Giuliano Fiorani - GianMarco Dosselli Scrittore

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Giuliano Fiorani - GianMarco Dosselli Scrittore
Giuliano Fiorani
Introduzione di G. Dosselli
I più confermano che la fine del secondo conflitto
mondiale (e la conseguente caduta del fascismo) è
resa possibile anche alla prodezza d’infiniti gruppi
della Resistenza che, combattendo a fianco degli
Alleati, ha conseguito il trionfo definitivo
sconfiggendo il Terzo Reich e i sopravvissuti fascisti
confluiti nella Repubblica Sociale Italiana. Il 2 giugno
1946, l’Italia ha una nuova veste: si chiama Repubblica
Italiana, uno Stato (dicono; e chi lo dice?) “incarnato
nel supremo valore della Resistenza che si può
sintetizzare nella fine del fascismo e nella riconquista
delle libertà democratiche nelle quali il popolo
italiano intende diventare l’artefice del proprio futuro
destino”.
Fascismo e Resistenza, due protagonisti (si fa per dire)
avversari. Il primo, visto (ai più) come il diavolo, il
secondo come il giustiziere liberatore. Del “giustiziere
liberatore”, la Storia diffonde di quanto e come i
partigiani si sacrificarono per liberare il martoriato
nostro Paese dai fascisti...! Storia della Resistenza
compassionevole, descritta con quel tentativo da far
prevalere l’animo dei nostri giovani le impressioni, le
emozioni e il dovere di non dimenticare la violenza
del fascismo. Potrebbe essere un lato corretto se,
altrettanto, la popolazione italiana del dopoguerra
sapesse che dopo l’otto settembre 1943, con
l’armistizio in Italia, i guai non sono finiti. Tra tali
guai è compresa la crudeltà dei partigiani che videro
potenzialità nello sferrare attacco contro elementi
fascisti rei, forse, di essere stati solo degli aguzzini?
Colpevoli anche della divisa nera loro indossata? Del
loro preferire al servigio dello Stato fascista?
La Resistenza è parlata, scritta e documentata,
possibilmente memorizzata nella materia grigia
cerebrale di tanti nativi dell’epoca detta “boom
economico”. Tutto ciò sarebbe a sufficienza? Dove le
note, i documenti, le prove che anche la Resistenza
assunse spietatezza, prediligeva assassinii piacevoli
(sapeva, addirittura, massacrare i Legionari di
quindici anni!), elogiava crudeltà infinite! Fino a
qualche tempo fa, non era visibile né in filmati né
nelle versioni cartacee ciò che riguardava i dissidi e
fregature tra le varie formazioni partigiane di casa
nostra; finalmente, scrittori come Pansa e Ludovico
Galli, sfornano libri inerenti alle insensate azioni dei
partigiani. Fiorani, in una sua lettera inviatami,
propose questa riga: “Riguardo certi crimini
comunisti, molti per opportunismo hanno le fette di
salame agli occhi e altri, veramente, non sanno.
Pertanto, memore del detto: bisogna sapere per
conoscere e conoscere per capire, anche quello che
non piace”.
Il Comunismo fu altrettanto un segno malefico!
Scrisse, giustamente, nel suo editoriale de “STORIA
DEL NOVECENTO” (febbraio 2004), Marco
Montagna, a proposito della campagna per il
recupero, la conservazione e la valorizzazione delle
memorie scritte del passato, se non la storia di coloro
caduti per mano dei partigiani: “Tutto questo è Storia
ed è un dovere recuperarla e conservarla. Un dovere
verso le generazioni future e un obbligo, soprattutto,
nei confronti dei protagonisti di questi avvenimenti.”
A qualcuno che venisse in mente d’affermare che il
Fascismo uccideva civili, ebbene, anche i partigiani
(con mamma chiamata Resistenza) uccidevano militi
governativi e civili attigui, bambini e anziani. Ancora
lo stesso Fiorani, in una sua missiva inviatami, trae
questa riflessione: “ ... far sapere quanto è successo nel
recente passato, bisogna insistere, scrivere e
raccontare alla gioventù d’oggi male informata,
perché tanti giovani di ieri pagarono duramente la
scelta fatta. Dove tanti italiani trucidati e intere
famiglie ridotte alla disperazione solo perché dalla
parte vinta. Ricordiamolo: nell’animo dei vinti ci sono
dolori, sentimenti, lutti, ricordi, onore e sacrifici
incancellabili.”
Tutto ciò è amore di verità: perché le giovani
generazioni sappiano, riflettano e diffondano.
Note biografiche di Giuliano Fiorani:
Residente a Lovere, (Bergamo) è autore di scritti che
testimoniano fatti alquanto dimenticati o non
palesemente citati. Collabora col mensile di storia
contemporanea “STORIA DEL NOVECENTO”, della
Grafica MA.RO S.r.L, Copiano (Pavia). I suoi articoli
editi sulla medesima rivista, sono i seguenti: “L’Italia
in fondo all’abisso; Le ragioni dei vinti; Fratelli
Gramsci; Ettore Muti, il primo caduto della guerra
civile; Mortirolo! Dannato Mortirolo!; Guai ai vinti;
Epurazione: epurati ed epuratori; L’eccidio dei
disarmati; Una pallottola nell’albero; Aprile 1945,
come muore un giornalista; Tre solitari verso il
Mortirolo.”
Altri suoi elaborati sono editi dalla rivista “STORIA
DEL XX SECOLO”. Alcuni titoli: “Un pesante tributo
di sangue; Dal regno del sud al vento del nord;
Bersagliere a vent’anni, bersagliere tutta la vita;
L’Italia in guerra; Campa cent’anni.. con la tua
coscienza.” Scrive articoli pure per la rivista
“OCCIDENTALE”.
Gli scritti inseriti su questo sito Internet sono stati
autorizzati dall’Autore che me ne ha dato facoltà. Lo
ringrazio, e invito i lettori-navigatori di
approfondire quanto valore vi è contenuto in ogni
riga della ricerca storica del signor Fiorani.
Tutte le opere scritte e raccolte dall’Autore:
Nr.1/a OTTOBRE 1935: c’era una volta “Faccetta
nera”
Nr.1/b CENTURIONE ROMOLO GALASSI: camicia
nera
Nr.2
I FRATELLI GRAMSCI: una storia
dimenticata
Nr.3
ROMA, 10 GIUGNO 1940: l’Italia in guerra
Nr.4
SAVOIA, A CAVALLO! La storia di Albino
Nr.5
ESTATE 1943: fine di una nazione
Nr.6
ETTORE MUTI: il primo caduto della Guerra
Civile
Nr.7
DAL REGNO DEL SUD... il vento del Nord
Nr.8
UNA PALLOTTOLA NELL’ALBERO: la
memoria ritrovata
Nr.9
LE ORIGINI DELLA G.C. NEL LOVERESE:
Rosa e Cortesi
Nr.10
L’ITALIA IN FONDO ALL’ABISSO:
l’attentato di Via Rasella e le Fosse Ardeatine
Nr.11
BARBARIGO NON S’ ARRENDE: capitano
di Corvetta Umberto Bardelli
Nr.12
NOVEMBRE 1944/GIORGIO PAGLIA:
partigiano Medaglia d’Oro
Nr.13
RENDERE GIUSTIZIA ALLA VERITA’:
Lauro Cassiolari
Nr.14/a BERSAGLIERE A VENTI ANNI...
Bersagliere tutta la vita
Nr.14/b LUIGI COLOMBI: bersagliere del <Mameli>
Nr.15/a 3 AGOSTO 1944: un lancio imprevisto
Nr.15/b 12 AGOSTO 1944: aiuti militari e
finanziamenti alleati
Nr.16
BUGIARDI E MENTITORI: il massacro della
famiglia Pendoli
Nr.17
13 FEBBRAIO 1945: tragedia alle scuole di
Castro
Nr.18
TRE SOLITARI VERSO IL MORTIROLO
Nr.19
MORTIROLO! DANNATO MORTIROLO!
Nr.20
28 APRILE 1945: dal Passo della Presolana al
cimitero di Rovetta
Nr.21/a MOICANO: una storia infinita
Nr.21/b L’ECCIDIO DEI DISARMATI
Nr.22
CAMPA CENT’ANNI... CON LA TUA
COSCIENZA: la morte dei Legionari De Vecchi e Le
Pera
Nr.23
SVIZZERA NEUTRALE: S.E. Winston
Churchill (Una lettera mai consegnata)
Nr.24
PARTIGIANI CHE UCCIDONO
PARTIGIANI: (Le malghe Porzus)
Nr.25
APRILE 1945: i suoi momenti crudeli
Nr.26
APRILE 1945: epurazione, epurati, epuratori
Nr.27
GUAI AI VINTI
Nr.28
RIABILITATI POST MORTEM: restituire ai
vinti la loro dignità
Nr.29/a MARIO STOPPANI: pilota collaudatore
(prima parte)
Nr.29/b MARIO STOPPANI: pilota collaudatore
(seconda parte)
Nr.30
10 MAGGIO 1945: le foibe bresciane / la
strage di Sant’Eufemia
Nr.31
L’ALTRA FACCIA DELLA RESISTENZA:
bagattelle partigiane
Nr.32
L’ALTRA FACCIA DELLA RESISTENZA
(2): sorrisi e bugie partigiane
Nr.33
L’ITALIA E LA GUERRA D’ETIOPIA:
sanzioni e autarchia