norme grafiche e redazionali

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norme grafiche e redazionali
Poli-femo
NORME GRAFICHE E REDAZIONALI
per i collaboratori e i revisori
1. Indicazioni generali
I collaboratori sono tenuti a fornire i contributi in formato digitale ( per posta elettronica, al
seguente indirizzo: [email protected]).
Si prega di utilizzare, per la stesura dei documenti, una versione recente di Word per Windows.
I contributi non dovranno superare le seguenti dimensioni:
- Saggi: entro le 35.000 battute.
- Recensioni: tra le 4.000 e le 10.000 battute.
- Testi narrativi: entro le 30.000 battute.
Nel caso di eccedenza dei parametri indicati, la direzione si incaricherà di vagliare le diverse
esigenze.
Ogni contributo dovrà essere corredato da NOME e COGNOME dell’autore e Istituzione di
appartenenza.
2. Titolo del contributo e dimensioni corpo del testo
I collaboratori dovranno redigere le coordinate del contributo come segue:
Autore: Nome e Cognome centrato in tondo (carattere 12).
Titolo: Centrato in maiuscoletto (carattere 13).
Tra l’autore e il titolo: spaziatura di 10 pt dopo.
Tra il titolo e il corpo del testo: spaziatura di 90 pt dopo.
Il corpo del testo dovrà essere redatto secondo i seguenti parametri:
Carattere: Times New Roman.
Dimensione: 12 (corpo del testo).
11 (citazione esterna al corpo del testo).
10 (nota).
Interlinea: singola, per testo e note. Nel caso di citazioni esterne al corpo del testo, inserire una
spaziatura; nel caso di salti tra paragrafi, inserire una spaziatura; nel caso di divisioni legate alla
presenza di titoli di paragrafi inserire una spaziatura di 20 pt prima e di 10 pt dopo.
I margini del corpo del testo e le note dovranno sempre essere giustificati.
I titoli di eventuali paragrafi sono preceduti da due salti/righe e seguiti da un salto/riga
Ogni nuovo paragrafo nella prima riga rientra di 1 cm
3. Citazioni nel testo
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Le citazioni di brani brevi, inferiori alle cinque righe, potranno essere inserite, tra virgolette a
caporale, direttamente nel testo corrente. Le citazioni di dimensioni superiori, invece, dovranno
essere realizzate come inserto distinto dal testo corrente (in corpo minore, 11, rientrato rispetto al
margine della pagina, di 1 cm a sx e dx, e senza virgolette). Le omissioni vanno sempre indicate e si
segnalano con tre puntini tra parentesi quadre, seguiti da punteggiatura se occorrente: […].
Le citazioni di versi nel testo richiedono la barra (/) alla fine di ogni verso, la doppia barra (//) alla
fine di ogni strofa.
Nel caso di citazioni di versi di dimensioni superiori alle 5 righe dovranno essere realizzate con la
stessa modalità delle citazioni dei frammenti narrativi.
4. Citazioni in nota
Le note sono poste a piè di pagina e hanno numerazione progressiva. Gli indicatori di nota
dovranno essere posti al di fuori dalle parentesi, dalle virgolette o dagli incisi, tranne quando la nota
si riferisce solamente all’ultima parola della frase.
Le citazioni dovranno essere realizzate seguendo il modello proposto:
- Monografie:
Iniziale puntata del nome -il nome completo verrà inserito solo nel caso di ambiguità- e Cognome
dell’autore (P. Gambazzi), Titolo del libro in corsivo, (L’occhio e il suo inconscio), Città (Milano),
Casa editrice, Anno di edizione, Volume e pagina citata (abbreviata con p., se una o pp., se più di
una).
I vari elementi della citazione saranno intervallati da virgole.
Es. P. Gambazzi, L’occhio e il suo inconscio, Milano, Cortina, 1999, pp. 152-158.
- Volumi miscellanei:
Quando possibile, evitare la formula Aa. Vv. (autori vari), indicando al suo posto il nome e il
cognome del curatore o dei curatori, seguito da: (ed.) o (eds.).
Es. S. Bordini (ed.), Arte contemporanea e tecniche, Roma, Carocci, 2007.
- Articoli da rivista
Per citare un articolo contenuto in una rivista si dovranno indicare N. e Cognome dell’autore, Titolo
del saggio, tra virgolette a caporale, preceduto da in, Titolo della Rivista, in corsivo, anno, numero,
pagine.
I vari elementi della citazione saranno intervallati da virgole.
Es. A. Zinato, «La conoscenza dell’Altro tra Medioevo e Umanesimo», in Rassegna Iberistica,
ottobre 2008, n. 88, pp. 3-24.
- Saggi da miscellanea
Per citare un saggio contenuto in un volume miscellaneo si dovranno indicare N. e Cognome
dell’autore, Titolo del saggio, tra virgolette a caporale, preceduto da in, N. e Cognome del
curatore/i, Titolo della Miscellanea, in corsivo,: anno, numero della rivista, pagine.
I vari elementi della citazione saranno intervallati da virgole.
Es. F. Gallo, «Temi e tecniche della società dei consumi», in S. Bordini (ed.), Arte
contemporanea e tecniche, Roma, Carocci, 2007, pp. 145-164.
- Citazioni da web
Le fonti reperite in rete vanno citate come se si trattasse di un normale contributo da rivista o
miscellanea. Quando possibile, andrà quindi indicato N. e Cognome dell’autore, titolo del
contributo, tra virgolette a caporale, contenitore (sito, rivista online, portale), data del documento,
URL, tra parentesi angolari, e data della consultazione, tra parentesi tonde.
2
P. Bellver Saez, «Tijuana en los cuentos de Luis Humberto Crosthwaite: el reto a la utopía de las
culturas híbridas en la frontera», in Ciberletras, Diciembre de 2008, n. 20,
<http://www.lehman.edu/ciberletras/> (2 febbraio 2009)
Nel caso di citazioni ricorrenti di una determinata opera la stessa andrà citata per esteso la prima volta,
le volte a seguire andrà indicato solamente N. Cognome dell’autore, seguito da titolo dell’opera, dalla
formula cit. e dalle pagine di riferimento qualora ci siano più testi dello stesso autore:
Es. P. Gambazzi, L’occhio e il suo inconscio, cit., pp. 105-109.
oppure
N. Cognome dell’autore seguito dalla formula op. cit. in corsivo e dalle pagine di riferimento
Es. P. Gambazzi, op. cit., pp. 105-109.
Nel caso di citazioni della stessa opera in note contigue, la citazione per esteso o abbreviata può essere
sostituita da:
Ibidem, nel caso in cui ci si riferisca alla medesima pagina della citazione precedente.
Ivi, nel caso in cui la pagina sia diversa, ovviamente seguito dal numero di pagine (Ivi, pp. 34, 35).
5. Ulteriori suggerimenti per una corretta revisione.
- Battute di spazio bianco
Si prega di controllare la corretta digitazione delle battute di spazio bianco:
- tra parola e parola un solo spazio;
- tra parola e punteggiatura (virgola, punto, ecc.) nessuno spazio;
- dopo punteggiatura (virgola, punto, ecc.) un solo spazio;
- dopo virgolette e parentesi di apertura e prima di virgolette e parentesi di chiusura nessuno spazio;
- tra apostrofo e parola nessuno spazio;
- per i nomi con doppia iniziale puntata nessuno spazio.
Si suggerisce di mantenere attivo il bottone “mostra/nascondi” (¶), per la verifica dei parametri
sopraelencati.
- Abbreviazioni
Segnaliamo qui di seguito un elenco delle principali abbreviazioni in uso:
avanti Cristo
capitolo, capitoli
citato, citati
Confronta
colonna, colonne
dopo Cristo
eccetera
edizione
edizione originale
figura, figure
foglio, fogli
gradi centigradi
manoscritto, manoscritti
miscellanea
nota dell’autore
nota del curatore
a.C.
cap., capp.
cit., citt.
cfr.
col. coll.
d.C.
ecc.
ed.
ed. orig..
fig. figg.
f., ff.
°C
ms., mss.
misc.
N.d.A.
N.d.C.
3
nota del redattore
nota del traduttore
numero, numeri
pagina, pagine
paragrafo, paragrafi
seguente, seguenti
tabella, tabelle
tavola, tavole
tomo, tomi
traduzione
traduzione italiana
verso, versi
volume, volumi
N.d.R.
N.d.T.
n., nn.
p., pp.
par., parr.
sg., segg.
tab., tabb.
tav., tavv.
t., tt.
trad.
trad. it.
v., vv.
vol., voll.
- Corsivi
L’uso del corsivo va limitato ai termini stranieri, inclusi quelli latini (pro tempore, in primis, ad hoc),
salvo quelli entrati stabilmente nell’italiano (élite, leader, partner, welfare, ecc. che vanno in tondo, cioè
in carattere normale), alle intestazioni delle tabelle e ai titoli di monografie e miscellanee.
Vanno invece in tondo, tra virgolette a caporale:
- i titoli di articoli e saggi, poesie, canzoni, arie e romanze, quadri e sculture, film,
videogiochi, programmi per computer, storie a fumetti, ecc.
- citazioni di brani di prosa e di poesie (tra virgolette basse);
Quando un titolo contiene a sua volta titoli o parole che normalmente richiedono il corsivo, queste
ultime restano in tondo (es.: C. Segal, Dionysiac Poetics and Euripides Bacchae). . Quando un titolo
contiene titoli di riviste, di volumi miscellanei, di monogafie, queste restano in tondo (es.: S. Ramat,
Negli anni della Voce).
I nomi di associazioni, istituzioni, ecc. anche quando si tratti di istituzioni straniere, vanno in tondo
sia nel testo che nelle note (ad esempio, Institute for Social Research). Le sigle non vanno in
corsivo, anche se sono straniere.
- Sigle
Le sigle vanno scritte in maiuscole e mai intervallate da punti. Ad esempio: FI, AN, DS, UE,
ENEL, RAI, USA, RFT, ECC.
- Maiuscole
In generale si usa l’iniziale maiuscola per tutte le parole che hanno valore di nome proprio. In
particolare:
- soprannomi e pseudonimi: il Re Sole, il Beato Angelico;
- denominazioni antonomastiche: il Vecchio Mondo, la Grande Guerra;
- aggettivi sostantivati che indicano territori: il Bellunese, il Napoletano;
- nomi geografici costituiti da due sostantivi o da un sostantivo e un aggettivo in funzione di nome
proprio: la Terra del Fuoco, l’Australia Occidentale, il Monte Bianco;
- nomi di secoli, età, periodi storici: il Novecento, il Secolo dei Lumi, l’Età dell’Oro, gli anni Venti, la
Controriforma, il Medioevo;
- la prima parola dei nomi ufficiali di partiti: Partito comunista italiano, Partito laburista;
- nomi dei periodi geologici e preistorici: il Giurassico, il Paleolitico;
- titoli, cariche e gradi, quando sono entrati a far parte del nome (Re Artù), o quando hanno una
connotazione particolare (sacrale, di autorevolezza, ecc.: il Gran Sacerdote);
- titoli stranieri: Sir John Franklin, Lord Hamilton, Lady Mary, Herr, Frau, Fräulein, Madame,
Monsieur, Mademoiselle;
- nomi di edifici e monumenti: la Casa Bianca, Palazzo Chigi;
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- i seguenti nomi per distinguerli dai loro omografi: Stato (ma: colpo di stato); Tesoro, Interni
(ministeri); Legge, Scienze (intese come facoltà universitarie; ma anche: Facoltà di Scienze); Chiesa,
Camera dei deputati, Camera dei Comuni, Gabinetto.
Hanno l’iniziale minuscola:
- i nomi indicanti cariche, titoli, ecc.: il presidente della Repubblica, il ministro del Tesoro, don Bosco,
il marchese di Carabas, il professor Rossi;
- i nomi di religioni, correnti, ideologie, movimenti, ecc.: cristianesimo, buddhismo, marxismo;
- nei nomi geografici, gli aggettivi che indicano l’appartenenza geografica, culturale o politica di un
territorio e che non fanno parte del nome ufficiale: America latina, Asia sovietica;
- indicazioni topografiche cittadine: via Mazzini, piazza San Giovanni, rue des Rosiers (ma Jermyn
Street, Soho Square).
- Virgolette
- Basse (« »): si utilizzano per le citazioni di brani e per indicare parti (non autosufficienti) di
pubblicazioni o di opere, o per citare contributi contenuti in riviste, periodici e collane.
Per eventuali citazioni interne a un’altra citazione si usano le virgolette alte o apicali doppie (“ ”),
mentre le apicali doppie eventualmente presenti nel testo citato vengono a loro volta degradate a
semplici apicali singole (‘ ’).
- Alte doppie (“ ”), si usano di norma per sottolineature enfatiche o attenuazioni prudenziali (da ridurre
davvero al minimo), o per riprendere un termine in una particolare accezione.
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