Circuito RLC
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Circuito RLC
Circuito RLC L’equivalente elettrico dell’ oscillatore armonico smorzato è il circuito RLC : Scrivendo l’ equazione di equilibrio delle tensioni alla maglia, si ha: q di L Ri C dt con i quindi d 2 q R dq q 0 2 dt L dt LC dq dt La legge matematica che regola questo sistema risulta essere quindi: d 2 q R dq q 0 2 dt L dt LC Definendo, il coefficiente di smorzamento e la pulsazione propria rispettivamente : R 2L 1 0 LC l’ equazione differenziale del circuito RLC diventa: d 2q dq 2 2 q0 0 2 dt dt È evidente quindi l’ analogia tra i due sistemi: d x dx k x0 2 dt m dt m d 2 q R dq q 0 2 dt L dt LC m R L k m 1 LC 2 Anche in questo caso, il tipo di soluzione dipende dalla relazione tra i parametri fisici del circuito. Ci sono tre casi possibili : • Smorzamento debole qt De t sen t con 02 2 Parametro relativo alla dissipazione della carica reale, cioè : 20 2 Parametro relativo alla conservazione della carica 1 R2 C 4L La soluzione è quindi una sinusoide la cui ampiezza diminuisce nel tempo poiché è modulata da un esponenziale decrescente : qt De t sen t • Smorzamento critico q t e t A Bt con 02 2 Parametro relativo alla dissipazione della carica nullo, cioè : 20 2 Parametro relativo alla conservazione della carica 1 R2 C 4L • Smorzamento forte La soluzione globale è del tipo: t q t e Ae t con 02 2 2 02 Be t 2 02 Parametro relativo alla dissipazione della carica immaginario, cioè : 20 2 Parametro relativo alla conservazione della carica 1 R2 C 4L Nelle condizioni di smorzamento forte o critico non c’ è mai oscillazione: Circuito RLC con generatore di f.e.m. Consideriamo ora un oscillatore armonico forzato: app c a o cioè applichiamo c oè all’ a oscillatore osc ato e una forza esterna ad esempio sinusoidale F F0 sen( 't ) in cui ' rappresenta pp la ppulsazione della forza esterna F F0 sen( 't ) Applicando la seconda legge di Netwon F = ma : kx v F0 sen 't ma F0 d 2 x dx k ' x sen t 2 dt m dt m m La legge matematica che regola il moto di questo sistema risulta essere: F0 d 2 x dx k ' x sen t 2 dt m dt m m Definendo, il coefficiente di smorzamento e la pulsazione propria rispettivamente : 2m k 0 m ' l’ equazione differenziale dell’ oscillatore armonico forzato diventa: F0 d 2x dx 2 ' 2 x sen t 0 2 dt m dt La soluzione generale di questo sistema è : x (t ) A0 e t sen t A' sen ' t ' S Soluzione particolare Soluzione della omogenea associata dove : F0 A' m 1 2 0 '2 4 2 '2 2 tg ' 2 ' 02 '2 La soluzione particolare rappresenta quindi la soluzione a regime: x(t ) regime A' sen ' t ' infatti la soluzione della omogenea associata è destinata a diventare nulla dopo un tempo ragionevole avendo : x (t ) Omogenea A0 e t sen t Lo spostamento sarà caratterizzato a regime dalla stessa pulsazione della forza esterna anche se sfasato in ritardo rispetto ad essa avendo: esterna, x (t ) regime A' sen ' t ' F F0 sen( 't ) 2 ' ' arctg 2 2 ' 0 Analizziamo lo studio della risposta in funzione di relazione alla 0 del sistema: ' e in particolare in ' 0 F0 A' m 1 2 0 ' F0 A k ' F x(t ) 0 sen 't k 2 2 4 2 '2 2 ' ' arctg 2 2 ' 0 0 • Spostamento in fase con la forza esterna • Parametro dominante “ k ” costante elastica ' 0 F0 A' m 1 2 0 '2 4 2 '2 2 F0 A m ' 2 ' F0 x (t ) sen t '2 m 2 ' ' arctg 2 2 ' 0 • Spostamento in opposizione di fase con la forza esterna • Parametro dominante “ m ” massa ' 0 F0 A' m 1 2 0 '2 4 2 '2 2 F0 A 2m0 ' F0 x (t ) cos 't 2m0 2 ' ' arctg 2 2 ' 0 2 • Spostamento in quadratura di fase con la forza esterna • Parametro dominante “ ” coefficiente di smorzamento Grafichiamo A' F0 m A' in funzione di ' : 1 2 0 ' 2 2 4 2 '2 Nel caso in cui lo smorzamento è eccessivo , l’ andamento è monotono decrescente. Con smorzamento molto piccolo la funzione assume un massimo in condizioni di risonanza : ' 0 Si nota che se lo smorzamento aumenta la condizione di massimo si sposta verso la parte sinistra del grafico e si riduce in ampiezza, quindi la condizione di risonanza si ottiene prima ma con un’ ampiezza inferiore. In modo equivalente grafichiamo la fase in funzione di ' 2 ' ' arctg 2 2 ' 0 Questo grafico riassume i tre casi possibili : ' 0 0 ' ' 0 0 2 ' 0 : L’equivalente elettrico dell’ oscillatore armonico forzato è il circuito RLC con generatore di f.e.m.: Scrivendo l’ equazione di equilibrio delle tensioni alla maglia, si ha: di q 0 cos t L Ri dt C ' quindi con d 2 q R dq q o ' cos t 2 dt L dt LC L i dq dt La legge matematica che regola questo sistema risulta essere quindi: d 2 q R dq q o ' cos t 2 dt L dt LC L Definendo, il coefficiente di smorzamento e la pulsazione propria rispettivamente : R 2L 1 0 LC l’ equazione differenziale del circuito RLC con f.e.m. diventa: 0 d 2q dq 2 ' 2 q cos t 0 2 dt L dt ' È evidente quindi l’ analogia tra i due sistemi: F0 d 2 x dx k ' x sen t 2 dt m dt m m k m m F0 m d 2 q R dq q o ' cos t 2 dt L dt LC L 1 R LC L 0 L Anche in questo caso la soluzione particolare rappresenta la soluzione a regime: Q (t ) regime Q0 sen ' t ' infatti la soluzione della omogenea associata è destinata a diventare nulla dopo un tempo ragionevole avendo : Q (t ) Omogenea Q Qe t sen t La carica sarà caratterizzata a regime dalla stessa pulsazione della f.e.m esterna anche se sfasata in ritardo rispetto ad essa avendo: Q (t ) regime Q0 sen ' t ' 0 cos( 't ) La soluzione in corrente risulta essere la derivata della carica quindi : i (t ) regime i0 cos ' t ' Affinché questa risulta essere soluzione soluzione, inseriamo la suddetta espressione nell’ equazione del circuito in corrente: o ' d 2i R di i ' sen t 2 dt L dt LC L L uguaglianza deve essere valida in qualsiasi istante e quindi devo essere uguali L’uguaglianza ' i corrispondenti coefficienti di sen t e cos 't al primo e al secondo membro. Imponendo le due identità si ottengo le seguenti relazioni: i0 0 1 2 ' R L ' C 1 L ' C tg ' R ' 2 La condizione più interessante è ancora quella di risonanza i0 0 1 2 ' R L ' C i0 i (t ) 0 R 0 2 ' 0 : 'L 1 ' ' C arctg R 0 R cos 't In condizioni di risonanza quindi il circuito si comporta come puramente resistivo poiché la corrente e la f.e.m. sono in fase Riportiamo in seguito l’andamento della diversi valori di resistenza: Quindi la i0 e della ' in funzione della ' per i0 assume il valore massimo per ' 0 1 LC Si definisce larghezza della risonanza la differenza tra i valori 2 e 1 in corrispondenza dei quali la corrente massima assume il valore 0 , R 2 ridotto id di un fattore f i all valore l di risonanza. i 2 rispetto Cioè imponendo C p : 0 R 2 0 1 R L C 2 2 da cui si ricava R R2 R R2 2 2 2 0 1 0 2 2L 4L 2L 4 L2 La larghezza della risonanza risulta essere uguale a : R 0 2 1 L Q dove la quantità : Q 0 2 1 0 L R , si chiama fattore di merito della risonanza. Esso è tanto maggiore quanto più stretta è la risonanza, cioè quanto più piccola è la resistenza rispetto a ω0 L, condizione a cui si tende nel caso in cui si voglia realizzare un circuito altamente selettivo . Risonanza : Utile per mettere in evidenza segnali deboli per cui è utilizzato nei sintonizzatori di onde elettromagnetiche. Svantaggiosa quando le ampie oscillazioni generate provocano rotture nel sistema: per esempio l’ azione del vento o di onde sismiche su edifici, il passaggio di veicoli su ponti; in tali casi le pulsazioni di risonanza devono essere molto diverse dalle pulsazioni che l’ambiente circostante ppuò imprimere p p al sistema.