La Goccia n25-26/13hot!

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La Goccia n25-26/13hot!
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n. 25/26 - 21 dicembre 2013
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
Laboratorio…
Sommario
La Goccia n. 25/26 - 21 dicembre 2013
La Goccia
REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE N.
430/92 DEL 15 MAGGIO 1992
Registro Nazionale della Stampa n. 10084
PROPRIETÀ PRO.GE.CO.
SOC. COOP. A R.L.
VIA SAVOIA, 1 – GINOSA
DIRETTORE RESPONSABILE:
STEFANO GIOVE
DIREZIONE:
GIULIO PINTO
ADELE CARRERA
COMITATO DI REDAZIONE
ROSAMARIA BUSTO
ERASMO MAZZONE
PALMA MARTINO
DOMENICO RANALDO
HANNO COLLABORATO
A QUESTO NUMERO:
GIUSEPPE CARRERA
MARIO D’ALCONZO
ROBERTO MUSCOLINO
GIANLUCA CATUCCI
DAVIDE GIOVE
ANTONELLA CARRERA
GIORGIO MOREA
GIOVANNI MATERA
BALDASSARRE D’ANGELO
SARAH SCORPATI
VINCENZO D’ANGELO
CANTA STORIE
MASSIMILIANO DORO
CORRADO STRADA
CARMELO MONACO
DONATO CARDINALE
MINO NOIA
GIUSEPPE PIZZULLI
COSIMO VAVALLO
TOMMASO FRANCAVILLA
LINA LUISI
MARCO AMANTIMAGGIO
NICOLA TUSEO
MICHELE PACCIANA
GIORGIO LOZITO
fOTO:
ERASMO MAZZONE
MICHELE GRECUCCI
Maria Olivari
Antonio Gatto
AMMINISTRAZIONE
VITO CONTE
IMPAGINAZIONE E GRAFICA:
STEFANO GIOVE
STAMPA
Studio Grafico
DIGITAL PRINT
Utopia…
di Sarah Scorpati
pag. 32
Auguri…
Accordo…
Nonno Donato…
Auguri…
Centro anziani…
Ecotasse…
Gerardo Sannelli…
Presepe…
Home page…
Comitato…
Un’impresa…
Le massime…
Le favole di Grim
Le poesie…
Europa…
Le caricature…
Salino Reale
Avis…
Notizie flash…
Andiamo al…
Le massime…
Pd di Ginosa…
Musica e…
Noi e…
Finalmente…
Maria…
Juniores…
Nubifragio…
La Cassetta…
Club One…
Ginosa premiata…
Capitali…
Parma…
Raccolta…
Il racconto…
3º Categoria 1…
Vertenza Miroglio…
Noi del…
Ginosa,beffa…
LeaLi…
Ricerca e …
Ginosa,solo pari…
Ospedali…
Monsignor…
3º Categoria 2…
di Stefano Giove
pag. 4
di Vito De Palma
pag. 5
di Gerardo Sannelli
pag. 6
di Mario D’Alconzo
pag. 6
di Grim
pag. 7
di Giorgio Morea
pag. 7
di Giulio Pinto
pagg. 8/9
di Canta Storie
pag. 10
di Cosimo Vavallo
pag. 11
di Addetto Stampa
pag. 11
di Stefano Giove
pag. 12
di Legambiente Taranto
pag. 13
di Massimiliano Doro
pag. 14
di Massimiliano Doro
pag. 15
Questo numero de
La Goccia è stato chiuso
alle ore 12.00
del 18 dicembre 2013
di Tommaso Francavilla
pag. 32
di Mino Noia
pag. 15
di Canta Storie
pag. 17
di Coop La Serena
pag. 18
di Michele Pacciana
pag. 19
di Giovanni Matera
pagg. 20/21
di Carmelo Monaco
pag. 21
di Gorgio Lozito
pag. 22
di Massimiliano Doro
pag. 22
di Lina Luisi
pag. 23
di Michele Pacciana
pag. 24
di Massimiliano Doro
pag. 24
di Nicola Tuseo
pag. 25
di Antonella Carrera
pag.26
di Esseggi
pag. 27
di Giovanni Matera
pag. 28
di Marco Amantimaggio
pag. 31
di Donato Cardinale
pag. 33
di Tommaso Francavilla
pag. 33
di Roberto Muscolino
pag. 34
di Vincenzo D’Angelo
pag. 35
di Canta Storie
pag. 35
di Baldassarre D’Angelo
pag. 35
di Vincenzo D’Angelo
pag. 35
di Mario D’Alconzo
pag. 36
di Baldassarre D’Angelo
pag. 36
di Leonardo Di Franco
pag. 37
di Baldassarre D’Angelo
pag. 38
di Baldassarre D’Angelo
pag. 39
di Domenico Ranaldo
pag. 40
di Domenico Ranaldo
pag. 41
di Baldassarre D’Angelo
pag. 42
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n. 25/26 - 21 dicembre 2013
La speranza di un 2014
migliore
l’editoriale
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Non poteva chiudersi peggio questo 2013. Le cartelle esattoriali giunte nelle
nostre case in questi giorni ci dicono che il salasso continua e che anche la
“tredicesima” (per chi la riceve) è già stata assorbita da tasse e imposte.
Ricordo ancora quando qualcuno diceva che la crisi era solo una “invenzione” e che pizzerie e ristoranti erano pieni. Oggi, proprio questo settore paga
il prezzo più alto di una situazione economica che si fa ogni giorno più dura.
Lo so questo è il pezzo con il quale si chiude l’anno e, tuttavia, bisogna
rivolgere l’augurio ai nostri lettori. Credetemi, quest’anno è veramente difficile farlo. Lo è se un cittadino tranquillo, un piccolo imprenditore e grande lavoratore come Gerardo Sannelli (il titolare della ditta Sannelli Moto)
decide di scrivere, al sindaco e al consigliere delegato al Bilancio, la lettera
che abbiamo pubblicato, la situazione è arrivata a un punto di non ritorno.
Proprio dal grido di sofferenza che la lettera di Gerardo esprime, credo che
si debba partire per capire anche le cose che accadono in Italia in questi
ultimi tempi.
Quando vediamo la protesta che dilaga in tante parti del Paese, dobbiamo
avere la consapevolezza che tale protesta, nonostante il tentativo di strumentalizzazione di gruppi politici ben individuati, nasce dalle difficoltà che le
famiglie incontrano ogni giorno da diverso tempo.
Il problema è che, molto spesso, a doversi confrontare con la gente (giustamente “incazzata”) sono gli amministratori locali, presi tra due fuochi: da
una parte lo Stato che taglia e dall’altro la scelta se tagliare i servizi o far
pagare balzelli sempre più onerosi.
Eppure, nonostante le difficoltà che ho appena denunciato, io un filo di speranza lo intravedo, quel filo di speranza è la voglia di impegnarsi da parte di tutti.
Io confido che proprio la voglia di superare le difficoltà
e la forza, il carattere degli italiani saranno decisivi in
questa fase molto complicata.
La forza, il carattere, la determinazione la si tocca con
mano e ognuno cerca con i mezzi a propria disposizione
di far fronte, anche con ingegno, a questa situazione.
D’altra parte, proprio noi a Ginosa, stiamo dando prova di uno spirito di sacrificio straordinario e la risposta
che siamo riusciti a dare (e anche quella che abbiamo
ricevuto dalla Istituzioni) all’indomani dei nubifragi del
7 ottobre prima e del 1 dicembre poi ci dimostra che ci
sono le condizioni per sperare.
Qualcuno dice che il peggio è alle nostre spalle e che dal
2014 ci dovrebbe essere una ripresa. Speriamo che sia
così. Speriamo che si riesca a dare una risposta concreta
sul tema del lavoro che è la prima emergenza da affrontare. Noi, qui, in questa parte d’Italia stiamo toccando
con mano gli effetti devastanti della crisi occupazionale:
Miroglio, Natuzzi, Tbm e tante altre piccole realtà ci dicono che sul tema del lavoro si gioca la partita del futuro
e noi questa partita pensiamo la si debba vincere e per
farlo non servono scorciatoie o venditori di fumo.
Auguri a tutti noi, per un buon Natale e un 2014 più generoso per tutti!
Stefano Giove
cronaca
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
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Gli auguri del Sindaco
Vito De Palma
Cari concittadini,
l’anno appena trascorso e che ci
accingiamo a salutare è stato per noi
tutti un anno intenso e per certi versi
difficile e doloroso.
La vita della nostra comunità
è stata sconvolta dall’alluvione
dell’ottobre scorso che ha
lasciato una ferita in tutti
noi con la perdita di quattro
giovani vite.
A loro ed alle loro famiglie
va il mio pensiero e la mia
vicinanza, con la speranza che
il dolore delle famiglie e di chi
rimane possa un giorno essere
lenito.
Mi rivolgo a tutti Voi, ai
ginosini ed ai marinesi che
vivono nella nostra comunità
ed a quelli che si trovano
fuori per motivi di studio e di lavoro, con
emozione e con il ricordo dei momenti
vissuti in questo anno appena trascorso.
Sono consapevole del fatto che i ginosini
ed i marinesi sono particolarmente
attenti a ciò che accade nella loro città,
e questo atteggiamento ha spronato tutti
noi amministratori a fare sempre del
nostro meglio.
Essere pubblici amministratori in questo
momento storico di crisi economica
mondiale significa avere una grande
responsabilità sulle spalle.
Tuttavia, con spirito di servizio abbiamo
sempre cercato di svolgere il nostro
compito con impegno, serietà e dedizione,
senza mai arrenderci davanti agli
ostacoli.
Ci siamo impegnati a trovare le soluzioni
per superare le difficoltà burocratiche
e amministrative che limitano la
libertà degli Enti locali, dimostrando
con il nostro operato che il Comune
è costantemente vicino alle persone e,
in modo particolare, alle famiglie, alle
imprese ed alle attività produttive in
genere.
Il Natale che ci accingiamo a festeggiare
sarà duro per tutti noi e saremo costretti
ad affrontare pesanti sacrifici in un
momento in cui il lavoro manca in molte
famiglie.
L’augurio che sento di rivolgere a tutti
i miei concittadini è un augurio di
speranza e di serenità.
Spero che le difficoltà incontrate da noi
tutti in questo anno possano servire da
stimolo per il futuro.
In diverse occasioni ho avuto modo
di constatare la tenacia ed il coraggio
dei ginosini e dei marinesi, che hanno
saputo e continuano ad affrontare la
crisi cercando di coltivare il loro sogno
di mantenere la comunità viva, ricca di
prospettive e di speranza.
Ci siamo impegnati, nei limiti delle
competenze dell’ente locale, per superare le
difficoltà che incontrano i lavoratori della
Miroglio, della Natuzzi e della TBM.
Abbiamo cercato, nei limiti del possibile,
di sostenere le famiglie bisognose
attraverso i nostri servizi sociali;
di dare impulso alle politiche di
tutela dell’ambiente; di operare
in accordo con il mondo delle
associazioni e del volontariato.
Sono certo che anche per il
prossimo anno avremo la forza
e la determinazione di andare
avanti e di lavorare tutti insieme
per migliorare la qualità della
vita di tutti i cittadini e per
continuare a fare crescere la
nostra comunità.
Buon Natale, dunque, e felice
Anno Nuovo.
IL Sindaco
Vito De Palma
La Redazione si scusa con i collaboratori e con i lettori per i numerosi contributi pervenuti e non
pubblicati e per le rubriche fisse,
temporaneamente sospese. Tali
scelte sono state operate a causa
dei numerosi articoli giunti per i
quali non si poteva, oggettivamente, trovare spazio in questo numero ma che sicuramente saranno
pubblicati prossimamente.
Nelle foto in copertina alcuni presepi in mostra e per i quali scriveremo nel prossimo numero.
La Redazione, vi dà appuntamento
al 18 gennaio 2014
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n. 25/26 - 21 dicembre 2013
cronaca
Gerardo Sannelli scrive al sindaco
dopo aver ricevuto le cartelle
esattoriali di Imu e Tares
Mi rivolgo personalmente a lei Sig. Sindaco ed al vostro assessore al bilancio Giacomo
Cassano.
Con quale coraggio in questo momento critico di serie difficoltà economiche, inviate ai
vostri cittadini e alle piccole partite iva, cartelle esattoriali, conguagli, saldi, IMU-TARSUTARES con importi raddoppiati, decisi da VOI AMMINISTRATORI il 9 novembre 2013 con
urgenza.
E cosa fate?
Ammazzate i cittadini del vostro comune.
BRAVISSIMI.
Sappiamo bene che avevate urgente bisogno di chiudere i bilanci comunali in attivo, e
che di questo vi vantate, ma non si fa massacrando le famiglie già stremati dalla crisi, e
le aziende locali.
Credete che al mattino il popolo Ginosino si sveglia per rubare?
Fino a qualche mese fa credevo e come me tanti concittadini che avevamo un’Amministrazione seria e responsabile che conosceva bene la situazione economica del paese
e che in questo momento ci avrebbe dato una mano, ma ci siamo accorti che non ve ne
importa niente che siete come tutti i politici Italiani.
Inoltre per finire, vorrei ricordare che circa un anno fa, andavate raccontando la bella favola che con la raccolta differenziata dei rifiuti avremmo avuto dei vantaggi. Un paese più
pulito ed un risparmio economico.
Forse in Svizzera ma di sicuro non a Ginosa.
Io ho circa la vostra età, Giacomo mi conosce bene, e non avrei mai voluto pensare che
eravate capaci di creare tanto disagio economico/sociale nel vostro paese.
Fate una visita nelle aziende e nelle famiglie, andate a vedere la gente disperata, state
togliendo anche la forza di SORRIDERE.
Recuperate credibilità fate ancora in tempo.
Gerardo Sannelli
COMITATO 7 OTTOBRE – GINOSA
COMUNICATO STAMPA
Dall’Ufficio Tecnico della Provincia di Taranto si apprende quanto segue.
Il 7 gennaio 2014 sarà formalizzata l’aggiudicazione dei lavori per il ripristino della viabilità
sulla S.S. 580 in corrispondenza del ponte in contrada Sierro delle Vigne.
Alle imprese partecipanti alla gara è fatto obbligo di presentare l’offerta dal lato economico ed il progetto esecutivo sulla base del progetto preliminare predisposto dall’Ufficio
Tecnico della Provincia di Taranto.
Il progetto è stato finanziato dalla Regione Puglia con uno stanziamento di euro 320.000,00
trasferito alla Provincia.
I tempi previsti per l’esecuzione del lavori sono di sessanta giorni dall’inizio degli stessi.
Ginosa 17 dicembre 2013 Il Coordinatore
Dott. Mario D’Alconzo
scherzi a parte
Le favole di Grim
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
Buon immutares
C’era una volta, non lontano da qui, il paese di Occhiocitrullo, lì, quando la stagione si faceva più fredda e il giorno più corto, s’usava
festeggiare il giorno dei doni. Era quello il giorno atteso con più ansia da grandi e piccini. Tuttavia, accadeva che col passar del tempo
i grandi ne ricevevano assai meno dei piccini, perché, si sa com’è, più si cresce e più cattivi si diventa e giacché i doni vanno a quelli
buoni, toccava ai piccoli prendere il grosso dei regali.
Anche per loro, spesso, accadeva che ci fosse qualche brutta sorpresa se nel corso dell’anno non si fossero comportati a dovere ma le
sorprese peggiori toccavano, comunque, ai più grandi.
Addetto alla distribuzione dei doni era un vecchio barbuto tutto di rosso vestito, che tutti chiamavano il Babbo, a volte era davvero il
babbo dei piccoli (o dei grandi) ma laddove un babbo un c’era, veniva in soccorso il babbo di tutti che, in ogni villaggio era incarnato
dal re.
Figuriamoci se a Occhiocitrullo il reBabbo non si prestava volentieri nel ruolo di dispensatore di doni, anzi, a volte, a corte s’apriva
una vera e propria disputa su chi doveva essere il suo aiutante nel consegnarli! Per fortuna, a turno, toccava a tutti fare da scorta a sua
maestà, così, chi più chi meno, lacorte intera riusciva a dare al popolo il proprio dono.
Un anno avvenne che tra i donatori anche messer Braciola dispensò i suoi (pur non essendo un cortigiano), ebbe però la sventura d’arrivare col suo regalo con un anno di ritardo... Ma, si sa com’è, non tutte le ciambelle riescono col buco (in tempo), lui regalò il buco,
la ciambella... Con un anno di ritardo!
Tuttavia, nello stesso anno, sua maestà con un editto annunciò: “Mio amato popolo per il giorno dei doni, farò a voi un regalo speciale,
un dono che non dimenticherete facilmente, un dono che farà la differenza! Vedrete, come si suol dire - mi nominerete! - verrò io stesso,
di porta in porta a consegnarvelo... Ma lo farò quando dormite, proprio come un
vero reBabbo che si rispetti!”
Il popolo, gaudente all’idea che il sovrano l’avrebbe onorato del suo passaggio
di casa in casa, agghindò l’uscio delle proprie misere abitazioni con stelle e ghirlande, non sia mai detto che il re Babbo non ricevesse gli onori dovuti! e si mise in
speranzosa attesa.
A palazzo i preparativi fervevano e sua maestà arruolò tutti i messeri di corte per
preparare i sacchi colmi di missive da trasportare di casa in casa.
“Qui mettete quelle imu.... Qui quelle tarsu... Qui quelle tares... Qui....” Diceva il
re indicando ai suoi fidi i vari sacchi con le sorprese regalo, mentre quelli lo guardavano sconcertati, senza proferir parola.
Sua maestà, quando tutto fu pronto, nottetempo, con l’aiuto del cortigiano di turno
passò di casa in casa a consegnar le missive, le quali non erano uguali per tutti...
Ennò! Sarebbe stata un’ingiustizia consegnarle uguali, alle famiglie piú numerose
la missiva pesava di più a quelle meno numerose pesava di meno... Il giusto è il
giusto!...
Al mattino, il risveglio del villaggio si prefigurava un risveglio di gaudio, tutti avevano avuto il sentore che reBabbo fosse passato a lasciare il suo dono... Il Babbo di
tutti non avrebbe fatto torto a nessuno, si poteva star ben certi!....
Infatti ogni occhiocitrullese, nessuno escluso, era stato nei pensieri del re e ciascuno aveva ricevuto in dono una missiva che annuncia non il ritiro di un dono ma
il pagamento d’una salata gabella, differenziata per famiglia, piú pesante a quelle
più numerose più leggere a quelle meno....il giusto è il giusto! Perbacco!
“Ogni promessa è debito!” Disse il reBabbo al rientro al palazzo.
E in dono, i debiti erano stati profusi con grande dovizia e sua maestà in persona
se n’era fatto carico, come un buon Babbo di natale.
caricatura disegnata da
Sicché, quella volta a Occhiocitrulo s’inaugurò una nuova usanza: nel giorno dei
doni di reBabbo, si ricevevano gabelle da pagare. E quell’usanza è ancora in voga.
Morale della favola: va’ l’a fièrme ù curare ‘a scèse!
Mario Balotelli
Giorgio Morea
La Goccia
ritorna in
edicola il
prossimo
18 gennaio
7
8
cronaca
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
Notizie
Flash
Rubrica a cura di Giulio Pinto
Il Movimento 9 dicembre : cosa è?
Lunedì scorso, 9 dicembre, abbiamo appreso, che il Movimento 9 dicembre, aveva avviato una protesta a livello nazionale,
con posti di blocco sull’intera rete stradale
nazionale. Una notizia che circolava sul
web da un po’ di tempo, ma la maggior
parte degli italiani non naviga sul web per
cui la notizia della protesta è stata, come
direbbe Nassim Nicholas Taleb, filosofo
libanese, “un Cigno Nero”, un evento imprevedibile. La miseria ed il disagio sociale
è ormai palpabile nei ceti sociali meno abbienti, a partire dell’ex ceto medio, siamo
tutti impegnati a restituire ciò che avevamo
costruito in una vita di lavoro per mantenere uno Stato o meglio una Casta che è il
cancro sociale in metastasi. Non se ne può
più ed allora la protesta viene cavalcata dal
Movimento 9 dicembre fondato da Danilo
Calvani, 51 anni, contadino da Pontinia, in
provincia di Latina; in nove mesi ha messo
in piedi un movimento di protesta che, da
nord a sud, sta scuotendo l’Italia. Danilo, è
fiero del lavoro fatto. «Tutto è iniziato il 16
marzo scorso - spiega con orgoglio - nella
cella frigorifera della mia azienda, tra amici.
Lì abbiamo deciso che non si poteva sopportare oltre». Il leader del ‘Coordinamento
9 dicembre’ è cresciuto in una famiglia di
agricoltori, «che mi ha trasmesso i valori
della terra», nell’agro-pontino bonificato
durante il fascismo. In quelle terre vive
con la compagna e quattro figli. «Ho studiato Ragioneria - racconta all’Ansa - ma
ho lasciato l’anno prima del diploma e mi
sono dedicato a coltivare ortaggi». Nel suo
passato nessuna tessera di partito né di
sindacato. «Da giovane - sottolinea - ho
votato Dc e Psi, poi mi sono pentito perché
sono finiti tutti in galera. Negli ultimi anni
ho votato solo in due occasioni, una volta
per Forza Italia e una volta per i Verdi. Nel
2010
ho
partecipato all’occupazione dell’Inps a
Latina, abbiamo fatto una lista civica, mi
sono candidato sindaco ma ho raccolto un
pugno di voti. Forse non aveva funzionato lo
slogan ‘Non ci votate perché non siamo corrotti!». Dopo un lungo tour per l’Italia, il 6 ottobre scorso, sempre nella cella frigorifera di
Pontinia, è nato il Coordinamento 9 dicembre. «All’inizio - aggiunge - abbiamo messo
insieme gruppi che non dialogavano tra loro.
Comitati di categorie delusi dai sindacati, di
cittadini e di principi. Erano un centinaio, ora
aumentano con una tale frequenza che non
riesco più a contarli». «È una rivoluzione
- precisa - che è partita dalle donne, sono
state le prime a volerla. Ci vogliono far passare per violenti, estremisti, mafiosi, fascisti.
Non è così. È il popolo arrabbiato e desolato che è sceso in piazza. Gli estremisti non
hanno nulla a che vedere con noi anche se
la nostra protesta comprende tutte le idee».
Il Coordinamento 9 dicembre è al lavoro, «di
intesa con le questure», per organizzare una
grande manifestazione a Roma. «La nostra ha urlato nella piazza di Genova - è legittima
difesa. Questi parassiti se ne devono andare. Hanno violentato la Costituzione, stanno
uccidendo la Repubblica e distruggendo le
famiglie». Tanti applausi quando ha lanciato
il coro «a casa, a casa». Calvani poi si è tolto qualche sassolino: «Mi accusano di aver
detto che ci vuole un militare al potere - ha
sibilato - mentre avevo dichiarato di fidarmi
solo delle forze dell’ordine». Dopo neanche
un’ora di comizio, ha lasciato Genova destinazione Torino, in Jaguar, facendo storcere
il naso a qualcuno nella piazza. Calvani è
stato bersaglio di critiche per essere arrivato in piazza De Ferrari a Genova a bordo di una Jaguar, guidata da un amico. Al
momento della partenza per Torino c’è stato
uno scambio di battute con un giornalista
che gli chiedeva informazioni sull’uso di
quel tipo di auto. Calvani ha risposto che
la Jaguar è di proprietà di un conoscente
che gli ha offerto un passaggio per i suoi
incontri nel Nord Italia. E’ la solita strategia
della Casta : quando non ha elementi da
offrire si rifugia nella calunnia divulgata da
una stampa ufficiale che vive dell’illegittimo
finanziamento dei giornali e che quindi non
può sputare nel piatto in cui mangia.
Pronto ASLTA? nessuno risponde
Le associazioni si rivolgono a Vendola
…ma anche lui non risponde
La vicenda dello screening mammografico
che la dirigenza dell’ASLTA ha dirottato dal
Distretto socio sanitario 1, quello ginosino
per intenderci, dallo scorso marzo, è stata
fermata dalla burocrazia dell’ente tarantino. Da quella data le centinaia di donne sono costrette a recarsi a Mottola per sottoporsi all’esame mammografico, ma c’è di
peggio poiché se sono prive di mezzi non
ci vanno, abbandonando la prevenzione;
una scelta, priva di una giustificazione, in
quanto: il mammografo ginosino, è perfettamente funzionante ed ha svolto egregiamente la sua funzione finora “pur essendo
analogico”; è notevole il disagio causato
alla comunità femminile del Distretto che è
costretta a recarsi a Mottola; il percorso
stradale tra le due città è lungo quasi 40
km e non è servito da un servizio pubblico;
della comunità femminile del Distretto, una
pensionata con 300 €/mese ed ultrasessantenne non è in grado di pagarsi l’onere
di una auto privata o deve ricorrere all’aiuto di famigliari; il Distretto socio-sanitario 1
nasce dalla esigenza di dotare le popolazioni ginosine, laertine, castellanetane di
servizi socio-sanitari dato l’alto numero di
donne affette da neoplasie ed in particolare da tumori mammari e la notevole distanza dal capoluogo di provincia. Le associazioni presenti sul territorio, appresa la notizia, si sono attivate immediatamente per
bloccarla, chiedendo un incontro con il dirigente dott. Scattaglia, “ concesso” solo dopo lunghi e ripetuti solleciti, lo scorso 6
agosto, presso la sede provinciale dell’ASLTA. A conclusione dell’incontro il dirigente sanitario assumeva l’impegno di inviare, a breve, alle associazioni presenti,
un atto aziendale risolutivo. Da quel 6 agosto sono trascorsi diversi mesi durante i
cronaca
quali il mammografo ginosino non è stato riutilizzato, la comunità
femminile del Distretto 1 ha continuato a recarsi, con grande disagio, a Mottola oppure a non recarsi rischiando di essere assoggettati a tumore. Di fronte ad un simile atteggiamento le associazioni
hanno chiesto al presidente Vendola ed all’assessore Gentile il loro intervento ed un incontro per esprimere il disagio e l’assurdità
della scelta operata. Ma da quello che appare, nonostante l’impegno dei consiglieri regionali Cervellera e Lospinuso neanche Vendola e Gentile hanno tempo di ascoltare i cittadini, sì proprio i cittadini, proprio quelli a cui periodicamente si rivolgono per chiedere di
essere eletti a rappresentare…. probabilmente solo se stessi.
(spero di sbagliarmi!!!)
Enel Energia : i contatori elettronici?
A chi e a cosa servono
In un cotesto sociale come quello italiano, dove le leggi valgono
solo per il popolo inerme e le Autorità assolvono al ruolo di dispensare mega stipendi e ruoli ai figli e parenti della Casta, i gestori dei
servizi pubblici, elettrici, gas, telefoni, acqua la fanno da padroni.
In particolare l’Enel Energia per evitare, in apparenza, le letture stimate, ha installato da anni i contatori elettronici. Questi dovrebbero leggere i consumi effettivi e quindi consentire all’utente di pagare il reale consumo di e.e.. Questo in teoria perché in realtà, nonostante i contatori elettronici, tutto funziona, o meglio non funziona
come prima. Agli utenti continuano ad essere recapitate letture errate e stimate, ovviamente fortemente sbilanciate a favore di Enel.
Cosa risponde il call center quando gli viene comunicata la lettura
effettiva di gran lunga inferiore a quella “effettiva” letta dal contatore elettronico ed a quella stimata di gran lunga maggiore conseguenza logica: <paghi tanto le verrà decurtata nella prossima bolletta !> Una autentica risposta folle! Il cittadino, secondo Enel, deve anticipare un consumo non avvenuto e quindi implicitamente
finanziare l’Ente elettrico; ipotizzando un errore di cento euri e moltiplicandolo per venti milioni di utenze l’illecito finanziamento raggiungerebbe la cifra di 2 miliardi di euri. A chi rivolgersi? All’Autorità
? Aspettiamo una risposta ..augurandoci che non cada nel dimenticatoio!
Tares e quasi l’anagramma di strade a meno di “d”
Tasse, tasse e solo tasse ed i servizi : zero. Lunedì tutti i cittadini si
sono recati a pagare IMU e TARES, un appuntamento che i mass
media, hanno ricordato ossessivamente. In realtà entrambe non
sono tasse tributi che il cittadino versa per coprire le spese di un
servizio. Il TARES (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) è un
tributo in tema di gestione dei rifiuti introdotto dal Decreto-legge 6
dicembre 2011, n. 201 (cosiddetto “decreto salva Italia”) e convertita con Legge 22 dicembre 2011 n. 214, in sostituzione della Tariffa di igiene ambientale (TIA) e Tassa per lo smaltimento dei rifiuti
solidi urbani (TARSU).Il nuovo tributo è in vigore dal 1º
gennaio 2013 ed è basato sulla superficie dell’immobile di riferimento, il numero dei residenti, l’uso, la produzione media dei rifiuti
e altri parametri e ha come obiettivo la copertura economica per
intero del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del comune di
Ginosa. In realtà, la vera etimologia dell’acronimo Tares è strade a
meno di una “d” ; infatti il tributo dovrebbe coprire il costo della pu-
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
9
lizia del paese, anche quello con la “P” maiuscola, ma tanti cittadini
continuano a segnalare la presenza di un paese sempre più sporco
ed allora perché dovremmo pagare la Tares se non c’è il relativo
servizio.
Il direttore del Distretto sanitario 1 rispristina il trasporto per
malati oncologici
Da qualche tempo un gruppo di malati oncologici aveva segnalato
al Tribunale dei diritti del malato, sezione di Ginosa, la soppressione del servizio di trasporto dei malati oncologici, richiedendone un
suo immediato riavvio. La vicenda è stata posta al direttore sanitario del Distretto 1, dott. Gregorio Colacicco, che dimostrando ancora una volta sensibilità nei confronti di cittadini già colpiti da un tumore, ripristinando, da subito il servizio. Un vivo ringraziamento è
stato espresso dal signor Pino Ricciardi per il riavvio del servizio il
quale ha auspicato un impegno del dott. Colacicco ad una proroga
del servizio che dovrebbe scadere il prossimo 30 gennaio 2014.
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attualità
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
PD: per aprire le ‘porte’ bisogna
essere forti e senza paura
Ha fatto molta strada, molto lentamente, il Movimento dei Piombini (2005). Renzi e Civati ne
facevano parte e rivendicavano un Pd laico, moderno, democratico e di sinistra.
Alle primarie ginosine boom di preferenze per il sindaco di Firenze.
Le riflessioni del suo referente locale: Cosimo Vavallo
- “Cambia verso!”. A parte lo slogan che
ha campeggiato nelle primarie a sostegno
di Matteo Renzi, che riporta un po’ al titolo
del film di René Clair ‘A nous la Liberté’
e un po’ alla sceneggiatura di Roberto
Rossellini di ‘Dov’è la libertà’, l’elezione
del giovane sindaco di Firenze a segretario nazionale del Partito Democratico
è più in sintonia con la narrazione di
Roberto Andò con ‘Viva la libertà’. Qui il
protagonista (Toni Servillo) si destreggia
nello sdoppiamento tra un depresso leader bersaniano che ha ridotto il partito al
17 per cento dei consensi e un gemello
pazzo, colto e allegro che, prendendo il
suo posto, porterà il Pd al 66 per cento di
preferenze. Dalla fantasia alla realtà. Cioè
a quella nuova fase della politica italiana
in periferia “aspettata da tanti, voluta da
molti, desiderata da sempre. Una fase
–spiega Cosimo Vavallo, referente gino-
sino di Renzi- in cui si metterà al centro la
credibilità, le capacità, la meritocrazia. Con
quali armi? Con quelle della libertà di potersi
esprimere, di poterlo fare con intelligenza,
liberi da vincoli. Solo in questo modo – aggiunge il dottor Vavallo- si potrà ridurre o eliminare i privilegi della casta, ma soprattutto
mettersi nelle condizioni di fare qualcosa,
di rendere la politica capace di dimostrare
che è in grado di cambiare verso, dando alla
moltitudine di persone che hanno votato alle
primarie la sensazione di aver determinato
il cambiamento. Bisogna ficcarselo bene
in testa: non ci saranno altre possibilità, è
l’ultima chance reale per la politica di (ri)
conquistare credibilità e fiducia; è questa
la grande scommessa. Non bisogna avere
paura, ma il coraggio di partecipare e scrivere la storia”. Desideri e speranze, quindi,
che Vavallo vede soprattutto nell’apertura
del dialogo senza voltare le spalle in luo-
go dell’apertura a tutti delle porte delle
sezioni. E questa forza non può che
rivenire dalla constatazione dell’affluenza alle primarie che a Ginosa è stata il
doppio di quelle dello scorso anno e con
Renzi che è stato sostenuto dal 72 per
cento dei votanti. Risultato che dà voce
all’esercito dei non votanti e sugella il
processo in atto del rinnovamento della
classe dirigente locale, compiutamente
portato avanti dal segretario Giuseppe
Punzi. Il dovere di tutti è costruire un
Partito democratico più contemporaneo”. Sembra un po’ la partitura di passi
e passaggi che allacciano la concretezza della rappresentanza politica e che
restituisce al linguaggio la propria essenza pura, almeno adesso.
Canta Storie
Foto Erasmo Mazzone
attualità
Finalmente
cambiamo verso!
Si sono concluse da poco le primarie del Partito Democratico che
hanno eletto il nuovo segretario Matteo Renzi. Il nuovo segretario
che traghetterà il pd verso una nuova fase della politica italiana,
una nuova fase aspettata da tanti, voluta da molti, desidarata da
sempre. Una fase in cui si metterà al centro la credibilità, le capacità, la meritrocrazia. Renzi è stato molto chiaro nella sua campagna
elettorale. Bisogna nel piu breve tempo possibile cambiara la legge elettorale, ridurre i privilegi della casta, ma soprattutto mettersi
nelle condizioni finalmente di fare qualcosa, di rendere la politica
capace di dimostrare che sia in grado di cambiare qualcosa, dando
alle persone che hanno votato alle primarie, vincendo il freddo e la
festività, la sensazione di aver determinato, attraverso il loro voto,
quel cambiamento. Stabilendo le priorità. Senza condizionamenti
ed allargando i confini in una logica nuova. Questa è stata l’abilità
di Renzi. Non abbiamo e, soprattutto, non avremo un’ altra possibilità; questa è la grande scommessa, alla quale hanno creduto i
cittadini, perchè questa è l’ultima reale chance per la politica.
E’ arrivato il momento di cambiare facendo la cosa più di controtendenza, affidarsi alla politica, quando, come e stato dimostarto in
questi anni, della politica non c’è da fidarsi. A questo punto tocca
a noi, non dobbiamo tirarci indietro. Dobbiamo avere il coraggio di
partecipare e non dobbiamo avere paura di vincere, perchè non
dobbiamo continuare a sentire gli altri raccontare la storia ma dobbiamo scriverla noi. Non c’è più tempo per aspettare che il cambiamento arrivi; è già in atto.
Il risultato a Ginosa è altrettanto interessante, 458 votanti con il
72% di preferenze su Matteo Renzi. A questo si deve aggiungere
che nel nostro paese è ormai in atto quel processo di rinnovamento
della classe dirigente che più volte è stato citato dal nuovo segretario nazionale e che, Giuseppe Punzi, il segretario cittadino, ha
messo fra gli obiettivi nella sua relazione per rinnovare le cariche
del direttivo, presentata al congresso da poco tenutosi. Rispetto
alle primarie del 2012 sono venute a votare circa il doppio delle
persone. La nuova classe dirigente del Circolo di Ginosa rappresenta la manifestazione che le parole pronunciate da Renzi, quando parla di inclusione e di fiducia nella politica, non sono vane. Le
persone rappresentano un valore storicamente importante; insieme a loro le idee, quelle che funzionano, sulle quali bisogna iniziare a ragionare, senza paura di essere troppo espliciti o di toccare
tasti delicati per la Sinistra.
La mia esperienza come referente del comitato Matteo Renzi per
Ginosa, è stata interessante e motivante. I costanti contatti con tutti
i comitati che facevano capo a quello centrale mi hanno permesso
di allargare i miei orizzonti confrontadomi frequentemente. Matteo
è stato sempre presente durante tutte le fasi, ci ha sempre ascoltato, stimolato e addirittura risposto personalmente. Non ho mai
sentito ed avvertito la distanza con Firenze. Per l’ultima volta la mia
firma sarà associata a quella del Comitato per Matteo Renzi, perchè è bene pensare al di la delle correnti se l’obiettivo è comune.
Va ricostruito il pd questo è il nostro dovere.
Cosimo Vavallo PD Ginosa
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
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On. Salvatore Matarrese - Ufficio Stampa
Comunicato Stampa
Nubifragio Ginosa (TA),
Matarrese (SC): «Emendamento
alla Legge di Stabilità per chiedere
ancora 5 milioni di euro per
interventi immediati»
L’On. Salvatore Matarrese prosegue la sua battaglia parlamentare
per Ginosa e chiede di integrare ed aumentare le risorse economiche
stanziate dal Governo per i territori pugliesi colpiti dall’alluvione
ROMA – L’On. Salvatore Matarrese, su indicazione dell’Ing. Raffaele Calabrese, responsabile cittadino di Scelta Civica – Ginosa ha
presentato, tra gli altri, un emendamento alla Legge di Stabilità
chiedendo, per gli anni 2014 e 2015, ulteriori 5 milioni di euro per
favorire immediati interventi di manutenzione, di messa in sicurezza del territorio e di mitigazione e prevenzione del rischio da dissesto
idrogeologico nei territori di Ginosa, Palagianello, Palagiano, Castellaneta e Laterza in provincia di Taranto, colpiti da recenti eventi
alluvionali del 7 e 8 ottobre 2013.
“Ho chiesto di integrare, - commenta l’on. Matarrese - e quindi di
aumentare di 5 milioni di euro, le risorse che saranno destinate al ristoro immediato dei danni causati dal dissesto idrogeologico nei territori della provincia di Taranto colpiti dall’alluvione poiché ritengo
che non sia più derogabile l’inizio dei lavori che dovranno consentire
il ripristino degli standard minimi di sicurezza per questi territori.
Gli interventi devono avere inizio in breve tempo, il Governo non
può non tenere conto dello stato di emergenza che si è venuto a creare anche in Puglia ed è tenuto a restituire dignità alla vita dei cittadini
pugliesi che sono costretti, ancora oggi, a subire i danni causati dalle
alluvioni e a piangere vittime innocenti.
Tengo ad evidenziare, infine, che, grazie all’impegno parlamentare
che ho profuso insieme ai miei colleghi dell’VIII Commissione Ambiente, il Governo ha già stanziato nella Legge di stabilità fondi per
progetti immediatamente cantierabili, per consentire il rapido avvio
nel 2014 di interventi di messa in sicurezza del territorio italiano, a
valere sulle contabilità speciali relative al dissesto idrogeologico nel
limite massimo di 600 milioni di euro, nonché risorse finalizzate al
medesimo scopo e già previste dalle delibere CIPE n. 6/2012 e n.
8/2012 del 20 gennaio 2012, pari rispettivamente a 130 milioni di
euro e 674,7 milioni di euro.
Roma, sabato 7 dicembre 2013
Ufficio Stampa On. Salvatore Matarrese tel. 066760 5809 – cell.
393.0138428
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attualità
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
La città di Ginosa premiata da Legambiente per la
raccolta differenziata e siamo “Comune Riciclone”
È stata presentata, giovedì 12 dicembre
2013, presso la Sala Consiliare
del Comune di Ginosa, la campagna di comunicazione di ringraziamento e rafforzamento
della raccolta differenziata, rivolta ai cittadini, a cura del Comune
di Ginosa. Alla conferenza erano presenti il Sindaco Vito De
Palma, l’assessore all’Ambiente
Leonardo Galante, i rappresentanti della società che gestisce il servizio e i funzionari del
Comune. I dati sulla raccolta
differenziata sono chiari e inequivocabili: 61, 8%, un risultato
che un anno fa sembrava impossibile da raggiungere e che
oggi dà la possibilità al Comune
di Ginosa di essere premiato
“Comune Riciclone” da Legambiente.
«Siamo convinti – ha spiegato il Sindaco di
Ginosa Vito De Palma – che quando i cittadini sono sollecitati non deludono: grazie
al loro impegno e all’efficienza del nuovo
sistema di raccolta “porta a porta” abbiamo
superato il 60% di raccolta differenziata.
Un risultato che ci rende orgogliosi e ci ha
permesso di entrare di diritto tra i Comuni
Ricicloni».
“L’impegno
dell’Amministrazione
Comunale è continuo” – ha affermato l’Assessore all’Ambiente Leonardo Galante
- “L’obiettivo – ha aggiunto - è di far crescere sempre di più la consapevolezza nei
cittadini che fare bene la raccolta differenziata è un vantaggio per l’intera collettivi-
tà. Obiettivo della campagna sarà
innanzitutto quello di ringraziare
i cittadini che hanno permesso,
con il loro impegno, di raggiungere
il significativo traguardo di 60%
di raccolta differenziata e di rafforzare il già saldo legame con il
proprio territorio, al fine di mantenere alta la guardia e di migliorare
ulteriormente gli straordinari risultati fin qui conseguiti”.
Mi rendo conto che parlare di raccolta differenziata, quando i cittadini devono fare i conti con le
bollette della Tares, è piuttosto dif-
ficile. Come si fa ad essere premiati come
Comune Riciclone e poi subire un “salasso” piuttosto sostanzioso come quello che
le bollette ci dicono? Indubbiamente, molto
dipende dal fatto che adesso siamo chiamati a pagare il 100% del costo, mentre
in passato si pagava solo per la copertura
del 60%. Ma questi sono discorsi che la
gente non accetta, oggi i cittadini vedono
solo che il conto è salato e che, anche il
principio “più inquini, più paghi” non è tenuto nella giusta considerazione soprattutto
se si considera che molti cittadini ginosini
hanno la casa a Marina di Ginosa e sono
costretti a pagare il doppio di quello che
producono come rifiuti.
Proviamo a guardare un po’ di dati per meglio capire cosa è accaduto.
Il primo dato interessante è che nel 2012,
nel nostro Comune si erano prodotti 12143
tonnellate di rifiuti (media di mille tonnellate
al mese), nel 2013 sono stati prodotti circa
9000 tonnellate di rifiuti (media di 818 tonnellate al mese, dividendo la cifra per 11 mesi). Sarebbe interessante capire: come mai
di colpo si è ridotta di circa 200 tonnellate
al mese la produzione dei rifiuti? Questo mi
porta a un’altra considerazione: se la quantità dei rifiuti si è ridotta in questa maniera,
i calcoli per stabilire il costo del servizio e
quindi il carico de la Tares sui cittadini su
cosa è stato fatto?
E leggendo i dati possiamo verificare che
per quanto riguarda la raccolta differenziata, ci sono dati importanti per
quanto riguarda il conferimento di
carta e vetro dove siamo passati, per
la carta da 598 tonnellate conferite il
2012, alle 818 tonnellate del 2013;
per quanto riguarda il vetro siamo
passati da 464 tonnellate, a 1003 tonnellate.
Anche in questo caso la domanda è
d’obbligo: in che termini sarà risarcito
ai cittadini il guadagno che dal conferimento di questi prodotti ne verrà per
le casse comunali?
Ad ogni modo, il risultato della raccolta differenziata è sicuramente
lusinghiero e bisogna riconoscere
con onestà che l’Amministrazione De
Palma ha vinto la sfida, nonostante
le incertezze iniziali e la “baraonda estiva di
Marina di Ginosa”. Tra l’altro la situazione
non potrebbe che migliorare con la istituzione delle “Isole Ecologiche”.
Nella pagina accanto, i nostri lettori troveranno un report di Legambiente della federazione di Taranto. Come si vede, il comune di Ginosa è tra quelli “virtuosi” e questo
non può che inorgoglirci come ginosini.
Ovviamente, così come hanno ribadito gli
amministratori, bisogna dare atto alla stragrande maggioranza dei cittadini che hanno
avuto la sensibilità di condividere questa
scelta, che non deve essere considerata un
favore agli amministratori, ma un impegno
concreto per la tutela dell’ambiente.
Stefano Giove
foto Erasmo Mazzone
attualità
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
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Raccolta differenziata: Taranto ancora al 12,9%
nel Rapporto Legambiente Comuni Ricicloni Puglia.
Bene Monteparano, Roccaforzata, Ginosa, Laterza,
Sava, Crispiano, Montemesola, Statte
Taranto continua, sia pure in compagnia
degli altri capoluoghi di provincia pugliesi,
a brillare con dati di raccolta differenziata assolutamente negativi. Meno del
13% nel 2012.
Con la raccolta “porta a porta” avviata a
Lama - che finalmente comincia a dare
i suoi frutti - anche i dati complessivi dovrebbero fare un altro “passetto” in avanti:
ma è davvero troppo poco. Eppure – altrove – le cose si fanno. Bastano gli esempi, per restare nel Sud d’Italia, di Salerno
che ha raggiunto il 70% di raccolta differenziata in meno di due anni, grazie al sistema domiciliare esteso a tutta la città per
i suoi 140mila abitanti, di Andria che (al
di là delle vicende giudiziarie che riguardano l’appalto del servizio) ha adottato con
ottimi risultati il “porta a porta” in tutta la
città da settembre 2012. O, per restare
vicinissimi, di Statte che ha superato il
50% di differenziata. Bastano i tanti casi positivi presenti in Comuni Ricicloni
Puglia 2013, il Rapporto regionale di
Legambiente sullo stato della raccolta differenziata (disponibile in versione integrale
negli allegati)
Chiedere l’ennesima proroga dell’ecotassa è semplicemente assurdo.
Taranto, come gli altri Comuni pugliesi, ha
avuto tutto il tempo per raggiungere dati accettabili di raccolta differenziata dei
rifiuti e invece, e’ un dato di fatto inoppugnabile, solo per superare la soglia del
10% ci sono voluti anni.
Torniamo a chiedere, per l’ennesima
volta, all’Amministrazione Comunale
di Taranto di passare una buona volta
dalle parole ai fatti e di attuare tutte le
buone pratiche che consentano alla città di
scalare la classifica dei comuni “”ricicloni
che la vede, come purtroppo altre (come
Ecosistema Urbano, riconducibili ai comportamenti ecocompatibili) da troppo tem-
po agli ultimi posti.
Lo ribadiamo: la proroga (la terza!)
dell’entrata in vigore dell’ecotassa (L.R.
38/2011), che in altre regioni, come ad
esempio Marche e Sardegna, ha portato
ad un incremento annuale della differenziata di dieci punti percentuali, sarebbe un
grave errore. La Puglia continua ad essere
fra le regioni che si affidano alla discarica
per smaltire la maggior parte dei propri rifiuti urbani (pari al 59%). Solo 22 Comuni
sono sopra la soglia del 40% di Raccolta
Differenziata. La dittatura delle discariche
e dei termovalorizzatori in Puglia finirà solo
quando le buone pratiche saranno le protagoniste non solo in poche città ma in tutti i
258 Comuni pugliesi.
Le altre proroghe non sono servite a nulla! Per fare in modo che si possa ridurre e
riciclare prima di tutto occorre rivedere il
sistema degli incentivi: la discarica e il
recupero energetico devono essere le
due opzioni più costose, il riciclaggio e la
prevenzione quelle più economiche.
Solo così i comuni “riottosi” come quello di Taranto si decideranno a cambiare
davvero rotta
Nella sesta edizione di Comuni Ricicloni
2013 sono quattro i Comuni che ricevono
il riconoscimento di Legambiente per aver
avviato un modello di gestione dei rifiuti
orientato al recupero, con oltre il 65% di
raccolta differenziata. Quest’anno svetta
al primo posto della classifica generale il
Comune barese di Rutigliano. Nel 2012
il Comune con 18.157 abitanti ha superato decisamente il limite minimo del 65% di
RD imposto dalla legge nazionale, con una
percentuale media del 79,7%. Rutigliano
rappresenta così un esempio virtuoso di
ottima politica di gestione dei rifiuti e della
raccolta differenziata. Segue immediatamente il Comune di Monteparano che,
piazzandosi al secondo posto con il 70,3%
nel 2012, perde il primato mantenuto per tre
anni consecutivi. Al terzo posto il Comune
di Cellamare, con 5.827 abitanti, che raggiunge il 70% nel 2012 e, infine, Troia, con
il 65,9% di RD nel 2012.
Sono invece quindici i Comuni pugliesi
a cui va il Premio di Seconda Categoria,
per aver raggiunto nel 2013 la media percentuale pari o superiore al 57% e/o al
65%, raggiungendo rispettivamente l’obiettivo di piano regionale e/o quello della normativa nazionale fissati per il 2012. Primo
Casalnuovo Monterotaro (71,3% RD), segue Roccaforzata (69,5% RD), più staccata Ginosa (61,8% RD).
Diciassette Comuni invece ricevono la
Menzione Speciale Start Up per aver avviato sistemi di raccolta differenziata innovativi, riuscendo ad ottenere, almeno in uno
dei primi sei mesi del 2013, percentuali
superiori al 50% di RD. Tra questi Laterza
con il 77, 6%, Sava con il 77%, Crispiano
con il 73,1%, Montemesola con il 60,7%,
Nella Top Ten dei Grandi Comuni, ossia
quelli sopra i 20.000 abitanti, troviamo al
primo posto Mesagne (Br) con il 52%, seguita da Statte con il 50,7%.
Restano deludenti anche per questa edizione i risultati conseguiti dai Capoluoghi
di Provincia. Il Comune di Brindisi, sebbene sia al primo posto, riesce a raggiungere solo il 31,7% di RD. In questa classifica
Andria si piazza al secondo posto con una
percentuale ancora del 26,8% nel 2012,
poiché il nuovo modello ‘porta a porta’ è
partito solo dal mese di settembre 2012.
Sul terzo gradino del podio Bari, che registra solo il 23,4% di RD e a seguire Barletta,
con il 20,8%. Critica la situazione a Lecce
(16,5%), Trani (15,1%) e Taranto (12,9%)
mentre sono disastrose le condizioni della
raccolta differenziata a Foggia dove si è fermi al 2,4%.
Legambiente Taranto
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n. 25/26 - 21 dicembre 2013
attualità
VERTENZA MIROGLIO, DA GENNAIO 2014
NUOVO PERCORSO SENZA MIROGLIO
Il prossimo 31 dicembre, sancirà l’uscita
definitiva del gruppo
Miroglio dai tavoli delle
trattative per la riconversione degli ex opifici di
Ginosa e Castellaneta,
così come prevede l’accordo ministeriale siglato lo scorso 9 luglio.
Nelle parole del delegato aziendale Alessio Fois, intervenuto all’incontro svoltosi venerdì 6 dicembre
presso l’Assessorato Regionale al Lavoro a Bari, l’amarezza per il mancato
concretizzarsi degli sforzi compiuti nel corso di questi quasi 5 anni. Ma i tentativi di reindustrializzazione a cui non hanno fatto seguito segnali confortanti,
sembrano non scoraggiare i lavoratori che a Bari hanno rivendicato con
fermezza il proprio diritto al lavoro, dettando anzitempo le linee guida che
andranno a costituire il nuovo percorso da intraprendere per il dopo Miroglio.
Via dal piatto dell’offerta e con effetto immediato, la dote di 9000 euro per
lavoratore concordata con il gruppo di Alba in caso (così come avvenuto),
di non avvenuta ricollocazione. Dote che gli stessi operai avevano messo
a disposizione dei nuovi potenziali investitori, qualora questi avessero dimostrato con fatti concreti, entro il 31 dicembre, di voler subentrare a Miroglio.
Fondamentale in questa fase, secondo gli ex miroglini, mantenere legato al
tavolo della trattativa, il ministero. Per fare ciò, si è chiesto un ulteriore sforzo alla società di scouting Wollo, ingaggiata dalla stessa Miroglio fino al
31 dicembre, a continuare l’attività di ricerca. Wollo, nella persona del dott.
Sogàro, ha accolto positivamente la richiesta, garantendo il proprio impegno
per ulteriori 6 mesi . Ora bisognerà formalizzare il passaggio degli stabilimenti da Miroglio ai rispettivi Comuni, verificando contestualmente la consistenza
dei contatti in essere con la società di scouting. Entro il 15 gennaio, le parti
si incontreranno al Ministero dello Sviluppo Economico, per la sottoscrizione
del nuovo accordo quadro.
di Massimiliano Doro
attualità
L’ASSOCIAZIONE MARINESE
“LeAli” PRESENTA LA NUOVA
INIZIATIVA LUDICO-RI…CREATIVA
Lospinuso (FORZA ITALIA):
“Dai dati dell’export a
quelli sulla disoccupazione
l’agonia della Puglia.”
Il Consigliere Regionale di FORZA ITALIA Pietro Lospinuso ha diffuso la seguente nota:
“I dati disastrosi sul crollo dell’export pugliese (-15%, in Provincia
di Taranto addirittura -58%), e con esso di un motivo di vanto che il
nostro Governatore esibiva imprudentemente quanto abusivamente auto-annettendosene il merito, si accompagnano a quelli sul
tracollo dell’occupazione (-120 mila posto in un solo anno) in due
record nazionali negativi di cui avremmo fatto volentieri a meno.
L’economia pugliese, in sostanza, sta franando in un processo incalzante di desertificazione industriale al quale la Regione di Vendola non soltanto non oppone alcun rimedio, ma al contrario alacremente contribuisce con politiche concrete smaccatamente ostili
ad ogni libera intrapresa, attuale o potenziale.
Una normativa sempre più vincolistica e soffocante cui si aggiunge
una prassi burocratica ancora più oppressiva all’insegna del “no” a
tutto ed al contrario di tutto stanno riducendo alla miseria ed alla
disperazione un Popolo intraprendente e laborioso sottraendogli
ogni possibilità di riscatto. L’ultima perla è un piano paesistico che
di fatto confisca l’intero territorio pugliese condannandolo all’immobilismo prima ed al degrado poi, nella demonizzazione e nell’impedimento sistematico di ogni conato di sviluppo.
Così non si può e non si deve andare avanti. Vendola non può
lasciare solo macerie.”
Per la Segreteria - Tommaso Francavilla
L’Associazione marinese “LeAli”, in occasione di una pubblica conferenza
svoltasi venerdì 6 dicembre presso l’Hotel MillePini a Marina di Ginosa, ha
presentato alla cittadinanza il proprio progetto che prevede lo svolgimento di
numerose attività ludico-ricreative. Una iniziativa che l’Associazione aveva in
serbo già da due anni e che ora è riuscita a mettere in pratica, grazie al sostegno logistico offerto dell’ Hotel MillePini di Marina di Ginosa. Uno spazio
a misura di bambino, all’interno del quale poter svolgere attività, laboratori e
gioco. Un contenitore extra didattico gratuito che “LeAli” propone alla comunità. L’intento è quello di affiancare e supportare le famiglie nella formazione
dei propri figli. Il progetto si avvale della professionalità di operatrici con specifiche competenze e prevederà appuntamenti pomeridiani.
Massimiliano Doro
foto Maria Olivari
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Confederazione Italiana Agricoltori
Ospedali periferici
della provincia di
Taranto: dati privi di
ogni fondamento
La CIA Confederazione Italiana Agricoltori e il Patronato Inac
lanciano l’allarme sulla paventata chiusura di tutti i presidi
ospedalieri periferici della provincia di Taranto.
“Per quanto riguarda in particolare il presidio occidentale di
Castellaneta, vogliamo ricordare che esso è al servizio di una
popolazione consistente di quasi 130.000 abitanti su un territorio considerevole di oltre mille chilometri quadrati: si tratta
del secondo bacino di utenza dopo l’area di Taranto capoluogo”.
I consistenti tagli imposti al versante occidentale della provincia tra il 2010 e il 2011 hanno già comportato la perdita di
quasi il 60% dei posti-letto in un bacino di utenza ampio quasi
metà dell’intera provincia.
Più in generale la CIA ritiene che la provincia di Taranto abbia
già pagato un prezzo elevatissimo ai tagli di posti-letto; ogni
ulteriore intervento sarebbe assolutamente insostenibile.
La Cia comunque ritiene che alcune notizie vengono forse
diffuse ad arte per creare caos e malcontento nella popolazione ed alimentare la confusione, per giunta utilizzando
dati vecchi e non più rispondenti alla reale situazione a oggi
presente (derivante dalla messa a punto del piano di riordino,
effettuata a fine 2012). Evidentemente si tratta di una genialata di qualche tecnico rintanato in scantinati ammuffiti e non
areati da aria fresca (e dati aggiornati) del Ministero.
Vorremmo ricordare al ministro Lorenzin e all’intero Governo Letta che la provincia di Taranto ha necessità di una rete
periferica di presidi, poiché i dati evidenziano un aumento di
patologie gravi; sarebbe impensabile per la sanità pubblica in
provincia di Taranto rispondere adeguatamente alle esigenze
della popolazione.
Per il presidio occidentale di Castellaneta da tempo se ne sta
proponendo il rafforzamento, magari utilizzando personale
nullafacente “imboscato” sotto casa e super-protetto da qualche esponente politico della maggioranza di centro-sinistra
alla Regione.
L’ospedale di Castellaneta si regge grazie alla presenza di
professionisti seri nei vari reparti che con abnegazione e responsabilità tengono in piedi la struttura.
La CIA e il Patronato INAC chiedono alla Regione Puglia di
sostenere con forza le ragioni di un territorio già pesantemente provato dagli effetti devastanti dell’inquinamento nell’area
di Taranto che si ripercuotono pesantemente in tutta la provincia.
A cura di Mino Noia
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n. 25/26 - 21 dicembre 2013
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
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Accordo sull’acqua: le bollette verranno
tagliate di 27 milioni di euro
L’intesa, unica in Italia, è stata sottoscritta dal Governo pugliese con l’Acquedotto pugliese e l’Autorità idrica. Ne beneficeranno 60mila famiglie e lo sgravio sarà retroattivo al 2012.
-Le bollette dell’acqua saranno meno care in Puglia. E’ stato firmato l’accordo tra l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci),
dottistica, ma, al contrario, anche quest’anno implementano le risorse che serviranno ad aprire i cantieri e migliorare il servizio idrico integrato”. E’ indubbio che la
crisi economico-finanziaria non
Nichi Vendola
accenna a mollare la presa e
la gente soffre una perdurante
situazione di difficoltà stretta
com’è tra l’aumento del caro
vita e la riduzione delle risorse disponibili. La tanto attesa
della ripresa economica non
arriva: si registra il crollo del
settore dell’edilizia, la significativa riduzione del potere d’acquisto di stipendi e salari e il
conseguente calo dei consumi.
Paolo Perrone
L’economia globale, in sostanza, è in difficoltà e colpisce
maggiormente le famiglie già
in forte disagio per i numerosi
l’Autorità idrica pugliese (Aip) e l’Aquedotto pugliese (Aqp). L’intesa licenziamenti, la dilagante disoccupazione e la mancanza di nuove
prevede la restituzione alle fasce più disagiate della popolazione opportunità di sviluppo. Ci vorrebbe uno scatto di responsabilità
rimborsi relativi alle annualità 2012 e 2013 e ad abbattere in modo e idee forti… come quelle che vengono espresse dalla Regione
significativo i costi per il 2014. “La Regione che presiedo –ha spie- Puglia volte ad alleviare le sofferenze, restituire fiducia e propulgato l’onorevole Nichi Vendola- è l’unica in Italia che ha prodotto sione al sistema produttivo. Secondo Paolo Perrone, sindaco di
questo tipo di deliberato. Alle fasce più fragili della popolazione, Lecce e presidente dell’Autorità Idrica della Puglia, “del bonus idriattraverso le prossime bollette, verranno rese esecutive una serie co potranno beneficiare sessantamila famiglie pugliesi; lo sgravio
di rimborsi relativi alle annualità 2012 e 2013 e di abbattere con- vale per il 2013, ma avrà anche un effetto retroattivo per il 2012. Il
cretamente le bollette per il 2014. In tempi di crisi drammatica -ha rimborso annuale, a seconda delle fasce di reddito, varierà tra i 40,
proseguito Vendola- consentiamo a decine di migliaia di famiglie 69 e 128,47 euro a famiglia (tariffe 2012) e tra i 42,72 e i 134,89
di respirare un po’di più. Facciamo un’operazione che ha il signi- euro (tariffe 2013). In tutto saranno messi a disposizione circa 13
ficato di immaginare l’acqua come un diritto che va esercitato, in- milioni e mezzo per il 2012 e altrettanti per il 2013. Come si può
dipendentemente dalle condizioni economiche. Non può essere constatare –ha sottolineato Perrone-è una delle poche occasioni
un diritto dei ricchi, ma un diritto di tutti: l’acqua, elemento per la con le quali si decide di far ricorso ad un’agevolazione in maniera
vita. Contemporaneamente -ha aggiunto il presidente- l’Aqp e la retroattiva destinandola ad una parte considerevole della popolaRegione Puglia non fanno un passo indietro, dal punto di vista degli zione”.
investimenti, sulle opere necessarie per migliorare la rete acqueCanta Storie
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attualità
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
IL CENTRO ANZIANI DI GINOSA FESTEGGIA SANTA CECILIA
PASSANDO PER IL MUSEO DELLE MINIATURE
Con questa ricorrenza al Centro Anziani
Polivalente di Ginosa si apre ufficialmente il periodo delle festività natalizie.
L’equipe della cooperativa “La Serena” insieme agli anziani che frequentano il centro, hanno organizzato una serata all’insegna della degustazione e del divertimento.
Il 22 Novembre infatti, in occasione del
giorno di Santa Cecilia, le signore hanno
preparato deliziose pettole da gustare al
momento.
Le pettole queste semplici, umili e gustose frittelle sono solo un simbolo, un gradito
simbolo che passa dalle pareti gustative
e olfattive per annunciare la lieta novella
che il Natale del Signore è vicino. In questa serata le signore oltre a preparare al
momento le pettole hanno anche allestito
un piccolo mercatino per mostrare gli oggetti e i manufatti da loro realizzati in questi mesi, durante i laboratori creativi con
le educatrici del centro. Ancora una volta
hanno mostrato la loro bravura e la loro
dedizione mettendo in luce il valore umano, artistico, culturale nonché le tradizioni
da tramandare per non dimenticare. La
serata è stata inoltre allietata dalle dolci
note della banda musicale di Ginosa che
ha dato la possibilità di iniziare a vivere e
percepire la magica atmosfera di Natale. Il
ricavato della serata è stato devoluto in beneficienza ad una famiglia rimasta colpita
dai danni dell’alluvione. Si ringraziano tutte
le signore che frequentano il Centro e la loro rappresentante sig.ra Addolorata Bianco,
per la costante partecipazione attiva e per
l’entusiasmo con cui si cimentano nelle diverse attività programmate dall’equipe della
Coop. “La Serena” così rappresentata: Dott.
Francesco Bianco in qualità di assistente
sociale-coordinatore; Dott.sse Giovanna
Nocco e Mariangela Carmignano in qualità
di psicologhe e Nunzia Staffieri, educatrice.
Inoltre il Centro Anziani Polivalente di
Ginosa apre le porte a tutti coloro che vogliono sapere sempre di più e conoscere le
proprie radici, infatti si propone la seconda
edizione della mostra dei manufatti in miniatura realizzata con la collaborazione del
sig. Cataldo Ribecco, e un gruppo di anziani
che frequantano il Centro Polivante.
Si potranno ammirare infatti le miniature del
palazzo Tarantini, delle Torri, il treno nastri
dello stabilimento siderurgico di Taranto e
varie fotografie dell’inizio ‘900 che ritraggono e mostrano uomini e donne che si adoperano nei mestieri “di un tempo” a noi così
cari. Ancora una volta si vuole dare importanza alla storia locale e a ciò che è stato il
nostro passato, le nostre radici, le basi della
nostra vita che hanno permesso di essere
ciò che oggi siamo. Lo scopo è quello di non
dimenticare, non accantonare ciò che han-
no fatto i nostri nonni, integrando tutti gli
aspetti culturali e le tradizioni garantendone la trasmissione delle stesse. Con questa attività la Coop. “La Serena”, ha voluto
rendere l’anziano parte attiva e dinamica,
quale valore inestimabile e detentore della
memoria storica che caratterizza il nostro
paese. A tal proposito il Presidente della
Coop. “La Serena”, Gagliardi Pancrazio,
afferma che « l’anziano è una risorsa importante da cui poter imparare, assaporare e attingere le nostre tradizioni culturali
con l’obiettivo, all’interno dei due centri, di
mantenere vivo il nostro passato». Questo
è un progetto intergenerazionale che mette in comunicazione anziani, ragazzi e
bambini sostenendo come obiettivo l’integrazione fra generazioni diverse. L’equipe
della Cooperativa “La Serena” ha invitato
gli alunni dei diversi Istituti presenti nel territorio Ginosino ad ammirare le bellezze
del nostro passato. La mostra è aperta a
chiunque sia interessato, tutti i giorni dalle
9.00 alle 11.00 e dalle 16.00 alle 18.00, e
terminerà il 31 Gennaio 2014.
La Coop. “La Serena”, l’equipe dei Centri
anziani e gli anziani frequentanti i Centri
ginosa e Marina di Ginosa AUGURANO
a tutti voi un Buon Natale e Felice Anno
nuovo.
Coop. “La Serena”
foto Erasmo Mazzone
attualità
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LATERZA, IL PRESEPE VIVENTE DELL’ACCOGLIENZA, PER LE VIE
DEL PAESE CON GLI OSPITI DISABILI DEL CENTRO OSMAIRM
Gesù nasce fra gli ultimi e illumina il mondo. Nei giorni delle feste natalizie Laterza si
trasforma in un immenso presepe, le vie si
animano di luci e colori e il paese vecchio
diventa una grande Betlemme dove tutta la
cittadinanza si raduna in costumi d’epoca
per accogliere il Messia negli occhi e nei gesti dei suoi fratelli disabili, ospiti del centro
di riabilitazione Osmairm. Le persone con
handicap ospiti della struttura, da sette anni fanno memoria della natività che diventa
lento laboratorio di vita, proposto nella suggestiva semplicità di un racconto popolare,
dove rivivono antichi mestieri, tradizione e
fede nello scenario irripetibile della Murgia
tarantina che fa da sfondo ad un paese intero, che si tuffa nella modernità coscio e convinto del suo passato che si fa patrimonio di
ogni giorno.
In quest’ottica il Natale diventa un momento di condivisione e di integrazione, il paese
diviene un immenso cantiere in cui ognuno
fa la sua parte. Non c’è differenza tra disabile e normodotato, tutti, in ogni angolo, da
piazza fratelli Fratelli Barberio a corso Vittorio Emanuele si scambiano i ruoli di muratore e carpentiere, scenografo e costumista,
per dare una mano a costruire le capanne
di legno in cui i vecchi artigiani hanno
insegnato a ricostruire le antiche attività del tempo, l’arrotino, il mercante di
spezie, il commerciante di stoffe, tutti
magistralmente inseriti nelle magiche
atmosfere dell’epoca impreziosite da
costumi e da scorci di vita domestica e borghese che solo l’amore e la
passione possono riattualizzare. A
Laterza integrazione non è una parola
vuota, ma un impegno che passa di
mano in mano e si nutre di un sogno
e di un’esperienza condivisa che si fa
realtà intimamente vissuta in un percorso di fede e di crescita del cuore
di ognuno. Il presepe vivente, proprio
come aveva voluto San Francesco, diventa un momento di condivisione in
cui ciascuno si specchia nell’altro e ne
esce arricchito.
Per questa settima edizione, come
ha spiegato la giovane dirigente del
centro Osmairm, la dottoressa Clemy
Pentassuglia, si è voluto capovolgere
completamente la prospettiva, il messaggio d’amore che il Natale porta in sé, parte
da chi soffre e si rivolge a tutti in un comune spirito di fratellanza che ci fa umanità. Tutto è stato pensato per favorire la
condivisione, costumi e scenografie sono
il frutto di un lavoro d’èquipe che coinvolge
ospiti ed educatori, ogni cosa è stata ricostruita per dare un senso ad una notizia
che si compie oggi qui e nel mondo, che
coinvolge tutti a guardare con occhi nuovi
alla nostra vita che si rinnova in una nascita. Ogni barriera viene abbattuta, il corteo storico che si dipanerà per le vie del
borgo antico fino ad arrivare alle arterie
centrali del nuovo paese vedrà sfilare oltre 70 figuranti, non ci saranno portatori di
handicap e gente normale, ma solo persone, che portano un messaggio di speranza
nella vita di ciascuno.
Il progetto del centro di riabilitazione che
ha coinvolto i 250 ospiti e i componenti
dell’associazione Crescere Insieme in un
comune afflato di solidarietà, è entrato
quest’anno nel circuito delle manifestazioni regionali in occasione delle feste natalizie. La Natività è stata ricostruita in una
delle piccole piazze della cittadina ionica,
anche Betlemme era piccola, ma come la
città del pane, Betlemme appunto, Laterza guarda al mondo e si proietta dentro un
globale annuncio di risurrezione. Non è un
caso che la capanna della Sacra Famiglia
sia abbracciata da cinque capanne minori,
a rappresentare proprio i cinque continenti,
il mondo che si apre ad una notizia che germoglia nel cuore di ciascuno e diventa luce
per tutti, dove nessuno è diverso, nessuno
escluso.
L’inaugurazione è prevista per ‘l’8 dicembre
in concomitanza con la festa dell’Immacolata. Ci saranno altre sacre rappresentazioni
il 25,26 dicembre, 1 gennaio e 6 gennaio.
Ma le luci del presepe non si spegneranno
mai fino all’Epifania. Quando, per questioni
di tempo e di oggettiva fatica non ci saranno
i figuranti, verranno degnamente sostituiti
da manichini di legno intagliato che illumineranno di gioia e di pace in paese intero.
Ma quest’anno si sono volute fare le cose
in grande, alla manifestazione del presepe
vivente si è voluta affiancare una mostra
personale di Donato Deri, un artista, una
persona disabile che guarda il mondo attraverso le linee e le volute dei suoi acquerelli
e affida le proprie emozioni a quella continua tavolozza di colori che è la vita,
trasfondendola nei mille volti della sua
poliedrica identità. Oltre alle autorità
civili e religiose è prevista la presenza
del famoso critico d’arte Vittorio Sgarbi.
Il progetto di Laterza e le mille magnifiche storie che contiene insegnano alla
nostra coscienza distratta, affannata
da una quotidianità incombente, che la
vita può ancora essere una cosa meravigliosa, che non ci si può arrendere
di fronte ad una difficoltà fisica, psichica o mentale, che ogni vita va curata
ed assistita, dono di sé nell’altro e per
l’altro. Nessuno è uguale e nessuno
è diverso, ma tutti insieme, possiamo
costruire un mondo migliore tracciando
una via d’amore che parta da noi stessi, da quello che siamo da quello che
facciamo nasce un piccolo passo per
cambiare il mondo. Non è forse questo
lo spirito del Natale?
Michele Pacciana
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attualità
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
attualità
…un’impresa che funzioni
“Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi,
quello che fai e quello che citi è quello che diventi” ( Eraclito )
Il triennio appena trascorso è stato indubbiamente il periodo più
buio per l’economia nazionale e internazionale. Purtroppo non
si notano ancora segnali d’inversione di tendenza e le imprese
devono imparare a vivere in uno scenario così difficile. Pensare
che per sopravvivere a questa situazione sia sufficiente tagliare
tutte le spese ritenute non essenziali, tra cui troviamo spesso le voci del marketing (pubblicità,
ricerche di mercato, formazione del personale e
di noi stessi) è un modo errato di voler affrontare
il problema. Infatti, la storia economica ci insegna
che è proprio nei momenti di crisi che è più facile rafforzare le proprie posizioni sul mercato. La
crisi, quindi, deve essere valutata non come una
minaccia, ma come una grande opportunità che
ci viene offerta.
A questo proposito abbiamo lanciato il progetto
“Un’impresa che funzioni” - un percorso di formazione aziendale scandito in sei incontri mensili con cui abbiamo cercato di suggerire alle imprese
locali alcuni strumenti di “difesa” da questi tempi
di grave recessione economica. L’intendo è stato
quello di offrire ritagli di gestione aziendale e delle
indicazioni per riconoscere ed evitare abitudini e
comportamenti inadeguati e dannosi per la conduzione di un’attività imprenditoriale. Abbiamo,
insieme, maturato consapevolezza e fiducia nel
“potercela fare”, anche in un contesto economico le cui regole sono state completamente stravolte, avendo compreso quali siano
oggi le aree d’intervento su cui orientare il nostro cammino di crescita sia individuale sia collettivo.
Prima di entrare nel merito del progetto che, come dicevo, si è
svolto in sei incontri in diversi luoghi (aziende e
siti comunali), sento il dovere di fare alcuni pubblici ringraziamenti. In primis ai Comuni di Laterza,
Ginosa e Castellaneta per la sensibilità e la disponibilità, alla CNA e alle tante aziende per la
partecipazione, alla scuola di formazione Plusx,
la psicologa Sara Gorgoglione, Taranto il quotidiano italiano di Miki Marchionna e agli splendidi
ragazzi di Ginosa, Nicola Malvani e Rocco Giove
della S. A. Comunication, per la perfetta assistenza e la diffusione mediatica del progetto. Infine,
e non per ultimi, ringrazio i collaboratori della
Matera Arredamenti (la mia azienda), senza dei
quali non mi sarebbe possibile alcuna iniziativa.
Ma veniamo ora all’essenza dei temi del nostro
percorso formativo trattati nelle sei giornate in
questione.
·
Prima giornata: Piccole e medie imprese che soffrono meno la crisi
Che cosa
fanno? Come ragionano e come agiscono questi
imprenditori? Come gestiscono il cambiamento?
Quali azioni vincenti mettono in campo per soffrire meno la crisi che
pure c’è, ma non la usano come pretesto per tutto. Non si giustificano, hanno capito che questa è la nuova normalità e sono impegnati
a fronteggiarla facendo le cose che vanno fatte.
·
Seconda giornata: Frammenti di marketing a costo zero
Si può fare marketing senza spendere soldi? La risposta è si! Anzi,
è un’arte che, se ben esercitata, porta risultati straordinari. In questa
seconda giornata abbiamo offerto alcuni spunti per far crescere il
business aziendale a costo zero.
·
Terza giornata: I fondamenti
della comunicazione e il piacere di vendere
Qual è la nostra proposta di valore. Che
cosa compra oggi realmente il cliente? Riusciamo ancora a vendere il valore dei
nostri prodotti e servizi o li stiamo svendendo per competere sul prezzo? In questo incontro abbiamo capito che la cosa
davvero letale per un’azienda oggi è l’anonimato.
·
Quarta giornata: Aziende e candidati al colloquio di lavoro
Come può un’azienda attrarre le persone
migliori e, allo stesso tempo, come un
candidato al colloquio di lavoro può cogliere le opportunità che il mercato gli offre? In questa sessione, partecipata da
numerosi giovani, sono stati dati dei suggerimenti su come presentarsi e affrontare un colloquio di lavoro ed anche come
redigere un curriculum vitae.
·
Quinta giornata: Frammenti di
gestione finanziaria
Oggi le banche si alleano solo con chi ha
una sviluppata capacità finanziaria. Gestire i propri soldi è solo una responsabilità
personale, non del proprio commercialista. In quest’appuntamento si sono studiate le aree sulle quali lavorare per individuare i “buchi neri” in cui vengono risucchiati i soldi delle nostre attività.
·
Sesta giornata: Leader si nasce
o si diventa?
La risposta contiene in se oltre a una costatazione anche un suggerimento: per
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educare al comando, ci
vuole molto tempo. L’ideale sarebbe cominciare già dalla scuola
con corsi sulle capacità
fondamentali degli alunni. Ognuno di noi ogni
giorno prende centinaia
di decisioni, alcune
semplici altre complesse, che riguardano noi
stessi o coinvolgono chi
ci sta intorno; ma per
essere sicuri di aver
preso quella giusta, per
essere tempestivi, per capire quando è il
momento di passare la palla a qualcun altro,
occorre conoscere alcune semplici leggi universali sulle quali è possibile costruire un ve-
ro cambiamento.
Posso affermare, con un pizzico d’orgoglio,
che il nostro progetto “Un’impresa che funzioni” ha centrato il segno andando ben oltre
le più rosee previsioni. Si è trasformato in un
impegno itinerante, approdando in alcune
scuole superiori del territorio, dove ci auguriamo di dare una mano ai futuri imprenditori.
Giovanni Matera
Per consultare altri miei articoli:
www.materarredamenti.it > Blog
Le associazioni che vorrebbero condividere
l’esperienza formativa appena terminata,
anche se solo limitatamente al loro campo
d’interesse, possono chiamare al numero di
Cell. 333 7371894 per concordare eventuali
nuovi incontri.
Le poesie di Carmelo Monaco
Fiori di campo
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All´imbrunire
Ciao come va?
Mah sono ancora qua
Devo ammettere che è stata dura
Non nascondo che ho avuto paura
Duro lavoro quello in campagna
Tra frutti e verdure col sole d´estate
Che brucia la pelle e ferma il respiro
Ma il suo mondo è lì, tra la natura
C´era gelo e c´era il vento
Mi piegavo al suo lamento,
Non temere il peggio è passato,
Tra un po´ è giorno ed il buio e´andato
Si commuove Bruna con una poesia
Se resta a guardare i colori dell´alba
Si sente felice tra i fiori e i suoi amori
Occhi socchiusi e un sospiro profondo
Mira in fondo lassu´oltre il ponte
C´è l´alba che avanza ed illumina il monte
La luce è imminente ricomincia la vita
Dillo anche agli altri che la notte è finita
E´stanco il giorno all´imbrunire
Cosi´come il corpo che si rilassa
E mentre la notte stende le ali
La mente s´avvia e prende il suo volo
C´è il sole che brilla e diffonde calore
Il prato si veste di un nuovo colore
La natura è in vigore,la beltà è i mponente,
Son margherite e son viole che bisbigliano attente.
E va oltre il buio nel mondo dei sogni
E la´libera da ogni pensiero
Chiude la porta ed e´gia tra le stelle
Si libra nell´aria e solo ora e´ felice.
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argomenti
Salino Reale, un paese fantastico
da “equilibrio imperfetto”
Durante l’incontro i ragazzi hanno
letto alcuni brani che hanno maggiormente suscitato in loro riflessioni e curiosità. La serata si è svolta
con una piacevole rappresentazione
artistica-musicale del maestro Davide Giove e con la gradevole lettura
di alcuni brani del romanzo da parte
della professoressa Luciana Ranaldo. Il nostro autore si è soffermato
soprattutto a farci rilevare l’importanza del ruolo della donna e delle
mamme, mettendo in luce nei suoi
personaggi femminili, il giusto equilibrio imperfetto che solo le donne
riescono a raggiungere, con la loro
vita di mogli, vedove e mamme. Il
tutto è stato organizzato grazie alla
collaborazione sinergica dell’I.I.S.S.
“Marisa Bellisario”, il circolo Arci
“Il ponte di Ginosa” e il patrocinio
dell’Amministrazione comunale.
Giorgio Lozito
Salino Reale, un paesino fantastico situato all’interno di un cratere, un posto utopico dove si svolge la
commedia umana della vita, fuori dal tempo, fuori
dalla storia, fuori da qualsiasi cosa. “Esseri bizzarri
tessono la tela della fantasia e dell’immaginazione
del lettore che rimpinzandosi di pagine si immerge
in un paese alquanto surreale dove ogni parola, ogni
frase, (con un gioco di parole) compone sequenze
cinematografiche dentro una penetrante-impenetrabile atmosfera d’attesa.” L’opera prima del dottor
Turtur è un inno alla vita in ogni sua forma. E’ un
inno ad accettare la vita con quel senso di imperfezione che sta nell’equilibrio della vita stessa. Intanto
c’è un equilibrio in quanto c’è l’imperfezione in ogni
cosa: tutto sta a valutare e a vedere l’imperfezione
con un occhio giusto cioè quello della sacralità della
vita stessa. “Equilibrio imperfetto” è l’intensa opera
prima di Aldo Turtur, un affermato endocrinologo. Il
romanzo “Equilibrio imperfetto” è stato presentato la
mattina del 5 dicembre presso l’I.I.S.S. del “Marisa
Bellisario” e la sera presso il teatro Alcanices. La
mattina hanno partecipato all’incontro con l’autore gli
alunni del quarto anno, che precedentemente sono
stati coinvolti dai docenti nella lettura del romanzo.
Andiamo al cinema
Il cinema teatro Metropolitan proietterà dal 19 dicembre 2013 il seguente spettacolo:
Indovina chi viene a Natale?
GENERE: Commedia, REGIA: Fausto Brizzi, SCENEGGIATURA: Fausto Brizzi,
Fabio Bonifacci, Marco Martani, ATTORI: Claudio Bisio, Angela Finocchiaro,
Claudia Gerini, Carlo Buccirosso, Diego Abatantuono, Raoul Bova, Cristiana Capotondi, Rosalia Porcaro, Isa Barzizza
Una famiglia allargata, come ce ne sono tante oggigiorno, nella quale una coppia
di genitori attende per le feste l’arrivo della figlia e del suo misterioso fidanzato;
c’è anche un uomo che per la prima volta conosce i figli della sua compagna che
faranno di tutto per cacciarlo. Poi ancora una vedova inconsolabile, un fratellastro
irrisolto, una bellissima casa, la neve...
Giov. 19 Dic. - Indovina chi viene a Natale - Orari degli spettacoli - 19,30 – 21,30
Vene. 20 Dic. - Indovina chi viene a Natale - Orari degli spettacoli - 19,30 – 21,30
Sabato 21 Dic. - Indovina chi viene a Natale - Orari degli spettacoli - 19,30 – 21,30
Domen. 22 Dic.- Indovina chi viene a Natale - Orari degli spettacoli - 17,30 -19,30 – 21,30
Lunedì 23 Dicem - Indovina chi viene a Natale - Orari degli spettacoli - 19,30 – 21,30
Martedì 24 Dicem - CHIUSO
Mercoledì 25 Dicem. - Indovina chi viene a Natale - Orari – 17,30 - 19,30 – 21,30
Giovedì 26 Dic. - Indovina chi viene a Natale - Orari – 17,30 - 19,30 – 21,30
Massimiliano Doro
attualità
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
Musica e letteratura per la presentazione
del romanzo di Aldo Turtur
La lettura di un brano del romanzo Equilibrio imperfetto fatta dal
giovane conduttore Giorgio Lozito,
coadiuvato da Angelica Gallitelli,
ha dato il via alla serata di presentazione del libro di Aldo Tutrtur, al
teatro Alcanices, giovedì 5 dicembre scorso.
In uno dei consueti appuntamenti
di incontro con l’autore, nel periodo pre natalizio, il circolo Arci di
Ginosa ha voluto regalare ai ginosini la narrazione di un libro scritto con l’amore per il racconto e la
scrittura da Aldo Turtur, medico di
professione e appassionato di storie.
Sul palco, con l’autore, oltre ai giovanissimi conduttori, Franco Pizzulli, Davide Giove, Luciana Ranaldo, Marilisa Mongelli, quest’ultima in rappresentanza dell’Amministrazione comunale che alla serata
ha concesso il gratuito Patrocinio.
A Franco Pizzulli il compito di illustrare a grandi linee la trama del
libro di Turtur che, a suo dire, lo
ha catapultato in un luogo di favola popolato da personaggi reali.
Il cratere di un vulcano (lì è collocato il paese di Salino Reale dove
la vicenda si svolge), inimmaginabile come locazione, nel romanzo
diventa naturalmente abitabile, e
centro di vite che si dipanano in
trame diverse ma parallele. È come fare un viaggio all’interno del
corpo umano – ha detto Pizzulli –
in cui le vie si diramano in direzioni
diverse ma tutte si riconfigurano
nella meta finale.
Un libro non accomodante – ha
aggiunto - nella lettura, sia per la
trama piuttosto complessa, che si
sviluppa su diversi livelli sia per lo
stile espositivo non più tanto comune nel moderno scenario letterario.
E, a ragione della originalità crea-
23
tiva dell’autore, il M° Davide Giove
ha voluto dedicare a Lui e al pubblico presente “La vita è un suono soavemente imperfetto”, opening act
per flauto solo su musiche di J. S.
Bach, G. P. Telemann, D. Giove, S.
Mercadante e C. Debussy che, per
oltre venti minuti, ha letteralmente
inchiodato i presenti.
La lettura di alcuni brani del testo,
fatta da Luciana Ranaldo, ha sostituito il dibattito che solitamente
si svolge negli incontri con l’Autore. Infatti, gli stralci del libro sono
stati scelti con l’obiettivo di mettere
in luce luoghi, personaggi, cose e
vicende sui quali l’autore, di volta
in volta, ha espresso valutazioni e
considerazioni alla base delle sue
scelte.
Tuttavia l’autore ha sottolineato che
originariamente il suo intento era
quello di scrivere un libro che avesse come elemento centrale la maternità ma via via che l’opera prendeva corpo, l’interesse si estendeva anche ad altri ambiti, che hanno
contribuito, in conclusione, alla
creazione di un romanzo assi più
complesso ma che non ha perso il
senso originario di partenza.
Ed è così, chi ha avuto la fortuna di
leggere il libro, rimane irretito non
soltanto dalle vicende dei personaggi (ben 42) ma dai diversi e vari modi di essere madre che lì, nel
cratere del vulcano, a Salino Reale,
sono presenti e si rigenerano in tante diverse modalità… proprio come
a voler sottolineare che di madre ce
n’è più d’una.
La serata si è conclusa con l’intervento del presidente del circolo Arci
di Ginosa che ha ringraziato il pubblico per la partecipazione e l’autore per la sua disponibilità dando
appuntamento al... prossimo libro
Lina Luisi
foto Erasmo Mazzone
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n. 25/26 - 21 dicembre 2013
MARIA DONNA CONVIVIALE
Una comunità in festa
La festa della comunione, la festa della partecipazione. La parrocchia vive
nei volti e nelle iniziative dei giovani e dei gruppi. Mai come quest’anno
la celebrazione della festa dell’Immacolata e stata pensata e vissuta come momento di unione e di condivisione delle varie realtà parrocchiali che,
ognuno con i propri carismi, potenzialità e modalità di approccio, ha proiettato all’esterno un messaggio di amore e di energia, in cui, guardando a
Maria, ognuno si è veramente sentito parte di un tutto.
Fin dal pomeriggio di sabato, ancora prima della Messa solenne, animata
da canti e preghiere di tutti i gruppi ecclesiali, il sagrato della nostra chiesa
si è animato di lavori, odori e sapori, che richiamavano l’impegno di tutti a
farci comunità, uscendo dai nostri personali confini e andando ad incontrare
l’altro, oltre noi stessi, con quello che siamo e quello che portiamo. Dopo la
celebrazione eucaristica, molto sentita e partecipata, cui tutti hanno dato il
loro particolare apporto, scout, Masci, Comunità Maria, Rinnovamento nello
Spirito, Neocatecumenali, Gruppo dei Catechisti e dei Ministri straordinari,
Dreamers e Followers, c’è stato un momento di gioiosa convivialità con pettole, baccalà e salsicciotti, gli stand gastronomici hanno riscaldato i cuori,
combattendo, col calore e la fragranza dei cibi, le primi avvisaglie di un
rigido inverno.
Ma la vera stupefacente novità di quest’anno sono stati i giovani, tutti indistintamente hanno collaborato alacremente alla sacra rappresentazione
teatrale, a prescindere dal singolo gruppo di appartenenza. Partendo da
una piece teatrale di Dario Fo, “Maria sotto la Croce”, e approntando sketch
comici e in vernacolo, i ragazzi hanno insegnato a tutti, che si può riflettere
anche sorridendo, era come se l’eredità di Padre Andrea, a cui va ancora il
nostro grazie, continuasse a guidarli alla riscoperta di Gesù e di se stessi.. I
giovani, sono sempre più ricettivi e più bravi di quello che noi adulti spesso
pensiamo. E se prendessimo esempio da loro, nei nostri itinerari e cammini
di fede?
In quest’ottica di reale condivisione, anche la Messa e la fiaccolata di domenica, con l’affidamento della nostra città nelle mani della Vergine è stata viva
di un popolo in cammino, in cui Maria si fa via verso Cristo e verso i fratelli.
Michele Pacciano
foto Erasmo Mazzone
attualità
“LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI.
STRUMENTI PER IL MARKETING E
L’IMPRENDITORIA” DI GIOVANNI MATERA
Un libro – cassetta, in cui sono
raccolti tutti gli articoli, scritti dall’imprenditore laertino
Giovanni Matera. Sono strumenti di riflessione, derivanti
da esperienze di vita vissuta,
quella professionale inclusa,
che, in qualche modo, l’autore
ha voluto mettere a disposizione degli imprenditori, dei manager, ma, anche semplicemente di coloro che non intendono essere spettatori passivi
della propria vita.
“La cassetta degli attrezzi.
Strumenti per il marketing e
l’imprenditoria”, così come
scrive nella presentazione
Nunzio Tria, è il frutto delle “ricerche sul marketing relazionale
ed esperienziale”, che Giovanni Matera continua a svolgere sul
campo, da bravo imprenditore qual è.
In poco più di duecento pagine, sono riportati i concetti essenziali, sviluppati da Matera, durante “i suoi approfonditi studi, condotti sull’umanizzazione dei rapporti negoziali e lavorativi”. Ne
emerge il suo fervente impegno nel sociale, la maniera creativa
ed equilibrata con cui dirige la propria azienda, l’entusiasmo garbato e persuasivo, che contagia la sua famiglia, i collaboratori,
gli amici ed i clienti.
“Ognuno di noi - dice Matera - nel proprio piccolo, è un imprenditore, qualunque sia il proprio ruolo nella società: padre, madre,
figlio, nonno, professionista, dipendente, precario o disoccupato.
Ciascuno è titolare dell’impresa di se stesso e, come tale, unico
attore del proprio destino. Pertanto, non può ridursi a spettatore della propria esistenza. Sappiamo tutti che i sogni generano
idee e sono le idee, che fanno girare il mondo. Di conseguenza,
quando non ne abbiamo delle altre, vuol dire che abbiamo smesso di sognare ed è lì che finiamo nei sogni altrui, riducendoci a
spettatori passivi nella commedia della nostra vita”.
E, allora, come fare per diventarne o ritornare ad esserne protagonisti? Ci viene in soccorso questo volume, nel quale sono
forniti gli strumenti per superare la rassegnazione e diventare artefici del proprio destino di uomini e di imprenditori della propria
vita, compresa quella professionale.
Ravvedendone l’utilità formativa per le giovani generazione, il
dirigente scolastico dell’I.I.S.S. “Orazio Flacco” di Castellaneta,
dott.ssa Vita Maria Surico ha accettato di buon grado che il volume di Giovanni Matera fosse presentato nella propria scuola.
Massimiliano Doro
attualità
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
Capitali della cultura
Nel settembre scorso, rispondendo ad una
iniziativa del 1985 finalizzata al proprio modo
di vivere ed allo sviluppo culturale, 21 città
italiane hanno presentato ad una commissione di 13 membri, 6 italiani e 7 europei
la propria candidatura a Capitale Europea
della Cultura per l’anno 2019.
Delle 21, 15 sono state escluse e 6 ammesse alla selezione che avverrà nell’autunno
prossimo per eleggere nel 2015 la vincitrice.
Tra le escluse Taranto, tra le ammesse
Matera e Lecce.
E qui alcune considerazioni sono d’obbligo.
Taranto e Matera sono città ben note e
conosciute a tutti noi ginosini. Ricordi
di scuola, parentele, amicizie, interessi
ci legano a tali centri, Taranto oltretutto
è la nostra capoluogo provinciale, non
sappiamo ancora per quanto, mentre
Matera con le sue manifestazioni culturali, religiose, quasi giornalmente
viene frequentata da concittadini; non
dimentichiamoci che fino a poco tempo
fa Ginosa apparteneva alla diocesi di
Matera ed Acerenza, va detto ancora,
che per alcuni nostri modi di vivere, di
esprimerci, ed anche per alcuni tipici
piatti della nostra cucina, ci si avverte
più la vicinanza con la montana Lucania
che alla bimare Taranto.
Ed a proposito di Taranto, debbo confessare che a suo tempo mi sorprese
la candidatura, sorpresa dovuta al particolare periodo che la città attraversa.
Taranto oggi, con l’ILVA quotidianamente sui media, le sue ciminiere, le sue
polveri, le sue preoccupanti patologie
oncologiche in aumento, ci ha quasi del
tutto fatto dimenticare la Taranto “felix”
ed opulenta di un tempo, capitale della
Magna Grecia, ricordata da Pitagora,
celebrata da Orazio, patria di Leonida,
Archita, Paisiello; ed ancora il suo mare,
i suoi accesi tramonti sulle due isole del
golfo, le splendide ville di un tempo sulle dolci colline di mar piccolo, dove una
leggenda vuole Adamo peccatore ma
perdonato dal padreterno, sorpreso dalla bellezza del luogo, tutto scomparso,
divorate dalle profonde fauci dell’acciaio
prodotto in abbondanza.
Sorpreso, come dicevo, telefonicamente
contattai il dottor Nicola Baldi, presidente
del comitato Taranto capitale, che mi illustrò “Dato il momento negativo e di profonda depressione, il riconoscimento potrebbe essere la ragione di un riscatto per
una visione diversa e migliore della nostra
città”.
La commissione, escludendo Taranto, ha
Natale 2013
Nicola Tuseo
25
esternato il dubbio di queste premesse.
Ed eccoci a Matera, la città che sentiamo
più vicina, della quale conosciamo tutto, le
sue strade, le sue chiese, le sue feste, e
soprattutto i suoi “Sassi”.
I Sassi, l’abitare in grotta, il pregare in grotta e creare con il vivere in grotta le condizioni di sopravvivenza per sé e per i propri
animali, con una natura non certo benigna.
E così, la grotta, l’antro, il vuoto scavato nel
pieno di quel tufo fragile e facilmente scolpibile, diventa dimora, definita “vergogna”
dalla mentalità fascista, ma “civiltà rupestre” da l’Unesco che con la sua tutela premia la lunga, tenace, incredibile resilenza
del materani.
E partendo dal concetto di resilenza ecco
il modo di vivere quanto mai unico ed originale che cerca di limitare il cemento e di
utilizzare al massimo gli spazi disponibili,
senza voler sottrarre altro suolo all’ambiente.
Se in grotta si è fatto del vuoto nel pieno
(montagna) per creare la dimora, successivamente dal vuoto (spazio) si cerca il meno
possibile, di fare il pieno (abitazioni, uffici,
palazzi). Ed è questo che Matera propone
e chiede di essere notata.
Un esempio: alcuni kilometri della vecchia
ferrovia, oggi in disuso, vengono divisi in
lotti di un kilometro ciascuno ed assegnati
a quei progetti che meglio evidenzieranno
la creatività, l’ingegno, il tornaconto economico, senza innalzare grattacieli, ciminiere, ponti, casermoni sprecando spazio,
verde, acqua, cielo.
È questa la candidatura della Matera del
2019.
Dimostrare come si possa vivere bene
senza alterare l’ambiente naturale.
I sassi traslocati nel cinema, hanno fatto
conoscere Matera al mondo, e tanti da tutto il mondo hanno raggiunto Matera, una
città senza ferrovia, senza aeroporto, senza autostrada, sembra impossibile, ma lo
è, e vuole rimanere tale e mostrare a tutti
nel 2019, come si possa vivere, crescere
a trarne vantaggi senza ferrovie, aeroporti
ed autostrade.
Nicola Tuseo
26
il racconto
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
Babbeo Natale
La porta di casa era aperta. Le luci erano spente e non si sentiva nessun rumore.
Il giovane Natale capì che era il momento giusto per agire. Caricò il sacco in spalla ed entrò. Si mosse lentamente per non fare rumore e rischiare
di essere scoperto. Per di più nel suo
primo giorno di lavoro.
Seguire le orme familiari non è facile.
Natale temeva il confronto più di ogni
cosa. Soprattutto si rese conto che per
la prima volta era da solo. Non c’era
suo padre a seguirlo. Non si trattava
di una simulazione in una casa di cartapesta con dei fantocci avvolti tra le
coperte.
Era tutto vero.
Sentiva distintamente i respiri dei
bambini e sapeva bene quanto fosse
lieve e pieno di attesa il sonno della
vigilia.
Era la sua grande occasione per dimostrare di essere un degno erede.
Non doveva sbagliare.
Aveva dimenticato qualcosa?
Ripassò a memoria: il sacco con i doni era tra le sue mani, il cappello che lo
rendeva invisibile era sulla sua testa, gli
occhiali per vedere al buio erano sul suo
naso, le scarpe magiche con cui avrebbe
allertato le renne, al battito dei tacchi, erano ai suoi piedi.
Poteva dunque iniziare. Bastava trovare
l’albero, oppure il presepe. Controllare
l’indirizzo e i pacchi abbinati. Non doveva
essere poi così complicato.
Eppure una strana sensazione lo pervade-
va. Quella del disastro imminente. Un soffio di vento fece sbattere la porta talmente
forte che la casa tremò. Ecco che cosa
aveva dimenticato. Che sciocco, imperdo-
nabile dimenticanza. Per un attimo sentì
tuonare la voce di suo padre! Chiudi sempre la porta se vuoi restare Babbo Natale,
altrimenti in un attimo si ricorderanno di
te come di “Babbeo Natale”!
Non fece in tempo a capire che cosa davvero stesse accadendo che un paio di occhi
dritti e spalancati si aprirono come due fari nel buio della sala. Natale fece un balzo
indietro e per lo spavento quasi dimenticò
di essere invisibile. Gli occhi avanzarono e
poco a poco poté distinguere nitidamente
un bambino goffo e sgraziato che attendeva sveglio il suo arrivo. Si aggirava furtivo
come un ladro nella notte, con una penna
in una mano e una lampadina nell’altra.
Natale trattenne il fiato, s’irrigidì come uno
stoccafisso, poi iniziò a tremare. Il piccolo
si fermò e si voltò di scatto, come un felino che ha fiutato la preda. Poi per fortuna, non vedendo niente di strano, riprese a
camminare. La lampadina illuminò prima
l’albero, poi le palle colorate che lo addobbavano, la neve finta che imbiancava le
foglie sintetiche e infine le lettere appoggiate al camino. Il piccolo prese quella
che portava la firma di Luca. La lesse
scandendo le parole ad alta voce, come si
fa in prima elementare, quando non puoi
ancora farlo a mente perché altrimenti a
quei suoni non corrispondono significati. Caro Babbo Natale sono Luca, sono
bravo e vado bene a scuola, vorrei che tu
mi portassi un trenino e un sommergibile
rosso. Grazie babbo natale e buona notte.
Natale si tranquillizzò. Il bambino non
era un megalomane ma piuttosto sintetico e pragmatico. A quel punto il piccolo
scrivano posizionò la lampadina in modo
che illuminasse il foglio e con la penna
aggiunse una postilla alla missiva.
P.S. spero di non essere troppo in ritardo
ma ti volevo dire che ho cambiato idea.
Il trenino non mi serve, voglio un radar.
Grazie tante e quando esci chiudi la porta.
A quel punto Natale, mentre il bambino
scompariva nel buio con la stessa velocità con la quale era comparso, capì chi
avesse lasciato la porta di quella casa
aperta nella notte.
Si rese conto di non avere con sé un radar.
E nemmeno un briciolo della fantasia dei
suoi clienti.
Soprattutto sapeva di dover tornare indietro e che scovare un radar in magazzino
non sarebbe stato facile.
Povero babbeo.
il racconto
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
27
Giuseppe Galeota e Francesco
Santantonio raccontano
Continua la nostra ricerca sui giovani che si
sono diplomati presso l’Istituto “M. Bellisario”
di Ginosa per vedere cosa succede dopo aver
conseguito il diploma. Questa volta intervistiamo due giovani che hanno conseguito il
diploma di geometra e che oggi sono due
giovani professionisti apprezzati. Parliamo
dei geometri Francesco Santantonio e
Giuseppe Galeota. Entrambi nati nel 1986
ed entrambi diplomatisi il 2005.
Cominciamo chiedendo a Giuseppe Galeota
di raccontarci la sua esperienza. «Mi sono
diplomato da geometra il 2005 presso l’Istituto “Bellisario” e immediatamente, mi sono
iscritto alla facoltà di ingegneria a Matera e
dopo ho avuto la possibilità di svolgere il servizio civile presso il Comune di Ginosa per la
realizzazione del progetto “Ginosambiente”.
Proprio questa esperienza mi ha permesso
di conoscere alcuni imprenditori e con uno
di questi ho avviato una attività di collaborazione con una società della provincia di
Taranto. Ovviamente questa collaborazione
non mi permetteva più di frequentare l’Università e decisi di abbandonare gli studi.
Con questa società ho lavorato 5 anni e
mentre lavorato ho conseguito, nel 2009,
l’abilitazione all’esercizio della libera professione di Geometra.
Successivamente, l’azienda presso la quale
lavoravo ha cessato l’attività e ho deciso di
proseguire a tempo pieno nell’attività di libero
professionista. Attività che svolgo con soddisfazione.»
Giuseppe Ci vuoi raccontare qualche cosa
della tua esperienza scolastica?
«Devo dire, in tutta sincerità, che gli anni di
frequenza dell’Istituto Bellisario sono rimasti
nel mio cuore per tante ragioni. In primo luogo perché in quella scuola ho avuto modo di
apprendere quella che oggi è diventata la mia
professione e questo è stato possibile in quan-
to avevamo dei docenti straordinari.
Straordinari sul piano professionale e
straordinari sul piano umano. In quella
scuola sono cresciuto e sono diventato
una persona che oggi, può affrontare
tranquillamente i problemi e le difficoltà
che la vita ci mette di fronte.»
Anche Francesco Santantonio ci racconta la sua esperienza post-scolastica.
«Anche io, come Giuseppe, mi sono
diplomato nel 2005, anche io ho svol-
to il servizio civile presso il Comune
di Ginosa. Il mio servizio è stato svolto presso l’Ufficio Tecnico del nostro
Comune e proprio questa collocazione
mi ha permesso di lavorare fianco a
fianco del responsabile dell’Ufficio, l’Architetto Luigi Traetta, questa esperienza
mi ha permesso di toccare con mano la
complessa materia dei Lavori Pubblici.
Devo anche aggiungere che l’aver svolto
il Servizio Civile presso l’Ufficio Tecnico
del Comune di Ginosa, mi ha messo in
contatto con altri tecnici professioni di
del settore e tra questi ho avuto modo
di conoscere e lavorare per circa 4 anni
con l’ingegnere Infante. Devo aggiungere
che sono prossimo alla laurea in ingegneria, frequento la facoltà di Ingegneria edile
presso l’Università di Bari e, se non ci sono
intoppi, il prossimo anno dovrei conseguire
la laurea. Attualmente, ho avviato l’attività
di designer in collaborazione con Giuseppe
e portiamo avanti l’attività professionale.
Diciamo che stiamo lavorando in un periodo
non certo felice per il mondo dell’edilizia.»
Anche a Francesco ho chiesto dei ricordi di
scuola…
«Non posso che confermare le cose dette
da Giuseppe, la frequenza della scuola è
stata una tappa importante e felice della
mia vita. In quella scuola sono cresciuto,
ho imparato a svolgere il lavoro che faccio
oggi e ho anche imparato come vivere nella
società. La scuola non è solo formazione
professionale è anche formazione della
persona e all’Istituto Bellisario io credo di
aver trovato le persone giuste che mi hanno
permesso di affrontare la vita con la giusta
determinazione.»
Giuseppe e Francesco lavorano nel loro
studio professionale e questo è stato possibile perché hanno saputo fare tesoro degli
insegnamenti ricevuti a Scuola e a quello ci
hanno aggiunto la volontà di fare.
28
attualità
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
RICERCA & FORMAZIONE
Entusiasmo, passione e…
“Ci sono persone che non fanno altro che
lamentarsi e, quando diventano vecchie, si pentono
di non aver fatto niente per cambiare le cose”.
Il mondo è in continuo mutamento e, ogni
giorno che passa, vivere diventa sempre
un po’ più complicato: superare le sfide
che esso ci propone, è quasi impossibile
se non si hanno entusiasmo e passione.
Un entusiasta è anche un appassionato
talmente convinto della propria capacità
di realizzazione e di riuscita, che mette
passione in tutto ciò che fa.
Se ascoltiamo un imprenditore di successo, mentre parla della propria impresa,
nei suoi occhi potremo vedere la fiamma
della passione. Egli si mostrerà emozionato per il proprio successo e parlerà delle difficoltà che incontra nella vita, come
normali problemi facenti parte integrante
delle battaglie da vincere.
L’entusiasmo e la passione quindi sono
fondamentali, ma… da soli non bastano.
Una ricerca condotta su un campione
d’imprenditori di successo ha identificato
cinque caratteristiche essenziali grazie alle quali un capitano d’impresa raggiunge
il successo:
1.
Alto livello di energia
E’ necessario impegnarsi a fondo, per riuscire a fare le cose: perseverare per portarle a termine, possedere energia fisica e
mentale; avere spirito d’iniziativa, vigore
e molta forza di volontà per condurre un
progetto o un sogno fino al loro compi-
mento.
2.
Pensare da imprenditore
Per avere successo l’imprenditore deve essere innovativo nelle
idee e nelle azioni per concretarle: pensare
o esplorare soluzioni non ortodosse; fare
confronti intelligenti; tirare conclusioni su
di essi e usare la ragione in termini pratici,
teorici e astratti.
3.
Talento per le relazioni interpersonali
E’ una caratteristica che riguarda la volontà
e disposizione a lavorare con gli altri: accettare commenti; sorridere anche quando
le cose vanno male. (Questa sembra essere
la caratteristica più importante, secondo lo
studio).
4.
Abilità comunicativa
E’ una caratteristica che riguarda la capacità di esprimersi in modo chiaro, senza giri
di parole e senza troppa ricercatezza; è la
predisposizione ad ascoltare le persone,
di capire e assorbire quello che dicono; è
anche scrivere in maniera semplice e comprensibile al fine di trasmettere fiducia nelle
persone con cui si comunica.
5.
Conoscenze tecniche
Le conoscenze tecniche sono, curiosamente, le ultime della lista. Riguardano la capacità del manager di ottenere ed elaborare
le informazioni su ciò che fa e su ciò che
accade nel suo settore e, di conseguenza,
capire quali siano i cambiamenti in arrivo
e prepararsi ad affrontarli adeguatamente.
Tutto questo, ovviamente, richiede non solo
forza di volontà, studio, dedizione, ma è necessario anche agire con rapidità. E’ più utile prendere venti decisioni al giorno, di cui
cinque sbagliate, che prenderne solo cinque,
anche se tutte giuste. Se il grande Pelè avesse aspettato di poter giocare al Maracanà,
per cominciare la sua carriera, probabilmente non sarebbe mai diventato Pelè, né avrebbe mai giocato al Maracanà. Pelè ha iniziato
a giocare in un campetto qualsiasi di Bauru, una cittadina dello stato di San Paolo, in
Brasile. Un bel giorno è arrivato al Maracanà e ai più grandi stadi del mondo. Non
è partito dall’alto. Allo stesso modo, noi, se
prima di agire aspettiamo di avere raggiunto
tutte le condizioni ideali, non combineremo
mai niente. Se non possediamo il computer
migliore, facciamo il meglio che possiamo
con quello che abbiamo. Se non abbiamo il
personale migliore, formiamolo. Se non disponiamo delle condizioni ideali, facciamo
uso di ciò che abbiamo in quel momento;
così, un giorno, anche noi potremo arrivare
al nostro Maracanà. L’importante è mettersi
a giocare.
Non c’è bisogno di aspettare di avere tutto,
o di sapere tutto, per mettersi in azione. E’
l’azione stessa che ci permetterà di progredire nel sapere.
Giovanni Matera
Per consultare altri miei articoli:
www.materarredamenti.it > Blog
attualità
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
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n. 25/26 - 21 dicembre 2013
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
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MONSIGNOR SANTORO PARLA DEL NATALE
AL II PREMIO “TARAS PAX”
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Il Premio Taras Pax Ecclesia a Monsignor Filippo Santoro che cita un aneddoto personale per
sottolineare l’importanza della carità e della prossimità ai più bisognosi
Monsignor Filippo Santoro sceglie la premiazione del II Premio Taras Pax a Massafra per indicare a tutta la comunità il modo
in cui vivere il Santo Natale e le festività:
ritornare ai sentimenti e agli affetti autentici,
accendendo nei nostri cuori e nelle case la
Speranza e pensando un meno al consumismo e ai regali.
La premiazione della seconda edizione
del Premio “Taras Pax”, la manifestazione
organizzata dalla Caritas Diocesana di Taranto in collaborazione con l’Associazione
di Promozione Sociale “Rinnovamento &
Partecipazione”, ha rappresentato un’occasione per abbracciare simbolicamente tutta
la società premiando tre personalità che
possono sembrare distanti anni luce, e che
invece sono accomunate da un massimo
comun denominatore: l’impegno nel sociale
a favore dei più deboli.
La serata si è tenuta presso il Teatro Spadaro di Massafra e, presentata da Nicla Pastore, si aperta con i saluti di Martino Tamburrano, Sindaco di Massafra, di Salvatore
Perillo, presidente APS Rinnovamento &
Partecipazione, e di don Nino Borsci, direttore Caritas diocesana Taranto.
Sul palco erano seduti anche alcuni extracomunitari richiedenti asilo politico e protezione internazionale che vengono assistiti
a Massafra con le attività di accoglienza e
integrazione del Progetto Motus Animi, finanziato dal “Ministero degli Interni - Servizio Centrale del Sistema di Protezione per
Richiedenti Asilo e Rifugiati”.
La serata, alla quale è intervenuto Gregorio Andria, Preside della Facoltà Ingegneria
di Taranto del Politecnico di Bari, è stata
impreziosita dalle performance della pianista Viviana Lasaracina e dei cantanti lirici
Adriana Damato e Fabio Perillo, accompagnati al pianoforte da Davide Dellisanti. A
questi è stato consegnato il Premio Artisti
per la Pace dal senatore Pietro Liuzzi della
Commissione Pubblica Istruzione e beni
culturali del Senato, che ha avuto parole
di apprezzamento per “il Premio Taras Pax
che riconosce l’impegno solidale e che, per
la prima volta, affianco alle autorità porta
su un palco tanti ragazzi che raggiungono
il nostro Paese fuggendo da guerre e persecuzioni politiche”, insieme a Virgilio Bruno, responsabile amministrativo dell’APS
Rinnovamento e Partecipazione.
Il Premio Taras Pax “Ecclesia” è stato
conferito all’Arcivescovo di Taranto, S.E.
Mons. Filippo Santoro, che lo ha ricevuto
dalle mani di Don Nino Borsci: dopo aver
ringraziato gli organizzatori, l’Arcivescovo
ha sottolineato l’importanza della carità
e della prossimità, svolta egregiamente
sul territorio dalla Caritas diocesana, e a
tal riguardo ha raccontato un aneddoto di
cui è stato protagonista: al termine di un
convegno in università in via Duomo, l’Arcivescovo è stato fermato per strada da un
umile residente del Centro storico che lo
ha pregato di recarsi nella sua abitazione
per benedire i suoi due figli disabili; al termine della visita la madre, con le lacrime
agli occhi, ha ringraziato Monsignor Santoro dicendo “oggi in casa nostra è entrato
Gesù” e il padre “la Chiesa dovrebbe essere sempre così, presente dove c’è più biso-
gno”. Accomiatandosi, Monsignor Santoro
ha augurato a tutti che il Santo Natale sia
improntato allo spirito e alla speranza che
ha trovato in quella casa della Città Vecchia
di Taranto.
Il premio Tarax Pax “Società Civile” è andato alla Banca di Credito Cooperativo di
Massafra, un istituto di credito che – come
ha ribadito il presidente Giuseppe Cavallo
ritirando il premio – da sempre cerca di aiutare ed essere vicino a chi ha più bisogno,
sia nel mondo dell’impresa sostenendo piccoli artigiani e aziende in difficoltà, sia nel
sociale con tantissime iniziative, dai pacchi
alimentari per le famiglie povere fino a donare un ascensore all’ospizio per evitare le
scale agli anziani. La BCC Massafra rappresenta un esempio di come sia possibile
coniugare il fare impresa con il sostegno a
chi vive un disagio.
Il premio Taras Pax “Pubblica Amministrazione” è andato al giovanissimo consigliere
comunale di Palagiano Francesco Serra
perché, sempre lontano dai riflettori dei media, da tempo si reca con suoi amici a fare
volontariato a favore degli extracomunitari
presso il centro Motus Animi di Massafra:
visibilmente emozionato, con esemplare
umiltà Francesco Serra ha detto di sentirsi
“piccolo” rispetto a tali esempi di impegno
costante e carità verso il prossimo, ma allo
stesso tempo onorato e spronato da questo
riconoscimento per impegnarsi con maggiore slancio a favore della sua comunità e
dei più bisognosi.
Marco Amatimaggio
32
argomenti
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
Interrogazione di Lospinuso
su Laboratorio d’analisi ginosino.
Il Consigliere Regionale di Forza Italia Pietro
Lospinuso ha rivolto al Presidente della Regione e agli Assessori al Lavoro ed allo Studio
e Formazione una interrogazione a risposta
scritta nella cui premessa ha evidenziato che
“Sono sempre crescenti i disagi, e le conseguenti proteste, dei cittadini ginosini per le
mancate e/o parziali prestazioni erogate, in
regime ambulatoriale, dall’unica
struttura operante sul territorio per
le analisi di Patologia Clinica, denominata “Laboratorio di Analisi
Ginosino” insistente a Ginosa e
Marina di Ginosa ed accreditata
dall’ASL Taranto.
Tale situazione è dovuta ai pesanti
tagli nel budget che tale laboratorio ha subito negli anni ad opera
della ASL di Taranto, come si evince dal seguente prospetto riepilogativo dei tetti di spesa assegnati
dal 2006 ad oggi:
A tal riguardo l’interrogante considera che
“appare del tutto illogico questo progressivo
strangolamento di una struttura che serve una
popolazione stabile di 22 mila abitanti in un
territorio vastissimo che comprende anche Marina di Ginosa e che quindi registra anche un forte aumento di residenti
nella stagione estiva, quando nella vicina Laterza per un’analoga struttura, che
serve molti meno abitanti, è stato giustamente riconosciuto per il 2013 un tetto di
spesa di circa 100 mila euro superiore, di
fatto inducendo i ginosini a recarsi colà
con relativi disagi per effettuare le analisi
cliniche.
Lospinuso rileva altresì che “tale discriminazione si aggiunge, a carico della
comunità ginosina, ad altre analoghe ad
opera sempre della ASL di Taranto, quale
la sottrazione del servizio di mammografia presso un Poliambulatorio sempre più
svuotato ad onta delle tante promesse di
potenziamento della medicina territoriale.
Associandosi a quanto richiesto dal Sindaco di Ginosa, il Consigliere Regionale
chiede pertanto al Presidente della
Regione ed all’Assessore alla Salute “di conoscere 1) quale criterio è
stato seguito nella delibera del Direttore Generale della ASL n. 1256 del
14.11.2013 riguardo la ripartizione
del budget dell’anno 2013 2) quale
grado di umiliazione dovranno ancora raggiungere le titolari del “Laboratorio di Analisi Ginosino” che operano
nel territorio comunale ininterrottamente da oltre 35 anni offrendo alla
comunità ginosina servizi efficienti e
dotati di apparecchiature tecnologicamente
all’avanguardia e di eccellenza.”
Per la Segreteria
Tommaso Francavilla
Gli eroi della vita quotidiana siamo tutti noi
di Giulio Pinto
Voi che lottate ogni giorno nello studio come
nel lavoro, che credete ancora nel futuro anche se il momento storico in cui viviamo non
è dei migliori, voi che scegliete di costruire
una famiglia nonostante il lavoro precario,
voi che non rinunciate ai vostri sogni personali e professionali, voi che lottate perché i
vostri progetti non vengano oscurati da burocrazie e furbizie, voi che credete ancora
nel merito e non nelle scorciatoie, voi siete
‹eroi quotidiani› e potete adesso essere
d›esempio per tanti! Siete eroi perché ogni
giorno ce la mettete tutta, date il massimo e
non mollate mai. Perché solo con passione,
gioia e sacrificio si realizza il vostro sogno,
l›orgoglio di sé! Certo ci sono persone più
fortunate di altre, ma la fortuna si costruisce
e conquista ogni giorno, con dedizione e
impegno! Uno su mille ce la fa? Sbagliato! Se uniamo le forze potranno farcela
in tanti, voi eroi di questa nostra vita
quotidiana potreste essere di esempio
per molti! Tutti noi possiamo essere una
squadra se ogni giorno giochiamo insieme la partita con la vita! E› in questo gioco che entrano in campo i valori più importanti! E› su questo campo che tanti
scoprono di essere appunto eroi e possono così aiutare gli altri a diventarlo, a
crederci! Essere eroe non è facile, implica rinunce e sacrificio, ma porta immensa soddisfazione. Sei anche tu un eroe?
Raccontaci tutte le volte che ti sei guardato con soddisfazione allo specchio e ti
sei sentito un piccolo ‹eroe quotidiano›.
Bastano 140 caratteri su Twitter utilizzando l›hashtag #eroiquotidiani e potrai contagiare qualcuno, infondere coraggio a chi
ne ha bisogno. Più saremo a raccontare il
nostro ‹essere eroi quotidiani›, più lungo
sarà il ‹Manifesto dell›eroe›. Le nostre
esperienze potranno aiutare chi è in difficoltà, chi ha bisogno di una piccola spinta
e di una nuova energia per combattere e
diventare esso stesso un ‹eroe quotidiano›. Ragazzi siamo una squadra, giochiamo tutti insieme, adesso! Roberto e Vittorio
Baggio.
Prendendo spunto dal messaggio di
Baggio, auguro a tutti i lettori (pochi), a
tutti quelli che mi amano ed a tutti quelli che mi odiano, buone feste: “ La felicità cercatela in voi e non fuori di voi!!”
argomenti
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
Nonno Donato racconta
Cari amici lettori
de La Goccia,
sono
Nonno
Donato che vi
racconta la sua
esperienza
di
vita, dall’alto dei
suoi 92 anni.
Intanto vorrei rivolgere a tutti voi
gli auguri di Buon
Natale e felice
Anno Nuovo.
In questa occasione
vorrei
ricordare a tutti noi (anche a
me) che il 25
aprile del 1945
l’Italia uscì da
una guerra disastrosa e ne uscì
con le ossa rotte. Vedere l’Italia in quegli
anni era come vedere l’immagine di “Gesù
Cristo disceso dalla Croce”: tutto distrutto,
miseria e fame e tanti morti.
Nel 1946 venne svolto un referendum e l’Italia divenne una Repubblica. Le sorti della nostra nazione erano affidate, sostanzialmente, ai tre partiti che costituivano il
Comitato di Liberazione Nazionale: Partito
Comunista Italiano, Democrazia Cristiana
e Partito Socialista Italiano. Uomini come
De Gasperi, Nenni, Togliatti, e come il presidente della Repubblica Enrico De Nicola
si dimostrarono statisti attenti e capaci.
Il discorso che voglio farvi è molto semplice. In quegli anni l’Italia dimostrò tutta la
sua capacità di saper reagire e affrontare
le difficoltà con coraggio e spirito di sacrificio.
I tre partiti che dicevo prima (Pci, Dc, Psi)
pur scontrandosi politicamente, riuscirono
in quella grande opera di ricostruire un
Paese fatto a pezzi e in macerie dopo la
guerra. Furono ricostruiti ponti, ferrovie,
autostrade. Vennero ricostruite anche
le strade poderali e venne realizzata la
Riforma Agraria.
Tanto per citare alcuni esempi di quella
grande opera di ricostruzione, vorrei ricordare la nascita del rione La Martella
a Matera che serviva proprio tutti i nuo-
FRANCO GRILLO
Voto di preferenza
Voto di preferenza
Voto di preferenza
SALVATORE TITO DI MAGGIO
Voto di preferenza
Voto di preferenza
MAURIZIO MARCELLO CLAUDIO PITTELLA
Voto di preferenza
Voto di preferenza
FLORENZO DOINO
Voto di preferenza
Voto di preferenza
PIERNICOLA PEDICINI
Voto di preferenza
Voto di preferenza
ILE
M
-SI
MARIA MURANTE
Voto di preferenza
C
FA
DORIANO MANUELLO
ELISABETTA ZAMPARUTTI
Voto di preferenza
vi proprietari o coltivatori diretti figli della
Riforma Agraria.
33
Non parliamo poi di quello che si è fatto per
dissetare la nostra gente: le diverse dighe:
Pertusillo, San Giuliano, Sinni, tanto per
citarne alcune.
Ecco, quello che è accaduto quando, in
Italia, a comandare era sostanzialmente 3
partiti.
Questa mia considerazione mi porta a dire
che se ci sono tanti galli in un pollaio non fa
mai mattina. Noi siamo passati da tre grandi partiti a una miriade di piccoli partitini e,
come nel pollaio, quando ce ne sono troppi
non fa giorno, così l’Italia si barcamena in
una crisi che sembra non finire mai. Anzi
per essere precisi sembra quasi che tutti
questi galli siano solo capaci di fregarsi le
uova e lasciare il popolo nella miseria.
Vi chiedo scusa se mi sono lasciato prendere da queste considerazioni politiche, se
le ritenete sbagliate potete anche richiamarmi.
Adesso vi saluto e vi dò appuntamento al
nuovo anno. Da nonno Donato, ancora
tanti auguri di buone feste.
Donato Cardinale
Lospinuso (FORZA ITALIA): “Non
saranno gli anatemi di Losappio a
farci approvare l’eco-tassa.”
Il Consigliere Regionale di FORZA ITALIA Pietro Lospinuso ha
diffuso la seguente nota:
“Francamente ci mancava l’ accusa di essere il partito delle “discariche” da parte dall’exAssessore all’Ambiente, nonché esponente autorevole del Partito di un Governatore che
è stato per lunghi anni Commissario con pieni poteri all’emergenza ambientale. Se in
Puglia siamo ancora quasi all’anno-zero in materia di politiche dei rifiuti, con conseguenti
ed inquietanti problematiche anche sanitarie, si deve infatti alla devastante incapacità di
programmazione di queste due legislature regionali, che per esempio hanno fatto della
Provincia di Taranto la pattumiera di tutta la Puglia, tant’è che soltanto poche settimane
fa si è dovuto rimettere mano ad un “piano” velleitario ed immaginifico che non poteva
non fallire e che portava la firma- udite, udite- proprio dell’amico e collega Losappio. E
sapete chi se ne è avvantaggiato? Proprio il “partito delle discariche” di cui pertanto il
buon Losappio deve essere considerato, fors’anche suo malgrado, socio “ad honorem”.
Per carità, sbagliare è umano. Ma scaricare i propri errori, attraverso un ennesimo balzello,
sulle spalle di cittadini inermi ed incolpevoli è peggio che diabolico: è vergognoso.
Questa è la ragione della nostra battaglia contro l’eco-tassa, alla quale non saranno gli
anatemi di chicchessia a farci rinunciare.”
Per la Segreteria - Tommaso Francavilla
34
attualità
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
Wi-Fi FINALMENTE
LIBERO…?
Un Easter egg, tradotto letteralmente
dall’inglese, significa “uovo di Pasqua”. Ma
nel mondo digitale, ha un altro significato.
Un Easter egg in informatica è una piccola
“sorpresa”, una funzione inaspettata nascosta
dallo sviluppatore in un programma, con
l’unico obiettivo di sorprendere e suscitare
un sorriso in chi lo usa. Le Easter egg sono
quasi sempre animazioni, piccoli giochi e
sorprese innocue: non si tratta di virus, worm
o trojan, tranquilli.
Per accedere alle Easter egg occorre una
specifica combinazione di tasti o una gesture,
spesso inattese e complicate. Raccogliamo
alcune delle Easter egg più carine nascoste
nel motore di ricerca Google .
Con Google possiamo fare una marea di
cose: il problema è che spesso non lo sappiamo. L’uso più diffuso, che poi è quello basilare, è di digitare alcune parole ed affidarci
alla buona sorte. Poi i più esperti affinano le
ricerche con l’utilizzo di alcuni trucchi, di alcuni accorgimenti che ci permettono di avere dei risultati migliori, con un numero di link
inferiori ma più attendibili.
Ci sono tanti trucchi semplici che permettono ricerche più raffinate e veloci. Non si parla
solo delle solite virgolette, dei soliti AND (per
trovare siti che contengano entrambi i termini), OR (siti che contengono o un termine o
l’altro) e nemmeno AROUND (lo conoscevate? Una via di mezzo tra la ricerca normale
e quella tra virgolette). Come immaginate, di
idee e di furberie ce ne sono tante.
Ne ho selezionate alcune per voi .
Ad esempio trovare le pagine vecchie di
siti attuali; ci piacerebbe leggere un vecchio articolo della Repubblica, ma non ricordiamo bene il titolo? La cosa migliore è
premettere il nome del sito e poi la chiave
di ricerca. Ad esempio, scriviamo: repubblica.it e poi, a piacere, quello che si vuole
(ad esempio, repubblica.it chiara maci).
Funziona sempre. Il completamento automatico è meraviglioso , infatt basta inserire
un asterisco * tra le chiavi di ricerca per
indicare “qualsiasi cosa”.
Il Completamento automatico è un semplice trucco, proviamo ad inserire “vs”.
Ad esempio, Apple vs Android, o Sky vs
Mediaset Premium. Ma quando non si sa
bene con cosa mettere a confronto un
elemento, è bene affidarsi ancora al completamento automatico. Apple vs____? e
Google risponderà inserendo le alternative
più diffuse. Si può anche chiedere “meglio
di____” e Google, ancora, completerà.
Per trovare i risultati usciti anche dieci
minuti fa (o anche meno), c’è un trucco,
e riguarda la Url. basta infatti aggiungere
sigle come &tbs=qdr: alla fine della url, e
specificare il tempo che si vuole definire.
Ad esempio, h5 per indicare cinque ore, n5
per cinque minuti, e s5 per cinque secondi.
Così, per i risultati degli ultimi 10 minuti occorrerà aggiungere &tbs=qdr:n10. Facile
no? Perfetto per le news. Invece con la
funzione “Binary”, il risultato ci viene fornito con il sistema numerico binario. Se poi
vogliamo far apparire un cuore su Google,
allora copiamo e incollamo questa funzione matematica
sqrt(cos(x))*cos(300x)+sqrt(abs(x))0.7)*(4-x*x)^0.01, sqrt(6-x^2), -sqrt(6-x^2)
from -4.5 to 4.5“,
Se vogliamo il “meteo”, seguito dal nome
della città, possiamo conoscere le condizioni meteorologiche di molte città del
mondo, o il nome della squadra, o del
campionato, possiamo avere i risultati e
i prossimi incontri per vari sports, oppure
un calcolo da eseguire, possiamo avere il
risultato immediato (es.: 4 + 3). Anche per
espressioni matematiche, conversioni di
valuta e di unità di misura. Se digitiamo il nome di un film e la zona,
possiamo trovare la recensione e gli orari di programmazione nei cinema, oppure
il nome o il codice postale di una località,
possiamo vederne la mappa , o il numero
di spedizione di un pacco, possiamo rintracciarlo e avere links rapidi per visualiz-
zare lo stato della spedizione, o dei termini
tra virgolette, troveremo la frase esatta e
non parole chiave, rendendo la ricerca più
precisa, con asterisco in mezzo ad una
frase, indichiamo la possibilità di un’altra
parola qualsiasi tra quelle digitate. Es: casa * fiori, o il segno «-» (meno) prima di
una parola, la escluderemo dalla ricerca, o
il segno più, tra due parole, indichiamo che
devono essere nell’ordine in cui le scriviamo, o «site» seguito dall’indirizzo di un sito senza www e dalla parola da cercare,
renderemo la ricerca mirata all’interno del
sito ad esempio, site:sito.com casa, o la
«tilde» prima di una parola, troveremo tutte le parole correlate, o due anni, tra due
puntini (es.: 1998..2006), troveremo i risultati di ricerca riferiti a quell›arco di tempo,
o»cache:»seguito dal link di un sito web,
possiamo accedere alla copia di pagine
scomparse di siti che danno errore perchè
chiusi o sovraccarichi.
Inoltre digitando alcune di queste patrole
chiavi otterrremo ad esempio:
ALLINURL: seguito dalle parole che cerchiamo (esempio: allinurl:piripicchio),
avremo tutti i link che contengono nella
stringa quelle parole.
LINK: seguito dal link di un sito (esempio:
link:https://piripicchio.com), ci verranno
elencati tutti i siti in cui il link, o il collegamento compare.
INTEXT: seguito dall’argomento che ci interessa, potremo accedere a tutte le pagine web che conyengono, nel testo, l’argomento.
RELATED: seguito dal link di un sito, ci rimanderà a tutti i siti similari.
FILETYPE: seguito dall’estensione di un
file e da un argomento (esempio: filetype
: pdf casa), possiamo trovare i documenti
in quel formato.
ALLINTITLE: seguito da 1 o più parole, troviamo solo i titoli che le contengono.
TIME :seguito da una località (esempio: time
Parigi), avremo l’ora esatta in quella località.
TILT
:semplicemente......avremo
un
Google un pò......scombinato. Divertente!
DO A BARREL ROLL, vedremo la pagina fare una rotazione a 360° su se stessa. http://lmgtfy.com//?q= seguito da una
parola, si attiverà una divertente funzionalità automatica di
ricerca di google
about:robots ....troverete una sorpresa!
Provare per credere.
Un augurio di buone feste a tutti i lettori
Roberto Muscolino
attualità
Le massime del VEGA
Movimento Incerto
Sono passati circa 10 giorni dall’inizio della protesta ad oltranza su
tutto il territorio nazionale, ad opera dei gruppi unificati sotto il nome
di Movimento 9 Dicembre. Una protesta ampiamente giustificata dalle mostruosità che il popolo italiano sta subendo da diversi anni e
che passano inosservate agli occhi dei potenti. Una protesta però,
talmente disomogenea, che non ha ne capo ne coda. Gli obiettivi sarebbero lodevoli, ma non ci si è posti la domanda: in caso di vittoria
delle nostre battaglie e dei nostri ideali, cosa facciamo domani che
siamo al potere? Secondo me, ci sarebbe da lottare molto più di
adesso, in quanto i gruppi facenti parte del movimento sono storicamente in contrasto fra loro, e sicuramente non andrebbero d’amore
e d’accordo incondizionatamente. Ci sono gli estremisti di sinistra e
di destra, poco avvezzi ai gemellaggi, gli ultras, gli autotrasportatori,
agricoltori di tutt’Italia, i commercianti e in generale tutti gli studenti.
La protesta ha avuto momenti di tensione e falsi momenti di tregua,
come le centinaia di video che riprendevano le forze dell’ordine slacciarsi i caschi in solidarietà dei manifestanti. Parlando con alcuni di
loro ho carpito la vicinanza vera dei poliziotti con i manifestanti, ma
neanche il tempo di accender la tv, che il ministro dell’interno Alfano,
riferisce in parlamento che il gesto non era per solidarietà ai cittadini
che protestavano, ma anzi, era una normale procedura in caso di
calma nella manifestazione, e quindi non c’era bisogno della tenuta
antisommossa. Qualcosa non coincide, una delle parti è senz’altro
menzognera. Il fervore non deve affievolirsi, ma bisogna stilare un
piano di azioni seguenti alle proteste, perché urlando e rovesciando
il potere non si ottiene nulla, i risultati si ottengono soltanto dopo la
tempesta per rialzare un Paese, che ad oggi è in ginocchio su tutti i
fronti, realizzando progetti a lungo termine, restituendo equità sociale ai cittadini, giudicando per direttissima tutti i responsabili del fallimento Italia, e dando loro un giusto processo. Solo così potremmo
definirci cittadini liberi, altrimenti saremmo sempre dei collusi col potere forte e approfittatori egoisti, oltreché complici!!
Vincenzo d’angelo
AVIS: IL 22 DICEMBRE SI
DONA!!!!!
Il 2013 sta per terminare e l’Avis pensa già al 2014 con molta accuratezza. Tanti i progetti in cantiere e moltissimi i temi che saranno
trattati dall’Associazione. Tutto questo, senza dimenticare che, domenica 22 dicembre, c’è la giornata di donazione per tutti i soci e per
chi volesse donare per la prima volta (minimo 18 anni d’età compiuti). Poiché mancheranno soli tre giorni al 25, donare varrebbe come
grandissimo regalo di Natale per chi ne necessita. NON MANCATE.
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
35
Europa-Regioni: entro il
2020 in discarica solo
rifiuti non riciclabili
- La Commissione ambiente del Parlamento europeo
ha accolto la proposta di
Vittorio Prodi (Partito democratico) di proibire la messa
in discarica e l’incenerimento
di tutti i rifiuti riciclabili e recuperabili. Per adeguarsi al
deliberato dell’Eurocamera,
vi sarà tempo fino al 2020. “Il
Parlamento europeo ha lanciato un segnale forte affinchè quel 79 per cento di rifiuti plastici che oggi vengono
bruciati o interrati vengano
restituiti alla nostra economia come risorse. Si tratta
di 20 milioni di tonnellate di
materiale da non gettare via,
viste le attuali pesanti conseguenze per l’ambiente e la
salute umana”, ha detto l’europarlamentare Prodi. Su sua proposta,
saranno eliminati, sempre entro il 2020, anche le sostanze pericolose ancora utilizzate nella produzione delle plastiche, come i metalli
pesanti, insieme a quei materiali cosiddetti oxo-frammentabili, che
in realtà non si degradano in ambiente e che contengono pericolosi
additivi chimici. Parallelamente, verrà drasticamente ridotto e proibito anche l’utilizzo dei sacchetti di plastica monouso non biodegradabili e non compostabili.
Canta Storie
L’Associazione, inoltre, ricorda a tutti i soci che, presso la sede
sociale, è possibile ritirare il dono annuale.
L’AVIS DI GINOSA E
MARINA DI GINOSA
AUGURA UN BUON
NATALE E UN FELICE
ANNO NUOVO A TUTTI I SOCI, I
DONATORI, I COLLABORATORI E LA
CITTADINANZA TUTTA
Baldassarre (Baldo) D’Angelo – Addetto stampa
36
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
JUNIORES: IL LATERZA PORTA A CASA
DERBY E PRIMATO. 7-1 SUL GINOSA
GINOSA,
STADIO
MIANI
Sulla carta il Laterza
partiva favorito dal pronostico e la classifica
parlava chiaro, laertini in
vetta, ginosini nelle parti basse. Le differenze
tecniche e di età, si sono notate già dal fischio
d’inizio, con il Laterza
padrone del campo e il
Ginosa alla vana ricerca
del fraseggio. Laterza
mai in apprensione e
subito in vantaggio con
Anzillotta (uno dei tanti
ex in campo), il raddoppio è di Clemente, poi ci pensano Mastrodomenico (doppietta), Vannella, Rigido, e
una sfortunata autorete di Vecchione a delineare il match. Per il Ginosa, la magra consolazione del gol della bandiera di Mastrovito. Con questa vittoria il Laterza resta in vetta.
PRIMO TEMPO
Laterza immediatamente pericolo con le conclusioni di Mastrodomenico e Iacoviello, e
subito Pellicoro chiamato a intervenire, per sventare gli attacchi. Dopo alcuni minuti di
equilibrio, i laertini passano. Iacoviello tira di sinistro e trova la deviazione del portiere.
Sul susseguente corner, uscita a vuoto dell’estremo difensore e Anzillotta, ben appostato,
deposita in rete di testa. 1-0 ospite.
Nonostante il vantaggio, il copione non muta e il Laterza schiaccia il Ginosa per chiudere
la gara. Al 32’ arriva il gol. Clemente sfugge alla difesa, mette a sedere il portiere, e gonfia
la rete. Il primo tempo si chiude con altre occasioni sprecate, e con il primo tiro del Ginosa
da parte di Novario.
SECONDO TEMPO
La partita viene chiusa al 51’. Mastrodomenico sfrutta la sua velocità e solo dinanzi a
Pellicoro, lo mette a sedere e calcia verso lo specchio. Il pallone è toccato da un difensore ma finisce comunque in rete. 3-0.
La partita non muta e il Laterza arrotonda con Vannella, Rigido, una sfortunata autorete
di Vecchione e la seconda sigla di Mastrodomenico. Il Ginosa reagisce con una traversa
di Novario (bravo Russo a deviare) e con la bella rete di Mastrovito, utile per il morale del
giocatore e per gli almanacchi.
Ginosa: Pellicoro, Pavone A., Punzi, Vecchione A., D’Angelo, Bianco V., Vecchione An.,
Pavone L., Galante, Novario, Mastrovito. A disposizione Guarino, Donno e Bianco P.
Allenatore Pavone.
Laterza: Russo, Galante, Fasano, Girardi, Adorisio, Vannella, Mastrodomenico, Iacoviello,
Anzillotta, Lombardi, Clemente G. A disposizione Clemente A., Rizzi, Comparato, Busto,
Rigido, Mianulli, Capodiferro. Allenatore Passarelli.
NOTE:spettatori circa 100
Baldassarre (Baldo) D’Angelo
avvenimenti
avvenimenti
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
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Club One Ginosa Taekwondo I.T.F.
Alessandro Di Franco convocato in Nazionale
Manovra Fiscale
Novità
Numerosi gli emendamenti presentati in
sede parlamentare per l’approvazione della manovra fiscale e finanziaria per l’anno
2014. Ecco una sintesi delle principali novità.
Sostegno a donne e giovani under 35
Il sistema degli incentivi per l’autoimprenditorialità gestito da Invitalia viene completamente modificato. I contributi a fondi
perduto saranno sostituiti da mutui agevolati per gli investimenti a tasso zero , con
una durata massima di 18 anni. L’importo
del mutuo potrà coprire, al massimo, il
75% della spesa ammissibile. Potranno
accedere a queste agevolazioni le micro e
piccole imprese costituite da non più di sei
mesi e composte da soci di cui più della
metà siano donne o giovani tra i 18 e i 35
anni.
Bonus libri
Sulla spesa annuale per acquisto di libri sostenuta nel triennio 2014 – 2016, spetterà
la detrazione fiscale del 19%. Tale sgravio
non potrà superare i duemila euro, di cui
mille per testi scolastici e universitari e
mille per altre pubblicazioni.
Sono esclusi i libri digitali.
L’obiettivo è quello di favorire una maggiore diffusione della lettura.
Stanziamento previsto 50 milioni.
RC auto
Per chi accetterà di installare sull’auto la
“scatola nera” scatterà uno sconto del
7% sulla polizza RC. Ulteriore riduzione
è prevista per i contratti che prevedono la
riparazione presso una carrozzeria convenzionata al posto del risarcimento per equivalente.
In caso di processo giudiziario i testimoni
da utilizzare dovranno essere indicati nella
denuncia di sinistro.
Dott. Mario D’Alconzo
In data 30 novembre e 1 dicembre 2013, presso la città
di Livorno, si è svolta la selezione per la Nazionale Italiana che rappresenterà i colori azzurri al prossimo Campionato Europeo del 2014. I migliori atleti provenienti da
tutta Italia sono giunti a questo importante appuntamento sportivo e ovviamente a rappresentare Ginosa c’era
il nostro concittadino di Franco Alessandro, cintura nera
III° dan (già, ricordiamolo, Campione Italiano 2013), accompagnato dal maestro Di Franco Leonardo. Tutti gli
atleti presenti si sono confrontati tra loro nelle specialità
del Taekwondo, ovvero Forme, Combattimenti, Tecniche
Speciali e Prove di Potenza. Al termine delle due giornate di allenamento, la commissione tecnica della Nazionale, ha pubblicato la lista dei convocati e la specialità per
cui l’atleta è stato selezionato.
Tra 130 atleti presenti, solo 40 persone sono state
selezionate tra cui, con grande soddisfazione, il nostro ginosino nella specialità Prove di Potenza.
Un breve accenno alla specialità Prove di Potenza:
consiste nel rompere con cinque tecniche differenti (
Pugno,Taglio di mano, Calcio circolare,Calcio Laterale e
calcio a 360 gradi) quattro Tavole ad incastro. Il nostro
atleta alla selezione è riuscito a rompere tutte le tavole in
tutte le specialità, il solo su 130 persone. Una vera prova
di pura forza ed esplosività muscolare.
Bisogna specificare che erano 8 anni che un ginosino
non entrava in Nazionale, per la precisione dal 2005 infatti gli ultimi erano stati Di Franco Leonardo e Caccetta
Nando. Con Alessandro il numero degli atleti ginosini
Babbo Natale il 24
dicembre al rione
Poggio per regalare
caramelle ai bambini
La vigilia di Natale sarà speciale per coloro i quali avrenno modo di andare per via Martiri D’Ungheria, infatti, alcuniesercenti della zona (Supermercati DOC, Farmacia
Comunale, Merceria Incanto, Macelleria Giacoia e Elettrodomestici Carmine Malvani), hanno impegnato Babbo
Natale che “siederà” in una comoda poltrona in attesa di
poter regalare a tutti caramelle e dolci.
L’iniziativa non è la sola, anche altri commercianti, in
queste giornate di festa si stammo cimentando con varie
iniziative e spettacoli.
Livio Rizzo
che hanno vestito i colori azzurri dal 1990 ad oggi sono 7 ovvero;
Mancini Dino, Mancini Maurizio, Caldarulo Michele, Ravaschieri Giuseppe,
Caccetta Nando, Di Franco Leonardo e ultimo Di Franco Alessandro.
Ora il nostro atleta dovrà affrontare numerosi allenamenti e ritiri con la squadra azzurra e nel mese di aprile 2014 dovrà gareggiare al Campionato Europeo.
Imbocca al lupo Alessandro….. siamo sicuri che rappresenterai la nostra Nazione e la nostra Ginosa nel migliore dei modi……
Istr. Di Franco L.
38
eventi sportivi
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
PARMA CLUB GINOSA: DOMENICA POSITIVA
PER IL SETTORE GIOVANILE
Se la prima squadra inciampa in quel di Paolo VI (Taranto) contro il Real Statte, il settore
giovanile del Parma Club Ginosa porta a casa due vittorie incoraggianti
sia con i giovanissimi che con gli allievi, ottenendo classifica e morale.
Gli allievi provinciali si impongono nel
derby cittadino con una vittoria importante in un match combattuto contro i pari
età del Ginosa, giocando con tanto agonismo e voglia di fare. Decidono gli acuti
di De Biasi nel primo tempo, bravo ad
insaccare in mischia in area di rigore, ed
una staffilata nella ripresa di D’Angelo,
che si spegne imparabilmente nel sacco.
Il Ginosa dimezza lo svantaggio a pochi
minuti dal termine con una punizione dal
limite calciata da Pavone, riaccendendo
una partita che vivrà pochi istanti prima
del fischio finale.
Tabellino
Ginosa: Pellicoro, Leanza, Arapi,
Pavone, Panetta, Cinieri, Donno,
Lazzaro, Scalise, Vecchione, Acqusanta.
A disp. Tamborrino, Palomba, Angerame,
Cella, Petrelli, Bozza. Allenatore Giosuè
Parma Club: Ginosa: Manzari, Ribecco,
Di Tinco, Di Lena, Piccolo, Montanaro,
De Biasi, Vizzielli, Bastelli G., D’Angelo,
Binetti. A disp. Tucci, Bastelli
M., Pastore, Canora, Caponio,
Basto, Basta, Vestita. Allenatori
Ratti - Giangipoli
Arbitro: Carmignano di Taranto
***
I Giovanissimi Regionali che
recuperano la seconda giornata di campionato rinviata
per lutto dopo l’alluvione, hanno battuto il Circolo Culturale
Nuova Taras per 3 a 2, in una
partita pirotecnica con tanti
colpi di scena. Avanti gli ospiti
(squadra apprezzabile per gioco e disciplina) con un’azione
di rimessa, i ginosini subiscono un inizio difficile, complice
anche il palleggio degli avver-
sari. La scossa arriva verso la metà di
tempo: la squadra inizia a carburare e
Capurso trascina i suoi realizzando prima
il pari, e servendo poi l’assist facile facile
per Negro, per un 1-2 che ribalta il risultato. I tarantini non si scompongono, e su
una dormita della difesa locale trovano il
pari che porta le squadre negli spogliatoi.
Nella ripresa il Parma Club entra deciso
nel conquistare i 3 punti, giocando con
ritmo e cuore, e Negro che avviatosi in
contropiede trafigge il portiere in uscita. E’
3 a 2. I gialloblù continuano ad attaccare
cercando costantemente il raddoppio, ma
sciupano numerose palle gol e passaggi
decisivi. A dieci dal termine però un intervento scomposto di un difensore locale in
area induce l’arbitro ad assegnare un rigore che viene calciato fuori da un calciatore ospite. Scampato il pericolo il Parma
Club amministra gli ultimi minuti liberando
al fischio finale, la gioia per la terza vittoria
consecutiva.
Tabellino
Parma
Club
Ginosa:
Apollaro,
Frammartino
M.,
Dragone
F., D’Ambrosio M., Roberto,
Dragone
D.,
D’Angelo,
Passarelli, Negro, Schembri,
Capurso. A disp. Costantino,
D’Ambrosio N., Frammartino C.,
Di Tinco, Filieri, Notaristefano.
Allenatore
Contangelo
A.P.C.D.
Nuova
Taras:
Motolese, Bolognini, D’Elia,
Guitto, Grande, Serafini, Pinto,
Gaeta, Trisolini, Napolitano,
De Santis. A disp. Tanese,
Stanzione,
Castellano,
De
Florio, Sarli, Sperti, Boccadamo.
Allenatore Brignolo
Arbitro: Calabrese di Bari
Baldassarre (Baldo) D’Angelo
eventi sportivi
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
39
TERZA CATEGORIA: CINQUE RETI SUBITE
A STATTE. NETTO PASSO INDIETRO
TARANTO
La capolista Statte porta a casa i tre punti con una semplicità non preventivabile alla vigilia. Certo, avevano i favori del pronostico ma nessuno avrebbe mai pensato a una simile superiorità dei tarantini. Parma Club molle
sulle gambe e mai in partita (seppur con qualche conclusione pericolosa), e
giocatori cardine non all’altezza della sfida. Statte immediatamente in vantaggio e sempre padrone del campo, in rete vanno Tocci, Montervino A.,
Cristofaro, Gioranna e Sudoso. Per lo specialista delle punizioni Chirico,
questa volta solo un incrocio dei pali.
PRIMO TEMPO
La gara inizia con lo Statte che impone un gioco arioso e rapido, e il Parma
club costretto sulla difensiva con chiusure anche affannose. Al 5’ si sblocca
il match. Montervino entra in aerea e viene atterrato da Bozza. L’arbitro
assegna il penalty che Tocci trasforma con freddezza, spiazzando Ferrini.
La partita si addormenta e il Parma club sfrutta le poche occasioni. Nel giro
di dieci minuti, il portiere di casa Peluso, sbaglia due rinvii facili e per poco
non riapre la gara. Sulla prima disattenzione, la sfera lambisce il palo alla
sua destra, sulla seconda, Mancino calcia a botta sicura, ma vede terminare
la corsa del pallone a pochi centimetri dall’altro palo.
Passata la paura, lo Statte trova il raddoppio. Corner battuto dalla sinistra
e uscita infelice di Ferrini. Montervino ringrazia e deposita in gol. 2-0 al
20’. Il Parma club spreca altre due occasioni con Bramo e Mancino, ma
deve ringraziare la poca precisione dei gialloverdi di casa, che sprecano il
possibile 3-0.
SECONDO TEMPO
Nonostante la strigliata negli spogliatoi, non muta la partita e, nel giro di
dieci minuti, lo Statte si ritrova sul 4-0. Il terzo gol nasce da un cross, la
difesa si addormenta e permette a Cristofaro di realizzare. Il quarto scaturisce da un pallone perso in mediana. Palla imbucata per vie centrali e rete
di Gioranna.
Fra il 60’ e il 75’ il Parma club sfiora il gol della bandiera ma subisce anche
il quinto schiaffo di giornata. Stessa azione del quarto sigillo, ma a cambiare
è solo il realizzatore. Questa volta segna Sudoso.
STATTE:Peluso, Protopapa, Giannotta, Gioranna, Greco, Padalino,
Montervino A, Montervino G., Tocci, Chirico, Cristofaro. A disposizione
Minosa, Marino, Sudoso, Formisano, Valente, Catapano, Miola. Allenatore
Montervino
PARMA CLUB: Ferrini, Lasorella, Di Donato, Bianco, Bozza, Iacovino
A., Mazzone, Cazzetta, Mancino, Calabrese, Ranaldo. A disposizione
D’Angelo B., D’Angelo G., Iacovino C., Maggiore, Miccoli, Liotino,
Bramo. Allenatore Russo
Baldassarre (Baldo) D’Angelo
Lospinuso (FI): “Dal piano-Lorenzin
l’azzeramento finale della Sanità
in Provincia di Taranto. Grazie
soprattutto a Vendola.”
“La notizia dell’inserimento di 4 Ospedali della Provincia di Taranto
(Castellaneta. Grottaglia. Manduria e Martina Franca) nell’elenco
di quelli che un piano redatto dal Ministero dell’on.Lorenzin ipotizza
di chiudere equivale al suono sinistro delle campane a morto su
quel pochissimo che resta del Servizio Sanitario Regionale nella
Provincia-Cenerentola di Puglia dopo la desertificazione di cui alle
politiche vendoliane.
Ma anche di questo Vendola e compagni devono rispondere perché, se gli ultimi nostri Ospedali sopravvissuti alle sue sadiche cure
al di fuori del Capoluogo provinciale sono tutti al di sotto dei fatidici
120 posti-letto che costituirebbero la nuova soglia di sopravvivenza, lo dobbiamo soprattutto alla cura dimagrante cui sono stati sottoposti in questi anni, letteralmente sulla pelle delle nostre popolazioni, documentabilmente le più danneggiate dai tagli di Vendola.
A tal riguardo non ci confortano certamente le battaglie argomentate e documentate che pur abbiamo condotto a suo tempo contro
tali falcidie, denunciando le gravissime sperequazioni che in esse
si compivano a carico della nostra Provincia. Ovviamente saremo
al fianco del nostro deputato Gianfranco Chiarelli che ha prontamente iniziato ad alzare le doverose resistenze a livello nazionale
e stimoleremo la Regione a resistere a sua volta. Ma intanto non
possiamo non evidenziare che, se siamo a questo punto, anche
Vendola e compagni devono risponderne.”
Per la Segreteria - Tommaso Francavilla
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attualità
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
attualità
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
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PRIMA CATEGORIA / Rammarico per una vittoria sfumata all’ultimo minuto
PRIMA CATEGORIA / Pari a reti bianche nel delicato match contro i quotati brindisini
Nonostante una prestazione eccellente ed una rimonta da “urlo” al vantaggio dei
padroni di casa, firmata dal neo acquisto Presicci e dal “bomber” Picci (sesto centro
stagionale), i biancazzurri sciupano diverse palle-gol per chiudere il match e vengono
beffati in “zona cesarini”.
I biancazzurri, nonostante una prova superlativa, non riescono a sfondare le barricate
innalzate da un Pezze poco propositivo che si accontenta di un punto prezioso. Con un
uomo in meno per tutta la ripresa (espulso Pagone per una decisione arbitrale molto
discutibile), i ginosini hanno tenuto testa ai quotati avversari sfiorando la vittoria nel
finale. Alla ripresa del campionato (05/01/2014), dopo la sosta natalizia, il Ginosa sarà
impegnato in trasferta contro un ostico Palagiano vittorioso sul difficile campo di San
Marzano: servirà carattere e determinazione per ritrovare la marcia vincente.
Ginosa, pari-beffa al 90’:
a Pulsano si ferma la marcia vincente
Pari “beffa” per il Ginosa
in quel di Pulsano, dove
a
tempo
scaduto viene
raggiunto
dai padroni
di casa che
ringraziano
e
portano
a casa un punto prezioso.
Sul punteggio a favore di
2-1, i biancazzurri hanno
avuto diverse occasioni per
chiudere il match, ma hanno
peccato di cinismo in fase
conclusiva. Prima frazione
equilibrata con entrambe le
squadre un po’ contratte.
Prima occasione per i
rossoblu di casa quando al
22’ Di Anna si oppone con
bravura ad una punizione
maligna dal limite calciata
da Peluso. Sugli sviluppi
del susseguente angolo
(23’), Lorè incorna sottomisura e trafigge
l’estremo difensore ginosino: 1-0. Il Ginosa
si scuote ed al 33’ Dragone scaglia un gran
destro dal limite impegnando severamente
Franchini. Sul corner seguente (34’), il neoacquisto Presicci svetta imperiosamente
in area infilando la sfera sotto l’incrocio:
1-1. La ripresa vede i biancazzurri
intraprendenti e determinati che trovano
il vantaggio ma non riescono a chiudere
la gara, facendosi raggiungere nel finale.
Passano sei minuti e gli ospiti trovano
la rete del 2-1 grazie al “bomber” Picci
(sesto centro stagionale) che raccoglie una
palla “sporca” in area e non lascia scampo
a Franchini. A quel punto i padroni di casa
avanzano il baricentro lasciando ampi spazi
al contropiede veloce degli ospiti. Al 9’ Maggi
calcia a lato da buona posizione, mentre
al’11’ il neo entrato Lovecchio, dopo una bella
galoppata sulla corsia di destra, calcia sul
portiere ignorando alcuni compagni meglio
posizionati in area. Su capovolgimento di
fronte (12’), Pulpito sorprende la retroguardia
ginosina ma Di Anna chiude bene lo specchio
salvando il risultato. Altra occasione nitida
per i biancazzurri al 32’ quando Maggi, ben
servito in profondità, scatta verso la porta
ma, al momento del tiro, viene recuperato
da un difensore e l’occasione sfuma.
Quando tutto lascia pensare
alla quinta vittoria esterna
di fila, al 45’ giunge la beffa
del pari: punizione dal limite
calciata magistralmente da
Novellino W. che indovina il
“sette” alla destra di Di Anna.
Nei sette minuti di recupero
accade poco o niente, con i
biancazzurri che recitano il
“mea culpa” per aver perso
due punti preziosi.
Tabellino della gara (Delfini
Rossoblu-Ginosa 2-2)
DELFINI
ROSSOBLU:
Franchini, Sampietro, Solfrizzi,
Novellino W., Tempini (23’
st Ricci), Stridi, Santoro,
Peluso, Lorè, Carrieri, Pulpito
(23’ st Lomartire (50’ st De
Santis C.)). A disp.: Salamina,
De Santis G., Bianco. All.
Novellino G.
GINOSA: Di Anna, Bozza, Orfino,
Buttiglione, Dragone (4’ st Lovecchio),
Delfino, Presicci, Fusco, Picci (19’ st
Perrone), D’Onofrio (34’ st De Bellis),
Maggi. A disp.: Larocca, Magno,
Castellano, Caffè. All. Pizzulli
ARBITRO: Galati di Taranto.
RETI: pt 23’ Lorè (D), 34’ Presicci (G); st
6’ Picci (G), 45’ Novellino W. (D).
NOTE: Ammoniti Carrieri (D), Di Anna e
Lovecchio (G).
Domenico Ranaldo
([email protected] - www.asginosa.it)
Ginosa, solo un pari contro
un Pezze rinunciatario
Pari agrodolce per il Ginosa al “Miani”
che, nell’ultima uscita del 2013, impatta
per 0-0 contro un Pezze guardingo e poco
propositivo, giunto in terra jonica con
l’intento di portare a casa un punto prezioso.
Se poi ci aggiungiamo che i brindisini
hanno mostrato un agonismo sopra le
righe ed hanno giocato in superiorità
numerica per tutta la ripresa senza
prevalere, questo avvalora ancora di
più la prestazione dei padroni di casa.
Prima frazione di marca ginosina,
con i primi quindici minuti in cui gli
ospiti hanno sofferto l’intraprendenza
dei biancazzurri. Pronti via ed al
2’ Presicci incorna da distanza
ravvicinata costringendo Comes agli
straordinari, mentre al 5’ D’Onofrio, su
calcio piazzato dal limite, lambisce il
palo alla destra del portiere brindisino.
Il Pezze si fa vedere solo al 37’ quando
un tiro velleitario di Tunzi, su punizione
dal limite, termina a lato di poco. Nella
ripresa i padroni di casa, nonostante
l’uomo in meno, tengono testa ai
quotati avversari, sfiorando la vittoria
nel finale. Al 3’ l’episodio che sfavorisce il
Ginosa costretto a giocare in dieci: Pagone
entra in area e, sulla linea di fondo, viene
a contatto con un difensore terminando a
terra ma l’arbitro, inspiegabilmente, opta per
la simulazione estraendo con troppa fretta
il secondo giallo che costa l’espulsione
al numero sei ginosino. Al 32’ Fusco ci
prova con una staffilata su punizione dalla
distanza impegnando severamente Comes
che respinge con affanno, mentre al 48’
Presicci svetta in area servendo un pallone
invitante per Picci che, sottoporta, manca
l’impatto con la sfera ed il Pezze ringrazia
portando a casa un punto prezioso e
conservando l’imbattibilità stagionale. Alla
ripresa del campionato (05/01/2014), dopo
la sosta natalizia, il Ginosa sarà impegnato
nell’insidiosa trasferta di Palagiano, con
l’obiettivo di portare a casa un risultato
positivo e ritrovare il passo vincente per
non perdere contatto dalla zona playoff.
La società biancazzurra, insieme alla
redazione sportiva de “La Goccia”, rivolge
un caloroso augurio di BUON
NATALE E FELICE ANNO
NUOVO.
Tabellino
della
gara
(Ginosa-Pezze 0-0)
GINOSA: Di Anna, Bozza,
Orfino, Buttiglione, Fusco,
Pagone, Presicci, D’Onofrio,
Picci
(49’ st
Novario),
Lovecchio, Perrone (22’ st
Maggi). A disp.: Larocca, De
Bellis, Dragone, Castellano,
Delfino. All. Pizzulli
PEZZE: Comes, Carparelli,
Cisternino, Pace (14’ st De
Lorenzo), Telesca, Renna G.,
Albanese, Santoro, Micele,
Tunzi, Renna V. A disp.:
Caramia, Palmisano, Taddeo,
D’Errico, Chirico, Neglie. All.
Insanguine
ARBITRO: Abbinante di Bari.
NOTE: Ammoniti Bozza e Pagone (G),
Carparelli, Pace, Telesca, Albanese,
Santoro e Tunzi (P). Espulso al 3’ st
Pagone (G) per somma di ammonizioni.
Domenico Ranaldo
([email protected] - www.asginosa.it)
42
attualità
avvenimenti sportivi
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
TERZA CATEGORIA: NON BASTA CAZZETTA. IL
TORRICELLA AGGUANTA IL PAREGGIO
portare a casa un pareggio giusto. La classifica si smuove per entrambe le compagini
ma lo Statte vola solitario.
PARMA CLUB: Ferrini, Bianco, Di Donato,
D’Angelo, Bozza, Cazzetta R., Cazzetta
G., Pupino, Miccoli, Ranaldo, Galante.
Allenatore Russo
TORRICELLA:. Rossetti, Maruggi, Carlucci,
D’ippolito, Lacaita, De Santis, Maiorano,
Caputo, Maturo, D‘ Amicis, Gualano.
Allenatore Nisi.
ARBITRO. Dragone
Note. Spettatori circa 100
Baldassarre (Baldo) D’Angelo
RISULTATI E CLASSIFICA
Prima Categoria Pugliese - Girone B
12° giornata – 15/12/2013
GINOSA- STADIO MIANI
Dopo le cinque sberle di Statte, il Parma club
impatta fra le mura amiche contro il Torricella
(battuto 2-1 all’andata). Nonostante il vantaggio di Roberto Cazzetta, e gli oltre sessanta
minuti passati in superiorità numerica, i ginosini non riescono a portare a casa i tre punti. Il
Torricella ha avuto il merito di non mollare e di
restare quadrato e presente per tutta la gara.
Il gol del pareggio giunge su un errore in disimpegno del centrocampo, ma è anche abile
Maturo a realizzare. In classifica il Parma club
sale a 7, il Torricella a 4.
PRIMO TEMPO
Le due squadre si equivalgono sin dai primi
minuti e le occasioni latitano da ambo i lati.
Dopo dieci minuti, i padroni di casa iniziano
a pressare più alto e a creare qualche grattacapo al Torricella. Miccoli e Galante sprecano una buona occasione al 13’, poi, al 20’ si
sblocca la partita. Palla che rimbalza al limite
dell’area, Cazzetta raccoglie la sfera e calcia
verso lo specchio. Il portiere non ci arriva e
il Parma club passa in vantaggio.
Proprio nel miglior momento ginosino, complice anche l’espulsione del
numero tre avversario, il Torricella
perviene al pareggio. Pupino sbaglia il disimpegno e il centrocampista ospite lancia il bomber Maturo.
Scatto che brucia la difesa e diagonale che batte Ferrini. 1-1 al 35’.
Il colpo si sente e il gioco diviene
spezzettato e ricco di agonismo.
Non accade più nulla e il primo tempo si chiude così.
SECONDO TEMPO
Il 4-4-1 del Torricella imbriglia le
manovre del Parma club, costretto
al lancio lungo in molte circostanze,
e nonostante la girandola di cambi,
i gol non arrivano. Prima è bravo
Ferrini su una conclusione insidiosa, poi, sprecano in successione,
Iacovino, Mancino, Raona e Gigi
Cazzetta. Gli ultimi minuti vedono il
Torricella addormentare la partita, e
GINOSA
-
PEZZE
0 - 0
MARUGGIO / PALAGIANELLO
-
FASANO
0 - 4
REAL SAN GIORGIO
-
SIBILLANO 1950 BARI
2 - 0
POLIMNIA CALCIO
-
CARBONARA
3 - 0
SAN MARZANO
-
PALAGIANO
1 - 3
NORBA CONVERSANO
-
DELFINI ROSSO BLU
3 - 2
UNITED MOTTOLA
-
REAL P. BRINDISI
1 - 2
LATIAS
-
CASTELLANA
1 - 1
Classifica
SQUADRA
N
P
GF GS DR
30 12 10 0
2
34
7
27
POLIMNIA CALCIO
26 11
8
2
1
23
7
16
PEZZE
24 12
6
6
0
17
5
12
REAL SAN GIORGIO
24 10
8
0
2
19
11
8
REAL P. BRINDISI
22 12
7
1
4
17
17
0
NORBA CONVERSANO
20 12
6
2
4
21
15
6
GINOSA
19 10
5
4
1
18
8
10
FASANO
PT
G
V
SAN MARZANO
16 11
4
4
3
15
12
3
DELFINI ROSSO BLU
13 11
3
4
4
16
20
-4
PALAGIANO
12 11
3
3
5
14
21
-7
UNITED MOTTOLA
11 11
3
2
6
18
19
-1
CASTELLANA
10 11
2
4
5
14
23
-9
LATIAS
7
12
1
4
7
14
21
-7
CARBONARA
7
11
2
1
8
8
28
-20
SIBILLANO 1950 BARI
6
12
2
0 10 11
24
-13
MARUGGIO / PALAGIANELLO
3
11
0
3
27
-21
PROSSIMO TURNO (05/01/2014 ore 14,30)
PALAGIANO - GINOSA
CASTELLANA - SAN MARZANO
FASANO - POLIMNIA CALCIO
CARBONARA - LATIAS
DELFINI ROSSO BLU - UNITED MOTTOLA
PEZZE - NORBA CONVERSANO
REAL P. BRINDISI - REAL SAN GIORGIO
SIBILLANO 1950 BARI - MARUGGIO / PALAGIANELLO
8
6
n. 25/26 - 21 dicembre 2013
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