1 DOCUMENTO 4 Abramo e gli idoli Abramo e la sua

L’ORA DI RELIGIONE – rubrica “Bibbia e Storia” – maggio 2013
DOCUMENTO 4
Abramo e gli idoli
Abramo e la sua famiglia vivevano nella città di Haran. Il padre Terah aveva una bottega di vasaio
e fabbricava e vendeva statuette d’argilla che raffiguravano idoli. La gente veniva da lontano per
acquistarle, le portava a casa e le sistemava su piccoli altari, offrendo loro cibo e preghiere. Abramo
si chiedeva spesso perché mai le persone adorassero degli idoli di creta e un giorno criticò un
anziano compratore, accusandolo di credere in una statua. Un’altra volta si presentò alla bottega una
vecchietta, che era stata derubata di tutto, compresi gli idoli. Abramo, alla sua richiesta di acquistare
l’idolo più grande per avere da lui protezione, esclamò: «Come possono gli idoli proteggerti, se non
sono stati in grado di proteggere se stessi dai ladri?» Terah si arrabbiò molto e rimproverò
severamente il figlio che, con i suoi commenti, allontanava i clienti.
Una notte in cui non riusciva a dormire Abramo uscì di casa. Le stelle brillavano nel cielo e
Abramo pensò: «Come sono belle! Se esiste un dio, certo sono loro!» E cominciò ad adorare le
stelle. Poi apparve la luna, grande e piena e il ragazzo pensò che essa doveva essere più potente
delle stelle e adorò la luna. Quando all’alba spuntò il sole, rosso e luminoso, Abramo lo adorò; poi
adorò la nuvola che oscurava il sole, poi il vento che spazzava la nuvola. Ogni volta che
cominciava a pregare, ecco che appariva qualcosa di più grande e potente, che diventava oggetto
della sua adorazione. Piano piano cominciò a capire che al di là del vento, della nuvola, del sole,
della luna e delle stelle doveva esistere una grande forza, un dio più potente di tutti. E decise di
adorarlo. Entrato in casa con un pesante martello ridusse in pezzi gli idoli, tranne quello più grande.
Lo depose al centro della tavola e mise accanto a lui il martello. Quando il padre si svegliò e vide la
bottega distrutta domandò al figlio chi avesse compiuto quel disastro e Abramo gli rispose: «Forse
gli idoli hanno litigato, forse quello più grande che se ne sta in mezzo al tavolo con il martello al
fianco ha distrutto tutti gli altri! Perché non domandi a lui che cosa è successo?»
Terah si arrabbiò e gridò al figlio: «Sciocco ragazzo, gli idoli non litigano! Non sanno neanche
parlare!»
Abramo rispose prontamente: «Ah sì? Allora perché mai la gente li adora? Come possono essere
degli dèi?»
Il padre restò in silenzio, poi parlò a lungo con il figlio, che gli espose le sue riflessioni notturne e
gli disse che aveva scoperto l’esistenza di un Dio più grande, potente e invisibile. E anche Terah
cominciò ad adorarlo.
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Chi è Abramo?
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Nel racconto che cosa fabbrica e vende il padre di Abramo?
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Perché i clienti comprano le statuette?
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Editrice ELLEDICI
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L’ORA DI RELIGIONE – rubrica “Bibbia e Storia” – maggio 2013
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Che cosa pensa Abramo di quelle figurine?
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Di notte, non riuscendo a dormire, Abramo esce di casa. Che cosa vede?
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Quali riflessioni fa?
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Perché rompe le statuette del negozio?
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Qual è la reazione del padre e come si giustifica Abramo?
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La Bibbia non ci racconta in quale modo Abramo scoprì che esiste un Dio unico. Il racconto che
hai letto è fantastico, nato dall’immaginazione di un maestro che voleva far capire ai piccoli e ai
grandi...................Che cosa?
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Come si chiama la fede in un Dio unico?
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Come si chiama la fede in più divinità?
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