Guida dell`automobile e demenza
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Guida dell`automobile e demenza
© Gennaio IB 163I20 2010 Guida dell’automobile e demenza La demenza pregiudica la capacità di guidare un’automobile. Chi soffre di demenza senile e i suoi familiari devono dunque affrontare il problema con debito anticipo e prepararsi al momento in cui la guida non sarà più possibile. Un ruolo importante lo rivestono il medico e gli altri specialisti: sono loro a giudicare dal punto di vista medico se il paziente è ancora idoneo alla guida. Chi gode di buona salute può guidare un’automobile fino ad età avanzata. Nel complesso, gli anziani non causano generalmente più incidenti automobilistici dei conducenti giovani. Infatti hanno più anni di esperienza nella circolazione stradale e corrono meno rischi al volante. Uno sguardo più attento alle statistiche mostra tuttavia che gli incidenti per chilometro percorso aumentano sensibilmente a partire dai 75 anni. Nella terza età l’efficienza psico-fisica subisce delle variazioni e ciò può pregiudicare l’idoneità alla guida. Fra queste rientrano la diminuzione delle facoltà cerebrali, una vista più debole, le malattie cardio-circolatorie, una limitazione delle capacità motorie e l’influsso dei farmaci. Facoltà cerebrali ridotte o la demenza sono motivi importanti che possono pregiudicare l’idoneità alla guida nella terza età. Ciò non significa tuttavia che chi è ammalato di demenza allo stadio iniziale debba automaticamente smettere di guidare. Spesso rinunciare alla guida è difficile per ovvi motivi: ▲ Guidare un’automobile significa essere flessibili e mobili. Con l’auto si può raggiungere quasi ogni località in qualsiasi momento. ▲ Nella nostra società chi ha un’auto è qualcuno. Ciononostante, quando ci si ammala di demenza arriva il momento in cui non si è più in grado di guidare un veicolo. Questo comporta un cambiamento sostanziale non solo per i malati stessi, ma anche per i familiari curanti. Spesso risultano infatti compromesse anche la flessibilità e la mobilità. Sebbene la rinuncia alla guida di un’auto sia un’ulteriore ingerenza nella vita, la sicurezza stradale ha sempre la precedenza. Nessuno, infatti, vorrebbe mettere in pericolo se stesso e gli altri. Prima si affronta il problema della rinuncia alla guida, più tempo si avrà nella ricerca di alternative. ▲ la guida di un’automobile aiuta i malati di demenza a continuare a partecipare attivamente alla vita e li rende indipendenti * Fonte: UST (2001/2002), censimento 2000, UST/are Microcensimento trasporti 2000 1 © Gennaio 2010 Continuare a guidare l’auto anche se si soffre di demenza ? Consigli utili Quando un malato di demenza deve smettere di guidare l’automobile? La risposta a questa domanda varia di caso in caso. Chi soffre di Alzheimer dovrebbe discutere per tempo di questo argomento insieme ai suoi familiari. Gli accertamenti da uno specialista fanno chiarezza e aiutano a trovare alternative per prepararsi al momento in cui non si potrà più guidare l’automobile. La demenza pregiudica la guida di un veicolo Chi si ammala di demenza di solito ha guidato un’auto per parecchi anni. Ciò significa che in questo tempo ha esercitato molte abilità inerenti alla guida, che resteranno a lungo intatte. Va tuttavia considerato che la guida di un’automobile non consiste solo nel sapere utilizzare correttamente il mezzo. Guidare nel traffico stradale significa trovarsi costantemente in situazioni inaspettate e dover reagire correttamente al momento giusto. Ciò diventa sempre più difficile per un malato di demenza , in quanto le sue facoltà cerebrali sono sempre più limitate. Le seguenti situazioni possono creare difficoltà a un malato di demenza: Quando smettere di guidare? I familiari e i malati si chiedono spesso se – in presenza di difficoltà mnemoniche o di una demenza – si possa ancora guidare e, in caso affermativo, per quanto tempo. Non c’è una risposta univoca a questa domanda. Molti esperti sono dell’opinione che allo stadio iniziale della demenza l’idoneità alla guida può ancora essere garantita, mentre evidentemente non lo è più allo stadio medio e avanzato della malattia. Nella fase iniziale, ogni caso dovrà essere valutato individualmente e verificato periodicamente. Ciò è compito del medico curante. Per legge, la responsabilità compete però anche ai malati di demenza e ai familiari! Decidete assieme qual è il momento giusto per smettere di guidare. Le seguenti situazioni sono una chiara conferma che è arrivato il momento di rinunciare volontariamente alla guida di un veicolo. ▲ Il conducente malato di demenza è spesso ner- voso e insicuro nel traffico stradale. ▲ L’insicurezza è particolarmente evidente in zone sconosciute o quando qualcosa è cambiato, come ad esempio la presenza di un cantiere su un determinato tragitto. ▲ percepire correttamente il traffico e orientarsi nello spazio. Ad esempio, saper trovare la strada e stimare correttamente le distanze dalle altre auto o la velocità degli altri veicoli; ▲ programmare, adeguare e modificare le azioni nella circolazione stradale in base alla situazione, controllarle e compierle correttamente; ▲ Capitano spesso inconvenienti, come ad esempio confondere fra destra e sinistra, passare col rosso al semaforo, distrarsi quando si deve svoltare, non rispettare le regole della precedenza, non vedere i cartelli stradali, guidare troppo velocemente, frenare di colpo senza un motivo ecc. ▲ Il conducente guida più lentamente, reagisce con ▲ restare vigili, mantenendo sempre il controllo della situazione; ▲ valutare correttamente le diverse situazioni nella circolazione stradale e reagire adeguatamente. 2 lentezza oppure a un incrocio o a un semaforo ha bisogno di più tempo per decidere il da farsi. ▲ Il conducente malato di demenza non trova più la strada o ha bisogno di istruzioni per andare da un posto all’altro. © Gennaio 2010 ▲ Capitano piccoli incidenti o si riscontrano piccole ammaccature sull’auto, ad es. danni da parcheggio. menti in una clinica della memoria o vi manderà da uno specialista. ▲ Gli specialisti nelle cliniche della memoria o i ▲ Come familiari dovrete chiedervi: me la sentirei di lasciare andare i nipotini in macchina con la nonna malata di Alzheimer? Se a questa domanda risponderete di «no», probabilmente la nonna non è più in grado di guidare un veicolo. Spesso la malattia impedisce o rende difficile al diretto interessato la corretta valutazione della sua idoneità alla guida. Quando aumenta l’insicurezza nel traffico stradale, i malati e i familiari dovrebbero parlarne, esplicitando timori e preoccupazioni. Un accertamento da parte degli specialisti contribuisce a chiarire l’idoneità alla guida. Accertamenti circa l’idoneità alla guida Spetta al medico decidere se una persona soddisfa i requisiti medici richiesti per la guida di un’automobile. È dunque consigliabile contattare tempestivamente il medico per i dovuti accertamenti. Esistono le seguenti possibilità: ▲ In Svizzera i conducenti con più di 70 anni devono sottoporsi a un controllo medico ogni due anni. Nella maggior parte dei Cantoni è il medico di famiglia a compiere la visita di accertamento. Dopo di che comunica all’Ufficio della circolazione stradale se, secondo lui, il conducente è in grado di guidare un veicolo dal punto di vista medico, oppure se l’idoneità alla guida è messa in questione. È possibile che siano necessari ulteriori esami. Questa visita di controllo è il momento ideale per parlare dei problemi nella guida di un’automobile. medici specialisti sono competenti per gli accertamenti dell’idoneità alla guida. Contattate una clinica della memoria se avete domande sull’idoneità alla guida. La soluzione più semplice sarebbe rinunciare spontaneamente alla patente di guida. Quando da un accertamento emerge che la guida non è più sicura, si dovrebbe prendere seriamente in considerazione questa possibilità. In tal caso si dovrà sottoscrivere una dichiarazione di rinuncia e inviarla assieme alla licenza di condurre all’Ufficio della circolazione stradale cantonale. I moduli sono disponibili presso l’Ufficio della circolazione stradale e possono essere scaricati anche da Internet. Cosa possono fare i familiari curanti, quando il malato non è consapevole della situazione? Come già detto, a causa della malattia le persone affette da demenza non sempre riescono a giudicare da soli se sono ancora in grado di guidare un veicolo. Talvolta un malato non si accorge di non essere più idoneo alla guida e di rappresentare un pericolo per se stesso e per gli altri. In tal caso spesso non aiuta più nemmeno discuterne con calma: una situazione che può risultare stressante per i familiari curanti. ▲ Contattate il medico di famiglia e spiegategli che cosa succede quando siete in automobile con il malato alla guida. Esprimete l’esigenza di effettuare accertamenti in una clinica della memoria o da uno specialista, qualora il medico di famiglia non approfondisca il discorso o banalizzi il problema. ▲ Il medico di famiglia può essere interpellato anche quando la guida diventa un problema. Parlate apertamente delle insicurezze che avete personalmente o che osservate in un familiare alle prese con la circolazione stradale. Il medico eseguirà dei test e in caso di dubbio effettuerà ulteriori accerta- ▲ Se il medico di famiglia o lo specialista sono dell’avviso che il paziente non è più idoneo alla guida, cercate di convincerlo a rinunciare volontariamente alla patente. 3 © Gennaio 2010 ▲ Se la persona interessata non vuole rinunciarvi spontaneamente, il medico può decidere di notificarlo all’Ufficio della circolazione stradale. Di solito, l’Ufficio avvia le pratiche per l’accertamento dell’idoneità alla guida. A seconda del risultato, il paziente può essere convocato per effettuare un test ufficiale di guida. I costi di tali accertamenti sono a carico del paziente. ▲ I familiari possono inoltrare una domanda di veri- fica anche direttamente all’Ufficio della circolazione stradale. Una tale decisione però spesso pregiudica il rapporto tra i familiari e la persona in questione e dovrebbe essere presa solo quando non c’è altra scelta. Inoltre gli uffici della circolazione stradale reagiscono in modo diverso a tali notifiche, anche perché c’è il pericolo di abusi. Spostarsi senza l’auto Prima o poi un malato di demenza deve rinunciare alla patente. Questo sarà un momento difficile. Affrontando tempestivamente il problema, si avrà più tempo per organizzare la vita senza l’auto. Ecco come agevolare il cambiamento nelle abitudini: ▲ Guidate meno spesso l’automobile e prendete invece l’autobus o il treno. Provate a svolgere le vostre attività abituali anche senza l’automobile. ▲ Mettetevi d’accordo con il resto della famiglia e ▲ Pro Senectute, la Croce Rossa Svizzera e i servizi Spitex offrono servizi di trasporto. Informatevi! ▲ Informatevi sull’offerta dei mezzi di trasporto pub- blici o dei taxi. In qualche caso vi rimborseranno parzialmente le spese di trasporto e di trasferta. Un esempio in questo senso è il biglietto per disabili FFS. Il foglio informativo «Le esigenze finanziarie legate alla demenza» vi fornisce informazioni più precise. ▲ Cercate di vedere i lati positivi della situazione: non guidare l’auto comporta anche dei vantaggi. Risparmierete sui costi, non dovrete più cercare il parcheggio, portare l’auto in officina, preoccuparvi del traffico ecc. Con il denaro risparmiato, potrete spostarvi più spesso in taxi! Per ulteriori informazioni, potete interpellare il medico contattare uno specialista della clinica della memoria chiamare il Telefono Alzheimer : 024 426 06 06 Lun.-ven., 8-12 e 14-17 organizzate gli spostamenti in auto. ▲ Parlatene con altre persone che abitano vicino a voi. Magari trovate una soluzione pratica facendovi dare un passaggio nella loro auto. ▲ Fatevi consegnare la spesa a domicilio. Forse il vostro negozio offre un servizio del genere, oppure trovate dei vicini di casa disposti ad aiutarvi a fare la spesa. Presso Migros e Coop è possibile fare la spesa anche in Internet, con consegna a domicilio (www.leshop.ch / www.coop.ch). Redazione : Jen Haas, team telefonico dell’Associazione Alzheimer Svizzera. Hanno collaborato al presente foglio informativo: Dr. med. Irene Bopp, primario della Memory Clinic Waidspital Zurigo Jan Roloff, lic. phil., neuropsicologo, Le Drive, Centro di accertamento dell’idoneità alla guida, Centro ospedaliero di Bienne Dr. med. Rolf Seeger, vice responsabile del Reparto di medicina stradale dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Zurigo 4 Associazione Alzheimer Svizzera Rue des Pêcheurs 8E 1400 Yverdon-les-Bains Tél. 024 426 20 00 Fax 024 426 21 67 [email protected] www.alz.ch