Un labirinto di

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Un labirinto di
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Al Giardino esotico Pallanca, dove si può
ammirare una straordinaria collezione
di piante grasse e succulente .
Così Bordighera è diventata la Mecca
di tutti gli appassionati d’Europa
Un labirinto di
cactus
A Labyrinth of
cactus
In Bordighera the exotic Garden Pallanca where
you can admire an extraordinary collection of
succulent rubber plants that has become the
Mecca of cactus lovers from all over Europe
testo e foto di
Francesco Tomasinelli
Particolare della corteccia di un
albero Chorisia, protetta da spine
di un centimetro
Detail of Chorisia tree
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Vialetti e serre del giardino
Small paths and greenhouses in
the garden
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on c’è appassionato di giardinaggio
che non conosca Villa Hanbury di
Capo Mortola, a Ventimiglia, uno dei
giardini esotici più affascinanti d’Italia dal
punto di vista botanico. Ma non lontano da
qui, nella cittadina di Bordighera, si nasconde un altro gioiello, meno famoso, ma altrettanto speciale. Mancano la villa, le fontane e gli alberi giganteschi della proprietà
di Sir Hanbury, ma il Giardino Pallanca rimedia con una distesa sconfinata di piante
grasse. Un labirinto infinito di cactus di ogni
forma e dimensione, una distesa di spine,
aculei e fioriture che non ha eguali. E infatti questa è la più grande e preziosa collezione di cactus e piante succulente di tutta
l’Italia, che per quantità e qualità delle varietà esposte, si colloca tranquillamente in
cima alle classifiche mondiali, assieme al vicino Jardin Exotique di Montecarlo.
Il clima mite del Ponente ligure si presta magnificamente alla vita di queste piante, con
estati lunghe e calde e inverni miti. Qui non
nevica praticamente mai e sono pochissime
le giornate in cui la temperatura scende sotto i 5 gradi. Fu anche per questo che, nel
lontano 1910, Bartolomeo Pallanca fondò,
N
here is no gardening lover who doesn’t
know Villa Hanbury in Capo Mortola
near Ventimiglia. It is one of the most
exotic and fascinating gardens in Italy from
a botanical point of view. But not far from
here, in the little town of Bordighera, there
is another hidden jewel, less famous, but
just as special. There is no villa, fountains or
giant trees, like in Sir Hanbury’s property,
but the Pallanca Gardens make up for this
with a huge expanse of rubber plants. An
infinite labyrinth of cactus of every shape
and size, a wide expanse of thorns, prickles
and flowers that has no equal. In fact this is
the biggest and most precious collection of
cactus and succulent plants in all of Italy
that for the variety and quality of plants on
display is easily in the top rankings of the
world, along with the Jardin Exotique in
Monte Carlo.
The mild climate of western Liguria is perfect for the habitat of these plants, with
long, hot summers and mild winters. It practically does not ever snow here and there
are very few days in which the temperature
goes below 5 degrees Celsius. It was for this
reason in 1910 that Bartolomeo Pallanca
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Un Trichocereus emerge tra i
fiori rosa dei mesembriantemi.
A destra una distesa di
Euphorbia
A Trichocereus emerges among
mesembriantemi pink flowers.
On the right, Euphorbia
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sul fianco della collina di Monte Nero, 1 km
a Est di Bordighera, lo stabilimento Orticolo
e Floreale B. Pallanca, raccogliendo gli insegnamenti del padre Giacomo e di Ludwing
Winter, botanico e paesaggista tedesco. In
un primo momento Bartolomeo si occupava della coltivazione e della vendita di piante esotiche e fiori recisi ma, a partire dal primo dopoguerra, concentrò la sua passione
sulle piante grasse. L’idea di coltivare e vendere cactus su grande scala era per l’epoca
decisamente d’avanguardia, ma la fama del
giardino crebbe molto rapidamente, forte
anche di molti riconoscimenti europei e dell’impegno di Giacomo, figlio di Bartolomeo.
Nel 1989 per opera di Barth, figlio di Giacomo, il giardino venne aperto al pubblico, diventando la Mecca di tutti gli appassionati
di cactus d’Europa. “In effetti abbiamo molti visitatori - spiega Gio’ Batta Pallanca, che
oggi, assieme al fratello Giacomo, si occupa
delle collezioni botaniche. Più dei due terzi,
comunque, sono stranieri, con una forte
quota di tedeschi, attirati dall’unicità delle
collezioni”. I Giardini Pallanca, infatti, sono
un’autentica serra all’aria aperta, con migliaia di varietà (3200, al momento). Tra i
founded the Flower and Horticulture B. Pallanca on the side of the hill of Monte Nero,
just one kilometer to the east of Bordighera.
To this business he brought the teachings
of his father Giacomo and of Ludwig Winter, a German botanist and landscaper. At
first, Bartolomeo took care of cultivation
and sale of exotic plants and cut flowers,
but starting just after the war, he concentrated on his passion for cactus and rubber
plants. The idea of cultivating and selling
cactus on a large scale was decidedly avantgarde at the time, and the fame of the garden grew rapidly. He garnered many European awards thanks also to his son
Giacomo’s commitment. In 1989, through
the work of Barth, Giacomo’s son, the garden was opened to the public, becoming
the Mecca of all those who love cactus
throughout Europe. “In effect, we have
many visitors,” explains Giò Batta Pallanca,
who today with his brother Giacomo, takes
care of the botanical collections. “More
than two thirds are foreign, with many Germans, attracted by the uniqueness of the
collection.” The Pallanca Gardens in fact are
an authentic greenhouse outdoors, with
Uno scorcio del giardino dominato da cactus, agavi e mesembriantemi. Sotto una delle serre riempita da cactus pregiati
Cactus, agaves and mesembriantemi in the garden and precious cactus in a greenhouse
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Sopra la casa della famiglia Pallanca circondata dalle piante. Sotto, particolare di uno dei vialetti
Casa Pallanca and its small paths surrounded by rubber plants
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costoni di arenaria e i terrazzamenti con i
muretti a secco che si estendono per circa
un ettaro, si trovano piante fuori dal comune, come una Copiapoa di tre secoli di vita,
uno dei cactus più “vecchi” del mondo, e
una grande collezione di Caudiciformi (particolari piante africane, tipiche dei climi aridi, dal caratteristico tronco dilatato). E poi i
giganteschi “barili dorati” dell’Echinocactus
grusoni, le tante varietà delle famose Agave e Aloe, e le migliaia di giovani cactus coltivati nelle serre.
Negli ultimi anni, oltre all’attività di coltivazione e vendita delle piante, la famiglia Pallanca si è concentrata sulla progettazione di
giardini. “Ormai siamo la quinta generazione che si dedica alla botanica. Io e mio fratello - continua Gio Batta Pallanca - ci siamo specializzati nella realizzazione di spazi
verdi in ambiente mediterraneo. Seguiamo
tutto il processo: la vendita delle singole
piante, la progettazione e la messa a dimora. Così abbiamo realizzato giardini in mezza Europa e anche in Nord Africa, non necessariamente legati ai nostri climi”.
Gli appassionati di piante grasse non dovrebbero perdersi i giardini Pallanca per nulla al mondo. C’è anche una biblioteca molto fornita, aperta al pubblico su
prenotazione. I visitatori più “casuali” rimarranno invece affascinati dalla incredibile abbondanza e varietà di forme e colori. E
i mesi di maggio e giugno sono perfetti per
la visita, quando molte della piante esposte
esplodono in magnifiche fioriture. b
thousands of varieties (3200 right now).
Among the terraces and sandstone, with
stone walls that extend for about a hectare,
you can find unusual plants, like a Copiapoa
that is three hundred years old, one of the
“oldest” cactus in the world, and a big collection of Caudiciformi (special African
plants, typical of dry climates with the characteristic dilated trunk). And then the giant
“golden barrels” that are Echinocactus grusoni, many varieties of the famous Agave
and Aloe, and thousands of young cactus
cultivated in the greenhouses.
Over the past few years, in addition to the
activity of cultivating and selling plants, the
Pallanca family concentrated on planning
gardens. “By now we are the fifth generation that has dedicated itself to botany. My
brother and I,” continues Gio Batta Pallanca, “are specialized in creating green areas in
the Mediterranean environment. We follow
the entire process: selling the single plant,
the design and placement in a home. We
have done gardens in half of Europe but also in North Africa, not necessarily linked to
our climate.”
Thos who love rubber plants should not miss
the Pallanca Gardens. There is a wellstocked library open to the public by reservation. More casual visitors will be charmed
and amazed by the incredible abundance
and variety of shapes and colors. The
months of May and June are perfect for visiting, when many of the plants on display
explode with magnificent flowers. b
Dall'alto particolari di Mammillaria
e Astrophytum. Più in basso alcuni
splendidi esemplari di Carnegia
Details of Mamillaria, Astrophytum
and Carnegia
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