Un labirinto di
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Un labirinto di
78 blue liguria liguria blue Al Giardino esotico Pallanca, dove si può ammirare una straordinaria collezione di piante grasse e succulente . Così Bordighera è diventata la Mecca di tutti gli appassionati d’Europa Un labirinto di cactus A Labyrinth of cactus In Bordighera the exotic Garden Pallanca where you can admire an extraordinary collection of succulent rubber plants that has become the Mecca of cactus lovers from all over Europe testo e foto di Francesco Tomasinelli Particolare della corteccia di un albero Chorisia, protetta da spine di un centimetro Detail of Chorisia tree 79 80 blue liguria Vialetti e serre del giardino Small paths and greenhouses in the garden liguria blue on c’è appassionato di giardinaggio che non conosca Villa Hanbury di Capo Mortola, a Ventimiglia, uno dei giardini esotici più affascinanti d’Italia dal punto di vista botanico. Ma non lontano da qui, nella cittadina di Bordighera, si nasconde un altro gioiello, meno famoso, ma altrettanto speciale. Mancano la villa, le fontane e gli alberi giganteschi della proprietà di Sir Hanbury, ma il Giardino Pallanca rimedia con una distesa sconfinata di piante grasse. Un labirinto infinito di cactus di ogni forma e dimensione, una distesa di spine, aculei e fioriture che non ha eguali. E infatti questa è la più grande e preziosa collezione di cactus e piante succulente di tutta l’Italia, che per quantità e qualità delle varietà esposte, si colloca tranquillamente in cima alle classifiche mondiali, assieme al vicino Jardin Exotique di Montecarlo. Il clima mite del Ponente ligure si presta magnificamente alla vita di queste piante, con estati lunghe e calde e inverni miti. Qui non nevica praticamente mai e sono pochissime le giornate in cui la temperatura scende sotto i 5 gradi. Fu anche per questo che, nel lontano 1910, Bartolomeo Pallanca fondò, N here is no gardening lover who doesn’t know Villa Hanbury in Capo Mortola near Ventimiglia. It is one of the most exotic and fascinating gardens in Italy from a botanical point of view. But not far from here, in the little town of Bordighera, there is another hidden jewel, less famous, but just as special. There is no villa, fountains or giant trees, like in Sir Hanbury’s property, but the Pallanca Gardens make up for this with a huge expanse of rubber plants. An infinite labyrinth of cactus of every shape and size, a wide expanse of thorns, prickles and flowers that has no equal. In fact this is the biggest and most precious collection of cactus and succulent plants in all of Italy that for the variety and quality of plants on display is easily in the top rankings of the world, along with the Jardin Exotique in Monte Carlo. The mild climate of western Liguria is perfect for the habitat of these plants, with long, hot summers and mild winters. It practically does not ever snow here and there are very few days in which the temperature goes below 5 degrees Celsius. It was for this reason in 1910 that Bartolomeo Pallanca T 81 82 blue liguria Un Trichocereus emerge tra i fiori rosa dei mesembriantemi. A destra una distesa di Euphorbia A Trichocereus emerges among mesembriantemi pink flowers. On the right, Euphorbia liguria blue sul fianco della collina di Monte Nero, 1 km a Est di Bordighera, lo stabilimento Orticolo e Floreale B. Pallanca, raccogliendo gli insegnamenti del padre Giacomo e di Ludwing Winter, botanico e paesaggista tedesco. In un primo momento Bartolomeo si occupava della coltivazione e della vendita di piante esotiche e fiori recisi ma, a partire dal primo dopoguerra, concentrò la sua passione sulle piante grasse. L’idea di coltivare e vendere cactus su grande scala era per l’epoca decisamente d’avanguardia, ma la fama del giardino crebbe molto rapidamente, forte anche di molti riconoscimenti europei e dell’impegno di Giacomo, figlio di Bartolomeo. Nel 1989 per opera di Barth, figlio di Giacomo, il giardino venne aperto al pubblico, diventando la Mecca di tutti gli appassionati di cactus d’Europa. “In effetti abbiamo molti visitatori - spiega Gio’ Batta Pallanca, che oggi, assieme al fratello Giacomo, si occupa delle collezioni botaniche. Più dei due terzi, comunque, sono stranieri, con una forte quota di tedeschi, attirati dall’unicità delle collezioni”. I Giardini Pallanca, infatti, sono un’autentica serra all’aria aperta, con migliaia di varietà (3200, al momento). Tra i founded the Flower and Horticulture B. Pallanca on the side of the hill of Monte Nero, just one kilometer to the east of Bordighera. To this business he brought the teachings of his father Giacomo and of Ludwig Winter, a German botanist and landscaper. At first, Bartolomeo took care of cultivation and sale of exotic plants and cut flowers, but starting just after the war, he concentrated on his passion for cactus and rubber plants. The idea of cultivating and selling cactus on a large scale was decidedly avantgarde at the time, and the fame of the garden grew rapidly. He garnered many European awards thanks also to his son Giacomo’s commitment. In 1989, through the work of Barth, Giacomo’s son, the garden was opened to the public, becoming the Mecca of all those who love cactus throughout Europe. “In effect, we have many visitors,” explains Giò Batta Pallanca, who today with his brother Giacomo, takes care of the botanical collections. “More than two thirds are foreign, with many Germans, attracted by the uniqueness of the collection.” The Pallanca Gardens in fact are an authentic greenhouse outdoors, with Uno scorcio del giardino dominato da cactus, agavi e mesembriantemi. Sotto una delle serre riempita da cactus pregiati Cactus, agaves and mesembriantemi in the garden and precious cactus in a greenhouse 83 84 blue liguria Sopra la casa della famiglia Pallanca circondata dalle piante. Sotto, particolare di uno dei vialetti Casa Pallanca and its small paths surrounded by rubber plants liguria blue costoni di arenaria e i terrazzamenti con i muretti a secco che si estendono per circa un ettaro, si trovano piante fuori dal comune, come una Copiapoa di tre secoli di vita, uno dei cactus più “vecchi” del mondo, e una grande collezione di Caudiciformi (particolari piante africane, tipiche dei climi aridi, dal caratteristico tronco dilatato). E poi i giganteschi “barili dorati” dell’Echinocactus grusoni, le tante varietà delle famose Agave e Aloe, e le migliaia di giovani cactus coltivati nelle serre. Negli ultimi anni, oltre all’attività di coltivazione e vendita delle piante, la famiglia Pallanca si è concentrata sulla progettazione di giardini. “Ormai siamo la quinta generazione che si dedica alla botanica. Io e mio fratello - continua Gio Batta Pallanca - ci siamo specializzati nella realizzazione di spazi verdi in ambiente mediterraneo. Seguiamo tutto il processo: la vendita delle singole piante, la progettazione e la messa a dimora. Così abbiamo realizzato giardini in mezza Europa e anche in Nord Africa, non necessariamente legati ai nostri climi”. Gli appassionati di piante grasse non dovrebbero perdersi i giardini Pallanca per nulla al mondo. C’è anche una biblioteca molto fornita, aperta al pubblico su prenotazione. I visitatori più “casuali” rimarranno invece affascinati dalla incredibile abbondanza e varietà di forme e colori. E i mesi di maggio e giugno sono perfetti per la visita, quando molte della piante esposte esplodono in magnifiche fioriture. b thousands of varieties (3200 right now). Among the terraces and sandstone, with stone walls that extend for about a hectare, you can find unusual plants, like a Copiapoa that is three hundred years old, one of the “oldest” cactus in the world, and a big collection of Caudiciformi (special African plants, typical of dry climates with the characteristic dilated trunk). And then the giant “golden barrels” that are Echinocactus grusoni, many varieties of the famous Agave and Aloe, and thousands of young cactus cultivated in the greenhouses. Over the past few years, in addition to the activity of cultivating and selling plants, the Pallanca family concentrated on planning gardens. “By now we are the fifth generation that has dedicated itself to botany. My brother and I,” continues Gio Batta Pallanca, “are specialized in creating green areas in the Mediterranean environment. We follow the entire process: selling the single plant, the design and placement in a home. We have done gardens in half of Europe but also in North Africa, not necessarily linked to our climate.” Thos who love rubber plants should not miss the Pallanca Gardens. There is a wellstocked library open to the public by reservation. More casual visitors will be charmed and amazed by the incredible abundance and variety of shapes and colors. The months of May and June are perfect for visiting, when many of the plants on display explode with magnificent flowers. b Dall'alto particolari di Mammillaria e Astrophytum. Più in basso alcuni splendidi esemplari di Carnegia Details of Mamillaria, Astrophytum and Carnegia 85