POF A.S. 2012/2013
Transcript
POF A.S. 2012/2013
Istituto Tecnico Economico “Leonardo da Vinci” Via C. Santagata n. 18 Santa Maria Capua Vetere (CE) Tel. 0823 841202 ( Presidenza) Tel. 0823 841270 ( Segreteria) Email [email protected] Sito web www.itcdavincismcv.it IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 1 CHE COSA E’ IL POF? Il piano dell’offerta formativa, previsto dal vigente regolamento dell’autonomia scolastica, è il documento che presenta la scuola, e ne costituisce l’identità. E’ il punto di riferimento di tutte le attività ed esprime la sintesi delle scelte educative e delle linee organizzative dei vari organi collegiali, nonché dei singoli operatori scolastici. CONTESTO SOCIO-ECONOMICO Santa Maria Capua Vetere è un antichissimo comune della provincia di Caserta e si estende dalla catena dei monti del Tifata fino alla pianura della” Campania Felix”. Secondo gli ultimi dati statistici le attività prevalenti sono per il 58 % da attribuire al terziario, per 27 % al commercio, artigianato, agricoltura, per 7 % all’industria, l’8% a libere professioni. Antica sede di tribunale, pur non essendo capoluogo di provincia. Ai tanti uffici ed enti pubblici si affianca un’ampia offerta formativa: Circoli Didattici, Scuole Medie, il Liceo Ginnasio, il Liceo Scientifico, la sezione staccata dell’Istituto Statale d’Arte, l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato Sede di facoltà universitarie quali Giurisprudenza, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze Turistiche, Lettere e Filosofia. 2 LA SCUOLA S anta Maria Capua Vetere si trova nel centro di un complesso di piccole e grandi aziende che comprende l’intera Via Appia, da Caserta a tutto il territorio di Capua, il che favorisce il persistere di una classe di esperti di economia, finanza e contabilità. Il “Leonardo da Vinci” si è sempre proposto come punto di riferimento del territorio poiché in grado di offrire una formazione culturale e professionale adeguata alla vocazione commerciale e imprenditoriale. Nato nel 1961 come sezione staccata dell’ITC “Terra di Lavoro” di Caserta, l’Istituto “Leonardo da Vinci” di Santa Maria Capua Vetere divenne autonomo dal 1° ottobre 1962 ed ebbe il suo riconoscimento quale nuovo Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri con DPR 1421 dell’1/04/1965. L’Istituto ha avuto quali sezioni staccate le sedi di Santa Maria a Vico, Capua, Marcianise, diventate poi tutte Istituti autonomi. Nel 1995 la sezione dei Geometri ha avuto la sua autonomia. La sperimentazione IGEA è stata introdotta nell’a.s. 1992/93. Dall’anno scolastico 1996/97 è stato istituto pilota per la realizzazione di corsi post diploma. Oggi è Istituto economico tecnico con “Amministrazione-Finanza e Marketing” e con “Turismo”. L’Istituto serve un bacino di utenza che comprende i comuni di Casapulla, Curti, Macerata Campania, Portico, San Prisco ed allarga la sua presenza a Grazzanise, Bellona, S. Angelo in Formis, Cancello Arnone, Vitulazio. Il Progetto Formativo, in obbedienza alle linee indicative di “Cittadinanza e Costituzione”, insiste particolarmente sulla formazione di una coscienza civile che spinga all’impegno sociale. I giudici di Santa Maria, ma anche Cantone e Piscitelli, fanno ormai parte del corpo docente, dato che sono molto spesso a dialogare con gli alunni. L’Istituto è presidio di “Libera”, e due anni fa è venuto Don Ciotti; celebra ogni anno la festa di Don Peppe Diana e l’Aula Magna è dedicata al prete anticamorra, trucidato dai Casalesi. E’ stata, unica scuola casertana, a partecipare alle marce di “Libera” a Bari, Napoli, Genova, Milano. Sono state ben sfruttate le provvidenze messe a disposizione dall’Europa, rinnovando tutto il parco tecnologico ed informatico, perché il sapere oggi si costruisce nei laboratori, e realizzando una serie di stage, sia sul territorio (presso agriturismi, banche, Agenzia delle Entrate) che nei paesi europei (Francia e Gran Bretagna) dove gli alunni hanno imparato a conoscere strutture operative e lingue straniere in full immersion. E’ dotato di attrezzature che permettono la presenza di allievi portatori di handicap. E’ stato anche portatore di un progetto che istituiva l’istruzione domiciliare per alunni particolarmente svantaggiati. 3 Il Dirigente Scolastico, il personale docente, il personale ATA si impegnano tutti a proporre una offerta formativa adeguata alle richieste del territorio e dell’utenza, rispettosa delle diversità, impegnata nella costruzione dell’uomo e del cittadino, e con un curricolo di studi qualitativamente valido, spendibile sul mercato del lavoro e adatto alla prosecuzione degli studi universitari. Non solo scuola, dunque: l’ambizione è quello di un centro educativo di largo impatto, ben piantato nel territorio, che ne raccolga esigenze ed indicazioni. Ma, naturalmente, l’istituto per quanto detto, non trascura assolutamente la formazione tecnica e scolastica. Santa Maria Capua Vetere si trova nel centro di un complesso di piccole e grandi aziende che comprende l’intera Via Appia, da Caserta a tutto il territorio di Capua, il che favorisce il persistere di una classe di esperti di economia e finanza, che dalla mia scuola escono ogni anno. Sfruttando le provvidenze messe a disposizione dall’Europa, si è rinnovato tutto il parco tecnologico ed informatico, perché il sapere oggi si costruisce nei laboratori, e realizzato una serie di stage, sia sul territorio (presso agriturismi, banche, Agenzia delle Entrate) che nei paesi europei (Francia e Gran Bretagna) dove gli alunni hanno imparato a conoscere strutture operative e lingue straniere in full immersion. Se non si vuole quindi che la scuola sia una cattedrale nel deserto, senza senso ed incidenza col territorio, ci deve essere nella offerta formativa una serie di scelte che si attaglino a questo territorio, si facciano portavoce di esigenze, rispondano a bisogni e sollecitazioni. La sezione turistica ben si inserisce in Santa Maria Capua Vetere città d’arte, e se oggi i professori ed alunni fanno continuamente escursioni sul territorio e immediate adiacenze (S. Angelo in Formis, Museo Campano) è per una specifica attenzione sia culturale che formativa su questo patrimonio. Non solo scuola, dunque: l’ambizione è quello di un centro educativo di largo impatto, ben piantato nel territorio, che ne raccolga esigenze ed indicazioni. 4 SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE OBIETTIVI GENERALI PROGETTO EDUCATIVO PROGETTI EXTRACURRICULARI 5 OBIETTIVI GENERALI L’Istituto Tecnico Economico Statale “ Leonardo da Vinci”ispira la propria attività didattica ed educativa a un’aggiornata lettura delle esigenze del territorio, del suo sviluppo economico e culturale, e in generale ai mutamenti in corso nella società contemporanea, applicando quanto previsto dalla legislazione nazionale e regionale, e in armonia con le indicazioni dell’Unione Europea in materia di istruzione e formazione. Gli obiettivi generali sono: Assicurare a tutti il servizio scolastico a prescindere da ogni differenza. Garantire la regolarità e la continuità del servizio Favorire ed organizzare attività extra-scolastiche per la promozione culturale degli studenti Prevenire e controllare la dispersione scolastica Continuità e Orientamento Accoglienza agli allievi portatori di handicap 6 PROGETTO EDUCATIVO Il progetto educativo : pone al centro della propria attenzione educativa la persona, con l’obiettivo di sviluppare, far crescere e rafforzare competenze, abilità e capacità in tutti gli ambiti, da quello culturale, a quello sociale e civile, a quello professionale si propone di trasmettere i valori della democrazia, della partecipazione attiva e responsabile, della solidarietà offre una solida preparazione culturale di base sviluppando e rafforzando le competenze, le abilità e le capacità che permettono di capire e interpretare il mondo e la società nel suo divenire e nella sua complessità. L’azione didattica è definita secondo ambiti di competenze: Competenze per comunicare Conoscenza e padronanza della lingua italiana Conoscenza e padronanza delle nuove tecnologie della comunicazione Conoscenza e padronanza dei linguaggi scientifici Conoscenza e padronanza dei linguaggi economico-finanziari Conoscenza di una lingua comunitaria Competenze per capire il reale Interpretare la cultura letteraria Interpretare la storia nazionale ed internazionale Interpretare la cultura giuridica e aziendale Interpretare i fenomeni scientifici Competenze civiche Conoscere i principi democratici Conoscere le regole di una sana convivenza civile Conoscere e rispettare le differenze di genere, cultura, religione 7 OBIETTIVI DIDATTICI: DUE GLI INDIRIZZI PROPOSTI AMMINISTRAZIONE-FINANZA-MARKETING Nell’anno scolastico 2010/11 è entrata in vigore la Riforma della scuola media superiore, sulla base di quanto previsto dalla legge n.40/2007, dalla legge n. 133/2008, dal DPR 88/2010 ( comprensivo degli allegati A,B,C,D) e dai successivi decreti applicativi. Tale riordino riguarda in modo peculiare le nuovi classi prime, le classi seconde e le classi terze, ma interessa anche le altre classi. Pertanto sino all’anno scolastico 2013/2014, convivranno nelle scuole italiane studenti che hanno cominciato, e dunque termineranno, gli studi superiori secondo il vecchio modello, e studenti che invece affronteranno il percorso di studi secondo il nuovo modello. Per le classi quarte e quinte il curricolo proposto è quello dell’Igea (Istituto Giuridico Economico Aziendale). Il nuovo indirizzo è denominato “Amministrazione-Finanza-Marketing”e fa parte del settore economico. Il percorso dell’istituto tecnico economico”Amministrazione-Finanza e Marketing si articola in un’area di istruzione generale comune e in aree di indirizzo. L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione:asse dei linguaggi, matematico, scientificotecnologico,storico sociale. Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative, sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi,sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue. ( Legge 6 agosto 2008 n°133 Allegato A) 8 Secondo l’Allegato B alla fine degli studi l’alunno deve: Orientare i propri comportamenti in base a un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione. Utilizzare varie forme di comunicazione con padronanza lessicale ed espressiva. Operare opportuni collegamenti tra le varie tradizioni culturali sia locali che nazionali ed internazionali. Riconoscere e rispettare i beni artistici e ambientali. Usufruire e produrre strumenti di comunicazione multimediale. Conoscere il territorio dal punto di vista geografico, nel rispetto dell’ambiente naturale. Conoscere un’altra lingua, preferibilmente l’inglese. Saper utilizzare gli strumenti della matematica per conoscere la realtà e valutare informazioni qualitative e quantitative. Utilizzare gli strumenti informatici e le reti. Avere conoscenza degli eventi storici. Riconoscere e praticare attività motorio-sportiva Secondo l’allegato B1 il diplomato in “Amministrazione-Finanza-Marketing ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali, degli strumenti di marketing,dei prodotti assicurativo finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda. 9 Il diplomato è in grado di: Rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi,strumenti, tecniche. contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali. Redigere ed interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali. Gestire adempimenti di natura fiscale. Collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda. Svolgere attività di marketing. Collaborare all’organizzazione, alla gestione ed al controllo dei processi aziendali Utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza, marketing 10 INSEGNAMENTI IMPARTITI E DISTRIBUZIONE ORARIA AMMINISTRAZIONE-FINANZA-MARKETING Discipline 1° biennio 2° biennio 5° anno 1° 2° 3° 4° 5° Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze Integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione Cattolica o attività alternativa 1 1 1 1 1 Attività e insegnamenti generali Attività ed insegnamenti di indirizzo Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Geografia 3 3 Informatica 2 2 2 2 Seconda lingua comunitaria 3 3 3 3 3 Economia Aziendale 2 2 6 7 8 Diritto 3 3 3 Economia Politica 3 2 3 32 32 32 32 32 11 TURISMO Il diplomato nel settore Turismo opererà nel settore della produzione, ,commercializzazione ed effettuazione dei servizi turistici. Pertanto, dovrà avere competenze specifiche nel settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, e conoscere la normativa civilistica e fiscale. Interverrà nella valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche. Poiché il lavoro turistico presuppone per definizione il rapporto con altre persone, appartenenti a contesti culturali spesso molto diversi tra loro, il diplomato, completata la sua formazione, possiederà una solida cultura generale, una competenza comunicativa e capacità logiche e relazionali. Sarà in grado di : comportarsi in modo corretto e disponibile nei confronti degli altri; avere la capacità di coglierne problemi ed aspettative; Saprà occuparsi di : analisi di medio livello del mercato turistico e individuazione di risorse turistiche da valorizzare; pianificazione di medio livello per una corretta utilizzazione turistica del territorio; coordinamento a medio livello di campagne per la promozione del prodotto turistico di un territorio; pubblicizzazione del prodotto turistico dell’azienda di appartenenza; promozione e sviluppo di forme di turismo sociale (giovani, terza età,...); progettazione operativa di programmi di viaggio; 12 organizzazione di viaggi a domanda; coordinamento dei servizi connessi (trasporti, ristorazione, attività ricreative ), in raccordo con i fornitori; coordinamento attività di animazione (villaggi turistici, crociere); rapporti con altre organizzazioni turistiche, pubbliche e private, operanti in Italia; rapporti con altre organizzazioni turistiche, pubbliche e private, operanti all’estero. Gli sbocchi professionali sono: attività in proprio ( tour operator) impiego presso Enti pubblici, agenzie di viaggio,villaggi turistici, agriturismi, centri congressi e imprese alberghiere organizzazione di eventi culturali e congressuali consulenza nel settore marketing nell’ambito turistico 13 INSEGNAMENTI IMPARTITI E DISTRIBUZIONE ORARIA TURISMO Discipline 1° biennio 2° biennio 5° anno 1° 2° 3° 4° 5° Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze Integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione Cattolica o attività alternativa 1 1 1 1 1 2 2 2 Attività e insegnamenti generali Attività ed insegnamenti di indirizzo Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Geografia/ Geografia Turistica 3 3 Informatica 2 2 Seconda lingua comunitaria 3 3 3 3 3 Economia Aziendale/Discipline Turistiche aziendali 2 2 4 4 4 Diritto e legislazione turistica 3 3 3 Arte e territorio 2 2 2 Terza lingua comunitaria 3 3 3 14 SIRIO ( Corso serale) Il corso è destinato allo studente lavoratore e a chi intenda acquisire competenze per l’esercizio dei diritti di cittadinanza e per far fronte ai compiti richiesti dal mercato del lavoro. Fornisce una preparazione prevalentemente giuridico-economico aziendale arricchita dalla conoscenza delle lingue straniere. Valorizza i crediti formativi documentati riconoscendoli e consentendo all’utente di affrontare lo studio delle discipline nelle quali non possiede competenze certificate. Risponde in pieno all’obiettivo della formazione permanente “Life long learning”. Il corso si propone di: qualificare giovani e adulti privi di professionalità adeguata, riducendo o abbattendo la dispersione scolastica e l’emarginazione culturale e lavorativa; consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in un contesto lavorativo, o l’acquisizione di competenze professionali che consentono l’eventuale accesso a mansioni superiori. Il progetto SIRIO: riconosce studi ed esperienze già acquisite in qualsiasi istituto di istruzione secondaria; articola l’orario delle lezioni in misura ridotta offre assistenza nella fase di inserimento adotta metodologie specifiche coinvolge gli studenti nella definizione dei percorsi formativi Il titolo di studio rilasciato è quello di Perito Commerciale Il progetto consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie ed è titolo di ammissione ai pubblici concorsi. 15 OBIETTIVI PEDAGOGICI 1. 2. 3. 4. L’idea di sviluppo, autonomia e personalità L’idea di ragazzo L’idea di identità L’idea di scuola 1) L’idea di sviluppo, autonomia e personalità Va considerata nelle dimensioni cognitivo-sociale –affettivo Va collegata allo sviluppo dei concetti, del rapporto con gli altri, allo sviluppo emotivo Va inserita in un percorso graduale di crescita che passa attraverso la partecipazione alla vita scolastica intesa come rispetto delle regole comuni, elaborazione personale delle conoscenze acquisite, costruzione di rapporti positivi con adulti e compagni, nonché relativamente all’elaborazione di schemi di azione e di concetti per sviluppare le capacità di compiere scelte autonome. 2) L’idea di ragazzo Il risultato del processo educativo deve avere lo scopo di formare un essere umano: Capace di costruire quadri concettuali aperti e flessibili Padrone dei contenuti Possessore dei codici adeguati alle forme di comunicazione ( regole della comunicazione verbale e scritta, del linguaggio scientifico, contabile, economico, giuridico ecc.) Capace e desideroso di progettare, comprendere, costruire, argomentare 3) L’idea di identità Gli aspetti che compongono l’identità di una persona riguardano la sfera affettiva, cognitiva e sociale. Per un equilibrato sviluppo dell’identità è necessario il rafforzamento di alcuni atteggiamenti quali: stima di sé, fiducia nelle proprie capacità, curiosità, sicurezza, equilibrio 4) L’idea di scuola - La scuola deve: Promuovere la cittadinanza attiva Organizzare un curricolo ed adattarlo alle richieste del mercato del lavoro e del territorio Organizzare attività di sviluppo e arricchimento formativo Attivare percorsi di recupero delle difficoltà di apprendimento Progettare un percorso integrato tra le diverse discipline Costruire reti con altre scuole Rispondere alle richieste sociali dell’utenza 16 PROGETTI EXTRACURRICULARI O AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Laboratorio giornalistico Nuovo obbligo scolastico Attività pomeridiane D.P.R. 567/96- Attività integrative: 1. Giorni dell’autonomia 2. I giorni della storia 3. Nuoto a scuola Il valore della diversità :sostegno disabili Formazione e aggiornamento Lettura,narrativa e poesia Ambiente: 1) Adottiamo un giardino 2) Lega ambiente Sicurezza PON C-1-FSE-2011-598 1)Verso il DELF- corso di Lingua Francese 2 )Parlo Inglese PON C-5 Tirocini e stage PON L-1-FSE-2011-72” Stage to begin” Progetto di rete organizzato dall’Istituto Liceale” Pizzi” di Capua C -5-FSE-03- POR Campania 2012-321: 1. Oggi vivo l’azienda 2. Oggi lavoro in azienda 3. Oggi entro in un’azienda francese C-1-FSE-04-POR Campania 2012-429: 1. Touring around the U.K. 2. En route vers la France Progetto Accoglienza Progetto Educazione Adulti CTP Progetto CAF Consulenza psicologica Convegni e Manifestazioni Viaggi e visite guidate 17 L’ORGANIZZAZIONE ORGANIGRAMMA Dirigente Scolastico D.S.G.A, Collaboratori del D.S. Prof. Michele Vigliotti Rag. Antonio Decato Prof.ssa Clara Chirico Prof. Capone Franco Paolo Docenti con funzione strumentale al Piano dell’Offerta Formativa Area 1:Gestione POF e Orientamento Area 2: Gestione PON-POR Area 3: Consulta-DPR567 Area 4:Comunicazione Area 5: TIC Prof.ssa Petriccione Rosa Prof.ssa Grimaldi Maria Prof.ssa Settembrino Maria Prof.ssa Chianese Tiziana Prof. Palmiero Nicola Prof. Riccardi Agostino Prof.ssa Chirico Clara Commissione viaggi e visite guidate Comitato di valutazione Prof.sse Chirico, Salzillo, Grimaldi Commissione elettorale Prof. Eboli Filippo Responsabile palestra Prof. Mercone Giacomo Responsabile laboratorio matematica Prof. ssa Pirone M. Rosaria Responsabile laboratorio Scienze Prof.ssa Salzillo Responsabile laboratorio Linguistico Prof.ssa Morrone Angela Responsabile laboratorio di Economia Aziendale Prof.ssa Gaudenzi Daniela Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Sig. De Nicola G. Responsabile laboratorio Trattamento Testi Prof.ssa Argiento M. Responsabile Biblioteca Prof.ssa M..R. Settembrino Responsabile Videoteca 18 COMPITI DEI COORDINATORI Presentarsi agli alunni come docente referente e di riferimento della classe ( per informazioni, reclami, segnalazioni) Consegnare periodicamente al D.S. un rapporto informativo sull’andamento della classe e sul comportamento degli alunni ( assenze, ritardi, giustificazioni mancanti etc.) Ricevere i genitori ogni 15 gg per informarli sul profitto, sul comportamento, sulla condotta, tenendosi a contatto con i docenti del Consiglio di classe Curare la corrispondenza con le famiglie per il tramite dell’Ufficio di Segreteria. Avvisare le famiglie degli alunni non ammessi prima dell’esposizione dei tabelloni finali Essere presente a scuola nei giorni di affissione dei risultati finali per fornire spiegazioni agli alunni e alle famiglie. Preparare i tabelloni per le valutazioni periodiche e finali. Raccogliere, conservare e consegnare al D.S. tutti gli atti del Consiglio di classe alla fine dell’anno scolastico. Verbalizzare le sedute del Consiglio di classe. 19 LE RISORSE Aula videoconferenza con Lavagna Interattiva Aula H Laboratori: Informatica con Lavagna Interattiva Matematica con informatica con Lavagna Interattiva Economia aziendale con Lavagna Interattiva Linguistico multimediale con Lavagna Interattiva Scienza della natura con Lavagna Interattiva Fisica-Chimica Musicale con Lavagna Interattiva Aula Internet – rete WIFI con Cablaggio d’Istituto Biblioteca Palestra Postazioni mobili Internet per piano LIM SERVIZI C.IC. Video camera, sussidi multimediali, macchine fotografiche, televisori con video registratori, radiomicrofono, video cassette Consulenza psicologica 20 LA VALUTAZIONE La valutazione è parte integrante del processo formativo. Impone la scelta degli obiettivi da perseguire e dei metodi per raggiungerli. Si articola in tre fasi: Valutazione diagnostica: si accertano i prerequisiti su cui innestare l’attività di apprendimento Valutazione formativa: accompagna il processo di insegnamento per verificarne, durante il percorso, l’efficacia e adeguare interventi alle effettive esigenze Valutazione sommativa: certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ogni studente in relazione agli obiettivi predisposti La scuola deve creare le condizioni affinché ogni studente possa raggiungere gli obiettivi minimi prefissati. Lo studente, nel corso della sua formazione, deve trovare rispondenza con i suoi interessi, precisare la sua motivazione, ampliare le sue abilità. 21 VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE Alla fine del quadrimestre/trimestre, la valutazione è espressa in modo collegiale sulla base di una proposta di voto dei singoli docenti, accompagnato da un motivato giudizio, che tiene conto delle griglie di valutazione approvate dagli Organi collegiali. La valutazione sarà caratterizzata: ■ dalla individuazione degli obiettivi descritti in funzione degli standard minimi e massimi ■ dalla valutazione dei livelli cognitivi acquisiti ■ dalla verifica degli stessi 22 LA VERIFICA Verificare vuol dire controllare che il processo di insegnamento/apprendimento raggiunga i suoi obiettivi. Il processo di apprendimento deve essere sistematico e continuo. Si ribadisce l’idea che la verifica è solo un momento dell’attività educativa che ha valore nei due sensi, per misurare l’efficacia dell’azione didattica, e che la valutazione ha un senso se concepita in modo assommativo e comprensiva di un discorso totale sulla personalità del discente. Si conferma anche l’utilità insostituibile del lavoro domestico, che dovrà essere attentamente programmato per evitare un inutile sovraccarico. Strumenti di verifica che saranno utilizzati: Produzioni scritte o grafiche di vario genere Somministrazione di test e questionari Prove orali Riflessioni parlate e scritte Prove di laboratorio Gli studenti sono costantemente informati sui percorsi da compiere, sugli obiettivi da raggiungere, sulle abilità da acquisire e sui criteri di valutazione adottati. Per ogni studente si terrà conto: del livello di partenza delle capacità del ritmo di apprendimento della partecipazione alle lezioni 23 Griglia di valutazione CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITÀ VOTO 1 -2 GIUDIZIO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ Negativo Inesistenti Mancanza di acquisizione delle conoscenze 3 Gravemente insufficiente 4 Insufficiente Mediocre 5 6 Sufficiente Anche se sollecitato, si rifiuta di operare Uso confuso dei contenuti, mancata acquisizione del linguaggio disciplinare Non effettua analisi Mancata applicazione delle poche competenze acquisite, mancata comprensione dei termini proposti, analisi e sintesi mancanti Effettua Opera in modo analisi solo in Limitate e parziale modo lacunose commettendo gravi sporadico e errori frammentario Conoscenze Uso superficiale e Applicazione sommarie e frammentario dei delle frammentarie, contenuti acquisiti, competenze lessico inadeguato uso semplicistico e acquisite scorretto del frammentaria linguaggio e confusa, disciplinare analisi e sintesi scorrette Conoscenze Uso adeguato dei Applicazione espresse con una contenuti acquisiti, accettabile terminologia uso essenziale del delle corretta e con linguaggio competenze lessico semplice disciplinare acquisite, analisi e sintesi discontinua 24 VOTO 7 8 9 - 10 GIUDIZIO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ Discreto Buono Ottimo Eccellente Conoscenze di base adeguate ed espresse con un lessico che evidenzia comprensione Uso organico dei contenuti disciplinari, uso corretto del linguaggio disciplinare Conoscenze adeguate, chiare e complete che consentono di operare in prove complesse Uso articolato e organico delle conoscenze disciplinari e utilizzo preciso del linguaggio tecnico Conoscenze complete, approfondite, articolate ed arricchite da contributi personali Uso delle conoscenze articolato ed organico con rielaborazione personale, utilizzo pertinente del linguaggio tecnico Applicazione adeguata delle competenze acquisite, analisi e sintesi inserite in contenuti di base Applicazione consapevole delle competenze acquisite, comprensione dei tempi preposti, analisi e sintesi inserite in contesti ampi Applicazione consapevole, autonoma ed approfondita delle competenze acquisite, analisi e sintesi condotte in termini pluridisciplinari 25 GRIGLIA DI OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO PARTECIPA Nulla/scarsa ZIONE Rifiuta le attività proposte e disturba il lavoro dei compagni IMPEGNO Nullo/ Scarso METODO DI STUDIO Selettiva Costante Collaborativa /Produttiva Segue soltanto gli argomenti che lo interessano Lavora su qualsiasi Collabora alle argomento con attività in atto con la stessa proposte personali attenzione Discontinuo Adeguato Positivo/ Tenace Inefficace/ Improduttivo Superficiale/ Efficace/ Non sempre Produttivo efficace È disordinato, È preciso, approssimativ Affronta attento ed o e confuso superficialmente ordinato nei nella il lavoro e le suoi lavori conduzione varie del lavoro problematiche 26 CRITERI PER GLI SCRUTINI FINALI Viene promosso alla classe successiva l’alunno che ha riportato una votazione di almeno 6 decimi in ciascuna disciplina. Viene promosso l’alunno che, pur presentando una insufficienza non grave( cinque) in una o più discipline: ■ ha capacità di raggiungere, con un impegno più serio, gli obiettivi formativi e didattici ■ ha partecipato al dialogo educativo ■ ha fatto registrare, rispetto al livello di partenza, miglioramenti nel possesso delle abilità fondamentali ■ ha partecipato con profitto agli interventi didattici educativi-integrativi, evidenziando capacità di recupero. Nei confronti degli studenti che riportino insufficienze gravi( quattro) in una o più discipline, il Consiglio di classe, dopo aver valutato la possibilità di raggiungere gli obiettivi entro l’inizio dell’anno scolastico successivo, procede con una motivazione al rinvio del giudizio finale. Nei confronti degli studenti che riporteranno voti e giudizi di insufficienza grave in una o più discipline ( voti da uno a tre), il Consiglio di Classe delibererà un giudizio di non promozione alla classe successiva. 27 ATTIVITA’ DI RECUPERO L’attività di recupero curriculare viene svolta dal docente durante le ore di lezione. L’intervento può essere rivolto a tutta la classe o a parte di essa distinta per gruppi di livello. Il fine è prevenire l’insuccesso nelle fasi iniziali dell’anno scolastico ed intervenire nei momenti di criticità delle singole discipline L’attività di recupero extra curriculare è attuata al di fuori delle ore di lezione ed è organizzata secondo le seguenti modalità: ■ Sportello didattico, consiste in un intervento da attuarsi, a richiesta dello studente, su un punto nodale della disciplina e per un brevissimo tempo. ■ Corsi di recupero da attuarsi dopo lo scrutinio del primo quadrimestre Saranno avviati a questi corsi gli alunni che hanno riportato insufficienze in una o più discipline. I corsi saranno costituiti anche con alunni di classi parallele ■ Corsi di recupero da attuarsi dopo lo scrutinio finale Saranno avviati a questi corsi gli alunni sospesi dal giudizio finale. I corsi saranno svolti da metà giugno a fine luglio. Al termine saranno svolte verifiche sull’attività di recupero e si procederà all’integrazione dello scrutinio finale di giugno con il giudizio definitivo. Vi è l’obbligo dello studente di sottoporsi alle verifiche programmate al termine degli interventi di recupero, anche nel caso in cui i genitori non intendano avvalersi delle iniziative attivate dalla scuola. 28 CREDITO SCOLASTICO Il Consiglio di Classe, durante lo scrutinio finale, attribuisce ad ogni alunno delle classi terze, quarte e quinte, un apposito punteggio, secondo l’andamento degli studi e effettuati, denominato CREDITO SCOLASTICO. L’attribuzione del credito scolastico viene calcolato in base ai parametri della tabella A del DM n. 42 del 22/5/07 Media voti Triennio M=6 6<M 7 7<M 8 8<M 9 9<M 10 III 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 IV 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 Credito scolastico V 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il voto di comportamento non può essere inferiore a sei. Il voto di comportamento concorre alla determinazione della media M dei voti. Nella attribuzione del credito scolastico si deve tenere in considerazione anche la frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative e di eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. 29 CREDITO FORMATIVO Per l’attribuzione dell’ulteriore punteggio ai fini della determinazione del credito scolastico il Collegio dei Docenti ha deliberato i seguenti criteri: Assiduità nella frequenza Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo Partecipazione alle attività complementari ed integrative Crediti formativi esterni congrui rispetto al titolo da acquisire FREQUENZA SCOLASTICA NORMALE (fino a 40 ore di assenze) 0,1 ASSIDUA 0,2 INTERESSE ED IMPEGNO NELLA PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO POSITIVO NOTEVOLE 0,1 0,2 PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA’COMPLEMENTARI ED INTEGRATIVE ATTIVA COSTRUTTIVA 0,2 0,3 CREDITI FORMATIVI ESTERNI MASSIMO 0,3 30 CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO CONTINUITA’ La scuola assicura iniziative di continuità sia all’interno, mediante riunioni congiunte fra docenti del biennio e del triennio al fine di definire obiettivi, contenuti, strategie, criteri di valutazione, sia all’esterno con la Scuola Media per l’accoglienza di allievi in visita e l’Università per la comunicazione di esperienze. ORIENTAMENTO L’orientamento costituisce la parte integrante dei curricula di studio e di tutto il processo formativo dell’alunno. Le attività di orientamento saranno realizzate in due momenti: quello didattico quello informativo Il momento didattico si prefigura come verifica e rafforzamento della scelta effettuata e individuazione di eventuali segnali di scarsa motivazione, al fine di promuovere nello studente riflessioni concrete circa il proprio essere ed il proprio modo di imparare ed, eventualmente, sviluppare e/o potenziare i talenti Il momento informativo si prefigura come attività che riguarda gli alunni in ingresso e quelli in uscita. Per gli alunni delle terze medie sono previste visite informative, distribuzione di materiali e rapporti con le famiglie. Per gli alunni delle quarte e quinte classi sono previsti incontri con esperti del mondo del lavoro, la partecipazione a dibattiti e conferenze, visite alle Università del territorio. 31 SPAZI DI PARTECIPAZIONE LE ASSEMBLEE DI ISTITUTO Raccolgono tutti gli studenti, sono concesse una volta al mese e rappresentano momenti di dibattito e discussione. Sono richieste dal Comitato studentesco. Possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, seminario, lavori di gruppo come da art. 43 dei decreti delegati IL COMITATO STUDENTESCO È costituito dai rappresentanti di classe e dai membri eletti nel Consiglio di Istituto. Richiede le Assemblee di istituto, discute la programmazione delle attività studentesche, formula proposte ed esprime pareri sulle attività integrative e complementari. ASSEMBLEE DI CLASSE Vanno richieste al D.S. che le autorizzerà nella misura di una volta al mese per due ore RAPPRESENTANTI DI CLASSE Devono collaborare con i compagni di classe per fare proposte e realizzare iniziative. Rappresentano la classe nei rapporti con i docenti e con il D.S. RAPPRESENTANTI ALLA CONSULTA Sono eletti dagli alunni dell’istituto e rappresentano la scuola alla Consulta provinciale 32 GENITORI HANNO IL DOVERE DI: Essere disponibili a partecipare alle attività scolastiche ed extrascolastiche, per migliorare il servizio educativo Tenersi informati sulle attività che i propri figli svolgono a scuola Prendere parte ai Consigli di classe Impegnarsi a seguire il processo educativo dei figli e non delegare alla scuola compiti che sono loro propri Avere un dialogo leale con la scuola e contribuire con un comportamento fermo a risolvere problemi e difficoltà dei propri figli HANNO IL DIRITTO DI: Conoscere gli obiettivi educativi che la scuola si prefigge Conoscere i progressi e l’andamento scolastico attraverso contatti con il D.S., ed i docenti Partecipare ai Consigli di classe, per consentire una collaborazione attiva Chiedere alla scuola una fattiva collaborazione 33 ATTIVITA’ PRO-ADA Partendo dall’assunto secondo il quale la disabilità è un limite ma non un ostacolo, questo istituto si è sempre impegnato nell’accoglienza degli alunni diversamente abili: Eliminando le barriere architettoniche Promuovendo progetti di istruzione domiciliare Favorendo interventi allo scopo di far condividere l’esperienza scolastica insieme ai compagni Educando le componenti scolastiche alla cultura dell’accettazione del diversamente abile ORGANI E STRUMENTI PER GLI ADA GLH di Istituto( gruppo di lavoro per handicap) composto da……….. GLH Tecnico (Consiglio di classe) Insegnante di sostegno AECM Diagnosi funzionale Profilo dinamico funzionale Piano educativo personalizzato 34 OBIETTIVI GENERALI PER ADA Formazione di una personalità globale tenendo conto delle condizioni psicofisiche Valorizzazione delle diversità Autonomia psico-emotiva nel saper valutare il contesto con cui si interagisce Acquisizione di competenze di base( saper leggere e scrivere con l’ausilio di hardware e software specifici, saper contare, numerare, ordinare) Acquisizione di competenze trasversali( saper comunicare, sapersi attivare di fronte ad una richiesta dell’ambiente, sapersi relazionare con gli altri, saper ascoltare, riconoscere il sé e l’altro) OBIETTIVI TRASVERSALI PER ADA Comportamentali: “il meglio possibile come standard” in riferimento ad autocontrollo emotivo e gestione dell’ansia, orientamento spazio-temporale, capacità di partecipazione, rispetto delle regole di comune convivenza, capacità di autocritica, autonomia psico-emotiva e, in parte marginale, motoria. Cognitivi: potenziamento e consolidamento delle capacità mestiche ed attentive, rafforzamento dello spirito di osservazione, riduzione dei livelli di stancabilità nello svolgimento delle proprie attività, consolidamento delle capacità di comunicare, di ampliare le conoscenze, di riutilizzare competenze e conoscenze acquisite 35 ATTIVITA’ CURRICULARI ED ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Le attività curriculari sono quelle del PEP allegato, che prevede un approccio personalizzato in termini di contenuti, metodologie, strumenti, tempi, verifica e valutazione. Si lavora in maniera personalizzata ed in ambienti diversi( laboratori, palestra, aula speciale, sala proiezioni) con modalità iconico-simbolica, basandosi molto sull’osservazione diretta di fatti-fenomeni concreti. ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI PER ADA Coinvolgimento in progetti quali: Utilizzo TIC Libro elettronico: percorso storico-letterario ipertestuale multimediale G.S.S. : attività psicomotoria Attività di visite guidate Partecipazione ad eventi sportivi Visione di audiovisivi 36 TIPOLOGIE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE Le tematiche sono proposte con riferimenti al proprio vivere quotidiano; la metodologia privilegia l’attenzione agli interessi principali del soggetto. Si lavora sulla corporeità e sulla espressività. Si dedica cura al perfezionamento dei segni in modo da costruire un impianto di codificazione e decodificazione proprio, condiviso da allievo, insegnante di sostegno, compagni, docenti, operatori preposti. Si cura il potenziamento ed il consolidamento dell’autostima Si integrano le attività legate allo sviluppo dell’apprendimento delle discipline con quelle legate alla cura dei materiali, al proprio ordine personale, alla conquista di piccole autonomie. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADA Le verifiche si adattano alle capacità psico-fisiche dell’alunno e mirano a mettere al centro dell’attenzione non la prova ma l’alunno diversamente abile. Si effettuano test binari chiusi, apposite schede di verifica Vero/Falso, nei casi di allievi che non si esprimono verbalmente si individuano segni convenzionali o codici gestuali comunicativi. Nella valutazione si tiene conto che la stessa è riferita al PEP, delle difficoltà speciali, della cura costante del livello di integrazione, della inevitabile necessità di utilizzare metodologie, tempi e strumenti specifici ed infine di formularla in modo realistico, positivo e prognostico. 37 ALLEGATI: PROGETTI REGOLAMENTO DI ISTITUTO PATTO DI CORRESPONSABILITA’ STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI 38