scheda progetto per l`impiego di giovani in servizio
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scheda progetto per l`impiego di giovani in servizio
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA ENTE Ente proponente il progetto: Anpas Codice regionale: RT 2S0006 Referente operativo responsabile del progetto: (Questa figura è compatibile con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 15) - NOME E COGNOME: Romoli Laura DATA DI NASCITA:07/10/1966 INDIRIZZO MAIL:[email protected] TELEFONO: 0573/34345 CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: Pegaso Pistoia Settore di intervento del progetto: AREA GEN Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: 7.1 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente. Per espletare le attività descritte e raggiungere gli obiettivi descritti nel punto precedente, abbiamo bisogno delle seguenti risorse umane: Centralinisti: è quel personale, solitamente dipendente nelle associazioni più grosse e strutturate e volontario in quelle più piccole, debitamente formato ad accogliere le richieste sia dell’utente che si rivolge direttamente all’associazione sia della centrale 118. E’ colui che valuta l’effettiva fattività di ogni servizio richiesto in associazione sia in tempo reale, nel caso di ricoveri o emergenze, che di servizi differibili come per esempio il trasporto di un paziente che ha un esame diagnostico prenotato per il giorno dopo. Il centralinista ha la gestione oltre che dei servizi anche degli apparati radio che servono a tenere i rapporti in tempo reale con i mezzi che si spostano sul territorio avendo così un quadro sempre aggiornato dei mezzi in servizio dell’associazione. Il centralinista è anche colui che cerca i volontari per la copertura dei turni settimanali ed è quindi il punto di riferimento per tutti i volontari. Il centralino, quindi, è in tutto e per tutto il fulcro dell’associazione. Infatti un mal funzionamento del centralino comporterebbe l’immediato decadimento degli obiettivi prefissati abbassando sia la qualità dei servizi offerti che la quantità. Responsabili dei Servizi è colui che controlla che le attività operative e quindi i servizi sociali e ordinari procedono in maniera regolare. Può essere sia un volontario che un dipendente. Responsabili Automezzi personale dipendente o volontario che verifica lo stato del parco automezzi assicurandone l’efficienza e la pronta partenza. Si accerta del funzionamento da un punto di vista meccanico e si occupa delle pratiche burocratiche legate ai mezzi come le revisioni, i tagliandi e le assicurazioni. Autisti di ambulanze, furgoni attrezzati per disabili e auto sono tutti quei volontari e quei dipendenti che hanno esperienza di guida e sono in grado di portare le ambulanze sia per servizi ordinari che in emergenza per il primo soccorso (e che avranno quindi frequentato un corso teorico/pratico mirato).Guidano anche mezzi attrezzati con pedane idrauliche per non deambulanti e persone diversamente abili e auto per il trasporto plasma o emoderivati. Volontari di livello base sono tutti quei volontari che hanno effettuato con esito positivo una formazione di base sul primo soccorso, tecniche di barellaggio e presidi del trauma e che possono quindi effettuare tutti i trasporti di tipo ordinario. Volontari di livello avanzato sono tutti quei volontari che hanno effettuato con esito positivo la formazione prevista dalla Legge Regionale 25/2001 e quindi in grado di prestare primo soccorso con ambulanza di tipo A anche con medico a bordo. Personale di segreteria e amministrazione sono quelle persone che archiviano i reportage delle attività svolte (per esempio inseriscono su di un programma i così detti modelli A e B che sono il resoconto di un trasporto eseguito) tengono aggiornato l’ archivio dei soci di associazione, archiviano il lavoro dei centralinisti e gestiscono le pratiche burocratiche e amministrative dell’associazione. Di seguito si fa un esempio del personale coinvolto in un turno tipo (7.00 – 13.00) dell’associazione proponente il progetto dove il volontario in servizio civile si troverà coinvolto: Croce Verde Pistoia Personale Volontario Personale Dipendente Centralinisti 0 2 Responsabile automezzi 0 1 Autisti, auto e furgoni disabili 9 2 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, anziani, dializzati 15 Emergenza 3 Personale segreteria / amministrazione 0 2 Totale 27 7 7.2 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. I volontari in servizio civile, dopo aver preso servizio ed aver indossato l’ abbigliamento messo a disposizione dall’Associazione, verificheranno insieme al responsabile organizzativo dell’associazione le mansioni e gli incarichi assegnategli nell’arco della giornata e la specifica composizione degli equipaggi. Effettuato il passaggio di consegne, i volontari verranno affiancati da personale esperto dell’ente proponente (volontari o dipendenti dell’Associazione) provvedendo alla puntuale verifica dei mezzi e delle attrezzature, e quindi alla gestione pratica dei servizi assegnati. Al termine del turno i volontari provvederanno nuovamente alla verifica del buon funzionamento del mezzo e delle attrezzature loro assegnate e riferiranno al responsabile organizzativo dei servizi gli eventuali problemi occorsi nell’arco della giornata. DESCRIZIONE ATTIVITA’ Il progetto prevede diverse attività, che si possono comunque riassumere facendo riferimento a 4 precise tipologie: Trasporto sociale Trasporto di Emergenza Urgenza Trasporto sanitario ordinario Attività di centralino TRASPORTO SOCIALE si intendono tutti quei servizi svolti con furgoni attrezzati con pedane elevatrici o autovetture, con squadre composte da 2 persone e che sono rivolti principalmente agli anziani e alle persone diversamente abili. Si tratta di servizi che servono a mantenere l’autonomia della persona anziana e del trasporto di ragazzi con handicap verso centri di aggregazione e scuole. Il ruolo dei volontari in servizio civile (al termine del corso di formazione specifica previsto) sarà operare in collaborazione con il personale dell’associazione nella gestione e esecuzione di questi trasporti o come soccorritori di livello base o come accompagnatori. Caratteristico di questi trasporti è il rapporto umano che si instaura con le persone trasportate e con i familiari che sovente le accompagnano. Ciò richiede nei soccorritori una maggior sensibilità nel comprendere le condizioni dei trasportati ed una più spiccata propensione al rapporto interpersonale ed alla condivisione. TRASPORTO DI EMERGENZA URGENZA si intendono tutti quei servizi che rivestono un carattere di emergenza/urgenza che richiede direttamente la centrale 118 in quanto ritiene opportuno che intervenga in prima battuta un’ambulanza di Tipo “A” (vedi punto 20 per la descrizione e le peculiarità del tipo “A”) con personale di livello avanzato. Tali servizi possono essere richiesti per molteplici motivi: incidenti stradali, malori o difficoltà respiratorie, infortuni sul lavoro, cadute accidenti in strada, etc. Questa tipologia di servizi viene svolta da una squadra di 3 persone composta da un Autista, due soccorritori di livello avanzato. Alcuni interventi vengono effettuati in maniera congiunta con l’Automedica con a bordo medico ed infermiere professionale della Asl. Essendo servizi di emergenza urgenza, non è possibile prevedere quando debbano essere fatti e per questo, l’ associazione che gestisce il punto A.S.A. (Ambulanza di Supporto Avanzato a disposizione della centrale del 118) organizza la turnazione del personale con cadenza settimanale in modo da non lasciare scoperti i turni. Compito dei ragazzi in servizio civile è quello di integrarsi nelle squadre in turno come soccorritori di livello avanzato (ovviamente dopo aver terminato il percorso formativo) oppure come autisti (dopo aver frequentato l’apposito corso). Si occuperanno, insieme ai soccorritori dell’associazione, di verificare la presenza e la funzionalità delle apparecchiature presenti sulle ambulanza di tipo A (che dovrà essere utilizzata in caso di chiamata), del ripristino di eventuali presidi mancanti utilizzati durante il servizio (garze, maschere per l’ossigeno ecc), e della pulizia del mezzo. SERVIZI ORDINARI si intendono una serie di trasporti di pazienti da o per strutture sanitarie (ospedaliere e non). Tali trasporti possono essere dovuti a ricoveri, dimissioni, visite mediche, effettuazione di esami clinici (radiografie, risonanze magnetiche, ecc.) o di terapie (chemioterapie, radioterapie, dialisi, ecc.). Questi servizi si differenziano dai precedenti in quanto non hanno carattere di emergenza ed urgenza, ossia non vi è un immediato pericolo per la vita del paziente. I servizi ordinari vengono svolti da squadre composte da 2 o 3 persone e sono effettuati prevalentemente in orario diurno. Compito dei volontari sarà quello di operare in collaborazione con il personale dell’Associazione nella gestione di questi tipi di trasporti. Anche per questo tipo di trasporto, come per quello sociale, risulta significativo il rapporto umano con le persone trasportate e con i loro familiari; richiedendo pertanto nei soccorritori una maggior sensibilità nel comprendere le condizioni dei trasportati ed una spiccata propensione al rapporto interpersonale ed alla condivisione, per quel poco tempo trascorso insieme, delle preoccupazioni del paziente. Il ruolo del volontario in servizio civile, anche in questi tipi di servizi, è quello di integrarsi con la squadra o come soccorritore o come autista. Al rientro in sede il volontario, insieme al resto della squadra, avrà cura di verificare che il mezzo sia sempre in perfetta efficienza. SERVIZIO DI CENTRALINO è il fulcro dell’associazione. Al centralino arrivano sia le chiamate dirette degli utenti che le chiamate della centrale 118. In tempo reale si decide quali sono i servizi che si possono fare e si prendono le prenotazioni per i giorni successivi. Il compito del volontario sarà quello di supportare il centralinista e aiutarlo nello smistamento dei servizi oltre ad aiutarlo a prendere le prenotazioni dei vari servizi richiesti per i giorni successivi. Orario di servizio L’orario di servizio (ad eccezione del periodo in cui sarà affrontata la formazione generale e specifica, per esigenze legate ad impegno e reperibilità dei formatori) sarà prevalentemente diurno (fascia compresa tra le ore 7.00 e le ore 20.00); ai volontari potrà essere richiesto di effettuare anche turni festivi come, per esempio, la domenica. Saranno possibili anche turnazioni notturne anche se la richiesta dovrà essere sporadica con orario 24.00 – 07.00 legata a specifiche esigenze di servizio. Queste ultime non potranno essere più di 2 nell’arco del mese e daranno diritto ad una giornata di recupero compensativo, da fruire nella giornata immediatamente successiva. Numero ore di servizio settimanali dei volontari: 30 Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 4, massimo 6) : 5 Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Mobilità sul territorio con mezzi dell’ente, flessibilità oraria. Esigenze di servizio potranno richiedere attività nei giorni festivi e raramente di notte. Obbligo ad indossare la divisa fornita dalla Croce Verde Pistoia. Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale: In collaborazione con la Conferenza Regionale Enti per il Servizio Civile (CRESCIT), di cui ANPAS Toscana è socia, presentazione pubblica del rapporto annuale. In collaborazione con la Conferenza Regionale Enti per il Servizio Civile (CRESCIT), di cui ANPAS Toscana è socia, Giornata Regionale del Servizio Civile in Toscana. Tipo di attività Specifiche Pubblicazione del progetto sul sito di A.N.P.As Toscana Invio di lettere personalizzate ai giovani della Regione compresi Volantini del progetto da inviare utilizzando il porta a porta in nella fascia 18-30 anni; tutto il territorio della Provincia Comunicati ai Comuni e ai Centri Informa giovani; Nei comuni del territorio della Provincia. Articoli su quotidiani locali e riviste di settore; La Nazione, (con inserimento di 1 passaggio settimanale) Pubblicità su TV locali e radio; Campagna pubblicitaria su radio locali con minimo di 1 passaggio giornaliero (dal giorno di pubblicazione del bando al giorno precedente la scadenza). Diffusione presso scuole secondarie superiori e presso università Durante i corsi esterni effettuati dalla Croce Verde Pistoia nelle scuole, verrà dedicata una lezione al progetto del Servizio Civile Regionale . Altro Aggiornamento blog del sito di ANPAS Toscana per le pubbliche assistenze sul Servizio Civile all’ uscita del bando regionale (www.anpastoscana.it). Volantini, poster, manifesti e gadgets realizzati da ANPAS Toscana per le Pubbliche Assistenze a tutte le iniziative CRESCIT (conferenza regionale degli enti di servizio civile in collaborazione con la Regione Toscana) compresa la giornata regionale del Servizio Civile. Pubblicazioni su quotidiani nazionali da parte di ANPAS Toscana per le pubbliche assistenze all’ uscita del bando L’attività di promozione vedrà i volontari della Pubblica Assistenza Croce Verde di Pistoia impegnati per oltre 20 ore. Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35: Sarà considerato requisito preferenziale il possesso della patente di guida categoria B CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Al termine del progetto la Croce Verde Pistoia rilascerà ai volontari del Servizio Civile Regionale un attestato di partecipazione che riconosce le professionalità e le competenze acquisite durante il progetto “Pegaso Pistoia ”. Tali conoscenze/professionalità sono collegate al corso di “Formazione specifica” che, avrà una durata di 95 ore, come da protocollo Regionale.. Al termine del servizio il volontario avrà conseguito il titolo di soccorritore volontario di livello avanzato. Verrà rilasciato da ANPAS Toscana (agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana cod. 468, decreto 1722 del 25/03/03) un attestato in nome e per conto della Regione Toscana (rappresentanti della Regione compongono infatti parte della Commissione d’esame) come previsto dalla Legge Regionale 25 del 2001. Conseguente iscrizione agli appositi registri per soccorritori depositati alla Regione Toscana con validità biennale. L’attestato certifica la conoscenza dei protocolli operativi del sistema di emergenza-urgenza. Esecutore di protocolli di Supporto Vitale di Base, di Supporto Vitale di Base Pediatrico, di Supporto Vitale nel Trauma. Certificazione rilasciata da ANPAS sulle conoscenze generali di prevenzione antinfortunistica negli interventi di pronto soccorso. L’attestato è considerato valido anche per il settore di pronto soccorso previsto dalla Legge 81/2008 Formazione generale dei volontari Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Verranno utilizzate le metodologie previste dalle Linee guida per la formazione generale dei volontari raccolti in aule di max 25 unità ed in particolare : - Lezioni frontali (anche avvalendosi di esperti della materia trattata) per circa il 60% del monte ore complessivo destinato alla formazione generale. - Dinamiche non formali (simulazioni, lavoro di gruppo, giochi di ruolo) per il restante 40% circa del monte ore previsto Durante e alla fine della formazione sono previste verifiche per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti Contenuti della formazione: I contenuti per la formazione generale si attengono a quanto indicato nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” (Prot. UNSC 18593/I del 04/04/2006) e alle linee guida CRESCIT su base Regionale e approvate dalla Regione Toscana. Obiettivo della formazione generale saranno le caratteristiche e l’ordinamento del servizio civile, ivi compresi i principi, gli ordinamenti e la storia dell’obiezione di coscienza, la difesa della Patria come diritto/dovere costituzionale con mezzi non violenti, i diritti umani, la partecipazione attiva alla vita della società civile nelle sue diverse forme. Uno degli obiettivi della formazione generale è fornire ai giovani delle conoscenze di base per poter leggere situazioni che, anche se non legate al progetto di servizio civile, interessano l’ente dove si trova a svolgere il suo anno di servizio civile regionale, visto che le Pubbliche Assistenze sono impegnate in più settori. L’obiettivo principale è quello di rendere i giovani in servizio civile consapevoli del loro ruolo di cittadini e delle attività da svolgere per raggiungere il risultato di formarli quali cittadini solidali. Contenuti: Elementi di conoscenza delle associazioni di Pubblica Assistenza e del movimento A.N.P.AS.; Il valore educativo dell’esperienza di Servizio Civile; I riferimenti alla Costituzione ed alle sentenze della Corte Costituzionale Rapporti fra pubblico e privato, i ruoli degli enti e le possibilità per i cittadini La Difesa della Patria Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta I progetti di Servizio Civile Regionale: l’importanza dei ruoli; La struttura del servizio civile in Italia e in Toscana Il monitoraggio Legislazione sul Servizio Civile Regionale, legge n.35 25 luglio 2006 Volontari in servizio civile: diritti e doveri La comunicazione come strumento relazionale alla base dei rapporti fra i volontari e l’organizzazione e fra i volontari e i destinatari dei vari interventi Che cos’è la Protezione Civile; Autoprotezione in Protezione Civile Norme comportamentali singole e collettive da assumere in caso di eventi calamitosi; L’organizzazione della Protezione Civile Regionale; La struttura ANPAS di Protezione Civile. Il volontario in servizio civile: valorizzazione e condivisione dell’esperienza (tempi, modalità e strumenti per la costruzione di una propria “memoria”) Lavorare per progetti Elementi di conoscenza della sede locale Durata: 44 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Data la Legge Regionale 25/2001 che regola il primo soccorso anche in materia di formazione, i progetti di AREA GEN con taglio socio sanitario presentati da ANPAS, hanno la stessa metodologia e gli stessi contenuti per la formazione specifica. Lezioni frontali teoriche riguardo ai protocolli operativi. Durante gli incontri verranno utilizzate tecniche di animazione che favoriscano la partecipazione attiva e l’instaurarsi di un clima affettivo emotivo positivo tale da generare un confronto aperto e costruttivo. Simulazioni con riproduzione di situazioni reali di interventi di emergenza in modo da verificare l’applicazione dei protocolli e le reazioni dei componenti del gruppo (equipaggio) alle decisioni prese. Role Play che prevedono la rappresentazione di un problema, la preparazione della scena e la drammatizzazione in modo da approfondire i diversi aspetti del problema con una partecipazione maggiore di quella tipica delle lezioni tradizionali. Retraining periodici per verificare la metabolizzazione delle nozioni acquisite in precedenza. Le metodologie utilizzate mirano ad attuare un processo di apprendimento a partire dall’esperienza diretta dei partecipanti che verrà valorizzata ed utilizzata come base di partenza per introdurre gli argomenti da trattare. Contenuti della formazione: Contenuti generali: acquisire la consapevolezza del ruolo sociale del Volontario; saper rilevare i bisogni del cittadino utente e operare per il loro soddisfacimento; possedere gli elementi per la piena conoscenza delle azioni e delle tecniche complesse che interagiscono nelle missioni di soccorso; saper collaborare nell’ambito di una equipe di soccorso con il personale sanitario saper coordinare l’intervento dei soccorsi, per quanto di propria competenza; conoscere il sistema di welfare del territorio; promuovere l’utilizzo e/o il miglioramento di modalità appropriate nell’accoglienza della persona che usufruisce del servizio di trasporto sociale; stimolare la riflessione sull’importanza della coesione del gruppo associativo, volta a rafforzare in maniera continua nel singolo volontario il senso di appartenenza e, di conseguenza, la motivazione al servizio; riflettere sul significato di accoglienza intesa non solo come momento di “approccio iniziale”, ma anche come atteggiamento che “sostiene” la persona nel tempo; saper affrontare le tematiche relative al disagio inteso non solo come “la malattia dell’utente” ma anche come difficoltà del volontario stesso nel rapportarsi con la sofferenza dell’altro; Contenuti specifici: Il ruolo del Volontariato; Aspetti relazionali nell’approccio al paziente; L’organizzazione dei sistemi di emergenza; Aspetti legislativi dell’attività del soccorritore volontario; Il Supporto Vitale di Base e norme elementari di primo soccorso; Il Supporto Vitale di Base Pediatrico; Traumatologia e trattamento delle lesioni; Il Supporto Vitale nel Trauma; Le attrezzature di emergenza sanitaria; Il supporto vitale avanzato con attrezzature specifiche; Problematiche del soccorso in situazioni specifiche socio-sanitarie; I mezzi di soccorso, igiene e prevenzione nel soccorso e sulle ambulanze; Prevenzione antinfortunistica; L’intervento a supporto dell’elisoccorso; cenni sul sistema istituzionale di welfare nel territorio: quadro normativo, soggetti coinvolti, relazioni e rapporti, pianificazione e programmazione; il volontariato nei sistemi di welfare; fiducia, sintonia, ascolto; empatia e distacco, la comunicazione, l’atteggiamento positivo; Carl Rogers e la relazione d’aiuto, riflessioni sui diversi tipi di disagio, lavori di gruppo e simulazioni; il rapporto con la famiglia dell’utente, i meccanismi di difesa, feedback; Durata: 95 ore