“GIOCHIAMO CON LE PAROLE”

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“GIOCHIAMO CON LE PAROLE”
“GIOCHIAMO CON LE PAROLE”
La proposta, che può trovare spazio all’interno di un “Progetto continuità” tra scuola dell’infanzia e
scuola primaria, è stata sviluppata partendo da un’esercitazione svolta durante il corso di Alta
Qualificazione “Particolari strategie e tecniche pedagogiche e didattiche mirate all’integrazione
tramite l’impiego di didattiche cooperative e di mutuo insegnamento” (Brescia 2001).
Le attività si pongono i seguenti obiettivi:
- favorire il passaggio dei bambini dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria,
- sviluppare nei bambini la competenza meta fonologica,
- porre attenzione alla dimensione affettiva-relazionale dei bambini,
- far sperimementare ai bambini forme di aiuto reciproco (lavoro in coppia e tutoring).
Il percorso si sviluppa in due anni scolastici.
I ANNO
- Svolgimento di attività per lo sviluppo della consapevolezza metafonologica (in entrambi gli
-
ordini di scuola)
Momenti d’incontro tra bambini dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia e quelli di classe prima
INCONTRO TRA I BAMBINI DEI DUE ORDINI DI SCUOLA
Questo incontro è preceduto da una visita dei bambini di classe prima alla scuola dell’infanzia,
durante il secondo mese di scuola. In questa occasione gli alunni della primaria consegnano ai
bambini dell’ultimo anno dell’infanzia un biglietto d’invito per una visita di conoscenza della scuola
primaria.
L’attività sottoesposta può essere inserita nella giornata di visita alla scuola primaria oppure può
essere effettuata durante un successivo incontro tra i bambini.
Attività:
L’attività prevede il lavoro in coppia in forma di apprendimento cooperativo. La formazione delle
coppie per i bambini appare casuale, ma in realtà gli abbinamenti sono già stati predisposti dai
docenti in modo tale da evitare il formarsi di coppie che non siano in grado di portare a termine il
compito.
Obiettivo cognitivo
 Inventare filastrocche in rima
Contenuti
 I nomi dei bambini
 Le filastrocche
Materiali
 fogli A4 (1 per ogni bambino)
 matite colorate (1 scatola per ogni coppia)
 colla
 cartoncini colorati di dimensione 23 X 30 (1 per ogni bambino)
 gettone di aiuto (1 per ogni bambino; può essere utilizzato una volta)
 cartellini con immagini per la formazione delle coppie
Gozio Mariagrazia – Corso Per docenti referenti – Milano 7-8 aprile 2008
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Abilità sociali
 rimanere vicino al compagno
 ascoltare
 controllare il tono di voce
Formazione delle coppie
Prima dell’incontro si consegnano ai bambini dei cartellini con le immagini di animali da appendere
al collo; gli insegnanti avranno l’accortezza di assegnare gli animali in base agli abbinamenti tra
bambini precedentemente fatti.
Ogni coppia risulta quindi formata da un alunno di scuola dell’infanzia e uno di scuola primaria.
Al momento opportuno, si mettono in coppia i bambini con lo stesso animale.
Interdipendenza
- scopo
- compito
Organizzazione dell’aula
Si preparano coppie di banchi posti uno di fronte all’altro.
Monitoraggio del lavoro
Gli insegnanti si muovono tra i banchi osservando i bambini e ne annotano i comportamenti sulla
scheda di rilevazione.
Eventuali numerose richieste di aiuto mediante il gettone saranno indice di richieste troppo alte. In
questo caso il compito dovrà essere rivisto.
Sottoprocessi cognitivi
 Riflessione sulla lingua (in particolare meta-fonologica)
 Attenzione al compito
 Memoria
FASE 1
Gli insegnanti presentano il lavoro, le modalità organizzative e le attese:
• inventare una breve filastrocca con rima sul nome o cognome del compagno
• produrre un disegno.
Scopo finale è la costruzione di un libro che una volta terminato, verrà portato alla scuola
dell’infanzia e riportato alla primaria l’anno successivo.
A titolo esemplificativo, gli insegnati inventano una breve filastrocca l’uno con il nome dell’altro.
Ricordano quali sono i comportamenti sociali da mettere in atto durante il lavoro:
- rimanere vicino al compagno
- ascoltare
- controllare il tono di voce.
FASE 2
I bambini si mettono in coppia e, dopo essersi detti reciprocamente il proprio nome e cognome, si
sistemano ai banchi.
L’insegnante consegna ad ogni coppia il materiale necessario:
- 2 fogli A4
- matite colorate
- colla
- gettone di aiuto
- cartoncino
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FASE 3
Ogni bambino inventa una breve filastrocca in rima con il nome o cognome del bambino con cui
lavora.
FASE 4
Ogni bambino “recita” all’altro la filastrocca inventata e la imparano reciprocamente.
FASE 5
Ogni bambino sul foglio di A4 fa un disegno che rappresenta la filastrocca che il compagno ha
inventato.
La incolla poi sul cartoncino scrivendo sul retro il proprio nome (i bambini della scuola dell’infanzia
scriveranno il loro nome come sono capaci).
FASE 6
I bambini si riuniscono in cerchio ed ognuno, mostrando il disegno, recita la filastrocca inventata dal
compagno di coppia.
Man mano, un insegnante raccoglie i cartoncini e alla fine li “rilega” per la costruzione del libro. Su
un foglio, da allegare al libro, un insegnante scrive le filastrocche che sono state inventate.
FASE 7
Gli insegnanti mostrano il libro ai bambini e sottolineano come il lavoro di tutti sia stato importante
per la costruzione del libro.
II ANNO
- accoglienza dei bambini di classe prima
- reincontro tra i bambini di classe prima e quelli di seconda
- assegnazione di un alunno tutor di seconda per ogni alunno di prima
Il ruolo dell’alunno tutor si esplica a due livelli:
1. quello affettivo-relazionale
2. quello degli apprendimenti
Attività
In classe prima gli insegnanti utilizzano i libri prodotti l’anno precedente per riprendere il percorso di
riflessione metafonologica.
I bambini di classe seconda, a turno e divisi in gruppi, propongono in classe prima un gioco per lo
sviluppo della competenza metafonologica, precedentemente preparato con i propri insegnanti. Il
fatto di proporre i giochi in gruppo permette anche a bambini in difficoltà di assumere in quel
momento il ruolo di “insegnanti esperti”.
Esempi di attività
A titolo esemplificativo vengono descritte alcune attività per sviluppare la competenza
metafonologica adatte ad essere svolte in gruppo:
- costruzione di un memory delle rime
- costruzione di un gioco dell’oca, in cui ad ogni casella corrisponde una attività metafonologica
che partendo dall’immagine rappresentata richieda di: dire una parola con lo stesso suono iniziale
o finale, sillabare il nome corrispondente al disegno, dire un’altra parola in rima ...
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Gioco: il trenino delle parole
Il gruppo è disposto in cerchio. Un bambino si muove a zig-zag, si ferma di fronte ad un
compagno e dice un nome. L’altro bambino, in risposta, pronuncia una parola che inizia con la
sillaba finale del nome appena sentito. Fatto questo, si pone davanti al compagno, formando un
treno. Insieme si spostano, continuando il gioco.
La scatola magica
Materiale: una scatola, cartellini con grafemi.
Svolgimento: un bambino, estraendo un cartellino dalla scatola, dice: “Dalla scatola magica
escono parole che iniziano con ...”. A turno i bambini dicono parole che iniziano con il suono
corrispondente al grafema estratto.
Variante: per rendere l’attività più facile ai bambini con maggiori difficoltà, il gioco può essere
svolto con le sillabe, anziché con i fonemi
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