Natural Style

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Natural Style
natural
WOMEN
siamo fioraie e vivaiste.. vi sveliamo
i segreti del nostro
pollice verde
Diletta Ermini, 24,
di Tavarnelle Val di Pesa (Fi).
Si occupa delle vendite del
vivaio di piante grasse Ermini
e Mangani, di proprietà
di suo padre Fabrizio.
Maristella vende buganvillee. Diletta e
Annarita coltivano cactus e succulente.
Monica produce agrumi in vaso ed Elena ha
DILETTA ERMini
ereditato dallo zio la passione per le rose.
CACTUS E SUCCULENTE:
La luce è il loro cibo
Sono cinque esperte di piante, che ci spiegano
«Dal 1981, il nostro vivaio Ermini e
Mangani, in Toscana, produce piante
grasse, cactus e succulente che, per
strategia commerciale, vendiamo solo
nelle manifestazioni floreali più
prestigiose del nostro Paese. Sono
cresciuta tra le serre, fin da quando sono
piccola aiuto mio papà Fabrizio nella
vendita delle nostre piante alle mostre
florovivaistiche e, tutti i giovedì, allo
storico Mercato dei Fiori di Firenze».
le regole sulle varietà da scegliere e per
averle sempre più belle, sane, fiorite
di DIANA DE MARSANICH - foto di silvia tenenti
P
romuovono la conoscenza delle piante e l’arte del giardinaggio. Vanno di mostra in mostra, di mercato in mercato. Quelli dei fiori
che, per tutta la primavera, invadono le piazze delle città, pennellandole con un arcobaleno di colori, profumandole con essenze inebrianti e trasformandole in rigogliosi giardini. Abbiamo incontrato cinque giardiniere
itineranti, che coltivano e vendono piante. Ecco i loro consigli
per creare un’oasi fiorita sui nostri balconi.
Siciliana d’origine e ligure d’adozione, Maristella Tamo, 27,
produce agrumi, essenze mediterranee e più di 35 specie diverse di buganvillee nella sua azienda florovivaistica Tamoflor
(www.tamoflor.com), di Sanremo. «Le buganvillee sono la
punta di diamante del mio vivaio: i colori vanno dal classico
viola al rosa, all’arancio, fino al bianco e rosso, una nuova
ibridazione dalla foglia bicolore che ha creato mio padre Gaetano, in mio onore», racconta la donna, diplomata in Agraria.
«In queste piante, a colorarsi non sono i petali dei fiori ma le
brattee, cioè le foglie che avvolgono il fiore vero e proprio, più
piccolo e di colore bianco. Spontanea, rampicante, a forma di
alberello, a cespuglio o a spalliera, simboleggia la perseveranza, ed è una delle piante più scenografiche, colorate e facili da
coltivare. Basta avere l’accortezza di non farla gelare, per vederla rigenerare a ogni primavera».
Dove puoi incontrarla: dal 17 al 19 aprile Flora et Decora a
Milano; dal 1° al 3 maggio Tre giorni per il giardino al Castello di Masino (To); dall’8 al 10 maggio Orticola a Milano.
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Maristella Tamo,
27, di Sanremo
(Im). Vende piante
ed essenze
mediterranee.
Maristella Tamo
BUGANVILLEA: UNA CASCATA DI COLORI, SCENOGRAFICA
«Sono titolare del vivaio Tamoflor, in Liguria: mi occupo del taleaggio (la tecnica di
riproduzione con un ramo o radice) e della coltivazione di agrumi ed essenze mediterranee.
La buganvillea è la punta di diamante della mia azienda: ne abbiamo più di 35 specie».
Il consiglio della giardiniera
«La buganvillea predilige il sole: assicurati che durante la giornata abbia almeno 3/4 ore di
luce diretta. Tieni drenato il terriccio: metti nel vaso un paio di centimetri di pietrisco e
copri con un miscuglio di terra e argilla espansa, in modo che le radici possano respirare e
che non si verifichino ristagni d’acqua. Riparala dalle gelate, perché non sopporta il freddo.
In primavera può essere attaccata dalle cocciniglie: combattile con una miscela di sapone
di Marsiglia sciolto in acqua calda, da nebulizzare sulle foglie».
Si ringrazia Orticola (www.orticola.org)
Maristella Tamo
Sono la regina delle buganvillee
Il consiglio della giardiniera
«Le piante grasse sono facili da coltivare a
patto di rispettare semplici regole che
riguardano l’esposizione al sole e
l’innaffiatura. Le cactacee del Sud
America, per esempio, resistono al freddo
se posizionate all’asciutto, necessitano di
pieno sole e vanno innaffiate soltanto da
aprile a ottobre, ogni 10-15 giorni. Tra
questa specie, molto scenografica è la
Mammillaria hahniana (nella foto, a lato),
che fiorisce a primavera con fiori rosa e
poi frutti rossi. Non togliere la peluria
bianca che la ricopre: la protegge dai
raggi ultravioletti. Per tenere lontani i
parassiti che mangiano le radici, basta un
pezzetto di carbone, posto alla base del
vaso. Ricordati che il terriccio deve essere
poroso per favorire l’aerazione delle
radici. Le specie più adatte agli
appartamenti sono le Euphorbia milii
(nelle versioni rossa, bianca e verde), che
gradiscono il caldo e fioriscono
continuamente. Meno conosciuta, ma
molto resistente, è anche la Pachypodium
o palma del Madagascar: una specie con il
fusto ricoperto di spine e un ciuffo apicale
di foglie molto scenografico».
natural
WOMEN
Coltiva il tuo
pollice verde
Diletta Ermini
Metto in piazza grasse e succulente
Annarita Manera
Cactus: poca manutenzione e molta
resa. E guai se le curi troppo
«Aiuto mio papà Fabrizio nella vendita di cactus
e piante grasse, soprattutto nei periodi delle
mostre floreali, in primavera e in autunno. Tutti
i giovedì, partecipiamo allo storico Mercato dei
Fiori di Firenze che trasforma piazza della
Repubblica in una sorta di giardino in
miniatura», racconta Diletta Ermini, 24, del
vivaio Ermini e Mangani (tel. 3393865233). «Le
piante grasse sono robuste, non hanno bisogno
di pesticidi né di ripetute concimazioni. Il clima,
però, è determinante, non tutte le specie si
adattano alle temperature sotto zero: fatti
sempre consigliare da una persona esperta».
Dove puoi incontrarla: 12 aprile Fiori sul
Naviglio Grande a Milano; dal 18 al 19 aprile
Horti Tergestini a Trieste; dal 25 aprile al 1°
maggio Mostra Mercato Primaverile Giardino
Orticoltura a Firenze; dall’8 al 10 maggio
Orticola a Milano.
«Da più di 35 anni, la mia famiglia produce,
importa ed esporta cactee, succulente, caudiciformis (hanno un rigonfiamento alla base
del tronco) e piante rare da collezione. Le mie
preferite sono le varietà crestate: un’anomalia
dell’apice vegetativo che impazzisce e crea
delle creste, formando delle sorte di sculture
viventi», spiega Annarita Manera, 47, flower
designer e titolare di Cactusmania (www.cactusmania.it), di Ventimiglia, in Liguria. «Al
contrario di quello che si può pensare, le
piante grasse sono tra le più facili da coltivare: bisogna soltanto avere l’accortezza di non
bagnarle troppo e di dimenticarsele. Sono
piante che non amano eccessive cure».
Dove puoi incontrarla: dal 30 aprile all’11
maggio FloraFirenze a Firenze; dal 1° al 3 maggio Tre giorni per il giardino al Castello di Masino (To); dall’8 al 10 maggio Orticola, Milano.
Monica Baldassarri, 53,
di Pescia (Pt). Coltiva
agrumi in vaso come
limoni, mandarini
e chinotti.
Monica Baldassarri
Agrumi in vaso: dai un tocco
mediterraneo al terrazzo di casa
Annarita Manera, 47, di
Cactusmania, a Ventimiglia
(Im), posa con un esemplare
crestato, simile a una scultura.
MONICA baldassarri
ANNARITA MANERA
Coltivo i frutti del sole
Le più belle? alzano la cresta
«Dal classico limone ai cedri, dalla pianta di Arancio
Amaro Bouquet de Fleurs, i cui frutti sono ottimi per fare
la marmellata, sino al Finger Lime Rosa, ideale per
insaporire i piatti in cucina, coltivo agrumi in vaso.
L’azienda agricola si trova a Pescia (Pt), in Toscana, una
terra in cui fin dal Rinascimento gli agrumi venivano
coltivati come piante ornamentali».
«Lavoro a Cactusmania, l’azienda ligure a conduzione
familiare creata da mio padre 40 anni fa, dove produciamo
piante grasse, soprattutto insolite e da collezione, che
vendiamo anche in mostre mercato selezionate.
Ho studiato e lavorato in Francia, dove ho acquisito il titolo di
flower designer: oggi sono specializzata in composizioni
floreali e nella progettazione di giardini e terrazzi. Tra le
piante grasse più scenografiche, ci sono le crestate:
esemplari che crescono con l’apice vegetativo simile a una
cresta che noi definiamo vere e proprie sculture viventi».
Il consiglio della giardiniera
«Osserva sempre la tua pianta di agrume. Quando ha
sete ti lancia un segnale: si piegano i ramoscelli più alti e
le foglie si accartocciano leggermente. Scegli sempre
concime biologico, come lo stallatico, per non alterare il
frutto della pianta, che dovrai mangiare. Gli agrumi sono
piante autofertili: il limone, per esempio, ha una
riproduzione costante, fruttifica quattro volte l’anno. Le
piante di clementine, arance e mandarini, e in generale
tutte quelle con frutti a colorazione arancione, invece,
hanno una sola produzione all’anno».
Il consiglio della giardiniera
«Per vedere i cactus crescere rigogliosi e, soprattutto, per
farli fiorire in primavera, ricordati di farli soffrire un pochino
in inverno, tenendoli al freddo e bagnandoli poco. Queste
piante hanno bisogno di riposare: se le teniamo in casa
davanti a un termosifone per tutto l’inverno, in primavera
saranno pigre e faranno pochi fiori. Ricorda di concimare
due volte all’anno: in primavera e a fine estate».
«Insieme a mio marito Maurizio, produciamo
e vendiamo agrumi in vaso come mandarini,
arance, limoni, chinotti e clementine. Nel Rinascimento, non c’era villa toscana che non
ne possedesse una piccola collezione», racconta Monica Baldassarri, 53, di Agrumi Lenzi (www.agrumilenzi.it), in Toscana. «In genere, tutte le piante fruttifere a colorazione gialla soffrono di più il freddo mentre quelle arancioni sono più robuste e meno problematiche,
anche se queste ultime fanno i frutti solo una
volta all’anno. Ricordati di non mettere mai il
sottovaso perché le radici marciscono facilmente e che una buona concimazione, soprattutto per le piante in vaso, è fondamentale.
Tra gli agrumi acidi, prova il Finger Lime Rosa, anche chiamato l’agrume caviale e la
Combava (Citrus hystrix): producono frutti
con la scorza ricca di oli essenziali molto profumati, usata in cucina per i piatti di pesce».
Dove puoi incontrarla: dal 18 al 19 aprile
Horti Tergestini a Trieste; dal 23 al 26 aprile
Fiera del Madonnino di Braccagni (Gr); dal 25
aprile al 1° maggio Mostra Mercato Primaverile Giardino Orticoltura Firenze;
dal 2 al 3 maggio Giardini Estensi a Ferrara;
dall’8 al 10 maggio Orticola a Milano.
Elena Randaccio
Elena Randaccio, 25, di Ardea (Rm).
Ha ereditato la passione per le rose
dallo zio Sergio Scudu del Vivaio S’Orrosa.
Elena Randaccio
Rose Cinesi e Noisette: in fiore
da primavera ai primi geli
«Ho ereditato la passione per le rose da mio
zio Sergio Scudu, specializzato in varietà botaniche e antiche», dice Elena Randaccio, 25,
di Ardea (Rm). «Il suo Vivaio S’Orrosa (www.
saorrosa.it), che in sardo significa proprio
rosa, ospita la più grande raccolta d’Europa
di esemplari Cinesi, Rose Te, Ibridi di Gigantea e Noisette, che hanno il dono della rifiorenza. Se vuoi cominciare, ricorda che le più
facili da coltivare in vaso sono le Cinesi mentre la Desprez à Fleurs Jaunes, varietà di
Noisette, sopporta la mezzombra».
Dove puoi incontrarla: dal 24 al 26 Aprile
Primavera alla Landriana ad Ardea (Rm);
dal 1° al 3 maggio Tre giorni per il giardino
al Castello di Masino (To); dall’8 al 10 maggio
Orticola a Milano.
Un giardino di rose antiche
«Aiuto mio zio Sergio, appassionato di rose, nei
mercatini e nelle fiere di piante e fiori. Il suo vivaio si
trova nella frazione di Tor San Lorenzo, vicino Roma,
all’interno dei famosi Giardini della Landriana,
inseriti nella classifica dei Parchi più belli d’Italia».
Il consiglio della giardiniera
«Prediligi le rose Cinesi o le Noisette, le più facili da
coltivare. Il primo anno bagna accuratamente poi, a
mano a mano che le radici si formano, diminuisci la
quantità di acqua. Queste piante rustiche resistono
al freddo ma, per avere fioriture generose, ricordati
di nutrirle con cornunghia, sangue di bue o letame
maturo che puoi acquistare pellettato nelle aziende
agricole o nei garden center. Per rendere la pianta
forte, fai il compostaggio con bucce di banane,
ricche di potassio e fosforo. Se compaiono insetti
nemici delle rose, sciogli del tabacco nell’acqua,
lascialo una notte a macerare e poi spruzza la
miscela sui fiori. Oppure prepara una soluzione di
acqua saponata, sciogliendo 40 grammi di sapone
di Marsiglia in un litro d’acqua e contrasta il
malbianco (la patina bianca sulle foglie),
spruzzando sulle foglie una soluzione di acqua e
bicarbonato. Puoi combattere i parassiti anche con
la lotta integrata: pianta sempre vicino alle tue rose
dell’erba aglina».
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