giù le mani dalle ore di programmazione nella scuola primaria

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giù le mani dalle ore di programmazione nella scuola primaria
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Comunicato
GIÙ LE MANI DALLE ORE DI PROGRAMMAZIONE NELLA
SCUOLA PRIMARIA
In alcune scuole, alcuni dirigenti scolastici e alcuni collegi dei docenti, nonostante il
CCNL vigente, all’art.28 preveda con chiarezza che alle 22 ore settimanali di
insegnamento stabilite per gli insegnanti elementari, “vanno aggiunte 2 ore da dedicare,
anche in modo flessibile e su base plurisettimanale, alla programmazione didattica da
attuarsi in incontri collegiali dei docenti interessati, in tempi non coincidenti con l'orario
delle lezioni”, indebitamente utilizzano le stesse per coprire la mancanza di personale.
Si tentano tutte le strade compresa quella dello stravolgimento del contratto per la
sostituzione del personale assente ed ovviare la nomina del supplente.
Utilizzare per altri scopi le ore di programmazione è pratica
illegittima e sanzionabile
Si ricorda che le due ore settimanali di programmazione hanno permesso che, in
questi anni, nella scuola primaria si lavorasse in modo consapevole sulla base di un progetto
condiviso ed unitario, che si ragionasse sull’esperienza realizzata valutandola anche in
itinere e adeguandola alle esigenze e alle difficoltà che via via possono emergere.
La programmazione è stata una pratica che ha sostanziato la collegialità
dell’intervento didattico, ha concretizzato la titolarità, ha costituito la premessa della
modularità e della interdisciplinarietà.
La programmazione va mantenuta e strenuamente difesa, tanto più in una situazione
nella quale è sempre più difficile mantenere l’unitarietà del progetto educativo.
E’ evidente, infatti, che intaccare i contenuti del contratto e utilizzare le ore di
programmazione quali ore di lezione determina una modifica unilaterale del CCNL.
Come FLC Cgil, pur consapevoli che la penuria delle risorse e l'appesantimento dei
carichi di lavoro si accompagnano sempre più spesso alla frustrazione individuale e al
deteriorarsi della collegialità dentro alle scuole, ritiene che i cardini della progettualità e
dell'identità di ogni Istituto scolastico non debbano essere intaccati.
Il Collegio Docenti deve invece continuare ad esercitare pienamente la propria
funzione, dando concretezza alle proprie prerogative. In particolare:
 nell'elaborazione del POF potranno essere configurati modelli orari e
organizzativi ispirati ai principi della modularità, della contitolarità, della equità di
trattamento tra docenti e tra gruppi classe;
 tali principi dovrebbero trovare adeguata traduzione nei criteri di assegnazione
dei docenti alle classi, che spetta al collegio proporre;
 è opportuno, a tal fine, evitare il criterio della prevalenza ed è importante fissare
il numero massimo di docenti impegnati in una stessa classe anche al fine di rendere
realmente efficaci le attività di programmazione settimanale;
 è ancora possibile elaborare un progetto che preveda l'utilizzo della compresenza per
attività di rinforzo o individualizzate o per piccoli gruppi; a tale scopo rimane
in essere la possibilità di riferirsi all'art. 28 del CCNL.
 vanno sempre garantite le attività alternative all'IRC;
 le due ore settimanali di programmazione sono cruciali per frenare la tendenza
alla disgregazione del progetto educativo.
La Flc Cgil di Matera, a difesa del CCNL attiverà tutte le azioni tese al ripristino delle
regole contrattuali attraverso interventi di natura vertenziale.
Matera lì 13 febbraio 2014
Segretario Generale Flc Cgil Matera
Eustachio Nicoletti