provincia. A cura di Mino Noia 16 n. 25/26 - 21 dicembre 2013 n. 25/26 - 21 dicembre 2013 17 Accordo sull’acqua: le bollette verranno tagliate di 27 milioni di euro L’intesa, unica in Italia, è stata sottoscritta dal Governo pugliese con l’Acquedotto pugliese e l’Autorità idrica. Ne beneficeranno 60mila famiglie e lo sgravio sarà retroattivo al 2012. -Le bollette dell’acqua saranno meno care in Puglia. E’ stato firmato l’accordo tra l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), dottistica, ma, al contrario, anche quest’anno implementano le risorse che serviranno ad aprire i cantieri e migliorare il servizio idrico integrato”. E’ indubbio che la crisi economico-finanziaria non Nichi Vendola accenna a mollare la presa e la gente soffre una perdurante situazione di difficoltà stretta com’è tra l’aumento del caro vita e la riduzione delle risorse disponibili. La tanto attesa della ripresa economica non arriva: si registra il crollo del settore dell’edilizia, la significativa riduzione del potere d’acquisto di stipendi e salari e il conseguente calo dei consumi. Paolo Perrone L’economia globale, in sostanza, è in difficoltà e colpisce maggiormente le famiglie già in forte disagio per i numerosi l’Autorità idrica pugliese (Aip) e l’Aquedotto pugliese (Aqp). L’intesa licenziamenti, la dilagante disoccupazione e la mancanza di nuove prevede la restituzione alle fasce più disagiate della popolazione opportunità di sviluppo. Ci vorrebbe uno scatto di responsabilità rimborsi relativi alle annualità 2012 e 2013 e ad abbattere in modo e idee forti… come quelle che vengono espresse dalla Regione significativo i costi per il 2014. “La Regione che presiedo –ha spie- Puglia volte ad alleviare le sofferenze, restituire fiducia e propulgato l’onorevole Nichi Vendola- è l’unica in Italia che ha prodotto sione al sistema produttivo. Secondo Paolo Perrone, sindaco di questo tipo di deliberato. Alle fasce più fragili della popolazione, Lecce e presidente dell’Autorità Idrica della Puglia, “del bonus idriattraverso le prossime bollette, verranno rese esecutive una serie co potranno beneficiare sessantamila famiglie pugliesi; lo sgravio di rimborsi relativi alle annualità 2012 e 2013 e di abbattere con- vale per il 2013, ma avrà anche un effetto retroattivo per il 2012. Il cretamente le bollette per il 2014. In tempi di crisi drammatica -ha rimborso annuale, a seconda delle fasce di reddito, varierà tra i 40, proseguito Vendola- consentiamo a decine di migliaia di famiglie 69 e 128,47 euro a famiglia (tariffe 2012) e tra i 42,72 e i 134,89 di respirare un po’di più. Facciamo un’operazione che ha il signi- euro (tariffe 2013). In tutto saranno messi a disposizione circa 13 ficato di immaginare l’acqua come un diritto che va esercitato, in- milioni e mezzo per il 2012 e altrettanti per il 2013. Come si può dipendentemente dalle condizioni economiche. Non può essere constatare –ha sottolineato Perrone-è una delle poche occasioni un diritto dei ricchi, ma un diritto di tutti: l’acqua, elemento per la con le quali si decide di far ricorso ad un’agevolazione in maniera vita. Contemporaneamente -ha aggiunto il presidente- l’Aqp e la retroattiva destinandola ad una parte considerevole della popolaRegione Puglia non fanno un passo indietro, dal punto di vista degli zione”. investimenti, sulle opere necessarie per migliorare la rete acqueCanta Storie 18 attualità n. 25/26 - 21 dicembre 2013 IL CENTRO ANZIANI DI GINOSA FESTEGGIA SANTA CECILIA PASSANDO PER IL MUSEO DELLE MINIATURE Con questa ricorrenza al Centro Anziani Polivalente di Ginosa si apre ufficialmente il periodo delle festività natalizie. L’equipe della cooperativa “La Serena” insieme agli anziani che frequentano il centro, hanno organizzato una serata all’insegna della degustazione e del divertimento. Il 22 Novembre infatti, in occasione del giorno di Santa Cecilia, le signore hanno preparato deliziose pettole da gustare al momento. Le pettole queste semplici, umili e gustose frittelle sono solo un simbolo, un gradito simbolo che passa dalle pareti gustative e olfattive per annunciare la lieta novella che il Natale del Signore è vicino. In questa serata le signore oltre a preparare al momento le pettole hanno anche allestito un piccolo mercatino per mostrare gli oggetti e i manufatti da loro realizzati in questi mesi, durante i laboratori creativi con le educatrici del centro. Ancora una volta hanno mostrato la loro bravura e la loro dedizione mettendo in luce il valore umano, artistico, culturale nonché le tradizioni da tramandare per non dimenticare. La serata è stata inoltre allietata dalle dolci note della banda musicale di Ginosa che ha dato la possibilità di iniziare a vivere e percepire la magica atmosfera di Natale. Il ricavato della serata è stato devoluto in beneficienza ad una famiglia rimasta colpita dai danni dell’alluvione. Si ringraziano tutte le signore che frequentano il Centro e la loro rappresentante sig.ra Addolorata Bianco, per la costante partecipazione attiva e per l’entusiasmo con cui si cimentano nelle diverse attività programmate dall’equipe della Coop. “La Serena” così rappresentata: Dott. Francesco Bianco in qualità di assistente sociale-coordinatore; Dott.sse Giovanna Nocco e Mariangela Carmignano in qualità di psicologhe e Nunzia Staffieri, educatrice. Inoltre il Centro Anziani Polivalente di Ginosa apre le porte a tutti coloro che vogliono sapere sempre di più e conoscere le proprie radici, infatti si propone la seconda edizione della mostra dei manufatti in miniatura realizzata con la collaborazione del sig. Cataldo Ribecco, e un gruppo di anziani che frequantano il Centro Polivante. Si potranno ammirare infatti le miniature del palazzo Tarantini, delle Torri, il treno nastri dello stabilimento siderurgico di Taranto e varie fotografie dell’inizio ‘900 che ritraggono e mostrano uomini e donne che si adoperano nei mestieri “di un tempo” a noi così cari. Ancora una volta si vuole dare importanza alla storia locale e a ciò che è stato il nostro passato, le nostre radici, le basi della nostra vita che hanno permesso di essere ciò che oggi siamo. Lo scopo è quello di non dimenticare, non accantonare ciò che han- no fatto i nostri nonni, integrando tutti gli aspetti culturali e le tradizioni garantendone la trasmissione delle stesse. Con questa attività la Coop. “La Serena”, ha voluto rendere l’anziano parte attiva e dinamica, quale valore inestimabile e detentore della memoria storica che caratterizza il nostro paese. A tal proposito il Presidente della Coop. “La Serena”, Gagliardi Pancrazio, afferma che « l’anziano è una risorsa importante da cui poter imparare, assaporare e attingere le nostre tradizioni culturali con l’obiettivo, all’interno dei due centri, di mantenere vivo il nostro passato». Questo è un progetto intergenerazionale che mette in comunicazione anziani, ragazzi e bambini sostenendo come obiettivo l’integrazione fra generazioni diverse. L’equipe della Cooperativa “La Serena” ha invitato gli alunni dei diversi Istituti presenti nel territorio Ginosino ad ammirare le bellezze del nostro passato. La mostra è aperta a chiunque sia interessato, tutti i giorni dalle 9.00 alle 11.00 e dalle 16.00 alle 18.00, e terminerà il 31 Gennaio 2014. La Coop. “La Serena”, l’equipe dei Centri anziani e gli anziani frequentanti i Centri ginosa e Marina di Ginosa AUGURANO a tutti voi un Buon Natale e Felice Anno nuovo. Coop. “La Serena” foto Erasmo Mazzone attualità n. 25/26 - 21 dicembre 2013 19 LATERZA, IL PRESEPE VIVENTE DELL’ACCOGLIENZA, PER LE VIE DEL PAESE CON GLI OSPITI DISABILI DEL CENTRO OSMAIRM Gesù nasce fra gli ultimi e illumina il mondo. Nei giorni delle feste natalizie Laterza si trasforma in un immenso presepe, le vie si animano di luci e colori e il paese vecchio diventa una grande Betlemme dove tutta la cittadinanza si raduna in costumi d’epoca per accogliere il Messia negli occhi e nei gesti dei suoi fratelli disabili, ospiti del centro di riabilitazione Osmairm. Le persone con handicap ospiti della struttura, da sette anni fanno memoria della natività che diventa lento laboratorio di vita, proposto nella suggestiva semplicità di un racconto popolare, dove rivivono antichi mestieri, tradizione e fede nello scenario irripetibile della Murgia tarantina che fa da sfondo ad un paese intero, che si tuffa nella modernità coscio e convinto del suo passato che si fa patrimonio di ogni giorno. In quest’ottica il Natale diventa un momento di condivisione e di integrazione, il paese diviene un immenso cantiere in cui ognuno fa la sua parte. Non c’è differenza tra disabile e normodotato, tutti, in ogni angolo, da piazza fratelli Fratelli Barberio a corso Vittorio Emanuele si scambiano i ruoli di muratore e carpentiere, scenografo e costumista, per dare una mano a costruire le capanne di legno in cui i vecchi artigiani hanno insegnato a ricostruire le antiche attività del tempo, l’arrotino, il mercante di spezie, il commerciante di stoffe, tutti magistralmente inseriti nelle magiche atmosfere dell’epoca impreziosite da costumi e da scorci di vita domestica e borghese che solo l’amore e la passione possono riattualizzare. A Laterza integrazione non è una parola vuota, ma un impegno che passa di mano in mano e si nutre di un sogno e di un’esperienza condivisa che si fa realtà intimamente vissuta in un percorso di fede e di crescita del cuore di ognuno. Il presepe vivente, proprio come aveva voluto San Francesco, diventa un momento di condivisione in cui ciascuno si specchia nell’altro e ne esce arricchito. Per questa settima edizione, come ha spiegato la giovane dirigente del centro Osmairm, la dottoressa Clemy Pentassuglia, si è voluto capovolgere completamente la prospettiva, il messaggio d’amore che il Natale porta in sé, parte da chi soffre e si rivolge a tutti in un comune spirito di fratellanza che ci fa umanità. Tutto è stato pensato per favorire la condivisione, costumi e scenografie sono il frutto di un lavoro d’èquipe che coinvolge ospiti ed educatori, ogni cosa è stata ricostruita per dare un senso ad una notizia che si compie oggi qui e nel mondo, che coinvolge tutti a guardare con occhi nuovi alla nostra vita che si rinnova in una nascita. Ogni barriera viene abbattuta, il corteo storico che si dipanerà per le vie del borgo antico fino ad arrivare alle arterie centrali del nuovo paese vedrà sfilare oltre 70 figuranti, non ci saranno portatori di handicap e gente normale, ma solo persone, che portano un messaggio di speranza nella vita di ciascuno. Il progetto del centro di riabilitazione che ha coinvolto i 250 ospiti e i componenti dell’associazione Crescere Insieme in un comune afflato di solidarietà, è entrato quest’anno nel circuito delle manifestazioni regionali in occasione delle feste natalizie. La Natività è stata ricostruita in una delle piccole piazze della cittadina ionica, anche Betlemme era piccola, ma come la città del pane, Betlemme appunto, Laterza guarda al mondo e si proietta dentro un globale annuncio di risurrezione. Non è un caso che la capanna della Sacra Famiglia sia abbracciata da cinque capanne minori, a rappresentare proprio i cinque continenti, il mondo che si apre ad una notizia che germoglia nel cuore di ciascuno e diventa luce per tutti, dove nessuno è diverso, nessuno escluso. L’inaugurazione è prevista per ‘l’8 dicembre in concomitanza con la festa dell’Immacolata. Ci saranno altre sacre rappresentazioni il 25,26 dicembre, 1 gennaio e 6 gennaio. Ma le luci del presepe non si spegneranno mai fino all’Epifania. Quando, per questioni di tempo e di oggettiva fatica non ci saranno i figuranti, verranno degnamente sostituiti da manichini di legno intagliato che illumineranno di gioia e di pace in paese intero. Ma quest’anno si sono volute fare le cose in grande, alla manifestazione del presepe vivente si è voluta affiancare una mostra personale di Donato Deri, un artista, una persona disabile che guarda il mondo attraverso le linee e le volute dei suoi acquerelli e affida le proprie emozioni a quella continua tavolozza di colori che è la vita, trasfondendola nei mille volti della sua poliedrica identità. Oltre alle autorità civili e religiose è prevista la presenza del famoso critico d’arte Vittorio Sgarbi. Il progetto di Laterza e le mille magnifiche storie che contiene insegnano alla nostra coscienza distratta, affannata da una quotidianità incombente, che la vita può ancora essere una cosa meravigliosa, che non ci si può arrendere di fronte ad una difficoltà fisica, psichica o mentale, che ogni vita va curata ed assistita, dono di sé nell’altro e per l’altro. Nessuno è uguale e nessuno è diverso, ma tutti insieme, possiamo costruire un mondo migliore tracciando una via d’amore che parta da noi stessi, da quello che siamo da quello che facciamo nasce un piccolo passo per cambiare il mondo. Non è forse questo lo spirito del Natale? Michele Pacciana 20 attualità n. 25/26 - 21 dicembre 2013 attualità …un’impresa che funzioni “Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi, quello che fai e quello che citi è quello che diventi” ( Eraclito ) Il triennio appena trascorso è stato indubbiamente il periodo più buio per l’economia nazionale e internazionale. Purtroppo non si notano ancora segnali d’inversione di tendenza e le imprese devono imparare a vivere in uno scenario così difficile. Pensare che per sopravvivere a questa situazione sia sufficiente tagliare tutte le spese ritenute non essenziali, tra cui troviamo spesso le voci del marketing (pubblicità, ricerche di mercato, formazione del personale e di noi stessi) è un modo errato di voler affrontare il problema. Infatti, la storia economica ci insegna che è proprio nei momenti di crisi che è più facile rafforzare le proprie posizioni sul mercato. La crisi, quindi, deve essere valutata non come una minaccia, ma come una grande opportunità che ci viene offerta. A questo proposito abbiamo lanciato il progetto “Un’impresa che funzioni” - un percorso di formazione aziendale scandito in sei incontri mensili con cui abbiamo cercato di suggerire alle imprese locali alcuni strumenti di “difesa” da questi tempi di grave recessione economica. L’intendo è stato quello di offrire ritagli di gestione aziendale e delle indicazioni per riconoscere ed evitare abitudini e comportamenti inadeguati e dannosi per la conduzione di un’attività imprenditoriale. Abbiamo, insieme, maturato consapevolezza e fiducia nel “potercela fare”, anche in un contesto economico le cui regole sono state completamente stravolte, avendo compreso quali siano oggi le aree d’intervento su cui orientare il nostro cammino di crescita sia individuale sia collettivo. Prima di entrare nel merito del progetto che, come dicevo, si è svolto in sei incontri in diversi luoghi (aziende e siti comunali), sento il dovere di fare alcuni pubblici ringraziamenti. In primis ai Comuni di Laterza, Ginosa e Castellaneta per la sensibilità e la disponibilità, alla CNA e alle tante aziende per la partecipazione, alla scuola di formazione Plusx, la psicologa Sara Gorgoglione, Taranto il quotidiano italiano di Miki Marchionna e agli splendidi ragazzi di Ginosa, Nicola Malvani e Rocco Giove della S. A. Comunication, per la perfetta assistenza e la diffusione mediatica del progetto. Infine, e non per ultimi, ringrazio i collaboratori della Matera Arredamenti (la mia azienda), senza dei quali non mi sarebbe possibile alcuna iniziativa. Ma veniamo ora all’essenza dei temi del nostro percorso formativo trattati nelle sei giornate in questione. · Prima giornata: Piccole e medie imprese che soffrono meno la crisi Che cosa fanno? Come ragionano e come agiscono questi imprenditori? Come gestiscono il cambiamento? Quali azioni vincenti mettono in campo per soffrire meno la crisi che pure c’è, ma non la usano come pretesto per tutto. Non si giustificano, hanno capito che questa è la nuova normalità e sono impegnati a fronteggiarla facendo le cose che vanno fatte. · Seconda giornata: Frammenti di marketing a costo zero Si può fare marketing senza spendere soldi? La risposta è si! Anzi, è un’arte che, se ben esercitata, porta risultati straordinari. In questa seconda giornata abbiamo offerto alcuni spunti per far crescere il business aziendale a costo zero. · Terza giornata: I fondamenti della comunicazione e il piacere di vendere Qual è la nostra proposta di valore. Che cosa compra oggi realmente il cliente? Riusciamo ancora a vendere il valore dei nostri prodotti e servizi o li stiamo svendendo per competere sul prezzo? In questo incontro abbiamo capito che la cosa davvero letale per un’azienda oggi è l’anonimato. · Quarta giornata: Aziende e candidati al colloquio di lavoro Come può un’azienda attrarre le persone migliori e, allo stesso tempo, come un candidato al colloquio di lavoro può cogliere le opportunità che il mercato gli offre? In questa sessione, partecipata da numerosi giovani, sono stati dati dei suggerimenti su come presentarsi e affrontare un colloquio di lavoro ed anche come redigere un curriculum vitae. · Quinta giornata: Frammenti di gestione finanziaria Oggi le banche si alleano solo con chi ha una sviluppata capacità finanziaria. Gestire i propri soldi è solo una responsabilità personale, non del proprio commercialista. In quest’appuntamento si sono studiate le aree sulle quali lavorare per individuare i “buchi neri” in cui vengono risucchiati i soldi delle nostre attività. · Sesta giornata: Leader si nasce o si diventa? La risposta contiene in se oltre a una costatazione anche un suggerimento: per n. 25/26 - 21 dicembre 2013 educare al comando, ci vuole molto tempo. L’ideale sarebbe cominciare già dalla scuola con corsi sulle capacità fondamentali degli alunni. Ognuno di noi ogni giorno prende centinaia di decisioni, alcune semplici altre complesse, che riguardano noi stessi o coinvolgono chi ci sta intorno; ma per essere sicuri di aver preso quella giusta, per essere tempestivi, per capire quando è il momento di passare la palla a qualcun altro, occorre conoscere alcune semplici leggi universali sulle quali è possibile costruire un ve- ro cambiamento. Posso affermare, con un pizzico d’orgoglio, che il nostro progetto “Un’impresa che funzioni” ha centrato il segno andando ben oltre le più rosee previsioni. Si è trasformato in un impegno itinerante, approdando in alcune scuole superiori del territorio, dove ci auguriamo di dare una mano ai futuri imprenditori. Giovanni Matera Per consultare altri miei articoli: www.materarredamenti.it > Blog Le associazioni che vorrebbero condividere l’esperienza formativa appena terminata, anche se solo limitatamente al loro campo d’interesse, possono chiamare al numero di Cell. 333 7371894 per concordare eventuali nuovi incontri. Le poesie di Carmelo Monaco Fiori di campo 21 All´imbrunire Ciao come va? Mah sono ancora qua Devo ammettere che è stata dura Non nascondo che ho avuto paura Duro lavoro quello in campagna Tra frutti e verdure col sole d´estate Che brucia la pelle e ferma il respiro Ma il suo mondo è lì, tra la natura C´era gelo e c´era il vento Mi piegavo al suo lamento, Non temere il peggio è passato, Tra un po´ è giorno ed il buio e´andato Si commuove Bruna con una poesia Se resta a guardare i colori dell´alba Si sente felice tra i fiori e i suoi amori Occhi socchiusi e un sospiro profondo Mira in fondo lassu´oltre il ponte C´è l´alba che avanza ed illumina il monte La luce è imminente ricomincia la vita Dillo anche agli altri che la notte è finita E´stanco il giorno all´imbrunire Cosi´come il corpo che si rilassa E mentre la notte stende le ali La mente s´avvia e prende il suo volo C´è il sole che brilla e diffonde calore Il prato si veste di un nuovo colore La natura è in vigore,la beltà è i mponente, Son margherite e son viole che bisbigliano attente. E va oltre il buio nel mondo dei sogni E la´libera da ogni pensiero Chiude la porta ed e´gia tra le stelle Si libra nell´aria e solo ora e´ felice. 22 n. 25/26 - 21 dicembre 2013 argomenti Salino Reale, un paese fantastico da “equilibrio imperfetto” Durante l’incontro i ragazzi hanno letto alcuni brani che hanno maggiormente suscitato in loro riflessioni e curiosità. La serata si è svolta con una piacevole rappresentazione artistica-musicale del maestro Davide Giove e con la gradevole lettura di alcuni brani del romanzo da parte della professoressa Luciana Ranaldo. Il nostro autore si è soffermato soprattutto a farci rilevare l’importanza del ruolo della donna e delle mamme, mettendo in luce nei suoi personaggi femminili, il giusto equilibrio imperfetto che solo le donne riescono a raggiungere, con la loro vita di mogli, vedove e mamme. Il tutto è stato organizzato grazie alla collaborazione sinergica dell’I.I.S.S. “Marisa Bellisario”, il circolo Arci “Il ponte di Ginosa” e il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Giorgio Lozito Salino Reale, un paesino fantastico situato all’interno di un cratere, un posto utopico dove si svolge la commedia umana della vita, fuori dal tempo, fuori dalla storia, fuori da qualsiasi cosa. “Esseri bizzarri tessono la tela della fantasia e dell’immaginazione del lettore che rimpinzandosi di pagine si immerge in un paese alquanto surreale dove ogni parola, ogni frase, (con un gioco di parole) compone sequenze cinematografiche dentro una penetrante-impenetrabile atmosfera d’attesa.” L’opera prima del dottor Turtur è un inno alla vita in ogni sua forma. E’ un inno ad accettare la vita con quel senso di imperfezione che sta nell’equilibrio della vita stessa. Intanto c’è un equilibrio in quanto c’è l’imperfezione in ogni cosa: tutto sta a valutare e a vedere l’imperfezione con un occhio giusto cioè quello della sacralità della vita stessa. “Equilibrio imperfetto” è l’intensa opera prima di Aldo Turtur, un affermato endocrinologo. Il romanzo “Equilibrio imperfetto” è stato presentato la mattina del 5 dicembre presso l’I.I.S.S. del “Marisa Bellisario” e la sera presso il teatro Alcanices. La mattina hanno partecipato all’incontro con l’autore gli alunni del quarto anno, che precedentemente sono stati coinvolti dai docenti nella lettura del romanzo. Andiamo al cinema Il cinema teatro Metropolitan proietterà dal 19 dicembre 2013 il seguente spettacolo: Indovina chi viene a Natale? GENERE: Commedia, REGIA: Fausto Brizzi, SCENEGGIATURA: Fausto Brizzi, Fabio Bonifacci, Marco Martani, ATTORI: Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Claudia Gerini, Carlo Buccirosso, Diego Abatantuono, Raoul Bova, Cristiana Capotondi, Rosalia Porcaro, Isa Barzizza Una famiglia allargata, come ce ne sono tante oggigiorno, nella quale una coppia di genitori attende per le feste l’arrivo della figlia e del suo misterioso fidanzato; c’è anche un uomo che per la prima volta conosce i figli della sua compagna che faranno di tutto per cacciarlo. Poi ancora una vedova inconsolabile, un fratellastro irrisolto, una bellissima casa, la neve... Giov. 19 Dic. - Indovina chi viene a Natale - Orari degli spettacoli - 19,30 – 21,30 Vene. 20 Dic. - Indovina chi viene a Natale - Orari degli spettacoli - 19,30 – 21,30 Sabato 21 Dic. - Indovina chi viene a Natale - Orari degli spettacoli - 19,30 – 21,30 Domen. 22 Dic.- Indovina chi viene a Natale - Orari degli spettacoli - 17,30 -19,30 – 21,30 Lunedì 23 Dicem - Indovina chi viene a Natale - Orari degli spettacoli - 19,30 – 21,30 Martedì 24 Dicem - CHIUSO Mercoledì 25 Dicem. - Indovina chi viene a Natale - Orari – 17,30 - 19,30 – 21,30 Giovedì 26 Dic. - Indovina chi viene a Natale - Orari – 17,30 - 19,30 – 21,30 Massimiliano Doro attualità n. 25/26 - 21 dicembre 2013 Musica e letteratura per la presentazione del romanzo di Aldo Turtur La lettura di un brano del romanzo Equilibrio imperfetto fatta dal giovane conduttore Giorgio Lozito, coadiuvato da Angelica Gallitelli, ha dato il via alla serata di presentazione del libro di Aldo Tutrtur, al teatro Alcanices, giovedì 5 dicembre scorso. In uno dei consueti appuntamenti di incontro con l’autore, nel periodo pre natalizio, il circolo Arci di Ginosa ha voluto regalare ai ginosini la narrazione di un libro scritto con l’amore per il racconto e la scrittura da Aldo Turtur, medico di professione e appassionato di storie. Sul palco, con l’autore, oltre ai giovanissimi conduttori, Franco Pizzulli, Davide Giove, Luciana Ranaldo, Marilisa Mongelli, quest’ultima in rappresentanza dell’Amministrazione comunale che alla serata ha concesso il gratuito Patrocinio. A Franco Pizzulli il compito di illustrare a grandi linee la trama del libro di Turtur che, a suo dire, lo ha catapultato in un luogo di favola popolato da personaggi reali. Il cratere di un vulcano (lì è collocato il paese di Salino Reale dove la vicenda si svolge), inimmaginabile come locazione, nel romanzo diventa naturalmente abitabile, e centro di vite che si dipanano in trame diverse ma parallele. È come fare un viaggio all’interno del corpo umano – ha detto Pizzulli – in cui le vie si diramano in direzioni diverse ma tutte si riconfigurano nella meta finale. Un libro non accomodante – ha aggiunto - nella lettura, sia per la trama piuttosto complessa, che si sviluppa su diversi livelli sia per lo stile espositivo non più tanto comune nel moderno scenario letterario. E, a ragione della originalità crea- 23 tiva dell’autore, il M° Davide Giove ha voluto dedicare a Lui e al pubblico presente “La vita è un suono soavemente imperfetto”, opening act per flauto solo su musiche di J. S. Bach, G. P. Telemann, D. Giove, S. Mercadante e C. Debussy che, per oltre venti minuti, ha letteralmente inchiodato i presenti. La lettura di alcuni brani del testo, fatta da Luciana Ranaldo, ha sostituito il dibattito che solitamente si svolge negli incontri con l’Autore. Infatti, gli stralci del libro sono stati scelti con l’obiettivo di mettere in luce luoghi, personaggi, cose e vicende sui quali l’autore, di volta in volta, ha espresso valutazioni e considerazioni alla base delle sue scelte. Tuttavia l’autore ha sottolineato che originariamente il suo intento era quello di scrivere un libro che avesse come elemento centrale la maternità ma via via che l’opera prendeva corpo, l’interesse si estendeva anche ad altri ambiti, che hanno contribuito, in conclusione, alla creazione di un romanzo assi più complesso ma che non ha perso il senso originario di partenza. Ed è così, chi ha avuto la fortuna di leggere il libro, rimane irretito non soltanto dalle vicende dei personaggi (ben 42) ma dai diversi e vari modi di essere madre che lì, nel cratere del vulcano, a Salino Reale, sono presenti e si rigenerano in tante diverse modalità… proprio come a voler sottolineare che di madre ce n’è più d’una. La serata si è conclusa con l’intervento del presidente del circolo Arci di Ginosa che ha ringraziato il pubblico per la partecipazione e l’autore per la sua disponibilità dando appuntamento al... prossimo libro Lina Luisi foto Erasmo Mazzone 24 n. 25/26 - 21 dicembre 2013 MARIA DONNA CONVIVIALE Una comunità in festa La festa della comunione, la festa della partecipazione. La parrocchia vive nei volti e nelle iniziative dei giovani e dei gruppi. Mai come quest’anno la celebrazione della festa dell’Immacolata e stata pensata e vissuta come momento di unione e di condivisione delle varie realtà parrocchiali che, ognuno con i propri carismi, potenzialità e modalità di approccio, ha proiettato all’esterno un messaggio di amore e di energia, in cui, guardando a Maria, ognuno si è veramente sentito parte di un tutto. Fin dal pomeriggio di sabato, ancora prima della Messa solenne, animata da canti e preghiere di tutti i gruppi ecclesiali, il sagrato della nostra chiesa si è animato di lavori, odori e sapori, che richiamavano l’impegno di tutti a farci comunità, uscendo dai nostri personali confini e andando ad incontrare l’altro, oltre noi stessi, con quello che siamo e quello che portiamo. Dopo la celebrazione eucaristica, molto sentita e partecipata, cui tutti hanno dato il loro particolare apporto, scout, Masci, Comunità Maria, Rinnovamento nello Spirito, Neocatecumenali, Gruppo dei Catechisti e dei Ministri straordinari, Dreamers e Followers, c’è stato un momento di gioiosa convivialità con pettole, baccalà e salsicciotti, gli stand gastronomici hanno riscaldato i cuori, combattendo, col calore e la fragranza dei cibi, le primi avvisaglie di un rigido inverno. Ma la vera stupefacente novità di quest’anno sono stati i giovani, tutti indistintamente hanno collaborato alacremente alla sacra rappresentazione teatrale, a prescindere dal singolo gruppo di appartenenza. Partendo da una piece teatrale di Dario Fo, “Maria sotto la Croce”, e approntando sketch comici e in vernacolo, i ragazzi hanno insegnato a tutti, che si può riflettere anche sorridendo, era come se l’eredità di Padre Andrea, a cui va ancora il nostro grazie, continuasse a guidarli alla riscoperta di Gesù e di se stessi.. I giovani, sono sempre più ricettivi e più bravi di quello che noi adulti spesso pensiamo. E se prendessimo esempio da loro, nei nostri itinerari e cammini di fede? In quest’ottica di reale condivisione, anche la Messa e la fiaccolata di domenica, con l’affidamento della nostra città nelle mani della Vergine è stata viva di un popolo in cammino, in cui Maria si fa via verso Cristo e verso i fratelli. Michele Pacciano foto Erasmo Mazzone attualità “LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI. STRUMENTI PER IL MARKETING E L’IMPRENDITORIA” DI GIOVANNI MATERA Un libro – cassetta, in cui sono raccolti tutti gli articoli, scritti dall’imprenditore laertino Giovanni Matera. Sono strumenti di riflessione, derivanti da esperienze di vita vissuta, quella professionale inclusa, che, in qualche modo, l’autore ha voluto mettere a disposizione degli imprenditori, dei manager, ma, anche semplicemente di coloro che non intendono essere spettatori passivi della propria vita. “La cassetta degli attrezzi. Strumenti per il marketing e l’imprenditoria”, così come scrive nella presentazione Nunzio Tria, è il frutto delle “ricerche sul marketing relazionale ed esperienziale”, che Giovanni Matera continua a svolgere sul campo, da bravo imprenditore qual è. In poco più di duecento pagine, sono riportati i concetti essenziali, sviluppati da Matera, durante “i suoi approfonditi studi, condotti sull’umanizzazione dei rapporti negoziali e lavorativi”. Ne emerge il suo fervente impegno nel sociale, la maniera creativa ed equilibrata con cui dirige la propria azienda, l’entusiasmo garbato e persuasivo, che contagia la sua famiglia, i collaboratori, gli amici ed i clienti. “Ognuno di noi - dice Matera - nel proprio piccolo, è un imprenditore, qualunque sia il proprio ruolo nella società: padre, madre, figlio, nonno, professionista, dipendente, precario o disoccupato. Ciascuno è titolare dell’impresa di se stesso e, come tale, unico attore del proprio destino. Pertanto, non può ridursi a spettatore della propria esistenza. Sappiamo tutti che i sogni generano idee e sono le idee, che fanno girare il mondo. Di conseguenza, quando non ne abbiamo delle altre, vuol dire che abbiamo smesso di sognare ed è lì che finiamo nei sogni altrui, riducendoci a spettatori passivi nella commedia della nostra vita”. E, allora, come fare per diventarne o ritornare ad esserne protagonisti? Ci viene in soccorso questo volume, nel quale sono forniti gli strumenti per superare la rassegnazione e diventare artefici del proprio destino di uomini e di imprenditori della propria vita, compresa quella professionale. Ravvedendone l’utilità formativa per le giovani generazione, il dirigente scolastico dell’I.I.S.S. “Orazio Flacco” di Castellaneta, dott.ssa Vita Maria Surico ha accettato di buon grado che il volume di Giovanni Matera fosse presentato nella propria scuola. Massimiliano Doro attualità n. 25/26 - 21 dicembre 2013 Capitali della cultura Nel settembre scorso, rispondendo ad una iniziativa del 1985 finalizzata al proprio modo di vivere ed allo sviluppo culturale, 21 città italiane hanno presentato ad una commissione di 13 membri, 6 italiani e 7 europei la propria candidatura a Capitale Europea della Cultura per l’anno 2019. Delle 21, 15 sono state escluse e 6 ammesse alla selezione che avverrà nell’autunno prossimo per eleggere nel 2015 la vincitrice. Tra le escluse Taranto, tra le ammesse Matera e Lecce. E qui alcune considerazioni sono d’obbligo. Taranto e Matera sono città ben note e conosciute a tutti noi ginosini. Ricordi di scuola, parentele, amicizie, interessi ci legano a tali centri, Taranto oltretutto è la nostra capoluogo provinciale, non sappiamo ancora per quanto, mentre Matera con le sue manifestazioni culturali, religiose, quasi giornalmente viene frequentata da concittadini; non dimentichiamoci che fino a poco tempo fa Ginosa apparteneva alla diocesi di Matera ed Acerenza, va detto ancora, che per alcuni nostri modi di vivere, di esprimerci, ed anche per alcuni tipici piatti della nostra cucina, ci si avverte più la vicinanza con la montana Lucania che alla bimare Taranto. Ed a proposito di Taranto, debbo confessare che a suo tempo mi sorprese la candidatura, sorpresa dovuta al particolare periodo che la città attraversa. Taranto oggi, con l’ILVA quotidianamente sui media, le sue ciminiere, le sue polveri, le sue preoccupanti patologie oncologiche in aumento, ci ha quasi del tutto fatto dimenticare la Taranto “felix” ed opulenta di un tempo, capitale della Magna Grecia, ricordata da Pitagora, celebrata da Orazio, patria di Leonida, Archita, Paisiello; ed ancora il suo mare, i suoi accesi tramonti sulle due isole del golfo, le splendide ville di un tempo sulle dolci colline di mar piccolo, dove una leggenda vuole Adamo peccatore ma perdonato dal padreterno, sorpreso dalla bellezza del luogo, tutto scomparso, divorate dalle profonde fauci dell’acciaio prodotto in abbondanza. Sorpreso, come dicevo, telefonicamente contattai il dottor Nicola Baldi, presidente del comitato Taranto capitale, che mi illustrò “Dato il momento negativo e di profonda depressione, il riconoscimento potrebbe essere la ragione di un riscatto per una visione diversa e migliore della nostra città”. La commissione, escludendo Taranto, ha Natale 2013 Nicola Tuseo 25 esternato il dubbio di queste premesse. Ed eccoci a Matera, la città che sentiamo più vicina, della quale conosciamo tutto, le sue strade, le sue chiese, le sue feste, e soprattutto i suoi “Sassi”. I Sassi, l’abitare in grotta, il pregare in grotta e creare con il vivere in grotta le condizioni di sopravvivenza per sé e per i propri animali, con una natura non certo benigna. E così, la grotta, l’antro, il vuoto scavato nel pieno di quel tufo fragile e facilmente scolpibile, diventa dimora, definita “vergogna” dalla mentalità fascista, ma “civiltà rupestre” da l’Unesco che con la sua tutela premia la lunga, tenace, incredibile resilenza del materani. E partendo dal concetto di resilenza ecco il modo di vivere quanto mai unico ed originale che cerca di limitare il cemento e di utilizzare al massimo gli spazi disponibili, senza voler sottrarre altro suolo all’ambiente. Se in grotta si è fatto del vuoto nel pieno (montagna) per creare la dimora, successivamente dal vuoto (spazio) si cerca il meno possibile, di fare il pieno (abitazioni, uffici, palazzi). Ed è questo che Matera propone e chiede di essere notata. Un esempio: alcuni kilometri della vecchia ferrovia, oggi in disuso, vengono divisi in lotti di un kilometro ciascuno ed assegnati a quei progetti che meglio evidenzieranno la creatività, l’ingegno, il tornaconto economico, senza innalzare grattacieli, ciminiere, ponti, casermoni sprecando spazio, verde, acqua, cielo. È questa la candidatura della Matera del 2019. Dimostrare come si possa vivere bene senza alterare l’ambiente naturale. I sassi traslocati nel cinema, hanno fatto conoscere Matera al mondo, e tanti da tutto il mondo hanno raggiunto Matera, una città senza ferrovia, senza aeroporto, senza autostrada, sembra impossibile, ma lo è, e vuole rimanere tale e mostrare a tutti nel 2019, come si possa vivere, crescere a trarne vantaggi senza ferrovie, aeroporti ed autostrade. Nicola Tuseo 26 il racconto n. 25/26 - 21 dicembre 2013 Babbeo Natale La porta di casa era aperta. Le luci erano spente e non si sentiva nessun rumore. Il giovane Natale capì che era il momento giusto per agire. Caricò il sacco in spalla ed entrò. Si mosse lentamente per non fare rumore e rischiare di essere scoperto. Per di più nel suo primo giorno di lavoro. Seguire le orme familiari non è facile. Natale temeva il confronto più di ogni cosa. Soprattutto si rese conto che per la prima volta era da solo. Non c’era suo padre a seguirlo. Non si trattava di una simulazione in una casa di cartapesta con dei fantocci avvolti tra le coperte. Era tutto vero. Sentiva distintamente i respiri dei bambini e sapeva bene quanto fosse lieve e pieno di attesa il sonno della vigilia. Era la sua grande occasione per dimostrare di essere un degno erede. Non doveva sbagliare. Aveva dimenticato qualcosa? Ripassò a memoria: il sacco con i doni era tra le sue mani, il cappello che lo rendeva invisibile era sulla sua testa, gli occhiali per vedere al buio erano sul suo naso, le scarpe magiche con cui avrebbe allertato le renne, al battito dei tacchi, erano ai suoi piedi. Poteva dunque iniziare. Bastava trovare l’albero, oppure il presepe. Controllare l’indirizzo e i pacchi abbinati. Non doveva essere poi così complicato. Eppure una strana sensazione lo pervade- va. Quella del disastro imminente. Un soffio di vento fece sbattere la porta talmente forte che la casa tremò. Ecco che cosa aveva dimenticato. Che sciocco, imperdo- nabile dimenticanza. Per un attimo sentì tuonare la voce di suo padre! Chiudi sempre la porta se vuoi restare Babbo Natale, altrimenti in un attimo si ricorderanno di te come di “Babbeo Natale”! Non fece in tempo a capire che cosa davvero stesse accadendo che un paio di occhi dritti e spalancati si aprirono come due fari nel buio della sala. Natale fece un balzo indietro e per lo spavento quasi dimenticò di essere invisibile. Gli occhi avanzarono e poco a poco poté distinguere nitidamente un bambino goffo e sgraziato che attendeva sveglio il suo arrivo. Si aggirava furtivo come un ladro nella notte, con una penna in una mano e una lampadina nell’altra. Natale trattenne il fiato, s’irrigidì come uno stoccafisso, poi iniziò a tremare. Il piccolo si fermò e si voltò di scatto, come un felino che ha fiutato la preda. Poi per fortuna, non vedendo niente di strano, riprese a camminare. La lampadina illuminò prima l’albero, poi le palle colorate che lo addobbavano, la neve finta che imbiancava le foglie sintetiche e infine le lettere appoggiate al camino. Il piccolo prese quella che portava la firma di Luca. La lesse scandendo le parole ad alta voce, come si fa in prima elementare, quando non puoi ancora farlo a mente perché altrimenti a quei suoni non corrispondono significati. Caro Babbo Natale sono Luca, sono bravo e vado bene a scuola, vorrei che tu mi portassi un trenino e un sommergibile rosso. Grazie babbo natale e buona notte. Natale si tranquillizzò. Il bambino non era un megalomane ma piuttosto sintetico e pragmatico. A quel punto il piccolo scrivano posizionò la lampadina in modo che illuminasse il foglio e con la penna aggiunse una postilla alla missiva. P.S. spero di non essere troppo in ritardo ma ti volevo dire che ho cambiato idea. Il trenino non mi serve, voglio un radar. Grazie tante e quando esci chiudi la porta. A quel punto Natale, mentre il bambino scompariva nel buio con la stessa velocità con la quale era comparso, capì chi avesse lasciato la porta di quella casa aperta nella notte. Si rese conto di non avere con sé un radar. E nemmeno un briciolo della fantasia dei suoi clienti. Soprattutto sapeva di dover tornare indietro e che scovare un radar in magazzino non sarebbe stato facile. Povero babbeo. il racconto n. 25/26 - 21 dicembre 2013 27 Giuseppe Galeota e Francesco Santantonio raccontano Continua la nostra ricerca sui giovani che si sono diplomati presso l’Istituto “M. Bellisario” di Ginosa per vedere cosa succede dopo aver conseguito il diploma. Questa volta intervistiamo due giovani che hanno conseguito il diploma di geometra e che oggi sono due giovani professionisti apprezzati. Parliamo dei geometri Francesco Santantonio e Giuseppe Galeota. Entrambi nati nel 1986 ed entrambi diplomatisi il 2005. Cominciamo chiedendo a Giuseppe Galeota di raccontarci la sua esperienza. «Mi sono diplomato da geometra il 2005 presso l’Istituto “Bellisario” e immediatamente, mi sono iscritto alla facoltà di ingegneria a Matera e dopo ho avuto la possibilità di svolgere il servizio civile presso il Comune di Ginosa per la realizzazione del progetto “Ginosambiente”. Proprio questa esperienza mi ha permesso di conoscere alcuni imprenditori e con uno di questi ho avviato una attività di collaborazione con una società della provincia di Taranto. Ovviamente questa collaborazione non mi permetteva più di frequentare l’Università e decisi di abbandonare gli studi. Con questa società ho lavorato 5 anni e mentre lavorato ho conseguito, nel 2009, l’abilitazione all’esercizio della libera professione di Geometra. Successivamente, l’azienda presso la quale lavoravo ha cessato l’attività e ho deciso di proseguire a tempo pieno nell’attività di libero professionista. Attività che svolgo con soddisfazione.» Giuseppe Ci vuoi raccontare qualche cosa della tua esperienza scolastica? «Devo dire, in tutta sincerità, che gli anni di frequenza dell’Istituto Bellisario sono rimasti nel mio cuore per tante ragioni. In primo luogo perché in quella scuola ho avuto modo di apprendere quella che oggi è diventata la mia professione e questo è stato possibile in quan- to avevamo dei docenti straordinari. Straordinari sul piano professionale e straordinari sul piano umano. In quella scuola sono cresciuto e sono diventato una persona che oggi, può affrontare tranquillamente i problemi e le difficoltà che la vita ci mette di fronte.» Anche Francesco Santantonio ci racconta la sua esperienza post-scolastica. «Anche io, come Giuseppe, mi sono diplomato nel 2005, anche io ho svol- to il servizio civile presso il Comune di Ginosa. Il mio servizio è stato svolto presso l’Ufficio Tecnico del nostro Comune e proprio questa collocazione mi ha permesso di lavorare fianco a fianco del responsabile dell’Ufficio, l’Architetto Luigi Traetta, questa esperienza mi ha permesso di toccare con mano la complessa materia dei Lavori Pubblici. Devo anche aggiungere che l’aver svolto il Servizio Civile presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Ginosa, mi ha messo in contatto con altri tecnici professioni di del settore e tra questi ho avuto modo di conoscere e lavorare per circa 4 anni con l’ingegnere Infante. Devo aggiungere che sono prossimo alla laurea in ingegneria, frequento la facoltà di Ingegneria edile presso l’Università di Bari e, se non ci sono intoppi, il prossimo anno dovrei conseguire la laurea. Attualmente, ho avviato l’attività di designer in collaborazione con Giuseppe e portiamo avanti l’attività professionale. Diciamo che stiamo lavorando in un periodo non certo felice per il mondo dell’edilizia.» Anche a Francesco ho chiesto dei ricordi di scuola… «Non posso che confermare le cose dette da Giuseppe, la frequenza della scuola è stata una tappa importante e felice della mia vita. In quella scuola sono cresciuto, ho imparato a svolgere il lavoro che faccio oggi e ho anche imparato come vivere nella società. La scuola non è solo formazione professionale è anche formazione della persona e all’Istituto Bellisario io credo di aver trovato le persone giuste che mi hanno permesso di affrontare la vita con la giusta determinazione.» Giuseppe e Francesco lavorano nel loro studio professionale e questo è stato possibile perché hanno saputo fare tesoro degli insegnamenti ricevuti a Scuola e a quello ci hanno aggiunto la volontà di fare. 28 attualità n. 25/26 - 21 dicembre 2013 RICERCA & FORMAZIONE Entusiasmo, passione e… “Ci sono persone che non fanno altro che lamentarsi e, quando diventano vecchie, si pentono di non aver fatto niente per cambiare le cose”. Il mondo è in continuo mutamento e, ogni giorno che passa, vivere diventa sempre un po’ più complicato: superare le sfide che esso ci propone, è quasi impossibile se non si hanno entusiasmo e passione. Un entusiasta è anche un appassionato talmente convinto della propria capacità di realizzazione e di riuscita, che mette passione in tutto ciò che fa. Se ascoltiamo un imprenditore di successo, mentre parla della propria impresa, nei suoi occhi potremo vedere la fiamma della passione. Egli si mostrerà emozionato per il proprio successo e parlerà delle difficoltà che incontra nella vita, come normali problemi facenti parte integrante delle battaglie da vincere. L’entusiasmo e la passione quindi sono fondamentali, ma… da soli non bastano. Una ricerca condotta su un campione d’imprenditori di successo ha identificato cinque caratteristiche essenziali grazie alle quali un capitano d’impresa raggiunge il successo: 1. Alto livello di energia E’ necessario impegnarsi a fondo, per riuscire a fare le cose: perseverare per portarle a termine, possedere energia fisica e mentale; avere spirito d’iniziativa, vigore e molta forza di volontà per condurre un progetto o un sogno fino al loro compi- mento. 2. Pensare da imprenditore Per avere successo l’imprenditore deve essere innovativo nelle idee e nelle azioni per concretarle: pensare o esplorare soluzioni non ortodosse; fare confronti intelligenti; tirare conclusioni su di essi e usare la ragione in termini pratici, teorici e astratti. 3. Talento per le relazioni interpersonali E’ una caratteristica che riguarda la volontà e disposizione a lavorare con gli altri: accettare commenti; sorridere anche quando le cose vanno male. (Questa sembra essere la caratteristica più importante, secondo lo studio). 4. Abilità comunicativa E’ una caratteristica che riguarda la capacità di esprimersi in modo chiaro, senza giri di parole e senza troppa ricercatezza; è la predisposizione ad ascoltare le persone, di capire e assorbire quello che dicono; è anche scrivere in maniera semplice e comprensibile al fine di trasmettere fiducia nelle persone con cui si comunica. 5. Conoscenze tecniche Le conoscenze tecniche sono, curiosamente, le ultime della lista. Riguardano la capacità del manager di ottenere ed elaborare le informazioni su ciò che fa e su ciò che accade nel suo settore e, di conseguenza, capire quali siano i cambiamenti in arrivo e prepararsi ad affrontarli adeguatamente. Tutto questo, ovviamente, richiede non solo forza di volontà, studio, dedizione, ma è necessario anche agire con rapidità. E’ più utile prendere venti decisioni al giorno, di cui cinque sbagliate, che prenderne solo cinque, anche se tutte giuste. Se il grande Pelè avesse aspettato di poter giocare al Maracanà, per cominciare la sua carriera, probabilmente non sarebbe mai diventato Pelè, né avrebbe mai giocato al Maracanà. Pelè ha iniziato a giocare in un campetto qualsiasi di Bauru, una cittadina dello stato di San Paolo, in Brasile. Un bel giorno è arrivato al Maracanà e ai più grandi stadi del mondo. Non è partito dall’alto. Allo stesso modo, noi, se prima di agire aspettiamo di avere raggiunto tutte le condizioni ideali, non combineremo mai niente. Se non possediamo il computer migliore, facciamo il meglio che possiamo con quello che abbiamo. Se non abbiamo il personale migliore, formiamolo. Se non disponiamo delle condizioni ideali, facciamo uso di ciò che abbiamo in quel momento; così, un giorno, anche noi potremo arrivare al nostro Maracanà. L’importante è mettersi a giocare. Non c’è bisogno di aspettare di avere tutto, o di sapere tutto, per mettersi in azione. E’ l’azione stessa che ci permetterà di progredire nel sapere. Giovanni Matera Per consultare altri miei articoli: www.materarredamenti.it > Blog attualità n. 25/26 - 21 dicembre 2013 29 30 n. 25/26 - 21 dicembre 2013 n. 25/26 - 21 dicembre 2013 31 MONSIGNOR SANTORO PARLA DEL NATALE AL II PREMIO “TARAS PAX” FIAT 500 1.2 lounge2012nero m. FIAT 500 1.2 lounge2012grigio FIAT 500 1.2 lounge2012grigio FIAT panda 1.2 classic2012Grigio sc. FIAT panda 1.2 classic2012nero FIAT panda 1.2 classic2012argento FIAT PUNTO 1.2 easy 2012argento FIAT PUNTO 1.2 easy 2012grigio sc FIAT PUNTO evo 1.3 m. jet 95 cv dynamic 2011nero m. FIAT PUNTO evo 1.3 m. jet 95 cv dynamic 2011grigio sc FIAT PUNTO idea 1.3 m.jet 95 cv active 2011argento FIAT BRAVO 1.9 M. 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La premiazione della seconda edizione del Premio “Taras Pax”, la manifestazione organizzata dalla Caritas Diocesana di Taranto in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale “Rinnovamento & Partecipazione”, ha rappresentato un’occasione per abbracciare simbolicamente tutta la società premiando tre personalità che possono sembrare distanti anni luce, e che invece sono accomunate da un massimo comun denominatore: l’impegno nel sociale a favore dei più deboli. La serata si è tenuta presso il Teatro Spadaro di Massafra e, presentata da Nicla Pastore, si aperta con i saluti di Martino Tamburrano, Sindaco di Massafra, di Salvatore Perillo, presidente APS Rinnovamento & Partecipazione, e di don Nino Borsci, direttore Caritas diocesana Taranto. Sul palco erano seduti anche alcuni extracomunitari richiedenti asilo politico e protezione internazionale che vengono assistiti a Massafra con le attività di accoglienza e integrazione del Progetto Motus Animi, finanziato dal “Ministero degli Interni - Servizio Centrale del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati”. La serata, alla quale è intervenuto Gregorio Andria, Preside della Facoltà Ingegneria di Taranto del Politecnico di Bari, è stata impreziosita dalle performance della pianista Viviana Lasaracina e dei cantanti lirici Adriana Damato e Fabio Perillo, accompagnati al pianoforte da Davide Dellisanti. A questi è stato consegnato il Premio Artisti per la Pace dal senatore Pietro Liuzzi della Commissione Pubblica Istruzione e beni culturali del Senato, che ha avuto parole di apprezzamento per “il Premio Taras Pax che riconosce l’impegno solidale e che, per la prima volta, affianco alle autorità porta su un palco tanti ragazzi che raggiungono il nostro Paese fuggendo da guerre e persecuzioni politiche”, insieme a Virgilio Bruno, responsabile amministrativo dell’APS Rinnovamento e Partecipazione. Il Premio Taras Pax “Ecclesia” è stato conferito all’Arcivescovo di Taranto, S.E. Mons. Filippo Santoro, che lo ha ricevuto dalle mani di Don Nino Borsci: dopo aver ringraziato gli organizzatori, l’Arcivescovo ha sottolineato l’importanza della carità e della prossimità, svolta egregiamente sul territorio dalla Caritas diocesana, e a tal riguardo ha raccontato un aneddoto di cui è stato protagonista: al termine di un convegno in università in via Duomo, l’Arcivescovo è stato fermato per strada da un umile residente del Centro storico che lo ha pregato di recarsi nella sua abitazione per benedire i suoi due figli disabili; al termine della visita la madre, con le lacrime agli occhi, ha ringraziato Monsignor Santoro dicendo “oggi in casa nostra è entrato Gesù” e il padre “la Chiesa dovrebbe essere sempre così, presente dove c’è più biso- gno”. Accomiatandosi, Monsignor Santoro ha augurato a tutti che il Santo Natale sia improntato allo spirito e alla speranza che ha trovato in quella casa della Città Vecchia di Taranto. Il premio Tarax Pax “Società Civile” è andato alla Banca di Credito Cooperativo di Massafra, un istituto di credito che – come ha ribadito il presidente Giuseppe Cavallo ritirando il premio – da sempre cerca di aiutare ed essere vicino a chi ha più bisogno, sia nel mondo dell’impresa sostenendo piccoli artigiani e aziende in difficoltà, sia nel sociale con tantissime iniziative, dai pacchi alimentari per le famiglie povere fino a donare un ascensore all’ospizio per evitare le scale agli anziani. La BCC Massafra rappresenta un esempio di come sia possibile coniugare il fare impresa con il sostegno a chi vive un disagio. Il premio Taras Pax “Pubblica Amministrazione” è andato al giovanissimo consigliere comunale di Palagiano Francesco Serra perché, sempre lontano dai riflettori dei media, da tempo si reca con suoi amici a fare volontariato a favore degli extracomunitari presso il centro Motus Animi di Massafra: visibilmente emozionato, con esemplare umiltà Francesco Serra ha detto di sentirsi “piccolo” rispetto a tali esempi di impegno costante e carità verso il prossimo, ma allo stesso tempo onorato e spronato da questo riconoscimento per impegnarsi con maggiore slancio a favore della sua comunità e dei più bisognosi. Marco Amatimaggio 32 argomenti n. 25/26 - 21 dicembre 2013 Interrogazione di Lospinuso su Laboratorio d’analisi ginosino. Il Consigliere Regionale di Forza Italia Pietro Lospinuso ha rivolto al Presidente della Regione e agli Assessori al Lavoro ed allo Studio e Formazione una interrogazione a risposta scritta nella cui premessa ha evidenziato che “Sono sempre crescenti i disagi, e le conseguenti proteste, dei cittadini ginosini per le mancate e/o parziali prestazioni erogate, in regime ambulatoriale, dall’unica struttura operante sul territorio per le analisi di Patologia Clinica, denominata “Laboratorio di Analisi Ginosino” insistente a Ginosa e Marina di Ginosa ed accreditata dall’ASL Taranto. Tale situazione è dovuta ai pesanti tagli nel budget che tale laboratorio ha subito negli anni ad opera della ASL di Taranto, come si evince dal seguente prospetto riepilogativo dei tetti di spesa assegnati dal 2006 ad oggi: A tal riguardo l’interrogante considera che “appare del tutto illogico questo progressivo strangolamento di una struttura che serve una popolazione stabile di 22 mila abitanti in un territorio vastissimo che comprende anche Marina di Ginosa e che quindi registra anche un forte aumento di residenti nella stagione estiva, quando nella vicina Laterza per un’analoga struttura, che serve molti meno abitanti, è stato giustamente riconosciuto per il 2013 un tetto di spesa di circa 100 mila euro superiore, di fatto inducendo i ginosini a recarsi colà con relativi disagi per effettuare le analisi cliniche. Lospinuso rileva altresì che “tale discriminazione si aggiunge, a carico della comunità ginosina, ad altre analoghe ad opera sempre della ASL di Taranto, quale la sottrazione del servizio di mammografia presso un Poliambulatorio sempre più svuotato ad onta delle tante promesse di potenziamento della medicina territoriale. Associandosi a quanto richiesto dal Sindaco di Ginosa, il Consigliere Regionale chiede pertanto al Presidente della Regione ed all’Assessore alla Salute “di conoscere 1) quale criterio è stato seguito nella delibera del Direttore Generale della ASL n. 1256 del 14.11.2013 riguardo la ripartizione del budget dell’anno 2013 2) quale grado di umiliazione dovranno ancora raggiungere le titolari del “Laboratorio di Analisi Ginosino” che operano nel territorio comunale ininterrottamente da oltre 35 anni offrendo alla comunità ginosina servizi efficienti e dotati di apparecchiature tecnologicamente all’avanguardia e di eccellenza.” Per la Segreteria Tommaso Francavilla Gli eroi della vita quotidiana siamo tutti noi di Giulio Pinto Voi che lottate ogni giorno nello studio come nel lavoro, che credete ancora nel futuro anche se il momento storico in cui viviamo non è dei migliori, voi che scegliete di costruire una famiglia nonostante il lavoro precario, voi che non rinunciate ai vostri sogni personali e professionali, voi che lottate perché i vostri progetti non vengano oscurati da burocrazie e furbizie, voi che credete ancora nel merito e non nelle scorciatoie, voi siete ‹eroi quotidiani› e potete adesso essere d›esempio per tanti! Siete eroi perché ogni giorno ce la mettete tutta, date il massimo e non mollate mai. Perché solo con passione, gioia e sacrificio si realizza il vostro sogno, l›orgoglio di sé! Certo ci sono persone più fortunate di altre, ma la fortuna si costruisce e conquista ogni giorno, con dedizione e impegno! Uno su mille ce la fa? Sbagliato! Se uniamo le forze potranno farcela in tanti, voi eroi di questa nostra vita quotidiana potreste essere di esempio per molti! Tutti noi possiamo essere una squadra se ogni giorno giochiamo insieme la partita con la vita! E› in questo gioco che entrano in campo i valori più importanti! E› su questo campo che tanti scoprono di essere appunto eroi e possono così aiutare gli altri a diventarlo, a crederci! Essere eroe non è facile, implica rinunce e sacrificio, ma porta immensa soddisfazione. Sei anche tu un eroe? Raccontaci tutte le volte che ti sei guardato con soddisfazione allo specchio e ti sei sentito un piccolo ‹eroe quotidiano›. Bastano 140 caratteri su Twitter utilizzando l›hashtag #eroiquotidiani e potrai contagiare qualcuno, infondere coraggio a chi ne ha bisogno. Più saremo a raccontare il nostro ‹essere eroi quotidiani›, più lungo sarà il ‹Manifesto dell›eroe›. Le nostre esperienze potranno aiutare chi è in difficoltà, chi ha bisogno di una piccola spinta e di una nuova energia per combattere e diventare esso stesso un ‹eroe quotidiano›. Ragazzi siamo una squadra, giochiamo tutti insieme, adesso! Roberto e Vittorio Baggio. Prendendo spunto dal messaggio di Baggio, auguro a tutti i lettori (pochi), a tutti quelli che mi amano ed a tutti quelli che mi odiano, buone feste: “ La felicità cercatela in voi e non fuori di voi!!” argomenti n. 25/26 - 21 dicembre 2013 Nonno Donato racconta Cari amici lettori de La Goccia, sono Nonno Donato che vi racconta la sua esperienza di vita, dall’alto dei suoi 92 anni. Intanto vorrei rivolgere a tutti voi gli auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo. In questa occasione vorrei ricordare a tutti noi (anche a me) che il 25 aprile del 1945 l’Italia uscì da una guerra disastrosa e ne uscì con le ossa rotte. Vedere l’Italia in quegli anni era come vedere l’immagine di “Gesù Cristo disceso dalla Croce”: tutto distrutto, miseria e fame e tanti morti. Nel 1946 venne svolto un referendum e l’Italia divenne una Repubblica. Le sorti della nostra nazione erano affidate, sostanzialmente, ai tre partiti che costituivano il Comitato di Liberazione Nazionale: Partito Comunista Italiano, Democrazia Cristiana e Partito Socialista Italiano. Uomini come De Gasperi, Nenni, Togliatti, e come il presidente della Repubblica Enrico De Nicola si dimostrarono statisti attenti e capaci. Il discorso che voglio farvi è molto semplice. In quegli anni l’Italia dimostrò tutta la sua capacità di saper reagire e affrontare le difficoltà con coraggio e spirito di sacrificio. I tre partiti che dicevo prima (Pci, Dc, Psi) pur scontrandosi politicamente, riuscirono in quella grande opera di ricostruire un Paese fatto a pezzi e in macerie dopo la guerra. Furono ricostruiti ponti, ferrovie, autostrade. Vennero ricostruite anche le strade poderali e venne realizzata la Riforma Agraria. Tanto per citare alcuni esempi di quella grande opera di ricostruzione, vorrei ricordare la nascita del rione La Martella a Matera che serviva proprio tutti i nuo- FRANCO GRILLO Voto di preferenza Voto di preferenza Voto di preferenza SALVATORE TITO DI MAGGIO Voto di preferenza Voto di preferenza MAURIZIO MARCELLO CLAUDIO PITTELLA Voto di preferenza Voto di preferenza FLORENZO DOINO Voto di preferenza Voto di preferenza PIERNICOLA PEDICINI Voto di preferenza Voto di preferenza ILE M -SI MARIA MURANTE Voto di preferenza C FA DORIANO MANUELLO ELISABETTA ZAMPARUTTI Voto di preferenza vi proprietari o coltivatori diretti figli della Riforma Agraria. 33 Non parliamo poi di quello che si è fatto per dissetare la nostra gente: le diverse dighe: Pertusillo, San Giuliano, Sinni, tanto per citarne alcune. Ecco, quello che è accaduto quando, in Italia, a comandare era sostanzialmente 3 partiti. Questa mia considerazione mi porta a dire che se ci sono tanti galli in un pollaio non fa mai mattina. Noi siamo passati da tre grandi partiti a una miriade di piccoli partitini e, come nel pollaio, quando ce ne sono troppi non fa giorno, così l’Italia si barcamena in una crisi che sembra non finire mai. Anzi per essere precisi sembra quasi che tutti questi galli siano solo capaci di fregarsi le uova e lasciare il popolo nella miseria. Vi chiedo scusa se mi sono lasciato prendere da queste considerazioni politiche, se le ritenete sbagliate potete anche richiamarmi. Adesso vi saluto e vi dò appuntamento al nuovo anno. Da nonno Donato, ancora tanti auguri di buone feste. Donato Cardinale Lospinuso (FORZA ITALIA): “Non saranno gli anatemi di Losappio a farci approvare l’eco-tassa.” Il Consigliere Regionale di FORZA ITALIA Pietro Lospinuso ha diffuso la seguente nota: “Francamente ci mancava l’ accusa di essere il partito delle “discariche” da parte dall’exAssessore all’Ambiente, nonché esponente autorevole del Partito di un Governatore che è stato per lunghi anni Commissario con pieni poteri all’emergenza ambientale. Se in Puglia siamo ancora quasi all’anno-zero in materia di politiche dei rifiuti, con conseguenti ed inquietanti problematiche anche sanitarie, si deve infatti alla devastante incapacità di programmazione di queste due legislature regionali, che per esempio hanno fatto della Provincia di Taranto la pattumiera di tutta la Puglia, tant’è che soltanto poche settimane fa si è dovuto rimettere mano ad un “piano” velleitario ed immaginifico che non poteva non fallire e che portava la firma- udite, udite- proprio dell’amico e collega Losappio. E sapete chi se ne è avvantaggiato? Proprio il “partito delle discariche” di cui pertanto il buon Losappio deve essere considerato, fors’anche suo malgrado, socio “ad honorem”. Per carità, sbagliare è umano. Ma scaricare i propri errori, attraverso un ennesimo balzello, sulle spalle di cittadini inermi ed incolpevoli è peggio che diabolico: è vergognoso. Questa è la ragione della nostra battaglia contro l’eco-tassa, alla quale non saranno gli anatemi di chicchessia a farci rinunciare.” Per la Segreteria - Tommaso Francavilla 34 attualità n. 25/26 - 21 dicembre 2013 Wi-Fi FINALMENTE LIBERO…? Un Easter egg, tradotto letteralmente dall’inglese, significa “uovo di Pasqua”. Ma nel mondo digitale, ha un altro significato. Un Easter egg in informatica è una piccola “sorpresa”, una funzione inaspettata nascosta dallo sviluppatore in un programma, con l’unico obiettivo di sorprendere e suscitare un sorriso in chi lo usa. Le Easter egg sono quasi sempre animazioni, piccoli giochi e sorprese innocue: non si tratta di virus, worm o trojan, tranquilli. Per accedere alle Easter egg occorre una specifica combinazione di tasti o una gesture, spesso inattese e complicate. Raccogliamo alcune delle Easter egg più carine nascoste nel motore di ricerca Google . Con Google possiamo fare una marea di cose: il problema è che spesso non lo sappiamo. L’uso più diffuso, che poi è quello basilare, è di digitare alcune parole ed affidarci alla buona sorte. Poi i più esperti affinano le ricerche con l’utilizzo di alcuni trucchi, di alcuni accorgimenti che ci permettono di avere dei risultati migliori, con un numero di link inferiori ma più attendibili. Ci sono tanti trucchi semplici che permettono ricerche più raffinate e veloci. Non si parla solo delle solite virgolette, dei soliti AND (per trovare siti che contengano entrambi i termini), OR (siti che contengono o un termine o l’altro) e nemmeno AROUND (lo conoscevate? Una via di mezzo tra la ricerca normale e quella tra virgolette). Come immaginate, di idee e di furberie ce ne sono tante. Ne ho selezionate alcune per voi . Ad esempio trovare le pagine vecchie di siti attuali; ci piacerebbe leggere un vecchio articolo della Repubblica, ma non ricordiamo bene il titolo? La cosa migliore è premettere il nome del sito e poi la chiave di ricerca. Ad esempio, scriviamo: repubblica.it e poi, a piacere, quello che si vuole (ad esempio, repubblica.it chiara maci). Funziona sempre. Il completamento automatico è meraviglioso , infatt basta inserire un asterisco * tra le chiavi di ricerca per indicare “qualsiasi cosa”. Il Completamento automatico è un semplice trucco, proviamo ad inserire “vs”. Ad esempio, Apple vs Android, o Sky vs Mediaset Premium. Ma quando non si sa bene con cosa mettere a confronto un elemento, è bene affidarsi ancora al completamento automatico. Apple vs____? e Google risponderà inserendo le alternative più diffuse. Si può anche chiedere “meglio di____” e Google, ancora, completerà. Per trovare i risultati usciti anche dieci minuti fa (o anche meno), c’è un trucco, e riguarda la Url. basta infatti aggiungere sigle come &tbs=qdr: alla fine della url, e specificare il tempo che si vuole definire. Ad esempio, h5 per indicare cinque ore, n5 per cinque minuti, e s5 per cinque secondi. Così, per i risultati degli ultimi 10 minuti occorrerà aggiungere &tbs=qdr:n10. Facile no? Perfetto per le news. Invece con la funzione “Binary”, il risultato ci viene fornito con il sistema numerico binario. Se poi vogliamo far apparire un cuore su Google, allora copiamo e incollamo questa funzione matematica sqrt(cos(x))*cos(300x)+sqrt(abs(x))0.7)*(4-x*x)^0.01, sqrt(6-x^2), -sqrt(6-x^2) from -4.5 to 4.5“, Se vogliamo il “meteo”, seguito dal nome della città, possiamo conoscere le condizioni meteorologiche di molte città del mondo, o il nome della squadra, o del campionato, possiamo avere i risultati e i prossimi incontri per vari sports, oppure un calcolo da eseguire, possiamo avere il risultato immediato (es.: 4 + 3). Anche per espressioni matematiche, conversioni di valuta e di unità di misura. Se digitiamo il nome di un film e la zona, possiamo trovare la recensione e gli orari di programmazione nei cinema, oppure il nome o il codice postale di una località, possiamo vederne la mappa , o il numero di spedizione di un pacco, possiamo rintracciarlo e avere links rapidi per visualiz- zare lo stato della spedizione, o dei termini tra virgolette, troveremo la frase esatta e non parole chiave, rendendo la ricerca più precisa, con asterisco in mezzo ad una frase, indichiamo la possibilità di un’altra parola qualsiasi tra quelle digitate. Es: casa * fiori, o il segno «-» (meno) prima di una parola, la escluderemo dalla ricerca, o il segno più, tra due parole, indichiamo che devono essere nell’ordine in cui le scriviamo, o «site» seguito dall’indirizzo di un sito senza www e dalla parola da cercare, renderemo la ricerca mirata all’interno del sito ad esempio, site:sito.com casa, o la «tilde» prima di una parola, troveremo tutte le parole correlate, o due anni, tra due puntini (es.: 1998..2006), troveremo i risultati di ricerca riferiti a quell›arco di tempo, o»cache:»seguito dal link di un sito web, possiamo accedere alla copia di pagine scomparse di siti che danno errore perchè chiusi o sovraccarichi. Inoltre digitando alcune di queste patrole chiavi otterrremo ad esempio: ALLINURL: seguito dalle parole che cerchiamo (esempio: allinurl:piripicchio), avremo tutti i link che contengono nella stringa quelle parole. LINK: seguito dal link di un sito (esempio: link:https://piripicchio.com), ci verranno elencati tutti i siti in cui il link, o il collegamento compare. INTEXT: seguito dall’argomento che ci interessa, potremo accedere a tutte le pagine web che conyengono, nel testo, l’argomento. RELATED: seguito dal link di un sito, ci rimanderà a tutti i siti similari. FILETYPE: seguito dall’estensione di un file e da un argomento (esempio: filetype : pdf casa), possiamo trovare i documenti in quel formato. ALLINTITLE: seguito da 1 o più parole, troviamo solo i titoli che le contengono. TIME :seguito da una località (esempio: time Parigi), avremo l’ora esatta in quella località. TILT :semplicemente......avremo un Google un pò......scombinato. Divertente! DO A BARREL ROLL, vedremo la pagina fare una rotazione a 360° su se stessa. http://lmgtfy.com//?q= seguito da una parola, si attiverà una divertente funzionalità automatica di ricerca di google about:robots ....troverete una sorpresa! Provare per credere. Un augurio di buone feste a tutti i lettori Roberto Muscolino attualità Le massime del VEGA Movimento Incerto Sono passati circa 10 giorni dall’inizio della protesta ad oltranza su tutto il territorio nazionale, ad opera dei gruppi unificati sotto il nome di Movimento 9 Dicembre. Una protesta ampiamente giustificata dalle mostruosità che il popolo italiano sta subendo da diversi anni e che passano inosservate agli occhi dei potenti. Una protesta però, talmente disomogenea, che non ha ne capo ne coda. Gli obiettivi sarebbero lodevoli, ma non ci si è posti la domanda: in caso di vittoria delle nostre battaglie e dei nostri ideali, cosa facciamo domani che siamo al potere? Secondo me, ci sarebbe da lottare molto più di adesso, in quanto i gruppi facenti parte del movimento sono storicamente in contrasto fra loro, e sicuramente non andrebbero d’amore e d’accordo incondizionatamente. Ci sono gli estremisti di sinistra e di destra, poco avvezzi ai gemellaggi, gli ultras, gli autotrasportatori, agricoltori di tutt’Italia, i commercianti e in generale tutti gli studenti. La protesta ha avuto momenti di tensione e falsi momenti di tregua, come le centinaia di video che riprendevano le forze dell’ordine slacciarsi i caschi in solidarietà dei manifestanti. Parlando con alcuni di loro ho carpito la vicinanza vera dei poliziotti con i manifestanti, ma neanche il tempo di accender la tv, che il ministro dell’interno Alfano, riferisce in parlamento che il gesto non era per solidarietà ai cittadini che protestavano, ma anzi, era una normale procedura in caso di calma nella manifestazione, e quindi non c’era bisogno della tenuta antisommossa. Qualcosa non coincide, una delle parti è senz’altro menzognera. Il fervore non deve affievolirsi, ma bisogna stilare un piano di azioni seguenti alle proteste, perché urlando e rovesciando il potere non si ottiene nulla, i risultati si ottengono soltanto dopo la tempesta per rialzare un Paese, che ad oggi è in ginocchio su tutti i fronti, realizzando progetti a lungo termine, restituendo equità sociale ai cittadini, giudicando per direttissima tutti i responsabili del fallimento Italia, e dando loro un giusto processo. Solo così potremmo definirci cittadini liberi, altrimenti saremmo sempre dei collusi col potere forte e approfittatori egoisti, oltreché complici!! Vincenzo d’angelo AVIS: IL 22 DICEMBRE SI DONA!!!!! Il 2013 sta per terminare e l’Avis pensa già al 2014 con molta accuratezza. Tanti i progetti in cantiere e moltissimi i temi che saranno trattati dall’Associazione. Tutto questo, senza dimenticare che, domenica 22 dicembre, c’è la giornata di donazione per tutti i soci e per chi volesse donare per la prima volta (minimo 18 anni d’età compiuti). Poiché mancheranno soli tre giorni al 25, donare varrebbe come grandissimo regalo di Natale per chi ne necessita. NON MANCATE. n. 25/26 - 21 dicembre 2013 35 Europa-Regioni: entro il 2020 in discarica solo rifiuti non riciclabili - La Commissione ambiente del Parlamento europeo ha accolto la proposta di Vittorio Prodi (Partito democratico) di proibire la messa in discarica e l’incenerimento di tutti i rifiuti riciclabili e recuperabili. Per adeguarsi al deliberato dell’Eurocamera, vi sarà tempo fino al 2020. “Il Parlamento europeo ha lanciato un segnale forte affinchè quel 79 per cento di rifiuti plastici che oggi vengono bruciati o interrati vengano restituiti alla nostra economia come risorse. Si tratta di 20 milioni di tonnellate di materiale da non gettare via, viste le attuali pesanti conseguenze per l’ambiente e la salute umana”, ha detto l’europarlamentare Prodi. Su sua proposta, saranno eliminati, sempre entro il 2020, anche le sostanze pericolose ancora utilizzate nella produzione delle plastiche, come i metalli pesanti, insieme a quei materiali cosiddetti oxo-frammentabili, che in realtà non si degradano in ambiente e che contengono pericolosi additivi chimici. Parallelamente, verrà drasticamente ridotto e proibito anche l’utilizzo dei sacchetti di plastica monouso non biodegradabili e non compostabili. Canta Storie L’Associazione, inoltre, ricorda a tutti i soci che, presso la sede sociale, è possibile ritirare il dono annuale. L’AVIS DI GINOSA E MARINA DI GINOSA AUGURA UN BUON NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO A TUTTI I SOCI, I DONATORI, I COLLABORATORI E LA CITTADINANZA TUTTA Baldassarre (Baldo) D’Angelo – Addetto stampa 36 n. 25/26 - 21 dicembre 2013 JUNIORES: IL LATERZA PORTA A CASA DERBY E PRIMATO. 7-1 SUL GINOSA GINOSA, STADIO MIANI Sulla carta il Laterza partiva favorito dal pronostico e la classifica parlava chiaro, laertini in vetta, ginosini nelle parti basse. Le differenze tecniche e di età, si sono notate già dal fischio d’inizio, con il Laterza padrone del campo e il Ginosa alla vana ricerca del fraseggio. Laterza mai in apprensione e subito in vantaggio con Anzillotta (uno dei tanti ex in campo), il raddoppio è di Clemente, poi ci pensano Mastrodomenico (doppietta), Vannella, Rigido, e una sfortunata autorete di Vecchione a delineare il match. Per il Ginosa, la magra consolazione del gol della bandiera di Mastrovito. Con questa vittoria il Laterza resta in vetta. PRIMO TEMPO Laterza immediatamente pericolo con le conclusioni di Mastrodomenico e Iacoviello, e subito Pellicoro chiamato a intervenire, per sventare gli attacchi. Dopo alcuni minuti di equilibrio, i laertini passano. Iacoviello tira di sinistro e trova la deviazione del portiere. Sul susseguente corner, uscita a vuoto dell’estremo difensore e Anzillotta, ben appostato, deposita in rete di testa. 1-0 ospite. Nonostante il vantaggio, il copione non muta e il Laterza schiaccia il Ginosa per chiudere la gara. Al 32’ arriva il gol. Clemente sfugge alla difesa, mette a sedere il portiere, e gonfia la rete. Il primo tempo si chiude con altre occasioni sprecate, e con il primo tiro del Ginosa da parte di Novario. SECONDO TEMPO La partita viene chiusa al 51’. Mastrodomenico sfrutta la sua velocità e solo dinanzi a Pellicoro, lo mette a sedere e calcia verso lo specchio. Il pallone è toccato da un difensore ma finisce comunque in rete. 3-0. La partita non muta e il Laterza arrotonda con Vannella, Rigido, una sfortunata autorete di Vecchione e la seconda sigla di Mastrodomenico. Il Ginosa reagisce con una traversa di Novario (bravo Russo a deviare) e con la bella rete di Mastrovito, utile per il morale del giocatore e per gli almanacchi. Ginosa: Pellicoro, Pavone A., Punzi, Vecchione A., D’Angelo, Bianco V., Vecchione An., Pavone L., Galante, Novario, Mastrovito. A disposizione Guarino, Donno e Bianco P. Allenatore Pavone. Laterza: Russo, Galante, Fasano, Girardi, Adorisio, Vannella, Mastrodomenico, Iacoviello, Anzillotta, Lombardi, Clemente G. A disposizione Clemente A., Rizzi, Comparato, Busto, Rigido, Mianulli, Capodiferro. Allenatore Passarelli. NOTE:spettatori circa 100 Baldassarre (Baldo) D’Angelo avvenimenti avvenimenti n. 25/26 - 21 dicembre 2013 37 Club One Ginosa Taekwondo I.T.F. Alessandro Di Franco convocato in Nazionale Manovra Fiscale Novità Numerosi gli emendamenti presentati in sede parlamentare per l’approvazione della manovra fiscale e finanziaria per l’anno 2014. Ecco una sintesi delle principali novità. Sostegno a donne e giovani under 35 Il sistema degli incentivi per l’autoimprenditorialità gestito da Invitalia viene completamente modificato. I contributi a fondi perduto saranno sostituiti da mutui agevolati per gli investimenti a tasso zero , con una durata massima di 18 anni. L’importo del mutuo potrà coprire, al massimo, il 75% della spesa ammissibile. Potranno accedere a queste agevolazioni le micro e piccole imprese costituite da non più di sei mesi e composte da soci di cui più della metà siano donne o giovani tra i 18 e i 35 anni. Bonus libri Sulla spesa annuale per acquisto di libri sostenuta nel triennio 2014 – 2016, spetterà la detrazione fiscale del 19%. Tale sgravio non potrà superare i duemila euro, di cui mille per testi scolastici e universitari e mille per altre pubblicazioni. Sono esclusi i libri digitali. L’obiettivo è quello di favorire una maggiore diffusione della lettura. Stanziamento previsto 50 milioni. RC auto Per chi accetterà di installare sull’auto la “scatola nera” scatterà uno sconto del 7% sulla polizza RC. Ulteriore riduzione è prevista per i contratti che prevedono la riparazione presso una carrozzeria convenzionata al posto del risarcimento per equivalente. In caso di processo giudiziario i testimoni da utilizzare dovranno essere indicati nella denuncia di sinistro. Dott. Mario D’Alconzo In data 30 novembre e 1 dicembre 2013, presso la città di Livorno, si è svolta la selezione per la Nazionale Italiana che rappresenterà i colori azzurri al prossimo Campionato Europeo del 2014. I migliori atleti provenienti da tutta Italia sono giunti a questo importante appuntamento sportivo e ovviamente a rappresentare Ginosa c’era il nostro concittadino di Franco Alessandro, cintura nera III° dan (già, ricordiamolo, Campione Italiano 2013), accompagnato dal maestro Di Franco Leonardo. Tutti gli atleti presenti si sono confrontati tra loro nelle specialità del Taekwondo, ovvero Forme, Combattimenti, Tecniche Speciali e Prove di Potenza. Al termine delle due giornate di allenamento, la commissione tecnica della Nazionale, ha pubblicato la lista dei convocati e la specialità per cui l’atleta è stato selezionato. Tra 130 atleti presenti, solo 40 persone sono state selezionate tra cui, con grande soddisfazione, il nostro ginosino nella specialità Prove di Potenza. Un breve accenno alla specialità Prove di Potenza: consiste nel rompere con cinque tecniche differenti ( Pugno,Taglio di mano, Calcio circolare,Calcio Laterale e calcio a 360 gradi) quattro Tavole ad incastro. Il nostro atleta alla selezione è riuscito a rompere tutte le tavole in tutte le specialità, il solo su 130 persone. Una vera prova di pura forza ed esplosività muscolare. Bisogna specificare che erano 8 anni che un ginosino non entrava in Nazionale, per la precisione dal 2005 infatti gli ultimi erano stati Di Franco Leonardo e Caccetta Nando. Con Alessandro il numero degli atleti ginosini Babbo Natale il 24 dicembre al rione Poggio per regalare caramelle ai bambini La vigilia di Natale sarà speciale per coloro i quali avrenno modo di andare per via Martiri D’Ungheria, infatti, alcuniesercenti della zona (Supermercati DOC, Farmacia Comunale, Merceria Incanto, Macelleria Giacoia e Elettrodomestici Carmine Malvani), hanno impegnato Babbo Natale che “siederà” in una comoda poltrona in attesa di poter regalare a tutti caramelle e dolci. L’iniziativa non è la sola, anche altri commercianti, in queste giornate di festa si stammo cimentando con varie iniziative e spettacoli. Livio Rizzo che hanno vestito i colori azzurri dal 1990 ad oggi sono 7 ovvero; Mancini Dino, Mancini Maurizio, Caldarulo Michele, Ravaschieri Giuseppe, Caccetta Nando, Di Franco Leonardo e ultimo Di Franco Alessandro. Ora il nostro atleta dovrà affrontare numerosi allenamenti e ritiri con la squadra azzurra e nel mese di aprile 2014 dovrà gareggiare al Campionato Europeo. Imbocca al lupo Alessandro….. siamo sicuri che rappresenterai la nostra Nazione e la nostra Ginosa nel migliore dei modi…… Istr. Di Franco L. 38 eventi sportivi n. 25/26 - 21 dicembre 2013 PARMA CLUB GINOSA: DOMENICA POSITIVA PER IL SETTORE GIOVANILE Se la prima squadra inciampa in quel di Paolo VI (Taranto) contro il Real Statte, il settore giovanile del Parma Club Ginosa porta a casa due vittorie incoraggianti sia con i giovanissimi che con gli allievi, ottenendo classifica e morale. Gli allievi provinciali si impongono nel derby cittadino con una vittoria importante in un match combattuto contro i pari età del Ginosa, giocando con tanto agonismo e voglia di fare. Decidono gli acuti di De Biasi nel primo tempo, bravo ad insaccare in mischia in area di rigore, ed una staffilata nella ripresa di D’Angelo, che si spegne imparabilmente nel sacco. Il Ginosa dimezza lo svantaggio a pochi minuti dal termine con una punizione dal limite calciata da Pavone, riaccendendo una partita che vivrà pochi istanti prima del fischio finale. Tabellino Ginosa: Pellicoro, Leanza, Arapi, Pavone, Panetta, Cinieri, Donno, Lazzaro, Scalise, Vecchione, Acqusanta. A disp. Tamborrino, Palomba, Angerame, Cella, Petrelli, Bozza. Allenatore Giosuè Parma Club: Ginosa: Manzari, Ribecco, Di Tinco, Di Lena, Piccolo, Montanaro, De Biasi, Vizzielli, Bastelli G., D’Angelo, Binetti. A disp. Tucci, Bastelli M., Pastore, Canora, Caponio, Basto, Basta, Vestita. Allenatori Ratti - Giangipoli Arbitro: Carmignano di Taranto *** I Giovanissimi Regionali che recuperano la seconda giornata di campionato rinviata per lutto dopo l’alluvione, hanno battuto il Circolo Culturale Nuova Taras per 3 a 2, in una partita pirotecnica con tanti colpi di scena. Avanti gli ospiti (squadra apprezzabile per gioco e disciplina) con un’azione di rimessa, i ginosini subiscono un inizio difficile, complice anche il palleggio degli avver- sari. La scossa arriva verso la metà di tempo: la squadra inizia a carburare e Capurso trascina i suoi realizzando prima il pari, e servendo poi l’assist facile facile per Negro, per un 1-2 che ribalta il risultato. I tarantini non si scompongono, e su una dormita della difesa locale trovano il pari che porta le squadre negli spogliatoi. Nella ripresa il Parma Club entra deciso nel conquistare i 3 punti, giocando con ritmo e cuore, e Negro che avviatosi in contropiede trafigge il portiere in uscita. E’ 3 a 2. I gialloblù continuano ad attaccare cercando costantemente il raddoppio, ma sciupano numerose palle gol e passaggi decisivi. A dieci dal termine però un intervento scomposto di un difensore locale in area induce l’arbitro ad assegnare un rigore che viene calciato fuori da un calciatore ospite. Scampato il pericolo il Parma Club amministra gli ultimi minuti liberando al fischio finale, la gioia per la terza vittoria consecutiva. Tabellino Parma Club Ginosa: Apollaro, Frammartino M., Dragone F., D’Ambrosio M., Roberto, Dragone D., D’Angelo, Passarelli, Negro, Schembri, Capurso. A disp. Costantino, D’Ambrosio N., Frammartino C., Di Tinco, Filieri, Notaristefano. Allenatore Contangelo A.P.C.D. Nuova Taras: Motolese, Bolognini, D’Elia, Guitto, Grande, Serafini, Pinto, Gaeta, Trisolini, Napolitano, De Santis. A disp. Tanese, Stanzione, Castellano, De Florio, Sarli, Sperti, Boccadamo. Allenatore Brignolo Arbitro: Calabrese di Bari Baldassarre (Baldo) D’Angelo eventi sportivi n. 25/26 - 21 dicembre 2013 39 TERZA CATEGORIA: CINQUE RETI SUBITE A STATTE. NETTO PASSO INDIETRO TARANTO La capolista Statte porta a casa i tre punti con una semplicità non preventivabile alla vigilia. Certo, avevano i favori del pronostico ma nessuno avrebbe mai pensato a una simile superiorità dei tarantini. Parma Club molle sulle gambe e mai in partita (seppur con qualche conclusione pericolosa), e giocatori cardine non all’altezza della sfida. Statte immediatamente in vantaggio e sempre padrone del campo, in rete vanno Tocci, Montervino A., Cristofaro, Gioranna e Sudoso. Per lo specialista delle punizioni Chirico, questa volta solo un incrocio dei pali. PRIMO TEMPO La gara inizia con lo Statte che impone un gioco arioso e rapido, e il Parma club costretto sulla difensiva con chiusure anche affannose. Al 5’ si sblocca il match. Montervino entra in aerea e viene atterrato da Bozza. L’arbitro assegna il penalty che Tocci trasforma con freddezza, spiazzando Ferrini. La partita si addormenta e il Parma club sfrutta le poche occasioni. Nel giro di dieci minuti, il portiere di casa Peluso, sbaglia due rinvii facili e per poco non riapre la gara. Sulla prima disattenzione, la sfera lambisce il palo alla sua destra, sulla seconda, Mancino calcia a botta sicura, ma vede terminare la corsa del pallone a pochi centimetri dall’altro palo. Passata la paura, lo Statte trova il raddoppio. Corner battuto dalla sinistra e uscita infelice di Ferrini. Montervino ringrazia e deposita in gol. 2-0 al 20’. Il Parma club spreca altre due occasioni con Bramo e Mancino, ma deve ringraziare la poca precisione dei gialloverdi di casa, che sprecano il possibile 3-0. SECONDO TEMPO Nonostante la strigliata negli spogliatoi, non muta la partita e, nel giro di dieci minuti, lo Statte si ritrova sul 4-0. Il terzo gol nasce da un cross, la difesa si addormenta e permette a Cristofaro di realizzare. Il quarto scaturisce da un pallone perso in mediana. Palla imbucata per vie centrali e rete di Gioranna. Fra il 60’ e il 75’ il Parma club sfiora il gol della bandiera ma subisce anche il quinto schiaffo di giornata. Stessa azione del quarto sigillo, ma a cambiare è solo il realizzatore. Questa volta segna Sudoso. STATTE:Peluso, Protopapa, Giannotta, Gioranna, Greco, Padalino, Montervino A, Montervino G., Tocci, Chirico, Cristofaro. A disposizione Minosa, Marino, Sudoso, Formisano, Valente, Catapano, Miola. Allenatore Montervino PARMA CLUB: Ferrini, Lasorella, Di Donato, Bianco, Bozza, Iacovino A., Mazzone, Cazzetta, Mancino, Calabrese, Ranaldo. A disposizione D’Angelo B., D’Angelo G., Iacovino C., Maggiore, Miccoli, Liotino, Bramo. Allenatore Russo Baldassarre (Baldo) D’Angelo Lospinuso (FI): “Dal piano-Lorenzin l’azzeramento finale della Sanità in Provincia di Taranto. Grazie soprattutto a Vendola.” “La notizia dell’inserimento di 4 Ospedali della Provincia di Taranto (Castellaneta. Grottaglia. Manduria e Martina Franca) nell’elenco di quelli che un piano redatto dal Ministero dell’on.Lorenzin ipotizza di chiudere equivale al suono sinistro delle campane a morto su quel pochissimo che resta del Servizio Sanitario Regionale nella Provincia-Cenerentola di Puglia dopo la desertificazione di cui alle politiche vendoliane. Ma anche di questo Vendola e compagni devono rispondere perché, se gli ultimi nostri Ospedali sopravvissuti alle sue sadiche cure al di fuori del Capoluogo provinciale sono tutti al di sotto dei fatidici 120 posti-letto che costituirebbero la nuova soglia di sopravvivenza, lo dobbiamo soprattutto alla cura dimagrante cui sono stati sottoposti in questi anni, letteralmente sulla pelle delle nostre popolazioni, documentabilmente le più danneggiate dai tagli di Vendola. A tal riguardo non ci confortano certamente le battaglie argomentate e documentate che pur abbiamo condotto a suo tempo contro tali falcidie, denunciando le gravissime sperequazioni che in esse si compivano a carico della nostra Provincia. Ovviamente saremo al fianco del nostro deputato Gianfranco Chiarelli che ha prontamente iniziato ad alzare le doverose resistenze a livello nazionale e stimoleremo la Regione a resistere a sua volta. Ma intanto non possiamo non evidenziare che, se siamo a questo punto, anche Vendola e compagni devono risponderne.” Per la Segreteria - Tommaso Francavilla 40 attualità n. 25/26 - 21 dicembre 2013 attualità n. 25/26 - 21 dicembre 2013 41 PRIMA CATEGORIA / Rammarico per una vittoria sfumata all’ultimo minuto PRIMA CATEGORIA / Pari a reti bianche nel delicato match contro i quotati brindisini Nonostante una prestazione eccellente ed una rimonta da “urlo” al vantaggio dei padroni di casa, firmata dal neo acquisto Presicci e dal “bomber” Picci (sesto centro stagionale), i biancazzurri sciupano diverse palle-gol per chiudere il match e vengono beffati in “zona cesarini”. I biancazzurri, nonostante una prova superlativa, non riescono a sfondare le barricate innalzate da un Pezze poco propositivo che si accontenta di un punto prezioso. Con un uomo in meno per tutta la ripresa (espulso Pagone per una decisione arbitrale molto discutibile), i ginosini hanno tenuto testa ai quotati avversari sfiorando la vittoria nel finale. Alla ripresa del campionato (05/01/2014), dopo la sosta natalizia, il Ginosa sarà impegnato in trasferta contro un ostico Palagiano vittorioso sul difficile campo di San Marzano: servirà carattere e determinazione per ritrovare la marcia vincente. Ginosa, pari-beffa al 90’: a Pulsano si ferma la marcia vincente Pari “beffa” per il Ginosa in quel di Pulsano, dove a tempo scaduto viene raggiunto dai padroni di casa che ringraziano e portano a casa un punto prezioso. Sul punteggio a favore di 2-1, i biancazzurri hanno avuto diverse occasioni per chiudere il match, ma hanno peccato di cinismo in fase conclusiva. Prima frazione equilibrata con entrambe le squadre un po’ contratte. Prima occasione per i rossoblu di casa quando al 22’ Di Anna si oppone con bravura ad una punizione maligna dal limite calciata da Peluso. Sugli sviluppi del susseguente angolo (23’), Lorè incorna sottomisura e trafigge l’estremo difensore ginosino: 1-0. Il Ginosa si scuote ed al 33’ Dragone scaglia un gran destro dal limite impegnando severamente Franchini. Sul corner seguente (34’), il neoacquisto Presicci svetta imperiosamente in area infilando la sfera sotto l’incrocio: 1-1. La ripresa vede i biancazzurri intraprendenti e determinati che trovano il vantaggio ma non riescono a chiudere la gara, facendosi raggiungere nel finale. Passano sei minuti e gli ospiti trovano la rete del 2-1 grazie al “bomber” Picci (sesto centro stagionale) che raccoglie una palla “sporca” in area e non lascia scampo a Franchini. A quel punto i padroni di casa avanzano il baricentro lasciando ampi spazi al contropiede veloce degli ospiti. Al 9’ Maggi calcia a lato da buona posizione, mentre al’11’ il neo entrato Lovecchio, dopo una bella galoppata sulla corsia di destra, calcia sul portiere ignorando alcuni compagni meglio posizionati in area. Su capovolgimento di fronte (12’), Pulpito sorprende la retroguardia ginosina ma Di Anna chiude bene lo specchio salvando il risultato. Altra occasione nitida per i biancazzurri al 32’ quando Maggi, ben servito in profondità, scatta verso la porta ma, al momento del tiro, viene recuperato da un difensore e l’occasione sfuma. Quando tutto lascia pensare alla quinta vittoria esterna di fila, al 45’ giunge la beffa del pari: punizione dal limite calciata magistralmente da Novellino W. che indovina il “sette” alla destra di Di Anna. Nei sette minuti di recupero accade poco o niente, con i biancazzurri che recitano il “mea culpa” per aver perso due punti preziosi. Tabellino della gara (Delfini Rossoblu-Ginosa 2-2) DELFINI ROSSOBLU: Franchini, Sampietro, Solfrizzi, Novellino W., Tempini (23’ st Ricci), Stridi, Santoro, Peluso, Lorè, Carrieri, Pulpito (23’ st Lomartire (50’ st De Santis C.)). A disp.: Salamina, De Santis G., Bianco. All. Novellino G. GINOSA: Di Anna, Bozza, Orfino, Buttiglione, Dragone (4’ st Lovecchio), Delfino, Presicci, Fusco, Picci (19’ st Perrone), D’Onofrio (34’ st De Bellis), Maggi. A disp.: Larocca, Magno, Castellano, Caffè. All. Pizzulli ARBITRO: Galati di Taranto. RETI: pt 23’ Lorè (D), 34’ Presicci (G); st 6’ Picci (G), 45’ Novellino W. (D). NOTE: Ammoniti Carrieri (D), Di Anna e Lovecchio (G). Domenico Ranaldo ([email protected] - www.asginosa.it) Ginosa, solo un pari contro un Pezze rinunciatario Pari agrodolce per il Ginosa al “Miani” che, nell’ultima uscita del 2013, impatta per 0-0 contro un Pezze guardingo e poco propositivo, giunto in terra jonica con l’intento di portare a casa un punto prezioso. Se poi ci aggiungiamo che i brindisini hanno mostrato un agonismo sopra le righe ed hanno giocato in superiorità numerica per tutta la ripresa senza prevalere, questo avvalora ancora di più la prestazione dei padroni di casa. Prima frazione di marca ginosina, con i primi quindici minuti in cui gli ospiti hanno sofferto l’intraprendenza dei biancazzurri. Pronti via ed al 2’ Presicci incorna da distanza ravvicinata costringendo Comes agli straordinari, mentre al 5’ D’Onofrio, su calcio piazzato dal limite, lambisce il palo alla destra del portiere brindisino. Il Pezze si fa vedere solo al 37’ quando un tiro velleitario di Tunzi, su punizione dal limite, termina a lato di poco. Nella ripresa i padroni di casa, nonostante l’uomo in meno, tengono testa ai quotati avversari, sfiorando la vittoria nel finale. Al 3’ l’episodio che sfavorisce il Ginosa costretto a giocare in dieci: Pagone entra in area e, sulla linea di fondo, viene a contatto con un difensore terminando a terra ma l’arbitro, inspiegabilmente, opta per la simulazione estraendo con troppa fretta il secondo giallo che costa l’espulsione al numero sei ginosino. Al 32’ Fusco ci prova con una staffilata su punizione dalla distanza impegnando severamente Comes che respinge con affanno, mentre al 48’ Presicci svetta in area servendo un pallone invitante per Picci che, sottoporta, manca l’impatto con la sfera ed il Pezze ringrazia portando a casa un punto prezioso e conservando l’imbattibilità stagionale. Alla ripresa del campionato (05/01/2014), dopo la sosta natalizia, il Ginosa sarà impegnato nell’insidiosa trasferta di Palagiano, con l’obiettivo di portare a casa un risultato positivo e ritrovare il passo vincente per non perdere contatto dalla zona playoff. La società biancazzurra, insieme alla redazione sportiva de “La Goccia”, rivolge un caloroso augurio di BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO. Tabellino della gara (Ginosa-Pezze 0-0) GINOSA: Di Anna, Bozza, Orfino, Buttiglione, Fusco, Pagone, Presicci, D’Onofrio, Picci (49’ st Novario), Lovecchio, Perrone (22’ st Maggi). A disp.: Larocca, De Bellis, Dragone, Castellano, Delfino. All. Pizzulli PEZZE: Comes, Carparelli, Cisternino, Pace (14’ st De Lorenzo), Telesca, Renna G., Albanese, Santoro, Micele, Tunzi, Renna V. A disp.: Caramia, Palmisano, Taddeo, D’Errico, Chirico, Neglie. All. Insanguine ARBITRO: Abbinante di Bari. NOTE: Ammoniti Bozza e Pagone (G), Carparelli, Pace, Telesca, Albanese, Santoro e Tunzi (P). Espulso al 3’ st Pagone (G) per somma di ammonizioni. Domenico Ranaldo ([email protected] - www.asginosa.it) 42 attualità avvenimenti sportivi n. 25/26 - 21 dicembre 2013 TERZA CATEGORIA: NON BASTA CAZZETTA. IL TORRICELLA AGGUANTA IL PAREGGIO portare a casa un pareggio giusto. La classifica si smuove per entrambe le compagini ma lo Statte vola solitario. PARMA CLUB: Ferrini, Bianco, Di Donato, D’Angelo, Bozza, Cazzetta R., Cazzetta G., Pupino, Miccoli, Ranaldo, Galante. Allenatore Russo TORRICELLA:. Rossetti, Maruggi, Carlucci, D’ippolito, Lacaita, De Santis, Maiorano, Caputo, Maturo, D‘ Amicis, Gualano. Allenatore Nisi. ARBITRO. Dragone Note. Spettatori circa 100 Baldassarre (Baldo) D’Angelo RISULTATI E CLASSIFICA Prima Categoria Pugliese - Girone B 12° giornata – 15/12/2013 GINOSA- STADIO MIANI Dopo le cinque sberle di Statte, il Parma club impatta fra le mura amiche contro il Torricella (battuto 2-1 all’andata). Nonostante il vantaggio di Roberto Cazzetta, e gli oltre sessanta minuti passati in superiorità numerica, i ginosini non riescono a portare a casa i tre punti. Il Torricella ha avuto il merito di non mollare e di restare quadrato e presente per tutta la gara. Il gol del pareggio giunge su un errore in disimpegno del centrocampo, ma è anche abile Maturo a realizzare. In classifica il Parma club sale a 7, il Torricella a 4. PRIMO TEMPO Le due squadre si equivalgono sin dai primi minuti e le occasioni latitano da ambo i lati. Dopo dieci minuti, i padroni di casa iniziano a pressare più alto e a creare qualche grattacapo al Torricella. Miccoli e Galante sprecano una buona occasione al 13’, poi, al 20’ si sblocca la partita. Palla che rimbalza al limite dell’area, Cazzetta raccoglie la sfera e calcia verso lo specchio. Il portiere non ci arriva e il Parma club passa in vantaggio. Proprio nel miglior momento ginosino, complice anche l’espulsione del numero tre avversario, il Torricella perviene al pareggio. Pupino sbaglia il disimpegno e il centrocampista ospite lancia il bomber Maturo. Scatto che brucia la difesa e diagonale che batte Ferrini. 1-1 al 35’. Il colpo si sente e il gioco diviene spezzettato e ricco di agonismo. Non accade più nulla e il primo tempo si chiude così. SECONDO TEMPO Il 4-4-1 del Torricella imbriglia le manovre del Parma club, costretto al lancio lungo in molte circostanze, e nonostante la girandola di cambi, i gol non arrivano. Prima è bravo Ferrini su una conclusione insidiosa, poi, sprecano in successione, Iacovino, Mancino, Raona e Gigi Cazzetta. Gli ultimi minuti vedono il Torricella addormentare la partita, e GINOSA - PEZZE 0 - 0 MARUGGIO / PALAGIANELLO - FASANO 0 - 4 REAL SAN GIORGIO - SIBILLANO 1950 BARI 2 - 0 POLIMNIA CALCIO - CARBONARA 3 - 0 SAN MARZANO - PALAGIANO 1 - 3 NORBA CONVERSANO - DELFINI ROSSO BLU 3 - 2 UNITED MOTTOLA - REAL P. BRINDISI 1 - 2 LATIAS - CASTELLANA 1 - 1 Classifica SQUADRA N P GF GS DR 30 12 10 0 2 34 7 27 POLIMNIA CALCIO 26 11 8 2 1 23 7 16 PEZZE 24 12 6 6 0 17 5 12 REAL SAN GIORGIO 24 10 8 0 2 19 11 8 REAL P. BRINDISI 22 12 7 1 4 17 17 0 NORBA CONVERSANO 20 12 6 2 4 21 15 6 GINOSA 19 10 5 4 1 18 8 10 FASANO PT G V SAN MARZANO 16 11 4 4 3 15 12 3 DELFINI ROSSO BLU 13 11 3 4 4 16 20 -4 PALAGIANO 12 11 3 3 5 14 21 -7 UNITED MOTTOLA 11 11 3 2 6 18 19 -1 CASTELLANA 10 11 2 4 5 14 23 -9 LATIAS 7 12 1 4 7 14 21 -7 CARBONARA 7 11 2 1 8 8 28 -20 SIBILLANO 1950 BARI 6 12 2 0 10 11 24 -13 MARUGGIO / PALAGIANELLO 3 11 0 3 27 -21 PROSSIMO TURNO (05/01/2014 ore 14,30) PALAGIANO - GINOSA CASTELLANA - SAN MARZANO FASANO - POLIMNIA CALCIO CARBONARA - LATIAS DELFINI ROSSO BLU - UNITED MOTTOLA PEZZE - NORBA CONVERSANO REAL P. BRINDISI - REAL SAN GIORGIO SIBILLANO 1950 BARI - MARUGGIO / PALAGIANELLO 8 6 n. 25/26 - 21 dicembre 2013 Pubblicità pagina intera 43