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====== INVESTIRE INFORMATI ================ Informazione sulla gestione del risparmio Edito da ADUC, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 (ore 15-18, da lun. a ven.) Fax: 055.2302452 URL: http://investire.aduc.it A cura di: - Alessandro Pedone, pianificatore finanziario - Giuseppe D'Orta, consulente finanziario indipendente Sede Aduc Investire Informati di Napoli Viale Albino Albini 22, 80127 Napoli Tel 081.5609649 - Fax 081.5792531 Email: [email protected] ------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in formato TXT o PDF: http://investire.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Investire-2010-08.txt http://investire.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Investire-2010-08.pdf ------------------------------------------Archivio dal 08-04-2010 al 21-04-2010 2010-08 EDITORIALI - Prevedere... prevedere: è impossibile, ma non sappiamo farne a meno http://investire.aduc.it/editoriale/prevedere+prevedere+impossibile+ma+non+sappiamo_17402.php ARTICOLI - Polizza Aviva Top Funds – Una matrioska di costi http://investire.aduc.it/articolo/polizza+aviva+top+funds+matrioska+costi_17362.php - Collocamento Unicredit di obbligazioni Deutsche Bank (XS0491548870): tipico esempio di sfruttamento dell'ignoranza dei risparmiatori http://investire.aduc.it/articolo/collocamento+unicredit+obbligazioni+deutsche+bank_17342.php - I conti di deposito non sono solo un parcheggio per la liquidità http://investire.aduc.it/articolo/conti+deposito+non+sono+solo+parcheggio+liquidita_17336.php - Tango Bond: attendiamo l'ok della Consob http://investire.aduc.it/articolo/tango+bond+attendiamo+ok+della+consob_17397.php NOTIZIE - I 'segreti' bancari http://investire.aduc.it/notizia/segreti+bancari_117379.php - Crack Parmalat. Tanzi: non e' stata una grande truffa... http://investire.aduc.it/notizia/crack+parmalat+tanzi+non+stata+grande+truffa_117371.php - Tassi usurai: sentenza della Cassazione facilita la condanna delle banche http://investire.aduc.it/notizia/tassi+usurai+sentenza+della+cassazione+facilita_117358.php - Pratiche commerciali scorrette: l'Antitrust risponderà ai consumatori anche tramite mail http://investire.aduc.it/notizia/pratiche+commerciali+scorrette+antitrust+rispondera_117357.php - Tango bond. Tribunale Piacenza: banca deve risarcire due investitori 'non sprovveduti' http://investire.aduc.it/notizia/tango+bond+tribunale+piacenza+banca+deve+risarcire_117238.php - Carte di pagamento e tassi usurai: anche Fiditalia nel mirino di Banca d'Italia http://investire.aduc.it/notizia/carte+pagamento+tassi+usurai+anche+fiditalia+nel_117198.php - Carte di pagamento e tassi usurai: sospese emissioni di American Express e Diners http://investire.aduc.it/notizia/carte+pagamento+tassi+usurai+sospese+emissioni_117177.php - Consumi, propensione al risparmio e investimenti delle famiglie. Istat: in calo a fine 2009 http://investire.aduc.it/notizia/consumi+propensione+al+risparmio+investimenti_117155.php LETTERE - Barclaycard: rimborso da chiusura carta di credito http://investire.aduc.it/lettera/barclaycard+rimborso+chiusura+carta+credito_219481.php - Commissione sul fido anche se non lo usi http://investire.aduc.it/lettera/commissione+sul+fido+anche+se+non+usi_219469.php - BANCA mutuo http://investire.aduc.it/lettera/banca+mutuo_219463.php - Promessa scritta del venditore Finanzas Forex http://investire.aduc.it/lettera/promessa+scritta+venditore+finanzas+forex_219461.php - Tentativo di phishing via mail http://investire.aduc.it/lettera/tentativo+phishing+via+mail_219459.php - Ducato: la finanziaria che rifinanzia senza consenso http://investire.aduc.it/lettera/ducato+finanziaria+che+rifinanzia+senza+consenso_219454.php - Riscatto per disoccupazione di Postaprevidenza Valore http://investire.aduc.it/lettera/riscatto+disoccupazione+postaprevidenza+valore_219372.php - Assicurazione vita http://investire.aduc.it/lettera/assicurazione+vita_219371.php - Competenze di liquidazione del conto corrente http://investire.aduc.it/lettera/competenze+liquidazione+conto+corrente_219369.php - Obbligazioni General Motors in default http://investire.aduc.it/lettera/obbligazioni+general+motors+default_219344.php - Assicurazione su mutuo http://investire.aduc.it/lettera/assicurazione+mutuo_219343.php - Mutui http://investire.aduc.it/lettera/mutui_219340.php - Polizza Ina Valore Attivo annua e Attiva più http://investire.aduc.it/lettera/polizza+ina+valore+attivo+annua+attiva+piu_219339.php - Ergo Previdenza e la tassazione del riscatto di un FIP http://investire.aduc.it/lettera/ergo+previdenza+tassazione+riscatto+fip_219338.php - Polizza con capitale a scadenza inferiore al versato http://investire.aduc.it/lettera/polizza+capitale+scadenza+inferiore+al+versato_219337.php - Chiusura rapporto con la sim http://investire.aduc.it/lettera/chiusura+rapporto+sim_219336.php - PAC ETF http://investire.aduc.it/lettera/pac+etf_219299.php - Consulenza finanziaria http://investire.aduc.it/lettera/consulenza+finanziaria_219255.php - Estinzione 4 you mps http://investire.aduc.it/lettera/estinzione+you+mps_219252.php - Euroforte - Postaprevidenza http://investire.aduc.it/lettera/euroforte+postaprevidenza_219237.php - Istruzioni per calcolo valore di un azione http://investire.aduc.it/lettera/istruzioni+calcolo+valore+azione_219236.php - Sasa Investo http://investire.aduc.it/lettera/sasa+investo_219235.php - Fondo Cometa http://investire.aduc.it/lettera/fondo+cometa_219234.php - Finanziamento http://investire.aduc.it/lettera/finanziamento_219227.php - Polizze http://investire.aduc.it/lettera/polizze_219226.php - INA 3FP / 3FC che rendimenti? http://investire.aduc.it/lettera/ina+3fp+3fc+che+rendimenti_219181.php - Riscatto fip per cessazione lavorativa http://investire.aduc.it/lettera/riscatto+fip+cessazione+lavorativa_219173.php - Worldcom: è tardi per i risarcimenti http://investire.aduc.it/lettera/worldcom+tardi+risarcimenti_219168.php - Investimento http://investire.aduc.it/lettera/investimento_219160.php - Polizza vita Assitalia http://investire.aduc.it/lettera/polizza+vita+assitalia_219154.php - Programmagarantito Quarzo di Postevita http://investire.aduc.it/lettera/programmagarantito+quarzo+postevita_219149.php - Rendita vitalizia da fondo pensione integrativo (COMETA) http://investire.aduc.it/lettera/rendita+vitalizia+fondo+pensione+integrativo+cometa_219138.php - Estinzione parziale finanziamento http://investire.aduc.it/lettera/estinzione+parziale+finanziamento_219124.php - Multigeo 100 plus banca fideuram http://investire.aduc.it/lettera/multigeo+100+plus+banca+fideuram_219123.php ------------------------------------------EDITORIALI 21-04-2010 14:15 Prevedere... prevedere: è impossibile, ma non sappiamo farne a meno Domenica sera (18 Aprile) ricevo un’email da un amico che lavora nel settore finanziario, e di cui ho grande stima. L’email riguarda il caso Goldman Sachs e le sue implicazioni per i mercati finanziari. Questo solo un piccolo passaggio: “... credo che i mercati (nonostante i fondamentali ok … leggi Leuthold che condivido) trasformerà questa notizia in un catalyst per una correzione (-10/15%?) ormai dovuta da parecchio tempo. In sostanza i mercati potrebbero considerare: - storia Goldman come mancanza di fiducia nel settore e paura di allargamento ad altri operatori - dubbi sulla crescita… new normal... timori sulle prossime trimestrali - enormi deficit statali accumulati - rifocalizzazione sulla Grecia…… - nube vulcanica che sta creando un danno enorme ai trasporti e di conseguenza all’economia.” Terminata la lettura, la prima reazione che ho avuto è: tutto molto ragionevole e condivisibile. Con l’amico e collega che mi ha inviato l’email condividiamo molte cose fra le quali il punto di vista secondo il quale i mercati finanziari siano sostanzialmente imprevedibili. Eppure, pur sapendo che i mercati sono imprevedibili, non riusciamo (noi, come la maggioranza di coloro che lavorano in finanza) ad esimerci dal fare previsioni. Per inciso, mentre scrivo, i mercati finanziari sembrano aver archiviato il caso Goldman Sachs dopo una mini-correzione. Indipendentemente da come evolverà il caso, questa è l’ennesima, e solo l’ultima, conferma della elevata fallibilità di tutte le previsioni sui mercati finanziari. Circa 10 anni di lavoro nel settore della finanza (e che decennio!) mi hanno insegnato una cosa prima di tutte: non fidarti mai di nessuna previsione, ma in particolar modo delle tue previsioni! Perché le proprie previsioni sono quelle più pericolose? Per il semplice fatto che sono quelle nelle quali tendiamo a dare maggiore credibilità e quindi sono più “operative”. Fare previsioni è naturale. Non possiamo farne a meno. I media che si occupano di finanza vivono grazie a questo bisogno innato dell’uomo. Ciò che dobbiamo ricordarci sempre, però, è che le previsioni (a partire dalle nostre) hanno un elevato margine di fallibilità. Per ragioni che sarebbe troppo lungo spiegare in questa sede, possiamo dimostrare matematicamente che qualunque previsione circoscritta (non la semplice: “i tassi prima o poi saliranno”, questa non è una previsione circoscritta), mediamente, ha maggiori probabilità di non realizzarsi rispetto a quelle che ha di realizzarsi. Se fare previsioni è innato, ma non dobbiamo fidarci, che fare? Da anni, ormai, utilizzo regole ferree per la costruzione e gestione dei portafogli finanziari. Regole che prescindono dall’andamento dei mercati e dal momento specifico. Spesso mi trovo ad operare in contrasto con le mie stesse previsioni. Non è importante quale regola si applica, quanto il fatto che queste regole siano coerenti, pensate avendo in mente tutti i contesti di mercato (cioè “generali ed astratte” si direbbe mutando un termine dal Diritto) e adeguate (anche da un punto di vista psicologico) all’investitore che le utilizza. Ecco un esempio banalissimo di regole per la componente obbligazionaria (per l’azionario le cose possono essere più complesse): non investiamo in nessun emittente che abbia rating inferiore all’“investiment grade” ed in nessun caso un emittente corporate può pesare in portafoglio per più del 2%. Queste regole possono apparire “grossolane” a molti investitori professionali e sicuramente sono frutto di semplice buon senso. Sono convinto, però, che in finanza sia più importante affidarsi al buon senso che non alla tecnica esasperata, e ciò proprio a causa dell’imprevedibilità dei mercati finanziari. Le regole, anche quelle di puro buon senso come quelle sopra indicate, devono offrire una qualche forma di tutela contro gli eventi imprevisti o imprevedibili. La tecnica viene dopo: ci si potrà sbizzarrire ad usare tutta la nostra tecnica per scegliere il singolo strumento. Alessandro Pedone ------------------------------------------- ARTICOLI 15-04-2010 10:25 Polizza Aviva Top Funds – Una matrioska di costi La Credem in questo periodo propone la sottoscrizione di una polizza denominata Aviva Top Funds e come sempre molti di voi ci hanno consultato per avere delucidazioni su tale prodotto. Si tratta di una classica polizza Unit Linked: è un contratto di tipo assicurativo a vita intera (primo contenitore) che a sua volta sottoscrive dei fondi/sicav (secondo contenitore) che a loro volta acquistano, a seconda della loro specializzazione, azioni, titoli di stato e obbligazioni. Ogni contenitore prevede costi di gestione: 1) La polizza Aviva Top Fund (potete trovare i dati che seguono negli allegati) ha una commissione di gestione annuale pari al 2,20% sui fondi azionari, 2% su fondi flessibili e bilanciati, 1,50% sui fondi obbligazionari e monetari. 2) I costi annui dei fondi possono variare in base al fondo scelto (per maggiori specifiche troverete il prospetto informativo sul sito del Credito Emiliano): se si decidesse di acquistare un fondo azionario specializzato america dovremmo pagare un'ulteriore serie di costi che posso essere sinteticamente quantificati con il TER (Total expence ratio) e che negli anni passati sono oscillati da un minimo del 3,06% (Blackrock US Flexible) ad un massimo del 4,07% (fondo Janus US Venture anno 2009). Se invece si optasse di acquistare fondi che investono su obbligazioni a breve termine dovrei considerare il fatto di sostenere costi annui (TER annuo) che nell'ultimi lustro hanno registrato minimi del 1,70% (Invesco Euro Reserve anno 2008) e massimi del 2,40% (Carmignac Securite' anno 2008). Quindi è vero che il costo per attivare il prodotto è di “soli” 50 euro ed e' assolutamente vero che l'investitore può recuperare i suoi soldi dopo tre anni senza pagare penali ma è altrettanto vero e decisamente importante conoscere anche i costi per la gestione della polizza e dei fondi interni. A questo punto ipotizzando una ripartizione bilanciata del patrimonio nei diversi fondi previsti, considerando che una parte delle commissioni di gestione dei fondi viene rimborsata nella polizza si puo' quantificare il costo annuo del prodotto come segue: Costo annuo della polizza: 1,85% Costo annuo (TER) dei fondi (considerando quelli meno costosi): 2,60% Totale costo annuo: 4,45% Rimborso percepito sulle commissioni di gestione dei fondi: 1,30% Costo complessivo annuo stimato dell'investimento: 3,15% Durata investimento ipotetico: 7 anni Costo complessivo per il periodo: 22,05% Da non dimenticare che il 95% dei fondi non riesce a guadagnare più del mercato. Adesso poniamoci una domanda.....perchè non costruirsi un portafoglio con “semplici” ETF? Costo annuo massimo 0,45% Costo complessivo per 7 anni di gestione 3,15% Rendimento garantito rispetto alla sottoscrizione della polizza 18,90% Ops!!!....non dimenticate che la polizza prevede un bonus fedeltà al 5° anno pari allo 0,5% del versamento iniziale. Mi piacerebbe porre una domanda al dipendente bancario Credem: “perchè una persona con dei soldi da investire dovrebbe sottoscrivere tale prodotto?” Ho pensato ad un motivo ma proprio non l'ho trovato. Allegato: Scheda prodotto Filippo Sgherri 13-04-2010 10:08 Collocamento Unicredit di obbligazioni Deutsche Bank (XS0491548870): tipico esempio di sfruttamento dell'ignoranza dei risparmiatori Dal 30 marzo al 29 aprile 2010 Unicredit sta curando il collocamento di una nuova obbligazione emessa da Deutsche Bank (ISIN: XS0491548870). Il titolo, con scadenza 4 maggio 2016, offre per i primi due anni una cedola a tasso fisso pari al 2,4% lordo, mentre per i successivi 4 anni corrisponde cedole trimestrali variabili lorde pari al tasso Euribor a 3 mesi; ciascuna cedola non potrà essere superiore al 4% (Cap). A prescindere dal fatto che già di per sé i rendimenti sono decisamente poco interessanti (anche paragonati ad obbligazioni dello stesso emittente scambiate sul mercato secondario), c’è un altro aspetto che in questo caso merita una particolare attenzione: perchè mai Unicredit invece di vendere le proprie obbligazioni colloca quelle di Deutsche Bank? Forse perché si intasca le laute commissioni di collocamento? Il costo totale dell’investimento per il sottoscrittore ammonta al 3,7%, che si compone di tre voci: Commissioni di strutturazione (0,4%), oneri relativi alla gestione del rischio di mercato per il mantenimento delle condizioni di offerta (0,4%) e commissioni per il collocamento (2,9%; questa la voce più sostanziosa ed anche quella più scandalosa!!) Ma perché dobbiamo pagare un prezzo così alto? Per che cosa? Forse per la consulenza che ci fornisce Unicredit? Peccato che se davvero di consulenza si trattasse Unicredit dovrebbe sconsigliarci la sottoscrizione di obbligazioni così onerose. Ma il punto chiave sta nel fatto che se invece di acquistarla in sottoscrizione la negoziassi sul mercato secondario, una volta terminata la fase di collocamento, questi costi non dovrei sostenerli: mi troverei quindi con la stessa obbligazione avendo risparmiato la bellezza del 3,7% (una discreta differenza!!!), corrispondente ad uno 0,6% annuo. Sullo stesso prospetto informativo è riportato (giusto perché la legge impone di farlo…) il valore prevedibile di realizzo, ossia il prezzo teorico al quale presumibilmente l’investitore potrebbe vendere le obbligazioni sul mercato, una volta terminata la fase di collocamento, ipotizzando il mantenimento delle attuali condizioni di mercato. Ebbene, tale prezzo è stimato essere pari a 94,80% del valore nominale. Considerando che il prezzo di sottoscrizione è pari al 100% del valore nominale, è evidente l'assoluta mancanza di convenienza dell’acquisto in collocamento. Un punto di merito, quantomeno dell'obbligazione in sé, (pur mantenendosi valide le considerazioni circa la sconvenienza dell'acquisto in fase di collocamento) potrebbe essere rappresentato dal fatto che dalla nota informativa salta agli occhi l'esistenza di un Floor (un tetto minimo al di sotto del quale la cedola a tasso variabile non può scendere);. Peccato che il Floor si attesti allo 0,00%... Il che significa semplicemente che la cedola non potrà mai essere negativa... Sarebbe stato il primo caso in cui un debitore per farsi prestare dei soldi chieda un interesse al creditore!!! Resta da fare un’ultima considerazione riguardo l’ipotesi di detenzione del titolo fino a scadenza. In questo caso quant’è il mio rendimento? Mi si modifica il giudizio di convenienza? Nell’ipotesi di invarianza dell’attuale Euribor a 3 mesi, che rappresenta il parametro di indicizzazione delle cedole variabili, il tasso di rendimento effettivo annuo lordo alla scadenza risulta essere pari all’1,246%. Già senza termine di paragone il giudizio di convenienza non è certo positivo, ma proviamo comunque a confrontarlo con obbligazioni di analoga scadenza dello stesso emittente, negoziate sul mercato secondario e non in collocamento. Essendo l’Obbligazione a Tasso Misto (tasso fisso per i primi due anni e poi tasso variabile), analizziamo sia una obbligazione a Tasso Fisso che una a Tasso Variabile: • • XS0465797552 Deutsche Bank tasso fisso crescente 10/16: rendimento effettivo annuo lordo a scadenza 3,45%. XS0457738176 Deutsche Bank Tasso variabile Euribor 3mesi 10/16: rendimento effettivo annuo lordo a scadenza 2,79%. Le conclusioni risultano a questo punto abbastanza ovvie: evitare l’acquisto nella fase di collocamento porta a risparmiare alte commissioni che, tra l’altro, sono del tutto ingiustificate, in quanto, a fronte del costo, non ho in contropartita alcun servizio. E allora perché mai dovrei spendere per non ricevere nulla in cambio? Giulia Coppolaro 11-04-2010 17:11 I conti di deposito non sono solo un parcheggio per la liquidità In questi anni i conti di deposito hanno avuto un indiscusso successo, tanto che sono sempre più i risparmiatori italiani che ne hanno aperto almeno uno. Conto Arancio di Ing Direct è stato certamente l’apripista, con una vasta campagna pubblicitaria sui giornali e in tv. Ora, anche in Italia, ce ne sono diversi di questi conti bancari ad alti tassi di interesse, offerti soprattutto dalle banche on-line, come CheBanca!, Ing Direct, WebSella, etc. È quasi un anno che tramite il mio sito www.bondreali.it tengo monitorati i rendimenti settimanali di questi conti e la sezione che mostra i tassi aggiornati di questi strumenti è diventata la pagina più visitata dell’intero sito, segno di un vivo interesse da parte dei lettori. Spesso i gestori e i consulenti affermano che questi conti di deposito non sono uno strumento di investimento, ma al massimo un parcheggio per la liquidità, sostanzialmente, a detta loro, un modo per tenere i soldi al sicuro a tassi relativamente bassi per poi investirli in strumenti di investimento dal più alto rendimento (sempre certo, secondo loro), atteso o incerto secondo me. Quante volte in tv, durante la crisi finanziaria e non solo, abbiamo sentito esperti vari consigliare di “stare liquidi” o “stare sulla parte breve delle curva dei tassi”, date le incerte condizioni economiche e la rischiosità di strumenti di investimento come le azioni. Bene, queste “dotte” considerazioni sono completamente prive di valore se non si specifica a chi sono riferite, cioè per quale tipo di investitore sono adatte. È un concetto che la maggioranza degli addetti ai lavori ignora o fa finta di dimenticarsi, ma che è di fondamentale importanza in campo finanziario, dove vi sono differenti fattori di rischio prezzati dagli investitori che alla fine “guidano” i rendimenti attesi dei vari strumenti finanziari. Per cui, consigliare di investire a breve termine date le cattive condizioni economico-finanziarie non ha alcun senso, se non si spiega chi sono gli investitori che dovrebbero attuare questa strategia di investimento e chi sono gli investitori che al contrario potrebbero anche non seguirla. La semplicità e l’incompletezza delle risposte date dalla maggioranza degli addetti finanziari quando vengono intervistati in tv o nei giornali lascia davvero senza parole. Sostanzialmente, chi consiglia gli investitori, ad esempio durante una recessione, di investire principalmente in bond a breve termine (BOT) o in conti di deposito o in pronti contro termine, dovrebbe anche spiegare perché questi investitori dovrebbero farlo, nello specifico capire perché questi investitori diventano più avversi ai rischi di lungo periodo degli strumenti a breve termine in un simile contesto economico. Meglio, prima di consigliare gli investitori ad attuare questa strategia di investimento, gli addetti ai lavori dovrebbero capire come cambiano durante il ciclo economico sia i rischi che gli investitori devono affrontare sia l’avversione a questi rischi. Dunque, il discorso è molto più complicato di quanto non possa sembrare. Allo stesso modo, molti risparmiatori potrebbero pensare che investire in un conto di deposito sia la cosa più semplice del mondo, tanto la procedura di apertura del conto è veloce e nella maggioranza dei casi anche in assenza di costi. Molti potrebbero pensare che un consulente che consiglia di investire una parte del patrimonio finanziario in conti di deposito non meriti la parcella (che è vero se consiglia il conto all’investitore sbagliato e nel contesto economico sbagliato), dato che la bravura del consulente dovrebbe consistere “nel giocare in borsa” o “nel far girare i soldi”, come spesso crede chi non ha molta pratica con gli investimenti e scarsa cultura finanziaria. Nulla di più sbagliato: un bravo consulente si merita la parcella anche se dovesse costruire un portafoglio finanziario per un suo cliente interamente obbligazionario, in titoli di Stato ad esempio e con una serie di strumenti ritenuti “semplici” come i conti di deposito o i pronti contro termine. Perché solo chi non ha competenza in questo campo può ritenere che investire nel mercato obbligazionario sia semplice e che la bravura di un consulente o gestore consista invece nell’acquistare e vendere azioni, opzioni o altro decine di volte al mese, con l’idea (malsana) di battere il mercato di riferimento o più spesso un indice di riferimento che ha poco senso scelto ad hoc dal consulente stesso. Gli studi accademici degli ultimi quaranta anni non dicono affatto questo, anzi. Per la maggioranza degli investitori l’acquisto e detenzione a scadenza di bond in linea con il loro orizzonte temporale è la scelta migliore e più sicura. Per esempio, molti addetti ai lavori considerano l’investimento in bond a breve termine (esempio i BOT) la scelta più sicura che un risparmiatore possa compiere. In realtà, gli studi accademici da diversi anni hanno ampiamente dimostrato che per chi ha un preciso orizzonte temporale, la strategia di rolling ad esempio annuale di bond a breve termine introduce un notevole di rischio di tasso di interesse, soprattutto in contesti economici di bassi tassi come questo che stiamo vivendo, dato che è incerto il tasso futuro dei bond a breve termine che annualmente si devono comprare seguendo una simile strategia. Per questi investitori la soluzione risk-free è invece una obbligazione con una vita residua in linea con il proprio orizzonte temporale. Per un investitore che pone la propria attenzione ai ritorni reali, cioè al netto dell’inflazione, la soluzione di investimento priva di rischio è l’acquisto e detenzione fino a scadenza di bond reali, ossia di obbligazioni indicizzate all’inflazione, non l’acquisto pluriennale di BOT con scadenza a 6 mesi o un anno. Ritornando ai conti di deposito, ritengo sbagliato considerarli solo dei “parcheggi per la liquidità”, perché questa considerazione presuppone che l’investitore a cui è indirizzata possa allungare e accorciare la durata dei propri investimenti a piacimento, che abbia cioè degli orizzonti temporali di investimento molto vaghi, tanto da far decidere al consulente di volta in volta la durata degli investimenti. I conti di deposito inoltre da molti mesi, anche grazie alle promozioni, rendono più di BOT, pronti contro termine e buoni postali a breve termine, per cui per gli investitori che più di altri avevano e hanno le caratteristiche per investire in questi strumenti a breve termine in questo contesto economico la scelta dei conti di deposito sarebbe stata ed è assolutamente una buona scelta. Considerate i BOT, i certificati di deposito e i pronti contro termine uno strumento di investimento se avete un orizzonte temporale di breve periodo? Bene, cominciate a pensare ai conti di deposito come ad un loro valido concorrente, soprattutto se si è in grado di sfruttare le varie promozione dei conti on-line. Ricordo che per la maggioranza dei conti di deposito i costi di apertura e chiusura sono nulli o comunque molto bassi. Dunque, i conti di deposito non sono solo un parcheggio per la liquidità e dunque non sono una forma di investimento sempre e comunque adatta a tutti i risparmiatori. Dipende dal loro portafoglio finanziario, dal loro capitale umano, dalla propensione al rischio, dai loro obiettivi di investimento e dai loro orizzonti temporali. Di seguito i tassi aggiornati dei conti di deposito on-line aggiornati settimanalmente nel mio sito. Conti di deposito Conto arancio interessi base Conto arancio interessi base + promozione Conto arancio interessi base + promozione + apertura conto corrente Conto arancio +: 3 mesi e > 5.000 € Conto arancio +: 3 mesi e > 50.000 € Conto arancio +: 3 mesi e > 100.000 € Conto arancio +: 6 mesi e > 5.000 € Conto arancio +: 6 mesi e > 50.000 € Conto arancio +: 6 mesi e > 100.000 € Conto arancio +: 9 mesi e > 5.000 € Conto arancio +: 9 mesi e > 50.000 € Conto arancio +: 9 mesi e > 100.000 € Conto arancio +: 12 mesi e > 5.000 € Conto arancio +: 12 mesi e > 50.000 € Conto arancio +: 12 mesi e > 100.000 € CheBanca! Interessi base CheBanca! Interessi subito: 3 mesi CheBanca! Interessi subito: 6 mesi CheBanca! Interessi subito: 12 mesi contoconto.it Banca Carige IWBank: IWPower deposito WebSella.it deposito: 3 mesi WebSella.it deposito: 6 mesi WebSella.it deposito: 12 mesi Conto rendimax Conto rendimax vincolato 6 mesi Rend. nominale lordo (%) 1,50 2,50 2,75 1,55 1,60 1,60 1,60 1,65 1,75 1,65 1,75 1,90 1,80 2,20 2,60 1,00 1,50 2,00 2,50 1,85 1,00 1,50 2,00 2,50 2,26 2,75 Conto rendimax vincolato 12 mesi Conto Extra Sparkasse Conto SparTIME Conto Webank: 3 mesi Conto Webank: 6 mesi Conto Webank: 12 mesi Conto Santander Conto Santander time deposit: 6 mesi Conto Santander time deposit: 12 mesi 3,00 1,59 1,75 1,70 2,00 2,50 2,50 2,75 3,00 Nicola Zanella si occupa di ricerca finanziaria. Ha fondato il sito www.bondreali.it. I suoi interessi di ricerca sono: la teoria dei mercati efficienti, la finanza comportamentale, l’equity premium e l’equity premium puzzle, la prevedibilità delle serie azionarie, l’effetto di diversificazione temporale delle azioni, l’asset allocation e le obbligazioni indicizzate all’inflazione. Può essere contattato all’indirizzo E-mail: n.zanella (c-h-i-o-c-c-i-o-l-a) aduc (p-u-n-t-o) it, oppure usando la form Nicola Zanella 10-04-2010 10:10 Tango Bond: attendiamo l'ok della Consob E' stato depositato presso la Consob, da parte del Governo argentino, il prospetto di offerta pubblica di scambio relativo ai vecchi bond caduti in default e non apportati alla precedente offerta. Al momento abbiamo solo informazioni di stampa che parlano di un taglio dei due terzi circa del valore di bond. La struttura dell'offerta (ed anche le cifre) dovrebbe essere molto simile alla precedente proposta. Prima di fare le nostre valutazioni attendiamo di leggere il documento ufficiale. L'ok della Consob dovrebbe essere questione di poche settimane. ------------------------------------------NOTIZIE 21-04-2010 09:13 I 'segreti' bancari E’ da poco disponibile in libreria un libro che tratta un argomento decisamente affine alle tematiche di Investire Informati: "I segreti bancari", edito dalla CSA EDITRICE. Il libro riflette il punto di vista di un bancario “pentito” (per così dire) che, in veste anonima, ha deciso di romanzare ciò che avviene dietro uno sportello (e dentro i nostri conti correnti!). Utilizzando un linguaggio spesso ironico e sempre comprensibile anche ai non addetti ai lavori, lo scrittore che si cela dietro lo pseudonimo di Giacomo Saver, ci mostra l'altra faccia del banchiere, quella del venditore senza scrupoli che, a nostre spese, fa lievitare i conti dell'azienda per cui lavora. Editore: CSA Editrice Codice ISBN: 978-88-96703-09-0 Titolo: I ‘SEGRETI’ BANCARI Sottotitolo: La Guida semplice e indispensabile ‘per non farti ingannare’ da banche e consulenti finanziari Collana: IL PORTAFOGLIO Anno di Edizione: 02-04-2010 Numero di pagine: 104 Prezzo: 15,00 euro 20-04-2010 13:54 Crack Parmalat. Tanzi: non e' stata una grande truffa... Nonostante le migliaia di risparmiatori beffati dai bond spazzatura, Parmalat 'non era e non ha mai voluto essere una grande truffa'. E' quanto ha sostenuto l'ex patron del gruppo alimentare di Collecchio, Calisto Tanzi, durante le dichiarazioni spontanee rese davanti alla Corte d'appello di Milano per il secondo grado di un processo che, in primo grado, lo aveva visto condannato a 10 anni di reclusione. Per Tanzi 'la storia di Parmalat e' indissolubilmente legata alla mia persona e di questo mi sono assunto e mi assumo ogni responsabilita''. Le responsabilita' di quanto accaduto, secondo Tanzi, sono tutte delle banche: 'Desidero ribadire con fermezza che soltanto la consapevolezza che mi derivava dagli elementi che ho piu' volte indicato della conoscenza da parte degli istituti di credito delle reali condizioni finanziarie del gruppo Parmalat, mi ha indotto a continuare in un'attivita', commettendo un errore di valutazione, che avrebbe invece richiesto un deciso intervento di ripianamento'. Sono stati dunque i colossi bancari ad emettere i bond spazzatura che hanno beffato migliaia di risparmiatori: 'Certamente - ha detto Tanzi a questo proposito - gli istituti di credito finanziatori hanno contribuito e alcune volte ideato, facendosene promotori, quali aspetti dei finanziamenti dei loro interessi celare al mercato, e in che modo'. Cio' non toglie le sue responsabilita': 'Io ammetto oggi con estrema umilta' di aver fatto errori'. 'Errori gestionali ed errori umani', che coinvolgono 'affetti famiglia, equivoci, fraintendimenti, drammi umani e personali'. Tanzi rifiuta l'etichetta di 'vittima', ma tiene a precisare che 'non sono certo e solo un truffatore. Sono un uomo piu' che mai solo, schiacciato da una vicenda enorme ma ancora tenacemente aggrappato ad una fede e alla speranza'. 20-04-2010 10:16 Tassi usurai: sentenza della Cassazione facilita la condanna delle banche La Cassazione con la sentenza n.12028/2009, depositata nei giorni scorsi, ha sancito definitivamente che per valutare se il costo di un finanziamento e' usuraio, deve essere inclusa nei conteggi anche la commissione di massimo scoperto. Una onere che prima, grazie ad una interpretazione ambigua di Banca d'Italia, non era immediatamente considerata. Con questa sentenza i procedimenti in corso e quelli di nuova attivazione tra banche e clienti avranno uno svolgimento più certo, in quanto molte cause intentate da persone fisiche o aziende contro le banche, accusate di 'usura', vertevano proprio attorno all'inclusione o meno della commissione di massimo scoperto nei conteggi. Solo dall'estate scorsa sono stati modificati i conteggi per i tassi soglia. Sulla commissione di massimo scoperto, continuano i 'giochetti' delle banche: eliminata per legge, salvo essere 'reintrodotta' con altro nome dagli istituti di credito. 20-04-2010 10:10 Pratiche commerciali scorrette: l'Antitrust risponderà ai consumatori anche tramite mail Entro breve l'Autorita' Antitrust rispondera' anche via email alle segnalazioni dei consumatori su pratiche commerciali scorrette, pubblicità ingannevole e occulta, fino a ora possibili solo attraverso il numero verde. E' quanto ha annunciato il presidente dell'Autorita' Antonio Catricala' intervenendo alle 'conversazioni di economia' organizzate da Universita' Bocconi e Corriere della Sera. Catricala' ha spiegato che a fornire risposta alle mail sara' il call center dell'Antitrust che provvedera' anche a informare il consumatore a quale ente, ufficio pubblico di pertinenza e' stata inoltrata la pratica e, nel caso dell'Autorita', quale direzione. 'L'obiettivo e' quello di dare un segnale ai consumatori - ha detto - che oltre le associazioni c'e' un'autorita' che ha nel Dna la loro tutela'. 13-04-2010 11:31 Tango bond. Tribunale Piacenza: banca deve risarcire due investitori 'non sprovveduti' Il tribunale di Piacenza ha riconosciuto un risarcimento record a due imprenditori che erano stati 'spinti' dalla banca Popolare di Vicenza ad investire in obbligazioni argentina. La cifra accordata dal tribunale e' superiore ai 400 mila euro investiti nel 2001 nei bond del Paese sudamericano poi fallito finanziariamente. Oltre al riconoscimento di ben 180 mila euro in piu' rispetto all'investimento iniziale, l'importanza della sentenza risiede nella tipologia degli investitori. Che non erano due pivellini, tanto meno anziani facile preda degli impiegati postali. Erano investitori avveduti. Cio' nonostante i giudici hanno riscontrato le gravi carenze informative dalla banca, condannandola. Alla sentenza e' stato presentato appello. 10-04-2010 10:53 Carte di pagamento e tassi usurai: anche Fiditalia nel mirino di Banca d'Italia C'e' anche Fiditalia, societa' del gruppo francese Societe Generale, tra gli intermediari finanziari finiti tra le maglie delle ispezioni della Vigilanza della Banca d'Italia dopo American Express e Diners Club. Societa' che si sono viste bloccare nuove operazioni con la clientela. Nel caso di Fiditalia il blocco, si legge nel Bollettino di Vigilanza di via Nazionale, riguarda una delle carte di credito emesse (Eureka), l'erogazione di prestiti personali per una tipologia di contratto, nonche' la distribuzione di prodotti creditizi attraverso la piattaforma telefonica. La delibera del Direttorio guidato dal Governatore, Mario Draghi, risale allo scorso 29 ottobre. Un mese prima la Banca d'Italia aveva addirittura imposto alla societa' del gruppo Societe Generale il divieto totale di intraprendere nuove operazioni "in considerazione della gravita' delle inosservanze rilevate nel corso degli accertamenti ispettivi". La seconda delibera, quindi, ha parzialmente revocato i divieti. Tra quelli ancora vigenti, stando ai documenti ufficiali di via Nazionale, c'e' anche quello di abbinare prodotti assicurativi a finanziamenti di importi pari o inferiore a 2mila euro e di durata pari o inferiore a 18mesi. Per i prodotti assicurativi, inoltre, Fiditalia dovra' ridurre l'onerosita' per la clientela nonche' dare adeguata informativa dell'eventuale non obbligatorieta' ai fini dell'ottenimento del credito". 09-04-2010 12:10 Carte di pagamento e tassi usurai: sospese emissioni di American Express e Diners La Banca D'Italia ha sospeso l'emissione di nuove carte dell'American Express nel nostro paese. Lo stop, che scattera' dal 12 aprile, e' stato imposto da un provvedimento della vigilanza di Via Nazionale che blocca l'espansione verso nuovi clienti ma non tocca l'operativita' delle carte esistenti. Si tratta, spiegano a Palazzo Koch, di "un atto dovuto" in quanto l'intermediario non si e' dimostrato in grado "di rispettare norme imperative di legge in materia di usura, antiriciclaggio e trasparenza". Il provvedimento e' stato emanato anche a seguito di alcuni controlli sollecitati dalla procura di Trani. In particolare, l'inchiesta aperta dai magistrati pugliesi, su esposto di alcune associazioni dei consumatori, riguarda le modalita' di calcolo degli interessi sulle carte revolving. Nel settembre scorso, per ragioni parzialmente diverse da quelle che hanno interessato American express, Banca d'Italia ha bloccato l'emissione anche di nuove carte Diners. Lo conferma la societa' ed emerge dalla pubblicazione del Bollettino di vigilanza di Bankitalia. 08-04-2010 14:40 Consumi, propensione al risparmio e investimenti delle famiglie. Istat: in calo a fine 2009 Nell'ultima parte dell'anno passato le famiglie hanno risparmiato di e consumato di meno, rispetto all'ultimo trimestre 2008. In calo anche il reddito disponibile e gli investimenti. E' la sintesi dei dati trimestrali Istat. Nel quarto trimestre del 2009 la propensione al risparmio delle famiglie (definita dal rapporto tra il risparmio lordo delle famiglie e il loro reddito disponibile) è stata pari al 14,0 per cento, come nel trimestre precedente. La riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2008 è stata pari a 0,7 punti percentuali. Nel quarto trimestre 2009, infatti, il reddito disponibile delle famiglie è diminuito dello 0,2 per cento in valori correnti rispetto al trimestre precedente mentre la spesa delle famiglie per consumi finali si è ridotta dello 0,1 per cento. Nell’ultimo trimestre del 2009 il reddito disponibile delle famiglie in valori correnti è diminuito del 2,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008 mentre la spesa delle famiglie si è ridotta dell’1,9 per cento. Inoltre, il potere di acquisto delle famiglie (cioè il reddito disponibile delle famiglie in termini reali) è diminuito dello 0,2 per cento rispetto al trimestre precedente e del 2,6 per cento rispetto a quello corrispondente. E’ proseguita poi la flessione del tasso di investimento delle famiglie (definito dal rapporto tra gli investimenti fissi lordi delle famiglie, che comprendono gli acquisti di abitazioni e gli investimenti strumentali delle piccole imprese classificate nel settore, e il loro reddito disponibile lordo) che nel quarto trimestre 2009 si è attestato all’8,8 per cento, 0,2 punti percentuali in meno rispetto al trimestre precedente, risentendo di una riduzione degli investimenti (meno 2,2 per cento) molto superiore a quella del reddito disponibile (meno 0,2 per cento). Nel quarto trimestre 2009 il tasso di investimento delle famiglie si è ridotto di 0,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2008. ------------------------------------------LETTERE 21-04-2010 00:00 Barclaycard: rimborso da chiusura carta di credito per un rimborso ho dovuto mandare il seguente fax e se per favore mi potete dire se ho fatto bene e se devo continuare con quanto scritto grazie. xxxxxxxxxxx Gentile Associazione, mi dispiace dire che sono stata (e lo sono tuttora) vittima di una persecuzione da parte del servizio rimborso credito della vostra associazione. Questa è la mia storia che da premettere dura, come gia sapete dalle registrazioni telefoniche del vostro servizio da piu' di due mesi,brevemente vorrei dire questo: nel dicembre 2009 vengo contato telefonicamente da un funzionario Barclaycard-Citibank International PLC/Citibank International PLC-Barclaycard che mi dice che per motivi commerciali della Barclaycard-Citibank International PLC/Citibank International PLC-Barclaycard ero stato scelto come tanti altri per la chiusura anticipata della mia carta citibank xxxxxxx dopo un discorso telefonico che devo dire che e' stato molto cordiale abbiamo concordato la rateizzazione della somma a mio debito. Circa 15-25 giorni vengo contattato dalla mia banca dove ho un conto in essere e mi viene detto che e' stata addebitata una somma da parte di Barclaycard-Citibank International PLC/Citibank International PLCBarclaycard inerente al mio debito che pensavo rateizzato da precedente accordo telefonico. Visto l accaduto telefono al numero verde di Barclaycard-Citibank International PLC/Citibank International PLC-Barclaycard chiedendo se la somma era stata ricevuta e se io dovevo altro o il mio rapporto finiva,confermandomi che nulla piu dovevo terminavo la chiamata. Dopo qualche giorno controllo online il mio ex ormai rapporto con Barclaycard-Citibank International PLC/Citibank International PLC-Barclaycard e mi accorgo dalle somme date/conteggiate che io sono a credito di circa 200 euro. Precisando "che sono sempre stato io a chiamare Barclaycard-Citibank International PLC/Citibank International PLC-Barclaycard telefonicamente e non Barclaycard-Citibank International PLC/Citibank International PLC-Barclaycard a me". Sempre telefonicamente contatto Barclaycard-Citibank International PLC/Citibank International PLCBarclaycard chiedendo quando mi sarebbe stato rimborsato il mio credito mi viene risposto a differenza delle precedenti cordiali telefonate (come sempre registrato e in vostro e non in mio purtroppo possesso) che non ero l'unico a cui Barclaycard-Citibank International PLC/Citibank International PLC-Barclaycard doveva dei rimborsi e che al piu' presto mi sarebbe arrivato. Passano giorni,settimane; tre mesi circa dal dicembre 2009 e ormai moralmente e patrimonialmente deluso,e non per la ridicola cifra che devo "spero" ricevere ; mi decido a contattare nuovamente Barclaycard-Citibank International PLC/Citibank International PLCBarclaycard e anche questa volta mi viene detto che entro 10-15 giorni finalmente avrei ricevuto il rimborso. Per l'ultima volta contatto Barclaycard-Citibank International PLC/Citibank International PLC-Barclaycard dopo 20 giorni e sempre mi viene detto che entro 10 al massimo 13 giorni avrei ricevuto il rimborso. Nel mese di aprile 2010 vengo contattato da una cordialissima e gentile signora da parte della vostra associazione che mi dice che finalmente era l'ultima telefonata e che entro (nuovamente) ormai consueti 10 al massimo 13 giorni avrei ricevuto il mio rimborso, cosa che mi ha infastidito non poco visto,che come detto, che nelle precedenti telefonate sono stato preso in giro, umiliato,moralmente e patrimonialmente deluso, che voglio ancora precisare non per la ridicola cifra. Se mi permettete e gradirei avere risposta a questa domanda che non credo sia l'unico a porgermi: Quando io per motivi non voluti ritardavo il pagamento della mia rata mensile mi veniva addebitato una penale piu' interessi perche quando siete voi in difetto non date il dovuto piu penale/interessi?. Tutto quanto scritto sopra e' documentato come gia scritto dalle registrazioni telefoniche che purtroppo non sono in mio possesso ma di Barclaycard-Citibank International PLC/Citibank International PLC-Barclaycard e non posso averle come mia richiesta telefonica. Concludendo volevo sapere se ho qualche diritto al riguardo o devo sopportare passivamente questo sopruso sicuramente mi rispondereste di si ed e' per questo che e' mia intenzione oltre al reclamo scritto di fare La messa in mora con diffida ad adempiere. Mi dispiace che questa situazione sia accaduta a me ma ripeto mi sento preso in giro, umiliato,moralmente e patrimonialmente deluso e gradirei almeno avere una risposta a questo. A questo fax al numero 0254153222 seguira' lettera con raccomandata/ricevuta di ritorno. Giovanni, da Palermo (PA) Risposta: La ringraziamo della lettera che ci ha inviato per conoscenza e che pubblichiamo su Cara Aduc. Se ancora in tempo, le consigliamo di asciugare la comunicazione (inutile ribadire piu' volte i medesimi concetti) e strutturare la raccomandata ar a mo' di messa in mora: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php ------------------21-04-2010 00:00 Commissione sul fido anche se non lo usi Spett. ADUC mi sono accorto solo in questi giorni che la mia Banca Toscana ogni trimestre mi preleva la commissione per il fido anche se non ricordo di avere avuto delle comunicazioni specifiche. E' corretto pagare anche se non si usa il fido, e così tanto? Cosa posso fare per le cifre pregresse addebitate anche se non ho dato specifico assenso? Grazie Arturo, da Figline Valdarno (FI) Risposta: Secondo noi sono illegittime: http://investire.aduc.it/comunicato/commissione+massimo+scoperto+conti+bancari+lettera_16267.php http://www.aduc.it/comunicato/commissione+massimo+scoperto+illegale+come_15895.php http://www.investire.aduc.it/comunicato/commissione+massimo+scoperto+antitrust+conferma_16868.php ------------------21-04-2010 00:00 BANCA mutuo Gentilissima ADUC, sono qui a chiedervi come muovermi su una controversia bancaria. 2 anni fa,nel dicembre del 2008, ho stipulato un muto ipotecario x comprare 1 appartamneto, con la Banca UNIPOL, ora UGF BANCA, della durata di 30 anni. Il tipo di muto contrattato era un variabile 5+5, ovvero un variabile, dove ogni 5 anni potevo scegliere il tasso di interesse da applicare. X la partenza, cioè x i primi 5 anni, avevo scelto il rateo con tasso fisso, con un rata complessiva di 729,99€ mensili. A gennaio e febbraio 2010, mi sono arrivai i cedolini dell'avvenuto pagamento del mutuo con una cifra che non corrispondeva a quella pattuite cioè di 523,20€. I dati del mutuo corrispondono (numero di mutuo, capitale residuo ecc)ma la cifra non collima!Ho chiesto immediatamente spiegazioni alla mia banca e mi risponde che x una migrazione dati da un sistema informatico ad uno nuovo, si sono verificati degli errori e che avrebbero provveduto in breve tempo, a rimettere a posto le cose. A fine marzo scorso, mi viene pagato un rateo di di 1388,84€.. la rata di 729,99€ + la differenza mancante dei ratei di gennaio e febbraio + "altro". Vado a chiedere spiegazioni mi si risponde che x mettere a posto le cose io ho DOVUTO PAGARE DEGLI INTERESSI AGGIUNTIVI X MANCATO PAGAMENTO DI QUELLI NON RISCOSSI, e che xò, nel frattempo questi 2 ratei di cifra inferiore alla consueta, erano MAGICAMENTE passati DA un rateo FISSO A uno variabile (????) e che io avevo pagato + capitale rispetto alle rate precedenti e che quindi mi hanno steso un nuovo piano d'ammortamento del mutuo, cosi mettevano a posto l'errore, passando da un rateo di 729,99€ ad uno di 728€ e rotti e di nuovo al tasso da me scelto nel dicembre 2008! A casa mia 729,99€ -523,20 fa 206,790 x 2 mesi di "Latenza" + la rata di729,99€ dovuta a marzo, il totale fa 1143,57€ e non 1388,84€! Io mi sono rifiutata di avere a titolo di rimborso forfettario oltre alle scuse dalla banca,50€ sul conto xchè se le accettavo mi mettevano zitta, ma io mi sento presa fortemente x i fondelli! Come può un muto a reteo fisso passare x un errore informatico a variabile e io dover pagare di prima persona l'errore informatico BANCARIO????Ho chiesto se esisteva un'assicurazione d a parte della banca a cui fare ricorso, ma mi è stato risposto negativamente! Io non riesco a capire:i soldi nel conto c'erano.... se c'è stato un errore, sono loro che devono pagare, non io, GIUSTO???? E poi: se non ho firmato nulla x il cambio del tasso (cosa x la quale avrei dovuto pagare un atto notarile) xchè loro si sono AUTOAUTORIZZATI a farlo e oltretutto rifarmi il piano d'ammortamento??? Se è un errore loro, non vedo xchè devo PAGARE IO, e oltretutto se ero io a sbagliare mi puntavano il mitra con i tassi di mora... loro sono sempre SALVI? Preciso che non sono l'unica cliente con quel tipo di mutuo che ha avuto il problema... ma molti! MI unisco al coro di lamentele o c'è altro che posso fare? Grazie iN FEDE Maria Chiara, da Scandiano (RE) Risposta: lei deve fare una comunicazione scritta alla banca in cui chiede chiarimento riguardo a quanto accaduto. Soprattutto deve chiedere che le vengano spiegate per iscritto le modalità di calcolo della storni e dei riaddebiti che le hanno fatto, anche con riguardo alla nuova rata. Lei ha diritto di conoscere esattamente cosa è accaduto e la banca ha l'obbligo di darle tutte le informazioni necessarie. Faccia una raccomandata con avviso di ricevimento e gli dia un termine di 30 giorni per rispondere. Ha risposto Roberto Cappiello ------------------20-04-2010 00:00 Promessa scritta del venditore Finanzas Forex Ho investito nella società Finanzas Forex che, come ben sapete, si è rivelata essere una truffa. Al momento dell'investimento ho fatto firmare una scrittura privata al mio sponsor nella quale si assicurava il rimborso da parte sua (euro 3.250) in caso l'investimento si rivelasse una truffa. Vorrei sapere a quale giudice (ordinario o di pace) mi dovrei rivolgere in caso di necessità. Inoltre vorrei sapere se consigliate di rivolgermi ad un avvocato oppure di sbrigare le pratiche da solo. Filippo, da Forlì Risposta: Prima di tutto, provi personalmente col venditore. Il fatto che aver venduto quel "sistema di investimento" (si fa per dire) abbia costituito un reato penale potrebbe indurlo a risarcire per evitare guai peggiori. Il Giudice di Pace è competente per questioni di importo fino a cinquemila euro. Non occorre l'avvocato fino a 516,46 euro o anche per un valore superiore se si è autorizzati dal Giudice di Pace in base alla natura ed entità della causa. ------------------20-04-2010 00:00 Tentativo di phishing via mail In questi giorni ho ricevuto questa mail da parte di poste italiane. Gentile Cliente, Vi informiamo che è disponibile on-line il suo estratto conto (riferito al codice del rapporto (xxxxxxxx): potra' consultarlo, stamparlo e salvarlo sul suo PC per creare un suo archivio personalizzato. Le ricordiamo che ogni estratto conto rimane in linea fino al terzo mese successivo all'emissione. Accedi ai servizi online di Poste Italiane Grazie ancora per aver scelto i servizi on-line di Poste Italiane. I migliori saluti. Servizio Clienti Poste Italiane Remo, da Brembate Sopra (BG) Risposta: E' infatti un caso di phishing. Occorre ricordare sempre che per accedere ai servizi on line di banche, poste, assicurazioni, società di carte di credito, ecc. non occorre mai passare per i link che sono contenuti nelle mail. Spesso il mittente delle mail pare quello originale, ma modificarlo è semplicissimo. Bisogna sempre "recarsi di persona" nel sito web per accedervi, quindi, senza utilizzare le mail che pervengono. ------------------20-04-2010 00:00 Ducato: la finanziaria che rifinanzia senza consenso Buonasera, tre anni fa ho richiesto un finanziamento di 25000 euro con maxirata di 18900 euro per l'acquisto di un auto. A luglio 2009, otto mesi prima della scadenza della maxirata, ricevo, da parte loro, una lettera che mi diceva che, qualora avessi voluto rifinanziare la maxirata, avrei dovuto contattare la Ducato con un certo anticipo. Io non la contattai, considerando implicito il silenzio-assenso alla maxirata, poichè era il contratto che avevo stipulato. Alla naturale scadenza, invece, la banca parte in autonomo con il rifinanziamento. Quando me ne sono accorto, ho subito contattato il call center chiedendo lumi ed esprimendo la mia volontà di pagare la maxirata come pattuito anzichè il rifinanziamento. Allora mi viene dato il loro iban sul quale versare i 18308 euro residui (la cifra me l'ha data l'operatore), poichè una rata era già andata in pagamento. Fin qui, tutto bene. Invece no! Infatti pochi giorni dopo il mio pagamento, mi giunge una lettera della finanziaria che mi richiedeva l'ulteriore pagamento di 908 euro perchè la cifra da me pagata non era sufficiente, in quanto, essendo partito il rifinanziamento era (per loro) una estinzione anticipata, non una maxirata. Cosa posso fare per non farmi "rubare" questi soldi? E' chiaro che io non ho mai dato il consenso nè tantomeno chiesto il rifinanziamento. Cordiali saluti e grazie Luca, da Agrigento Risposta: ci stanno marciando. Per precauzione, legga il contratto originario, e poi si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php in cui non solo richiede una definitiva liberatoria, ma pure un congruo risarcimento danni. La lettera inviata e' ambigua, ma non puo', come ha scritto, essere considerata una revisione contrattuale, quindi ci vada giu' duro con la richiesta di risarcimento. Inoltre, denunci la condotta commerciale scorretta all'Antitrust http://www.agcm.it ------------------16-04-2010 00:00 Riscatto per disoccupazione di Postaprevidenza Valore Salve, sono titolare del fondo di previdenzavalore delle poste,pensione integrativa, mi trovo da 3 mesi ad essere disoccupato, ed ho deciso il RISCATTO TOTALE della polizza, per ciò che dice il decreto leg.124/93 art.10,(riscatto totale senza vincoli temporali se sussiste cassazione lavorativa) mi hanno risposto che secondo l'art.252 devo avere almeno 48 mesi di disoccupazione e quindi non posso riscattare i miei soldi investiti a partire dall'ottobre 2005. Ma di ciò non è scritto niente nella contratto cui ho firmato.., posso avere un vostro parere? Giovanni, da Mazara Del Vallo (TP) Risposta: Il riscatto totale per la perdita dei requisiti di partecipazione è possibile solo nelle forme di previdenza collettive e solo se il loro statuto o regolamento lo permette. Ciò è stabilito dalla legge. Nel caso delle forme individuali di previdenza come quella che possiede, quindi, è possibile riscattare il 50% della posizione dopo dodici mesi di disoccupazione mentre il riscatto totale è possibile solo dopo quarantotto mesi. ------------------16-04-2010 00:00 Assicurazione vita Salve, vorrei sapere se Vi risulta possibile estinguere in anticipo un' assicurazione sulla vita stipulata 12 anni fa con scadenza contrattuale tra altri 8 anni senza penali, versando il residuo delle rate. In altri termini, posso versare le restanti 96 rate in un' unica soluzione e successivamente, pensavo un mese circa dopo, riscuotere la somma maturata? Tale somma poi sarà quella pattuita alla scadenza del 2018? Giorgio, da Nardò (LE) Risposta: il pagamento anticipato delle annualità è previsto, ed è anche applicabile uno sconto se il frazionamento del premio e mensile, tuttavia riguardo all'ipotesi da lei fatta, ritengo che non sia percorribile. Pagando infatti le restanti annualità rimarrebbe comunque in essere un contratto che garantisce determinate prestazioni assicurative in caso di vita o di morte alla scadenza. Di conseguenza si tratterà sempre di un riscatto anticipato. Dato che non mi pare di capire sia una questione di soldi che servono, ritengo più corrette o la soluzione della sospensione (mandando in riduzione la polizza ) incasserà il dovuto a scadenza e intanto avrà anche uh minimo di copertura assicurativa a favore di eventuali beneficiari, oppure, se le coperture assicurative sono necessarie per tutelare delle persone care, continui a versare (gode anche della detraibilità del 19% fino ai vecchi due milioni e mezzo di lire Ha risposto Roberto Cappiello ------------------16-04-2010 00:00 Competenze di liquidazione del conto corrente Ho un c.c. abbastanza semplice con spese annuali fisse da parametri standard(in totale non superano i 50€ l'anno) però ho notato delle cosiddette "COMPETENZE LIQUIDAZIONE" che complessivamente si aggirano a quasi 80€ annui, calcolando che non ho più di un paio di migliaia di € sul conto da premettere che non chiedo ne fidi ne tutto il resto dalla banca, e sono spese trimestrali Silvio, da Bari (BA) Risposta: Le spese sono legittime se previste dalle condizioni contrattuali, certamente ci sono conti correnti molto più economici, sia via web sia in agenzia. Se ha un canone di 50 euro e le spese sono di 80, nella voce sono compresi anche altri costi che deve verificare. ------------------16-04-2010 00:00 Obbligazioni General Motors in default Detengo presso una Banca di due obbligazioni "in default" General Motors, una in dollari e una in euro. L'insinuazione al passivo, relativamente all'obbligazione in dollari è stato curata dal debenture trustee, mentre per quella in euro è stata curata da Banca Generali su mia richiesta. Vorrei trasferire i due titoli citati insieme ad altri presso un nuovo intermediario: secondo ADUC (lo letto alcune vostre risposte sul punto) il trasferimento non è possibile ("i titoli sono bloccati"),a parere invece del nuovo intermediario nulla osta circa il trasferimento, trasferimento che non compromette il rimborso. A parere del nuovo intermediario, infatti "secondo la normativa americana, la Corte fallimentare degli Stati Uniti ha manifestato la volonta' di procedere con la ripartizione dell'attivo in favore degli obbligazionisti tramite i clearing system, prescindendo pertanto dall'effettiva insinuazione al passivo e dalla movimentazione dei titoli dopo l'insinuazione e prima della ripartizione degli attivi." Domanda: il mio nuovo intermediario mi ha detto una cosa non corretta? Pertanto, vi chiedo conferma -se il trasferimento può essere effettuato -se il trasferimento non compromette il rimborso Giovanni, da Lequile (LE) Risposta: La risposta della banca è corretta, fortunatamente hanno adottato una soluzione logica e saggia, che evita costi e disguidi a tutti. I titoli sono liberamente trasferibili e le liquidazioni avverranno a mezzo i sistemi di gestione accentrata. ------------------- 16-04-2010 00:00 Assicurazione su mutuo buona sera, ho ricevuto venerdì la conferma della delibera per l'erogazione del mutuo. avevamo chiesto alla banca di darci informazioni circa la possibilità di fare un'assicurazione totale sul ns immobile (acquistato con un finanziamento di 160.000€) nel primo incontro su una copertura del valore totale del mutuo l'assicurazione che loro chiamano GARANZIA GENWORTH costava 13.850€. non è eccessiva? consigliate di guardare anche altre soluzioni? di che tipo? se decidiamo per questa (abbassando il valore su 110.000€) consigliate un finanziamento anche sull'assicurazione? si recupera qualcosa nel 730 solo in questo caso o anche se si paga tutto subito? la banca propone agevolazioni sullo spread ne caso di pagamento immediato, lo consigliate? grazie Mariapaola, da Brescia (BS) Risposta: la polizza vi è stata proposta come obbligatoria o facoltativa? Dal premio ritengo che si tratti di una polizza CPI Credit Protection Insurance, che copre contro una serie di rischi fra cui quello di perdita del posto di lavoro . Le domande che vi dovete fare sono: ci serve? Per quanto tempo ci copre? E' proprio necessaria? Quanto è l'agevolazione sullo spread che la banca ci propone? A quanto equivale in termini di minor costo per interessi? C'è un'altra banca che potrebbe offrirmelo a condizioni più convenienti? Ecc. Dovete chiedere la consulenza vera. Ha risposto Roberto Cappiello ------------------16-04-2010 00:00 Mutui Buongiorno. Desideravo avere una informazione sui mutui, trovandomi a valutare l’acquisto della casa in cui sono in affitto da quasi dieci anni. Specifico che si tratterebbe della prima casa. Per un prestito di 35.000,00 euro mi sono informata sia presso la mia banca, la Unicredit, che presso la Monte dei Paschi. La Unicredit mi ha fatto queste due proposte (non ho ancora un preventivo scritto): - mutuo di 10 anni, a tasso fisso – rata da 325 euro al mese. Il tasso di interesse credo si aggiri attorno al 6,5% - mutuo di 15 anni, a tasso fisso – rata da 230 euro al mese. Stesso tasso di interesse. La Monte dei Paschi mi ha proposto un mutuo con tasso variabile. Lo chiamano mutuo col CAP e il tasso di interesse non supererà mai il 5,5%. - per un mutuo di 10 anni la rata potrebbe oscillare dai 330 ai 380 euro al mese - per un mutuo di 15 anni la rata oscillerebbe tra 230 e i 280 euro al mese. Potreste aiutarmi a valutare queste due proposte? Cordiali saluti Laila, da Ostiglia (MN) Risposta: 35000 euro di mutuo a tasso fisso a 15 anni con uno spread dell'1,5% (tasso 5,2%) corrispondono ad una rata di 280,50 euro; a 10 anni con lo stesso spread una rata di 367,82 euro. Nel suo caso si può trovare di meglio dell'1,5% di spread se è lavoratrice dipendente 0a tempo indeterminato. A tasso variabile, con uno spread dell'1,35 % sull'euribor a tre mesi avrebbe una rata di 322 euro a 10 anni e di 225 euro a 15 anni. Stia attenta perchè l'euribor base usato da MPS è l'euribor mensile (=0,41% e non 0,65%) il tasso è uguale ma lo spread è più alto. Sono considerazioni che meriterebbero delle riflessioni per capire le molteplici variabili di cui bisogna tener conto nei raffronti delle varie proposte. In ogni caso in questa circostanza lei deve guardare lo spread prima di tutto. La scelta fra fisso e variabile dipende da quanto guadagna mensilmente e fino a che importo è in grado di sostenere eventuali aumenti. Le sconsiglio il variabile con Cap di MPS. Ha risposto Roberto Cappiello ------------------16-04-2010 00:00 Polizza Ina Valore Attivo annua e Attiva più polizza tariffa 03FI.data polizza 30/06/1999 durata 25 anni scadenza 30/06/2024. Vorrei sapere se e' vero, che sospendendo i pagamenti dei premi dopo la metà degli anni di durata della polizza, (quindi nel mio caso tra 2 anni e 1/2 ) e la voglio riscattare ricevo quanto ho versato, ma senza interessi. Paolo, da Monza (MI) Risposta: Dipende dalle condizioni di polizza, non si può quindi rispondere. Quello che riporta è ciò che viene spesso detto, ovviamente solo a parole, da chi le polizze le vende. Comunque sia, non si tratta di distinguere "capitale" ed "interessi": il punto è che queste polizze presentano una enorme incidenza di costi, i quali mangiano gran parte del rendimento. Ed ecco come mai il cliente può trovarsi ancora in perdita in conto capitale per una polizza accesa ben undici anni fa. ------------------16-04-2010 00:00 Ergo Previdenza e la tassazione del riscatto di un FIP Buongiorno a tutti, sono Antonio Tonini e le gradirei una gentile consulenza per il mio caso. Sono in pensione dal 1 Ottobre 2009 ed ho richiesto ad Ergo Prev. il rimborso nella forma di Prestazione in Capitale della mia polizza accesa 8 anni e mezzo fa. Ho ricevuto da Ergo il bonifico da accordi presi nella forma di Prestazione in Capitale della Polizza Prev. ma la cifra rimborsata rispetto al montante complessivo versato (di 2449,46€ + 288,48€ ) è risultato al lordo di 1332,67€ nonostante la scelta da me manifestata alla liquidazione in capitale dell’intera posizione maturata. Vorrei evidenziare che il contratto del Piano Pensionistico ex Bayerische di Ergo denominato sul sito TARIFFA 4036,alla pag. 6 di 15 art.10 attesta che il lavoratore al momento del pensionamento mio caso, può scegliere di ricevere l'intera prestazione in capitale, se al momento del pensionamento, convertendo in rendita il 70% del montante finale l'importo della pensione complementare risulta inferiore alla metà dell'assegno sociale INPS (attualmente pari a Euro 411,53 mensili); e altresì rimarcato nel capoverso 6 di pag. 6 di 15 “ l’aderente che, sulla base della documentazione prodotta, risulta assunto antecedentemente al 29 aprile 1993 ed entro tale data iscritto ad una forma pensionistica complementare istituita alla data di entrata in vigore della legge 23 ottobre 1992, n. 421, può richiedere la liquidazione dell’intera prestazione pensionistica complementare in capitale.” Ecco la nuova tabella dei redditi dell'assegno sociale( L’importo annuale è calcolato sulla base di tredici mensilità ) Richiedente - 5.349,89 € annui - 411,53 € mensili Ho inoltre richiesto lo storico con il conteggio analitico della PIP in oggetto in quanto, la documentazione ricevuta era poco esauriente sia lato tassazione che calcolo dell’intera posizione maturata(tutta bianca senza nulla... vedi file allegato). La Ergo di Milano non risponde più alla mia e-mail e ai miei solleciti e quindi le chiedo se è tutto corretto quanto ho asserito e che iniziativa posso intraprendere per far valere i miei diritti e ottenere quanto mi spetta? Sandro, da Stresa (VB) Risposta: Se non riesce ad ottenere una risposta valida invii un esposto alla Covip, che ha il compito di vigilare: www.covip.it La Covip non ha il potere di imporre nulla alla compagnia, ma il suo interessamento è spesso sufficiente per sbloccare le cose. Se nemmeno la Covip riuscirà a risolvere le cose, a quel punto resterà solo la via legale. ------------------16-04-2010 00:00 Polizza con capitale a scadenza inferiore al versato Ho una polizza vita mista rivalutabile di durata 14 anni che scade a fine anno e sono venuto a sapere adesso che il capitale alla scadenza sarà di 31.677,00 euro (quello in caso di morte 26.298,00 euro), quando in realtà alla fine ne avrò versati circa 38.000,00 che con gli interessi dovrebbe valere almeno 42/45.000,00 euro. Mi hanno detto che stanno verificando, dicono che sicuramente c'è un errore da parte loro. Spero che tutto finisca bene, in ogni caso mi sento un po' imbrogliato, perché nel frattempo se io fossi deceduto avrrebbero pagato al beneficiario alternativo un importo molto inferiore a quello dovuto. Siete a conoscenza di altri casi del genere? E' necessario intentare una causa? P.S: L'agente della compagnia mi aveva detto che in 3/4 giorni mi avrebbero dato un resoconto con tutti i premi versati e rivalutazioni anno per anno, pero ormai sono passate due settimane e non è arrivato ancora niente. Lui dice che non dipende da lui, che ha già sollecitato varie volte in direzione. Attualmente lavoro all'estero e devo partire quanto prima, pero prima voglio risolvere questo problema. Cosa mi consigliate per velocizzare il tutto? Devo fare una segnalazione al customer care della compagnia? Luiz, da Saronno (VA) Risposta: Non sappiamo di che genere di polizza si tratti, quindi non possiamo nemmeno ipotizzare se la cosa è regolare o meno. Se non hanno ancora consegnato il resoconto, invii la richiesta a mezzo raccomandata ar alla compagnia assicurativa saltando tutti gli altri. ------------------16-04-2010 00:00 Chiusura rapporto con la sim Gradirei gentilmente conoscere se il divieto di applicare commissioni sia sui costi di chiusura, sia sui servizi aggiuntivi richiesti dal cliente alla banca al momento dell’estinzione del contratto come, ad esempio, quelli per il trasferimento dei titoli a un altro istituto, previsti dall’art. 10 della Legge 248/2006, cd. decreto Bersani e ulteriormente precisati con la Circolare del 21 febbraio 2007 del Ministero dello Sviluppo Economico, valgono anche per la SIM, ossia le Società di Intermediazione Mobiliare iscritte all’albo ex art. 20 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria). Questo in quanto contrariamente a quanto espressamente stabilito dalle citate norme una SIM (nello specifico la EUNICE SIM) mi ha addebitato 185 euro per operare quanto in oggetto. Grazie Salvatore, da Milano (MI) Risposta: Purtroppo i provvedimenti Bersani sono andati a modificare il Testo Unico Bancario e quindi alcune sim stanno evitando di adeguarsi. Stiamo cercando di far emergere la questione, in maniera tale che chi di dovere possa intervenire. Nel frattempo può provare questa strada: invii un reclamo facendo presente che la norma vale per tutti gli intermediari iscritti all'UIC Ufficio Italiano Cambi, dato che gli iscritti UIC non sono espressamente esclusi dalla legge. ------------------14-04-2010 00:00 PAC ETF Spett. ADUC Fineco propone un pac in etf denominato replay.La cosa che non capisco è che questo piano non prevede commissioni di acquisto ma eventualmente solo in vendita, quindi nessuna commissione o percentuale di commissione di retrocessione spetta alla banca. Vi chiedo è possibile che la banca propone un pac senza guadagnarsi quasi niente rispetto ad un pac su una sicav o fondo comune? Forse e prevista qualche commissione alla banca sul T.E.R. del etf? Conviene costruirsi il pac fai da te? (In questo caso ci sarebbe il problema delle commissioni per eseguito, ma queste comunque sarebbero dedotte integramente dal prezzo medio di carico in caso di disinvestimento) cosa ne pensate. Grazie. Roberto, da Scilla (RC) Risposta: Replay prevede il pagamento di un canone mensile per acquistare ETF e la commissione che non viene applicata è solo quella di negoziazione dell'acquisto (con le piattaforme on line è circa 5 euro) mentre restano intatte sia quelle di vendita che quelle di gestione dell'ETF. Riteniamo pertanto meno costoso effettuare l'acquisto di ETF direttamente sul mercato usando piattaforme on line che presentano basse commissioni di negoziazione. ------------------Ha risposto Matteo Piergiovanni http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php ------------------13-04-2010 00:00 Consulenza finanziaria Vorrei cortesemente sapere se il progetto pensione più della Axa Assicurazioni è un buon prodotto. E poi,dovendo investire dei soldi vorrei sapere la differenza tra i buoni postali indicizzati all'inflazione (che credo siano un buon prodotto) e il nuovo prodotto assicurativo " Quarzo"di tipo index linked di poste italiane. Grazie Ho inviato bonifico vostro associazione Vittoria, da Chieti (CH) Risposta: la ringraziamo per il il bonifico effettuatoci. Il prodotto Pensione più è un Pip (Piano individuale pensionistico) molto costoso (TER = Totale spese del 2009 ammontano al 4,4%). I buoni postali indicizzati all'inflazione rappresentano una buona alternativa per chi intende proteggersi dall'inflazione futura, non hanno costi e sono liquidabili in ogni momento. La index linked di Poste Italiane è un prodotto finanziario costituito dall'acquisto di un titolo obbligazionario più uno strumento derivato i cui rendimenti dipendono dall'andamento dell'indice eurostoxx 50. Visti gli ingenti costi di cui è caricato suggeriamo di lasciar perdere un prodotto simile, strutturato ad esclusivo interesse di Poste Italiane. -----------------Ha risposto Matteo Piergiovanni http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php ------------------13-04-2010 00:00 Estinzione 4 you mps Buon giorno, giovedì 8 aprile ho estinto il mio piano finanziario (furto) 4you. Mi ero fatto preparare una simulazione di estinzione e in pratica ho perso 1000 euro in questi 9 anni, così ho pensato di finirla lì senza avvocati... ora sono in cassa integrazione e non mi andava più di pagare 78 euro circa al mese. Secondo voi ho fatto bene o dovevo rivolgermi ad un avvocato? Grazie. Umberto, da Calendasco (PC) Risposta: Anche se ha estinto il piano ha comunque il diritto per rivalersi sulla banca per il contratto. Il punto è che per rate di importo non elevato come la sua (anche se sappiamo benissimo che 78 euro al mese pesano) non vi è convenienza ad imbastire una causa, a meno che non lo si voglia fare soprattutto per una questione di principio. -----------------13-04-2010 00:00 Euroforte - Postaprevidenza Ho aderito negli ultimi dieci anni sia a ina euroforte (versato 5000 euro) sia a posteprevidenza (versato fino a oggi 2100 euro) Dopo avere letto i vostri articoli mi sono resa conto degli errori che ho commesso. Attualmente ho sospeso i versamenti al fondo ina. Poichè si tratta di processi irreversibili che cosa mi conviene fare? Lavoro nel comparto scuola, potrei aderire al fondo di categoria ( sono un lavoratore precario, licenziato a giugno e riassunto a settembre) e spostare in questo i versamenti già fatti oppure restare in questa situazione? in tal caso conviene fare confluire in un unico fondo (ina o le poste?)? e continuare a versare o sospendere? vi prego di aiutarmi a fare chiarezza. Paola, da Alessandria (AL) Risposta: Trasferisca la sua posizione al fondo di categoria, in tal modo beneficierà di minori costi di gestione, aumentando quindi l'importo della prestazione a scadenza. L'alternativa è lasciare tutto com'è e crearsi da sola una previdenza complementare utilizzando strumenti finanziari efficienti e poco costosi (Buoni postali, obbligazioni, ETF) ma in questo caso le suggeriamo di rivolgersi ad un esperto indipendente che sia in grado di supportarla. ----------------Ha risposto Matteo Piergiovanni http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php ------------------13-04-2010 00:00 Istruzioni per calcolo valore di un azione ciao mettiamo caso che in una societa' fittizia le cui azioni valgono oggi 1 euro. e se un domani questa azienda creasse un prodotto e riuscisse a ottenere milioni e milioni di vendite in tutto il mondo, guadagnando per esempio: 100.000.000 vendite x 8 euro prezzo prodotto = 800.000.000 euro di guadagno dopo 1 mese dall'uscita del prodotto dati questi dati e gli altri che si trovano su http://finance.yahoo.com/q?s=msft come faccio a calcolare il valore che acquisiranno le azioni dopo le 100milioni di vendite? chiedo questo perche' ho intenzione di comprare delle azioni microsoft e prevedo che con uscita a natale di questo prodotto project natal http://www.youtube.com/watch?v=S1t9CYrWPC8 ci siano molte vendite e da li' prevedo che il valore delle azioni si alzera' notevolmente e sara' li' che io vendero' le mie azione per ottenere il guadagno. Alfonso, da Villaverla (VI) Risposta: Prima di tutto deve valutare l'impatto dei guadagni e non del solo fatturato. Ovviamente sarebbero solo stime. Ancora, e soprattutto, i mercati tendono a scontare in anticipo le notizie positive e negative dato che qualsiasi attore del mercato, grande o piccolo che sia, può porsi lo stesso suo interrogativo. Il semplice calcolo "ricavi diviso numero di azioni", quindi, non è sfruttabile dal punto di vista operativo. ------------------13-04-2010 00:00 Sasa Investo Cara Aduc, vorrei gentilmente un consiglio. A mio padre che fino ad ora ha sempre messo i suoi risparmi sui Buoni Fruttiferi Postali gli è stata proposta la polizza assicurativa Sasa Investo. Dando un'occhiata al prospetto informativo noto un costo di entrata pari al 3% e commissioni pari al 0,7%. Il rendimento garantito può variare da un minimo garantito del 2% ad un massimo del 4%. Quello che non capisco è se su quel 4% sono comprese le commissioni dello 0,7%. Se cosi fosse il rendimento massimo sarebbe del 3,3% e non del 4%. Dato che ora gli interessi sui Buoni Fruttiferi sono praticamente irrisori converrebbe a mio padre depositare parte dei suoi risparmi su tale strumento? Grazie per la cortese risposta. Roberto, da Caerano Di San Marco (TV) Risposta: Oltre ai costi da lei indicati ci sono anche i diritti di ingresso, le spese di emissione e le commissioni di performance. Il minimo garantito è del 2% su quanto versato al netto dei costi. Il 4% indicato nel prospetto si riferisce ad ipotesi di rendimento indicate dall'ISVAP, che, come tali, restano solo ipotesi. Le sconsigliamo vivamente di aderire al contratto, le suggeriamo di leggere qui per capire su quali strumenti potrebbe orientarsi http://investire.aduc.it/articolo/decalogo+investitore+finanziario+esperto_5632.php ---------------Ha risposto Matteo Piergiovanni http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php ------------------13-04-2010 00:00 Fondo Cometa Salve,sono iscritto al fondo cometa per i metalmeccanici dal 2006 il comparto a cui ho aderito sin dall'inizio è il "monetario puls",cioè quello solo obbligazionario. volevo sapere se questo comparto nei confronti del tfr mantenuto in azienda è comunque più vantaggioso o se anche questo come gli altri comparti azionari è influenzato dagli ultimi disastrosi andamenti di mercato??? inoltre volevo chiedere se è affettivamente impossibile tornare al vecchio tfr in azienda o se è possibile qualche soluzione al riguardo, visto che non mi sembra una cosa costituzionalmente giusta! Giuseppe, da Poggibonsi (SI) Risposta: Una volta aderito alla previdenza complementare non si torna indietro, è solo possibile chiedere anticipazioni o riscattare la posizione in caso di gravi situazioni. Importante è fare la scelta di trasferire il TRF al fondo pensione in maniera consapevole. Il comparto scelto investe in strumenti del mercato monetario e obbligazionario, pertanto sarà influenzato dall'andamento di quei mercati: bencmark è Euribor 6m + 0,75%. Non è possibile dire se il comparto scelto sarà più vantaggioso del rendimento ottenibile lasciando il TFR in azienda in quanto ciò consisterebbe nel prevedere l'inflazione futura, cosa di fatto impossibile. -------------Ha risposto Matteo Piergiovanni http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php ------------------12-04-2010 00:00 Finanziamento Nell'ottobre del 2008 ho fatto un finanziamento con la fiditalia di € 3000, con l'aggiunta di una carta di credito mai utilizzata e mai attivata. Il tutto fatto per telefono da un operatore che alla mia richiesta di informazioni per il pagamento, dovevo pagare,compreso gli interessi, 23 rate da € 151. Dopo aver pagato il tutto con precisione, all'inizio del 2010 mi mandarono altre 5 rate da pagare, alle quali non ero a conoscenza e non mi è stato fatto nessun tipo di contratto da firmare. Gentilmente vorrei un'assistenza per poter farmi annullare questo importo da pagare la quale non mi è dovuto, oppure consigliarmi se posso fare una denuncia a fiditalia. Distinti saluti. Luigi, da Napoli (NA) Risposta: lei non si deve basare su ciò che le avevano detto, deve basarsi su ciò che sottoscritto, il contratto. Lo legga e potrà verificare se le rate erano veramente 23 o di più. Una volta verificato questo ne riparliamo. ------------------12-04-2010 00:00 Polizze sono titolare di una polizza vita a premi ricorrenti dell'alleanza (dr oro), durata 20 anni. adesso dopo 9 anni di versamenti vorrei riscattarla(come mi era stato detto possibile dal loro incaricato) ma nel calcolo che mi hanno fatto ci vado a rimettere piu' di 2300,00... cioe' non riprendo neanche quello che ho accantonato. e' possibile che dopo 9 anni sussistano ancora penali cosi' elevate??? grazie della cortesia, saluti Andrea, da Citta' Della Pieve (PG) Risposta: non sono penali, si tratta dei caricamenti iniziali e annuali che gravano sul contratto e che ovviamente la penalizzano poichè, essendo elevati, l'interesse maturato non li copre. Appare evidente l'errore concettuale con cui è stato indotto a sottoscrivere la polizza, lei era convinto di fare un investimento che avrebbe potuto disinvestire alla metà della durata contrattuale ed invece, scopre che non è così. In realtà lei ha sottoscritto un prodotto assicurativo di tipo misto che a fronte di un impegno di versamento periodico le garantisce: A) un certo capitale a scadenza in caso di vita; B) una copertura assicurativa in caso di premorienza. Ovviamente tutto ciò ha un costo elevato. Se lei avesse valutato la sottoscrizione della polizza in quest'ottica oggi probabilmente non farebbe il ragionamento che sta facendo, penserebbe che comunque ha usufruito di una copertura assicurativa e che i suoi cari avrebbero ricevuto un capitale in caso di premorienza (se ci avesse riflettuto probabilmente avrebbe puntato ad avere una copertura maggiore o addirittura a non sottoscriverla). Ad ogni modo se la sua polizza è stata stipulata prima del 31/12/1999 è detraibile ed in buona parte ha recuperato con l'agevolazione fiscale. Ha risposto Roberto Cappiello ------------------09-04-2010 00:00 INA 3FP / 3FC che rendimenti? Buongiorno e grazie della vostra attenzione, Chiedo venia se l'argomento è già stato molto trattato ma cerco un aiuto per questo problema. Mio padre ha sottoscritto nel 1985 due polizze INA (3FP e 3FC tasso variabile e tasso fisso). Dopo aver stoicamente resistito alle varie pressioni dei "consulenti" per "cambiare e migliorare" le polizze abbiamo portato a compimento i 25 anni previsti nel 2009 e ci accingiamo a richiedere il capitale. Dopo aver ottenuto, con fatica, l'estratto conto vediamo che il capitale che dovrebbero rimborsarci, rispetto a quanto versato, è aumentato di circa un terzo. Dai miei calcoli ottengo un interesse annuo composto, in 25 anni, di poco superiore al 1 % !! Interesse composto = ((radice ennesima di (capitale finale : capitale investito)) - 1) x 100 Gli agenti INA mi hanno detto che la polizza ha reso bene nel tempo, mediamente sul 4%... Ho sbagliato il calcolo o non tengo conto di qualche altro dato? Leggendo i vari messaggi ho capito che con questi prodotti è già una fortuna se si riesce a non perderci ma secondo voi abbiamo almeno recuperato l'inflazione ? Grazie Francesco, da Milano (MI) Risposta: da quanto scrive ritengo i suoi calcoli sostanzialmente corretti. E' probabile che la polizza abbia reso molto bene anche perchè le polizze vita più vecchie prevedevano dei rendimenti minimi garantiti molto elevati, purtroppo pare che gli assicuratori non abbiano illustrato i costi iniziali e quelli connessi ai premi annui versati. Quindi il rendimento effettivo dei soldi investiti (al netto dei caricamenti) è senza dubbio superiore a quanto da lei riscontrato ma purtroppo quello che interessa agli assicurati è il rendimento dei soldi versati (al lordo dei costi). Nel calcolo complessivo del rendimento provi a considerare anche il risparmio fiscale di cui avete beneficiato in questi 25 anni, il rendimento sarà sicuramente migliore ma non certo superiore al tasso d'inflazione del periodo che si attesta intorno al 143%. Oltre all'incasso del capitale dovete verificare se, come probabile, sia possibile il differimento, vale a dire lasciare il capitale alla compagnia continuando a beneficiare dell'eventuale rendimento minimo. Altra opzione è l'incasso della rendita al posto del capitale, in questo caso il calcolo di convenienza deve essere personalizzato perché dipende da vari fattori. ------------------09-04-2010 00:00 Riscatto fip per cessazione lavorativa Spett.le Aduc, sono un ragazzo di 28 anni. Nel 2006 ho sottoscritto un PIP con Generali. Purtroppo a ottobre 2009 ho perso il lavoro. Vorrei sapere se posso riscattare la mia posizione totalmente da subito come previsto nella normativa antecedente il 1 gennaio 2007 o devo aspettare 12 mesi per avere il 50% e 48 mesi il 100%, come previsto dalla riforma entrata in vigore il 01/01/2007. Grazie, cordiali saluti. Nino, da Roccacasale (AQ) Risposta: Nel suo caso vale la normativa ante 2007 pertanto può chiedere il riscatto con liquidazione del montante complessivamente maturato fino alla data della domanda di riscatto. ----------------Ha risposto Matteo Piergiovanni http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php ------------------09-04-2010 00:00 Worldcom: è tardi per i risarcimenti Avrei bisogno di chiarimenti sulla situazione wordlcom, visto che purtroppo per la mala informazione italiana, solo da pochi giorni ho saputo che si possono fare domande di risarcimento. Giovanni, da Pantigliate (MI) Risposta: E' troppo tardi sia per i risarcimenti derivanti dalla class action sia per quelli erogati dalla SEC. http://investire.aduc.it/articolo/worldcom+arrivano+primi+risarcimenti+investitori_7776.php http://investire.aduc.it/articolo/caso+worldcom+sec+distribuisce+soldi+anche+ai_8118.php ------------------09-04-2010 00:00 Investimento Spett.le ADUC, desidererei un Vostro autorevole parere sui due seguenti prodotti finanziari ed, in particolare, se vale la pena investirvi: - Obbligazione Deutsche bank Spa (sottoscrizione dal 18.03 al 22.04 addebito 29.04) con cedola trimestrale legata all'Euribor 3 mesi più 0,50 ma con un minimo del 1,75% e un massimo del 6%(lordo). Il prodotto ha durata 5 anni vendibile sempre al prezzo di mercato. - Pronti Contro Termine legato all'Euribor a 3 o a 6 o a 12 Mesi con pari durata. Si potrà riscattare in qualunque momento non perdendoci nulla, anzi prendendo anche il rateo interessi maturato al momento del riscatto. Ringrazio per l'attenzione e la disponibilità. Cordialmente Nicola Davide, da Molfetta Risposta: Abbiamo più volte ripetuto che è meglio evitare di acquistare titoli obbligazionari in sottoscrizione per via delle commissioni di collocamento. Il PCT è uno strumento finanziario per impiegare liquidità a breve termine in cambio della corresponsione di un interesse. Deve verificare cosa c'è scritto nel contratto: se il sottostante è costituito da titoli della Banca si sta esponendo al rischio emittente (come un'obbligazione), se è costituito da titoli diversi da quelli della banca deve verificare che in caso di default sia la banca che emette il PCT ad accollarsi il rischio relativo e che non rimanga in capo a lei. -------------------Ha risposto Matteo Piergiovanni http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php ------------------09-04-2010 00:00 Polizza vita Assitalia BUONGIORNO ho sottoscritto un a polizza ina fondo ina valore attivo annua e attiva piu' il 30 06 1999 scadenza 30/06/2024.. quindi ho pagato per 10 anni.vorrei mettere la polizza in riduzione o riscattarla, ma mi e' stato consigliato se vorrei riscattarla di pagare ancora per circa 2/3anni in modo da raggiungere la meta' degli anni versati, in questo modo potrei chiedendo il riscatto della polizza riusciro' a portare il capitale versato fino a adesso, mentre se la riscatto adesso ( 10 anni pagati) incorro in una perdita del capitale. Paolo, da Monza (MI) Risposta: Fare una scelta di disinvestimento badando a quando si perde non è corretto. Una volta che si è compreso di possedere uno strumento non adatto, molto meglio applicare il detto "meglio perdere che...perdere di più" dal punto di vista della convenienza finanziaria. Chieda il valore di riscatto ed il valore di riduzione ad oggi. Sulla base di questi dati faccia le sue valutazioni. La scelta va fatta anche tenendo conto delle motivazioni che la spingono ad una simile scelta: ha bisogno di soldi? Non le servono più le coperture assicurative? Ritiene che la polizza sia troppo onerosa e per questo pensa di investire quei soldi in altro modo? Contestualizzando la scelta potrà comprendere meglio quale sia la scelta giusta. A disposizione per eventuali chiarimenti Ha risposto Roberto Cappiello ------------------09-04-2010 00:00 Programmagarantito Quarzo di Postevita Desidero un consiglio sull'investimento proposto da Postevita che si chiama Programmagarantito quarzo. Dal materiale pubblicitario sembrerebbe un buon prodotto, voi che ne pensate? Claudio, da Augusta (SR) Risposta: Il materiale pubblicitario non può certo dire che il prodotto è scarso e non deve essere comprato! Si tratta della solita polizza index linked (http://investire.aduc.it/documento/domande+frequenti+faq+sugli+investimenti+finanziari_6068.php#D16) che eroga alcune cedole sicure a cadenza biennale mentre il resto del rendimento, se ci sarà, dipenderà dal solito meccanismo costruito per abbattere le probabilità a favore del cliente. Infatti, il rendimento aggiuntivo massimo possibile è del 14.75% lordo a scadenza. ------------------09-04-2010 00:00 Rendita vitalizia da fondo pensione integrativo (COMETA) Buongiorno e complimenti per l'ottimo lavoro svolto, sono un dipendente di un azienda metalmeccanica e aderisco al fondo di categoria (COMETA) dal 2000. Nell'ultimo foglio riepilogativo giuntomi via posta c'e` anche una sezione dedicata alla simulazione della rendita vitalizia. La stima riporta i seguenti dati al raggiungimento dei 65 anni: Posizione individuale maturata: 89.600 euro Rata annuale di rendita vitalizia: 3.945 euro Ignoro la speranza di vita media maschile nel 2033 ma credo 85 anni sia abbastanza verosimile. 20 anni (da 65 a 85) di rendita vitalizia fanno: 20 * 3.945 = 78.900 euro mettiamoci pure gli adeguamenti legati all'inflazione programmata etc... etc... ma arriveremmo comunque a fatica agli 89.600 maturati! Sbaglio qualcosa oppure io sto immobilizzando una quota di capitale che, nell'ipotesi media (posso vivere fino a 100 anni ma anche morire a 66!) mi verra` restituita tale e quale come vitalizio? Sinceramente mi aspettavo qualcosa di piu` da queste tanto sbandierate pensioni integrative! Grazie e saluti a tutti, Giuseppe, da Monza (MB) Risposta: è questa la natura del contratto assicurativo che si applica anche al concetto di rendita vitalizia (che vi rientra). Tanto potrà campare fino a 100 anni tanto fino a 66 come dice lei. Da non dimenticare che l'integrazione alla pensione sarà indispensabile per via del fatto che le rendite erogate dagli enti di previdenza obbligatoria saranno molto più basse rispetto a quanto avviene oggi. Ha risposto Roberto Cappiello ------------------09-04-2010 00:00 Estinzione parziale finanziamento Buongiorno, ho richiesto un finanziamento presso la mia banca, scadenza gennaio 2014. Ora, a distanza di circa un anno, ho domandato la possibilità di estinzione parziale di una quota (es. 5000 Euro su 10000 Euro complessivi di finanziamento), mi hanno però risposto che è possibile solo l'estinzione totale e che, anzi, l'estinzione anticipata prevede il pagamento di una penale (1,000% del debito residuo rimborsato). Non ci sono alternative quindi, all'estinzione totale? Camilla, da Trento (TN) Risposta: questo particolare lo deve verificare dal contratto. Ad ogni modo una soluzione ci sarebbe, chieda ad un'altra banca o ad una finanziaria un prestito (cito il suo esempio) di 5.000 euro ci aggiunga i suoi 5000 e rimborsi l'attuale banca. Ha risposto Roberto Cappiello ------------------09-04-2010 00:00 Multigeo 100 plus banca fideuram salve aduc vorrei chiedere cortesemente se il multigeo 100 plus della banca fideuram da me sottoscritto nel 2007 ad oggi e' riuscito a centrare l'obiettivo di liquidare il 24% lordo al sottoscritto quindi nell'arco di 3 anni op. no grazie Nino, da Comezzano Cizzago (BS) Risposta: Multigeo 100 Plus, come lei sapra', ha una durata massima di 6 anni e punta sull’andamento dei prezzi di quattro commodities (GS Agricolture Index, Zinco, Brent e Nichel). Il prodotto ha l’opzione Golden Goal che offre la possibilità di realizzare un rendimento potenziale dell’8% lordo annuo, già a partire dal terzo anno qualora, alla data di valutazione, nessuno dei sottostanti abbia registrato perdite superiori al 20% rispetto al proprio valore iniziale. Qualora si verifichi questa condizione, il prodotto si “autoliquida” rimborsando il capitale versato oltre a una cedola del 24%. Nel caso in cui non si dovesse verificare la condizione richiesta, alla scadenza di vita del prodotto (sesto anno) possono presentarsi due scenari: - se i quattro sottostanti, alla data di valutazione, hanno tutti un valore superiore al 65% rispetto a quello iniziale, il certificato rimborsa il capitale versato oltre a una cedola del 48% (cedola dell’8% per 6 anni); - se anche solo uno dei sottostanti, alla data di valutazione, registra una perdita superiore al 35% del proprio valore iniziale, il certificato essendo a capitale garantito rimborsa l’intero capitale versato. Purtroppo non abbiamo reperito informazioni esaustive per risponderle dettagliatamente pertanto le consiglio di rivolgersi al promotore finanziario che le ha venduto il prodotto. ------------------------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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