SCUDO FISCALE negli USA
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SCUDO FISCALE negli USA
LO "SCUDO FISCALE" AMERICANO di andrea moro, 3 Gennaio 2010 In questi giorni la stampa sta dando gran risalto alle dichiarazioni di Tremonti & Co. sul successo del cosiddetto "Scudo Fiscale", il provvedimento che condona le violazioni della legge sulla dichiarazione del possesso di capitali all'estero e che è stata recentemente prorogata. Ne abbiamo già parlato qualche giorno fa, ma vorremmo ritornare sul tema per sottolineare le differenze tra il provvedimento italiano e quanto fatto negli Stati Uniti. Tremonti infatti continua a ricordare che provvedimenti simili allo scudo sono stati intrapresi in vari paesi, per cui il clamore intorno allo ''scudo'' italiano sarebbe fuori luogo. Effettivamente, proprio quest'anno negli Stati Uniti l'IRS (l'equivalente della agenzia delle entrate), ha intrapreso un programma simile. Ecco, in sintesi, le differenze. 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In esso si racconta che nello scorso marzo l'IRS ha patteggiato con la banca svizzera UBS il pagamento di 780 milioni di dollari più la rivelazione di nomi e dettagli su conti detenuti da cittadini americani presso la banca in deroga al segreto bancario, in cambio della rinuncia a perseguire le violazioni della banca e dei suoi dipendenti in materia civile, fiscale, e penale. In molti casi non si trattava di americani che depositavano bigliettoni verdi portati in aereo nascosti nella calzamaglia. Era un'operazione organizzata metodicamente dall'UBS e dai suoi funzionari. Lo scorso marzo, poco dopo la rivelazione alla stampa dell'accordo con UBS, l'IRS ha adottato un "leniency program", un programma di clemenza, per le violazioni alla legge sul possesso di capitali all'estero. I dettagli si possono leggere in questo memorandum (una specie di circolare ministeriale) rivolto ai suoi funzionari. Nella seguente tabella riporto le principali misure, a confronto con lo scudo fiscale di Tremonti. IRS Leniency program 2009 Scudo Fiscale 2009 1 Modalità del provvedimento Provvedimento amministrativo compatibile con la discrezionalità dell'agenzia Legge in deroga alla legge vigente 2 Penale per mancata notifica del possesso di capitali all'estero 20% del capitale giacente nell'anno di massima giacenza 3 Imposte non pagate da rimborsare In toto, compresi gli interessi dovuti per il ritardo nei pagamenti e le penali previste per le correzioni delle dichiarazioni Aliquota del 50% calcolata su un rendimento presunto del 2% annuo 4 Anni di rendimenti maturati su cui calcolare l'imposta dovuta Sei (corrispondente ai termine di prescrizione della normativa in vigore) Cinque (corrispondente termine di prescrizione) ai 5 Anonimato del dichiarante No Possibile richiedere "dichiarazione riservata" la 6 Condizioni aggiuntive Piena collaborazione con l'IRS in eventuali indagini civili e penali Nessuna 7 Responsabilità penale Perdonata Perdonata 8 Termini presentazione domanda Termine di 6 mesi, non prorogati. Alcuni dettagli riguardanti i criteri di collaborazione fra UBS e IRS rivelati solo dopo il termine Legge entrata in vigore il 4 agosto, termine il 31/12 prorogato di 4 mesi (con penale aumentata al 6% fino al 28/2, 7% fino al 21/3) 9 Penale per la mancata notifica Il totale può anche superare il 100% del capitale (si dal 5 al 25% del capitale, oltre alle imposte dovute sui Condonata (Giornalisticamente, la stampa calcola l'ammontare calcolato dalle righe 3 e 4 come una penale corrispondente al 5% del capitale) secondo legge vigente in precedenza 10 Maggiorazione penalità future veda questa domanda 14) di pagina, Una nuova legge del 2009 ha previsto una maggiorazione delle sanzioni rendimenti e le penali ed interessi legali sugli stessi Raddoppiate ad un minimo del 10% - massimo 50% del capitale Le differenze sono evidenti e non necessitano di molti commenti. Ho inserito la riga 1 nella tabella perché mi pare un punto importante. L'aspetto più deleterio dei condoni è la perdita di reputazione dello stato, che perdona senza poter garantire che questa sarà l'ultima volta. L'IRS ha agito nei limiti della propria discrezionalità, quindi, nella maggioranza dei casi, non è stato perdonato granché. Tremonti ha invece ripetuto un provvedimento preso in precedenza, nel 2001/2002. Non solo, come in precedenza, l'ha prorogato (riga 8). Da questo punto di vista quindi, il danno derivante dallo scudo fiscale è notevole. È positivo invece l'inasprimento delle sanzioni in caso di violazioni future (riga 10), e la maggiorazione della penale prevista per la proroga dei termini (riga 8). Le righe 2-4 mostrano che le tasse non pagate all'IRS devono essere interamente sborsate fino ai termini di prescrizione (sei anni). L'aspetto della "clemenza" riguarda solamente la penale da pagare per la violazione delle regole sulle dichiarazioni del possesso di capitali, con un imponibile calcolata usando l'anno di massima giacenza. In Italia, l'imposta straordinaria del 50% sul rendimento presunto del 2% annuo per 5 anni viene giornalisticamente semplificata dalla stampa indicando che è dovuta una penale del 5% del capitale (50% x 2% x 5 anni). Adottando questa interpretazione, e' come se lo scudo fiscale condonasse tutte le imposte dovute (compresi interessi di mora e sanzioni), a fronte di una penale pari ad un quarto di quella dovuta negli USA (dove imposte, interessi e sanzioni fiscali non sono perdonati). Altro aspetto interessante (righe 5-6). Il provvedimento di clemenza americano non è stato adottato dall'IRS per "perdonare" alcunché. È stato adottato in un contesto investigativo che porterà a scoprire e condannare altri procacciatori e istituzioni finanziarie che hanno agito in violazione della legge. La clemenza viene conferita solo a chi collabori con l'IRS nelle indagini, rivelando nomi e fatti. Tremonti invece, permette l'anonimato. Lo scopo è evidente: incentivare al massimo il successo della raccolta di fondi a breve termine, fregandosene degli incentivi a lungo termine (sorvoliamo su un aspetto inquietante: quanti dei parlamentari che hanno votato il provvedimento sarebbero stati scoperti senza l'anonimato? Ricordiamo anche che il provvedimento è passato grazie alle ripetute assenze nelle file dell'opposizione, segnatamente del PD). Di fronte a questi numeri, difficile paragonare i due provvedimenti adducendone una sostanziale equivalenza. Il provvedimento americano è stato adottato in un contesto investigativo e sanzionatorio e prevede il pagamento di tutte le imposte e di penali aggiuntive sostanziali. Con lo scudo fiscale italiano, invece, l'evasore la passa liscia alla grande.