Rapporto SVEZIA
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Rapporto SVEZIA
SVEZIA A cura di: Ambasciata d'Italia - SVEZIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese [email protected] Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all’estero www.infomercatiesteri.it INDICE PERCHE' Perchè SVEZIA Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO Accesso al credito RISCHI Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'Italia - Stock Investimenti con l'Italia - Flussi Flussi turistici SVEZIA PERCHE' PERCHÈ SVEZIA Innovazione, ricerca e sviluppo Mercato e qualitá della vita Facile fare affari e attrattività corporate taxation Elevata produttività e mondo del lavoro all'avanguardia Posizione centrale e eccellente rete di infrastrutture La Svezia ha raggiunto risultati di eccellenza come paese fornitore di soluzioni e prodotti innovativi in una vasta gamma di settori industriali su scala globale. La capacità innovativa ed interdisciplinare, specie in termini di simbiosi tra mondo del business e ambiente accademico rendono la Svezia un paese leader per risultati d’impresa. La cultura svedese è aperta ed incline all'innovazione, specie tecnologica. Innovazione, ricerca e sviluppo Accedere al mercato svedese significa accedere al più prospero mercato nazionale scandinavo, ma anche al più grande mercato di libero scambio al mondo - l'Unione Europeacon 27 paesi e 500 milioni di consumatori. La Svezia rappresenta una quota importante nella regione nordico-baltica sia per dimensione della domanda interna che per gamma di attività economiche. Il paese è spesso visto come capofila nell'adozione di nuove tecnologie e nella creazione di nuove tendenze di consumo. Molti gli esempi di aziende che effettuano in Svezia i loro primi test di mercato. Mercato e qualitá della vita La Svezia si caratterizza per un ambiente economico internazionale, moderno, aperto e business-friendly. Professionisti qualificati, procedure aziendali lineari e ricettività ai partenariati internazionali ne fanno un paese in cui le attività economiche sono agevolate, grazie ad una elevata trasparenza delle procedure e alla facilità di accesso alle informazioni. L’avvio di una società in Svezia è semplice e rapido. Le aziende internazionali in Svezia spesso elogiano la qualità dei consulenti locali e dei partner commerciali. Facile fare affari e attrattività corporate taxation La responsabilizzazione e la delega decisionale al personale, consentono un approccio dal basso verso l'alto; un problem-solving che mostra risultati impressionanti per quanto riguarda la produttività. La Svezia ha una lunga storia dove si annoverano livelli di produttività molto elevati, nonostante siano presenti normative molto favorevoli al personale in fatto di vacanze, congedi parentali, numero di ore lavorativ,ecc. Con un'abbondante presenza di lavoratori qualificati, una elevata presenza femminile nella forza lavoro e una predisposizione alla ristrutturazione economica. Elevata produttività e mondo del lavoro all'avanguardia La Svezia è la prima scelta per le operazioni di mercato centralizzate nel Nord Europa. Viene inoltre scelta per prima quando si tratta di dover installare sedi principali di uffici, centri di distribuzione nella regione, contact center e centri di servizi condivisi. Risulta essere l’unico Paese che offre un servizio di distribuzione 24 ore al giorno verso tutte le principali città della regione, il tutto tramite un sistema di distribuzione avanzato e di infrastrutture per la comunicazione che contano 10 diversi poli logistici. Posizione centrale e eccellente rete di infrastrutture Ultimo aggiornamento: 01/03/2013 ^Top^ DATI GENERALI Forma di stato Monarchia parlamentare Superficie 449964 kmq Lingua Svedese Religione Luterana per il 90% Moneta Corona Svedese (SEK) Ultimo aggiornamento: 11/01/2013 ^Top^ SVEZIA 1 DOVE INVESTIRE Servizi di informazione e comunicazione Macchinari e apparecchiature Attività professionali, scientifiche e tecniche Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Prodotti alimentari Servizi di informazione e comunicazione La Svezia offre molteplici opportunità di investimenti in ICT, non solo perche’ vi si trova un ambiente aziendale dinamico per lo sviluppo di tecnologie dell'informazione e della comunicazione, ma anche perche’ essa è leader mondiale nella trasformazione della tecnologia in prodotti e applicazioni commercialmente validi e nella commercializzazione rapida dei nuovi prodotti e servizi. La Svezia è inoltre ripetutamente collocata al top delle classifiche sull'innovazione. Decenni di esperienza nei settori di telecomunicazioni, wireless, elettronica e di web applicazioni / design, rendono la Svezia un luogo ideale per le attività di R&S nell'ICT. Le societá Apple, ARM, Electronic Arts, Ericsson, Google, Huawei, IBM, Intel, Mediatek, Opera, Qualcomm, RIM, Skype e Sony e molte altre sono presenti in Svezia per sviluppare le loro tecnologie. Clusters per lo sviluppo delle ICT si trovano in tutto il paese. La presenza di aziende di tecnologia leader nel mondo, richiedono l’impiego di tecnici altamente qualificati. L’area nordica (SCANBALT), guidata dalla Svezia, è uno degli ambienti più interessanti al mondo per gli investimenti tecnologici, con una notevole esperienza di progetti, con uscite di successo ed un flusso costante di nuovi accordi. L’innovazione svedese continua a esplorare nuovi prodotti e servizi che di fatto interrompono i mercati esistenti. Le società svedesi, in particolare un numero crescente di nuove arrivate, sfidano le norme consolidate in settori e mercati tra cui musica, film, pagamenti, le telecomunicazioni e carte regalo. Macchinari e apparecchiature La Svezia rappresenta un mercato particolarmente appetibile. La forte tradizione produttiva di beni industriali e di investimento, porta ancora ad individuare nei macchinari e nella sub fornitura elettromeccanica le fonti primarie delle nostre esportazioni. Come e’ noto nell’insieme questi comparti rappresentano il cuore delle nostre esportazioni in Svezia con circa il 45%-50% sul totale. Come altrove, la crisi internazionale ha messo in moto un intenso processo di ristrutturazioni, riconversione ed investimenti volti ad aumentare la competitivita’ internazionale delle imprese e/o sviluppare nuovi prodotti. La Svezia ha importato dall’Italia nel 2011 macchinari ed apparecchi industriali per circa 940 milioni di Euro, con un aumento del 17,6% rispetto all’anno precedente. Attività professionali, scientifiche e tecniche Nell’attuale processo di globalizzazione in cui: - scienza e tecnologia sono in misura crescente fattori critici di successo della competitivita’ futura delle economie nazionali[1], - lo sviluppo del commercio internazionale dipende in misura crescente dall´ intensita’ e circolarità delle relazioni tra investimenti in R&D ed investimenti esteri ( FDI), i circuiti/network di “Technology & innovation roadmapping[2]-[3]“ & “trade in knowledge and tasks[4]” vanno assumendo un ruolo sempre piu’ importante nel campo della generazione di valore dall’innovazione tecnologica sia a livello aziendale che settoriale. La Svezia e' ai vertici delle classifiche internazionali sia per quanto riguarda il tasso di investimenti in R&D in rapporto al PIL che della redditività . Inoltre, ospita molte aziende leader internazionalmente riconosciute attive nel segmento “ad alta intensitá di conoscenza” dei settori i Meccatronica, Nuovi Materiali Funzionali, Automazione Processi Industriali, Biotech, Cleantech & Generazione di Energia, Sicurezza passiva etc. A riconoscimento e sostegno di questa realtá e del loro distintivo metodo di lavoro e specializzazione (collaborazione competitiva), l ´U.E. ha dedicato a questo polo il programma ScanBalt ( www.scanbalt.org) nell’ambito del VII Programma E.U. di R&D). Per contro, all’Italia si riconosce un’indiscussa eccellenza manifatturiera - in particolare nei comparti produttivi storicamente più consolidati come la meccanica, la meccatronica, il packaging, i processi e le macchine per l’automazione industriale, ecc., - le cui prospettive sembrano sempre più scontare le conseguenze della carenza di investimenti in R&D ; carenza imputabile soprattutto alle limitate dimensioni delle aziende italiane che costituiscono la parte dominante del tessuto imprenditoriale italiano. SVEZIA 2 [1] Per approfondimenti si rimanda alla nota “Technology Roadmapping” by Robert Phaal, Centre for Technology Management, University of Cambridge, United Kingdom Technology Roadmapping disponibile su: http://www.unido.org/fileadmin/import/16963_TechnologyRoadmapping.pd) [2] Per approfondimenti si rimanda al sito http://raodmapping.cgee.org./”TR and industry”/”Trade Competitiveness” [3] Per approfondimenti si rimanda alla nota “Technology Roadmapping” sopra citata [4]Per approfondimenti si rimanda alla nota “ NBER working Paper N.12991( Cambridge, MA) – libera traduzione ). Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Per molti anni la Svezia ha vantato un ruolo di leadership nel settore delle tecnologie mediche: il pacemaker, la radiochirurgia stereotassica, l'ecografia, l'incubatrice, l'emodialisi e molte altre innovazioni hanno aumentato la prospettiva per l'assistenza sanitaria per salvare, prolungare e migliorare la qualità della vita. L'associazione di categoria delle apparecchiature medicali MEdTech svedese raccoglie 150 associate del settore, che costituiscono quasi il 90% del totale delle aziende produttrici di apparecchiature medicali presenti in Svezia. Medtech sottolinea comunque che rispetto al passato, oggi si registra in Svezia una diminuzione evidente della ricerca clinica soprattutto a causa del fatto che spesso c'é bisogno di molto tempo prima che le nuove tecnologie innovative trovino utlilizzo nel settore sanitario. Potrebbe essere questa l’occasione, per le punte di eccellenza italiane delle apparecchiature innovative e dei prodotti e servizi in uso nel settore sanitario, di rendersi competitive per affermarsi e consolidarsi sul mercato svedese. Prodotti alimentari I dati storici di importazione mostrano che il consumatore svedese è sempre più aperto nei confronti dei nuovi prodotti agroalimentari; apertura che gli deriva in primo luogo dalla crescente disponibiltà di un buon potere d’acquisto, dalla consolidata abitudine di viaggiare all´estero e dal tradizionale atteggiamento aperto nei confronti delle novità. La “cucina italiana” é percepita come sinonimo di “buona cucina” intesa sia come cucina salutare (aspetto qui molto importante) che “gustosa/saporita” e i consumatori hanno ormai una consolidata confidenza con il “mangiare italiano/ cucina italiana”, meglio con quella piú stereotipata e di più largo consumo. Un esempio per tutti e’ quello della pasta, prodotto poco presente nella borsa della spesa prima del 1995 – anno di adesione all’UE di Danimarca, Finlandia e Svezia – e’ oggi un prodotto cosi’ comune che gli svedesi si contendono il 4^ posto al mondo per consumo di pasta procapite. Nel 2011, il settore ha registrato buone performance registrando un incremento rispetto all’anno precedente del 14% superiore di un punto alla media delle importazioni mondiali della Svezia (13%). Variazioni maggiormente significative giungono dal comparto delle Bevande, +14,3% rispetto all’anno precedente, superiore di quasi sei punti alla media delle importazioni mondiali della Svezia (8,5%). Il mercato svedese delle bevande alcoliche, invece, soprattutto per quanto riguarda i vini, offre interessanti potenzialità ai produttori italiani dotati di strutture ed organizzazioni adeguate. In Svezia vige il monopolio di stato, "Systembolaget", per la rivendita al dettaglio di bevande alcoliche, comprese le birre di gradazione superiore al 3,5% di volume alcolico, prodotte nel Paese o importate. Solitamente la via più facilmente percorribile per un ingresso sul mercato è quella del canale della ristorazione che, d’altra parte e nella grande maggioranza dei casi, non permette volumi di vendita sostenuti. Riguardo ai produttori che hanno anche la potenziale capacità di servire il mercato tramite la vendita al dettaglio, il canale Ho.re.ca consente loro di ottenere benefici economici di breve periodo e di approfondire la conoscenza del mercato in modo da mirare al meglio le offerte di prodotto a "Systembolaget". Per il proprio approvvigionamento ogni mese "Systembolaget" pubblica sulle pagine riservate del proprio sito internet richieste di offerte alle quali hanno accesso circa 650 fornitori approvati, registrati ed accrediati. L’aliquota IVA sulle bevande alcoliche è pari al 25%. Nel 2011 le prime tre posizioni per volume di vendita, considerando i Paesi di provenienza dei vini venduti da Systembolaget, erano occupate rispettivamente da Sudafrica, Italia (a poca distanza dal Sudafrica e stabile al secondo posto con una quota del 17,8%) e Australia. Ma nel 2012, per la prima volta l’Italia si e’ collocata al primo posto, superando cosi’ il Sudafrica, se si considerano i volumi, con un valore di circa 42,5-43,0 milioni di litri esportati. Ultimo aggiornamento: 13/02/2013 ^Top^ SVEZIA 3 COSA VENDERE Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti della metallurgia Macchinari e apparecchiature Prodotti alimentari Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili Prodotti delle miniere e delle cave La Svezia ha importato nel 2011 “Prodotti delle miniere e delle cave” per circa 12318 milioni di Euro, con un aumento del 28,4% rispetto al 2010. L’Italia, nello stesso periodo, ha registrato una variazione positiva rispetto all’anno precedente del 30,7% delle esportazioni del settore verso la Svezia. Prodotti della metallurgia Il comparto manifatturiero svedese e’ di dimensioni limitate, composto da piccole e medie imprese la cui produzione e’ funzionale alle esigenze di fornire componenti alle aziende leader. Caratteristica questa che, se adeguatamente sfruttata in quesa fase di acuta ristrutturazione che le imprese stanno facendo per superare la crisi, puo’ offrire alle PMI italiane buone opportunita’ per proporsi direttamente come subfornitori anziche’ ”terzisti” e sviluppare cosi’ idonee e durature relazioni d’affari con le imprese locali. Nel 2011 il settore ha registrato una variazione positiva rispetto all’anno precedente del 28,5% delle esportazioni del settore verso la Svezia. All’Italia, secondo fornitore della Svezia dopo la Germania nel 2011, si riconosce soprattutto un’indiscussa eccellenza manifatturiera in particolare nei comparti produttivi storicamente più consolidati come la meccanica, la meccatronica, il packaging, i processi e le macchine per l’automazione industriale ecc. Macchinari e apparecchiature La Svezia rappresenta un mercato particolarmente appetibile. La forte tradizione produttiva di beni industriali e di investimento, porta ancora ad individuare nei macchinari e nella sub fornitura elettromeccanica le fonti primarie delle nostre esportazioni. Come e’ noto nell’insieme questi comparti rappresentano il cuore delle nostre esportazioni in Svezia con circa il 45%-50% sul totale. Come altrove, la crisi internazionale ha messo in moto un intenso processo di ristrutturazioni, riconversione ed investimenti volti ad aumentare la competitivita’ internazionale delle imprese e/o sviluppare nuovi prodotti. La Svezia ha importato dall’Italia nel 2011 macchinari ed apparecchi industriali per circa 940 milioni di Euro, con un aumento del 17,6% rispetto all’anno precedente. Prodotti alimentari I dati storici di importazione mostrano che il consumatore svedese è sempre più aperto nei confronti dei nuovi prodotti agroalimentari; apertura che gli deriva in primo luogo dalla crescente disponibiltà di un buon potere d’acquisto, dalla consolidata abitudine di viaggiare all´estero e dal tradizionale atteggiamento aperto nei confronti delle novità. La “cucina italiana” é percepita come sinonimo di “buona cucina” intesa sia come cucina salutare (aspetto qui molto importante) che “gustosa/saporita” e i consumatori hanno ormai una consolidata confidenza con il “mangiare italiano/ cucina italiana”, meglio con quella piú stereotipata e di più largo consumo. Un esempio per tutti e’ quello della pasta, prodotto poco presente nella borsa della spesa prima del 1995 – anno di adesione all’UE di Danimarca, Finlandia e Svezia – e’ oggi un prodotto cosi’ comune che gli svedesi si contendono il 4^ posto al mondo per consumo di pasta procapite. Nel 2011, il settore ha registrato buone performance registrando un incremento rispetto all’anno precedente del 14% superiore di un punto alla media delle importazioni mondiali della Svezia (13%). Variazioni maggiormente significative giungono dal comparto delle Bevande, +14,3% rispetto all’anno precedente, superiore di quasi sei punti alla media delle importazioni mondiali della Svezia (8,5%). Il mercato svedese delle bevande alcoliche, invece, soprattutto per quanto riguarda i vini, offre interessanti potenzialità ai produttori italiani dotati di strutture ed organizzazioni adeguate. In Svezia vige il monopolio di stato, "Systembolaget", per la rivendita al dettaglio di bevande alcoliche, comprese le birre di gradazione superiore al 3,5% di volume alcolico, prodotte nel Paese o importate. Solitamente la via più facilmente percorribile per un ingresso sul mercato è quella del canale della ristorazione che, d’altra parte e nella grande maggioranza dei casi, non permette volumi di vendita sostenuti. Riguardo ai produttori che hanno anche la potenziale capacità di servire il mercato tramite la vendita al dettaglio, il canale Ho.re.ca consente loro di ottenere benefici economici di breve periodo e di approfondire la conoscenza del mercato in modo da mirare al meglio le offerte di prodotto a "Systembolaget". Per il proprio approvvigionamento ogni mese "Systembolaget" pubblica sulle pagine riservate del proprio sito internet richieste di offerte alle quali hanno accesso circa 650 fornitori approvati, registrati ed accrediati. L’aliquota IVA sulle bevande alcoliche è pari al 25%. Nel 2011 le prime tre posizioni per volume di vendita, considerando i Paesi di provenienza dei vini venduti da Systembolaget, erano occupate rispettivamente da Sudafrica, Italia (a poca distanza dal Sudafrica e stabile al secondo posto con una quota del 17,8%) e Australia. Ma nel 2012, per la prima volta l’Italia si e’ collocata al primo posto, superando cosi’ il Sudafrica, se si considerano i volumi, con un valore di circa 42,5-43,0 milioni di litri esportati. Articoli in pelle (escluso SVEZIA 4 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili Seppur catalogabile come settore di nicchia, e' quello che ha fatto registrare una delle migliori cinque performance, delle esportazioni italiane verso la Svezia nel 2011 (e' la seconda per interesse in Svezia), in termini di incremento rispetto all'anno precedente registrando un valore pari al 34,6%, quasi doppio di quello della media delle importazioni mondiali della Svezia (18,6%). Ultimo aggiornamento: 01/03/2013 ^Top^ SVEZIA 5 OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA Le elezioni politiche del 19 settembre 2010 hanno confermato la coalizione di centro-destra alla guida del Paese. Nonostante non abbia raggiunto la maggioranza assoluta, l’Alleanza per la Svezia (Centro, Liberali, Cristiano-Democratici e Moderati) sembra saldamente avviata a concludere la legislatura fino alle elezioni del settembre 2014, anche grazie alla riluttanza di tutti i partiti a cooperare con il partito xenofobo di estrema destra “Democratici Svedesi”, che con il 5,7% dei voti ha ottenuto 20 seggi in Parlamento (e il cui sostegno sarebbe necessario all’opposizione di centro-sinistra ai fini dello scioglimento del Parlamento) . Il programma di governo è focalizzato su occupazione, riforma della politica fiscale, maggiore flessibilità nel mercato immobiliare. Per mitigare gli effetti della crisi economica, viene data alta priorità al sostegno all’occupazione, specialmente di quella giovanile, attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro temporanei e l’introduzione di incentivi per promuovere l’istruzione/formazione dei disoccupati. Sono state inoltre annunciate misure per rendere più accessibile il mercato immobiliare attraverso la riduzione della tassa sulla proprietà e l'adozione di misure per frenare i prezzi degli affitti oltre che per stimolare l’edilizia residenziale. Il mercato immobiliare presenta rischio di bolla immobiliare. Nonostante il calo dell’indice di fiducia dei consumatori, infatti, i prezzi continuano ad aumentare a causa della scarsa offerta di immobili residenziali, così come i debiti privati. La politica fiscale centrale è basata sul tetto di spesa nominale fissato su base triennale e sull’obiettivo dell’avanzo di bilancio dell’1%. L’indebolimento dell’economia dal secondo semestre 2012 e la decisione di aumentare la spesa pubblica per stimolare l’economia, ha determinato un deficit di bilancio pari all’1,5% del PIL nel 2013. Secondo le previsioni del governo, il deficit previsto nel 2014 sarà pari all’1,9% del PIL. La prevista ripresa economica consentirà di ritornare al surplus dell’1,1% nel 2018. Il debito pubblico, che nel 2012 è stato pari al 38,1% del PIL, raggiungerà il 41,2% nel 2013. Addetto economico-commerciale Giuseppina Belviso Ultimo aggiornamento: 10/03/2014 ^Top^ RELAZIONI INTERNAZIONALI L’azione internazionale della Svezia si svolge sui quattro cardini fondamentali del tradizionale non allineamento politico-militare, della partecipazione all’Unione Europea, del ruolo di “Potenza regionale” cui la Svezia aspira e, infine, del sostegno al sistema delle Nazioni Unite. La Svezia non fa parte di alleanze militari (non è membro della NATO) anche se, quale Paese membro dell’UE, partecipa alla politica di sicurezza europea e alla “Partnership for Peace” della NATO. La partecipazione all’UE, sostenuta da tutti i principali partiti, è molto attiva, nonostante la costante e ferma contrarietà a sviluppi in senso “federalista”. La Svezia ha sostenuto l’eurozona, pur non facendone parte, indirettamente attraverso contributi al Fondo Monetario Internazionale nel novembre 2011 e aderendo al “Fiscal Compact” (febbraio 2012, non ancora in vigore). Il Paese è invece cauto nel sostegno alla supervisione bancaria dell’UE (ha votato in favore ma non vi parteciperà). La Svezia collabora attivamente con gli altri Paesi nordici in seno al Consiglio Nordico su questioni di ambiente, politica energetica, progetti di infrastrutture per il rafforzamento del commercio estero e cooperazione nel settore della difesa. Infine, la Svezia partecipa attivamente a tutti gli organismi ONU con particolare riguardo alle attività di aiuto allo sviluppo (è uno dei principali donatori), alle operazioni di mantenimento della pace (Kosovo e Afghanistan) o di intervento a fini umanitari e alle iniziative di promozione della democrazia e dei diritti umani. Addetto economico-commerciale Giuseppina Belviso Ultimo aggiornamento: 13/02/2013 ^Top^ SVEZIA 6 OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO Secondo gli ultimi dati del “National Institute of Economic Research” (NIER), nel quarto trimestre 2013 l’economia svedese ha registrato la crescita più alta tra i Paesi dell’Unione Europea. I dati confermano le previsioni precedenti secondo cui la ripresa economica, ancora debole nel 2013, sarebbe dovuta iniziare alla fine dell’anno. Il PIL, la cui crescita è in parte dovuta a fattori temporanei come ricostituzione delle scorte e spesa pubblica, è aumentato dell’1,7% rispetto al terzo trimestre 2013. Secondo le previsioni, il PIL crescerà del 2,6% nel 2014 e del 3,2% nel 2015. Anche le esportazioni dovrebbero avere andamento positivo grazie alla crescita del PIL degli Stati Uniti e dell’eurozona. I consumi privati dovrebbero continuare ad aumentare in virtù della ridotta incertezza economica, dei tagli fiscali e della politica monetaria espansiva (in dicembre 2013 la Banca Centrale svedese ha ridotto il tasso repo di venticinque punti base fissandolo allo 0,75%.). Il reddito disponibile aumenterà quest’anno di 15 milioni di SEK per effetto del quinto credito d’imposta sul lavoro dipendente e della riduzione delle tasse per i pensionati. Il NIER prevede che l’impatto sul mercato del lavoro prodotto dall’aumento del PIL determinerà un calo della disoccupazione che nel 2014 si attesterà al 7,9% ( 8% nel 2013 – 8,5% in febbraio 2014). Secondo i calcoli dell’Istituto, la crescita media del PIL pari al 2,8% nel periodo 2014-2017 farà scendere la disoccupazione al 6,2% nel 2018. L’inflazione resterà bassa e risalirà al 2% solo a fine 2017. La Banca Centrale apporterà il primo aumento del repo soltanto nel terzo trimestre 2015. Il deficit di bilancio sarà pari al 2% del PIL. Il NIER ritiene che la politica economica, espansiva per attenuare la debole congiuntura economica, dovrà essere resa più restrittiva, con aumenti delle tasse, nel periodo 2015-2017 per tornare al rispetto dell’obiettivo del surplus di bilancio dell’1%. La corona svedese (SEK) si è rafforzata in modo consistente sull’euro e sul dollaro a partire dal 2010. Secondo le previsioni la corona continuerà a rafforzarsi in termini reali sulle valute di molti Paesi partner commerciali. COMMERCIO ESTERO Secondo gli ultimi dati di “Statistics Sweden” relativi al 2013, le esportazioni svedesi, pari a 1.091 miliardi di SEK, sono diminuite del 7% e le importazioni, pari a 1.040 miliardi di SEK, sono diminuite del 6% rispetto al 2012. Il saldo della bilancia commerciale, pari a 51 miliardi di SEK, resta positivo ma in calo rispetto a quello del 2012 (59 miliardi di SEK). Nel quarto trimestre 2013 il calo dell’import export ha subito un rallentamento per effetto dell’aumento del commercio internazionale e dell’indebolimento della corona. Le esportazioni svedesi verso l’UE/28 sono diminuite del 6% e le importazioni dall’UE sono diminuite del 4%. Per quanto riguarda i Paesi UE, sono diminuite le esportazioni verso la Germania (-5%), il Regno Unito (-21%) e la Danimarca (-2%) e le importazioni da Germania (-6%), Regno Unito (-14%) e Danimarca (-11%). E’ diminuito anche il commercio con Norvegia (esportazioni -3%, importazioni -9%), Russia (esportazioni invariate, importazioni -24%), Stati Uniti ((esportazioni -9%, importazioni -20%). L’unico aumento è stato registrato dalle esportazioni verso la Cina (5%) e il Medio Oriente (3%). Tutti i settori produttivi sono stati interessati dal calo, tranne i prodotti chimici e plastica, camion, prodotti alimentari e tessili per le esportazioni e prodotti petroliferi, autoveicoli, prodotti alimentari e tessili per le importazioni. Addetto economico-commerciale Giuseppina Belviso Ultimo aggiornamento: 02/04/2014 ^Top^ POLITICA ECONOMICA In vista della presentazione della “Spring Fiscal Policy Bill”, nella quale saranno proposte riforme per una spesa pari a 9 miliardi di corone l'anno (circa 1 miliardo di euro) tra il 2015 e il 2018, il Governo svedese ha annunciato una svolta nella politica fiscale. Poiche' la recessione ha concluso la fase piu' negativa, la politica fiscale espansiva (tagli fiscali in deficit) sara' conclusa e l'obiettivo sara' riportare il bilancio pubblico verso il pareggio e l'avanzo entro il 2018. La condizione per il raggiungimento dell'obiettivo dell'avanzo di bilancio e' che le riforme per promuovere l'occupazione e le esportazioni abbiano totale copertura finanziaria. Per questa ragione, il governo non includera' tagli fiscali nella imminente legge di politica di bilancio di primavera (che delinea le politiche per i prossimi tre anni). La copertura finanziaria delle riforme proposte derivera' da tagli della spesa pubblica e dall'aumento delle tasse, con esclusione delle tasse sul reddito, dato che cio', secondo il SVEZIA 7 governo, ostacolerebbe la ripresa e la creazione di posti di lavoro. L'accento sara' posto piuttosto sulla prevenzione delle frodi e dell'elusione fiscale, nonche' sull'aumento delle accise su alcol, tabacco e benzina. Secondo le previsioni del governo, dopo gli anni della crisi finanziaria ed economica, l'economia della Svezia tornera' gradualmente alla normalita'. Le esportazioni svedesi saranno ancora frenate dalla debole domanda internazionale e la crescita nel 2014 sara' prodotta essenzialmente dalla domanda interna, sostenuta dalla politica fiscale espansiva. Nei prossimi anni, con lo stabilizzarsi della ripresa economica internazionale, la crescita svedese si rafforzera'. Il PIL aumentera' del 3,5% nel 2015 e del 3,7% nel 2016, l'occupazione aumentera' dello 0,9%-1,2% l'anno e la disoccupazione diminuira' dal 7,7% del 2014 al 5,9% del 2018. Dopo il deficit dell'1,9% nel 2014, il bilancio pubblico tornera' gradualmente in pareggio ed entro il 2018 raggiungera' un avanzo dell'1,1%. Secondo la 'National Financial Management Authority' svedese, invece, il deficit di bilancio nel 2014 sara' pari al 2,3% del PIL, il livello piu' alto da quando nel 2000 e' stato introdotto l'obiettivo del surplus di bilancio dell'1%. Gli ultimi dati del 'National Institute of Economic Research' (NIER) indicano un debito pubblico stimato per il 2013 pari al 41,2% del PIL; nel 2012 esso e' stato pari al 38,1% del PIL. Con la legge finanziaria per il 2014, mantenendo la politica fiscale espansiva, l’esecutivo aveva ribadito l'intenzione di sfruttare la solidita' delle finanze pubbliche svedesi per sostenere la crescita e l'occupazione e per impedire il radicarsi della disoccupazione. La manovra, pari a 24 miliardi di SEK (circa 2,8 miliardi di euro), ha introdotto sgravi fiscali per le imprese che assumono giovani, oltre all'introduzione del quinto credito d'imposta sul reddito da lavoro dipendente (del valore di 12 miliardi di SEK, circa 1,4 miliardi di euro), l'innalzamento della soglia piu' bassa dell'imposta sul reddito e la riduzione delle tasse sul reddito dei pensionati. Riguardo alla politica espansiva del Governo svedese, il "National Institute of Economic Research” (NIER) aveva espresso l'opinione secondo cui, seppure giustificabile considerata la debole congiuntura economica, essa avrebbe dovuto essere resa più restrittiva nel periodo 2015-2017 per tornare al rispetto dell’obiettivo del surplus di bilancio dell’1%. Secondo le stime dell’Istituto, i tagli fiscali e gli aumenti della spesa pubblica introdotti nel 2014 dovranno essere compensati da aumenti delle tasse e tagli della spesa pubblica della stessa entità nel periodo 2015-2017. Addetto economico-commerciale Giuseppina Belviso Ultimo aggiornamento: 10/03/2014 ^Top^ SVEZIA 8 INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nominale (mln €) Variazione del PIL reale (%) Popolazione (mln) PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ($) Disoccupazione (%) Debito pubblico (% PIL) Inflazione (%) Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 2011 2012 2013 387.295 408.740 426.456 3,8 1 0,9 9,49 9,55 9,61 41.225 42.111 43.640 7,5 7,7 8 38,4 38,9 41,3 3 0,9 -0,1 6,11 -1,13 3,1 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Economist Intelligence Unit e Fondo Monetario Internazionale. Ultimo aggiornamento: 10/03/2014 ^Top^ TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia SVEZIA 9 BILANCIA COMMERCIALE Export Totale 2011 134.434 mln. € 2012 2013 129.527 mln. € Previsioni di crescita 2014 Previsioni di crescita 2015 0% 7,44 % 134.722 mln. € PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. €) 2012 (mln. €) 2013 (mln. €) GERMANIA 12.888 NORVEGIA 13.173 nd nd NORVEGIA 12.571 GERMANIA 12.386 nd nd REGNO UNITO 9.196 USA 7.777 nd nd Italia Position:13 3.337 Italia Position:12 2.871 Italia Position:nd Merci (mln. €) 2011 2012 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2.018 2.173 Prodotti delle miniere e delle cave 3.052 2.975 Prodotti alimentari 3.661 3.722 Bevande 710 751 Tabacco 66 155 Prodotti tessili 1.427 991 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 1.332 1.377 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio Carta e prodotti in carta 368 396 3.178 3.119 10.877 9.952 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 1.504 1.704 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 8.608 10.838 Prodotti chimici 7.981 8.124 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 6.457 6.397 Articoli in gomma e materie plastiche 2.906 3.223 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1.084 1.085 11.294 10.142 Prodotti della metallurgia Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 4.716 4.685 14.924 11.971 6.955 7.039 Macchinari e apparecchiature 15.855 15.562 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 15.618 13.718 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 1.453 1.399 Mobili 1.750 1.721 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 2.066 2.069 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Altri prodotti e attività 861 939 2.756 2.370 nd 2013 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale. OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. SVEZIA 10 Import 2011 Totale 126.385 mln. € 2012 2013 122.009 mln. € Previsioni di crescita 2014 Previsioni di crescita 2015 2,15 % 9,39 % 155.100 mln. € PRINCIPALI FORNITORI 2011 (mln. €) 2012 (mln. €) 2013 (mln. €) GERMANIA 22.996 GERMANIA 21.029 nd nd DANIMARCA 10.313,74 NORVEGIA 10.561 nd nd REGNO UNITO 10.244 DANIMARCA 10.260 nd nd Italia Posizione: 12 3.736 Italia Posizione: 13 3.482 Italia Posizione: nd Merci (mln. €) 2011 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari 2012 4.156 4.153 12.318 14.267 6.988 7.269 Bevande 924 944 Tabacco 154 107 Prodotti tessili 1.503 1.364 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 3.239 3.159 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 1.033 1.048 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 1.019 956 Carta e prodotti in carta 1.916 1.675 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 13 730 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 5.988 5.802 Prodotti chimici 9.803 9.767 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 3.354 3.390 Articoli in gomma e materie plastiche 3.561 3.770 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1.995 1.905 Prodotti della metallurgia 8.454 6.799 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 3.515 3.335 15.374 14.233 6.526 6.213 Macchinari e apparecchiature 12.380 11.668 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 12.503 10.981 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 1.556 1.777 Mobili 1.485 1.427 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 2.444 2.409 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Altri prodotti e attività 648 413 3.213 2.315 nd 2013 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale. OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. OSSERVAZIONI SVEZIA 11 SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI 2011 2012 2013 134.434 4,9 16,4 Saldo dei Servizi (mln. €) 14.942 14.567 5,34 Saldo dei Redditi (mln. €) 8.261 11.996 10,9 Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €) -5.029 -5.297 -7,4 Saldo delle partite correnti (mln. €) 27.515 29.992 25,2 Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €) Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 10/03/2014 ^Top^ SVEZIA 12 INVESTIMENTI - STOCK Stock di investimenti diretti esteri del paese: SVEZIA (Outward) 2011 Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 66,6 % % % nd % nd % 257.837 mln. € mln. € mln. € nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. €) 2012 (mln. €) USA 47.414 FINLANDIA 33.101 PAESI BASSI 26.765 Italia Position:16 3.853 Italia Position:nd SVEZIA 13 2013 (mln. €) nd Italia Position:nd nd Stock di investimenti diretti esteri nel paese: SVEZIA (Inward) 2011 Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 62,7 % % % nd % nd % 243.131 mln. € mln. € mln. € nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI 2011 2012 PAESI BASSI 51.046 LUSSEMBURGO 40.081 REGNO UNITO 34.042 Italia Position:16 669 OSSERVAZIONI SVEZIA 14 2013 INVESTIMENTI - FLUSSI Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: SVEZIA (Outward) 2011 Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 3,49 % % % nd % nd % 19.289 mln. € mln. € mln. € nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. €) 2012 (mln. €) PAESI BASSI 4.600 NORVEGIA 2.317 USA 2.122 Italia Position:nd 754 Italia Position:nd Settori (mln. €)) 2013 (mln. €) nd Italia Position:nd 2011 Manufatturiero 11.079 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 331 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 5.636 Servizi di informazione e comunicazione 4.151 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 1.047 Servizi 856 Trasporto e magazzinaggio 485 Attività finanziarie e assicurative -988 SVEZIA 15 2012 nd 2013 Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: SVEZIA (Inward) 2011 Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 1,71 % % % nd % nd % 8.686 mln. € mln. € mln. € nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI 2011 2012 PAESI BASSI 9.201 DANIMARCA 2.096 FINLANDIA 1.981 Settori (mln. €)) 2013 2011 Manufatturiero 8.348 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio -1.959 Servizi 557 Servizi di informazione e comunicazione 1.519 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio -2.861 2.658 96 Attività finanziarie e assicurative -4.987 Attività professionali, scientifiche e tecniche 1.252 SVEZIA 16 2012 2013 MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità 2010 2011 2012 2013 argento tonnellata 302,1 302 309,3 nd carta tonnellate nd 11321 11417 10782 legname (segati) metri cubi (milioni) nd nd 16,1 16,2 minerale di ferro tonnellate (milioni) 25,3 26,1 26,5 nd oro tonnellate 6,3 6 6 nd pasta di cellulosa tonnellate (miglialia) nd 11859 12035 11721 piombo tonnellate (migliaia) 67,7 62 63,6 nd rame tonnellate (migliaia) 76,5 83 82,4 nd zinco tonnellate (migliaia) 198,7 194 188,3 nd SVEZIA 17 BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea SVEZIA 18 COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA 2011 Val (0 - 100) GCI Pos. 142 paesi 2012 Val (0 - 100) 5,6 3 Requisiti di base (20 %) 6,1 Istituzioni (25%) 6,1 Infrastrutture (25%) Pos. 144 paesi 2013 Val (0 - 100) 5,5 4 4 6 2 5,7 5,7 13 Ambiente macroeconomico (25%) 6,1 Salute e Istruzione Primaria (25%) 6,3 Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %) Pos. 148 paesi 5,5 6 6 6 8 6 5,7 5 5,7 19 5,6 20 13 6,2 13 6,1 14 18 6,5 14 6,5 13 5,3 7 5,3 8 5,3 7 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 5,8 2 5,7 7 5,7 8 Efficienza del mercato dei beni (17%) 5,2 7 5,1 12 5,1 12 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 4,8 25 4,8 25 4,9 18 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 5,2 11 5,3 10 5,3 8 Diffusione delle tecnologie (17%) 6,3 2 6,3 1 6,2 1 Dimensione del mercato (17%) 4,6 31 4,6 34 4,6 35 Fattori di innovazione e sofisticazione (30 %) 5,8 2 5,6 5 5,5 5 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 5,8 2 5,6 5 5,5 7 Innovazione (50%) 5,8 2 5,6 4 5,4 6 Sub indici Fonte: Elaborazioni ICE su dati World Economic Forum – Global Competitiveness Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 11/02/2013 ^Top^ 2011 Val (0 - 100) Indice di Liberta Economica Pos. 184 paesi 87,6 12 2012 Val (0 - 100) 87,1 Pos. 184 paesi 12 2013 Val (0 - 100) 72,9 Pos. 184 paesi 18 Fonte: Elaborazioni ICE su dati The Heritage Foundation – Index of Economic Freedom. Ultimo aggiornamento: 11/02/2013 ^Top^ SVEZIA 19 INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE 2010 Val (0 - 7) ETI Pos. 132 paesi 2012 Val (0 - 7) Pos. 132 paesi 5,4 4 5,4 4 Accesso al mercato (25%) 3,8 96 3,9 67 Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 3,8 96 3,9 67 Amministrazione doganale (25%) 6,3 2 6,3 2 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 6,3 2 6,3 2 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 6,2 3 6,2 4 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 6,5 3 6,5 4 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 5,7 9 5,4 17 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 5,7 16 5,4 23 Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 5,3 12 4,8 19 Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%) 6,1 1 6,1 7 Contesto business (25%) 5,8 10 5,9 2 Regolamentazione (50%) 5,7 2 5,5 2 6 14 6,2 4 Sub indici Sicurezza (50%) Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 11/02/2013 ^Top^ 2010 Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 2012 Valore (%) 67 68 Fonte: Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 11/02/2013 ^Top^ SVEZIA 20 FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2011 / 2012 2012 / 2013 2013 / 2014 10,3 11,7 10,8 Aliquote fiscali 22 17,5 17,3 Burocrazia statale inefficiente 9,3 7,5 6,9 0 0,9 0 0,5 0,3 0,3 Accesso al finanziamento Scarsa salute pubblica Corruzione Crimine e Furti 0 1,1 0 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 1,2 1,9 2,1 Forza lavoro non adeguatamente istruita 7,2 7,4 7,4 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 6,3 6,5 7,3 Inflazione 1,6 1,5 0,3 Instabilita delle politiche 5,6 2 3,2 0 1,1 0 24,1 15,4 20,8 Instabilita del governo/colpi di stato Normative del lavoro restrittive Normative fiscali 9,8 11 11,1 Regolamenti sulla valuta estera 2,1 5,1 3,1 Insufficiente capacita di innovare 9,2 Fonte: Elaborazioni ICE su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index. Note: I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 15 fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo. Ultimo aggiornamento: 11/02/2013 ^Top^ SVEZIA 21 BUSINESS COST Unita 2010 2011 2012 Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o Chief Executive in organizzazioni medio-grandi. € per anno 625.961,91 549.341,93 558.759,21 Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief Executive in organizzazioni piccole. € per anno 155.790,89 127.949,93 153.629,54 Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o regionali. € per anno 169.638,64 130.829,11 163.036,7 Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con predominanza della responsabilita di staff. € per anno 82.309,01 71.268,86 91.246,96 Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze gestionali o regionali. € per anno 89.033,53 74.456,56 94.846,36 Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria senza o con ridotte responsabilita di supervisione. € per anno 55.655,91 44.238,7 55.824,33 Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi supervisionati da posizioni senior. € per anno 45.234,02 37.115,1 46.913,09 Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2 per anno 555,44 609,74 622,15 Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2 per anno 116,67 114,91 137,59 € per kwH 0,12 0,12 0,17 Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per KwH. Acqua per uso industriale /commerciale. € per m3 0,42 0,42 0,53 € per linea/mese 13,01 13,16 19,78 Aliquota fiscale corporate media. % 26,3 26,3 26,3 IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % 25 25 25 Aliquota fiscale massima su persona fisica. % 57 56,6 56,6 Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica. Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 11/02/2013 ^Top^ SVEZIA 22 INDICE DOING BUSINESS 2012 Val (0 - 7) Pos. 183 paesi Posizione nel ranking complessivo Avvio Attivita (Posizione nel ranking) Procedure - numero (25%) 2013 Val (0 - 7) Pos. 185 paesi 8 13 47 54 3 2014 Val (0 - 7) 3 Pos. 185 paesi 14 61 3 Tempo - giorni (25%) 15 16 16 Costo - % reddito procapite (25%) 0,6 0,5 0,5 Capitale minimo da versare per richiedere la registrazione di una attivita - % reddito procapite (25%) 14 13,2 13,1 Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) 23 7 25 7 24 7 Tempo - giorni (33,3%) 116 116 116 Costo - % reddito procapite (33,3%) 81,6 77,3 76,3 Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Tempo - giorni (33,3%) Costo - % reddito procapite (33,3%) 8 3 Tempo - giorni (33,3%) Costo - % valore della proprieta (33,3%) 9 3 52 52 52 20,7 37,1 36,6 Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) 9 3 18 1 35 1 38 1 7 7 28 4,3 4,3 4,3 Accesso al credito (Posizione nel ranking) 38 Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 6 max) (37,5%) 7 Indice di forza dei diritti legali (0 min - 10 max) (62,5%) 4 Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 40 8 4 29 42 4 8 32 34 Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 8 8 8 Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max) (33,3%) 4 4 4 Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria (0 min - 10 max) (33,3%) 7 7 7 Tasse (Posizione nel ranking) Pagamenti annuali - numero (33,3%) 40 38 41 4 4 4 Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai pagamenti (33,3%) 122 122 122 Tassazione dei profitti (33,3%) 52,8 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) 53 8 16 8 6 Documenti per esportare - numero (33,3%) 3 3 3 Documenti per importare - numero (33,3%) 3 3 3 Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per esportare - giorni (33,3%) 8 8 9 Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per importare - giorni (33,3%) 6 6 6 Costi per esportare un container da 20 piedi - (33,3%) 697 705 725 Costi per importare un container da 20 piedi - (33,3%) 735 735 Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) 27 735 27 25 Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 508 314 314 Costi - % del risarcimento (33,3%) 31,2 31,2 31,2 30 30 Procedure - numero (33,3%) Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) 20 30 22 20 Tempo - anni 2 2 2 Costo - % del valore della proprieta del debitore 9 9 9 Fonte: Elaborazioni ICE su dati Banca Mondiale, indice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology. Ultimo aggiornamento: 11/02/2013 ^Top^ SVEZIA 23 SVEZIA 24 ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO Secondo dati del 2010 il settore finanziario svedese, nel quale sono occupate circa 80.000 persone - il 2% circa della forza lavoro totale - ha rappresentato il 4,3% del PIL del Paese. I maggiori gruppi di operatori del mercato finanziario per entità delle attività sono banche (la cui quota nel 2010 è stata pari al 39% dell’attività totale), società di assicurazione (20%), istituti di credito ipotecario (15%). Operano inoltre società di “private equity”, che investono nel capitale di rischio di società acquisendo la partecipazione al loro capitale azionario. Quattro gruppi bancari principali dominano il mercato svedese: Handelsbanken, Nordea, SEB e Swedbank. A queste banche sistemiche fa capo il 76% delle attività totali delle banche in Svezia. Nordea è una delle 29 banche di interesse sistemico identificate dal Financial Stability Board. Danske Bank (estera) è un altro attore importante del mercato svedese. In totale, a questi cinque gruppi fa capo circa l’80 % sia dei depositi che dei prestiti. Le cosiddette “Big Four” hanno anche operazioni significative all’estero (il 50% dei loro prestiti è diretto all’estero) dove di conseguenza si trova una importante dei loro rischi. Nessuna banca svedese opera in Italia. A fine 2010 i prestiti in Svezia e all’estero ammontavano a circa il 35% delle attività totali delle banche. Quasi il 50% dei prestiti è stato concesso a società non finanziarie svedesi e quasi il 40% alle famiglie svedesi. Poco oltre il 5% dei prestiti è stato concesso a stranieri (tale dato comprende solo le banche attive in Svezia). Il 16% circa delle attività è rappresentato dai prestiti a banche estere e istituti finanziari svedesi (altre banche, società finanziarie, società di intermediazione mobiliare). Nel 2009 è stato costituito il Fondo di Stabilità per fornire sostegno al sistema finanziario svedese in caso di grave rischio . Il Fondo di Stabilità, che in 15 anni dovrà raggiungere il 2,5 per cento del PIL, è costituito dalle quote annuali pagate dalle banche e da altri istituti di credito (pari allo 0,036 per cento di alcune parti del bilancio dell’istituto di credito) ed è amministrato dal National Debt Office. Il governo ha inizialmente versato 15 miliardi di SEK (1,7 miliardi di euro circa), ma lo scopo del Fondo di Stabilità è di fare sostenere i costi alle banche stesse e ridurre l’intervento dal bilancio dello Stato in caso di future crisi finanziarie, proteggendo gli interessi dei contribuenti. Ultimo aggiornamento: 11/02/2013 ^Top^ SVEZIA 25 RISCHI RISCHI POLITICI Governo di minoranza. Dissensi in seno alla coalizione di governo. Scioglimento del Parlamento. Il governo di minoranza del centro-destra potrebbe incorrere in sconfitte parlamentari che rendono relativamente incerta l'attività legislativa concernente il clima economico. Finora comunque il governo ha ottenuto la maggioranza per molte delle politiche adottate. Governo di minoranza. Dissensi in seno alla coalizione di governo. Il programma di governo concordato in seno alla coalizione assicura una buona coesione. Tuttavia, sussistono divisioni tra i partiti della coalizione sul una eventuale membership NATO e sull'eventuale adozione dell'euro. Sconfitte parlamentari su questioni importanti potrebbero portare allo scioglimento anticipato del Parlamento. Ciò potrebbe verificarsi se i partiti di opposizione rinunciassero alla loro politica di emarginazione del partito di estrema destra Democratici Svedesi, alleandosi con esso per fare cadere il governo. Scioglimento del Parlamento. Ultimo aggiornamento: 13/02/2013 ^Top^ SVEZIA 26 RISCHI ECONOMICI Possibile bolla immobiliare causerebbe perdite significative per le banche. Destabilizzazione causata dall'eventuale default di un Paese dell'Eurozona. Mancata ripresa dell'economia svedese dal 2013. Nonostante la sua solidità, il sistema bancario svedese presenta alcune debolezze, tra le quali la sovraesposizione nei crediti ai privati e nei crediti commerciali nei Paesi baltici. Riguardo a questi ultimi l'esposizione è recentemente diminuita. Il debito privato, pari al 200% del PIL (tra i più alti dell'Unione Europea), è invece ancora fonte di preoccupazione. Un improvviso calo dei prezzi immobiliari, notevolmente aumentati negli ultimi 10 anni, determinerebbe perdite per le banche, considerato anche l'alto debito privato. Possibile bolla immobiliare causerebbe perdite significative per le banche. La grave crisi bancaria in Europa che si determinerebbe in caso di default di un grande Paese dell'eurozona avrebbe conseguenze nell'intero sistema finanziario internazionale, inclusa la Svezia, nonostante la limitata esposizione delle banche svedesi nel debito delle economie periferiche. Inoltre, il rafforzamento della corona conseguente ad un'eventuale uscita dall'euro di un Paese in default ne comprometterebbe la competitività e danneggerebbe le esportazioni verso l'eurozona (che costituiscono circa il 38% dell'export svedese totale). Destabilizzazione causata dall'eventuale default di un Paese dell'Eurozona. L'economia svedese ha avuto un andamento migliore di quello di molti Paesi dell'Europa occidentale. Dopo l'indebolimento del 2012, le previsioni indicano una graduale ripresa a partire dal 2013, grazie alla diversificazione economica e al basso livello del deficit e del debito pubblico, che permettono al Paese di evitare l'adozione di misure di austerità. Tuttavia, l'economia svedese è fortemente dipendente dalle esportazioni e la ripresa sarebbe a rischio in caso di rallentamento dei flussi commerciali regionali e internazionali. Mancata ripresa dell'economia svedese dal 2013. Ultimo aggiornamento: 13/02/2013 ^Top^ RISCHI OPERATIVI Alta concentrazione del mercato e forte regolamentazione. Scarsa flessibilità del mercato del lavoro per mancanza di riforme. Aumenti salariali superiori al previsto causerebbero perdita di competitività. Alcuni settori quali i servizi postali, le telecomunicazioni, i trasporti aerei interni, l'elettricità e le farmacie sono stati aperti alla concorrenza dopo l'adesione della Svezia alla UE nel 1995. Tuttavia, l'economia svedese soffre ancora di regolazione piuttosto ampia e le pressioni competitive sono ancora deboli in alcuni mercati (tra cui quelli che sono stati parzialmente liberalizzati), che sono ancora dominati da un piccolo numero di operatori. Tra questi energia, commercio al dettaglio e settore bancario. Alta concentrazione del mercato e forte regolamentazione. Il mercato del lavoro è un'area di debolezza a causa dell'alto costo del lavoro, leggi restrittive sul lavoro e un elevato grado di regolamentazione dei salari. Il governo ha introdotto benefici fiscali alle imprese che assumono giovani, mantenendo i dipendenti di età più avanzata, regole più severe e riduzione dei benefici per disoccupazione e malattia. Tuttavia, non sono state introdotte misure significative per aumentare al flessibilità del mercato del lavoro, tranne per il lavoro temporaneo. Tali misure restano improbabili. Scarsa flessibilità del mercato del lavoro per mancanza di riforme. Gli aumenti salariali in Svezia sono determinati principalmente da contratti collettivi settoriali tra i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro che negli ultimi anni hanno portato ad aumenti salariali modesti, grazie alla disponibilità dei sindacati ad accettare la necessità di sostenere la competitività nel settore delle esportazioni. Tuttavia, l’attesa ripresa economica potrebbe indurre a concludere accordi salariali più elevati per il 2013-14 che determinerebbero una perdita di competitività per le imprese svedesi. Aumenti salariali superiori al previsto causerebbero perdita di competitività. Ultimo aggiornamento: 13/02/2013 SVEZIA 27 ^Top^ SVEZIA 28 RAPPORTI CON L'ITALIA OVERVIEW L'economia della Svezia, con un PIL di circa 3.776 miliardi di SEK 2013 au in aumento 0,9% rispetto al 2012, è la nona per dimensione dell'Unione Europea e conttribuisce per il 2,4% al PIL dell'UE a 28 (a fronte dell’1,8% della popolazione). La Svezia è certamente un paese ricco, con un PIL pro capite nominale intorno ai 393.000 SEK annui (2013), che peró in termini PPP va ridotto di oltre un terzo, visto l'alto costo della vita. Con un indice GINI di 25 la Svezia vanta il terzo miglior coefficiente a livello mondiale in termini di distribuzione della ricchezza. Fatto questo che unito all’alta qualità dei servizi pubblici pone la Svezia nel novero dei Paesi con gli standard di vita più alti, i.e. Danimarca, Norvegia, Canada, Australia. Il paese ha un moderno sistema di distribuzione, eccellenti comunicazioni interne ed esterne, e una forza lavoro qualificata. La forza della moderna economia svedese consiste soprattutto nell'avanzamento tecnologico sia dei settori tradizionali come la chimica, la meccanica, la metallurgia che dei nuovi comparti come ITC, BioTech CleanTech etc. Innovazione tecnologica che é attivamente sostenuta da un consistente flusso di investimenti in R&D (circa il 3,7 del PIL, una delle quote più alte del mondo). Il grado di apertura al commercio internazionale (esportazioni + importazioni / PIL) della Svezia è tra i piú elevati al mondo: oltre il 70%. Questa grande apertura è legata alle caratteristiche della struttura produttiva svedese che è fatta di grandi imprese multinazionali leader internazionali nel loro comparto. Come paese fornitore/acquirente della Svezia, l’Italia si conferma al 12o posto, con una quota del 2,9% sul totale delle esportazioni svedesi e una del 2,85% sul totale dell’import (dati del 2013). Con le sue numerose aziende multinazionali di beni industriali e di investimento ed i relativi cluster di subfornitori fidelizzati TIER 1 e TIER 2, la Svezia rappresenta un mercato particolarmente interessante e consolidato per molte imprese italiane produttrici di macchinari e componenti elettromeccanici alle quali si devono aggiungere quelle del comparto enoagroalimentare. Accanto a questa presenza consolidata la Svezia è certamente un paese interessante per le imprese italiane desiderose di sviluppare partnership produttive e/o commerciali con imprese locali attive: nello sviluppo di nuove tecnologie ad alta intensità di conoscenza (meccatronica, materiali funzionali, biotech, cleantech e generazione di energia da fonti rinnovabili); nell'innovazione di tecnologie applicate in settori tradizionali: elettromeccanica, processi industriali, legno e lavorazione legno, ecc., visto anche: l’alto livello di investimenti in R&D fatti ed in programma (la Svezia investe in R&D il 3,7- 3,8 % del suo Pil contro lo 0,67 % dell’Italia); l'approccio pragmatico aperto a collaborazioni con partner esteri soprattutto per la "manifatturizzazione” dei nuovi prodotti. In sintesi, la Svezia è un mercato di sicuro interesse per diverse tipologie di imprese italiane, tra le quali: produttrici di vini e di prodotti agroalimentari di qualità, espressione dell'apprezzata cucina mediterranea e biologici, per la crescente affezione della classe media urbana (circa il 90% della popolazione) verso stili di consumo salutistici e gusti alimentari cosmopoliti; produttrici di macchinari e beni strumentali in quanto, accanto ai grandi gruppi industriali in Svezia, sono attive anche un numero consistente di PMI con una forte vocazione manifatturiera "di nicchia”, potenzialmente in grado di integrarsi in maniera positiva con le nostre PMI. (Agenzia ICE) Ultimo aggiornamento: 19/09/2014 ^Top^ SVEZIA 29 SCAMBI COMMERCIALI Export italiano verso il paese: SVEZIA 2011 Totale 3.892 mln. € 2012 3.774 mln. € 2013 3.807,7 mln. € gen-giu 2013 gen-giu 2014 1.912,69 mln. € Merci (mln. €) 1.969,79 mln. € 2011 2012 81 92 7 4 5,14 Prodotti alimentari 260 272 295,25 Bevande 104 128 148,93 55 54 53,9 140 146 156,69 97 96 107,93 8 10 8,99 24 27 28,52 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti tessili Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio Carta e prodotti in carta Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 2013 92,17 5 23 3,27 Prodotti chimici 190 190 197,95 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 116 129 122,25 Articoli in gomma e materie plastiche 194 179 181,96 97 93 99,28 Prodotti della metallurgia 289 266 248,93 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 171 162 164,62 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 145 94 101,85 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 327 308 321 Macchinari e apparecchiature 938 883 867,93 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 332 293 269,23 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 62 58 82,52 Mobili 86 83 74,83 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 90 97 105 Altri prodotti e attività 61 67 68,77 Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. SVEZIA 30 Import italiano dal paese: SVEZIA 2011 Totale 2012 3.575 mln. € 3.225 mln. € 2013 3.118,06 mln. € gen-giu 2013 gen-giu 2014 1.600,08 mln. € Merci (mln. €) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave 1.626,6 mln. € 2011 2012 72 81 2013 112,99 9 13 2,33 103 107 114,95 Bevande 4 4 5,13 Tabacco 87 0 nd Prodotti tessili 12 12 11,14 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 22 20 20,04 8 8 11,8 44 38 38,83 638,87 Prodotti alimentari Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio Carta e prodotti in carta 738 656 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 41 16 0 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 26 8 25,45 Prodotti chimici 225 199 208,52 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 247 213 138,01 Articoli in gomma e materie plastiche 65 60 60,5 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 21 13 12,24 569 617 585,29 41 43 46,66 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 403 293 238,45 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 122 108 98,33 Macchinari e apparecchiature 462 400 422,91 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Prodotti della metallurgia Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 189 133 158,01 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 27 22 18,24 Mobili 40 31 27,05 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 65 63 59,19 Altri prodotti e attività 53 74 63,15 Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. OSSERVAZIONI L'interscambio Italia - Svezia conferma dati positivi ed in crescita anche per il 2014: nei primi sei mesi dell'anno infatti, le esportazioni italiane verso la Svezia sono aumentate del 3% rispetto allo stesso periodo del 2013, cosíccome le forniture svedesi verso l'Italia sono aumentate dell'1,7% nello stesso periodo. Il saldo commerciale si conferma favorevole all'Italia e passa dall''8,9% del primo semestre 2013 al 9,5% nello stesso periodo del 2014. ( Dati ICE-Agenzia) SVEZIA 31 INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK Stock degli investimenti detenuti in Italia da: SVEZIA 2011 Totale 2012 2.483 mln. € SVEZIA 32 2013 mln. € mln. € Stock di investimenti italiani nel paese: SVEZIA 2011 Totale 2012 1.661 mln. € OSSERVAZIONI SVEZIA 33 2013 mln. € mln. € INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI Flussi di investimenti in ingresso in Italia provenienti dal paese: SVEZIA 2011 Totale (mln € e var. %) 2012 -1.030 mln. € mln. € 2013 Previsioni di crescita 2014 mln. € Settore (mln. €) Manufatturiero Previsioni di crescita 2015 nd % nd % 2011 -289 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 44 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Costruzioni 5 4 Servizi -749 Servizi di informazione e comunicazione -10 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio -765 -14 Attività professionali, scientifiche e tecniche 43 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 5 SVEZIA 34 2012 2013 Flussi di investimenti italiani verso il paese: SVEZIA Totale (mln € e var. %) 2011 2012 168 mln. € mln. € 2013 Previsioni di crescita 2014 mln. € Settore (mln. €) Manufatturiero Previsioni di crescita 2015 nd % nd % 2011 -10 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 11 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi -51 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi -32 Costruzioni 4 Servizi 173 Servizi di informazione e comunicazione -57 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 238 Trasporto e magazzinaggio -16 Attività finanziarie e assicurative -2 Attività professionali, scientifiche e tecniche 8 OSSERVAZIONI SVEZIA 35 2012 2013 FLUSSI TURISTICI In Svezia il “brand Italia” è fortemente radicato, con una profonda conoscenza del nostro Paese e cuorisitá per la lingua, la cucina, la moda e tutto ció che riguarda il Made in Italy. L’Italia continua ad essere identificata dagli svedesi quale Paese con uno stile di vita altamente qualitativo, un clima mite ed una indubbia ricchezza storica, artistica e culturale. Il 2012, ultimo anno di riferimento statistico ufficiale, ha registrato un leggero calo degli arrivi di svedesi in Italia (fonte ISTAT: 599.239 rispetto ai 609.826 del 2011), ma i principali operatori turistici svedesi confermano un trend positivo delle vendite dell’Italia per il 2014. Le Regioni Italiane piú visitate da parte dei turisti svedesi per numero di arrivi nel 2012 sono state la Lombardia (98.060), il Lazio (96.867), il Veneto (82.081) e la Toscana (72.429). Il periodo estivo (2012) é quello preferito dagli svedesi per viaggiare in Italia. Le presenze si sono concentrate nei mesi di luglio (120.061) e settembre (76.252). Per la stagione estiva 2014 si segnala il buon andamento delle isole italiane, le quali stanno registrando un grande successo da parte del pubblico svedese. La Sicilia, grazie al reinserimento da parte dei principali charter operator svedesi nella programmazione 2014, ha registrato un aumento delle vendite, incremento che ha riguardato anche la Sardegna. Tra le novitá per l’estate 2014 nel settore dei collegamenti aerei si segnalano i nuovi voli stagionali diretti per Napoli, Olbia e Pisa della SAS e da settembre il volo su Comiso (Sicilia) di Scandjet. L’Italia vende molto bene on-line, infatti il principale sito di prenotazioni “booking.com” individua l’Italia al secondo posto dopo la Spagna, con un incremento del 13% rispetto al 2013. Resta comunque forte l’utilizzo delle agenzie di viaggio in quanto gli Svedesi amano essere consigliati, viaggiare informati ed avere spesso suggerimenti da personale specializzato. Oltre al successo delle isole per il settore balneare, si segnalano la Liguria ed in particolare le Cinque Terre che differenziano l’offerta turistica fornendo hiking, cicloturismo ed enogastronomia, le Langhe soprattutto per pacchetti enogastronomici e le Dolomiti per trekking, cicloturismo ed hiking. Da notare quindi una diversificazione nelle scelte di consumo del pubblico turistico svedese che durante il periodo estivo sceglie sia la tradizionale “vacanza sole e mare” sia quella “attiva” (trekking, hiking, biking etc.). fonti: ISTAT - EUROSTAT - TDB turistdatabasen - studi e analisi di mercato ENIT redazione: FRANCESCO GABRIELI - responsabile ENIT Scandinavia Ultimo aggiornamento: 03/07/2014 ^Top^ SVEZIA 36