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Il Decadentismo
Il simbolismo
AGATA GUELI
1
1857: un nodo cruciale
• Flaubert: Madame Bovary
il naturalismo
(fine del 1890)
• Baudelaire:
Simbolismo = messa in
scacco del positivismo verso il Decadentismo
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Decadentismo - 1
• 1883: “Je suis L’Empire à la fin de la
decadence” (Verlaine)
• 1884: “A rebours” di Huysmans
• 1886: “ Le decadent”: una rivista che esalta la
raffinatezza e l’eleganza come nobiltà spirituale
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Decadentismo - 2
•
•
Giudizio di valore negativo: Croce - Lukacs. Impotenza del fare
Modificazione in senso positivo: 1936: Binni (Salinari - De Castris)
•
Periodizzazione:
– Croce - Lukacs - Binni - Salinari - De Castris: fino primi decenni ‘900
– Luperini - Ghidetti: sino 1904, anno dell’inizio dell’Espressionismo in
Germania.
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Decadentismo - 3
Messa in scacco del positivismo
• La rottura epistemologica.
• Nietzsche (1844-1900):
– contro
– contro
– contro
idolatria del fatto
concezione teleologica della storia
morale ebraico-cristiana
– per
– per
– per
pienezza dell’attimo
eterno ritorno
superuomo. Arte dionisiaca
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Decadentismo - 4
La rottura epistemologica
•
Bergson (1859-1941)
–
–
–
–
–
•
Tempo = durata
Intuizione = strumento di conoscenza tra istinto ed intelligenza
Storia = elan vital
io = stato
io = processo
Freud (1856-1939)
– inconscio
– sogno
•
Croce (1866-1952): 1902 “Estetica”
– arte come intuizione lirica, che esclude il momento razionale ed ideologico. E’
sintesi a priori di sentimento ed immagine.
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Decadentismo - 5 La rottura artistica
Monet: Impression. Soleil levant
Dal titolo di questo quadro, dipinto nel 1872 da Claude Monet, derivò il termine
"impressionisti" coniato dalla critica contemporanea, che non apprezzava lo stile innovativo
e antiaccademico di Monet e del gruppo di artisti che con lui organizzarono un'esposizione nel
1874.
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Decadentismo 6
La rottura artistica
• Impressionismo: suoni, colori, odori.
• Manet: Le dejeuner sur l'herbe
• Questo celeberrimo dipinto di Édouard Manet suscitò molto scalpore e grande scandalo
quando venne esposto al pubblico per la prima volta, nel 1863, a causa del suo nudo
femminile "troppo" realistico. Manet sostenne che il vero soggetto del quadro era la luce:
le istanze teoriche della pittura en plein air furono alla base del movimento impressionista.
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Decadentismo - 7 La rottura artistica
•
R. Wagner - Lohengrin (1848)
– “Nessun altro musicista eccelle nel
dipingere lo spazio e la profondità
materiali. Egli possiede l’arte di
tradurre, mediante sottili
gradazioni, tutto ciò che è
eccessivo, immenso, ambizioso,
nell’uomo spirituale e
naturale…… vertiginose immagini
dell’oppio” (C. Baudelaire).
– Ideale “dell’opera d’arte totale”
(Novalis), “Melodia infinita”.
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Decadentismo - 8
La rottura artistica
• Estetismo:
• W. Pater (1839-1894):
• Parnassiani in Francia:
(1860
): ricerca di una
espressione precisa e
calzante
• Preraffaelliti in
Inghilterra (1848),
traghettati verso il
Decadentismo da Morris:
forme sinuose ed eleganti.
– “arte per l’arte”
• art nouveau (liberty): stile
leggero e luminoso
• Croce: Estetica, 1902
• Simbolismo
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Il simbolismo - 1
Poesia come etica: strumento irregolare di conoscenza metafisica
linguaggio
diverso e separato. Bisogno di “cambiar la vita” (Rimbaud), di ricomporre lo iato iouniverso, di creare “un universo magico oltre le vie della ragione.
Boudelaire:
da lui
filone veggenti
Rimbaud
filone artisti:
Mallarmè - Valery
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simbolismo ed ermetismo italiani
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Il simbolismo - 2. Rimbaud ( 1854-1891)
•
•
•
•
•
Opere:
La lettera del veggente
Il battello ebbro
Una stagione all’inferno
Illuminazioni
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Il simbolismo - 3. J. N. A. Rimbaud (1854-1891)
• Poeta - veggente. “Lettera del veggente. 1871”
– veggenza = sublimazione della ribellione.
• Attività poetica: 1° momento:
– una dimensione visionaria ed allucinatoria, che parte dal deragliamento
totale del proprio io psico-fisico per giungere all’”ignoto”, che è il
noumeno. A questo percorso bisogna dare una lingua di natura spirituale,
fatta di corrispondenze, di analogie e sinestesie, intuitiva e dunque
alogica.
– Poesia = visione e non rappresentazione.
• 2° momento:La letteratura è inadeguata, impotente e la abbandona.
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Il simbolismo - 4. S. Mallarmé (1842-1898)
•
•
•
•
•
Opere:
1864: Erodiade
1868: Igitur, o la follia di Elbehnon
1876: L’après-midi d’un faune
1897: Un colpo di dadi non abolirà mai il caso.
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Il simbolismo - 5. S. Mallarmé (1842-1898)
• Poesia come assoluto
– dimensione onirico-estetica della poesia: non la cosa, ma l’effetto della
cosa sui sensi
– verso la soggettività, le sensazioni, il sogno
– poesia impressionista - simbolica
– poesia pura: il verso non vuole dire più nulla, vuole solo cantare
• E’ stato tradotto da Ungaretti.
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Il simbolismo - 6. S. Mallarmé (1842-1898)
• 1876: L’apres-midi d’un faune
• C. Debussy (1862-1918):
– Prelude a l’apres-midi d’un faune (1894):
– “La musica comincia là dove la parola è impotente ad
esprimere”
– La musica deve sembrare “uscire dall’ombra e che, qualche
istante dopo, vi ritorni (…) la cui storia e i cui luoghi non
siano di alcun tempo e di alcun luogo”.
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Il simbolismo - 7. P. Verlaine (1844-1896)
• Opere:
–
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–
–
–
–
–
–
–
–
Poemi saturnini
Feste galanti
romanze senza parole
Saggezza
Amore
Liturgie intime
felicità
Parallelamente
Canzone per lei
Carne
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Il simbolismo - 8. P. Verlaine (1844-1896)
• Poètes maudits: se stesso, Rimbaud, Mallarmé
• in alcune opere: aspirazione alla saggezza, alla religione, alla
tenerezza;
• in altre: perversione, sessualità cruda
• poesia che “torce il collo all’eloquenza” ( poesia: Arte poetica
1855)
• “Je suis l’Empire….” (1885) : poesia decadente: stato d’animo
dell’abbandono, del naufragio.
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Il simbolismo decadente. P. Verlaine
Sono l’Impero alla fine della decadenza
che guarda passare i grandi Barbari bianchi
componendo acrostici indolenti dove danza
il languore del sole in uno stile d’oro.
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