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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA
Istituita nel 1240
Rettore: Prof. Silvano Focardi
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Preside: Prof. Gian Maria Rossolini
Dipartimento Scienze Odontostomatologiche e Oftalmologiche
Direttore: Prof. Marco Ferrari
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN ORTOGNATODONZIA
Istituita nel 1993
Direttore: Prof. Roberto Giorgetti
SILLABUS
L’utilizzo dei dispositivi preformati
nella pratica ortodontica intercettiva
FRANCIOLI Dott. DANIELE
Ricercatore t.d.
Facoltà Medicina e Chirurgia
Afferente a
Dip. Scienze Odontostomatologiche e Oftalmologiche
Professore a c.
Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia
[email protected]
telf. 0577233412 (int. 3412)
Dott. Daniele Francioli Via Luigi Morandi n°106 – 50141 Firenze - Italia
Telef. +39 055410125 Fax +39 0554223423 e-mail: [email protected] – web: www.francioliortodonzia.com
Sillabus 05 giugno 2010 realizzato per Isasan - pag.: 1 di 9
L’obiettivo dell’ortodonzia moderna è il
raggiungimento dell’armonia tra sistema
neuromuscolare orofacciale,
spostamenti dentali e controllo
della crescita scheletrica.
Si tratta di un concetto olistico della
medicina che considera l’essere umano come
un insieme complesso di numerosi fattori che
interagiscono tra di loro: tra questi, i
muscoli e il sistema nervoso emergono per la
loro importanza, soprattutto
durante il periodo dello sviluppo.
Aurelio Levrini
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PREMESSA
Ogni malocclusione è segno e sintomo di un insieme di fattori genetici e funzionali: i
bambini che presentano una malocclusione hanno sempre associato un problema
disfunzionale che aggrava il quadro genetico di base.
Tenendo presente che LA FUNZIONE MODIFICA LA FORMA (ad indicare che la
disfunzionalità neuromuscolare è in grado di plasmare la dimensione e la disposizione
nello spazio delle basi scheletriche) sarà comprensibile come le alterazioni funzionali
debbano essere intercettate ed eliminate il più precocemente possibile, al fine di
ripristinare la fisiologica direzione di crescita, libera da ogni condizionamento.
SISTEMA TRAINER
1.
Quali sono gli obiettivi di questi dispositivi?
Sconfiggere le cattive abitudini tipiche dell’età infantile (respirazione orale,
deglutizione infantile, suzione di dito/ciuccio/labbro) che possono pregiudicare
ed alterare il normale sviluppo dei tessuti molli e della crescita delle basi ossee
(mascellare e mandibolare) e ripristinare la corretta funzionalità della
muscolatura periorale.
2.
Quali caratteristiche presentano?
•
•
Effetto miofunzionale: l’alloggiamento linguale e
gli scudi labiali e per le guance consentono al
potenziale di crescita di svilupparsi senza
l’interferenza di muscolatura iper o ipotonica
Guida all’eruzione: il binario per l’alloggiamento
dei denti facilita l’eruzione dei permanenti e il
loro allineamento in arcata
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•
3.
Sviluppo scheletrico: sia i Trainers per le II Classi (Infant e T4K) che quelli
per le III Classi (i-3 small e mediam) aiutano il riposizionamento della
mandibola verso la I Classe scheletrica.
A quale età è indicato il trattamento?
Infant Trainer e i-3 small sono indicati in età prescolare e dentatura decidua (35 anni).
T4K, i-3 medium sono indicati in epoca di precoce dentatura mista, tra i 6 e i
10 anni circa.
Nella pratica quotidiana le fasce d’età non sono rigidamente prestabilite, bensì
soggette a variazioni individuali
NB: anche in caso si preveda l’utilizzo futuro di apparecchio fisso (ad esempio
nei casi di malocclusione importante), l’utilizzo preliminare dei dispositivi
Trainer consente un importante controllo dei tessuti muscolari e un ripristino
della loro corretta funzionalità, tale da consentire una stabilità nei risultati
successivamente ottenuti mediante l’applicazione di dispositivo fisso.
4.
Consigli pratici per l’odontoiatra
•
Utilizzare questi tipi di apparecchi con bambini e genitori motivati! È
necessaria la collaborazione: vanno portati quotidianamente (almeno 2 ore
di giorno + tutta la notte pena un risultato scarso o comunque parziale) e
costantemente (tutti i giorni, non solo durante l’weekend!)
•
Controllare il bambino a scadenze regolari per rinforzare la motivazione
all’utilizzo dell’apparecchio: ogni 1-2 mesi al massimo.
•
L’Infant Trainer è un ottimo ausilio per aiutare il bambino a perdere le
cattive abitudini di suzione e/o respirazione orale. Proporlo al bambino di
età compresa fra i 3 e i 5 anni -anche 6 se si ha di fronte un bimbo
immaturo: non sempre l’età anagrafica corrisponde a quella cognitiva- come
un gioco in cui dovrà dimostrare di saper “inghiottire la saliva” con
l’apparecchio in bocca, essere in grado di “respirare attraverso il nasino” e
alternare movimenti labiali (stringere e rilasciare le labbra) servendosi del
cordoncino in gomma presente nella confezione.
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•
In caso di Morso Profondo importante (II Classi
divisione 2), che si associa pressoché sempre a
muscolatura ipertonica, meglio non utilizzare il
T4K blu, poiché il bambino lo romperà nel giro di
poco tempo a causa della forte pressione
esercitata dai muscoli masticatori sul Trainer. In
questi casi meglio utilizzare il Myobrace.
•
Il T4K blu è invece adatto nei casi di Morso Aperto
anteriore, spesso causato da suzione dito/ciuccio a
cui si associa l’interposizione della lingua (deglutizione atipica) che non
consente ai denti e alle basi ossee di disporsi correttamente
•
Il T4B è utile durante il trattamento fisso (è abbastanza ingombrante quindi
deve essere riservato ai pazienti in cui i secondi molari siano già presenti in
arcata) nei casi di II Classe poiché accelera il riposizionamento della
mandibola verso la I Classe; inoltre protegge le mucose dal contatto con gli
attacchi.
•
Si deve spiegare al genitore che l’apparecchio deve essere portato sia di
notte che di giorno perché le azioni sono diverse e necessarie entrambe: di
notte il bambino cresce (l’ormone della crescita viene secreto solo nelle ore
notturne) quindi la propulsione della mandibola del T4K e Infant tenderà a
potenziare l’effetto di crescita mandibolare o sbloccare una possibile
inibizione alla crescita; durante il giorno si sfrutta l’azione di rieducazione
muscolare poiché siamo in presenza di muscolatura attiva (e non rilasciata
come avviene durante la notte).
Capita frequentemente all’inizio che l’apparecchio venga perduto nelle ore
notturne: ciò è solitamente imputabile al fatto che il bambino non lo utilizza
a sufficienza nelle ore del giorno e lo considera ancora un corpo estraneo.
Un maggiore utilizzo durante la giornata consentirà al piccolo paziente di
abituarsi al dispositivo, che sarà così trattenuto anche durante la notte.
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MYOBRACE
1.
Di che tipo di dispositivo si tratta?
Il termine MYOBRACE significa “attacco funzionale”, ad indicare che questo
apparecchio racchiude in sé sia la capacità di allineare le arcate dentali
-proprietà degli attacchi delle apparecchiature fisse-, sia la possibilità di agire al
pari degli apparecchi mobili funzionali.
2.
Quali sono gli obiettivi che l’utilizzo del MYOBRACE si propone di
raggiungere?
•
ALLINEAMENTO DENTALE
Attraverso un sistema di apposite celle individuali ideate per contenere gli
elementi dentari -secondo la misura individuale dei quattro incisivi
superiori- si ottiene un allineamento dei denti frontali
Il DYNAMICORE -cuore rigido del dispositivo- produce un’espansione delle
arcate facilitando l’allineamento degli elementi frontali.
•
EFFETTO MIOFUNZIONALE
Dovuto alla contemporanea presenza di un alloggiamento linguale (che
aiuta nel riposizionare la lingua sulla volta palatina correggendo l’errata
abitudine alla deglutizione infantile) e di uno scudo labiale (allontanando
la muscolatura labiale ai denti frontali inferiori e superiori consente alle
arcate di svilupparsi in maniera corretta.
• SVILUPPO MANDIBOLARE
Il morso di costruzione in protrusione mandibolare consente la crescita
della mandibola correggendo le II CLASSI e guidando la mandibola in
I CLASSE
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3.
Per quali pazienti è più indicato il dispositivo?
Per i giovani pazienti di II Classe o I Classe con affollamento dentale lieve o
moderato (fino a circa 5 mm), overjet o overbite (anche in questo caso non
superiore a 5mm)
e/o con alterazioni miofunzionali (ipertono labiale,
deglutizione infantile, vizi da succhiamento di labbra e dita)
4.
Per quale fascia d’età è più indicato il dispositivo?
L’epoca ideale è durante i cambiamenti indotti dalla crescita e l’eruzione dei
permanenti, ossia durante la dentizione mista (all’incirca tra i 10 e i 14 anni).
Tuttavia, anche laddove si prevede l’utilizzo dell’apparecchiatura fissa, il
MYOBRACE può essere utile nell’apportare una prima correzione funzionale,
laddove sussistano problemi legati ad abitudini viziate persistenti. Una volta
neutralizzate le scorrette posizioni e/o toni muscolari, il caso resterà più
stabile anche al termine del trattamento fisso.
5.
Come scegliere la misura adatta?
Esistono 7 misure di Myobrace.
Se si è in possesso di un “misuratore Myobrace”, si pone la freccia sull’arcata
superiore a livello distale dell’elemento 1.2 (ossia mesiale al canino superiore
di destra) e si preme il misuratore contro la superficie vestibolare degli incisivi
superiori fino a livello distale del 2.2. A quel punto si legge sul misuratore il
corrispondente numero di Myobrace.
Se ci si trova esattamente tra due misure, meglio optare per la misura più
grande, perché se l’apparecchio è troppo stretto il bambino avvertirà disagio e
tenderà a non portare l’apparecchio.
Se non si ha a disposizione l’apposito misuratore è sufficiente rilevare
l’impronta delle due arcate e calzare le varie misure sui modelli per ricercare
quella più adatta.
Questo esercizio serve anche per meglio valutare il dispositivo da scegliere.
6.
Quanto deve durare la terapia?
I risultati sono visibili già dopo pochi mesi se utilizzato correttamente.
Tuttavia, in base alla mia esperienza, è bene proseguire per almeno 1 anno al
fine di stabilizzare correttamente la funzionalità muscolare, consentire lo
sviluppo della mandibola o preparare le arcate e i tessuti periorali alla terapia
fissa -qualora si rendesse necessaria-.
7.
Quale è il principale vantaggio che il Myobrace apporta?
Consente di ottenere risultati paragonabili a quelli raggiunti dall’apparecchio
fisso. E’ però indispensabile selezionare correttamente il giovane paziente da
sottoporre a terapia con Myobrace
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8.
Quale è il limite del dispositivo?
Non è una bacchetta magica!
Corregge malocclusioni moderate. Non deve essere utilizzato nei casi di III
classe.
La collaborazione è indispensabile. Non è possibile prescindere dall’utilizzo
quotidiano e costante dell’apparecchio, che deve essere portato per almeno
due ore al giorno (non c’è un limite oltre il quale non si deve andare, ossia più
il bambino lo porterà prima si raggiungeranno i risultati desiderati) oltre ad
indossarlo durante la notte.
i-3
1.
Di che tipo di dispositivo si tratta?
Il dispositivo I-3 è un dispositivo miofunzionale creato per intercettare le
malocclusioni di III classe.
2.
Per quale fascia d’età è più indicato il dispositivo?
Il dispositivo è indicato in pazienti in dentizione mista precoce o decidua
tardiva (5-7anni).
3.
Quanto deve durare la terapia?
I risultati sono visibili già dopo pochi mesi se utilizzato correttamente.
Tuttavia, in base alla mia esperienza, qualora non fosse possibile riscontrare
un miglioramento della malocclusione dopo 6 mesi dall’inizio della terapia, è
bene proseguire con un altro tipo di dispositivo.
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“Quanto più già si sa,
tanto più bisogna ancora imparare.
Con il sapere cresce nello stesso grado
il non sapere, o meglio
il sapere del non sapere.”
Friedrich Wilhelm Nietzsche
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