Nome comune: FOCA COMUNE (Inglese: sea calf)
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Nome comune: FOCA COMUNE (Inglese: sea calf)
Nome comune: FOCA COMUNE Famiglia: Focidi Ordine: Pinnipedi Classe: Mammiferi CARATTERISTICHE: La foca comune è un carnivoro marino e come tale presenta un corpo estremamente adattato alla vita acquatica ed evoluto a garantirne la maggior agilità. Innanzitutto la forma affusolata del corpo che tende ad assottigliarsi gradualmente passando dalle spalle alla coda; il capo è arrotondato ed il muso è piuttosto corto; dal labbro superiore dipartono dei mustacchi di setole rigide; i padiglioni auricolari, inutili in acqua, sono pressoché assenti e limitati a piccola protuberanza triangolare, anche se l’udito è ottimo. Gli arti sono delle vere e proprie pinne, così da assicurare un’efficace spinta idrodinamica; le pinne posteriori sono rivolte sempre all’indietro, e quindi, quando l’animale si trova a terra, non le può utilizzare come appoggio ed è costretto a spostarsi faticosamente scivolando sull’addome. Da buon carnivoro, la foca comune possiede dei denti robusti, aguzzi e affinati che consentono di predare e di divorare la preda velocemente. Il pelliccia della foca comune è costituita da peli setolosi e lucenti, sotto i quali si stende una rada lanugine. Il colore varia dal grigio chiaro al bruno-grigio con delle macchie nerastre sul dorso. Il corpo dei nascituri è rivestito di una lanugine bianca, che viene persa in breve tempo. La foca comune può essere lunga sino a 2 m e pesare sino a 100 kg. VITA ED ABITUDINI: La foca comune conduce una vita per lo più solitaria, ad eccezione del periodo degli accoppiamenti quando si formano dei piccoli gruppi. Questo Carnivoro marino è estremamente intelligente ed è in grado di adattarsi velocemente alle nuove situazioni, cogliendo al volo un potenziale pericolo e divenendo particolarmente prudente. La foca comune nuota e si immerge con grande maestria ed possiede una resistenza all’immersione molto spiccata. Durante questa fase sia le narici che le piccole aperture auricolari sono chiuse ermeticamente. Di solito si immerge solo per 5-10 minuti, ma se minacciata può rimanere sott’acqua anche per 45 minuti. Questo è consentito grazie a delle modificazioni fisiologiche (possiedono moltissimi globuli rossi) che ottimizzano l’utilizzo dell’ossigeno assunto prima dell’immersione. Inoltre, al fine di limitare il consumo di ossigeno sott’acqua, il battito cardiaco si riduce 150 a 10-15 pulsazioni al minuto: in questo modo solo il cuore ed il cervello ricevono una quantità di sangue invariata, mentre è ridotta a tutte le altre parti del corpo. La sua grande abilità al nuoto è controbilanciata da una evidente goffaggine a terra, ed infatti il Mammifero è costretto a scivolare sull’addome con faticosi contorcimenti del corpo. La foca comune ama le coste piatte sabbiose, i bassifondi e talvolta anche le acque interne in prossimità delle coste. Ed infatti, il modo più semplice per ammirarla è il momento in cui riposa sotto il sole sulla spiaggia o sulle isole rocciose. Il periodo riproduttivo cade tra giugno e luglio e, dopo circa 11 mesi, viene alla luce generalmente un unico piccolo, raramente due. Il neonato è allattato per circa 2 mesi ed è poi indipendente. Appena nata la piccola foca ricerca immediatamente il contatto con l’ambiente più congeniale, ossia l’acqua, ed in caso di pericolo segue immediatamente la madre. Questa ha mille attenzioni per il figlio, tant’è che nel caso in cui si verifichi un parto gemellare uno dei due è destinato a morire, a meno che una femmina, che ha perduto il proprio figlio, non lo adotti. L’alimentazione della foca comune comprende prevalentemente pesci, ma anche molluschi e granchi. L’azione di caccia si svolge solitamente di giorno nelle acque basse in prossimità delle coste. Per centinaia o forse migliaia di anni la foca comune è stata cacciata dalle popolazioni indigene per la carne, il grasso, la folta pelliccia e l'olio. Recentemente, in alcune popolazioni è stato anche praticato l'abbattimento controllato di un certo numero di capi, nei casi di presunta competizione fra questi animali e le attività dei pescatori. Inoltre, poiché in Europa e in alcune parti del Nord America queste foche vivono a stretto contatto con i sottoprodotti delle attività industriali umane, alcune sostanze chimiche pericolose sono andate accumulandosi e concentrandosi nel loro corpo, causando seri danni alla loro salute. Questo elegante Pinnipede può essere ammirato lungo le acque costiere delle latitudini settentrionali temperate; in Europa dal Portogallo alla Scandinavia all’Islanda; nel Mare del Nord, nel Mar Baltico e nel Golfo del Messico. NON TUTTI SANNO CHE: Talvolta la femmina di foca comune partorisce due gemelli, poiché è in grado di accudire un solo figlio l’altro viene pressoché abbandonato. Questo sfortunato neonato è soprannominato “strillone” per i continui richiami che volge alla madre, completamente assorbita nelle cure del fratello. Talvolta gli abitanti delle zone costiere, commossi dal destino cui vanno incontro gli “strilloni”, li hanno aiutati a superare questo critico momento, sembra con latte di mucca e olio di fegato. A distanza di tempo dal rilascio le foche hanno dato l’impressione di riconoscere coloro che li avevano accuditi.