rivedere subito la norma - Sindacatoscuola FLC CGIL Brescia

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rivedere subito la norma - Sindacatoscuola FLC CGIL Brescia
Debiti formativi
Rivedere subito la normativa
Documento della Segreteria nazionale FLC Cgil
A questo punto dell’anno scolastico (scrutini trimestrali e quadrimestrali terminati) sono
disponibili moltissimi elementi oggettivi di informazione che è possibile trarre direttamente
dall’agire concreto delle scuole per quanto riguarda il recupero dei debiti formativi.
Ciò consente ad ognuno di valutare, nella realtà concreta non nelle intenzioni, se e quali
interventi siano già ora necessari.
Sarebbe un errore colossale, oltre che un gesto ingeneroso verso le scuole, lasciar
procedere le cose rinviando eventuali modifiche al prossimo anno scolastico o al prossimo
governo.
Le scuole i problemi li vivono ora e non possono essere lasciate sole.
La FLC Cgil, alla luce dei primi risultati derivanti dall’applicazione della OM 92/07, ritiene
necessaria ed urgente l’introduzione di consistenti modifiche alle disposizioni emanate dal
Ministero della Pubblica Istruzione.
In particolare, sul versante specifico:
Finanziamenti
• bisogna incrementare le risorse disponibili e dare precise assicurazioni al riguardo
alle scuole.
L’insufficienza dei finanziamenti a rispondere a tutte le esigenze di recupero emerge con
chiarezza dalle delibere delle scuole. Molte scuole sono state costrette ad organizzare corsi
che riguardano soltanto alcune materie ed hanno rinunciato a programmare le attività di
recupero nelle altre. Evidentemente i finanziamenti del fondo d’istituto non sono utilizzabili
per questa finalità ne è pensabile che si introduca un pagamento a carico delle famiglie.
Periodi estivi
• Va rivista la normativa prevedendo una diversa flessibilità all’interno del calendario
scolastico delle lezioni.
Le scuole si stanno scontrando con ostacoli insormontabili che non trovano soluzione per
quanto riguarda gli studenti (il periodo estivo è dedicato per molti studenti a stage
professionali o a esperienze di alternanza; nei periodi di chiusura delle scuole si riduce la
rete di trasporti urbani per gli studenti che vengono da fuori città); i docenti (nel caso di
rinvio al settembre successivo si apre un problema di adeguamento dell’organico di fatto e
di possibile sovraffollamento delle classi che possono giungere fino a 32 alunni; rischio
concreto di interferire con il diritto contrattuale alle ferie; rischi di contenzioso giuridico
rispetto all’utilizzo dei docenti precari nel rinvio dello scrutinio di fine anno).
Flessibilità
• Occorre sottolineare come la flessibilità didattica ed organizzativa rappresenti la
risposta che le scuole devono mettere in campo con la loro programmazione.
Dalle Delibere dei Collegi e dalle tante discussioni fatte in questi mesi emerge con
incontestabile evidenza che gli istituti professionali, strutturati su orari di funzionamento di
36-40 ore, presentano un’oggettiva (insormontabile) difficoltà a proporre rientri
pomeridiani per recuperi.
Documento della Segreteria nazionale FLC Cgil sui debiti formativi - febbraio 2008
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Natura delle attività
• Occorre eliminare ogni ambiguità fra facoltatività dei corsi e obbligatorietà delle
verifiche.
Molte scuole sono di fronte all’incoerenza normativa e didattica fra la natura di aggiuntività
e facoltatività dei corsi di recupero e la natura obbligatoria della verifica al termine dei
corsi, senza contare l’evidente rischio di riprodurre, con il corso di recupero, gli stessi
problemi di apprendimento che si sono creati all’origine con il debito formativo.
E’ necessario un intervento urgente che è pienamente nelle facoltà e nei poteri del Ministro
della Pubblica Istruzione anche in questa fase di scioglimento delle Camere.
La FLC Cgil – inoltre – sul versante più generale ritiene che:
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vada ridotto da subito il carattere formalistico dell’OM 92/’07 per restituire alle
scuole la libertà organizzativa di adeguare momenti e cadenze del recupero alle
rispettive realtà e per valorizzare la responsabilità didattica di decidere le strategie
didattiche e valutative più opportune;
le scuole debbano disporre di effettivi strumenti di flessibilità organizzativa, oggi rese
impossibili dalle prioritarie esigenze di risparmio che si accaniscono su orari e
organici, saturando cattedre e tagliando posti e ostacolando, in tal modo, la ricerca
di modelli di insegnamento-apprendimento più efficaci, adeguati alle sfide della
società di oggi;
sia necessaria una profonda revisione di tutti quegli aspetti ordinamentali e
professionali che possono rispondere adeguatamente alle esigenze poste dal nuovo
obbligo di istruzione e da una società che richiede sempre di più che tutti sappiano
muoversi autonomamente, con spirito critico per partecipare attivamente ed
esercitare diritti di cittadinanza;
l'innalzamento dell'obbligo di istruzione e la scelta di una apprendimento per
competenze nei primi due anni della scuola secondaria superiore costituiscano
un'utile occasione per riconsiderare nel suo insieme le modalità di apprendimento, di
insegnamento e di valutazione aprendo un dibattito e una formazione tra i docenti
sull'argomento. Infatti, non può che essere considerato un errore che le scuole siano
state, invece, prevalentemente assorbite dalla revisione del sistema dei debiti
formativi i cui caratteri sono stati irrigiditi e appesantiti da una mole di adempimenti
formali producendo in questo modo distorsioni al sistema stesso e diverse ricadute
negative.
Chiediamo al Ministro Giuseppe Fioroni di aprire rapidamente un tavolo di confronto con le
Organizzazioni sindacali per definire tutti gli interventi urgenti da introdurre nell’interesse
delle scuole, dei docenti, degli studenti.
Segreteria nazionale FLC Cgil
Documento della Segreteria nazionale FLC Cgil sui debiti formativi - febbraio 2008
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