lMateriale didattico prof.ssa G. Perricone

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lMateriale didattico prof.ssa G. Perricone
Lo sviluppo
prenatale
lMateriale didattico prof.ssa G. Perricone
l(A cura di R. Morales)
Dalla fecondazione
all’embrione..
•Dopo la fecondazione, i nuclei dei
due gameti si fondono, originando il
nucleo diploide dello zigote
•Dopo varie divisioni prende la
struttura di blastocisti da cui si
svilupperà l’embrione vero e proprio
•L’annidamento inizia verso il nono
giorno, momento in cui la blastocisti
si fissa alla parete uterina
LO SVILUPPO
PRENATALE
Nascita
Per
iodo
feta
le
Il periodo embrionale..
•Va dall’inizio della terza settimana
alla fine dell’ottava
•L’embrione diventa via via un feto
e assume chiare caratteristiche
umane
•All’inizio della nona settimana
l’embrione passa allo stato fetale
che perdurerà fino alla nascita
Attraverso studi multidisciplinari della
neuroanatomia comparata, della
psicofisiologia clinica, della psicologia
sperimentale unitamente agli studi di tipo
osservativo, ecografico e neonatale, è
possibile ricostruire un'immagine
abbastanza completa del bambino e della
sua vita psico-emotiva fin dai primordi
Continuità tra vita
intrauterina ed extrauterina
Sviluppo: esito della complessa
interazione tra fattori genetici e
fattori ambientali e
dell’interazione tra aspetti
somatici, psicologici, relazionali
ed emotivi (Della Vedova, 2003).
L’ambiente intrauterino è costituito dal sacco amniotico, un
ambiente acquatico racchiuso nel piccolo spazio dell’utero materno
Le stimolazioni, le emozioni, il rapporto con il mondo intrauterino ed
esterno sono delle forze dinamiche coinvolte nel processo di origine
e di sviluppo del bambino
Già a partire da 18 settimane:
•Il feto sperimenta le prime sensazioni
tattili, gustative (es. succhiarsi il pollice) e
uditive (sente suoni, distingue rumori e voci)
•Compaiono primitive organizzazioni
comportamentali e motorie (rotazioni, calci,
movimenti reattivi di fronte alle stimolazioni
intra- ed extrauterine con valenza emotiva
(25 settimane) (Tajani, Ianniruberto, 1990)
Precursori delle
diverse dimensioni
dello sviluppo
Presenza di un nucleo esperienziale, emozionale e psichico prenatale
SVILUPPO
MOTORIO
I primi movimenti prenatali sono lente estensioni
del capo seguite da flessioni degli arti e
movimenti più complessi.
Il feto presenta movimenti cardiaci, movimenti
della mandibola, movimenti respiratori e
movimenti combinati degli arti dove le mani sono
continuamente portate ad interagire con le altre
parti del corpo e con il cordone ombelicale.
Alla nascita, il neonato è
generalmente con il capo ruotato
con gli arti in flessione a causa
dello spazio intrauterino ristretto;
oltre a rispondere alle necessità
vitali, presenta degli schemi
interattivi primordiali presenza di
riflessi: es. riflesso di rotazione del
capo a seguito di uno stimolo
tattile
La frequenza dei
movimenti intrauterini è
connessa al profilo
temperamentale
fetale/neonatale:
CALMO/NORMALE
/DIFFIILE
LO SVILUPPO
PERCETTIVO
LO
SVILUPPO
OLFATTIVO
LO SVILUPPO
GUSTATIVO
LO SVILUPPO
UDITIVO
I recettori vengono stimolati dall'aroma
delle sostanze presenti nel liquido
amniotico, così fin dai primi giorni di vita,
compare la capacità di distinguere una
certa varietà di odori sgradevoli, come
viceversa riesce a riconoscere l’odore della
madre differenziandolo da altri odori
(Hepper, 1995).
Il gusto inizia a svilupparsi, con la comparsa delle
papille della lingua, verso la fine dell’8° settimana
ma tra la 26° e 28° settimana si possono
rilevare risposte di reazione al gusto tramite la
mimica facciale; il neonato manifesta preferenze
di gusti (sapori dolci)(Schaal et al.
1995;Smotherman, Robinson, 1995)
Il feto è in grado di ascoltare quello che accade
all’esterno distinguendo le voci; dalla nascita il neonato
manifesta la capacità uditiva nel riconoscere e
distinguere la voce umana e preferire quella materna;
capacità di seguire con gli occhi la fonte di un rumore;
volge il capo verso un rumore soprattutto se è una voce
femminile ed è perfettamente in grado di reagire agli
stimoli ambientali (Shahidullah, Hepper, 1994)
SVILUPPO
VISIVO
L’occhio inizia a svilupparsi dopo le prime
quattro settimane di gestazione, mentre, le
cellule della retina, le cellule gangliari e i
recettori iniziano a differenziarsi tra la
quindicesima e la trentesima settimana di
gestazione. Seppure la vista si sviluppa in un
periodo relativamente tardivo rispetto alle
altre modalità sensoriali, il feto sa
distinguere la luce dal buio (Atkinson,
Braddick, 1982; Birnholz, 1981)
Il neonato manifesta:
• una reattività visiva alle differenze di luminosità
•una capacità (seppure limitata) di mettere a fuoco
stimoli visivi a distanze variabili
•padronanza di complesse componenti della
funzione visiva
• capacità di riconoscere i volti familiari a sei mesi
SVILUPPO
COGNITIVO:
APPRENDIMENTO E
MEMORIA
Prime forme di processi cognitivi individuabili a
livello prenatale:
•capacità di discriminazione tra suoni diversi
•risposta di "habituation" che si manifesta
come un progressivo decremento della risposta
fetale a stimoli sonori identici presentati
ripetutamente in un certo intervallo di tempo
(primordiale forma di plasticità
comportamentale e dunque di apprendimento);
•presenza di processi cognitivi di tipo attentivo
e mnemonico (familiarizzazione del bambino
con determinati stimoli caratteristici
dell'esperienza intrauterina come il battito del
cuore/voce della madre). (Madison et al.,
1986; Spelt, 1948)
SVILUPPO
SOCIOEMOTIVO
La madre, oltre ad avere un legame "speciale" con il
bambino, rappresenta il "medium" di tutti gli elementi
dell'ambiente fisico e psicologico che circonda la diade.
•precoce comunicazione genitori/madre e feto attraverso varie
modalità comunicative, sensoriali e affettive
•Stretto rapporto feto-gestante (con le sue emozioni e i suoi
vissuti influenzati dalla relazione con il partner e i famigliari
nonché dal tipo di vita che essa conduce): il feto è influenzato
da intensi turbamenti degli stati emotivi materni e manifesta
questo restando per alcune ore successive all'evento
disturbante in uno stato di agitazione motoria
•precoce formazione del legame affettivo genitori-bambino:
attaccamento prenatale (Della Vedova, 2005)
vissuti e rappresentazioni che
i genitori hanno del bambino
e di se stessi nel nuovo ruolo
genitoriale
fantasie rispetto al bambino in arrivo
spazio psichico di attesa e
di accoglimento per il nascituro
Bibliografia
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