INVESTIRE INFORMATI - ADUC

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INVESTIRE INFORMATI - ADUC
====== INVESTIRE INFORMATI ================
Informazione sulla gestione del risparmio.
Edito da ADUC, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze
Tel: 055.290606
Fax: 055.2302452
URL: http://investire.aduc.it
A cura di:
- Alessandro Pedone, pianificatore finanziario
- Giuseppe D'Orta, consulente finanziario indipendente
Sede Aduc Investire Informati di Napoli
Viale Albino Albini 22, 80127 Napoli
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------------------------------------------Archivio dal 21-10-2010 al 03-11-2010
2010-19
EDITORIALI
- La tutela degli investitori passa attraverso l'educazione finanziaria?
http://investire.aduc.it/editoriale/tutela+investitori+passa+attraverso+educazione_18324.php
ARTICOLI
- Investire bene i propri risparmi
http://investire.aduc.it/articolo/investire+bene+propri+risparmi_18325.php
- Fondi d'investimento. Consigli per la selezione
http://investire.aduc.it/articolo/fondi+investimeno+consigli+selezione_18320.php
COMUNICATI
- Riforma forense. Vittoria della corporazione degli avvocati contro i consumatori. Per ora
http://investire.aduc.it/comunicato/riforma+forense+vittoria+della+corporazione_18326.php
- Alitalia e le cordate dell'ex-presidente della Corte Costituzionale. E Berlusconi?
http://investire.aduc.it/comunicato/alitalia+cordate+dell+ex+presidente+della+corte_18304.php
NOTIZIE
- ITALIA/Carte di credito sempre piu' diffuse
http://investire.aduc.it/notizia/carte+credito+sempre+piu+diffuse_120771.php
- ITALIA/Riforma forense/consulenza stragiudiziale. Il Senato vota per l'esclusiva della corporazione degli
avvocati
http://investire.aduc.it/notizia/riforma+forense+consulenza+stragiudiziale+senato_120770.php
- OLANDA/Contenziosi finanziari. Tribunale internazionale per dirimerli
http://investire.aduc.it/notizia/contenziosi+finanziari+tribunale+internazionale_120743.php
- ITALIA/False informazioni finanziarie. Consob multa ex-presidente Corte Costituzionale per vicenda Alitalia
http://investire.aduc.it/notizia/false+informazioni+finanziarie+consob+multa+ex_120716.php
- ITALIA/Mutui. Consiglio di Stato annulla multa Antitrust contro banche/portabilita'
http://investire.aduc.it/notizia/mutui+consiglio+stato+annulla+multa+antitrust_120636.php
LETTERE
- Fondo pensione
http://investire.aduc.it/lettera/fondo+pensione_225004.php
- Polizza persona di fideuram
http://investire.aduc.it/lettera/polizza+persona+fideuram_224977.php
- Trattamento fine rapporto
http://investire.aduc.it/lettera/trattamento+fine+rapporto_224976.php
- Buoni postali
http://investire.aduc.it/lettera/buoni+postali_224975.php
- ETC oro
http://investire.aduc.it/lettera/etc+oro_224974.php
- Legge bersani e mutuo
http://investire.aduc.it/lettera/legge+bersani+mutuo_224962.php
- Rinegoziazione mutuo
http://investire.aduc.it/lettera/rinegoziazione+mutuo_224960.php
- Rimborso spese istruttoria mutuo
http://investire.aduc.it/lettera/rimborso+spese+istruttoria+mutuo_224942.php
- Gestione CAPITALVITA di Allianz Rb Vita
http://investire.aduc.it/lettera/gestione+capitalvita+allianz+rb+vita_224938.php
- OVB Consulenza patrimoniale srl
http://investire.aduc.it/lettera/ovb+consulenza+patrimoniale+srl_224908.php
- Imposta di bollo sul conto corrente
http://investire.aduc.it/lettera/imposta+bollo+sul+conto+corrente_224903.php
- Collocamento Enel Green Power
http://investire.aduc.it/lettera/collocamento+enel+green+power_224896.php
- Valutazione carta di credito non firmata
http://investire.aduc.it/lettera/valutazione+carta+credito+non+firmata_224883.php
- Polizza in dollari e pagamento in euro
http://investire.aduc.it/lettera/polizza+dollari+pagamento+euro_224882.php
- Polizza Aspecta
http://investire.aduc.it/lettera/polizza+aspecta_224881.php
- Allianz VITARIV o Aspecta TOUCHDOWN???
http://investire.aduc.it/lettera/allianz+vitariv+aspecta+touchdown_224848.php
- Differimento polizza assicurativa
http://investire.aduc.it/lettera/differimento+polizza+assicurativa_224821.php
- Come investire in questo periodo?
http://investire.aduc.it/lettera/come+investire+questo+periodo_224804.php
- Enel Green Power
http://investire.aduc.it/lettera/enel+green+power_224796.php
- Planner italiana assicurazioni
http://investire.aduc.it/lettera/planner+italiana+assicurazioni_224761.php
------------------------------------------EDITORIALI
03-11-2010 16:45
La tutela degli investitori passa attraverso l'educazione finanziaria?
Ieri ho terminato di leggere un bel libro di Nicola Zanella, già collaboratore prezioso di
questo sito, e ho partecipato ad un convegno nel quale, fra le altre cose, si è parlato di educazione
finanziaria.
Il libro di Nicola Zanella, del quale parlerò meglio in uno specifico articolo, è un ottimo esempio di strumento
per la propria educazione finanziaria, ma - purtroppo - è una felice eccezione.
L'educazione finanziaria è un po' come "la pace nel mondo".
Come si può essere contrari?
- Sei favorevole o contrario all'educazione finanziaria?
- Favorevole, favorevolissimo. Ci mancherebbe.
Se l'educazione finanziaria è vista come lo strumento principale per la tutela degli investitori, pur essendo
favorevole all'educazione finanziaria, sono profondamente scettico. Talvolta, come in questo caso, si
scambiano i desideri con le soluzioni.
E' ovvio che anch'io sogno un mondo nel quale tutti gli investitori abbiano gli strumenti cognitivi per fare
scelte d'investimento consapevoli (1).
E' altrettanto ovvio che se si realizzasse il sogno di cui sopra, tutti gli investitori sarebbero compiutamente
tutelati.
Ma la domanda che dobbiamo porci è: che probabilità ci sono che, se non tutti, la maggioranza degli
investitori acquisisca tali strumenti cognitivi ?
Secondo Tullio De Mauro, noto professore universitario e stimatissimo linguista di fama internazionale:
“Cinque italiani su cento tra i 14 e i 65 anni non sanno distinguere una lettera da un’altra, una cifra dall’altra.
Trentotto lo sanno fare, ma riescono solo a leggere con difficoltà una scritta e a decifrare qualche cifra.
Trentatré superano questa condizione ma qui si fermano: un testo scritto che riguardi fatti collettivi, di rilievo
anche nella vita quotidiana, è oltre la portata delle loro capacità di lettura e scrittura, un grafico con qualche
percentuale è un’icona incomprensibile. Secondo specialisti internazionali, soltanto il 20 per cento della
popolazione adulta italiana possiede gli strumenti minimi indispensabili di lettura, scrittura e calcolo
necessari per orientarsi in una società contemporanea”.
Questi dati sono drammatici e dovrebbero provocare una riflessione ancora più ampia sul senso della
democrazia dove le reali possibilità di conoscere sono queste, ma limitiamoci al tema di cui stiamo trattando.
Da questi dati, l'educazione finanziaria è una possibilità concreta soltanto per un italiano su cinque. La
grande maggioranza, 4 italiani su 5, non ha alcuna possibilità, anche volendo, di acquisire le nozioni
necessarie per fare scelte finanziarie. E' evidente, quindi, che la tutela degli investitori deve passare
attraverso strumenti molto più cogenti come i "prodotti standard" (ho già affrontato questo tema qui: La tutela
degli investitori passa dalla semplicità, non da una finta educazione).
Dire che l'educazione finanziaria non è lo strumento principe per la tutela della generalità degli investitori,
non significa certo sminuirne il valore.
E' utile fare tutto il possibile affinché quella minoranza di italiani che ha gli strumenti cognitivi minimi per poter
elevare la propria cultura finanziaria lo faccia.
Se per raggiungere questo obbiettivo si pensa di impiegare soldi pubblici, sorgono due questioni:
a) chi dovrebbe insegnare
b) cosa si dovrebbe insegnare.
Sul primo aspetto, a noi sembra di tutta evidenza che nessun soggetto in conflitto d'interessi possa usufruire
di soldi pubblici per promuovere programmi di educazione finanziaria. Tutti i soggetti che producono e/o
promuovono strumenti finanziari così come le associazioni che sono emanazioni degli stessi, dovrebbero
essere esclusi.
Il secondo punto è più complesso.
Idealmente un buon programma di educazione finanziaria potrebbe fornire al discente tutti gli strumenti
cognitivi per fare le proprie scelte finanziarie in autonomia.
Questa è anche l'impostazione di base del nostro sito: caro investitore, senza diventare un "mago delle
finanza", conoscendo alcuni concetti basilari, puoi fare -da solo- molto meglio di quello che ti propongono
banche e promotori finanziari.
Una seconda impostazione, forse meno "ambiziosa" ma alla portata di un maggior numero di persone,
consiste nel fornire non gli strumenti necessari per fare da soli, ma quelli necessari per scegliere da chi farsi
aiutare. Usando la metafora del medico: l'idea non è quella di insegnare come curarsi, ma da quale
professionista andare in base al tipo di sintomo che si percepisce.
Entrambi gli approcci, a nostro avviso, sono validi, dipende dalle aspirazioni dei discenti.
Le due domande di fondo sono le seguenti:
- chi ha veramente interesse ad elevare la cultura finanziaria degli italiani?
- ma gli italiani, desiderano veramente elevare la loro cultura finanziaria?
(1) Nel nostro piccolo, questo sito è nato proprio con lo scopo di dare un piccolo contributo affinché le
persone che desiderano investire con cognizione di causa possano trovare informazioni utili.
Alessandro Pedone
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03-11-2010 14:46
Investire bene i propri risparmi
Scrivere un libro rivolto ad investitori che non sanno niente di finanza è un compito difficile.
Spesso mi chiedono suggerimenti circa i libri da leggere "proprio per iniziare" nel campo degli investimenti
finanziari. Io mi trovo sempre in difficoltà a rispondere perché i libri così detti "entry-level", spesso (per
semplificare o semplicemente per incompetenza) tendono a far partire il "principiante" con il piede sbagliato
inducendolo a credere in concetti errati. Non di rado contengono veri e propri strafalcioni.
Il libro oggetto di questa recensione è un tentativo ottimamente riuscito di testo veramente introduttivo, ma
mai semplicistico, sulle principali scelte relative agli investimenti finanziari.
Nicola Zanella -l'autore- ha un notevole background teorico sui mercati finanziari ed anche quando affronta
temi relativamente semplici lo fa sempre con rigore ma risultando, in questo caso, anche molto leggibile. Il
libro è impaginato in maniera pregevole ed è pieno di piccoli box, immagini, citazioni e tabelle che rendono
più leggera ed accessibile la lettura di argomenti che per loro natura non sono certo "spassosi".
'Investire bene i propri risparmi' è suddiviso in 4 sezioni. Nella prima si forniscono i concetti fondamentali ed
alcuni "strumenti" operativi di base (come alcune formule di matematica finanziaria) utili per fare i calcoli
necessari a valutare gli strumenti finanziari.
Nelle tre sezioni successive si analizzano i principali strumenti finanziari inquadrandoli in un approccio agli
investimenti "a piramide" che l'autore ha sviluppato insieme da Marco Liera (approccio presentato in passato
prima su PLUS-24 e poi su "Capire la Borsa"). Questo approccio, pur con alcuni limiti (come si può dire di
qualunque approccio agli investimenti finanziari), rappresenta un buon punto di partenza per progettare
individualmente i propri investimenti finanziari.
L'autore suddivide gli strumenti finanziari in tre grandi categorie: a rendimento reale certo e nominale incerto;
a rendimento nominale certo e reale incerto; a rendimento, sia reale che nominale, incerto.
La descrizione di queste categorie di strumenti finanziari è chiara e rigorosa.
In sintesi, considero questo libro uno dei migliori, che abbia letto, tra quelli introduttivi alla finanza. L'utilità
specifica per il lettore dipende anche dalle sue capacità, dal suo interesse e dal suo precedente background.
Se un lettore è alla ricerca di uno dei primi suoi libri di finanza, questo è quello che mi sento di consigliare.
Titolo: Investire bene i propri risparmi
Autore: Nicola Zanella
Editore: Giunti, collana: Il Sole 24 Ore
Pagine: 128
Prezzo: 10 euro
Alessandro Pedone
03-11-2010 09:56
Fondi d'investimeno. Consigli per la selezione
Uno dei metodi più utilizzati per investire nei mercati finanziari è l’acquisto di quote
di fondi comuni (anche se riteniamo che spesso questa non sia la scelta migliore per i risparmiatori, ndr),
inclusa la recente introduzione dei fondi pensione. Come in molti settori, anche tra i fondi esistono prodotti
buoni e prodotti meno buoni; come sifa a riconoscere i primi dai secondi?
Spesso la scelta è limitata alle offerte presentate dalla banca, SIM o promotore ai quali ci rivolgiamo, e
sappiamo che in queste occasioni può essere difficile condurre un’indagine dettagliata sui prodotti in
questione. Tuttavia è sempre utile capire alcune caratteristiche di base, e la banca/SIM/promotore deve
essere in grado di fornire queste informazioni. Il punto fondamentale di questa analisi è determinare se il
prodotto consigliato è effettivamente adatto ai nostri obiettivi, ma soprattutto rispondere alla seguente
domanda: è gestito nell’interesse degli investitori o in quello della società proponente?
[Gli esempi proposti in seguito, tratti da veri fondi di investimento presenti sul mercato italiano, fanno
riferimento in particolare a fondi azionari, ma i principi esposti valgono per tutti i tipi di fondi: azionari,
obbligazionari, bilanciati; europei, globali, mercati emergenti; …].
Obiettivi del fondo
Troppo spesso l’obiettivo principale di un fondo viene riassunto semplicemente in: “Il fondo investe in azioni
europee con l’obiettivo di apprezzamento del capitale nel lungo periodo.”
È invece molto importante determinare se il gestore ha una strategia solida e razionale che offrirà risultati
soddisfacenti nel lungo periodo, ovvero se cerca effettivamente di ottenere rendimenti assoluti positivi e si
preoccupa di quello che potrebbe andare storto, oppure se è concentrato solamente sulla performance
relativa rispetto all’indice di riferimento.
Nel caso di prodotti con un benchmark (in maniera implicita od esplicita, praticamente tutti) occorre anche
prestare attenzione a come questo è definito. Un esempio tipico sono i benchmark composti con una
percentuale in liquidità (ad esempio: 90% MSCI World / 10% cash). In genere consigliamo di evitare questi
prodotti: la scelta della percentuale del portafoglio da mantenere in liquidità deve essere una conseguenza
dello stile di gestione e delle opportunità presenti sul mercato, non di una politica predeterminata dalla
società di gestione (che viene decisa per mantenere maggiore flessibilità in caso di elevati disimpieghi o per
mostrare una performance migliore in mercati ribassisti).
Un altro esempio sono alcuni fondi flessibili, che non hanno un benchmark di riferimento predeterminato
(data la loro politica di investimento “flessibile” su varie classi) ma hanno spesso un obiettivo di rendimento
(ad esempio il tasso EURIBOR + 5%) utilizzato nel calcolo delle commissioni di performance. Se questo
fondo può investire in azioni, l’obiettivo è troppo semplice da battere: in un anno di mercati fortemente
rialzisti come il 2009 il fondo supererà facilmente l’obiettivo minimo senza fare niente di più che essere
investito in azioni, ed intascherà succose commissioni di performance. In un anno molto negativo, come ad
esempio il 2008, il fondo non batterà il rendimento minimo, il gestore darà la colpa all’andamento dei mercati
e non otterrà nessuna commissione di performance, ma intascherà comunque le commissioni di gestione,
che sono sempre sostanziose.
Gestione e selezione dei titoli nel portafoglio
Le domande principali da porre sono: quali sono la filosofa ed il processo di gestione del portafoglio? Chi è
responsabile della selezione dei titoli (un singolo gestore, un team, il comitato degli investimenti)? In base a
quali parametri vengono determinati i singoli titoli da tenere nel portafoglio?
Spesso questa parte viene completamente ignorata da chi propone l’investimento, ed è di solito riassunta in
poche righe nei prospetti informativi. Le descrizioni tipiche sono ad esempio: “La politica di investimento si
basa sulle analisi delle singole società con l'obiettivo di identificare quelle che forniscono le migliori
prospettive di crescita unitamente allo studio della probabile evoluzione delle principali variabili
macroeconomiche.” Oppure: “Il fondo investe in titoli che il gestore ritiene siano sottovalutati rispetto ai
fondamentali aziendali.” Questa è una tautologia: tutti investono in titoli che ritengono sottovalutati, nessuno
compra consciamente qualcosa che pensa valga meno del prezzo pagato!
Una semplice domanda per capire lo stile di gestione è chiedere ad esempio spiegazioni sulle prime 5
posizioni detenute dal fondo: per quali motivi sono state acquistate? Qual è una stima del loro valore
intrinseco? Quali sono le loro prospettive, opportunità e rischi? Oppure sono state comprate semplicemente
perché hanno un peso significativo nel benchmark?
Rendimenti passati
Come in ogni buona strategia di marketing, banche e SGR tendono ad evidenziare le caratteristiche positive
dei loro fondi ed ad ignorare o nascondere quelle meno solide.
È importante sapere su quale periodo è stata ottenuta la performance (o il rendimento attuale) che viene
sbandierata: su quanti anni? In che condizioni di mercato? Durante quali cicli economici? Da chi è stata
ottenuta, dal gestore attuale o da altri?
Una regola imprescindibile è di evitare di investire in un fondo od una strategia solo sulla base della
performance recente (o di uscirne perché questa non è stata buona). È molto più importante cercare di
capire quali sono la filosofia ed il processo di gestione (vedere i due punti precedenti).
Masse in gestione
In particolare come queste sono cresciute negli ultimi anni, sia per la società nel suo complesso che per il
fondo specifico. Questa analisi evidenzia come hanno reagito i sottoscrittori ai risultati generati dal gestore e
se sono stati persi significativi clienti (in eccesso della performance di mercato): se sì, perché? Se invece le
masse sono cresciute, sono dovute all’andamento dei mercati o ad altri fattori? La SGR è disposta a
chiudere il fondo se diventa troppo grande e non più gestibile con la strategia attuale, è cioè disposto a fare
gli interessi dei clienti e non i propri? [NB: molti fondi italiani sono in realtà sottodimensionati e questo
problema si pone solo per poche strategie. Per altre, ad es. fondi di liquidità, una maggiore dimensione è in
realtà un vantaggio in quanto equivale a minori costi].
Costi
Data la ben nota difficoltà dei gestori di battere il mercato (che ha spinto verso strategie passive come gli
ETF), è necessario controllare tutte le varie voci di spesa che sono a carico del fondo; queste incidono
direttamente sul NAV (Net Asset Value) e determinano la performance finale per il sottoscrittore:
- Commissioni di gestione (di base più performance/incentivo se presenti);
- TER degli OICR in cui il fondo investe (ad esempio per fondi di fondi o multimanager);
- Compenso della banca depositaria;
- Spese di revisione, legali e giudiziarie;
- Altri oneri, quali spese di pubblicazione del valore della quota, del prospetto informativo e degli avvisi;
contributo di vigilanza; spese bancarie. Tutte queste voci concorrono infatti a formare il TER (Total Expense
Ratio). A queste vanno poi aggiunte anche le spese di negoziazione dei titoli e gli oneri fiscali; entrambe
possono essere contenute con un’attenta politica di selezione degli investimenti che riduce il turnover delle
posizioni.
Per concludere, l’unica motivazione per scegliere un fondo a gestione attiva è la ricerca di un rendimento
superiore rispetto al mercato/segmento di riferimento. Se gli elevati costi di questi fondi non giustificano
questa migliore performance (di per sé difficile da ottenere in maniera consistente) o, peggio ancora, gli
investimenti scelti dal gestore rispecchiano in maniera significativa la composizione del benchmark, il nostro
consiglio è semplice e scontato: rivolgetevi ad investimenti passivi (come gli ETF) che per definizione
tentano di replicare l’indice di riferimento ma hanno costi notevolmente inferiori.
Matteo Lombardo, Consulente Finanziario Indipendente che offre servizi di advisory di portafoglio ed analisi
di strumenti finanziari incentrati sulla pura consulenza in assenza di conflitto di interessi. Per maggiori
informazioni: www.kcapitalgroup.com
------------------------------------------COMUNICATI
03-11-2010 15:59
Riforma forense. Vittoria della corporazione degli avvocati contro i consumatori. Per ora
Stamane il Senato ha votato per l'esclusiva, nella consulenza stragiudiziale, agli
avvocati. Con un solo colpo di spugna, con un'anomala alleanza tra Pdl e Italia dei Valori fortemente
denunciata dai senatori Radicali, si e' levato il diritto ad associazioni di consumatori come la nostra (oltre a
sindacati, patronati, etc) di svolgere attivita' di consulenza. Un servizio senza il quale la maggior parte dei
consumatori non fara' piu' ricorso alla conciliazione stragiudiziale o non cerchera' di capire se ha torto o
meno nell'ambito delle migliaia di truffe che subisce quotidianamente: i costi di un avvocato, e la disponibilita'
degli stessi, sono ben diversi da quelli di un'associazione come la nostra.
Il Governo dice di promuover il mercato in ogni ambito, ma qui sta facendo proprio il contrario: si premia la
corporazione non per dare un miglior servizio ai cittadini, come sostengono i favorevoli a questo
provvedimento, ma per garantire il monopolio ad una corporazione sempre piu' in affanno e assediata dal
decadimento di qualita'. Decadimento a cui, a nostro avviso, si dovrebbe risponde sparigliando nella
situazione che l'ha determinato e non chiudendo il mercato.
Questo voto e' uno dei tanti a cui assisteremo nelle prossime settimane per dare al Paese quella che
chiamano 'riforma forense'. Se queste sono le premesse, la lotta sara' dura.
Vincenzo Donvito
29-10-2010 14:05
Alitalia e le cordate dell'ex-presidente della Corte Costituzionale. E Berlusconi?
L'ex-presidente della Corte Costituzionale, Antonio Baldassarre, e' stato multato con 400.000
euro dalla Consob per aver falsamente accreditato l'esistenza di una cordata di imprenditori per rilevare la
compagnia aerea Alitalia. Bene, vedremo se tra prevedibili ricorsi e altro la multa verra' confermata e,
soprattutto, verra' confermato l'ennesimo discredito sulle massime istituzioni del nostro Paese.
Ma sempre sullo stesso argomento, ad aprile 2008, si era pronunciato l'attuale capo del Governo, Silvio
Berlusconi. Scrivevamo il 18 aprile di quell'anno:
----------------------------------
Durante la campagna elettorale, Silvio Berlusconi ha annunciato una cordata imminente – in
contrapposizione all'ipotesi Air France, che avrebbe salvato Alitalia.
Si e' trattato del primo (e riteniamo unico, irripetibile) caso nel quale un candidato premier commette
deliberatamente un reato in campagna elettorale a fini elettorali.
Secondo le nuove norme sul reato di aggiotaggio, infatti, affinche' il reato si consumi non e' necessario che
colui che diffonde notizie in grado di turbare l'andamento del mercato ne tragga (o possa trarne) un
vantaggio. E' sufficiente la diffusione di notizie false e tendenziose in grado di turbare i mercati.
...... Vedremo se il presidente della Consob che – all'epoca aveva aperto un'indagine sul caso Alitalia –
sapra' opporre al Presidente del Consiglio le giuste conseguenze dei suoi atti.
---------------------------Visto che la Consob oggi ha “osato picchiare tanto in alto”, perche' non ha fatto o non fa altrettanto
nei confronti del presidente Berlusconi per quell'evidente reato di aggiotaggio commesso ad aprile
2008?
------------------------------------------NOTIZIE
03-11-2010 16:14 ITALIA/Carte di credito sempre piu' diffuse
Meno contante e piu' carte di pagamento nelle tasche degli italiani, che sempre piu'
spesso usano Bancomat, carte di credito e prepagate per le loro spese quotidiane. La diffusione e l'uso del
denaro di plastica continua a crescere in modo significativo: oggi in Italia ci sono circa 77 milioni di carte
bancarie (+4% rispetto al 2008).
Crescono soprattutto le carte prepagate (+13%), mentre diminuiscono le revolving in circolazione (-6%). Per
pagamenti e prelievi ci sono 1,2 milioni di Pos ed oltre 46 mila Atm. E' quanto emerge dallo studio dell'Abi,
presentato oggi al convegno Carte 2010.
"La diffusione delle carte in Italia - ha detto il direttore generale dell'Abi, Giovanni Sabatini - continua a
crescere grazie a un'offerta sempre piu' diversificata che comprende anche prodotti innovativi come
contactless e carte conto. Tuttavia, rispetto a Francia, Gran Bretagna, Spagna e Olanda, siamo ancora
indietro sul fronte dei pagamenti elettronici. Per questo, la Sepa (Single Euro Payments Area) ed il
recepimento della Psd (Payment Services Directive) sono importanti per contribuire alla riduzione del
contante e favorire il maggior utilizzo di questi strumenti, anche con l'apertura del mercato dei pagamenti a
nuovi operatori".
Ecco, in sintesi, la fotografia che emerge dalla ricerca dell'Abi (dati al 31 dicembre 2009).
- PIU' CARTE NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI: Su 77 milioni di carte in circolazione, le carte di debito
come il Bancomat sono 33 milioni (+1% rispetto al 2008), le carte di credito 34,2 milioni (+2%), le prepagate
4,5 milioni (+13%) e le revolving 3,4 milioni (-6%). Il denaro di plastica piace soprattutto al Nord dove si
concentra il 57% delle carte in circolazione, contro il 22% del centro ed il 21% di Sud ed isole. Le carte
attive, che hanno effettuato almeno un'operazione nel 2009, sono 52,4 milioni (68%): il 90% dei Bancomat, il
50% delle carte di credito, il 47% delle revolving ed il 90% delle prepagate.
- PAGAMENTI PER 1,4 MILIARDI NEL 2009: In Italia i POS complessivamente installati presso negozi ed
esercizi sono oltre 1,2 milioni, di cui il 52% al nord, il 24% al centro ed il 24% al sud ed isole. Nel 2009, le
carte usate per fare acquisti e pagamenti sono state 40,1 milioni per un ammontare complessivo di 120
miliardi di euro e 1,4 miliardi di transazioni su POS. Di queste, il 57% e' stato fatto con Bancomat (828 milioni
di operazioni per un ammontare di 62,6 miliardi di euro), il 39% con carte di credito (560 milioni di operazioni
per un ammontare di 51,5 miliardi) ed il restante 4% con prepagate (64 milioni di operazioni per un
ammontare di 4,8 miliardi).
- PER OGNI CARTA IN MEDIA 36 PAGAMENTI ALL'ANNO: In particolare, per lo shopping i Bancomat sono
stati usati 36 volte, le carte di credito 42 e le prepagate 24. Lo scontrino medio complessivo e' stato di 83
euro: la carta di credito e' stata usata per importi medio-alti (95 euro), mentre Bancomat e prepagate per
pagamenti piu' contenuti (rispettivamente 76 e 75 euro).
03-11-2010 16:00 ITALIA/Riforma forense/consulenza stragiudiziale. Il Senato vota per l'esclusiva
della corporazione degli avvocati
Stamane il Senato ha votato a favore dell'esclusiva della consulenza stragiudiziale alla
corporazione degli avvocati
In merito sono intervenuti i senatori Radicali, Donatella Poretti e Marco Perduca:
... l'alleanza corporativa tra il cosiddetto Popolo delle "Liberta'" e l'Italia dei Valori e' riuscita ad affossare la
soppressione di questa assurda norma.
L’attività stragiudiziale è sviluppata in Italia da tantissimi operatori che svolgono da anni il loro lavoro ma che
non sono coperti da ordini o albi. Professionisti come gli ufficiali giudiziari, i commercialisti, le agenzie di
infortunistica stradale, le associazioni di consumatori, i patronati, i sindacati, le Camere di Commercio, le
agenzie di recupero crediti, e tantissimi altri, possono essere spazzati via con un solo colpo, ad esclusivo
vantaggio della categoria degli avvocati e non dei cittadini, il tutto con enormi costi di denaro e di posti di
lavoro.
Non è neanche lontanamente pensabile infatti che in un Paese dove si promuove il libero mercato si va
contro le raccomandazioni della Comunità Europea che vuole favorire invece con ogni mezzo la
conciliazione e la composizione bonaria delle controversie, l’assistenza stragiudiziale, ossia al di fuori dei
tribunali, sia riservata esclusivamente agli avvocati.
A fronte di dubbi non chiariti e sollevati dal senatore della Lega Nord Massimo Garavaglia (vicepres. Comm.
Bilancio) sulla compatibilita' di tale norma a fronte dell'obbligatorieta' del tentativo di conciliazione, a fronte
del voto favorevole ai nostri emendamenti di alcuni senatori di Futuro e Liberta', resta l'amaro in bocca per
l'atteggiamento filo corporativo dell'Italia dei Valori che ha votato con il Governo e che nei numeri ha impedito
ai nostri emendamenti di essere approvati.
Sempre pronti a fare gli oppositori di turno e a spacciarsi come tali nei mezzi di comunicazione, quando ci
sono da difendere interessi corporativi e rendite di posizione l'Italia dei Valori si trasforma in un tappetino
scendiletto della maggioranza.
02-11-2010 11:42 OLANDA/Contenziosi finanziari. Tribunale internazionale per dirimerli
Dal 2011 le vertenze finanziarie a carattere internazionale potranno essere giudicate da un
tribunale di matrice Onu, con sede nel Palazzo della Pace all'Aja -lo stesso che ospita la Corte penale
internazionale.
"Siamo contenti che venga istituito un tribunale internazionale di questo tipo sotto l'egida dell'Onu;
contribuirà a dare più trasparenza ai mercati finanziari e a impedire che si ripeta una crisi come quella di due
anni fa", dice Frank Zwetsloot, direttore del World Legal Forum, ente responsabile della creazione del
tribunale. Aggiunge che esso s'occuperà soprattutto di contenziosi riguardanti i derivati finanziari, che sono
stati tra i maggiori responsabili dell'ultima crisi mondiale.
L'Aja è la sede ideale per il nuovo tribunale, in quanto vi operano già tutte le più importanti corti internazionali
e anche l'Europol.
Ai blocchi di partenza per dirigere il tribunale è pronto Nout Wellink, che l'anno prossimo lascerà la direzione
della Banca centrale olandese (DNB) ed è membro della Banca Centrale Europea (BCE).
29-10-2010 12:21 ITALIA/False informazioni finanziarie. Consob multa ex-presidente Corte
Costituzionale per vicenda Alitalia
Una maxi-multa da 400.000 euro ad Antonio Baldassare per aver diffuso informazioni
false e fuorvianti nella fase di privatizzazione dell'Alitalia, tendenti ad accreditare l'esistenza di una cordata di
imprenditori per rilevare la compagnia. La mega-sanzione e' stata decisa dalla Consob ai danni dell'ex
presidente della Corte Costituzionale ritenendo 'grave la condotta illecita' anche in ragione delle 'prestigiose
cariche istituzionali e non' rivestite in passato da Baldassarre le quali hanno amplificato la fuorvianza delle
notizie diffuse. E' quanto si legge nella delibera Consob pubblicata sul sito on line dell'Authority.
23-10-2010 15:27 ITALIA/Mutui. Consiglio di Stato annulla multa Antitrust contro banche/portabilita'
Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato sulla questione
della portabilita' dei mutui. Palazzo Spada ha cosi' confermato l'annullamento delle multe, circa 10 milioni di
euro complessivi, che era stato deciso dal Tar del Lazio a favore degli istituti di credito.
E' quanto risulta da due dispositivi delle sentenze appena pubblicati sul sito della Giustizia Amministrativa.
'Sono profondamente deluso'. Cosi' il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricala', commenta la
decisione.'Ora aspettiamo la motivazione' della sentenza del Consiglio di Stato'.
------------------------------------------LETTERE
29-10-2010 00:00 Fondo pensione
Buongiorno,
da più di 2 anni verso il mio tfr di dipendente privato in un fondo pensione individuale di tipo assicurativo (non
un fondo aziendale). A dicembre darò le dimissioni alla mia attuale azienda, in quanto da gennaio mi metterò
in proprio aprendo la partita Iva come agente di commercio Enasarco. Ho chiesto informazioni alla Covip su
quali opzioni ho riguardo al mio tfr accantonato in questi due anni: mi è stato risposto che non posso
riscattare nulla, che ovviamente l'Enasarco non verserà nulla in questo fondo, e potrò semmai versare dei
contributi volontari.
Tenendo conto che non ho intenzione di versare dei contributi volontari e che ho ancora 24 anni, c'è qualche
soluzione per riuscire a non far tenere in "ostaggio" il mio tfr per 40 anni cioè fino alla mia pensione?
Gaetano, da Parma
Risposta:
la decisione di non accantonare nulla per la pensione integrativa è molto delicata e presuppone la
consapevolezza delle possibili conseguenze che ne possono derivare.
Le consiglio quindi di cercarsi un consulente che sia in grado di farle un check up previdenziale per capire,
sulla base di determinate ipotesi di sviluppo reddituale, di contribuzione minima, di inflazione attesa ecc., che
pensione è ragionevole attendersi e valutare poi se la si ritiene congrua o meno.
Questo tipo di approccio è assolutamente indispensabile per fare una scelta consapevole.
A disposizione per eventuali chiarimenti.
Ha risposto Roberto Cappiello
------------------29-10-2010 00:00 Polizza persona di fideuram
mi è stata proposta una polizza vita "persona" che prevede i servizi di Skandia, volevo una vostra opinione
sul prodotto, e anche sul rapporto costi/rendimento
Massimo
Risposta:
Considerato che esistono diversi prodotti con la dicitura "persona" crediamo si tratti del prodotto Fideuram In
Persona: è una Polizza vita unit linked il cui valore è collegato al valore delle quote dei Fondi esterni in cui è
investito il premio, tra i prodotti più inefficienti del mercato in quanto prevedono inutili duplicazioni di costi (di
caricamento sul premio, di riscatto, di gestione, di gestione dei fondi esterni, di performance). Le consigliamo
di leggere qui per capire come orientarsi usando strumenti efficienti
http://investire.aduc.it/articolo/decalogo+investitore+finanziario+esperto_5632.php
---------------Ha risposto Matteo Piergiovanni
http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php
------------------29-10-2010 00:00 Trattamento fine rapporto
Buongiorno, sono un dipendente della azienda dei trasporti di Firenze, vorrei sapere se corrisponde a verita'
quanto da fonti interne e cioè che sarebbe possibile trasferire il tfr maturato e maturando c/o una banca.
Ringrazio per la risposta
Francesco, da 50126 Firenze
Risposta:
trasferire il tfr maturato in azienda presso una banca vuol dire aderire alla previdenza complementare.
Le suggeriamo di ponderare bene la sua scelta in quanto al momento è una scelta irreversibile.
Può farsi un'idea qui
http://investire.aduc.it/articolo/previdenza+complementare+fondi+pensione+aperti_7955.php
http://investire.aduc.it/articolo/fondi+pensione+aperti+sono+oggi+310+linee_8122.php
http://investire.aduc.it/lettera/deducibilita+fiscale+della+previdenza+complementare_175541.php
http://old.investire.aduc.it/allegati/52530-F_FIP.pdf
---------------Ha risposto Matteo Piergiovanni
http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php
------------------29-10-2010 00:00 Buoni postali
Premetto che sono d'accordo con le vostre indicazioni circa gli investimenti in Bpf invece dei costosi e
pericolosi prodotti finanziari, vi chiedo se ritenete ancora sicura la garanzia che offre lo stato italiano
considerato il grave problema del nostro debito pubblico. Insomma, secondo voi quanto è reale un rischio
default del nostro paese? Meglio orientarsi su altre forme per avere maggiore sicurezza?
Stefano, da Vercelli (VC)
Risposta:
Può approfondire in questi tre articoli:
http://investire.aduc.it/editoriale/debito+pubblico+italiano+sostenibile_17641.php
http://investire.aduc.it/articolo/ha+ancora+senso+investire+titoli+stato+italiani_17510.php
http://investire.aduc.it/articolo/esiste+forte+rischio+default+dei+titoli+stato_14879.php
-----------------Ha risposto Matteo Piergiovanni
http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php
------------------29-10-2010 00:00 ETC oro
Cara ADUC,
la corsa al rialzo del prezzo dell'oro ha dato improvvisa popolarità a strumenti quali gli ETC. Posto che
proprio perché abbiamo alle spalle un raddoppio delle quotazioni non è detto che il trend continui... Detto
questo, mi piacerebbe comunque sapere di più su questi strumenti ed avere un vostro parere sulla loro
adeguatezza rispetto al portafoglio di un investitore base come me, che seguendo i vostri consigli si è
costruito un paniere di BTP, BTPi, CCT ed ETF azionari.
Luca, da Busto Arsizio (VA)
Risposta:
ne abbiamo parlato qui http://investire.aduc.it/lettera/etc_197988.php
------------------28-10-2010 00:00 Legge bersani e mutuo
Salve, ho acquistato da poco casa con un mutuo a tasso variabile presso la "ing direct" dove ho un conto
corrente e un conto deposito intestato anche a mia moglie, che però ha un suo conto corrente e un suo
conto deposito aperto prima di sposarci presso "che banca". Saremmo intenzionati a portare il nostro mutuo
presso "che banca" ma ci dicono che "che banca" non effettua surroghe o per meglio dire si stanno
allineando con le altre banche per cominciare ad effettuarle. Sapreste dirmi se la legge o il "decreto bersani"
prevede la surroga per forza delle banche in particolar modo "che banca" oppure no? e se sempre la legge o
il "decreto bersani "prevede spese notarili per surroga mutuo presso altri istituti di credito ivi compresa "che
banca"? Per intenderci vorremmo passare a "che banca" portando il nostro mutuo da variabile a mutuo
risparmio una formula che "che banca" ha nei suoi prodotti mutuo, ma ci viene detto che bisogna in qualsiasi
caso compresa la surroga rifare un atto notarile comprensiva di nuova apertura ipoteca. Potete rispondermi
per favore.
Grazie in anticipo.
Alessandro, da Sesto San Giovanni (MI)
Risposta:
la surroga è gratuita e non è obbligatoria per la banca.
Le consiglio di valutare bene la convenienza relativa alla possibile surroga, sia con Che Banca che con altre
banche. Solo allora le consiglio di prendere in considerazione la surroga.
Ha risposto Roberto Cappiello
------------------28-10-2010 00:00 Rinegoziazione mutuo
Buongiorno, a seguito di una mia richiesta di rinegoziazione di un mutuo tasso fisso 5,20% per 25 anni (circa
24 di residuo con rata di 940 Euro circa), mi e' sono state prospettate 2 offerte:
1) mantenere il fisso e durata scontando 0,25% dal tasso
2) sostituire il tasso fisso con un variabile con cap al 5,40%
La banca afferma che "la rata max non sara' mai superiore alla rata di un fisso al 5,40%, cioe' 970 Euro", ma
leggendo le vs risposte precedenti e utilizzando qualche foglio di calcolo, mi pare che i conti non tornino...
A me viene oltre 1080 Euro, visto che, se non ho capito male, cambia il piano di ammortamento e viene
ricalcolata solo la quota interessi.
Cosa pensate convenga fare?
P.S.: menomale che ADUC c'e'....
Bariand
Risposta:
se lei è un cliente che ha chiesto un mutuo intorno all'80% del valore dell'immobile e la rata si aggira intorno
al 30% del reddito mensile, le consiglio di farsi fare qualche offerta da altra banca. Poi valuterà
Ha risposto Roberto Cappiello
------------------27-10-2010 00:00 Rimborso spese istruttoria mutuo
all'apertura del mutuo (16/11/2009) con cariparma ci e' stato detto che le spese di istruttoria sarebbero state
di € 50,00,invece ci sono stati addebitati € 250,00. inoltre al 31/12/2009 ci hanno addebitato € 119,82 per
interessi passivi per un errore di valuta da parte della banca.
ad oggi stiamo ancora aspettando il rimborso totale di € 319,82.e' un anno che continuiamo a sollecitare il
rimborso ma ancora non ci e' stato accreditato l'importo dovuto.
la banca non si rifiuta di rimborsare l'importo, ma continua a rimandare di trimestre in trimestre l'accredito.
siamo stanchi di dover fare continue telefonate a vuoto e soprattutto di sentirci dire sempre le stesse cose.
e' assurdo come in pochi secondi ci abbiano tolto dei soldi e come ad oggi l'importo non sia stato ancora
accreditato.
come possiamo fare per velocizzare il tutto?
a chi possiamo rivolgerci?
Elisa, da Buccinasco (MI)
Risposta:
Invii un reclamo sotto forma di messa in mora:
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051
Dopodiché potrà eventualmente rivolgersi all'Arbitro Bancario Finanziario:
http://sosonline.aduc.it/scheda/arbitro+bancario+finanziario_16598.php
------------------27-10-2010 00:00 Gestione CAPITALVITA di Allianz Rb Vita
Ho sottoscritto a Maggio 2000 il prodotto assicurativo BNL Vita Mix, gestione separata Capitalvita, ora gestito
da Rb Vita di Allianz Bank,a premio annuo costante( € 1291,14)e capitale rivalutabile, con durata 16 anni.
Dopo 10 anni ho versato: 12.900€
Capitale iniziale assicurato: 17.670€
Attuale rivalutazione annua: circa 0,53%
Capitale attualmente assicurato:18.102€
Con questo livello di rivalutazione annua a scadenza avrò:
-versato: 20.658€
-ritirato: 18.400€ circa (perdendo + di 2000€)
-detratto con 19%:3925€
Ho sentito dire che mi conviene interrompere i pagamenti,continuando a ricevere la (seppur ridicola)
rivalutazione annuale fino alla naturale scadenza;
Ho capito bene o no?
Non ci sono penalizzazioni?
Enrico, da Ferrara
Risposta:
se non è un problema di soldi, è consigliabile mantenere in essere la polizza e continuare con i versamenti.
Sicuramente, grazie alla detrazione del 19%, avrà un ritorno positivo dall'operazione.
Ha risposto Roberto Cappiello
------------------26-10-2010 00:00 OVB Consulenza patrimoniale srl
Salve, la societa' in questione mi ha proposto un fondo pensione, in particolare il DWS flex pension. Il
consulente ha parlato di una durata di 35 anni,con versamento di una quota annua intorno ai 1200 euro,di
cui i primi 5 senza possibilita' di recupero del capitale investito, e dal 5 al 9 anno possibilità di recupero
parziale con una penale di 60 euro. Dal nono anno in poi,possibilità di riscatto totale senza alcuna penale.
So che non le sto fornendo sufficienti informazioni per una valutazione sulla convenienza o meno, del resto il
consulente sparava percentuali, ma di scritto non ho visto niente, nemmeno il contratto. Ma ho letto sul
vostro sito dei contratti fatti dalla ASPECTA (che voi sconsigliate caldamente!) che sembrano simili come
durata ed anche nel tipo di investimento (dws flex pension) a quello che mi è stato proposto. Ora vorrei
sapere se questo tipo di fondo e le condizioni possono cambiare a seconda dell intermediario che le
propone,cioè.. sapendo che mi hanno proposto questo dws flex pension,posso già dire che non è
conveniente come quello proposto dalla aspecta? oppure la società d intermediazione può fare la differenza
in senso positivo? Ultima cosa.. Come valutate l'operato della OVB?
Andrea, da Viadana (MN)
Risposta:
Ed infatti le stanno vendendo una polizza Aspecta ma senza nominare le parole "polizza" ed "Aspecta" di cui
ha letto nel sito e di cui ha quindi capito che suggeriamo di evitarle come la peste. Solo questo le deve far
capire con che razza di persone ha a che fare. Lasci perdere.
------------------26-10-2010 00:00 Imposta di bollo sul conto corrente
Ho estinto un conto BancoPosta nel mese corrente.
Mi è arrivato un assegno postale a saldo chiusura e ho verificato l'addebito dell'imposta di bollo fino al 31/12
(€8,55).
Banco Posta addebita l'imposta trimestralmente.
Non è più corretto l'addebito del solo mese in corso?
Gian Paolo, da Bastiglia
Risposta:
E' più corretto, in quanto l'imposta di bollo è mensile e segue l'estratto conto. Se ha ricevuto l'estratto conto
per il solo mese di ottobre deve quindi pagare il bollo del solo mese di ottobre. Presenti reclamo on line, in
modo da risparmiare tempo e soldi. Potrà poi anche rivolgersi all'Arbitro Bancario Finanziario, ma dato
l'esiguo importo in gioco è meglio se riesce a risolvere senza troppa fatica.
------------------26-10-2010 00:00 Collocamento Enel Green Power
Ho ricevuto l'offerta di acquistare un lotto minimo è fissato in 2000 azioni Enel Green Power al prezzo
massimo di 2,1€/azione.
Un incentivo nell'ordine di 1 azione ogni 20 possedute sarà assegnato a coloro che le acquisteranno e le
conserveranno per 20 mesi. Che ne pensate?
Stefano
Risposta:
Non ci esprimiamo sui singoli titoli, specie se azionari per via del rischio specifico:
http://investire.aduc.it/articolo/concetto+rischio+finanziario_4686.php
------------------26-10-2010 00:00 Valutazione carta di credito non firmata
Ho un rapporto in essere con la mia banca da 3 anni, e recentemente mi hanno rifiutato una mia richiesta
fatta online per la carta di credito senza nemmeno firmare il contratto.
é regolare?
si potrebbe impugnare?
Andrea, da Casalbuttanoed Uniti (CR)
Risposta:
La richiesta effettuata tramite il sito vale come la richiesta effettuata firmando gli appositi moduli. Comunque
sia, la banca non è obbligata ad accettare la richiesta e quindi non è possibile rivalersi in alcun modo.
------------------26-10-2010 00:00 Polizza in dollari e pagamento in euro
Tra pochi giorni, il 27/10/2010 scadrà e mi verrà rimborsata la polizza n. 6051150 stipulata 7 anni fa presso
le Assicurazioni Generali. Si tratta di un investimento che ha come sottostante la Gestione GESAV in dollari.
Poiché dispongo di un conto in dollari, e la gestione è appunto in dollari, ho chiesto che la liquidazione mi
fosse fatta inviandomi un bonifico in tale valuta.
Mi è stato risposto che non è possibile perché Assicurazioni Generali, non essendo una Banca, per legge
può liquidare solo in Euro. E' veramente così?
Beniamino, da Verona
Risposta:
E' il contratto di polizza a specificare la cosa, deve quindi consultarlo. Non ci risulta, comunque, sia possibile
farsi pagare in dollari la polizza che possiede.
------------------26-10-2010 00:00 Polizza Aspecta
Tre anni fa ho sottoscritto una polizza Aspecta Oltre l'orizzonte.
Il pagamento mensile era 50€ di partenza con un incremento annuo del 10%.
Trascorsi i primi tre anni, ho chiesto l'estinzione anticipata del contratto, siccome prima dei tre anni non era
possibile in alcun caso.
Mi sono vista recapitare a casa un assegno di 146 €.
Possibile che avendo versato in 3 anni quasi 2000€, pur contando tutte le penali di estinzione anticipata la
somma sia così bassa?
Mi sembra assurda una cosa del genere, se possibile chiedo un parere a riguardo.
Alice, da Busalla (GE)
Risposta:
Purtroppo è possibile, anche se assurdo, ed anzi è la norma per questo genere di polizze, peggio ancora
quando si parla di compagnie come Aspecta. I primi anni del contratto sono contraddistinti soprattutto da
spese a carico del cliente, ed ecco il risultato. Tutte cose che vengono occultate al momento della vendita
del prodotto.
------------------23-10-2010 00:00 Allianz VITARIV o Aspecta TOUCHDOWN???
Ho sottoscritto circa 5 anni fa una polizza Allianz Vitariv gestione separata, in questi gg mi è stata proposta
da un amico di congelare quella polizza buttandomi su Aspecta Touchdown, però devo dire che mi è puzzata
un pò di fregatura. Voi cosa mi Consigliate??? Sono abbastanza ignorante in materia, ho provato a valutarle
per conto mio entrambe, ma non ne vengo a capo. Grazie per l'aiuto
Stefano, da Locorotondo (BA)
Risposta:
abbiamo parlato di entrambi i prodotti, legga qui http://sosonline.aduc.it/lettera/aspecta_212644.php e qui
http://www.aduc.it/articolo/annata+allianz+andata+male+altro+che+eccellenza_16723.php
------------------23-10-2010 00:00 Differimento polizza assicurativa
buongiorno! sono titolare di una polizza assicurativa mista a capitale e premio annuo riv.le con terminal
bonus generali tariffa 13 tb.
in 10 anni sono stati versati euro 13.656,67 a fronte di un riscatto di euro 14.011,58 lordi e usufruito la
detrazione del 19% sul versato.
oggi, il promotore, mi propone poiche' siamo a scadenza:
-differimento di 1 anno a rischio zero al tasso 3,5 lordo di euro 13.956 e spese 10 euro per la pratica
-rifare la polizza a 1300 euro o piu'/annuo per 10/15 anni
-sottoscrizione di una polizza infortuni 24/24 ore con agevolazione sconti se faccio il differimento.
considerando tutti i consigli che ho letto in precedenza sul sito, una idea me la sono gia' fatta e cioe':
-fare il differimento e con il guadagno sottoscrivere la polizza infortuni che oggi non ho, a tariffa agevolata.
-oppure, chiudere il contratto, ritirare il capitale e cercare un investimento alternativo, tipo che banca, che ho
gia' o alzare il grado di rischio e fare un investimento fai da te, costituito da 70% obbligazionario/fondi o etf e
30 % azioni.
vorrei un suggerimento, su cosa fare, sapendo che oggi ho una parte di mutuo residua 35.000, nel
portafoglio mio la polizza rappresenta 39% del totale, un impiego a tempo indeterminato, una figlia di 5 anni
e all'orizzonte immediato prox 5 anni nessun progetto gravoso, se non estinguere al piu' presto il mutuo sulla
casa.
in attesa di una risposta da parte vs.
cordiali saluti.
Massimo, da Pavullo Nel Frignano (MO)
Risposta:
se ritiene che una polizza infortuni extraprofessionali possa esserle utile, la valuti e valuti anche altre
proposte.
Magari potrà optare per l'estinzione parziale del mutuo e per la sottoscrizione di una infortuni.
------------------22-10-2010 00:00 Come investire in questo periodo?
Ciao,
è un po' di tempo che mi chiedo come sia meglio investire i miei soldi, soprattutto per via dei tassi di
interesse così bassi. Legarmi per un lungo periodo di tempo ad un investimento poco redditizio o andare su
uno ancora meno redditizio a breve termine?
sono poco incline al rischio: anche se sono giovane, non amo mettere i miei soldi sul mercato azionario,
preferisco al limite le obbligazioni, ma tendenzialmente voglio investire in titoli di stato.
Detto questo, cosa consigliate?
quali sono i titoli di stato migliori in questo periodo? cct? btp? altro (tipo le polizze che tanto vanno adesso)?
grazie!
Elena, da Arcore (MI)
Risposta:
le suggeriamo di leggere qui
http://investire.aduc.it/articolo/decalogo+investitore+finanziario+esperto_5632.php
------------------22-10-2010 00:00 Enel Green Power
Chiedo cortesemente un vs parere sulla collocazione in atto. Mi attira ma ho un presentimento che vista la
forte campagna mediatica sia una bolla come lo è stato con Saras!....spero di sbagliarmi, visti i dati
dell'ultimo bilancio e le aspettative future per il settore.
L'investimento nel mio caso avrebbe tutte le caratteristiche del classico "cassettista".
Grazie
Stefano, da San Vittore Olona (MI)
Risposta:
Come in ogni Ipo viene fatta una forte campagna pubblicitaria al fine di collocare più titoli possibili ai
risparmiatori a prezzi ritenuti congrui per gli intermediari e per l'Enel che in questo modo riuscirebbe ad
abbattere parte del proprio debito.
Trattandosi di titolo azionario sottoscrivere il collocamento equivarrebbe ad una pure scommessa sul futuro
andamento della società sul futuro andamento del prezzo dell'azione e del mercato delle rinnovabili in
generale.
Inserire una quota di azionario nel proprio portafoglio ha un senso se la scelta è pianificata e fatta sulla base
di elementi che siano coerenti con le proprie caratteristiche di investitore.
Ciò chiaramente non esclude che Enel Green Power possa restituire un ritorno soddisfacente nel
breve/medio/lungo periodo ma siamo nel campo della scommessa più che in quello della pianificazione
finanziaria.
Le sconsigliamo di aderire
-------------------Ha risposto Matteo Piergiovanni
http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php
------------------22-10-2010 00:00 Planner italiana assicurazioni
Salve, ieri l'agente di Italiana Assicurazioni mi ha proposto il piano di previdenza pensionistica planner, mi ha
spiegato i benefici a livello fiscale che si possono avere, e mi ha detto che vi è un 2% di rendimento minimo
garantito ogni anno anche nei momenti di mercato negativi.
Mi sembra di aver capito che investe nel mercato obbligazionario, mi ha detto che posso versare quello che
voglio oppure saltare dei periodi di versamento. Voi cosa ne pensate? Ah dimenticavo sono una
commerciante di 37 anni e non ho altri fondi pensione, grazie mille per il vostro servizio utile e
indispensabile.
Oribold, da Viadana (MN)
Risposta:
Trattasi di un Pip collegato a gestione separata della Compagnia: prevede un caricamento sul premio
versato pari al 4,5% e come se non bastasse le viene trattenuto un 1,5% dal rendimento della gestione
separata. Isc su base annua 1,54% su un orizzonte temporale di 35 anni. Il 2% garantito è il cd tasso tecnico
applicato ai premi versati al netto dei costi. Lasci stare
------------------Ha risposto Matteo Piergiovanni
http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php
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