Rassegna stampa del 27 gennaio 2014

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Rassegna stampa del 27 gennaio 2014
del 27/01/2014
27 gennaio 2014
http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=96126&typeb=0&Giornata-dellamemoria--ricordi-aquilani-
GIORNATA DELLA MEMORIA: 'RICORDI' AQUILANI
«L'Amministrazione comunale intende ricordare l'orrore dell'Olocausto degli ebrei, perché
nessuno dimentichi che quando si perde il rispetto della dignità umana non ci sono più
argini alla banalità del male».
Queste le affermazioni dell'assessora alla cultura del Comune dell'Aquila, Betty Leone, in
occasione del 27 gennaio, Giornata della Memoria.
«Questo monito è tanto più importante oggi, nel nostro territorio- prosegue l'assessoradove convivono culture ed etnie differenti, che devono contribuire alla solidità e alla civiltà
della nostra comunità. In città ci saranno molte iniziative per celebrare la Giornata della
Memoria. L'Amministrazione ha scelto di patrocinarne due, organizzate dal mondo della
scuola e dell'Università, perché ritiene che sono proprio i luoghi della formazione, dello
studio e della ricerca ad avere la responsabilità di conservare e trasmettere la memoria
storica, che è alla base della coscienza civile».
La prima delle due iniziative è l'incontro-dibattito con gli alunni, organizzato dall'Istituto
Mazzini- Patini, in collaborazione con l'ANPI, proprio per discutere del significato della
Giornata della Memoria, che si terrà lunedì 27 gennaio alle 10.30 presso la sala
conferenze della Scuola Media Patini, in via Antica Arischia.
Sempre lunedì 27 gennaio, alle ore 18, è in programma un secondo evento patrocinato dal
Comune, a cura dell'Università degli Studi dell'Aquila. Si tratta del concerto
commemorativo "Dal profondo dell'Inferno", dell'Officina Musicale, diretta dal Maestro
Orazio Tuccella, che si terrà presso l'Aula Magna del Dipartimento di Scienze Umane in
viale Nizza.
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GIORNATA DELLA MEMORIA, RIFLESSIONE CON LE SCUOLE
Nell'ambito delle celebrazioni internazionali sulla Giornata della Memoria, Martedì 28
Gennaio 2014 a partire dalle ore 10.00 presso la Sala Ance è previsto un momento di
incontro e di intensa riflessione per gli studenti delle scuole cittadine.
Anche in questa occasione, sarà prezioso il contributo culturale della settima arte come
strumento di conoscenza e di approfondimento su una delle più grandi tragedie
dell'umanità. I numerosi ragazzi presenti avranno dunque l'opportunità di assistere alla
proiezione del film L'onda di Dennis Gansel (Germania, 2008). Il programma proseguirà
con la significativa testimonianza di Amedeo Tedesco del Centro Ebraico "Il Pitigliani" Progetto Memoria.
L'iniziativa è organizzata dall'Istituto Cinematografico dell'Aquila "La Lanterna Magica" in
collaborazione con la Biblioteca Provinciale "S. Tommasi" e vede la presenza del Centro
Ebraico Italiano "Il Pitigliani" e della Comunità Ebraica di Roma - Dipartimento Cultura per
il quarto anno consecutivo.
Parteciperanno numerosi Istituti scolastici cittadini: I.P.S.I.A. SAR, Scuola Media "D.
Alighieri", Scuola Media "G. Mazzini", "Scuola Media T. Patini".
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http://www.improntalaquila.org/2014/giorno-della-memoria-migrantes-il-ricordo-va-tutte-levittime-del-genocidio-70092.html
GIORNO DELLA MEMORIA: MIGRANTES, IL RICORDO VA A TUTTE LE
VITTIME DEL GENOCIDIO
“Nel Giorno della Memoria, il ricordo va a tutte le vittime del genocidio. Tra di essi
vogliamo non dimenticare i Rom e i Sinti nel 1939 internati in campi di concentramento in
Italia, deportati in Germania e Polonia e poi trucidati, vittime di leggi razziali che hanno
dimenticato e tradito l’uguaglianza e la dignità di tutte le persone”. Così la Fondazione
Migrantes, che ha pubblicato un libro di suor Carla Osella sul genocidio Romedito dalla
Tau: un viaggio nei luoghi del genocidio Rom, per non dimenticare.
“Nel 1939 – ricorda Migrantes – iniziarono i rastrellamenti dei Rom della Germania e
dell’Austria, poi deportati in Polonia. Nel 1941 migliaia di Rom serbi furono massacrati. Nel
gennaio 1942 la stessa sorte toccò ai Rom della Crimea e dell’Ucraina. In occasione di
esecuzioni di massa degli ebrei, un’ordinanza del Comando tedesco del 16 dicembre
1942, impose il trasferimento di tutti gli ebrei d’Europa ad Auschwitz, dove trovarono la
morte almeno 16 mila Rom”.
La poetessa gitana Bronislawa Wajs, detta Papusza, morta nel 1987 e di cui non si sa
l’anno di nascita, ha ricordato così nella poesia ‘Lacime di sangue’ il genocidio del popolo
Rom: “Oh, caro popolo/Non mi piace ricordare tanta infelicità/Il mio cuore si gela e
piange./Ma devo cantare/I malvagi desiderano la guerra/Sappiano dunque quanto è
terribile./ Dio ci protegga tutti/ dalla grande miseria, dalla grande prova, dalle lacrime di
sangue./ Quanto ha sofferto il bimbo ebreo, il cuore di una madre gitana e il bambino
gitano”.
Nel Giorno della Memoria, la Migrantes invita a non dimenticare la guerra, l’olocausto
anche dei Rom d’Europa, ma anche a non dimenticare oggi “un popolo che vive e soffre
nelle nostre città, non sempre riconosciuto nella sua storia e nel suo cammino”. “Anche
dalla sofferenza e dalla morte di molti Rom è nata l’Europa – conclude la Fondazione
Migrantes -. Oggi non si può non costruire l’Europa anche con il contributo di questo
popolo, spesso ai margini delle nostre città o non riconosciuto anche per qualità e
capacità. Anche oggi, ‘il cuore di una madre gitana’ soffre quando i figli vengono tolti,
quando i ragazzi non possono frequentare la scuola, quando i giovani non trovano lavoro,
quando la famiglia è vittima di discriminazioni”.
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http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-il-centro-smile-sopravvivera--nuovo-futuro-perricordare-pollice/537975-283/
L'AQUILA: IL CENTRO SMILE SOPRAVVIVERA'
''NUOVO FUTURO PER RICORDARE POLLICE''
Sono passati pochi giorni dal gesto estremo di Rocco Pollice, pochi giorni dal suo funerale
in cui un’intera città si è ritrovata, per l’ennesima volta, stretta nel dolore e nell’incredulità.
Chi conosceva il dottor Pollice sa che era una persona che ha sempre messo gli altri
davanti a sé, non risparmiandosi mai e pensando prima di tutto al bene collettivo, al bene,
soprattutto, dei giovani di questa città.
Per questo motivo tutte le persone che gli erano vicine, chi lo ha conosciuto, tutti quelli lo
hanno visto impegnarsi con tutto se stesso nel progetto Smile, il servizio di prevenzione e
cura dei disturbi psichiatrici in età giovanile, non possono oggi non domandarsi che fine
farà la sua più bella intuizione.
Il centro si è rivelato fondamentale all’indomani del terremoto. Il clima pervasivo di
sofferenza psicologica ha portato a quadruplicare il numero di giovani che hanno usufruito
dei servizi dell’unità operativa. L’importanza dello Smile è stata più volte sottolineata dalle
ingenti donazioni di diverse associazioni che hanno permesso in tutti questi anni di
ampliare e migliorare il servizio offerto.
La creatura di Pollice è diventata, con il passare degli anni, uno dei pilastri fondamentali
per i giovani e per la città.
In questo momento ancora non è chiaro chi dirigerà l’unità operativa, né quali saranno i
cambiamenti che verranno apportati alla struttura, ma una cosa è certa: il centro andrà
avanti e continuerà ad occuparsi dei giovani aquilani.
“Devo ancora farmi un’idea su chi potrebbe essere il successore di Rocco Pollice alla
guida del centro Smile. Confesso che non ho voluto occuparmene in questi giorni perché
farlo subito sarebbe stato come archiviare rapidamente Rocco”, spiega ad AbruzzoWeb il
direttore generale della Asl, Giancarlo Silveri.
Per Vittorio Sconci, “la cosa fondamentale è non disperdere lo sforzo fatto in questi anni
per portare avanti il centro ed essere consapevoli che non c’è modo migliore di ricordare
Pollice che quello di migliorare, ampliare e continuare a lavorare per quella che è stata
una delle sue più grandi intuizioni”.
In questi giorni, la direzione è stata affidata, in modo temporaneo, a Rita Roncone. Anche
per la lei “lo Smile è un’idea assistenziale talmente innovativa da essere un patrimonio per
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la città ed è fondamentale portarlo avanti per onorare la memoria di Pollice”.
Per sapere chi sarà a guidare il centro e come sarà riorganizzato ci vorrà ancora del
tempo. Silveri, infatti, scendendo nel tecnico precisa che dovrà “verificare come stanno le
cose, in particolare il numero di pazienti dello Smile. Ovviamente nessuno sarà
abbandonato ma, a seconda di quanti sono, avremo diversi assetti organizzativi - ipotizza Oggi è un’unità operativa semplice dipartimentale, se le dimensioni ci sono lo resterà,
altrimenti potrebbe diventare un’attività che fa capo a un’unità operativa complessa”.
Una cosa ben chiara a tutti, invece, è l'importanza che lo Smile ha assunto per i giovani
della città. Si dovrà portare avanti questo centro, non solo in memoria di chi lo ha creato,
ma soprattutto perché, come diceva Pollice, “la ricostruzione dell’anima delle persone
deve essere un passaggio preventivamente obbligato, quantomeno uguale al ripristino
urbanistico della città”.
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http://www.rete5.tv/index.php?option=com_content&Itemid=2&task=view&id=31184
BANDO PER 30 ASSISTENTI DOMICILIARI
Un nuovo bando per 30 aspiranti assistenti domiciliari dal titolo ''Work and care'' è stato
presentato nella sala consiliare del Comune di Avezzano. Si tratta di un percorso di
inclusione lavorativa e sociale - finalizzato anche a supplire carenze assistenziali registrate
negli ultimi anni - messo in cantiere dalla Cooperativa Sociale Leonardo, in partnership
con il Comune di Avezzano, la Comunità Montana Montagna di L'Aquila, la Comunità
Montana Sirentina.
Il progetto prevede un ''investimento'' formativo per 30 persone di maggiore età,
disoccupati, in particolari situazioni di disagio socio-economico, con obiettivo finale
l'inserimento lavorativo nel campo del sociale con la qualifica di assistente domiciliare.
Il corso di formazione tenuto da docenti esperti nel settore socio assistenziale si terrà ad
Avezzano, Barisciano e Secinaro (tutte località in provincia dell'Aquila), della durata di 80
ore per sede, incentrato su: processi e linee guida dell'assistenza domiciliare; l'assistenza
all'anziano e al disabile; il lavoro e le strategie di rete; tecniche di intervento domiciliare
innovative; norme per la creazione di impresa; cooperative sociali di tipo A; funzionamento
e fonti di finanziamento. Ogni partecipante svolgerà l'attività di assistenza domiciliare per
complessive 144 ore, 6 ore settimanali in 6 mesi, e riceverà, a titolo di rimborso spese, un
voucher di complessivi 864 euro. Informazioni saranno divulgate dai Comuni e dagli
organismi interessati.
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http://www.terremarsicane.it/content/linformagiovani-celano-varca-i-confini-prestoapertura-di-nuovi-sportelli-nel-resto-della
L'INFORMAGIOVANI CELANO VARCA I CONFINI: PRESTO APERTURA
DI NUOVI SPORTELLI NEL RESTO DELLA MARSICA
Sarà Ortucchio il primo comune seguace dell'esempio celanese del servizio offerto dallo
Sportello InformaGiovani che, come ricordiamo, attingendo ad apposite banche dati
informative di supporto, è erogatore di servizi di informazione, comunicazione,
orientamento, tutoring sul mondo del lavoro, della formazione e dei programmi dell’Unione
Europea.
Il gradimento ed il successo dell’iniziativa del Comune di Celano hanno, dunque, varcato i
confini territoriali.
Come annuncia Angela Taccone, presidente del Consiglio comunale e promoter
infaticabile del progetto dedicato alle Politiche Giovanili:
“A breve verrà, appunto, attivato, lo Sportello Informagiovani al Comune di Ortucchio, dopo
l’avalla del Sindaco l'Ing. Federico D’Aulerio. Nei prossimi giorni incontrerò i sindaci di
Gioia dei Marsi e di Lecce dei Marsi interessati anche loro all’apertura di uno Sportello
informativo per i giovani”.
Significativi sono i dati che riguardano l’attività dello Sportello Informagiovani di Celano,
(che, ultimamente, si è reso disponibile anche per iniziative di beneficenza); fin ad oggi,
infatti, sono circa 300 gli iscritti e le richieste provengono non solo dai giovani del posto,
ma anche da altri centri del comprensorio. Gli operatori dello Sportello si dichiarano,
ancora una volta, soddisfatti per il successo dell’iniziativa di espansione del servizio e per
la fiducia accordata ad esso da tanti ragazzi.
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http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=96166&typeb=0&60-anni-di-storiadel-Parco-Nazionale-in-un-archivio
60 ANNI DI STORIA DEL PARCO NAZIONALE IN UN ARCHIVIO
Rileggere l'ambiente come memoria delle comunità umane: con questo obiettivo,
pienamente raggiunto, è iniziato quattro anni fa il lavoro di riordino di 200 mila documenti
che raccontano la storia del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise dagli anni '20 agli
anni '60 del secolo scorso, ora disponibili in un archivio consultabile, per ora solo su
prenotazione, presso locali del Parco a Villetta Barrea.
É il risultato di una collaborazione tra ente parco e Soprintendenza Archivistica per
l'Abruzzo, finanziato nell'ambito di un progetto sugli archivi del Novecento.
«Il nostro è il parco più internazionale d'Europa - ha commentato in conferenza stampa a
Pescara il commissario del Pnalm, Giuseppe Rossi - ma non è conosciuto come
istituzione nata dal basso, attraverso la partecipazione diretta degli abitanti. Questo
archivio è per il parco valore culturale ed economico, ci sono anche materiali antecedenti il
1923 e risalenti al periodo immediatamente successivo all'unità d'Italia. Certi documenti
sono testimoni involontari della storia - ha detto Maria Teresa Spinozzi, responsabile della
Soprintendenza - qui ci sono documenti che raccontano il parco dal punto di vista
amministrativo, scientifico, sociologico. Erano abbandonati in uno scantinato a
Pescasseroli, il parco ha trasferito mille faldoni a Villetta Barrea e l'archivista Nunzia
Notarantonio li ha schedati».
L'ente ha individuato un antico palazzo nobiliare di Villetta Barrea come futura sede
dell'archivio. «Sono moltissime le richieste che ci arrivano ogni anno per fare tirocini nel
parco o preparare tesi di laurea sull'area protetta - spiega il direttore del parco, Dario
Febbo - in questo archivio ora c'è la storia dell'ambientalismo italiano».
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http://www.rete5.tv/index.php?option=com_content&task=view&id=31186&Itemid=110
CAI, IL PROGRAMMA DELLE ESCURSIONI DEL 2014
Con l’escursione di domenica 26 gennaio a Bosco Paradiso dal Piano delle Cinque Miglia
inizia il programma 2014 della Sezione di Sulmona del Club Alpino Italiano.
Il programma prevede escursioni domenicali sulle montagne abruzzesi, una Settimana
Azzurra alle Isole Egadi e una Settimana Verde a Bardonecchia.
Oltre a ciò la Sez. di Sulmona quest’anno organizzerà un Corso di Avvicinamento alla
Montagna, il cui programma sarà pubblicato a breve, per far conoscere maggiormente le
montagne che ci circondano e per diffondere la cultura montana.
Per maggiori informazioni si può scrivere a [email protected] o venire a trovarci nella
nostra sede presso il Palazzo della Comunità Montana in Via Angeloni 11 il giovedì e il
sabato dalle ore 18 alle ore 19,30.
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http://www.rete5.tv/index.php?option=com_content&task=view&id=31185&Itemid=110
CICLOTURISMO: A SETTEMBRE NEL CENTRO ABRUZZO IL “WOLF
BIKE TOUR”
Oltre un migliaio di appassionati della bicicletta pronte ad invadere il centro Abruzzo per il
“Wolf Bike Tour”. Si tratta dell’iniziativa, ideata da Ercole Giammarco e Tommaso Paolini,
che ha l’obiettivo di valorizzare il territorio a livello turistico attraverso la passione per le
due ruote. L’appuntamento, che si terrà il primo fine settimana di settembre (sabato 6 e
domenica 7), sarà presentato lunedì 27 gennaio, alle ore 10, nella sala conferenze di
Palazzo Mazara a Sulmona.
All’incontro interverranno, tra gli altri, il presidente regionale della Federazione ciclistica
italiana, Mauro Marrone, i consiglieri comunali di Sulmona, Alessandro Lucci, Roberta
Salvati, il presidente provinciale della FCI, Fernando Ranalli e i rappresentanti del
Panathlon Club di Sulmona.
La manifestazione si articolerà in due tappe. La prima (sabato) con partenza dall’Abbazia
Celestiniana, e con un percorso che interessa Sulmona, Anversa degli Abruzzi, Villalago,
Scanno e Bugnara, per poi fare ritorno all’Abbazia.
La domenica, invece, gli appassionati della bicicletta partiranno da Piazza Garibaldi a
Sulmona per attraversare Cansano, Pescocostanzo, Rivisondoli, la stazione ferroviaria di
Palena, Campo di Giove, Pacentro e quindi fare ritorno a Sulmona.
Previsti numerosi appassionati provenienti da tutta l’Italia e dall’estero.
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http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=96062&typeb=0&Marsica-in-jazz
MARSICA IN JAZZ
Stasera alle 21 presso Locanda Madonna delle vigne di Celano riparte la programmazione
di jazz dell'Associazione Concert/azione Eventi che promuove per il secondo anno
l'AJf_Winter Club , l'edizione invernale del festival di jazz nato ad Avezzano 4 anni fa e
pronto a diffondersi in tutto l'Abruzzo.
In versione invernale, propone concerti con artisti locali e non, in taverne, ristoranti e club
di Avezzano e dintorni. Il progetto nasce per creare una continuità di programmazione, un
"dopo" Festival una sorta di laboratorio/incubatore invernale per conoscere gli artisti dal
vivo, promuovere la propria musica esibendosi in un jazz contest diverso, caldo e più
intimo di un teatro.
L'adesione dei musicisti, provenienti da tutta la regione e l'Italia è sempre massiccia e
generosa. Son giovani e meno giovani che si mettono in gioco prestando la propria opera
ed esibendo il proprio talento hanno aderito a un progetto che fa della spontaneità e del
dialogo una condizione naturale, nello spazio scenico più disinvolto quale è un luogo di
degustazione e di incontro. Il programma prevede varie serate spalmate nei mesi fino a
giugno, in vari locali di Avezzano e della Marsica. Per la serata inaugurale i giovani
marsicano Damiano Notarpasquale (trombone e clarinetto) e Luigi Sfirri (chitarra)
presenteranno la loro "Musica del nuovo mondo tra jazz e tradizione".
Al confine tra qua e là, tra ora e mai più, tra è e fu, tra musica e silenzio, tra una regione e
l'altra, CONCERT/AZIONE EVENTI di Alessia Di Matteo, propone "faticosamente" musica
jazz, la musica, in questo territorio da anni. L'AJF si è guadagnato il riconoscimento tra i
nuovi Festival emergenti d'Italia, la stima dei direttori artistici più accreditati e dei giornalisti
di settore. Promotrice anche di un altro festival di jazz a Napoli l'Osare J_azz festival
presenterà il programma della V edizione dell'AJF durante la rassegna invernale.
Appuntamento per stasera dunque con un menù dedicato e molto particolare che da
valore ai sapori dell'Abruzzo e che sposerà la raffinatezza dei vini delle Cantine Castello
Colle Massari.
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http://www.vita.it/societa/giovani/volontariato-il-vademecum-per-attrarre-i-giovani.html
VOLONTARIATO, IL VADEMECUM PER ATTRARRE I GIOVANI
Associazioni e volontariato giovanile: un rapporto difficile? Sembrerebbe di sì, almeno da
quel che emerge dall’indagine “Giovani e volontariato” realizzata da Ipsos per conto
dell’Istituto Toniolo nell’ambito del “Rapporto Giovani”, un progetto di ricerca avviato nel
2011 con l'obiettivo di osservare la condizione giovanile in Italia. Lo studio ci dice che il
64,7% degli intervistati – ragazze e ragazzi tra i 18 e i 30 anni - non ha mai fatto
volontariato. Un dato che mi ha sorpreso; forse perché vengo da una città come Torino,
dove i cittadini under 30 hanno sempre risposto con entusiasmo alle offerte di volontariato
civico e sociale. A cosa è dovuto questo risultato? Cosa fanno di sbagliato le
organizzazioni del non profit? Ma soprattutto, quali strategie dovrebbero adottare per
coinvolgere di più i giovani? Dopo aver raccolto qualche parere tra chi di pane e
volontariato si nutre tutti i giorni, ho provato a rispondere alla domanda con una lista di
suggerimenti e buone pratiche indirizzata a dirigenti e operatori del terzo settore.
• 1. Valorizzate i giovani volontari. Non date motivo ai giovani che frequentano la
vostra organizzazione di pensare che li state sfruttando. Considerateli una risorsa
che nutre l'associazione: i giovani sono fucine di idee da ascoltare e da cui farsi
ispirare, non solo mani e braccia pronte all'uso per fare raccolta fondi al banchetto
in piazza ogni 24 dicembre.
• 2. Riappropriatevi della funzione educativa. Lo ha detto il direttore di Vita, Riccardo
Bonacina: «Le associazioni e organizzazioni della società civile negli ultimi dieci
anni sono venute completamente meno al loro impegno educativo. Ovvero non
sono state più capaci di attrarre dal punto di vista ideale, appaltando la propria testa
alle teorie del management e affidando le organizzazioni ai fundraiser». Siate
propagatori di alternative culturali nei territori che presidiate: coinvolgete la
popolazione più giovane per formare i cittadini di domani al rispetto del bene
pubblico e al miglioramento della società.
• 3. Incoraggiate il protagonismo giovanile. L'attività di volontariato presso le vostre
sedi deve offrire un palcoscenico su cui potersi esperimersi. Chiamate a raccolta i
giovani del quartiere dandogli la possibilità di essere propositivi e di fare quello che
sanno fare meglio. Coinvolgeteli in progetti che hanno a che fare con la cittadinanza
attiva, l'intercultura, la democrazia partecipativa, l'informazione, l'arte o lo sport.
Invitateli a diventare megafono del cambiamento a partire da attività concrete,
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aiutateli ad assumere il ruolo di dialogatori e mediatori tra le diverse componenti
della cittadinanza.
4. Sperimentate i linguaggi del web. Anche online si possono costruire relazioni:
non fatevi spaventare dalle tecnologie della comunicazione e dell'informazione, ma
scopritele e studiatele come nuovi modi per interagire con la comunità di volontari
(loro sono già tutti su Facebook, mancate solo voi!). Usate il web per raccontare e
creare interesse intorno a quello che fate. Creare e curare la propria presenza
online è anche segno di trasparenza e volontà di aprire le porte della propria
associazione a un pubblico più vasto.
5. Create reti e sinergie. Collaborate con le altre realtà del territorio che si occupano
di aggregazione giovanile, scambiatevi spazi, competenze e idee. Muovetevi al di
fuori delle sedi istituzionali e invitate i volontari a scoprire il territorio in tutte le sue
dimensioni. Andate nelle scuole e manifestatevi nelle periferie: non aspettate che
siano i giovani a trovarvi, andate voi a cercarli, osservateli e intercettate la loro
attenzione.
6. Nominate un “responsabile giovani”. Lavorare con i giovani richiede grande
investimento di tempo e impegno. Nominate un “responsabile giovani” che diventi il
punto di riferimento per i ragazzi e le ragazze con cui collaborate. Scegliete un loro
coetaneo, qualcuno che venga considerato “uno di noi” e che organizzi le attività in
maniera regolare e costante. A quel punto, lasciate che il gruppo di volontari adotti
modalità e tempistiche non convenzionali: non c'è niente di meglio che organizzare
la riunione settimanale in serata, a casa di qualcuno, mangiando una pizza e
bevendo una birra per creare la giusta voglia di impegnarsi e rinnovare di volta in
volta la motivazione. Le parole d'ordine devono essere amicizia, convivialità e
divertimento.
7. Date fiducia. Tutto quello è stato scritto fin qui necessita di un ingrediente
fondamentale: ai giovani volontari bisogna dare fiducia. Fate la scelta di investire
nel futuro: ascoltateli, dategli delle responsabilità e stimolate così il ricambio
generazionale.
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