Il ritorno della canapa legale in Italia

Transcript

Il ritorno della canapa legale in Italia
LA RIVISTA DELLA CANNABIS DAL 1985
GRATIS
Numero 1 - 2017
14
24
Un consulente esperto di cannabis
a Barcellona
Autofiorenti XXL: obiettivo superato
39
Lavorare in una seedbank
64
Coltivazione indoor di base
18+ Solo per adulti. Soft Secrets viene pubblicato sei volte all’anno dalla Discover Publisher BV, Paesi Bassi
Il ritorno della canapa
legale in Italia
AMSTERDAM
RRY ˜ SENSI-STAR ˜ DELAHAZE ˜ PANDORA ˜ BELLADONNA ˜ WAPPA ˜ ALL
Per la legalizzazione della cannabis i tempi
chiaramente non sono ancora maturi, ma
intanto l’Italia è tornata a sdoganare la
sua cugina più “innocua”, la canapa. Lo
scorso novembre, senza neanche passare
per il voto dell’assemblea, la commissione Agricoltura del Senato ha approvato
infatti all’unanimità una legge che mira
a rilanciare la coltivazione a scopo industriale, della quale fino alla metà del secolo
scorso il nostro paese era tra i primissimi
produttori al mondo. La notizia è di una
portata enorme per l’impatto che potrà
avere sull’agricoltura e sulle opportunità di
mercato: dalla lavorazione della canapa si
possono come sappiamo realizzare un’infinità di prodotti, dai tessuti ai materiali
edili, ma anche olio, vernici, saponi, cere,
cosmetici, detersivi, carta, imballaggi oltre
a pasta e birra.
Coltivare canapa, fino a ieri, non era un
reato. Per farlo però era necessario chiedere un’autorizzazione preventiva alle
forze dell’ordine, e utilizzare delle varietà
di canapa certificate dall’Unione europea,
con un contenuto di THC tassativamente
non superiore alle 0,2%: tutte condizioni,
oltre al diffondersi prepotente delle fibre
sintetiche, che nel tempo avevano ridotto
il numero di ettari coltivati a canapa ad
appena tremila, dai centomila di cento anni
fa. D’ora in poi invece non solo non sarà più
necessaria alcuna autorizzazione, ma anche
la percentuale di THC tollerata aumenterà: “il
sequestro o la distruzione delle coltivazioni
di canapa – si legge nel testo – possono
essere disposti dall’autorità giudiziaria solo
qualora, a seguito di un accertamento, risulti
che il contenuto di THC nella coltivazione
è superiore allo 0,6%”. Inoltre, il ministero
delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
destinerà annualmente una quota massima
di 700.000 euro per favorire il miglioramento delle condizioni di produzione e trasformazione nel settore della canapa. Solo per
quanto riguarda i limiti di THC consentiti nei
cibi o nei prodotti cosmetici derivati dalla
canapa la legge non interviene, demandando la decisione ad ulteriori provvedimenti.
climatiche più favorevoli alla coltivazione
vanno dalla Puglia al Piemonte, dal Veneto
alla Basilicata, passando per Friuli Venezia
Giulia e le isole: a beneficiare della novità
potrebbe essere dunque tutto il paese. Se
la Francia si è specializzata nella carta per
sigarette e la Germania sta sperimentando
sulla carrozzeria delle automobili, anche
per il nostro belapaese ci sono finalmente buone e concrete prospettive per uno sviluppo produttivo
ma sostenibile del settore. Era
decisemente l'ora.
Giovanna Dark
Secondo gli addetti ai lavori con l'approvazione dello scorso novenbre si è
siglato un momento
storico per tutto il settore: finalmente in Italia
si avrà una legge quadro
per la filiera della canapa
industriale su cui per decenni ha
pesato la mala interpretazione delle
varie leggi antidroga. Ma oggi finalmente, festeggia la Coldiretti, “le istituzioni sono consapevoli dell’esigenza di creare
un quadro legislativo di minore rigidità che
possa
valorizzare
le caratteristiche distintive
della canapa in Italia”.
Le regioni con le condizioni
O
®
Cream Caramel®
(SWS04)
3
EDITORIAL
Scattare non
galleggiare
Il banco della politica italiana è saltato. Renzi è tornato a casa
dopo mille lunghi giorni. In questi anni, noi che ci occupiamo
di cannabis e realtà sociale abbiamo cercato di trovare sponda
nel Governo, spiegando che se lotti per la legalizzazione vuoi
togliere entrate alla criminalità organizzata e se non lo fai le
sei complice. Il fiorentino illuminato ci rispose tranciante: “Gli
italiani non lo capirebbero.“
Allora noi salutiamo con piacere la sua dipartita perché oggi è il
nostro momento. Torniamo ad essere protagonisti. Sappiamo
che il 2017 sarà un anno impegnativo, impegnativo perché siamo
consci che dipenderà da noi stessi arrivare ad una legalizzazione
accettata perché condivisa e condivisa perché auspicabile per
rendere l’Italia un paese migliore, meno ipocrita e più al passo
coi tempi. Un paese che potrebbe cominciare con un coraggioso
esempio e trainare la rinascita di un continente alla deriva.
Perché alla deriva siamo. Per una volta allora vogliamo essere
noi i precursori? Le carte le abbiamo pronte. L’attivismo nei
confronti della normalizzazione di questa pianta ha dalla sua
parte associazioni fatte da persone che riconoscono la storica
battaglia che si sta combattendo. Una battaglia della ragione
sopra l’oscurantismo del potere, una battaglia della cittadinanza
attiva contro uno Stato paternalista e senza credibilità. Perché
la credibilità la perdi prima o poi quando non segui un contesto
internazionale che finalmente torna ad attribuire alla canapa
il suo giusto peso, industriale, medico, ricreativo: un alleato
come pochi ha avuto l’uomo nella storia dell’umanità. Oltre alle
associazioni abbiamo una rete di growshop che quotidianamente
diffondono in prima linea tutte le informazioni necessarie
Genetica: 60% Indica / 40% Sativa
Fioritura indoor: 9 settimane
Raccolto outdoor: a metà-fine settembre
Produzione per 1 m²: 500-650 g/m2
Produzione outdoor per pianta: 500-700 g/pianta
Sapore/aromi: dolce e fruttato con toni aromatici di
chewing gum e gelatine alla frutta, con accenti di fragola
acida e melone maturo.
Effetto: Potente ed eccitante
Banca: Sweet Seeds
Grande cima centrale circondata da lunghi rami laterali
pieni di gemme compatte e resinose. Crescita vigorosa,
proporzionata e robusta. Ideale per gli amanti delle
genetiche Haze, potente, resinosa e aromatica.
Crystal Candy
a comprendere le potenzialità di questa stupenda risorsa
naturale. Grazie anche al loro contributo abbiamo una legge di
iniziativa popolare che corona le speranze di 68.595 persone
che hanno deciso di far cambiare marcia alla penisola, una
legge che prevede soprattutto due punti per cambiare passo:
autocoltivazione libera fino a 5 piante e la possibilità di associarsi
in cannabis social club. Due punti che restituiscono a noi cittadini
la libertà di coltivare senza paura e quindi con naturale piacere e
la libertà di consociarsi in un circuito collettivo chiuso senza più
beneficiare chi lavora per minare il bene pubblico. Per chi vuole
seguire lo sviluppo di questo progresso, appuntamento a Canapa
Mundi il prossimo febbraio a Roma e poi a maggio all’Indica
Sativa Trade di Bologna, per chiudere a novembre prossimo con
Canapa in Mostra in quel di Napoli. Rimbocchiamoci quindi le
maniche, alziamoci e camminiamo. Stiamo facendo la storia. Le
prossime generazioni ci ringrazieranno.
Carlos Rafael Esposito ([email protected])
4
LETTERE DAI LETTORI / [email protected]
Attenzione lettori italiani!
Volete vincere semi FEMMINIZZATI di
6:((76(('6"0DQGDWHFLXQDIRWRJUDȴD
della vostra stanza di coltura o della vostra
miglior pianta di cannabis, dove si veda
chiaramente una copia di Soft Secrets.
SWEET SEEDS vi manderà una confezione
GDVHPLIHPPLQL]]DWL6HQHOODIRWRJUDȴD
GRYHVVHURȴJXUDUHDQFKHODYRVWUDEHOlissima moglie o ragazza che indossano
un micro bikini sexy o dell’intimo molto
allettante, riceverete una confezione 2 x
GLVHPLIHPPLQL]]DWL/DIRWRJUDȴDGHO
mese riceverà una confezione 3 x 3 di semi
femminizzati di prima qualità! Il tutto è un
omaggio di Soft Secrets Europa e SWEET
SEEDS!
0DQGDWHOHYRVWUHIRWRJUDȴHYLDHPDLO
a [email protected] o mandatele alla
nostra PoBox. Fate attenzione: il materiale
verrà gestito con la massima discrezione.
Non pubblichiamo foto sfocate e non ci
SLDFFLRQROHIRWRJUDȴHGLSLDQWHLQIDVH
vegetativa. Vogliamo vedere grosse cime e
belle donne! Buona fortuna!
E-mail: [email protected]
Tre belle cose. Un
fondoschiena, una Afghan Kush e una Super
Skunk... tutto 10 e lode.
Anonimo
Bravo. Bel set up. La prossima volta prova a mettere
del Mylar su tutte le pareti
SHUULȵHWWHUHPHJOLRODOXFH
HRWWHQHUHFLPHSL»JURVVH
(WXDPRJOLHªWDOPHQWH
incantevole da farci venire
YRJOLDGLSDVVDUHGULWWLDO
raccolto!
®
6
Dutch Passion Sales Representative Italy
Dutch Passion are a market-leading cannabis seed company, established
in 1987. Our mission is to supply the recreational and medical home
grower with the highest quality cannabis seeds. Dutch Passion stands for
quality products and excellent customer service.
We need an enthusiastic, professional sales driven representative for Italy.
Your tasks will be to visit Italian grow-shops, head-shops and distributors
to sell seeds. You will build up your own network, maintain relationships,
make sure Dutch Passion is visible in stores and most importantly you will
increase sales of Dutch Passion seeds.
You will work from home and travel through Italy using your own car. Dutch
3DVVLRQ+HDG2ႈFHLQ$PVWHUGDPZLOOKHOSFUHDWHDEXVLQHVVVWUDWHJ\
This is a great opportunity for a sales driven individual to enjoy working in
the cannabis business selling Dutch Passion seeds.
If you’re interested in becoming the Dutch Passion Sales Representative
for Italy please send your application letter and CV before Monday, 23rd
January 2017 to the address (below) or by e-mail.
The job interviews will be held during the Canapa Mundi expo in
Rome, from February 17th-19th, 2017.
Please feel free to contant us if you have any questions.
Dutch Passion B.V.
Hoogoordreef 133
%%$PVWHUGDP
+31 20 4215051
GM: D.N. Boom
[email protected]
Tasks / Job description:
‡
‡
‡
‡
‡
‡
Increase seed sales in stores, distributors and any business that will
sell our seeds.
Identify, contact and visit stores.
Create and maintain relationships
Increase Dutch Passion visibility in stores with displays, posters etc
Use the Dutch Passion history and brand reputation to build relationships and increase sales.
5HSRUWGLUHFWO\WR'XWFK3DVVLRQ*HQHUDO0DQDJHUDWKHDGRႈFHLQ
$PVWHUGDP
Traveling around Italy and spending time away from home will be
part of the job
5HTXLUHG-RE6SHFL¿FDWLRQV
‡
‡
‡
‡
‡
‡
‡
‡
$EOH WR UHSUHVHQW 'XWFK 3DVVLRQ LQ D SURIHVVLRQDO DQG LQWHOOLJHQW
way.
Sales driven, motivated, must increase seed sales.
Proven track record in sales.
Fluent verbal and written Italian
Fluent verbal and written English
In-depth knowledge of cannabis seeds and cultivation
Likes and understands the cannabis industry
In possession of a car. Valid driving license.
:KDWZHRႇHU
‡
Fixed salary + bonus by reaching sales target.
‡
Flexible working hours
‡
Travel expenses
‡
6XSSRUWIRUP'XWFK3DVVLRQKHDGRႈFHLQ$PVWHUGDP
‡
$WWHQGWUDGHVKRZVDVDYLVLWRURUZRUNLQJRQ'XWFK3DVVLRQERRWK
&ULWLFDO-DFNDXWRȴRUHQWH'LQDIHPDVLQLVWUDH:KLWH:LGRZ;;/DXWRVHPSUH'LQDfem, piantate a Settembre al Sud Italia, terreno Plagron Bat mix e un roots stimulator nelle prime due settimane . Al centro, la mia bimba più bella!
Baci baci
Gran bel risultato! Le piante sembrano in ottima salute, così come la tua bimba
Salve redazione di Soft Secrets,
vi presento le mie tre bimbe o come
piace chiamarle a me, le tre Caravelle,
la Nina, la Pinta e la Santa Maria. Sono
GHOOH:KLWH:LGRZDXWRȴRUHQWLFROWLvate indoor con fertilizzanti Biobizz e
Advanced Nutrients da semi femminizzati della Royal Queen Seeds. Sono
all'ottava settimana dalla semina, un
altro mese di attesa e si raccoglie. In
attesa di una vostra risposta vi faccio i
complimenti per la rivista.
Anonimo
5DJD]]LQRQKDPROWRVHQVRFROWLYDUH
GHOOHDXWRȴRUHQWLLQLQGRRU8QDYROWD
ȴQLWRLOFLFORTXHOORFKHVLUDFFRJOLHªSL»
RPHQRORVWHVVRFKHYLHQHIXRULGDXQD
QRUPDOHSLDQWDIHPPLQL]]DWDFRQXQ
SHULRGRGLVHWWLPDQHGLYHJHWDWLYD/H
DXWRȴRUHQWLGDQQRXQUDFFROWRPLQRUH
GHOOHQRQDXWRȴRUHQWLHVRQRSHQVDWH
per i climi freddi, dove le estati sono più
EUHYLHLFLFOLVLDGDWWDQRGLFRQVHJXHQ]D
0DLQΖWDOLDTXHVWRSUREOHPDQRQFH
l'abbiamo!
7
Ciao a tutta la redazione di SSIT,
8QVDOXWRD΍HWWXRVRGDWXWWHOHPLHEDPELQHFUHVFLXWHFRQWDQWRDPRre in vasi da 11 L. e HPS 400w: OG Kush, Moby Dick e Original Amnesia!
Complimenti per la rivista, continuate così! Saluti a tutti gli amici lettori.
Ciao K e M
*UD]LHSHUOHWXHVSOHQGLGHIRWR/D0RE\'LFNQRQªSLDQWDSDUWLFRODUPHQWHDGDWWDDOO
LQGRRUŠXQD+D]HLQFURFLDWDFRQXQD:KLWH:LGRZHVH
ODVFLDWDFUHVFHUHDOO
DSHUWRSX´WRFFDUHLPHWULGLDOWH]]D3HUODSURVVLPD
VWDJLRQHWLFRQVLJOLDPRGLIDUHXQSHQVLHULQRVXOO
RXWGRRU
Ciao a tutti, con immenso piacere e grande soddisfazione, vi scriviamo per la
seconda volta, allegando le foto delle più grasse cime delle vostre Big-Foot cresciute
RXWGRRUȴQRDLSULPLGLRWWREUHULVFRQWUDWRSUREOHPLQLWHFQLFLDUDJJUXSSDUHSL»FLPH
DVVLHPH%DFLUHVLQRVLHDEEUDFFLDSSLFFLFRVLDOORVWD΍HDWXWWLJOLDPLFLGL6RIW6HFUHWV
Anonimo
6SHURFLVFXVHUDLPDODYLVLRQHGHOODVLJQRULQDFLKDGHFLVDPHQWHGLVWUDWWRGDOJLXGL]LR
sulla tua pianta!
8
SHOP REVIEW
ROYAL QUEEN SEEDS
APRE UN NUOVO BRAND
STORE A BARCELLONA
Da agosto 2016 Royal Queen Seeds ha aggiunto
un nuovo brand store ai negozi già esistenti ad
Amsterdam, e stavolta è stata scelta la città
movimentata di Barcellona. In questo luogo, in
Carrer de Pelai, nel cuore della città, il negozio
di semi e head shop Royal Queen Seeds arredato con buon gusto ha aperto i battenti quest’estate per la prima volta e ha avuto successo!
Borja, il manager del negozio, che
prima lavorava per Royal Queen
Seeds ad Amsterdam, ha piena
fiducia che la formula di successo
di Royal Queen Seeds - semi femminizzati di cannabis di alta qualità
a un prezzo competitivo - sarà
accolta bene anche a Barcellona.
“Siamo in una zona molto centrale
di Barcellona”, afferma il manager altissimo e pieno di tatuaggi,
“Carrer de Pelai si trova fra Plaça
de Universitat e Plaça de Catalunya
che è famosa a livello mondiale.
Per questo oltre a numerosi turisti attiriamo anche molti studenti
e abitanti ai quali non forniamo
solo semi ma anche altri prodotti,
così, oltre a essere un negozio di
semi, siamo anche un head shop
con articoli quali svariate cartine,
accendini, bong, pipe, grinder, prodotti a base di CBD e vaporizzatori.
Inoltre siamo specializzati in contenitori e scatole, così vendiamo,
per esempio, i prodotti di Abscent,
borse inodori, nécessaire, e perfino zaini e portafogli. Speriamo,
infatti, di diventare presto l’head
shop numero uno di Barcellona.
Naturalmente i semi di Royal
Queen Seeds sono l’attrazione
principale, ma vendiamo anche
altre marche. A questo proposito la qualità e il prezzo rimangono le priorità. Non trattiamo
etichette sconosciute ma le marche che hanno già dimostrato il
loro valore, quali Dinafem, Dutch
Passion, Humboldt Genetics, Dr.
Underground, Devil’s Harvest e
Ripper Seeds. Una combinazione
interessante di genetica olandese
e spagnola a prezzi competitivi. In
ogni caso potreste definirci una
specie di ibrido: un negozio spagnolo con radici olandesi”.
Boy Ramsahai, fondatore e
proprietario di Royal Queen
Seeds, è molto soddisfatto del suo nuovo acquisto a
Barcellona. “Aprire un negozio
di semi a Barcellona è stato
per anni il mio sogno”, dice l’imprenditore sempre ben incappucciato. “Ad Amsterdam con
due negozi ci troviamo nelle
posizioni migliori possibili nel
centro della città. Questi negozi, infatti, vanno a gonfie vele.
Dato che Royal Queen Seeds
dal 2015 è ufficialmente un’azienda spagnola, un negozio a
Barcellona non poteva proprio
mancare. Sono convinto che
la nostra formula, vale a dire
semi di qualità a prezzi competitivi, sarà accolta bene anche
qui. Non tutti vogliono comprare i
semi su Internet perché si può essere rintracciati. Per questo motivo un
negozio fisico è un must”.
La vistosa progettazione verde dei
suoi negozi di semi non è qualcosa
che si è creata così, senza un motivo
preciso. Ramsahai spiega: “Collaboro
già da anni con Maurice Mentjens,
un noto progettista e designer olandese. Quest’anno abbiamo vinto
anche un premio molto importante,
l’Herengrachracht Industrie Prijs, per
il suo progetto relativo al mio smart
shop a Eindhoven. Ci sono stati oltre
200 invii di progetti da parte dei designer più rinomati dei Paesi Bassi,
così quando abbiamo sentito che
eravamo stati noi a vincere il primo
premio, ho toccato davvero il cielo
con un dito! Maurice ha realizzato
il progetto di questo brand store a
Barcellona, e tutti i brand store di
Royal Queen Seeds adesso hanno lo
stesso prestigio e la medesima progettazione, in modo tale che il cliente
si sente a proprio agio e la marca è
riconoscibile in fretta”.
Royal Queen Seeds brand store
a Barcellona:
Carrer de Pelai 3
08001, Barcellona
Tel. +34 937823494.
Orari di apertura: da lunedì a
sabato, dalle ore 09:00 alle 21:00.
Sito Internet:
www.royalqueenseeds.com
Royal Queen Seeds brand store
ad Amsterdam:
Damstraat 46,
1012 JM, Amsterdam
Haarlemmerstraat 66 B,
1013 ET, Amsterdam
Aperto 7 giorni la settimana,
dalle ore 10 alle 22.
10
INTERVIEW
stenza, o lei visita comunque previamente i pazienti che puoi seguirà
in remoto?
Il cambiamento delle modalità di
comunicazione si riflette perfettamente su un nuovo tipo di rapporto
medico-paziente, nel quale si cerca un
nuovo tipo di vicinanza, che oltretutto,
aiuta il paziente nell'esprimere senza
inibizione tutte le proprie problematiche. Inoltre l'utilizzo di strumenti di messaggistica istantanea come
:KDWVDSS )DFHERRN HWF HWF IDQQR
sentire il paziente sempre e comunque in contatto con il proprio medico.
A quanti pazienti attualmente prescrive cannabis per motivi medici?
Per quali patologie?
Un medico curioso
e la cannabis 2.0
“La cannabis è un farmaco che pone prima di tutto noi stessi dinanzi
ad interrogativi circa il ruolo sociale di un medico. E pone un medico
nella condizione di ripartire dalle fondamenta della Medicina, dal
giuramento di Ippocrate per riconsiderare il rapporto con i pazienti.”
Ed è proprio per questa premessa che
il Dott. Privitera mi stupisce quando
ad Altedo, convocato dall’associazione
Ȋ:HHG\RXDQGPHȋORVFRUVRQRYHPbre, presenta un programma di teleassistenza per malati che si curano con la
cannabis. Le sue parole mi convincono
quindi ad approfondire un’esperienza
che nel nostro paese, e forse non solo,
rappresenta certamente un’imprevista
novità.
Il Progetto MediCOmm nasce dalla
consapevolezza, appresa sul campo,
della realtà socio -economica e sanitaria in Sicilia e dall'approfondimento
delle dinamiche sanitarie e culturali
globali. Il progetto nasce dopo le
mie dimissioni dall'Ospedale di Licata
$* DYYHQXWH QHO JHQQDLR GHO Le finalità del progetto sono quelle di
strutturare una nuova offerta sanitaria, attraverso l'uso della tecnologia,
per poter raggiungere, con un sistema di alta qualità e basso costo, il
maggior numero di utenti. Il Progetto
MediCOmm è anche un progetto di
ricerca, l'obiettivo è quello di aumentare le nostre conoscenze sui fitocannabinoidi, le terapie naturali complementari e l'integrazione terapeutica con lo
stile di vita. Il Database utilizzato da
MediCOmm infatti, permette l’acquisizione puntuale di un elevato numero
di dati della quotidianità clinica, da
correlare in diversi tipi di analisi al protocollo terapeutico integrato assegnato al paziente. Il progetto ha l’obiettivo
di acquisire ed elaborare un elevato
numero di dati secondo un protocollo
di ricerca patient - based, basato cioè
sulle evidenze raccolte sul paziente
nella quotidianità della patologia.
SSIT: Dott. Privitera può spiegare in
che consiste il progetto Medicomm,
come e quando nasce e con quali
finalità?
È davvero possibile costituire una
relazione medico-paziente di qualità senza una previa visita di persona, prima di cominciare la teleassi-
di Carlos Rafael Esposito
Erano anni, devo ammettere, che
aspettavo di ascoltare questo tipo di
riflessioni fatte da un medico.
Anni perché, da quando mi occupo di
cannabis in medicina, è sempre stato
arduo incontrare un tecnico della salute con un approccio non esclusivamente riconducibile alla formazione accademica, ma al contrario, con un attitudine
innanzitutto umile ed empatica nei
confronti di chi vive quotidianamente
le grandi contraddizioni della medicina
contemporanea. Una maniera di curare che si focalizza sulla parte dimenticando la totalità dell’organismo, una
cieca e positivistica fiducia nel farmaco
come rimedio a tutti i malesseri, un
rimedio che al sintomo x contrappone
una molecola y ed il suo effetto che si
vorrebbe mirato e che purtroppo molte
volte mirato non è. Farmaci che creano
PDODWWLHIDUPDFLLDWURJHQLHFKHVRQR
strutturali all’offerta del nostro Sistema
sanitario nazionale.
Le storie di pazienti che sono arrivati alla cannabis dopo aver subito il
calvario degli effetti collaterali sono
per chi scrive un ritornello doloroso e
mai uguale, un resistere alla cura ed
ai suoi effetti nocivi, un ritrarsi verso
strade alternative quando quelle che
si sono percorse hanno lasciato segni
devastanti. Nella colpevole indifferenza della classe medica.
Nell’ottusità di chi dopo aver finito gli
studi da tutto per scontato e non si
mette più in gioco.
Nel corso del 2016 ho trattato circa
200 pazienti con diverse patologie.
Io prescrivo estratti a base di fitocannabinoidi in relazione alle patologie contemplate dalla legge italiana e
dalla letteratura scientifica mondiale.
Dalla sclerosi multipla, al supporto
del paziente oncologico, le malattie
autoimmuni e reumatiche, malattie
infiammatorie intestinali, glaucoma,
epilessia, autismo, etc...
Come può un paziente far parte del
suo progetto? Che passi deve compiere o che requisiti deve possedere per ricevere una prescrizione di
cannabis?
I pazienti potranno accedere al portale
QHOODYHUVLRQHEDVHVDU¢DWWLYRSULPD
GL QDWDOH ZZZSURJHWWRPHGLFRPP
com) e accedere Alla doppia possibilità
di far parte dello studio clinico nazionale e di ricevere il servizio medico farmaceutico. Il paziente invia tramite
mail la propria documentazione clinica
e di identità e riceve il consenso informato. Se preferisce può anche decidere di affidare a MediCOmm la fase di
approvvigionamento del farmaco, che,
in tal caso, avviene tramite la farmacia
S. Carlo del Dott. Mantovani, previo
invio di liberatoria firmata. Il costo
del servizio è di €70,00/anno, che dà
diritto alla prima valutazione e presa
in carico e ricettazione. I successivi
controlli e rinnovi prescrittivi avranno
un costo di €15,00 cadauno. Il servizio
di educazione alimentare ha sempre il
costo di € 15,00 per consulenza.
Lei segue pazienti da tutta Italia,
secondo la sua esperienza vi sono
regioni dove avere una prescrizione
di cannabis è più difficile che altre?
Guardi, chi mi contatta è spinto dalla
necessità o ha già una certa apertura mentale. Se dobbiamo analizzare
ciò che apprendo dai pazienti circa
la concezione dei propri medici sui
cannabinoidi tutto il mondo è paese.
Ho pazienti del nord Italia ai quali
11
il medico ha consigliato di prendere
la cannabis dal mercato nero perché
non poteva essere prescritta [NDR. La
cannabis terapeutica è riconosciuta e
prescrivibile dal 2007] e colleghi siculi
che spengono il cellulare se si parla
di cannabis. Posso aggiungere che il
progetto MediCOmm ha come scopo
economico l'influenzamento del mercato dei fitocannabinoidi, al fine di
poter garantire a quanti più pazienti
la possibilità di acquistare il farmaco. I primi risultati ottenuti, hanno
visto MediCOmm protagonista attivo
nell'influenzare il prezzo delle infiorescenze a livello nazionale, passando
da 40 €/g a 16 €/g da Gennaio a
6HWWHPEUHGHO
zionale abbiamo già infranto questo
comandamento perché bisogna considerare che consigliamo farmaci che
hanno dosi letali molto basse. Io credo
che anziché fare soldi sulla malattia
dovremmo farli sulla salute, il medico
dovrebbe spiegare ai pazienti come
non ammalarsi piuttosto che come
curarsi una volta ammalati. Se poi, dati
ISTAT scopriamo che nel nostro paese
fra il 14% e il 25% degli italiani non si
cura per motivi economici credo sia
importantissimo porci delle domande.
E la cannabis e quello che rappresenta
per la medicina ci aiutano a farlo.
I collaboratori del progetto sono i dott.
ri Paolo e Matteo Mantovani della farmacia S. Carlo di Ferrara e il dott.
*LXVHSSH1LFRVLDHGXFDWRUHDOLPHQWDre). Siamo già in fase di valutazione di
un incremento del personale medico,
che verrà effettuato tramite lo stanziamento di borse di studio per assistenti
in formazione in varie branche specialistiche come la reumatologia, la pneumologia, la neurologia, l’oncologia, la
chirurgia e la pediatria.
Perché lei crede che prescrivere
cannabis aiuti i medici a rivalutare
il proprio rapporto con i pazienti?
Potrebbe descrivere fra i differenti
prodotti che prescrive ( Bedrocan,
Bediol,
Bedrobinol,
Bedica,
Bedrolite) per quali patologie sono
rispettivamente più indicati e a suo
parere per quale motivo?
Fra i pazienti che segue ve ne sono
alcuni che coltivano la propria
medicina? In caso positivo lei crede
che sia ammissibile dal punto di
vista medico questa maniera di
accedere al farmaco? Crede cioé
che sia giusto che i pazienti abbiano
il diritto di ovviare personalmente
alla produzione del farmaco?
Io credo che noi medici veniamo
confusi durante l’istruzione, veniamo
istruiti in maniera fuorviante: ci spiegano che dobbiamo salvare la vita
alle persone e se non ci riusciamo al
giorno d’oggi i processi sono sempre
dietro l’angolo. A mio parere invece
i medici come i loro pazienti dovreb-
I diversi farmaci vengono scelti in base
alle necessità cliniche dei pazienti ed in
relazione ai profili farmacologici delle
diverse infiorescenze. Personalmente
utilizzo sempre dosaggi quanto più
HOHYDWLSRVVLELOHGL&%'HVWUDWWRSULQcipalmente dal Bedrolite), associando
HVWUDWWLDEDVHGL%HGURFDQ7+&
Diversi pazienti che seguo producono
da sè le infiorescenze e a volte anche
gli estratti. Il mio pensiero a riguardo è
che finchè il Diritto alla Cura non verrà
riconosciuto e soddisfatto dal sistema
pubblico e finchè il prezzo del farmaco
sarà così alto, non vedo alternative per
chi sta male.
cui l'ignoranza che ancora attualmente
regna in buona parte del campo medico è da attribuire quasi esclusivamente al perpetrarsi della cultura proibizionista tra i banchi universitari.
Quindi mi conferma che per prescrivere cannabis non serva nessuno specialista, ma che qualsiasi
medico può prescriverla secondo
sua scienza e coscienza?
Qualsiasi medico abilitato può prescrivere cannabinoidi.
Queste sono le parole di Carlo Privitera,
il medico che ha creduto nelle potenzialità mediche della canapa tanto da
dar vita con i suoi collaboratori al
primo portale per la gestione della
terapia con cannabinoidi. La premessa di questo progetto, come emerge
chiaramente dalla sue parole, è che
l’attuale sistema sanitario nazionale si
regge su numerose contraddizioni e
che, a causa di queste, spesso tende a
proteggere gli interessi dei produttori
di medicine piuttosto che i pazienti che
le devono assumere. La logica della
medicina contemporanea ha snaturato il rapporto dell’uomo col proprio
IL DOTT. PRIVITERA PORTA AVANTI UN PROGRAMMA DI TELEˎ
ASSISTENZA PER MALATI CHE SI CURANO CON LA CANNABIS
bero accettare che la morte è nient’altro che la conseguenza della vita e
vedendola sotto quest’ottica non ci
sarebbe nemmeno spazio per un fallimento terapeutico. Il medico non deve
dare la vita eterna ai suoi pazienti
ma deve restituire loro dignità anche
perché io posso sbagliarmi se curo
una malattia, ma non se curo una
persona. Il primo giorno di università ci
insegnano: “ Primum non nocere” per
prima cosa non nuocere, ma se noi
prescriviamo qualsiasi farmaco tradi-
per agire sulle componenti muscolari
e sul dolore. Il Bedica, essendo una
varietà di tipo indica, dà una mano per
la miorisoluzione e aiuta il riposo notturno. Il Bediol è un prodotto bilanciato che utilizzo di solito per la terapia di
mantenimento. Utilizzo inoltre estratti
personalizzati, partendo dalle infiorescenze e aggiungendo CBD puro per
ottenere rapporti diversi tra i principali
SULQFLSLDWWLYL7+&H&%'
Porta avanti il progetto con altri
medici specialisti?
Ho sentito che in Sicilia alcuni medici di base domandino la prescrizione di cannabis di uno specialista
prima di prescrivere questo rimedio? Lei ne sa qualcosa?
Ripeto, tutto il mondo è paese. Capita
di tutto in tutta Italia. Vengo a conoscenza di storie talvolta assurde e talvolta vergognose. Il sistema universitario non ci ha formato per curare le
persone, ma per curare le malattie, per
FLASH PRODOTTI
Dutch Passion annuncia i nuovi
contenitori semi in metallo
Dutch Passion offre ora i propri semi in contenitori metallici. Le confezioni precedenti,
ricoperte internamente da carta, vengono ora sostituite dai nuovi e resistenti barattoli metallici, che garantiscono una maggiore protezione dei semi. I nuovi contenitori
hanno una finestrella in plastica trasparente da cui è possibile vedere la confezione
dei semi a prova di umidità. Questi contenitori hanno una stampa in 4 colori all’interno e all’esterno, sono più resistenti delle precedenti confezioni in carta e molto più
accattivanti.
La linea di produzione Dutch Passion ha smesso di fornire semi nelle confezioni in
carta vecchio stile e li offrirà solo nei nuovi contenitori.
www.dutch-passion.com
corpo, allontanandolo da se stesso,
e quello del paziente con il proprio
medico, il primo passivo e speranzoso
di una soluzione che gli spetta di diritto ed il secondo sul piedistallo della
scienza che spesso si arroga il dovere
di curare aldilà del buonsenso.
Scommettere su MediCOmm allora
significa mettere la nostra speranza
affinché una sanità più etica e a misura
d’uomo posso tornare in vigore nelle
pratiche mediche del secondo millennio. Il futuro è nelle nostre idee.
DELAHAZE ®
High Times Cannabis Cup Amsterdam 2008 (Sativa)
Cannabis Champions Cup Spain 2009
Treating Yourself Medical Cannabis Cup Canada 2011
Copa Del Rey Bogota Colombia (Outdoor)
70% Sativa
63 giorni
17-21%
45º N inizio Nov.
45º S inizio Mag.
Mango, Citrico
Gusto Haze
Sballo mentale
Chiaro e attivo
150 cm
500 g/m2
300 cm
1000 g/pianta
Tramite un incrocio accurato, abbiamo prodotto una pianta Haze che è naturalmente robusta e antimuffa. La sua
HVWUHPDSRWHQ]DEXRQDTXDOLW¢HXQUDFFROWRGLJUDQGHSRWHQ]LDOHKDDYXWRXQIDQWDVWLFRIHHGEDFNbJL¢GDTXDQGR
l’abbiamo rilasciata. Questa genetica continua ad essere popolare, in particolare per i coltivatori commerciali.
ACID®
ATOMICAL HAZE®
DURGA MATA®
DUTCH DRAGON®
3 €26,-
3 €38,-
3 €20,-
5 €40,-
5 €60,-
5 €30,-
5 €35,-
10 €75,-
10 €110,-
10 €55,-
10 €65,-
16-20%
60% Indica
65 giorni
50º N ͤQH2WW
50º S ͤQH$SULOH
Pompelmo
Diesel
Potente
Travolgente
80% Sativa
110 cm
400 g/m2
200 cm
700 g/pianta
50º N ͤQH2WW
63-70 giorni
50º S ͤQH$SULOH
PARADISE-SEEDS.COM
DUTCH KUSH®
18-22%
Dolce, Hazy
Pungente
Superiore
Acido
150 cm
450 g/m2
300 cm
800 g/pianta
3 €23,-
18-22%
90% Indica
56 giorni
55º N inizio Ott.
55º S inizio Aprile
Profumo
Rilassamento
corporeo
75% Sativa
100 cm
425 g/m2
150 cm
600 g/pianta
50º N metà Ott.
63-70 giorni
50º S metà Aprile
ICE CREAM®
JACKY WHITE®
3 €32,-
3 €32,-
5 €50,-
5 €50,-
5 €50,-
10 €75,-
10 €90,-
10 €90,-
10 €90,-
18-22%
50º N inizio Ott.
50º S inizio Aprile
Fruttato
Dolce skunk
Potente
Sballo intenso
60% Indica
120 cm
500 g/m2
250 cm
1000 g/pianta
55-60 giorni
OPIUM®
18-22%
50º N inizio Ott.
50º S inizio Aprile
Vaniglia
Skunk
Da trip, Corpo
e mente
75% Sativa
110 cm
500 g/m2
200 cm
700 g/pianta
60 giorni
ORIGINAL CHEESE®
18-22%
50º N metà Ott.
50º S metà Aprile
Pompelmo
125 cm
500 g/m2
Soft e cerebrale
Piacevole
60% Sativa
250 cm
750 g/pianta
60-65 giorni
WAPPA®
3 €26,-
3 €20,-
5 €40,-
5 €30,-
5 €50,-
10 €75,-
10 €75,-
10 €55,-
10 €90,-
17-21%
50º N inizio Ott.
50º S inizio Aprile
Agrodolce
Visuale
Cerebrale
50% / 50%
110 cm
450 g/m2
200 cm
1000 g/pianta
56 giorni
16-20%
50º N metà Ott.
50º S metà Aprile
AUTO ACID®
AUTO WAPPA®
AUTO ACID
3
AUTO
WAPPA
5
Cheese
Skunk
Fisico forte
Cerebrale
60% Indica
110 cm
450 g/m2
175 cm
700 g/pianta
55-60 giorni
18-22%
50º N inizio Ott.
50º S inizio Aprile
Cerebrale
Da trip
200 cm
750 g/pianta
WHITE BERRY®
5 €40,-
56-60 giorni
Dolce
Fruttato
120 cm
500 g/m2
3 €32,-
3 €26,-
50% / 50%
Luminoso
Rilassante
300 cm
1000 g/pianta
NEBULA®
5 €40,-
60 giorni
Fruttato
Dolce
130 cm
500 g/m2
PREMIUM STRAIN COLLECTION
3 €26,-
80% Indica
17-21%
3 €32,-
16-20%
50º N inizio Ott.
50º S inizio Aprile
Frutta intensa
Fragola
Felice
Energetico
75% Indica
110 cm
550 g/m2
200 cm
700 g/pianta
50 giorni
3
AUTOMARIA
II
16-20%
50º N inizio Ott.
50º S inizio Aprile
Mirtillo e
Pino
Felice
Lucido
100 cm
425 g/m2
175 cm
450 g/pianta
Speziato
Dolce
Di lunga durata
Sballo intenso
110 cm
400 g/m2
125 cm
100 g/pianta
PANDORA
10
3
5
10
50% Sativa +
10% Ruderalis
14-18%
75 giorni dalla 60º N 80 giorni dalla
germinazione 60º S germinazione
Acido
Innalzante
50% Indica +
10% Ruderalis
120 cm
400 g/m2
140 cm
75 g/pianta
63 giorni dalla 60º N 70 giorni dalla
germinazione 60º S germinazione
14-18%
Dolce
Fruttato
Sorprendentemente forte
60% Sativa +
10% Ruderalis
90 cm
400 g/m2
110 cm
75 g/pianta
60 giorni dalla 60º N 70 giorni dalla
germinazione 60º S germinazione
14-18%
Floreale
Fruttato
Energizzante
Euforico
70% Indica +
10% Ruderalis
110 cm
400 g/m2
125 cm
75 g/pianta
65 giorni dalla 60º N 75 giorni dalla
germinazione 60º S germinazione
15-19%
14
INTERVIEW
Un consulente esperto di cannabis a Barcellona
Un esempio di fiori che saranno testati completamente
e avranno un’analisi a corredo.
Prima della lunga corsa giornaliera, Russ si prepara godendosi della Yuzu.
Sativa molto popolare, è considerata una delle migliori in circolazione. Provate
questa varietà la prossima volta che andate a Barcellona.
Essendo un americano che vive in Europa, il cui lavoro è quello di testare la cannabis a Barcellona, Soft Secrets ha deciso d’intervistare Russ Hudson sul suo ruolo come consulente esperto di cannabis, chiedendogli della sua esperienza nel panorama
dei circoli e alcuni chiarimenti sulla legislazione a Barcellona. Coinvolto nel settore della cannabis fin da giovane, abbiamo chiesto a Russ cosa ne pensasse del panorama della cannabis attuale e su quello che è un modo corretto di coltivare la cannabis.
Di Stoney Tark
SSIT: Come hai cominciato
a lavorare come consulente
esperto di Marijuana?
Le informazioni ottenute
testando la varietà come
vengono utilizzate?
Ho sempre lavorato con la cannabis, in forme
diverse, da quando avevo 12 anni. Ero un
ragazzino di strada, che vendeva piccole quantità
per avere abbastanza soldi per mangiare e
trovare un posto caldo dove passare l’inverno
a Portland, in Maine. Negli anni, gli affari sono
aumentati, ho quindi iniziato a coltivarla ed è
cominciata la mia scalata nel mercato nero finché
non sono diventato un intermediario e non ho più
venduto direttamente. Con il passare del tempo
mi sono trovato a gestire grosse transazioni. Ho
spostato grosse quantità di cannabis nel nordest
per anni e poi, per un certo periodo di tempo, ho
trasportato cannabis dal Messico al New England,
su un camion da me costruito per questo scopo.
Oltre a questo lavoro, ne facevo di regolari e con
il passare degli anni, mi sono orientato sempre
più verso la scrittura. Nel 2007 ero scrittore e
redattore freelance a tempo pieno. I clienti hanno
cominciato a chiedermi di scrivere sulla cannabis
ed è così che è avvenuto il mio debutto legale
nell’ambito della cannabis.
Le varietà di cannabis si testano con 2 obiettivi generali:
redigere una recensione completa per il mio sito o per
i siti dei miei clienti e valutare le varietà per i clienti
prima dell’acquisto, post-coltivazione, post-trattamento
o valutare le varietà dei concorrenti, ma anche per altro.
Spesso i clienti mi chiamano per valutare varietà in
fase di sviluppo o che sono state stabilizzate di recente
o che stanno per essere stabilizzate.
Molti circoli hanno una struttura e
un’atmosfera più moderne e vengono anche utilizzati come location
eventi per attirare interesse.
Russ cerca molte informazioni sulla
varietà che sottopone a test. Significa
che deve raccogliere informazioni sulla
genetica dal seme al raccolto.
Quando testi una varietà di
Marijuana, che tipo di test e
di procedimenti effettui?
Il test inizia sempre con un esame della provenienza
della varietà: devo sapere il più possibile sulla
genetica e sulla storia della varietà. Questo
normalmente mi porta a intervistare sviluppatori,
coltivatori o altre persone responsabili della varietà
e/o della sua commercializzazione. Una volta che
conosco il background della cannabis, la prima cosa
che faccio è esaminarla da vicino al microscopio,
cercando una serie di contaminanti diversi. Se non
ne trovo, passo alla recensione. Analizzo in dettaglio
l’aspetto, la sensazione al tatto, l’odore, il gusto, la
potenza e la durata dell’effetto. Ogni recensione
richiede circa 5 grammi che fumo nel corso di una
settimana circa, prendendo appunti costantemente.
Dopo una settimana, uso gli appunti e altri dati per
scrivere una recensione completa, se l’articolo verrà
pubblicato sul mio sito o per un cliente. Questa è
la procedura per le recensioni. Per i clienti che mi
chiedono di valutare le varietà prima dell’acquisto,
post-raccolto e simili, la procedura generalmente
è la stessa, ma non richiede la settimana di test.
Come si è evoluto il panorama dei circoli a Barcellona
negli ultimi anni?
Il panorama dei circoli e dei club a Barcellona è più
o meno lo stesso dal 2012 circa. Nel 2014 la polizia
ha lanciato l’Operazione Sativa, che ha portato
alla chiusura forzata di 60 circoli in sole 24 ore. In
seguito si è insediata una nuova giunta a Barcellona.
La leader della giunta, Ada Colau, ha “esentato” i
circoli esistenti per 5 anni, a condizione che non
violassero le ordinanze comunali. L’amministrazione
ha inoltre stabilito alcuni requisiti che i circoli
devono rispettare, che secondo i nostri esperti
d’ingegneria, hanno fatto spazio a 40 circoli nuovi
a Barcellona. Da quel momento ne sono stati aperti
10 ufficialmente. Ciononostante, il funzionamento
dei circoli non è cambiato.
Molti circoli e club non
hanno la licenza. È vero? E
come funziona?
Non è mai stata necessaria una licenza per aprire un
circolo della cannabis. Tuttavia, nel 2014 la città ha
emesso licenze per “Circoli della cannabis” per circa 8
mesi. Ha poi smesso di emettere queste licenze e ha
messo una moratoria sulle nuove licenze per un anno,
prorogando poi il periodo per un altro anno dopo la
fine del primo. L’ultima moratoria è scaduta quest’anno,
quindi sono state emesse delle nuove licenze. I circoli
aperti prima che la licenza fosse disponibile hanno
delle licenze, ma non la licenza per i circoli della
cannabis. Alcuni sono registrati come bar e ristoranti,
altri come uffici e uno o due come organizzazioni
religiose. Finché non ci sarà una legislazione chiara in
merito, la prassi continuerà in questo modo, soprattutto
nei circoli che sono stati esentati.
Quali sono i migliori circoli
che andrebbero visitati se
si è Barcellona e perché?
Il lavoro con hashish, fiori e cera fa
parte dei compiti di un consulente
esperto di cannabis.
Se si visita Barcellona si dovrebbe andare in un
circolo adatto a seconda della persona. Ci sono
circoli orientati all’uso medico, altri specializzati
in estratti e concentrati e altri in fiori naturali, ecc.
Alcuni circoli sono molto frequentati, altri meno,
alcuni sono frequentati da giovani, altri solo da
gente del posto, alcuni sono per chi vuole fare
15
festa, altri per i professionisti, ecc. Naturalmente
anche la location è importante: se si alloggia
vicino alla Sagrada Familia, probabilmente è
meglio andare in un circolo della zona e non a
Raval. Questo è uno dei motivi per cui recensisco
circoli, in modo tale che le persone possano
scegliere il più adatto alle proprie esigenze.
Rispetto alla Marijuana
disponibile negli Stati Uniti,
quali sono le differenze a
tuo parere?
Gli Stati Uniti sono un Paese gigantesco. L’erba di un
zona è nettamente diversa da quella di un’altra, quindi
non si può fare un paragone adeguato. Dove abito, in
Maine, l’erba è buona, ma piuttosto amatoriale. A
3.000 miglia di distanza, in California, la marijuana è
considerata da molti la migliore al mondo. La gente
tende a dimenticare che gli Stati Uniti sono un
Paese enorme, con 50 Stati che hanno legislazioni
diverse. Alcuni Stati approvano la cannabis per uso
medico, altri applicano proibizionismo estremo, altri
approvano l’uso ricreativo e così via. Non c’è modo
di fare un paragone preciso. Negli Stati Uniti ci
sono posti dove la cannabis è coltivata in modo
professionale e altri dove viene coltivata in casa. Lo
stesso vale per la Spagna.
Di recente in Germania il CBD
è stato dichiarato farmaco
legale. Cosa pensi di quanto
sta accadendo per il CBD e
come pensi che si svilupperà
nei prossimi 5 anni?
Non sono ancora convinto dell’aspetto medico del
CBD. Ritengo ci sia bisogno di ulteriore ricerca, ma
secondo la mia esperienza non si può ingannare
la natura. Il THC è tanto importante quanto il
CBD e credo che il tempo lo confermerà. Tuttavia,
per ora, se chi ha paura del THC vede che i
farmaci a base di CBD funzionano, ben venga! Ho
comunque il sospetto che il vero effetto sia nei
farmaci a base dell’intera pianta. Se continuiamo
a concentrarci solo sul CBD, probabilmente i
governi a livello mondiale penseranno: “D’accordo,
il CBD è una sostanza medica legittima, ma deve
essere estratta ‘in modo medico’ dalla cannabis.
Di conseguenza, solo le società farmaceutiche,
l’USDA e pochi altri potranno produrre questo
tipo di farmaco in condizioni di sicurezza.
Hai un breve documentario
su VICE. Su quali altri media
stai lavorando?
Attualmente sto lavorando su un documentario
più lungo con Canal+ che sarà girato in Marocco,
dopo il lancio del documentario più recente sulla
cannabis, in cui il mio lavoro è apparso in 2 parti.
Verrà a breve pubblicato un articolo sul mio
lavoro sulla maggior rivista culturale russa e sono
in trattativa con altri media per produrre alcuni
programmi televisivi a cui possa partecipare.
Di tutte le varietà che hai
testato finora, qual è la tua
preferita e perché?
Al momento le mie 2 preferite di sempre
sono la Yuzu e la Zombie Kush. La Yuzu è una
sativa sviluppata da Club Choko di Barcellona
utilizzando genetica Chocolope. È la sativa con
il gusto migliore e l’effetto più potente che
abbia mai provato. Fra gli esperti a Barcellona,
viene considerata la migliore varietà della città.
La Zombie Kush è stata sviluppata da Ripper
Seeds a Sabadell, in Spagna, nella periferia
di Barcellona. La Zombie Kush è l’indica più
potente che abbia mai provato.
Molte persone che fanno uso
di Marijuana lo fanno per uso
medico. Anche per te è così
e quali sono i benefici della
Marijuana nel tuo caso?
Nello Stato del Maine sono un paziente medico
certificato che fa uso di marijuana per trattare i
sintomi del DPTS (Disturbo Post-Traumatico da
Stress). La uso anche non ufficialmente per curare
l’ansia. L’articolo autobiografico a cui ho fatto
Questi fiori saranno testati al
microscopio per verificare la presenza di contaminanti.
riferimento lo spiega in dettaglio e parla anche di
come faccio uso di marijuana per aiutarmi nella
mia attività di corsa: 16 km ogni due giorni. Per
quanto riguarda il DPTS, il sintomo principale è il
fatto che sono sempre molto vigile e ho problemi a
dormire di notte. La cannabis mi aiuta a rilassarmi,
lenendo il bisogno che sento di essere sempre
allerta e mi permette di dormire tranquillamente
tutta la notte.
Cosa suggerisci ai coltivatori
che vogliono diventare esperti
e imparare a testare le varietà
da loro coltivate nel modo più
professionale possibile?
Il mio consiglio migliore è quello di utilizzare
sempre un microscopio. Se non potete analizzare la
cannabis a livello microscopico, non state svolgendo
il vostro lavoro nel modo corretto. E considerato
che così tanti coltivatori usano scorciatoie varie, è
fondamentale per i consumatori finali. Sto proprio
lavorando a un progetto per fare avere microscopi
portatili, potenti e a prezzi convenienti alla maggior
parte delle persone che fanno uso di cannabis. Sono
convinto che questo contribuirà a ripulire il settore e
obbligherà i coltivatori a essere più responsabili e gli
utilizzatori a raccogliere più informazioni.
Per maggiori informazioni sul lavoro di Russ Hudson,
visitate il sito: http://marijuanagames.org/ e
troverete un articolo che descrive in dettaglio i 5
circoli più importanti della città al link che segue.
http://marijuanagames.org/
the-best-cannabis-club-in-barcelona-2016/
Buona fortuna nel vostro percorso per diventare
esperti usando le vostre cime ed estratti.
Ricordate: il dettaglio è tutto!
16
QUIZ
QUIZ SULLA
COLTIVAZIONE DI
SOFT
SECRETS
Di Stoney Tark
1) Un elevato stress spesso trasforma le
piante femminizzate in:
A) Piante maschio
B) Piante gialle
C) Ermafrodite
D) Piante basse
2) Come si chiama esattamente la tecnica in
cui un metro quadrato è pieno zeppo di
piante piccole?
A) Sea Of Green (SOG)
B) Trellising (graticolatura)
C) Mainlining (linea principale)
D) Screen Of Green (SCROG)
3) In quanti giorni dovrebbe uscire la prima
radice di un clone in condizioni adeguate?
A) 14 giorni
B) 3 giorni
C) 7 giorni
D) 21 giorni
4) Perché l’erba ricca di CBD non è ancora
molto diffusa nei coffee shop olandesi?
A) Costa troppo
B) Non ha un grande effetto
C) Serve la ricetta per usarla
D) Non è considerata erba
5) Quale di queste varietà Kush è una
landrace originale?
A) Special Kush
B) Hindu Kush
C) Dutch Kush
D) King Kush
6) I pilucchi bianco chiaro che compaiono
nella fase di prefioritura si chiamano:
A) Sinsemilla
B) Foglie vere
C) Stame
D) Pistilli
7) Come si chiamano le feci dei pipistrelli,
che potenziano notevolmente le piante?
A) Ayahuasca
B) Toledo
C) Guano
D) Mescalina
8) Il compost di tè organico areato è più
benefico di un’estrazione ad acqua fredda?
A) Sì, poiché ci sono miliardi di batteri benefici
che si formano all’interno dell’ossigeno
B) No, l’estrazione ad acqua fredda prevede più
batteri benefici
C) Hanno lo stesso contenuto di batteri benefici
D) L’acqua fredda funziona meglio
15) Perché la Top 44 prende questo nome?
A) Questa varietà di Skunk fiorisce in 44 giorni
esatti
B) Il selezionatore ha sviluppato questa varietà
il giorno del suo 44° compleanno
C) Contiene 44 caratteri genetici
D) 044 è il codice postale dei Paesi Bassi dove
viveva il selezionatore
9) La cIonazione ad aria è una tecnica che prevede:
A) L’utilizzo di una fontanella aeroponica per
formare le radici
B) L’applicazione di un ormone di radicazione
su una corteccia esposta, ricoprendo con un
dischetto Jiffy
C) L’immissione d’aria da insufflare nel propagatore
D) La clonazione ad aria non esiste
16) Perché è meglio coltivare in vasi di
feltro piuttosto che in vasi di plastica?
A) Le piante sono potate ad aria in modo
naturale attraverso il tessuto
B) Le piante sono più facili da travasare
C) È meglio per l’idrocoltura
D) Si accumulano meno sali attorno alla base
10) Quando si appende la Cannabis a essiccare,
a che punto bisogna terminare il processo e
conservare l’erba?
A) Dopo 30 giorni
B) Quando i gambi si spezzano se li si piega
C) Quando i gambi si piegano delicatamente
ma non si spezzano
D) Dopo un massimo di 7 giorni
11) Per quale tipo di carenza il colore della pianta diventerà blu scuro brillante e violaceo?
A) Rame
B) Boro
C) Calcio
D) Zinco
12) Cosa significa PPM quando si alimentano
le piante in idroponica?
A) Plants Peak Meter (misuratore del picco
delle piante)
B) Plants Per Metre (piante per metro)
C) Parts Per Million (parti per milione)
D) Push Plants Max (spingere le piante al
massimo)
13) Se una varietà CBD è in rapporto 1:1, a
quali delle seguenti soluzioni si riferisce?
A) 8,5 % THC / 8,5 % CBD
B) 0% THC / 11% CBD
C) 10% THC / 12% CBD
D) 3% THC / 6% CBD
14) La produzione di olio Rosin Tech quali dei
seguenti processi prevede?
A) L’utilizzo di butano e un forno per il vuoto
per epurarlo per 48 ore
B) L’utilizzo di calore e pressione per eliminare
l’olio da un fiore con carta da forno
C) L’utilizzo di ghiaccio e acqua e il filtraggio con
buste in pluriball
D) L’aggiunta di pressione per filtrare a secco,
per creare hashish simile a quello di qualità
marocchina
17) Quando i rami della pianta vengono
legati verso il basso affinché la stessa
diventi più cespugliosa, come si chiama
la rispettiva tecnica?
A) Tecnica ad alto stress
B) Potatura
C) Twist And Snap (torci e scatta)
D) Tecnica a basso stress
18) Quale dovrebbe essere il contenuto
d’acqua della Cannabis essiccata
correttamente, prima di essere messa
nei barattoli?
A) 50% e ancora umida al tatto
B) 30% e appiccicosa al tatto
C) 0% e secca fino all’osso
D) 100%, perché si asciugherà all’interno del
barattolo
19) Il fosforo nei nutrienti è benefico
soprattutto per:
A) Crescita
B) Produzione di fiori
C) Radici forti
D) Foglie verdi
20) Perché usare fogli di alluminio NON è
la stessa cosa che usare fogli di Mylar
nella stanza di coltura?
A) L’alluminio si surriscalda e questo incide
sulla temperatura
B) L’alluminio può lasciare brutti segni di
bruciatura quando lo si tocca
C) L’alluminio non riflette la luce come il Mylar
D) L’alluminio è tossico per le piante
È fatta! Controlla le risposte a pagina 78!
presenta:
Lampada LED da coltura SolarSystem 550
“La lampada LED più innovativa sul mercato per la tua grow room”.
-
assorbimento 400W – sostituisce lampada HPS da 600W
opzione alba/tramonto
spettro luminoso regolabile – rosso, blu e bianco
potenza regolabile dallo 0 al 100%
unità di controllo palmare programmabile
gratis un buono del valore di €75 per semi Dutch Passion
garanzia di 5 anni
made in California, USA.
Visita
isita il nostro sito per informazioni su prodotti, prezzi e tan
tanto altro; www.crazy-leds.com
E-mail: [email protected]
Tel: 0031 (0)85 401 82 98
For wholesale please contact: CrazyLED’s & More Head Office
telephone: +31 20 567 39 08 email: [email protected]
CrazyLED’s & More:
Hoogoorddreef 133
1101 BB Amsterdam
The Netherlands
18
BOOK REVIEW
CANNABIDIOLO:
UN COMPENDIO CANNABICO
Il Cannabidiolo, il componente non psicoattivo della canapa sta diventando sempre più popolare. Per alcuni è un mito esagerato. Per altri il
CBD costituisce un'alternativa per ora legale e priva di effetti collaterali alla medicina cannabica, esaltata anche dagli ultimi mohicani del
proibizionismo Usa come il dr. Kevin Sabet nella sua ostinata guerra
contro il THC. Per me è stato anche un sistema per scroccare le canne
di Enrico Fletzer
ai ragazzini, ma questa è un'altra storia.
Indubbiamente il secondo componente per importanza della cannabis è sempre più utilizzato in medicina e associato o meno al THC, costituisce indubbiamente una importante medicina. Anche per questo
va segnalato l'illuminante volume
Cannabidiol CBD - Ein cannabishaltiges Compendium
edito per ora solo in lingua tedesca
per i tipi del Nachschattenverlag.
del monopolio di Big Pharma che
pare assolutamente trasversale
alla legalità o meno della cannabis, gli studi sono molto promettenti anche rispetto alla lotta ai
e su possibili interazioni con altri
farmaci ma il bello viene dopo
perché il compendio offre in
maniera molto precisa informazioni sul fai da te per l'estrazione e l'isolamento del CBD. Una
questione molto importante vista
la possibile monopolizzazione di
un prodotto contenuto in gran
parte nella cannabis coltivata nei
campi. E proprio dai campi bisognerebbe ripartire perché grazie
al proibizionismo il CBD, una volta
molto diffuso nelle varietà originali di Afghanistan e Marocco
è successivamente quasi spari-
Di questa sostanza, che svolge una
importante funzione di modulazione degli effetti del THC assieme
al sistema terpenico, nel momento
della carbosillazione della cannabis
inalata o ingerita, si sta facendo
una grande pubblicità. Anche perché alcune ditte italiane la ricavano
a partire dalla canapa industriale. Vi
sono anche delle piante che vantano quantità prodigiose di CBD come
ODPLWLFD*DU\
V:HEEHLOPHUFDWRª
pieno di estratti puri o diluiti.
Ma il vero plus è la sezione gourmet
di questo fantastico libro a cura di
Kathrin Gebhardt cuoca e pasticciera vegetariana che sottolinea
come questo cannabinoide, “non
può esser iperdosato, e anche modiche quantità di CBD ricavato dalla
canapa industriale sotto forma di
burro o margarina cotto ma anche
gli estratti possono avere un effetto
notevole. Per ottenere un prodotto
con un possibilmente alto contenuto di CBD, bisogna procurarsi del
materiale di partenza che ne contenga una gran quantità. Ma anche
un mix di cannabis attiva e passiva é stata per molte ricette una
soluzione azzeccata”. Anche per le
sue caratteristiche di contrasto alle
overdose di THC ingerito o inalato,
alcuni coffe shop olandesi tengono
tra i loro generi di pronto soccorso
delle gocce di CBD in caso che i
clienti abbiano esagerato.
Tutto questo dovrebbe mettere il
CBD al riparo da ulteriori speculazioni ma purtroppo anche in questo
caso nuvole oscure si addensano
all'orizzonte. È il caso della Gran
%UHWDJQD GRYH VX SUHVVLRQL GL *:
Pharmaceuticals che commercializza il Sativex, l'estratto a base alcolica
di THC, ha prodotto testato e poi
brevettato l'Epidiol, utilizzato per l'
epilessia.
Uno dei motivi principali del successo della sostanza non sottoposta
al controllo, o meglio leggi divieto, delle Nazioni Unite, ricorda nel
libro il dottor Franjo Grotenhermen,
dell'Associazione Internazionale
Canapa come Medicina-IACM, é che
il suo utilizzo è quasi completamente privo di effetti collaterali. Anche
perché gli scienziati olandesi che
hanno fatto uno studio condotto
su 102 pazienti sugli effetti delle
varietà disponibili anche in Italia
con titolazioni differenti tra THC e
CBD hanno ipotizzato come il CBD
possa avere “un effetto modulatorio
sugli effetti ben conosciuti soggettivi
indesiderati del THC, come ansia e
depressione “.
L'utilizzo più comune, ora brevetWDWR LQ *UDQ %UHWDJQD GDOOD *:
Pharmaceuticals, è il contrasto alla
epilessia infantile. Epidiol ha spazzato via dal mercato tutte quelle
produzioni che a differenza della
compagnia farmaceutica non possono permettersi milioni di investimento. Al di la della tematica
elenca le varietà ricche di THC e
CBD presenti già sul mercato ed
ampiamente disponibili presso le
principali case sementiere specializzate in cannabis.
Credits: Nachschattenverlag
sintomi dei disturbi post traumatici e ai fenomeni infiammatori.
Il libro fornisce anche delle indicazioni su molte altre patologie
to dalle varietà in commercio.
Sostituisce psicofarmaci contro la
schizofrenia come l'Amilsulprid.
Markus Berger, l'etnobotanico curatore della pubblicazione
Nella parte gastronomica del libro
-la più ampia- sono forniti dati interessantissimi su tutte le preparazioni a partire da cannabis psicoattiva
o industriale ma anche consigli su
come disintossicarsi dallo zucchero
di cui secondo l'OMS non si dovrebbe superare la soglia dei 6 cucchiaini
al giorno e che bisognerebbe scalare
gradualmente per evitare crisi di astinenza fisica. La Stevia non va bene
invece per cucinare e anche nelle
bevande calde non è tanto apprezzata dai gourmet per il suo gusto
di liquirizia. Ma oltre le fantastiche
ricette con preparati con i diversi cannabinoidi la Gebhardt offre dei consigli preziosissimi per produrre ogni
genere di pillola, composta, dolce
e persino le supposte. Imbattibile,
imperdibile e imprescindibile pubblicazione presente sul mercato.
Peccato solo che sia in tedesco...
WE
CHOOSE
NATURE
www.biocanna.it
COLTIVA CON JORGE CERVANTES
21
PROPAGAZIONE SESSUALE
La propagazione sessuale è il processo mediante il quale le cellule sessuali
maschili e femminili (gameti) di progenitori diversi si uniscono nella pianta
femmina per formare ciò che maturerà e diventerà una nuova pianta,
geneticamente distinta. Questo processo si verifica quando il polline di un
progenitore maschio (staminato) si unisce a un ovulo nell’ovaio del fiore
femmina per creare un embrione. Questo embrione, una volta maturo e
ben sviluppato, diventerà un seme.
In natura, la cannabis viene impollinata tramite il vento. I fiori maschi
IDQQR FDGHUH LO SROOLQH GHLVFHQ]D
disperdendo milioni di granelli nel
vento. Il vento trasporta il polline
verso un incontro “fortuito” e questo
viene accolto dagli stigmi delle piante femmina.
L’impollinazione si verifica quando il
granello di polline maschile atterra
su uno stigma di una pianta femmina. L’attrazione evolutiva è sia
fisica che chimica. Il granello di polline, con l’umidità presente nello
stigma, germina. Arriva quindi la
parte migliore: il granello di polline
germina come un seme, mandando
la radice fittonata verso il basso, ma
anziché mandarla verso il terreno,
il granello di polline manda la “radice” verso il basso nello stigma in
direzione dell’ovaio. Una volta che
si è unito all’ovaio, il polline feconda l’ovulo. Questa unione crea un
embrione che cresce all’interno del
rivestimento del seme. Quando è
maturo, dopo 4-6 settimane, il seme
può essere piantato.
Primo piano di uno stigma femmina
che mostra l’assenza di ghiandole
di resina per tutta la lunghezza. La
chiara crescita della protuberanza
La fecondazione si verifica quando appare sotto forma di peluria sullo
il minuscolo granello di polline della stelo dello stigma. Lo stigma è la
pianta maschio si attacca allo stig- vagina della pianta. È ricoperto di
ma. In seguito sviluppa un tubicino fluido stigmatico che funge da colla
attraverso lo stilo e produce 2 game- quando vi atterra del polline. Il fluiti, 1 per fecondare l’ovulo e 1 per do è pieno zeppo di zuccheri per aliIHFRQGDUH OȇHQGRVSHUPD GRSSLD mentare il polline. Quando arrivano
fecondazione). I semi sono il risul- a questo punto, i granelli di polline
tato della propagazione sessuale e iniziano a far crescere un nuovo
contengono le caratteristiche gene- “tubicino del polline”, un lungo tuntiche di entrambi i progenitori. Una nel che si spinge attraverso il tesvolta fecondate con il polline delle suto dello stilo fino all’ovaio, dove
piante maschio, le piante femmina si fonde con gli ovuli per creare
investono il grosso della propria una nuova piantina. Gli ovuli devoenergia nella produzione di semi no attraversare varie fasi, come la
forti e resistenti.
meiosi, una suddivisione cellulare
attraverso la quale la cellula si diviLa vera e propria fecondazione si de in due identiche cellule figlie. I
verifica quando il minuscolo granel- cromosomi nel nucleo della cellula
lo di polline maschio si attacca allo si separano in 2 serie corrispondenstigma. I granello di polline angio- ti di cromosomi, ciascuna con un
VSHUPD JDPHWRILWR FKH FRQWLHQH L proprio nucleo. Immagine gentilJDPHWL VSHUPD YLHQH WUDVSRUWDWR mente concessa da Mel Frank.
verso lo stigma, dove germina e il
suo tubicino del polline cresce verso /ȇDFLGR GHVRVVLULERQXFOHLFR '1$ R
il basso lungo lo stilo verso l’ova- “materiale genetico”* viene raccolto
io. I suoi 2 gameti viaggiano verso in lunghi filamenti o cromosomi. Il
il basso attraversando tuba verso DNA si trova all’interno del nucleo
l’area dove è/sono conservato/i il/i di ogni cellula. Quando la cannabis
gametofito/i che contiene/conten- viene impollinata, ogni seme eredita
gono i gameti femminili nel carpello. 10 cromosomi diversi dal maschio e
Una volta che il nucleo si fonde con 10 cromosomi diversi dalla madre
i corpi polari per produrre i tessuti del seme, 20 cromosomi in tutto.
endospermici e l’altro si fonde con Ogni seme ha 2 copie di ciascul’ovulo per produrre l’embrione, si no dei 10 cromosomi o 1 genoma
verifica quella che viene quindi defi- completo ciascuno. Ci sono 2 copie
nita la doppia fecondazione.
di ogni gene nella pianta, 1 della
22
madre e 1 del padre. Ogni cellula
nella pianta ha una copia di questo
DNA unico. Il codice genetico di questo esemplare unico si trova in una
posizione specifica lungo il filamento cromosomico.
Ogni seme contiene dei geni da
entrambi i genitori. La progenie nata
da seme di solito ha caratteri lievemente diversi rispetto alle altre
piante nate dallo stesso lotto di semi.
Lo stesso vale per gli esseri umani: i
figli biologici sono diversi fra di loro
in molti aspetti e al contempo somigliano ai genitori. Nella cannabis,
questa variabilità è marcata, come
nelle mele. La riproduzione sessuale
è utilizzata per incrociare esemplari
diversi con una popolazione o famiglia di piante. Può essere utilizzata
anche per ibridare linee non imparentate e per la riproduzione endogamica della progenie. Questo fenomeno, chiamato “ricombinazione dei
caratteri”, dà anche ai selezionatori
la possibilità di recuperare esemplari
ricombinando i caratteri positivi di
entrambe le linee progenitrici.
ȏΖJHQLVRQRXQLW¢HUHGLWDULHFKHFRQ-
sistono in una sequenza di DNA che
si trova in una posizione precisa del
cromosoma e che determina uno
specifico carattere nella cannabis.
I pezzettini di DNA sono codici o
modelli per le proteine.*
La maggior parte del DNA è lo stesso. Ha a che vedere con i processi cellulari base, la fotosintesi, la
produzione di clorofilla, ecc. Alcuni
geni o la combinazione di determinati geni controllano variabili come
l’altezza, la forma delle foglie, la
fragranza e la resistenza alle malattie, ma non siamo certi di quale sia
esattamente il gene responsabile
di determinati caratteri, anche se il
genoma della cannabis è già stato
mappato. Questi caratteri sono
influenzati da famiglie multigeniche
XQ JUXSSR GL JHQL FKH VL ª HYROXWR
differenziandosi un po’ dagli altri,
pur partendo come copie dello stesso gene). Se si conoscessero i geni
per nome sarebbe più facile trovare piante con i caratteri desiderati,
ma non sono stati ancora isolati o
studiati a fondo i geni che individualmente controllano determinati
caratteri della cannabis.
ȏ/H SURWHLQH YHQJRQR SURGRWWH
nella sequenza del DNA. Come le
istruzioni contenute in una ricetta per fare una torta, il DNA e la
sequenza di proteine sono la ricetta o le istruzioni.
ȏ$YHUH 2 versioni della stessa proteina, da 2 geni diversi, è meglio che averne solo 1,
soprattutto se la proteina riveste
una funzione fondamentale nella
produzione dei cannabinoidi.
Questo effetto è chiamato overdominance. Succede per esempio se ci sono 2 proteine diverse
ed entrambe funzionano bene,
ma 1 funziona un po’ meglio in
condizioni di caldo e l’altra funziona bene in condizioni di freddo. Avere 2 versioni della stessa proteina offre alla pianta una
gamma più ampia di climi in cui
produrre in modo efficace.
I caratteri multigenici consentono una sorta di messa a punto per
ottenere le caratteristiche desiderate.
Per esempio, un gene che controlla
la dimensione delle foglie vi darebbe solo 2 possibili dimensioni: grande o piccola.
Molti geni che influenzano lo stesso carattere forniscono molte altre
varianti dimensionali per le foglie.
La mutazione genica della cannabis non è rara in natura.
Si tratta di geni anormali che sono
mutazioni di geni normali.
Quando un gene mutato si unisce a
un gene normale, non si verificano
effetti negativi, ma quando 2 geni
mutati si uniscono, il risultato è di
gran lunga diverso.
Per esempio, negli esseri umani e
negli animali, il numero di albini o di
nani è minimo.
Lo stesso vale per la cannabis.
Coltivare ampie popolazioni di cannabis o trattare la cannabis con
stress o sostanze chimiche porteranno a mutazioni.
Nel complesso, la maggior parte
delle piante di cannabis cresce normalmente e non si verifica alcuna
mutazione.
Molti geni diversi controllano i caratteri desiderabili che ci interessano.
I geni difettosi recessivi non hanno
alcuna funzione nei programmi di
selezione.
Geni recessivi deleteri: le piante
con la maggior probabilità di avere
la stessa mutazione pericolosa nella
discendenza immediata sono quelle
di cui si è fatta riproduzione endogamica.
Se sposate vostra sorella, i geni
endogamici avranno la meglio e provocheranno ogni sorta di problema
perché faranno la loro comparsa i
geni recessivi deleteri.
Questo è un brano tratto dal capitolo 25 “Breeding” della Cannabis Encyclopedia (596 pagine, oltre 2.000 immagini a colori, formato A4) di Jorge Cervantes, disponibile in inglese. L’edizione in spagnolo
sarà disponibile nell’autunno del 2017. Per maggiori informazioni, visitate il sito di Jorge www.marijuanagrowing.com.
LA CASA BIANCA
ARRESTATELI TUTTI!
DOBBIAMO AVERE IL
PUGNO DI FERRO CON
TUTTI QUESTI LIBERALI
CONVINTI CHE FUMANO
ERBA. NON ME NE
FREGA UN CAZZO DELLA
LEGALIZZAZIONE.
SIAMO QUASI
NELLA MERDA.
CI VUOLE
GANJAMAN.
SAI DON… DONALD, CHE
MILIONI DI DOLLARI DELLE
TASSE POSSONO ARRIVARE DALLA
LEGALIZZAZIONE DELL’ERBA?
POTRESTI COSTRUIRE UN MURO
ENORME!
DAVVERO?
CHI MI MANDA MI HA
DETTO CHE SEI UN BRAVO
RAGAZZO, CHE NE DICI
DEL 25%?
E’ FACILE
TRATTARE CON
IL DON. DAVVERO
UN BRAVO
RAGAZZO!
PRIMA
DEVASTALE
E POI
PRENDILE
PER LA
FIGA.
WWW.BOTANICAURBANA.COM
io Folli 6
Via Egid
Milano
4
13
20
1711419
-2
02
tel.
rate 32
Via Galla
ilano
20151 M
4931483
tel. 02-3
.COM
AURBANA
NIC
WWW.BOTA
24
BANCHE DI SEMI
Amnesia XXL autofiorente
Bubba Kush XXL
autofiorente
Cheese XXL autofiorente
Autofiorenti XXL:
obiettivo superato
Il coltivatore medio ha l’obiettivo primario di produrre per il
consumo personale, di riempire
il sacco e di avere molta marijuana di buona qualità da fumare.
Storicamente ci si lamenta di
due cose a proposito delle autofiorenti: la bassa qualità e la
bassa quantità. Dopo molti anni
di lavoro intenso, Dinafem ha
migliorato entrambi i fattori in
modo considerevole. J. Searcher
Le autofiorenti offrono molti vantaggi ai coltivatori. A settembre piove e
sia i ladri che la polizia sanno che è
il momento del raccolto. Se si racco-
glie ad agosto, si evitano le piogge,
la botrite e i furti. La coltivazione di
autofiorenti è l’opzione più sicura
nei climi come quelli dell’Europa
settentrionale o del Canada. È anche
un sistema semplice per chi coltiva
varietà auto indoor, perché bisogna
mantenere un solo fotoperiodo.
Negli ultimi anni, Dinafem si è con-
Haze XXL autofiorente
centrata molto sulla produzione.
L’obiettivo dei test è stato quello
di dimostrare che le autofiorenti
;;/EHQFROWLYDWHSRUWDQRDUDFFROWL
davvero fuori dal comune, pertanto
sono una possibilità molto valida
per il consumo personale.
Condizioni tecniche
La coltura è stata avviata con semi
convenzionali di Dinafem, facendo
germinare confezioni da 10 semi
scelti a caso, di cui sono stati tenuti
i 4 esemplari migliori di ogni varietà. Il sistema si articola in 3 stanze. Queste stanze sono semplici,
come quelle di qualsiasi coltivato-
25
hanno lunga esperienza nella coltivazione. Quando mettono all’opera
le proprie conoscenze, con molti
mezzi, i parametri sotto controllo
e un laboratorio a disposizione, il
risultato non può che essere l’eccellenza, come è risultato evidente in
questa coltura di prova.
Secondo Dr Kush: “Vogliamo parlare di questo, perché siamo molto
contenti del risultato: dopo 20 generazioni di miglioramento in 8 anni
e nonostante tutti gli inconvenienti
derivanti dal fatto che ci troviamo in
un mercato underground non ancora regolarizzato. Ci sono pochissime
banche che hanno portato avanti
un lavoro di miglioramento genetico delle autofiorenti, in realtà si
contano sulle dita di una mano, a dir
tanto. Noi sappiamo che abbiamo
svolto questo lavoro e per questo
vogliamo rivendicarne la paternità. Crediamo che non ci sia nessuno che ha lavorato quanto noi nel
miglioramento delle autofiorenti.
Abbiamo fatto germinare decine di
migliaia di semi, con grandi selezioni
fatte con meticolosità. Abbiamo persino un nostro laboratorio”.
Moby Dick XXL
autofiorente
re auto meticoloso. In ogni stanza
sono state messe 4 fonti luminose
da 400 watt, disposte in file di due.
Sotto a ogni fonte c’è un vassoio da 240 x 120. L’aerazione viene
effettuata mediante un dispositivo
da 1.200 metri cubici con filtro al
carbone che estrae aria, mentre l’altro della stessa capacità la introduce. All’estremità di ogni fila, subito
sotto le fonti luminose, ci sono dei
ventilatori orizzontali, che formano
una corrente di aria orizzontale che
mantiene il calore nella parte superiore della stanza.
Sono stati usati vasi con terra Bio
Terra Plus de Canna. Anche i fertilizzanti sono di Bio Canna, con
irrigazione mediante inondazione e
PH ed EC sono stati tenuti sono controllo. Per ogni vassoio è stato usato
un serbatoio, per ridurre le possibilità che il guasto di una lampadina potesse ripercuotersi sull’intera
coltivazione. Ogni tre giorni l’acqua
con nutrienti viene cambiata. Ogni
settimana viene cambiato il contenuto del serbatoio, aumentando
la EC durante la fioritura, fino ad
arrivare a un picco massimo di 1.8.
Durante la fioritura è stato utilizzato
Bio Flores, tranne in un’irrigazione
fatta 40 giorni dopo l’inizio della
fioritura, in cui è stato utilizzato solo
Canna PK 13/14, per dare un apporto extra proprio quando le piante ne
avevano maggior bisogno. Secondo
questa filosofia bio, la prevenzione
White Widow XXL
autofiorente
dei parassiti è stata effettuato utilizzando insetti predatori, in particolare Amblyseius Swirskii e Orius
Laevigatus.
Pressione selettiva e parametri
adeguati
Il progetto è stato portato avanti da un gruppo molto unito, che
prende le decisioni più importanti
in gruppo e i quattro responsabili
Molte volte chiedono a Dinafem
quale sia stato il trucco per ottenere
autofiorenti di qualità così elevata,
come dice Dr Kush: “Non ci sono
trucchi, ma solo molti anni di lavoro senza sosta, con un team con
esperienza che sa quello che vuole
ottenere in ogni selezione. Siamo
stati molto esigenti e infatti in questo lungo periodo abbiamo applicato una pressione selettiva molto
elevata, con parametri controllati,
sempre con l’obiettivo di ottenere
piante più produttive, che mantengano le caratteristiche di ogni varietà e somiglino le une alle altre”.
Vista generale di una stanza
Il miglioramento genetico è l’accumulo di molti fattori, poiché in
ogni generazione bisogna stabilire
i caratteri su cui si sta lavorando,
come per esempio l’elevata produzione, l’omogeneità nella discendenza, Il mantenimento del sapore
di ogni varietà, il vigore, la struttura solida o la germinazione rapida
e senza freddo. Oltre alle dimensioni delle piante, bisogna anche
sottolineare la loro eccellenza in
generale, con molta resina e le fragranze di ciascuna di esse che sono
molto evidenti e definite. Sapori
come quelli della Haze, Cheese,
Critical o Bubba Kush sono rimasti
ben impressi nella versione auto.
Un’altra prova della sua elevata
qualità sono i recenti premi ottenuti negli ultimi mesi, come quelli
ricevuti alla Lift Expo in Canada o
alla Highlife Cup.
Conclusioni
La coltivazione è stata progettata
per ottenere la resa di 1 grammo
per watt, con una fonte di luce da
: SHU PHWUR TXDGUDWR VSD]LR
che si usa per quattro piante che
dovrebbero rendere 100 g per arrivare al grammo per watt. Le conclusioni convalidano ampiamente
l’ipotesi iniziale, poiché l’obiettivo è
stato più che superato. Ci sono persino esemplari, come alcuni di Moby
'LFN;;/FKHKDQQRVXSHUDWRL
grammi per pianta.
In realtà, il processo di addomesticazione delle autofiorenti è appena
cominciato. Stanno cominciando a
dimostrare tutte le possibilità che
hanno, ma si possono migliorare
ancora molto, pertanto saranno la
scelta di moltissimi coltivatori in
futuro.
Otto anni fa ho visto per la prima
volta le coltivazioni di autofiorenti
di Dinafem. E da quel momento ho
continuato a ripetere le mie visite.
In questo periodo ho verificato
come hanno investito in questo
progetto molto tempo e lavoro,
oltre alle migliori condizioni conseguite, come stanze di coltivazioni
ampie e ben preparate, un laboratorio loro e un rifornito team
umano, guidato da quattro coltivatori con esperienza, che fra tutti
hanno oltre 100 anni di esperienza
nella coltivazione. È facile parlare
e vantarsi, ma la realtà alle spalle
di molte banche non conferma
quanto dichiarato. Dopo questa
visita, sono convinto che le autoILRUHQWL;;/QRQVLDQRXQFRQFHWWR
di marketing, ma che siano davvero molto grandi. Ho osservato per
otto anni come Dinafem ha portato avanti un lavoro serio, intenso e
meticoloso. Il risultato può essere
verificato da qualsiasi coltivatore,
SHUFK« OH DXWR ILRUHQWL ;;/ VRQR
qui per rimanere a lungo.
27
RISCIACQUO IN IDRO
Leggo il programma di nutrizione sulle confezioni dei fertilizzanti, ma non ci sono
informazioni sul risciacquo con acqua fra una somministrazione e l'altra. Sono
preoccupato per l'accumulo di nutrienti. Devo sciacquare le radici solo alla fine del
programma di nutrizione?
Steve M.
Ci sono vari motivi per cui bisogna risciacquare i sistemi idro fra una somministrazione e
l’altra di nutrienti. Il primo è quello di proteggere le piante dall’accumulo di alghe e di altri
microbi che possono intasare le tubature per il gocciolamento e creare anche un ambiente
ospitale per i patogeni.
Il secondo motivo, come dici, è quello di risciacquare la soluzione acqua e nutrienti vecchia.
Questo previene l’accumulo di sali.
Mentre queste sono verità riconosciute nella pratica, ci sono altri aspetti da considerare,
prima di pianificare i propri compiti.
Controlla le radici delle piante. Sono bianche e in salute? Sembrano forti? Se le radici sono
pulite e non hanno infezioni, è ovvio che la sterilità o il mix microbico nella soluzione
acqua e nutrienti va bene per le radici.
Di rado ho individuato l’accumulo di sali all’interno dei serbatoi in idroponica, quando li ho
risciacquati fra una coltivazione e l’altra, quindi non penso che debbano essere risciacquate
per questo fra una somministrazione e l’altra di nutrienti. Potrebbe essere un residuo
d’acqua rimasto nei contenitori o nei serbatoi, ma si tratta di una quantità così esigua che
praticamente non avrà effetto sulla PPM se i vasi hanno dimensioni adeguate.
GOCCIOLAMENTO COSTANTE
ALTEZZA DELLA RETE SCROG
Quale dovrebbe essere la distanza fra la base della pianta e la rete SCROG?
spostato le piante outdoor, l’alba è stata alle 5:33 circa e l’imbrunire alle 21:01. Il periodo di
buio è stato di 8 ore e 33 minuti e il periodo di luce di 15 ore e 27 minuti. Per mantenere le
piante in fase vegetativa, è più probabile che un regime con un periodo di buio massimo di
8 ore funzioni. Più in là nel mese, il periodo di buio si abbassa a meno di 8 ore e le piante
hanno meno probabilità di invertire la tendenza.
Ci sono varie cose che puoi fare per assicurarti che il tuo lavoro non vada perso quando pianti presto.
Comincia con i semi e cloni sottoponendoli a 18 ore di luce e non a luce ininterrotta. Oltre
alle varietà che hanno diversi periodi di tempo critici, ossia il numero di ore di buio necessarie
alle piante per passare in fioritura, esse rispondono anche a un aumento improvviso di buio,
anche quando è più breve del periodo di tempo critico di buio di cui di solito hanno bisogno
per passare in fioritura. Il cambio da zero ore di buio a oltre otto ore di buio favorisce questo
passaggio.
Quando si pianta presto, è consigliabile interrompere il periodo di buio varie volte ogni
sera durante le prime settimane. Ogni volta che le piante vengono illuminate, ricominciano
il conteggio del buio. Se non sono mai stati sottoposte a un lungo periodo di buio,
continueranno a crescere in vegetativa. Un mese più tardi, il 10 giugno, il periodo di buio
è passato a 7 ore e 40 minuti, un periodo abbastanza breve per promuovere la crescita
vegetativa.
Questo può essere fatto utilizzando fonti fluorescenti bianche con un timer. Le lampade
devono essere accese alcuni minuti due volte di notte. Anche una torcia o una fonte LED
possono essere utilizzate e vanno bene sia luce bianca sia luce rossa.
Pianta qualche settimana più in là. Il clima più caldo e il periodo di buio più breve favoriranno
una crescita vigorosa.
Timmy,
CSCROG significa Screen of Green: Le piante vengono guidate per crescere orizzontalmente
su una rete. Tutti i rami vengono mantenuti alla stessa altezza, in modo che tutti i punti
delle cime lungo i rami stiano alla stessa distanza dalla luce. Sono illuminati in modo più
omogeneo rispetto alle piante che crescono verticalmente. Le piante continuano a crescere
in modo vegetativo finché il canopo non è ricoperto in prevalenza da vegetazione. Per
convogliare le piante vengono potate le punte in corrispondenza della quarta, quinta e
sesta serie di foglie. La pianta fa crescere due rami per sostituire la corona e alcuni dei
rami inferiori guadagnano energia e non sono soggetti agli effetti dell’auxina che inibisce
la crescita, precedentemente rilasciata dalla cima superiore.
In assenza di dominanza apicale, tutti i rami continueranno a crescere e dovranno essere
attaccati alla rete, altrimenti inizieranno una crescita verticale. Eliminando le punte di
crescita, i rami si divideranno, ricoprendo la rete in modo più rapido e più completo.
L’altezza della rete varia a seconda della tecnica che si decide di utilizzare per dividere i
rami, ma anche dalla varietà. Le varietà di indica possono essere coltivate con rete SCROG a
una distanza di circa 15-20 cm dalla parte superiore del contenitore. Le varietà di sativa si
allungano un po’ e l’unità SCROG viene posta a un’altezza di 38-50 cm.
FIORITURA PREMATURA
QL’estate scorsa ho coltivato outdoor. Ho iniziato con 30 semi di 8 varietà diverse sotto
fonti fluorescenti per 24 ore a gennaio. Sono diventate alte 1,22 m con una breve
distanza intermodale.
Mentre crescevano in vegetativa, ne ho estratto due serie di cloni. La prima serie è ora
alta 5 cm e la seconda 15,24 cm. Le ho spostate outdoor a 42° di latitudine all’inizio di
maggio e le ho messe in contenitori da 94 e 113 litri.
Il problema che ho riscontrato è che hanno iniziato la fioritura non appena le ho messe
all’aperto e le piante di sativa sono state maggiormente colpite rispetto a quelle di
indica, ma in entrambi i casi è avvenuto. All’inizio di giugno sono ritornate in vegetativa.
Il problema è che maggio è andato sprecato per quanto riguarda la crescita delle piante.
Non voglio che succeda di nuovo la prossima stagione. Devo tenerle illuminate di notte e
per quanto tempo? Devo spostare la mia coltura indoor di backup sotto una fonte di luce
per 24 ore? Hai altri suggerimenti?
John D.
Il 42° parallelo attraversa il terzo settentrionale degli Stati Uniti e include Yreka
(California), Chicago, Erie PA e Springfield MA. Il 10 maggio, più o meno quando hai
Ho un piccolo sistema idroponico a goccia, da 24,5 litri e utilizzo pellet di argilla
hydro corn. Il ciclo d’irrigazione è ogni 6 ore e va avanti circa un’ora. Più spesso
28
faccio andare l’acqua, meglio stanno le piante. Devo
accendere le pompa dell’acqua a pieno regime perché il
gocciolamento sia costante?
Mark,
Il gocciolamento dell’acqua sui pellet di argilla hydro
corn forma un sottile strato d’acqua sulla loro superficie.
Al contempo, c’è moltissima aria che contiene ossigeno
nell’area fra le pietre e le radici hanno quindi accesso sia
all’ossigeno contenuto nell’aria che all’acqua sulla superficie
delle pietre.
Se le piante crescono di più quando scorre l’acqua, mi
sembra ovvio che sarebbe bene che il flusso fosse costante.
CORTECCIA RADICOLARE STRAPPATA
Coltivo outdoor nella California Settentrionale. Ho perso
2 o 3 di 12 piante a causa del fatto che lo strato esterno
delle radici è stato strappato 2,45-7,62 cm sotto la
superficie del terreno, fino a che le piante non si sono
avvizzite. A questo punto, la pianta era andata persa.
Penso che il problema sia dovuto alle formiche che hanno
mangiucchiato lo strato esterno della radice. Tutto quello
che ho letto, compresi i tuoi libri, afferma che le formiche
non impattano direttamente sulle piante e di rado le ho
viste a livello del terreno, ma ce ne sono all’interno.
Uso della terra diatomacea sulla superficie del terreno con
regolarità, ma non mi ha permesso di prevenire questo
danno.
Ti sarei grato se avessi qualche soluzione per risolvere il
problema.
Alex,
La terra diatomacea non risolverà il problema, perché
le formiche vengono in superficie raramente e quindi
non la incrociano. Quando diventa umida, alcuni punti si
ammorbidiscono.
È possibile repellere e uccidere le formiche usando cannella
e olio di cannella. È utilizzata in alcuni pesticidi per questo
scopo. La polvere e l’olio non hanno effetto, o quasi, sulle
piante e sono considerati un pesticida organico adatto
all’uso sui prodotti commestibili.
Potete acquistare la cannella in un mercato qualunque e
l’olio nei punti vendita di alimentazione sana. Per utilizzare
la polvere, miscelatela in acqua con un frullatore, oppure
scuotetela all’interno di un barattolo.
Io ne uso un cucchiaino pieno in una pinta d’acqua, ma si
può variare la ricetta. Versate la miscela in prossimità delle
radici se state proteggendo le piante nel terreno. Un altro
modo per utilizzarla è quello di nebulizzarla sul terreno o
sui nidi delle formiche, come anche sui cumuli di terra che
formano e mischiarla poi nel mix della terra. È probabile che
le formiche se ne vadano.
L’olio è estremamente concentrato e dovrebbe essere
usato solo all’1%, altrimenti potrebbe danneggiare le
piante, soprattutto se hanno ferite provocate da insetti
Sistema SCROG. Vista dall’alto. L’intera coltura è riempita dal canopo
alla stessa altezza, pertanto tutte le cime ricevono all’incirca la stessa
quantità di luce e raggiungono le stesse dimensioni. Immagine di LBH.
Sistema SCROG (screen of green). Vista dal fondo. Notate come tutti i rami
della pianta siano legati alla rete. Questo previene la dominanza apicale,
in modo che tutte le cime crescano raggiungendo la stessa dimensione.
Immagine tratta da growingmarijuanatips.com e Nebula Haze
Sistema SCROG. Primo piano della rete. Queste cime stanno per raggiungere la rete e stanno per essere legate. Immagine di DeewMan.
Want to enjoy buds like this?
Strain: White Satin by Mandala Seeds
Big Book of Buds Greatest Hits
Brand New Book by Ed Rosenthal
The Big Book of Buds series has been the connoisT
sseur’s reference guide to the best marijuana strains
ffrom
r
the world’s greatest breeders.
Ed Rosenthal is the most high-profile advocate for
marijuana rights during the last 40 years.
“Ed Rosenthal holds the distinction of turning more
people on to pot than Cheech and Chong.”
-- Tommy Chong
Now get ready for the Big Book of Buds—Greatest
N
Hits, a compilation of the premier strains that have
H
appeared in the four volumes. Read about these
a
a
award-winning
w
strains – then grow them in your garden.
“Mr. Rosenthal is the pothead’s answer to Ann
-BOEFST+VEHF+VEZ.BSUIB4UFXBSUBOEUIF
Burpee Garden Wizard all in one.” --The NY Times
t
t7BSJFUJFTGSPNUIFNPTUSFTQFDUFEHVJEF
t&TTFOUJBMJOGPSNBUJPOGPSDPOTVNFSTBOEHSPXFST
t
t
t4UVOOJOHQIPUPTUIBUCSJOHZPVSJHIUJOUPUIFHBSEFO
“JUST SAY NO TO PESTS”
German edition
now available!
Nachtschatten.ch
English and German
editions available!
NACHTSCHATTEN VERLAGtnachtschatten.ch tGROW IN AGtgrow-in-berlin.comtAMAZON.COMtamazon.com/books
&E3PTFOUIBMT;FSP5PMFSBODFÌJTFYDMVTJWFMZBWBJMBCMFGSPN KMC Trading B.V.tkmctrading.com
www.edrosenthal.com
31
predatori. 30 ml di olio costituiscono circa i tre quarti della soluzione. Aggiungete alcuni
grammi di lecitina secca in granuli (disponibile nei punti vendita di alimentazione sana)
e un agente umidificante. Miscela il tutto a bassa velocità in un frullatore per 1 minuto.
La soluzione è pronta per essere versata nel terreno o sul nido delle formiche.
Dalla descrizione che fai del danno, ossia la corteccia della radice mangiata, i colpevoli
Sistema a gocciolamento costante con tubature porose. Essendo porose, il
gocciolamento è costante e crea una pellicola composta di una soluzione
nutrienti/acqua sull’argilla espansa
La botrite, la muffa marrone, può essere considerata una malattia ambientale. Di solito si verifica quando l’umidità supera il 55%. L’oidio ha maggior
probabilità di germinare quando l’umidità è elevata, ma riesce anche a
vivere in condizioni inferiori di umidità
potrebbero essere dei roditori. Probabilmente il modo migliore per combattere la maggior parte
dei roditori è quello di utilizzare uno spray o una soluzione a base di menta piperita, poiché l’
odore li repelle.
Prepara una soluzione all’1% e versala delicatamente a pioggia sul sistema radicolare.
Se ci sono roditori, soprattutto topi, in questa zona, cercheranno un’altra area da
attaccare.
Le serre proteggono le piante da diversi fattori creando condizioni controllate. Nelle aree a elevata umidità, una serra a circuito chiuso con deumidificatori può mantenere l’umidità al 50%.
Hunter’s Bar
Hunter’s Coffeeshop
Amsterdam Centrum / Redlight District
follow A10/S116
Open: Sunday-Thursday: 9 am – 1 am,
Friday & Saturday: 9 am – 3 am
Amsterdam West
follow A10/S105
Open: Daily from 9 am – 12 am
Hunter’s Coffeeshop
Hunter’s Coffeeshop
Amsterdam North
follow A10/S116
Open: Daily from 9 am – 11 pm
Amsterdam North
follow A10/S115
Open: Daily from 9 am – 11 pm
Enjoy Hunter’s now also in Haarlem!
Hunter’s Coffeeshop
5 min. walk from Haarlem CS
Open: Daily from 9 am – 12 am (midnight)
Hunter’s The Bar
Hunter’s Coffeeshop
Amsterdam Centrum / Nearby Rembrandt Square
follow A10/S110
Open: Sunday-Thursday: 12 pm – 3 am,
Friday & Saturday: 12 pm – 4 am
Amsterdam Centrum / Nearby Rembrandt Square
follow A10/S110
Open: Daily from 7am - 1am
www.hunters-coffeeshop.com
www.facebook.com/Huntersamsterdam
www.youtube.com/user/HuntersCoffeeshop
mobile.twitter.com/keepingwrldhigh
CANNABUSINESS
Canapiace: il rinascimento della
canapa industriale
33
di Carlos Rafael Esposito
A Piacenza esiste un’associazione culturale che produce canapa
industriale con dedizione e passione. Artefici di un progetto innovativo ed interessante hanno raccontato a Soft Secrets di che cosa si
occupano, in che maniera lavorano
e come si propongono di far tornare la canapa al livello che gli spetta
in seno alla nostra società.
Che tipo di associazione è
Canapiace e che attività svolgete?
Il 60% dei soci consiglieri sono
agricoltori e il restante 40%
sono attivisti. Siamo nel solco
di Assocanapa che da sempre è
stata il nostro riferimento e che
ci ha assistito nei primi passi.
Le attività che svolgiamo sono di
promozione della canapa a 360
gradi: diffondere la sua coltivazione ed il suo impiego nei vari
settori produttivi, stimolare e sviluppare la ricerca per agevolarne
la coltivazione e l’impiego dei suoi
prodotti, promuovere la canapa
come risorsa ecologica nel settore
dell’agricoltura, dell’energia, del
tessile, della carta, della bioedilizia, come farmaco e alimento e
sostenere la lotta contro l’inquinamento mediante l’utilizzo della
coltivazione di questa pianta.
Quanti ettari di canapa coltivate
e con quali finalità?
Nella provincia di Piacenza la
scorsa annata siamo passati da
4 a 30 ettari per seme e per uso
terapeutico. Grazie ai suoi infaticabili soci CANAPIACE ha consentito la meccanizzazione della
raccolta delle infiorescenze con la
costruzione di un prototipo, una
macchina pioniera, che secondo
me potrebbe consentire la nascita della industria del CBD e delle
estrazioni su scala industriale. Nel
2015 il prototipo ha raccolto 20
ettari di varietà che raggiungevano i 5 metri di altezza. Nel 2016 ci
è stato richiesto da molte associazioni e agricoltori ed ha raccolto
10 ettari in Emilia Romagna partecipando ad una sperimentazione
finalizzata al miglioramento e alla
messa in produzione di un modello definitivo. E’ possibile vedere
il prototipo in azione sul sito di
CANAPIACE o cercando su Google:
CANAPIACE TRAILER.
Come si può aderire o consociare?
Chiunque fosse interessato può
contattarci e programmare con
noi la prossima campagna, il prototipo si adatta a qualsiasi trattore e lavora su pendenze e terreni di ogni tipo, raggiunge piccoli appezzamenti in montagna e
taglia 1.000 metri quadrati all'ora
con piante di canapa di non oltre
4 metri di altezza. Per altezze
superiori, fino a 6 metri, i tempi
raddoppiano. In questo modo
diamo la possibilita di raccogliere
ed essiccare velocemente le infiorescenze da destinare al mercato delle estrazioni industriali ed
alla profumeria o alle infusioni:
mercati nascenti che potrebbero
essere i nuovi settori a dare forti
impulsi al mercato della canapa.
non sono che i tricomi estratti a
freddo meccanicamente. I tricomi
di CANAPIACE hanno 0,3% di THC e
oltre 12% di CBD e rappresentano
il primo haschich senza THC messo
sul mercato in forma di monete, le
vecchie lire, pressate e chiuse in un
contenitore trasparente per collezionisti. Tutte le analisi e le produzioni relative al miglioramento
genetico ed a nuovi prodotti vengono realizzate in Spagna dove è
possibile fare ricerca e sviluppo e
dove abbiamo autorizzazioni che
ci consentono di produrre cose
che in Italia è impossibile fare. In
un futuro molto prossimo il nostro
scopo è di ruscire a produrre sia
varietà registrate sia varietà terapeutiche con alto contenuto di THC
seguendo gli standard GMP [NDR.
GeneralManagment practices].
E a parte l’impegno industriale
su cosa vi focalizzate?
La vostra sede è in un maginifico castello che ospita una
Oltre all’impegno sulla canapa
industriale terapeutica operiamo
per chiudere localmente la filiera
alimentare. Grazie a donazioni ed
autofinanziamento ci siamo dotati dell’impianto di essiccazione e
pulitura del seme. Il seme dei
soci viene unito in lotti, spremuto
e macinato presso il fantastico
frantoio della vicina associazione AGRICANAPA con cui abbiamo
accordi per la condivisione di dati
e tecnologie. Produciamo olio e
farina di grande qualità e con ottime rese.
A partire dal 2012, durante i primi
due anni di attività, abbiamo creato la filiera a km zero in provincia
e collaborato con università ed
enti internazionali impegnati nella
ricerca sulla canapa. Attualmente
è in atto un progetto internazionale con l’associazione di studio sui
cannabinoidi LA DAMA [Spagna]
per il miglioramento delle varietà
registrate. Abbiamo cosi prodotto
XQD)HOLQDFRQ7+&LOOLPLWH
europeo) che conterrà il 12% circa
di CBD.
Avete anche altri prodotti particolari?
Beh, un’altra assoluta innovazione
di CANAPIACE sono i tricomi. Il più
antico e snobbato metodo di conservazione e consumo della canapa, il famoso hashisch, infatti, altro
stupenda collezione di tessuti
di canapa, ci racconti un pò?
Esatto, da circa 20 anni, Dario
Bettassa storico attivista antipro e
instancabile ricercatore e collezionista, raccoglie porta a porta e nei
mercatini tutti i manufatti in canapa che trova. Specialmene al sud,
Napoli, Caserta, Salerno e mettendo insieme oltre 10.000 manufatti che rappresentano la storia di
un’industria scomparsa, un’ imbattibile eccellenza italiana, un mondo e
un'industria perduti che noi vogliamo rievocare e rivalutare con l'ambizione di farlo tornare attuale. A
noi interessa far sapere quello che
abbiamo perduto! Questo modello
industriale può tornare in auge ed il
rinato interesse verso le fibre vegetali eco-friendly rappresenta una
ghiotta occasione per il settore della
moda, ma anche per il militare ospedaliero e dei tessuti antibatterici.
GK
Forza della Natura!
Fertilizzante
naturale
dagli
pipistrelli
34
CANNABIS FAIR
Cultiva 2016:
cannabis imperiale
La Piramide di Voesendorf, alla periferia di Vienna sembra dall'interno
un giardino dell'Eden. Siamo all'interno di un albergo termale con una
sala espositiva di 9000 metri in vetro ed acciaio, alta 40 metri, che
sorge a ridosso dei centri commerciali e ben collegata con l'Opera
all'inizio del popolare Naschmarkt. Alla bellezza faraonica si aggiunge
la personalità gentile e competente di Harry Schubert e del suo staff
, si può facilmente comprendere come le piante di canapa in fiore a
pochi chilometri dalla sede dell'Ufficio Droghe e Crimini dell'ONU
dimostrano come le alternative alla guerra alla drogha sono sempre
di Enrico Fletzer
più presenti anche nella timida Europa.
Gli inglesi chiamano con una definizione piuttosto azzeccata gli orientamenti troppo ottimistici “i sogni della
pipa”. In effetti il clima che regna alla
Piramide tra gli show culinari, le birre
e le canne è particolarmente eccitante
ma è soprattutto la parte convegnistica che ha dato il senso di maturazione e di un pensiero complessivo
che unisce la scienza, la cultura e la
politica di questa meravigliosa pianta.
Anche a Vienna, nonostante il ritardo
europeo, la maturazione avvenuta in
vent'anni di rivoluzione della canapa
dimostra, per dirla con Rilke, come il
futuro si manifesti in noi prima ancora
che accada.
In questo caso parlano da sole le lussureggianti piante di cannabis dell'Ambasciata della Canapa che dalla centralissima Mariahilferstrasse, dove sono
esposte con uno speciale permesso
delle autorità, erano state trasferite a
Cultiva, dove anche quest'anno sono
state presentate molte novità nel settore grow. Dove la coltivazione a led
sta prendendo piede, anche con una
qualificata presenza italiana – con i
prodotti di altissima qualità proposti
dai livornesi di MK gardening – fino a
modelli a prezzi low cost. Da segnalare la sempre più palpabile diffusione
medicinale e nutraceutica del CBD,
medicina con un excursus sui recettori
endocannabinoidi e sull'utilizzo terapeutico di THC e CBD. Quest'ultimo
componente non psicoattivo e legalmente disponibile in molti strain di
canapa sia industriale che ricreazionale, è ora sotto l'attacco di Big Pharma,
che lo vorrebbe monopolizzare come
già avvenuto in Gran Bretagna. Una
mossa che sottrae un bene comune all'uso non proprietario. E che
dire dell'utilizzo terapeutico del THC?
Secondo Grotenhermen, si assiste in
tutto il mondo ad un aumento esponenziale delle persone che si curano
con la cannabis, tanto che se i trend
di paesi più liberali come Israele o
Paesi Bassi dovessero coincidere con
le coorti di paesi più popolosi, il consumo terapeutico potrebbe e dovrebbe
coinvolgere milioni di cittadini e non
poche migliaia.
dove che secondo i piani del governo
si dovrebbe seminare quasi metà del
paese a canapa. Ma anche con il suo
milione di ettari questo paese produce
In mezzo al mondo delle associazioni,
da segnalare lo stand condiviso con
Encod dai CSC austriaci con la centro
ODORWWDGL:LOOL:DOOQHUXQFRPEDWWLYR
camionista di Salisburgo che é stato
prosciolto per aver difeso la sua necessità di curarsi. A Salisburgo il CSC dei
pazienti sta per aprire in pieno centro
cittadino una sede monumentale. Ma
è noto come sia la Germania ad aver
il 50% dei semi importati nella UE.
Ma alla fiera si sono incontrati anche
i combattivi collettivi di pazienti tedeschi ed austriaci. Il dottor Franjo
Grotenhermen, esperto di fama mondiale che è stato accolto da una platea
incredibilmente tesa ed attenta, si è
prodotto in una affascinante esposizione dello stato dell'arte della ricerca
e delle applicazioni della cannabis in
concesso ad un paziente di Mannheim
la libertà di coltivare. Deutschland über
Alles? Forse sì perché la Germania, rappresentata dal giornalista e paziente
Michael Knodt è diventata in questi
mesi la frontiera più avanzata della lotta
per il diritto alle cure portata avanti da
pazienti tenaci e coraggiosi, una cosa
non sempre possibile per dei malati.
Anche in questo caso la lotta paga.
che è stato recentemente sottoposto
ad alcuni vincoli merceologici in Gran
Bretagna e nella Repubblica Federale
di Germania.
Cultiva ha ospitato incontri molto
importanti che hanno consentito
anche di fare un bilancio della rivoluzione iniziata venti anni fa con “la
riscoperta della utile canapa-cannabismarijuana” del mitico Jack Herer, il
giornalista della Taz Mathias Broeckers
e il direttore del Nova-Institut Michael
Carus che si fecero promotori del ritorno della pianta utile nell'era moderna.
Un libro che era uscito in Italia per
Parole di Cotone ma senza l'imprescindibile appendice scientifica e con
gravi ricadute per i primi pionieri nel
nostro paese. A Vienna il dr. Carus ha
ripercorso la situazione della canapicoltura industriale europea, che con
oltre 25.000 ettari in continua crescita
si è polarizzata sulla produzione di
materiali plastici e pannellature industriali utilizzate per un 10-15 % nelle
automobili di lusso tedesche assieme
ad altre fibre rinnovabili.
Da segnalare un significativo aumento
della produzione alimentare di cui l'Italia va giustamente fiera. Sottolineando
la sostanziale irrilevanza del settore
tessile molto sviluppato invece in Cina,
CANNABUSINESS
36
Hesi è pronta per il futuro
AZIENDA FAMILIARE DIVENTA ATTORE GLOBALE IN VENT’ANNI
Quello che ebbe inizio come esperimento nel 1996, con una vasca da bagno e un mixer, è diventato un produttore internazionale all’avanguardia di fertilizzanti di prima qualità, a prezzi comunque accessibili. Henk (He), esperto in materia di affari, e Siglinde (Si), laureata in biochimica, costituiscono un forte
binomio già da quei primissimi esperimenti nel bagno. Avviata come un’azienda a conduzione familiare coesa, in Hesi si percepisce ancora oggi la stessa
atmosfera in cui professionalità e cortesia sono perfettamente in equilibrio. Dopo vent’anni e quattro traslochi, adesso Hesi ha trovato un bel posto che
offre prospettive per il suo fatturato tuttora costantemente in aumento. “Possiamo andare avanti per altri due anni”, scherza Henk facendo l’occhiolino.
Una precedente impresa metallurgica a Kerkrade nel Limburgo olandese si è rivelata il luogo ideale per
affrontare con fiducia i prossimi anni.
Questo era necessario con urgenza,
perché la domanda aumentava con
tale forza che l’azienda rischiava di
bloccarsi per mancanza di spazio.
“Adesso abbiamo clienti che ordinano container pieni, e questo non era
più possibile”, spiega Henk.
E anche se il nuovo luogo si trova a soli
quattro chilometri dal precedente, un
trasloco di portata tanto ampia è simile
a un’operazione militare. Si dovevano
richiedere un’infinità di autorizzazioni,
le cose andavano perse, i macchinari venivano smontati e poi ricostruiti,
l’allacciamento alla rete idrica arrivava
in ritardo, e così via. Dovevano avvenire ristrutturazioni di ogni genere,
nel frattempo, per adattare lo stabile, perfezionandolo per una catena di produzione ingegnosa. Mentre
i consumatori continuavano a usare i
prodotti Hesi come se niente fosse e
le scorte diminuivano, la produzione
rimase ferma per una settimana, ma
FARE TUTTO INTERNAMENTE È
L’UNICO MODO PER GARANTIRE
I NOSTRI ALTI STANDARD
QUALITATIVI
nonostante quel periodo abbia fatto
venire a Henk molti capelli grigi, è valsa
sicuramente la pena di affrontare tutto
lo stress. Hesi era conosciuta per essere l’azienda più veloce nel settore, e
questa situazione potrà solo migliorare con il nuovo luogo, si aspetta Henk.
“Con 5.000 metri quadrati abbiamo
uno spazio tre volte superiore a prima,
per cui ora la produzione procede in
maniera molto più efficiente e snella,
proprio come la divisione del lavoro”.
Azienda familiare
Hesi ha sempre seguito il proprio corso.
Questo vale in primo luogo per la
gestione quotidiana dell’azienda. Henk
afferma: “In realtà la nostra è sempre
rimasta un po’ un’azienda familiare. Il
I fondatori di Hesi, Henk e Siglinde, nell’immenso
capannone di produzione di 5.000 m2.
90% del nostro personale è dipendente
da molto tempo. Da noi l’aspetto sociale è forse un po’ più importante che
altrove. Non si tratta solo di guadagnare, piacere e divertimento nello svolgere il lavoro sono altrettanto importanti”.
Questa tenacia si riflette anche nell’assortimento: in un settore in cui consumatore e venditore perdono spesso la
visione d’insieme in una serie infinita
di prodotti, Hesi si concentra da sempre sull’essenziale. “Abbiamo sempre
avuto un assortimento relativamente
limitato, che per i negozi comporta il
vantaggio di non dover investire capitali enormi”, spiega Henk. “Alcuni produttori tengono 45 prodotti, 32 dei
quali in realtà sono superflui: ruota
tutto intorno al marketing”. Un assortimento limitato ha anche un vantaggio pratico: garantisce un indice
di rotazione elevato. “Con un assortimento molto vasto ci sono sempre
prodotti che vanno meno bene, e
allora gli articoli possono scadere, il
che naturalmente è un male per la
propria reputazione. A noi non è mai
capitato di avere questi problemi nei
vent’anni che sono trascorsi”.
Hesi reagisce con moderazione al
battage pubblicitario e alle tendenze
della moda; i nuovi prodotti vengono
aggiunti all’assortimento soltanto se
la biochimica aziendale Siglinde, dopo
averli testati in modo approfondito,
ha dimostrato che hanno davvero un
valore aggiunto. Così Hesi ha aggiunto
uno stimolatore della crescita e della
fioritura solo nel 2014, un prodotto
con cui la concorrenza riempie gli scaffali dei negozi già da almeno dieci anni.
Henk sottolinea che Hesi adotta uno
standard qualitativo molto alto, quindi
le materie prime usate sono quasi
esclusivamente di qualità ‘food grade’.
Malgrado tutto ciò, Hesi fa parte del
segmento più economico del mercato.
Stile e identità aziendale riconoscibili
Nel mondo delle imprese si pensa
spesso che sia necessario trasformare
lo stile e l’identità aziendale a intervalli
di pochi anni ma Hesi non ne vede
l’utilità. Benché l’azienda disponga di
un proprio reparto di progettazione, le
sue etichette hanno lo stesso aspetto
fin dall’inizio, e nonostante alcuni forse
lo ritengano un po’ antiquato, non
si può negare che vada a vantaggio
della riconoscibilità dei prodotti, spiega Siglinde. “Facciamo marketing solo
partendo dal nostro modo di sentire”. Tuttavia esiste anche una ragione
molto concreta per cui Hesi è restio a
introdurre modifiche di rinnovamento
esteriore. “Per esempio se ci presentassimo all’improvviso in Turchia con
etichette nuove, le persone non si
fiderebbero, le riterrebbero un’imitazione!”. Comunque Hesi poco alla volta
comincia a credere che sia arrivato
il momento di consolidarsi maggiormente nell’era digitale. Due applicazioni straordinarie hanno inserito Hesi, in
un colpo solo, nell’ambito della telefonia mobile, vedere il riquadro per i
dettagli. Poi c’è anche il sito Internet,
che ormai ha fatto il suo tempo. Anche
in questo campo sono in corso grandi cambiamenti: non dimenticate di
37
controllare il sito hesi.nl interamente
rinnovato all’inizio del prossimo anno.
Espansione internazionale
L’elenco dei Paesi in cui i prodotti
Hesi sono venduti è impressionante. Ne citiamo solo alcuni al di fuori
dell’Europa Occidentale: Cile, Canada,
Giappone, Iran, Israele, Turchia,
Russia, Ucraina... L’Australia è l’unico
continente in cui Hesi non fa consegne. Henk evidenzia nelle parole che
seguono l’importanza dei distributori
per il successo di Hesi. “Noi forniamo
i prodotti solo tramite punti vendita
all’ingrosso, perché sono stati loro a
renderci forti”. È fondamentale avere
una presenza strategica sui mercati più importanti, sono consapevoli
Henk e Siglinde. Partendo da quei
luoghi è possibile ampliare le proprie
attività e rendere disponibili i prodotti
in nuove aree. Tuttavia questa espansione internazionale non è priva di
ostacoli. “S’incontrano le cose più strane quando si tratta della certificazione
per l’esportazione”, dice Siglinde. “In
Russia erano state richieste misurazioni di radioattività e in primo luogo
era stato necessario coltivare i cavolfiori e le patate con i nostri prodotti,
prima che fossero convinti, trascorsi
due anni e mezzo, che fosse sicuro”.
Ma alla fine chi la dura la vince. “Siamo
uno dei pochi nel nostro settore ad
avere la certificazione per la Russia”,
dice Siglinde orgogliosa.
Osmosi
È arrivata l’ora di una visita guidata
della fabbrica. Le macchine riempitrici e i miscelatori sono disposti strategicamente nell’ingresso immenso, in
modo tale che la produzione segua
una linea logica. Un sollievo dopo
la situazione precedente, quando le
scorte dovevano essere trascinate
periodicamente da una parte all’al-
tra e poi rimesse al loro posto per
creare un po’ di spazio. La base di
tutti i fertilizzanti Hesi per le piante è
formata da un impianto di trattamento dell’acqua che riesce a produrre
18.000 litri a notte di acqua neutra
ottenuta con osmosi inversa. Henk
spiega: “Partendo da un’acqua con
EC pari a 0 non dipendete da tutto
quello che il vostro fornitore del servizio idrico può aver lasciato nell’acqua del vostro rubinetto”. Mentre in
precedenza si usavano cisterne da
1000 litri, adesso gli ingredienti sono
miscelati in cisterne da 4000 e 5000
litri, vale a dire ovviamente che è possibile potenziare in modo significativo
la capacità produttiva. Quando il prodotto ha avuto l’autorizzazione passa
alle macchine riempitrici. Nonostante
il rigoroso controllo di qualità, fra
tutte le partite di fabbricazione in
eccedenza si prendono anche altri
campioni, che sono immagazzinati
nel caso in cui dovessero arrivare dei
reclami. “Questo consente di accertare rapidamente se qualcosa non è
andato per il verso giusto nella produzione, una circostanza che peraltro
non si è mai verificata in vent’anni”.
Con tanti clienti così lontani dall’azienda verrebbe da pensare che sia più
semplice ed economico fabbricare i
prodotti all’estero, o spedire le merci
sfuse e riempirle altrove. Una cosa del
genere, comunque, è impensabile per
Henk. “Poi se fai così, non hai più alcun
controllo sul prodotto. Chi mi assicura
che altrove qualcuno non aggiunga
altra acqua alla soluzione rovinando
quindi la nostra reputazione? No, continueremo a fare tutto internamente,
dato che è l’unico modo per garantire
i nostri alti standard qualitativi”.
www.hesi.nl
Guida professionale con le app di Hesi
Con due applicazioni Hesi lo scorso maggio è entrata nell’era digitale della
telefonia mobile. L’applicazione Dynamic Nutrients accompagna il coltivatore dal seme fino al raccolto. Dopo aver inserito i dati di base del vostro
progetto di coltivazione, l’app vi dice, per esempio, quando e quanto innaffiare, quali alimenti devono essere somministrati e con quale dosaggio in
ogni fase della coltivazione. Questa app rende molto più semplice la coltivazione sia per i coltivatori esperti, sia per i principianti, e aiuta a evitare
che vi dimentichiate di intervenire nei momenti importanti. Hesi Plant
Hero, la seconda app di Hesi, fa un grande passo avanti e mette i coltivatori
in contatto diretto con i professionisti della Wageningen University, l’istituto superiore di agricoltura e ricerca rinomato a livello mondiale. Potete
rivolgere loro qualsiasi domanda tecnica che vi viene in mente sulla coltivazione. Hesi Plant Hero deve svilupparsi fino a diventare una banca dati
in continua crescita di conoscenze nell’ambito della coltivazione. Entrambe
le applicazioni funzionano sia su Android sia su iOS (Dynamic Nutrients
arriverà a metà gennaio su iOS) e, per garantire la privacy, non utilizzano
la vostra localizzazione. Entrambe le app sono disponibili in cinque lingue
(inglese, francese, tedesco, italiano e spagnolo).
SuperVit conquista il mondo
delle orchidee
A livello mondiale il prodotto SuperVit di Hesi è già da anni una costante fissa per un gran numero di coltivatori, assicurando piante visibilmente più vitali e con uno sviluppo migliore. Inoltre SuperVit è efficace a dosaggi
veramente bassi e quindi è molto conveniente da usare. Il complesso ingegnoso di vitamine, amminoacidi e
altre sostanze nutritive agisce a livello cellulare da propellente per tutto quello che cresce e fiorisce. Comunque
Hesi è stata piacevolmente sorpresa quando un’associazione locale di coltivatori di orchidee ha contattato l’azienda. È emerso che il club di appassionati aveva sbaragliato la concorrenza in un concorso nazionale relativo
alle orchidee, grazie a SuperVit. Questo ha dato spunti di riflessione all’alchimista Siglinde di Hesi. Il risultato
ottenuto è Hesi OrchiVit, un nutrimento completo per le orchidee, che in sostanza è SuperVit con steroidi. Nel
frattempo quella che lei considera la sua “creatura preferita” ha avuto un successo enorme soprattutto in
Germania fra le persone che coltivano per hobby e i coltivatori professionisti della pianta ornamentale esotica.
www.orchidsfertilizer.com
INTERVIEW
39
Lavorare in
una seedbank
Quattro chiacchere con un breeder
che ha fondato una seedbank
In questo numero ho voluto pubblicare un'intervista recente fatta ad un personaggio conosciuto in Spagna. Nella
sua vita ha fatto di tutto, sempre accompagnato dalle sue
enormi canne. Quando ci siamo incontrati ad un tavolo di un
cannabis club di Barcellona era appena tornato dalle Canarie,
dove prova le sue varietà outdoor. La conversazione è stata
piacevole, come quando si commenta un buon vino in enoteca, ma
noi eravamo davanti a una Super Lemon Haze ben coltivata. Passiammo
però subito all'intervista, tradotta e riarrangiata da me, per saperne di più
sulla vita di un breeder e su quali sviluppi ha per noi consumatori ludici il
di CBG / Foto cortesia Dinafem
breeding del futuro.
SSIT: Presentati ai lettori di SSITA.
Mi presento con il mio nome, sono
Carlos e vengo da Madrid. La mia vita
è in giro per la Spagna, ho fondato una
seedbank nel 2008 e da allora viaggio costantemente ricercando varietà,
scambiando semi...
Come sei entrato nel mondo cannabico? Quando nasce la tua passione
per la cannabis fino ad arrivare a
farne la tua vita?
Quando ero un ragazzino uscivo da
scuola prima dei miei amici e dovevo aspettarli nel parchetto davanti
all'istituto. Così potevo fumare una
canna aspettandoli sulle panchine in
compagnia dei miei compagni di classe. Da quel rituale ne nacque subito
una passione che coinvolse la scuola.
Quell'anno quasi ci bocciarono tutti!
Da allora sono un amante dll'erba, mi
ha accompagnato in ogni momento
della mia vita e in ogni situazione è
stata al mio fianco. Una seedbank è il
modo che ho di portare avanti la mia
passione e ciò in cui credo.
Una storia travagliata che però ti
ha dato una grande passione che ti
ha portato fino ad oggi. Parlaci della
tua seedbank, quanti siete nello
staff? Dove lavorate?
Abbiamo un ufficio a Madrid dove
impacchettiamo i semi e conserviamo le vecchie generazioni di semi a
temperatura controllata, dentro a dei
frigoriferi dedicati ai semi. Sono come
delle celle frigorifere in miniatura, con
il controllo dell'umidità e della temperatura costante, dove i semi si mantengono germinabili per diversi anni.
Siamo in tre persone: un addetto
ad impacchettare i semi, la nostra
colonna portante la segretaria tuttofare
cuoca-addettadellepulizie
ed io, il breeder. Alle fiere andiamo
sempre con amici e amici di amici ad
aiutarci con i picchi di clienti o con
gli stranieri. Devo ringraziare la mia
passione, la stessa che sono riuscito
a trasmettere ai miei collaboratori
e che ci manda avanti ogni giorno,
anche quando il gioco si fa difficile.
Quante e quali varietà offrite a
catalogo?
Abbiamo a catalogo sedici varietà disponibili tra le autofiorenti e le
classiche di sempre. Non facciamo
semi regolari perché ho voluto questa
impostazione sin dall'inizio. Credo che
i semi femminizzati siano una grande
innovazione, indispensabile per chi coltiva in spazi ridotti come nei growbox
o per chi ha la possibilità di coltivare in
idroponica e non vuole dover rimuovere le radici di eventuali maschi in
principio di fioritura. In più ho sempre
pensato ai coltivatori di guerrilla che,
senza rinunciare al vigore di un seme,
possonocomunque piantare femmine
sicure. Chi dice che i semi femminizzati
producono meno o sono meno buoni
è invitato a provare le mie varietà e si
renderà conto di non aver mai pian-
tato un buon
femminizzato. Le varietà
autofiorenti
sono tre e
sono una haze
autofiorente da
75 giorni e due
indiche molto potenti
e più brevi. Provengono
ovviamente da degli incroci di
ruderalis che hanno portato il tratto
autofiorente. Le varietà classiche invece sono tredici, anche loro suddivise
tra più sative e più indiche. In mezzo
a tutti gli ibridi sono tre le sative haze
e le altre sono quasi tutte indiche, per
finire con le kush che sono le due più
indiche e narcotiche che abbiamo.
Quali sono le linee guida del breeding di cui ti occupi? Come e quali
esemplari selezioni?
Scelgo delle varietà produttive e che
mi piacciano. Voglio che facciano le
pannocchie di fiori e che siano buone.
Il gusto è soggettivo, ma credo di avere
un buon palato per le varietà più saporite, quindi quando scelgo tengo molto
in conto il mio olfatto e come mi sembra alla fumata.
Allora ti farò una domanda scontata: chi prova le varietà nuove?
Nello specifico, come si diventa
beta-tester?
Ogni pianta di ogni giro viene raccolta,
essiccata e pesata. Dopodiché si può
passare all'assaggio. Sempre il primo
tiro viene lasciato a me perché sono
40
il creatore delle varietà in questione,
poi provano a ruota tutti i miei amici
e le persone con cui condivido la mia
vita. Il loro parere per me conta, anche
se mi sento in dovere di scegliere da
solo, secondo la filosofia della mia
seedbank, che è anche la mia.
re devono essere entrambi profumati se volete dei figli profumati.
Qual è la tecnica che utilizzi per produrre i semi femminizzati?
una pressione con un dito, se il seme si
rompe significa che non è vitale e verrà
quindi scartato. I semi che invece sono
troppo piccoli ma sembrano maturi li
lascio nei pacchetti
di mix per
Quali sono i caratteri che ricerchi
tu e quali consigli ti sentiresti di
dare ad un breeder alle prime
armi? Hai qualche dritta o
consiglio?
La mia ricerca è orientata al gusto, vado sempre a scegliere piante
molto profumate dal
gusto nuovo. Quando
ne ho poi selezionate
diverse le provo e affino
la ricerca includendo nella
scelta anche la produttività sulla bilancia finché non
ho un esemplare da chiamare
"madre". Dalla madre faccio un
auto IBL per avere semi femminizzati
e maggiore stabilità garantita. I miei
incroci invece sono il frutto di una
accurata selezione di padre e madre,
che devono essere dei genitori molto
competitivi parlando di produttività.
Dal primo giro di semi F1 ricomincio
daccapo scegliendo le più gustose
ed affinando secondo la produttività. Poi ne tiro fuori una madre
e da lei produco i femminizzati di
quella varietà. Così è come faccio i
semi femminizzati. Un consiglio a chi
vorrebbe iniziare a produrre incroci
La
mia tecnica
è quella del STS, il
metodo disponibile anche su internet.
Quando cominciai io dovevi andare
all'emporio di chimica a comprare gli
ingredienti, oggi vendono online i kit
per femminizzare tutto compreso. Io
faccio revertire un clone di una femmina e la autoimpollino per produrre un
IBL femminizzato ed avere una maggiore omogeneità genetica. In più control-
OGNI PIANTA DI OGNI GIRO VIENE
RACCOLTA, ESSICCATA E PESATA.
DOPODICHÉ SI PUÒ PASSARE
ALL'ASSAGGIO
è senza dubbio quello di scegliere attentamente i genitori: devono
essere entrambi molto produttivi se
volete una varietà produttiva, oppu-
liamo accuratamente i semi per evitare
di impacchettare esemplari danneggiati o ancora immaturi. Il controllo è una
sana schiacciata sul tavolo applicando
NUOVA GENETICA DI FUSIONE!
TANGIE
GHOST
TRAIN
SPEDIZIONI VELOCI
IN TUTTA ITALIA
l'outdoor e li
regalo alle fiere o alle
coppe. Qualsiasi coltivatore sa che può
nascere un grande esemplare anche
da un seme piccolino.
Dove si possono trovare i tuoi
pacchetti? Come garantisci la tua
filiera?
I nostri semi sono reperibili su internet
e in qualche growshop in Spagna. I
nostri pacchetti sono tutti sigillati con
un doppio sigillo di garanzia quindi in
caso di manomissione sarebbe facile
scoprirlo. Una delle nostre priorità è
appunto la garanzia di freschezza che
possiamo dare all'utilizzatore finale dei
nostri semi. Fermo restando che sono
semi da collezione, mi piace arrivino
freschi ai collezionisti. Quindi sigilliamo
con colla a caldo le provette di semi e
apponiamo un nastro adesivo a sigillo
della qualità sul tappo. La colla a caldo
chiude la provetta impedendo all'umidità di entrare e di alterare i semi, aiutando a preservarne la germinabilità.
NUOVA SEEDBANK IN UK: G-13 LABS!
Partecipi a fiere, coppe o eventi
cannabici dove incontri altri appassionati che coltivano le tue varietà?
Si, sono sempre andato ad ogni coppa
ed evento cannabico in Spagna a far
girare i miei strain e a far conoscere la seedbank. Qualche coppa ci è
stata dedicata quando è stata vinta
con le mie varietà ma io no ho
mai voluto partecipare ufficialmente a nessuna coppa. Alle
fiere prendiamo uno stand
in condivisione con dei
nostri amici e andiamo a
portare i nostri pacchetti
con le varietà e le novità, se ci sono... Io vado
personalmente perché in
tutti questi anni mi sono
fatto tanti amici e comunque ogni anno incontro
tanti ragazzi che hanno coltivato le mie varietà. Spero
di riuscire sempre a soddisfare
i coltivatori che si rivolgono alla
mia seedbank dandogli lo strain più
indicato alle loro necessità.
È una bellissima speranza, ti auguro si avveri sempre. Che sviluppi
ha il breeding della cannabis ad
uso ludico secondo te nei prossimi
anni?
La cannabis che fumiamo oggi è
molto potente ma non credo sarà la
cannabis di domani. Vedo bene le
varietà al CBD, che hanno un effetto diverso dalle varietà a cui siamo
abituati. Ci sarà sempre bisogno
di cannabis potente, ma il sapore
sarà sempre la caratteristica più
importante che l'erba del domani
dovrà avere.
Sei stato gentilissimo, ti ringrazio
di aver concesso a SSITA questa
intervista di un breeder professionsita spagnolo.
Grazie a Soft Secrets per il lavoro
di controinformazione in Italia. Un
paese dove la cannabis è ancora
illegale e c'è bisogno di persone
coraggiose a portare avanti la libertà della cannabis.
PUOI RITIRARE SUBITO
I TUOI ACQUISTI A MILANO
PRESSO QUESTI STORE!
GHOST TRAIN HAZE #1
(Rare Darkness)
X
TANGIE
(Reserva Privada)
LE MIGLIORI SEEDBANK
SATIVA-DOMINANT
HIGH YELDS IN 9-10 WEEKS
x6 SEEDS PACKS
TUTTI GLI STRAIN FRA CUI
CINDERELLA 99
BLUE OG
GIGABUD
...
www.seedstore.it
42
PUNTO LEGALE
La battaglia degli
emendamenti
AZZARDARE IL MONOPOLIO
DELLA CANNABIS IN LEGGE DI
BILANCIO SI È RIVELATO UN
FALLIMENTO MA C'È ANCORA
SPERANZA
Lo scorso 20 novembre la commissione Bilancio della Camera ha cominciato a votare la legge di stabilità per il
2017, l'ultimo importante documento
finanziario prodotto dal governo Renzi
prima della batosta ricevuta con il
referendum costitizionale e le dilazionate dimissioni. Diversi parlamentari
all’opposizione di Sinistra Italiana e di
Possibile, ma anche alcuni deputati
del Partito Democratico, avevano presentato un emendamento per creare
un monopolio statale sulla cannabis,
sulla falsa riga di quello che già vale
per il tabacco, e destinare le entrate
aggiuntive alla ricostruzione delle zone
italiane coinvolte dagli ultimi terremoti.
L’emendamento, ca va sans dire, è
stato bocciato ma il tema legalizzazione
sembra possa rimanere comunque
nell'agenda istituzionale.
di Giovanna Dark
Coltivazione e vendita della cannabis
sotto monopolio statale – come avviene per i prodotti del tabacco – e utilizzo
delle entrate fiscali che ne deriveranno,
fino a un limite massimo di 5 miliardi,
per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale e gli aiuti alle popolazioni
terremotate. Questo il sunto dei due
emendamenti presentati lo scorso 20
novembre alla commissione Biliancio
alla Camera, in occasione della discussione propedeutica alla legge di stabiliW¢ΖGHSXWDWLRSHUPHJOLRGLUHUHGXFL
di Sinistra Italiana ci hanno provato:
con convinzione, nobiltà d'animo e
forse un po' di ingenuità, o di buon
vecchio populismo alla “VotAntonio”.
L'idea era quella di far rientrare dalla
finestra una parte della proposta bipartisan dell'Intergruppo, che neanche tre
giorni dopo avrebbe ricominciato il suo
iter nelle commissioni Giustizia e Affari
sociali, dopo il breve passaggio in aula
di luglio e il rinvio in commissione a
seguito della valanga di emendamenti
presentati da NCD e Area Popolare. Il
risultato è che anche questa volta la
legalizzazione della cannabis in Italia
rimane sulla carta. Gli emendamenti
sono stati bocciati da buona parte dei
deputati del PD e da quelli dell'area di
Centrodestra: il Movimento 5 Stelle,
oltre ai proponenti, ha votato invece
a favore: una conclusione certo non
inaspettata, vista la risolutezza e la
potenza di fuoco scagliatasi sull'ipotesi
legalizzazione solo 4 mesi prima. Ma
andiamo a vedere nel dettaglio cosa ci
VLDPRQXRYDPHQWHSHUVL
Quelli presentati in commissione
Bilancio non erano in fondo altro che
una versione ridotta di quanto presentato a Montecitorio dall'Intergruppo. Entrambi gli emendamenti, uno a
prima firma Giovanni Paglia e l’altro
con Daniele Farina come primo firmatario, andavano ad aggiungere un
semplice articolo alla manovra, prevedendo che la coltivazione, la lavorazione e l’immissione sul mercato della
cannabis e dei suoi prodotti derivati
sarebbero state “soggette a monopolio di Stato in tutto il territorio della
Repubblica”. L’Agenzia delle dogane e
dei monopoli, senza nuovi o maggiori
oneri a carico della finanza pubblica e
nell’ambito delle risorse umane e strumentali previste a legislazione vigente,
avrebbe quindi provveduto “a seguire
direttamente tutte le fasi di lavorazio-
ne della cannabis conferita, nonché
di concedere all’interno del territorio
nazionale licenza di coltivazione della
cannabis per l’approvvigionamento
dei siti di lavorazione indicati dalla
Agenzia”.
Praticamente una copia carbone
dell'attuale monopolio sul tabacco,
che strizza l'occhio al modello Uruguay
ma senza indulgere troppo sull'equa
ripartizione. Un monopolio con produttori e rivenditori autorizzati, una
tassazione talmente alta da dissuadere l'acquisto e un introito pubblico del
100% - la parte teorica in cui il prezzo
del bene o del servizio può modificarsi,
da cittadino a cittadino, in base a criteri
di sussidiarietà per le persone meno
abbienti, è ovviamente non pervenuta.
Stando al testo del primo emendamento, nel giro di due mesi il ministro
dell’Economia avrebbe dovuto disciplinare “le modalità di concessione delle
licenze di coltivazione della cannabis, le
modalità di acquisizione delle relative
sementi e le procedure di conferimento della lavorazione dei suoi prodotti
derivati, determinando annualmente
la specie della qualità coltivabile, le
43
relative quantità e stabilendo il prezzo
di conferimento; le modalità di immissione sul mercato; il livello delle accise;
il livello dell’aggio per la vendita al dettaglio, e le relative modalità di riscossione e versamento, nonché il prezzo
di vendita al pubblico del prodotto”.
Insomma, tutto in mano ai contabili di
prima legge giunta allo step della
discussione parlamentare, preparare
due emendamenti e tentare – senza
alcuna speranza in termini di numeri
e sostegno politico – di farla passare
nella legge di bilancio, in perfetto stile
berlusconiano, è stata una mossa del
tutto fallimentare. Anzitutto perché,
Ora, come osservano cinicamente in
molti, per salvare quel ddl che ha come
primo firmatario Roberto Giachetti
non rimane altro che scorporarlo in
due parti, cercando la solita mediazione all’italiana che le faccia viaggiare in
parallelo. Una che si occupi solo del
monopolio statale – cioè relativa al
Legalizziamo! sopravviverebbe in ogni
caso alla legislatura, in quanto le iniziative popolari restano comunque valide
per due legislature. Anche se la statistica non gioca a favore – dal 1979 a oggi
solo 3 su 260 legge di iniziativa popolare hanno passato indenni il vaglio delle
Camere – è di sicuro rincuorante sape-
QUELLI PRESENTATI IN COMMISSIONE BILANCIO NON ERANO
IN FONDO ALTRO CHE UNA VERSIONE RIDOTTA DI QUANTO
PRESENTATO A MONTECITORIO DALL'INTERGRUPPO
Stato, senza l'assunzione di nuovo personale nè la consultazione di esperti.
Cosa che ci può anche stare se l'emendamento è inserito in una manovra
che, almeno teoricamente, nasce per
razionalizzare la spesa pubblica e fondamentalmente far cassa.
Proprio su quest'ultimo punto i deputati di Sinistra Italiana hanno sfoderato
un'ortodossia che non vedevamo dai
tempi di Togliatti, e hanno voluto legare i maggiorati introiti dello Stato al
concetto di ridistribuzione sociale. Nel
limite massimo di 5 miliardi, i proventi
derivati dalla monopolizzazione della
vendita di cannabis avrebbero dovuto
infatti essere destinati a due obiettivi
diversi: l’incremento del Fondo per la
lotta alla povertà e all’esclusione sociale e un Fondo ad hoc per assicurare la
garanzia pubblica per la concessione
dei contributi diretti finalizzati all'assistenza della popolazione e alla ripresa economica nei territori del centro
Italia, messi in ginocchio dai terremoti
di agosto e ottobre. Un'idea da acclamazione popolare ma che purtroppo
non ha trovato spazio di manovra in
un parlamento già impegnato nel tessere nuove alleanze, in vista di quella
che sarebbe stata l'annunciata debacle refendaria.
Se l’obiettivo era infatti chiaramente
quello di rilanciare il dibattito sulla
ovviamente, gli emendamenti pur considerati accettabili sono stati bocciati
dal fronte compatto PD, orfano della
sinistra dem in scissione a favore del
No referendario. In quella che due
mesi fa era la tesissima fase di conferma del governo Renzi, la speranza di
sciogliere l’alleanza con l’ala centrista
è stata davvero una pia illusione. Ma
soprattutto perché, se l’intenzione era
appunto quella di scuotere il destino del famosso ddl dal suo pantano
nelle commissioni riunite Giustizia e
Affari sociali di Montecitorio, il risultato apparente e paradossale potrebbe
essere l’affossamento definitivo del
fronte legalizzazione.
Probabilmente in buona fede, i
deputati credevano che inserendo
la destinazione del gettito fiscale
a favore delle vittime del terremoto avrebbero avuto a disposizione
una corsia preferenziale. E non che
l’intento fosse scorretto in termini assoluti. Ma era prevedilmente
impensabile che un provvedimento
ad alto potenziale ideologico potesse passare in legge di bilancio, specialmente in un clima di campagna
elettorale. Insomma, a conti fatti,
quella bocciata a novembre si è rivelata una provocazione priva di reale
strategia che potrebbe finire per
portarsi dietro tutto il lavoro fatto
dal marzo 2015.
rilascio delle autorizzazioni per la coltivazione delle piante, la preparazione
dei prodotti derivati e la loro vendita
al dettaglio nel mercato legale – l’altra che semplifichi l’utilizzo terapeutico
della cannabis già in vigore in diverse
regioni italiane. Così com’è, infatti, il
ddl è appesantito in commissione da
un macigno di quasi 2000 emendamenti e la mossa di infilarlo nella legge
di bilancio è stata come minimo scomposta, se non dilettantistica.
Ma forse non tutto è perduto. Sempre
a novembre, il comitato Legalizziamo!
XQD FRPPLVWLRQH GL SDUWLWL DVVRFLDzioni e attiviti tra cui figurano i Radicali,
Possibile, l’associazione Luca Coscioni
tra gli altri) hanno raccolto e depositato 57.510 firme per una legge di iniziativa popolare sulla legalizzazione della
cannabis. La proposta è decisamente
simile a quella dell’intergruppo con
alcune piccole ma fondametali differenze, come ad esempio la possibilit'a
di coltivare in proprio fino a 5 painte.
La volontà dichiarata è quella di dare
un sostegno esterno alla legge presentata dall'Intergruppo ed è lungimirante
nella misura in cui sarà probabilmente
l'unica a sopravvivere alla crisi del precedente governo e alla formazione di
quello nuovo.
Non essendo ancora approdata in Parlamento, la proposta di
re che di legalizzazione della cannabis se ne parlerà ancora. L'argomento
rimane infatti tema di scontro politico
molto vivace, e non risparmia colpi
di tutti i tipi. Un esempio? Il trio composto da Carlo Giovanardi, Maurizio
Gasparri e Gaetano Quaglariello ha
presentato un'interpellanza al ministro
dello Sviluppo economico sulla serie
televisiva "Rocco Schiavone" andata in
onda su Rai. I senatori del centrodestra hanno puntato il dito contro una
scena in cui il poliziotto impersonato
da Marco Gaillini fuma una canna in
ufficio. I tre senatori pongono una
lunga serie di domande al ministro,
chiedendo fra l'altro, "se nella serie
televisiva i cittadini saranno avvertiti
che un incidente mortale causato da
chi ha fumato cannabis, a seguito della
recente legge sull'omicidio stradale,
viene punito con la detenzione da 8 a
18 anni".
Insomma, se dalle fila dell'opposizione
proibizionista si levano sempre le solite voci sguaiate, dall'altra parte l'idea
di riaccendere l'attenzione sulla cannabis legale sulla testa dei terremotati è stata un clamoroso autogol. Se
allora è vero che in Italia i tempi della
marijuana libera non sono maturi, la
lungimirante e paziente terza via di
Legalizziamo! potrebbe rappresentare
davvero l'ultima carta da giocare in
tempi relativamente brevi.
45
COLTIVA CON STONEY TARK
Coltivo Cannabis indoor e outdoor da tempo, quindi è stata una
grande sorpresa per me imparare a potare le radici e questo
ha cambiato davvero le cose.
Manipolando il modo in cui la zona
radicolare cresce e si sviluppa, ho
potuto modificare la resa finale
e il vigore generale della pianta. Nell’articolo vi spiego meglio
come le radici vengano potate
in natura e come questa sia una
che fa la natura per consentire
alla zona radicolare di svilupparsi
molto di più e di rendere frutti più
Stoney Tark
abbondanti.
Perché le radici si attaccano al vaso?
Sono pochi i coltivatori attenti che
hanno superato la fase in cui coltivavano in vasi di plastica tradizionali.
Il motivo è che una volta che si sono
resi conto quanto può essere valida
la potatura ad aria, non hanno mai
fatto marcia indietro. È ormai diffuso
coltivare a partire da semi e fare in
modo che si radichino correttamente, Per poi travasare in un vaso più
grande e sperare che le radici lo
riempiano ancora di più. Ottenere
piante ben radicate non è una gran
cosa, ma significa semplicemente
che le radici non sono state potate
dall’aria e che continuano a formare
spirali, perché non sono vincolate.
Se vedete radici grosse e sane che
si attorcigliano attorno al vaso, si
tratta di uno spreco e il tempo che le
radici hanno investito per espandersi
e svilupparsi avrebbe potuto essere
utilizzato in modo più efficiente.
Quando una radice viene potata a
mano o ad aria, la punta della radice
si spezza e forma due radici nuove.
Se riuscite a farlo diverse volte, provocherete una reazione a catena
La zona radicolare
Qualche dritta sulla potatura ad aria
La massa radicolare di questa pianta non sta bene e di conseguenza la pianta è morta. Non era mai
stata potata ad aria e come potete vedere, la pianta non ha forza.
nelle radici, che si suddivideranno
costantemente passando da una a
due, da due a quattro, da quattro a
otto e così via.
Radici più grosse portano a frutti più
grossi?
Come si può distendere l’intestino
di un essere umano per chilometri e chilometri, anche per le radici
dovrebbe valere la stessa cosa. Se
pensate a una pianta che è stata
raccolta e le cui radici sono state
separate, le radici dovrebbero essere
una serie continua che si allunga per
tanto tempo. La cannabis è una delle
piante che in natura hanno funzione di pulitura, estraendo minerali e
nutrienti, come anche residui dalla
terra e ripulendo il terreno. Le radici
della pianta della cannabis possono
fare cose incredibili e i progressi
della pianta sono proprio quelli che
dimostrano fino a che punto può
arrivare.
Cosa mi serve?
Tutto ciò di cui avete bisogno per
potare ad aria è un vaso con fori o
aperture che consentano il passaggio dell’aria attraverso il substrato e
attorno al vaso. La radice della pianta, a questo punto, si troverà in una
posizione in cui non ha nessuna altra
possibilità e sarà quindi esposta all’aria, formerà una doppia punta e si
ripiegherà su se stessa. Potete anche
preparare la vostra versione fai da te
GLASVEGAS
TUTTI GLI
SPACCIATORI
HANNO PAURA
A STARE QUI.
Non è un caso quello che succede,
ma è l’effetto di una punta secca
della radice, che si divide e si ripiega su se stessa. Il principio è che la
radice non smette di autopotarsi e
come potete vedere nelle immagini,
la densità e la forma della zona radicolare sono completamente diverse
da quelle di una pianta coltivata normalmente e fatta radicare.
La regola dei 10 centimetri
Questo aspetto cambia davvero le
QUALSIASI PERSONA NORMALE SE LA SAREBBE DATA A GAMBE, MA
GANJAMAN NON SI SPAVENTA FACILMENTE. INUTILE FARE I PAGLIACCI.
BUIO PESTO.
SI È SENTITO
PARLARE DI
CLOWN KILLER DA
QUESTE PARTI
con vasi in plastica e praticare i fori
in vasi più grandi. Non vi consiglio
di praticare i fori nei vasi che state
utilizzando per coltivare, perché provocherebbe stress per la pianta.
SI SENTE ODORE DI
DIVERTIMENTO?
HEY! COSA È
SUCCESSO
ALLA LUCE?
OH CAZZO! STATE
SCHERZANDO, VERO?
46
cose e può fare la differenza nel
raddoppiare letteralmente la vostra
resa. Se potete, partendo da un
seme o da un clone, create una
zona radicolare di 10 cm² circa e fate
in modo che venga potata ad aria:
questo è il primo passo per ottenere
piante gigantesche che formeranno
un gambo solido e spesso e si nutriranno e metabolizzeranno molto più
rapidamente e in modo efficace. Vale
davvero la regola ‘vedere per credere’ e una volta che avrete ottenuto
questo risultato, potrete arrivare a
coltivare piante gigantesche. Ho visto
5 cm² e una volta che le radici sono
state potate ad aria completamente
e vedo che posso tenere in mano
un ammasso di radici, apro il fondo
del substrato con le mani e spezzo le
radici al rovescio, per poi posizionarle sul nuovo substrato. Ho fatto poi
potare le radici ad aria e ho riempito
il vaso di 10 centimetri quadrati in
tessuto e a questo punto le radici
crescono libere.
Dividere delicatamente le radici
Un buon modo per capire come
funziona è quello d’immaginare di
Una massa di radici che si è formata dopo 21 giorni di potatura ad aria, quindi, una volta travasate, avranno tutte le possibilità di crescere e diventare un
gambo forte.
Immagine di profilo dei vasi in feltro, dove si vedono 10 cm di cocco e compost e come le radici sono cresciute verso l’esterno e non verso il basso.
piante coltivate in questo modo e
quando le radici sono state risciacquate, mi è sembrato di vedere un
mocho Vileda sul fondo di un grosso
e solido gambo principale.
I vasi in tessuto sono i migliori
I vasi in tessuto funzionano meglio
per la potatura ad aria e questo
succede perché l’aria può passare
liberamente attraverso i vasi in feltro. Immaginate quando utilizzate
un vaso in plastica: le radici sono
intrappolate all’interno senza flus-
disporre una rete di radici, che crescerà nel nuovo spazio in cui si trova.
Una cosa che ho sempre fatto è travasare nello stesso vaso due volte.
Sembra una pazzia, ma se ci pensate,
prendere la zona radicolare attuale
e dividerla in due parti a partire
dal fondo permette di creare delle
radici ripiegate che potranno essere
posizionate sul nuovo substrato e,
come una rete, si faranno strada in
esso. La seconda volta che prendete
le radici per travasarle nel vaso finale
in tessuto, potete immaginare che ci
Queste 12 automatiche cresceranno molto bene in questi vasi in tessuto e
saranno costantemente potate ad aria.
QUESTO ASPETTO CAMBIA DAVVERO
LE COSE E PUÒ FARE LA DIFFERENZA
NEL RADDOPPIARE LETTERALMENTE
LA VOSTRA RESA.
so d’aria. La radice fittonata può
ancorarsi in basso e portare avanti
la crescita da quel punto, mentre
con i vasi in tessuto si promuove la
crescita radicolare laterale. Le radici
cresceranno da tutti i lati e quindi
ce ne saranno di più orizzontali che
verticali. Produrre i vostri vasi in feltro è estremamente facile e dà grande soddisfazione. Personalmente mi
piace cominciare a coltivare le mie
pianticelle in vasi di tessuto di circa
saranno radici rivolte in ogni direzione e che non ci sarà più spazio per il
substrato, o quasi. Questo è il metodo Stark è ed è un modo per assicuravi il meglio dal vostro racconto.
Spero che queste dritte possano
cambiare del tutto il modo in cui coltivate e ricompensarvi con racconti
incredibili!
Pace.
Questi semi germineranno in questi vasi con molte aperture e fori.
Una volta cresciuti correttamente,
verranno travasati e la massa radicolare verrà dipanata.
®
®
· NUOVO
· NUOVO
Sweet Nurse Auto CBD®
Crystal Candy Auto®
Varietà SWS59 · Ratio THC:CBD: (1:1–1:2)
Raccolta Indoor/Outdoor:
8 settimane dalla germinazione
Altezza: 60-110 cm
Varietà SWS61
Raccolta Indoor/Outdoor:
8 settimane dalla germinazione
Altezza: 70-130 cm
3s+1s
24,00 €
5s+2s
40,00 €
Pacchetti da 25 e 100 semi
· NUOVO
3s+1s
23,90 €
5s+2s
· NUOVO
· NUOVO
· NUOVO
· NUOVO
· NUOVO
www.sweetseeds.com
39,80 €
Pacchetti per la tua collezione
10
SEMI
35€
Le nostre migliori varietà in
pacchetti speciali da 25 e 100 semi
25
SEMI
100€
100
SEMI
350€
www.sweetseeds.com
PRO
M
ED
AT
A
IT
ATA
M
LI
IZ I O N E
K
ED
Ottieni 1 o 2 semi GRATIS di qualsiasi varietà Sweet Seeds®
con l’acquisto di alcuni pacchetti da 3 o 5 semi rispettivamente
*consulta la durata della promozione su:
PAC
C
PA
K
Semi in Regalo!
IONE SP
OZ
IALE
EC
ONE SPEC
ZI
LE
IA
PROM
O
* 10 semi in un solo tubetto
IZ I
O N E LI M
IT
SWEET SEEDS® NON VENDE SEMI SFUSI NÉ NON CONFEZIONATI A GROW SHOP. GLI UNICI SEMI ORIGINALI E GARANTITI SONO QUELLI VENDUTI NELLA LORO CONFEZIONE ORIGINALE.
C/ Dr. Nicasio Benlloch, 36-38 · 46015 · Valencia · España · +34 963 890 403 / +34 628 593 887 · Grossista: +34 963 473 730 / +34 963 404 289 · Fax: +34 961 939 618 · [email protected]
Attenzione: i semi di canapa sono esclusi dalla nozione legale di Cannabis, ciò significa che essi non sono da considerarsi sostanza stupefacente. L.412 del 1974, art.1; comma 1,lett.B, convenzione unica sugli stepefacenti di New York
del 1961 e tabella del decreto ministeriale 27/7/1992. In Italia la coltivazione di Canapa è vietata (artr.28 e 73 del dpr 309/90) se non si è in possesso di apposita autorizzazione (art.17 dpr 309/90). In assenza di autorizzazione i semi
potranno essere utilizzati esclusivamente per altri fini (zootecnico, collezionistico, etc). I semi vengono venduti con la riserva che essi non siano usati da terze parti in conflitto con la legge.
HISTORY CANNABIS
49
&RSHUWLQDGHOOLEURȊ7KH'XWFK([SHULHQFHȋ
descrive il tanto citato “modello olandese”. In esso si parla della piccola rivoluzione verde partita dall’Olanda, che ha
portato il mondo a vedere diversamente
il fenomeno cannabis.
Storicamente parlando, il sistema
Olanda si è evoluto in questo modo per
la capacità di commerciare degli olandesi, ma anche per la loro proverbiale
disponibilità ad accogliere gli stranieri
e le loro abitudini. La Compagnia delle
Indie importava canapa tra altre piante
e spezie dall’Oriente, per realizzare vele
e corde per le navi. Per quanto riguarda
l’era moderna, invece, l’Olanda ha l’economia, l’agricoltura e la floricoltura
forti, a dar conoscenze al fenomeno.
La coltivazione di fiori come il tulipano,
per esempio, è un’attrazione turistica
da tempo, come lo è diventata in questi
anni la cannabis, con i suoi effetti medici.
SISTEMA OLANDA
Archiviate, parcheggiate e bocciate le leggi sulla
cannabis in Italia, forse conviene dare un’occhiata al buon vecchio sistema olandese, e non solo
guardare l’America, visto l’Europa stenta a muodi Davide Calabria
versi a riguardo.
“The Dutch Experience” è un libro divertente di Nol van Shaik, proprietario di
3 coffeshop e fondatore del Museo
Globale della Canapa a Haarlem, che
GUARDA
IN CIELO.
E’ VERO!
MA CHE
COSA È?
Tutto inizia negli anni ‘60, quando i Paesi
Bassi sono una nazioneche si sta riprendendo dalla devastazione nazista, e un
gruppo di giovani riuniti sotto in nome
di Provo (provocatori) riesce a far scattare una scintilla e riportare la canapa
nei Olanda, ora sotto forma di hashish
dal Marocco, Libano, India e Nepal. Le
cose avvengono nel magico centro di
Amsterdam e il preludio sono queste
persone dallo stile di vita alternativo:
pacifisti-anarchici, contro il capitalismo,
il comunismo, l’autoritarismo, l’imperialismo. Capitanati dall’attivista Robert
Jasper Grootveld, provocatoriamente
fumano hashish per le strade della città.
Nel 1965 organizzano eventi nella storica piazza Spui, dove fumano hashish
con il chillum e si confrontano con la
polizia, la quale, visto i gentili modi degli
hippy, considera la cosa solo disturbo del
suolo pubblico. Anche la gente si schiera
dalla parte dei giovani provocatori, che
hanno l’opinione pubblica a loro favore. Il
movimento dei Provo termina nel 1967,
quando i suoi membri prendono vie alternative diverse. Fra questi, Kees Hoekert si
ritira sulla sua barca adibita a casa e inizia
a piantare semi di cannabis.
La rivoluzione verde olandese parte
quindi con una provocazione, per
diventare un business miliardario. Nel
1967 c’è pure l’attivista Mila Jansen
con una TeaHouse, il Kink 22, un locale
dove fumatori e venditori di cannabis possono incontrarsi e fare affari
lontano dalla strada. In quel periodo
il Governo tollera anche la vendita di
cannabis nei centri giovanili.
Sempre nel ’67 scoppia il “Virus dell’amore”, che porta gli hippy di tutta
Europa nella tollerante Amsterdam,
aperta anche nella morale sessuale.
Nella “Capitale degli Hippy”, i ritrovi
principali sono il parco Vondelpark e la
vicina sala concerti Paradiso, ricavata
in una ex chiesa sconsacrata. È un
periodo in cui ganja, hashish, festival
musicali e artistici animano la città
tutto l’anno.
Nel 1969, Kees Hoekert e Robert
Jasper Grooveltd fondano la Lowland
Weed Company, e aprono il primo
outlet della canapa dell’era moderna.
Le piante sono in bella vista sulla barca
di Kees, e ne vendono ben 30.000 in
poche settimane, offrendo sconti fino
a 1 fiorino (circa 1000 lire dei tempi,
50 centesimi di euro odierni) a pianta. La cosa ovviamente crea traffico
sulle strade vicino la barca, e la polizia
interviene in aiuto dei due benefattori.
Si è così aperta la via alternativa e dal
quel momento la città di Amsterdam è
stata letteralmente canapizzata.
L’anno seguente, sorprendentemente,
la dj Koos Zwart comunica settimanalmente al pubblico della radio i prezzi
dell’hashish, in modo da proteggere la
gente dai venditori furbi.
Il dibattito è quindi aperto negli anni
tra il ‘68 e il ‘76, e il Governo istituisce commissioni e invita allo studio
del fenomeno. La commissione Baan
(dal nome del Dr. P. Baan), fortunatamente molto eterogenea, mostra
i suoi risultati nel ‘72, proponendo di
cambiare la legge, perché la cannabis
E’ GANJAMAN. LA
SUA MISSIONE È
LEGALIZZARE LA
CANNABIS IN REGNO
UNITO
FIGURIAMOCI!
GRANDI PROBABILITÀ
CON UN GOVERNO
CONSERVATORE AL
POTERE.
ECCO PERCHÉ HA
LA TESTA IN UNA
NUVOLA DI T.H.C.
50
non da dipendenza e le esternalità in
ambito sociale sono accettabili. Nel
1973, poi, c’è un cambio di governo,
e il Ministro alla Salute Irene Vorrink,
del Partito Socialdemocratico, madre
della dj Koos, annuncia appena eletta
l’intenzione di legalizzare.
come un’erba enteogena, adatta per
la ricerca di Dio, quindi un’ottima medicina per l’uomo moderno. I fatti illeciti
che ha commesso li ritiene comunque
accettabili moralmente dal Dio che
vive in noi, e nel Purgatorio Olanda ciò
è tollerato.
Nel 1972, Wernard Bruining, di origine
indonesiana e trasferitosi in Olanda,
successivamente fondatore anche di
Soft Secrets, con i suoi amici hippy
Inizialmente non è semplice avere
sempre il rifornimento per i clienti
del Mellow Yellow, che ovviamente
viene ben nascosto, ma lentamente
prodotti come hashish marocchino,
afgano, nepalese e libanese. L’hashish
è fumato con il tabacco, soprattutto
dai bianchi, ma con l’arrivo delle prime
erbe con semi importate da Congo
e Indonesia, iniziano ad affacciarsi al
bancone anche residenti delle minoranze etniche, aumentando l’integrazione sociale nazionale.
A questo punto gli acquisti avvengono
in chili, rendendo necessari passaggi
l’erba coltivata dai bianchi americani,
più potente e saporita. Nasce quindi
l’idea di coltivarla in Olanda, essendo
un ottimo prodotto per completare il
menù dei coffeshop. Si inizia importandola dall’America a 16.000 fiorini
al chilo (circa 8.000 euro), contro i
1.500-3.000 di quella da Paesi esotici.
Nonostante il prezzo, l’erba va a ruba.
Si chiede quindi al sessantenne Old
Ed, esperto coltivatore californiano di
sinsemilla biologica, di trasferirsi con i
PER LA PRIMA VOLTA LA CANNABIS È DISPONIBILE A ORARI
REGOLARI, COME GLI ALTRI PRODOTTI, E FINALMENTE C’È UN
AMBIENTE SICURO E RILASSATO PER I CONSUMATORI.
apre la prima TeaHouse, il Mellow
Yellow, che vende tazze di tè e cannabis il più apertamente possibile, a
prezzi equi, con il venditore al bancone come fosse un cliente. Per la
prima volta la cannabis è disponibile a
orari regolari, come gli altri prodotti,
e finalmente c’è un ambiente sicuro e
rilassato per i consumatori.
Molto grazie a Wernard, quindi, che ha
preso a braccetto il mondo cannabico
e ha sempre considerato la cannabis
il negozio passa a una gestione più
professionale, con acquisti da 50 e
100 grammi, e la vendita di hashish
in pacchetti preconfezionati da 10 e
25 fiorini. Aggiungendo pure del cibo
al menù, per sfamare i clienti, finalmente trovano la “Formula d’Oro” dei
Coffeshop.
Con l’aumento della domanda aumenta anche l’offerta, fino a rendere necessario anche un menù della
cannabis, che a quei tempi espone
e nascondigli segreti e le cose vanno
avanti come un lavoro per Wernard e
gli amici, in un’atmosfera hippy, non
commerciale, fino al ‘78, quando un
incendio brucia il Mellow Yellow. A
quel punto Wernard decide di partire
per visitare altri amici negli Stati Uniti.
Ad ogni modo, fin dall’inizio il successo dell’esperimento attira l’attenzione di molti e, con l’aumento della
domanda, il fenomeno inizia a espandersi. Maarten Brusselers nel 1974
apre il Rusland Coffeshop, usando
per la prima volta il nome coffeshop.
Successivamente, Henk de Vries, dopo
aver visto il guadagno nello spacciare
hashish a un concerto, apre nel 1975 il
Bulldog coffeshop. Henk da al fenomeno un’impronta commerciale, unendo
il concetto di bar e vendita di cannabis.
Nel 1976 la politica razionale olandese non legalizza ma riduce le infrazioni e da allora l’uso e il possesso
non sono più un’offesa alla giustizia.
Viene istituito un regime separato per
la cannabis, dando la possibilità di possederne fino a 30 grammi. Il sistema
tollerante è istituito in base al Principio
di Opportunità, contemplato dal sistema giuridico olandese, che pone fine
alla persecuzione per importanti motivi
sociali. La volontà del Governo è quella di separare i mercati delle droghe
pesanti da quelle leggere. Sulle sostanze vengono fatti programmi di prevenzione ed educazione e a differenza delle
altre nazioni, la questione droga diventa
una questione sociale e medica.
A questo punto scoppia il fenomeno
coffeshop, altri dodici aprono i battenti
e già negli anni ’80 si parla di industria
della cannabis. Henk de Vries chiede
allora di poter far pubblicità sui tram
della città del Bulldog per attrarre i
turisti, ma riceve il no dei tranvieri.
“No” fatto proprio dal Governo, che
stabilisce l’impossibilità di far pubblicità alla foglia e i coffeshop.
Nel frattempo, nel 1978, torna in scena
Wernard, rincasato dagli Stati Uniti
dopo aver incontrato Miss Sinsemilla,
propri semi in Olanda, da Wernard, per
tramandare le sue conoscenze.
In seguito Old Ed passerà cinque anni
con Wernard, insegnandogli a comunicare con le piante e ogni trucco
sulla coltivazione. A partire dal 1980
la “Squadra dei sogni” ottiene il primo
raccolto di erba olandese, cresciuto
in una serra di plastica. I fiori vengono venduti al Bulldog per 14.000
fiorini al chilo. Nel 1981 si trasferiscono in campagna per ingrandirsi e il
primo raccolto del giardino lo vendono
a 12.000 fiorini al chilo, all’incirca il
prezzo oggi in Italia. L’anno seguente
la loro coltivazione di 1.000 piante
femmine attira l’occhio della polizia.
Un ufficiale si presenta alla fattoria in
bicicletta e, avvicinandosi al giardino,
invita Ed e Wernard a far sparire tutto.
Ascoltando la legge, i due spostano
le piante in tanti piccoli giardini per
tutta l’Olanda, da giardinieri interessati, con cui dividere gli utili, a patto che
stessero semplicemente a guardare
e imparare. Si moltiplicano di conseguenza i giardinieri provetti, e nel giro
di tre anni il prezzo scende a 6.000
fiori al chilo.
Ed e Wernard iniziano quindi il business
dei semi, creando l’azienda Lowland
Seed Company (1981-85), che vende
anche piante d’erba, e pacchetti per
coltivatori. Quando gli affari si fanno
troppo pressanti, però, Wernard decide di prendersi una pausa dal mondo
cannabico.
Qualche anno dopo, illuminato dall’idea della coltivazione in casa, Wernard
apre il primo growshop del mondo.
Il famoso Positronics, con annesso ristorante vegetariano, sviluppa
il sistema della produzione di cloni
dalle piante madre. Dal Positronic
nasce anche il primo hashish olandese (Nederhash), a rifinire il menù dei
coffeshop, e la prima associazione
per la cannabis medica olandese, la
Mediwiet, che fornisce erba con lo
sconto del 50% ai pazienti tramite il
circuito dei coffeshop.
(continua sul prossimo numero)
BUBBA
KUSH
CBD
AMNESIA
CBD
OG
KUSH
CBD
CHEESE
CBD
HAZE AUTO
CBD
INDUSTRIAL
PLANT AUTO
CBD
PURPLE
ORANGE
CBD
CANNABIS WORLD
53
Che ne sarà di loro?
Come e se cambierà la politica USA sulla cannabis nell'era Trump
Lo scorso 9 novembre il mondo si è svegliato con Donald Trump presidente degli
Stati Uniti. Uno schiaffo all'establishment politico tradizionale e un sonoro calcio negli
stinchi per quanti speravano il tycoon non andasse oltre nell'inquinare il discorso politico nazionale ed internazionale. Per fortuna l'election day ha portato anche buone
nuove e dal 1 gennaio 2017, la marijuana ricreazionale è diventata legale in altri 3 stati
(California, Massachusetts e Nevada) mentre in Florida, North Dakota e Arkansas si è
finalmente dato il via libera all'uso della marijuana a scopo terapeutico.
Una volta cominciati a trapelare i
nomi che andranno a formare l'esecutivo Trump, in molti hanno pensato
che la war on drugs avrebbe ripreso
a tamburo battente ma forse ci sono
diverse e buone ragioni che fanno
sperare in una desistenza. Trump e i
suoi non dovrebbero rappresentare
una seria minaccia al percorso di
legalizzione e liberalizzazione in atto
ormai da più di un lustro negli States.
Diversi economisti ed esperti hanno
sottolineato come una marcia indietro sulla legalizzazione, arrivati a questo punto, comporterebbe diversi
ostacoli sia dal punto di vista economico che politico, che sociale.
Di seguito troverete 7 ragioni per cui,
forse, gli anti-allarmisti non hanno
tutti i torti.
Ricomiciare una guerra contro
la marijuana andrebbe contro
la volontà degli elettori
A novembre, 8 stati hanno votato
a favore di un'apertura verso la
marijuana, sia a livello ludico che
medico. Con questo risultato sono
ora 28 gli stati che permettono l'utilizzo della cannabis terapeutica
e 8 quelli quelli che l'hanno resa
completamente legale, incluso il più
popoloso: la California. Con un carico come quello dello Golden State,
quasi un quarto dell'attuale popolazione americana vive in una realtà in
cui gli elettori hanno deciso che gli
adulti possono consumare cannabis
tanto quanto e allo stesso modo
dell'alcool. Da non dimenticare poi
che tutti gli stati della federazione,
esclusi 8, hanno legalizzato il cannabidiolo ed i prodotti da esso derivati.
Ricominciare ad osteggiare la cannabis significherebbe piantare un
bel dito medio in faccia agli elettori.
Non che The Donald non sia avvezzo
a questo tipo di comunicazione ma,
di Giovanna Dark
come vederemo in seguito, il gioco
non vale la candela.
Il discorso pubblico sulla cannabis sta andando in direzione
opposta
Se da un lato è vero che i democratici sono sempre stati in generale più
favorevoli alla legalizzazione rispetto
ai Repubblicani – rifugio di neo-con,
proibizionisi ed integralisti cristiani –,
è anche vero che stati storicamente
conservatori hanno negli ultimi anni
aperto alla cannabis, nonostante le
leggi federali la classifichino ancora
sullo stesso piano dell'eroina. Stando
poi ai sondaggi pubblicati dall'agenzia Gallup prima delle elezioni, lo
scoso ottobre, negli States si è raggiunto il picco del 60% dei consensi
riguardo l'utilizzo della marijuana in
un regime di legalità. Se si parla poi
di cannabis terapeutica, i consensi
schizzano al 90%.
Trump stesso si è dichiarato
favorevole alla cannabis medica e sul fatto che gli stati decidano autonomamente in fatto
di legalizzazione
Il senatore dell'Alabama Jeff Sessions,
appuntato da Trump a capo del
Dipartimento Giustizia e il generale in pensione John Kelly, promosso alla direzione Dipartimento della
Sicurezza Interna, hanno apertamente criticato il meccanismo della legalizzazione in più occasioni. Sessions l'ha
definito “un tragico errore” e ha detto
che la marijuana “non è una di quelle
cose che dovrebbero essere legalizzate”. Kelly invece l'ha buttata più
sull'internazionale e ha affermato che
l'ondata di cannabis libera “manda
segnali confusi alle altre nazioni,
dando l'impressione che gli USA non
si preoccupino più della battaglia contro la droga”.
Trump invece sembra essere di diverso parere. Decenni fa disse che tutte
le droghe dovrebero essere legalizzate in nome del profitto, che si
potrebbe fare sia in termine di lotta
al mercato nero che di tassazione,
da spendere eventualmente in programmi di recupero e sensibilizzazione. Lo scorso anno, interpellato da
Fox News sulla questione cannabis
medica, ha dichiarato: “Sono favorevole al 100%”. E sebbene in uno dei
suoi dibattiti iniziali in Colorado, nel
2015, abbia detto di voler opporsi
alla legalizzazione diffusa della marijuana per i maggiorenni, ha anche
54
precisato che dovrebbero essere gli
stati stessi a regolare la questione in
forma interna.
La war on drugs non sembra
essere tra le priorità nell'agenda di governo
I pochi commenti di Trump sulla
marijuana non hanno la forza per
assurgere al livello di promessa da
campagna elettorale: sebbene The
Donald si sia provato più volte più
che flessibile riguardo al significato
delle sue stesse dichiarazioni, esiste
il fatto incontestabile che il nuovo
presidente non parla quasi mai di
cannabis. Il blasonato The Times ha
fatto una ricerca all'interno dell'attivissimo feed Twitter di Trump e
la parola “marijuana” non produce
alcun risultato, contro ad esempio
le 100 menzioni che risultano con la
parola “immigrazione”.
C'è poi da dire che le scarse risorse
a disposizione del nuovo presidente e del suo Gabinetto non possono coprire tutte le battaglie di
cui il tycoon si è fatto condottiere.
“Ha parlato di cambiare le politiche
federali praticamente ad ogni livello possibile” dice Mason Tvert del
Marijuana Policy Project, “ma non
Condurre una guerra costa
molto denaro
Una delle tattiche che il governo
Trump potrebbe usare per smantellare quanto la legalizzazione ha creato,
potrebbe essere quella di inviare lettere ai proprietri degli immobili in cui
sono presenti dei dispensari, intimandogli di sfrattare i suoi inquilini: pena
il sequestro dei beni per violazione
del federal Controlled Substances
Act. Oppure le potrebbe mandare
agli stati stessi, dicendo di revocare in
blocco tutte le licenze che sono state
concesse a produttori e rivenditori.
Queste due possibilità sono in effetti
messe a disposizione nella sala ovale
ma difficilmente verranno firmate.
Anche se il nuovo gabinetto spingesse
per una soluzione del genere, operazioni di questa portata costano una
marea di soldi e il Congresso tende
a tenere i rubinetti chiusi. La fazione
degli antiproibizionisti spera che il
peso politico in termini di numeri di
stati come la California, possa scongiurare un'eventuale si del Congresso
ad un'operazione del genere. E, a
conti fatti, fanno bene ad essere
ottimisti: prima ancora delle elezioni
dello scorso anno, alcuni membri del
Congresso hanno dimostrato sensibilità alla causa e hanno fatto passare
Se il mercato della marijuana legale
dovesse cessare di esistere in futuro,
questo significherebbe la distruzione
di migliaia di piccole imprese e la
perdita di altrettanti posti di lavoro.
Oltre a rappresentare un gigantesco
regalo per il mercato nero, una prospettiva simile sarebbe una grave
perdita per gli investitori. Il cannabusiness americano vale ad oggi 7
miliardi di dollari l'anno e, stando
alle previsioni dell'agenzia ArcView,
ne varrà più di 20 emtro i prossimi
3 anni. E sebbene molte corporations e joint venture finanziarie siano
ancora riluttanti nel firmare grossi
assegni a causa delle leggi federali,
altre si stanno dimostrando ansiose
di investire nella nuova “green rush”.
Tra loro anche uno dei membri del
transition team scelto da Trump per
traghettare alla Casa Bianca, il milionario di Silicon Valley Peter Thiel.
Ad oggi negli States c'è un enorme
potenziale per la formazione di capitale e la crescita esponenziale dimostrata finora rappresenta un ottimo
deterrente all'eventuale cambio di
rotta. In più è tutta roba fatta in casa
e, almeno per il Trump della campagna elettorale, l'idea di rilanciare il
made in USA era uno dei primi punti
del programma.
a ricordare che il governo federale sta ancora semplicemente tollerando. Questo di fatto non ha
però ancora reso la marijuana del
tutto legale sul suolo statunitense
e chiunque opera in un dispensario o si occupa della produzione
lo fa tutt'oggi in violazione della
legge federale: molti sono ancora
gli interrogativi sul reale potere
dei federali di chiudere o meno il
mercato. In tanti sono del parere
che la questione avrebbe dovuto essere affrontata apertamente
dalla Corte Suprema ma quest'ultima si è rifiutata più volte di tenere
udienza in merito.
I motivi per cui The Donald probabilmente lascierà intatto l'attuale orientamento, come abbiamo
visto, sono diversi e fondati. Ma
anche nel caso in cui l'amministrazione Trump decidesse di interferire, ci sarebbero chiari e distinti
paletti. Primo fra tutti quello che
impedisce al governo federale di
obbligare gli stati a proibire la
marijuana, invalidando le leggi
statali scritte a seguito di consultazione popolare. Sebbene la
DEA possa ancora andare stato per
stato ad arrestare singoli individui,
I MOTIVI PER CUI THE DONALD PROBABILMENTE LASCIERÀ
INTATTO L'ATTUALE ORIENTAMENTO DEI SINGOLI STATI SULL
CANNABIS SONO DIVERSI E FONDATI
ha mai fatto menzione del fatto che
lo voglia fare per quanto riguarda
la gestione federale dei singoli legal
marijuana bills prodotti dagli stati.
Se poi vogliamo guardare al Trump
imprenditore, è difficile pensare
che voglia smantellare un settore
che si sta rivelando produttivo e
generatore di posti di lavoro: se
decidesse di smantellarlo si attirerebbe di sicuro le ire anche dell'imprenditoria locale e dei sostenitori
delle autonomie statali.
un emendamento che impedisce al
governo di spendere budget per perseguire pazienti in cura con marijuana
o distributori che siano stati autorizzazti dalle leggi dei singoli stati. In tutti
gli stati in cui la legaliazzione è realtà,
ci sarà sicuramente molta pressione
sui delegati affinché si mantenga questa nuova regola.
Con la cannabis ci si fanno un
sacco di soldi e se ne possono
fare ancora di più in futuro
Il reale potere delle leggi federali in merito alla cannabis è
tuttora incerto
L'amministrazione Obama ha
redatto diversi “memorandum” che
essenzialmente sono un semaforo
giallo per gli stati che hanno legalizzato la cannabis. Nonostante i
singoli stati si siano impegnati a
mantenere standard federali quali
l'accesso esclusivo ai maggiorenni
e a redarre sistemi regolatori ben
precisi, quei memorandum stanno
almeno in teoria, le forze dell'ordine locali non sono obbligate a
collaborare. Fino ad oggi i federali
si sono infatti concentrati soprattutto sui pesci grossi.
Insomma, se è vero che il nuovo
presidente USA è una potenziale
sciagura per molti aspetti del vivere
comune, primi fra tutti la convivenza
pacifica e il politically correct, l'attuale status quo in tema di cannabis
non è probabilmente in pericolo.
56
L'appuntamento era per le 4 del
pomeriggio, i ragazzi del collettivo
WeXtract ci aspettavano già da un
pezzo e noi del Sud Est Grower collective come al solito eravamo in ritardo.
Questa volta, il luogo di incontro era
all'interno di una cella frigorifera. Avete
capito bene, per questo esperimento
ci siamo riuniti a -20°C all'interno di
una cella frigorifera installata nel laboratorio di un amico che ha preferito
rimanere anonimo.
di [email protected]
Obiettivo dell'incontro: estrarre un hashish full melt
con l'impiego dei dry sift screen, con l'eccezione però
che avremmo lavorato con della marijuana fresca.
Qualche giorno prima dell'esperimento, alcune
piante di cannabis erano state raccolte e appese
a testa in giù in una stanza buia e arieggiata
affinché la marijuana perdesse parte della clorofilla
contenuta. Dopo circa 24 ore, le infiorescenze ancora
fresche sono state sminuzzate in piccole parti per
favorire il processo di estrazione e, raccolte in
una vaschetta di plastica per uso alimentare, sono
state conservate in un congelatore a pozzetto alla
temperatura di -30°C per altre 72 ore.
Riunitici tutti all'interno del laboratorio, abbiamo
iniziato a preparare l'ambiente di lavoro: dentro la
ESTRAZIONE
Il termometro indica la temperatura di -21°C all’interno della cella
Fresh Frozen
Sift
FROZEN SIFT, OLTRE L’ESTRAZIONE.
cella frigorifera sono stati sistemati due tavoli della
superficie di 120x100 cm e sopra ad ognuno di essi
è stata collocata una lastra di plexiglass della stessa
superficie. Sul primo tavolo abbiamo sovrapposto
due dry sift screen, prima quello da 180 micron
e poi quello da 220 micron e li abbiamo fissati
entrambi agli angoli con del nastro adesivo di carta.
La preparazione si è conclusa con una scrupolosa
pulizia dell’ambiente di lavoro.
Per lavorare all'interno della cella è stato necessario
indossare abbigliamento da montagna: calzamaglia
termica, scarponi, maglia termica, felpa, giacca,
scaldacollo e berretto. Prima di entrare nella camera
frigorifera fumiamo un paio di joint ma, una volta
dentro, alla temperatura di -20°C l’effetto è svanito
in un attimo.
Dopo esserci assicurati di avere con noi tutto il
necessario, siamo pronti per avventurarci nella
cella frigorifera. Una buona regola è di mantenere
la porta della cella sempre chiusa per evitare di
attirare all’interno l’umidità dell’ambiente esterno
garantendo di conseguenza una temperatura
costante.
Dal frigo a pozzetto tiriamo fuori una cassetta
contenente marijuana semifresca e completamente
congelata; quindi ci fiondiamo all’interno della cella
e via ai lavori. Un ragazzo del collettivo aveva
preventivamente introdotto nella cella alcune paia
di guanti in nitrile e in pratica già congelati li
indossiamo alle mani. Un po' per volta, la marijuana
è stata sparsa sul dry sift screen da 220 micron;
nel frattempo, alcuni ragazzi esercitavano lievi
percussioni sullo screen per agevolare il distacco
della resina dalle piccole infiorescenze di marijuana,
mentre il caposquadra con gesti delicati provvedeva
a sminuzzarla e a spargerla per tutta l'area dello
screen. Man mano che si procedeva, i fiori già vagliati
venivano messi da parte, raccolti e conservati nella
cassetta portalimenti per una successiva lavorazione.
Terminato di setacciare il primo lotto di marijuana, lo
screen da 220 micron è stato pulito con un pennello
per far scendere giù eventuale resina incastrata.
Quindi, il dry sift screen da 220 micron è stato
messo da parte e quello da 180 micron spostato sul
secondo tavolo.
La superficie della lastra di plexiglass sul primo
tavolo era completamente ricoperta di resina che
rappresentava la prima qualità; con una scheda
telefonica la resina è stata raccolta tutta insieme
e con l’impiego di un colino è stata sparsa su dei
vassoi con il fondo di carta forno. Questo passaggio
consente un essiccamento della resina uniforme,
altrimenti, una volta fuori dalla cella frigo la resina si
sarebbe agglomerata in un unico corpo trattenendo
l’umidità all’interno.
Dopo questa prima fase, ci siamo concentrati sul
secondo tavolo sul quale era stato posizionato il
dry sift screen da 180 micron e la cui superficie era
completamente ricoperta di resina mista a pistilli
e altra materia vegetale. Lo screen da 180 micron
è stato completamente spennellato, cercando di
raccogliere a lato pistilli e materia vegetale. Con il
retro del pennello venivano esercitati deboli colpi
sullo screen per agevolare il passaggio dei tricomi
ghiandolari.
Una volta vagliato per bene il dry sift screen da
180 micron, lo mettiamo da parte e proseguiamo
con un ulteriore filtraggio della resina raccolta sulla
seconda lastra di plexiglass.
Nel frattempo, sul primo tavolo rimasto vuoto
posizioniamo gli screen da 45 e 160 micron, uno
sopra l’altro. La resina è stata sparsa sul dry sift
screen da 160 micron e con il pennello è stata
vagliata cercando di portare a lato eventuale
materia vegetale all’interno. Il gioco con il pennello
è durato abbastanza, facendo molta attenzione
a non esercitare pressione sullo screen perchè
l’attrito genera calore impedendo il passaggio
dei tricomi ghiandolari attraverso il setaccio. Al
termine di questa operazione, la resina ancora un
po' contaminata è stata raccolta con una scheda e
messa a seccare sui vassoi con carta forno. Messo
da parte lo screen da 160 micron, rimaneva quello
da 45 micron; con scheda e pennello abbiamo
continuato a setacciare la resina sulla superficie. Al
termine dell’operazione, tutta la resina recuperata è
stata sparsa con l’impiego del colino sui vassoi con il
fondo di carta forno. I vassoi pieni di resina sono stati
trasferiti in una stanza dal clima fresco e asciutto
per circa 15 giorni; una volta secca, la resina è stata
conservata in frigo, pronta per l’uso.
La voglia di assaggiarlo seduta stante però era tanta
e appena terminiamo l’esperimento portiamo la pipa
nella cella frigorifera e via a dabbare con il frozen sift
Macrofotografia tricomi
ghiandolari di frozen sift
Frozen sift appena setacciato
a -20°C; l’emozione di fumare questo estratto con
tutti i terpeni al proprio posto è stata unica.
Un ringraziamento speciale a Lele di Sud Est
Growers e Paolo Flower per averci concesso di
scoprire questa stupefacente delizia.
CANNABUSINESS
57
tanti dispensari che sono nati nello stato americano
dopo la legalizzazione del gennaio 2014.
Un'erba da
paura e delirio
I più se lo ricorderanno con le sembianze di un Johnny Depp stempiato e fattissimo nel cult movie Paura
e Delirio a Las Vegas ma Hunter S.
Thompson è stato una delle stelle del
firmamento letterario statunitense
dell'ultimo secolo. Padre putativo del
“gonzo journalism” – uno stile di scrittura che combina il giornalismo convenzionale, le impressioni personali
e gli artifici narrativi del racconto per
produrre un personalissimo punto di
vista sugli avvenimenti e le situazioni
– Hunter Stockton Thompson ci ha
lasciato 11 anni fa con all'attivo 13 libri
ed un'infinità di articoli sull'irresistibile
ingannevolezza del sogno americano.
di Giovanna Dark
Diventato un'icona della controcultura mentre era
ancora in vita, dal 20 febbraio del 2005 –data in
cui si è sparato con un fucile – è l'ultima moglie,
Anita Thompson a mantenere viva la sua memoria.
Stando a quanto riportato dal The Aspen Times,
lo scorso giugno Anita ha concluso il passaggio di
proprietà di Owl Farm, la vecchia baita di 42 acri in
cui lo scrittore visse dal 1969 al 2005, protetto dalle
Colorado Rockies a Woody Creek. Con il passaggio di
proprietà, quella che fu l'assistente dello scrittore dal
1999 e dal 2003 sua moglie, si è aggiudicata anche i
diritti sul logo “Gonzo” e il pieno controllo creativo e
proprietario sulla fondazione omonima.
Una fondazione che per ora sembra essere ancora
un gigantesco work in progress – l'allestimento
della casa-museo ad Owl Farm viene continuamente
rimandata –ma che finalmente potrebbe raggiungere
un punto di svolta con la produzione di uno strain
esclusivo. “La prima cannabis a marchio Gonzo
sbarcherà presto nei dispensari per marijauana
ricreazionale” ha dichiarato lo scorso mese la vedova
Thompson al quotidiano statunitense.
Stando a quanto ha raccontato ai microfoni di
Rolling Stones, Anita ha conservato sei differenti
tipi di marijuana che il marito era solito fumare
e sta ora collaborando con una delle nuove firme
del cannabusiness per coltivarne i semi ed estrarne
nuovi ibridi: i frutti del raccolto verranno poi venduti
ai dispensari sotto il marchio Gonzo ed i proventi
serviranno anche a finanziare i progetti legati
alla fondazione memoriale. La vedova Thompson
avrebbe trovato un modo legale per estrarre il DNA
dalla marijuana e dall'hashish che lo scrittore soleva
fumare e che lei stessa ha curato negli ultimi 12-15
anni e starebbe per affidare la produzione ad uno dei
“Da che l'erba è diventata legale in Colorado sono
stata avvicinata almeno una volta al mese da
dispensari, growers, aziende agricole – ha detto la
vedova Thompson – e negli ultimi 3 anni avrò avuto
come minimo 10 meeting ma ho sempre finito col
dire no, perchè ogni volta è la stessa storia: alla fine
c'è sempre qualcuno che vuole schiaffare il nome di
Hunter sullo strain di qualcun altro”. Anita infatti vuole
che il nome del marito rimanga legato alle varietà
che lui usava consumare e, sebbene ora scherzi sul
fatto di non vedere l'ora di diventare una “signora
della droga”, ha speso gli ultimi 11 anni a difendere e
diffondere l'eredità letteraria di Raoul Duke – questo
uno degli pseudonimi con cui il giornalista amava
firmarsi. “Per 10 anni abbiamo provato ad indirizzare il
discorso sul lascito letterario di Hunter – ha spiegato
– avevamo timore che il suo lavoro non riuscisse a
venire apprezzato all'interno della sua generazione
di scrittori. Ora sento di poter parlare più apertamente
del suo lifestyle. Anzi, sono fiera di farlo, ma fino a
poco fa ammetto sarebbe stato troppo rischioso”.
Ora però sembra essere arrivato il momento di
mettere a frutto il lascito economico. Poco prima di
suicidarsi, Hunter Stockton Thompson, decise che
la moglie avrebbe potuto continuare a vivere nella
baita di Woody Creek, ma che la proprietà sarebbe
rimasta in mano al trust Gonzo, un'entità legale
gestita dai suoi avvocati. Nel giugno di quest'anno
Anita ha acquistato la Owl Farm per 500.000 dollari,
rinunciando ai proventi delle vendite dei libri di
Hunter ma guadagnando il controllo sul marchio
Gonzo.
Utilizzando il profitti derivati dal probabile affarone
che conseguirà la messa in vendita degli strain, Anita
Thompson dice di voler
concludere il progetto
della casa-museo. L'Owl
Farm Museum potrebbe
aprire già nel maggio
2017, con rigorose visite
su appuntamento, ma
l'intento di Anita è quello
di istituire un vero e
proprio museo pubblico
alla memoria dello
scrittore, magari a Woody
Creek o ad Aspen.
In attesa che la marijuana
Gonzo arrivi a deliziare i palati dei fortunati
consumatori d'oltreoceano, vi invitiamo caldamente
a leggere Hunter Stockton Thompson e i suoi
“dopati” ma lucidissimi report di un'america che vide
fallire la sua rivoluzione lisergica.
USA NEWS
59
Riepilogo notizie degli Stati Uniti
Avete presente la sensazione quando
accade qualcosa di violento, vi fermate
per una pausa a prendere fiato e pensate: «cosa diavolo è appena successo?». Per esempio, dopo un incidente
d’auto, se fate un capitombolo sulle
piste da sci, oppure se un ospite di
un reality televisivo viene eletto come
governante del mondo libero. Bene,
farò crollare quello che è caduto –
astuzia della cannabis – dato che si è
verificato il terzo fra questi tre esempi.
di Bill Griffin
Ci sono le buone notizie e ci sono le inevitabili cattive notizie, temo. Entrambi i
tipi sono definiti chiaramente, così potete
immergervi in quelle che preferite con
calma. Visto che sono una persona ottimista, ho messo per prime le buone notizie.
Buone notizie
La California, la quinta economia mondiale,
ha legalizzato la cannabis a uso ricreativo.
Hanno messo in moto l’intera faccenda
della marijuana terapeutica già nel 1996
quando i votanti dello stato approvarono
la Proposition 215 con una maggioranza
del 55%. Vent’anni dopo, i cali-forniani
ottengono finalmente la legalizzazione
della cannabis a uso ricreativo, grazie
all’approvazione con referendum della
Proposition 64, che ha registrato una
maggioranza del 56% dei votanti.
Quindi che cosa significa?
Significa che se avete 21 anni o un’età
superiore, nello Stato più popoloso degli
USA potete colti-vare e regalare per uso
non medico a un’altra persona che abbia
un’età superiore a 21 anni fino a sei piante
e possedere fino a 28,5 grammi di “marijuana” sotto forma di fiori secchi e fino a 8
grammi se è concentrata.
Fate attenzione, tuttavia, a non passare uno
spinello a qualcuno che abbia meno di 21
anni: dare la cannabis a qualsiasi persona
che non abbia compiuto 21 anni potrebbe
costarvi una multa di 500 dollari e la reclusione per un periodo di sei mesi.
La proposta di legge consentirà la vendita al
dettaglio di marijuana e imporrà una tassa
del 15%, ma si dovrà aspettare fino al 1°
gennaio 2018 prima che inizino a rilasciare
alle aziende le licenze per coltivare o distribuire la marijuana. Parlando in un’intervista
al «Los Angeles Times», Lynne Lyman della
Drug Policy Alliance, ha affermato che la
proposta di legge in California è il «gold
standard» per la marijuana legale, al quale
altri Stati dovrebbero tendere.
Si stima che il settore della marijuana a uso
ricreativo in California avrà un valore di sei
miliardi di dollari entro il 2020. Le piccole
aziende saranno le prime ad avere benefici
in un approccio del tipo “microbirrificio”, con
licenze più estese che saranno rilasciate nel
2023, a quel punto ci possiamo aspettare
che il costo per i consumatori dei prodotti
della cannabis diventerà molto ragionevole.
Non è stata solo la California a legalizzare la cannabis, anche Maine (50,3%),
Massachusets (53,5%) e Nevada (54,5%)
hanno fatto altrettanto; si uniscono ad
Alaska, Colorado, Distretto di Columbia,
Oregon e Washington, vale a dire che oltre il
50% della popolazione statunitense sarà in
grado di apprezzare le meraviglie della cannabis nelle sue varie forme, senza temere
multe e sen-za essere rinchiuso in prigione.
La cannabis a uso medico è sempre stata
la prima ad arrivare in uno Stato, quindi
è positivo vede-re altri quattro Stati che
hanno approvato proposte di legge per
legalizzare il suo utilizzo. Questi Stati sono:
Arkansas, Florida, Montana e North Dakota.
Attualmente oltre la metà degli Stati USA –
29 in totale – ha legalizzato la marijuana per
determinate condizioni cliniche.
Cattive notizie
Vi ricordate all’inizio di quest’articolo
quando ho accennato all’intera faccenda relativa a un ospite di reality televisivo che viene eletto come presidente?
Bene, è molto probabile che questa
non sia la cosa migliore che potrebbe
succedere nel settore della cannabis.
Non è tanto l’atteggiamento del Presidente
Trump a proposito della cannabis, che nel
periodo pre-cedente alle elezioni è stato
più o meno indifferente: la questione ha
più a che fare con la persona che ha collocato intorno a sé. All’atto della stesura di questo articolo, Trump ha appena
annunciato che il Senatore Jeff Sessions
sarà il suo Attorney General. Negli Stati
Uniti l’Attorney General, pressoché equivalente al nostro Ministro della Giustizia, presiede il Dicastero corrispondente, oltre a
rappresentare la massima carica del potere
esecutivo e dell’Avvocatura Generale di
Stato del governo statunitense.
credevano che avrebbe onorato le leggi di
degli Stati sostenitori, la nomina di Sessions
è fonte di grande preoccupazione».
Sessions, che veniva descritto come «fanatico della lotta contro la marijuana» in
una dichiarazione ufficiale NORML, è uno
strenuo oppositore della legalizzazione
della marijuana, che sia medica o a uso
ricreativo. Durante un’audizione al senato
in merito alle leggi statali sulla marijuana,
Sessions ha affermato: «le brave persone
non fumano marijuana».
Visto l’atteggiamento del senatore Sessions
molto esplicito anti-cannabis, questo fatto
potrebbe creare alcuni ostacoli non solo
ai nuovi Stati che hanno legalizzato l’uso
ricreativo o medico, ma anche a quelli
che già adottano questi programmi. Non
dovete dimenticare che la cannabis è una
droga inserita nella tabella 1 e, per quanto
riguarda il governo federale degli Stati Uniti,
non ha al-cun valore terapeutico e ha un
alto potenziale di abuso. Le irruzioni federali statunitensi avvenute durante i mandati dei presidenti americani precedenti,
quindi, potrebbero benissimo continuare
o ripartire. Questo sarebbe contrario all’atteggiamento di non intervento da parte
di Obama, che ha permesso agli Stati di
trovare la loro strada specifica dopo la legalizzazione della cannabis a uso ricreativo.
Il dottor Jahan Marcu, direttore scientifico
e revisore principale della Patient Focused
Certification (PFC) creata da Americans for
Safe Access (ASA), mi ha comunicato per
e-mail: «Il sostegno alla cannabis medica
è più forte che mai, compreso il parere del
presidente eletto Donald Trump, ma è probabile che i pazienti si trovino ad affrontare
sfide e difficoltà impegnative con la nomina del se-natore Jeff Sessions ad Attorney
General. Sessions ha criticato la moralità dei
consumatori di can-nabis e ha falsamente
dichiarato che la cannabis è più dannosa
dell’alcol. Mentre molti pazienti della cannabis medica hanno sostenuto Trump perché
La Patient Focused Certification di ASA
aiuta le società nel settore della cannabis
a soddisfare le esigenze dei pazienti rispetto a prodotti di alta qualità e che non
presentino sorprese. «Purtroppo molto
persone non riescono a valutare la qualità
dei prodotti usati a causa della mancanza
d’informazioni, per questa ragione un programma formativo come Patient Focused
Certification è tanto importante per il settore della cannabis», spiega il dr. Marcus.
Avrebbe politicamente senso per
Trump tenere sotto controllo Sessions
rispetto alla cannabis, da-to che la
marijuana legale ha più successo di
qualsiasi altro politico negli Stati Uniti.
Wilma’s Lawn & Garden®
Fai brillare le tue piante!
Il terreno giusto e il corretto nutrimento sono essenziali se vuoi godere a pieno delle tue
piante e del tuo giardino. Per questo, consigliamo i nuovi substrati innovativi Cocolite.
Questi mezzi di crescita professionali sono approvati dal RHP e sono composti da graniglia
GLFRFFRðEUHGLFRFFRSH]]LGLFRFFRHSHUOLWH6RQRLOPL[LGHDOHSHUODFROWLYD]LRQHGL
IUXWWDðRULYHUGXUHHSLDQWHGRPHVWLFKH,&RFROLWHVKDQQRXQâDOWDFDSDFLW¿SHUOâDULDSHU
DVVLFXUDUHXQDJUDQGHIRUQLWXUDGLRVVLJHQRDOOHUDGLFLHODGLVWULEX]LRQHLGHDOHGHOOâDFTXD
SHU PLJOLRUDUH OâDVVRUELPHQWR GHOOâDFTXD QHOOH UDGLFL ,O &RFROLWH Ñ SHUIHWWR SHU
OâLQQDτDWXUDPDQXDOHHLO&RFROLWHÑSHUIHWWRSHULPHWRGLDXWRPDWLFLGLFUHVFLWD
B U S I N E S S .W I L M A S L A W N A N D G A R D E N . C O M / I T
BRAND
STORES!
Damstraat 46, 1012 JM Amsterdam, Paesi Bassi
Phone: +31 (0)20 - 420 55 50, [email protected]
Carrer Pelai 3, 08001, Barcellona
Phone: +34 937 823 494, [email protected]
Semii di cann
nab
bis di alta qualità
Più di 50 differenti genetiche in pacchi da
1, 3, 5 e 10 semi disponibili online
www.RoyalQueenSeeds.com
COLTIVA
61
SCROG
lungo e sottile tubo all'estremità, un mio amico
usava i gocciolatori automatici: il modo migliore é
quello che funziona e con cui si é più comodi. Ciò
che é fondamentale é un buon sistema di areazione
e di ricircolo dell'aria per evitare che l'umidità
ristagni nella nostra selva densissima di esemplari
in competizione per la luce.
ScrOG
Quando c'erano
SOG e ScrOG
VIAGGIO ALL'INTERNO DELLE
TECNICHE DI COLTIVAZIONE “VINTAGE”
Qualche lustro fa le tecniche di coltivazione erano poche e sperimentali.
Al giorno d'oggi abbiamo esperti per
ogni variante. Qualche anno fa, una
decina, c'erano due famose tecniche
di coltivazione ed erano il SOG e lo
ScrOG, ognuna con le sue peculiarità
che le hanno rese diffuse nella comunità cannabica.
di CBG /Foto cortesia Stoney Tark
SOG
Il Sea Of Green o SOG è un autentico mare di verde.
Cioé questa tecnica fortemente raccomandata online
per i coltivatori indoor, giacché non avrebbe logica
nel giardino di casa, consiste nel riempire lo spazio
di coltivazione con cloni che manderemo in fioritura
giusto dopo pochi giorni di crescita non appena
saremo sicuri avranno sviluppato un apparato
radicale consistente. Così potremo raccogliere tante
cime centrali, una per ogni clone che andremo a
piantare. Le cime centrali sono le più produttive di
una pianta per cui per dirlo in poche parole, con
questa tecnica cerchiamo la massima produzione.
Supponiamo di non avere tempo o voglia di coltivare
sempre per rifornirci allora possiamo coltivare un
metro quadrato con questa tecnica (in un metro
quadrato ci stanno fino a 6x6=36 cloni in SOG) e
produrre tutte le infiorescenze che ci servono per
tutto l'anno. Per avere una produzione degna di
nota mi permetto di consigliare di utilizzare la fibra
di cocco o un sistema idroponico direttamente di
modo da poter crescere in vasi da 2 litri esemplari
da vaso da 7 litri.
Siccome vogliamo ridurre lo spazio e aumentare
la resa vien da se che la coltivazione fuori suolo è
la migliore in questo caso. La varietà che andiamo
a piantare è di fondamentale importanza. Non
dobbiamo scegliere varietà che ramifichino troppo
ad esempio perché a noi servono indiche dalla
grossa cima centrale e basta. La regina di questa
tecnica era la Chronic, finché non arrivarono
numerose varietà da tutto il mondo.
Dobbiamo fare in modo di avere tutti i cloni della
stessa altezza e soprattutto della stessa madre,
così possiamo assicurarci l'omogeneità nel nostro
growbox. In questa maniera i cloni potranno fiorire
tutti nello stesso momento ed esser raccolti al gradi
di maturazione omogeneo. Un consiglio è quello di
potare i cloni per impedire che nascano rami laterali
e fare in modo che i cloni concentrino le loro energie
sulla cima centrale, che è quella che ci interessa.
Insomma non è difficile, servono i cloni di una sola
madre, radicarli, dargli pochi giorni di vegetativa e
via in fioritura non appena sono alti una quindicina
di centimetri. Non serve farli crescere troppo in
quanto complicherebbero solo la coltivazione negli
spazi stretti.
Siccome staranno ben stretti dobbiamo pensare
anche ad un modo di bagnare agevolmente tutti
i vasetti, io usavo una canna per innaffiare con un
Lo ScrOG é invece la tecnica dello Screen
Of Green, lo schermo di verde. Una tecnica di
coltivazione indicata più per i coltivatori di esterni,
in outdoor. Così facendo si avranno grandi risultati
da un numero esiguo di piante. Questa tecnica
consiste nel delimitare l'altezza della pianta per
intero, concentrando la sua crescita in larghezza
favorendone la ramificazione. Addirittura con una
sola pianta si coprono spazi ragguardevoli.
Logicamente dovremo scegliere varietà che,
viceversa al SOG ramifichino di loro per sfruttarne
appieno il potenziale. Alcune varietà valide per
lo ScrOG sono le Haze. È raccomandato scegliere
varietà dalla fioritura lenta, che abbiano bisogno di
vegetare per esprimere al massimo il loro potenziale,
prestando attenzione a non utilizzare delle indiche
pure che avrebbero difficoltà nella ramificazione.
Avremo inoltre bisogno di vasi capienti perché ci
serviranno potenti radici per alimentare le tante
cime sulla pianta.
In caso si utilizzi la terra come substrato allora
raccomando almeno trenta litri di volume, nel
caso si scelga idroponica non si dovranno prestare
particolari accorgimenti. I sistemi idroponici sono
molto raccomandati perche' permettono una
crescita vegetativa molto piu' veloce che in terra.
Sostanzialmente si lascia crescere le piante sino al
quinto o sesto internodo e poi si capitozza la pianta
per far si che concentri le energie nei rami. A poco a
poco i rami andranno piegati e legati a una rete tesa
orizzontalmente sotto alle lampade.
Quando la pianta avrà coperto tutta la rete della
nostra zona di coltivazione potremo mandare in
fioritura il nostro mostro. L'intenzione nostra è
che tutte le cime siano alla stessa altezza sulla
rete e quindi equidistanti dalla sorente di luce,
così che maturino ugualmente densi tutti quanti
i rami della pianta.
Spero che queste due tecniche siano d'ispirazione
per la prossima stagione, buone fioriture a tutti!
62
COMIC
Le avventure di Giovanni Fuma
BUONGIORNO!
AL NEGOZIO…
POSSO AIUTARLA?
BUONGIORNO!
SÌ, HO BISOGNO
DI UN CONCIME
DI FIORITURA
ABBIAMO: STIMOLANTI RADICOLARI,
CONCIME DI CRESCITA E DI FIORITURA,
BOOST, PK… IL TUTTO IN MINERALI OPPURE
ORGANICO, MA ANCHE ENZIMI, CO2…
AH!
OK…
NON ESITARE A
MA SÌ! MEGA EXTRA
BUD + SUPER BOOST
+…
= MEGA MASTER
PIEDONE!!
CHIAMARMI
PER MAGGIORI
INFORMAZIONI…
AH!
OK…
PRENDO
QUESTO…
AH!
OK…
UNA VOLTA A CASA…
+ 2ML +
...
5ML +
SARAI TU
L’ELETTA!!!
QUELLA CHE
RICEVERÀ
“LA POZIONE
MAGICA!”
5ML + 2ML
...
UNA SETTIMANA DOPO
QUESTO
SÌ CHE È
PIEDONE!
MAH…
QUAL È IL TUO
SEGRETO?!?
CONTINUA…
Distribuito da
sTILL growing
3 VARIATORI
W W W. F O G L I E D E R B A . N E T
Q U A L I TÀ E
PERFORMANCE
LED da 5 watt con doppio chip (la concorrenza utilizza solo
chip singoli da 3 watt per LED) per una resa luminosa molto
superiore ai COB
COB 100% rossi per il massimo della penetrazione luminosa ed
una durata di vita molto più elevata dei COB colorati.
DOPPIO CHIP
3 variazioni di colore per adattarsi al meglio alle fasi di sviluppo
delle piante
Dissipatori di calore di altissima qualità
Enermax Twister Pressure
LED Bridgelux e Epiled
Protezione termica
(Blocco dell’unità> 45° C)
3 anni di garanzia
COB 90 WATT
QSHIPPMTIVWYTIVǻGM
da 80x80cm a 140x120cm
XMAX 4
XMAX 6
XMAX 8
W W W. H O R T I C O L E D . C O M
-SVXMGSPIH²YREHMXXEJVERGIWIHMMPPYQMRE^MSRI1*)WTIGMEPM^^EXERIPPETVSHY^MSRIHMEXXVI^^EXYVIEǽHEFMPMIHIǽGMIRXMWMETIVSVXMGSPXYVEXIGRMGEGLILSFFMWXMGE
,MªTVIWIRXIMRXYXXE*YVSTE²SVEHMWTSRMFMPIERGLIMR.XEPMEHMWXVMFYMXEMRIWGPYWMZEHE+SKPMIHƶ*VFE
64
COLTIVAZIONE INDOOR
Coltivazione indoor di base
A differenza di quanto si possa pensare, una coltivazione indoor è molto più
semplice da curare e da seguire di ciò che ci si immagina. In questo articolo,
parleremo dei fattori e dei punti più importanti da tenere a mente per avviare una coltivazione indoor di base, a partire da zero, fino al momento finale
Huguillo
della fioritura.
ORGANIZZAZIONE DELLA
COLTIVAZIONE INDOOR
FUTURA
La prima cosa che dobbiamo tenere in considerazione quando vogliamo intraprendere una coltivazione indoor che ci consenta
di produrre a sufficienza per il consumo personale, è quella di organizzarci pianificando
il tutto, per portare a termine la coltura in
modo corretto.
Per questo, è fondamentale disporre di una
stanza che destineremo in parte o interamente alla nostra area di coltivazione. Nel
caso in cui non si disponga di una stanza intera, sarà necessario utilizzare un armadio per
coltivare le piante. Se però abbiamo un’intera
stanza per farlo, non sarà strettamente necessario acquistare un armadio. Ad ogni modo,
ci sono sempre coltivatori che, seppur avendo una stanza intera dedicata, sostengono
sia meglio utilizzare un armadio.
Dobbiamo inoltre fare un elenco degli elementi e dei materiali fondamentali o di
base che saranno necessari per creare le
condizioni adatte per sviluppare una coltura
in modo corretto. In questo elenco non
possono mancare le componenti seguenti:
t6OLJUDPNQMFUPSJGMFUUPSFCBMMBTUMBNQBEJOBTQJOBFDBWP
EJJMMVNJOB[JPOFBM
sodio ad alta pressione (400 o 600 watt).
t6O FTUSBUUPSF EJ RVBMJUË TFDPOEP J NFUSJ
cubici dell’area di coltura di cui disponiamo).
t6O UVCP EVDUJOH QFS DPOWPHMJBSF MBSJB
verso l’esterno.
t6O GJMUSP BM DBSCPOF BUUJWP QFS FWJUBSF HMJ
inconvenienti provocati dall’odore prodotto dalle piante in fioritura.
t6OUJNFSQFSHFTUJSFJMGPUPQFSJPEPEJMVDFF
buio delle piante (a seconda del rispettivo
ciclo).
t6OUFSNPJHSPNFUSPDIFSFTUJUVJTDBJWBMPSJ
della temperatura ambiente in un determinato momento, la temperatura massima e
minima e le percentuali di umidità registrate nella nostra coltivazione.
t7BTJ RVBESBUJ EB MJUSJ QFS PUUJNJ[[BSF MP
spazio per la coltivazione.
t4BDDIJEJUFSSBEJRVBMJUË
t4UJNPMBUPSFSBEJDPMBSFDPODJNFQFSMBDSFscita e concime per la fioritura.
t1MBTUJDBSJGMFUUFOUFTFOPOTJVTBVOBSNBdio per la coltivazione).
t4FNJGFNNJOJ[[BUJDIFQPUSFNPUSPWBSFF
acquistare nel nostro growshop di fiducia,
dove inoltre ci daranno consigli per risolver
i dubbi futuri man mano che si presenteranno durante la coltivazione.
Va aggiunto che avremo bisogno di alcuni
strumenti che in generale si hanno già in
casa: nastro adesivo e fascette che sono
Centralina elettrica con timer collegato.
estremamente pratici e utili per installare
e montare il nostro sistema di coltivazione.
PREPARAZIONE E
MONTAGGIO DELL’AREA DI
COLTIVAZIONE
Una volta scelto il luogo dove coltiveremo
le nostre piante e una volta predisposto
il materiale necessario, dobbiamo preparare la stanza pulendo a fondo e con cura
l’area destinata alla coltura, poiché questo
ambiente dovrà essere pulito affinché le
nostre piante crescano sane e si sviluppino
e fioriscano in buone condizioni e in modo
corretto.
Dovremo poi tappare le finestre con un
telo oscurante che non permetta l’entrata o
l’uscita della luce. In questo modo impediremo che la luce della nostra lampada esca
dalla finestra e attiri l’attenzione (cosa che
vogliamo evitare) e non faremo entrare luce
nella stanza, poiché questo potrebbe alterare il fotoperiodo delle nostre piante. Alcuni
pensano che abbassare le tapparelle e chiudere le tende sia sufficiente, ma dobbiamo
essere certi di poter evitare che esca o entri
luce nella stanza e uno dei modi migliori
per farlo è quello di usare il telo oscurante.
Anche se si usa un armadio, è consigliato
coprire le finestre per non attirare l’attenzione quando dobbiamo lavorare con le
piante e l’armadio è aperto, giacché la luce
uscirebbe dalla finestra e in questo caso non
passerebbe inosservata.
Portati a termine questi compiti, il passaggio
seguente è quello di montare e installare
le componenti elettriche della coltivazione, come l’estrattore o la fonte luminosa.
Per selezionare l’estrattore che andremo a
installare, dobbiamo valutare e tenere in
considerazione il volume in metri cubici
dell’aria che abbiamo nella stanza. Deve
infatti essere un estrattore sufficientemente
potente, ma che non abbia una rumorosità
eccessiva che attiri l’attenzione dei vicini.
Un estrattore per il ricambio dell’aria viziata
e riscaldata dal calore residuo e costante
generato dalla lampadina è fondamentale e
dovremmo lasciarlo accesso costantemente
durante le ore di luce che ricevono le nostre
piante durante la fase di crescita e per 24 ore
durante la fioritura.
Sia che la coltivazione sia in un armadio che
nella stanza, conviene ed è consigliabile
disporre di un’uscita per l’aria e dell’estrattore nella parte alta della stanza (l’aria carica e
calda tende a salire) in prossimità di un’area
che agevoli l’uscita dell’aria all’esterno della
coltivazione. La cosa migliore sarebbe farla
uscire in strada, senza dover utilizzare troppo tubo ducting, perché più tubo si usa e
più angoli retti si devono fare nel posizionarlo, maggiore sarà l’attrito dell’aria e maggiore sarà la rumorosità derivante.
È consigliabile anche non installare o posizionare l’estrattore su una parete con porta,
65
perché le vibrazioni si trasformeranno in
rumore per i vicini. Bisognerebbe anche
mettere dei pezzi di gomma fra la parete e
l’estrattore per cercare d’isolarlo il massimo
possibile, affinché si attutiscano le vibrazioni
prodotte quando è acceso.
Dovremmo cercare di posizionare la presa
d’aria dell’estrattore vicina alla fonte di luce,
perché in questo modo si ridurrà il calore
residuo generato dalla lampadina accesa.
Il filtro al carbone attivo andrà fissato alla
parte da cui l’estrattore preleva l’aria, per
convogliare tutta l’aria estratta attraverso
il filtro affinché le particelle odorifere vi
rimangano intrappolate, evitando così che
la nostra coltivazione attiri l’attenzione dei
curiosi per l’odore prodotto. Infatti, come
abbiamo detto, con un filtro installato correttamente e un estrattore che funziona
24 ore al giorno, i problemi di odore che
si verificano durante la fioritura, la raccolta
e l’essiccatura dovrebbero non presentarsi,
perché creiamo una via d’uscita obbligata
per l’aria, attraverso l’estrattore e il filtro.
Se si usa uno dei vari modelli di armadio
disponibili per le colture, possiamo osservare che nella parte superiore, c’è una zona
di forma circolare deputata alla bocchetta
d’ingresso o presa d’aria dell’estrattore, che
dovrebbe combaciare più o meno perfettamente. Il filtro al carbone va messo nella
parte interna dell’armadio, sul soffitto, di
fianco all’uscita predisposta, per unire l’estrattore e il filtro al carbone con una sezione di tubo ducting.
Dopo aver posizionato l’estrattore e il filtro al
carbone, l’unica cosa che dovremo fare sarà
mettere la lampadina. Il kit è composto da
un riflettore con base, un ballast, una lampadina e un cavo (deve essere trifase).
Il ballast deve essere sempre appeso a una
parete, che si coltivi in una stanza o in un
armadio, a un’altezza che ci eviti problemi
nel caso in cui cada o goccioli parte della
soluzione nutriente con cui alimentiamo
le nostre piante. il ballast deve sempre
essere adatto al numero di watt della lampadina utilizzata, ossia 400W con 400W e
600W con 600W.
Una volta appeso sulla parete scelta, il passaggio seguente è quello di fare i collegamenti del ballast con la spina e con il rifletto-
Coltura indoor con fonte da 600W in fase di fioritura
re. Negli armadi da coltivazione si trova sulla
parete posteriore e c’è anche un piccolo
passaggio per far passare il cavo trifase fino
al riflettore. Per i collegamenti dobbiamo
calcolare di quanto cavo avremo bisogno e
non dobbiamo lasciarlo pendere eccessivamente o ripiegarlo su se stesso. Non dobbiamo lasciare neanche dei cavi spelati all’aria,
fuori dal supporto per i collegamenti, perché potrebbe farci prendere qualche bello
spavento. Non dobbiamo neanche toccare il
ballast mentre è in funzione, perché genera
molto calore mentre alimenta la lampadina.
È molto importante fare bene il collegamento e rispettare l’ordine dei cavi nel collegarli,
perché dobbiamo assicurarci che i collegamenti corrispondano allo schema fornito,
per poi convogliarli correttamente verso il
ballast. Quando i collegamenti uscenti dalla
strumentazione sono stati fatti, uno con una
sezione cavo con all’estremità una spina e
l’altro che dovrà essere collegato alla base
del riflettore, andrà installato il riflettore sul
soffitto della stanza o dell’armadio.
Per appenderlo correttamente, il riflettore
nella parte posteriore ha delle linguette da
sollevare mediante un cacciaviti piatto fino
a che non formeranno un angolo di novanta
gradi. Alle linguette andranno attaccate le
tipiche carrucole per lampadine appese al
soffitto che ci consentono di muovere la
fonte di luce all’altezza desiderata, ossia la
più adatta in ogni fase per le nostre piante.
Si possono anche utilizzare delle catene
e dei moschettoni per fissarle e modulare
l’altezza della fonte luminosa, alzandola se
necessario per le nostre piante. Ora manca
solo togliere la pellicola in plastica dei protettori, posta per proteggerne la parte interna, dove viene riflessa la luce emessa dalla
lampadina, perché non si righi o non si
rovini e saremo quindi pronti per passare
alla fase seguente.
A questo punto dobbiamo solo posizionare la lampadina al sodio ad alta pressione
scelta per il rispettivo sistema. Dobbiamo
tenere in considerazione alcuni fattori nella
scelta della lampadina. Logicamente, 600
watt ci danno la possibilità, anche se non la
sicurezza, di ottenere un raccolto maggiore
che con una lampadina da 400 watt, poiché
la potenza è superiore ed è ottimale su una
Ballast da 600W con i collegamenti predisposti, appeso a una parete
superficie di coltivazione più ampia, perché
copre un’area maggiore.
Con una fonte da 400 watt possiamo coltivare in uno spazio di un metro quadrato e con
una fonte da 600 watt possiamo ampliare questo metro quadrato fino a quasi un
metro quadrato e mezzo. Tutto però ha dei
pro e dei contro, perché con una lampadina
da 600 watt i consumi elettrici saranno di
gran lunga più elevati che con una da 400
watt e il calore prodotto e generato dalla
lampadina sarà maggiore. Anche la luminosità sarà maggiore, pertanto le piante
avranno bisogno di più acqua e nutrienti.
Chiaro esempio di lavoro ben eseguito e di centralina ben collegata
Questa scelta va fatta prima di montare il
sistema e quando posizioneremo la lampa-
66
2
Hemporium
Cose di Canapa,
Vicenza
1
Bahia Grow Shop
Indoorline Point
Agrow growshop
Via Castel Gomberto
143/A 10137 Torino
Telefono: 011/19702645
Email: [email protected]
S.S. 11 Padana Sup.
Verso Verona, 283
36100 Vicenza presso Multicenter
[email protected]
dal lunedì al venerdì
dalle 15 alle 19.30
sabato dalle 11 alle 19
cell. 339 61 02 455
Via Gabriele D'Annunzio n.44
Como
Tel. 031 506671
[email protected]
www.agrow.it
Aperto da lunedì a sabato
orario continuato 10:30 - 19:30
Lunedì 15.00-19.00
Ma- Ve 10.30-13.00/ 15.00-19.00
Sa 10.30-19.00
Si riceve su appuntamento 3484734053
3
Mysticanza, Perugia
Devida Grow Shop in Bari
“Mescolanza di particolary varietà di
ynsalata verde.” (Zingarelly)
v. San Francesco, 7 06123 Perugia -Italytel/sms +39-338-8819198
shop +39-075-3747740
[email protected]
19
21
12
12 2
1
8
16
17
MAR-SAB dalle 11:30 alle 14:00 dalle 15:00 alle 19:30 DOM-LUN chiuso
Via dei Mille, 105 (Bari)
Tel: 080:5576867
www.growshopbari.it
Orari:
Dal Lunedi al Venerdi 9:00 - 20:00
Sabato 9:00 - 13:00
17
17
4
Growerline, Pomezia
Sede: Viale Alessandro Manzoni 33-35
Pomezia (RM) 00071
Tel. 0691801148
Cel. 3403824505
Orario: Dal Lunedì al Sabato
Dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00
alle 19:30
Grow shop online
www.growerline.com
[email protected]
Semi di canapa da collezione su
www.seedsline.com
[email protected]
9
9
9
10 24
Alien Seeds
18
3
13
Vicolo dei Monti di S. Paolo 51
Roma 00126
Orario 10:00-13:00/16:00-19:30
Domenica chiuso
Tel. +39 06 86707793
Email: [email protected]
Web: www.alienseeds.it
22
4
5
20
15
Orto Biologico Shop,
Cagliari
25
Ci trovate a Cagliari in via
Tigellio 60
Tel/fax 070/653170
Email:
[email protected]
14
Facebook:
https://www.facebook.com/Orto-Biologico-Shop-112450658862111
5 6
7
6
Do.Is. Growshop
Via Bellini nº9/b - CAGLIARI
tel. +39 3281689980
[email protected]
Da lunedí a venerdì ore: 11.00-13:00 < > 16:00-20:30
8
Hemp-orio,
Cordenons
Via Martiri della Libertà 21,
Cordenons (PN).
Aperto dal martedì al sabato dalle 11:00 alle 19:00.
Tel: 338-766 03 00
7
Via Pignatelli Aragona, 15
90141 Palermo
Telefono: 0916124536
www.doisgrowshop.it
[email protected]
Orari:
dal lunedì al sabato 9:00-13:00 16:00-19:45
Dream Planet
Smartshop
Foglie d'erba
Bologna
Via Brugnoli 17/e
051 523668
Rimini
Viale Tripoli 150
0541 1993457
Imola
Via Pisacane 31
0542 873753
www.fogliederba.net
23
11
9
Eko Grow & Seed Shop
Firenze
Via della Villa Nova 13/A
Firenze 50145
Telefono: 055/319478
www. www.ekogrow.it
[email protected]
facebook.com/ekogrowshop
Orario: Da Lunedì a sabato orario
continuato 9:30 - 19:30
67
19
17
18
New Biogroup Alessandria New Biogroup Alba
Canapajò
Shop Rimini
Via Tortona n. 51, Alessandria (AL)
15121 - Italia Tel. 340 3181117
[email protected]
Head Grow Seeds Shop
New Biogroup Vercelli
Shop & Wholesale Cattolica
Via Roma, 104/B
Via Pascoli, 60
Tel. 348 8235174
Tel. 0541 950533
Info: www.canapajo.it - [email protected]
20
Via Sempione n.5 , Vercelli (vc) 13100 - Italia Tel: 3206405561
www.newbiogroup.com
21
Karkadè
Corso Bra n. 52/f, Alba (CN) - Mussotto
12051 - Italia Tel. 391 1512507
[email protected]
Hemptown
Via Jacopo Castelli 5
Marghera (Venezia)
Telefono: 329-9421149
Via Monte Cengio 17
25128 Brescia
Telefono: 030-383174
www.karkadeshop.com
[email protected]
E-mail: [email protected]
Orari: Dal mercoledi al sabato
dalle 10.00 alle 19.30
Facebook Hemptown
Metti mi piace sulla nostra pagina:
Karkade Grow-shop e vinci un
pacchetto di semi.
22
23
Metamorfose Growshop
- sistemi di coltivazione
- semi da collezione
Corso Sicilia 42 93017 San Cataldo CL
Tel: 327 9378760
[email protected]
Facebook: Metamorfose San Cataldo
Legalized
Via Carrozzieri a Monteoliveto, 5
80135 NAPOLI
Lunedì - Sabato
10.00 - 13.30 15.30 - 20.30
Legalized Aversa Viale Kennedy 6
Aversa 81031 (Caserta)
Legalized Padova Via dei Soncin 24
35100 Padova Tel: 340 4162893
www.legalized.it
[email protected]
twitter@infolegalized
facebook Legalized Napoli
facebook lokomotiv flegrea 2013
NON VENDERE CIO' CHE COLTIVI
24
14
Via Leopardi 4/r - Firenze
tel. 0552260104
www.campodicanapa.it
www.insolititessuti.com
ORARIO: tutti i giorni orario continuato 10-21
Grow shop, hemp shop, hemp
foods, hemp wear, 420 culture.
APERTO la seconda e la quarta DOMENICA del mese il
pomeriggio 15.30-19.30
Dal lunedì al sabato dalle 10:45 /14:00; 15:30 / 20:15
Via Luigi Conforti 2/12, Salerno
[email protected]
Fb: 420 Italia
Telefono: 089 2965067
25
Amnesia shop
Via Gen. Luigi Parisi, 23 - 84013
Cava de' Tirreni (SA)
Tel: 089.9849189
Cell.349.8519881
www.amnesiashopitaly.it
[email protected]
Siamo aperti:
lunedì/venerdì 9.30/13.00 - 16.30/20.00 sabato 10.00/13.00 - 16.30/19.00
Lunedì mattina chiusura settimanale
11
10
Skunkatania,
Giardini Naxos (ME)
Via Zara 14/B
98035 Giardini Naxos (ME)
Skunkatania, Catania Skunkatania, Ortigia Skunkatania, Modica
Via Roma 92
Siracusa Sicilia Italia
CAP: 96100
Tel: 0931-1995625 Siracusa
15
420 Italia
Campo di Canapa
Via Vittorio Emanuele II 251
Catania Sicilia Italia
CAP: 95124
Tel: 095-8264856 Catania
16
Via Marchesa Tedeschi 33-35
Modica Sicilia Italia
CAP: 97016
Tel: 0932-060641
Orari di apertura 10-13 / 16-20. Chiuso la Domenica
www.skunkatania.it Tel: 340- 8703024
Naturalstore
Agroline
San Benedetto
del Tronto (AP)
13
Via Cherubini, 6
San Benedetto
del Tronto (AP)
63074 – ITALIA
www.naturalstore.it
www.agroline.it
tel. 0735 650968
cell. 366 7133388
ORARIO: 10:30-12:30 / 16:00 - 20:00 domenica chiuso
Chacruna Head&Growshop
NUOVA APERTURA A BOLZANO!
NUOVO SITO E-COMMERCE
www.chacruna.it
Chacruna BOLZANO
Via Cavour, 3B BOLZANO (BZ)
Tel: +39 0471 975 106
Email: [email protected]
ORARI APERTURA NEGOZIO: 10.00 – 12.30 15.00 – 19.00
DOM e LUN mattina: CHIUSO
Chacruna TRENTO
Corso 3 Novembre 72/2 presso “Galleria Al Corso” TRENTO (TN)
Tel: +39 0461 922 896
ORARI APERTURA NEGOZIO: 9.30 – 12.00 15.30 -19.00
Domenica e Lunedì MATTINA: CHIUSO
12
68
dina dobbiamo fare molta attenzione, perché va tenuto in considerazione che le lampadine al sodio ad alta pressione (chiamate
anche HPS) sono molto fragili e delicate,
pertanto vanno manipolate con molta cura.
La lampadina è l’ultima parte del sistema
luminoso che dovremo installare e dovremo farlo estraendola dalla confezione dalla
base della lampadina, ma lasciando la parte
di vetro all’interno. Dobbiamo prendere la
confezione della lampadina e avvitare la
lampadina nella base del riflettore che è
già stata installata sul soffitto. Una volta
avvitata completamente, toglieremo con
cura la confezione di cartone. In questo
modo eviteremo di lasciare macchie, residui
di umidità o di sudore sulla lampadina, che
non sono per nulla consigliabili. Quando
dovremo sostituire la lampadina, dovremo
lasciarla spenta quasi un’ora prima di poterla
toccare ed è consigliabile rimetterla in una
confezione di cartone quando la si toglie.
ore in cui le piante stanno al buio o alla luce,
passando a dodici ore di luce e dodici ore di
buio. Quando parliamo di buio, intendiamo
buio completo e nelle ore di buio non dobbiamo assolutamente entrare nella stanza
o aprire l’armadio, perché altrimenti causeremmo stress per le piante, oltre ad alterare
il loro ciclo, cosa che avrebbe ripercussioni
sul risultato finale.
Ora manca solo mettere la plastica riflettente
sulle pareti della stanza per sfruttare al massimo la luce, ma se utilizziamo un armadio
non sarà necessario, poiché all’interno è già
ricoperto di materiale riflettente. Dovremo
poi mettere i vasi nei quali cresceranno le
nostre piante, in modo che la lampadina sia
esattamente al centro sopra gli stessi e che i
vasi nel loro complesso abbiano la forma di
un quadrato, per sfruttare bene la luce. Non
sarebbe male usare anche dei sottovasi/
vassoi o piatti (personalmente preferisco i
vassoi) per evitare che la soluzione nutriente
Immagine di una coltura in fioritura con due fonti luminose da 600W.
Interno di un armadio da coltura con filtro al
carbone posizionato nella parte superiore destra
non collegato con il tubo ducting.
Dopo aver collegato l’estrattore e la fonte
luminosa, li accenderemo per verificare che
sia tutto ben connesso e che funzioni correttamente. Metteremo poi il termoigrometro,
in modo tale da poterlo alzare o abbassare a
seconda delle necessità e programmeremo
il timer affinché si accenda e si spenga quando desideriamo.
Bisogna tenere in considerazione che nella
fase di crescita, il ciclo di luce/buio è di
diciotto ore di luce e sei ore di buio e quando cambia dobbiamo variare il numero di
drenata dalle piante dopo l’irrigazione cada
a terra. I vasi andranno riempiti di terra ben
disgregata per agevolare l’ossigenazione
delle radici e fare in modo che si sviluppino
bene. Per questo, smuoveremo per bene la
terra quando è ancora nel sacco, prima di
riempire i vasi e lo faremo quando trapiantiamo i semi germinati o i cloni, per ottenere
cloni sani, affidabili e di qualità. Non entreremo nel dettaglio della qualità dei semi o
dei cloni, perché ne abbiamo già parlato
in alcuni numeri precedenti di Soft Secrets
nell’articolo intitolato “Outdoor vs indoor”.
Coltura indoor in fase di crescita con fonte luminosa da 400W con il suo
estrattore e filtro al carbone nella parte superiore, vicino alla lampadina,
per agevolare la fuoriuscita di aria calda.
SUBSTRATO E NUTRIMENTO
È fondamentale non lesinare sulla spesa per
l’acquisto di terra di buona qualità, che sia
ben preparata ed equilibrata. Possiamo scegliere una terra molto concimato o una terra
poco concimata, anche se, per evitare problemi di eccessi per le piante, se stiamo iniziando
a coltivare indoor, è consigliabile utilizzare
della terra poco o leggermente concimata
fra le tante disponibili in qualsiasi growshop.
Per un’ alimentazione e nutrimento equilibrato e di base per le piante, si consiglia di utilizzare uno stimolatore radicolare
nelle prime irrigazioni in fase di crescita.
Successivamente, converrebbe utilizzare un
nutriente biologico per tutta la fase della
crescita. Quando le piante passano alla fase
di fioritura e non danno ancora segni di
formazione dei fiori, dovremo smettere di
usare il nutriente di crescita per cominciare
a utilizzare il nutriente di fioritura fino a
quando non mancheranno una settimana
o dieci giorni al raccolto. A questo punto
cominceremo a irrigare solo con acqua e
continueremo a farlo fino al momento del
raccolto (se possibile, due giorni prima di
tagliare le piante, smetteremo di irrigare).
È importante consultare le proporzioni consigliate da ogni marca di nutriente e tenersi un
po’ al di sotto di quando indicato nelle indicazioni d’uso riportate sui flaconi. Meno è più
e quindi è meglio non esagerare piuttosto
che superare le dosi necessarie, perché è più
facile correggere una carenza che un eccesso.
D’altro canto è anche molto importante
somministrare la soluzione nutriente alle
piante mentre la fonte al sodio è accesa (le
piante infatti mangiano solo quando c’è
luce), se possibile quando è accesa da poco.
Per questo bisognerà adattare la programmazione del timer in modo tale che le ore
in cui dobbiamo curare e lavorare con le
piante coincidano con le ore di luce.
Una volta raccolte le piante, mancherà solo
l’essiccatura del nostro raccolto, di cui Soft
Secrets ha già parlato nell’articolo“Essiccatura”.
Una volta completata questa fase, potremo
finalmente assaporare per bene il frutto delle
nostre cure e del nostro lavoro.
GROW
69
di come vengono impacchettati e di
come vengono stoccati i pacchetti possono risentirne i semi e incontrare difficoltà a germinare. I semi per contro
hanno inoltre una leggera ma costante
varianza fenotipica. Leggera varianza
serve a dire se siamo stati fortunati,
altrimenti rischiamo di avere piante
striminzite alte un metro e mezzo di
lato o nane cespugliosissime nella peggiore delle ipotesi.
I cloni, meglio sarebbero da chiamare talee dato che sono talee, sono
materiale di una pianta che in determinate condizioni climatiche adatte
produce delle radici e torna a vegetare strutturalmente come una nuova
pianta adulta. La disponiblità dei cloni
per una coltivazione implica anche un
approvigionamente sicuro, che se non
è possibile trovarlo e bisogna autoprovvedere si tratta di molto lavoro
aggiuntivo. Le piante madri da cui si
prendono i cloni vanno potate e piegate e pulite regolarmente, i cloni devono radicare e non possono permettersi di rimanere nelle serrette un giorno
in piu' del dovuto. È una gestione non
alla portata di qualsiasi coltivatore.
Uno dei vantaggi di coltivare con i
cloni è che si utilizzano piante delle quali si conosce il comportamento in fioritura perché sono state selezionate da qualcuno che le ha fiorite precedentemente: se ne conosce la durata della fase di fioritura, che tipo di fiori avremo
e che sapore avranno, gli effetti del consumo delle nostre infiorescenze, più
generalmente tutto ciò è il chemioprofilo. Un altro vantaggio, da non sottovalutare è che conosciamo già il sesso del clone perché proviene da una mamma
di cui se ne conosce il sesso. I coltivatori che non possono perdere tempo
preferiscono prendere cloni già radicati e dargli una settimana o dieci giorni
di vegetativa prima di cominciare la fioritura, perché se utilizzassero semi
avrebbero da aspettare almeno tre giorni per la germinazione e poi almeno
un paio di settimane, se non qualcosina in più, prima che le piante possano
essere messe a fiorire.
IN PRINCIPIO
SEMI O CLONI
COMINCIARE CON I SEMI
O CON I CLONI, QUALE
MEGLIO?
I semi sono indubbiamente il miglior
modo di cominciare un gran raccolto,
secondo alcuni coltivatori professionisti degli Stati Uniti d'America. Un amico
mi faceva riflettere settimana scorsa
su questa affermazione e sui vantaggi
indubbi del coltivare con semi anziché
partire da cloni. Le sue argomentazioni, frutto di una grande esperienza in
California, sono valide quindi vediamole e commentiamole assieme.
di CBG
Il primo vantaggio indubbio é il minor
rischio di passare infezioni, malattie
o in generale agenti patogeni da uno
spazio di coltivazione all'altro, cosa
che é facilmente immaginabile lavorando con cloni. In più le piante da
seme nascono e crescono con maggior vigore, dovuto alla presenza della
radichetta embrionale già in grado di
supplire al fabbisogno nutrizionale
dei giovani germogli, estendendosi
più profondamente e raggiungendo strati più profondi del substrato.
Tutto ciò conferisce inoltre una maggior resistenza agli stress ambientali
da parte della pianta in quanto al presentarsi uno stress vi sono maggiori
probabilità che sia superato con maggior vigore. Anche i cloni presentano
un adeguato sistema radicale, ma
se hanno subito un qualsiasi stress
durante la loro breve vita ahimé si
avrà perso il vigore tipico di tutte le
piante da seme.
I semi però non sono tutto oro che
luccica, ovviamente si tratta di semi
che devono germinare e il tasso di germinabilità è molto variabile: a seconda
Il vantaggio di un clone è chiaramente la possibilità di ripetere il medesimo
raccolto nella stagione successiva, cosa che si può fare anche con i semi, ma
se si coltiva indoor si cerca l'uniformità, ecco perché i cloni sono conosciuti e
ricercati nonostante siano illegali in numerosi paesi al mondo. Uno svantaggio
dell'utilizzare i cloni è che possono fungere da veicolo di malattie ed infezioni
da un growbox o da una grow room all'altra. Se si prendono dei cloni con il
ragnetto rosso si può tranquillamente buttare via tutto, disinfettare casa e
reiniziare cambiando fonte dei cloni.
La fonte da cui provengono i cloni dev'essere fidata e in ogni caso mi sento
di consigliare di trattare preventivamente qualsiasi nuovo ospite del nostro
giardino, per scongiurare eventuali problemi imprevisti. I semi hanno il vantaggio però che possono esser
trasportati in tutto il mondo
R TXDVL DJHYROPHQWH
in quanto non occupano
molto spazio e non sono
puzzolenti in piccole quantità. Indubbiamente vi sono
vantaggi nel coltivare partendo da seme o da clone
a seconda del contesto in
cui ci si trova ad operare. Al
giorno d'oggi se si ha accesso ad un elite clone sarebbe auspicabile utilizzarlo, se
un giorno dovesse diventar
legale la coltivazione allora parleremo di selezione
casalinga, per ora se si può
metter le mani su un clone
già selezionato, ci si risparmia molta fatica. Buone fioriture!
70
NOTIZIE SUL CBD
piante che contengono percentuali diverse. Questo è il motivo per
cui ci sono selezioni così diverse di
Cannatonic negli Stati Uniti.
Oltre a ciò, per i motivi già illustrati
negli articoli precedenti, i progenitori della Cannatonic sono cambiati. Per quanto riguarda il gruppo regolare di piante, all’inizio c’era
XQ EDWFK GL GXH YDULHW¢ 'DQFHKDOO
e Dub) e poi hanno fatto la loro
comparsa vari prodotti con progenitori diversi, che mantenevano
comunque la coerenza con l’essenza
Diesel di questa varietà. Per quanto
riguarda il gruppo femminizzato, è
stata sempre mantenuta la stessa
composizione, sebbene nel 2010 sia
stata fatta un’eccezione, nel senso
che un batch speciale di 1.000 semi,
contenenti una percentuale molto
più elevata di CBD, è arrivato sul
mercato statunitense e sono state
create varie piante a predominanza
CBD da questi semi, con un rapporto CBD:THC di circa 20:1.
ACDC, Oracle e Valentine X
Crescita di una pianta in una coltivazione di Cannatonic in California
CANNATONIC:
UNA PIETRA MILIARE PER LE
PIANTE RICCHE DI CBD
COLTIVATE NEGLI STATI UNITI
Negli ultimi anni, si sono visti negli Stati Uniti molti
ibridi e talee d’elite contenenti percentuali diverse di
proprie esigenze e gusto personale,
dal momento che sono disponibili
La quantità di fenotipi offerti dalla
Cannatonic consente una varietà
di selezioni possibili. Alcuni selezionatori che hanno portato avanti
questa selezione sono onesti e le
chiamano Cannatonic per identifiFDUOH &DQQDWRQLF ; R &DQQDWRQLF
#4 per esempio. Altri fanno confusione e chiamano le loro selezioni
con nomi completamente diversi e
‘inventano’ il nome dei progenitori.
Questo sembra proprio quello che è
successo con la saga ACDC.
ACDC è un clone d’elite con un
rapporto CBD:THC di circa 20:1.
Apparentemente, è stato selezioQDWR GDO 'RWWRU :LOOLDP &RXUWQH\
che l’ha chiamato usando la sigla
di Alternative Cannabinoid Dietary
&DQQDELV:LOOLDP&RXUWQH\KDRSWDto per l’utilizzo di cannabis naturale,
ossia piante fresche usate per produrre succhi che vengono consumati direttamente dai pazienti. In
questo modo si dice che si mantengano le forme acide dei cannabinoidi, ossia THCA e CBDA. Fino ad ora
CBD. La Cannatonic è la base genetica da cui è nata la
maggior parte di queste piante.
Nel 2014 Soft Secrets Spagna ha parlato di come l’ondata di CBD a Girona
si fosse estesa alle banche di tutta
Europa. È anche il tipo di genetica
di cui Tikkun Olam ha rivendicato la
paternità, mentre in realtà si trattava solo di una selezione di prototipi sviluppati da CBD Crew: l’articolo
completo è disponibile sul numero
3 di Soft Secrets Spagna. In questo articolo abbiamo annunciato che
avremmo parlato di come questa
ondata avesse attraversato l’Atlanti-
H. Madera
co, in particolare attraverso la varietà
Cannatonic. Dopo anni di studi, ecco
i risultati della nostra ricerca.
Cannatonic
Quando parliamo di Cannatonic,
dovremmo puntualizzare che questa varietà ha molti fenotipi, sebbene tutti abbiano influenza Diesel. È
così che è stata creata ed è anche
come vuole mantenerla Resin Seeds,
in modo tale che ciascuno possa
scegliere il fenotipo più adatto alle
Jaime dà consigli per progetti legali di coltivazione di
cannabis con le sue varietà in diverse zone degli Stati Uniti
3 SEMI
€27
3 SEMI
€30
3 SEMI
€25,50
WWW.ZAMNESIA.COM
GROWSTORE & SEEDS SHOP
ORA ANCHE HEADSHOP!
Via Rosolino Pilo 14 - 20129 Milano -
+39 02 365 106 46
73
non è stato condotto alcuno studio
che possa corroborare il metodo
del Dottor Courtney che, tra l’altro, ha molti inconvenienti, come il
fatto che servano moltissime piante
fresche e che la gola dei pazienti si
irriti facilmente. Martin Lee di CBD
Project sostiene che molte delle
dichiarazioni del Dottor Courtney
sui vantaggi dei succhi di cannabis
siano “ingannevoli” e “infondate”.
La Cannatonic
è disponibile
in molti
dispensari
negli Stati
Uniti con
diversi
rapporti
CBD:THC
Cannatonic #4. Parlando di questa
pianta, Paladin420 assicura che si
tratta di un clone d’elite facile da coltivare con un profilo a predominanza indica e buone cime cristallizzate.
È un tipo interessante di marijuana, con una fragranza e un aspetto
eccellenti, che attirano l’attenzione
di tutti nei dispensari. Il suo effetto è
deciso, ma senza far girare la testa.
Altri cloni d’elite conosciuti sono la
&DQQDWRQLF ; H OD &DQQDWRQLF %
entrambi con un elevato contenuto
di CBD e un contenuto molto basso
GL7+&VRSUDWWXWWROD&DQQDWRQL[;
che di solito ha CBD in eccesso del
20% e di circa l’1% per il THC.
Nel 2012 la rivista O'Shaugnessy's
ha pubblicato alcune dichiarazioni di Lawrence Ringo, che spiega di aver ricevuto la ACDC da
:LOOLDP &RXUWQH\ FKH JOL KD DVVLcurato che si trattava di una pianta
sativa utilizzata in Francia come
canapa industriale e coltivata in
Lussemburgo su una superficie di
13 ettari per utilizzarne foglie e
fiori per produrre succhi sati negli
studi clinici. Diversi esperti nel settore della canapa industriale hanno
smentito le dichiarazioni del Dottor
Courtney, poiché non c’erano prove
del fatto che l’ACDC fosse prodotta
in Francia come canapa industriale.
Per di più, in Francia, la coltivazione
di canapa industriale senza certificazione è illegale e si è passibili di
detenzione.
Resin Seeds e CBD Crew in
America
Fiore di Cannatonic coltivata in California
Con l’aumento della popolarità di
Resin negli Stati Uniti, nel catalogo
sono stati inclusi gusti americani
come la Kushtonic, ibrido di Sour
Diesel e Dieseltonic. La Sour Diesel
ha un gusto accattivante, grazie
ai toni terrosi, di benzina, metallici e agrumati/di limone, dovuti
soprattutto all’elevato contenuto di
limonene. In alcuni fenotipi, questo sapore è descritto come limone
cremoso o gelato al limone. I trico-
JAIME DI RESIN SEEDS HA SPEDITO GRATUITAMENTE AL DOTTOR COURTNEY
ALCUNI SEMI DI CANNATONIC, PRIMA CHE IL DOTTORE ‘SCOPRISSE’ L’ACDC.
IN ALCUNE E-MAIL COURTNEY LO RINGRAZIAVA PER LA PIANTA CHE AVEVA
RICEVUTO CON UN SUSSEGUIRSI DI RINGRAZIAMENTI
Ci sono prove del fatto che Jaime di
Resin Seeds abbia spedito gratuitamente al Dottor Courtney alcuni
semi di Cannatonic, prima che il dottore ‘scoprisse’ l’ACDC. Ho letto alcune e-mail in cui il Dottor Courtney
lo ringraziava per la pianta che
aveva ricevuto con un susseguirsi
di ringraziamenti. Ha persino scritto che grazie al fenotipo 20:1 della
Cannatonic avrebbe potuto utilizzare molta meno sostanza vegetale per produrre i succhi. Avrebbe
dovuto ringraziarlo pubblicamente,
piuttosto di dare un altro nome
alla pianta, senza spiegarne la vera
origine genetica. Abbiamo scritto
ripetutamente, mese dopo mese, al
Dottor Courtney e abbiamo chiesto
la sua versione di questa confusa
storia, ma finora le nostre domande
non hanno ricevuto risposta alcuna.
In realtà, la comunità della cannabis considera l’ACDC un fenotipo
della Cannatonic. A riprova di ciò,
Seedfinder, la principale banca dati
genetica, lo elenca in questo modo.
A intricare ulteriormente la matassa
è un’altra talea con una percentuale
che questa genetica è circolata gratuitamente nella comunità della cannabis del Michigan e ha vinto molti
riconoscimenti. Si tratta di una pianta a predominanza sativa che può
essere piuttosto difficile da coltivare,
ma per cui vale la pena investire
tempo e sforzi. Come afferma Huel
Perkins: “Varie persone descrivono
diverse fragranze nella mia selezione e io personalmente sento toni di
limone, lime e mango, mentre altri
sentono ciliegia o arancia. Ad ogni
modo, l’aroma è complesso”. Huel
Perkins ha fatto testare un olio proApparentemente, un’altra pianta dotto dalla sua selezione per anache somiglia moltissimo all’ACDC è lizzare i terpeni e, in ordine di conOD 9DOHQWLQH ; FKLDPDWD FRV® SHU centrazione, vi sono stati identificati
San Valentino, il santo patrono degli i seguenti: beta-mircene, limonene,
epilettici e che si dice abbia un rap- alfa-pinene e p-cimene, con quantità inferiori di cariofillene, linalolo e
porto CBD:THC di circa 25:1.
humulene. La varietà Huel Perkins
ha una quantità molto bassa di THC
e può dunque essere considerata
Huel Perkins o Perkins Cut. Si tratta di una varietà a predominanza di CBD,
un clone selezionato da Huel Perkins, che prende il nome di chemotipo III.
nome di un partecipante del Forum Nine Fold Genetics ne ha prodotto la
of International Cannagraphic, che è Atonic, incrociando la Huel Perkins
stato dunque chiamato così. Il parte- con una pianta maschio di Good
cipante Paladin420 ha commentato Medicine di Bodhi.
e struttura simili, la Oracle. Si tratta
della stessa pianta? Come dichiara
3URMHFW&%'LOODERUDWRULR7KH:HUF
Shop ha testato entrambi i cloni
d’elite e i risultati mostrano come
l’ACDC e la Oracle abbiano un profilo terpenico identico, con una predominanza di mircene e livelli significativi di pinene, beta-cariofillene e
bisabololo. C’è perfetta corrispondenza anche a livello di terpeni nella
concentrazione ridotta di eudesmol,
guaiol, humulene, limonene, valencene o terpineolo.
Altre selezioni della
Cannatonic
mi sono di dimensioni abbondanti,
il che dà risultati soddisfacenti al
momento di fumarla. Il problema
è che ha un effetto eccessivamente
potente su alcuni, particolarmente
devastante e quindi queste persone hanno bisogno di una Kush più
sopportabile. Scegliere qualcosa di
più leggere sarebbe quindi più adatto: in realtà Resin Seeds ha scelto
questa varietà per fare una versione
la cui progenie avrebbe avuto rapporti CBD:THC diversi, affinché ogni
coltivatore potesse scegliere il suo
effetto preferito. È anche possibile
selezionare vari fenotipi con rapporti diversi a seconda delle occasioni.
Jaime ha anche fornito un servizio di consulenza nel primo progetto di CBD Crew negli Stati Uniti,
dove ha offerto tre varietà: CBD
OG Kush, CBD Scout Cookies e CBD
Lily. Queste varietà sono incroci di
Remedy, chiamata precedentemente Dulce Canna, rispettivamente
composta di cloni d’elite statunitensi
della Kush e di una selezione di Lily,
pianta di Original Delicatessen, che
fa parte della leggenda urbana ibe-
74
rica della selezione. Deriva dall’incrocio della Congo e di un fiore
all’occhiello di Original Delicatessen,
Reina Madre, pianta che ha anche
trasmesso i propri caratteri a Juanita
la Lagrimosa. La Lily è una sativa
pura, che si distingue per la velocità,
come anche per la bellezza delle
cime dalla graziosa forma con alcune foglie. Ha un gusto decisamente
fruttato e alcuni campioni sanno di
ananas dolce, il che le ha garantito
il soprannome di “piña colada”. Le
tre varietà hanno discendenti con
un rapporto CBD:THC di circa 1:1.
L’incrocio con la Lily è stato progettato per portare un gusto fruttato e
fresco sul panorama della cannabis
negli Stati Uniti, mentre con la CBD
OG Kush e la CBD Scout Cookies, i
sapori classici locali si uniscono a
un effetto diverso, più equilibrato.
Il primo batch è stato venduto completamente e la CBD OG Kush ha
persino vinto alcuni riconoscimenti.
Diesel del 2004 che ha introdotto il
CBD nell’ondata europea. La banca
usa questa varietà perché è stata
attirata dal suo effetto equilibrato,
che non ‘accieca’ eccessivamente chi
ne fa uso, oltre al gusto eccezionale.
Un dono importante di CBD Crew
alla comunità del CBD è Therapythe,
la prima linea regolare che offre CBD
in tutti i suoi campioni. Finora CBD
Crew ha offerto varie linee regolari,
dove la Remedy è stata incrociata
con varie piante maschio selezionate prese dalla banca di semi MrNice
per creare varietà ad alto contenuto
di CBD. Quando la Remedy è stata
incrociata con una pianta maschio
Nel 2012, Lawrence Ringo ha presentato alcune varietà nuove,
fra cui figuravano la straordinaria Canna-Tsu, un incrocio di Sour
Tsunami e Cannatonic con un rapporto 2:1. Lawrence considerava
la Cannatonic una pianta estremamente interessante. Ha fatto anche
un incrocio di Sour Tsunami con
ACDC, sebbene Ringo non fosse a
conoscenza del fatto che l’ACDC
buona altezza, con uno sviluppo
limitato della ramificazione laterale,
il che concentra la produzione sulla
punta della pianta. Se la temperatura si abbassa alla fine del periodo di
fioritura, la pianta diventa di colore
viola. Le cime sono allungate e resinose, con un sapore dolce di Diesel.
Oltre a produrre la versione femminizzata della SuperCBDx, Genofarm
l’ha usata nella sua banca per creare
la versione 2.0 della sua Medicritical,
come anche oltre 30 incroci sperimentali diversi con le migliori varietà della sua banca dati genetica.
Fioritura di una coltura di Cannatonic in California
Sebbene The House of the Great
Gardener sia una banca di semi
canadese, partecipa alle fiere e ai
festival europei ed è stata vista addirittura negli stand di Serious Seeds
e CBD Crew, due banche con cui ha
ottimi rapporti.
SuperCBDx
Questo è uno dei progetti a 360
gradi sviluppati a partire dalla varietà Cannatonic negli Stati Uniti. I
primi sviluppi di questa varietà sono
stati fatti da PJ. Quando ha contratto
una grave malattia, si è interessato
alle piante a elevato contenuto di
CBD, che gli hanno salvato la vita.
Nel 2010 ha iniziato a raccogliere
Medical Marijuana Genetics
Questa banca dedicata alla cannabis
per uso medico verrà presto presentata alla comunità della cannabis. I
titolari sono britannici ma il lavoro
di selezione è stato sviluppato da
coltivatori esperti spagnoli.
La base di questa banca di semi è un
incrocio di ACDC con Harlequin chiamato Candida e sono stati selezionati vari fenotipi dalla sua progenie.
Il prodotto di questa selezione è una
pianta con il 21% di CBD e lo 0,9%
di THC. Ha utilizzato questo clone
d’elite per produrre 18 incroci sperimentali con varietà quali: Tijuana,
Juanita la Lagrimosa, Oldberry
-XDQLWDOD/DJULPRVD[6KLVKNDEHUU\
Burgos), Erdpurt, Somango Cheese,
LA CANNATONIC È LA PIETRA MILIARE DELLE PIANTE CBD SELEZIONATE
NEGLI STATI UNITI, A LIVELLO DI NUMERO DI TALEE, IBRIDI SVILUPPATI
DA ESSA E RICONOSCIMENTI VINTI NEI CONCORSI
pura Haze di MrNice, il risultato
è stato una vera sorpresa, poiché
questo incrocio porta a piante che
mantengono la predominanza di
CBD. Teoricamente, un incrocio fra
una pianta a predominanza di CBD
e una pianta maschio pura THC produce una varietà ricca di CBD, ma
in questo caso, le piante prodotte
sono state a predominanza di CBD.
Sebbene la pianta a predominanza
di CBD di CBD Crew sia per antonomasia la Remedy, è disponibile
anche la Medihaze, una selezione
D SUHGRPLQDQ]D GL &%' >1HYLOOH
V
Haze x Amnesia Haze) x Remedy] da
utilizzare negli incroci con un profilo
di sativa.
fosse in realtà un fenotipo della
Cannatonic, a causa della confuVLRQH SURYRFDWD GDO 'RWWRU :LOOLDP
Courtney, che gli aveva assicurata
che si trattava di una sativa coltivata come canapa industriale in
Francia. Lawrence ha inoltre incontrato Jaime di Resin Seeds e questo
è diventato un incontro storico fra
i due selezionatori con maggior
esperienza del panorama statunitense del CBD.
The House of the Great
Gardener
Questa banca di semi ha raggiunto
l’Europa con un ibrido di Cannatonic
ed è stata la prima banca di semi
del continente americano a vincere
un riconoscimento per la concentrazione massima di CBD alla High
Questa banca è stata fondata da Times Cannabis Cup di Amsterdam
/DZUHQFH 5LQJR 5Ζ3 5LQJR ª nel 2014 con la CBD René, un incrostato un pioniere nella selezione cio di una selezione di Cannabis e
per CBD negli Stati Uniti, con la sua di una pianta maschio di René. Ha
celebre Sour Tsunami, dove il CBD appena presentato la CBD Haoma,
compariva occasionalmente nella dove questa pianta Cannatonic
progenie. Questa genetica nasce è stata incrociata con la Haoma
dalla stessa varietà New York City 3XUSV[$IJKDQL
Sohum Seeds
informazioni sui metodi di selezione
e ha acquistato alcuni semi regolari
di Cannatonic. Nel 2011 ha prodotto
una varietà con un elevato contenuto di CBD e un basso contenuto
di THC. Ha continuato a lavorare
su questa varietà per 4 anni, con
impollinazioni aperte. La genetica
ha seguito un doppio percorso, perché è stata poi sviluppata in Spagna
dalla banca Genofarm, che ha fatto
due impollinazioni aperte e una
versione femminizzata di questa
pianta. Genofarm ha selezionato le
piante più rapide e ha anche preso
in considerazione altri fattori, come
la quantità di resina, l’aroma e la
struttura.
Dopo anni di lavoro di selezione, è
riuscita a stabilizzare la SuperCBDx
a un rapporto CBD:THC di circa
26:1, con un’abbondante quantità
di terpeni. Per ordine d’importanza,
quelli in maggior concentrazione,
sono: mircene, borneolo, pinene e
guaiolo. Questa genetica ha una
struttura solida, sebbene si allunghi abbastanza raggiungendo una
Diesel SKD, Critical Mass, Peyote
Purple, Girl Scout Cookies Forum
Cut, Skunk#1 e altre. Ha anche prodotto un S1 dalla Candida, chiamato
CD1. Ha selezionato poi cinque di
queste varietà con diversi rapporti
che sono attualmente disponibili nel
primo catalogo.
Altre banche americane
Fra le varie informazioni che ho
reperito in diversi siti web, fra cui
quelli degni di nota sono Seedfinder
e una raccolta fatta da Primal Haze
in un post di ICMag, ho individuato altre banche americane dove
la Cannatonic o alcune piante da
questa discendenti sono utilizzate,
soprattutto l’ACDC, una pianta che
idealmente dovrebbe essere usata
per creare piante ricche di CBD per
la sua predominanza di CBD.
Sin City Seeds
Diverse varietà, con rapporti differenti, sono commercializzate da questa
EDQFD 7KXQGHUVWUXFN 6 RI $&'& [
$&'& 7UHDVXUH ΖVODQG 6ZLVV *ROG [
$&'& +DUOH6LQ $&'& [ +DUOHTXLQ
PIONEER
Grow Books
“Un libro molto atteso.”
MAXIMUM YIELD
MAMAPUBLISHING.COM
AVAILABLE FROM DREAM PLANET, GROW-LIFE, GSI, GROWERLINE,
I-GROW, INDOORLINE, SECRET’S GARDEN, CANAPAJO TRADING,
FOGLIE D’ERBA AND MAJOR DISTRIBUTORS WORLDWIDE.
FOLLOW THE
BIGGEST
LEADER
77
ΖQFUHGLEOH3RZHU>2P5LWD[%OXH3RZHU
x ACDC] e Cancer's Nightmare
&DQQDWRQLF [ :KLWH1LJKWPDUH CBD, 1:1 THC/CBD
Med Tree Seeds
TOCI. Creazione del partecipante al
forum EcTraveler prodotta da ACDC
incrociata con una pianta maschio
GL ;HQD VHOH]LRQDQGR SRL GD XQ
gruppo di tre piante, il campione
che ha trasmesso più caratteri di
;HQD DOOD SURJHQLH Š XQD SLDQWD
piuttosto resinosa con gusto di bacche, ananas, uva e agrume. Héroes
LQFURFLRGL72&ΖH7DQJLH(07
$&'&[&DQQD7VX
x CBD Rich Blessings), Archangel
/RFRPRWLYH[&%'5LFK%OHVVLQJV
H 0HWURQRPH 7KXQGHUKHDG [
CBD Rich Blessings).
'DOOD 9DOKDOOD $&'& [ 6N\ 'UDJRQ
ha sviluppato una serie di incroci,
FRPH (O\VLDQ )LHOGV &DOL /DYHQGHU
[9DOKDOOD*DQJVWD
V3DUDGLVH2*
/RYH[9DOKDOOD+HDYHQO\/RYH6RO
ORYH[9DOKDOOD7KH$OFKHPLVW&%'
Rich Blessings x Valhalla), Holy Ghost
*KRVW2*[9DOKDOOD7LWDQLXP)LUH
'UDJRQKHDG [ 9DOKDOOD H 9DON\ULH
9DOKDOOD[-DFN3KRHQL[
303 Seeds
CBD Rich Blessings. Ibrido derivante
da incrocio fra una ACDC e una pianta ricca di CBD di Good Medicine
+DUOHTXLQ[$SSDODFKLD
'DOOD = LQFURFLR VSHULPHQWDOH IDWWR
da CBD Crew fra una Cannatonic e
una Afghan/Skunk) sono stati fatti vari
LQFURFLRYYHUR$PEXODQFH%LR'LHVHO
[ = 0HOWGRZQ >%XEEOHJXP [
%OXHEHUU\[=@1LJKW6WDU6HQVL6WDU
[=H6QRZSDFN6QRZFDS[=
Love Genetics
Boneyard Seeds Norcal
Bodhi Seeds
Banca che ha sviluppato una serie
di varietà basate sulla Cannatonic e
sulla sua progenie.
Ha inizialmente proposto la The
Love, un S1 derivante da autoimpollinazione di una ACDC. Questa pianta è stata poi utilizzata per creare la
Cancer Battling Dank aka C.B.D.
$&'&[ƒQJHO
MTG Seeds
CbcanD, incrocio di una Cannatonic
FRQ XQD &%'LHVHO +DUOHTXLQ [
Turbo Diesel). Questa varietà non
è ancora in vendita, ma ha già
Oregon Microgrowers Guild
CBD del 2015”, la Cannatonic ha
vinto a mani basse nei concorsi
statunitensi del 2015, attraverso la
sua progenie ma anche le celebri
selezioni e incroci. L’articolo fa inoltre riferimento ai concorsi in cui il
primo, secondo e terzo posto sono
stati vinti da varietà imparentate
con la Cannatonic. Per esempio,
+Ζ&%'&KDUORWWH
V:HE[
alla Michigan Medical Cannabis
Cannatonic)
Cup, la famiglia Cannatonic ha
vinto tutti i premi nelle categorie CBD per fiori ed estratti. Un
3V\FKRWURSLF 0DVV 0RQVWHU 0DVV risultato simile lo ha ottenuto alla
x Cannatonic)
NorCal Medical Cannabis Cup,
dove cinque dei sei riconoscimenti
sono stati vinti da queste varie4XLQ17RQLF GRSSLR LQFURFLR GL tà. Un altro esempio è la SoCal
Harlequin x Cannatonic) e CBDGOG Medical Cannabis, dove la famiglia
'XUDQJR2*[4XLQ17RQLF
Cannatonic si è piazzata prima e
seconda nelle categorie fiori e resina, vincendo quindi quattro dei sei
6KLVK.D7RQLF&DQQDWRQLF[6KLVK
trofei. Può essere ora considerata
la Skunk delle varietà ricche di CBD
negli Stati Uniti, figurando nel 90%
9&'&9LSHU&LW\2*[$&'&
degli ibridi insigniti da numerosi
riconoscimenti.
/XF\
V/LRQ6YHUVLRQHDXWRLPSROlinata di ACDC). Ha selezionato la
Franks Gift dalla CBD Skunk Haze
di CBD Crew e l’ha utilizzata per
sviluppare una varietà autoimpollinata con il nome di Franks Gift S1.
Pua Mana Pakolo
Critical Mass Collective
La Plata Labs.
Green Man Organics
Moxie710
Southern Star Seeds
Public Image, un incrocio fra un incrocio di quarta generazione di Harlequin
H 6ZHHW 1 6RXU :LGRZ FKH D VXD
volta è un incrocio di Remedy e Black
:LGRZIDWWRGD&%'&UHZ
Incontro fra Jaime e Lawrence Ringo negli Stati Uniti.
Fotografia di Fred Garner, resa disponibile da Martin Lee
6RO/RYH7KH/RYH[/HPRQ&U«PH
LQ VHJXLWR OD )RUELGGHQ /RYH 6RO
Love x Jack Phoenix #2) e infine la
%XUQLQȇ/RYH)RUELGGHQ/RYH[-DFN
Phoenix #2).
Ha anche fatto una serie di incroci
di CBD Rich Blessings con altre
YDULHW¢ RVVLD 20 ) GL &%' 5LFK
%OHVVLQJV3LQHDSSOH6DJHLQFURFLR
di due fenotipi diversi di CBD Rich
%OHVVLQJV 6PRNH 'UDJRQKHDG
vinto sei riconoscimenti per il CBD.
Cannabis Cups
Negli articoli precedenti, abbiamo
già citato la Cannatonic come una
&DQQD%HUU\ &DQQDWRQLF LQFURFLDWD delle varietà spagnole più famose
con una pianta maschio di Blackberry). che si è aggiudicata riconoscimenti
prestigiosi. Il suo successo stellare è proseguito anche negli Stati
+DZNH\H&DQQDWRQLF[0W5DLQHU Uniti e può essere già considerata
la pianta iberica ad aver vinto più
premi.
+D]\0HG&%'6XSHU6LOYHU+D]H[ Come High Times scrive nell’artiSkunk#1 x Cannatonic)
colo intitolato “Le migliori varietà
Apothecary Genetics
RedEyed Genetics
Poppa Pain Strains
Conclusioni
Nonostante la nostra descrizione
dettagliata, i cloni d’elite e le varietà statunitensi che provengono
dalla Cannatonic vanno senza dubbio oltre quanto riportato, anche
se i selezionatori tendono a non
ammetterlo per una serie di motivi, come per esempio il fatto che
alcuni la fanno passare per canapa
industriale perché abbia una parvenza di legalità, oppure che altri
rivendicano la paternità di questa
genetica, o ancora che si vuole
tenere segreta l’origine di questa
selezione. A volte è semplicemente
questione di gusto personale, mancanza di conoscenza e altri motivi.
È molto strano che, dal 2009, quando Jaime di Resin Seeds ha iniziato a spedire semi di Cannatonic
in America, sono nate ovunque
varietà nuove ricche di CBD, senza
che i selezionatori fornissero informazioni dettagliate sul lavoro di
selezione. Tutte queste ‘creazioni’ e ‘scoperte’ dovrebbero essere messe in discussione, perché
dichiarare che “è stata creata” una
nuova pianta ricca di CBD richiede prove inconfutabili, che nessuno ha fornito per il momento.
Nel prossimo articolo, parleremo
maggiormente di alcune di queste
genetiche che hanno una storia
poco chiara.
Ad ogni modo, è un fatto dimostrato che la Cannatonic è la pietra
miliare delle piante CBD selezionate negli Stati Uniti, a livello di
numero di talee, ibridi sviluppati
da essa e riconoscimenti vinti nei
concorsi. A questo punto, si può
affermare senza ombra di dubbio
che la Cannatonic è la varietà ad
aver influenzato maggiormente il
panorama CBD statunitense.
78
La Turchia legalizza la
produzione controllata di
cannabis in 19 province
La nuova normativa dello Stato consentirà la
produzione di cannabis controllata e sanzionata
dal Ministero in alcune province a scopo medico
e scientifico.
La Turchia ha legalizzato la produzione di
cannabis in 19 province diverse per combattere la
produzione illegale, secondo la nuova normativa
del Ministero dell’Alimentazione, dell’Agricoltura
e dell’Allevamento.
Pubblicata a fine settembre sulla Gazzetta
Ufficiale, “La normativa sulla coltivazione e sul
controllo della canapa” consentirà la produzione
di cannabis controllata e sanzionata dal Ministero
in alcune province a scopo medico e scientifico.
Ai sensi della normativa, i coltivatori devono
ottenere una licenza dallo Stato che consenta loro
di coltivare la pianta per un periodo di tre anni,
come riferisce il quotidiano turco The Hurriyet.
I coltivatori potenziali devono dimostrare
in modo documentato di non essere stati
coinvolti in precedenza in alcuna attività
di produzione illegale di cannabis o di
produzione o uso di narcotici.
I funzionari del Ministero controlleranno
le piantagioni di cannabis ogni mese prima
dell’inizio della stagione del raccolto e le
monitoreranno per verificare che non ci siano
segni di attività illegale, come riferisce T24 News.
La normativa prevede che i coltivatori autorizzati
smaltiscano tutte le parti della pianta di cannabis
dopo il periodo di raccolto per prevenire la
vendita delle stesse come droga psicoattiva.
Fra le province selezionate figurano: Amasya,
$QWDO\D %DUWéQ %XUGXU ‰RUXP è]PLU .DUDE¾N
.DVWDPRQX.D\VHUL.¾WDK\D0DODW\D2UGX5L]H
6DPVXQ6LQRS7RNDW8čDN<R]JDWH=RQJXOGDN
In casi particolari, il Ministero potrebbe anche
concedere il permesso di coltivare cannabis in
altre province, a condizione che la produzione
abbia solo “scopo scientifico”.
L’uso di cannabis a scopo ricreazionale è illegale
in Turchia. La detenzione, l’acquisto o la ricezione
di droghe illegali, fra cui la cannabis, sono
punibili con una condanna che può arrivare a
due anni di reclusione.
La vendita e la fornitura di droghe illegali è
punibile con una pena massima di 10 anni di
reclusione e la produzione in assenza di licenza
o il traffico sono punibili con una pena minima
di 10 anni di reclusione.
Fonte: independent.co.uk
Da 1 a 5 punti:
Da 5 a 10 punti:
Da 10 a 15 punti.
Da 15 a 20 punti.
C
A
C
B
B
D
C
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
A
B
B
A
C
A
B
15.
16.
17.
18.
19.
20.
Nome
Pagina
420 Italia
Advanced Hydroponics of Holland
Agrow Growshop
Alien Seeds
Amare Technologies
Amnesia Shop
Atami
Bahia
Biological Seeds
BioTabs.eu
Botanica Urbana
Buddha Seeds
Campo di Canapa
Canapa Mundi
Canapajo
Canna
Chacruna
City Jungle
Cvltvs
Devida Grow Shop in Bari
Dinafem Seeds
Dinafem Seeds
Do.Is.
Do.Is.
Dr. Plant
Dream Planet
Dream Planet
Dutch Passion
Dutch Passion
Ed Rosenthal
Eko Growshop
Exotic Seed
Flower Power
Foglie D'Erba
Foglie D'Erba
Fumerò
Garden West
Green Country
Green Passion
Greenside
Greentown
Growerline
G-Systems
Guano Kalong
Happy Life
Heaven Grow
Hemp Passion
Hempatia
Hemp-orio
Hemporium
Hemptown
66-67
9
66-67
66-67
58
66-67
80
66-67
48
61
23
41
66-67
52
66-67
19
66-67
57
65
66-67
1
51
24
66-67
64
57
66-67
6
17
30
66-67
71
65
1
66-67
69
7
27
64
54
72
66-67
55
33
76
15
5
58
66-67
66-67
66-67
A
A
D
B
B
C
Sei davvero alle prime armi, un vero novizio!
Punteggio molto basso. Ti definisci un coltivatore?
Non male, ma devi accumulare più conoscenza.
Fantastico! Sei un coltivatore professionista o un fedele
lettore di Soft Secrets. Complimenti!
Hesi
Horticoled
Humboldt Seed Organization
Hunter's Coffeeshop
Hydrorobic
Idroponica.it
Idroponica.it
Idroponica.it
Indoorline
Indoormania
Jorge Cervantes
Kali
Karkadé
La Bottega del Verde
Legalized
Mama Editions
Metamorfose
Mycologics
Mysticanza
Natural Store
New Biogroup
New Energy
Non Solo Erba
Orto Biologico Shop
Other Plant the
Panoramix Genetics
Paradise Seeds
Paradise Seeds
Parvati Growshop
Phytolite
Pop Green
Positronics Seeds
Procare
Pro-XL
Pyramid Seeds
Royal Queen Seeds
Royal Queen Seeds Brandstore
Secret's Garden
Seedstore.it
Serious Seeds
Skunkatania
Sweet Seeds
Sweet Seeds
Tatanka Smartshop
Top Crop
Vision Seeds
Weed Planet
Wilma's Lawn & Garden
Yerba Santa
Zamnesia
Zion Growshop
29
63
38
32
65
1
2
26
55
43
20
61
66-67
65
66-67
75
66-67
76
66-67
66-67
66-67
69
64
66-67
56
1
1
12-13
69
63
54
44
76
75
72
79
60
68
40
76
66-67
1
47
69
35
50
64
60
76
71
76
Colofon
Soft Secrets Italia è pubblicato da:
Discover Publisher BV
P.O. Box 362, 5460 Veghel, Paesi Bassi
Tel: 0031 - 73 54 98 112
e-mail: [email protected]
Sito internet: www.softsecrets.com
Editore: Cliff Cremer
Risposte del quiz sulla
coltivazione a pagina 16
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Indice pubblicità
Collaboratori: Franco Casalone, Ed Rosenthal,
Jorge Cervantes, Enrico Fletzer, Clod, Giovanna
Dark, Davide Calabria, Hugo Madera, Carlos Rafael
Esposito, Kali Mist, J. Searcher e tanti altri.
Traduzioni: Valefizz
Indirizzo redazione:
Soft Secrets Italia
E-mail: [email protected]
Pubblicità: Fabrizio
E-mail: [email protected]
Tel: 0039 - 36 65 44 66 94
Soft Secrets è pubblicato nei Paesi seguenti: Paesi
Bassi (Highlife Magazine), Germania, Austria,
Svizzera, Regno Unito, Francia, Spagna, Italia,
Polonia, Repubblica Ceca, Cile e Argentina
Soft Secrets Italia non intende in alcun modo incentivare condotte vietate. Tutte le informazioni contenute sono da intendersi ai fini di una più ampia
cultura generale. La redazione e i collaboratori non
si assumono nessuna responsabilità per un uso
imporprio delle informazioni contenute nella rivista.
L’editore e i distributori non sono da intendersi
implicitamente d’accordo con i contenuti pubblicati.
Nessun contenuto di questa pubblicazione può
essere copiato o riprodotto in alcun formato senza
autorizzazione degli editori.
L'editore ha fatto il possibile per contattare tutti i
detentori di copyright del materiale fotografico. Chi
pensasse ancora di possedere tali diritti è pregato di
contattare l'editore.
L'imperdibile
SSIT esce
il 10 Marzo 2017
F*CK
YOU
GROWER
Keep on Growing
www.facebook.com/rqseeds | www.twitter.com/royalqueenseeds | www.royalqueenseeds.com | [email protected]
IL TEMPO VOLA...
SONO QUI!
IT.1216.2492
lifestyle.atami.eu