Norme redazionali - Copia
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Norme redazionali - Copia
Testo File I testi vanno salvati esclusivamente in formato .doc o .rtf; i caratteri saranno il Times New Roman per l’alfabeto latino, Platone 2 per l’alfabeto greco (nel caso di file contenenti testi in greco, chiediamo agli autori di inviare anche una versione in .pdf). Si usa il corpo 12 per il testo; il corpo 10 per gli infratesto e le note. Rimandi di nota I rimandi di nota nel testo continuo vanno sempre messi prima dei segni di interpunzione (eccetto le parentesi e le virgolette): 13 , 26 ; 39 . )37 »45 Le note vanno inserite automaticamente (secondo la procedura Word) a fine pagina. Corsivo Il corsivo si usa per le parole straniere, comprese le espressioni latine di uso comune, come ad hoc, statu quo; per parole o espressioni che si prendono in esame o si vogliono evidenziare; per gli esiti linguistici (lupo < LUPU). Gli etimi latini o di lingue antiche vanno in maiuscoletto: cavallo > CABALLU. Per i termini entrati nella lingua d'uso (lapsus, excursus) il corsivo è lasciato alla sensibilità dell'autore. In ogni caso, se il termine è entrato nella lingua d’uso e si scrive in tondo, non si declina (quindi: i film, gli sport, non *i films, gli sports). Se scrivo élite in tondo, non lo declino (le élite); se lo scrivo in corsivo lo declino (le élites). Virgolette alte “ ” e caporali « » Si usano le virgolette alte “ ” esclusivamente per espressioni idiomatiche o per termini usati in accezioni particolari Es. il “bazooka” di Mario Draghi; la cosiddetta “classe agiata”; le virgolette alte semplici ‘ ’ per i significati delle parole e le traduzioni di frasi e brani citati; Es. fleur ‘fiore’; duck ‘anatra’ C’était une nuit orageuse et sombre ‘Era una notte buia e tempestosa’; extra Ecclesiam nulla salus ‘fuori della Chiesa non c’è salvezza’ In tutti gli altri casi, si usano i caporali « ». Le maiuscole accentate (iniziali di parola o anche in corpo di parola se questa è scritta tutta in maiuscole) vanno scritte con l’accento, anche nelle parole francesi: À,Â, É,È,Ê, Î, Ô, Û AU-DELÀ, THÉÂTRE, ÉCOLE, APRÈS, ÊTRE, EPÎTRE, CHÔMAGE, FLÛTE e spagnole: Á,É,Í,Ó,Ú ÁVILA, LÉRIDA, LÍDER MÁXIMO, RINCÓN, BÚSQUEDA In tedesco va conservato il cosiddetto Umlaut in Ä,Ö,Ü KÄSE, KÖLN, HANS KÜNG Citazioni Tutte le citazioni, anche se costituite da una singola parola, vanno in tondo (anche se non in italiano) tra « »: Es.: […] avrebbero deciso di sostenere lo sciopero per condurlo verso una soluzione rapida ed «indolore» per il movimento operaio. Jacques Le Goff ritiene anzi che, considerata la complessa organizzazione richiesta dai grandi cantieri, fosse quella «la prima e quasi l’unica vera industria medievale». Le citazioni all’interno di citazioni vanno contraddistinte mediante virgolette alte “ ”. Eventuali omissioni vanno indicate con tre punti tra parentesi quadre [...]: es. «Questo, fra tutti, è il caso più frequente» diventa «Questo […] è il caso più frequente». Nelle citazioni di testi poetici (se inseriti nel corpo del testo) la fine del verso va segnalata con barretta obliqua / seguita e preceduta da spazio bianco. L’omissione di uno o più versi, o di loro parti, va segnalata con […]. Es.: «Volgete li occhi a veder chi mi tira, / […] / e onoratel, ché questi è colui / che per le gentil donne altrui martira». Se invece si riportano i versi in infratesto: Volgete li occhi a veder chi mi tira, […] e onoratel, ché questi è colui che per le gentil donne altrui martira. Le citazioni superiori alle 3/4 righe vanno in corpo minore, separate dal testo, senza « »; le citazioni in corpo minore sono rientrate per la prosa e centrate per la poesia. Es.: In Carnelutti appare particolarmente marcata la caratterizzazione, quasi sociologica, di un ceto. La causa del disordine era da identificare in quei soggetti tratti dalla picciola nobiltà di Terra Ferma dalla classe de legulei, gente avezza dai loro primi anni alle rapine, a contender a ognuno il proprio, a dar ragione a chi più loro porgeva, ad attrovarne a norma che il protervo, il cliente, più si mostrava generoso, circostanze le quali, unitesi in una sola persona formarono di essa il più intrepido rivoluzionario. Es.: Così, nell’incipit della Commedia: Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita Le citazioni in versi vanno numerate a margine. Note e Bibliografia Note e bibliografia vanno fatte all’americana, con autore e anno di pubblicazione (l’eventuale indicazione delle pagine sarà preceduta dai semplici due punti; se gli anni di pubblicazione sono più d’uno, si userà la forma breve: 195052, 2001-02), ed elenco a parte. Dopo una citazione, il rimando si fa tra parentesi tonde e con il cognome dell’autore e l’anno, o, secondo l’esigenza, con il nome fuori parentesi e l’anno dentro parentesi, seguito dalla pagina o dalle pagine citate). Es. Questa è la tesi sostenuta da Benedetto Croce (1938: 34-37). oppure: Come è stato sostenuto autorevolmente (Croce 1938) In bibliografia si scioglierà come segue: Croce, B. (1938), La storia come pensiero e come azione, Bari, Laterza. Voci di bibliografia (titoli sempre in corsivo): Edizioni critiche Segre, C. (1971), (ed.) La Chanson de Roland, Milano-Napoli, Ricciardi. Monografie Cardini, F. (1981), Alle radici della cavalleria medievale, Firenze, La Nuova Italia. Volumi collettivi Fassò, A. - Formisano, L. - Mancini, M. (1998), (edd.) Filologia romanza e cultura medievale. Studi in onore di Elio Melli, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2 voll. Saggi in volumi collettivi Burgwinkle, W.E. (2003), Raimbaut de Vaqueiras et les rites de l’identité, in Scène, évolution, sort de la langue et de la littérature d’oc. Actes du Septième Congrès International de l’Association Internationale d’Études Occitanes, Reggio Calabria-Messina, 7-13 juillet 2002, a cura di R. Castano, S. Guida, F. Latella, Roma, Viella, 2003, vol. I, pp. 157-165. Saggi in riviste Cavallo, P. (2010), Da Rossellini a Visconti. Cinema e Risorgimento negli anni del miracolo economico, in «Meridiana» 69, pp. 13-39. N.B. I nomi propri degli autori devono essere indicati con la sola iniziale puntata E. Auerbach (nel corpo del testo è invece preferibile scrivere nome e cognome per esteso: come scrive Erich Auerbach in Mimesis); le case editrici vanno indicate dopo il luogo di edizione. Per le curatele dei volumi e le edizioni critiche, si riproduca sempre la forma del frontespizio, allineandosi dunque alla lingua del titolo: it. «a cura di», fr. «éd. par», ingl. «ed. by», ted. «hrsg. von», mantenendo, nel caso, anche la congiunzione posta tra i nomi dei vari curatori. Non si ammette l’uso francese e anglosassone, con il titolo dei contributi in rivista e in raccolta miscellanea fra «», e il titolo della rivista in corsivo. Se il titolo include un altro titolo quest’ultimo andrà in tondo: Es.: C. Segre, La tradizione della Chanson de Roland, Milano-Napoli, Ricciardi, 1974. Il luogo di stampa va indicato sempre nella lingua originale del frontespizio. Il numero del fascicolo della rivista (non preceduto da virgola) è sempre in cifre arabe. Il rinvio alla pagina deve essere preceduto da pp. Se il rinvio comprende più pagine se ne darà indicazione completa (per cifre fino a tre; si abbrevia da quattro cifre in su), preceduta da pp. (es.: pp. 27-28, non pp. 27-8; pp. 350356, non pp. 350-6; pp. 23-234, non 233-34; pp. 1230-33). Le pagine seguenti dovranno essere indicate in questo modo: pp. 24 ss. oppure pp. 24-26 ss. Analogamente, nella numerazione dei versi: vv. 44-48; vv. 150-152; vv. 1731-38; vv. 10641-45) Ivi e ibidem Per le citazioni ripetute si usano: ibidem = per una citazione identica (cioè riferita alla stessa pagina, o paragrafo, o simili) a quella nella nota precedente. ivi = per una citazione identica a quella nella nota precedente, ma con numeri di pagina (o paragrafo, o simili) diversi. Edizioni antiche Si potrà riprodurre il frontespizio in forma abbreviata (qualora, a giudizio dell’autore del contributo, tale riduzione non comporti un’informazione carente), collocando al primo posto il nome dell’autore modernizzato e conservando la grafia originale del titolo. Es.: M. Hier.VidaeCremonen. AlbaeEpisc.,Dialogi de Reipublicaedignitate, Cremonae, in civitatisPalatio, apudVincentiumContem, MDLVI, può essere reso nel modo seguente: Marco Girolamo Vida, Dialogi de Reipublicae dignitate, Conte, Cremona 1556. Manoscritti Nel testo del contributo i manoscritti possono essere indicati con la sigla relativa, che in tal caso va scritta in tondo (maiuscola o minuscola che sia). Una sequenza di sigle va scritta senza virgola ma con uno spazio tra una sigla e l’altra. Quando un manoscritto deve essere citato per esteso si dovranno dare le indicazioni complete secondo il seguente ordine: luogo di conservazione (nella lingua nazionale del luogo); nome della biblioteca o dell’archivio (per esteso, dopo la prima citazione si potrà ricorrere alla sigla corrispondente) segnatura (il nome del fondo può essere abbreviato) indicazione delle carte (o pagine) o del documento Es.: Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat.lat. 3793, 21r-21v. Paris, Bibliothèque Nationale, fr. 1749, 49-50. Roma, Archivio di Stato, Archivio Santacroce, 101 D 2, 35r-35v. Le indicazioni r-v (= recto-verso) sono in tondo.