San Paolo - Parrocchie di Rivoli
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San Paolo - Parrocchie di Rivoli
1 specialEstate 2 Formazione giovani e Formazione animatori RIVOLI Parrocchie nella ciƩà ANNO XV - N.3 Novembre 2011 Via F.lli Piol, 44 10098 Rivoli (TO) www.rivoliparrocchie.org [email protected] In coper na: SpecialEstate Mix DireƩore responsabile: Paolo Paccò Vice direƩore: Lidia Cuva Redazione: Don Giovanni Isonni Don Angiolino Cobelli Don Paolo Ravarini Don Andrea Zani Riccardo Bona Paola Cornaglia Pierangelo Coscia Silvano Giordani Remo Lardori Fabio Leone Franco Rolfo Mariangela Zamariola Lidia Zane e ProgeƩo grafico: Iden tà Mul mediale Torino Impaginazione: Fabio Leone Stampa: Jeming - Bergamo (BG) È ormai consolidata l’idea della necessità di dedicare tempo ed energia alla formazione dei giovani e degli animatori e non vi sono più dubbi sul fa o che l’esperienza di servizio non può esistere (o non può portare fru di qualità) senza essere accompagnata da un’adeguata formazione personale, sia essa umana, spirituale o educa va. Durante tu o l’anno i giovani dalla 1° superiore in su hanno avuto l’occasione di incontrarsi e crescere a raverso l’esperienza dei Gruppi Giovanili, uno per ciascuna fascia d’età, in parrocchia o interparrocchiali. I giovani del Gruppo Interparrocchiale “Fa ore ‘96” accompagna da Fedele, Claudia e Elena, dopo alcune se mane dedicate alla costruzione e alla coesione del gruppo, hanno affrontato il difficile e delicato tema del conoscersi, acce arsi e volersi bene per come si è. I giovani della 2° Superiore del Gruppo Interparrocchiale di seguito denominato “Peluches”, accompagna da Luca, Silvia e Chiara, a raverso varie tema che quali “Sono un capolavoro!”, “Le relazioni della vita: amici, coppia, Dio”, la “Felicità”, “la libertà”,… hanno aiutato i ragazzi a fare un percorso che li ha porta a diventare da “amici” a “fratelli”. I giovani del Gruppo “Adò” della Stella (3°-5° Superiore), accompagna da Daniele, Luca e Chiara, hanno affrontato due importan temi: la preghiera del Credo e la Sessualità e hanno concluso l’anno partecipando all’incontro Mondiale dei Giovani a Madrid. Infine i giovani del Gruppo “Schegge” di San Bernardo (3°-5° Superiore), accompagna da Elena e Giuseppe, hanno provato a conoscere il Padre di Gesù: il Dio della Promessa, della Gratuità, della Libertà, del Perdono, della Comunione, dell’Amore. Il Dio Padre che coinvolge e impegna. Tante le proposte che li ha vis tu insieme: il Pellegrinaggio ad Assisi, la Festa di Carnevale, la Formazione Animatori, il Week End Animatori, il Campo Superiori. Accanto alla formazione umana e spirituale, per chi vuole, c’è la Formazione per Animatori. Come da tradizione, le 7 Parrocchie dell’Unità Pastorale organizzano un breve percorso finalizzato a dare un’infarinatura generale su vari temi educa vi u li agli animatori nel loro servizio e a “scaldare il cuore” in vista del grande evento es vo! Quest’anno la Formazione Animatori si è stru urata in tre incontri forma vi calendarizza in tre mesi successivi a par re da 3 Gennaio. La novità è che ha coinvolto come formatori proprio gli animatori dei Gruppi delle 7 parrocchie di Rivoli. Le “New Entry” (1°-2° Superiore) hanno avuto modo di rifle ere sull’Accoglienza, il Gioco e vari strumen dell’animazione come ballo, teatro, musica, laboratori manuali,… Gli “Anima e Cuore” (2°-4° Superiore) si sono confronta sullo s le dell’animatore cris ano, il saper stare con i ragazzi e il lavoro d’èquipe. I “Don’t Worry” (4° Superiore in su) hanno lavorato sul proge are, programmare, ges re, verificare l’incontro o il cammino di gruppo. Altra tappa importante per i giovani animatori delle 4 Parrocchie di Rivoli è il Week End Animatori di fine Maggio. È l’occasione per guardarsi in faccia come animatori e dirsi “questa è la squadra degli Animatori che insieme lavorerà per far vivere ai ragazzi delle elementari e delle medie un’esperienza es va indimen cabile!”. È l’occasione per dare una ripassa na ai tan balli che animano le giornate es ve, ma sopra u o è il momento per vivere in prima persona e su di sé il cammino che accompagnerà le riflessioni, le preghiere e i momen forma vi dell’Estate Ragazzi. È quindi un momento impegna vo nel quale i giovani si me ono in gioco per primi nella consapevolezza che siamo chiama ad accostarci ai più piccoli non come maestri, ma come tes moni. Anche gli animatori dei Gruppi si formano! Non si è mai arriva ! Quest’anno abbiamo coniato un nuovo modo per chiamarli: “EducAnimatori”. Perché questo nome? Perché essere animatori dei gruppi comporta la responsabilità educa va di accompagnare e guidare con delicatezza i più giovani nel cammino della vita a raverso una relazione ed un confronto profondo. I temi tra a : la responsabilità educa va, il ruolo dell’EducAnimatore, la comunicazione, i contes della Pastorale Giovanile. “ Non vi è buon servizio senza buona formazione! ” 4 Estate Ragazzi elementari 2011 Dal 13 Giugno al 1° Luglio, tre se mane per stare insieme in allegria, per passare in modo a vo il tempo della vacanza, per riscoprire vecchi amici, per farsene di nuovi! Sempre coinvolgente l’Estate Ragazzi! Sempre nuovo! Sempre ricco di esperienze e a vità! Sempre originale! Sempre una sorpresa da scoprire con trepidazione giorno per giorno! Sempre che ci me e in discussione, ci pone domande, ci chiede risposte! Sempre… “Che bello, ballo! Ballo perché sono in ballo, non mi fermo mai al primo sbaglio, è un abbaglio la paura se c’è! Che bello, ballo! Quando un sogno ene sveglio, lasciare con un passo il proprio segno, realizzando il disegno che è in me!” Anche quest’anno con spirito di unità tra le qua ro Parrocchie del Centro: proge ato insieme il percorso forma vo (passando a raverso tre temi: “No all’omologazione!”, “Scopriamo le nostre ricchezze” e “Rinascere più gustosi!”), incontrandoci nelle gite, vivendo insieme una giornata di riflessione e preghiera, incontrando anche gli amici degli altri Centri Es vi della ci à di Rivoli, culminando la nostra esperienza con la rumorosa gioia della Grande Festa Finale in Piazza Mar ri. La maglie a che abbiamo indossato tu a l’estate riportava questo slogan: “Scatènà … The winner sei tu!”, “Scatèna ” cioè libera dalle catene che vogliono omologato alle povere leggi della società, “Scatenà ” nella contagiosa danza della vita, “The winner sei tu!” cioè sarai vincitore nella tua vita, perché l’avrai vissuta al meglio, rando fuori il meglio di te e rinascendo in pienezza come uomo e come donna nuovi. L’esperienza di Estate Ragazzi, oltre che del percorso fa o in unità, all’interno di ciascuna realtà parrocchiale, si è arricchito di tante esperienze e a vità. ESTATE RAGAZZI ELEMENTARI A San Mar no l’Estate Ragazzi 2011 si è svolta in un modo par colare: al ma no i bambini di San Mar no e della Stella facevano a vità in comune (giochi, compi …) presso l’oratorio della Stella. La nuova esperienza, durata soltanto tre se mane, è stata vissuta in modo posi vo. I bambini, impegna ssimi nei giochi, si sono diver insieme e tra gli animatori delle due parrocchie è nato e cresciuto un clima di amicizia e di collaborazione che ha dato possibilità d’intesa e di condivisione per i compi da svolgere, importante e u le anche per il futuro. Nel pomeriggio il gruppo di San Mar no, dopo il pranzo, si spostava nella propria sede di M.I.A. Gli iscri non erano tan , ma il piccolo gruppo ha favorito in modo par colare la socializzazione e l’aggregazione, indispensabili per scoprire l’u lità e la bellezza dello stare insieme. A chiusura di questo breve cammino è stato preparato un piccolo musical: “Gli Aristoga ”. Grazie a quest’a vità i bambini hanno avuto la possibilità di sperimentarsi nel ballo, nel canto e nella recitazione, riuscendo a conoscere e valorizzare i propri “talen ”. È stato bello vedere il modo in cui hanno affrontato le prove, la preparazione, invogliandosi vicendevolmente e con grande diver mento. Il musical è stato presentato ai genitori nel salone M.I.A. nel tardo pomeriggio del primo luglio. La serata si è conclusa con una cena comunitaria con genitori e amici, prima di raggiungere tutgli altri gruppi in P.zza Mar ri per la festa finale. 5 6 ESTATE RAGAZZI ELEMENTARI A San Bernardo e a San Bartolomeo… è ormai consolidata l’esperienza di totale gemellaggio tra le due realtà, già dal mese di maggio gli animatori dei due oratori si sono incontra per organizzare insieme le a vità di un solo Estate Ragazzi… bello lo scambio di idee, di s li, di esperienze! I 108 ragazzi iscri e le loro famiglie non hanno fa cato ad accogliere la proposta e hanno sostenuto con entusiasmo gli animatori, collaborando in modo a vo anche nella ges one di quei piccoli episodi nei quali è stato necessario richiamare le regole del buon comportamento, nella consapevolezza che insieme si contribuisce alla crescita dei nostri ragazzi! Sempre bella la presenza degli animatori, infa cabili promotori “del buon vivere” a raverso a vità, balli e giochi che facilitano lo stare insieme in modo posi vo, “giovani adul ” che con gratuità donano ai più piccoli il tempo della loro vacanza e che, consapevoli della responsabilità educa va che hanno, cercano di modellarsi offrendosi con allegra maturità. ESTATE RAGAZZI ELEMENTARI Alla Stella… un’esperienza indimen cabile! Tan sono sta gli animatori che hanno scelto, dopo la lunga formazione, di trascorrere il loro periodo di vacanze a servizio della Parrocchia. Gli animatori si sono impegna molto trasme endo diversi valori ai bambini a raverso i momen di gioco, di formazione e di preghiera. Gli obie vi educa vi dell’estate ragazzi si basavano sul rispe o delle regole, delle persone e degli ambien in cui trascorrevano il loro tempo. Fare esperienze di amicizia e di condivisione erano alla base dei nostri giochi e delle a vità preparate tenendo come linea guida la parola di Gesù. Descrivere in poche parole momen , come quelli passa insieme ai bambini e agli animatori durante le tre se mane, è davvero difficile. Tante sono state le emozioni provate e sarebbe ancora più difficile dimen carle. Un ringraziamento va a tu i bambini che si sono messi in gioco durante l’estate ragazzi dandoci dimostrazione concreta di quanto sia bello poter vivere insieme un’esperienza di crescita come l’ESTATE RAGAZZI. Claudia, Luisa, Donatella 7 8 Campo estivo Elementari a Bousson Iniziamo dai numeri per descrivere la magica avventura del Campo Elementari: 7 giorni (dal 3 al 9 Luglio), 1419m di altezza, 74 ragazzi iscri (32 in più dell’anno scorso!!), 15 animatori, 1 educatrice, 1 parroco, 6 cuochi … 60kg di pasta, 9kg di pizza, 20kg di riso, 190 polpe e mangiate in una sola cena, 10 torte in una sola merenda… 4 litri di tempere, 80 pannelli dipin , 14 palloni (di cui 10 dispersi), 90 scalpi,… 3 camminate, 2 bagni nel fiume, 1 ricerca di una scarpa sprofondata nel fango,… 11 ore di gioco al giorno garan te, 4 serate, 2 giochi no urni, 10 ore di a vità forma va e preghiera, 1 falò… almeno 15 m la tavolata alles ta dalle famiglie per la festa finale,… 13, 68, 14, 6, 120,… Ma i numeri non bastano a descrivere la bellissima esperienza vissuta dai nostri ragazzi alla Casalpina di Bousson! Lo possono tes moniare i vol posi vamente stupi dei loro genitori al momento dell’incontro con i propri figli nella giornata finale. Una giornata nella quale anche i genitori hanno potuto ripercorrere il cammino formavo fa o con i ragazzi durante la se mana. Accompagna da don Angiolino e dagli animatori si è rifle uto sul dono del tempo a raverso la metafora dello strumento musicale: ciascuno si è rappresentato disegnando se stesso come se fosse uno strumento (Tempo per sè: chi sono io?), ha condiviso con gli altri la sua scelta, ha scoperto che ciascuno strumento fa un suono proprio e unicamente bello (Tempo per proge arsi: quali sono le mie cara eris che? Come posso me erle a fru o?), ha ascoltato il suono degli altri strumen (Tempo per accogliere l’altro) ed ha scoperto che il suono di ciascuno è sicuramente meraviglioso, ma solo accostato e reso armonioso insieme ai suoni degli altri può produrre la grandiosa sinfonia della vita (Tempo per e con gli altri)! Per i ragazzi il campo è stato un’esperienza entusiasmante nel quale dover superare la fa ca di essere lontani da casa e nel doversi ges re in autonomia l’abbigliamento, l’igiene, la pulizia della camera… entusiasmante la convivenza con novanta amici diversi, più grandi o più piccoli, da conoscere e con i quali confrontarsi, entusiasmante il cammino di crescita, entusiasman e avvincen i giochi nei quali correre, cercare, indovinare, esplorare, inventare, mirare, indagare,… entusiasmante e tu o da inventare il tempo libero che con fantasia ci ha portato per esempio all’alles mento di un elegante ristorante con tanto di menù, camerieri e tavolini riccamente decora , ma in realtà costruito con pietre, rami, ma oni, fiori… ragazzi sono tornaa casa sicuramente con un po’ di terra nelle scarpe e nei ves , ma anche tanto arricchi da una bellissima esperienza di condivisione e di comunità! CAMPO ESTIVO ELEMENTARI 9 10 Estate medie 2011... che estate! Un’altra estate ricca di ragazzi pron ad allacciarsi il casche o e mettersi in sella per pedalare lungo le strade di Rivoli e dintorni accompagna dalle note di “Che bello, ballo! Ballo perché sono in ballo!”. La tema ca di quest’anno “Centra il futuro, perché il futuro c’entra con te!” è stata scelta per cercare di rispondere alle domande che ci riguardano più da vicino: “Cosa farò da grande? Che percorso voglio seguire e come?”... Ovviamente lo scopo non è stato dare una risposta per ciascuno, ma ha cercato di far rifle ere e di prendere consapevolezza di tu e quelle fasi della vita che si affrontano da bambini, ragazzi e giovani, soffermandosi in par colare sulla bellezza dell’adolescenza, momento da vivere a pieno poiché in ques anni si creano e si maturano le personalità di ciascuno. Più di 100 ragazzi si sono ritrova insieme con gli animatori nelle tre se mane di Giugno per affrontare ogni giorno percorsi sempre diversi: un giorno ci siamo bu a in piscina, un giorno al mare, ci siamo rotola nel prato, abbiamo immerso la faccia nella farina, ci siamo sporca di tempera, abbiamo occupato un pullman 36 per andare a Torino, ci siamo sbuccia le ginocchia, abbiamo saltato e ESTATE RAGAZZI MEDIE 11 12 CAMPO ESTIVO MEDIE ballato, ci siamo sporca le mani con la pasta di sale, abbiamo reso una ma nata diversa ai nonnini della casa di riposo. Alla fine eravamo tanto stanchi, ma anche tanto felici. Felici di esserci, di aver condiviso e di essere cresciuun po’ insieme. L’avventura non è però finita qui! Oltre 70 ragazzi, dopo due soli giorni di riposo, si sono messi lo zaino in spalla e sono par verso Exilles per affrontare nuove avventure! Il tema del campo è stato “Lo sport è questa vita”. E sì, abbiamo capito che effe vamente c’è un legame molto forte tra le due realtà! La costanza, l’allenamento, la fa ca, il saper superare i propri limi , avere una squadra e sopra u o un buon allenatore: mamma e papà, Gesù… sono alla base della nostra vita e della nostra crescita. Scoprire poi che davvero la gioia sta nelle cose semplici: gridare a squarciagola a cielo aperto, rotolarsi nel prato, osservare i movimen nel cielo e assaporare un abbraccio sincero dai nostri amici. Possiamo davvero essere soddisfa di questa estate passata insieme con la speranza di poter gustare queste emozioni anche durante l’anno nei nostri gruppi e tornare ogni anno un po’ più nuovi. 13 Campo superiori a Exilles “Spero senza ma, anche per chi non ci sta, perché c'è follia nel credere in un Dio che muore e poi risorge”. Con questo ritornello acca vante è iniziato il Campo Superiori 2011 a Exilles: i ragazzi sono sta accompagna a riflettere sul tema della speranza, a cantare in coro la speranza che non è re a solo da gambe umane, ma viene da Cristo! I giovani, insieme ai loro EducAnimatori, hanno camminato insieme verso questo grande riferimento seguendo un percorso che dalla “terra” ha puntato dri o al “cielo”. Sono par dal loro essere giovani nel mondo di oggi interrogandosi sul significato della parola “vivere” in maniera a va affrontando le proprie “paure” e non lasciandosi vivere. Vivere porta a “conoscere” in profondità il mondo e perme e di “scegliere”. Ques sono altri due aspe fondamentali su cui i ragazzi sono sta porta a rifle ere. In modo par colare il tema della scelta ha portato a diverse riflessioni ad esempio sulla difficoltà di scegliere non solo tra “bene” e “male” ma anche tra bene e un altro bene. Scegliere l’amore: “L’amore si sceglie e scegliere è meglio che vivere una vita a metà”. Un ragazzo é un uomo di Speranza che sceglie l’Amore con la “A” maiuscola e sceglie giorno dopo giorno nella vita concreta di “assomigliare” al suo Signore con “ la terra so o i piedi e gli occhi pieni di cielo”. Ed è proprio so o quel cielo che i ragazzi hanno vissuto una delle esperienze più for dell’intera se mana: la no e in tenda. A due a due, avvol da quel silenzio intenso e profondo che solo la montagna sa regalare, guida da una traccia, tra uno spunto di riflessione, un canto e una preghiera si sono confida e ascolta nel reciproco rispe o e hanno pregato e ringraziato il Signore. Il cielo è stato un elemento ricorrente in questo campo, come non dimen care la scalata ai 3000… come si suol dire abbiamo proprio toccato il cielo con un dito!!! Come è stato il ritorno a casa?… ”con gli occhi pieni di CIELO, CIELO, CIELO, e il cuore pieno di gioia, innamorato di Dio”! Gli EducAnimatori dei Gruppi Giovani 14 CAMPO SUPERIORI 15 GMG 2011 Cari amici, che nessuna avversità vi paralizzi. Non abbiate paura del mondo, né del futuro, né della vostra debolezza. Il Signore vi ha concesso di vivere in questo momento della storia, perché grazie alla vostra fede continui a risuonare il suo Nome in tutta la terra. Papa Benedetto XVI Veglia GMG 2011 16 GMG 2011 Giovani di Rivoli alla GMG È stato emoziona nte vedere milioni di giovan i manifestare la propria fede con canti, balli e preg Par re, uno zaino pesante, un viaggio hiere senza paura di dim ostrare di lungo e snervante, il caldo, la sete, le atcredere in Dio. Ser tese; ma allora perché par re? Per una gio A. vacanza low-cost? Per aggiungere un nuovo album fotografico su Facebook? Per conoscere nuove persone? Perché c“ci vanno tu i miei amici”? No, in ogni che ha a a z n ie r e p o s n e Un'es s scelta c’è un’a razione, c’è qualcosa che il nostro o t iu . c B s e r a c ci chiama, c’è Qualcuno che chiama, dre anza. An di fratell vuole incontrare. Con te accoglie le tue paure, i tuoi dubbi sul futuro. “ Dove sarò domani? Cosa farò tra sei mesi? Chi sarò Unica e spettacolare. tra dieci anni? E chi sono adesso? Qual Daniele B. è la mia “vocazione”?” È questa la domanda che siamo sta invita a porci e a porGli. E qual è la risposta? Non esiste, in verità, una sola risposta. Cristo parla a tu secondo la propria personale vocafede! È a ll e n zione, traccia un sen ero unico: un senmiSperanza i avere 2 d e r e p ero scelto apposta per ognuno di noi ma a s a bello e come f n o s r e p i accomunato dal grande motore dell’Amolioni d re. Un amore reciproco alimentato dal comiglia! . stante dialogo con il Signore. S a n Ele “Fonda e radica in Cristo. Saldi nella fede.” È il mo o che ci accoglie alle porte di Madrid. Sapere di non essere da soli Esperienze uniche nel mondo perché la fede in cui affondia, che soltanto in occasi mo le nostre radici non è la semplice aconi simili puoi sperim ce azione di alcune verità astra e, bensì entare. Claudia S. una relazione profonda con Cristo che ci porta ad aprire il nostro cuore all’Amore erienza a... forse un'esp La GMG è stat ! Ho proessere descritta troppo bella per sicuro ozioni, ma di em te n ta sì co fosvato che, nonostante a at st è e rt fo la più e ragazze ni di ragazzi simo due milio ella terra, ogni angolo d a d ti n ie en ov i ad pr enessimo tutt rt pa ap se e m era co dimende popolo!!! Non un unico gran e è stata uesta GMG, ch q ai m ò er ch tutta ti ze più belle di en ri pe es le el d una nna O. la mia vita!! A Della GMG mi ha nno colpito soprattutto gli ultim i giorni, a Cuatro Vientos, quan do nessuno di noi aveva più la propria bandiera d'origine, non sape vi più la nazionalità delle person e accanto a te, ma non importav a , questa secondo me è stata una delle immagini più forti della GM G. Elena P. la adi oltre che al Solo le Olimpi i o 160 nazion JMJ riuniscon en ev solo questo insieme… ma e tt cumulare tu to riesce ad ac ! lo stesso ideale le persone sotto Luca G. GMG 2011 e a vivere, concretamente, come persone che si riconoscono amate da Dio. Ecco perché siamo sta “chiama ” a essere tes moni di Cristo! Per manifestare in modo concreto la nostra fede, senza paura, senza vergogna… ma con orgoglio e spontaneità! I cori che risuonavano nelle vie di Madrid scandiscono i passi di un cammino di fede, a volte tortuoso a volte sorprendente. Passi che, nella capitale spagnola, si sono mol plica a cen naia, a migliaia. Passi provenien da tu o il mondo che, camminando insieme, trovano la forza e la mo vazione per sostenere questo proge o d’amore. Quando ci siamo incontra a un mese dalla fine della GMG, sapendo di dover scrivere l'ar colo per questa edizione speciale, ci siamo de : "Come possiamo raccontare alla gente che cosa è la GMG?". La prima risposta, venuta dal cuore, è stata proprio "la gente!!!". Nella nostra vita normale tante persone rappresentano code, confusione, traffico, noia e a esa; ogni persona, nella sua quo dianità vive con i suoi programmi, i suoi obie vi e le sue tempis che e gli altri, la maggior parte delle volte, sono un La GMG è stata un’esperienza che mi ha cambiat a in profondità, mi ha aiutata a guardare il mondo con uno sg uardo nuovo, ma soprattutto co n il cuore colmo di gioia e di un a fede ritrovata! Valeria M. 17 onon sia affatto semplice. Em Credo che descrivere la GMG oe che ognuno di noi ha provat zioni, pensieri, sensazioni ure ent avv sé. Raccontando le sente ancora vive dentro di ie a casa, per quanto fossi ecc della GMG alle persone rimast i to che qualunque cosa dicess tata nel farlo, mi rendevo con . tro den o tiv nto a quello che sen era sempre niente in confro eViv Mondo, con il Mondo! A Madrid mi sentivo fuori dal i di stessa città con due milion re per una settimana nella e ide , età e, gu diversi, con lin ragazzi provenienti da paesi aQu to. sentirsi al proprio pos diverse, ma nello stesso tempo i era disposta ad aiutarti, ablunque persona che incontrav ere o! Ecco perché era come ess bracciarti, donarti un sorris e ico con lin Mondo triste e ma fuori dal Mondo, o meglio dal eric ioso e voglioso di donare e invece vivere con il Mondo gio e olutamente indimenticabile vere amore! Un'esperienza ass cuo nel à ter ventura che mi res indescrivibile a parole. Un'av vita. Claudia F. re e nella mente per tutta la Occhi, tan , europei, neri profondi africani, asia ci, americani; occhi che si cercano, si sorridono. Mondi così lontani ma che si riconoscono perché fratelli. Mani che si stringono, pregano; mani con cui ci siamo bagna reciprocamente le teste pesan per il caldo che pareva inesauribile. Ora tu o negli occhi e nel cuore, nel casse o “momen unici della propria vita da raccontare in futuro ai propri figli”. Questa per me la GMG. Chiara M. È stata la prima volta che non ho avuto timore di manifestare la mia fede con una fo rza eccezionale… che m i arrivava nel vedere ra gazzi come me. Simon e G. Voglia di testimoniare! Andrea P. 18 GMG 2011 e GMG con grandi aspettative Sono partito da casa per la to na Tor i suo singolo istante. con la voglia di viverla in ogn di 'esperienza piena e intensa a casa che dire... è stata un aUn'esperienza che mi ha ric emozioni ma anche faticosa. zie gra e fed to bene alla mia ricato di motivazioni e ha fat i instaurate con gli altri giovan agli incontri e alle relazioni arespirava ogni giorno una chi presenti (italiani e non). Si la E IAR ON senti e di TESTIM ra VOLONTA' di essere lì pre do cal il fatica, la stanchezza, nostra fede sfidando anche la Un miscuglio di emozioni da e la pioggia dell'ultima notte. o eficio per affrontare al megli cui sicuramente ho tratto ben S. ele mino e di vita. Fed questo mio nuovo anno di cam semplice contorno. A Madrid no. Come nei nega vi delle foto dove il bianco diventa il nero e il nero bianco, così nella capitale spagnola il nostro "io" è passato in secondo piano ed è emerso il senso di comunità. E che comunità! Due milioni di vol , lingue, bandiere, colori tu riuni con un'unica idea: il Signore parla anche a noi giovani e noi venendo qua vogliamo risponderGli e incontrarlo. Scambio di bandiere, mani che si intrecciano, lingue diverse che trovano nel sorriso un punto di incontro. Stanchezza che si mescola alla gioia di stare insieme, di camminare, pregare e condividere la fede. I momen di preghiera vissu in luoghi “anomali” come strade, stadi, piazze amplificano al massimo il senso di comunità; fino al momento culminante in cui la volontà di essere un tu ’uno con e per il Signore spezza magicamente l’euforia e la confusione di tu i giorni preceden rifle endosi in un silenzio, di assoluto coinvolgimento, della veglia no urna all’aeroporto di Cuatro Vientos. È questo il senso di unione che vogliamo portare alle nostre comunità! Elena, Luca, Jenny, Daniele, Cippi e Claudia 200 nazioni, m a un solo luogo pe r incontrarsi e predicar e tutti insieme la nostra Fede. Madrid JM J 2011. È stato fa n tastico vedere la Via Crucis, a ogni st azione i portatori della C roce erano giovan i come noi, di altre naz ionalità e con pr ob lemi diversi, problem i che però posson o essere risolti grazie al la fede in Dio. M attia G. Che dire sulla GMG? Posso solo confermare l'impressione che ho avuto: una quantità enorme di ragazzi spinti da una voglia irrefrenabile di trovarsi, confrontarsi e testimoniare la parola di Dio, il Dio che io, dopo 25 anni, sono finalmente riuscito a trovare nella mia vita. È stata un'esperienza fantastica, una di quelle cui almeno una volta nella vita ogni giovane deve essere partecipe; un'opportunità di crescita sia a livello spirituale, sia a livello mentale. Il trovarsi spesso in situazioni difficili sopratutto a livello fisico, come solo una GMG può essere, sicuramente è un ottimo incentivo per tenere duro e crescere in tutti i sensi. Francesco G.L. COUT 19 COUT 20 SCOUT Un bel progetto educativo dei gruppi scout di Rivoli Quest’anno è finalmente par to l’ambizioso proge o dei gruppi scout di Rivoli di portare avan , oltre al proprio programma educa vo, anche il percorso di accompagnamento ai sacramen . Un percorso quindi che vedeva i capi scout non solo come educatori ma anche come catechis a tu gli effe . Il proge o, fortemente voluto da parte dei parroci di Rivoli, i quali con don Andrea Zani avevano già sperimentato con successo un percorso del genere nella precedente parrocchia bresciana, si è inserito so o diversi aspe nel percorso di crescita dei singoli capi e delle loro comunità. In par colare la formazione dei capi scout Agesci, che si sviluppa a raverso vari campi negli anni e che con nua in maniera permanente, è già improntata all’avvio ai sacramen : il capo scout formato è anche capo catechista e il percorso Agesci di catechesi è a tu gli effe un percorso approvato Cei. Ma ovviamente fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e non sempre la preparazione teorica si coadiuva con le difficoltà della pra ca. Per questo il percorso di accompagnamento ai sacramen par to quest’anno ha un fondamento molto più profondo e ha visto lavorare per circa due anni le comunità capi del Rivoli 1, Rivoli 2 e Rivoli 4 per arrivare pron all’avvio del proge o. I capi hanno lavorato fortemente su se stessi, sulla propria fede, sulle proprie convinzioni. Si sono analizzate le difficoltà, ampliando i propri bagagli culturali e le proprie conoscenze sulle Scri ure, per cercare di essere il più competen possibili nel momento dell’organizzazione delle a vità catechis che. Per arrivare infine durante questo primo anno, anche di sperimentazione e quindi aperto a successive modifiche e miglioramen , ad analizzare a fondo i vari sacramen , con molta a enzione a quelli più vicini ai ragazzi con i quali si lavora: il battesimo, l’eucares a, la confermazione, la riconciliazione. Ma se tutto ciò può sembrare un regredire della proposta scout, non più vista come armoniosa e divertente, ma statica e improntata al trapasso mero di nozioni bibliche e catechistiche, qui il metodo scout e la sua efficacia agisce al meglio. Durante l’anno non si sono mai verificati momenti noiosi di lezione frontale ma la preghiera, la conoscenza della fede, l’avvio al sacramento si sono inseriti nelle cornici di gioco, avventura e servizio tipiche delle branche scout. L’attività, la riunione, la caccia stessa dei lupetti diventavano momenti totali e globali di preghiera, esperienze di fede nate dal vivere assieme, dalla condivisione di momenti speciali, dall’aiuto reciproco. Certo all’inizio dell’anno molti capi erano timorosi di lanciarsi in un’avventura tanto grande e importante, ma adesso, alla fine dei campi estivi, la felicità e la gioia di esser riusciti nel proprio intento è davvero tanta. Con un occhio al futuro e ai suoi possibili miglioramenti, infatti, i vari gruppi scout Agesci di Rivoli accompagneranno i primi lupetti al sacramento dell’eucarestia e i primi esploratori e guide alla confermazione, nel pieno dei campi estivi, con la vicinanza dei propri familiari, dei fratellini e delle sorelline, dei compagni di avventura. Il Clan Brownsea/ Dreaming in route tra le valli altoatesine Per concludere un altro bellissimo anno passato insieme, il Clan Brownsea /Dreaming in compagnia di Don (Fratelli!) Andrea, ha trascorso 7 giorni di Route tra le incantevoli vallate altoatesine delle province di Bolzano e di Trento! È stata un’esperienza come sempre fantas ca, iniziata con un pomeriggio di ra ing in località Castelbello (BZ) so o un diluvio a dir poco APOCALITTICO e conclusa con una via ferrata (“Ferrata dell’Amicizia”) a strapiombo su un lago di Garda incantevolmente illuminato da un cocente sole in una limpidissima giornata d’agosto; in mezzo non possiamo dimen care le camminate so o la pioggia, le serate sulla riva del lago di Garda e Molveno, i dialoghi con le persone del luogo, i can , le messe e le occasioni di confronto che rendono questa esperienza un cammino di crescita. Abbiamo riscoperto la fa ca della strada e la gioia del fare comunità; insomma, quel mix speciale di avventura, diver mento, e allo stesso tempo di riflessione e crescita spirituale, che con quel pizzico di “pazzia” rende lo scou smo, un cammino meraviglioso. MaƩeo & Maura COUT SCOUT RIVOLI 1 21 RIVOLI 1 NOVIZIATO in route 27 luglio 2011, ma na: a Rivoli diluvio e temperature autunnali. Il noviziato ‘Superheroes’ - Rivoli 1 si accinge a par re alla volta delle montagne della Valle Stre a per una se mana di fa cosa route. ”Partenza bagnata, partenza fortunata?”, si domandano i nostri eroi… Sì, alla fine si è rivelata tale, e l’esperienza è stata magnifica! Durante i primi cinque giorni i nostri supereroi hanno affrontato la temibile ascesa al monte Thabor e una lunga traversata fino a Névache. Poi, un furgoncino in precarie condizioni di salute li ha trasporta nella regione francese del Rodano – Alpi per due giorni di canoa a raverso le rapide del torrente Ardèche. Questa route ha rappresentato per noi la scoperta di una Natura fantas ca, che a volte ci dimen chiamo di avere a due passi da casa… e della bellezza della proposta dello scou smo, mai banale e sempre pronta a costruire relazioni profonde! COUT 22 SCOUT RIVOLI 1 LUPETTI: Vacanze di Branco con il grande eroe greco Ulisse L’ul ma se mana di luglio il branco Fiore Rosso del gruppo scout Rivoli 1 è salpato per una strabiliante avventura: le Vacanze di Branco, vissute quest’anno in compagnia del grande eroe greco Ulisse, che ha accompagnato i lupi a raverso mille peripezie, incontri formidabili e scontri mozzafiato. Luogo prescelto per vivere l’Odissea è stata colonia “Le Loup” in Valsavarenche, nella spettacolare cornice naturale del parco del Gran Paradiso, in Valle d’Aosta. Durante i se e giorni di VdB, i lupe del branco Fiore Rosso hanno sperimentato cosa vuol dire diventare una ciurma di una nave che lo a e si aiuta a vicenda per sconfiggere i grandi nemici: il ciclope Polifemo, la perfida Circe, i pericolosi mostri Scilla e Cariddi, gli infimi Proci. Insieme a Ulisse e ai suoi compagni i giovani marinai hanno scoperto che aiutarsi a vicenda rende le cose più belle, oltre che più facili; hanno scoperto come anche nelle difficoltà si possa trovare una soluzione grazie all’ingegno, all’uso del cervello e al coraggio di affrontare le proprie paure. A raverso i giochi, i tornei spor vi, la caccia nella natura nel parco del Gran Paradiso, cerchi gioiosi e diverten ricchi di bans e canzoni, tra le quali la hit dell’estate “Ulisse Kuduro” scri a appositamente per le VdB, i lupi e i vecchi lupi hanno vissuto una delle esperienze più indimen cabili di sempre: un pezzo di cuore di ognuno è rimasto in Valsavarenche e un carico indescrivibile di soddisfazione accompagna sicuramente tu coloro che hanno assaggiato lo spirito del branco in quei giorni. Ma non è da dimen care come, insieme al branco, oltre ad Ulisse, ha cacciato per tu e se e i giorni anche il grande amico Gesù, compagno di viaggio che ha presentato tan raccon , parabole, spun per poter crescere e dimostrarsi sempre più oltre che dei bravi lupe anche dei buoni cris ani. A dimostrazione di ciò anche la bellissima cerimonia dell’ul mo giorno, quando Baloo don Andrea ha celebrato insieme al branco e alle famiglie la prima comunione di Michelle, Michelangelo, Beatrice e Agnese: coronamento impagabile del percorso di catechismo svolto dai vecchi lupi con il branco durante tu o l’anno e in par colare nel corso della se mana delle Vacanze di Branco. E dopo l’estate arriva l’autunno ed è già di nuovo tempo di spingere i propri passi più in su, più in là, verso nuovi orizzon e nuove giungle. Una nuova pista deve essere fiutata e allora… forza Fiore Rosso, è tempo di rime ersi in caccia! RIVOLI 1 I Vecchi Lupi AkelaBagheeraKaaMysaMangChil Sirio e Vega nel Thabor COUT SCOUT RIVOLI 1 23 Quest'anno i due repar del Rivoli 1 "Sirio" e "Vega" si sono uni nel "Thabor". Il Thabor ha fa o il suo campo es vo a Saint Nicholas (AO), a 1200 metri d'al tudine, in un bosco con una splendida visuale sulla valle. Nonostante qualche difficoltà dovuta al grande numero di ragazzi è stato una bella esperienza . RIVOLI 1 RIVOLI 1 COUT SCOUT RIVOLI 2 RIVOLI 2 24 Scout Lupe Rivoli 2 CHE FIKO! Per una se mana soltanto, quest’estate a Margone è successo qualcosa di speciale: in mezzo alle solite case e con il giardino curato, è sorto un castello… maya. Questo perché a Margone sono arriva gli scout, il branco Rocce Bianche del Rivoli 2, con la loro immaginazione, i giochi, i can e i tornei nei campi dietro il paese. E tu insieme hanno creato una storia, un’ambientazione: la casa non era più una semplice casa, ma il castello di Kuzco, e i lupe non erano più divisi in ses glie ma in tribù maya, ognuna con un loro nome e un urlo di ba aglia. Così per una se mana intera si sono lascia cullare dalla storia di un imperatore egoista e arrogante, che trasformato in un lama parlante, dopo mille peripezie riesce finalmente a capire quali sono le giuste qualità e i gius valori nella vita, e a tornare uomo. E così i lupe del branco Rocce Bianche, grazie a questa storia, questa cornice, hanno passato un’intera se mana a giocare, costruire totem, colorare maglie e con il ba k, lavorare il cuoio, cucinare, e allo stesso tempo hanno imparato virtù come l’umiltà, il perdono, l’accoglienza. Questa era la catechesi del campo, i momen di preghiera sempre accompagna dai can che ai ragazzi piacciono tanto. E io ho vissuto tu o questo, ho visto un gruppo di ragazzi vivere assieme, giocare, arrabbiarsi e perdonare e diver rsi, chiedere scusa. Li ho spia per tu a la se mana dal passavivande della cucina, io, Cippa Munka, insieme a Ri er e Consuelo, gli altri due cuochi del castello; ho visto i lupe conoscere l’imperatore Kuzco trasformato in lama, il generoso Pacha con la sua moglie superincinta, il simpa co Kronk aiutante della ca vissima strega Yzma. Li ho vis impauri per il terremoto, e subito dopo diver . Agita e super efficien durante le ispezioni, a en ad aver messo bene in ordine i ves , la stanza, a essersi lava in modo perfe o. Li ho vis andare in caccia, par re verso il lago Malciaussia (una camminata di ben 2 ORE!, che fa ca), prendersi la pioggia e tornare di corsa a casa per non bagnarsi, tra qualche risata e ba uta. Ma sopra u o li ho sen cantare, giocare, crescere e stare insieme. Ed è qualcosa che nessun altro posto, nessun’altra se mana es va è riuscita a darmi come questa. Un paese, un branco, dei capi scout e dei cambusieri fantas ci. Non rimane da dire: CHE FIKO andare agli scout! Clan Fuoco: La Rupe sull’Orsiera Anche quest’anno, noi del clan del Rivoli 2, abbiamo deciso di intraprendere una route di strada, poco a che vedere con l’altre anto bellissima esperienza di Sanago de Compostela, dello scorso anno. La route si è svolta quasi interamente nel Parco Naturale Orsiera Rocciavrè tra la Val Chisone e la Val Susa. Il percorso prevedeva la partenza da Forno di Coazze e l’arrivo, qualche giorno dopo, a Villar Focchiardo percorrendo i sen eri del Parco. I dislivelli giornalieri, come da previsione, si facevano sen re alla sera, ma sapendo che cenando si toglieva del cibo dagli zaini, il morale risaliva perché ogni zaino si alleggeriva. Nonostante la presenza dei rifugi lungo il percorso, abbiamo dormito nelle nostre tende e la consapevolezza di doverle trasportare ci ha aiutato a me ere nel nostro zaino solo l’indispensabile. Per quanto possa esser stata fa cosa, la nostra route ci ha riservato panorami unici e piacevoli incontri ravvicina con camosci, femmine di stambecco con i piccoli e degli asini lascia liberi in vari pun del Parco. La scelta di fare la route a pochi chilometri da casa, ha permesso a mol di noi di capire che non è necessario andare lontano per vedere delle belle cose, perché anche il nostro territorio è bello e sta a tu noi valorizzarlo. Dopo un anno di clan passato a discutere su “come l’economia influenza la nostra vita”, questa route, che è stata a bassissimo costo, ha tu avia saputo regalare le emozioni di ogni altra route precedente. COUT SCOUT RIVOLI 2 25 Jamboree, evento scout, quest’ anno in Svezia Ciao a tu . Il mio nome è Francesco e faccio parte del gruppo Scout Rivoli 2, della parrocchia San Mar no. Quest'estate ho avuto la fortuna di partecipare al 22esimo Jamboree che si è tenuto in Svezia dal 27 luglio al 7 agosto. Il Jamboree è un evento scout. Esploratori e guide tra i 14 e i 17 anni provenien da tu o il mondo si riuniscono per condividere esperienze, can , giochi. Quest'anno gli scout presen in Svezia erano trentanovemila. In queste due se mane di Jamboree ho partecipato ad a vità riguardan diversi temi quali la natura, l'ambiente, la globalizzazione, la diversità religiosa e mol altri ancora. Insieme con la mia squadriglia sono stato ospite di un campo di lupe svedesi con cui abbiamo fa o un'a vità di canoa su un lago. Ho avuto occasione di conoscere molte persone e stringere amicizie, scambiare ogge , mangiare cibi strani ( ho assaggiato un pia o di vermi che ci è stato offerto da alcuni scout dello Zimbabwe) e parlare tanto inglese. È stata un'esperienza bellissima e indimen cabile. RIVOLI 2 Silvio Montesini SCOUT 26 SCOUT RIVOLI 2 Route in Corsica Il Reparto Sirio e Dragone ha trascorso dal 20 al 31 luglio undici fantas ci giorni di campo in Valle Stre a, al Pian della Fonderia. La des nazione era senza dubbio in alta quota: a 1900 metri s.l.m. ci abbiamo messo poco a capire che le giornate sarebbero state molto fresche, per non parlar delle no ate: pensate che al ma no la temperatura è scesa ad un minimo 2.5 °C, la stessa temperatura dei nostri frigoriferi! Nulla, però, ha scoraggiato ques giovani che, indossa berre , giacche a vento e molte paia di calze e maglioni, sono riusci a sopravvivere addiri ura a una no ata nel bosco, u lizzando soltanto un telone come rifugio: una no ata per mol da non dimen care, una no ata da lupi nella neve... la neve il 24 luglio c’è stata davvero, i lupi, per fortuna, no! Nonostante le difficoltà dell’alta montagna, le giornate si sono susseguite senza freni fra tornei spieta , gare di costruzioni, giochi e rodei, cerchi serali tu intorno al fuoco conclusi come ogni anno con la contemplazione del cielo stellato in una magnifica Veglia alle Stelle! Il tu o è stato condito con la storia dei viaggi dell'Odissea. Infa , proprio come Ulisse, abbiamo affrontato per davvero il nostro viaggio, nella semplicità dell’avere poco, nella condivisione di esperienze for , con la faca, con l'allegria, nella crescita insieme ai nostri fratelli. L’avventura ci ha portato molto in alto... addiri ura a raggiungere i 3178 metri della cima del monte Thabor, una camminata che ha dato molta soddisfazione a tu o il reparto; la stessa soddisfazione, provata per tu i traguardi raggiun in questo campo, fa sì che oggi, riguardando indietro, un grande sorriso si disegni sui nostri vol , perché ci senamo orgogliosi di quello che sappiamo fare e sopportare, cresciu nell’unione fra noi, con una marcia in più per affrontare le “banali difficoltà” della vita comoda a casa. RIVOLI 2 Dopo un anno di a vità e uscite, il noviziato gemellato “Karkadé otaizivoN “ (composto da Rivoli 2 e Grugliasco 42 ) è salpato alla volta della Corsica per intraprendere la route es va. Accompagna da zaini tu 'altro che leggeri, il nostro obie vo era quello di percorrere a piedi l'intero capo corso comunemente chiamato “il Dito”. Partendo da Bas a abbiamo inizialmente raggiunto la ve a più alta del Dito, il Monte Stello, e successivamente fa o tappa in vari paesi dell'entroterra e della costa. Ma ques dieci giorni non hanno avuto come unico scopo il cammino; insieme abbiamo affrontato varie tema che tra cui il fenomeno della mafia, la dipendenza dalle droghe e le cara eris che delle principali religioni. A fronte di tante piccole, simpa che disavventure, non pochi sono sta i casi in cui abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone che ci hanno dato una mano, come le care Francesca e Dominique, che da brave nonne si sono prese cura di noi ospitandoci e offrendoci la cena. Questa route è stata la perfe a conclusione di un anno in cui abbiamo imparato a conoscere meglio noi stessi e gli altri, superando le differenze che cara erizzavano i nostri gruppi, e ci ha permesso di diver rci e vivere un’esperienza di comunità. Il Reparto Sirio e Dragone al Pian della Fonderia in Valle Stretta SCOUT SCOUT RIVOLI 4 27 Vacanze di Branco 2011 del Branco Seeonee Rivoli 4!!! RIVOLI 4 Il momento forse di massima espressione del gioco dello scou smo dei Lupe e delle Lupe e di un gruppo scout, si vive all’interno delle vacanze di branco. Semplicemente perché il poter vivere per 7 giorni insieme branco e Vecchi Lupi, sviluppando un tema differente dall’ambiente giungla vissuto durante l’anno, perme e, anche tramite il maggiore spazio dato ai bambini, di poter far vivere loro a pieno la vita di branco, il tu o sempre con lo s le che ci contraddis ngue, quello scout. Quest’anno il branco cerchio Rivoli 4 ha scelto la cornice delle colline di Diano d’Alba in provincia di Cuneo, trovando nella casa “Comenda” e nel paesaggio circostante, il contesto giusto per poter sviluppare il tema di “Jumanji”, ovvero un gioco da tavolo fantas co che riproduceva realmente ogni ro dei dadi fa o dai ragazzini. Ricreando noi Vecchi Lupi questo gioco e rendendolo intera vo, il branco poteva vedere sullo schermo di un televisore la sera prima quello che sarebbe potuto capitare il giorno dopo, tramite una frase in rima, e che avrebbe poi cara erizzato i giochi della giornata. È stato un tema insolito, rispe o ai classici cartoni anima o fiabe che di solito fanno da motore delle vacanze di branco, ma abbiamo potuto notare comunque il riscontro posi vo che ha avuto su tu i bambini, che si sono perfe amente immedesima nelle situazioni che insieme creavamo. Questo aspe o va unito poi a tu o ciò che è cara eris co del campo es vo del branco, ovvero la sveglia cantata mattu na “Lupo salta su” dai Vecchi Lupi, la ginnas ca con la musica per il risveglio muscolare, i giochi che compongono i tornei, come il rugby-lupe o o baseball-lupe o e tan altri, le a vità a tema ma anche i servizi semplici quali pulizia del refe orio e delle camere, il cerchio serale, in cui i lupe danno libera espressione del loro essere scout con can e scene e, il canto della buona no e “Ula ula” dopo la sana, e i momen più solenni e cara eris ci di un branco come la rupe del consiglio e il cerchio finale del campo, per la consegna delle prede e delle specialità, simbolo degli impegni semplici ma importan per la vita di branco, porta a termine e premia dai lupe , o la cerimonia della promessa in cui i bambini del primo anno, imparando e recitando la legge e la promessa, passano da cuccioli a lupe . Tu o questo brevemente è la se mana delle v.d.b., momento conclusivo dell’anno scou s co dei lupe . COUT 28 Campo 2011: Reparto Chaberton Rivoli 4 Si pensa sempre che la convivenza per un lungo periodo con le stesse persone può essere dura; e differenza di età, mentalità e ruoli non sono molto di aiuto. Nel corso del campo abbiamo saputo sfru are al meglio queste differenze che potevano sembrare ostacoli enormi. Quest’anno noi del reparto Chaberton Rivoli 4, del resto come tu gli anni, abbiamo fa o un campo eccezionale. Siamo par carichissimi, prepara e organizza alla maniera del Rivoli 4 (allo sbando più totale) ma pron per imparare, dai più grandi, come sopravvivere nella vita selvaggia: certe cose non si finiscono mai di imparare. Durante il nostro soggiorno non sono manca gli ospi , le risate, la dolcezza, le lacrime, gli abbracci, i momen di tensione e rabbia, i momen in cui si canta e si ride so o le stelle intorno a un fuoco sempre vivo, le vi orie e le sconfi e, i momen di squadra dove potersi unire sempre di più e le figuracce di un certo personaggio con la faccia da fume o, le fotografie, le a vità noiose, i mala , i terremo e i tamarri, gli affama , la camionista, figlio didDio e ringraziamen vari a una Staff magnifica e sempre disponibile, dei Rover e Scolta sempre pron a ritornare repartari per risolvere i problemi tecnici di squadra ed infine un Conca unito come non mai. è questo che rende un campo perfe o, non la perfezione assoluta, ma la spontaneità di chi lo vive. SCOUT RIVOLI 4 Lo scoutismo nel reparto Mol pensano agli scouts come un gruppo di ragazzi che pregano e camminano tu o il giorno. Ma è proprio così? Certo, gli scouts camminano e pregano, ma lo fanno divertendosi insieme. È proprio il diver mento la parola chiave nel reparto. Durante il campo, ad esempio, è capitato che un giorno piovesse, e all'inizio sembrava il giorno peggiore di tu ! Ma poi, quando ci si ritrova tu so o la stessa tenda, con la pioggia che ba e sulle teste, e si passa una giornata intera a giocare, scherzare, cantare, condividere pensieri tu insieme, si scopre che sono proprio quelli i momen migliori. I momen in cui ci si sente tu uguali, in cui nessuno è più bravo o più grande di un altro, come il Consiglio della Legge, che si è svolto alla fine del campo, ma anche durante l'anno, per vedere a che punto ogni persona è rispe o al suo senero. “Sen ero? E cosa c'entra?” vi chiederete; c'entra proprio perché gli scout “camminano” e il sen ero rappresenta il loro percorso. Nel reparto il sen ero si divide in tre tappe: quando se ne raggiunge una si comincia a camminare per quella successiva, ponendosi degli obbie vi da o enere per crescere. Un elemento fondamentale del reparto è la squadriglia. Le squadriglie sono maschili e femminili e possono essere composte fino a 7/8 persone ciascuna. Durante l'anno, ma soprattu o durante il campo, abbiamo vissuto di squadriglia, cucinato insieme, dormito insieme, insomma, abbiamo passato la maggior parte della giornata insieme. Se le squadriglie non funzionano, il reparto non funziona! Questa è la vita di reparto in generale, ma per scoprirla meglio bisogna viverla. Se vi ho incuriosi venite a trovarci e a condividere con noi un po' del vostro sen ero di vita! RIVOLI 4 Gamerro LeƟzia e il rep. Chaberton del Rivoli 4 ESPERIENZE GOUM Dio, tu mi conduci nel deserto, dove la vita è difficile, dove domina il dubbio, dove regna l’oscurità, dove manchi Tu. Il deserto è un passaggio per chi ha scelto, un passaggio per chi Ti ama, un passaggio necessario alla vita, un passaggio che me e alla prova. Tu mi dai la prova Ma anche la forza di superarla, mi dai il deserto ma anche la forza di proseguire. Ho paura del deserto, ho paura di mancare, ho paura di abbandonar . È facile sen r nella gioia, è semplice scoprir nella natura, è difficile amar nel deserto. Nella no e del dolore, nell’oscurità del dubbio, nel deserto della vita non farmi dubitare di Te. Non Ti chiedo di liberarmi dal deserto, ma aiutami a comunicare con Te, non Ti prego di togliermi il deserto, ma fammi camminare verso di Te. 29 GOUM: una straordinaria esperienza di deserto Lasciare tu o. E quando intendiamo tu o vuol dire proprio tu o: soldi, cellulare, ves , igiene, cibo. Caricarsi di niente. E quando diciamo niente vuol proprio dire niente: poca acqua, pochi ves , pochi primari ogge per la sopravvivenza. Ritrovarsi stranieri in terra straniera, ossia italiani di regioni sparse in una grande e calda isola come la Sicilia. A raversare paesi e ci à dove la lingua è diversa e la vita di per sé è proprio diversa. Questo è come primo impa o l’esperienza del Goum: dieci giorni difficili e angoscian in una terra deser ca, dove si cammina per 8 ore al giorno sotto il sole, con un ves to di povertà fa o di cocen e puzzolen peli di cammello, con la colazione e la cena fa di un pugno di riso sco o e scondito, l’acqua scarsa e calda e la fa ca pressante e corroborante che trasforma i piedi in bolle dolorose e la schiena in un pezzo di roccia che porta lo zaino. Don Andrea Zani, nostro parroco della San Bernardo, nonché per l’occasione assistente ecclesias co dell’evento Goum in Sicilia, e Gianmarco Galfano, Akela del Rivoli 1, hanno intrapreso questa folle, straordinaria avventura, dal 26 agosto al 3 se embre, per una traversata di oltre 175 km, che li ha porta da Trabia (Palermo) a Falconara, tra Gela e Agrigento. Chilometri di asfalto caldo, di steppa arida e bruciata dal sole e dall’uomo, di sen eri scoscesi per le colline dell’interno siciliano. Un deserto esteriore che si è però trasformato anche in un deserto interiore. Ed è qui che il Goum, parola araba che racchiude insieme il significato di tribù, vita e resurrezione, assume la sua profondità e la sua bellezza. Una bellezza fa a di povertà, condivisione, preghiera, riscoperta dei veri valori dell’essenzialità e della vita comunitaria. Una profondità spirituale che perme e di fare i con con se stessi, con le proprie paure, con i propri limi , affidandosi prima che alle proprie forze alla grazia e misericordia del Signore. Un’esperienza forte e difficile, forse non per tu , ma che porta chi la vive a sen rsi insieme un po’ dannato, perché la forza distru va del deserto è capace di spazzar via in un secondo, e un po’ santo, perché riscoperto l’Amore di Dio non si riesce più a farne a meno e ci si sente un po’ come Giovanni Ba sta, profeta del deserto, obbliga ad annunziare la Parola e condividere questo immenso Amore con i propri fratelli. Sicuramente chi vive un Goum torna a casa cambiato: nel fisico e nello spirito, con la voglia di vivere il deserto nella vita di tu i giorni, con la voglia di Cristo nella vita di tu i giorni. 30 ... negli occhi i sorrisi, le manine alzate e anche qualche lacrima dei bambini che ci salutavano. VOLONTARIATO Un ’ esperienza di vita che va oltre Quest’estate, per o o giorni, ho abbandonato la mia realtà quo diana per scoprirne una nuova, profondamente diversa: quella di una missione di suore in Romania, vicino a Bacău. La nostra parrocchia ha già avuto modo di aiutare negli anni passa le comunità rumene seguite dalle suore di Gesù Redentore, e anche quest’anno è stato di nuovo promosso l’impegno, donando 2500 € a sostegno di queste opere. La prima missione delle suore si trova in una ci adina tranquilla, Oneş . Qui trovano rifugio sicuro ragazze molto giovani con bambini appena na e adolescen senza famiglia, che si impegnano in varie opere quo diane. Ho avuto una bella esperienza di vita comunitaria, tesa alla condivisione, all’aiuto materiale e alla preghiera. In quei giorni ho anche dato un’occhiata ai dintorni; uno dei primi pensieri è stato: si vede che non siamo in Italia! Ci adine composte da blocchi di palazzi malanda tu uguali, automobili che condividono la stessa strada con carre di Rom traina da cavalli, chilometri di fabbriche abbandonate, vie secondarie sterrate, mol tudini di cani randagi. Ma anche grandi boschi incontamina e un cielo azzurro terso, che raramente si vede vicino alle nostre ci à. Qualche giorno più tardi ci siamo spostate a Slănic Moldova, paese di montagna vicino ad Oneş . Qui le suore accolgono più di una ven na di bambini orfani o abbandona . Durante la nostra permanenza, le suore hanno sistemato una parte dei bambini presso famiglie disposte a ospitarli e sono par te per gli esercizi spirituali. Rimaste sole con un gruppo di bambini di età compresa tra i 4 e gli 11 anni, due ragazze più grandi e la cuoca, è iniziato il vero lavoro. I bambini sono molto affe uosi ma vivaci e abbiamo cercato di intra enerli con a vità di disegno e pi ura, passeggiate all’aria aperta e lunghe soste al parco. Quando alla sera anche il più piccolo e birichino finalmente si addormentava, potevamo rare il fiato. Bisogna amme erlo, li abbiamo un po’ vizia , tra regalini e caramelle. Ma vedere i loro occhioni spalanca e le grida di gioia, rendeva felici anche noi. Abbiamo concluso la permanenza a Slănic con una serata in pizzeria per i più grandi. Non c’erano mai anda e per loro è stato l’evento dell’anno! Finito il nostro soggiorno, siamo tornate in Italia con cinque chili di miele e formaggio in valigia, doni di suor Michela, e negli occhi i sorrisi, le manine alzate e anche qualche lacrima dei bambini che ci salutavano. MISSIONE GIOVANI 31 U.S. San Martino & Missione Giovani Deve essere stata una frase come quella di San Paolo qui pubblicata ad accendere in Don Luigi Ghilardi (1920 – 2001) il fuoco dell’ardore spor vo quando nell’ormai lontano 1966 ha fondato l’Unione Spor va San Mar no, iniziando, di fa o, una MISSIONE GIOVANI che, usando lo sport come mezzo educa vo, me e in pra ca ciò che San Paolo dice a proposito del nostro corpo, cercando di glorificare Dio anche a raverso l’a vità spor va. Lo Sport è una a vità umana nella quale protagonista principale è la dimensione corporea. Quando si gioca però tu a la persona vi è coinvolta: l’intelligenza, la volontà, i sen men , la tensione morale, il cara ere, le scelte di vita, la fede. La convinzione che lo sport possa essere, oltre che l’occasione di crescita sana e armoniosa per il corpo, anche un’o ma occasione di tes monianza è lo s molo che ci ha permesso, con “Siamo tempio di Dio e lo spirito abita in noi. Dio ci ha fa suoi risca andoci a caro prezzo. Rendiamo gloria a Dio con il nostro corpo” San Paolo l’aiuto di Dio, di operare con rinnovato vigore, specie in quest’anno di “Missione Giovani”. La nostra a vità è rivolta a tu i ragazzi di buona volontà, senza preclusione alcuna, partendo dal presupposto che giovani si è sopra u o “dentro”. Siamo comunque riusci a coprire pra camente tu e le varie fasce di età, dalla “SCUOLA CALCIO”… Passando per la categoria “UNDER 10” in cui nella scorsa stagione siamo sta felicemente costre a iscrivere due squadre per il notevole numero di adesioni… SCUOLA CALCIO / UNDER 8 – A vità fino ad 8 anni di età 32 MISSIONE GIOVANI UNDER 10 “ARANCIO” e “NERO” Per arrivare alla categoria UNDER 12 riservata a ragazzi con età tra i 10 ed i 12 anni… Con la categoria UNDER 14 inizia l’a vità di “calcio a 11”… Per poi passare a raverso la categoria “ALLIEVI” riservata a ragazzi con età inferiore ai 16 anni… MISSIONE GIOVANI 33 Siamo così arriva alla categoria “JUNIORES”, in cui sono inseri i ragazzi con età compresa tra i 16 ed i 18 anni… Dulcis in fundo siamo arriva alla categoria “OPEN” che comprende ragazzi con età superiore ai 18 anni… senza limi , e che è per noi la fucina su cui pun amo per “forgiare” gli allenatori e gli animatori di domani (possiamo contare già oggi su diversi ragazzi e non che negli scorsi anni hanno intrapreso questo percorso frequentando con successo il corso allenatori del “CSI” – Centro Spor vo Italiano, ente di promozione spor va di ispirazione cris ana riconosciuto dal CONI). Questi 45 anni in cui la provvidenza ci ha concesso di operare con lo sport utilizzato come strumento di crescita fisica e morale, sono per noi un grande stimolo nel continuare a credere nella gioventù e nell’enorme potenziale che questa può esprimere se le si offre l’opportunità, l’Unione Sportiva San Martino vuole continuare ad essere una di queste opportunità… “Far crescere i giovani é il nostro dono più grande”, siamo chiama a cambiare il cuore di ogni ragazzo o ragazza che incontriamo. Siamo chiama a farlo in campe spelacchia di periferia (e non nei grandi stadi); dentro spogliatoi sganghera dove magari le docce non funzionano, ma dove si respira uno straordinario profumo di umanità; siamo chiama a farlo nell’anonimato più completo lontani anni luce dalla ribalta dei giornali e delle TV del grande sport; siamo chiama a farlo facendo no e in sedi di Società Spor ve spesso ricavate nei so oscala di qualche parrocchia; siamo chiama a farlo con quello sguardo sempre a ento ai deboli, agli ul mi, a quelli che non vuole nessuno…” Luigi Viacelli Par rà anche a Rivoli, da fine o obre, la raccolta di firme per garan re ai minorenni “stranieri” che nascono e/o vivono, studiano in Italia il diri o alla ci adinanza. È il giusto riconoscimento della loro italianità di fa o e porrà fine a ingius zie, persecuzioni e limitazioni ingius ficate. 34 MISSIONE GIOVANI Una Missione dal colore giovane È nell’aria. Un manipolo di giovani si è già messo all’opera per prepararla. Ma cosa? … Come non lo sai? È la Missione giovanile che come un fiume in piena sta per irrompere nelle strade e sulle vie di Rivoli con il suo carico di entusiasmo coinvolgente. Dal 23 marzo al 1° aprile 2012 un gruppo di Missionari, sacerdo , religiosi, suore e giovani di Rivoli o di altra provenienza, saranno presen in ci à per gridare, prima di tu o con la loro vita e la loro gioia, che Dio è Amore, che ama immensamente ciascuno/a, … desiderano ridire e ridare Dio alla ci à e la ci à a Dio. Un nuovo capitolo, quindi, si apre nella storia di Rivoli. Con la missione giovanile, infa , inizia una nuova e grande avventura: un proge o di nuova evangelizzazione sul territorio che interpella e che irrompe con tu a la sua grazia nella vita quo diana dei singoli e di tu a la comunità. Un’avventura che tocca uno spaccato ben preciso dell’umanità, il mondo giovanile, quel mondo su cui si radica e innesta il nostro domani. Sono tante le inizia ve che, in un modo o nell’altro, da un’agenzia educa va o dall’altra, vengono proposte ai giovani. La Missione non si pone in contrapposizione ad esse, né tantomeno vuole prendere il loro posto, ma le assume e le sviluppa dando loro un orizzonte più ampio, una meta, un punto di riferimento, un obie vo: la pienezza di vita e di felicità. La cura pastorale dei ragazzi e dei giovani, sappiamo benissimo, è sempre stata un ambito educa vo privilegiato nella vita della Chiesa, che, come madre a enta e premurosa, desidera condividere con i suoi figli il tesoro più grande di cui è depositaria: Cristo Gesù e il suo Vangelo. E questo in modo par colare ai giorni nostri, a causa dei for cambiamen sociali in a o, della crisi che a diversi livelli consta amo, del rela vismo imperante, del “fai da te” dilagante. Ma chi sono ques giovani di cui s amo parlando? Dove sono? Con quali mezzi andare verso di loro? Queste e altre domande ci siamo pos noi missionari insieme con don Andrea Zani, parroco di S. Bernardo, responsabile della pastorale giovanile. Subito abbiamo pensato di porre queste domande ai giovani stessi. Infa , chi meglio dei giovani può aiutarci a comprendere il modo più adeguato per inserirsi nel loro mondo? E così abbiamo percorso insieme un cammino di preparazione e di riflessione in vista della missione ci adina. Un cammino che con nua ancora. A raverso la collaborazione di alcuni di loro abbiamo formato una consulta giovanile composta da rappresentan delle Parrocchie. Ci riuniamo non solo per rifle ere e organizzare un programma, ma per animare e valorizzare questo periodo di premissione con a vità ed incontri che creino mentalità sull’evento della Missione. Cresce la conoscenza e, con essa, la simpa a e l’amicizia tra i missionari e i giovani. Questo il nostro primo obie vo. In secondo luogo questo cammino di premissione ci aiuterà a sensibilizzare anche altri giovani a raverso il criterio delle amicizie, della parentela, delle a vità normali della ci à. Una Missione dal colore giovane, dunque! Dire e dare Dio alla ci à! La Missione parla un linguaggio giovane che non scade negli stereo pi del giovanilismo e che propone messaggi ardui e sublimi, i traguardi del Vangelo! Pun amo troppo in alto? Pensiamo di no! Noi crediamo che siano le uniche mete per le quali valga la pena rischiare il tesoro della vita. Vogliamo provarci perché siamo convin che oggi più che mai Gesù vuol radunare i giovani randoli fuori dalla solitudine nella quale spesso sono costre da un mondo in corsa che li considera solo come des natari di mercato, come clien di affari facili e senza ritorno, che li ri ene capaci soltanto di mete mediocri e senza proge o. La Missione parla il linguaggio dell’uomo e va a trovarlo lì dove vive, nei bar, nelle case, nei viali delle ci à. S amo allestendo la “tenda della missione” e svaria 35 MISSIONE GIOVANI incontri sul territorio perché queste non siano soltanto belle parole ma perché veramente tu possano sen re Dio più vicino, nelle note di un canto, in quell’incontro con un missionario, nel gesto semplice e un po’ imbarazzato con cui quella ragazza mi ha dato un volan no dicendomi: “alle ven e trenta vieni anche tu alla tenda della Missione”. La Missione parlerà il tuo linguaggio se anche tu con noi ci aiuterai a darle voce. Dio ha bisogno di te, delle tue gambe, delle tue braccia, del tuo tempo per andare per le vie di Rivoli. Puoi essere con noi missionario se crederai a questa avventura. Lascia raggiungere e dai una mano anche tu! p. GianPaolo GuglioƩa e i Missionari OblaƟ di Maria Immacolata Chi sono i Missionari Oblati di Maria Immacolata Aix-en Provence (Francia), 3 marzo 1813. Nella chiesa della Maddalena, di buon ma no, un giovane sacerdote di 31 anni si rivolge all’assemblea parlando in diale o provenzale: “E voi, ar giani, cosa siete per il mondo? Una classe di persone des nate a passare la vita nell’esercizio fa coso di un lavoro oscuro, che vi rende succubi, so ome endovi ai capricci di coloro per i quali vi adoperate. Domes ci, cosa siete voi per il mondo? Una classe di persone schive di coloro che vi pagano, esposte al disprezzo, all’ingius zia e spesso addiri ura al pessimo tra amento di padroni esigen e a volte barbari, che credono di poter comprare con il misero salario che vi passano, il diri o di essere ingius con voi. E voi, col vatori, contadini, cosa siete per il mondo? Per quanto sia u le il vostro lavoro, siete apprezza solo per il valore delle vostre braccia e, se si en conto, ancora a malincuore, del vostro sudore, è solo perché feconda la terra, innaffiandola”. Questo giovane sacerdote si chiama Eugenio De Mazenod e il suo linguaggio somiglia a quello di un rivoluzionario. Tu avia, figlio di un nobile Presidente della Corte dei Con , dalla grande rivoluzione ha semplicemente ereditato, ancora bambino di o o anni, un esilio in Italia, che lo condurrà da Torino a Venezia, e da Napoli a Palermo, fino al 1802, anno del ritorno in Francia. Il 27 marzo 1807, un venerdì santo, fa nelle lacrime, davan ad un crocifisso, l’esperienza dell’amore di Dio. Il suo sguardo sulla realtà è allora quello di Cristo, alla luce del mistero pasquale: “Venite ora e imparate da noi quel che siete agli occhi della fede. Poveri di Gesù Cristo, affli , infelici, sofferen , infermi, coper di piaghe, voi tu che la miseria opprime, fratelli miei, miei cari fratelli, mie rispe abili fratelli, ascoltatemi! Voi siete figli di Dio e fratelli di Gesù Cristo, parte ele a della sua eredità”. È un cara ere forte Eugenio, vivace e impetuoso, dai desideri arden , fermo nei proposi , integro nei voleri e nei sen men . È entrato nel seminario di Saint Sulpice a Parigi nell’o obre del 1808. Dopo l’ordinazione sacerdotale ad Amiens la vigilia di Natale del 1811, di ritorno ad Aix, non ha mai cessato di prendere inizia ve per annunciare il vangelo. Assieme ai poveri, una parola di fronte alla quale non è capace di resistere, sono par colarmente i giovani ad essere ogge o della sua sollecitudine. Ben presto si rende conto di non poter assolvere da solo a questo enorme compito. Il 25 gennaio 1816 i sacerdo de Mazenod e Tempier cominciano la loro vita comune nell’ex Carmelo di Aix e assieme ad altri tre compagni indirizzano una supplica ai Vicari Generali Capitolari, dove domandano di formare una comunità regolare di missionari. Dieci anni dopo, il 17 febbraio 1826, il Papa Leone XII approva le Cos tuzioni di questa nuova Congregazione missionaria: i “Missionari Obla di Maria Immacolata”, nome che Eugenio definisce come “un passaporto per il cielo”. Oggi 4200 Obla di Maria Immacolata, chiama a “seguire le orme degli Apostoli”, operano in 68 nazioni nei cinque con nen dedicandosi all’annuncio del Vangelo nei paesi di prima e di nuova evangelizzazione. 36 MISSIONE GIOVANI La Missione Giovani si svolgerà su tu o il territorio di Rivoli e coinvolgerà tu e le 7 Parrocchie dell’Unità Pastorale. Alcuni even saranno comuni, altri saranno organizza da ciascuna parrocchia. Ecco il calendario di massima ad oggi definito: Venerdì 23 Marzo 2012: MANDATO AI MISSIONARI. Evento aperto a tu e le comunità parrocchiali (non solo ai giovani). Consegna del crocifisso ai Missionari esterni (Padri Obla , Comunità Francescana, Comunità Cenacolo, Suore Operaie) e ai giovani Missionari delle nostre parrocchie. La Celebrazione Eucaris ca sarà presieduta da Mons. Cesare Nosiglia. Sabato 24 Marzo 2012: EVENTO MUSICALE in P.za Mar ri. Sono invita ad esibirsi (e a lanciare un messaggio) i gruppi musicali giovanili di Rivoli e dintorni. Domenica 25 Marzo 2012: EVENTO SPORTIVO presso l’Oratorio don Bosco di Cascine Vica. Giornata di sport, incontri, tes monianze. Venerdì 30 Marzo 2012: NOTTI DI NICODEMO. Una veglia con colloqui, possibilità di confessione, spazio e tempo aperto per il confronto, l’ascolto, la preghiera, il semplice incontro… Domenica 1° Aprile 2012 (Le Palme): FESTA DI CHIUSURA e MOMENTO LITURGICO con enunciazione delle consegne da parte dei Missionari ai giovani di Rivoli. Il calendario degli even sarà arricchito dalla presenza della “Tenda”: un luogo di incontro e dialogo sempre aperto, da un momento di preghiera quo diano al ma no nelle nostre chiese, da alcuni incontri di formazione specifica per giovani, dalla visita da parte dei Missionari alle scuole superiori di Rivoli, da mostre, spettacoli, incontri per le strade… Pellegrinaggio Cresimandi a Roma - Aprile 2011 37 CORI Il Corogio’ Il Corogio’ nasce nell’autunno 2007 da un’idea dell’allora vice parroco della Stella e di alcuni giovani. Il “proge o coro” nasce con l’idea di creare un coro che potesse animare la messa della domenica con can nuovi e giovani, mantenendo al tempo stesso il clima ada o alle celebrazioni eucaris che. E così, con il passare del tempo e di non poche fa che, oggi il Corogio’ è una vera e propria famiglia composta da giovani cantan e strumen s , ma anche da adul meno giovani che hanno voluto me ersi in gioco e me ere la loro gioia di cantare al servizio della comunità. In ques anni abbiamo animato messe domenicali, cresime, comunioni, matrimoni e siamo anche riusci a organizzare qualche concerto con canliturgici, canzoni di musica leggera italiana e internazionale. Sappiamo di non essere professionis del se ore, ma siamo anche consapevoli che quando c’è quel “qualcos’altro” che spinge a fare un servizio, il risultato non può che essere, se non eccelso, almeno posi vo! Come de o però, e come in ogni famiglia, abbiamo e s amo tu ora affrontando qualche fa ca. Una su tu e è l’assenza di giovani che vogliano me ersi in gioco e provino a vivere l’esperienza dell’animazione domenicale insieme a noi. Spesso da fuori non ci si rende conto di quanto bello possa essere far parte di un coro; solo una volta che ci si ritrova coinvol allora si capisce quanto riesca a diventare un’esperienza viva e arricchente! Se desideri conoscerci meglio o provare a entrare a far parte della nostra famiglia, cerca la pagina del Corogio’ (con l’apostrofo) su Facebook o sul sito delle Parrocchie di Rivoli, www.parrocchierivoli.it oppure conta aci all’indirizzo e-mail: [email protected]. Come vedi, se vuoi trovarci basta che ci cerchi!!! Ti aspe amo! 38 PASTORALE GIOVANILE Quale pastorale giovanile per le Parrocchie di Rivoli, oggi? È questa la domanda dalla quale siamo par con il gruppo degli “EducAnimatori” (= Animatori adul ) delle qua ro parrocchie in un impegna vo week end di inizio se embre. L’idea del week end è nata dall’esigenza di rendere co-protagonis e co-responsabili i giovani nel pensare il Proge o di Pastorale Giovanile delle nostre comunità, proge o del quale, in modo consapevole o in modo inconsapevole ciascuno di noi è coinvolto come des natario, collaboratore a vo e promotore. L’obie vo era quello di definire insieme le linee guida, le priorità e il programma per l’anno pastorale 2011/2012. L’invocazione allo Spirito fa a all’inizio delle riflessioni e dei diba ci ha pos so o la Sua guida e ci ha resi consapevoli che il proge o non è nostro, ma è di Dio e che per a uarlo si serve delle nostre intelligenze. È stato necessario per parre condividere e decidere insieme cosa intendiamo noi per “Pastorale Giovanile”, la definizione che ci ha trova d’accordo è: “la Pastorale Giovanile è l’insieme delle azioni che la comunità fa, so o la guida dello Spirito, per far sì che i giovani incontrino Gesù nella loro vita”. Altra domanda: “Cos’è per noi l’oratorio?” È forse una Offrire ai giovani di ogni età opportunità di crescita umana, cris ana ed educa va a raverso adegua percorsi di FORMAZIONE. Accrescere la VISIBILITÀ del Proge o di Pastorale Giovanile a raverso la tes monianza dire a e un’adeguata comunicazione affinché raggiunga in modo efficace tu i suoi des natari. S molare i giovani al senso di appartenenza alle proprie comunità parrocchiali e s molare le comunità parrocchiali alla responsabilità pastorale nei confron dei propri giovani. stru ura fisica? Sono le a vità del sabato pomeriggio? Nulla di tu o questo! Per noi l’oratorio è l’espressione delle comunità parrocchiali dell’impegno a educare ed evangelizzare i suoi giovani, è il luogo delle relazioni, degli incontri, della crescita, delle scelte importan , è un’opportunità che contribuisce alla costruzione dell’iden tà di ciascun individuo e può condurre il giovane alla sintesi armoniosa tra fede e vita. Altro passaggio importante è stato quello di rivedere e verificare la proposta fa a a fanciulli, pre-adolescen , adolescen e giovani nell’anno 2010-2011 rifle endo alla luce di alcune domande: da dove siamo par ? Dove siamo arriva ? Qual è il senso logico di questo cammino? È adeguato ai bisogni? Chi ha raggiunto? Quali elemen sono da valorizzare?… e poi, dall’analisi delle nostre realtà parrocchiale altre domande: chi sono i des natari della nostra azione pastorale? Chi i collaboratori? Quali le risorse e le potenzialità? Quali i nodi cri ci? Quali vissu e aspe a ve?... Questa valutazione è stata da s molo per individuare priorità e obie vi del progetto pastorale di quest’anno: Offrire occasioni di incontro e CONOSCENZA tra giovani della stessa realtà parrocchiale e tra parrocchie diverse affinché si pongano le basi della fiducia reciproca e dell’integrazione e si “guarisca” il pre-giudizio. Creare e rinforzare la RETE e la SINERGIA tra i gruppi che si occupano di bambini, di ragazzi e di giovani (catechismo, scout, animazione, gruppi,…). PASTORALE GIOVANILE Per monitorare e individuare le azioni che concre zzano il Proge o di Pastorale Giovanile si è pensato insieme di creare la REGIA EDUCATIVA, cioè un tavolo di confronto, pensiero e decisionalità al quale sono presen don Andrea, gli educatori professionali e gli EducAnimatori delle qua ro parrocchie. Da qui alcune azioni concrete … 39 40 APPUNTAMENTI PROPOSTE PER FANCIULLI – RAGAZZI - GIOVANI Per informazioni su ciascuna proposta conta are don Andrea Zani (347-8437134) FANCIULLI (scuole elementari) CATECHISMO Cammino di formazione cris ana. In ogni parrocchia calendario e orari. ORATORIO A vità di animazione e gioco. Tu i sabato pomeriggio da O obre a Maggio ore 14.30 – 17.30 presso Oratorio di San Bernardo e M.I.A. GRUPPI SCOUT EVENTI SPECIALI Primavera Ragazzi - (Vacanze pasquali) Estate Ragazzi - Campo Elementari (Giugno – Luglio 2012). PRE – ADOLESCENTI (scuole medie) CATECHISMO (1° media) Cammino di formazione cris ana. In ogni parrocchia calendario e orari. ORATORIO (1° media) A vità di animazione e gioco. Tu i sabato pomeriggio da O obre a Maggio ore 14.30 – 17.30 presso Oratorio di San Bernardo e M.I.A. GRUPPO PREDÒ (2°-3° media) Incontri di formazione e animazione. Tre venerdì al mese ore 21 – 22.30 presso Oratorio Stella e San Bernardo (con Alessio, Chiara, Francesco, Beatrice, Francesca, Alessandra, Silvia e Ma a). GRUPPI SCOUT (per tutti) OPEN SPACE “Oratori Aperti” Spazio aggrega vo, sostegno scolas co, laboratori. Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì ore 16-19 alla Stella Martedì ore 15-18 a San Bernardo Venerdì ore 17-18.30 a San Mar no (Laboratorio Teatrale). EVENTI SPECIALI Estate Medie - Campo Medie (Giugno – Luglio 2012). ADOLESCENTI (scuole superiori) FORMAZIONE umana e cristiana GRUPPO 1° SUPERIORE Tre venerdì al mese ore 20.30-22.00 (con Elena, Sergio e Simone). GRUPPO “FATTORE ‘96” (2° Superiore) Tre venerdì al mese ore 20.30-22.30 (con Claudia e Fedele). GRUPPO “PELUCHES” (3° Superiore) Due Giovedì al mese ore 21 -22.30 (con Chiara e Luca). GRUPPO “ADÒ” (4°-5° Superiore e 1° Università della Stella) Due Mercoledì al mese ore 20.3022.30 (con Daniele e Luca) GRUPPO “SCHEGGE” (4°-5° Superiore e 1° Università di San Bernardo) Due Mercoledì al mese ore 21 – 23 (con Elena e Giuseppe). GIOVANI (dai 20 anni in su) “HO SETE” Cammino di formazione cris ana per giovani a raverso gli “Incontri di Gesù”. Un incontro al mese ore 19.30 – 23 con cena condivisa, le ura della Parola, Catechesi e condivisione. Mercoledì 26 OƩobre Incontro a San Bernardo Venerdì 18 Novembre “Ri-vedo Madrid” (Seminario Minore – Torino) 24-30 Novembre Se mana Comunitaria (Casa M. Magone Oratorio don Bosco) Giovedì 22 Dicembre Tenda dell’Adorazione 27-28 Gennaio Ri ro a Pra d’Mill (da verificare) CAMPO SUPERIORI Martedì 28 Febbraio Incontro a San Francesco Esperienza di condivisione e formazione per i ragazzi dalla 1° Superiore alla 1° Università. Luglio 2012. Mercoledì 18 Aprile Incontro a MIA GRUPPI SCOUT MISSIONE IN AFRICA SERVIZIO CORSO ANIMATORI: incontri di formazione durante l’anno per prepararsi al servizio d’animazione nelle a vità di Oratorio, Gruppo Predò e Estate Ragazzi. ANIMAZIONE: servizio di animazione e presenza educa va con i fanciulli e i ragazzi delle medie nelle varie a vità dell’anno. AGGREGAZIONE OPEN SPACE “Oratori AperƟ”: per i ragazzi di 1° e 2° Superiore (vedi a lato) Esperienza di servizio e incontro presso la Missione di Maralal in Kenya nel mese di Agosto 2012. REGIA EDUCATIVA Tavolo di formazione, confronto, pensiero, verifica e decisionalità sul Proge o di Pastorale Giovanile per “EducAnimatori” delle 4 parrocchie.