10 Agosto 2015

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10 Agosto 2015
SOGNARE
di Don Salvatore Rinaldi
articolo pubblicato su “Primo Piano” di Lunedì 10 Agosto 2015
Sognare è l’attività psichica che, durante il sonno, è paragonabile all’esperienza soggettiva nello stato di
veglia: in entrambi gli stati, infatti, pensieri ed emozioni sono presenti alla nostra percezione . A differenza
del sogno in sé, solo il resoconto del sogno, cioè quello che riusciamo a ricordare dopo il risveglio, è
accessibile. La vecchia idea che il sogno si manifesti durante i pochi secondi che precedono il risveglio non è
più accettata: è dimostrato, infatti, che talvolta il sogno incorpora stimoli esterni che sono stati somministrati
molto tempo prima del risveglio. Se al risveglio si ricorda il sogno è quindi solo questione di memoria.
Infatti la pratica dimostra che il ricordo dei sogni può migliorare nettamente seguendo alcuni specifici
suggerimenti, non significa tuttavia che i temi della vita diurna ricompaiano invariati nel sogno. Allo stato
attuale delle ricerche si ritiene che sogniamo soprattutto le cose di cui ci occupiamo durante il giorno. Il
sogno per lo più
combina gli elementi in maniera del tutto nuova, mescolandovi, ad esempio, ricordi d’infanzia o degli anni di
scuola e magari elementi bizzarri come la sensazione di volare o librarsi a mezz’aria.
Anche se il materiale dei sogni proviene soprattutto dalla vita quotidiana, i modi della sua elaborazione sono
tutt’altro che quotidiani e si discostano molto dall’esperienza diurna. Ciò dipende probabilmente dal fatto che
il cervello durante il sonno lavora diversamente dalla veglia. Ciò nonostante, in quasi tutti i sogni,
l’esperienza è vissuta come reale, esattamente come nella vita diurna. Le donne ricordano più spesso i sogni,
li raccontano più frequentemente e sono anche nettamente più interessate al loro significato. Gli uomini
sognano più spesso il loro ambiente di vita e incontrano più spesso nei loro sogni persone di sesso maschile e
perfetti sconosciuti. Nei loro sogni il sesso ha una parte maggiore, come le armi e le aggressioni fisiche. I
sogni delle donne, invece, tematizzano più spesso elementi dell’ambiente domestico o articoli di vestiario.
Inoltre, le donne attribuiscono ai loro sogni una tonalità emotiva più spiccata. Dopo un incubo o un sogno
inquietante si rimane a lungo turbati, mentre al risveglio da un bel sogno si comincia la giornata di buon
umore. I sogni dal contenuto emotivamente rilevante per la vita diurna influenzano lo stato d’animo del
giorno seguente: la nostra consapevolezza rimane fissata ai temi che rivestono maggiore importanza. I sogni
hanno una notevole influenza sullo stato d’animo, sulla creatività e, a volte, anche sulle abitudini. Si contano
nella letteratura numerosi esempi di artisti e scienziati che hanno ricevuto importanti stimoli durante il
sonno. Succede così di trovare nei sogni suggerimenti per un viaggio, un lavoretto artistico, per la correzione
di un errore. Sono interessanti anche i sogni
che, senza alcuna interpretazione analitica, conducono direttamente ad un cambiamento delle abitudini di
vita. Per sapere cosa sogna una persona bisogna svegliarla, o aspettare che si svegli da sola, in modo che
possa raccontare che cosa ha sognato. I sogni, indipendentemente dal fatto di essere ricordati al risveglio,
servano alla soluzione di problemi. Anzitutto i sogni si riallacciano ad esperienze precedenti, in particolare
nella soluzione di problemi: il sogno deve avere molte altre funzioni. Si sospetta che esso rappresenti anche
un programma genetico che si svolge durante il sonno. Sognando forse ci premuriamo contro le paure della
vita quotidiana. Nella Bibbia non è raro il caso di trovare il Signore Dio che rivela la sua volontà mediante i
sogni. Sembra quasi che i sogni siano la via da lui preferita per comunicare con gli uomini: almeno in certi
momenti storici. Con dovizia di particolari la Bibbia ricorda i sogni di illustri personaggi come: Abramo,
Giacobbe; Giuseppe; Salomone; Daniele. Su Abramo fa scendere un torpore, durante il quale promette di
dare la terra di Canaan ai suoi discendenti (Gn 15, 12-16). Giacobbe fa un sogno, durante il quale vede una
scala, che tocca il cielo e gli angeli in atto a salire e scendere su di essa, e il Signore che gli dice: «La terra
sulla quale tu sei coricato, la darò a te ed alla tua discendenza» (Gn 28, 12 ss.). Giuseppe, figlio di Giacobbe,
fa un sogno e lo racconta ai fratelli: «Noi stavamo legando i covoni di grano nei campi, quand’ ecco il mio
covone si alzò e rimase dritto in piedi, mentre i vostri … si chinarono dinanzi al mio» (Gn 37, 5 ss.). Fa
ancora un altro sogno e lo racconta al padre ed ai fratelli, dicendo: «Ho visto il sole, la luna, e le stelle che si
inchinavano fino a terra dinanzi a me» (Gn 37,9). E la Bibbia nota che «i fratelli lo odiarono ancor di più a
causa dei suoi sogni» (Gn 38,8). Mentre poi si trova in prigione in Egitto, lo stesso Giuseppe interpreta i
sogni del coppiere e del panettiere del Faraone, detenuti essi pure in carcere (Gn 40). In seguito egli
interpreta anche i
sogni del Faraone stesso, il quale aveva visto salire dal Nilo sette vacche grasse, poi sette vacche magre;
quindi sette spighe piene e dopo sette spighe vuote, arse dal vento. Giuseppe interpreta il sogno dicendo che
ci sarebbero stati prima sette anni di abbondanza , poi sette di carestia.. e così avvenne (Gn 41). A Gedeone
in sogno il Signore comanda di demolire l’altare di Baal (Gdc 6, 25-26). Di notte è pure chiamato Samuele
dal Signore, che gli rivela la fine di Eli (1 Sam 3). Giobbe, parlando di questo modo, con cui Dio comunica
con gli uomini dice: «Dio parla in un modo o in un altro, ma non si fa attenzione. Parla nel sogno, visione
notturna, quando cade il torpore sugli uomini e si addormentano nel loro giaciglio; apre allora l’orecchio
degli uomini e con apparizioni li spaventa, per distogliere l’uomo dal male e tenerlo lontano dall’orgoglio»
(Gb 33, 14-17). Nel Nuovo Testamento troviamo San Matteo, che racconta i sogni di Giuseppe: “Gli apparve
in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria,
tua sposa, perché quello che è generato in lei viene dallo Spirito Santo»”. Durante la Passione di Gesù, la
moglie di Pilato gli mandò a dire: « Non avere a che fare con quel giusto, perché oggi fui molto turbata in
sogno per causa sua» (Mt 27,19).