Cap.3.3 Flussi Comprimibili: Condotti ad Area Variabile
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Cap.3.3 Flussi Comprimibili: Condotti ad Area Variabile
Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Lucidi del corso di Fluidodinamica Capitolo III-3: Condotti ad Area Variabile Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso Isentropico di un gas ideale: ugelli • Consideriamo le ipotesi di moto 1D stazionario, comprimibile, in assenza di lavoro o di scambio di calore. Effetto della variazione dell’area della sezione di passaggio. • Equazione di continuità: m = ρAU (N.B.: per un flusso comprimibile la densità può variare in dipendenza dal valore del numero di Mach). • Ricordando che la portata in massa non varia all’interno el condotto, si può dire che dm = 0 e l’EdC in forma differenziale può essere scritta come segue: dρ ρ + dA dU + =0 A U Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 2 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso Isentropico di un gas ideale: ugelli • Definizione di entalpia totale: dU 2 dh = − = −UdU 2 • Equazione della Termodinamica: Tds = dh − dp ρ dh = dp ρ • Utilizzando queste tre equazioni si ottiene: UdU = − dp ρ =− Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli ∂p dρ dp dρ = − dρ ρ ∂ρ s ρ Pagina 3 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso Isentropico di un gas ideale: ugelli • Da essa (utilizzando l’EdC in forma differenziale) si arriva alla prima Equazione di Hugoniot: dA dU U 2 − 1 = A U ∂p ∂ρ s [ ] [1] dA dU = Ma 2 − 1 A U • Si può perciò concludere che: – per un flusso subsonico (Ma < 1) la velocità e la sezione del condotto variano inversamente. – in regime di moto supersonico (Ma > 1) a variazioni positive dell’area di passaggio restano associati incrementi di velocità. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 4 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso Isentropico di un gas ideale: ugelli • Un condotto convergente accelera un flusso subsonico • Un condotto divergente accelera un flusso supersonico V = U = Velocità Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 5 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso Isentropico di un gas ideale: ugelli • Analogamente all’equazione [1] si possono ricavare anche al seconda e la terza che legano le altre grandezze di interesse: [ ] [1] dA dU = Ma 2 − 1 A U dA dρ Ma 2 − 1 =− [2] 2 A ρ Ma Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli dρ dA dU + + =0 ρ A U [ ] [3] dA dp 2 =− Ma −1 2 A ρU Pagina 6 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso Isentropico di un gas ideale: ugelli • Riscrivendo la I equazione di Hugoniot nella forma sottostante si vede che la sezione associata al valore di mach unitario è un punto di minimo per l’area della sezione del condotto. [ dA A 1 − Ma 2 =− dV U ] • Per un flusso stazionario isoentropico di un gas ideale si conclude che le condizioni soniche (Ma = 1) si possono realizzare in un condotto convergente-divergente solamente nella sezione di area minima, detta sezione di gola. • Il calcolo della portata può essere fatto in qualunque sezione dalla espressione stessa della portata m = (rUA)locale. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 7 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti puri [ ] [1] dA dU = Ma 2 − 1 A U • Come si evince dalle precedenti considerazioni, un flusso in un condotto convergente puro può raggiungere la velocità del suono in gola o operando da espansore (quindi subsonico) o da diffusore (supersonico). • Un discorso analogo si può fare per i condotti puramente divergenti: in questo caso se si ha la velocità del suono in gola (quindi Ma =1) o opera da diffusore (quindi subsonico) o da espansore (supersonico), fermo restando che in quest’ultimo caso è possibile avere uno scarico subsonico tramite urti. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 8 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti puri • Se parte da condizioni subsoniche il numero di Mach e la velocità del flusso aumentano, la pressione diminuisce e se la pressione a valle della gola è uguale o inferiore a quella critica si raggiungono le condizioni soniche in gola. • Se parte da condizioni supersoniche si comporta da diffusore, ovvero velocità e Mach diminuiscono e la pressione aumenta, e se la pressione a valle (sezione di gola) è uguale a quella critica si raggiungono le condizioni soniche in gola. – Se la pressione di valle è inferiore a quella critica allora il flusso è solo supersonico. Se invece la pressione di valle è superiore si avrà un urto nel condotto la cui posizione dipende da quanto la pressione allo scarico è superiore a quella critica. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 9 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti puri • In sintesi, in condizioni di ingresso subsoniche: – Il flusso subsonico accelera fino al massimo di Ma = 1 in gola; – La portata ed il relativo Mach in gola dipendono dalla pressione di valle: • Pvalle > Pcrit flusso non choked, Mach < 1 ovunque, portata < portatamax • Pvalle = Pcrit flusso choked, Mach = 1 in gola, Portata = Portatamax • Pvalle < Pcrit flusso choked, Mach = 1 in gola, Portata = Portatamax post espansione a valle • La portata si può calcolare nella sezione di gola: γ p0 m = ρ ⋅U ⋅ A = ⋅ ⋅ F ( Ma) ⋅ A R T0 Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 10 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti puri γ p0 m = ⋅ ⋅ F ( Ma) ⋅ A R T0 (γ − 1) F ( M ) = Ma1 + Ma 2 2 γ +1 F ( Ma) Ma =1 = 2 m max Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli γ p0 2 =A R T0 γ + 1 γ +1 2 (γ −1) − − γ +1 2 (γ −1) γ +1 2 (γ −1) [4] Pagina 11 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Esempio (1) • Una galleria del vento supersonica è sostanzialmente composta da due convergenti divergenti in cui il primo accelera il flusso da condizioni subsoniche a valori supersonici ed il secondo riporta il flusso supersonico a valori subsonici. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 12 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Esempio (2) • Un ugello convergente fornisce aria in condizioni standard (101kPa e 293K) ed in regime permanente ad un condotto ricevitore. La sezione di gola del convergente è di 1*10-4m2. Si determini la portata in massa attraverso il condotto nei due casi in cui la pressione del ricevitore sia 80kPa e 40kPa. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 13 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Esempio (2) • Se la pressione del ricevitore è maggiore o uguale a p* allora la pressione nella sezione di gola sarà uguale a quella del ricevitore. Se invece pb < pgola allora nella sezione di gola avremo la pressione critica ed il flusso è choccato. p∗ = 0.528 ⇒ p0 γ =1.4 p ∗ = 0.528 ⋅ p0 p0 = 0.528 ⋅ patm ⇒ p ∗ = 53.3kPa Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 14 Esempio (2) Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 • Caso (a) pb= 80 kPa > p* p0 γ −1 2 Mg = 1 + pg 2 ρ0 γ − 1 2 Mg = 1 + ρg 2 T0 γ −1 2 Tg = 1+ 2 γ 1 γ −1 γ −1 Mg U g = Ma g γRTg = 193m / s • Caso (b) pb= 40 kPa < p* T∗ T 0 = 0.833 k =1.4 U ∗ = 1 ⋅ γRT ∗ = 310m / s Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli pg= pb Ma g = 0.587 ρ g = 0.587 kg / m 3 Tg = 269°K m = ρ g AgU g = 0.0201kg / s pg= pb Ma g = 1 T ∗ = 0.833 ⋅ 288 = 240 K m = ρ g AgU g = ρ ∗ A∗U ∗ = 0.0242kg / s Pagina 15 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Esempio (3) • Con un tubo di Pitot si misura un rapporto fra pressione statica e totale pari a 0.82. Posta una temperatura totale di 303.15K si determini la velocità del fluido sia aria oppure elio. • Caso (a): Aria γ = 1.4, R = 287 J/(kg*K) p0 γ −1 = 1 + Ma 2 2 p γ γ −1 Ma = 0.54 U = Ma γRT = 0.54 ⋅ 1.4 ⋅ 287 ⋅ 286 = 183m / s T0 γ −1 = 1+ Ma 2 T 2 • Caso (b): Elio Ma = 0.499 T = 286 K γ = 1.66, R = 2078 J/(kg*K) U = 0.499 ⋅ 1.66 ⋅ 2078 ⋅ 280 = 490m / s Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli T = 280 K Pagina 16 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti • Supposto noto lo stato di ristagno all’imbocco (p01, T01), la pressione di scarico ps è ridotta con continuità partendo dal valore p01. • Fino a che la pressione nella sezione di gola risulta maggiore a quella critica pg > p*, la velocità del fluido è ovunque minore di quella del suono e il condotto si comporta come un tubo di Venturi (curve a e b). Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 17 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti • Una volta che il valore della pressione ps raggiunge il valore relativo alla curva c, il flusso diventa sonico nella sezione di gola dove quindi la pressione vale p*. • Ogni ulteriore diminuzione del valore di ps non può portare a variazioni di portata e in generale del campo di moto nel tratto convergente. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 18 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti • Funzionamento sottoespanso: Imponendo valori di pressione di scarico ps tali che r1 < ps/p01< r3 non può essere soddisfatta la condizione di iso-entropicità. Nel tratto divergente si ha la comparsa di un’onda d’urto retto (si veda prossimo paragrafo) e la velocità passa da valori supersonici a valori subsonici con aumento di pressione, densità e temperatura (curve d ed e). Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 19 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti • Funzionamento sottoespanso: Riducendo il valore della pressione ps da c ad e la posizione dell’urto si sposta verso la sezione di uscita e si ferma in essa per un valore caratteristico della pressione di scarico (curva e) in figura. Valori di ps fra e e g determinano la formazione di onde d’urto oblique a valle della sezione di uscita: in tal caso la velocità del flusso può restare supersonica. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 20 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti • Funzionamento di design: se la trasformazione è ad entropia costante, i valori della velocità e dei parametri termodinamici del fluido sono mutuamente correlati e fissati dalle condizioni di monte. Nella sezione di uscita ci sarà quindi un valore di pressione r3 che permette l’espansione isoentropica nell’ugello fino a velocità di sbocco supersonica per la portata mmax. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 21 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti • Funzionamento sovraespanso: Diminuendo ulteriormente la pressione ps rispetto al caso precedente non si ha un cambiamento del tipo di flusso nell’ugello ma solo un adeguamento dalla pressione sbocco alla pressione di scarico attraverso un’espansione libera. Questa si verifica attraverso un fenomeno chiamato ventagli d’espansione (curva h). Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 22 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti • Si può concludere che per fissati valori di ristagno per un gas ideale un ugello convergente-divergente prevede un numero infinito di efflussi subsonicosubsonico e supersonicosupersonico non chokati. • Viceversa gli efflussi subsonico-subsonico choccato, supersonico-supersonico chokato, subsonico-supersonico isentropico e supersonico-subsonico isoentropico sono unici. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 23 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti Riassumendo Urto retto nel canale divergente Urto retto sulla sezione di uscita Urti obliqui a valle del divergente con urto retto nella zona centrale Urti obliqui a valle del divergente Condizione di progetto Ventagli di espansione Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 24 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti • La portata può essere ora esplicitata nei vari casi in funzione del Mach nella sezione di valle , ovvero del Rapporto Ps/P01. − γ +1 2 (γ −1) γ p0 γ p0 (γ − 1) 2 m = A⋅ Ma1 + Ma = A⋅ ⋅ ⋅ F (M ) R T0 R T0 2 • Si può esprimere la portata anche in funzione del rapporto di pressioni ricordando che: γ β= p0 (γ − 1) (γ −1) Ma 2 = 1 + p 2 1−γ m p ⋅ 2 γ 0 = (1 − β γ A R(γ − 1) T0 • La portata massima per Mach = 1 si può calcolare in gola dove avremo anche la pressione critica. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli β* = −1 ) ⋅ β γ p0 (γ + 1) = * p 2 γ (γ −1) Pagina 25 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti • Nel caso non-isentropico, ovvero con presenza di urto, la pressione a valle consente il choking in gola ma il flusso è subsonico in uscita (casi da c a e), per cui si può calcolare la portata utilizzando i valori in gola visto che è vincolata ad avere il valore massimo ammissibile. β* = m A g Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli p0 (γ + 1) = * p 2 γ (γ −1) = mmax = γ p0 2 ∗ γ +1 A R T 0 max γ +1 2 (γ −1) Pagina 26 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti • Nel caso isentropico, ovvero assenza di urti, la portata può essere calcolata facilmente anche considerando il valore di pressione sulla sezione di uscita visto che coincide con quello allo scarico dell’ugello. Dalla precedente relazione applicata alla sezione di valle si può quindi ottenere: β= p0 (γ − 1) 2 M = 1 + pvalle 2 γ (γ −1) 1−γ m p0 2 ⋅γ (1 − β γ = R(γ − 1) T0 Avalle Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli −1 ) ⋅ β γ Pagina 27 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti • L’andamento della portata rispetto a quella massima ammissibile può essere riassunto secondo la curva qui sotto i cui punto corrispondono ai punti di funzionamento già evidenziati. Per pressioni inferiori a quella relativa al punto c non si ha un aumento di portata ma solo una variazione della fenomenologia nell’ugello convergente-divergente. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 28 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti • Rapporto delle aree: Per un flusso chokato attraverso un ugello convergente-divergente si ha per la continuità: ρAV = ρ A U ∗ ∗ ∗ ρ ∗ U ∗ A = ∗ A ρ U • Facendo uso della definizione di numero di Mach e delle definizioni degli stati di ristagno e di condizioni critiche si ha: (γ +1) 2 [2 (γ −1)] A 1 1 + [(γ − 1) / 2]Ma = F1 ( Ma ) = ∗ A Ma 1 + [(γ − 1) / 2] • Quindi fissato il fluido di lavoro e fissato il numero di Mach si ottengono i rapporti rispetto all’area di gola per l’area delle sezioni del condotto dove si realizza quel numero di Mach. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 29 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti A 1 1 + [(γ − 1) / 2]Ma = = F Ma ( ) 1 A∗ Ma 1 + [(γ − 1) / 2] 2 (γ +1) γ −1 A 1 2 2 = = + F Ma Ma ( ) ( 1 ) 1 A∗ Ma (γ + 1) 2 [2 (γ −1)] (γ +1) [2 (γ −1)] A∗ Ma = (γ +1) A [2 (γ −1)] 2 γ −1 2 Ma ) (1 + ( ) γ 2 1 + Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 30 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Flusso in condotti convergenti-divergenti A∗ Ma = (γ +1) A [2 (γ −1)] 2 γ −1 2 Ma ) (1 + ) ( γ 2 1 + Il valore del p/p0 tende a 0 o a 1 quando A*/A tende a 0. Questo significa che per un dato rapporto di aree si hanno due soluzioni fisicamente accettabili che dipendono dal valore di p/p0 e dal valore del Mach in ingresso. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 31 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Esempio (4) • Un flusso di aria in condizioni standard (p0=101 kPa, T0=288 K) entra in regime subsonico e attraversa isoentropicamente un convergente-divergente in condizioni chokate. Le sezioni dell’ugello sono circolari e la loro area varia rispetto alla sezione di gola secondo la formula : A=0.1+x2 con x=0 nella sezione di gola. Il condotto si estende da x=-0.5 a x=+0.5 . Calcolare la condizione di efflusso isoentropica. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 32 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Esempio (4) A∗ = 0.1m 2 As = 0.1 + x 2 = 0.35m 2 • Utilizzando le tabelle o applicando le relazioni valide per gli stati critici si ottiene: T ∗ = 240 K ρ ∗ = 0.78kg / m 3 U ∗ = 310m / s m = ρ ∗ A∗U ∗ = 24.1kg / s • Si calcolano le proprietà del flusso nella sezione di uscita utilizzando le tabelle: A = 3.5 A∗ Ma = 2.80 p = 0.036 p0 p = 3.7 kPa T = 112 K • Tali valori verificano la condizione di continuità. Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 33 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Turbine vane Urto A A* Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 34 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Eiettore supersonico Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 35 Fluidodinamica – A.A. 2015-2016 Shocks in supersonic wind-tunnels Prof. S. Salvadori, Prof. F. Martelli Pagina 36