PTOF 2016 - Ciro Scianna

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PTOF 2016 - Ciro Scianna
Via De Spuches, 4 * 90011 Bagheria (PA)
091/943347
[email protected] [email protected]
C.F. 81002590826 www.scuolaciroscianna.gov.it
Pec:[email protected]/
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa
Anni scolastici 2016-17 /2017-2018 / 2018-19
Documento approvato dal Collegio dei docenti in data 20/01/2016
e dal Consiglio di Istituto in data 20/01/2016
Aggiornato dal Collegio dei docenti e approvato dal Consiglio d’Istituto in data
26/10/2016
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INDICE
Premessa
Contesto socio economico territoriale
Finalità
Priorità, traguardi ed obiettivi con riferimento al RAV
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
Piano di Miglioramento
Risorse materiali
Fabbisogno Risorse umane
Organizzazione
PNSD
Orientamento – Continuità
Integrazione alunni con bisogni educativi speciali
Formazione e aggiornamento
Visite guidate e viaggi d’istruzione
Rapporti scuola – famiglia
La progettazione curriculare della scuola
Valutazione
Allegati
All. 1: Piano di Miglioramento
All. 2 : Progetti Organico Potenziato
All. 3: Patto di corresponsabilità; organo di garanzia; validazione A.S.
All. 3 bis: Regolamento e organizzazione del Corso ad indirizzo musicale
All. 3 ter: Regolamento d’Istituto
All. 4: I curricula della Scuola
All. 5: Atto d’Indirizzo
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PREMESSA
IL COLLEGIO DOCENTI
- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale
di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative
vigenti” che all’art.1 ai commi 12-17, prevede:
“…
12. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno
scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell’offerta
formativa. Il predetto piano contiene anche la programmazione delle attività formative
rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la
definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le
istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.
13. L’ufficio scolastico regionale verifica che il piano triennale dell’offerta formativa
rispetti il limite dell’organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica e trasmette al
Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca gli esiti della verifica.
14. L’articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8
marzo 1999, n. 275, è sostituito dal seguente: «Art. 3 (Piano triennale dell’offerta
formativa) .
- 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue
componenti, il piano triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è
il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle
istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro
autonomia.
- 2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi
di studi, determinati a livello nazionale a norma dell’articolo 8, e riflette le esigenze
del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della
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programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le
diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti
professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire: a) il fabbisogno
dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base del monte
orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli
e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando
la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a
legislazione vigente; b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta
formativa.
- 3. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo,
tecnico e ausiliario,…OMISSIS…, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature
materiali, nonché i piani di miglioramento dell’istituzione scolastica previsti dal
regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80.
- 4. Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività
della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente
scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d’istituto.
- 5. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari
rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed
economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri
formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di
secondo grado, degli studenti».
15. …OMISSIS…
16. Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei princìpi di pari
opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità
tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine
di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle
tematiche….OMISSIS…
17. Le istituzioni scolastiche, anche al fine di permettere una valutazione comparativa
da parte degli studenti e delle famiglie, assicurano la piena trasparenza e pubblicità
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depiani triennali dell’offerta formativa, che sono pubblicati nel Portale unico di cui al
comma 136. Sono altresì ivi pubblicate tempestivamente eventuali revisioni del piano
triennale.”;
- VISTA la nota n. 2157 del 05/10/2015 del MIUR con cui viene rinviata al 15/01/2016
la scadenza della predisposizione del piano triennale dell'offerta formativa;
- VISTO l’Atto di Indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di
amministrazione emanato dal D.S. Carmela Tripoli in data 06/10/2015
REDIGE
il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) che, se necessario, potrà essere
rivisto annualmente entro il mese di ottobre.
Il presente Piano Triennale dell'Offerta Formativa rappresenta il documento
fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale del nostro Istituto ed
esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che la
scuola intende adottare nell'ambito della propria autonomia.
E' uno strumento comunicativo dinamico, in continua trasformazione. La sua funzione
è quella di registrare la vitalità della scuola e orientare il cambiamento, trovando un
punto d'incontro con il territorio e le famiglie.
Attraverso il P.T.O.F. la nostra scuola:
 illustra la struttura, l'organizzazione della scuola e le attività che vi si svolgono;
 comunica, rende comprensibili ai genitori e apre al territorio la progettazione
educativa e didattica;
 presenta tutti i progetti, le attività e i servizi offerti dall'istituto;
 illustra le modalità e i criteri per l’autovalutazione dei docenti e la valutazione
del sistema e degli alunni;
 descrive le azioni di sostegno e recupero corrispondenti ai BES
Questo documento, dunque, rappresenta un “patto” tra molteplici attori, per la
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costruzione di un luogo educativo condiviso, dove il senso di responsabilità
pedagogica e di appartenenza sono propri di tutti coloro che interagiscono e
partecipano.
CONTESTO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE
La Scuola Secondaria di I grado “Ciro Scianna”, retta dal DS Carmela Tripoli, è
ubicata in via De Spuches nei pressi dell’arteria residenziale di Via Diego D’Amico e
dei quartieri popolari del centro storico e della periferia. Tali quartieri, sorti all’insegna
dell’abusivismo edilizio, sono oggi densamente popolati. Negli ultimi anni, infatti, si è
verificato un aumento sensibile della popolazione bagherese, dovuto in gran parte al
trasferimento da Palermo di numerose famiglie che, pur continuando a lavorare nel
capoluogo, hanno trovato a Bagheria offerte più vantaggiose per quel che concerne gli
affitti. Altro saldo positivo, nel tessuto sociale bagherese, è rappresentato
dall’immigrazione
di
famiglie
provenienti
da
diversi
paesi
comunitari
e
extracomunitari. Tali fenomeni, soprattutto negli ultimi anni, hanno messo però in
evidenza la carenza di strutture culturali, sportive, ricreative atte a soddisfare le
esigenze dei giovani e della popolazione in genere.
Per quanto riguarda l’attuale situazione economica, poi, si registra quanto segue:
l’inarrestabile declino del settore agrumicolo e delle attività edilizie (in passato le fonti
di maggiore reddito per le famiglie autoctone); la scarsa valorizzazione del ricco
patrimonio artistico e culturale del territorio; il ritardo nello sviluppo delle potenzialità
turistiche (che la posizione invidiabile tra mare e collina e la vicinanza a Palermo
potrebbero favorire); l’incremento dell’indice di disoccupazione, il fenomeno della
sottoccupazione e dell’emigrazione; il diminuito potere d’acquisto delle famiglie con
monoreddito o con lavoro saltuario.
La popolazione scolastica della scuola statale “Ciro Scianna” si presenta, pertanto,
eterogenea per appartenenza sociale e culturale. É presente, inoltre, una minoranza di
alunni appartenenti a culture diverse. La maggior parte degli studenti risiede nelle aree
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prossime alla scuola, un numero più ristretto in altre zone della città o in altri comuni.
Dai dati rilevati dalle schede di valutazione, emerge che nell’utenza si distinguono:
alunni dotati di una buona preparazione culturale, di personali motivazioni allo studio,
di vivacità e di pluralità di interessi; allievi che possiedono essenziali abilità e
competenze (superficiali e frettolosi nell’eseguire i lavori scolastici, hanno bisogno di
frequenti stimoli e sollecitazioni); alunni caratterizzati da vivacità eccessiva nel
comportamento (che vanno guidati, motivati all’apprendimento e stimolati ad acquisire
autostima ed autocontrollo); alunni diversamente abili che, seguiti da docenti
specializzati, seguono programmazioni personalizzate e/o individualizzate.
La popolazione scolastica ammonta complessivamente a 779 unità
 L’Organico dell’A.S. 2016-2017 è costituito da:
 Il Dirigente scolastico
 Il DSGA
 N° 4 Assistenti amministrativi
 N° 11 Collaboratori scolastici
 N° 88 Docenti
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FINALITÀ
Il presente documento viene predisposto ai sensi dell’art.1 – comma 1 della Legge
107 del 15/07/2015. Si ispira alle finalità complessive della legge che possono
essere così sintetizzate:
 Affermazione del ruolo centrale della scuola nelle società della conoscenza
 Innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti
 Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali
 Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica
 Realizzazione di una scuola aperta
 Garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e
di istruzione permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione
dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione
finanziaria.
Il P.T.O.F prevede il raggiungimento di due traguardi formativi di fondo:
l'educazione dell'individuo attraverso la formazione integrale della persona nelle
sue sfere socio-affettive e relazionali;
l’istruzione, cioè la formazione culturale ed intellettuale attraverso lo sviluppo delle
abilità cognitive ed espressive, accrescendo e potenziando, con l'acquisizione del
metodo scientifico-sperimentale, l'autonomia di pensiero, la formazione del
giudizio critico e l'orientamento personale, scolastico e professionale.
PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA
La scuola, nel rispetto delle direttive ministeriali, si propone quindi di:
agevolare l'attuazione del diritto allo studio e la piena formazione della personalità
degli alunni, in base ai principi sanciti dalla Costituzione, nel rispetto e nella
valorizzazione delle caratteristiche individuali, sociali e culturali;
promuovere la formazione dell'uomo e del cittadino e favorire l'orientamento dei
giovani anche ai fini della futura scelta professionale;
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facilitare
l'acquisizione
di
valide
metodologie
di
apprendimento
per
il
raggiungimento della preparazione culturale qualitativamente valida da rispondere ad
una impostazione omogenea su tutto il territorio nazionale;
educare alla legalità, alla lealtà, alla pace;
contrastare la deprivazione culturale, le diverse tipologie di carenze e disabilità, le
discriminazioni e i pregiudizi al fine di promuovere le varie forme di integrazione e
di interculturalità.
Per la realizzazione di quanto esposto individua tra gli obiettivi prioritari indicati al
comma 7 dell’Art.1 della Legge 107/2015:
a)
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante
l’utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning;
b)
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c)
sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto
della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e
delle attività culturali;
d)
sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al
pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei
media;
e)
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione
scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso
percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei
servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e
l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni
adotta-ti, emanate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca il 18
dicembre 2014;
f)
valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in
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grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale
g)
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli
alunni e degli studenti;
h)
individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla
valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti
IL PTOF
Nasce da un’attenta lettura del territorio in cui la scuola opera, volta alla ricerca dei bisogni
dell’utenza per rispondere alle sue esigenze così evidenziate secondo priorità collegialmente
individuate e concordate.
Esplicita la progettazione curriculare, extra-curriculare, educativa ed organizzativa.
Si raccorda con la programmazione territoriale dell’offerta formativa (Enti locali, ASL,
Associazioni culturali e di volontariato).
Offre all’utenza l’opportunità di partecipare in modo più attivo e responsabile alle scelte
formative della scuola mediante la sua massima conoscenza e diffusione.
Diviene nel tempo un utile mezzo di valutazione e di verifica della qualità, dell’efficacia e
dell’efficienza dell’offerta formativa e, pertanto, strumento di ricerca e di sperimentazione.
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ASSI E LINEE DI INDIRIZZO
Gli assi e le linee di indirizzo, che rappresentano i criteri di riferimento per l’elaborazione del PTOF e
che sono state individuate dal C.d.I, in relazione alle caratteristiche ed alle esigenze del territorio di
riferimento, dell’utenza, nonché dei bisogni formativi impliciti ed espliciti,sono:
VISION
Ricomporre sapere e saper fare
Divenire una risorsa formativa di riferimento per il sistema territoriale su cui insiste
Formare persone consapevoli, dotate di conoscenze, competenze, abilità in grado di scegliere,
controllare, criticare i processi in cui agiscono
MISSION
Incidere sulle famiglie
Favorire la collegialità
Promuovere l’inclusione
Prevenire la dispersione
Valorizzare le vocazioni
Promuovere le eccellenze
Lottare contro gli insuccessi formativi
Promuovere la formazione tra i docenti
Fondare la didattica su strategie che la rendano aggiornata e flessibile
Valorizzare le attività di ricerca e di azione relativamente alla didattica
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IL PTOF: ELEMENTI COSTITUTIVI
Lettura dei
bisogni e delle
risorse
Strumento di
verifica e
valutazione che
promuove la
ricerca
Collegialità
vincolante delle
scelte formative
e finanziarie
PTOF
Piano Triennale
dell’Offerta
Formativa
Progettazione
curriculare e
extra-curriculare
educativa
Partecipazione
responsabile e
consapevole dei
genitori
Raccordo con la
programmazione
territoriale degli
enti locali
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PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come
contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico
della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: RAV I.S. Ciro Scianna
di Bagheria.
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera
l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si
avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei
processi organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano
di Miglioramento, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo
periodo, Obiettivi di breve periodo.
Le priorità e i traguardi che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
ESITI DEGLI STUDENTI
Risultati scolastici
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Competenze chiave e di
cittadinanza
PRIORITÀ
TRAGUARDO
Utilizzo di criteri di verifica e
valutazione comuni con prove
standardizzate
per
classi
parallele.
Innalzamento del livello di
qualità dei risultati delle
rilevazioni nazionali nelle
discipline contemplate.
Utilizzo di un approccio
plurilinguistico,
pluridisciplinare
e
laboratoriale.
Utilizzare prove di verifica
strutturate per classi parallele
in tutte le discipline, con criteri
comuni di correzione.
Migliorare il punteggio delle
classi e diminuire il numero
degli alunni nei livelli più
bassi.
Declinare e valutare in
un’ottica pluridisciplinare in
assetto laboratoriale.
le motivazioni della scelta sono le seguenti:
“Dall’analisi dei risultati finali, nel nostro Istituto si riscontra (anche se sono state
intraprese azioni di rinnovamento) qualche problema nel collegamento tra attività di
dipartimento e consiglio di classe relativamente alla progettazione interdisciplinare e ai
criteri di valutazione
adottati. Si evidenzia, inoltre, quale ulteriore elemento di
debolezza, lo scarso uso delle TIC per una didattica che contempli un maggiore
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coordinamento nella progettazione per assi culturali. Dall’analisi effettuata dal CdM è
emerso, poi, che l’Istituto realizza numerose attività e progetti che, anche se ben
organizzati e rispondenti a obiettivi ritenuti validi, non sono sempre supportati da un
sistema condiviso di valutazione dei risultati. I processi, pur essendo definiti
puntualmente, non sono accompagnati da un sistema di misurazione oggettiva che li
renda quindi immediatamente trasferibili sul piano del curricolo didattico degli alunni
e che permetta la riproposizione dello stesso. Inoltre per i progetti permanenti inseriti
nel PTOF, una riflessione conclusiva permetterà di esaminare i punti di forza e i punti
di debolezza al fine di migliorarne sempre di più l’efficacia formativa e per evitare il
rischio dell’autoreferenzialità dei progetti proposti. Ultimo punto evidenziato in sede
di autovalutazione d’Istituto concerne la carente predisposizione di attività laboratori
volte a favorire una didattica inclusiva in un’ottica pluridisciplinare finalizzata ad un
approccio sistemico e olistico. ”
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento
dei traguardi sono:
AREA DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
OBIETTIVI DI PROCESSO
Predisporre un modello comune di programmazione
ed elaborare un curricolo per classi parallele con
tempi ben definiti.
Progettate attività di ampliamento dell'O.F. inerenti
le discipline dove i risultati sono più carenti e alle
competenze chiave facendo ricorso anche ai fondi
PON, se stanziati.
Evidenziare
nel
curricolo
le
discipline
maggiormente atte ai percorsi CLIL.
Migliorare la corrispondenza tra il voto di
comportamento e i criteri da inserire nel PTOF.
Promuovere azioni per migliorare le competenze
degli alunni.
Articolare l’orario inserendo ore di recupero
curricolari (attività per classi parallele) .
Implementare ulteriormente gli ambienti di
apprendimento
Prevedere spazi, tempi e modalità per attività di
recupero in orario curricolare (utilizzando anche
l’organico di potenziamento).
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Definire il raccordo tra il nuovo modello di
certificazione delle competenze già in uso e
Continuita' e orientamento
competenze chiave e di cittadinanza.
Predisporre un calendario di incontri periodici tra
docenti per disciplina per classi parallele.
Utilizzare strumenti di controllo dei vari obiettivi
Orientamento strategico e organizzazione (utilizzo dei criteri di valutazione definiti e condivisi
della scuola
nel nuovo PTOF).
Condividere un vademecum per i docenti sulla
somministrazione delle prove Invalsi.
Creare un gruppo aperto per la definizione degli step
di lavoro ed il necessario coordinamento.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse Creare gruppi di lavoro per disciplina (con
umane
sottogruppi) per l’analisi di una nuova
programmazione per classi parallele (e loro
condivisione).
Promuovere un corso di formazione sull’utilizzo
delle TIC nella didattica (utilizzo di software e libri
digitali per la didattica).
Promuovere azioni per migliorare le competenze
Integrazione con il territorio e rapporti con degli alunni in collaborazione con altri soggetti
presenti nel territorio.
le famiglie
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
In particolare il miglioramento degli esiti individuati si delinea attraverso un maggiore
lavoro
sul
curricolo
e
la
valutazione,
finalizzato
dell’organizzazione didattica e alla valorizzazione del personale.
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al
perfezionamento
PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E
DALL’UTENZA
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano per acquisire eventuali
proposte, giorno 15 gennaio 2016 presso i locali della nostra scuola, sono stati sentiti
rappresentanti del territorio e dell’utenza come di seguito specificati:
Assessore alla pubblica istruzione del comune di Bagheria
Presidente dell AGE
Presidente del Lyons Club di Bagheria
Presidente del Rotary Club di Bagheria
Presidente del FLAG di Termini Imerese
Presidente dell’associazione Pedagogia è Benessere
Presidente associazione musicale “P. Mascagni”
Presidente dell’associazione Spazio Danza Club
La Dirigente Carmela Tripoli ha illustrato le finalità del PTOF, mission e vision della
scuola, i risultati del RAV ed il conseguente PDM.
Tutte le parti, hanno manifestato la volontà di collaborare con la scuola relativamente
ai seguenti temi:
 ALIMENTAZIONE
 EDUCAZIONE MUSICALE
 EDUCAZIONE ALL’ AFFETTIVITA’
 EDUCAZIONE AMBIENTALE
 EDUCAZIONE MOTORIA
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PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il Piano di miglioramento dell’istituzione scolastica, così come scaturito dal rapporto
di autovalutazione dell’Istituto, è il necessario presupposto e punto di riferimento sul
quale costruire il progetto triennale dell’offerta formativa e a partire dal quale
individuare le priorità di intervento. Le scelte progettuali e i relativi obiettivi
formativi sono strettamente legati agli obiettivi di Esito e di Processo individuati nel
rapporto di autovalutazione.
Allegato 1
Area 1 : Risultati scolastici
Denominazione progetto
STANDARDIZZAZIONE DEI PROCESSI DIDATTICI
Priorità cui si riferisce
Utilizzo di criteri di verifica e valutazione comuni con prove
standardizzate periodiche per classi parallele.
Traguardo di risultato (tre Utilizzare prove di verifica strutturate per classi parallele in tutte le
anni)
discipline e con criteri comuni di correzione.
Obiettivi di processo
 Predisporre modelli comuni di programmazione ed elaborare
un curricolo per classi parallele con tempi ben definiti.
 Predisporre un calendario di incontri periodici tra docenti per
disciplina per classi parallele.
 Creare un gruppo di lavoro aperto per la definizione degli
step di lavoro e per il necessario coordinamento.
 Promuovere un corso di formazione sulla valutazione (Prove
di valutazione autentiche e rubriche di valutazione).
.
Altre priorità (eventuale)
/
Situazione su cui interviene
Attività previste
Dall’analisi dei risultati finali, nel nostro Istituto è emerso che i
criteri di valutazione adottati nelle diverse classi e
nei vari corsi potrebbero non avere garantito uniformità di giudizio
anche per la carenza di prove (periodiche) strutturate e per classi
parallele. Riteniamo quindi importante, dopo un aggiornamento dei
docenti sulla valutazione, strutturare
diversamente le prove di valutazione compresi i criteri di correzione.
 Creazione dei dipartimenti disciplinari ( area matematicoscientifica, area umanistica, area musicale, etc.);
designazione
dei responsabili di dipartimento che
costituiranno il gruppo di lavoro che coordinerà le attività.
 Ricerca e applicazione di nuovi modelli di insegnamentoapprendimento.
 Formazione/aggiornamento di tutto il personale docente sulla
valutazione (Prove di valutazione autentiche e rubriche di
valutazione), con ricaduta sull’azione didattica quotidiana
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(incontri plenari di spiegazione e di restituzione, a piccoli
gruppi con compiti operativi).
 Elaborazione di un modello di programmazione che traduca
le abilità individuate nel curricolo verticale sviluppato dalla
scuola in obiettivi operativi.
 Elaborare prove di verifica e rubriche di valutazione uguali
per classi parallele che permettano di effettuare una
valutazione autentica.
 Confronto dei risultati delle prove tra le diverse sezioni.
Risorse
finanziarie € (da computare) Materiale di facile consumo
necessarie
€ (da computare)
Costo formazione
€ (da computare) Collaboratori scolastici
€ (da computare) Spese per docenti e responsabili
Risorse umane (ore) / area
(da stabilire) Docente responsabile progetto
(da computare) Docenti responsabili dipartimenti
(da computare) docenti coordinatori
(da computare)
collaboratori scolastici
Altre risorse necessarie
Fondi PON FSE 2014/2020




Indicatori utilizzati
Valori / situazione attesi
-
Analisi e tabulazione dei risultati;
Numero incontri effettuati dai gruppi;
Rilevazione presenze
Analisi dei verbali degli incontri.
Uniformare i percorsi didattici ed educativi delle classi
Favorire il confronto e lo scambio tra docenti
Migliorare la qualità e la fattibilità delle azioni previste dal PdM.
Rendere più oggettiva la valutazione
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Area 2 : Formazione docenti
Denominazione progetto
LA LIM: UNO STRUMENTO AL SERVIZIO DELLA
DIDATTICA
Priorità cui si riferisce
Incrementare il numero dei docenti che utilizzano appieno e
consapevolmente la LIM (situazione attuale <10%).
Traguardo di risultato (tre
 Migliorare la didattica in genere e raggiungere una
anni)
percentuale maggiore del 50% di docenti che utilizzano
appieno la LIM.
 Produrre e condividere lezioni, contributi, video e altri
contenuti digitali che siano a disposizione di tutta la
comunità scolastica.
Obiettivi di processo
 Far conoscere il funzionamento della LIM.
 Far conoscere gli strumenti e le risorse offerti dal software di
gestione della lavagna interattiva.
 Implementare ulteriormente gli ambienti di apprendimento.
 Facilitare il passaggio da una didattica tradizionale ad una
multimediale.
 Far conoscere alcuni strumenti multimediali: i Learning
object.
 Utilizzare i testi scolastici in versione digitale integrando
software della LIM, risorse reperibili in rete e software
utilizzati tradizionalmente.
 Cogliere le opportunità che le TIC offrono per un’attività più
efficace e coinvolgente.
 Incrementare la partecipazione e la motivazione dell’intera
classe.
Altre priorità (eventuale)
/
Situazione su cui interviene
Attività previste
Quasi tutte le aule del nostro Istituto sono dotate di LIM. Un’elevata
percentuale di docenti, in quanto migranti digitali, fatica però ad
adottare la LIM come strumento atto a sperimentare nuovi percorsi e
nuovi approcci consoni ad un ambiente in setting multimediale.
Utilizzare pertanto la LIM non solo e non più come una sorta di
videoproiettore ma come strumento affine alle aspettative di
un’utenza di nativi digitali. Il presente progetto intende, pertanto,
fornire ai docenti le necessarie abilità sulle competenze di base per
l’uso della LIM al fine di integrare creativamente lo strumento nella
propria didattica per sviluppare la motivazione, risolvere problemi
inerenti le difficoltà di apprendimento, innovare l’ insegnamento
delle discipline, favorire un setting laboratoriale e cooperativo
superando il vecchio modello di insegnamento-apprendimento ormai
superato.
Nell’arco del triennio l’obiettivo sarà, quindi, quello di formare e
indurre la quasi totalità del docenti a fare uso consapevole e
condiviso della LIM.
 Sviluppare una prassi breve ed efficace per introdurre le
proprie classi a contenuti disciplinari con un approccio
multimediale,
interattivo,
inclusivo
e
di
forte
coinvolgimento.
19

Saper usare la LIM come strumento: comandi e funzioni dei
software in uso.
 Integrare i software della LIM con altri di particolare utilità
(word, powerpoint, excel, etc.).
 Utilizzo di CD e DVD didattici e libri digitali.
 Utilizzo delle risorse della rete Internet.
 Principali siti web per la didattica.
 Simulazione e progettazione di percorsi tematici.
 Strategie didattiche, approcci, metodologie.
Risorse
finanziarie € (da computare) Materiale di facile consumo
necessarie
€ (da computare) Costo formazione
€ (da computare) Collaboratori scolastici
€ (da computare) Spese per docenti e responsabili
Risorse umane (ore) / area
(da stabilire) Docente responsabile progetto
(da stabilire) Docenti responsabili dipartimenti
(da stabilire) annue per tutti i docenti
(da stabilire) Funzioni strumentali
(da stabilire) docenti organico di potenziamento
Altre risorse necessarie
Fondi PON FSE 2014/2020

Indicatori utilizzati



Valori / situazione attesi
-
-
Analisi del numero dei docenti che utilizzano efficacemente
la LIM;
Monitoraggio dell’indice di gradimento attraverso
l’erogazione di un questionario;
Analisi e tabulazione dei risultati raggiunti alla fine del
progetto;
Creazione di un dipartimento TIC con funzioni di supporto
Incrementare il numero dei docenti che utilizzano appieno la
LIM e il learning object (maggiore del 50%);
Produrre e condividere lezioni, contributi audio, video e altri
contenuti digitali che siano a disposizione della comunità
scolastica;
Migliorare le competenze di base degli alunni: Innalzamento del
voto finale;
Conoscere le buone pratiche d’uso di questa tecnologia
nell’ambito della didattica e della comunicazione formativa;
Sviluppare una prassi breve ed efficace per introdurre le proprie
classi a contenuti disciplinari con un approccio multimediale,
interattivo, inclusivo e di forte coinvolgimento.
Area 3 : Competenze chiave e di cittadinanza
Denominazione progetto
VERSO LA DIDATTICA PER COMPETENZE
Priorità cui si riferisce
Utilizzo di strumenti per valutare le competenze chiave e di
cittadinanza.
Traguardo di risultato (tre Declinare e valutare in modo strutturato le competenze chiave e di
anni)
cittadinanza.
20
Obiettivi di processo





Altre priorità (eventuale)
Situazione su cui interviene
Attività previste
Individuare i saperi chiave utili a garantire possibilità generative di
nuovi apprendimenti.
Migliorare la corrispondenza tra il voto di comportamento e i
criteri inseriti nel PTOF.
Evidenziare nel curricolo le competenze chiave e utilizzare griglie
strutturate per la valutazione.
Definire il raccordo tra il nuovo modello di certificazione delle
competenze già in uso e competenze chiave e di cittadinanza.
Utilizzare strumenti di controllo dei vari obiettivi (utilizzo dei
criteri di valutazione definiti nel PTOF; questionari di gradimento,
etc.).
Progettazione di percorsi disciplinari volti allo sviluppo di
competenze.
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli
studenti e' buono; le competenze sociali e civiche sono
adeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilità e
rispetto delle regole). La maggior parte degli studenti raggiunge un’
adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e
nell'autoregolazione dell'apprendimento. Non si evidenziano
comportamenti problematici in nessun corso della scuola. La scuola
adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento, ma non
utilizza strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze
chiave e di cittadinanza degli studenti.
Andrebbero adottati nuovi strumenti per rendere più efficace il
monitoraggio di tutte le competenze sociali, civiche e personali.
Non tutte le competenze chiave vengono sufficientemente
monitorate e valutate.
Non è stata ancora adottata la scheda per la certificazione delle
competenze alla fine del triennio.
Per tale motivo l’intervento dovrà consentire l’utilizzo di strumenti
volti alla valutazione delle diverse competenze chiave.
Nell’arco del triennio l’obiettivo sarà declinare e valutare in modo
strutturato le varie competenze e fornire una certificazione delle
competenze ai discenti in uscita.
 Incontri di dipartimento: stesura prove di verifica comuni e
analisi dei risultati ottenuti.
 Incontri di dipartimento verticali: riflessioni sulla didattica
per competenze ed analisi/valutazione del processo di
innovazione in atto.
 Formazione/aggiornamento di tutto il personale docente sulla
didattica per competenze, con ricaduta sull’azione didattica
quotidiana (incontri plenari di spiegazione e di restituzione, a
piccoli gruppi con compiti operativi).
 Creazione e consolidamento degli scambi professionali tra i
diversi docenti per classi parallele.
 Diffondere la conoscenza da parte di tutti i docenti delle
Indicazioni Nazionali 2012 e della struttura dei curricola
verticali, attraverso l’invio delle direttive ministeriali e di
materiali esplicativi della struttura del curricolo e con
incontri di formazione con esperti.
 Socializzazione dei diversi approcci, percorsi ed esperienze
21
attraverso la creazione di una mailing list e di un blog.
Risorse
necessarie
finanziarie Materiale di cancelleria in quantità adeguata per la simulazione delle
prove.
Risorse umane (ore) / area
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
(da stabilire) Docente responsabile progetto
(da stabilire) Docenti responsabili dipartimenti
(da stabilire) Docenti coordinatori
(da stabilire) Collaboratori scolastici
Fondi PON FSE 2014/2020





Valori / situazione attesi




Istituire dipartimenti disciplinari e gruppi di lavoro mirati;
Numero di partecipanti alle attività di formazione;
Grado di partecipazione ai lavori di gruppo;
Grado di trasferimento nella pratica didattica delle
competenze acquisite nel corso della formazione;
Coesione e condivisione nei consigli di classe delle pratiche
didattiche sperimentate (mailing list, blog).
Diffusione e uso della didattica per competenze;
Sviluppo di un sistema di programmazione e verifica più
uniforme, finalizzato all’acquisizione di competenze da parte degli
alunni;
Maggiore collegialità e condivisione consapevole delle scelte;
Socializzazione delle esperienze e dell’impegno individuale dei
docenti.
22
RISORSE MATERIALI
Attrezzature e spazi didattici dell’istituto














Sufficienti spazi esterni;
un laboratorio di scienze;
un laboratoria di ceramica
una palestra per l’educazione motoria (ristrutturata lo scorso anno);
uno spazio esterno provvisto di tappeto per l’educazione motoria;
postazioni p.c. mobili in quasi tutte le aule con connessione wireless;
lavagne interattive per quasi tutte le classi;
collegamento ad Internet;
lettori DVD e VHS;
macchine fotografiche digitali;
videocamere digitali;
fotocopiatrice;
attrezzature per l’educazione motoria;
impianto di amplificazione completo e strumenti vari.
23
FABBISOGNO RISORSE UMANE
L’ 84,5 % dei docenti ha un contratto a tempo indeterminato e si concentra quasi
totalmente nelle fasce d’età 44-54. Il 65 % insegna in questa istituzione da oltre 10
anni. Ciò comporta un buon affiatamento tra i docenti che da tanti anni condividono un
ricco bagaglio di esperienze.
RICHIESTE DI POSTI DI ORGANICO POTENZIATO (ART. 1, comma 7
Legge 107/2015)
La nostra scuola per meglio rispondere alle esigenze del territorio, per adeguarsi alla
rapidità e alla estensione dei mutamenti sociali e per dare risposte concrete alle nuove
sollecitazioni educative propone dei progetti di potenziamento e un’articolazione
flessibile delle attività.
Affinchè ciò diventi proposta concreta è necessario allinearsi alle prescrizioni
dell’art.1, comma 7, della legge 107/2015
Pertanto, questo Istituto è intenzionato a lavorare su classi aperte e gruppi di livello per
attuare il principio della didattica individualizzata e personalizzata, basata su:
modalità operativa dei gruppi di lavoro con tutoraggio interno;
apprendimento cooperativo;
didattica laboratoriale;
metodologia del problem solving.
Quanto sopradetto potrà concretizzarsi con le attività organizzate su base laboratoriale
e con la formazione a classi aperte di gruppi che manifestino medesime esigenze
educative per favorire ora il recupero ora il potenziamento delle competenze nelle
discipline: Italiano, Scienze, Inglese, Francese, Ed. musicale, Arte
AREE OMOGENEE DI ATTIVITA’
1. n. 1 posto POTENZIAMENTO ITALIANO E LINGUE CLASSICHE
Classi di concorso A052
Allegato 2/A
24
Esigenza progettuale: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche,
con particolare riferimento al latino e al greco
2. n. 1 posto POTENZIAMENTO SCIENTIFICO
Classe di concorso A059
Esigenza progettuale:
Allegato 2/B
potenziamento delle competenze scientifiche.
3. n. 1 posto POTENZIAMENTO Lingua Inglese
Classe di concorso A345
Allegato 2/C
Esigenza progettuale:Valorizzazione e potenziamento delle competenze in lingua
inglese anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated
learning.
4. n. 1 posto POTENZIAMENTO lingua francese
classe di concorso A245
Allegato 2/D
Esigenza progettuale:Valorizzazione e potenziamento delle competenze in lingua
francese anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated
learning.
5. n. 2 posti POTENZIAMENTO MUSICALE
Classi di concorso: AM77 (VIOLINO); AK77 (SAX)
Allegato 2/E
Esigenza progettuale: Valorizzazione e potenziamento delle competenze in
Ed.Musicale con particolare riferimento allo studio del violino e del sax
6. n. 1 posto POTENZIAMENTO ARTISTICO
Classe di concorso: A028
Allegato 2/F
Esigenza progettuale: Valorizzazione e potenziamento delle competenze artistiche con
particolare riferimento al laboratorio di ceramica
7. n. 1 posto POTENZIAMENTO TECNOLOGIA
Classe di concorso : A033
Allegato 2/G
25
ORGANIZZAZIONE
Organi dell’istituzione scolastica
Il PTOF discende dalle indicazioni motivate e condivise dei vari organi collegiali
operanti nell’istituzione scolastica.
I docenti della scuola sono 88, la maggior parte con contratto a tempo indeterminato,
pertanto stabili, con discreta anzianità di servizio e tutti con seria preparazione
culturale e professionale. La motivazione degli insegnanti all’impegno ed alla
partecipazione anche ad attività integrative e/o progetti speciali viene incentivata
attraverso la valorizzazione della professionalità e della competenza specifica di
ciascuno.
I Docenti svolgono prioritariamente i compiti educativi e didattici, come indicato dalla
normativa vigente e definito annualmente dalle scelte dell’Istituto. Essi svolgono,
inoltre, funzioni particolari, quali quella di collaboratore del Dirigente Scolastico, di
Funzione Strumentale, di coordinatore delle attività di sostegno per l’handicap, di
coordinatore e segretario del Consiglio di Classe, e, nell’ambito dei progetti e dei
laboratori quella di coordinatore e/o responsabile per il gruppo. Alcuni docenti
vengono designati come referenti per un’area di competenza. Il collegio dei docenti,
inoltre, è articolato in commissioni di lavoro e dipartimenti disciplinari.
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO:
 Definisce gli indirizzi generali per l’attività della scuola anche in relazione al
contesto territoriale
 Adotta il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal collegio dei docenti
26
 Approva l’adesione della scuola agli accordi con altre scuole o Enti o Agenzie
 Determina i criteri per l’utilizzazione delle risorse
 Approva i documenti contabili fondamentali
 Adotta il regolamento dell’istituzione
 Delibera l’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze
ambientali
IL COLLEGIO DEI DOCENTI :
Definisce e approva:
 Il Piano dell’Offerta Formativa
 I profili didattici delle iniziative e dei progetti
 La proposta di regolamento per la parte relativa ai profili didattici, al
funzionamento del collegio e delle sue articolazioni
 Ogni altro adempimento connesso all’esercizio dell’autonomia didattica
IL CONSIGLIO DI CLASSE
 Traduce le linee politiche del POF in percorsi formativi
 Propone traguardi formativi relativi a tutte le dimensioni della personalità
dell’alunno
 Permette che i traguardi formativi siano perseguiti e conseguiti da tutti gli
alunni, anche se a livelli differenziati
 Personalizza gli interventi didattici rispettando le diversità.
27
LE FUNZIONI STRUMENTALI

FS Area 1
Gestione del Piano
dell'Offerta Formativa
Malfitano Giuseppa




Procedere alla revisione del PTOF ed alla sua rielaborazione alla
luce delle proposte pervenute dalle Commissioni e delle delibere
degli OO.CC.
Procedere alla valutazione delle attività del PTOF, all’autoanalisi e
alla valutazione di sistema
Procedere alla pubblicazione del PTOF e di ogni altro documento
ufficiale dell’Istituto (ad es. Regolamento interno, Carta dei Servizi,
ecc…)
Coordinare la progettazione curricolare ed extracurricolare, in
coerenza con il PTOF
Coordinare le attività dei referenti
FS Area 2

RAV Valutazione
e Autovalutazione
d’Istituto
Di Giovanni
Gioacchino



Curare la Valutazione della qualità del servizio erogato
(individuazione delle procedure tecniche di autoanalisi e di
valutazione dell’Istituto
Provvedere alla tabulazione dei dati
Compilare quadri sinottici
Restituire i dati emersi dalla Valutazione




Profilo A
Coordinare le attività d’inclusione – BES
Coordinare le attività del GLIS e dei docenti di sostegno
Attivare attività di counseling
Coordinare le attività connesse alla prevenzione della dispersione
FS Area 3
Gestione degli interventi
a favore degli alunni
Profilo A: Rizzo Luisa
Profilo B:Orlando Luana


FS Area 4
Profilo B
Coordinare le azioni di Continuità e Orientamento formativo ed
informativo
Coordinare gli interventi di recupero o di potenziamento
Profilo A
Gestione delle tecnologie - Garantire l’utilizzo efficace ed efficiente delle tecnologie dell’Istituto
28
dell’informazione e della - Supportare i docenti nell’utilizzo delle nuove tecnologie per la
comunicazione
promozione del rinnovamento metodologico della didattica.
Profilo A: Tomasini
Claudio
Profilo B:Barone
Calogera
Profilo B
- Gestire, in qualità di Responsabile, il sito Web dell’Istituto.
Promuovere un rapporto di “consuetudine” col Sito Web sia in chi
contribuisce attivamente scrivendo sul Sito, sia in chi semplicemente lo
legge e lo consulta attraverso l’affidabilità, l’aggiornamento e la
completezza delle informazioni.
FS Area 5
Visite guidate,uscite per
attività sportive e
musicali e Viaggi di
istruzione previsti dal
POF
Ferrara Rosalba


Coordinare e diffondere progetti ed iniziative,coerenti al PTOF, con
Enti esterni
Curare l’organizzazione delle visite guidate, delle uscite per attività
sportive e musicali e dei viaggi di istruzione previsti dal PTOF
PROSPETTO DEGLI INCARICHI D’ISTITUTO
QUALIFICA
NOMINATIVO
Valenza Luciana (Vicario)
Rizzo Cinzia (Secondo Collaboratore)
Referente prof.ssa:M.L.Florio
Collaboratori DS
Commissione Progettazione
Membri della commissione:Proff: Rubino ,
Tomasini, Falletta, Cinzia Rizzo, Valenza, Culotta,
Pisciotta, Scavuzzo
Referente prof.ssa:Castrone C.
Commissione Educazione alla Legalità
Membri della commissione: Ferrara, Rizzo C.,
Orlando, Clemente, Guida
Prof.sse: Castrone, Provenzano, Tripoli, Ferrara
Referente: prof.ssa OrobelloMattea
Commissione presentazione POF al territorio
Commissione Salute e Ambiente
Membri della commissione:Prof.sse Bartolone,
Zocco, Scibetta, Zafarana, Zarcone D.
Prof.ssa Dragotta M.
Prof.ssa: La Tona R.
Responsabile del laboratorio scientifico
Referente DSA/BES
Gruppo di supporto-referente per la dispersione
scolastica (GOSP)
Prof.sse Rizzo L., Rizzo C., Vesco L.
Docenti di sostegno, FFSS, Referente DSA, DS
GLI
29
Referente Trinity
Segretaria del Collegio
Prof.ssa Ferrara R.
Prof.ssa Valenza L.
Prof.sse Zarcone D.
e Zocco T.
Prof.ssa Provenzano Piera
Prof.Ticali Tommaso
Prof. Sciortino A.
Prof.ssa Patti A.
Prof.ssa Valenza Luciana
Prof.ssa Falletta Fabiola
Prof.ssa: La Tona R.
Prof.ssa Patti Angela
Prof.ssa Scavuzzo Claudia
Referenti per i Giochi Matematici e Scientifici
Referente Scacchi
Responsabile CSS
Responsabile laboratorio ceramica
Referente DELF
Referente INVALSI
Responsabile formazione docenti, animatore digitale
Referente Beni Culturali
Referente Educazione Stradale
Referente Scuola Sicura
Referenti Palermo Insegna e La Giornata delle
Scienze
Supporto Area 5
Supporto Area 5 e Referente visite didattiche
Referente Coro
Referente gruppo flauti
Referente Orchestra Didattica
Prof.ssa Zocco T., Scibetta C.
Prof. Cavallaro R.
Prof. Rubino S.
Prof. Carnevale Sergio
Prof. Baldone Giuseppe
Prof. Treviso A.
COLLEGIO DEI DOCENTI A.S. 2016/17
NOMINATIVO DOCENTE
Abbate Loredana
Ambra Maria
Amico Dario Beniamino
Bagnasco Floriana
Baldone Francesco
Baldone Giuseppe
Barone Calogera
Bartolone Giuseppina
Bartolotta Rosaria
Blando Nicolò
Bondì Giovanna
DISCIPLINA INSEGNATA
Tecnologia
Sostegno
Arte e immagine
Sostegno/Inglese
Musica
Musica
Francese
Matematica
Sostegno
Arte e Immagine
Matematica
Bordenca Franca
Lettere
Bruscemi Vincenza
Canciari Francesca
Carnevale Sergio
Sostegno
Inglese
Musica
Carollo Pietra
Lettere
30
SEZIONI
A, D, I
2 °D
H, I, L
3°M
A, F, G, 2L,3L
C, E, I
B, H,2°M
C
1C, 1G, 3E, 3F
A, C, G
G
1°H (Italiano-storia-geografia)
3°H (Storia-geografia)
3°E (Storia-geografia)
2L
A, B
B, D, H
3° E (Italiano)
2° G (Italiano), 2° E ( Italiano)
Culotta Loredana
Sostegno
Castrone Clementina
Lettere
Cavallaro Roberto
Tecnologia
Cerniglia Domenico
Lettere
Cirafici Anna Rita
Lettere
Clemente Antonina
Lettere
Comparetto Melchiorra
Di Giacinto Giuseppa
Di Giovanni Gioacchino
Di Pasquale Francesco
Dragotta Maria Pia
Falletta Fabiola
Ferrara Rosalba
Filippone Silvana
Scienze Motorie
Religione
Sostegno
Musica
Matematica
Inglese
Inglese
Tecnologia
Florio Maria Luisa
Lettere
Ganci Giuseppa
Arte e Immagine
Gennaro Loredana
Lettere
Giammarresi Giuseppa
Sostegno
Guida Sandra
Lettere
Lanzetta Stefania
Strumento (Sassofono)
La Tona Rosa
Lettere
Licciardi Tiziana
Lettere
Malfitano Giuseppa
Maggiore Vincenza
Marino Nicolina
Marletta Antonino
Miosi Vincenza
Matematica
Sostegno
Matematica
Sostegno
Sostegno
Inglese
Sostegno
Matematica
Matematica
Arte e Immagine
Strumento Pianoforte
Monforte Vania
Orlando Luana
Orobello Mattea
Orobello Rosalia
Orobello Rosalinda
31
3°C
2°H (Italiano-storia)
3° H (Italiano)
2° G (Storia-geografia)
C, E, H
2°C (Italiano)
2°M (Italiano)
3°G (Italiano)
2°C (Italiano)
3°G ( Italiano)
2°M (Italiano)
3°A (Italiano-storia)
2° B (Italiano)
2° E (Storia-geografia)
C, D, E,3°M
B, C, D, G, H, I
3°B
1°L, 2°M, 3°M
A
I, L
E, H
B, F, G
2°I (storia-geografia)
3°I (Italiano-Storia-geografia)
3°B (Storia-geografia)
D, E, F
3°C (Italiano-storia-geografia)
1°E (Italiano-storia)
2° A, 2°I, 1° H, 2° H
3°A (Geografia) 1° E (Geografia)
1°L (Italiano, storia, geografia)
1°I (Italiano-storia)
3° D (Italiano-storia-geografia)
2°F (Italiano-storia)
2°I (Italiano)
2°L (Storia – geografia)
H
1°A
E
1°B
1°D, 2°M , 2° L
3°A, 3° M, 1° F
I
2°M, 3M
B, M
Patti Angela
Pecoraro Margherita
Pecoraro Rosalia
Pisciotta Ivana
Francese
Sostegno
Religione
Sostegno
Provenzano Piera
Lettere
Peroverde Cannarozzo Roberto
Strumento (Chitarra)
Putzu Carla
Lettere
Rizzo Cinzia
Rizzo Luisa
Rizzo Antonella
Rubino Salvatore
Francese
Sostegno
Sostegno
Sostegno
Salamone Anna Maria
Lettere
Sances Salvatore
Santoro Santino
Scibetta Carmelo Gerardo
Scavuzzo Claudia
Sciortino Andrea
Sciortino Manuela
Scienze Motorie
Strumento (Corno)
Matematica
Tecnologia
Sostegno
Sostegno
Sciortino Rosalba
Lettere
Spanò Angela Maria
Lettere
Tantillo Carmela
Ticali Tommaso
Tomasini Claudio
Treviso Antonino
Tripoli Maria Letizia
Triscari Barberi Viola
Valenza Luciana
Ventimiglia Anna Maria
Vesco
Sostegno
Scienze Motorie
Scienze Motorie
Strumento Tromba
Inglese
Sostegno
Inglese
Sostegno
Sostegno
Vullo Carmela
Lettere
Zafarana Laura
Lettere
Zarcone Dorotea
Matematica
32
G, C, E, 3°M
1°L,3°L
A, E, F, L, M
2°G
3°M (Italiano-storia-geografia)
2°L (Italiano)
2°M (Geografia)
2°A (Storia-geografia)
1°B (Italiano-storia-geografia)
2°B (Storia-geografia)
D, F, L
1°E
1° C
2° B
1°F (Storia-geografia)
3°G (Storia-geografia)
3°L (Italiano-Storia-Geografia)
L
L
L,M
3° D
3°A
3°F (Italiano-storia-geografia)
3°B (Italiano)
1° C (Geografia)
1° C (Italiano-storia)
1°A (Italiano-storia-geografia)
3°F
F, G, H,2°M
A, B, I
F, G
2°I
C, D
1° D
1A
1°G (Italiano-storia - geografia)
2° H (Geografia)
2° A (Italiano)
2° M (Storia-geografia)
1° I (geografia)
2°C (Storia-geografia)
1°D (Storia-geografia)
2°D (Storia-geografia)
B
Zarcone Maria
Zocco Tea
Matematica
Matematica
F
D
COORDINATORI E SEGRETARI A.S. 2016/17
CLASSE
SEZIONE
COORDINATORI
SEGRETARI
1
2
3
A
1
2
3
B
ZARCONE D.
MARLETTA
B
RUBINO
B
DI GIOVANNI
CANCIARI
OROBELLO ROSALIA
1
2
3
C
BARTOLONE
C
CERNIGLIA
C
GENNARO
1
2
3
D
D
CIRAFICI
ZOCCO
D
LA TONA
1
2
3
E
RIZZO LUISA
SPANÓ
A
DRAGOTTA
A
CLEMENTE
VESCO
TOMASINI
MONFORTE
RIZZO ANTONELLA
BLANDO
CULOTTA
VENTIMIGLIA
COMPARETTO
GANCI
CAVALLARO
E
MARINO
E
CAROLLO
FERRARA
1
2
3
F
ZARCONE M.
FILIPPONE
PECORARO R.
1
2
3
G
VULLO
G
TRIPOLI
PISCIOTTA
G
BONDI’
BALDONE F.
1
2
3
H
BORDENCA
F
F
LICCIARDI
SCIORTINO
H
MALFITANO
H
CASTRONE
1
2
3
I
ORLANDO
1
2
3
I
FALLETTA
I
FLORIO
L
GUIDA
L
SCIBETTA
L
SALOMONE
33
BALDONE G.
TANTILLO
PATTI
GIAMMARRESI
TICALI
CARNEVALE
ABBATE
TRISCARI
AMICO
DI PASQUALE
SANCES
PECORARO M.
1
2
3
M
M
M
OROBELLOM.
PROVENZANO
34
BARONE
BAGNASCO
CONSIGLIO D’ISTITUTO
COMPONENTE
Dirigente Scolastico
Genitori
Docenti
Personale ATA
NOMINATIVO
Tripoli Carmela
Agnellino Fabrizio
Chiello Concetta
Davì Maria Cristina
Giujusa Lucia Maria
Gurrado Francesco
MacelloValentina
Oliveri Eugenio
Tripoli Provvidenza Carla
Bartolone Giuseppina
Castrone Clementina
Cavallaro Roberto
Ferrara Rosalba
Malfitano Giuseppa
Patti Angela
Provenzano Piera
Rizzo Cinzia
Bologna Maria Provvidenza
Salerno Ignazio
35
INCARICO
Vicepresidente
Presidente
PERSONALE AMMINISTRATIVO E COLLABORATORI
SCOLASTICI
QUALIFICA
NOMINATIVO
D.S.G.A.
Giuseppina Farace
Assistenti Amministrativi
M.Provvidenza Bologna
Rosario Cirino
Onofrio Farruggia
Vita Perricone
Collaboratori Scolastici
Salvatrice Ninfa Airò Farulla
M.Giovanna Cuffaro
Giuseppe Galvano
Alessandro Giancani
Calogera Iacono
Maria Lucia Librici
Giovanni Maria
Gerlando Piazza
Ignazio Salerno
Rosalia Sanfilippo
Massimiliano Traversa
COMITATO DI VALUTAZIONE
COMPONENTE DOCENTI
Castrone Clementina
Ferrara Rosalba
Valenza Luciana
Malfitano Giuseppa (supplente)
COMPONENTE GENITORI
Giujusa Lucia Maria
Davì Maria Cristina
Rappresentanza Sindacale Unitaria
Baldone Francesco
Salerno Ignazio
Maria Giovanni
36
NUMERI DELLA SCUOLA
Classi
32
Corsi Ordinari
11
Alunni Diversamente Abili
35
Alunni/Alunne
779
Docenti
88
Amministrativi
4
Collaboratori Scolastici
11
D.S.G.A.
1
37
PNSD
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Attività didattica e tecnologie
L’introduzione delle TIC nella nostra scuola è stata graduale e costante ed ha
costituito una grande sfida per i docenti. Lo sforzo loro richiesto è stato notevole:
hanno dovuto cambiare il loro modo di insegnare, modificare le modalità di relazione e
di scambio con alunni e colleghi ed essere disponibili ad imparare anche dai propri
allievi.
La sfida oggi continua con la valorizzazione degli strumenti tecnologici nella loro
trasversalità a tutte le discipline e a supporto di tutta la didattica.
Le tecnologie permettono nuove modalità di costruzione delle conoscenze, nuove
esperienze comunicative, collaborative e cooperative, un ruolo più attivo dell’alunno.
Si offre un contesto più ricco di stimoli e funzionale agli interessi dei singoli allievi.
La LIM è entrata nella pratica quotidiana, nello spazio educativo, senza invaderlo o
stravolgerlo (su di essa è possibile ancora scrivere e disegnare come sull'ardesia) e
proprio per questo ha un ruolo chiave nel percorso d’integrazione e diffusione delle
TIC nelle attività di insegnamento-apprendimento.
La scuola si propone che l'utilizzo delle nuove tecnologie e di Internet sia
effettivamente un momento di accrescimento per l'alunno, e un modo per consentire un
percorso di formazione vasto, completo e individualizzato.
Animatore digitale
A seguito della Nota Miur Prot. n° 17791 del 19/11/2015 (avente come oggetto:
Attuazione del Piano nazionale per la scuola digitale. Individuazione degli animatori
digitali ai sensi dell’articolo 31, comma 2, lettera b), del decreto del Ministro
dell’istruzione, dell’università e della ricerca 16 giugno 2015, n. 435.) nel nostro
Istituto l’incarico triennale è stato attribuito alla Prof.ssa Fabiola Falletta
38
PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL’ANIMATORE
DIGITALE
IL PNSD
Premessa
L’animatore digitale individuato in ogni scuola sarà formato in modo specifico
affinché possa (rifp. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di
digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione
didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano
nazionale scuola digitale” .
Si tratta quindi di una figura di sistema e NON DI SUPPORTO TECNICO (su
quest’ultimo infatti il PNSD prevede un’azione finanziata a parte per la creazione di un
Pronto Soccorso Tecnico, la #26, le cui modalità attuative saranno dettagliate
successivamente).
Il Miur chiede alla figura dell’Animatore Digitale di poter sviluppare progettualità sui
seguenti
ambiti:
FORMAZIONE
INTERNA,
COINVOLGIMENTO
DELLA
COMUNITA’ SCOLASTICA E CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE (cfr.
Azione #28 del PNSD)
Il suo profilo (cfr. Azione #28 del PNSD) è rivolto a:
Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del
PNSD,
attraverso
l’organizzazione
di
laboratori
formativi
(senza
essere
necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la
comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate
attraverso gli snodi formativi.
Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il
protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche
strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie
e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
39
Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso
di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una
metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un
laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della
scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre
figure.
40
Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione #28), in qualità di animatore
digitale dell’istituto, la responsabile presenta il proprio piano di intervento:
INTERVENTI A.S.
2016/2017
 Creazione di uno sportello


FORMAZIONE INTERNA








permanente di assistenza.
(Giovedì dalle 12.30 alle
13.30)
Formazione specifica
dell’Animatore Digitale
Partecipazione a
comunità di pratica in
rete con altri animatori
del territorio e con la rete
nazionale.
Formazione base per i
docenti sull’uso degli
strumenti tecnologici già
presenti a scuola e sui
programmi Proprietari e
Open per LIM
Formazione all’utilizzo
registro elettronico
Formazione di corsi per
l’utilizzo di piattaforme
del tipo Moodle
(Edmondo-A-Tutor o
Docebo).
Informazione sul PNSD e
preparazione di una breve
presentazione.
Segnalazione di
eventi/opportunità
formative in ambito
digitale
Formazione Flipped
Classroom (sessione
sperimentale per gruppo
di docenti interessati)
Coinvolgimento di tutti i
docenti all’utilizzo di testi
digitali
Partecipazione a bandi
nazionali,europei ed
internazionali
INTERVENTI A.S.
2017/2018
 Mantenimento




di
uno
sportello permanente di
assistenza.
Formazione specifica
dell’Animatore Digitale
Partecipazione a
comunità di pratica in
rete con altri animatori
del territorio e con la rete
nazionale.
Formazione per i docenti
sull’uso di Programmi di
utilità on line e free per
testi cooperativi,
presentazioni (ppt, prezi,
powtoon o altro), video e
montaggi di foto (anche
per i docenti dell’infanzia)
da utilizzare nella
didattica inclusiva.
Organizzazione e
formazione per i docenti
sull’utilizzo del coding
nella didattica (in
particolare con il
linguaggio Scratch)
41
INTERVENTI A.S.
2018/2019
 Mantenimento
di
uno
sportello permanente di
assistenza.
 Formazione specifica
dell’Animatore Digitale
 Partecipazione a
comunità di pratica in
rete con altri animatori
del territorio e con la rete
nazionale.
 Organizzazione e
formazione per i docenti
sull’utilizzo del coding
nella didattica (in
particolare con il
linguaggio Scratch)
COINVOLGIMENTO DELLA
COMUNITA’ SCOLASTICA
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
 Somministrazione di un
 Produzione di dispense sia
 Produzione di dispense
questionario
informativo/valutativo per
la rilevazione delle
conoscenze/competenze/te
cnologie/ aspettative in
possesso dei docenti e degli
alunni per l’individuazione
dei bisogni sui 3 ambiti del
PNSD (strumenti, curricolo,
formazione).
 Creazione sul sito
istituzionale della scuola di
uno spazio dedicato al
PNSD per informare sul
piano e sulle iniziative della
scuola
 Partecipazione nell’ambito
della “Settimana del Piano
Nazionale Scuola Digitale”
all’ora di coding attraverso
la realizzazione di
laboratori di coding.
 Revisione e potenziamento
della rete wi-fi di Istituto
(mediante la partecipazione
a progetti PON).
 Mappatura delle attrezzature
presenti nella scuola.
 Verifica funzionalità e
installazione di software
autore open source in tutte le
LIM della scuola.
 Regolamentazione dell’uso di
tutte le attrezzature della
scuola (aula informatica, aula
linguistica, LIM, computer
portatili , computer fissi,
tablet).
in formato elettronico che
cartaceo dei corsi svolti e
pubblicazione sul sito
della scuola.
 Formazione per l’uso di
applicazioni utili per
l’inclusione aperta a
docenti e genitori (uso
registro elettronico).
 Laboratori di formazione
per docenti sull’utilizzo
della didattica
collaborativa con
strumenti digitali.
 Partecipazione
nell’ambito della
“Settimana del Piano
Nazionale Scuola Digitale”
all’ora di coding
attraverso la realizzazione
di laboratori di coding.
sia in formato elettronico
che cartaceo dei corsi
svolti e pubblicazione sul
sito della scuola.
 Pubblicizzazione e
organizzazione di
laboratori per alunni con
linguaggio Scratch
 Avviare progetti
eTwinning (didattica per
competenze).
 Monitoraggio e
valutazione sulla
formazione e sull’apporto
dell’animatore digitale e
del PNSD per l’Istituzione
Scolastica.
 Revisione e integrazione,
 Preparazione
della rete wi-fi di Istituto
(mediante la partecipazione
a progetti PON).
 Mappatura delle attrezzature
presenti nella scuola.
 Verifica funzionalità e
installazione di software
autore open source in tutte le
LIM della scuola.
 Introduzione all’uso delle
Google Apps.
 Regolamentazione dell’uso di
tutte le attrezzature della
scuola (aula informatica, aula
linguistica, LIM, computer
portatili , computer fissi,
tablet).
di lezioni
didattiche e condivisione di
buone pratiche di classe in
cui sia stato utilizzato un
programma di pensiero
computazionale.
 Laboratorio extra scolastico
sul
pensiero
computazionale.
Essendo parte di un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni o
venire aggiornato secondo le esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione
Scolastica.
42
10 docenti inseriti nella formazione inerente al PNSD
Dieci docenti dovranno garantire la frequenza di specifici percorsi formativi
inerenti al PNSD per l’anno scolastico 2016/2017, il Dirigente Scolastico
individua i prof.ri : G. Bondì, R. Cavallaro, G. Di Giovanni, G. Malfitano, A.
Patti, L. Pisciotta, L. Rizzo, C. Scavuzzo, C. Tomasini, D. Zarcone.
I docenti sono stati individuati dal DS, dai collaboratori e dall’animatore digitale,
per aree disciplinari diverse e tenendo conto della continuità del servizio e della
loro permanenza presso la scuola, considerato che dovranno, a loro volta
procedere alla formazione degli altri docenti.
43
ORIENTAMENTO – CONTINUITA’
Premessa
Il passaggio dalla scuola media al biennio successivo è una tappa importante, si
iniziano a delineare le inclinazioni specifiche dei ragazzi che, se ben indirizzati,
possono essere avvantaggiati e preparati alle scelte future. Inoltre i rapidi mutamenti
della società attuale, l’esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi, di
relazionarsi con gli altri, mettono sempre più in risalto l’importanza dell’orientamento,
attraverso le varie agenzie di socializzazione tra cui, in primo luogo, è la scuola ad
avere le maggiori possibilità di intervento. L’orientamento, che costituisce una
componente strutturale dell’attuale processo formativo, rientra fra le finalità della
scuola media: esso, infatti, deve favorire lo sviluppo del ragazzo e porlo in condizioni
di definire la propria identità.
La conoscenza di sé consolida le capacità decisionali, permettendo al ragazzo di fare
scelte realistiche nell’immediato futuro che siano anche più vicine a ciò che egli
desidera.
L’azione della scuola nell’orientare i ragazzi ad una scelta consapevole deve avere sia
una valenza informativa, ma soprattutto formativa.
Informativa in quanto offre agli alunni le informazioni, che permettono loro di leggere
la complessa realtà dominata dal cambiamento e di servirsene in funzione delle proprie
potenzialità; formativa, proponendo occasioni di sviluppo della personalità degli
alunni in tutte le direzioni, mediante processi educativi, volti a renderli
autoconsapevoli rispetto al carattere, agli interessi, alle attitudini e ai limiti, come presa
44
di coscienza di sé e della propria identità. Quindi non più solo orientamento per scelte
relative all’ambito scolastico o lavorativo, ma anche orientamento alla vita, per
delineare cioè, in un percorso formativo continuo, un personale progetto di vita che
renda il ragazzo sicuro delle sue capacità di raggiungere una soddisfacente
realizzazione di sé e un produttivo inserimento nella società in cui vive.
Da ciò ne deriva che l’Orientamento debba avere caratteristiche più accentuate di
formazione (Orientamento Formativo), oltre che di informazione ( Orientamento
Informativo), di trasversalità rispetto alle materie di studio, di progettualità mirata e
consapevole (attraverso la programmazione delle Équipe Pedagogiche). Ne consegue
che l’Orientamento:
non può essere limitato alla classe terza ma deve coinvolgere tutti e tre gli anni della
scuola media;
è formativo, proponendo occasione di sviluppo della personalità;
deve necessariamente coinvolgere i genitori;
richiede modalità organizzate di valutazione in itinere tali da favorire il
monitoraggio delle abilità generali e specifiche che si dovranno considerare per il
giudizio finale e quindi per quello orientativo.
Nei tre anni della scuola media la formazione orientativa si realizza anche attraverso
attività a carattere trasversale con il concorso di più discipline, finalizzate a
promuovere capacità di lavoro in comune e a sviluppare la conoscenza critica dei
principali temi del contesto culturale contemporaneo. Nel terzo anno, in particolare, il
Consiglio di classe deve programmare e realizzare interventi diretti a consolidare le
45
conoscenze disciplinari di base e a rinforzare le capacità e le competenze, per favorire
il successo formativo e per mettere lo studente in condizione di compiere scelte
adeguate ai propri interessi e alle proprie potenzialità.
Finalità
Verranno privilegiate le attività atte a favorire concretamente il passaggio degli alunni
della scuola secondaria di I grado a quella di II grado per prevenire disagi ed
insuccessi, incoraggiare quindi il dialogo e lo scambio di idee su strategie
metodologiche tra docenti di ordini di diverse scuole per stimolare un efficace
processo di formazione globale degli studenti e realizzare un importante e funzionale
orientamento in continuità.
L’azione educativa della scuola sarà, quindi, finalizzata a:
Acquisizione consapevole di se stessi.
Sviluppo della motivazione ad apprendere.
Sviluppo della fiducia in se stessi e delle capacità di gestire e concepire un proprio
progetto di vita.
Acquisizione di una identità fatta di interessi, valori e conoscenza e della capacità di
iniziativa per l’affermazione dei propri interessi.
Acquisizione di strumenti essenziali per inserirsi a vivere attivamente nel contesto
sociale che li circonda.
Sollecitazione dell’interazione funzionale con gli altri.
46
Obiettivi
La struttura del percorso di Orientamento avrà la seguente scansione triennale:
conoscere

1°
anno



2°
anno



3°
anno










progettare
valutarsi
Sapersi orientare nella nuova  Conoscere il significato  Ricostruire il proprio
realtà
scolastica
di
piano
e
percorso scolastico
(integrazione)
pianificazione.
 Individuare i campi di
Riconoscere i cambiamenti  Conoscere i piani già
studio preferiti
nel passaggio dalla scuola
esistenti nella realtà  Individuare le proprie
media (evoluzione)
scolastica
difficoltà scolastiche
Analizzare le regole per  Costruire dei piani per il
imparare
proprio
lavoro
scolastico.
Analizzare
i
principi
fondamentali che sono alla
base dell’attività di lavoro
umano
Individuare le ragioni per cui
le persone lavorano
Classificare le attività in base
ai settori di appartenenza
Analizzare le caratteristiche
geografiche
e
di
insediamento del proprio
ambiente.
 Conoscere
 Verificare il proprio
l’organizzazione
comportamento
scolastica (integrazione )
spontaneo di fronte a
situazioni
di
scelta
 Imparare a reperire
quotidiane
informazioni
sulla
 Applicare metodi e  Riflettere
importanza di prevedere
strategie per lo studio e
le conseguenze di una
in generale
per la
decisione
risoluzione di problemi
 Conoscere il metodo  Verificare il processo di
scelta in relazione ai
scientifico e le sue
risultati
e
alla
applicazioni.
valutazione
che
ne
danno gli altri
Definire un percorso per la decisione finale di Orientamento
Valutare la propria preparazione scolastica
Analizzare e valutare interessi ed aspirazioni personali
Confrontare le proprie autovalutazioni con le opinioni dei genitori
Analizzare e confrontare le diverse aree di indirizzo di studi
Identificare l’area preferita e approfondirne le caratteristiche
Analizzare e confrontare i condizionamenti della propria situazione familiare e
ambientale
Mettere in relazione tutti i dati raccolti in funzione della scelta
Riuscire a motivare la scelta
Verificare e confrontare la propria scelta con il consiglio di insegnanti e genitori
In particolare
Fase Formativa
Alla luce delle considerazioni generali sopra esposte viene formulato un percorso
47
orientativo di carattere formativo inteso come proseguimento di un lavoro iniziato
possibilmente fin dalla quinta classe elementare, articolato nelle tre classi della
scuola media guidato dai docenti di ciascun Consiglio di classe.
Classe prima – obiettivi
a. Socializzazione con il nuovo contesto scolastico
b. Esplorazione delle risorse personali da investire nella nuova esperienza
scolastica
c. Sviluppo della capacità di auto-monitoraggio sull’andamento della propria
attività formativa
d. Conoscenza del territorio di appartenenza (città, provincia, regione) con
particolare attenzione agli aspetti economico-produttivi
e. Sviluppo di capacità esplorative riguardo alle relazioni fra la realtà di
appartenenza e l’ambito nazionale
Classe seconda – obiettivi
a. Ricostruire l’immagine di adolescenza nella fase di passaggio dall’infanzia
b. Affrontare le problematiche connesse al percorso di sviluppo adolescenziale
c. Differenziare la specificità di genere nel percorso di crescita
Classe terza – obiettivi
Sotto la guida dei docenti di diversi ambiti disciplinari:
a. Esplorare le risorse personali in funzione della scelta
b. Costruire un progetto personale di scelta, ovvero
c. Sviluppare la consapevolezza del rapporto esistente tra scelte scolastiche e
professionali e progetto di vita
48
d. Approfondire la capacità di riflettere sulle difficoltà, sull’impegno, sui sacrifici e
sulle possibili gratificazioni proprie di un corso di studi, di una professione o di
un mestiere
e. Saper utilizzare autonomamente fonti di informazione, leggere grafici e
statistiche, trarre informazioni dall’osservazione della realtà, porre in relazione i
dati per trarne le opportune deduzioni.
Fase Informativa
Nell’ ambito della fase informativa si propongono le seguenti attività:
Uscite e visite didattiche mirate.
Colloqui individuali con insegnanti e genitori per evidenziare le problematiche
dell’alunno e la sua crescita socio-culturale.
Attività informative e orientative per gli alunni e per le famiglie sulle varie tipologie
di corsi di studio.
Incontri fra alunni delle classi terze e docenti dei diversi Istituti Superiori. Gli
incontri hanno lo scopo di fornire agli alunni informazioni dettagliate, chiarimenti e
materiale illustrativo in merito ai percorsi di formazione a cui sono interessati.
Visite a scuole ed istituti di scuola superiore presenti a Bagheria, a Palermo e nella
provincia.
Visite presso attività produttive presenti nel nostro territorio Open day
(gennaio/febbraio).
49
Inoltre si darà vita, nell’ambito delle possibilità organizzative ed economiche, a
momenti di:
Incontro con Esperti di problematiche adolescenziali e giovanili al fine di aiutare i
ragazzi nella scelta relativa al dopo scuola media;
Intervento degli operatori della Provincia per informazioni, consigli e dati aggiornati
sulle scuole superiori anche in vista dell’inserimento nel mondo del lavoro.
Intervento di uno Psicologo per risolvere i dubbi e rinforzare le incertezze relative al
momento di crescita e di scelta;
Apertura di uno sportello “orienta giovani” per chiarire eventuali dubbi;
Interventi di tipo orientativo sui genitori.
Mezzi e strumenti
Fotocopie, libri di testo, giornali, strumenti e supporti audiovisivi.
Tempi
Orientamento in itinere (classi prime e seconde): intero anno scolastico.
Orientamento in uscita (classi terze): Novembre/Febbraio.
Verifica
Questionari e schede conoscitive e di osservazione sistematica.
Valutazione del progetto
Alla fine dell’anno scolastico verrà somministrato – solo agli alunni delle classi terze –
50
un questionario volto a rilevare il grado di soddisfacimento degli alunni, relativo alle
attività proposte.
Risultati attesi
Si cercherà di favorire un clima sereno per aiutare gli alunni nel processo di auto
valutazione e di comprensione – scoperta della propria personalità. Saranno forniti
metodi, conoscenze e mezzi per fare in modo che venga compiuta una scelta matura e
consapevole.
51
INTEGRAZIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Piano Annuale per l’Inclusione
Anno Scolastico 2016/2017
Direttiva M. 27/12/2012, CM n° 8 del 6/3/2013 e note MIUR del 27/6/2013 e 22/11/2013
Deliberato dal collegio dei docenti in data 30/06/2016
Adattato e deliberato in via definitiva dal G.L.I.
Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili
significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di
inclusività della nostra Istituzione Scolastica.
PREMESSA
Il processo di inclusione degli alunni diversamente abili, è un “continuum”
complesso ed articolato che richiede competenze, risorse e un lavoro di coordinamento
in una logica di interscambio di esperienze tra tutti gli “attori” coinvolti. L’intervento
formativo della scuola, quindi, viene realizzato in raccordo con le famiglie, i servizi
medici specialistici e gli operatori specializzati, attraverso un percorso educativodidattico che mira a far acquisire specifiche "competenze" ad ogni alunno, intese come
"saper fare qualche cosa di ben definito", in armonia con lo sviluppo della propria
personalità. Esso si inserisce nel progetto di vita, percorso formativo globale che
riguarda non soltanto la scuola, ma anche gli aspetti sociali e lavorativi futuri, richiede
continuità e orientamento, e stretti collegamenti alle azioni di tutorato, che è fatto di
mediazioni educative, culturali e sociali e non di sostituzione dell’autonomia
personale. In questa ottica, la nostra scuola opera al fine di garantire quelle pari
opportunità e quella “apertura delle scuole a tutti” sancite dagli articoli 3 e 34 della
Costituzione Italiana, differenziando le proposte e individualizzando gli insegnamenti.
FINALITA’
Il Piano è finalizzato a favorire il processo di inclusione degli alunni BES nel
gruppo-classe e all’interno della scuola in generale, a favorire l’apprendimento, lo
sviluppo globale della personalità, l’autonomia, attraverso processi formativi di
accoglienza, sostegno, rimotivazione e autostima. Esso, quindi, è finalizzato alla
prevenzione dell’insuccesso attraverso la valorizzazione delle potenzialità ed il
graduale superamento degli ostacoli.
OBIETTIVI
In generale, gli obiettivi che si intendono raggiungere sono i seguenti:
- Conoscere i bisogni, le problematiche, le caratteristiche dell’utenza.
- Favorire la collaborazione tra scuola e famiglia.
52
- Garantire il diritto allo studio degli alunni in situazione di handicap assicurando
l’azione educativa per tutta la durata del tempo-scuola.
- Favorire programmazioni e progetti didattico-educativi rispondenti alle singole
esigenze.
- Promuovere l’acquisizione dell’autostima personale.
- Sviluppare le potenzialità.
- Acquisire abilità specifiche a livello cognitivo e relazionale.
- Favorire una cultura dell’accoglienza, del dialogo e dell’interazione.
- Costruire relazioni positive tra i soggetti nel rispetto e nell’accettazione della
diversità.
- Favorire intensi legami di amicizia, di aiuto e di effettiva integrazione degli
alunni diversamente abili.
IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
Il BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) introdotto prima dall’INVALSI poi
dalla Direttiva del 27/12/2012 e dalla CM 8/2013 si configura come categoria generale
comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente
o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività:
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e materiali.
L’espressione “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque
strumentalità potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla
possibilità che in esse vengano compresi servizi di aiuto alla persona, abbattimento e
superamento di barriere di varia natura ecc..
LA FORMALIZZAZIONE DEI BES
Quando c’è un alunno con BES nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima
cosa si deve fare” (in Inglese “know-how”); per questo è necessario avere conoscenza
preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per
operare con buona speranza di successo. Il riconoscimento formale (con
verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il primo momento
della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disabilità.
LA SITUAZIONE PREVISTA PER L’AS 2016-2017
Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella scuola è
53
sintetizzato nella tabella che segue:
A. Rilevazione dei BES presenti a.s. 2016/2017:
n°
35
1
3
31
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
 minorati vista
 minorati udito
 Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
 DSA
 ADHD/DOP
 Borderline cognitivo
 Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
 Socio-economico
 Linguistico-culturale
 Disagio comportamentale/relazionale
4
/
/
/
Totali
N° PEI redatti dai GLHO nell’a.s. 2015/2016
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
nell’a.s. 2015/2016
28
10
15
84
29
12
PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA
Come si è detto, l’inclusione non è uno status ma un processo che, come tutti i
processi, riscontra punti di criticità e punti di forza che vengono esplicitati nella
Tabella Riassuntiva di seguito allegata:
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
Prevalentemente utilizzate in…
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
Assistenti alla comunicazione
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Funzioni strumentali / coordinamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Docenti tutor/mentor
Coordinatori di classe e simili
54
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
No
Attraverso…
C. Coinvolgimento docenti
curricolari
Sì / No
Partecipazione a GLI
Sì / No
Sì
Docenti con specifica formazione
Altri docenti
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori integrati
Altro:
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
E. Coinvolgimento famiglie
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
Altro:
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
istituzioni deputate alla
Procedure condivise di intervento su
sicurezza. Rapporti con
disagio e simili
CTS / CTI
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
Progetti territoriali integrati
G. Rapporti con privato
Progetti integrati a livello di singola scuola
sociale e volontariato
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età
H. Formazione docenti
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
Altro:
0
1
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
D. Coinvolgimento
personale ATA
55
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
No
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
2
3
4
4
3
4
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
Altro: strutture e strumenti destinati ad attività di inclusione
Altro: luoghi destinati ad attività di inclusione
4
3
4
4
4
3
4
3
3
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
OBIETTIVI E VALUTAZIONE
Tutti gli alunni riconosciuti come soggetti BES avranno diritto, secondo quanto
previsto dalla normativa di riferimento, ad uno specifico piano:
a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore
degli alunni con disabilità;
b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1
delle "linee guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex
punto 1 della direttiva
ministeriale del 27/12/2012;
c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli
sopracitati.
Nei predetti piani si espliciteranno gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei
piani sopradetti.
In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di
sistema” di carattere trasversale:
1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di
accoglienza:
a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica;
b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una
comunicazione didattica (vedere successivo punto 3) che tenga conto delle proprie
specifiche preferenze e risorse di apprendimento.
2) abbattimento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne
alla scuola;
3)comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e
metodologici opportunamente selezionati, la comunicazione didattica dovrà risultare
56
“inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la
valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura della
prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di
lavoro etc.
Nella tabella seguente vengono esplicitati gli obiettivi per l’incremento dell’inclusività
per il prossimo anno:
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il
prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Dirigente Scolastico
Il Dirigente Scolastico è garante del processo di integrazione del ragazzo disabile. A tal
fine assicura al proprio Istituto: attività finalizzate al reperimento di tutti gli ausili e/o
attrezzature necessarie nel caso di precise esigenze dell’alunno; la richiesta di organico
di docenti di sostegno; collaborazione anche con Enti e Associazioni per assicurare
l’inclusione dell’alunno.
Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera del PAI (mese di Giugno);
esplicitazione nel PTOF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione;
esplicitazione di criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali
presenti; impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate
anche a livello territoriale.
GLI (referente GLI/BES e referente DSA): Rilevazioni BES presenti nella scuola;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli
alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno)
con supporto/apporto delle Figure Strumentali; raccolta e documentazione degli
interventi didattico-educativi; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi
sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; formulazione proposte di lavoro per
GLI; raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai BES.
Funzioni Strumentali area 1 (Gestione POF della scuola); area 2 (RAV
Valutazione e autovalutazione d’Istituto); 3 (Gestione degli interventi a
favore degli alunni: profili A e B); area 4 (gestione TIC) e area 5 (visite
guidate e viaggi d’istruzione): collaborazione attiva alla stesura della bozza del
Piano Annuale dell’Inclusione nonché alla progettazione di azioni volte al
raggiungimento di una serena e fattiva inclusione degli alunni.
Consigli di classe/Team docenti: Individuazione casi in cui sia necessaria e
opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di
misure compensative e dispensative; rilevazione alunni BES di natura socio-economica
e/o linguistico-culturale; produzione di attenta verbalizzazione delle considerazioni
psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in
possesso di certificazione; definizione di interventi didattico-educativi; individuazione
strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con
BES al contesto di apprendimento; definizione dei bisogni dello studente; progettazione
e condivisione progetti personalizzati; individuazione e proposizione di risorse umane
strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; stesura e applicazione Piano di
57
Lavoro (PEI e PDP); collaborazione scuola-famiglia-territorio; condivisione con
insegnante di sostegno (se presente).
Docenti di sostegno: Partecipazione alla programmazione educativo-didattica;
supporto al consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche
pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; interventi sul piccolo gruppo con
metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; rilevazione casi BES;
coordinamento stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP).
Assistente alla comunicazione: Collaborazione alla programmazione e
all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto
educativo con particolare attenzione alle strategie didattiche inerenti alla tipologia di
disabilità sensoriale; collaborazione alla continuità nei percorsi didattici.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Ogni anno vengono forniti ai docenti curricolari e ai docenti di sostegno corsi di
formazione esterna sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti nella
scuola e la possibilità di partecipazione a seminari sulla dislessia e sui BES.
Sono presenti tra il personale dell’istituto docenti formati in tema di inclusione con
Master Universitari e docenti specializzati per il sostegno.
Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione
degli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che
riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale
contesto del fare scuola quotidiano.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Le FF.SS. e i referenti coinvolti hanno fornito documenti, materiali e suggerimenti per le
verifiche e le valutazioni degli alunni BES e DSA/ADHD, sulla base della L 170/2010; si
rimanda, inoltre, al DM 5669/2011, al Decreto attuativo della L 170/2010 e alla Nota
INVALSI per lo svolgimento delle prove degli alunni con BES; per la valutazione degli
alunni disabili si rimanda all’art. 16 della L 104/92 e parte terza delle Legge per
l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (4 agosto 2009).
I team e i consigli di classe attivano strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
basandosi su:
_ osservazioni che definiscono un assessment (valutazione iniziale)
_ osservazioni programmate che definiscono delle valutazioni di verifica (valutazione in
itinere)
_ osservazioni programmate che definiscono gli obiettivi raggiunti e le competenze in
uscita (valutazione finale).
Il tutto in un’ottica di valutazione formativa.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Affinché il progetto vada a buon fine, l’organizzazione Scuola predispone un piano
attuativo nel quale devono essere coinvolti tutti i soggetti responsabili del progetto,
ognuno con competenze e ruoli ben definiti
 Dirigente scolastico
 Gruppo di coordinamento (GLI)
 Docenti curriculari
 Docenti di sostegno
 Assistenti alla Comunicazione
58
Tutti i soggetti coinvolti si propongono, quindi, di organizzare le azioni attraverso
metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona anche attraverso:
• Attività laboratoriali
• Attività per piccoli gruppi
• Attività di apprendimento cooperativo
• Tutoring / peer education
• Attività individualizzata
• Modeling
Tali interventi mirano, quindi, alla realizzazione di un progetto di vita, di un percorso
formativo globale che riguarda non soltanto la scuola, ma anche gli aspetti sociali e
lavorativi futuri, richiede continuità e orientamento, e stretti collegamenti alle azioni di
tutorato, che è fatto di mediazioni educative, culturali e sociali e non di sostituzione
dell’autonomia personale.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
Rapporti con CTS di zona per attività di informazione; Progetto “Demostene”:
attraverso l’intervento di personale specialistico esterno saranno effettuati interventi a
sostegno di alunni con difficoltà attinenti all’ambito logopedico; Progetto Integra
rivolto a gruppi misti di alunni diversabili, alunni particolarmente abili in relazione alle
attività effettuate, alunni in situazione di disagio psicosociale e scolastico, organizzati in
laboratori cooperativi. Il progetto è finalizzato a favorire il processo d’integrazione degli
alunni diversamente abili nel gruppo-classe e all’interno della scuola; esso mirerà al
recupero del disagio e della dispersione scolastica, a favorire l’apprendimento, lo
sviluppo globale della personalità, l’autonomia, attraverso processi formativi di
accoglienza, sostegno, motivazione e autostima. Sono previsti in orario curriculare
attività di laboratori a classi aperte con diverse finalità di apprendimento; partecipazione
alla Rete di scuole “Bab el Gherib”, che mira alla prevenzione e la lotta alla
dispersione scolastica e lo sviluppo di iniziative integrate sul territorio per il pieno
successo formativo dei giovani, l’affermazione dei principi dell’occupabilità,
dell’imprenditorialità, e delle pari opportunità e la realizzazione di molteplici iniziative
per la promozione della legalità, l’animazione socio-culturale, la tutela e la
valorizzazione delle risorse territoriali e l’individuazione di linee di sviluppo sostenibile;
rapporti col Centro Risorse di Bagheria: con sede presso l’ITI “L. Sturzo” di
Bagheria, si occupa di sviluppare iniziative di diversa natura, finalizzate all’integrazione,
all’inclusione sociale e allo sviluppo di nuove opportunità lavorative nel contesto
territoriale di riferimento ( Bagheria e comuni limitrofi); relazioni con l’Osservatorio
d’area contro la dispersione scolastica e partecipazione ad eventuali progetti Drop
out in collaborazione con l’Osservatorio di Area contro la Dispersione scolastica e per la
promozione del successo formativo e con gli assessori alle Politiche Sociali e alla Cultura
del comune di Bagheria. Tali interventi coinvolgeranno gli alunni della nostra scuola in
istruzione familiare in attività laboratoriali in orario pomeridiano per la preparazione al
conseguimento della licenza media; rapporti con il Centro Territoriale Risorse per
l’Handicap con sede presso il Liceo Classico “F. Scaduto” per la promozione di
iniziative a favore degli alunni diversamente abili; rapporti costanti con gli Operatori
dell’ASL di Bagheria, servizio di neuropsichiatria infantile.
59
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
La nostra scuola considera indispensabile ogni forma di dialogo e di collaborazione con la
famiglia, si apre quindi al libero confronto e alla comunicazione al fine di poter effettuare
interventi educativi e didattici mirati. La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare
all’interno dell’istituto; perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti
all’inclusività. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è
determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni sono e saranno
puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla
progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti per favorire il
successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate
modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per
favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi
previsti nei piani di studio.
Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli
interventi inclusivi anche attraverso:
• la condivisione delle scelte effettuate
• l’individuazione di bisogni e aspettative
• l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni
di miglioramento
• il coinvolgimento nella redazione dei PEI/PDP.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
I Consigli di Classe, anche con il supporto dei referenti GLI/BES/DSA, elaborano
PEI/PDP calibrandoli ai bisogni degli alunni in un’ottica inclusiva, rispondendo così alle
esigenze che vanno dal singolo all’intero gruppo-classe, individuando gli obiettivi
specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative
formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative
territoriali, le modalità di verifica e valutazione.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti
nella scuola anche se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono
portatori nonché le proposte didattico formative per l'inclusione, si ritiene necessaria la
presenza di risorse aggiuntive per sostenere gli alunni in particolari difficoltà.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
Risorse materiali: laboratori (arte, lab. Informatico e scientifico, ludico-manuale,
musicoterapia), palestre, attrezzature Informatiche e software didattici. La scuola parte
dal presupposto fondamentale che la piena inclusione si ha quotidianamente in primis
all’interno del gruppo-classe; attraverso tutti i progetti inclusivi e mediante la messa in
atto di strategie miranti all’inclusione, che diventano buone pratiche quotidiane.
Risorse umane: psicopedagogisti / logopedisti; assistenti igienico-personali, docenti
specializzati; assistenti alla comunicazione.
60
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Progetto Accoglienza e le azioni di Continuità e Orientamento interno ed esterno già
previste nel PTOF, rivestono un’importanza notevole e mirano a far vivere con serenità e
minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Per quanto riguarda, in particolare,
gli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali in ingresso, la Commissione
Formazione Classi provvederà al loro inserimento nel contesto più adatto.
CRITERI PER L’UTILIZZO FUNZIONALE DELLE RISORSE UMANE
Le categorie di risorse professionali da impegnare nel processo inclusivo a favore degli
alunni disabili sono principalmente sei:
a) docenti curricolari;
b) docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL afferente all’area
dell’inclusione;
c) docenti di sostegno;
d) specialisti socio-sanitari;
e) assistenti di primo livello ex art. 13, comma 3 della L. 104/1992;
f) personale ATA che svolge incarichi specifici ex art. 47, comma 1 lettera “b” del
CCNL.
Di queste, hanno carattere intensivo (nel senso che la “qualità” dell’intervento è
direttamente collegata alla “quantità” oraria) principalmente le figure indicate alla
lettera “e”.
L’attribuzione e la ripartizione delle attività di sostegno a favore degli alunni disabili
avviene secondo i criteri sotto riportati:
- di norma il rapporto docente/alunno è 1:2 come previsto dalla L. 111/2011, art. 19,
comma 11;
- deroghe dal predetto rapporto possono essere previste come di seguito riportato:
a) rapporto docente/alunno 1:1 esclusivamente quando:
- tale rapporto è espressamente previsto al successivo punto 8;
61
- la consistenza totale del personale di sostegno assegnato è tale che l’attribuzione nel
rapporto 1:1 non determina una riduzione delle attività di sostegno per gli altri alunni
disabili;
b) rapporto compreso fra 1:2 e 1:1 a favore degli alunni disabili:
- che, a causa dell’insufficienza del personale di sostegno, non hanno visto accolta la
proposta del rapporto 1:1;
- per i quali la quota oraria superiore al rapporto 1:2 è espressamente prevista al
successivo punto 8 e la conseguente assegnazione non pregiudica l’attività di sostegno
per gli altri alunni disabili;
c) rapporto inferiore a 1:2 nei seguenti casi:
- alunni con disabilità di tipo lieve;
- insufficiente numero di ore di sostegno;
- continuità didattica: l’assegnazione del personale di sostegno, assistente di primo
livello e ATA, ove previsto, deve corrispondere, ove possibile, al criterio della
continuità didattica/assistenziale.
La ripartizione oraria e la conseguente assegnazione del personale assistente di 1°
livello dipendente dall’ente locale competente, consegue ai seguenti criteri generali:
- a parità di condizioni: ripartizione oraria equa fra gli alunni aventi diritto;
- maggiore attribuzione oraria nei seguenti casi:
a) condizione di gravità;
b) le attività previste dal PEI assegnano priorità agli obiettivi di autonomia e
comunicazione verbale e non verbale.
(8) IMPIEGO FUNZIONALE DELLE RISORSE DI PERSONALE
DOCENTE DI SOSTEGNO PER L’AS 2015-2016
- mese di giugno: si allega proposta di assegnazione organico di sostegno e altre
risorse specifiche (modulo dell’USR per la rilevazione dei fabbisogni di sostegno e
altre professionalità)
- nel mese di settembre si allegherà il seguente schema
SCUOLA [ ] DELL’INFANZIA [ ] PRIMARIA [ ] SEC. 1° GR. [ ] SEC. 2° GR.
62
ALUNNO
CLASSE/SEZIONE
GRAVITA’
PLESSO/SEDE
COM. 3
DOC.
SOSTEGNO N°
ORE/SETT
ASS. E.L.
ASSIST. DI
N° ORE/SETT
BASE COLL.
SCOLASTICO
[ ] si
[ ] si
[ ] no
[ ] no
[ ] si
[ ] si
[ ] no
[ ] no
[ ] si
[ ] si
[ ] no
[ ] no
[ ] si
[ ] si
[ ] no
[ ] no
[ ] si
[ ] si
[ ] no
[ ] no
[ ] si
[ ] si
[ ] no
[ ] no
[ ] si
[ ] si
[ ] no
[ ] no
[ ] si
[ ] si
[ ] no
[ ] no
[ ] si
[ ] si
[ ] no
[ ] no
[ ] si
[ ] si
[ ] no
[ ] no
63
PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Le iniziative di formazione in servizio per i docenti mirano al miglioramento e
alla crescita professionale del personale in relazione anche alle trasformazioni e
innovazioni in atto nella scuola. A tale proposito, si prevede di realizzare progetti
rivolti ad alunni, docenti, personale ATA e genitori di tutto l’istituto.
Inoltre, il Collegio Unitario si dice disponibile ad aderire a convegni o corsi di
formazione proposti durante l’anno scolastico.
La consapevolezza che l’aggiornamento e la formazione in servizio siano da
ritenersi fondamentali per la scuola traspare anche dai recenti provvedimenti
legislativi e normativi. Secondo quanto affermato dalla recente Legge 107, la
formazione dei docenti ha assunto un carattere obbligatorio, permanente e
strutturale, rientrando all’interno degli adempimenti della funzione docente. Tutti i
documenti comunitari, da Jacques Delors ai vari Libri Verdi e Bianchi
sull’istruzione della Comunità europea, da Maastrich (1992) a “La strategia Europa
2020”, mettono in evidenza l’importanza di una formazione permanente LLP che
consenta alla scuola di tenere il passo con una società che cambia continuamente. In
quest’ottica europea, l’insegnante da un lato deve saper padroneggiare discipline e
metodologie didattiche e, dall'altro, deve realizzare la propria formazione come
lifelong learning: una formazione continua, da realizzarsi attraverso canali formali,
quali possono essere appunto corsi di aggiornamento, seminari, convegni, libri ecc.,
ma anche informali quali giornali, cinema, concerti, partecipazione ad eventi di
ampio respiro culturale. L’insegnante che sperimenta ed innova, è un insegnante che
cresce nella professionalità, che migliora il rendimento degli alunni grazie ad
innovative metodologie didattiche, che, mette a disposizione dei colleghi,
favorendone la formazione con la circolazione di nuove idee e la crescita dell’intera
comunità scolastica
La formazione può essere considerata come un processo articolato in quattro fasi
sequenziali, fra loro collegate:
64
Analisi attenta dei bisogni e della domanda formativa rilevati tra i docenti ed il
personale ATA mediante un’indagine conoscitiva;
Programmazione dell’attività con definizione degli obiettivi e delle azioni;
Attuazione concreta delle attività formative;
Valutazione dei risultati della formazione e la ricaduta nell’attività curriculare.
La programmazione dell’attività formativa sarà coerente: con il piano dell'offerta
formativa; con i risultati emersi dal RAV e conseguenti obiettivi di miglioramento
del PDM; sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano Nazionale di
formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione,
dell'università e della ricerca
FINALITÀ Gli obiettivi prioritari che si intendono perseguire, attivando corsi di
formazione e aggiornamento per il personale docente e A.T.A. del nostro Istituto
sono i seguenti:
Garantire attività di formazione ed aggiornamento quale diritto - dovere del
personale docente e ATA;
valorizzare e promuovere la crescita professionale in termini di conoscenze,
competenze, approcci didattici e pedagogici in linea con quanto richiesto a livello
europeo e internazionale;
Saper affrontare i cambiamenti e i bisogni formativi che la società presenta e che
comportano l’acquisizione di nuove modalità di lavoro inclusive (cooperative
learning, classi aperte con gruppi di livello, peer tutoring, CLIL, flipped classroom
ecc…) ;
Passare da una didattica unicamente “trasmissiva” a una didattica attiva,
promuovendo ambienti digitali flessibili ;
Attivare iniziative finalizzate al confronto, da cui poter trarre spunti e riflessioni che
comportino una ricaduta didattica positiva nel lavoro quotidiano svolto dal docente
in classe.
65
Per realizzare tali obiettivi si agirà su due fronti:
organizzare corsi interni, sia predisposti dall’istituto che da scuole in rete, per
favorire uno sviluppo professionale proattivo; con particolare attenzione alla
promozione di approcci e culture nuove nei confronti del proprio ruolo e dei compiti
ad esso connessi;
favorire la partecipazione a corsi esterni inerenti la didattica innovativa per ogni
singola disciplina e/o che rispondano ad esigenze formative del sistema scolastico
nel suo complesso.
INIZIATIVE COMPRESE NEL PIANO
Le tematiche inerenti i bisogni rilevati, in coerenza con le specifiche esigenze
dell'Istituzione scolastica e dei docenti, si svilupperanno nel corso del corrente a. s.
e sono relative a quanto di seguito indicato:
Percorso di formazione su strategie e metodologie inclusive ed innovative (obiettivo
di processo PDM);
Corsi di formazione per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per
l’insegnamento; Addestramento piattaforma eTwinning; corsi di formazione su
didattica inclusiva;
Corso su metodologia CLIL;
Formazione on-line Indire per i componenti del NIV e personale scolastico;
Corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce;
Interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o
interni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di
Istituto previsti dal POF;
Corso di Formazione per docenti neo-immessi in ruolo.
Corsi di formazione dei DSGA, degli assistenti amministrativi e degli assistenti
tecnici per l’innovazione digitale.
66
Al fine di incentivare la formazione professionale è stata introdotta con la Legge
107/2015 la carta elettronica. Essa dovrà essere utilizzata esclusivamente per le
seguenti finalità: • acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di
pubblicazioni e di riviste • acquisto di hardware e di software • iscrizione a corsi per
attività di aggiornamento o di qualificazione delle competenze professionali svolti
da enti accreditati presso il MIUR, a corsi di laurea, laurea magistrale, specialistica
o a ciclo unico inerenti il profilo professionale, ovvero a corsi di laurea post lauream
o a master universitari inerenti il profilo professionale • rappresentazioni teatrali o
cinematografiche • ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo
• iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del Piano Triennale
dell'Offerta Formativa delle istituzioni scolastiche e del Piano Nazionale di
Formazione previsto dal comma 124 dell'art. 1 della legge 107/2015.
Azioni intraprese dalla scuola

partecipazione al bando PON n.12810 del 15/10/2015 – FESR- Realizzazione di
ambienti digitali, in attesa di valutazione in rete con IC Capuana di Casteldaccia

nomina nel ruolo di Animatore Digitale: la docente Fabiola Falletta

creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per
informare sul piano e sulle iniziative della scuola (questa pagina)

creazione e aggiornamento di una pagina dedicata alla formazione dei docenti sul sito
della scuola

coinvolgimento di esperti informatici esterni nei percorsi di formazione

sostegno ai docenti nell’uso di strumenti informatici, sussidi didattici, software
educativi e applicazioni web utili per la didattica e la professione

ricognizione e mappatura delle attrezzature presenti nella scuola

coordinamento delle figure tecniche destinate alla manutenzione delle attrezzature
della scuola
67

fornitura di software open source, in particolare per i computer e le LIM della scuola
attraverso il sito internet istituzionale

regolamentazione dell’uso delle attrezzature della scuola

progettazione, manutenzione e aggiornamento del sito istituzionale della scuola
Azioni di prossima attuazione

messa in opera, attuazione e pubblicizzazione dei bandi PON finanziati

partecipazione a futuri eventuali bandi PON

presentazione domanda Erasmus+ KA1 e KA2

predisposizione da parte dell’Animatore Digitale di un questionario informativovalutativo per la rilevazione delle conoscenze-competenze tecnologiche e per
l’individuazione dei bisogni sui tre ambiti del PNSD (strumenti, curricolo,
formazione) da somministrare online con raccolta automatica dei dati e
statistiche

elaborazione e pubblicazione sul sito della scuola degli esiti dell’indagine
conoscitiva e relative considerazioni sulle azioni successive da attuare

pubblicizzazione e condivisione delle finalità del PNSD con il corpo docente

produzione di documentazione digitale per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto

formazione specifica per l’Animatore Digitale come previsto dalla legge

partecipazione dell’A.D. a comunità di pratica in rete con altri animatori del
territorio e con la rete nazionale

realizzazione di un cloud di istituto basato sulle Google Apps For Education

repository con elenco di siti, app e tutto ciò che può servire ai docenti per la
didattica e la formazione in servizio
68
Formazione docenti
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Come indicato nel Testo delle Indicazioni 2012, particolare attenzione va posta a come
ciascun studente mobilita e orchestra le proprie risorse (conoscenze, abilità,
atteggiamenti, emozioni) per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà
quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.
Solo con regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è
possibile la loro certificazione alla fine della scuola secondaria di primo grado, su
modelli predisposti a livello nazionale.
DIDATTICA PER COMPETENZE
Impostare nella scuola un curricolo che si ponga come obiettivo il conseguimento di
competenze (e non solo di conoscenze e abilità) da parte degli studenti, comporta una
profonda revisione delle pratiche didattiche e della visione stessa dell’insegnamento e
del modo di fare scuola. Partendo dalla necessità di superare le criticità della didattica
tradizionale, insegnanti e comunità, sono coinvolti ad affrontare la sfida per aiutare i
giovani a diventare persone e cittadini capaci di acquisire saperi e trasferirli
consapevolmente per la realizzazione di sé quale membro attivo della comunità, dove
agisce quotidianamente in autonomia e responsabilità.
Scansione temporale dei corsi di formazione
O
CORSO
ANNO
DESTINATARI
RE
10
Personale docente
Didattica per competenze
2016/2017
Formazione di base per
20
Personale docente
l’uso
di
strumenti
2016/2017
tecnologici e LIM
10
Personale docente
Didattica inclusiva
2017/2018
Formazione per i docenti
sull’uso di Programmi di
utilità on line e free per
20
Personale docente
2017/2018
testi
cooperativi,
presentazioni, video e
montaggi di foto da
69
utilizzare nella didattica
inclusiva
Organizzazione
e
formazione per i docenti
sull’utilizzo del coding nella
didattica (in particolare con
il linguaggio Scratch)
2018/2019
20
Personale docente
Formazione alunni
Corso per l’insegnamento delle tecniche di primo soccorso agli studenti della
scuola secondaria di I grado come previsto dal comma 10 dell’articolo 1 della legge 13
luglio 2015 n° 107.
La scuola ed il Servizio Sanitario hanno il compito di promuovere nei giovani
l’adozione di comportamenti responsabili circa la propria salute e quella altrui.
Fondamentale è quindi far capire ai ragazzi l'importanza di sapersi comportare
correttamente in una situazione di emergenza, dalla chiamata al 118 fino all'arrivo
dell'ambulanza, coinvolgendo gli alunni in prima persona con simulazioni pratiche di
manovre anti soffocamento, massaggio cardiaco su manichino e utilizzo di alcuni
attrezzi per il soccorso in dotazione alle ambulanze.
Obiettivi specifici

Saper affrontare eventuali situazioni di urgenza/emergenza in sicurezza

Conoscere le procedure per la chiamata dei soccorsi (giochi di ruolo)

Avere una conoscenza specifica sulle più comuni patologie legate agli incidenti
e traumatismi

Essere informati sulle corrette manovre di base nell’aiutare chi ha bisogno di
soccorso sanitario (anche attraverso prove simulate).
Saranno effettuati corsi di formazione per tutti gli alunni per il I anno e per quelli delle
classi prime negli anni successivi, e di aggiornamento negli anni seguenti con le
modalità e i tempi previsti dalla legge.
Per la realizzazione dei corsi ci si avvarrà della collaborazione dell’ ASP di Palermo
e/o del 118 Sicilia e associazioni di volontariato presenti sul territorio.
70
Se non da loro erogato gratuitamente, il costo previsto nel triennio è da definire per
cui l’attivazione del progetto sarà vincolata alla disponibilità di fondi.
Formazione ATA
- Corso di formazione art.7 - I posizione economica (AA.AA. e coll. scol.)
- Corso di formazione art.7 - II posizione economica (AA.AA. )
Formazione delle FIGURE SENSIBILI impegnate ai vari livelli di responsabilità sui
temi della sicurezza, prevenzione, I soccorso, ecc. anche per far fronte agli obblighi di
formazione di cui al D.Lgs. 81/2008.
“Le iniziative di formazione saranno sostenute da diverse fonti di finanziamento. Tra
queste, le risorse a valere sulla legge 107, le risorse PON-FSE e altri finanziamenti
MIUR, come quelli previsti dalla ex-legge 440. …” Nota MIUR 35 del 07/01/2016.
71
Piano di sviluppo europeo (European Development plan)
Rientra all’interno del piano di formazione e aggiornamento della nostra istituzione
scolastica, il piano di sviluppo europeo, così come previsto dalla normativa europea,
in primis il documento di Lisbona 2020 e ultimo il nuovo PNSD.
Dall'anno scolastico 2012/2013, la nostra scuola, infatti, è aperta alla dimensione
europea, è iscritta alla piattaforma eTwinning, ha formato e forma diversi docenti
che hanno seguito corsi di aggiornamento, anche sotto forma di webinar, organizzati
dall'Ufficio Scolastico Regionale e altri enti, su: plurilinguismo, didattica integrata
delle lingue, Europrogettazione, didattica delle TIC (Edmodo, TwinSpace ecc.),
utilizzo della piattaforma eTwinning e di altre piattaforme di didattica on line, didattica
per competenze, ecc.
La nostra scuola ha già stilato progetti di mobilità individuale (Comenius, KA1) e di
partenariato multilaterale (KA2) , negli anni 2012/13, 2013/14 e 2014/15, 2015/16
quest’ultimo con Repubblica Ceca capofila e diversi paesi europei, progetti approvati
ma non finanziati e nell’anno 2015/16 con la Lettonia paese capofila, sulle
competenze di Matematica e Geometria ed è stato riproposto con le varianti indicate
dal report, il progetto dell’anno prima, sulla Musica, con la Repubblica Ceca paese
capofila. Entrambi i progetti non sono stati finanziati.
A partire dallo scorso anno, si è cercato di potenziare lo studio delle lingue straniere
attivando percorsi didattici che prevedano, tra l'altro, l'inserimento di moduli CLIL
per l'insegnamento delle seguenti discipline: Geografia, Arte, Tecnologia e Scienze.
Per mettere in atto tale potenziamento, il Dirigente Scolastico intende usufruire di
tutte le opportunità offerte dalla legge 107 e dal PNSD. Inoltre, per favorire
l'inclusione di tutti gli alunni, con particolare attenzione a disabili e BES, auspica, con
tale formazione, un maggiore utilizzo delle TIC nella didattica.
È opportuno, però, sottolineare che la nostra scuola investe fondi ed energie nel
potenziamento delle lingue straniere e nella formazione continua.
Da oltre dieci anni infatti la scuola Ciro Scianna è centro di Certificazione Trinity e
72
centinaia di alunni hanno, grazie ai corsi di potenziamento di lingua inglese attivati
presso la nostra scuola, conseguito le relative certificazioni.
Annualmente si organizzano, inoltre, progetti extra curriculari di potenziamento di
lingua francese, che hanno consentito a centinaia di alunni di ottenere il
conseguimento della certificazione DELF.
I corsi di potenziamento di lingue inglese e francese, annualmente sono stati
frequentati con successo anche da un discreto numero di docenti della scuola,
interessati alla formazione continua.
A partire dallo scorso anno, si è cercato di potenziare ulteriormente lo studio delle
lingue straniere attivando percorsi didattici che prevedano, tra l'altro, l'inserimento di
moduli CLIL, di inglese e francese, per l'insegnamento delle seguenti discipline:
Geografia, Arte, Tecnologia e Scienze.
I moduli CLIL di inglese, quest’anno, saranno attivati, con docenti madrelingua,
grazie al progetto di scambio culturale Global Citizen, Educhange, mentre il CLIL di
lingua francese è stato già attivato e viene in atto effettuato dalla docente di
potenziamento di lingua francese facente parete dell’organico dell’autonomia.
Inoltre, dal 2014/15, la nostra scuola ha aderito al progetto Multiculturalità, in rete
con l’IC di Casteldaccia e Altavilla, con stage linguistico a Malta, dove, nel 2015, si
sono già recati 24 alunni della nostra scuola assieme a 26 delle altre due scuole
aderenti al progetto, che hanno seguito un corso di lingua inglese certificato, oltre ad
avere avuto l’opportunità di vedere le bellezze architettoniche dell’isola con visite
guidate.
Anche quest’anno il team sta predisponendo una nuova domanda Erasmus KA1
2016, visto che lo scorso anno, malgrado le modifiche apportate così come richiesto
dal report, il progetto ha avuto un punteggio non sufficiente ad essere finanziato. Si
prevede di rivedere lo stesso progetto alla luce del nuovo report con le mobilità
previste lo scorso anno con una nuova selezione. Qualora le richieste dovessero
73
superato le 20 unità, sarà effettuata una selezione in base ai seguenti criteri: richiesta
motivata con ricaduta didattica nella propria disciplina, stabilità nella scuola,
certificazioni linguistiche possedute, competenze informatiche.
Diversi sono stati i progetti eTwinning realizzati lo scorso anno dal team di euro
progettazione e da altri docenti della scuola. La referente assieme all’AD, Prof.ssa
Falletta, ha realizzato i seguenti progetti, rispettivamente nelle classi 2I e 1I: Can you
hear our music? Paese coordinatore la Grecia, altri paesi membri: Polonia, Cipro,
Lituania, Grecia, Croazia e Bulgaria. My castle, our world. Paese coordinatore la
Grecia, altri membri: Turchia, Francia, Polonia, Croazia, Lituania, Svezia, Slovacchia,
Romania, Repubblica Ceca. Per questo progetto sia la referente che l’AD hanno
ricevuto l’attestato del Quality label. La referente ha inoltre seguito un terzo progetto
nella classe 2B dal titolo: The Great European Women con Portogallo, paese
coordinatore: altri membri: Romania, Turchia, Grecia, Germania, Polonia, Ucraina e
Croazia. Altri progetti e-Twinning: “Bonne année” realizzato con partner inglesi,
greci, belgi, e spagnoli (Cinzia Rizzo classe 3^D). Progetto CLIL “Je prends soin de
toi”, promosso da WWF in collaborazione con l’Institut Français (Luisa Rizzo classe
3^C e Cinzia Rizzo classi 3^D e 3^F, Angela Patti classi 3^C e 3^E).
Alla luce di quanto sopra, questi gli obiettivi del nuovo piano di sviluppo europeo:
 Migliorare le competenze del personale della scuola e rafforzare la qualità
dell’insegnamento e dell’apprendimento, grazie anche all’utilizzo della didattica
digitale.
 Innescare cambiamenti in termini di modernizzazione e internazionalizzazione
della scuola.
74
 Ampliare la conoscenza e la comprensione delle politiche e delle pratiche
educative dei paesi europei.
 Promuovere attività di mobilità all’estero per gli alunni e lo staff delle scuole,
anche a lungo termine.
 Accrescere le opportunità per lo sviluppo professionale e per la carriera del
personale della scuola.
 Aumentare la motivazione e la soddisfazione nel proprio lavoro quotidiano
grazie al confronto con altre realtà europee e a nuove metodologie didattiche.
 Incentivare l’Eurocittadinanza e lo scambio di buone pratiche con docenti
europei.
 Arricchire il modo di “fare scuola”, così come previsto dal PNSD, realizzando
spazi collettivi di apprendimento anche fuori le mura scolastiche.
Attualmente la referente Europrogettazione, professoressa Maria Luisa Florio e il
team,
stanno
lavorando
alla
possibilità
di
un
progetto
Erasmus
KA2
sull’innalzamento delle competenze digitali di docenti e alunni, sia in qualità di
paese partecipante, che, all’occorrenza, coordinatore. Per i docenti, sempre a tale
scopo, la referente, ha organizzato, per giorno 9 novembre, un corso di formazione
eTwinning di tre ore con la partecipazione dell’ambasciatrice Prof.ssa Loredana
Messineo presso i locali della nostra scuola. Il corso è aperto anche ad altri docenti del
distretto ed è certificato dallo stesso ente eTwinning-Indire. L’obiettivo è quello di
diffondere maggiormente, presso il nostro istituto, la pratica eTwinning e lo scambio di
idee progettuali con altri docenti europei con conseguente innalzamento delle
competenze linguistiche e digitali dell’intero team scolastico. Si intendono infatti
75
promuovere anche tutte le possibilità offerte dall’utilizzo della piattaforma
eTwinning e dei suoi più diffusi programmi di lavoro, sia in presenza che sotto forma
di webinar in lingua italiana e in inglese.
Anche per i prossimi anni il team Europrogettazione intende usufruire delle possibilità
offerte dal progetto Erasmus plus KA1 e KA2, riguardanti sia la formazione in
servizio, che i gemellaggi con altre scuole europee anche con l’opportunità di
effettuare job shadowing, cioè periodi di insegnamento in scuole all’estero e
attendendo, in tal senso anche le possibilità offerte dal PNSD.
In sinergia con l’animatore digitale, inoltre si intendono cogliere anche tutte le
possibilità, iniziative, progetti di formazione, incontri, dibattiti, offerte da enti locali,
nazionali e sovranazionali miranti all’intercultura e alla multiculturalità al fine di far
crescere e consolidare le competenze, anche sociali, legate alla dimensione della
cittadinanza europea. Per quanto attiene all’Erasmus KA2, si intende partecipare a più
progetti per avere più possibilità di finanziamento e, all’occorrenza, anche di poter
tentare un progetto di partenariato multilaterale in qualità di paese coordinatore.
76
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Nel corso del triennio 2016/2019 saranno programmate uscite didattiche e viaggi
d’istruzione.
Le visite guidate, per occasioni e finalità legate allo sviluppo del programma didattico
di una o più discipline, si svolgeranno sia in orario antimeridiano che per l’intera
giornata
Saranno privilegiate nelle uscite didattiche gli obiettivi di conoscenza e competenza
geostorica riferita all' ambiente naturale e antropico locale, al fine di promuovere la
consapevolezza del valore e delle possibilità di sviluppo economico, sociale e culturale
del territorio in cui si è nati e/o si vive
Pertanto ci si avvarrà di mezzi pubblici (treno), e delle competenze messe a
disposizione da alcune associazioni (da retribuire) presenti nel territorio per visitare
mostre, musei e luoghi d’interesse del nostro territorio
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione saranno strettamente connessi con la
programmazione didattica e verranno deliberati dai consigli di classe nelle fasi iniziali
dell’anno scolastico..
La scuola
si riserva comunque di valutare di volta in volta eventuali proposte
interessanti per gli alunni, come ad esempio viaggi relativi ad eventuali partecipazioni
ad eventi culturali, concorsi e premiazioni.
I viaggi saranno di tre o quattro giorni per gli studenti delle classi seconde e terze, di
un giorno per le classi prime; le mete scelte varieranno negli anni e individueranno
località e percorsi di grande interesse culturale e/o ambientale in Italia o all’estero
Per l'anno scolastico 2016/17 , in merito ai viaggi d'istruzione, i Consigli di Classe
hanno stabilito, a maggioranza, le seguenti mete:
Classi terze: Dublino
Classi terze e seconde: Trapani, Marsala, Favignana
Classi prime: Agrigento
77
Le uscite in orario curriculare prevedono visite guidate a Musei d'arte, Musei
Scientifici, Parchi, Oasi, Riserve Naturalistiche, Mostre, Aziende agro-alimentari e
manifatturiere, percorsi didattici tematici.
Nello specifico:
Percorso Liberty , Palazzo Abatellis; Palazzo S.Elia; Museo Salinas; Museo
Diocesano; Palazzo Riso; Museo Etnologico Pitrè; GAM; Museo Internazionale delle
marionette “Antonino Pasqualino”; Teatro Figli D'Arte Cuticchio; Teatro Massimo;
Museo Terrasini Palazzo D’Aumale, Oratori serpottiani del SS. Rosario in Santa Cita e
del SS. Rosario in San Domenico; Itinerario arabo normanno a Palermo, Museo
Mandralisca di Cefalù; Villa Cattolica; Villa S. Isidoro; Biblioteca Comunale di
Bagheria in Palazzo Cutò, Palazzo Steri, Villa Palagonia, Teatro Politeama e coro voci
bianche, villa Malfitano, Teatro al Massimo , teatro in lingue straniere.
Museo di Zoologia Doderlein, Museo Geologico Gemmellaro, Orto Botanico; Parco
archeologico d'Himera, Parco archeologico di Solunto, Museo dell'acciuga (Aspra);
Riserva dello Zingaro, Riserva di Carini, Museo Mineralogico, Centrale termoelettrica
di Termini Imerese , Osservatorio astronomico di Isnello, miniera di salgemma
Realmonte.
78
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
La nostra scuola considera indispensabile ogni forma di dialogo e di collaborazione
con la famiglia, si apre quindi al libero confronto e alla comunicazione al fine di poter
effettuare interventi educativi e didattici mirati. Il rapporto scuola-famiglia prende
avvio con la diffusione e la conoscenza del POF e continua nel corso del triennio
attraverso:
Attività di accoglienza delle classi prime
Patto di corresponsabilità
Regolari ricevimenti dei genitori
Comunicazione scuola- famiglia
Consegna scheda di valutazione
Momenti di riflessione in occasione del Santo Natale
Celebrazione della Messa per il Santo Natale e per il Precetto Pasquale
Manifestazioni di beneficienza
Coinvolgimento nei progetti
Attività per la gestione dei problemi legati alle difficoltà specifiche di
apprendimento
Corsi di formazione per i genitori
Attività di fine anno scolastico
Disponibilità del Dirigente Scolastico alla soluzione di qualsiasi problema
Servizio offerto dalla segreteria
Partecipazione attiva dei genitori:
1.
nei Consigli di Classe che, presieduti dal dirigente scolastico o da un insegnante
delegato, coinvolgono tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei
79
genitori. Essi hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in
ordine all’azione didattica ed educativa e a iniziative di sperimentazione, nonché
quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti genitori ed
alunni.
2.
nel Consiglio d’Istituto, che è composto da otto rappresentanti del personale
docente, due del personale amministrativo, tecnico e ausiliare, otto
rappresentanti dei genitori degli alunni, e dal Dirigente scolastico. Esso è
presieduto da un genitore eletto tra i rappresentanti dei genitori degli
alunni. Il Consiglio d’Istituto delibera il bilancio preventivo e il conto
consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento
amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l’adozione del regolamento
d’istituto, l’acquisto di beni necessari alla vita della scuola, la decisione alla
partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative e l’adattamento del
calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali.
3.
nel Comitato di Valutazione, che è composto da due docenti scelti dal collegio,
1 docente scelto dal Consiglio d’Istituto, due genitori scelti dal Consiglio
d’Istituto, 1 membro esterno designato dal’USR
LA DOMANDA FORMATIVA
DOMANDA DEI GENITORI
 Per migliorare la conoscenza delle problematiche adolescenziali
 Per conoscere le reali esigenze del ragazzo
 Per sapere come intervenire nelle diverse situazioni
DOMANDA DEGLI ALUNNI
 Riconoscere la propria identità

Conseguire autostima

Rispettare se stesso, gli altri e l’ambiente
80

Conoscere le regole e rispettarle

Ipotizzare il proprio progetto di vita
INFORMAZIONE FORMAZIONE
 Sulla mission della scuola
 Sulle attività che si svolgono
 Sui criteri di valutazione
DOMANDA DELL’ALUNNO FORMATIVA CONOSCITIVA
 Acquisire le abilità di base
 Apprendere ad apprendere
 Accrescimento culturale
 Formare persone responsabili e capaci di apprendere
 Avere persone capaci di adattarsi ai cambiamenti
 Promuovere lo sviluppo della democrazia
81
LA PROGETTAZIONE CURRICULARE DELLA SCUOLA
FINALITÀ GENERALI

favorire la formazione dell’uomo e del cittadino;

promuovere negli alunni la conoscenza di se stessi, delle proprie potenzialità,
l’autostima e la motivazione ai fini della costruzione di un progetto di vita
personale;

far conseguire agli allievi autonomia, capacità critica e metodo di studio;

educare alla convivenza, alla legalità, alla solidarietà, alla libertà, al rispetto
delle pari opportunità, alla valorizzazione e integrazione delle diversità;

favorire l’inclusione delle persone e l’integrazione delle culture, considerando
l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile;

educare all’etica della responsabilità e far conoscere la costituzione;

incoraggiare all’apprendimento collaborativo;

operare per la prevenzione e il recupero della dispersione e dell’insuccesso
scolastico;

adottare strategie organizzative e didattiche adeguate per allievi con disabilità o
bisogni educativi speciali;

conoscere, tutelare e vivere l’ambiente naturale, storico, artistico;

recuperare l’identità storico-culturale del proprio territorio nel confronto con le
altre culture valorizzando le tradizioni e la cultura locali;

ricercare ed individuare le potenzialità offerte dal territorio, per favorirne lo
sviluppo economico, promuovendo la cultura della imprenditorialità e lo spirito
d’iniziativa;

promuovere la consapevolezza della cittadinanza europea e il valore
dell’interculturalità;

diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’umanità possono essere
affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione tra nazioni, discipline e
culture;

educare a saper vivere e agire in un mondo in continuo mutamento;
82

coinvolgere le famiglie, le altre istituzioni e gli altri agenti concorrenti alla
realizzazione del processo formativo degli allievi, in modo che la scuola risulti
centro propulsore di trasformazione;

ricercare ed individuare attività per una utilizzazione gratificante e proficua del
tempo libero;

promuovere attività culturali e ricreative anche in orario pomeridiano, cercando
di compensare le carenze di spazi e strutture per la formazione e la crescita dei
giovani, che necessitano di positivi punti di aggregazione.
ALLEGATO 4
83
ATTIVITA’ ANNO SCOLASTICO 2016/17
ATTIVITA' FORMATIVE PREDISPOSTE PER GLI ALUNNI IN ORARIO
CURRICULARE
Le varie équipe pedagogiche, tenendo conto di quanto collegialmente concordato e
delle esigenze periodicamente evidenziate dalle osservazioni sistematiche degli allievi,
programmano
Attività di:
Accoglienza e Integrazione, anche in risposta ai bisogni educativi speciali
Orientamento
Educazione alla Convivenza civile, ed. stradale, ed. alla legalità, ed. alla salute,
ed. alimentare, ed. ambientale e analisi del territorio
Educazione alla lettura
Progetto DSA/BES: screening e presenza di referenti della scuola
Progetto Integra
Giornata della Lettura
Attività di arricchimento dell'offerta formativa:
latino
lingue straniere
musica
cinema e teatro
ceramica e pittura
studio del territorio
recupero e/o potenziamento
coding e informatica
sport
Accoglienza e integrazione: L’accoglienza è un momento fondamentale per
l'inserimento dei nuovi alunni. Consiste in specifiche attività atte a favorire
l'integrazione, la conoscenza, lo "stare bene insieme".Per gli insegnanti è un momento
di osservazione di comportamenti e socialità utile a integrare e/o modificare le
informazioni raccolte attraverso i test d'ingresso. Il passaggio da un ciclo di studi ad un
84
altro è un momento critico nel percorso formativo della maggior parte degli studenti.
Affrontare una realtà nuova può far nascere timori, resistenze e sensi di inadeguatezza.
Prestare attenzione alla fase di accoglienza e di inserimento nei passaggi tra i vari
ordini di scuola significa quindi, intervenire in una fase fondamentale del curricolo
formativo del ragazzo, fornendogli strumenti e possibilità per vivere al meglio il
cambiamento. La scuola attraverso il piano di “accoglienza” per le classi prime
s’impegna a favorire questo passaggio e coinvolgere alunni, insegnanti e genitori.
Partecipazione alle attività promosse dall'Osservatorio contro la dispersione
scolastica Liceo Scientifico “D’Alessandro” di Bagheria: approvazione dell'accordo
di rete; partecipazione alle attività dell’osservatorio con l’attivazione del gruppo di
supporto della scuola
Orientamento: Le attività di Orientamento accompagnano il processo generale di
crescita e maturazione dell’allievo e concorrono alla formazione del ragazzo,
guidandolo nelle scelte future, in collaborazione con le famiglie.
Il percorso di Orientamento ha scansione triennale e mira:
- alla conoscenza di sé, delle proprie attitudini e preferenze personali
- alla conoscenza ed all’analisi delle caratteristiche geografiche, di
insediamento e socio-economiche del proprio territorio
- all’analisi ed al confronto delle diverse aree di indirizzo di studi
- alla pianificazione di un percorso coerente con gli indicatori precedenti
Progetto di Orientamento Studenti 2016/2017 “Quo Vado ?”
Il gruppo di lavoro “Orientar-si”, composto da psicologi orientatori con lunga
esperienza nel settore, si propone di supportare gli studenti delle classi terze e
le loro famiglie nel momento cruciale del passaggio alla scuola secondaria di
primo grado, affinché la scelta dell’indirizzo avvenga in modo più
consapevole e responsabile.
85
• Legalità Il progetto è rivolto a tutti gli alunni della scuola al fine di rimuovere
pregiudizi e schemi comportamentali precostituiti e costruire una “cultura del
cittadino” intesa come cultura della legalità, della convivenza civile,
democratica e pacifica. Gli alunni parteciperanno con una loro rappresentanza a
tutte le iniziative e manifestazioni, proposte dalla Commissione Legalità
• Progetto Integra rivolto a gruppi misti di alunni diversabili ,alunni
particolarmente abili in relazione alle attività effettuate, alunni in situazione di
disagio psicosociale e scolastico, organizzati in laboratori cooperativi di
ceramica e sport. Il progetto è finalizzato a favorire il processo d’integrazione
degli alunni diversamente abili nel gruppo-classe e all’interno della scuola; esso
mirerà al recupero del disagio e della dispersione scolastica, a favorire
l’apprendimento, lo sviluppo globale della personalità, l’autonomia, attraverso
processi formativi di accoglienza, sostegno, motivazione e autostima.

Progetto “Natale tra Pace e Misericordia”: attività volta alla riflessione sul
significato della pace, dell’amicizia, dell’amore, della tolleranza, dell’ascolto
dell’altro, del rispetto reciproco e della solidarietà.

Progetto” Cineforum”: tutti gli alunni della scuola saranno avvicinati al
cinema attraverso la visione di film su argomenti sociali di attualità, storici, scientifici
e culturali per integrare meglio i saperi e le conoscenze acquisite. L’attività di
cineforum permetterà inoltre di affrontare tematiche importanti per la costruzione di sé
e la scoperta dell’altro.

Progetto multidisciplinare “Sicilia Bedda du me cori”: uno sguardo al passato
alla riscoperta delle nostre tradizioni. Progetto di lingua e cultura siciliana

Progetto multidisciplinare: “C’era una volta il tonno” Economia e vita
mondana alla corte dei Florio. Aspetti produttivi, economici, sociali, psicologici,
antropologici, nutrizionali e culturali (in senso lato) relativi al Mar Mediterraneo: il
pesce azzurro, il tonno, le tonnare, la famiglia Florio, la Questione meridionale, la
mondanità della belle epoque, lo stile liberty a Palermo.
86
Progetto Clil francese (EMILE, Enseignement de Matières par Intègration d’une

Laugue Etrangère) “Art et Géo en FLE" (potenziamento)

Coding (Potenziamento)

Laboratorio di scrittura “Professione Reporter”

Didattica CLIL (Content and Language Integrated Learning) “Learning by
travelling” (curriculare per classi parallele con nuove TIC e su piattaforma ).
L’obiettivo è quello di rafforzare negli alunni il piacere della scoperta di paesi
stranieri attraverso l’uso della tecnologia in modo creativo e dei social network
didattici con il fine di sollecitare l’acquisizione di nuove competenze.
Progetto “Sicilia:pupi carretti, poesie e leggende”

per il recupero, la
conoscenza e la valorizzazione del patrimonio delle tradizioni popolari appartenenti
all’identità ed alla memoria storica del popolo siciliano.

Progetto a cura dell’associazione “FLAG” (Fishing localactiongroup) azione
tendente allo sviluppo della diversificazione economica e sociale connessa ai
mutamenti nel settore della pesca, del Turismo sostenibile e della
Valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio.


Progetto “Roccioteca”: conoscere le rocce e classificarle in base alla loro
genesi
Progetto “La scuola si fa verde” La creazione e il mantenimento di un orto
ecologico nella scuola viene introdotto come modello didattico con la finalità di
potenziare la comprensione dei concetti di biodiversità, ecosistemi, ecologia basica,
rispetto ambientale, avvicinando gli alunni alla cultura rurale ed agricola.

Giochi matematici

Giochi delle Scienze Sperimentali (a cura dell’Associazione Nazionale degli
Insegnanti di Scienze Naturali)

Palermo InSegna

La giornata delle scienze Sperimentando con la Sci….anna

Progetto “Giornata FAI di primavera”: prevede la partecipazione degli
alunni alla Giornata FAI di Primavera ed altre manifestazioni proposte dal FAI, al fine
87
di far acquisire loro, consapevolezza del valore artistico, culturale e paesaggistico del
territorio, e farli diventare responsabili fruitori.

Progetto falconeria con Associazione “L’albero di Chirone” Monte Catalfano

Progetto Istruzione domiciliare “La scuola va a casa”

Progetto Scuola Sicura “Cultura della Sicurezza e della salute…”

Progetto orientamento e continuità: Coding, ceramica, scienze e musica con le
scuole elementari del territorio; 2° Giornata dello Sport

Progetto recupero e potenziamento matematica

“Osservo, sperimento ed imparo” Moduli definiti per l’uso del laboratorio
scientifico

Progetto E-Twinning: “Discovering new cultures” finalizzato a conoscere le
varie identità europee dei paesi aderenti al progetto e sviluppare una cittadinanza
europea

Progetto etwinning: ”Let's make our Schools a Model of Climate Action!”
finalizzato a migliorare la comunicazione in lingua straniera, la competenza digitale, le
competenze sociali e civiche e il senso di iniziativa e di imprenditorialità

CLIL di inglese con docente madrelingua, con scambio culturale Global
Citizen, Educhange

“Diventa guida per un giorno” (MUdiPA) Percorsi dedicati alla preziosa opera
dei Serpotta, che coinvolge i luoghi sacri del SS. Rosario in Santa Cita e in San
Domenico, dove emerge con forza l’attività degli stuccatori. Si approfondiranno le
tecniche di
88
ATTIVITA' FORMATIVE PREDISPOSTE PER GLI ALUNNI
IN ORARIO POMERIDIANO
Le seguenti attività saranno attuate in relazione ai fondi che si renderanno disponibili:

Progetto “Laboratorio di latino”: è rivolto a gruppi di studenti della scuola
frequentanti la classe terza, con lo scopo di potenziare la competenza in lingua
italiana attraverso lo studio del latino. Inoltre, vuole aiutare gli alunni a orientarsi
nella scelta degli studi futuri.

Progetto “Trinity”: intende potenziare la capacità ricettiva ed espressiva della
lingua inglese.

Progetto “Delf” intende potenziare la capacità ricettiva ed espressiva della lingua
francese.


Progetto Recupero delle competenze in Italiano e Matematica
Progetto di Educazione stradale “Vado per strada” (adesione progetto Icaro)
 Progetto Teatro “A scena aperta” al fine di offrire a tutti i ragazzi, l’opportunità di
esprimere le proprie emozioni sperimentando linguaggi espressivi diversi:
gestualità, immagine, musica, canto, danza e parola

Arte del mimo e della Pantomima “A scuola con il sorriso”

Progetto: “Biblioteca luogo dell’anima” (In attesa dell’approvazione del
progetto Biblioteche digitali in rete) La Biblioteca scolastica può
offrire agli
studenti la possibilità di acquisire le abilità necessarie per l’apprendimento oltre a
sviluppare l’immaginazione; diventa un servizio per la comunità scolastica attraverso
la piena integrazione nel curricolo,
ambiente di apprendimento e opportunità
formativa per l’innovazione didattica

Progetto Informatica e coding: le tecnologie quali oggetto di studio, ma anche
ausilio durante le lezioni e strumento compensativo per alunni con piani didattici
personalizzati

Progetto “Carretto Siciliano” (Il carretto e la pittura dei Ducato a Bagheria)
89
Progetto “Gruppo Sportivo Scolastico”: è finalizzato alla preparazione dei

Gruppi sportivi studenteschi; esso vuole educare a corretti stili di vita, alla
socializzazione e all’integrazione.
Progetto “Musicalmente”: sperimentazione di strategie didattico-educative

rivolta ad alunni con difficoltà specifiche di comunicazione e/o di relazione

Progetto SAX (potenziamento)
Progetto proposto dall’associazione “Batti Cuore” Corso di formazione sulle
prestazioni di I° soccorso e in specifico sull’utilizzo del defibrillatore con il rilascio di
una certificazione riconosciuta dal MIUR e spendibile per scopi professionali


Progetto contro le Dipendenze in collaborazione con l’ ASL

Progetto con il consultorio di Educazione alla sessualità e all’affettività
PROGETTI IN RETE
• Adesione accordo di rete di ambito e di scopo finalizzato alla
formazione docenti, relativamente alla didattica per competenze, con le
scuole Bagnera, Cirincione, legge n. 107/2015 , art.1, commi 70

Adesione al Piano Regionale contro la Dispersione Scolastica in
collaborazione con l’osservatorio distrettuale 04 di Bagheria.

Progetto Erasmus Plus: KA1, con una richiesta di formazione in servizio per
i docenti, e KA2 con proposta di un partenariato multilaterale con un paese di
lingua spagnola e uno di lingua inglese.

Piano Integrato FSE, Obiettivo C Azione 1- Interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave rivolto agli alunni finalizzato all’accrescimento delle
competenze chiave
Piano integrato 2014/ 2020
• Protocollo d’intesa per la realizzazione dei progetti “FAI” attivati nel
territorio del Comune di Bagheria tra: La delegazione FAI di Palermo, Gruppo
90
FAI di Bagheria, Comune di Bagheria, Assessorato alla Cultura, le Istituzioni
Scolastiche aderenti
Per tutti i progetti destinati agli alunni è prevista la ricaduta sul curricolare, con
valutazione degli esiti di partecipazione.
PARTECIPAZIONE AD INIZIATIVE E CONCORSI
La scuola aderisce ad iniziative e concorsi ritenuti utili alla formazione umana degli
alunni, tra cui:
 Campionati Sportivi Studenteschi di corsa campestre, pallavolo femminile,
calcio, calcetto, atletica leggera, basket, scacchi
 Manifestazioni di beneficenza
 Attività sportive organizzate dal Comune di Bagheria
 Attività sportive organizzate da altre scuole del territorio
 Attività sportive organizzate dagli Enti Locali
 Palermo InSegna
 Iniziative e manifestazioni quali “Giornata FAI di primavera” indette dal FAI
 Gare di matematica e scienze
 Concorsi letterari
 Concerti
 Concorsi musicali
 Concorso “I giovani ricordano la Shoah”
 Concorso Mondiale “Un poster per la pace” (Lions Club Bagheria)
 Adesione al Parlamento Internazionale della legalità
 Concorsi vari ricadenti nell’ambito della cittadinanza attiva e della legalità
91
 Concorsi vari ricadenti nell’ambito dell’educazione alla salute e ambiente
 Concorsi vari ricadenti nell’ambito della valorizzazione dei beni culturali e
ambientali
Il collegio si riserva di aderire di volta in volta alle iniziative proposte
92
Organizzazione del tempo scuola
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA SU 5 GIORNI LAVORATIVI
Indirizzo ordinario
Dal lunedì al venerdì in 6 lezioni/ore da 60 minuti
Corsi A B C D E F G H L M
MATERIE D’INSEGNAMENTO
n. 30 ore
Religione cattolica
1
Italiano - Storia - Geografia
10
Lingua inglese
3
Seconda lingua comunitaria (francese)
Matematica e Scienze
2
6
Tecnologia
2
Musica
2
Arte e immagine
2
Scienze motoria e sportive
2
Corso I
MATERIE D’INSEGNAMENTO
n. 30 ore
Religione
1
Italiano – Storia – Geografia
10
Lingua inglese
3
Seconda lingua comunitaria (spagnolo)
Scienze Mat., Chim.Fis.Nat.
2
6
Tecnologia
2
Musica
2
Arte e immagine
2
Scienze motorie e sportive
2
Orario
1^ ora 8.00 – 9.00
2^ ora 9.00 – 10.00
93
3^ ora 10.00 – 10.50
Intervallo
3^/4^ora 10.50 -11.10
4^ ora 11.10 – 12.00
5^ ora 12.00 – 13.00
6^ ora 13.00 – 14.00
Indirizzo musicale (32 ore settimanali)
1^ ora 14,00 – 15,00
2^ ora 15,00 – 16,00
3^ ora 16,00 - 17,00
4^ ora 17,00 – 18,00
Dall’anno scolastico 2012/2013, anno in cui la scuola è diventata Scuola Secondaria di
I° grado ad Indirizzo Musicale, sono stati attivati corsi per gli insegnamenti di Corno,
Tromba, Chitarra, Pianoforte. Nell’anno scolastico 2015/16 è stato inserito
l’insegnamento del Sassofono come progetto di potenziamento. Previa richiesta di
partecipazione, vengono selezionati gli alunni delle classi prime attraverso una prova
orientativo –attitudinale.
I ragazzi ammessi sono tenuti ad aggiungere all'orario curriculare, per tutti i tre anni,
una lezione individuale settimanale di Strumento Musicale, della durata di due ore, e
lezioni di Musica d'Insieme, come elementi di vari gruppi musicali e dell'Orchestra
dell'Istituto.
Solisti, gruppi e orchestra avranno poi l'opportunità di svolgere attività performative,
partecipando a concerti, saggi e concorsi musicali organizzati per gli studenti delle
Scuole Secondarie di Primo Grado, come la Rassegna Nazionale delle Scuole a
Indirizzo Musicale che si svolge ogni anno in una diversa regione italiana.
Le lezioni si terranno durante le ore pomeridiane, in orari e giorni che ogni studente
concorderà con il proprio insegnante.
94
INFORMAZIONI GENERALI
Presidenza
Il Dirigente Scolastico, Prof.ssa Tripoli Carmela, riceve il Lunedì, il Mercoledì e il Venerdì
dalle 10,30 alle 12,30
Segreteria
Il DSGA riceve il Lunedì e il Venerdì dalle 8.30 alle 11.00 e il martedì dalle 15.30 alle 17.30
Il reparto alunni è aperto al pubblico il Lunedì e il Venerdì dalle 8.30 alle 11.00 e il martedì
dalle 15.30 alle 17.30
Il reparto del personale riceve Lunedì e Venerdì dalle ore 8.30 alle ore 11.00 e Giovedì dalle
ore 15,30 alle 17,30.
I genitori degli allievi possono avere colloqui con i docenti 1 ora la settimana.
95
VALUTAZIONE
MONITORAGGIO
E AUTOVALUTAZIONE
DEL SERVIZIO
SCOLASTICO
ED
AMMINISTRATIVO
In questo Istituto il sistema valutativo, oltre alla valutazione degli alunni, prevede:
Autovalutazione d’istituto
Tra aprile e maggio, i docenti verificheranno i percorsi didattici adottati in coerenza con il
PTOF e con i risultati conseguiti su:
qualità dei rapporti con gli alunni e con le famiglie
qualità dei rapporti tra docenti, soprattutto in ordine alla collaborazione professionale
efficacia della loro azione formativa e didattica.
Il docente che svolge la funzione strumentale predisporrà dei questionari di autovalutazione che
saranno somministrati ai colleghi dell’istituto.
A conclusione dell'anno scolastico il Collegio esprimerà un
giudizio sulla realizzazione
complessiva del PTOF tenuto conto dei momenti valutativi precedenti.
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
Una scuola che si possa definire di qualità deve prevedere “un’ispezione sistematica” da parte degli
operatori scolastici, del suo funzionamento come primo passo di miglioramento.
Ciò servirà
A valutare la
situazione
Ad individuare i
punti di forza e di
debolezza
96
Come strategia di
miglioramento
La nostra scuola, come sistema organizzativo complesso darà particolare rilievo al
momento della valutazione, perché è di fondamentale importanza per dare “un
valore” agli elementi della formazione, facendo assumere a ciascuno di essi un ruolo,
una funzione, una strumentalità.
La valutazione infatti dà strumenti
All’analisi
Alla decisione
All’operatività
Alla deduzione
La valutazione sarà effettuata su:

L’apprendimento dell’alunno

La qualità della professionalità docente

L’efficienza dell’organizzazione scolastica

L’efficacia del POF
Possibili strumenti per la valutazione saranno:

scale di reazione

diari e liste di osservazione

questionari
97
Al feed back
10
OTTIMO
9
DISTINTO
8
BUONO
• impegno serio, assiduo e partecipazione consapevole e produttiva
• conoscenza completa e approfondita dei contenuti con capacità di contributi
personali
• applicazione pienamente autonoma e sicura delle conoscenze
• rigorosa e acuta capacità di analisi, sintesi e originale rielaborazione personale
esposizione
• esauriente e critica con padronanza dei linguaggi specifici
• impegno assiduo e partecipazione pertinente e costruttiva
• conoscenza completa dei contenuti
• applicazione autonoma e precisa delle conoscenze
• valida e autonoma capacità di analisi,sintesi e rielaborazione personale
• esposizione corretta , fluida e uso consapevole dei linguaggi specifici
• impegno costante e partecipazione attiva
• conoscenza articolata dei contenuti, dei metodi e dei linguaggi disciplinari
• autonoma capacità di applicazione delle conoscenze acquisite
• capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione autonoma e personale
• esposizione chiara, scorrevole, con lessico specifico
7
DISCRETO
• impegno e partecipazione regolari
• conoscenza corretta dei contenuti, dei metodi e dei linguaggi disciplinari
• discreta capacità di applicazione delle conoscenze acquisite, anche se con
qualche
imprecisione
• capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale, per lo più autonoma
• esposizione chiara e abbastanza appropriata
6
SUFFICIENTE
• impegno e partecipazione nel complesso poco regolari
• conoscenza essenziale dei contenuti, dei metodi e dei linguaggi delle discipline
• semplici ma essenziali competenze applicative, anche se non del tutto
autonome
• esposizione abbastanza chiara, anche se non rigorosa nell’uso del linguaggio
specifico
• capacità di analisi, di sintesi ( dei dati essenziali) e di rielaborazione personale
delle
conoscenze, anche parzialmente autonome
5
MEDIOCRE
• impegno incostante e partecipazione alterna
• conoscenza parziale degli aspetti generali dei contenuti associata al persistere
di alcune
lacune nell’acquisizione dei metodi e dei linguaggi disciplinari
• persistenza di alcune difficoltà nelle capacità operative, di analisi e di sintesi,
anche se
sostenute dalla guida del docente
• esposizione impacciata e formalmente poco corretta, anche nell’uso dei lessici
tecnici,
che comunque consente una comprensione essenziale della comunicazione
3/4
• impegno molto saltuario e partecipazione episodica e/o passiva
98
INSUFFICIENTE • conoscenza lacunosa e superficiale anche degli aspetti più generali dei
contenuti e
acquisizione carente dei metodi e dei linguaggi disciplinari
• carenti capacità operative anche nell’esecuzione di compiti semplici
• difficoltà di analisi e di sintesi
• carenze espositive tali da non compromettere del tutto la comunicazione
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Al termine del triennio, il Dirigente scolastico e il Presidente della Commissione
d’esame, visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti per
l’ammissione agli esami, alle valutazioni delle prove d’esame e alle documentazioni
acquisite, certificano il superamento dell’Esame di Stato con la valutazione finale
espressa in decimi e il giudizio sul livello globale di maturazione, tenendo conto dei
livelli di competenza raggiunti nelle aree: linguistica; artistico- espressiva, storicosociale-geografica; tecnologico- scientifica.
I livelli di competenza sono quattro: livello iniziale D; livello base C; livello
intermedio B; livello avanzato A
Nel livello iniziale (6) L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti
semplici in situazioni note.
Nel livello base (7) L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove,
mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare
basilari regole e procedure apprese.
Nel livello intermedio (8) L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni
nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le
abilità acquisite.
Nel livello avanzato (9/10) L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi,
mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le
proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
99
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Il voto di condotta è attribuito dall’intero Consiglio di Classe, riunito per le
operazioni di scrutinio, sulla base dei seguenti criteri:
 rispetto del regolamento d’istituto
 rispetto di cose e persone
 equilibrio nei rapporti interpersonali
DESCRITTORE
VOTO
Gravemente scorretto
5
Ripetutamente scorretto
6
Non sempre corretto
7
Vivace, ma nel complesso corretto
8
Corretto e responsabile
9
Sempre corretto, maturo e
responsabile
10
Sono considerate valutazioni positive i voti otto, nove e dieci. Il sette segnala una
presenza in classe poco costruttiva per eccessiva esuberanza e disturbo delle attività
didattiche, funzione negativa all’interno della classe, con episodi di mancata
applicazione del regolamento. Il sei e il cinque sono considerate valutazioni negative,
vengono attribuite solo se precedute da gravi provvedimenti disciplinari (sospensioni,
ripetuti richiami del Dirigente Scolastico) o da numerose note su registro o da
frequenti segnalazioni alle famiglie.
Le valutazioni inferiori al sei, che comportano la bocciatura, vanno discusse e
motivate dal Consiglio di Classe, in merito a gravi episodi di bullismo, di
danneggiamento di arredi, attrezzature e materiale scolastico, di manomissione di
100
atti ufficiali della scuola o uso di un linguaggio scurrile e atteggiamenti irrispettosi
nei confronti di tutto il personale della scuola.
CRITERI ESAMI DI STATO, CRITERI DI CONDUZIONE ESAME
La decisione relativa all’ammissione agli esami appartiene al CdC, presieduto dal
Dirigente scolastico (o suo delegato), a garanzia della uniformità dei giudizi sia
all’interno della classe, sia nell’ambito di tutto l’Istituto. In tale occasione, la
valutazione collegiale assume una rilevanza ancora più peculiare e delicata, poiché il
CdC si trova, di fatto, a fare un bilancio del complessivo livello raggiunto dagli
allievi all’immediata vigilia del compimento dell’intero primo ciclo di istruzione e
nella prospettiva ormai ravvicinata della prosecuzione degli studi nella scuola
secondaria di secondo grado.
L’ammissione all’esame di stato è disposta, previo accertamento della prescritta
frequenza ai fini della validità dell’a.s., nei confronti degli studenti che hanno
ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non
inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel comportamento.
I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni. I docenti IRC
partecipano
alla
valutazione
solo
per
gli
alunni
che si
sono
avvalsi
dell’insegnamento.
Ai sensi dell’articolo 11, comma 4-bis, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e
successive modificazioni, il consiglio di classe esprime per l’ammissione un giudizio
di idoneità espresso in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto
dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado. Eventuali carenze verranno
segnalate ai genitori interessati tramite apposito modulo, che verrà allegato alla
scheda di valutazione.
In caso di non ammissione all’esame si adotteranno idonee modalità di
comunicazione preventiva alle famiglie.
101
AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO
ll Collegio dei docenti considera la valutazione conclusiva utile ad evidenziare
l’evoluzione, nonché il grado di maturazione realizzato dallo studente nel corso degli
studi; il Collegio dei docenti attribuisce rilevanza non solo agli esiti disciplinari
conseguiti nel terzo anno, ma al processo globale relativo al primo ciclo d’istruzione.
Il Collegio adotta il seguente criterio di ammissione agli esami di licenza e di
formulazione del giudizio d’idoneità:
Il giudizio di idoneità sarà formulatotenendo conto del processo globale relativo
al I ciclo d’istruzione.
Per definire il giudizio di idoneità, si fa riferimento:
 alla media dei voti disciplinari reali, non arrotondati e non ancora modificati in caso
di ammissione con voto di consiglio, della classe terza e del voto di comportamento
(secondo quadrimestre), con arrotondamento all'unità superiore per frazione pari o
superiore a 0,5;
 al percorso scolastico e al processo di apprendimento compiuto nella scuola
secondaria di I grado.
Il voto di idoneità concorre alla attribuzione del voto di fine ciclo; pertanto va valutato
con molta attenzione.
Pur applicando facendo riferimento alle indicazioni contenute nel D.P.R. 122/2009, si
ritiene che, per evitare possibili appiattimenti che rischierebbero:
- di penalizzare le potenziali “eccellenze”;
- di non evidenziare i punti di forza nella preparazione degli alunni anche in funzione
orientativa rispetto al proseguimento degli studi;
- di penalizzare gli alunni che hanno raggiunto un livello di competenze essenziale,
ma adeguato al loro livello di maturazione e al percorso scolastico;
si debba tenere in debito conto di:
102
- progressione nel raggiungimento degli obiettivi formativiin termini di
conoscenze, competenze, capacità e comportamenti;
- progressione nel processo di maturazione e consapevolezza;
- partecipazione alle attività e ai progetti promossi dalla Scuola.
CONDIZIONI PER LA NON-AMMISSIONE
La non-ammissione agli esami conclusivi del I ciclo di istruzione è deliberata a
maggioranza dal Consiglio di classe qualora si verifichi almeno una delle seguenti
condizioni:
A) FREQUENZA
L’alunno ha superato il monte ore di assenze consentite e non ha diritto ad
una deroga(poiché non rientra tra i casi deliberati dal Collegio dei Docenti o
perché le numerose assenze hanno pregiudicato la possibilità di valutarlo).
È necessario che il consiglio di classe abbia comunicato alla famiglia l’avvenuto
superamento del monte ore di assenze consentitoed abbia verbalizzato quanto è
stato fatto per evitare tale situazione di “evasione”.
Per quanto riguarda l’impossibilità di valutare un alunno a causa delle numerose
assenze, è opportuno ricordare che, per procedere con una non-ammissione, è
necessario che tale circostanza sia stata oggetto di accertamento da parte del Consiglio
di Classe e che vi sia traccia di ciò nel registro dei verbali della classe interessata.
Sono fatte salve le deroghe deliberate dal Collegio dei docenti(per motivi di
salute fisica o psichica, incompatibilità ambientale e/o disagio socio-familiare,
ecc.).
B) COMPORTAMENTO
Il consiglio di classe (a maggioranza) ha attribuito all’alunno un voto di
103
comportamento inferiorea sei decimi.
Il votodi condotta è attribuito dall’intero Consiglio di Classe, riunito per le
operazionidiscrutinio,sulla basedeiseguenticriteri:
 rispettodelregolamentod’istituto
 rispettodi cose epersone
 equilibrioneirapportiinterpersonali
DESCRITTORE
VOTO
1. Gravemente scorretto
5
2. Ripetutamente scorretto
6
3. Non sempre corretto
7
4. Vivace, ma nel complesso corretto
8
5. Corretto e responsabile
9
6. Sempre corretto, maturo
10
Responsabile
Sono considerate valutazioni positive i voti otto, nove, dieci. Il sette segnala una
presenza in classe poco costruttiva per eccessiva esuberanza e disturbo delle attività
didattiche, funzione negativa all’interno della classe, come episodi di mancata
applicazione del regolamento.Il sei e il cinque sono considerate valutazioni negative,
vengono attribuite solo se precedute da gravi provvedimenti disciplinari (sospensioni,
ripetuti richiami del Dirigente Scolastico) o da numerose note su registro o da
frequenti segnalazioni alle famiglie.
Le valutazioni inferiori al sei,che comportano la bocciatura,vanno discusse e
104
motivate dal Consiglio di Classe, in merito a gravi episodi di bullismo, di
danneggiamento di arredi, attrezzature e materiale scolastico,di manomissione di atti
ufficiali della scuola o uso di un linguaggio scurrile e atteggiamenti irrispettosi nei
confronti di tutto il personale della scuola.
L’alunno deve aver subito almeno un allontanamento temporaneo dalla comunità
scolastica (per aver gravemente violato i doveri sanciti dal Regolamento di
disciplina) e in seguito non ha dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti
nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel
suo percorso di crescita e di maturazione.
C) MANCATO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
Si può procedere alla non ammissione all’esame finale a conclusione del ciclo di un
alunno con carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento
qualora siano soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
1)
il Consiglio di Classe (a maggioranza) ritiene che la non ammissione dell’alunno
in questione rappresenti una possibilità di recupero per quest’ultimo
2)
la scheda di valutazione dell’alunno/a presenta un numero significativo di
valutazioni pari o inferiori a 5(nel conteggio è esclusa la valutazione di religione
cattolica).
Per gli alunni diversamente abili si potranno svolgere prove differenziate in linea con
le programmazioni individualizzate. I candidati con disturbi specifici di
apprendimento (DSA), di cui alla legge n. 170/2010, potranno utilizzare per le prove
scritte – INVALSI compresa - gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico
personalizzato (PDP) o da altra documentazione, redatta ai sensi dell’art. 5 del D.M.
105
12 luglio 2011 e ai sensi della nota nota MIUR Prot. 3587 del 3 giugno 2014
usufruire di strumenti “mp 3” per la comprensione del testo prova d’esame la
possibilità che un docente della commissione possa leggere il testo delle prove scritte
e l'assegnazione di tempi più lunghi per sostenere le prove.
Riguardo la prova nazionale Invalsi svolgerà, su tutto il territorio nazionale, il
17giugno 2016, in quanto prova di rilevazione della qualità degli apprendimenti
nell’intero Paese, verrà analizzata attraverso criteri di correzione e “maschere” fornite
direttamente dall’INVALSI. Anche gli alunni diversamente abili, sosterranno tale
prova semplificata e comunque la stessa non verrà inviata ai fini della statistica
dell'INVALSI ma farà parte integrante della valutazione finale dell'alunno stesso.
PER LA CONDUZIONE DELL’ESAME DI STATO
I criteri generali per lo svolgimento dell’Esame di Stato, a conclusione del I ciclo di
istruzione, sono stabiliti dal Collegio in base alle istruzioni fornite dalla C.M. n. 48
del 31.5.2012, contenente le indicazioni per lo svolgimento delle prove scritte
(italiano, matematica e le due lingue straniere), della prova Nazionale e del colloquio
pluridisciplinare.
Durante l’anno scolastico gli alunni affrontano prove di verifica, scritte e orali,
che simulino quelle d’esame.
Le prove d’esame saranno coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal
POF e con il lavoro effettivamente svolto dai docenti. Le prove avranno carattere di
validità e attendibilità per garantire omogeneità tra le varie classi, trasparenza ed
equità nella fase di valutazione.
CRITERI PER LE PROVE SCRITTE
In generale, nelle prove scritte si terrà conto della rispondenza alle consegne,
dell’organicità di svolgimento, dell’acquisizione di conoscenze dimostrata.
106
a) prova scritta di italiano
Per la prova scritta di Italiano i candidati sceglieranno entro una terna di tracce
proposte che terranno conto delle seguenti indicazioni di massima:
1.
testo narrativo, esposizione in cui l’alunno possa esprimere esperienze reali
o costruzioni di fantasia (sotto forma di cronaca o diario o lettera o racconto);
2.
testo argomentativo o espositivo, mediante trattazione di un argomento di
interesse culturale o sociale che consenta l’esposizione di riflessioni personali;
3.
relazione su un argomento di studio o attività didattica, attinente a qualsiasi
disciplina.
La prova dovrà accertare:
1.
aderenza alla traccia scelta;
2.
ricchezza e originalità del contenuto;
3.
capacità di espressione personale (forma scorrevole e funzionale allo scopo
comunicativo, proprietà lessicale);
4.
competenza ortografica, morfologica, sintattica.
A.) PROVA SCRITTA DI ITALIANO:
Durata della prova: 4 ORE
Contenuto pienamente attinente alla traccia, articolato e profondo; l’alunno dimostra
10 maturità di pensiero critico e capacità di analisi; forma elegante ed incisiva; lessico ricco e
originale; correttezza ortografica, morfologica e sintattica.
107
Contenuto pienamente attinente alla traccia, coerente, ricco di idee e di riflessioni personali;
9 forma scorrevole, struttura articolata e chiara; lessico ricco e appropriato; correttezza
ortografica, morfologica e sintattica.
8
Contenuto attinente alla traccia, esauriente e ampio; forma scorrevole e chiara; lessico
appropriato; correttezza ortografica, morfologica e sintattica.
7
Contenuto attinente alla traccia, coerente e chiaro; forma semplice e lineare, globalmente
corretta dal punto di vista ortografico, morfologico e sintattico; lessico adeguato.
Contenuto sostanzialmente attinente alla traccia, poco sviluppato ma coerente; forma
6 semplice e lineare, abbastanza corretta dal punto di vista ortografico, morfologico e sintattico;
lessico ripetitivo e non sempre adeguato.
Contenuto parzialmente attinente alla traccia, generico e dispersivo; forma confusa e
5 ripetitiva, scorretta dal punto di vista ortografico, morfologico e sintattico; lessico povero,
stereotipato, non adeguato.
Contenuto scarsamente attinente alla traccia e povero di idee; forma stentata, slegata,
4 elementare, gravemente scorretta dal punto di vista ortografico, morfologico e sintattico;
lessico povero e inadeguato.
B.) PROVA SCRITTA DI MATEMATICA E SCIENZE
Durata della prova: 3 Ore.
La prova sarà articolata in quattro quesiti secondo quanto stabilito dalle disposizioni
ministeriali. Gli esercizi saranno organizzati in modo tale da permettere a ciascuno di
produrre secondo le proprie capacità. Le tre quaterne di quesiti saranno così
articolate:
108
1° QUESITO
Equazioni (anche con verifica) e/o problema, risolvibile con equazione e/o
discussione dell’equazione;
2° QUESITO
Operatività sul piano cartesiano e risoluzione problemi di geometria piana e/o solida;
3° QUESITO
Risoluzione di problemi di geometria solida;
4° QUESITO
Problema di collegamento matematica – scienze - tecnologia (legge di ohm, moto
uniforme, leve, peso specifico, forze, genetica, probabilità ecc.. ).
I quesiti non comporteranno soluzioni dipendenti l’una dall’altra, né in ciascun
ambito né fra ambiti diversi, evitando così che la loro progressione blocchi
l’esecuzione della prova stessa.
La prova di matematica, a seconda della tipologia di quesito, dovrà accertare:
1.
comprensione del testo;
2.
applicazione di formule e individuazione di procedimenti;
3.
padronanza del calcolo;
4.
capacità di applicare procedimenti matematici allo studio di problemi tecnici
e/o scientifici noti;
5.
ordine operativo e correttezza formale anche riguardo alla eventuale
costruzione di tabelle e grafici.
Ciascuna sotto-commissione d’esame ha facoltà di decidere, in relazione alle
caratteristiche della classe, quali strumenti di calcolo potranno essere consentiti,
dandone preventiva comunicazione ai candidati.
Criteri di valutazione della prova scritta di matematica (e scienze):
109
10
Il compito è stato svolto in modo completo. La conoscenza dei contenuti è sicura e puntuale, l’applicazione di
proprietà e procedimenti è rigorosa; l’uso dei linguaggi specifici è corretto e pertinente.
9
8
Il compito è stato svolto in modo completo. La conoscenza dei contenuti è adeguata, l’applicazione di
proprietà e procedimenti è appropriata; l’uso dei linguaggi specifici è pertinente.
Il compito è svolto in modo completo. La conoscenza dei contenuti risulta soddisfacente; l’applicazione di
7
proprietà e procedimenti abbastanza sicura. L’uso dei linguaggi specifici adeguato.
6
Il compito è stato svolto dimostrando una conoscenza dei contenuti non sempre sicura e puntuale. Incerta,
in alcuni casi, l’applicazione di proprietà e procedimenti.
Il compito è stato svolto solo in parte. Lacunosa la conoscenza dei contenuti; approssimativa
5
l’applicazione di proprietà e procedimenti. Non appropriato l’uso dei linguaggi specifici.
Il compito è stato svolto solo in minima parte. Molto carente la conoscenza dei contenuti; approssimativa
4
l’applicazione di proprietà e procedimenti. Non adeguato l’uso dei linguaggi specifici.
C.) PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA : Inglese/Francese/Spagnolo
Durata della prova: 3 ORE
Per le prove scritte di lingua straniera si prevedono due tracce: un Questionario o una
lettera a scelta del candidato. Le lingue comunitarie effettueranno le prove scritte in
giorni diversi in quanto la docente di Lingua Inglese Prof.ssa Restivo Gaetana sarà
impegnata anche in altra sede di esame.
PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA
Obiettivi comuni
CRITERI DI VALUTAZIONE
Tipologia
Criteri specifici
110
COMPOSIZIONE
Correttezza
ortografica
DI UNA LETTERA/ E-
Produzione
MAIL
- dimostrare pertinenza della traccia
- conoscere funzioni e stili linguistici adeguati
Conoscenza di
funzioni, lessico e
Comprensione
strutture
- comprendere le domande
morfosintattiche
Appropriatezza e creatività
QUESTIONARIO
- ricercare le informazioni nel testo
RELATIVO AD UN
- compiere operazioni di inferenza
BRANO
Produzione
nell'utilizzare funzioni e
- rielaborare le informazioni richieste in modo
strutture -linguistiche
chiaro e pertinente
- utilizzare lessico e strutture linguistiche in modo
Appropriato
CRITERI DI VALUTAZIONE IN DECIMI
TIPOLOGIA DI PROVA: LETTERA
Il messaggio è chiaro, espresso in modo appropriato, personale ed aderente alla
10
9
8
7
situazione. Le strutture sono utilizzate in modo sempre corretto.
Il messaggio è chiaro, espresso correttamente e in modo abbastanza personale. Le strutture
sono utilizzate in modo corretto.
Il messaggio è comprensibile. Le strutture sono utilizzate in modo corretto. Il lessico usato è
adeguato alla traccia.
Il messaggio è abbastanza comprensibile. Le strutture sono utilizzate in modo corretto con
qualche imperfezione.
Il messaggio è sostanzialmente comprensibile. L'uso delle strutture è accettabile. Il
6
5
lessico risulta solo in parte adeguato alla traccia.
Il messaggio non è sempre comprensibile e presenta errori strutturali e/o lessicali.
4
Il messaggio risulta incomprensibile a causa di numerosi errori strutturali e/o lessicali.
TIPOLOGIA DI PROVE: QUESTIONARIO
Completa
10
e
morfosintassi
approfondita
e
il
la
lessico.
comprensione
Risposte
del
pertinenti ed
testo; corretti
esaustive
la
con
una
spiccata rielaborazione personale.
Completa la comprensione del testo e corretti la morfosintassi ed il lessico. Risposte del tutto pertinenti,
9
apprezzabile la rielaborazione personale.
Più
8
7
che
soddisfacente
morfosintattica
e
la
comprensione
lessicale. Pertinenti
del
le risposte.
testo, lacorrettezza
Si
nota
un uso
del
linguaggio appropriato.
.
Soddisfacenti la comprensione del testo, la correttezza morfosintattica elessicale. Pertinenti le risposte. Si nota un
linguaggio appropriato.
certo uso personale della lingua.
111
6
Accettabili/sufficienti
la
comprensione
del
testo, la
correttezza
morfosintattica e lessicale. Complessivamente pertinenti le risposte, anche se non del tutto personale l'uso della
5
lingua.
La comprensione del testo risulta parziale, non tutte le risposte sono pertinenti.
L'elaborato risulta
parzialmente completo.
La comprensione del testo è scarsa così come la correttezza
4
morfosintattica e
lessicale. Le risposte mancano di pertinenza con le domande. L'elaborato risulta
incompleto.
Relativamente alla prova orale, la normativa vigente (C.M. n.49 del 20/05/2010 e
C.M. n.46 del 26/05/2011) recita: “Il colloquio pluridisciplinare, condotto
collegialmente alla presenza dell’intera sottocommissione esaminatrice, verte sulle
discipline di insegnamento dell’ultimo anno (escluso l’insegnamento della religione
cattolica), consentendo, pertanto, a tutte le discipline di avere visibilità e giusta
considerazione. Il colloquio è finalizzato a valutare non solo le conoscenze e le
competenze acquisite, ma anche il livello di padronanza di competenze trasversali
(capacità di esposizione e di argomentazione, di risoluzione dei problemi, di pensiero
fisso e critico, di valutazione personale, ecc.). Al colloquio interdisciplinare è
attribuito un voto espresso in decimi.”
Il colloquio mirerà ad accertare le competenze acquisite, le capacità trasversali di
autonomia e di giudizio. Non si risolverà in un insieme di domande e risposte, bensì
dovrà offrire l’opportunità di valutare nell’alunno le capacità di sapersi orientare nel
tempo e nello spazio, di operare collegamenti e di palesare le conoscenze con
osservazioni e valutazioni personali. Allo scopo di mettere il ragazzo nella condizione
psicologica più favorevole, esso potrà avere inizio con la trattazione di un argomento
a scelta del candidato, con la prova di strumento musicale, ma anche da un lavoro
tecnico-pratico o grafico svolto durante l’anno o da un argomento riguardante
esperienze reali del ragazzo, personali, lavorative o fatti di attualità. Avrà, pertanto, lo
scopo di verificare nell’allievo il possesso del sapere unitario e delle capacità logiche
ed espressive, nonché il grado di maturazione raggiunto. In sintesi si procederà con le
seguenti modalità:
112
1) Si avvierà il colloquio da un’area tematica scelta dal candidato;
2) Si offrirà maggiore spazio agli ambiti disciplinari più congeniali al candidato;
3) Si eviterà il nozionismo e l’accostamento artificioso di contenuti disciplinari,
favorendo
l’approccio unitario alle situazioni problematiche e consentendo al candidato di
esprimere
il grado di maturità raggiunto.
Parametri per la valutazione delle prove orali:

Modalità di approccio al colloquio (sicurezza, emotività);

Conoscenza dei temi trattati;

Capacità di operare collegamenti tra gli argomenti oggetto del colloquio;

Capacità di rielaborare i contenuti;

Capacità di esprimere valutazioni personali;

Proprietà di linguaggio.
DESCRITTORI PER LA FORMULAZIONE DELLA VALUTAZIONE DELLA PROVA DI
COLLOQUIO NEGLI ESAMI DI STATO PRIMO CICLO
ATTEGGIAMENTO E CONOSCENZE
Il\La candidato\a ha mostrato molta disinvoltura nella conduzione del colloquio ,
10
sviluppando gli argomenti richiesti con facilità, ricchezza di informazioni, riflessioni
personali e senso critico
Ha mostrato conoscenze ampie ed approfondite, capacità di analisi e di rielaborazione
personale
9
Il\La candidato\a ha affrontato il colloquio con sicurezza ,mostrando esatte ed organiche
conoscenze dei contenuti e sicure capacità nel collegamento pluridisciplinare. Valida
capacità di analisi e rielaborazione personale.
8
Il\La candidato\a ha affrontato il colloquio con disinvoltura, mostrato un’organica
113
conoscenza degli argomenti richiesti e operando autonomamente i collegamenti richiesti
con capacità di riflessione. .
7
Il\La candidato\a ha affrontato il colloquio con una discreta disinvoltura, mostrando
capacità di applicazione delle conoscenze ed operando semplici collegamenti tra le
conoscenze.
6
Il\La……………..ha affrontato il colloquio in modo abbastanza disinvolto, mostrando
una conoscenza corretta ma essenziale degli argomenti e operando alcuni collegamenti.
6
Il\La…………….. ha affrontato il colloquio in modo abbastanza pertinente,riferendo
informazioni generiche e operando alcuni semplici collegamenti.
6
Il\La candidato\a ha dimostrato di sapersi orientare tra gli argomenti
richiesti,evidenziando una conoscenza corretta ma essenziale dei contenuti (oppure
mostrando capacità di presentazione di alcuni argomenti legati alla sua esperienza
personale)
5
Il\La candidato\a mostra una conoscenza approssimativa e frammentaria degli
argomenti che stenta a collegare nonostante le sollecitazioni degli insegnanti; riferisce
esperienze personali in modo disorganico.
4
Il\La candidato\a mostra una scarsa conoscenza degli argomenti e, benché guidato,
riesce a collegarli a fatica; riferisce esperienze personali in modo frammentario
ESPOSIZIONE
10
Ha esposto con estrema chiarezza e padronanza di linguaggio
9
Ha esposto con chiarezza e con linguaggio appropriato.
8
Ha esposto con chiarezza , con lessico specifico.
7
Ha esposto nel complesso con chiarezza e con linguaggio abbastanza appropriato.
6
Ha esposto in modo sufficientemente chiaro, con un linguaggio semplice ma talvolta
114
impreciso nel lessico e nelle strutture.
5
Ha esposto con difficoltà e povertà lessicale.
4
Si esprime in modo stentato
All’esito dell’esame di Stato concorrono, i risultati di tutte le prove scritte, il
colloquio orale ed il giudizio di idoneità all’ammissione (espresso anch’esso con
valutazione in decimi). Il voto finale dell’esame conclusivo del I ciclo sarà costituito
dalla media aritmetica, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a
0,5, dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di ammissione; verrà
illustrato con la certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello
globale di maturazione raggiunti dall’alunno. L’attribuzione della lode agli alunni
meritevoli con media del 9,50 si assegnerà con riferimento al DPR 122 del 22 giugno
2009 e sarà assegnata dalla sottocommissione esaminatrice all'unanimità.
Per la certificazione delle competenze, espressa mediante descrizione analitica dei
diversi traguardi di competenza raggiunti, si fa riferimento alla Nuova Certificazione
delle competenze già caricata da ARGO sul registro elettronico. I coordinatori e i
segretari delle classi terze avranno cura di compilare sia il giudizio orientativo che la
certificazione delle competenze direttamente online.
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi
definiti dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale;
tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,
nat … a……….…………………………………………………...il ………………………………..,
115
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …..la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e
delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
B – Intermedio
C – Base
D– Iniziale
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
1
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le
proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle
diverse situazioni.
Comunicazione nella
madrelingua o lingua
di istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Comunicazione nelle
lingue straniere.
2
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di
esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in
una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Competenza
matematica
e
competenze di base in
scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
3
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli
consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare
l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.
Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare
problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere
consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Competenze digitali.
4
Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere
informazioni attendibili da quelle che necessitano di
approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con
soggetti diversi nel mondo.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
5
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e
ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Imparare ad imparare.
6
Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è
allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente
nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in
modo autonomo.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli
altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni
culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
8
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in
ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie
responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire
aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi
con le novità e gli imprevisti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare
a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
11
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione
del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
116
Livello
sensibilità.
Competenze sociali e
civiche.
………………………...
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
12
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile
di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza
civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa
nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi
informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro,
occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,
manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
13
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:
……………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la
prosecuzione
degli
studi
nel/i
seguente/i
percorso/i:
..……………………………………………………………………………
Data. ……………….
Il Dirigente Scolastico
…………………………………..
ALLEGATI
ALLEGATO 1 : Piano di Miglioramento
ALLEGATO 2 : Progetti Organico di Potenziamento
2/ A – Potenziamento lingue classiche
2/B – Potenziamento scientifico
2/C – Potenziamento lingua inglese
2/D – Potenziamento lingua francese
2/E – Potenziamento musicale
117
2/ F – Potenziamento artistico
2 g Potenziamento tecnologico
ALLEGATO 3 : Patto di corresponsabilità; organo di garanzia; validazione A.S.
ALLEGATO 3 Bis Regolamento e organizzazione del Corso ad Indirizzo Musicale
ALLEGATO 3 Ter Regolamento d’Istituto
ALLEGATO 4 : La progettazione curriculare della scuola
ALLEGATO 5 : Atto d’Indirizzo del D.S.
Allegato 1
SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO “CIRO SCIANNA”
Via De Spuches,4 -90011- BAGHERIA (PA)
Codice Istituto PAMM06400T
C.F.81000070763
Telefono/fax091 943347
Pec:[email protected]/
SitoWeb:
http://www.scuolaciroscianna.gov.it/
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Scuola Secondaria di Primo Grado
“Ciro Scianna”
BAGHERIA
Codice meccanografico PAMM06400T
118
*************************
RESPONSABILE DEL PIANO (Dirigente scolastico): Tripoli Carmela
GRUPPO DI MIGLIORAMENTO:
Castrone Clementina
Di Giovanni Gioacchino
Ferrara Alba
Malfitano Giuseppa
Rizzo Cinzia
Rizzo Luisa
Orlando Luana
Tomasini Claudio
Valenza Luciana
DURATA DELL’INTERVENTO: anno scolastico 2016/2017
Documento approvato dal Collegio dei docenti in data 20/01/2016
e dal Consiglio di Istituto in data 20/01/2016
Aggiornato dal Collegio dei docenti e approvato dal Consiglio d’Istituto in data
26/10/2016
119
COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPO DI PROGETTO
Il Comitato di miglioramento e il gruppo di progetto sono stati individuati dal Dirigente
scolastico che ha scelto tra le funzioni strumentali nominate in sede di collegio dei
docenti.
L’organo collegiale, contestualmente all’esame delle indicazioni provenienti dal RAV, ha
condiviso la scelta, individuando e programmando momenti di confronto nell’ambito dei
Dipartimenti disciplinari.
RELAZIONE TRA RAV E PDM
Il nuovo anno scolastico si è aperto con una conferma per quel che concerne le figure di
vicepresidi e di diverse funzioni strumentali. Il Dirigente Scolastico, all’inizio del suo
terzo anno, ha voluto rinnovare diverse figure facenti parte dello staff dirigenziale e
contestualmente (consapevole dei fattori di criticità emersi dalla compilazione del RAV)
ha confermato il Comitato di Miglioramento con componenti designati già come FS, e il
il Piano di Miglioramento (PdM), tenendo presenti soprattutto il contesto socioeconomico e culturale in cui l’Istituzione opera, e le linee progettuali del PTOF.
L’autovalutazione ha avuto la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera
organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, ai fini del suo continuo
miglioramento.
CONTESTO IN CUI OPERA LA SCUOLA
La scuola secondaria di I grado “Ciro Scianna”, è ubicata in via De Spuches nei pressi
dell’arteria residenziale di Via Diego D’Amico, dei quartieri popolari del centro storico e
della periferia. Tali quartieri, sorti all’insegna dell’abusivismo edilizio, sono oggi
densamente popolati. Negli ultimi anni, infatti, si è verificato un aumento sensibile della
popolazione bagherese, dovuto in gran parte al trasferimento da Palermo di numerose
famiglie che, pur continuando a lavorare nel capoluogo, hanno trovato a Bagheria offerte
più vantaggiose per quel che concerne gli affitti. Altro saldo positivo, nel tessuto sociale
bagherese, è rappresentato dall’immigrazione di famiglie provenienti da diversi paesi
120
comunitari e extracomunitari. Tali fenomeni, soprattutto negli ultimi anni, hanno messo
però in evidenza la carenza di strutture culturali, sportive, ricreative atte a soddisfare le
esigenze dei giovani e della popolazione in genere.
Per quanto riguarda l’attuale situazione economica, poi, si registra quanto segue:
l’inarrestabile declino del settore agrumicolo e delle attività edilizie (in passato le fonti
di maggiore reddito per le famiglie autoctone); la scarsa valorizzazione del ricco
patrimonio artistico e culturale del territorio; il ritardo nello sviluppo delle potenzialità
turistiche (che la posizione invidiabile tra mare e collina e la vicinanza a Palermo
potrebbero favorire); l’incremento dell’indice di disoccupazione, il fenomeno della
sottoccupazione e dell’emigrazione; il diminuito potere d’acquisto delle famiglie con
monoreddito o con lavoro saltuario.
La popolazione scolastica della scuola statale “Ciro Scianna” si presenta, pertanto,
eterogenea per appartenenza sociale e culturale. É presente, inoltre, una minoranza di
alunni appartenenti a culture diverse. La maggior parte degli studenti risiede nelle aree
prossime alla scuola, un numero più ristretto in altre zone della città o in altri comuni.
Dai dati rilevati dalle schede di valutazione, emerge che nell’utenza si distinguono:
alunni dotati di una buona preparazione culturale, di personali motivazioni allo studio, di
vivacità e di pluralità di interessi; allievi che possiedono essenziali abilità e competenze
(superficiali e frettolosi nell’eseguire i lavori scolastici, hanno bisogno di frequenti
stimoli e sollecitazioni); alunni caratterizzati da vivacità eccessiva nel comportamento
(che vanno guidati, motivati all’apprendimento e stimolati ad acquisire autostima ed
autocontrollo); alunni diversamente abili che, seguiti da docenti specializzati, adottano
programmazioni personalizzate e/o individualizzate.
La popolazione scolastica ammonta complessivamente a 779 unità
L’Organico dell’A.S. 2016-2017 è costituito da:
 Il Dirigente scolastico
 Il DSGA
 N°4 Assistenti amministrativi
 N° 11Collaboratori scolastici
 N° 88 Docenti
121
L’Istituto dispone di:
 Sufficienti spazi esterni;
 un laboratorio di scienze;
 una palestra per l’educazione motoria (ristrutturata lo scorso anno);
 uno spazio esterno provvisto di tappeto per l’educazione motoria;
 postazioni p.c. mobili in quasi tutte le aule con connessione wireless;
 lavagne interattive per quasi tutte le classi;
 collegamento ad Internet;
 lettori DVD e VHS;
 macchine fotografiche digitali;
 videocamere digitali;
 fotocopiatrice;
 attrezzature per l’educazione motoria;
 impianto di amplificazione completo e strumenti vari.
L’Istituto dispone del sito internet al seguente indirizzo:
http://www.scuolaciroscianna.gov.it/
Gli insegnanti utilizzano, già da tre anni, il registro elettronico.
INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ
Il Rapporto di Autovalutazione ha evidenziato i punti di forza e quelli di debolezza, sia
dell’assetto organizzativo dell’Istituto, sia dell’azione educativo-formativa che riesce a
mettere in atto.
Il gruppo di miglioramento ha individuato le priorità ed i traguardi che devono essere
perseguiti per migliorare le abilità, le conoscenze e le competenze degli alunni.
Le priorità e i traguardi sono descritti nella seguente tabella:
ESITI DEGLI STUDENTI
Risultati scolastici
PRIORITÀ
TRAGUARDI
1-Utilizzo di criteri di verifica e
valutazione comuni con prove
standardizzate per classi parallele.
Utilizzare prove di verifica strutturate
per classi parallele in tutte le
discipline, con criteri comuni di
correzione.
122
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
2-Innalzamento del livello di qualità
dei risultati delle rilevazioni nazionali
nelle discipline contemplate.
Migliorare il punteggio delle classi e
diminuire il numero degli alunni nei
livelli più bassi.
Competenze linguistiche in chiave
CLIL e uso delle TIC
3 Utilizzo di un approccio
plurilinguistico, pluridisciplinare e
laboratoriale.
Declinare e valutare in un’ottica
pluridisciplinare
in
assetto
laboratoriale.
RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITÀ
STRATEGICHE
AREA DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e valutazione
OBIETTIVI DI PROCESSO
È CONNESSO
ALLA
PRIORITA’
Predisporre
un
modello
comune
di
programmazione ed elaborare un curricolo per
classi parallele con tempi ben definiti.
1
Progettate attività di ampliamento dell’O.F.
inerenti le discipline dove i risultati sono più
carenti e altre competenze chiave facendo ricorso
anche ai fondi PON, se stanziati.
2
Evidenziare
nel curricolo le
maggiormente atte ai percorsi CLIL.
discipline
3
Migliorare la corrispondenza tra il voto di
comportamento e i criteri inseriti nel PTOF.
3
Promuovere azioni per migliorare le competenze
degli alunni.
3
Articolare l’orario inserendo ore di recupero
curricolari (attività per classi parallele).
2
Implementare ulteriormente gli ambienti di
apprendimento.
2
Inclusione e differenziazione
Prevedere spazi, tempi e modalità per attività di
recupero in orario curricolare (utilizzando anche
l’organico di potenziamento).
2
Continuita' e orientamento
Definire il raccordo tra il nuovo modello di
certificazione delle competenze e le competenze
chiave e di cittadinanza.
3
Predisporre un calendario di incontri periodici tra
docenti per disciplina per classi parallele.
1
Utilizzare strumenti di controllo dei vari obiettivi
(utilizzo dei criteri di valutazione definiti e
condivisi nel nuovo PTOF).
3
Condividere un vademecum per i docenti sulla
somministrazione delle prove Invalsi.
2
Creare un gruppo aperto per la definizione degli
step di lavoro ed il necessario coordinamento.
2
Creare gruppi di lavoro per disciplina (con
sottogruppi) per l’analisi di una nuova
programmazione per classi parallele (e loro
condivisione).
2
Ambiente di apprendimento
Orientamento strategico e organizzazione
della scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorse
umane
123
Integrazione con il territorio e rapporti
con le famiglie
Promuovere un corso di formazione sull’utilizzo
delle TIC nella didattica (utilizzo di software e
libri digitali per la didattica).
1
Promuovere azioni per migliorare le competenze
degli alunni in collaborazione con altri soggetti
presenti nel territorio.
2-3
CALCOLO DELLA NECESSITÀ DELL’INTERVENTO SULLA BASE
DELLA FATTIBILITÀ E DELL’IMPATTO
OBIETTIVI DI PROCESSO ELENCATI
FATTIBILITA’
(da 1 a 5)
IMPATTO
(da 1 a 5)
PRODOTTO:
valore che
identifica la
rilevanza
dell’intervento
1
Predisporre un modello comune di programmazione
ed elaborare un curricolo per classi parallele con
tempi ben definiti.
3
3
9
2
Progettate attività di ampliamento dell'O.F. inerenti
le diverse discipline e altre competenze chiave
facendo ricorso anche ai fondi PON, se stanziati.
4
4
16
3
Evidenziare nel curricolo le competenze chiave e
utilizzare griglie strutturate per la valutazione.
1
2
2
4
Migliorare la corrispondenza tra il voto di
comportamento e i criteri da inserire nel PTOF.
2
2
4
5
Promuovere azioni per migliorare le competenze
degli alunni.
3
4
12
7
Articolare l’orario inserendo ore di recupero
curricolari.
3
4
12
8
Implementare ulteriormente
apprendimento
4
4
16
9
Prevedere spazi, tempi e modalità per attività di
recupero in orario curricolare.
3
4
12
10
Definire il raccordo tra il nuovo modello di
certificazione delle competenze e le competenze
chiave e di cittadinanza.
1
2
2
11
Predisporre un calendario di incontri periodici tra
docenti per disciplina e per classi parallele.
4
5
20
12
Utilizzare strumenti di controllo dei vari obiettivi
(utilizzo dei criteri di valutazione definiti nel PTOF;
Registro Elettronico, ecc.).
2
2
4
13
Condividere un vademecum per i docenti sulla
somministrazione delle prove Invalsi.
4
4
16
14
Creare un gruppo di lavoro aperto per la definizione
degli step di lavoro ed il necessario coordinamento.
3
3
9
15
Creare gruppi di lavoro per disciplina (con
sottogruppi) per l’analisi dei dati Invalsi e loro
condivisione.
4
4
16
16
Promuovere un corso di formazione sull’utilizzo
delle TIC nella didattica (utilizzo di software e libri
5
5
25
gli
ambienti
di
124
digitali per la didattica).
17
Promuovere azioni per migliorare le competenze
degli alunni in collaborazione con altri soggetti
presenti nel territorio.
4
4
16
RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO
RISULTATI
ATTESI
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
MODALITA’ DI
RILEVAZIONE
1
Predisporre un modello comune di
programmazione ed elaborare un
curricolo per classi parallele con tempi
ben definiti.
Uniformare i
percorsi didattici
ed educativi delle
classi.
Analisi e tabulazione dei
risultati.
Utilizzo
di
griglie
strutturate per la verifica
e la valutazione.
2
Progettare attività di ampliamento
dell'O.F. inerenti le diverse discipline e
altre competenze chiave facendo ricorso
anche ai fondi PON, se stanziati.
Incrementare
qualità
dell’offerta
formativa.
Analisi dei risultati degli
alunni.
Compilazione
tabelle
riassuntive periodiche
da parte dei docenti.
5
Promuovere azioni per migliorare le
competenze degli alunni.
Migliorare i
risultati delle
rilevazioni
nazionali nelle
varie discipline.
Analisi e tabulazione dei
risultati raggiunti nelle
simulazioni
prove
INVALSI.
Raccolta e tabulazione
dei dati
7
Articolare l’orario inserendo ore di
recupero curricolari.
Migliorare le
competenze di
base degli alunni.
Analisi
dei
risultati
raggiunti degli alunni.
Compilazione
tabelle
riassuntive periodiche
da parte dei docenti
8
Implementare ulteriormente gli ambienti
di apprendimento.
Utilizzare le
nuove tecnologie
in tutte le classi
dell’Istituto.
Analisi dei dati raccolti.
Compilazione
questionari da parte dei
docenti e degli alunni.
9
Prevedere spazi, tempi e modalità per
attività di recupero in orario curricolare.
Migliorare le
competenze di
base degli alunni.
Analisi
dei
risultati
raggiunti degli alunni.
Compilazione
tabelle
riassuntive periodiche
da parte dei docenti.
11
Predisporre un calendario di incontri
periodici tra docenti per disciplina per
classi parallele.
Favorire il
confronto e lo
scambio tra
docenti.
Incontri
gruppi
Registro firme.
13
Condividere un vademecum per i docenti
sulla somministrazione delle prove
Invalsi.
Uniformità di
azione dei
docenti incaricati
durante la
somministrazione
delle Prove
Invalsi.
Analisi e tabulazione dei
risultati raggiunti nelle
simulazioni
prove
INVALSI.
Raccolta e tabulazione
dati.
14
Creare un gruppo di lavoro aperto per la
definizione degli step di lavoro ed il
necessario coordinamento.
Migliorare
la
qualità
e
la
fattibilità
delle
azioni
previste
dal PdM.
Analisi dei verbali degli
incontri.
Utilizzo
di
appositamente
strutturati.
15
Creare gruppi di lavoro per disciplina
(con sottogruppi) per l’analisi dei dati
Invalsi e loro condivisione.
Favorire
confronto
scambio
docenti.
il
lo
tra
Incontri
gruppi.
Analisi dei verbali degli
incontri.
16
Promuovere un corso di formazione
Rendere
più
Rilevazione presenze.
OBIETTIVI DI PROCESSO IN VIA DI
ATTUAZIONE
e
125
la
effettuati
effettuati
dai
dai
Registro
verbali
firme
di
17
sull’utilizzo delle TIC nella didattica
(utilizzo di software e libri digitali per la
didattica).
spendibile
nuove TIC.
Promuovere azioni per migliorare le
competenze
degli
alunni
in
collaborazione con altri soggetti presenti
nel territorio.
Implementare la
partecipazione ai
diversi progetti
proposti.
le
presenza.
Numero dei progetti e
partecipanti.
Analisi dei verbali degli
organi OO CC e
compilazione
questionari
finalizzati
alla raccolta e alla
tabulazione dei dati.
Gli interventi stabiliti dal DS sono stati individuati dopo un’attenta riflessione condivisa
con i docenti coinvolti nell’analisi del RAV. Le priorità sono state individuate sulla base
dei risultati di maggiore criticità emersi in fase di autoanalisi.
Titolo del progetto: “Verso la didattica per competenze, l’uso delle TIC e il plurilinguismo”
Fase di PLAN -DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
L’iniziativa di miglioramento, individuata in sede di autovalutazione e su cui intendiamo
agire riguarda la formazione dei docenti nel settore della didattica per competenze e
nell’uso delle nuove tecnologie al fine di consentire un maggior coordinamento nella
progettazione per assi culturali. Anche se sono state intraprese azioni di rinnovamento, si
riscontra ancora qualche problema nel collegamento tra attività di dipartimento e
consiglio di classe relativamente alla progettazione interdisciplinare. Si evidenzia,
inoltre, quale elemento di debolezza lo scarso uso delle tecnologie sull’insegnamento
delle competenze. La presente iniziativa ha come obiettivo la soluzione del problema
individuato ovvero la programmazione di un percorso utile per promuovere una reale
trasformazione della didattica trasmissiva in didattica per competenze. L’introduzione,
come previsto dai nuovi Regolamenti, recante norme per il riordino degli istituti
superiori (a partire dalla nuova riforma) fa emergere un ulteriore punto di debolezza
legato al numero ridotto di docenti CLIL che potrà consentire l’attuazione molto parziale
di quanto previsto dalle nuove linee guida. Già da qualche anno, alcune scuole
secondarie di primo grado (compresa la nostra) si sono attivate per promuovere percorsi
CLIL che, coinvolgendo diverse discipline, rappresentano un percorso propedeutico ai
percorsi contemplati nelle scuole superiori. I risultati finora ottenuti dalle classi
126
coinvolte e dalla metodologia CLIL, sono stati soddisfacenti. La ricaduta educativoformativa è documentata dalle relazioni presentate dai docenti coinvolti e dai lavori
effettuati dagli alunni. Il punto di debolezza è lo scarso numero di docenti interessato
alla metodologia CLIL. Per cercare di risolvere questa situazione si cercherà, da un lato,
di continuare l’attività CLIL con i docenti che hanno dato la disponibilità negli anni
precedenti, dall’altro, di promuovere un corso di formazione linguistica finalizzata al
conseguimento del livello A2/ B1 del quadro di riferimento europeo.
127
1.Destinatari del progetto
Docenti, Studenti
2. Attività obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output che di outcome
Progetto1 “Dalla didattica trasmissiva alla didattica per competenze”
Attività
Obiettivi (Risultati attesi)
Reclutamento docenti
Attuazione del corso
Partecipazione dei docenti
dell’Istituto
Indicatori
Rispetto dei tempi
pianificati
N.docenti partecipazione
al corso di aggiornamento
Insegnare per
sviluppare
competenze
a) Individuare i saperi
chiave utili a garantire
possibilità generative di
nuovi apprendimenti
a) Superare la
frammentazione dei
saperi
Questionario di
autovalutazione in
itinere
b) Efficacia del corso
b) Monitoraggio
dell’indice di
gradimento attraverso
l’erogazione di un
questionario
Il concetto di
competenza, la
questione della
valutazione e della
certificazione delle
competenze
Output
Incontri laboratoriali
(rispettivamente di
discipline
umanistiche,
discipline
matematicoscientifiche e
tecniche)
c) Individuare le
corrispondenze fra
conoscenze,
abilità/capacità e
competenze di base
tenendo presente la
dimensione
pluridisciplinare
c) Mettere a punto
strumenti di verifica e
adeguare le modalità di
valutazione
all’interazione di
conoscenze,
abilità/capacità e
competenze
d) Progettazione di
percorsi disciplinari
volti allo sviluppo di
competenze
d) Realizzazione di
percorsi
interdisciplinari
e) Questionario di
autovalutazione finale
e) Monitoraggio del
percorso formativo
128
Target atteso
Date
100%
Predisporre schede per la
progettazione educativa e
didattica, tenendo conto
della specificità dei 4 assi
culturali
>80%
Miglioramento della
scheda di certificazione
delle competenze
Migliorare la
collaborazione dei docenti
nella formulazione del
progetto educativodidattico a livello di
dipartimento e di Consiglio
di classe
Outcome
Dalla teoria alla
pratica:
Programmare e
realizzare una Unità
di Apprendimento con
metodologia tipica
della didattica per
competenza
a) Miglioramento delle
performance dei
docenti
b) Miglioramento nella
progettazione delle
attività di
coordinamento tra
dipartimenti e consigli
di classe
a) Ricaduta positiva
nell’organizzazione
progetto educativo e
didattico
Miglioramento
dell’organizzazione delle
attività di dipartimento e
dei CdC
 Sviluppare negli
studenti capacità
progettuali
Qualità del materiale
prodotto (relazioni,
opuscoli)
Monitoraggio dell’indice
di gradimento attraverso
l’erogazione di un
questionario
Date definite
 Sviluppare competenze
trasversali a diverse
discipline
Output
Organizzare attività di
verifica e di
valutazione delle
competenze acquisite
nell’ambito dei
quattro assi culturali;
Rispetto dei tempi
preventivati
 Migliorare le
dinamiche relazionali
valorizzando le
dinamiche di gruppo e
incrementando la
collaborazione e la
cooperazione in classe
Miglioramento delle
performance e dei risultati
degli studenti
In base ai risultati in
pagella rispetto ai voti del I
trimestre
 Migliorare le
dinamiche relazionali e
collaborative tra
docenti dello stesso
consiglio di classe e di
dipartimento
Qualità del materiale
prodotto (relazioni,
opuscoli)
Monitoraggio dell’indice
di gradimento e di
condivisione attraverso
l’erogazione di un
questionario
Outcome
 Condivisione
dell’esperienza e del
materiale sviluppato
con i docenti
dell’Istituto
129
Condivisione del materiale
prodotto (relazioni,
opuscoli)
3. Azioni/attività in cui è articolato il progetto
Attività
Reclutamento docenti
Responsabile
conclusione
DS
da calendarizzare
da designare
da calendarizzare
Il concetto di competenza
da designare
da calendarizzare
Didattica laboratoriale
da designare
da calendarizzare
Attività di progettazione
da designare
da calendarizzare
Da designare
da calendarizzare
dell’Unità di Apprendimento da designare
da calendarizzare
Insegnare per sviluppare
competenze
Sperimentazione di un
progetto Scelta
dell’argomento dell’Unità di
apprendimento
Programmazione dettagliata
e sua attuazione
Valutazione delle competenze
acquisite, e valutazione
da designare
da calendarizzare
da designare
da calendarizzare
dell’attività progettuale.
Presentazione dell’attività
svolta e condivisione
Tempificazione attività
Data prevista di
dell’esperienza
130
G
F M A M G L
A
S
O N D
4. Impatto

Orientare ogni azione didattica verso l’apprendimento per competenze;

Integrare ad ogni livello l’azione didattica con l’apporto delle nuove tecnologie;

Migliorare le attività di coordinamento tra le varie componenti per una scuola dalla
dimensione e dalla gestione fortemente unitaria.
5. Budget del progetto
Quantità(giornate,
Costo unitario pezzi, ecc.)
Personale Docenti esterni
Personale Docenti interni
Da computare
Da definire
Spese Fotocopie
Da computare
Da definire
Servizi di consulenza
Da computare
Da definire
Acquisto di beni
Da computare
Da definire
Spese dirette (trasferta esperti Da computare
esterni)
Da definire
Totale
TOTALE
Fase di DO-REALIZZAZIONE
Il progetto verrà articolato in tre fasi:
1. Teorica
a. Insegnare per sviluppare competenze: legittimazioni normative
b. Insegnare per sviluppare competenze: legittimazioni pedagogiche
c. Insegnare per sviluppare competenze: implicazioni didattiche e organizzative
d. Il concetto di competenza e le Indicazioni nazionali per il curricolo della
scuola secondaria di primo grado
e. Il concetto di competenza, i Regolamenti e la linee guida della legge 107
f. La questione e la certificazione delle competenze
g. Questionario di autovalutazione in itinere.
2. Didattica laboratoriale
131
a. Progettazione di percorsi disciplinari volti allo sviluppo di competenze
b. Predisposizione di strumenti per l’osservazione e la valutazione delle
competenze
c. Somministrazione di questionario di autovaluzione finale.
3. Dalla teoria alla pratica
a. Sperimentazione di un’unità di apprendimento con metodologia tipica della
didattica per competenza
b. Individuazione della classe e coinvolgimento del relativo CdC (scelta
dell’argomento e il conseguente impegno)
c. orario di ciascuna disciplina (devono essere pienamente condivisi e accettati).
d. Programmazione dettagliata (in orario extracurricolare) e realizzazione di
adeguate griglie per la valutazione delle competenze acquisite.
e. Pubblicizzazione e disseminazione dei risultai ottenuti.
Attività
Eventuale
Modalità di attuazione
responsabile
Reclutamento docenti
DS
Comunicazione del DS
Insegnare per sviluppare
Docente da
In presenza - attività extracurricolare
competenze
designare
Didattica laboratoriale
“
Lav. di gruppo
Attività di progettazione
Preparazione di diverse
Docente da
Incontri iniziali del gruppo progetto per preparare le
proposte e presentazione alla
designare
proposte e incontri con la classe e con il consiglio di classe
classe e al Consiglio di Classe
per la scelta della proposta
Programmazione dettagliata di
Docente da
Incontri del gruppo progetto per la programmazione
ogni parte dell’Unità di
designare
dell’UdA, incontri con i componenti del CdC per stabilire
Apprendimento per disciplina
le modalità di attuazione e i compiti assegnati
per competenze
Valutazione delle competenze
Docente da
Incontri del gruppo progetto per la produzione di Griglie
acquisite
designare
di valutazione, e con i componenti del CdC per la
valutazione delle competenze acquisite
132
Presentazione dell’attività svolta
Docente da
Realizzazione di un documento che illustra le varie fasi,
in ppt
designare
con relativi risultati, dell’attività svolta, e presentazione in
ppt
Progetto 2 La LIM: uno strumento al servizio della didattica.
1. Destinatari del progetto
Docenti interni
2. Attività obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output che di outcome
Attività
Obiettivi (Risultati attesi)
 Far conoscere il
Presentazione
Indicatori
 Incremento del numero
Target atteso
>50% dei docenti che
tecnica del
funzionamento della
dei docenti che
utilizzano appieno la
funzionamento della
LIM
utilizzano appieno la
LIM
Lavagna Interattiva
LIM: situazione attuale
<10%
Presentazione
In uscita
(Output)
 Far conoscere gli
 Monitoraggio
strumenti e risorse
strumenti e le risorse
LIM
offerti dal software di
dell’indice di
gestione della lavagna
gradimento attraverso
>80%
l’erogazione di un
questionario
 Facilitare il passaggio
Conoscenza di alcuni
Produrre e condividere
da una didattica
strumenti multimediali:
lezioni, contributi audio,
Ricadute
tradizionale ad una
i learning object
video e altri contenuti
(Outcome)
multimediale
digitali
che
siano
a
disposizione di tutta la
comunità scolastica
133
Come utilizzare
 Utilizzare la LIM non
leLIM: esempi di
Realizzare semplici
Conoscere le buone
come una sorta di
applicazioni attraverso
pratiche d'uso di questa
lezioni didattiche e
videoproiettore ma
l’uso della LIM
tecnologia nell'ambito
creazione di lezioni
come strumento
della didattica e della
con il software della
multimediale ed
comunicazione
LIM e i testi
interattivo
formativa
scolastici in versione
In uscita
digitale
(Output)
 Utilizzare i testi
Incremento dell’uso dei
scolastici in versione
testi scolastici in versione
digitale integrando
digitale nella didattica
software della LIM,
risorse reperibili in rete
e software utilizzati
tradizionalmente
(Office)
 Cogliere le opportunità
che le TIC offrono per
Ricadute
Sviluppare una prassi
dei docenti
breve ed efficace per
una attività più efficace
introdurre le proprie
e coinvolgente
classi a contenuti
 Incrementare la
(Outcome)
Migliorare la performance
disciplinari con un
partecipazione e la
approccio multimediale,
motivazione dell’intera
interattivo, inclusivo e
classe
di forte coinvolgimento
3. Azioni/attività in cui è articolato il progetto
Attività
Responsabile
Data
prevista di
conclusione
Reclutamento docenti
DS
Da
calendarizzare
Saper usare la LIM
come strumento
Da designare.
Da
calendarizzare
La lezione con la LIM
Da designare.
Da
calendarizzare
134
Tempi pianificazione attività
G F M A M G L A S O N D
Reperire e organizzare
le risorse per la LIM
Da designare
Da
calendarizzare
Costruire attività
didattiche con la LIM
Da designare
Da
calendarizzare
4. Impatto del progetto
Il presente progetto ha una duplice finalità:
 fornire ai docenti le necessarie abilità sulle competenze di base per l’uso della LIM
al fine di integrare creativamente lo strumento nella propria didattica per sviluppare
la motivazione, risolvere problemi inerenti le difficoltà di apprendimento, innovare
la didattica delle discipline, favorire la didattica laboratoriale e cooperativa
superando
il
vecchio
modello
di
insegnamento-apprendimento
spesso
autoreferenziale.

Cominciare a utilizzare le lavagne interattive multimediali per organizzare,
produrre e condividere lezioni, contributi audio, video e altri contenuti digitali che
siano a disposizione di tutta la comunità scolastica.
5. Budget del progetto
Costo unitario
Personale
Da computare
Quantità (giornate,
pezzi, ecc.)
Da definire
Spese FOTOCOPIE
Servizi di consulenza
Acquisto di beni
Spese dirette
TOTALE
135
Totale
Fase di DO-REALIZZAZIONE
Il Corso durerà 3 mesi e si svilupperà in 20 ore in presenza. La metodologia didattica
si baserà su attività laboratoriali alternate ad incontri informativi frontali.
Il modulo formativo di base è strutturato come segue:

Otto incontri di formazione, approfondimento ed esercitazione:
Modulo1.
Saper usare la LIM come strumento:
 Comandi e funzioni del software: Notebook, ActiviInspire, Eduribbon
Modulo2
La lezione con la LIM:
 Integrare i software Notebook, ActiviInspire, Eduribbon con altri
software/file (esempio WORD – POWERPOINT – EXCEL, etc.)
 Utilizzo di software e di libri digitali per la didattica
 Utilizzo di file audio, immagini, file video
Modulo3
Reperire e organizzare le risorse per la LIM:
 Utilizzo di CD e DVD didattici, libri digitali
 utilizzo delle risorse della rete Internet
 principali Siti WEB per la didattica
Modulo4
Costruire attività didattiche con la LIM:
 iniziamo a progettare: la preparazione delle lezioni(“la sceneggiatura”)
 ideazione:argomento,obiettivi didattici,metodologie
Somministrazione questionario di autovalutazione
Tutte le attività prevedono un approccio laboratoriale in ambiente di apprendimento
cooperativo.
Attività
Eventuale
responsabile
Modalità di attuazione
Reclutamento docenti
DS
Comunicazione del DS
Saper usare la LIM come
strumento
Da designare.
In presenza attività extracurricolare-lavoro di gruppo
La lezione con la LIM
Da designare
In presenza attività extracurricolare-lavoro di gruppo
136
Reperire e organizzare le risorse
per la LIM
Da designare
In presenza attività extracurricolare-lavoro di gruppo
Costruire attività didattiche con
la LIM
Da designare
In presenza attività extracurricolare-lavoro di gruppo
137
Titolo dell’iniziativa di miglioramento: STANDARDIZZAZIONE DEI PROCESSI DIDATTICI
Responsabile dell’iniziativa:
Data prevista di attuazione definitiva: da definire
Livello di priorità: 3
Ultimo riesame: giugno 2016
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Componenti: comitato del gruppo di miglioramento
Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE
Dall’analisi effettuata dal CdM è emerso che l’Istituto realizza numerose attività e
progetti che, anche se ben organizzati e rispondenti a obiettivi ritenuti validi, non
sono sempre supportati da un sistema condiviso di valutazione dei risultati. I
processi, pur essendo definiti puntualmente, non sono accompagnati da un sistema di
misurazione oggettiva che li renda quindi immediatamente trasferibili sul piano del
curricolo didattico degli alunni e che permetta la riproposizione dello stesso, dal
momento che il monitoraggio delle attività non è eletto a sistema e non conduce a
una discussione puntuale delle criticità per adottare opportune azioni di
miglioramento. Inoltre per i progetti permanenti inseriti nel POF, una riflessione
conclusiva permette di esaminare i punti di forza e i punti di debolezza al fine di
migliorarne sempre di più l’efficacia formativa e per evitare il rischio
dell’autoreferenzialità del progetto stesso.
Tra la molteplicità di progetti che arricchiscono a vario titolo l’offerta formativa della
scuola, se ne sono individuati alcuni sulla base di tre considerazioni: la valenza
formativa relativa ai diritti di cittadinanza, la loro continuità all’interno del POF,
l’area della certificazione delle competenze necessaria per costruire un sistema
integrato di certificazioni tra istituzione scolastica e gli organismi economici del
territorio.
Il gruppo di miglioramento ha determinato una serie di step che sono così
riassumibili nell’assegnazione dei compiti e dei mandati professionali, nella
138
definizione delle risorse finanziarie, degli obiettivi a breve, medio e lungo termine
dei risultati attesi. Tale processo, in via teorica, ha caratteristiche modulari rispetto
alle varie scansioni organizzative e di programmazione, comprende necessariamente
un monitoraggio, una valutazione degli esiti e la validazione delle azioni.
In particolare sono stati individuati i seguenti step:
1. Individuazione e scelta dei progetti rispondenti al PTOF che raccolgono le
indicazioni provenienti dagli elementi costitutivi l’agenzia scolastica (famiglie,
docenti, enti pubblici);
2. discussione del progetto all’interno dei CdC attraverso la scelta di:
 referente, coordinatore, tutor, esperti esterni
 target (alunni e/o genitori – docenti)
3. formalizzazione nomine Segreteria didattica del Gruppo di Progetto
4. pianificazione incontri CdM per stabilire:
 obiettivi didattici delle singole discipline coinvolte
 competenze trasversali
 tempi di svolgimento
 materiali per le verifiche in itinere e finali
 questionari di start-up e di gradimento
 determinazione dei risultati attesi (modificazione di atteggiamenti o di
comportamenti, prodotti originali)
 certificazione competenze
5. feed-back gruppo di progetto
 riflessione sullo svolgimento in ordine a: risultati raggiunti,
coinvolgimento target (docenti, alunni, genitori, agenzie esterne)
 scheda di sintesi del progetto
6. diffusione collegiale (consiglio di classe, consiglio di istituto, collegio docenti
ed eventuali partner) dei risultati conseguiti
7. Scheda di sintesi del progetto da inserire nel database dei progetti.
139
Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
I responsabili del progetto sono i coordinatori di classe e i coordinatori degli indirizzi
di studio.
Tale piano è rivolto a tutti gli alunni e a tutto il personale della scuola.
L’area di attività coinvolta è quella della didattica progettuale che risulta essere uno
dei punti di forza del PTOF
La standardizzazione dei processi didattici legati ai progetti sarà diffusa attraverso
tutti i mezzi di comunicazione interna alla scuola.
Alla fine del percorso sarà prevista una ridefinizione della vision e della mission
scolastica all’interno del PTOF stesso.
Tale azione di miglioramento prenderà avvio durante la programmazione didattica di
inizio anno con l’approvazione da parte degli organi collegiali (collegio docenti,
consiglio di classe, riunione per materia); si procederà poi secondo gli step indicati di
seguito:
1. monitoraggio e di valutazione del progetto attraverso la somministrazione di
questionari che rilevino la situazione di partenza, il grado di interesse e la
motivazione del target individuato;
2. monitoraggio in itinere attraverso griglie di osservazione e schede raccolte dati
per un confronto tra quanto rilevato e quanto pianificato;
3. verifica del livello di soddisfazione dell’utenza;
4. valutazione qualitativa del progetto tesa a determinare la valenza formativa
come risultati attesi o inattesi;
5. ridefinizione del PTOF.
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
La realizzazione del progetto prevede, nell’intenzione del gruppo di miglioramento,
una sistematica attività di monitoraggio formale e informale (sarà attivato un blog nel
quale i docenti potranno scambiarsi materiali, informazioni e questionari), di tutte le
fasi in cui esso è articolato e di tutti gli attori che lo realizzano, per verificare
140
l’andamento delle singole azioni e l’eventuale rimodulazione. Poiché si tratta della
standardizzazione dei processi didattici, sarà necessario innanzitutto predisporre dei
report a cura dei
coordinatori dai quali dovranno emergere i punti di forza e
debolezza dell’andamento delle attività.
Saranno inoltre acquisite, come indicatore di risultato, le valutazioni finali degli
alunni coinvolti nei progetti in ordine alle competenze certificate dai percorsi.
Sui consigli di classe attivati sul progetto, i risultati attesi si dovranno attestare su
una percentuale minima del 20% .
Il monitoraggio continuerà attraverso incontri periodici del gruppo di miglioramento
che valuterà, di volta in volta, lo stato di avanzamento del progetto sulla base dei dati
raccolti e l’eventuale rimodulazione dello stesso intesa come taratura di obiettivi,
tempi e indicatori.
I sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto, in modo da far sì che il piano
proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune
modifiche.
Le misure o gli indicatori utilizzati per valutare se l’azione di miglioramento è stata
attuata e diffusa entro i tempi stabiliti (risultati relativi agli indicatori di progetto) e
nel suo pieno potenziale (risultati degli obiettivi del progetto).
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Come indicato nel punto precedente, i docenti referenti – attraverso incontri periodici
del Comitato di Miglioramento – analizzeranno e verbalizzeranno i dati rilevati, allo
scopo di individuare le criticità per predisporre strategie di miglioramento secondo
una nuova pianificazione delle attività.
141
TERZA SEZIONE
Azione 1a)
MANAGEMENT DEL PROGETTO AZIONE: COMUNICAZIONE INTERNA
Attività
Responsabile
Data prevista
di avvio e
conclusione
Tempi di pianficazione attività
G
Elaborazione e distribuzione
questionario per la rilevazione iniziale
(sondaggio)
Raccolta indirizzi email docenti
Organizzazione mailing list docent
Organizzazione e aggiornamento del
sito web
Monitoraggio email
Monitoraggio sito web
Valutazione e riesame
F
M
Da pianificare
Da pianificare
Da pianificare
Da pianificare
Da pianificare
Da
pianificare
Da pianificare
142
A
M
G
L
A
S
Situazione
O
N
D
Da pianificare
Questionario di gradimento
Azione 1b)
MANAGEMENT DEL PROGETTO AZIONE: COINVOLGIMENTO DEGLI STATEKOLDERS ESTERNI NELLE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA
Attività
Responsabile
Data
prevista di
avvio e
conclusione
G
Individuazione gruppo di soggetti esterni
Prima riunione di coordinamento
DS
DS
Da
pianificare
Da
pianificare
Realizzazione di modelli unificati di rilevazione
Da
pianificare
Redazione delle proposte operative
Da
pianificare
Condivisione con gli OO.CC
Realizzazione di almeno una attività tra quelle proposte
.
Da
pianificare
Da
pianificare
143
Situazione
Tempi di pianificazione attività
F
M
A
M
G
L
A
S
O
N
D
Azione 2
MANAGEMENT DEL PROGETTO
AZIONE: STANDARDIZZAZIONE DEI PROCESSI DIDATTICI
Attività
Responsabile
Data
prevista di
avvio e
conclusione
Situazione
Tempi di pianficazione attività
G
Da
pianificare
Individuazione referenti
Da
pianificare
attivazione blog
diffusione di materiali
Da
pianificare
Riunioni Comitato Miglioramento (analisi e pianificazione di misure
d’intervento)
Monitoraggio e verifica delle azioni
Da
pianificare
Proposte di rimodulazione del PTOF
Da
pianificare
144
F
M
A
M
G
L
A
S
O
N
D
Indicatori
Progetto
Risultati attesi
Progetto N° 1a)
Comunicazione interna
(descrizione e unità di
misura)
Risultati Ottenuti*
Target
*da compilare a fine
delle attività
soglia per il raggiungimento dell’obiettivo:
> 15%  minima (ob. raggiunto)
> 25 %  media (ob. pienam. raggiunto)
> 50 %  alta (ob. raggiunto oltre le aspettative)
soglia per il raggiungimento dell’obiettivo:
> 30 visite minima (obiettivo raggiunto)
> 60 visite media (ob. pienam. raggiunto)
> 100 visite alta (ob. raggiunto oltre le
aspettative)
Maggiore informazione e
coinvolgimento dei docenti
nell'utilizzo delle risorse e dei
servizi web
Verifica della ricezione della
posta elettronica attraverso la
ricevuta di ritorno (rilevazione
del n° di ricevute confrontate
con il n° degli invii).
Monitoraggio mensile del
numero complessivo di visite
del sito web
sensibilizzazione dei docenti
sull’importanza della
comunicazione
Monitoraggio
mensile
del
numero complessivo di visite
del sito web
soglia per il raggiungimento dell’obiettivo:
> 30 visite minima (ob. raggiunto)
> 60 visite media (ob. pienam. raggiunto)
> 100 visitealta (ob.raggiunto oltre
aspettative)
miglioramento della qualità
della didattica e della
collaborazione tra i docenti
Risultati del questionario di
gradimento
soglia per il raggiungimento dell’obiettivo:
Numero di valutazioni positive complessive non
inferiore al 25%
Output
Outcome
Indicatori
Progetto
Risultati attesi
(descrizione e unità di
misura)
145
le
Risultati Ottenuti*
Target
*da compilare a fine
delle attività
raccolta di informazioni
sulle attività della scuola e
sulla customer satisfaction
Progetto N° 1b)
Coinvolgimento degli
statekolders esterni
nelle attività della scuola
Output
Outcomes
rapporti di collaborazione
con le aziende
livello di conoscenza da
parte degli stakeholders
delle attività della scuola
incremento>10%
numero di valutazioni positive complessive >
50%
risultati del questionario di
gradimento
Coinvolgimento dei partners
nelle innovazioni dei
processi
numero di iniziative
proposte dagli stakeholders
N≥10
Costituzione di una struttura
permanente di contatto tra
scuola e soggetti esterni
numero e tipo di iniziative
comuni realizzate
N≥2
146
Risultati
ottenuti*
Indicatori
Progetto
Risultati attesi
Formalizzazione dei processi
didattici sottesi ai progetti di
valenza formativa iscritti nel
PTOF
Progetto n. 2
Standardizzazione dei
processi didattici
Output
Outcom
Trasferibilità dei processi
all’interno della
programmazione didattica
dei Consigli di Classe e del
curriculum degli alunni
coinvolti
Assunzione dei processi
standardizzati come prassi
scolastica definita nel PTOF
Raggiungimento del
successo formative
Target
(descrizione e unità di
misura)
Grado di soddisfazione dei
portatori di interesse nei
diversi
ambiti
proposti
(alunni e personale della
scuola)
*da compilare a
fine delle attività
risultati attesi
>50% .
Dati emersi dai Consigli di
Classe coinvolti che
aderiscono alla
standardizzazione
Grado di raggiungimento del successo
formativo
≥80%
Certificazione delle
competenze acquisite dagli
alunni relativamente ai
processi didattici
QUARTA SEZIONE
Budget complessivo
Progetto N°
1-Comunicazione interna
Membri CdM
Costi unitari €
Totale €
Da computare
Da computare
147
Materiale di cancelleria
2- Coinvolgimento degli
statekolders esterni
Membri CdM
Materiale di cancelleria
3- Standardizzazione dei
processi didattici
Membri GdM
Materiale di cancelleria e
varie
IL DIRIGENTE
SCOLASTICO
Carmela Tripoli
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi
Dell’art.3, comma 2 del D. Lgs. N°39/1993
148
Allegato 2/A
SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO “CIRO SCIANNA”
Via De Spuches,4 -90011- BAGHERIA
(PA) Codice Istituto PAMM06400T
C.F.81000070763
Telefono/fax091 943347
Pec:[email protected]/
SitoWeb:
http://www.istitutocomprensivoviggiano.gov.it/
PROGETTO DI LATINO
“AB OVO”
Scuola Secondaria di Primo Grado
“Ciro Scianna”
BAGHERIA
TITOLO DEL PROGETTO: “AB OVO”
DESTINATARI: classi seconde e terze
RESPONSABILE DEL PROGETTO:
149
Introduzione
La domanda che la società d’oggi (gli studenti e le loro famiglie) rivolge alla scuola
in generale, e all’insegnante di lingue classiche in particolare, è questa: perché
studiare il latino (o il Greco)? quale è la sua utilità oggi?
L’aspetto del valore spendibile della cultura classica è stato colto da Nicola
Flocchini, docente universitario ma con alle spalle l’esperienza della realtà della
scuola italiana, che egli ha vissuto da studente, da docente e da preside.
La sfida che oggi viene proposta agli studi umanistici è quella di dimostrare il ruolo
formativo del latino (e del greco), proponendo uno statuto disciplinare credibile e una
didattica coerente con tale statuto. Infatti, il latino “rischia di essere la più inattuale
delle materie se la si valuta sul metro dell’utile e dell’immediato”. Inoltre bisogna
tenere conto dell’età alla quale ha inizio lo studio del latino (o del greco), durante la
piena adolescenza del ragazzo, verso i 14 anni, “un’età in cui i ragazzi non sono più
disponibili a studiare senza porsi troppi perché, confidando semplicemente
sull’autorità degli adulti di riferimento, ma esigono di capire il senso di quello che
stanno facendo, richiedono un coinvolgimento emotivo, specie quando lo studio
diventa obiettivamente noioso e richiede un notevole sforzo di memorizzazione”.
Per rispondere alla domanda “A che serve lo studio delle lingue classiche?” bisogna
interrogarsi sulle competenze (il “saper fare”) a cui lo studio tale studio conduce.
Molti intellettuali hanno cercato di dare una risposta (e non solo in questi ultimi
anni). Antonio Gramsci (i cui Quaderni dal carcere furono pubblicati a partire dal
1948 dall’editore Einaudi) riconobbe l’importanza della scuola classica, la quale
permette di acquistare “una intuizione storicistica del mondo e della vita”, e di
conoscere in maniera diretta, attraverso la lettura dei testi, le civiltà e i popoli
presenti dietro le due lingue classiche, il greco e il latino, la cui comprensione ci
permetterebbe di essere noi stessi in maniera consapevole.
150
Progetto "AB OVO" classi seconde
TITOLO
DESTINATARI
DOCENTI COINVOLTI
TEMPI
MOTIVAZIONE
OBIETTIVI FORMATIVI
OBIETTIVI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO
ATTIVITA'
"Ab ovo"
Alunni classi II della secondaria di I grado
dell'Istituto Secondario di I Grado"C. Scianna"
Docente di potenziamento
L’intero anno scolastico
Il progetto nasce dall'esigenza di avviare gli alunni
alla scoperta delle radici storico-linguistiche della
nostra cultura così da permettere loro una
conoscenza più profonda e consapevole del proprio
presente.
Le finalità del progetto sono:
favorire la conoscenza delle origini storiche della
lingua italiana attraverso il confronto tra la stessa e
la lingua latina (o greca);
promuovere la scoperta della civiltà classica
attraverso la conoscenza delle principali strutture
morfo-sintattiche della lingue classiche;
favorire la socializzazione fra alunni di sezioni
diverse attraverso attività laboratoriali.
Sviluppare la capacità logica attraverso semplici
operazioni di analisi e sintesi sul testo latino.
Sviluppare la capacità di operare collegamenti e
trovare relazioni di causa-effetto.
Riconoscere alcune delle principali trasformazioni
subite dalla lingua nel passaggio dal latino
all'italiano.
Leggere un semplice testo latino e comprenderne
il significato globale.
Conoscere alcune delle principali strutture morfosintattiche della lingua latina.
Analizzare nel suo complesso la frase latina e
mettere a confronto la costruzione grammaticale
latina con quella italiana.
Tradurre un semplice brano in latino
Conoscere aspetti di civiltà romana vicini al
proprio vissuto: famiglia, scuola, tempo
libero.
Lezioni annuali.
151
in orario curriculare da calendarizzare. Essa ha
carattere prevalentemente laboratoriale e si basa su
un approccio in genere ludico ed induttivo che
permetta agli alunni di apprendere più agevolmente.
• Concetto di evoluzione della lingua, lingua latina e
lingue neolatine, mutamenti fonetici e
morfosintattici dal latino all’italiano.
• La pronuncia del latino: l’alfabeto, vocali e
dittonghi, consonanti, divisione e quantità delle
sillabe, regole dell’accento.
• Teoria della flessione, tema e desinenza.
• Elementi della declinazione: il numero, il genere, i
casi latini, casi diretti ed indiretti, le cinque
declinazioni (in generale).
• La prima e la seconda declinazione.
• Aggettivi della prima classe: concordanza
dell’aggettivo.
• Il verbo: nozioni generali; la forma, i modi, i
tempi, gli elementi della voce verbale, la
coniugazione del verbo SUM; paradigma delle
quattro coniugazioni attive.
STRUMENTI
Fotocopie, LIM, materiale audio-visivo, letture
guidate, carte storiche, tablet, chat, web.
METODOLOGIA
Approccio ludico ed in genere induttivo alla lingua
latina.
Ricerca delle espressioni latine presenti nella
lingua italiana e loro uso attuale.
Confronto ed analisi di frasi latine ed italiane
Individuazione delle principali regole fonetiche,
morfologiche e sintattiche della lingua latina
Attività di ricerca, anche multimediale, su
tematiche di civiltà latina.
MODALITA'DI VERIFICA E Il raggiungimento degli obiettivi previsti sarà
VALUTAZIONE
verificato costantemente attraverso esercizi di
analisi e traduzione sia orali che scritti, a cui
seguiranno prove in itinere e finali. Nella
valutazione conclusiva si terrà conto anche dei
seguenti indicatori: frequenza, partecipazione,
impegno, interesse.
CONTENUTI
152
Progetto "AB OVO" Classi terze
TITOLO
DESTINATARI
DOCENTI COINVOLTI
TEMPI
MOTIVAZIONE
OBIETTIVI FORMATIVI
OBIETTIVI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO
ATTIVITA'
"Ab ovo"
Alunni classi III della secondaria di I
grado dell'I.S."C. Scianna"
Docente potenziamento
L’intero anno scolastico
Il progetto nasce dall'esigenza di far scoprire agli
alunni le radici storico-linguistiche della nostra
cultura così da permettere loro una conoscenza più
profonda e consapevole del proprio presente.
Le finalità del progetto sono:
favorire la conoscenza delle origini storiche della
lingua italiana attraverso il confronto tra la stessa e
le lingue latina e greca;
promuovere la scoperta della civiltà classica;
attraverso la conoscenza delle principali strutture
morfo-sintattiche della lingua greca;
favorire la socializzazione fra alunni di sezioni
diverse attraverso attività laboratoriali.
Sviluppare la capacità logica attraverso operazioni
di analisi e sintesi sul testo greco.
Sviluppare la capacità di operare collegamenti e
trovare relazioni di causa-effetto.
Riconoscere le principali assonanze e
differenze tra la lingua italiana e quella greca.
Leggere un testo e comprenderne il significato
generale.
Conoscere le principali strutture morfo-sintattiche
della lingua greca.
Analizzare la frase greca e metterne a confronto
la costruzione grammatical con quella italiana
Tradurre un semplice brano Costruire brevi
conversazioni in lingua greca. Conoscere aspetti di
civiltà greca vicini al proprio vissuto: famiglia,
scuola, tempo libero, vie di comunicazione,
politica.
Lezioni di lingua e cultura greca
in orario curricular e da calendarizzare.
153
CONTENUTI
Esse avranno carattere
prevalentemente laboratoriale e si baseranno su un
approccio in genere ludico ed induttivo che permetta
agli alunni di apprendere più agevolmente.
• Concetto di evoluzione della lingua, lingua greca e
lingue neolatine, mutamenti fonetici e
morfosintattici dal greco al latino
all’italiano.
• La pronuncia del greco: l’alfabeto, vocali e
dittonghi, consonanti, divisione e quantità delle
sillabe, regole dell’accento.
• Teoria della flessione, tema e desinenza.
• Elementi della declinazione: il numero, il genere, i
casi, casi diretti ed indiretti, le declinazioni.
• Aggettivi: concordanza
dell’aggettivo.
• Il verbo: nozioni generali; la forma, i modi, i
tempi, gli elementi della voce verbale.
Paradigma delle coniugazioni attive.
STRUMENTI
Fotocopie, LIM, materiale audio-visivo, letture
guidate, carte storiche, tablet, chat, web.
METODOLOGIA
Approccio ludico ed in genere induttivo alla lingua
greca.
Ricerca delle espressioni latine presenti nella
lingua greca e loro uso attuale.
Confronto ed analisi di frasi greche ed italiane
Individuazione delle principali regole fonetiche,
morfologiche e sintattiche della lingua latina.
Attività di ricerca, anche multimediale, su
tematiche di civiltà greca.
MODALITA'DI VERIFICA E Il raggiungimento degli obiettivi previsti sarà
VALUTAZIONE
verificato costantemente attraverso esercizi di
analisi e traduzione sia orali che scritti, a cui
seguiranno prove in itinere e finali. Nella
valutazione conclusiva si terrà conto anche dei
seguenti indicatori: frequenza, partecipazione,
impegno, interesse.
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Allegato 2/B
SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO “CIRO SCIANNA”
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“OSSERVO – SPERIMENTO – IMPARO”
CONSIDERAZIONI DI PARTENZA E PREMESSE
I Nuovi Programmi della scuola disegnano un aspetto innovativo rispetto ai
programmi didattici precedenti, soprattutto nel campo dell’insegnamento delle
scienze
Gli obiettivi principali sono delineati nel seguente modo:
1. Imparare ad analizzare le situazioni ed i loro elementi costitutivi;
2. Acquisire la capacità di collegare i dati dell’esperienza in sequenze e schemi
che consentano di prospettare soluzioni ed interpretazioni ed, in certi casi, di
effettuare previsioni;
3. Acquisire la capacità di formulare semplici ragionamenti ipotetico-deduttivi;
4. Avere una crescente padronanza delle tecniche di indagine e dei procedimenti
sperimentali.
I contenuti conseguenti sono dettagliatamente esposti in cinque titoli:
1. Fenomeni fisici e chimici;
2. Ambienti e cicli naturali;
3. Organismi: piante, animali e uomo;
4. Uomo – natura;
155
5. Uomo – mondo della produzione.
Le metodologie relative devono partire da atteggiamenti di base attivi e critici come:
1. Porsi domande;
2. Cercare di formulare ipotesi;
3. Identificare singoli eventi in situazioni complesse;
4. Usare procedimenti e tecniche specifiche per trovare risposte adeguate, per
osservare al di là dell’evidenza;
5. Conseguire autonomia di giudizio.
E’ evidente che l’obiettivo principale dell’insegnamento delle scienze è quello di
sviluppare un atteggiamento di base, l’acquisizione di abilità cognitive generali e una
crescente padronanza delle tecniche di indagine e delle procedure sperimentali, in
modo che gli alunni, più che spettatori inerti, siano soggetti capaci di intervenire ed
agire nei processi naturali e nelle attività scientifiche.
Quindi, oltre che all’insegnamento di contenuti, l’educazione scientifica deve mirare
allo sviluppo di capacità logiche e cognitive, alla costruzione di una mentalità aperta
che, partendo da esperienze e verifiche, porti al controllo diretto sulla realtà.
Educare gli alunni a superare i giudizi sbrigativi e superficiali, a comprendere i
fenomeni di qualsiasi natura attraverso l’osservazione, la decodificazione e l’utilizzo
di linguaggi specifici, la rielaborazione delle esperienze vissute, porterà ad
individuare connessioni tra diversi ambiti scolastici e ad acquisire un abito mentale
utile allo studio di qualsiasi disciplina.
SPAZI
In questa ottica, l’ambiente diventa lo spazio didattico, cioè un grande laboratorio
dove cercare e studiare situazioni bio - ecologiche, eventi storico – naturali, sintomi
di processi evolutivi e le risultanze del rapporto uomo-ambiente nel tempo; uno
spazio dove verificare ipotesi e dare, in sostanza, una dimensione al “fare operativo”
come base della conoscenza.
156
Ecco, perciò, delinearsi la necessità di realizzare un laboratorio scientifico integrato
al territorio, ad uno spazio verde, al giardino didattico (che comprenda un prato, una
siepe, l’orto, la serra, la duna), dove osservare e ricostruire i fenomeni naturali, dove
problematizzare i dati, formulare e verificare le ipotesi, socializzare ed organizzare
scambi e confronti dei risultati
L’AULA LABORATORIO
E’ necessario strutturare l’aula laboratorio in modo tale da consentire discussioni,
conversazione e lavori di gruppo, oltre ad offrire gli spazi per osservare ed analizzare
organismi e fenomeni, documentare, ricostruire ed elaborare esperienze, preparare ed
utilizzare materiali e strumenti
1. Dovrà disporre di mezzi audiovisivi e multimediali (diapositive, filmati,
documentari,P.C.), di libri e riviste specializzate, di facile consultazione e di
immediato confronto, di progetti, ricerche, relazioni individuali e collettive;
2. Nel laboratorio dovranno esserci mensole e piani d’appoggio a diverse altezze
per permettere agli alunni di lavorare anche in piedi, scaffalature sulle quali
saranno accessibili strumenti, materiali e reperti;
3. Alle pareti una lavagna e pannelli permetteranno di notare dati, elaborare
grafici e rappresentazioni;
4. Un angolo cottura con lavandino servirà alla elaborazione di prodotti naturali;
5. Comodi collegamenti elettrici plurimi.
STRUMENTI
E’ importante che la strumentazione sia mantenuta in perfetta efficienza e facilmente
utilizzabile dagli alunni:
1. L’acquario per l’allevamento di piccola fauna (vicino ad una finestra o ad altra
fonte luminosa e facilmente controllabile);
2. Il terrario per l’allevamento di molluschi, ragni, insetti, anfibi e rettili o per le
colture di sementi;
3. Lenti d’ingrandimento;
157
4. Microscopio o binoculare stereoscopico;
5. Telescopio ;
6. Macchina fotografica per documentare le ricerche di campo;
7. Binocolo e registratore per la ricerca d’ambiente;
8. Barattoli di vetro con coperchio, vasi, sacchetti, scatole di plastica e di cartone;
9. Zappette per raccogliere piante;
10.Forbici e cesoie;
11.Retini per farfalle;
12.Calcolatrici;
13.Bussole;
14.Costruzioni e giochi creativi per lo studio del mondo fisico e chimico;
15.Carte geografiche, mappe, foto satellitari, planisferi e mappe planetarie;
16.Cancelleria.
NEL GIARDINO
1. -La duna;
2. Il prato;
3. L’orto biologico;
4. La zona per le piante officinali;
5. La siepe;
6. Alberi ed arbusti (specie autoctone);
7. La serra;
8. L’angolo per il compostaggio di ramaglie e foglie secche;
9. Panchine e tavolati per effettuare osservazioni, prendere appunti, usare le
strumentazioni del laboratorio;
10.Magazzino degli attrezzi (zappe, annaffiatoi, vanghe, rastrelli,nylon, …).
BIBLIOTECA
biblioteca-archivio integrerà e sosterrà il lavoro degli studenti, dovrà:
158
1. Contenere testi specialistici, didattici e riviste aggiornate nel campo delle
scienze e della geografia, contributi monografici e divulgativi facilmente
fruibili dagli studenti e consultabili anche dal quartiere;
2. Conservare le relazioni e dati delle esperienze degli studenti, creare
collegamenti e confronti tra scuole diverse e con altre biblioteche;
3. Organizzare momenti d’incontro, di scambio e di divulgazione in ambito
scientifico, e didattico anche attraverso attività, conferenze e seminari aperti
agli studenti ed al territorio.
Il “PROGETTO DI UN LABORATORIO SCIENTIFICO PERMANENTE“ si pone,
quindi, come punto di riferimento educativo, didattico e metodologico, per offrire agli
alunni del quartiere e ai giovani della città spazi ed esperienze utili al fine di motivare
gli apprendimenti e la partecipazione alla vita culturale attraverso l’apertura della
scuola alla realtà circostante e la sua presenza visibile ed attiva nel territorio.
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Allegato 2/C
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PROGETTO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO
LINGUA INGLESE
PREMESSA
Potenziare l’apprendimento delle lingue straniere è un’ esigenza fondamentale per
arricchire l’offerta formativa della nostra scuola in tutte le classi. L’insegnamento
della lingua inglese mira a promuovere lo sviluppo delle abillità espressive e
comunicative degli allievi e l’acquisizione di competenza comunicativa che permetta
loro di usare la lingua come efficace mezzo di comunicazione in contesti diversificati.
Già da tempo vengono proposte a tutti i nostri alunni attività significative di
potenziamento linguistico che hanno ricevuto un alto grado di apprezzamento sia da
parte dei ragazzi , sia da parte dei genitori. Vi è in tutti, infatti, la consapevolezza che
la conoscenza di più lingue straniere, e in particolare dell’inglese, è ormai un
elemento irrinunciabile e fondamentale per le sfide future che i nostri giovani alunni
dovranno affrontare nel mondo dello studio e del lavoro.
Per questo la nostra scuola ha investito energie e risorse per la realizzazione di un
progetto di potenziamento dell’apprendimento delle lingue straniere già dal 1999, con
una particolare attenzione alle abilità orali, finalizzando il percorso di apprendimento
delle lingue straniere all’acquisizione di buone competenze linguistiche che vengono
comprovate anche attraverso la certificazione europea rilasciata dal Trinity College of
London per la lingua inglese, la certificazione DELE dell’Istituto Cervantes e la
160
certificazione di lingua francese DELF.
La nostra scuola è Centro Trinity dal 1999. Il Trinity College of London è un
Examination Board ( Ente Certificatore) britannico fondato nel 1870 che opera in 60
paesi, patrocinato da Sua Altezza Reale il Duca di Kent ed è un soggetto accreditato
dal Ministero dell'Istruzione italiano per la formazione del personale docente dal
2001 e svolge attività di formazione riconosciuta dal 1997.
L’esame Trinity di inglese orale fornisce un valido ed affidabile sistema di
valutazione attraverso il quale l’insegnante, il candidato ed i genitori possono
misurare lo sviluppo dell’acquisizione della competenza nella produzione e
comprensione della lingua orale. Infatti esso misura tale competenza dal livello di
principiante
fino
a
quello
della
padronanza
completa
della
lingua.
Il quadro di riferimento della valutazione è il Quadro Comune Europeo, quindi il
certificato è riconosciuto in tutta l’Europa
OBIETTIVI FORMATIVI
 acquisizione delle abilità di comprensione e interazione orale in lingua inglese
 educazione alla riflessione sulla propria lingua e sulla propria cultura attraverso
il confronto con una lingua e cultura diversa
 sviluppo e consolidamento del processo di apprendimento
 acquisizione di un metodo di studio finalizzato all’organizzazione autonoma
del lavoro
OBIETTIVI SPECIFICI
 potenziare le abilità audio-orali
 potenziare le capacità di comprensione e di comunicazione
 aumentare il livello di indipendenza nell’uso comunicativo della lingua
 potenziare le conoscenze grammaticali attraverso l’uso pratico
161
DESTINATARI
Il progetto è rivolto agli alunni delle prime, seconde e terze classi e si propone di far
raggiungere agli alunni maggiori competenze sia audio-orali che scritte necessarie per
esprimere
i principali scopi comunicativi e operativi della lingua inglese con
riferimento al Quadro comune Europeo.
Gli alunni, con maggiori competenze, saranno selezionati nelle varie classi e saranno
attivati i seguenti moduli:
 corsi per le classi 1° per il conseguimento della certificazione Trinity GRADE 3
 corsi per le classi 2° per il conseguimento della certificazione Trinity GRADE 4
 corsi per le classi 3° per il conseguimento della certificazione Trinity GRADE 5
METODOLOGIA
Si farà ricorso ad una metodologia che privilegerà:
la didattica laboratoriale – lezione interattiva – role playing
il problem solving – lezione frontale
cooperarive learning - discussione
Tutte le attività che si svolgeranno avranno lo scopo di far parlare i ragazzi
sviluppando le loro abilità di ascolto e parlato; si farà sempre leva sull’interazione
della lingua.
Le attività saranno strettamente collegate all'acquisione delle competenze richieste .
In tutte le fasi di svolgimento del progetto sarà fondamentale la guida dell'insegnante
di lingua che dovrà coinvolgere tutti gli studenti selezionati e li guiderà nello
svolgimento del lavoro richiesto, aiutandoli a superare le difficoltà incontrate.
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Allegato 2/D
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Programmazione potenziamento Lingua francese
Competenze in ingresso
La scuola media “Ciro Scianna”, nell’ambito del progetto potenziamento, ha
organizzato in orario pomeridiano dei corsi di lingua francese mirati a sostenere
esami certificati DELF A1 e DELF A2.
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi seconde e terze della nostra scuola . Il
percorso formativo proposto avrà lo scopo di consolidare e potenziare le competenze
comunicative e le conoscenze lessicali degli alunni e la loro capacità di interagire in
lingua francese. Per l’elaborazione della programmazione si è preso come punto di
riferimento il Quadro Comune di Riferimento delle Lingue Europee (livelli A1 e A2)
e gli obiettivi formulati in esso in vista della partecipazione degli alunni alle prove
d’esame DELF A1 e DELF A2. A partire dal secondo quadrimestre il progetto verrà
esteso anche alle classi prime per la preparazione all’esame DELF PRIM .
Il progetto sarà realizzato dalla docente Greco Maria Antonietta assegnata alla nostra
scuola come docente di supporto per il potenziamento delle lingue straniere e sarà
svolto nelle aule della nostra scuola nelle ore extracurricolari. Gli incontri
pomeridiani saranno circa 25 di due ore ciascuno e con cadenza settimanale e/ o
bisettimanale per un totale di 50 ore sia per l’A1 che per l’A2.
Le lezioni si svolgeranno dalle 14,15 alle 16,15 per l’A1 e dalle 16,15 alle 18,15 per
l’A2. In seguito i turni saranno invertiti.
Per il DELF PRIM gli incontri saranno 15 di due ore ciascuno per un totale di 30 ore.
163
Obiettivi formativi
Il percorso formativo proposto avrà lo scopo di potenziare le competenze
comunicative e le conoscenze lessicali in lingua francese degli alunni e la loro
capacità di interagire con una persona in lingua
francese. Nello specifico, gli
obiettivi preposti riguarderanno:
- comprensione orale: capire semplici frasi ed espressioni relative ad aree riguardanti
il vissuto quotidiano
- comprensione scritta: comprendere brevi e semplici testi che contengano lessico di
uso frequente su argomenti comuni di tipo concreto in un linguaggio quotidiano e/o
relativo al contesto scolastico; comprendere brevi lettere personali, e-mail, messaggi
su argomenti familiari.
- produzione orale: scambiarsi informazioni su argomenti familiari o di routine; porre
domande e rispondere e scambiare idee e informazioni su argomenti familiari in
situazioni quotidiane.
- produzione scritta: scrivere frasi semplici relative a bisogni immediati usando
formule convenzionali; scrivere brevi lettere personali, e-mail, messaggi.
- competenza comunicativa: esprimere bisogni comunicativi di base per far fronte a
bisogni semplici e concreti di vita quotidiana anche se con possibili errori .
Metodologia
Per raggiungere tali obiettivi, sarà utilizzato il metodo nozionale-funzionale
finalizzato alla comunicazione e/o il metodo induttivo e deduttivo per mettere in
evidenza forme, funzioni, significati, con esercizi di completamento, a scelta
multipla, di sostituzione, domande e risposte che richiedono determinate strutture. Si
utilizzeranno le seguenti metodologie: discussione, lezione frontale, simulazione/role
playing , le conversazioni guidate, le produzioni scritte guidate, esercizi
164
di
applicazione di tipo comunicativo, l’analisi dell’errore, l’autocorrezione, la
comparazione L1-L2.
Soluzioni organizzative
Il percorso formativo avrà inizio con la presentazione del corso e delle sue finalità e
con un Test d’ingresso al fine di verificare le competenze in ingresso dei discenti
nonché il loro livello di preparazione di base e le aree in cui intervenire per
recuperare eventuali carenze.
In itinere sarà previsto un momento di verifica intermedia al fine di accompagnare e
sostenere il processo di apprendimento, nonché di promuovere la consapevolezza
dell’acquisizione di quanto trattato durante gli incontri.
Gli ultimi incontri saranno, invece, dedicati alle prove finali volte alla valutazione
sommativa e alla preparazione all’esame, per riconoscere in modo obiettivo i
progressi compiuti e per restituire un giudizio complessivo sulla partecipazione degli
alunni e sui livelli raggiunti.
Strumenti
Utilizzo della LIM e/o del registratore , CD audio, materiale reperibile online.
Tempi
Ottobre,Novembre,Dicembre,Gennaio,Febbraio
Al termine del percorso, gli alunni sosterranno ,nei locali della nostra scuola, la prova
scritta e la prova orale con l’esperto madrelingua selezionato dall’ente accreditato per
la certificazione DELF Institut Français.
La data degli scritti è prevista per il 14 Febbraio dalle 14,00 alle 15,20 per l’A1 e il
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15 Febbraio dalle 15,00 alle 16,40 per l’A2 .La prova orale potrà essere svolta dal 1
al 28 Febbraio
Per il DELF PRIM la prova scritta sarà il 25 Maggio dalle 16,30 alle 17,15.La prova
orale potrà essere svolta dal 15 al 31 Maggio .
Allegato 2/E
SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO “CIRO SCIANNA”
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SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’
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Sezione 1 – Descrittiva
1.1. Denominazione progetto
Indicare codice e denominazione del progetto
P03 - PROGETTI P.O.F.
Potenziamento Musicale “Corso di sax”
1.2. Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
1.3. Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni
 COMPRENDERE LA NOTAZIONE MUSICALE ;
 RICONOSCERE LE CARATTERISTICHE DEL SUONO: ALTEZZA , INTENSITA’,
TIMBRO E DURATA.
 SAPER UTILIZZARE LA SIMBOLOGIA MUSICALE IN ORDINE ALL’ ESECUZIONE
STRUMENTALE;
 CONOSCERE LA TECNICA DELLO STRUMENTO MUSICALE E LA RISPETTIVA
CLASSIFICAZIONE;
 SVILUPPARE LE PROPRIE COMPETENZE/ABILITA’ RITMICHE USANDO LO
STRUMENTO PER SUONARE DA SOLI E IN GRUPPO.
 I DESTINATARI SARANNO N.20-25 ALUNNI DI VARI CORSI CHE FREQUENTANO
PREVALENTEMENTE CLASSI I – II – III.
 FINALITA’: SVILUPPARE IL PENSIERO CREATIVO; PROMUOVERE LA
SOCIALIZZAZIONE; FAVORIRE IL RICONOSCIMENTO DEI
RUOLI;
RIDIMENSIONARE LA DISPERSIONE SCOLASTICA ;PROMUOVERE IL RISPETTO
DELLE REGOLE; AFFINARE L’UDITO, FAVORIRE IL SUPERAMENTO DI STATI
ANSIOSI ALL’INTERNO DEL CONTESTO GRUPPO E DENTRO IL MACRO GRUPPO
– LA SCUOLA -
1.4. Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività
da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro
- L’80% DEGLI INCONTRI SI SVOLGERANNO IN ORARIO POMERIDIANO DALLE ORE
14.00 ALLE ORE 18.00 PER L’INTERO ANNO SCOLASTICO.
SARANNO ARTICOLATI IN LEZIONI INDIVIDUALI E DI GRUPPO FINALIZZATI ALLA
PREPARAZIONE DI EVENTI PARTICOLARI (NATALE,OPEN DAY,RASSAGNE,ACCOGLIENZE
VARIE,SAGGI DI FINE ANNO ECC….ECC….);
IL RIMANENTE 20% SARA’ SVOLTO IN ORARIO ANTIMERIDIANO PER ESIGENZE VARIE
(SUPPLENZE, RECUPERO-POTENZIAMENTO, COMPRESENZE,ECC….ECC…).
1.5. Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per
anno finanziario.
167
N. 1 DOCENTE DI STRUMENTO MUSICALE: SAX
N. 1 COLLABORATORE SCOLASTICO
1.6. Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche e d’organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli
acquisti da effettuare per anno finanziario
STRUMENTI VARI: SAX,TASTIERA,STRUMENTI RITMICI.
SUSSIDI DIDATTICI: LIM,LETTORE CD, FOTOCOPIE,
QUADERNI DI MUSICA,METODI PER SAX,SPARTITI, LOCANDINE PER RECITAL FINE ANNO
NOLEGGIO PULLMAN PER EVENTUALE PARTECIPAZIONE A CONCORSI E RASSEGNE
MUSICALI.
SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’
Sezione 1 – Descrittiva
1.7. Denominazione progetto
Indicare codice e denominazione del progetto
P03 - PROGETTI P.O.F.
Potenziamento Musicale “Corso di VIOLINO”
1.8. Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
1.9. Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni
168
 COMPRENDERE LA NOTAZIONE MUSICALE ;
 RICONOSCERE LE CARATTERISTICHE DEL SUONO: ALTEZZA , INTENSITA’,
TIMBRO E DURATA.
 SAPER UTILIZZARE LA SIMBOLOGIA MUSICALE IN ORDINE ALL’ ESECUZIONE
STRUMENTALE;
 CONOSCERE LA TECNICA DELLO STRUMENTO MUSICALE E LA RISPETTIVA
CLASSIFICAZIONE;
 SVILUPPARE LE PROPRIE COMPETENZE/ABILITA’ RITMICHE USANDO LO
STRUMENTO PER SUONARE DA SOLI E IN GRUPPO
 I DESTINATARI SARANNO N.20-25 ALUNNI DI VARI CORSI CHE FREQUENTANO
PREVALENTEMENTE CLASSI I – II – III.
 FINALITA’: SVILUPPARE IL PENSIERO CREATIVO; PROMUOVERE LA
SOCIALIZZAZIONE; FAVORIRE IL RICONOSCIMENTO DEI
RUOLI;
RIDIMENSIONARE LA DISPERSIONE SCOLASTICA ;PROMUOVERE IL RISPETTO
DELLE REGOLE; AFFINARE L’UDITO, FAVORIRE IL SUPERAMENTO DI STATI
ANSIOSI ALL’INTERNO DEL CONTESTO GRUPPO E DENTRO IL MACRO GRUPPO
– LA SCUOLA -
1.10. Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività
da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro
- L’80% DEGLI INCONTRI SI SVOLGERANNO IN ORARIO POMERIDIANO DALLE ORE14.00
ALLE ORE 18.00 PER L’INTERO ANNO SCOLASTICO
SARANNO.ARTICOLATI IN LEZIONI INDIVIDUALI E DI GRUPPO FINALIZZATI ALLA
PREPARAZIONE DI EVENTI PARTICOLARI (NATALE,OPEN DAY,RASSAGNE,ACCOGLIENZE
VARIE,SAGGI DI FINE ANNO ECC….ECC….);
IL RIMANENTE 20% SARA’ SVOLTO IN ORARIO ANTIMERIDIANO PER ESIGENZE VARIE
(SUPPLENZE, RECUPERO-POTENZIAMENTO, COMPRESENZE, ECC….ECC…).
1.11. Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per
anno finanziario.
N. 1 DOCENTE DI STRUMENTO MUSICALE: VIOLINO
N. 1 COLLABORATORE SCOLASTICO
1.12. Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche e d’organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli
acquisti da effettuare per anno finanziario
STRUMENTI VARI: VIOLINO,TASTIERA,STRUMENTI RITMICI.
SUSSIDI DIDATTICI: LIM,LETTORE CD, FOTOCOPIE,
QUADERNI DI MUSICA,METODI PER VIOLINO,SPARTITI, LOCANDINE PER RECITAL FINE
ANNO NOLEGGIO PULLMAN PER EVENTUALE PARTECIPAZIONE A CONCORSI E RASSEGNE
MUSICALI.
169
Allegato 2/F
SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO “CIRO SCIANNA”
Via De Spuches,4 -90011- BAGHERIA
(PA) Codice Istituto PAMM06400T
C.F.81000070763
Telefono/fax091 943347
Pec:[email protected]/
SitoWeb:
http://www.istitutocomprensivoviggiano.gov.it/
Titolo: Una risorsa per la vita
Laboratorio di ceramica e pittura
Il progetto è finalizzato alla prevenzione della dispersione e al conseguimento del
successo scolastico.
170
Premessa
La dispersione scolastica non si manifesta ed identifica unicamente con l’abbandono,
che tuttavia resta sempre il fenomeno più drammatico e culminante di un processo di
rottura (culturale, sociale, esistenziale) a lungo preparato. La dispersione è anche, e
spesso prima di tutto, forma di insuccesso scolastico, che si verifica, quando gli
studenti non riescono a dispiegare pienamente il loro potenziale d’apprendimento,
soddisfacendo i propri bisogni formativi. In moltissimi casi il distacco dalla scuola
non si consuma con l’abbandono, ma con la disaffezione, disinteresse,
demotivazione, noia, disturbi comportamentali. Tali manifestazioni, le cui cause sono
da rinvenirsi principalmente in un ambiente socio-familiare carente di regole e punti
di riferimento con conseguente disagio e disorientamento personale, coincidono con
difficoltà di apprendimento (soprattutto sul terreno linguistico espressivo, logicomatematico e del metodo di studio), con mancanza di ascolto e di concentrazione e
principalmente con un atteggiamento di ostilità verso la scuola, vissuta più come
obbligo esterno che come intimo bisogno di affermazione, di crescita intellettiva, di
acquisizione di saperi e capacità operative.
Risulta pertanto necessario:
 Colmare gli svantaggi dei soggetti “a rischio” sollecitandone l’autostima.
 Favorirne l’integrazione socio - affettiva - culturale, ai fini di un recupero
relazionale e delle carenze cognitive attraverso momenti di grande
coinvolgimento ed aggregazione sociale.
 Sviluppare abilità pregresse in vista di un futuro inserimento lavorativo.
Finalità generali: obiettivi specifici.
Il laboratorio di ceramica si propone i seguenti obiettivi formativi:
 Capacità di stabilire rapporti interpersonali all’interno del gruppo di allievi.
171
 Promuovere la partecipazione attiva del preadolescente all’esperienza artistica,
espressione – comunicazione (momento del fare modellato).
 Introdurre gli allievi al meraviglioso mondo della ceramica, attraverso la
conoscenza sulla provenienza delle varie terre in commercio, i consigli pratici
da seguire e le indicazioni sugli strumenti di lavoro da utilizzare.
 Acquisire la tecnica della ceramica per promuovere un linguaggio personale.
 L’esperienza di laboratorio come momento di unione sociale e civile, ai fini
dello sviluppo dell’autostima attraverso la gratificazione del lavoro personale.
 Stimolare la fantasia e arricchire la creatività.
Contenuti e linee metodologiche
Obiettivi operativi:
 Imparare a modellare il primo pezzo di argilla.
 Imparare a fare il colombino.
 Imparare a fare la barbottina.
 Imparare la tecnica della lastra.
 Imparare la decorazione per impressione.
 Conoscere il graffito.
 Saper seguire il disegno tracciato dall’insegnante sull’oggetto da decorare.
 Conoscere lo smalto bianco e la sua funzione.
 Conoscere la cristallina e il suo utilizzo.
 Imparare a conoscere i vari tipi di pennelli, con e senza serbatoio.
 Saper preparare uno stampo in gesso.
 Saper riconoscere quando un manufatto è asciutto per essere infornato.
 Saper caricare il forno.
 Saper smaltare e decorare gli oggetti.
172
 Conoscere le diverse temperature di cottura per il biscotto e per i manufatti
smaltati.
Materiale didattico occorrente: pani d’argilla, stecche, mirette, pennelli piatti,
pennelli tondi, smalto per ceramica, serie colori per ceramica, tornio da tavolo, colori
acrili da 200 ml, colori per ceramica a freddo.
Il laboratorio di pittura si propone i seguenti obiettivi formativi:

Introdurre gli alunni alla conoscenza diretta della pittura ad olio, per insegnare
un mezzo pittorico usato prevalentemente dai pittori europei da almeno quattro
secoli.
 Saper osservare quanto siano rilevanti le prerogative della pittura ad olio, la cui
gamma va dalle tonalità più tenui alle più intense, teoricamente senza limiti.
 Far conoscere agli alunni che il dipinto ha costantemente bisogno dell’olio
anche in superficie, perché usando troppa acquaragia come diluente il colore
inaridisce e tende al grigio.
 Sviluppare le capacità espressive e comunicative che si realizzano attraverso i
linguaggi della figurazione.
 Fare in modo che gli alunni acquisiscano la consapevolezza del processo
formativo, verificando con loro i momenti della loro evoluzione, nell’uso
dell’immagine come linguaggio e come mezzo espressivo.
Contenuti e linee metodologiche
Obiettivi operativi:
173
 Imparare a conoscere i solventi (ad essiccazione lenta) ed essenza di trementina
(ad essiccazione rapida).
 Sapere usare i pennelli a sezione piatta e setole rigide.
 Conoscenza dei vari supporti: carta, cartone, faesite, legno compensato, tela
montata su telaio.
Materiale didattico occorrente: colori ad olio, pennelli, acquaragia, barattoli di vetro
vuoti per pulire i pennelli, qualche tavoletta di compensato per sciogliere il colore.
Destinatari del progetto:
Il progetto è destinato agli allievi delle classi prime seconde e terze, individuati dai
consigli di classe e con particolare predisposizione alla pittura.
Lavoreranno in team, nei medesimi incontri pomeridiani, per un totale di
_____________ ciascuno.
Tempi di realizzazione da espletarsi: durante l intero anno scolastico
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA'E
DELLA RICERCA
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
“CIRO SCIANNA”
C.F. 81002590826 - C.M. PAMM06400T
 Via De Spuches n. 4 – 90011 BAGHERIA (PA)
 091/9431-17-18-19  091/943347
http://www.scuolaciroscianna.gov.it
e-mail: [email protected]
[email protected]
Anno scolastico 2016/2017
174
CODinsieme
IL CODING e il PENSIERO COMPUTAZIONALE
RESPONSABILE DEL PROGETTO: Claudia Scavuzzo
******
Obiettivi
Obiettivi generali - trasversali
 Sviluppare le capacità di progettare, relazionare, confrontarsi e assumere diversi punti di vista;
 Sviluppare il pensiero creativo e divergente;
 Stimolare il Problem Solving;
 Sviluppare il pensiero computazionale, trasversale alle varie discipline
 Favorire l’apprendimento Learning by Doing seguendo delle istruzioni
Obiettivi Specifici
 Sviluppare il pensiero logico computazionale (Affrontare con spirito critico ed
esplorativo i diversi contesti proposti, nonché fenomeni e situazioni
problematiche)
 Favorire lo sviluppo della creatività attraverso la molteplicità di modi che l’informatica offre
per affrontare e risolvere un problema
 Avviare alla progettazione di algoritmi, producendo risultati visibili (anche se nel mondo
virtuale)

Acquisire la terminologia specifica attraverso la dimostrazione e l'elaborazione di mini attività
di gioco sempre più complesse
 Imparare a programmare: conoscere i comandi e le funzioni di base di Scratch
 Programmare attività didattiche con Scratch
Finalità
La finalità di questo progetto è quello di far conoscere e promuovere il “coding” a scuola, introducendo il
pensiero computazionale in classe attraverso attività intuitive e divertenti da proporre direttamente agli
175
alunni.
Coding è una parola inglese che significa “programmazione”, ma si va ben oltre la semplice traduzione del
termine. Da un punto di vista educativo, il coding si fonde con i più moderni principi didattici, con tecniche
di formazione che si sono andate sviluppando nel tempo, basate sull'idea che imparare può essere divertente,
piacevole e stimolante: il coding esprime difatti l'arte di imparare, GIOCANDO, i rudimenti del linguaggio
informatico.
Modalità attuative e descrizione delle attività
Il progetto si dividerà in 2 fasi:
I FASE
Attività
- Introduzione, organizzazione e metodo: IL LINGUAGGIO DELLE COSE
- CodyRoby: Unplugged
- Code.org – L’ora del codice: Labirinto Classico
- Code. Org – L’ora del codice: L’artista
La prima fase prevederà attività antimeridiane, in orario scolastico, in compresenza ai colleghi di tecnologia
delle varie classi. Inizialmente verranno proposte delle semplici attività unplugged per avviare gli alunni al
pensiero computazionale, realizzando un'idea o risolvendo un problema facendo leva sulla creatività e sugli strumenti
a disposizione. Dopodiché, attraverso l’utilizzo della LIM e/o di tablet a disposizione, gli alunni saranno tutti
quanti coinvolti nella partecipazione a due mini-corsi online di base relativi a “L’Ora del Codice”. In ognuno
di tali corsi i ragazzi effettueranno un’ora di programmazione con la guida del docente, imparando giocando,
partendo dalle istruzioni per mettere in sequenza blocchi di mattoncini: avanti, dietro, su, giù. Ogni blocco è
un'azione più o meno complessa e più le difficoltà aumentano, più ci si avvicina al codice informatico che
anima le applicazioni e i software che siamo abituati a usare. In sostanza i bambini vanno a scoprire "cosa c'è
sotto il cofano del motore" degli oggetti che fanno parte della loro vita: computer, smartphone, tablet,
console per i videogiochi. Si tratta di apprenderne il funzionamento e far capire ai bambini che in ogni
prodotto smart c'è un microprocessore da programmare e animare.
II FASE
Attività
- Code.org – Corso Coding avanzato 20 ore
- Scratch: realizzazione di una APP
La seconda fase vedrà la creazione di un laboratorio pomeridiano a cui accederanno gruppi di
alunni provenienti dalle varie classi, i quali seguiranno un corso avanzato di venti ore, che verranno
176
svolte nel corso del II quadrimestre dell’anno scolastico. Il “Corso rapido” di 20 ore verrà svolto
sulla piattaforma EMMA, in modalità blended, ed è organizzato dall’Università di Urbino,
gratuitamente, e rilascerà un attestato spendibile grazie ai crediti formativi riconosciuti.
La parte conclusiva vedrà l’utilizzo del programma opensource Scratch, software gratuito in grado
di creare storie interattive, giochi ed animazioni. Con tale attività si favorisce la progettazione
creativa e il ragionamento sistematico in modalità collaborativa: difatti sarà possibile condividere le
proprie creazioni con gli altri membri della comunità online.
I ragazzi saranno invitati a realizzare una loro semplice APP per partecipare ad un CONCORSO
interno alla scuola che vedrà premiare il loro impegno e la loro creatività.
Numero di studenti/classi coinvolti: Tutti gli alunni delle classi prime e seconde.
Risultati attesi (in termini quantificabili):
Obiettivi formativi:

Apprendere strategie di: risoluzione di problemi, progettazione e comunicazione;

Incrementare la motivazione nello studio, con l'ausilio di strumenti digitali.
Competenza in uscita:

Saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società
dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione
Previsione di spesa: pari a Euro 0
BENI E/O SERVIZI DA ACQUISIRE
COSTO
Monte ore per le attività aggiuntive necessarie alla realizzazione dei progetti
PERSONALE COINVOLTO
n° docenti interni: _1__
n° personale amm.vo: ___
n° collaboratori scolastici: ___
ORE
8 ore settimanali
177
n° esperti esterni: ___
Associazioni
Enti
Ditte
Periodo di realizzazione del progetto:
I e II Quadrimestre in orario antimeridiano e meridiano
Valutazione
Metodologie di valutazione:
Sarà utilizzata una griglia di valutazione delle competenze. La certificazione del superamento dei
vari corsi avverrà con il rilascio degli attestati da parte della piattaforma CODE.ORG.
Valutazione finale in data:
31/05/2017
Il Responsabile didattico del
progetto
___________________________
___
Progetto di Informatica
Responsabili del progetto: Prof. Caccamo Calogero – Prof. Cecchini Gianluca
PREMESSA
L’uso delle tecnologie informatiche è ormai alla base di tutte le attività didattiche. Le
tecnologie non solo dovrebbero essere oggetto di studio, ma anche ausilio durante le
lezioni e strumento compensativo per alunni con piani didattici personalizzati. Le
nuove generazioni, native digitali, devono essere in grado di strutturare le loro abilità
in un percorso conoscitivo e didattico. Il “saper fare” deve essere supportato dal
“conoscere”: solo così si avrà una visione più adeguata e completa delle tecnologie,
in relazione anche al concetto di sicurezza digitale, sicurezza in rete e privacy.
DESTINATARI
Due gruppi da 20 alunni delle seconde e due gruppi da 20 alunni delle terze classi
della scuola secondaria di primo grado. Gli alunni saranno individuati dal gruppo
docenti delle varie classi.
TEMPI
Verranno svolti due corsi uguali e paralleli al primo quadrimestre per le terze classi e
due corsi uguali e paralleli al secondo quadrimestre per le seconde classi.
178
Ciascun corso avrà durata totale di 22 ore e verrà svolto una volta a settimana per 11
settimane circa. Ogni incontro avrà la durata di 2 ore.
 OBIETTIVI FORMATIVI E ABILITÀ
 Conoscere le principali caratteristiche di un PC
 Conoscere le principali caratteristiche di un documento di testo e saper
creare un documento di testo opportunamente formattato
 Conoscere le principali caratteristiche di un foglio di calcolo
 Fare semplici calcoli con dati numerici e formule su foglio di calcolo
 Saper creare una semplice presentazione multimediale
 Conoscere le caratteristiche principali di internet e della posta
elettronica, sapere inviare e-mail con allegati
 Conoscere i principali strumenti per garantire la sicurezza in rete e
saperli gestire per un opportuna manutenzione del PC
 Conoscere le principali caratteristiche di un software CAD e applicarli
alle tecniche del disegno geometrico
ARGOMENTI E NUMERO ORE
 Architettura di un PC – S.O. – 2 ore
 Word – 5 ore
 Excel – 5 ore
 Power point – 3 ore
 Internet e posta elettronica – 2 ore
 Sicurezza in rete – 1 ora
 Disegno al calcolatore – 4 ore
TOTALE ORE: 22 ore
SVOLGIMENTO E CONTENUTI
 Architettura di un PC – S.O.
Hardware e software. Le memorie: RAM, ROM e memorie di massa. Le periferiche e
loro caratteristiche. Principali caratteristiche di un S.O. in ambiente Microsoft.
 Word
Creare, salvare e modificare un documento di testo. Copiare, spostare e cancellare. Le
formattazioni più comuni. Schema di una lettera tipo.
179
 Excel
Caratteristiche di un foglio di calcolo: riga, colonna, cella e loro formattazione.
Operare con i numeri. Semplici funzioni: somma, max, min, media e “se”. Uso dei
grafici lineari: applicazione pratica con le grandezze direttamente e inversamente
proporzionali (esercizio interdisciplinare con matematica e tecnologia)
 Power Point
Creazione di una presentazione multimediale: transizione diapositive e animazione
personalizzata. Inserimento di immagini e audio.
 Internet e posta elettronica
Navigare in internet. Browser e motori di ricerca. Creazione e gestione di una casella
di posta elettronica. Mail ed allegati
 Sicurezza in rete
Privacy in rete. Virus e Antivirus. Spam e Phishing. Scelta di una password sicura.
 Disegno al calcolatore
Conoscenze e utilizzo delle principali funzioni: disegnare linee, copiare, spostare e
modificare elementi grafici. Rappresentazione di oggetti reali. Applicazione pratica
su una piantina di una stanza o di un appartamento.
VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI
La verifica della comprensione degli argomenti verrà fatta tramite l’osservazione
sistematica dell’utilizzo del PC da parte degli alunni e tramite lo svolgimento, in
situazioni reali, di esercitazioni pratiche assegnate.
Responsabili didattici del progetto
Prof. Caccamo Calogero – Prof. Cecchini Gianluca
Allegato 3
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
SCUOLA-FAMIGLIA
PREMESSA
180
La scuola è una risorsa fondamentale in quanto luogo di crescita civile e culturale.
Per una piena valorizzazione della persona occorre un’alleanza educativa tra alunni,
docenti e genitori, per fare acquisire non solo contenuti e competenze, ma anche
valori tesi a sviluppare la responsabilità personale, la collaborazione e la gestione di
eventuali conflitti.
Un’educazione efficace dei giovani è il risultato di un’azione coordinata tra famiglia
e scuola, nell’ottica della condivisione di principi e obiettivi per favorire il dialogo e
il confronto suggerendo le strategie per la soluzione dei problemi.
Tutti i componenti (insegnanti, genitori, studenti) devono impegnarsi a sviluppare un
atteggiamento sereno, positivo e propositivo nei confronti della scuola per evitare di
creare conflitti, pregiudizi e disinteresse nei confronti di questa istituzione.
Occorre che scuola e famiglia, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo, siano sempre
collaborative, mai antagoniste e costruiscano così un’importante alleanza formativa.
Il Patto Educativo vuole rendere esplicite quelle norme che facilitano il buon
andamento dell’Istituto nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno.
La scuola offre agli studenti e alle famiglie:
1. accoglienza
2. dialogo aperto e rapporto di fiducia
3. condivisione e corresponsabilità dei valori nel rapporto educativo
La comunità scolastica vuol essere solidale nel perseguimento di alcuni fondamentali
obiettivi:
 il rispetto della persona nella sua integrità
 il rispetto delle cose come beni di fruizione comune
 l’utilizzazione del gruppo come contesto in cui sviluppare la socialità e la
corresponsabilità
 l’educazione alla pace e alla tolleranza
Inoltre la scuola
181

si impegna nell’individuazione dei bisogni formativi, nello sforzo di renderli
espliciti e, nel limite del possibile, di soddisfarli

si impegna a individuare, comprendere e valorizzare gli stili cognitivi personali
attraverso l’adozione di strategie didattiche diversificate e ad aiutare lo
studente affinché diventi consapevole della dinamica dei suoi processi
cognitivi e responsabile di sé

si propone di interagire con le richieste formative della società e di operare in
collegamento con il territorio

vuol garantire l’accesso alle nuove tecnologie, condizione di un effettivo
esercizio della cittadinanza nel contesto europeo

intende promuovere il confronto interculturale e la consapevolezza critica dei
valori a fondamento delle società democratiche nell’epoca della complessità

intende garantire il diritto degli alunni stranieri nella loro identità favorendo
iniziative di accoglienza e di tutela delle loro lingue e culture
IN CONSIDERAZIONE DI QUANTO ESPRESSO IN PREMESSA SI STIPULA
CON LA FAMIGLIA DELLO STUDENTE IL SEGUENTE PATTO EDUCATIVO
DI CORRESPONSABILITÀ:
DOCENTI
La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a
promuovere lo sviluppo umano, culturale e civile degli studenti, sulla base delle
finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici.
182
I docenti hanno il diritto:

alla libertà di scelta sul piano metodologico e didattico secondo le indicazioni
del C.C.N.L. e del Piano dell’Offerta Formativa. L’esercizio di tale libertà è
finalizzato a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali,
la piena formazione della personalità degli studenti;

al rispetto della propria persona e della propria professionalità da parte di tutte
le componenti della comunità scolastica;

alla difesa e tutela della propria dignità professionale;

a una scuola che funzioni, affinché insegnanti e educatori possano esplicare il
proprio ruolo

all’uso dei servizi e dei supporti previsti per svolgere adeguatamente il proprio
lavoro;

al miglioramento della propria preparazione culturale e professionale attraverso
attività di aggiornamento e di confronto con esperti e colleghi (diritto-dovere).
I docenti hanno il dovere di:
 mantenere il segreto professionale nei casi e nei modi previsti dalla normativa;
 svolgere le lezioni con professionalità e puntualità;
 vigilare sui comportamenti e sulla sicurezza degli studenti in tutte le attività e
ambienti scolastici;
 rispettare gli studenti e tutte le componenti della comunità scolastica;
 creare un clima di reciproca fiducia, stima e collaborazione con gli studenti e
tra gli studenti e con le famiglie;
 saper ascoltare, favorendo la comunicazione e tutelando al tempo stesso la
riservatezza.
 progettare le attività rispettando tempi e modalità di apprendimento degli
studenti;
 essere trasparenti e imparziali, disponibili a spiegare allo studente e alle
183
famiglie le proprie scelte metodologiche ed educative;
 fornire una valutazione motivata, nell’intento di attivare negli studenti processi
di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di
debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento;
 far conoscere alle famiglie in modo semplice e dettagliato il proprio percorso
di lavoro e fornire indicazioni su come sostenere il percorso scolastico dei figli;
 elaborare e verificare le programmazioni didattiche ed educative;
 favorire l’integrazione di ciascun alunno nella classe e sviluppare le
potenzialità di tutti gli studenti;
 non utilizzare i telefoni cellulari e non fumare durante le attività scolastiche;
 essere sensibili alle iniziative scolastiche che possano incrementare la
collaborazione tra scuola e famiglia.
GENITORI
I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei
propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale
importante compito.
I genitori hanno il diritto di:
 vedere tutelata la salute dei propri figli, nell’ambito della comunità scolastica,
nel rispetto della riservatezza;
 essere informati sul “Piano dell’Offerta Formativa”, sul Regolamento e su tutto
quanto concerne la funzionalità della scuola;
 essere informati sulle attività curricolari e non, programmate per la classe di
appartenenza del figlio;
 avere colloqui, regolarmente programmati, per essere informati sull’andamento
socio-relazionale e didattico del figlio;
 essere informati di comportamenti scorretti e dei provvedimenti disciplinari
eventualmente adottati;
 conoscere le valutazioni espresse dagli insegnanti sul proprio figlio e visionare
184
le verifiche effettuate;
 effettuare assemblee di sezione, di classe o d’Istituto nei locali della scuola, su
richiesta motivata dei rappresentanti, al di fuori delle ore di lezione, previo
accordo col Dirigente Scolastico.
I genitori hanno il dovere di:
 trasmettere ai figli la convinzione che la scuola è di fondamentale importanza
per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale;
 stabilire rapporti regolari e corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire
un clima di reciproca fiducia;
 controllare ogni giorno il libretto personale o il quaderno delle comunicazioni
o il diario per leggere e firmare tempestivamente gli avvisi;
 permettere assenze, entrate posticipate e uscite anticipate solo per motivi
validi;
 rispettare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite
anticipate,
 controllare l’esecuzione dei compiti di casa (che rispondono all’esigenza di
riflessione personale e di acquisizione di un’ abitudine allo studio e
all’esercitazione individuale),senza sostituirsi ai figli, ma incoraggiandoli e
responsabilizzandoli ad organizzare tempo e impegni extrascolastici;
 partecipare con regolarità ed attivamente alle riunioni previste con gli
insegnanti (colloqui o assemblee) ;
 favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;
 educare i figli a mantenere un comportamento corretto in ogni circostanza e in
ogni ambiente;
 curare l’igiene e l’abbigliamento decoroso dei figli;
 controllare che lo studente porti a scuola solo il materiale strettamente
necessario per le attività scolastiche;
 vietare ai propri figli di portare a scuola oggetti che possano disturbare la
185
lezione educandoli all’uso corretto degli strumenti didattici (vedi regolamento
d’istituto) rispettare il ruolo e la funzione degli insegnanti senza interferire
nelle scelte metodologiche e didattiche;
 accettare con serenità e spirito di collaborazione gli eventuali richiami o
provvedimenti disciplinari a carico del figlio finalizzati alla sua maturazione.
STUDENTI
Gli studenti hanno il diritto:
 ad essere rispettati da tutto il personale della scuola;
 ad avere una scuola attenta alla sensibilità e alle problematiche dell’età;
 ad una formazione culturale che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia
aperta alla pluralità delle idee;
 ad essere guidati, aiutati e consigliati nelle diverse fasi della maturazione e
dell’apprendimento;
 ad essere oggetto di una attenta programmazione didattica che possa sviluppare
le potenzialità di ciascuno;
 ad essere ascoltati quando esprimono osservazioni, formulano domande,
chiedono chiarimenti;
 ad essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della
scuola;
 ad una valutazione trasparente che non va mai intesa come giudizio di valore
sulla persona ma aiuto ad individuare i propri punti di forza e di debolezza per
migliorare il proprio rendimento;
 alla riservatezza, secondo quanto stabilito dalle disposizioni legislative;
 a trascorrere il tempo scolastico in ambienti sicuri, sani e puliti;
 a poter comunicare con le famiglie per ragioni di particolare urgenza o gravità
tramite gli uffici di segreteria.
Gli studenti hanno il dovere di:
186
 rispettare il Dirigente Scolastico, i docenti, tutto il personale della scuola e i
compagni;
 rispettare le norme contenute nel Regolamento scolastico e quelle stabilite con
gli insegnanti per le singole classi;
 frequentare regolarmente le lezioni, le attività didattiche, disciplinari e
opzionali scelte;
 prestare attenzione durante le lezioni e favorirne lo svolgimento con la
partecipazione attiva ed evitando i disturbi;
 svolgere regolarmente ed in modo accurato il lavoro scolastico sia in classe sia
a casa;
 avere sempre con sé tutto il materiale occorrente per le lezioni, il diario, il
libretto personale o quaderno delle comunicazioni;
 essere puntuali per non turbare il regolare avvio e lo svolgimento delle lezioni;
 non usare a scuola telefoni cellulari, apparecchi di altro genere o altri oggetti
(specchietti, cosmetici, …) che distraggano e disturbino le lezioni (è previsto il
ritiro immediato e la riconsegna ai genitori);
 non portare a scuola oggetti pericolosi per sé e per gli altri o di valore;
 far leggere e firmare tempestivamente ai genitori le comunicazioni della scuola
e le verifiche consegnate;
 utilizzare con cura e mantenere integro il materiale didattico che si utilizza e gli
arredi di cui si usufruisce;
 mantenere ordinati i locali della scuola collaborando con il personale;
 avere un abbigliamento decoroso e consono all’ambiente scolastico;
 usare un linguaggio corretto e rispettoso;
 non effettuare videoriprese o fotografie se non espressamente autorizzate dal
docente;
 rispettare le valutazioni dei docenti;
 rispettare le norme previste dal Regolamento d’Istituto per le uscite
scolastiche.
187
ORGANO DI GARANZIA
Viene istituito un Organo di Garanzia interno alla scuola, formato dai membri del
Consiglio d’Istituto: Dirigente Scolastico, due genitori, un docente, con i seguenti
compiti:

tutelare lo studente assicurandogli, anche con l’aiuto della famiglia, la
possibilità di discolparsi facendo valere le proprie ragioni;

decidere in merito ai ricorsi presentati contro le sanzioni disciplinari;

decidere sui conflitti che sorgono nella scuola relativi all’applicazione del
regolamento.
VALIDAZIONE ANNO SCOLASTICO
VISTO quanto stabilito nel Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22
giugno 2009 al comma 7 dell’articolo n. 14 e precisamente: “…..ai fini della validità
dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere
alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre
quarti dell’orario annuale personalizzato….. omissis”
VISTA la C.M. n. 20 del 04 marzo 2011 con oggetto: “Validità dell’anno scolastico
per la valutazione degli alunni nella scuola secondaria di primo e secondo grado art. 2
e 14 del DPR 122/2009”
OSSERVATO che per casi eccezionali motivati e documentati, sono possibili
deroghe al suddetto limite a condizione che queste non pregiudichino, a giudizio del
consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati
(per la quale, come stabilito dalla L. 169 del 31-10-2008, per l’ammissione al
successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo, l’alunno dovrà riportare un
voto uguale o superiore al sei in tutte le discipline compresa la condotta)
VISTA la delibera del Collegio docenti del 26 ottobre 2016
il monte ore annuo di riferimento per la scuola secondaria di 1° grado e limite
massimo di ore di assenza sono:
188
ORARIO TEMPO NORMALE (30 ore settimanali)
monte ore annuo
990
massimo ore di assenza (25%)
248
ORARIO degli ALUNNI ISCRITTI NEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE
(32 ORE SETTIMANALI)
monte ore annuo
1056
massimo ore di assenza (25%)
264
Poiché l’articolo 14, comma 7, del Regolamento prevede che “le istituzioni
scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto
per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite [dei tre quarti di
presenza del monte ore annuale]. I criteri di validazione dell’anno scolastico, in
deroga a ¼ di assenze consentite, deliberati a maggioranza sono:
• assenze giustificate per gravi patologie
• assenze giustificate per ricoveri ospedalieri prolungati e/o frequenti
• assenze per malattie contagiose, con allontanamento dalla comunità scolastica
sancito dai servizi di medicina di comunità
• assenze giustificate per gravi motivi di famiglia
• assenze per malattia, su motivata certificazione del medico curante e/o di un
medico
specialista
• assenze per motivi “sociali”, su certificazione analitica dei servizi che hanno in
carico gli alunni interessati
• assenze per uscite anticipate per attività sportiva debitamente richieste e
certificate dall’Associazione Sportiva di appartenenza riconosciuta dal CONI
• assenze per partecipazione a percorsi di formazione artistici e musicali di
comprovata rilevanza
• assenze per situazioni di particolare disagio familiare o personale di cui è a
conoscenza il Consiglio di Classe
189
• assenze per terapie certificate.
Sono computate come ore di assenza secondo il numero delle ore giornaliere
effettive:
• entrate posticipate dopo 15’ dall’inizio della 1^ ora di lezione
• uscite anticipate
• assenze per malattia
• assenze per motivi familiari
• non frequenza in caso di non partecipazione a viaggi di istruzione o a visite
guidate
• la non frequenza, in caso di non partecipazione a viaggi d’istruzione, visite
guidate o attività all’interno dell’orario scolastico (es. teatrali, musicali,
premiazioni, celebrazioni istituzionali organizzate dall’Istituto, feste fine anno o
nel corso d’anno etc.).
Non sono computate come ore di assenza:
• la partecipazione ad attività organizzate dalla scuola (per es. campionati
studenteschi, progetti didattici inseriti nel POF e/o approvati dal Consiglio di
Classe)
• la partecipazione ad attività di orientamento in entrata e in uscita
• la partecipazione ad esami di certificazione esterna o concorsi
• le entrate posticipate e le uscite anticipate disposte dall’istituzione scolastica
per motivi organizzativi
• le assenze in occasione di scioperi del comparto scuola anche se l’assenza va
comunque
giustificata
 che il certificato
medico deve essere sempre accompagnato dalla
giustificazione del genitore e che comunque non si possono accettare certificati
medici al di sotto dei 5gg.
 il docente della prima ora dovrà farsi carico del controllo delle giustificazioni
delle assenze effettuate durante le ore pomeridiane.
190
Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione,
comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe,
la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. È compito del
consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal Collegio dei
Docenti e delle indicazioni della presente nota, se il singolo allievo abbia superato
il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle
deroghe previste dal Collegio dei Docenti, impediscano, comunque, di procedere
alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto
educativo.
Per gli alunni iscritti al corso ad indirizzo musicale i criteri che regolano la
frequenza delle attività di strumento sono:
 Periodo di osservazione di un mese dell’alunno per valutare le attitudini
inerenti all’attività musicale e la concessione di una eventuale rinuncia qualora
l’alunno non volesse continuare;
 Il numero massimo delle assenze consentite è di massimo 8ore continuative,
chi dovesse sforare il limite decade automaticamente dalle attività
Allegato 3 bis
REGOLAMENTO ED ORGANIZZAZIONE
DEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE
All’interno del curricolo della Scuola Secondaria di primo grado “Ciro Scianna” è
attivato, secondo le modalità previste dal D. M. 201 del 6 agosto 1999, l’indirizzo
musicale.
Gli strumenti musicali presenti nel nostro Istituto sono:
PIANOFORTE – CHITARRA – TROMBA - CORNO
191
La scuola, attraverso lo studio dello strumento, si propone di raggiungere i seguenti
obiettivi educativi e didattici:
Promuovere la formazione globale dell’alunno offrendo, attraverso l’esperienza
musicale resa più completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione
logica, espressiva, comunicativa;
Offrire all’alunno, attraverso l’acquisizione di specifiche competenze musicali,
ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità;
Fornire agli alunni ulteriori occasioni di integrazione e di crescita;
Accrescere il gusto del vivere in gruppo;
Avviare gli alunni a sostenere un’esibizione pubblica controllando e gestendo la
propria emotività;
Abituare i ragazzi a creare, a verificare e ad accrescere le regole, a superare
l’individualismo e ad essere autonomi nel gruppo.
Art. 1 - ISCRIZIONE AI CORSI
La scelta dell’indirizzo musicale avviene all’atto dell’iscrizione alla classe prima,
compilando apposito modulo predisposto dalla scuola.
In occasione dell’iscrizione la famiglia darà un ordine di priorità di scelta degli
strumenti di cui la scuola fornisce l’insegnamento: tale indicazione non è vincolante
per la commissione e la scuola, ma si intende come puramente indicativa.
Non è richiesta agli aspiranti alcuna conoscenza musicale di base.
Per l’accesso allo studio dello strumento è prevista una apposita prova orientativo attitudinale predisposta dalla Scuola (art. 3), sulla base della quale i docenti di
strumento ammetteranno gli alunni allo studio dello strumento più appropriato a
ciascuno.
L’eventuale studio privato di uno strumento va specificato nella domanda di
iscrizione, nella fase di perfezionamento in segreteria; qualora corrisponda ad uno
192
degli strumenti proposti nell’ambito dell’indirizzo musicale, è possibile presentare
l’esecuzione di un brano in sede di prova attitudinale.
La data della prova attitudinale viene comunicata in tempi stabiliti da Circolare
Ministeriale o entro i dieci giorni successivi al termine della presentazione delle
domande.
Art. 2 - SCELTA DELLO STRUMENTO
Gli strumenti oggetto di insegnamento sono individuati con delibera del Collegio
Docenti, sulla base
degli interessi manifestati dall’utenza. All’atto dell’iscrizione le famiglie possono
indicare priorità di scelta tra questi stessi strumenti; tale indicazione non è in alcun
modo vincolante.
L’assegnazione dello strumento al singolo alunno, all’atto dell’iscrizione, viene
effettuata dagli insegnanti della commissione della prova attitudinale sulla base della
prova attitudinale stessa e di una conseguente graduatoria.
L’orientamento dei docenti, che indicheranno lo strumento più adatto, non è
sindacabile, anche se, nei limiti del possibile, terrà conto delle indicazioni non
vincolanti fornite dalla famiglia all’atto dell’iscrizione.
L’assegnazione dei docenti sarà dunque basata sui seguenti criteri:
- attitudini manifestate durante la prova
- opzioni espresse in fase di iscrizione
- studio pregresso di uno strumento
Art. 3 - RINUNCIA di ISCRIZIONE AI CORSI
Qualora, a fronte di un esito positivo della prova attitudinale di cui all’art. 4 e ad un
collocamento utile nella conseguente graduatoria di merito, la famiglia non ritenesse
di procedere all’iscrizione al corso e allo strumento individuato dalla Commissione,
la rinuncia deve pervenire in forma scritta al Dirigente Scolastico entro 10 giorni
dalla comunicazione dell’esito della prova.
193
Per ragioni didattiche, in nessun modo potranno essere accettate rinunce a iscrizioni
avvenute, in corso d’anno o durante l’intero triennio, salvo trasferimento dell’alunno
ad altro istituto o accertati e gravi problemi di salute. Sono previsti casi di ritiro solo
di carattere sanitario, previa presentazione di apposito certificato medico che attesti
l’effettiva impossibilità a proseguire gli studi musicali.
Art. 4 - PROVA ATTITUDINALE
La prova è costituita dalle seguenti prove:
1.
Discriminazione delle altezze
2.
Memoria tonale
3.
Memoria ritmica
4.
Intonazione
5.
Eventuale esecuzione di brano musicale e/o simulazione di una prima lezione di
strumento.
I risultati conseguiti nelle prove concorreranno a determinare il punteggio della prova
attitudinale che verrà riportato in una scheda personale, in modo che la commissione
possa comporre una graduatoria di merito.
La prova è selettiva relativamente al numero dei posti di strumento disponibili per
l’anno scolastico di riferimento (indicativamente 24; 6 per ogni strumento).
Il giudizio della Commissione è insindacabile.
Al termine della prova sarà pubblicata all’albo dell’istituto la graduatoria di merito:
in base ai posti disponibili si individueranno gli alunni che potranno accedere allo
studio dello strumento.
In caso di parità di punteggio per l’ammissione, si procederà per alunno più giovane.
La Commissione sarà composta dai docenti di strumento musicale.
Art. 5 - UTILIZZO DELLA GRADUATORIA
La graduatoria di merito verrà utilizzata per determinare la precedenza degli iscritti in
relazione a:
1. Ammissione al corso ad indirizzo musicale
194
2. Scelta dello strumento musicale
Si ricorre alla graduatoria anche in caso di trasferimento di alunno ad altro istituto
scolastico durante l’anno scolastico o di alunni che interrompono per gravi e
certificati motivi di salute, unici casi in cui si può determinare la costituzione di
nuovi posti liberi.
La graduatoria, esito del giudizio insindacabile della Commissione, verrà affissa
all’albo e sul sito istituzionale della scuola.
Art. 6 - ORGANIZZAZIONE DEI CORSI
I corsi sono strutturati secondo la normativa vigente e comportano un monte ore
settimanale di 32 ore; consistono in due rientri settimanali pomeridiani di circa
un’ora tra il lunedì e il venerdì.
In particolare “le ore di insegnamento sono destinate alla pratica strumentale
individuale e/o per piccoli gruppi anche variabili nel corso dell’anno, all’ascolto
partecipativo, alle attività di musica di insieme, nonché alla teoria e alla lettura della
musica: quest’ultimo insegnamento – un’ora settimanale per classe- può essere
impartito anche per gruppi strumentali” (art.3 D.M. 201 del 6/08/1999).
Art. 7 - ADEMPIMENTI DELLA FAMIGLIA
La famiglia garantisce la frequenza dell’intero monte ore settimanale, compresi i
rientri pomeridiani e le manifestazioni musicali eventualmente programmate dalla
scuola.
Gli orari dei rientri sono fissati dalla scuola sulla base di necessità didattiche e
organizzative e non potranno essere modificati per esigenze personali particolari, in
quanto costituiscono orario scolastico a tutti gli effetti.
La famiglia si impegna a procurare lo strumento musicale che servirà per lo studio
triennale.
Art. 8 - ADEMPIMENTI DEGLI STUDENTI
195
Gli alunni devono attenersi alle norme contenute nel Regolamento d’Istituto anche
durante la frequenza pomeridiana, che costituisce orario scolastico a tutti gli effetti.
Devono inoltre:
1. frequentare con regolarità le lezioni
2. eseguire a casa le esercitazioni assegnate
3. avere cura dell’equipaggiamento strumentale, sul quale la scuola non ha nessuna
responsabilità
4. partecipare alle varie manifestazioni musicali organizzate dalla scuola.
Si fa presente che le ore di strumento musicale concorrono alla formazione del monte
ore annuale e all’ammissibilità allo scrutinio finale.
Linee guida per l’organizzazione dell’indirizzo musicale
Frequenza
Art. 1. Una volta ammesso al corso ad indirizzo musicale, l’alunno è tenuto a
frequentare l’intero triennio di corso;
Art. 2. Non è consentito cambiare strumento nel corso del triennio;
Art. 3. Non è consentito ritirarsi nel corso del triennio ;
Art. 4. Non è consentito entrare a far parte del corso negli anni successivi alla prima
classe;
Art. 5. È OBBLIGATORIO frequentare tutte le materie: un’ora di Musica
196
d’insieme/teoria-solfeggio e un’ora di Strumento musicale;
Art. 6. Dopo 6 ore di assenza continuative (non dovute a malattia) nella stessa
materia (o nelle 2 materie) viene inviata lettera alla famiglia, finalizzata ad un
approfondimento complessivo della situazione;
Art. 7. Nel caso in cui il C.d.C. disponga la non ammissione alla classe successiva si
valutano le seguenti variabili:
a) se l’alunno ha frequentato regolarmente le attività musicali di indirizzo rimane
all’interno dello stesso corso, salvo diversa richiesta della famiglia o orientamento
alternativo dei C.d.C.
b) se l’alunno ha frequentato in modo del tutto irregolare le attività musicali, lo stesso
transita in uno dei corsi ordinari;
Art. 8. Le assenze dalle ore pomeridiane devono essere giustificate il mattino
successivo all’insegnante della prima ora (valido sia per teoria e solfeggio/musica
d’insieme, sia per strumento). Per eventuali entrate e/o uscite anticipate vale il
regolamento generale di Istituto. Se si è stati assenti anche il mattino è sufficiente una
sola giustificazione per tutta la giornata;
Art. 9. Nel caso di assenze brevi del docente di strumento, la segreteria provvederà ad
avvertire le famiglie degli alunni interessati circa l’organizzazione effettiva
dell’orario delle lezioni nei pomeriggi di assenza del docente.
Strumento
Art. 1. L’acquisto dello strumento, dei libri di testo e degli accessori vari è a carico
delle famiglie degli studenti;
Art. 2. E’ obbligatorio portare a scuola il proprio strumento e i libri per le ore di
lezione;
197
Orario
Art. 1. Non è possibile cambiare l’orario personale stabilito all’inizio dell’anno
scolastico, salvo diversa decisione del Dirigente Scolastico (in conseguenza di valide
e comprovate motivazioni);
Art. 2. Durante l’anno scolastico, in previsione di concerti, manifestazioni,
partecipazione a concorsi e rassegne, è possibile una variazione dell’orario
pomeridiano (accorpamento di più ore per prove d’insieme). Di tale variazione sarà
data preventiva comunicazione alle famiglie degli interessati.
Art. 3. Sarà possibile prevedere viaggi di istruzione della durata di più giorni, in
previsione della partecipazione a concorsi e/o rassegne musicali o scambi con altre
scuole ad indirizzo musicale.
Attività
Saggi di classe (singolo), saggio di Natale (gruppi da camera) e saggio Finale
(orchestra), eventuali partecipazioni a concorsi e manifestazioni cittadine,
orientamento in continuità con la scuola primaria.
Rete di scuole ad indirizzo musicale
La rete delle scuole ad indirizzo musicale:

promuove, produce e diffonde sul territorio la cultura musicale grazie a processi di
collaborazione fra scuole su progetti didattici specifici;

sperimenta metodologie didattiche comuni per migliorare l’efficacia dei processi di
insegnamento-apprendimento e l’organizzazione della didattica;

attiva servizi di formazione per docenti;

elabora proposte per la costruzione di curricoli verticali con attenzione ai raccordi tra
i diversi ordini scolastici anche per elaborare modelli comuni di certificazione delle
competenze.
198
Allegato 3 ter
ANNO SCOLASTICO 2016-2017
Tenuti presenti i principi fondamentali della nostra Costituzione che tutelano e
garantiscono i diritti inviolabili dell’uomo ed in particolare gli artt. 3, 9, 33, 34 e 38,
i principi sanciti dall’art. 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani,
nonché i principi affermati dalla "Convenzione internazionale sui diritti
dell’infanzia" del 23 novembre 1989 e dallo Statuto degli studenti e delle studentesse
199
della scuola secondaria, nel rispetto delle competenze attribuite al Consiglio
d’Istituto dall’art. 10 del Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 e di quelle
attribuite dallo stesso D.L.vo agli altri Organi collegiali;
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO ADOTTA IL SEGUENTE
REGOLAMENTO D'ISTITUTO
ne fa parte integrante
IL REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Art. 1 ORARIO DELLE LEZIONI E INTERVALLO


L’attività didattica si svolge dal lunedì al venerdì con le seguenti modalità:

dalle ore

dalle ore 14,00 alle 18,00
8,00 alle ore 14,00
La ricreazione si svolge dalle ore 10,50 alle ore 11,10. Durante la ricreazione gli
alunni rimarranno nelle rispettive classi , è vietato , se non per casi urgenti,
recarsi in bagno. Alle ore 11,00 avverrà il cambio tra i docenti.
Gli alunni si recheranno in bagno durante la giornata in numero di 1 alla volta
per i maschi, 2 alla volta per le femmine . I bagni verranno aperti alle ore 9,00
, durante la ricreazione i bagni rimarranno chiusi per consentire ai
collaboratori scolastici il ripristino delle normali condizioni igieniche . Dalle
ore 13,30 i bagni verranno chiusi e non sarà più consentito , se non per casi
urgenti, recarvisi.
I collaboratori scolastici dovranno sorvegliare bagni e corridoi
Gli alunni frequentanti le lezioni di strumento musicale in orario dalle ore 14,00 ,
verranno prelevati alle ore 13,55 direttamente dai rispettivi docenti di strumento e si
recheranno nelle aule per consumare la merenda e svolgere la lezione, individuale o
di insieme. Finita la lezione gli alunni verranno riconsegnati alle famiglie
In caso di assenza dell’alunno in orario pomeridiano, sarà cura del docente di
strumento musicale comunicare immediatamente al collaboratore scolastico affinchè
200
si avverta la famiglia.
.
Art. 2 - ACCESSO , PERMANENZA ED USCITA DALLA SCUOLA

Per assicurare l'accoglienza e la vigilanza sugli alunni, i docenti sono tenuti a
trovarsi in classe 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni. Il cancello di via De
Spuches verrà aperto alle ore 7,55 , quello di via Kennedy alle ore 8,00 ,al
suono della campana gli alunni si recheranno ordinatamente in classe . La
vigilanza, durante l’entrata verrà assicurata dai collaboratori scolastici .

All’uscita gli alunni, accompagnati dai docenti sino al cancello,dovranno essere
consegnati ai genitori o ad adulto munito di regolare delega In assenza del
genitore i docenti riaccompagneranno l’alunno in portineria e lo consegneranno
alla custodia del collaboratore scolastico.
Vista però la consuetudine ormai consolidata di non accompagnare i figli a
scuola all’entrata e di farli rientrare da soli a casa dopo l’uscita dalla scuola
secondaria di I grado e considerato anche il diritto del minore alla graduale
acquisizione dell’autonomia , qualora la famiglia ne facesse espressa richiesta,
assumendosene per intero la responsabilità , sarà consentito agli alunni ritornare
a casa da soli. Non è infatti possibile, stante il diritto positivo espresso nelle
leggi, la costante giurisprudenza sul punto, l’evoluzione del diritto
internazionale e della dottrina, ignorare che esiste, ed è formalizzato, il diritto
del bambino alla graduale acquisizione della propria autonomia, di un
armonioso processo di crescita all’interno di un percorso di personalizzazione e
socializzazione che tenga conto dell’età, delle sue capacità, aspirazioni e
naturali inclinazioni (art. 147 c.c.), e che a tal compito tutti i soggetti famiglia,
scuola, ente locale, autorità giurisdizionali, sono obbligati .La scuola non può
infatti ritenere che vi sia nel genitore che richiede la liberatoria per il ritorno a
casa in autonomia , la coscienza e volontà di abbandonare il proprio figlio in
una situazione di pericolo in cui egli non abbia la capacità di provvedere a se
201
stesso, essendo al contrario ,l’ unico intento del genitore, quello di permettere la
piena realizzazione della personalità del figlio attraverso la promozione di una
maggiore autonomia d’azione all’interno di un contesto adeguato alla sua
effettiva maturità. Tale liberatoria , pur nel rispetto dell’autonomo e sovrano
esercizio della potestà genitoriale ,verrà rilasciata solo dopo aver effettuato una
valutazione dei rischi a seguito di espresse dichiarazioni da parte delle famiglie
nelle quali esplicitamente esse, valutato il grado di maturazione del figlio, la
collocazione della scuola ed il percorso che il loro figlio deve compiere,
verificato che egli è in grado di percorrerlo, assicurata la scuola di aver
provveduto
al
suo
necessario
addestramento
,
alla sua
educazione
comportamentale ed al monitoraggio dei tempi, lo autorizzano a tornare a casa
da solo.
Tali moduli ,debitamente compilati da entrambi i genitori, verranno raccolti dai
coordinatori di classe congiuntamente ad una copia dei documenti dei genitori .

I collaboratori scolastici devono comunicare immediatamente al Dirigente
Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza dell'Insegnante dall'aula,
per evitare che la classe resti incustodita;

L'assistenza deve essere vigile e continua durante tutte le lezioni. La classe non
deve mai rimanere scoperta; nel caso in cui il docente debba assolutamente
uscire dall'aula, affiderà la classe alla vigilanza di un collaboratore scolastico.

Durante il cambio dell'ora gli alunni non potranno uscire dall'aula; pertanto i
cambi di insegnante avverranno il più rapidamente possibile. Nel caso in cui il
docente abbia finito il proprio orario di servizio, attenderà l'arrivo del collega
subentrante e nel frattempo provvederà a far avvisare la Presidenza, la quale
predisporrà la sorveglianza della classe.

Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un
alunno per volta,se maschio, due se femmine, fatta eccezione per i casi
seriamente motivati.
202

I docenti sono obbligati ad accogliere nelle loro classi alunni di altre classi, su
indicazione del Dirigente o di uno dei suoi collaboratori , e annotare i
nominativi degli stessi sul registro di classe. Il Diritto alla vigilanza precede il
diritto allo studio. Tali disposizioni valgono anche in caso di sciopero.

I collaboratori scolastici dovranno:
a. essere reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza;
b. riaccompagnare nelle loro classi gli alunni che, senza seri motivi, sostano
nei corridoi;
c. sorvegliare gli alunni in caso di ritardo, assenza, o allontanamento
momentaneo dell'insegnante;

Ai fini di una maggior sicurezza, riduzione di rischi, minore disturbo arrecato a
terzi ed educazione all’urbanità, l'ingresso nella scuola e gli spostamenti da
un'aula all'altra o alla palestra si svolgeranno sotto la sorveglianza del
personale insegnante così come ogni altro spostamento all'interno e all'esterno
dell'edificio in ordine e in silenzio.

Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita sino ai cancelli e
vigilano affinché gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati.

Gli insegnanti, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori al mattino e durante
l'attività didattica per colloqui individuali riguardanti l'alunno.

Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei
corridoi durante le attività didattiche.
Art. 3 - RITARDI - PERMESSI - ASSENZE – GIUSTIFICAZIONI
Per i ritardi e le uscite anticipate si rimanda al regolamento disciplinare deliberato dal
Collegio Docenti e approvato dal Consiglio di Istituto in data 26/10/2016
203
1.
Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe il nome degli
alunni assenti, controllare le assenze dei giorni precedenti e segnare sul registro
di classe l'avvenuta o la mancata giustificazione . Nel caso in cui l’assenza sia
superiore a 5 giorni deve accertare la presenza del certificato medico; per i
certificati medici con prognosi controllare che i giorni di prognosi siano coerenti
con il rientro in classe e in caso contrario avvisare il Dirigente. Le giustificazioni
devono essere inseriti all’interno di una busta, apposta nel registro di classe. I
certificati medici verranno consegnati dagli stessi, nel rispetto della normativa
sulla privacy, al collaboratore scolastico che avrà cura di rimetterli ai
Coordinatori dei plessi e/o al Dirigente scolastico.
2.
Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite libretto delle
giustificazioni e devono essere presentate al rientro in classe, all'inizio della
prima ora di lezione all'insegnante che provvederà a controfirmare e a prendere
nota sul registro. L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni, dovrà
essere accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le veci.
3.
In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno
essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie. Per le assenze della
durata superiore a cinque giorni (festività comprese), per motivi di salute, gli
alunni dovranno esibire un certificato medico; altrimenti rimarrà in custodia fino
all’arrivo di un genitore ,chiamato tempestivamente.
4.
Non è consentito agli alunni uscire autonomamente dall'edificio scolastico prima
del termine delle lezioni.
5.
In caso di necessità l’alunno deve essere prelevato personalmente da un genitore
o da una persona maggiorenne con delega scritta e convalidata da copia
conforme di documento di identità personale del delegante e del delegato. Tale
richiesta , su modulo debitamente compilato e firmato, deve essere autorizzata
dalla presidenza . Il docente presente in aula, solo in presenza del modulo di cui
sopra, autorizzerà l’uscita dell’alunno e annoterà sul registro di classe l’ora in
204
cui l’alunno esce; il collaboratore scolastico accompagnerà l’alunno e lo
consegnerà ai genitori.
6.
Le entrate dopo il normale orario o le uscite anticipate per problemi didattici
,devono essere regolamentate con apposite autorizzazioni o previo avviso
telefonico(fonogramma) alla famiglia.
7.
In caso di assenza di un docente della classe , l’orario di ingresso o di uscita delle
classi
interessate potrà subire variazioni (ingresso posticipato e/o uscita
anticipata), previa segnalazione alle famiglie effettuata tramite gli alunni.
Art. 4 - SICUREZZA, INFORTUNI ED EMERGENZE
 SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO
 PROCEDURE PRELIMINARI
La segreteria e le famiglie degli alunni devono comunicare ai docenti recapiti
telefonici (abitazione, luogo di lavoro dei familiari, altri recapiti) per eventuali
emergenze. Le famiglie devono inoltre segnalare eventuali patologie croniche in atto,
con indicazione di procedure terapeutiche e di controindicazioni farmacologiche (con
particolare riferimento ad allergie).
Queste informazioni devono essere conosciute da tutti i docenti di classe.
Lo scambio di informazioni deve avvenire anche per ogni variazione successiva
acquisita dagli insegnanti o dalla segreteria.
 PROCEDURE DI COMUNICAZIONE E DI INTERVENTO IN
CASO DI
INFORTUNIO E/O DI MALESSERE
 In caso di infortunio e/o di malessere sul luogo di lavoro, tenuto conto della
gravità dello stesso, gli insegnanti e tutto il personale scolastico sono invitati a
205
dare la massima collaborazione per il soccorso dell’infortunato e la vigilanza
della classe.
 In ogni scuola è presente il materiale per le prime cure. Un collaboratore ha il
compito di custodire e mantenere le scorte di prodotti per il primo soccorso. In
ogni plesso, in locale adeguatamente segnalato, deve essere a disposizione il
seguente materiale per il primo soccorso:

Guanti monouso in vinile o in lattice;

Confezione di clorossidante elettrolitico al 5%;

Compresse di garza sterile 10X10 in buste singole;

Compresse di garza sterile 18X40 in buste singole;

Confezione di cerotti di varie misure pronti all’uso;

Rotolo di benda orlata alta 10 cm;

Rotolo di cerotto alto 2,5 cm;

1 paio di forbici;

Lacci emostatici;

Confezioni di ghiaccio pronto uso o di sacchetti per ghiaccio se vi è il
freezer;

Sacchetti monouso per la raccolta dei rifiuti sanitari;

Termometro.
Il materiale sarà aggiornato secondo i contenuti del D. L.vo n. 388/04. Il
collaboratore scolastico incaricato deve provvedere al mantenimento delle
condizioni igieniche ottimali di tutto il materiale sanitario e provvedere
all’integrazione e alla sostituzione periodica di quanto utilizzato o scaduto.
Si ricorda l'obbligo di usare sempre guanti di lattice monouso per medicare
ferite e in particolare nei casi in cui vi sia presenza di sangue.
 In caso di malessere o d’infortunio dell’alunno il docente della classe deve
chiedere al D.S. o ad uno dei suoi Collaboratori di informare tempestivamente la
famiglia e concordare , eventualmente, l’intervento del 118 per il trasporto al
pronto soccorso. Salvo disposizioni specifiche, devono essere evitate manovre o
spostamenti che potrebbero aggravare la situazione dell’infortunato.
206
In caso di chiamata del soccorso, deve essere contestualmente avvertita la
famiglia. In caso di urgenza o di irreperibilità del genitore, il bambino deve
essere accompagnato e assistito dall’insegnante fino all’arrivo del familiare.
Non è consentito l’uso di mezzi privati di insegnanti o di altro personale della
scuola per il trasporto degli alunni.
Nel caso in cui il bambino sia prelevato dal genitore è necessaria la preventiva
compilazione del modello di uscita fuori orario.
Nel caso in cui il malore o l’infortunio si verifichi durante attività esterne alla
scuola o in altro comune (es. durante una gita), il soccorso deve essere prestato
attraverso la chiamata del numero di emergenza (118). L’insegnante deve
avvertire tempestivamente dell’accaduto la segreteria.
 Gli alunni non possono assumere medicinali ed è fatto divieto al personale la
somministrazione, in caso di medicine salva- vita e solo dietro autorizzazione del
medico curante completa di istruzioni sulle modalità di somministrazione , i
docenti su base volontaria potranno farlo. In caso di lieve indisposizione di un
alunno, spetta agli insegnanti di classe adottare le decisioni opportune ed
eventualmente decidere se avvertire la famiglia prima del termine delle lezioni.
 PROCEDURE DI DENUNCIA
L’insegnante o l’operatore presente all’evento è tenuto a denunciare l’infortunio
tramite apposita relazione di denuncia e a consegnarlo in segreteria entro il giorno
successivo. Si raccomanda l’estrema precisione nella descrizione della dinamica
dell’evento e della vigilanza operata dagli insegnanti al momento dell’incidente.
Nel caso di infortunio l’operatore scolastico o i familiari della persona infortunata
devono consegnare alla segreteria la prima documentazione medica attestante il
danno subito.
 DISPOSIZIONI VARIE

I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della
scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.
207

Il personale ATA deve prendere visione delle mappe di evacuazione dei locali e
gli addetti alla sicurezza dovranno controllare quotidianamente la praticabilità
ed efficienza delle vie di esodo,

E’ necessario tenere liberi da lucchetti o da altro materiale porte, cancelli e
soprattutto uscite di emergenza. Si precisa che le uscite di emergenza devono
restare aperte da quando il primo collaboratore scolastico entra nel Plesso
Scolastico e chiude solo e soltanto quando l’ultima persona esce dal Plesso.

Le cassette di Pronto Soccorso sono a disposizione presso le postazioni
appresso indicate:
Primo piano di fronte ascensore (Responsabile Sign.ra Sanfilippo Rosalia)
Sala docenti ed motoria , piano terra (Responsabile Sign. Greco Filippo)
Sala fotocopie (Responsabile Sign. Salerno Ignazio)
Il personale sopra indicato è responsabile della custodia delle cassette di
pronto soccorso e dovrà comunicare tempestivamente al DSGA l’eventuale
esigenza di integrazione dei prodotti contenuti nelle cassette a seguito del
consumo o scadenza degli stessi. Inoltre, l’armadietto farmaceutico e tutti i
locali ove non possono accedere gli alunni devono essere chiusi a chiave.

Uso dei video terminali , delle attrezzature e degli oggetti di proprietà
della scuola
(Applicazione dei D.lgs. 165/01 – 150/09 – 196/03) . In
riferimento al D.lgs indicati in oggetto “codice disciplinare dei dipendenti
pubblici applicativo” e “codice della privacy” , si precisa che l’uso dei video
terminali , dei telefonini e di tutto ciò che è presente nei locali di questa
istituzione scolastica deve essere finalizzato esclusivamente a scopi didattici ed
istituzionali propri dell’istituto scolastico e non personali. Si precisa , inoltre,
che è vietato fare riproduzioni sia cartacee che informatiche degli archivi, dei
documenti inerenti l’attività scolastica di segreteria. Si ricorda a proposito di
privacy che le problematiche riconducibili alle attività scolastiche non vanno
divulgate a terzi o agli eventuali delegati o esercenti la patria potestà.
208

Obbligo di esposizione del tesserino di riconoscimento. E’ obbligatorio
l’esposizione del tesserino di riconoscimento specialmente per coloro i quali
entrano in contatto con gli utenti esterni (art.69 del D.lg n. 150/2009 – Riforma
della pubblica Amministrazione
e circ.3/2012 Presidenza Consiglio dei
Ministri).Tale obbligo è regolato dalla normativa vigente , la mancata
esposizione prevede sanzioni che saranno applicate secondo le Leggi vigenti.

Segnalazioni pericolo Tutto il personale , ognuno per le zone di propria
pertinenza , deve segnalare tempestivamente al RLS sia le deficienze dei mezzi
e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale , sia
ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro(ad esempio:
corrosione di cerniere nei cancelli, stabilità infissi ed esterni , ripiano banchi
staccato dalla struttura metallica, sedie con la struttura in ferro danneggiata ,
piastrelle e pavimenti non perfettamente fissate, prese danneggiate lesione di
particolare entità nei soffitti e nelle pareti, tracce di umidità nei soffitti, etc.) . Il
RLS , raccolte tali segnalazioni, provvederà ad inoltrare il riepilogo delle stese
al Dirigente.

IL materiale di pulizia(detersivi e strumenti) deve essere custodito in luoghi
non accessibili agli alunni .

I lavori di pulizia e di manutenzione ordinaria devono essere eseguiti in
modo da non costituire pericolo per il personale e gli alunni o disagio allo
svolgimento dell’attività didattica e devono essere interrotti in caso di
svolgimento attività didattica nelle immediate vicinanze.

Divieto di fumo E’ severamente vietato fumare in tutti i locali dell’edificio
scolastico e negli spazi adiacenti , in caso contrario saranno applicate le
sanzioni previste dalla normativa in vigore.

Assenza alunni per infortunio e loro rientro in classe I docenti nel caso in
cui un alunno rientri in classe dopo un infortunio con certificato medico
,devono riscontrare i giorni di prognosi. Se il rientro avviene prima dei giorni
indicati nel certificato medico è obbligatorio che il genitore esibisca una
209
dichiarazione del medico che autorizzi l’alunno a svolgere le normali attività
scolastiche comprese quelle ludico – ricreative, senza conseguenze.
Quest’ultimo documento dovrà essere consegnato agli addetti della segreteria
alunni .

Utilizzo di sostanze particolari o alimenti Prima di proporre agli alunni
attività che richiedono l’uso di sostanze particolari o alimenti occorre essere
autorizzati per iscritto dai genitori che hanno l’obbligo di informare su
specifiche patologie o intolleranze ai prodotti.

E'
assolutamente
vietato
ostruire
con
mobili,
arredi,
anche
solo
temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza.

Attività motorie I docenti di scienze motorie devono vigilare affinchè gli
alunni svolgono le attività motorie esclusivamente nei luoghi espressamente
destinati a tale attività.
 SERVIZIO DI SEGNALAZIONE
Tutto il personale in servizio è tenuto a segnalare ogni guasto, inconveniente, difetto
o cattivo funzionamento di elementi strutturali e di impianti.

Interventi sugli impianti elettrici
È fatto tassativo divieto di intervenire con manovre sull’impianto elettrico, in caso di
guasti. Il personale deve seguire scrupolosamente le procedure per gli interventi di
urgenza e gli interventi non urgenti. In caso di problemi e pericoli gravi e immediati
(fumo, scintille, principi di incendio),fatta salva la disposizione dell’evacuazione
dell’edificio, non dovranno essere attuate manovre sul quadro elettrico, si dovrà agire
esclusivamente sul pulsante rosso di emergenza.

Interventi di urgenza (si intendono quelli resi necessari per reali situazioni di
pregiudizio dell’incolumità delle persone fisiche o della sicurezza delle
strutture).
Il coordinatore di plesso o il collaboratore scolastico avviserà tempestivamente
personalmente la segreteria. In attesa dell’intervento il personale adotterà le adeguate
misure di sicurezza per evitare l’avvicinamento al luogo di pericolo, attivando, se
210
necessario, la procedura di emergenza (evacuazione e richiesta di intervento dei
soccorsi).

Interventi non urgenti
La segnalazione deve essere fatta, compilando il registro delle segnalazioni presente
in ogni plesso e sarà cura dei fiduciari di plesso o del primo collaboratore
comunicarle segnalazioni alla segreteria.
Gli interventi di manutenzione saranno disposto dal Dirigente scolastico, affidando
gli incarichi alle ditte competenti o segnalando il guasto al competente Ufficio
Tecnico Comunale.
In caso di intervento di ditte esterne, il personale ausiliario curerà che l’intervento
abbia luogo tutelando la sicurezza di alunni e personale della scuola, compilando
l’apposito modulo di intervento, controfirmato dal tecnico della ditta.
 OBBLIGHI COLLABORATORI SCOLASTICI
1. Segnaleranno eventuali possibili fonti di pericolo per l’utenza e per il personale
scolastico in genere e per il pubblico;
2. Eviteranno di lasciare il pavimento con materiale scivoloso durante l’orario delle
attività didattiche; in caso di spandimenti di acque odi presenza di sostanze
scivolose nel pavimento, provvederanno alla immediata asciugatura o rimozione e
vigileranno per evitare il passaggio di chiunque fino a completa asciugatura,in caso
di pioggia asciugare il pavimento dell’androne con segatura o stracci e posizionare
pannello indicatore di pericolo;
3. Vigileranno, ognuno per le proprie zone o per i compiti specifici, a che tulle le vie
d’uscita di emergenza, porte, portoni e cancelli esterni siano sempre funzionanti e
sempre liberi da arredi o altro materiale.
Vigilanza periodica, cadenza massima mensile, intonaco tetto locali.
Vigilanza giornaliera arredi scolastici o attrezzature nei laboratori o nelle palestre,
quest’ultime con l’ausilio dei responsabili dei laboratori e/o degli insegnanti).
In caso di anomalie segnalare seguendo lo schema di flusso indicato nei corsi di
formazione e la modulistica all’uopo predisposta (fiduciario di plesso, RLS,
211
RSPP,DL).
4. Segnaleranno all’ufficio di Direzione o di segreteria, tutte le fonti di pericolo
connesse alla struttura, agli arredi etc. (fili scoperti, prese rotte, sporgenze
pericolose, superfici abrasive, perdite d’acqua, infissi non funzionanti, vetri rotti
e/o lesionati, porte – portoni – cancelli non funzionanti o stabilmente non sicuri,
usura bande anti scivoli, scalini rotti o non bene ancorati, fessurazioni intonaco
tetto locali, etc.).
Le segnalazioni di quanto sopra indicato devono essere fatte per iscritto da
chiunque ne venga a conoscenza con l’indicazione precisa di dove trovasi il
pericolo, secondo l’apposita modulistica.
Ciascun operatore è in ogni caso responsabile della vigilanza nelle aule e nei locali
assegnati per la pulizia e quindi di eventuali omissioni di segnalazione.
5. Ciascun operatore deve effettuare giornalmente una ricognizione nei locali ad esso
assegnati per la pulizia, per verificare la presenza di eventuali pericoli di cui al
precedente punto e per provvedere alla eventuale rimozione di arredi inservibili o
pericolosi per l’utenza.
6. Fissare a muro lavagne, attaccapanni, scaffali, armadi, secondo quanto appreso nei
corsi di formazione o richiedere spiegazioni al RSPP o al DL.
7. Il personale ha l’obbligo di controllare gli spazi esterni, di provvedere ad una
periodica bonifica degli stessi, di segnalare all’ufficio di direzione eventuali
pericoli connessi alle parti esterne delle strutture, agli spazi esterni, al cancello e
alle inferriate perimetrali (caduta cornicioni, fili pericolosi, vetri rotti, perdite
d’acqua, perfetta funzionalità portone e cancello esterno ecc.);
8. Il custode e/o il portiere e/o il personale addetto agli androni e alle portinerie non
faranno posteggiare auto, motorini, biciclette, davanti ai cancelli, sui passaggi
d’intercettazione dell’acqua o presso gli attacchi dell’acqua per i vigili del fuoco e
negli spazi individuati come “zone di raccolta per l’evacuazione”;
9. Il personale controllerà le attrezzature e gli impianti di sicurezza periodicamente
nei piani assegnati in modo da garantirne l’efficienza. Il controllo sarà effettuato in
base a quanto appreso nei corsi di sicurezza effettuati e/o sulle indicazioni richieste
212
al responsabile alla sicurezza;
10. Nell’effettuazione della pulizia dei vetri il personale avrà cura di non sporgersi
dalle finestre.
11. Ciascun operatore provvederà a fare aerare giornalmente le aule e i locali
assegnati per la pulizia; ciascun operatore, inoltre, prima di lasciare l’edificio
scolastico ha l’obbligo di provvedere alla perfetta chiusura delle finestre e delle
imposte dei locali e delle aule ad esso assegnati.
12. Il custode ha l’obbligo di effettuare una ricognizione finale per verificare che tutte
le finestre e le porte siano ben chiuse.
 USO MATERIALI E STRUMENTI DI LAVORO
1. Le SS.LL. useranno e custodiranno con attenzione i beni di cui dispongono per
ragioni di lavoro e rispetteranno le norme igieniche fondamentali:
- ogni giorno, al termine delle lezioni effettuare un’accurata pulizia delle aule, dei
corridoi, della palestra, dei laboratori, assicurando l’indispensabile ricambio
d’aria;
- pulire i servizi igienici almeno due volte al giorno, utilizzando gli strumenti
destinati esclusivamente a quei locali; al termine delle pulizie, tutti gli strumenti
usali devono essere lavati e disinfettati in candeggina diluita, risciacquati, falli
asciugare e riposti in appositi spazi chiusi.
- Il materiale di pulizia (scope, stracci, detersivi eto.) deve essere tenuto
lontanodalla portata degli alunni e chiuso a chiave.
2. Useranno correttamente i detersivi forniti dalla scuola:
- prima di usare il prodotto leggere attentamente le istruzioni riportate sull’etichetta
e nelle schede di sicurezza fornite dal fornitore o dal RSPP visionabili in
segreteria;
- rispettare le dosi consigliate dalle istruzioni;
- i prodotti concentrati devono essere diluiti secondo le dosi riportate;
- utilizzare i prodotti solo per gli usi a cui sono destinati;
- per NESSUN MOTIVO miscelare più prodotti chimici in quanto possono
213
sviluppare gas asfissianti o tossici;
- riporre i contenitori sempre chiusi con il proprio tappo;
- i prodotti nocivi o corrosivi devono essere riposti con la massima cura in luoghi
inaccessibili a terzi;
- non lasciare bombolette spray vicino a fonti di calore, in quanto possono
infiammarsi ed esplodere.
3. Dovranno evitare di detenere più di lt.2 di alcol o di altre sostanze infiammabili;
4. L’uso degli strumenti di lavoro, comprese scale ed attrezzi, deve avvenire con le
cautele del caso, secondo il manuale d’uso. Deve essere segnalato immediatamente
al consegnatario, o all’ufficio di Direzione la presenza di attrezzi o strumenti non
in perfetto stato di efficienza.
Le operazioni in altezza, oltre il TERZO GRADINO devono essere effettuate con
l’assistenza di un collega.
5. Non effettuare MAI lo spostamento di una scala quando su di essa si trova un
operatore.
6. E’ proibito l’uso di strumenti elettrici non a norma sprovvisti di marchio CE (stufe,
fornelli, frigoriferi etc.);
7. Osservare le norme in seguito elencate per evitare rischi elettrici:
- non manomettere o modificare parti di un impianto elettrico o di macchine
collegate ad esso;
- durante la pulizia di lampadari o sostituzione di lampade disattivare non soltanto
l’interruttore, ma l’intero impianto elettrico;
- non tirare mai il cavo di un apparecchio elettrico quando si disinserisce la sua
spina dalla presa sul muro, ma procedere all’operazione tirando direttamente la
spina e premendo con l’altra mano sulla presa sul muro;
- non usare apparecchi con fili elettrici anche parzialmente scoperti, spine di
fortuna o fili volanti, né apparecchiature sulle quali si riscontrano anomalie, quali
fiamme scintille o surriscaldamento;
- non utilizzare MAI apparecchiature elettriche con le mani bagnate o umide.
8. Le SS.LL. segnaleranno eventuali fonti di pericolo connessi al proprio lavoro,
214
derivanti anche dall’uso di attrezzature o detersivi.
9. Negli spostamenti e sollevamenti di mobili o suppellettili le SS.LL. agiranno in più
persone per evitare che un eccessivo carico dì peso gravi su una singola persona.
Non sollevare mai singolarmente pesi superiori a 30Kg.. Per una presa migliore
degli oggetti, inoltre, e per evitare scivolamenti o abrasioni delle mani, le SS.LL.
utilizzeranno dei guanti o degli stracci. Prima di procedere al sollevamento di un
oggetto le SS.LL. controlleranno che sia integro e non presenti parti che si
possano sganciare o staccare durante il trasporto. Evitare di sollevare pesi
flettendo il tronco, ma alzandosi sulle gambe.
10. Le SS.LL. utilizzeranno sempre i dispositivi di prevenzione personale forniti dalla
scuola o dal Comune per tulle le pulizie (guanti, grembiuli, stivali), in caso di
mancata fornitura per motivi di carenza di fonti il lavoratore dovrà indossare un
abbigliamento consono all’attività svolta (per esempio: calzature chiuse ed
antiscivolo se si stanno effettuando le pulizie con uso di detersivi)
11.Tenere sempre libere le vie di passaggio e quelle delle uscite di emergenza.
12.Provvedere all’immagazzinamento ordinato dei materiali in modo da evitare ogni
rischio di caduta oggetti.
13.Provvedere all’accantonamento di fascicoli o volumi in modo ordinato e tale da
evitare rischi di cadute.
14.Avvisare per iscritto ed immediatamente il capo d’istituto o il vicario o il
responsabile di plesso di ogni situazione anomala che possa essere considerata
di rischio o pericolo per la salute.
15.Evitare di gettare cocci di vetro nei sacchi di plastica; utilizzare un giornale o della
carta spessa per avvolgere i cocci di vetro prima di gettarli nell’immondizia.
16.Manipolare vetri, materiale pungente o abrasivo con guanti, se in dotazione, e
con molta cura.
17.Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti.
18.Non dare in uso scale, utensili o attrezzi a personale di ditte esterne che si trovi a
lavorare nella scuola.
19.Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 0,90 cm.
215
20.Al termine delle attività didattiche o del funzionamento degli uffici si deve
disinserire l’alimentazione centralizzata della apparecchiatura.
21. Oltre a quanto previsto, dagli artt. 19 e 20 DEL d.Lgs. 81/08 e s.m.i., da
specifiche circolari e dal Regolamento d’Istituto, i DOCENTI devono:
a. Segnalare tempestivamente anomalie riscontrati nei luoghi di lavoro
abitualmente frequentati (infissi, vetri, lesioni negli intonaci o nelle parti
strutturali, scale, pavimenti, etc.) Verificare giornalmente, prima
dell’utilizzo, le attrezzature utilizzate quotidianamente e segnalare
tempestivamente le anomalie seguendo lo schema di flusso indicato nei corsi
di formazione e la modulistica all’uopo predisposta (fiduciario di plesso,
RLS, RSPP, DL).
b. Informare gli alunni sulle problematiche della sicurezza .
 COMPORTAMENTI Dl PREVENZIONE DAL RISCHIO ELETTRICO
1. Prima di usare qualsiasi apparecchiatura elettrica controllare che non vi siano
cavi, spine, prese di corrente, interruttori senza protezione.
2. Non sovraccaricare una linea elettrica con collegamenti di fortuna (VIETATI).
3. Non toccare mai le apparecchiature elettriche (ANCHE GLI INTERRUTTORI)
con le mani bagnate o umide o se il pavimento è bagnato.
4. Disinserire le spine afferrandone l’involucro esterno, NON IL CAVO.
5. Se durante il lavoro viene a mancare l’energia elettrica disinserire subito
l’interruttore della macchina.
6. Non è permesso collegare tra loro più prese e attorcigliare cavi elettrici molto
lunghi.
7. Tutte le linee e le apparecchiature devono essere considerate sotto tensione, fino ad
accertamento del contrario.
8. Non usare acqua per un incendio su linee o apparecchiature elettriche.
9. Interrompere la corrente elettrica prima di soccorrere una persona folgorata,
spostarla dalla sorgente elettrica con oggetti di legno. Chiamare immediatamente
l’ambulanza.
216
10.Non lasciare MAI portalampade privi delle lampadine.
11.Controllare sistematicamente che non vi siano cavi con le guaine d’isolamento
danneggiate.
12.Se la spina non entra comodamente in una presa, non tentare il collegamento e
segnalarlo.
Oltre a quanto previsto, dagli artt. 19 e 20 DEL d.Lgs. 81/08 e s.m.i., da specifiche
circolari e dal Regolamento d’Istituto, gli ATA devono:
a.
Segnalare tempestivamente anomalie riscontrati nei luoghi di lavoro
abitualmente frequentati (infissi, vetri, lesioni negli intonaci o nelle parti
strutturali, scale, pavimenti, etc.)
b)
Verificare giornalmente, prima dell’utilizzo, le attrezzature utilizzate
quotidianamente e segnalare tempestivamente le anomalie seguendo lo
schema di flusso indicato nei corsi di formazione e la modulistica all’uopo
predisposta (fiduciario di plesso, RLS, RSPP, DL).
 NORME DA SEGUIRE PER L’UTIIZZO DELLE SCALE PORTATILI
 LAVORO IN ELEVAZIONE, USO SCALE PORTATILI

È definito lavoro in quota ogniqualvolta sia necessario l’impiego di attrezzature
per accedere ad una quota superiore rispetto ad un piano stabile.

È tassativamente vietato l’uso di qualsiasi mezzo rudimentale (sedie,
banchi, scrivanie, davanzali, cattedre…) per il raggiungimento di postazioni
di lavoro in elevazione.

È tassativamente proibito utilizzare scale diverse da quelle in dotazione alla
scuola (scala doppia, a libro, o a compasso).

I materiali e le attrezzature fornite ordinariamente dalla scuola consentono
l’esecuzione dei lavori di pulizia ordinaria senza l’uso di scale. Di conseguenza,
è proibito l’uso di scale, se non per l’esecuzione di lavori previsti dal proprio
profilo professionale, nei quali non sia possibile provvedere in altro modo. In
217
questi casi l’uso della scala deve essere comunque effettuato per una breve
durata.

La scala metallica o con rinforzi metallici sui montanti, o bagnata per qualsiasi
motivo non deve essere usata per l’esecuzione di lavori nelle vicinanze di
apparecchiature elettriche con conduttori in tensione esposti.
 MANUTENZIONE E CONTROLLI PRELIMINARI
Ogni utilizzatore dovrà ispezionare la scala prima dell’uso, in particolare dovrà
verificare:
 Integrità degli zoccoli e dei dispositivi antisdrucciolo di appoggio;
 Integrità e pulizia dei pioli, assenza di crepe o fessure negli incastri con i
montanti;
 Integrità e tenuta degli elementi di collegamento dei montanti (viti, perni,
chiodi, rivetti);
 Assenza di danneggiamenti o piegature nei montanti. Il responsabile della
manutenzione delle scale effettuerà i controlli ogni quattro mesi e segnalerà al
D.S.G.A. per iscritto le anomalie riscontrate.
 La scala deve essere conservata in luogo al riparo dalle intemperie e chiuso
all’accesso di minori.
 MISURE DI SICUREZZA PER L’USO DELLE SCALE
1. Appoggiare la scala su una superficie piana, non sdrucciolevole, resistente,
evitando mezzi di fortuna che possano pregiudicarne la stabilità. Su terreno cedevole,
disporre di una tavola di sostegno per i piedi della scala, con le stesse caratteristiche
della superficie sopraindicata.
2. Prima di salire assicurarsi che i dispositivi di limitazione dell’apertura siano nella
giusta posizione (apertura completa).
3. Non utilizzare la scala con i montanti chiusi, appoggiandola semplicemente al
muro.
4. Scuotere la scala per verificare che poggi stabilmente sui tutti e quattro i punti di
appoggio dei montanti.
218
5. Collocare la scala in modo che dietro ogni piolo ci sia lo spazio sufficiente per il
comodo appoggio dei piedi (circa 20 cm).
6. Tenere sempre sgombra l’area alla base, davanti e dietro la scala verificando, prima
di appoggiare il piede a terra, che il suolo sia privo di ostacoli.
7. Assicurarsi che i pioli siano puliti da fango, lubrificanti, vernici ecc. per evitare
scivolamenti.
8. Verificare che le scarpe di chi utilizza la scala siano con suola antisdrucciolo, pulite
e ben allacciate.
9. Quando vi è la possibilità di presenza o passaggio di persone nella zona della scala,
delimitare la zona con barriere o indicazioni di sicurezza.
10. Non salire oltre il penultimo piolo che dista almeno un metro dal traverso posto
alla sommità dei montanti.
11. Appoggiare alla piattaforma terminale o agganciare al traverso sulla sommità dei
montanti oggetti e materiali leggeri, in modo che non sporgano dalla sagoma della
piattaforma e che non pregiudichino la
stabilità della scala.
12. Non portare attrezzi o materiali pesanti.
13. Usare la scala uno alla volta; salire e scendere tenendo il corpo e il volto rivolto
alla scala, con le mani libere, appoggiando in ogni istante almeno tre arti alla scala
(almeno 1 mano e 2 piedi, 2 mani e 1 piede).
14. Durante l’esecuzione dei lavori sulla scala non sporgersi lateralmente al di fuori
della sagoma dei montanti.
15. Quando vi sia pericolo di sbandamenti della scala, esse devono essere assicurate o
trattenute da altra persona.
16. Non effettuare spostamenti della scala, mentre un lavoratore vi è appoggiato.
17. Togliere ogni materiale dalla scala (secchi, attrezzi…) quando essa deve essere
spostata.
18. Non utilizzare la scala all’esterno, in condizioni meteorologiche avverse (pioggia,
vento, neve…).
19. La scala non deve essere posta in prossimità di porte non ben chiuse o a
219
dispositivi mobili.
20. Non mettere le mani nei battenti, quando si chiude la scala.
21. Il lavoro deve essere obbligatoriamente svolto da 2 persone quando:
a. È necessario sollevare oggetti e materiali alla quota del lavoro. In questi casi una
persona esegue materialmente il lavoro e l’altra, a terra, sorveglia e provvede al
sollevamento dei materiali e degli oggetti.
Lungo la scala possono essere movimentati esclusivamente oggetti leggeri (di peso
inferiore a 3 Kg).
b. I lavori si svolgano in prossimità di zone prospicienti il vuoto (pulizie divetrate di
finestre, vicinanza di scale fisse).
 RISCHI CONNESSI ALLA CONDIZIONE DI LAVORATRICE MADRE
Fermo restando il diritto alla privacy, tutelato dalla legge, quando una lavoratrice è
incinta è invitata a comunicare il suo stato di gravidanza, al fine di garantire le minori
possibilità di rischio per la madre ed il nascituro.
In particolare è necessario che sia posta la massima attenzione relativa ai rischi da
infezioni da toxoplasmosi, rosolia, epatite B e C, HIV, varicella …
Le norme tutelano le donne anche durante il periodo post-partum.
Le lavoratrici in gravidanza dovranno evitare tassativamente:

Lavori fisicamente faticosi;

Rischi di cadute dall’alto (è tassativamente vietato l’uso di scale a mano);

Lavori che costringono a prolungate posture scorrette;

Lavori che costringono posture fisse o in piedi per più di 2 ore;

Lavori che prevedono l’uso di sostanze nocive o pericolose;

Lavori che espongono a rumore, vibrazioni, urti, colpi, scuotimenti;

Orari prolungati, turni irregolari, straordinari.
Art. 5 : NORME GENERALI PER IL PERSONALE SCOLASTICO
220
1.
Tutto il personale deve avvisare entro le ore 07.50
l'ufficio di segreteria
quando, per legittimo impedimento, non possono recarsi a scuola. Il personale
espliciterà obbligatoriamente la motivazione e il numero di giorni richiesti, oltre
al domicilio presso il quale inviare la visita fiscale. La domanda di assenza e le
relative certificazioni devono essere presentate
non oltre i 5 giorni dalla
richiesta. Quando possibile, i docenti, devono comunicare l’assenza in tempi
utili ai Collaboratori della D.S. per facilitare l’eventuale sostituzione.(es. visite
specialistiche , L.104 ed altre assenze prevedibili).
2.
Tutto il personale della Scuola, nell'ambito delle proprie attribuzioni, é vincolato
al segreto d'ufficio in base alle norme vigenti.
3.
Divieto di uso del cellulare e strumenti elettronici durante le ore di lezione Come da normativa ministeriale vigente è fatto assolutamente divieto di
utilizzare durante le ore di servizio cellulari e qualsiasi strumento elettronico
non previsto.
4.
I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli
argomenti svolti.
5.
I registri di classe e personali devono essere debitamente compilati in ogni loro
parte e rimanere nel cassetto a disposizione della presidenza.
6.
Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli
avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o
inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente notificati.
Art. 6: DOVERI DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO

Collabora con i docenti.

La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale
importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della
221
scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro
o attorno alla scuola si muovono.

Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della
presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale.

Il personale amministrativo deve archiviare i documenti di propria pertinenza e
tenere ordinate le pratiche e il luogo di lavoro

Il personale amministrativo deve riporre dentro gli armadi o le cassettiere chiuse
a chiave i documenti, con particolare attenzione a quelli contenenti dati sensibili.

In caso di assenza dei colleghi il personale dovrà provvedere al disbrigo delle
pratiche urgenti anche se non inerenti al proprio carico di lavoro.
Art. 7: NORME DI COMPORTAMENTO E DOVERI DEI
COLLABORATORI SCOLASTICI

I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse
disposizioni, nella zona o reparto di competenza secondo le mansioni loro
assegnate. Il personale in servizio all’ingresso deve assicurare la costante
presenza durante l’ingresso dei ragazzi ‘e, dopo la chiusura della porta di
ingresso degli alunni, all’ingresso uffici.

Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono
prontamente comunicarlo in Segreteria.

Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a
qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto
segue:
a.
che tutte le luci siano spente;
b.
che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;
222
c.
che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della
scuola;
d.
che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;
e.
che non vi sia nessuno bloccato in ascensore;
f.
che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;
g.
gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte
degli uffici. .

E’ fatto divieto assoluto a tutto il personale ATA di interferire, criticare ed
intervenire sul lavoro didattico ed educativo svolto dai docenti.
Art. 8: NORME DI COMPORTAMENTO – ALUNNI
 Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il
personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una
convivenza civile.
 Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo
svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio, a portare
quotidianamente tutto il materiale scolastico occorrente. Non è consentito,
durante le ore di lezione, farsi recapitare il materiale scolastico e/o
merendine dimenticati a casa. Si ricorda che il personale ausiliario non può
lasciare incustodito il reparto per svolgere tali compiti, se non per gravi motivi
e comunque dietro autorizzazione da parte del Dirigente.
 Gli alunni non sono autorizzati ad usare l’ascensore. Solo un adulto, docente o
collaboratore scolastico , può accompagnare gli alunni , in caso di necessità.
L’ascensore può essere usato anche da chi è in temporanea difficoltà fisica ,
previa autorizzazione del Dirigente Scolastico o del collaboratore di plesso.
 E’ vietato l’accesso alle macchine erogatrici di bevande calde da parte degli
alunni.
223

Ogni alunno deve presentarsi a scuola vestito in modo adeguato all’ambiente.
 Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di
comunicazione costante tra scuola e famiglia
 Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e
all'uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non
è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei
corridoi e nelle aule, ecc...
 Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei
laboratori solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se
ne assuma la responsabilità.
 Durante gli intervalli , sono da evitare tutti i giochi che possono diventare
pericolosi.
 I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più
elementari norme di igiene e pulizia.
 Saranno puniti
tutti gli episodi di violenza e di bullismo, che dovessero
verificarsi tra gli alunni all'interno della scuola e nello spazio compreso tra
l’edificio scolastico e il cancello esterno di ingresso .
 Nelle aule ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario
utilizzarli correttamente.
 Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le
lezioni e l'eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e
oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde di eventuali furti.
 Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico
che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle
suppellettili della scuola saranno invitati a risarcire i danni.
 Non si possono festeggiare compleanni a Scuola.
 Nei giorni in cui è prevista l’attività motoria (eccetto gli esonerati), è
obbligatorio per gli alunni venire a scuola in tuta e scarpe da ginnastica; quindi
224
è vietato far eseguire attività motoria agli alunni sprovvisti di DPI o che
indossano collanine , orecchini, piercing o anelli con profili taglienti.
 E’ vietato l’uso del cellulare ; nel caso in cui un alunno lo esibirà o ne farà uso
senza previa autorizzazione il cellulare sarà sequestrato e successivamente
consegnato ai genitori dell’alunno.
 Non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se non con il
consenso delle persone riprese . E’ bene ricordare che la diffusione di filmati e
foto che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può fare incorrere lo
studente in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati.
Stesse cautele vanno previste per l’uso dei tablet , se usati a fini di registrazioni
e non soltanto per fini didattici o per consultare in classe libri elettronici e testi
on line .
 Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori
durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini in questi casi sono
raccolte a fini personali e destinati ad un ambito familiare o amicale. Nel caso
si intendesse pubblicarle o diffonderle in rete , anche sui social network è
necessario ottenere il consenso delle persone presenti nei video o nelle foto.
 Si rimanda al regolamento di disciplina per la descrizione delle infrazioni e per
la relativa applicazione delle sanzioni da irrogare agli alunni in base alla
gravità delle infrazioni.
Art. 9: RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali
annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la
propria firma per presa visione.

I docenti riceveranno individualmente i genitori, in orario antimeridiano previo
appuntamento richiesto sul diari e comunque al di fuori dell’orario di servizio.
Inoltre sono previsti almeno due incontri scuola-famiglia, uno per ciascun
quadrimestre in orario pomeridiano (ricevimenti collettivi).
225

In casi eccezionali, un docente (o un Consiglio di Classe) può convocare
d'urgenza i genitori di un alunno tramite invito scritto;

Per eventuali variazioni dell’orario delle lezioni (scioperi del personale
scolastico, assemblee sindacali, chiusura dei locali scolastici per consultazioni
elettorali,
etc...)
e
per
informazioni
riguardanti
attività
extracurriculari/extrascolastiche verrà data tempestiva comunicazione scritta
alle famiglie attraverso il diario dell’alunno;

I genitori prenderanno visione delle schede del I quadrimestre durante un
ricevimento pomeridiano appositamente predisposto; a fine anno, le schede
degli alunni verranno consegnate in un giorno prestabilito nel mese di giugno.

In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito
comunicato e, possibilmente, con congruo anticipo. Nell’impossibilità di poter
comunicare prima il servizio erogabile, il Dirigente comunicherà la mattina
stessa dello sciopero l’articolazione del servizio scolastico. In situazioni di
emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni.
Art. 10: USO DEI LABORATORI E delle LIM con PC


NORME GENERALI
I laboratori e le LIM con PC sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di
ogni anno alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di
subconsegnatario ed ha il compito di mantenere una lista del materiale
disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d'accesso allo
stesso concordandolo anche con i docenti interessati, proporre interventi di
manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc...

L'orario di utilizzo dei laboratori sarà affisso a cura dei responsabili.

Nei giorni e negli orari nei quali l’uso dell’aula non è stato assegnato ad alcuna
classe , è possibile prenotare l’uso secondo modalità concordate .
226

In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile
del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le
condizioni
di
sicurezza
lo
richiedono
e
a
segnalare
la
situazione
tempestivamente in Presidenza per l'immediato ripristino delle condizioni di
efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili.

Gli alunni possono usare i laboratori solo se accompagnati da un docente.

Ogni insegnante è tenuto ad aprire e chiudere l’aula mediante richiesta diretta e
riconsegna delle chiavi ai collaboratori scolastici. Non è ammessa la consegna
delle chiavi agli alunni.

E’ compito del docente compilare la scheda di ingresso al laboratorio
consegnatagli dal collaboratore scolastico.

Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per
quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di
realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti
della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.

I laboratori e le aule devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un
sicuro controllo del materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli
strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti.
 L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare
l'integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato.
L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non
erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente
Scolastico.
In particolare , alle classi presso le quali si trovano allocate le LIM , verrà assegnato
un PC , che i collaboratori addetti al piano , dopo le ore 8,10 e quindi dopo che gli
alunni si saranno sistemati ai propri posti, consegneranno al docente della 1° ora . Il
docente assumerà in carico il PC e avrà cura, terminata la propria lezione , di
consegnare il PC al docente che subentra. Il passaggio di consegna da un docente
all’altro richiederà ovviamente maggiore attenzione.
227
I docenti che assumeranno in carico i PC e le LIM, si riterranno responsabili delle
apparecchiature e pertanto saranno tenuti a segnalare immediatamente, ai
subconsegnatari l’insorgenza di eventuali problemi. Sarà opportuno anche
sensibilizzare ed educare i ragazzi al rispetto delle “cose comuni” , individuando
giornalmente tra gli alunni un responsabile ufficiale . Il docente della 6° ora , 15
minuti prima del suono della campana dovrà disattivare e scollegare il PC
predisponendolo per il ritiro che sarà a cura del collaboratore scolastico. Qualora la
classe dovesse allontanarsi dall’aula (ad es. durante le ore di ed. motoria) il docente
dovrà avvisare il collaboratore scolastico che provvederà a chiudere a chiave la porta
o a prelevare il PC.
Tutto il personale dovrà prestare la massima cura ed attenzione alle apparecchiature
multimediali che andranno usate dagli alunni solo sotto sorveglianza dei docenti.
 USO DEL COMPUTER
Poiché l’aula è utilizzata da molte persone, è necessario rispettare le seguenti regole:

Accendere e spegnere correttamente i computer, .

Non modificare le impostazioni sul PC (salvaschermo, sfondo, colori,
risoluzioni, suoni, pagina iniziale di internet, account di posta elettronica …).

Segnalare eventuali malfunzionamenti al responsabile dell’aula e annotarli
sull’apposito registro.

Non spostare o eliminare dati, file e cartelle altrui.

Non salvare file di lavoro sul desktop, ma memorizzare i propri file nella
cartella “Documenti”, creando sottocartelle da nominare in modo specifico.

Non installare nuovi software.

I docenti che hanno necessità di installare programmi o applicazioni devono
preventivamente contattare il responsabile dell’aula.
 INTERNET
L’accesso a Internet da parte degli alunni può avvenire solo in presenza e con il
228
controllo di un docente.
L’accesso a Internet, anche da parte degli adulti, può avvenire solo per motivi
connessi all’attività didattica e alla formazione.
Il docente accompagnatore, in quanto “preposto” (ai sensi della vigente normativa
sulla sicurezza: T. U. 81/08) ai rischi specifici legati all’utilizzo dei videoterminali,
ha il compito di vigilare sul corretto svolgimento delle attività e sull’utilizzo delle
macchine.
 USO DELLA STRUMENTAZIONE MUSICALE
L'utilizzo della strumentazione musicale in dotazione alla scuola è autorizzato da un
docente responsabile incaricato dal Dirigente Scolastico; va segnalato nell'apposito
registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla
riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato provvederà alla rapida verifica di
funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito
registro la data dell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.
 BIBLIOTECA
La biblioteca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita
della scuola, essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti,
studenti, personale A.T.A..
1.
Il Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della biblioteca con il compito
di sovraintendere al suo funzionamento e verificare periodicamente la
consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito, l'aggiornamento della
schedatura e del catalogo.
2.
Alla biblioteca della scuola si accede secondo un calendario settimanale
prestabilito e opportunamente pubblicizzato.
3.
Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario,
documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e
229
culturali dell'Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti
e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza.
4.
Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l'acquisto di materiale
librario, audiovisivo e/o informatico.
5.
Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari,
enciclopedie, ecc...
6.
I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 30 giorni
7.
Il materiale concesso in prestito viene annotato nell'apposito registro.
8.
Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal
prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri - o altri materiali smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno.

UTILIZZO
DELLE
INFRASTRUTTURE
SPORTIVE
DELL'ISTITUTO
1.
Il Dirigente Scolastico nomina all'inizio dell'anno scolastico uno o più docenti
responsabili dell'area sportiva dell'Istituzione Scolastica che provvederanno alla
predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole
infrastrutture in orario curricolare.
2.
La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli
alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le
scarpe da ginnastica.
Art. 11: USO DEGLI STRUMENTI DI SCRITTURA E DUPLICAZIONE
1.
Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (fax, fotocopiatrice,
computer),possono essere utilizzate solo se necessario per le attività didattiche.
É escluso l'utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali.
230
2.
L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato
esclusivamente al personale incaricato.
3.
I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo di almeno due
giorni il materiale da riprodurre.
4.
I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la
data, la classe, il richiedente, il numero di fotocopie eseguite.
Art. 12: VIAGGI E VISITE GUIDATE

La scuola considera i viaggi d’istruzione, le visite guidate, la partecipazione a
manifestazioni culturali, la partecipazione a concorsi a campionati o gare
sportive, i gemellaggi con scuole estere parte integrante e qualificante
dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e
socializzazione.

Il Consiglio di Classe prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li
esamina,
verificandone
la
coerenza
con
le
attività
previste
dalla
programmazione collegiale e l’effettiva possibilità di svolgimento e nell’ipotesi
di valutazione positiva, indica gli accompagnatori, compreso l’accompagnatore
referente.

Se l’iniziativa interessa un’unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se più
classi, 1 ogni 15 alunni; un accompagnatore in più per ogni alunno in situazione
di handicap secondo le occorrenze. La funzione di accompagnatore può essere
svolta anche, dietro autorizzazione del DSGA, dai collaboratori scolastici. Nel
designare gli accompagnatori i Consigli di classe provvederanno ad indicare
sempre un accompagnatore in più per ogni classe per subentro in caso di
imprevisto. E’ auspicabile che gli accompagnatori siano scelti all’interno del
Consiglio interessato. Se l’insegnante accompagnatore presta servizio in altre
scuole è tenuto a concordare con la Dirigenza gli eventuali impegni.
231

Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe rientrano nel Piano
delle uscite e dei Viaggi Didattici della scuola.

Si auspica la totale partecipazione della classe. Per le visite guidate il limite
numerico dei partecipanti è pari ai 2/3 degli alunni frequentanti la classe, per il
Viaggio di istruzione è pari alla metà più uno. Al di sotto di tali soglie il
Consiglio di Classe valuterà l’opportunità di partecipare ugualmente al Viaggio
di Istruzione o alla Gita e ciò al fine di offrire comunque agli alunni che
intendono partecipare , un’opportunità di conoscenza, di crescita e di confronto.

Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato un docente referente.

Il docente referente, dopo l’approvazione dei Consigli di classe presenta al
Dirigente Scolastico gli appositi moduli correttamente compilati e sottoscritti
almeno 15 gg prima della data di uscita o del viaggio per dare modo alla
segreteria di predisporre la documentazione ed effettuare le prenotazioni dei
servizi.

Qualora, eccezionalmente, si offrisse l’opportunità di una visita guidata (senza
pernottamento) in occasione di mostre o altre manifestazioni culturali con
scadenza
non
prevedibile,
si
impone
comunque
presentare
tutta
la
documentazione necessaria.

Il Consiglio dell’Istituzione Scolastica può provvedere, compatibilmente con la
disponibilità finanziaria, su richiesta scritta e motivata del Consiglio di Classe ad
un contributo (massimo 50% della quota), attingendo alla quota parte del
“Contributo volontario” delle famiglie.
 Per tutti le uscite programmate nell’arco di un anno scolastico sarà possibile
richiedere alle famiglie di ciascun alunno una spesa massima di 50 euro. Dal
computo di tale somma è escluso il “viaggio d’istruzione”.
 Per tutti gli alunni partecipanti ad “uscite” è obbligatorio acquisire il consenso
scritto dei genitori (o di chi esercita la patria potestà familiare) ai quali dovrà
essere comunicato il programma di massima con le indicazioni della località, i
costi, la durata e la finalità dell’’”uscita”,
232
 Gli alunni dovranno versare la quota prevista entro e non oltre il 10° giorno
prima della partenza.
 A norma di Legge è vietata qualsiasi gestione fuori bilancio, perciò nessun
docente può ritirare e/o utilizzare direttamente le somme raccolte per
l'organizzazione delle “uscite”. L'organizzazione e la gestione finanziaria di tali
attività, rientra fra le attribuzioni del Rappresentante di Classe che provvederà a
raccogliere le quote e a versarle sul CCP o c/c bancario della scuola.
 La partecipazione alle “uscite” rimane limitata agli alunni e al personale della
scuola. Non è consentita di norma la partecipazione dei genitori .L’eventuale
presenza dei genitori non sostituisce la presenza obbligatoria degli insegnanti.
 Gli accompagnatori degli alunni durante le “uscite” vanno prioritariamente
individuati tra i docenti appartenenti alle classi degli alunni che partecipano
all’uscita.
 Per le uscite a carattere sportivo è richiesta la presenza di un docente di scienze
motorie.
Art. 13 – Trasporti
1.
Per le “uscite didattiche sul territorio” nell’ambito della Provincia di Palermo va
considerato, ove possibile, l’uso dei mezzi pubblici
2.
Il numero dei partecipanti all'”uscita" (alunni e accompagnatori) nel caso questa
si effettui a mezzo pullman, deve rigorosamente corrispondere al numero dei
posti indicati dalla carta di circolazione dell'automezzo.
3.
Ove non previsto nella polizza assicurativa generale, si ritiene opportuno
verificare se l’agenzia di viaggio o la ditta di autotrasporto prescelta preveda una
233
clausola assicurativa per eventuali rinunce a causa di eventi straordinari (per
esempio. eventi atmosferici, ecc.) che rendano impossibile l’uscita stessa con
conseguente perdita delle somme già versate all’agenzia o alla ditta di trasporti.
4.
Nel presentare l’offerta l’agenzia proponente si impegna all’osservanza del
vigente regolamento sui viaggi d’istruzione.
5.
I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di
infortunio e l’elenco dei numeri telefonici della scuola compreso il numero del
fax.
6.
Eventuali deroghe al presente regolamento possono essere autorizzate dal
Consiglio dell’Istituzione Scolastica.
7.
L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della
scuola quindi vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche.
Art. 14: DISPOSIZIONI FINALI
Il Regolamento di Istituto viene adottato dal Consiglio di Istituto e rimane in vigore
fino a nuove modifiche
All. 1
REGOLAMENTO di DISCIPLINA
Doveri e regole
 L’ingresso nei locali della scuola è consentito non altre le ore
08.00. È vietato l’accesso nell’atrio alla scuola prima del suono
della campana.
 In caso di ritardo e comunque non oltre i dieci minuti successivi
all'orario d'entrata. l 'alunno potrà essere ammesso in classe, previa
autorizzazione del Docente della prima ora: i ritardi (non più di
234
cinque a quadrimestre) saranno annotali su apposita scheda a cura
dell'insegnante della prima ora e comunicati (tramite contatto
telefonico o lettera scritta) dal docente coordinatore alla famiglia
qualora essi raggiungessero il numero di cinque al mese. l Consigli
di classe, nell'ipotesi di ritardi reiterati, potranno prendere
opportuni provvedimenti disciplinari e, nei casi più gravi,
abbassare il voto di condotta.
 Alle ore 8, l 5 il cancello della scuola, per motivi di sicurezza
verrà chiuso. L 'alunno potrà essere ammesso in classe all'inizio
della seconda ora (ore 9, 00) solo in caso di valida motivazione e
se accompagnato da un genitore o da chi esercita la patria potestà.
Tutto ciò dovrà essere verificato dal docente della prima ora il
quale
provvederà
ad
autorizzare
con
apposita
procedura,
l'eventuale ammissione in classe. I ritardi si sommeranno al
numero complessivo di ore di assenze annuali.
 L'uscita anticipata non sarà consentita nell'ultima mezz'ora di
lezione salvo casi di effettiva e comprovata necessità; anche le
uscite anticipate saranno conteggiate nelle ore di assenza dalle
lezioni.
 L'uscita anticipata di un alunno per motivi personali dovrà essere
richiesta: a) mediante apposito modulo debitamente compilato e
sottoscritto, dal genitore o da chi esercita la potestà o da altra
persona
munita
formalizzata
in
di
relativa
segreteria;
delega
b)
scritta,
accompagnata
preventivamente
da
copia
del
documento di riconoscimento in corso di validità di delegato e
delegante; c) e non superare il numero di cinque richieste a
quadrimestre.
 L'eventuale uscita anticipata degli alunni, per determinate esigenze
scolastiche, sarà comunicata alle famiglie mediante avviso trascritto
sul diario personale degli stessi. Gli alunni che non esibiranno il
235
suddetto avviso firmato da uno dei genitori o da chi esercita la
potestà, potranno uscire dalla scuola soltanto al termine dell’orario
scolastico ordinario (oppure insieme ad uno dei genitori o a chi
esercita la potestà).
 Al termine delle lezioni l 'uscita degli alunni avverrà in modo
ordinato, in silenzio ed in fila per due e con la vigilanza del
personale docente e ATA di turno, fino all' ingresso della scuola.
La classe che non osserverà tale disposizione, ritornerà in aula e
uscirà soltanto nel rigoroso rispetto delle suddette regole.
 La giustificazione dell'assenza avverrà mediante apposito libretto,
ritirato da uno dei genitori presso lasegreteria della scuola, accettata
dall'insegnante della prima ora e annotata sul registro di classe.
 Gli alunni sprovvisti di giustificazione, il primo giorno verranno
ammessi con riserva, il giorno successivo la loro ammissione sarà
subordinata
all'autorizzazione
del
docente
coordinatore
e
all'obbligo di presentare la giustificazione. Qualora l 'alunno si
dovesse presentare a scuola sprovvisto di giustificazione anche il
terzo giorno, sarà ammesso in classe soltanto se accompagnato dal
genitore o previa autorizzazione telefonica dello stesso o di chi
esercita la patria potestà.
·
 I periodi d'assenza pari o superiori a cinque giorni consecutivi
dovranno essere giustificati con certificato medico.
 Nei casi d 'assenza prolungata o frequente la scuola provvederà ad
informare la famiglia e gli organicompetenti.
 In caso di malessere dell'alunno nonché in presenza di circostanze
eccezionali, sarà consentito l'uso del telefono della scuola per
avvertire la famiglia.
Obblighi e divieti
236
 Frequenza regolare e assolvimento assiduo degli impegni di studio
a casa e a scuola (obbligo di portare
 ogni giorno il diario e tutto quanto è necessario per il positivo
svolgimento delle attività didattiche). Gli alunni sono tenuti a
portare a scuola solo e tutto l'occorrente per i compiti e le lezioni e
l'eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e
oggetti di valore (cellulare, MP3. 1-pod, ecc.). La scuola. In ogni
caso, non risponde di eventuali furti. Alle alunne è severamente
vietato portare specchietti e cosmetici.
 Comportamento rispettoso nei confronti del capo d'istituto, dei
docenti, di tutto il personale della scuola durante l’orario delle
lezioni, in tutti gli spazi della scuola e all’esterno, durante le attività
parascolastiche compresi i viaggi d'istruzione (è dovere degli alunni
accogliere il dirigente scolastico, gli insegnanti e gli adulti in
genere, alzandosi in piedi in silenzio). Tutti devono poter
frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze
altrui; saranno pertanto puniti con severità tutti gli episodi di
violenza o di prevaricazione che dovessero verificarsi tra gli alunni.
 L'uscita dall'aula durante le lezioni sarà consentita soltanto con il
permesso dell'insegnante. Non è consentito correre e/o gridare per i
corridoi e nelle aule, come non è consentito attardarsi ad entrare in
aula.
 Non è consentito recarsi in altre classi per chiedere il materiale
scolastico di cui non si è provvisti e non è consentito ai
genitori,tranne casi eccezionali, chiedere di consegnare il materiale
didattico durante le ore di lezione. Tale divieto si estende anche alla
consegna di merende. Esse potranno essere consegnate
eccezionalmente solo in casi di comprovata necessità.
 L’abbigliamento dovrà essere sobrio, adeguato alle attività proposte
e rigorosamente in linea con ildecoro dell’istituzione scolastica.
L'alunno avrà cura dell’igiene della propria persona.
 Utilizzo corretto delle strutture, degli strumenti (compasso, gomma,
penne, squadra, riga, forbici, etc.) dei sussidi didattici per non
arrecare danni a se stessi, a terzi e al patrimonio della scuola (gli
eventuali danni arrecati ai beni materiali e alle strutture scolastiche,
237
graveranno economicamente direttamente o indirettamente sui
responsabili).Gli alunni hanno il dovere di tenere l 'aula in modo
ordinato e di avere cura dei locali e degli arredi ad esempio: non
imbrattare banchi o muri,non attaccare gomme da masticare,non
lanciare carta dalle finestre etc.
 È obbligo indossare per l'attività motoria tuta e scarpe da
ginnastica. È severamente vietato indossare orecchini, collane,
bracciali, anelli, fermagli, ecc. durante l’attività di Scienze Motorie.
 È vietato agli alunni uscire dall’aula durante le prime due ore di
lezione,salvo casi di comprovata necessità.
 Durante i cambi d’ora gli alunni dovranno attendere in classe, non
dovranno uscire dalle aule per nessun motivo, senon con il
permesso dell’insegnante uscente o entrante.
 È vietato portare a scuola oggetti pericolosi o comunque estranei
alle normali attività didattiche.
 È vietato tenere accessi cellulari, walkman, videotelefoni e tablet o
simili durante le ore di lezioni, anche durante la ricreazione
(secondo la Direttiva n° l04 del Ministro della Pubblica Istruzione
del 30 novembre 2007 ed in conformità al D. Lgs. n° 196 del 30
giugno 2003). La trasgressione comporterà il ritiro immediato dei
suddetti oggetti che saranno riconsegnati soltanto ai genitori c nei
locali della presidenza.
 Tablet netbook, notebook, ... potranno essere utilizzati per fini
esclusivamente didattici (consultazione di e-book; esecuzione di
esercizi) solo con l'autorizzazione diretta del docente dell'ora,
collegata
ad
attività
specificamente
programmata. Tale
autorizzazione andrà rinnovata di volta in volta ed annotata sul
registro di classe in modo dettagliato.
 In nessun caso gli alunni potranno collegarsi al WEB tramite W1FI,
utilizzando detti strumenti elettronici.
 È vietato diffondere immagini, video o foto sul web o sui social
network (Facebook o similari) se non con il consenso esplicito delle
persone riprese.
 È consentito fare video e foto durante recite, gite e saggi scolastici
soltanto se le immagini sono raccolte a fini personali e destinate ad
238
un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse pubblicarle e
diffonderle in rete, anche sui social network, si ricorda che la
responsabilità è personale cd è necessario ottenere il consenso
esplicito delle persone presenti nei video o nelle foto.
 È stabilito il divieto di fumo, anche delle sigarette elettroniche, per
TUTTI (studenti, docenti, personale Ata, esperti esterni, genitori e
chiunque sia occasionalmente presente nei locali dell'Istituto) in
tutti i locali delle due sedi della Scuola Secondaria di I grado "Ciro
Scianna" di Bagheria, ivi compresi ingresso nei locali dell’istituto,
atrio, corridoi, scale interne, scaleantincendio,ascensori, aule, uffici,
archivi, biblioteca, laboratori, palestre, bagni, nonché nelle aree
all'aperto di pertinenza delle scuole. Tutto il personale in servizio
ha l'obbligo della sorveglianza e deve segnalare e/o accompagnare
in presidenza chi trasgredisce.
239
Allegato 4
I CURRICOLA DELLA SCUOLA
Traguardi formativi
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA:
Fonti di legittimazione:
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo
2012
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
TRAGUARDI ALLA FINE DEL
PRIMO CICLO
Padroneggiare gli strumenti
Le regole dell’ascolto e della
L’alunno è capace di interagire,
ASCOLLTO E PARLATO
espressivi ed argomentativi
Prestare attenzione per tempi stabiliti e conversazione.
sostenendo le proprie idee in diverse
indispensabili per gestire
sapersi orientare, formulando domande
situazioni comunicative. Possiede
l’interazione comunicativa verbale in su ciò che crea difficoltà. Prestare
la consapevolezza che il dialogo e il
vari contesti
attenzione per tempi richiesti e sapersi
confronto con il diverso da sé
orientare a seconda del tipo di
hanno grande valore civile e se ne
Leggere, comprendere ed interpretare testo(racconto,lettera,diario,biografia,aut
serve per elaborare opinioni su
testi scritti di vario tipo
obiografia,canzone,articolodigiornale,do
problemi riguardanti vari ambiti
cumentario,telegiornale,radiogiornale,
culturali e sociali, rendendosi così
Produrre testi di vario tipo in
collegandole e operando semplici
portatore di valori e azioni di
relazione ai differenti scopi
inferenze. Prestare attenzione per tempi
cittadinanza attiva.
comunicativi
prolungati e sapersi orientare a seconda
del tipo di testo (novella, romanzo,
Riflettere sulla lingua e sulle sue
biografia, autobiografia, canzone,
regole di funzionamento.
articolo di giornale, documentario,
telegiornale, relazione, commento,
riassunto,parafrasi e appunti),
formulando domande su ciò che crea
difficoltà di comprensione. Ascoltare
240
testi prodotti e/o letti da altri in
Le informazioni
situazioni scolastiche individuando
l’argomento generale e le informazioni
esplicite e/o testi trasmessi dai media,
riconoscendone la fonte e individuando:
l’argomento generale, le informazioni
implicite ed esplicite, principali e
secondarie.
Ascoltare testi applicando tecniche di
supporto alla comprensione durante e
dopo l’ascolto; ad esempio, prendere
appunti collegando le informazioni
anche per mezzo di schemi e tabelle e
riordinarli per poter riutilizzarli in
seguito.
Individuare l’argomento centrale di un
testo
e
la
sua
articolazione,
distinguendo tra informazioni e opinioni
in esso presenti e riconoscendo le La comunicazione
informazioni che arricchiscono le
proprie conoscenze di supporto e
usando un lessico appropriato.
Riconoscere
lo
scopo
di
una
comunicazione anche dall’intonazione.
Intervenire in una conversazione e/o in
una discussione in modo pertinente e
ordinato.
Raccontare oralmente esperienze
personali, ordinandole in base ad un
criterio logico-cronologico,
esplicitandole in modo chiaro e preciso.
Riferire oralmente su un argomento di
studio, esplicitando lo scopo e
241
.
.
presentando in modo chiaro
l’argomento: esporre le informazioni
secondo un ordine prestabilito e
coerente, usare un registro adeguato,
controllare il lessico specifico,
precisando le fonti e servendosi
eventualmente di materiali
di supporto (mappe concettuali, cartine,
tabelle e grafici) anche digitali
In una conversazione guidata, esprimere
le proprie idee, superando le inibizioni e
controllando l’emotività e rispettare
quelle degli altri.
Riconoscere e cominciare ad usare
termini specialistici in base ai campi di
discorso.
Riconoscere all’ascolto, e valorizzare
nella lettura, alcuni elementi ritmici e
sonori del testo poetico.
Intervenire in una conversazione e/o in
una discussione in modo pertinente e
ordinato, tenendo conto del destinatario.
Ricostruire oralmente la struttura di un
testo e/o riferire oralmente su un
argomento di studio,presentando in
modo chiaro l’argomento: esporre le
informazioni in modo ordinato e
coerente, servendosi eventualmente di
materiali
Raccontare
oralmente
esperienze
personali, selezionando informazioni
significative in base allo scopo,
ordinandole in base ad un
L’alunno legge con interesse e con
criterio
logico-cronologico, Le parti di un manuale di studio piacere testi di vario tipo e
242
esplicitandole in modo chiaro ed (indice, capitoli, titoli,sommari, manifesta gusti personali sui quali
esauriente, usando un registro adeguato testi, riquadri,immagini, didascalie, scambia opinioni con docenti e
all’argomento,
alla
situazione
e apparati grafici).
compagni.
all’interlocutore.
Usare la comunicazione orale e scritta
per collaborare con gli altri, per
esempio nella realizzazione di giochi,
nell’elaborazione di progetti, nelle
attività di studio, individuali e di
gruppo.
Seconda area di processo: LEGGERE
Leggere ad alta voce, rispettando pause
e intonazioni. Leggere in modo
espressivo testi noti, raggruppando le
parole legate dal significato e usando
pause e intonazioni per seguire lo
sviluppo del testo e permettere a chi
ascolta di capire.
Leggere silenziosamente applicando
anche tecniche di supporto alla
comprensione (sottolineature, note a
margine )
e mettendo in atto strategie differenziate
(lettura orientativa,selettiva).
Ricavare informazioni esplicite ed
implicite da semplici testi, anche su
supporto digitale.
Selezionare, autonomamente e/o guidati,
le informazioni e organizzarle in modo
personale (liste di argomenti, brevi
243
L’alunno ha maturato il gusto per la
lettura, sviluppando la fantasia e il
piacere della ricerca su argomenti
d’interesse particolare.
L’alunno usa i manuali delle
discipline o altri testi di studio per
ricercare raccogliere e rielaborare i
dati, le informazioni, i concetti,
anche con l’utilizzo di strumenti
informatici.
riassunti).
I testi letterari di vario tipo e forma
Ricavare informazioni esplicite e, (fiaba, favola, mito, epos, testo
guidati, anche implicite da testi descrittivo e narrativo).
informativi e espositivi (anche su
supporto digitale) per informarsi su un
argomento specifico e/o a fini pratici.
Confrontare,
su
uno
stesso
argomento,informazioni ricavabili da
più fonti, selezionando, guidati, quelle Il testo poetico
più significative.
Selezionare
le
informazioni
e
organizzarle in modo personale (liste di
argomenti, brevi riassunti).
Cominciare ad usare in modo funzionale
L’alunno elabora le conoscenze
le varie parti di un manuale di studio:
linguistiche per comunicare e
indice, capitoli, titoli, sommari, testi,
scrivere in modo sempre più
riquadri, immagini, didascalie, apparati
efficace, coerente e corretto.
grafici.
Comprendere testi letterari di viario tipo Diverse tipologie di testi:narrativo,
e forma, individuando personaggi, loro descrittivo,regolativo,espositivo,
caratteristiche, ruoli, relazioni causali, informativo,argomentativo
e
tema principale e temi di sfondo, il poetico.
genere di appartenenza, tecniche Diverse tipologie di testi:avvisi,
narrative usate dall’autore.
biglietti, lettere private e pubbliche,
diari personali e di bordo, schede
Nel testo poetico, individuare e informative, relazioni guidate su
interpretare, in forma autonoma e/o argomenti di studio, trafiletti, L’alunno usa la scrittura come un
guidata, l’argomento, il messaggio e il articoli di cronaca, recensioni, processo
articolato,del
quale
linguaggio. le seguenti caratteristiche: commenti, parafrasi.
distingue le varie fasi:ideazione,
linguaggio figurato, denotativo e
pianificazione, prima stesura e
connotativo.
revisione.
Riconoscere i campi di significato e il
tema
244
centrale, i legami tra suono e senso
Contestualizzare un testo poetico e
confrontarlo con altri testi del medesimo
autore.
Terza area di processo: SCRIVERE
Scrivere testi di tipo diverso adeguati a:
situazione,
argomento,
scopo,
destinatario e registro linguistico.
Scrivere testi di tipo diverso:
narrativo,descrittivo,
regolativo
espressivo, espositivo, argomentativo,
poetico sulla base di modelli
sperimentati.
Il riassunto, gli appunti e lo
Scrivere testi corretti dal punto di vista schema.
ortografico, morfosintattico, lessicale.
Scrivere testi dotati di coerenza e
organizzati in parti equilibrate tra loro.
Utilizzare nei propri testi sotto forma di
citazione esplicita e/o di parafrasi, parti
di testi prodotti da altri e tratti da fonti
diverse.
Conoscere e applicare le procedure di I programmi di videoscrittura
ideazione, pianificazione, stesura e
revisione del testo a partire dall’analisi
del compito di scrittura: servirsi di
strumenti
per
la
raccolta
e
organizzazione delle idee (liste di
argomenti, mappe, scalette)
Realizzare forme diverse di scrittura
L’alunno padroneggia e applica in
creativa, in prosa e in versi (ad esempio, Le regole della fonologia e situazioni diverse le conoscenze
giochi linguistici, manipolazione di testi, dell’ortografia.
fondamentali relative al lessico, alla
semplici poesie…).
morfologia,
all’organizzazione
logico-sintattica della frase semplice
245
Riformulare in modo sintetico le
e complessa, ai connettivi testuali, e
informazioni ricavate da testi letti o Il lessico: forma e significato delle utilizza
le
conoscenze
ascoltati e riorganizzarle in modo parole.
metalinguistiche per comprendere
personale (liste di argomenti, riassunti
con maggior precisione i significati
schematici, mappe, tabelle). Scrivere
dei testi e per correggere i propri
sintesi (lineari e non lineari) di testi letti
elaborati.
e ascoltati e saperle riutilizzare per
propri scopi.
Scrivere testi utilizzando programmi
divideoscrittura e di presentazione
(powerpoint), curando l’impostazione
grafica
.
Quarta
area
di
processo:
La comunicazione.
RIFLETTERE SULLA LINGUA
Riconoscere i principali elementi della
lingua.
Conoscere i principali meccanismi di
derivazione delle parole per arricchire il
lessico.
Conoscere le principali relazioni fra
significati
(sinonimia,
contrarietà,
polisemia, gradazione,
Gli aspetti storico-evolutivi della
inclusione) e le figure retoriche.
lingua.
Conoscere i principali meccanismi di
derivazione delle parole per arricchire il
lessico.
Le regole della morfologia(il nome,
Il lessico: i rapporti di significato tra le l’articolo, il verbo, gli aggettivi, i
parole e il significato traslato.
pronomi,
le
preposizioni,gli
avverbi, le congiunzioni e le
Tradurre un messaggio dal codice interiezioni).
246
verbale al codice non verbale e Le
regole
della
viceversa.
sintassi:soggetto,predicati,attributo
Riconoscere relazioni tra situazione di , apposizione e complementi.
comunicazione, interlocutori e registri
linguistici.
Stabilire relazioni tra situazione di Le regole dell’analisi logica della
comunicazione, interlocutori e registri frase complessa.
linguistici.
Variare opportunamente i registri
informale e formale in base alla
situazione comunicativa e
agli interlocutori; riconoscere ed usare
termini specialistici in base ai campi di Il dizionario, gli strumenti di
discorso.
consultazione
La comunicazione: le varietà della
lingua ( il registro linguistico, le
funzioni della lingua, lingua parlata e
lingua scritta).
Il discorso diretto e indiretto.
Conoscere le origini della lingua
italiana e l’evoluzione della lingua
attraverso i secoli
Riconoscere e utilizzare le varie parti
del discorso e gli elementi costitutivi
della frase.
Riconoscere e utilizzare alcune strutture
della lingua: soggetto, predicato e
principali espansioni.
Conoscere la costruzione della frase
complessa (distinguere la proposizione
principale
dalle
subordinate)
e
riconoscere i principali tipi di
247
subordinate.
Analizzare la frase complessa e
visualizzare i rapporti tra le singole
proposizioni, rappresentandoli anche
graficamente.
Riconoscere in un testo i principali
connettivi e la loro funzione
Utilizzare strumenti di consultazione
anche
in
formato
elettronico,
riconoscendo e comprendendo il tipo di
informazioni fornite da un dizionario per
ogni voce.
Applicare
le
conoscenze
metalinguistiche per monitorare e
migliorare l’uso orale e scritto della
lingua.
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
Fonti di
legittimazione:
COMPETENZE
SPECIFICHE
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
ABILITA’ INGLESE
Comprendere frasi ed Ascolto (comprensione
espressioni di uso
orale)
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CONOSCENZ
ABILITA'
CONOSCENZE
TRAGUARDI
TRAGUARDI
E INGLESE
SECONDA
SECONDA
ALLA FINE DEL ALLA FINE DEL
LINGUA
LINGUA
PRIMO CICLO IN PRIMO CICLO
INGLESE
NELLA SECONDA
LINGUA
COMUNITARIA
Lessico di base Ascolto(comprension Lessico di base su L’alunno comprende L’alunno comprende
su argomenti di e orale)
argomenti di vita oralmente e per
brevi messaggi orali
248
frequente relative ad Comprendere i punti
vita quotidiana
ambiti di immediata essenziali di un discorso, a Uso del
rilevanza (ad esempio condizione che venga usata dizionario
informazioni di base una lingua chiara e che si bilingue
sulla persona e sulla parli
Regole
famiglia, acquisti,
di argomenti familiari,
grammaticali
geografia locale,
inerenti alla scuola, al
fondamentali
lavoro), da interazioni tempo libero, ecc.
comunicative o dalla Individuare l’informazione
visione di contenuti principale di programmi
multimediali, dalla radiofonici o televisivi su
lettura di testi;
avvenimenti di attualità o
Interagire oralmente su
in situazioni di vita argomenti che riguardano i
quotidiana
propri interessi, a
scambiando
condizione
informazioni semplici che il discorso sia
e dirette su argomenti articolato in modo chiaro.
familiari e abituali, Individuare ascoltando
anche attraverso l’uso termini e informazioni
degli strumenti
attinenti a contenuti di
digitali;
studio di altre discipline.
Interagire per iscritto, Parlato (produzione e
anche in formato
interazione orale)
digitale e in rete, per Descrivere o presentare
esprimere
persone, condizioni di vita
informazioni e stati o di studio, compiti
d’animo, semplici
quotidiani; indicare che
aspetti del proprio
cosa piace o non piace;
vissuto e del proprio esprimere un’opinione e
ambiente ed elementi motivarla con espressioni e
che si riferiscono a frasi connesse in modo
bisogni immediati. semplice.
Interagire con uno o più
Comprendere
quotidiana
istruzioni, espressioni Uso del dizionario
e frasi d’uso
bilingue
quotidiano
Regole
pronunciate
grammaticali
chiaramente e
fondamentali
identificare il tema
generale di brevi
messaggi orali in cui
si parla di argomenti
conosciuti.
Comprendere brevi
testi multimediali
identificando parole
chiave e il senso
generale.
Parlato (produzione e
interazione orale)
Descrivere persone,
luoghi e oggetti
familiari utilizzando
parole e frasi già
incontrate ascoltando
o
leggendo.
Riferire semplici
informazioni afferenti
alla sfera personale,
integrando il
significato di ciò che
si dice con mimica e
gesti.
Interagire in modo
comprensibile con un
249
iscritto i punti
e scritti relativi ad
essenziali di testi in ambiti familiari.
lingua standard su Comunica oralmente
argomenti familiari in attività che
o
richiedono solo uno
di studio che
scambio di
affronta
informazioni
normalmente a
semplici e dirette su
scuola e nel tempo argomenti
libero.
familiari e abituali.
Descrive oralmente Descrive oralmente e
situazioni, racconta per iscritto, in modo
avvenimenti ed
semplice, aspetti del
esperienze personali, proprio vissuto e del
espone argomenti di proprio ambiente.
studio.
Legge brevi e
Interagisce con uno semplici testi con
o più interlocutori in tecniche adeguate
contesti familiari e allo
su argomenti noti. scopo.
Legge semplici testi Chiede spiegazioni,
con diverse strategie svolge i compiti
adeguate allo scopo. secondo le
Legge testi
indicazioni date in
informativi e ascolta lingua straniera
spiegazioni attinenti dall’insegnante.
a
Stabilisce relazioni
contenuti di studio tra semplici elementi
di altre discipline. linguistico
Scrive semplici
comunicativi e
resoconti e compone culturali propri delle
brevi lettere o
lingue di studio.
messaggi rivolti a Confronta i risultati
coetanei e familiari. conseguiti in lingue
interlocutori, comprendere
i punti chiave di una
conversazione ed esporre
le proprie idee in modo
chiaro e
comprensibile.
Gestire conversazioni di
routine, facendo domande
e scambiando idee e
informazioni in situazioni
quotidiane prevedibili.
Lettura (comprensione
scritta)
Leggere e individuare
informazioni esplicite in
brevi testi di uso
quotidiano e in lettere
personali.
Leggere globalmente testi
relativamente lunghi per
trovare informazioni
specifiche relative ai propri
interessi e a contenuti di
studio di altre discipline.
Leggere testi riguardanti
istruzioni per l’uso di un
oggetto, per lo svolgimento
di giochi, per attività
collaborative.
Leggere brevi storie,
semplici biografie e testi
narrativi più ampi in
edizioni graduate.
Scrittura (Produzione
compagno o un adulto
con cui si ha
familiarità,
utilizzando
espressioni e frasi
adatte alla situazione.
Lettura
(comprensione
scritta)
Comprendere testi
semplici di contenuto
familiare e di tipo
concreto e trovare
informazioni
specifiche in materiali
di uso corrente.
Scrittura (produzione
scritta)
Scrivere testi brevi e
semplici per
raccontare le proprie
esperienze, per fare
gli auguri, per
ringraziare o per
invitare qualcuno,
anche se con errori
formali che non
compromettano la
comprensibilità del
messaggio.
Riflessione sulla
lingua
Osservare le parole
nei contesti d’uso e
250
Individua elementi diverse e le strategie
culturali veicolati
utilizzate per
dalla lingua materna imparare.
o
di scolarizzazione e
li confronta con
quelli veicolati dalla
lingua straniera.
Affronta situazioni
nuove attingendo al
suo repertorio
linguistico; usa la
lingua per
apprendere
argomenti anche di
ambiti disciplinari
diversi e collabora
fattivamente con i
compagni nella
realizzazione di
attività e progetti.
Autovaluta le
competenze
acquisite ed è
consapevole del
proprio modo di
apprendere.
scritta)
Produrre risposte e
formulare domande su
testi.
Raccontare per iscritto
esperienze, esprimendo
sensazioni e opinioni con
frasi semplici.
Scrivere brevi lettere
personali adeguate al
destinatario e brevi
resoconti che si avvalgano
di lessico sostanzialmente
appropriato e di sintassi
elementare.
Riflessione sulla lingua
Rilevare semplici
regolarità e variazioni nella
forma di testi scritti di uso
comune.
Confrontare parole e
strutture relative a codici
verbali diversi.
Rilevare semplici analogie
o differenze tra
comportamenti e usi legati
a lingue diverse.
Riconoscere come si
apprende e che cosa
ostacola il proprio
apprendimento.
rilevare le eventuali
variazioni di
significato.
Osservare la struttura
delle frasi e mettere in
relazione costrutti e
intenzioni
comunicative.
Confrontare parole e
strutture concernenti
codici verbali diversi.
Riconoscere i propri
errori e i propri modi
di
apprendere le lingue.
251
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA:
Fonti di legittimazione:
COMUNICAZIONECOMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE
SPECIFICHE
Eseguire calcoli algebrici.
Risolvere problemi
algebricamente.
Risolvere problemi
geometrici.
Organizzare,interpretare e
rappresentare dati.
Adoperare linguaggi,
termini e simboli
matematici.
Matematizzare la realtà.
CONOSCENZE MATEMATICA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO NELLA
MATEMATICA
Acquisire familiarità con il
concetto intuitivo di insieme.
Assimilare i primi vocaboli
caratteristici e le
rappresentazioni degli insiemi
ARITMETICA
GLI INSIEMI
Il concetto di insieme e sottoinsieme.
Rappresentazione di un insieme.
con gli insiemi.
Conoscere, eseguire ed
applicare le quattro operazioni
e relative proprietà tra gli
interi e tra i decimali.
Rappresentare i numeri
conosciuti sulla retta.
Eseguire semplici espressioni
di calcolo con i numeri
conosciuti, essendo
consapevoli del
significato delle parentesi e
delle convenzioni sulla
precedenza delle operazioni.
Conoscere e applicare le
potenze con le relative
proprietà.
Descrivere con una
espressione numerica la
sequenza di operazioni che
fornisce la soluzione
di un problema.
Riconosce le forme del piano e dello spazio e ne coglie le
DAI NUMERI NATURALI E DECIMALI AL PROBLEMA relazioni tra gli elementi.
Il sistema di numerazione.
I numeri naturali e decimali.
Analizza, interpreta e rappresenta dati.
Le quattro operazioni nell’insieme N e le loro proprietà.
La potenza dei numeri naturali e le loro proprietà.
Risolve problemi in contesti diversi valutando le
Gli elementi di un problema e le fasi necessarie per risolvere un informazioni e individuando ipotesi risolutive.
problema.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni
che gli consentono di passare da un problema specifico a
una classe di problemi.
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo, ne
Operazioni padroneggia le diverse rappresentazioni e stima il
risultato di operazioni.
Spiega il procedimento seguito.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie
il rapporto col linguaggio
naturale.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla
matematica attraverso esperienze significative e ha capito
come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte
situazioni per operare nella realtà.
Individuare multipli e divisori LA DIVISIBILITA'
di un numero naturale e
Multipli i e divisori di un numero.
multipli e divisori comuni a più Principali criteri di divisibilità.
numeri.
Numeri primi e numeri composti.
Comprendere il significato e in fattori primi.
l'utilità del multiplo comune
M.C.D. e m.c.m.
252
Scomposizione
più piccolo e del divisore
Risoluzione di problemi con il M.C.D e con il m.c.m.
comune più grande, in
matematica e in diverse
situazioni concrete.
Scomporre numeri naturali in
fattori primi e conoscere
l’utilità di tale scomposizione
per diversi fini.
Conoscere e applicare la
frazione come operatore.
Utilizzare frazioni equivalenti LE FRAZIONI
e numeri decimali
La frazione come operatore.
Classificazione di frazioni.
Confronto
fra numeri razionali.
Descrivere rapporti e quozienti
mediante frazioni.
Eseguire operazioni con i
numeri razionali
Utilizzare frazioni equivalenti
e numeri decimali.
Conoscere le frazioni come
generatrici di un numero
decimale, sapere effettuare le
trasformazione e applicare le
quattro operazioni con esse.
Conoscere la radice quadrata
come operatore inverso
dell’elevamento al quadrato.
Estrarre la radice quadrata di
un numero attraverso l’uso
delle tavole e l’algoritmo
Risolvere problemi utilizzando
frazioni.
Conoscere rapporti e
proporzioni
Applicare le proprietà delle
proporzioni.
Risolvere problemi utilizzando
proporzioni.
Calcolare percentuali.
DALLE FRAZIONI AI NUMERI DECIMALI, PERIODICI
E NON; LA RADICE QUADRATA.
Operazioni con le frazioni.
Risoluzione di problemi utilizzando frazioni.
Espressioni di calcolo con i numeri razionali assoluti.
Numeri decimali finiti.
Numeri decimali periodici.
Frazione generatrice dei numeri decimali.
La radice quadrata come operatore dell’elevamento al
quadrato.
Algoritmo della radice quadrata.
RAPPORTI, PROPORZIONI, PERCENTUALI.
Rapporti e proporzioni.
253
Conoscere il concetto di
proporzionalità diretta ed
inversa tra grandezze e saper
fare la rappresentazione
grafica.
Riconoscere funzioni
matematiche ed empiriche.
Le proprietà delle proporzioni.
L’applicazione delle proporzioni.
La percentuale.
FUNZIONI E PROPORZIONALITA’
Grandezze costanti e grandezze variabili.
Concetto di funzione.
Funzioni matematiche e funzioni empiriche.
Grandezze direttamente e inversamente proporzionali.
Rappresentazione grafica della proporzionalità diretta e
inversa.
Rappresentare i numeri
conosciuti sulla retta.
Conoscere gli elementi
fondamentali di calcolo
algebrico.
Eseguire semplici espressioni I NUMERI RELATIVI
di calcolo con i numeri
L’insieme Z,Q,R.
conosciuti.
La rappresentazione grafica dei numeri relativi.
Eseguire addizioni, sottrazioni, Il valore assoluto dei numeri relativi.
moltiplicazioni, divisioni
Le quattro operazioni con i numeri relativi.
nell’ambito del calcolo
Le potenze e le radici con i numeri relativi.
letterale.
Elementi fondamentali del calcolo algebrico e relative
Conoscere e operare con i
espressioni.
monomi e con i polinomi.
IL CALCOLO LETTERALE
Usare le lettere come
Espressioni letterali e monomi.
generalizzazione dei numeri.
I polinomi.
Apprendere i concetti di:
Le operazioni con monomi e polinomi.
identità, equazioni e principi di Prodotti notevoli
equivalenza.
LE EQUAZIONI
Acquisire il procedimento di equazioni.
risoluzione di un'equazione di I principi di equivalenza.
primo grado a una incognita. forma normale di una equazione e sua risoluzione
Acquisire il concetto di
funzione.
Usare coordinate cartesiane,
diagrammi, tabelle per
rappresentare relazioni e
funzioni. Saper rappresentare
graficamente semplici funzioni
matematiche.
Acquisire i concetti di eventi
indipendenti, dipendenti,
254
Le
La
impossibili, certi e probabili.
Calcolare la probabilità
matematica di eventi aleatori.
Conoscere gli enti geometrici
fondamentali.
Rappresentare punti, linee
segmenti e figure.
Rappresentare sul piano gli
angoli, confrontarli ed operare
con essi.
Conoscere e descrivere
poligoni e le loro
caratteristiche e proprietà.
Conoscere e saper calcolare il
perimetro di figure
geometriche.
LA MATEMATICA DEL CERTO E DEL PROBABILE
La definizione di probabilità.
Il significato di eventi impossibili, certi, incerti, compatibili e
incompatibili e il loro calcolo.
GEOMETRIA
LA GEOMETRIA NEL PIANO
Gli enti geometrici fondamentali.
Gli angoli e le loro proprietà.
Figure piane: proprietà e caratteristiche dei triangoli.
Conoscere, comprendere ed
utilizzare le rappresentazioni
grafiche per schematizzare
situazioni e fenomeni.
Conoscere ed usare
opportunamente le principali
unità di misura del sistema
LE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE
internazionale.
Eseguire calcoli con le misure Introduzione al concetto di sistema di riferimento.
Le coordinate cartesiane.
Il
angolari
piano cartesiano.
Riprodurre figure e disegni
LA MISURA
geometrici, utilizzando in
Grandezze omogenee.
modo appropriato e con
Le unità di misura del sistema metrico decimale.
accuratezza opportuni
Operazioni con le misure sessagesimali.
strumenti (riga, squadra,
compasso).
Conoscere definizioni e
proprietà significative delle
EQUIVALENZA ED EQUISCOMPONIBILITA’ DELLE
principali figure piane
FIGURE PIANE
Riproduzione
(triangoli,
255
quadrilateri, poligoni regolari).
Calcolare perimetro e area di
figure piane e comprendere
l’equiscomponibilità.
Risolvere problemi utilizzando
le proprietà geometriche delle
figure.
di figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato
opportuni strumenti (riga, squadra, compasso).
Proprietà dei poligoni: triangoli, quadrilateri, poligoni
regolari.
Calcolo del perimetro e dell’area delle figure piane.
Conoscere il Teorema di
Pitagora e le sue applicazioni
in matematica e in situazioni
concrete.
Riconoscere caratteristiche,
proprietà e parti della
circonferenza e del cerchio.
Riconosce e disegna rette con
particolari posizioni rispetto a
una circonferenza e fra due
circonferenze.
Riconoscere e disegnare angoli
al centro e alla circonferenza.
Saper riconoscere poligoni
iscritti e circoscritti.
Calcolare la lunghezza di una
circonferenza e l'area del
cerchio.
IL TEOREMA DI PITAGORA E SUE APPLICAZIONI
Le terne pitagoriche
Il teorema di Pitagora.
Le applicazioni del teorema di Pitagora.
CIRCONFERENZA E CERCHIO
Gli elementi di una circonferenza e del cerchio.
Posizioni reciproche fra una retta e una circonferenza e fra due
circonferenze.
Angoli al centro e alla circonferenza.
Poligoni iscritti e circoscritti.
Lunghezza della circonferenza e area del cerchio.
Riprodurre solidi, utilizzando
in modo appropriato e con
accuratezza opportuni
strumenti (riga, squadra,
compasso).
Conoscere definizioni e
proprietà significative dei
principali solidi.
Calcolare area e volume dei
POLIEDRI E SOLIDI DI ROTAZIONE
principali solidi.
Nozioni generali della geometria solida dei poliedri e dei solidi
di rotazione.
256
Calcolo delle aree e dei volumi dei poliedri e dei solidi di
rotazione.
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
Fonti di
legittimazione:
COMPETENZE
SPECIFICHE
Conoscere il metodo
sperimentale.
Conoscere la materia
e i suoi stati fisici.
Comprendere il
mondo in cui viviamo
(acqua, aria, suolo).
Individuare l’unità e
la diversità dei
viventi.
Conoscere la
classificazione degli
esseri viventi.
COMUNICAZIONECOMPETENZE DI BASE IN SCIENZE
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006
Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
ABILITA’ SCIENZE
- Conoscere la struttura
della materia e le sue
proprietà.
- Conosce gli stati fisici
della materia e i suoi
cambiamenti.
- Conoscere la differenza
tra miscugli e soluzioni.
- Conoscere la
composizione dell’aria e
dell’acqua
- Conoscere le
caratteristiche e le
proprietà dei vari tipi di
suolo
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CONOSCENZE SCIENZE
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
CICLO NELLE SCIENZE
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e
all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni,
CORPI E SOSTANZE: PROPRIETA’, STATI E
ne immagina e ne verifica le cause; ricerca
TRASFORMAZIONI
Materia, sostanze, molecole e atomi. Stati di
soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze
aggregazione della materia. Principali proprietà dei acquisite.
corpi e delle sostanze.
Sviluppa semplici schematizzazioni e
Calore e temperatura e le loro unità di misura.
modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo,
Dilatazione termica.
quando è il caso,
Come si propaga il calore.
a misure appropriate e a semplici
Acqua
formalizzazioni.
Aria
Riconosce nel proprio organismo strutture e
funzionamenti a livelli macroscopici e
IL SUOLO
I vari tipi di suolo.
microscopici, è consapevole delle sue
Composizione del suolo
potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del sistema dei
viventi e della loro evoluzione nel tempo;
LA CELLULA E GLI ORGANISMI
riconosce nella loro diversità i bisogni
UNICELLULARI
fondamentali di animali e piante, e i modi di
257
-Sapere che la cellula è
l’unità fondamentale per
tutti gli esseri viventi.
-Indicare le caratteristiche
che distinguono la cellula
vegetale da quella
animale.
-Distinguere una cellula
procariote da una
eucariote.
- Conoscere le
caratteristiche dei batteri,
dei protesti e dei funghi
Conoscere le strutture di
una pianta superiore.
- Riconoscere le diverse
tipologie fogliari.
- Conoscere il processo
della fotosintesi
clorofilliana.
-Conoscere le diverse
strutture riproduttive delle
piante e il fiore della
angiosperme.
Conoscere gli aspetti
fondamentali della
materia e cogliere
analogie e differenze.
Conoscere e
descrivere lo stato di
quiete e di moto dei
corpi e le loro
L’origine della vita.
Le caratteristiche dei viventi.
La cellula.
Classificazione delle cellule.
Organismi unicellulari ( batteri-protisti-funghi ).
I virus.
IL CICLO VITALE DELLE PIANTE
Strutture di una pianta (radice, fusto e foglie)
Meccanismo di assorbimento radicale.
Fotosintesi clorofilliana.
Riproduzione asessuale e sessuale nelle piante.
DAGLI INVETEBRATI AI VERTEBRATI
Caratteristiche generali dei principali gruppi di
invertebrati e vertebrati.
Le principali teorie evoluzioniste
Conoscere le
IL MOVIMENTO DEI CORPI E LE FORZE
caratteristiche generali dei Il movimento dei corpi.
principali gruppi di
Moto rettilineo uniforme e sua rappresentazione
invertebrati e vertebrati. grafica.
- Conoscere il percorso
Il moto vario.
evolutivo che ha condotto Le forze: cosa sono e come si misurano.
gli animali dal mare alla Le forze nei liquidi: il Principio di Archimede.
terraferma.
Macchine semplici: le Leve
258
soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
È consapevole del ruolo della comunità umana
sulla Terra, del carattere finito delle risorse,
nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e
adotta modi di vita ecologicamente
responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo
della storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali
problemi legati all’uso della scienza nel campo
dello sviluppo
scientifico e tecnologico.
rappresentazioni
grafiche.
Conoscere la
struttura dell’atomo,
la differenza tra
elemento e composto,
i legami chimici e le
reazioni.
Individuare l’unità e
la diversità dei
viventi.
Conoscere i sistemi e
gli apparati del corpo
umano.
- Conoscere e descrivere lo
stato di quiete e di moto
dei corpi e le loro
rappresentazioni grafiche.
- Conoscere il concetto di
forza.
-Calcolare la spinta di
Archimede e prevedere il ELEMENTI DI CHIMICA
galleggiamento di un
Fenomeni chimici
corpo.
Sostanze chimiche: elementi e composti.
-Individuare le forze che Struttura dell’atomo.
agiscono in una leva e
Cenni sui legami chimici.
riconoscere i diversi tipi di Cenni su acidi, basi e sali.
leve e il loro vantaggio
-Conoscere la struttura
IL CORPO UMANO SISTEMI ED APPARATI
dell’atomo, la differenza Apparato tegumentario.
tra elemento e composto, i Sistema muscolo-scheletrico. Apparato respiratorio.
legami chimici e le
Apparato circolatorio.
reazioni, effettuando
Apparato digerente.
semplici esperienze
Alimenti e nutrizione.
pratiche diversificate.
Apparato escretore.
-Conoscere i sistemi e gli
apparati del corpo umano. RAPPORTI TRA ESSERI
- Apprendere una gestione VIVENTI E AMBIENTE
corretta del proprio corpo; Ecologia: Popolazioni, comunità, habitat, nicchia.
interpretare lo stato di
Ecosistema.
benessere e di malessere La catena Alimentare
che può derivare dalle sue
alterazioni.
ELETTRICITA’ E MAGNETISMO
-Sviluppare atteggiamenti I fenomeni elettrici.
di curiosità, attenzione,
L’elettrizzazione.
rispetto della realtà
Conduttori e isolanti.
naturale.
La corrente elettrica.
-Cogliere relazioni ed
Le leggi di Ohm.
259
interazioni tra esseri
viventi e ambiente
Distinguere i vari tipi di
elettrizzazione.
- Distinguere tra
conduttori ed isolanti.
- Definire la corrente
elettrica e le grandezze
elettriche.
- Costruire un circuito
elettrico.
- Riconoscere i fenomeni
del magnetismo.
- Individuare proprietà e
caratteristiche di un
magnete.
. Conoscere le interazioni
tra fenomeni elettrici e
magnetici.
I pericoli dell’elettricità e primi elementi di pronto
soccorso
LA TERRA E IL SISTEMA SOLARE
Principali movimenti della Terra e le loro
conseguenze.
Il Sole e i pianeti del Sistema solare.
Teorie sull’origine ed evoluzione dell’Universo.
La Luna e i suoi movimenti
Descrivere la forma della STRUTTURA DELLA TERRA E FENOMENI
Terra e i moti che compie. ENDOGENI
- Conoscere l’Universo e
la sua formazione.
Struttura della Terra.
- Conoscere il Sistema
Principali tipi di rocce.
Solare.
Terremoti.
- Descrivere la Luna, i suoi Vulcani.
moti e le principali teorie Teoria della tettonica a placche
sulla sua formazione.
- Conoscere le
caratteristiche generali
della Terra, la sua origine
e l’evoluzione.
260
- Comprendere la storia
geologica attraverso
l’osservazione di rocce,
minerali e fossili.
- Correlare queste
STIMOLI E RISPOSTE NELL’UOMO (SISTEMA
conoscenze alle valutazioni NERVOSO)
sul rischio geomorfologico, Il tessuto nervoso.
idrogeologico, vulcanico e Il sistema nervoso nell’organismo umano (sistema
sismico della propria
nervoso centrale e periferico).
regione.
Il sistema endocrino.
Conoscere i meccanismi Droghe ed effetti sul sistema nervoso.
fondamentali dei
cambiamenti globali nei
sistemi naturali e nel
sistema Terra e il ruolo
dell’intervento umano
Descrivere struttura e
funzioni del sistema
nervoso.
-Descrivere struttura e
funzioni del sistema
endocrino.
- Potenziare le conoscenze
per una gestione corretta
del proprio corpo.
- Interpretare lo stato di
benessere e di malessere
che può derivare dalle sue
alterazioni.
- Attuare scelte per
affrontare i rischi connessi
con il fumo e con le
droghe.
LA RIPRODUZIONE NELL’UOMO
La riproduzione nell’uomo.
Cenni sugli apparati riproduttori.
Rilevare i mutamenti dell’adolescenza.
Le malattie dell’apparato riproduttore.
L’EREDITARIETA’
Le leggi di Mendel e la trasmissione dei caratteri
ereditari.
Il codice genetico.
Malattie ereditarie e loro trasmissione.
261
-Riconoscere i vari
componenti dell’apparato
riproduttore maschile e
femminile.
-Individuare le funzioni dei
vari organi dell’apparato
riproduttore
Malattie localizzate sui cromosomi sessuali.
La biotecnologia e l’ingegneria genetica.
-Conoscere il significato di
ereditarietà dei caratteri.
- Riferire le principali
tappe degli studi di Mendel
e l’enunciato delle sue
leggi.
-Individuare le modalità di
trasmissione ereditaria
attraverso la genetica.
COMPETENZA
CHIAVE EUROPEA:
Fonti di legittimazione:
COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN STORIA E CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE
ABILITA’ STORIA
CONOSCENZE STORIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
SPECIFICHE
CITTADINANZA E
CITTADINANZA E
CICLO NELLA STORIA CITTADINANZA
COSTITUZIONE
COSTITUZIONE
E COSTITUZIONE
Conoscere e collocare
Sapere utilizzare termini specifici Tempo e spazio.
Conosce aspetti fondamentali della storia
nello spazio e nel tempo del linguaggio disciplinare.
Documenti e scienze ausiliarie.
europea (medievale, moderna e contemporanea)
fatti ed eventi della storia
Elementi essenziali del mondo greco e e della storia mondiale.
della propria comunità, del Rappresentare conoscenze apprese romano.
Conosce aspetti e processi essenziali del suo
Paese, delle civiltà.
mediante: grafici, tabelle, mappe Il lavoro dello storico, le discipline
ambiente.
spazio-temporali, carte geoausiliarie.
Conosce aspetti del patrimonio storico-culturale
262
Individuare trasformazioni storiche, testi scritti anche con
intervenute nelle strutture l’utilizzo di risorse digitali.
Il tramonto del mondo antico:
delle civiltà nella storia e
Cristianesimo, Barbari.
nel paesaggio, nelle società Conoscere e sapere riferire in modo L’Europa dei Regni Latino-Germanici
consapevole ed organico gli
Gli Arabi e l’Islam.
Utilizzare conoscenze e
argomenti di studio.
L’Europa carolingia.
abilità per orientarsi nel
L’Europa feudale.
presente, per comprendere Costruire quadri di civiltà
i problemi fondamentali
Rinascita economica
del mondo contemporaneo, Sapere ricostruire eventi in
Scontro Papato - Impero
per sviluppare
successione cronologica.
Le Crociate
atteggiamenti critici e
consapevoli.
Conoscere e usare fonti di diverso La nascita dei Comuni
tipo( documentarie, iconografiche, Scontro Comuni – Impero
narrative, materiali, digitali etc…)
per produrre testi di vario genere. Rinascita economica e politica
dell’Europa.
Ricavare, distinguere e selezionare Gli elementi dell’unità culturale e
religiosa dell’Europa medioevale.
informazioni da uno o più fonti.
L’Italia dei Comuni.Dai Comuni alle
Signorie
Stati Regionali e Stati Nazionali
La crisi del ‘300
Le esplorazioni.
La conquista del mondo oltre l’Europa.
Situazione politica degli stati nel ‘400
L’età del Rinascimento.
Economia e politica nell’Europa del
‘500.
Riforma e controriforma.
Caratteristiche generali dell’epoca:
un’età di contrasti.
Due modelli di stato: assoluto e
263
e ambientale del territorio italiano e mondiale.
Comprende testi storici e li sa rielaborare con
un personale metodo di studio.
Espone oralmente e con scritture – anche
digitali - le conoscenze storiche acquisite
operando gli opportuni collegamenti.
Produce informazioni storiche con fonti di vario
genere – anche digitali – e li sa organizzare in
testi.
Comprendere il significato Comprendere l’importanza del
delle regole per la
rispetto di codici convenzionali.
costituzionale.
La rivoluzione scientifica.
Il secolo dei lumi.
La rivoluzione industriale.
La rivoluzione americana.
La rivoluzione francese.
L’età napoleonica.
L’Europa della Restaurazione ed i
primi moti liberali.
I risorgimenti Nazionali
L’Italia post-unitaria
La società industriale e la questione
sociale.
Colonialismo e Imperialismo.
L’Italia giolittiana
Le potenze europee verso il conflitto
La Grande Guerra: fatti, protagonisti e
conseguenze.
Il primo dopoguerra in Europa e nel
mondo
La Russia e il bolscevismo
L’età del Totalitarismo: fascismo,
nazismo, stalinismo.
La seconda guerra mondiale: cause,
fatti, protagonisti, conseguenze.
Lo sterminio degli ebrei.
La resistenza europea: la lotta
antinazista, il crollo del fascismo e la
lotta partigiana.
Verso la guerra fredda.
L’Italia repubblicana
Dalla guerra fredda alla coesistenza
competitiva.
La decolonizzazione e il neo264
convivenza sociale e
rispettarle.
Esprimere e manifestare
riflessioni sui valori della
convivenza, della
democrazia e della
cittadinanza
Assumere comportamenti corretti
Sviluppare il senso civico.
Individuare gli elementi della
democrazia.
Comprendere l’importanza di
osservare e rispettare le regole
condivise.
colonialismo.
La costruzione della nuova Europa.
Il concetto di regola.
Il concetto di rispetto per le proprie
e altrui cose.
Il Regolamento di Istituto.
Il Regolamento di classe.
Comprendere che il nucleo
familiare si è evoluto nel tempo.
Educare al la bellezza del
patrimonio culturale/ambientale e
urbano.
Acquisire comportamenti virtuosi e
rispettosi del mondo circostante
A partire dall’ambito
scolastico,assumere
responsabilmente
atteggiamenti, ruoli e
comportamenti di
partecipazione attiva e
comunitaria
Osservare e rispettare l’ambiente
circostante.
Comprendere che le ricerche
attivate sia nell’ambito di fonti
energetiche alternative che in
quello del riciclaggio dei rifiuti
rappresentano una svolta
fondamentale nella tutela
dell’ambiente
.
Riconoscersi e agire come Comprendere che il continuo
La famiglia e la sua evoluzione nel
tempo.
Il gruppo come seconda famiglia.
Il gruppo dei pari.
Il fenomeno del bullismo.
Conoscenza del territorio bagherese,
delle sue ville e delle sue tradizioni.
Tutela del patrimonio storico-artistico
e monumentale
Conoscenza delle emergenze
ambientali , dei problemi legati
all'immigrazione.
Lo smaltimento dei rifiuti.
265
persona in grado di
intervenire sulla realtà
apportando un proprio
originale e positivo
contributo
sfruttamento delle risorse, praticato
a un ritmo superiore alla loro
capacità di rigenerazione, metterà a
rischio la sopravvivenza della
specie umana.
Usare le conoscenze apprese per
L’inquinamento.
comprendere problemi ecologici, Il problema energetico.
interculturali e di convivenza civile. L’acqua come risorsa preziosa.
La deforestazione e gli altri problemi
Acquisire la consapevolezza che la ambientali.
salvaguardia del patrimonio
L’energia pulita.
ambientale è un impegno che va
assunto sia dai Governi che dai
singoli individui.
Lo Stato italiano e l’ambiente.
Comprendere l’importanza del
Le leggi sulla tutela ambientale.
rispetto di codici convenzionali.
Le politiche a favore dell’ambiente
Riconoscere e rispettare i segnali
stradali.
Rispettare l’uso del casco
Il Codice della strada.
Gli utenti della strada.
I segnali stradali: orizzontali e
Favorire la comunicazione fra
verticali.
adolescenti e adulti.
La sicurezza stradale. Norme di
Sviluppare modalità
Acquisire la conoscenza di sé per comportamento.
consapevoli di
uno sviluppo armonico della
esercizio della convivenza personalità.
I legami affettivi: la famiglia,
civile, di consapevolezza Acquisire la capacità di instaurare l’amicizia e l’amore.
di sé, rispetto delle
positivi rapporti interpersonali.
I cambiamenti del corpo.
diversità, di confronto
Acquisire consapevolezza
La conquista dell’identità personale e
responsabile e di
dell’aspetto culturale e valoriale
sociale.
dialogo
della connessione tra affettività,
I legami affettivi: amicizia e amore.
sessualità e moralità.
In scienze si affronteranno nello
Acquisire il concetto di salute quale specifico:
266
diritto fondamentale dell’uomo e
della collettività.
Acquisire il concetto di benessere
psicofisico.
La sessualità maschile e femminile.
Il ciclo mestruale, la fecondazione, la
gravidanza e il parto.
La contraccezione.
La prevenzione dalle malattie a
Riconoscere i meccanismi, Conoscere il valore di cittadinanza trasmissione sessuale.
i sistemi e le
europea
organizzazioni che
regolano i rapporti tra i
Le origini dell’integrazione europea.
cittadini (istituzioni statali
La nascita dell’Unione europea.
e civili), a livello locale e Assimilare i principali valori della La Costituzione europea.
nazionale, e i principi che Costituzione.
Le istituzioni dell’Unione europea.
costituiscono il
L’inno europeo.
fondamento etico delle
La nascita della Repubblica italiana e
società (equità, libertà,
Comprendere che la tutela dei
la Costituzione.
coesione sociale),
diritti umani spetta sia agli Stati che L’inno nazionale.
sanciti dalla Costituzione, ai singoli individui.
Norme sociali e norme giuridiche.
dal diritto nazionale e dalle Maturare la consapevolezza che il Le Nazioni Unite: compiti e organi.
Carte Internazionali
dialogo ha un grande valore civile. La Dichiarazione universale dei diritti
umani.
Amnesty International e i diritti negati.
Il lavoro minorile.
I bambini-soldato. L’istruzione negata.
La rivoluzione femminile.
Le donne nei Paesi in via di sviluppo.
Le cause delle migrazioni: ieri e oggi.
Il razzismo.
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
Fonti di
legittimazione:
COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN GEOGRAFIA
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
267
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE ABILITA’ GEOGRAFIA
CONOSCENZE GEOGRAFIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
SPECIFICHE
CICLO NELLA GEOGRAFIA
Conoscere e collocare Sapersi orientare nello
Orientamento:punti cardinali,coordinate geografiche, Sa leggere e servirsi di semplici carte.
nello spazio e nel
spazio geografico.
scale,
Si orienta
nello spazio geografico.
tempo fatti ed
legende...
Conosce i principali tipi di carte. Sa leggere e
elementi relativi
Saper leggere ed utilizzare
decodificare carte e grafici.
all’ambiente di vita, semplici carte per studiare Le carte geografiche: tipologie, usi e scopi
Sa riconoscere i vari aspetti dei paesaggi
al paesaggio naturale i territori e per muoversi
europei.
e antropico
nello spazio.
Utilizza i termini specifici della disciplina.
Conoscere i principali tipi
Riconosce gli elementi più importanti della
Individuare
di carte: fisiche, politiche,
geografia astronomica.
trasformazioni nel tematiche.
Riconosce i vari aspetti degli ambienti naturali.
paesaggio naturale e
Sa discutere sugli squilibri del mondo
antropico
Utilizzare il lessico
Sa utilizzare strumenti tradizionali (carte,
specifico.
Il linguaggio di base
grafici, dati statistici, immagini etc) e innovativi
Rappresentare il
Sapere leggere e
(telerilevamento e cartografia computerizzata)
paesaggio e
decodificare carte e grafici
per comprendere e comunicare fatti e fenomeni
ricostruirne le
territoriali.
caratteristiche anche Sapere riconoscere i vari Lo spazio fisico dell’Europa
Sa riferire correttamente le conoscenze
in base alle
aspetti dei paesaggi
acquisite.
rappresentazioni
europei.
Sa presentare in modo organico uno Stato del
Elementi di geografia astronomica.
mondo e operare gli opportuni confronti.
Orientarsi nello
Saper riconoscere gli
L’Universo
Sa lavorare in gruppo in modo produttivo.
spazio fisico e nello elementi più importanti
La Terra
spazio rappresentato. della geografia
La deriva dei continenti
astronomica.
Terremoti e vulcani
Saper riconoscere la
struttura della terra e i
fenomeni endogeni ed
Gli ambienti naturali.
esogeni
268
Sapere riconoscere i vari
aspetti degli ambienti
naturali.
Sapere realizzare carte
tematiche, grafici e
presentazioni multimediali.
.
Osservare, leggere e
analizzare gli elementi
fisici di sistemi territoriali
vicini e lontani nello
L’intervento dell’uomo sul paesaggio
spazio e nel tempo.
Valutare gli effetti delle
azioni dell’uomo sui
sistemi territoriali in
riferimento alle diverse
scale geografiche.
La questione ambientale
Individuare nei paesaggi
europei e mondiali le
emergenze storiche,
artistiche e architettoniche, Paesi ricchi e paesi poveri
come patrimonio naturale e
culturale da tutelare e
valorizzare.
Saper riconoscere le
differenze socioeconomiche tra nord e sud
del mondo
Utilizzare modelli
269
interpretativi di assetti
territoriali in relazione alla I popoli della Terra e le loro culture
loro evoluzione storicopolitico-economica.
Analizzare le interrelazioni
tra fatti e fenomeni
demografici, sociali ed
economici di portata
nazionale, europea e
mondiale.
Sapere utilizzare il testo,
l’atlante, il telerilevamento
e la cartografia
computerizzata come
strumenti di studio.
Sapere riferire
correttamente le
conoscenze acquisite.
Caratteristiche generali del continente europeo
asiatico, africano e americano.
Stati campione dei vari continenti.
Presentare uno Stato del
mondo, operando confronti
con altri stati e utilizzando
carte, dati statistici, grafici
ed immagini.
Elaborare schede di analisi,
anche sottoforma di
presentazione
multimediale.
270
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
Fonti di
legittimazione:
COMPETENZE
SPECIFICHE
Progettare e
realizzare semplici
manufatti e strumenti
spiegando le fasi del
processo
Utilizzare con
dimestichezza le più
comuni tecnologie,
individuando le
soluzioni
potenzialmente utili
ad un dato contesto
applicativo, a partire
dall’attività di studio
Individuare le
potenzialità, i limiti e
i
rischi nell’uso delle
tecnologie, con
particolare
COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN TECNOLOGIA
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ABILITA’
CONOSCENZE TECNOLOGIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
TECNOLOGIA
CICLO NELLA TECNOLOGIA
Funzioni e modalità d’uso degli utensili e strumenti
Vedere, osservare e
più comuni e loro trasformazione nel tempo
sperimentare
• Eseguire misurazioni e Principi di funzionamento di macchine e apparecchi
L’alunno riconosce nell’ambiente che lo
rilievi grafici o fotografici di uso comune
circonda i principali sistemi tecnologici e le
sull’ambiente scolastico o Ecotecnologie orientate alla sostenibilità
molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli
sulla propria abitazione. (depurazione,
differenziazione, smaltimento, trattamenti speciali, esseri viventi e gli altri elementi naturali.
Conosce i principali processi di trasformazione
• Leggere e interpretare
riciclaggio…)
di risorse o di produzione di beni e riconosce le
semplici disegni tecnici
Segnali di sicurezza e i simboli di rischio
diverse forme di energia coinvolte.
ricavandone informazioni Terminologia specifica.
É in grado di ipotizzare le possibili conseguenze
qualitative e quantitative.
di una decisione o di una scelta di tipo
• Impiegare gli strumenti e
tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione
le regole del disegno
opportunità e rischi.
tecnico nella
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine
rappresentazione di oggetti
di uso comune ed è in grado di classificarli e di
o processi.
descriverne la funzione in relazione alla forma,
• Effettuare prove e
Proprietà e caratteristiche dei materiali più comuni alla struttura e ai materiali.
Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o
semplici indagini sulle
Modalità di manipolazione dei diversi materiali
tabelle informazioni sui beni o sui servizi
proprietà fisiche,
disponibili su mercato, in modo da esprimere
chimiche, meccaniche e
valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
tecnologiche di vari
271
riferimento al
contesto produttivo,
culturale e sociale in
cui vengono
applicate.
materiali.
•Accostarsi a nuove
applicazioni informatiche Strumenti e tecniche di rappresentazione (anche
esplorandone le funzioni e informatici)
le potenzialità.
Prevedere, immaginare e
progettare
• Effettuare stime di
grandezze fisiche riferite a
materiali e oggetti
dell’ambiente scolastico.
• Valutare le conseguenze
di scelte e decisioni
relative a situazioni
problematiche
• Immaginare modifiche di
oggetti e prodotti di uso
quotidiano in relazione a
nuovi bisogni o necessità.
• Pianificare le diverse fasi
per la realizzazione di un
oggetto impiegando
materiali di uso
quotidiano.
• Progettare una gita
d’istruzione o la visita a
272
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e
istruzioni tecniche per eseguire, in maniera
metodica e razionale, compiti operativi anche
cooperando con i compagni.
Realizza rappresentazioni grafiche, relative alla
struttura e al funzionamento di sistemi materiali
utilizzando elementi del disegno tecnico.
una mostra usando internet
per reperire e selezionare
le informazioni utili
Intervenire, trasformare e
produrre
• Smontare e rimontare
semplici oggetti,
apparecchiature
elettroniche o altri
dispositivi comuni.
• Utilizzare semplici
procedure per eseguire
prove sperimentali nei vari
settori della tecnologia (ad
esempio:
preparazione e cottura
degli alimenti)
• Rilevare e disegnare la
propria abitazione o altri
luoghi anche avvalendosi
di software specifici.
• Eseguire interventi di
riparazione e
manutenzione sugli oggetti
dell’arredo scolastico o
casalingo
• Costruire oggetti con
materiali facilmente
reperibili a partire da
273
esigenze e bisogni
concreti.
• Programmare ambienti
informatici e elaborare
semplici istruzioni per
controllare il
comportamento di un
robot.
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
Fonti di
legittimazione:
COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN EDUCAZIONE FISICA
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE
ABILITA’ ED. FISICA
CONOSCENZE ED. FISICA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
SPECIFICHE
CICLO IN ED. FISICA
Saper utilizzare e trasferire Le modifiche strutturali del corpo in
L’alunno è consapevole delle proprie
le abilità coordinative
rapporto allo sviluppo
competenze motorie sia nei punti di forza
Avere
-il sistema cardio-respiratorio in relazione
che nei limiti.
consapevolezza del acquisite per la
realizzazione dei gesti
al movimento
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite
corpo e delle
tecnici dei vari sport
-Principali procedure utilizzate nell’attività per
adattando il movimento in
funzioni sensoil miglioramento delle capacità condizionali
situazione.
percettive
Saper applicare schemi e
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del
azioni di movimento per
linguaggio motorio per entrare in
risolvere in forma originale
relazione con gli altri, praticando, inoltre,
e creativa un determinato
attivamente i valori sportivi (fair – play)
problema
come modalità di relazione quotidiana e di
motorio,riproducendo
rispetto delle regole.
274
anche nuove forme di
movimento
Riconosce, ricerca e applica a se stesso
comportamenti di promozione dello “
star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla
prevenzione.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli
altri.
È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi
responsabilità e di impegnarsi
per il bene comune.
Utilizzare e correlare le
variabili spazio-temporali
funzionali alla
realizzazione del gesto
tecnico in ogni situazione
sportiva
Riconoscere e utilizzare il
ritmo nell’elaborazione
motoria
Realizzare movimenti e
sequenze di movimenti su
strutture temporali sempre
più complesse
Sapersi orientare
nell’ambiente naturale
Avere
consapevolezza del attraverso la lettura e
linguaggio del corpo decodificazione di mappe
come modalità
Usare il linguaggio del
comunicativocorpo utilizzando vari
espressiva
codici
espressivi,combinando la
componente comunicativa
e quella estetica
Le capacità coordinative sviluppate nelle abilità
-Gli elementi che servono a mantenere l’equilibrio
e le posizioni del corpo che lo facilitano
-Le componenti spazio-temporali nelle azioni del
corpo
-Gli andamenti del ritmo (regolare,periodico)
-Strutture temporali sempre più complesse
-Attività ludiche e sportive in vari ambienti
naturali
Rappresentare idee, stati -I gesti arbitrali delle principali discipline
d’animo e storie mediante sportive praticate
gestualità e posture svolte
275
in forma individuale, a
coppie, in gruppo
Saper decodificare i gesti
arbitrali in relazione
all’applicazione del
regolamento di gioco
Gestire in modo
consapevole abilità
specifiche riferite a
situazioni tecniche e
tattiche semplificate negli
sport individuali e di
squadra
Utilizzare le regole
del gioco , dello
sport,
e del fair play
Riconoscere
l'importanza della
prevenzione,per la
tutela della salute e
del benessere
Le tecniche di espressione corporea
Partecipare in forma
Gli elementi tecnici essenziali di alcuni giochi e
propositiva alla scelta di
sport
strategie di gioco e alla
Gli elementi regolamentari semplificati
loro realizzazione (tattica) indispensabili per la realizzazione del gioco
adottate dalla squadra
mettendo in atto
comportamenti
collaborativi
Conoscere e applicare
correttamente il
regolamento tecnico dei
giochi sportivi, assumendo
anche il ruolo di arbitro e/o Le regole del fair play
funzioni di giuria
Saper gestire gli eventi
della gara (le situazioni
276
competitive) con
autocontrollo e rispetto per
l’altro, accettando la
“sconfitta”
Inventare nuove forme di
attività ludico-sportive
Rispettare le regole del fair
play
Saper acquisire
consapevolezza delle
funzioni fisiologiche e dei
loro cambiamenti
conseguenti all’attività
motoria, in relazione ai
cambiamenti fisici e
psicologici tipici della
preadolescenza
Le norme generali di prevenzione degli infortuni
-Effetti delle attività motorie per il benessere
della persona e la prevenzione delle malattie
-L’efficienza fisica e l'autovalutazione delle proprie
capacità e performance
-Il valore etico dell’attività sportiva e della
Giungere, secondo i propri competizione
tempi, alla presa di
coscienza e al
riconoscimento che
l’attività realizzata e le
procedure utilizzate
migliorano le qualità
coordinative e
Il rapporto tra l’attività motoria e i cambiamenti
condizionali, facendo
fisici e psicologici tipici della pre-adolescenza
acquisire uno stato di
benessere
277
Assumere consapevolezza
della propria efficienza
fisica, sapendo applicare
principi metodologici utili
e funzionali per mantenere
un buono
stato di salute (metodiche
Avere
di allenamento, principi
consapevolezza del alimentari, ecc)
movimento del
Utilizzare in modo
corpo e della sua
responsabile spazi,
relazione con lo
attrezzature, sia
spazio e il tempo
individualmente, sia in
gruppo
-Approfondimento del ruolo dell’apparato cardiorespiratorio nella gestione del movimento
-Approfondimento delle capacità coordinative
sviluppate nelle abilità
-Le conoscenze relative all’equilibrio nell’uso di
Saper controllare i diversi strumenti più complessi
segmenti corporei in
-Le componenti spazio-temporali in ogni situazione
situazioni complesse,
sportiva
adattandoli ai cambiamenti -Il ruolo del ritmo nelle azioni
morfologici del corpo
-I diversi tipi di attività motoria e sportiva in
ambiente naturale
Saper utilizzare
Prevedere correttamente l’andamento di una azione
consapevolmente le
valutando tutte le informazioni utili al
procedure proposte
raggiungimento di un risultato positivo
dall’insegnante per
-Uso e trasferimento delle abilità acquisite in
l’incremento delle
contesti diversi via via più complessi
capacità condizionali
-Utilizzo delle variabili spazio-tempo nelle situazioni
(forza, resistenza, rapidità, collettive per cercare l’efficacia del risultato
mobilità articolare)
-L'equilibrio e il senso ritmico
Essere consapevole dei
principali cambiamenti
morfologici del corpo
278
Mantenere un impegno
motorio prolungato nel
tempo, manifestando
autocontrollo del proprio
corpo nella sua
funzionalità cardiorespiratoria e muscolare
-Realizzazione di sequenze di movimenti in gruppo
nel rispetto di strutture temporali complesse
-L’ambiente naturale e il rispetto di esso
Saper coordinare la
respirazione alle esigenze
del movimento
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
Fonti di
legittimazione:
COMPETENZE
SPECIFICHE
Partecipare in modo
attivo alla
realizzazione di
esperienze musicali
attraverso
l’esecuzione e
l’interpretazione di
brani strumentali e
vocali appartenenti a
COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN MUSICA
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006
Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CONOSCENZE MUSICA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
CICLO NELLA MUSICA
Comprendere ed usare i
Qualità sonore: altezza, intensità e timbro.
L'alunno conosce ed usa in maniera completa gli
linguaggi specifici Simbologie della musica (lettura – scrittura). Il ritmo elementi della notazione tradizionale
riconoscere le note
nelle sue diverse configurazioni, astratte e concrete. Esegue con adeguata abilità brani musicali,
musicali
Gli strumenti dell'orchestra, la classificazione in
anche polifonici, da solo o in gruppo
genere. Cenni storici: dalle prime civiltà ai nostri
Sa elaborare materiali sonori avvalendosi di
Riconoscere le simbologie giorni. Strumento: flauto dolce.
voci, strumenti e nuove tecnologie
in genere - conoscere ed
Sa utilizzare l’esperienza musicale nel contesto
usare la terminologia
La musica come messaggio comunicativo. I generi delle varie discipline.
specifica
musicali: classica e leggera, dalla colonna
ABILITA’ MUSICA
279
generi e culture
differenti.
sonora allo spot pubblicitario. Concetto di tonalità:
Esprimersi localmente ed cenni sul movimento dei suoni, scale, accordi,
usare i mezzi strumentali - melodia e armonia.
Usare diversi sistemi cantare semplici melodie
di notazione
Conoscenza acustica dei principali fenomeni sonori.
funzionali alla lettura, Utilizzare strumenti
Conoscenza del comportamento del suono:
all’analisi e alla
musicali con abilità
propagazione, riflessione, produzione. La musica
riproduzione di brani sufficiente
come messaggio simbolico. L'uso espressivo dei
musicali.
Essere capaci di ascoltare e mezzi a disposizione.
comprendere messaggi
Essere in grado di
sonori
ideare e realizzare, Ascoltare con attenzione
anche attraverso
l’improvvisazione o Riconoscere il suono dei
partecipando a
principali strumenti
processi di
Riconoscere gruppi di
elaborazione
strumenti
collettiva, messaggi
musicali e
Saper rielaborare
multimediali, nel
personalmente i messaggi
confronto critico con sonori
modelli appartenenti
al patrimonio
Saper produrre semplici
musicale, utilizzando messaggi sonori in modo
anche sistemi
logico-creativo
informatici.
Scambiare correttamente
semplici messaggi musicali
Comprendere e
valutare eventi,
Comprendere ed usare i
materiali, opere
linguaggi specifici
musicali
riconoscendone i
Consolidare l'uso del
significati, anche in linguaggio specifico
relazione alla propria Utilizzare con sufficiente
280
esperienza musicale e abilità la simbologia
ai diversi contesti
storico-culturali.
Essere capace di
espressione vocale ed usare
Integrare con altri
i mezzi strumentali
saperi e altre pratiche Saper cantare melodie con
artistiche le proprie intervalli non solo
esperienze
conseguenti
musicali,servendosi
anche di appropriati Partecipare attivamente
codici e sistemi di
alle esecuzioni strumentali
codifica.
Saper collocare gli
strumenti nei relativi
gruppi
Saper rielaborare
personalmente messaggi
sonori
Saper produrre messaggi
sonori in modo logicocreativo e creare una
intera melodia
Uutilizzare correntemente
la simbologia
Partecipare attivamente
alle esecuzioni strumentali
Saper cogliere le sfumature
sonore degli strumenti
Saper individuare le
281
diverse impronte di
carattere
degli strumenti e delle voci
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
Fonti di
legittimazione:
COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN ARTE E IMMAGINE
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006
Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE
ABILITA’ ARTE E
CONOSCENZE ARTE E IMMAGINE
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
SPECIFICHE
IMMAGINE
CICLO IN ARTE E IMMAGINE
Conoscere ed
La comunicazione visiva ed elementi del
Esprimersi e comunicare
L’alunno realizza elaborati personali e creativi
utilizzare gli elementi -Ideare e progettare elaborati
linguaggio visivo
sulla base di un’ideazione e progettazione
della comunicazione ricercando soluzioni creative
La percezione e la composizione visiva.
originale, applicando le conoscenze e le regole
visiva, i suoi codici e originali, ispirate anche dallo
La rappresentazione dello spazio. Prospettiva e del linguaggio visivo, scegliendo in modo
le sue funzioni.
studio dell’arte, della
progettualità
funzionale tecniche e materiali differenti anche
Conoscere lo stretto comunicazione visiva e
La composizione
con l’ integrazione di più media e codici
legame tra la
dell’ambiente circostante.
Le tecniche artistiche
espressivi.
produzione artistica e -Acquisire capacità espressive ed I Beni Culturali e Ambientali
Padroneggia gli elementi principali del
lo sviluppo
emozionali attraverso l’uso
Arte ed Educazione alla Convivenza Civile
linguaggio visivo, legge e comprende i
storicosociale del
consapevole di strumenti, regole Dall’Arte Preistorica alle civiltà del
significati di immagini statiche e in movimento,
periodo di
della rappresentazione visiva, Mediterraneo
di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
appartenenza, anche materiali e tecniche grafiche,
Arte Greca, arte Romana, arte Medievale,
Legge le opere più significative prodotte
al fine di una tutela e plastiche, pittoriche e di uso
Rinascimento, il Barocco e il Settecento, arte nell’arte antica, medievale, moderna e
conservazione dei
comune.
dell’800, l’arte del Novecento e i nuovi
contemporanea, sapendole collocare nei
Beni artistici e
linguaggi contemporanei.
rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;
monumentali.
Osservare e leggere le
riconosce il valore culturale di immagini, di
Utilizzare conoscenze immagini
opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi
ed abilità per
-Leggere e interpretare
diversi dal proprio.
esprimersi e
un’immagine o un’opera d’arte
Riconosce gli elementi principali del patrimonio
comunicare attraverso utilizzando gradi progressivi di
culturale, artistico e ambientale del proprio
282
i linguaggi propri
della disciplina.
approfondimento dell’analisi del
testo per comprenderne il
significato e cogliere le scelte
creative e
stilistiche dell’autore.
-Riconoscere i codici e le regole
compositive presenti nelle opere
d’arte e nelle immagini delle
comunicazione multimediale per
individuane la funzione
simbolica, espressiva e
comunicativa..
territorio ed è sensibile ai problemi della sua
tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini
statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio
appropriato.
Comprendere e apprezzare le
opere d’arte
-Capire i rapporti tra immagine
e significato e acquisire una
corretta capacità di lettura critica
per
una consapevole fruizione
artistica.
-Conoscere le tipologie
principali dei beni artisticoculturali e l’importanza della
loro tutela, cura e
conservazione.
-Conoscere lo stretto legame tra
la produzione artistica e lo
sviluppo storico, sociale e
religioso del
periodo di appartenenza.
-Ipotizzare strategie di intervento
per la tutela, la conservazione e
la valorizzazione dei beni
283
culturali.
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
Fonti di
legittimazione:
COMPETENZE
SPECIFICHE
COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN RELIGIONE
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CONOSCENZE RELIGIONE
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
CICLO NELLA RELIGIONE
Saper cogliere nelle domande
Ricerca umana e rivelazione di Dio nella storia
dell'uomo le tracce di una ricerca Conoscenza strutturale della Bibbia come
Il percorso educativo didattico dell'IRC è
religiosa
documento storico-religioso
finalizzato a promuovere nell'alunno l'apertura
Identità storica di Cristo,vero Dio, vero Uomo alla ricerca della verità, a sapere interrogarsi sul
Comprendere alcune categorie La Chiesa, comunità generata dallo Spirito
trascendente e a saper porsi domande di senso,
fondamentali della fede ebraico- Santo, realtà universale e locale
cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e
cristiana (Rivelazione,
L'azione e l'opera dello Spirito Santo nella vita culturale.
Promessa, Alleanza, Grazia,
della Chiesa e dei credenti
A saper individuare a partire dalla Bibbia le
Regno di Dio)
I Sacramenti
tappe essenziali della Storia della Salvezza,
Le tappe fondamentali della storia della Chiesa della vita e dell'insegnamento di Gesù; a saper
Saper ricostruire le tappe della La Fede, fondamento della vita cristiana
ricostruire gli elementi fondamentali della Storia
storia di Israele e della Bibbia; Il rapporto tra Scienza e Fede oggi
della Chiesa; a saper riconoscere i linguaggi
Saper identificare i tratti
Il decalogo e i suoi principi etici; le Beatitudini espressivi della Fede (simboli, riti, preghiere); a
fondamentali della figura di
magna cartha del cristiano
individuare le tracce presenti in ambito locale,
Gesù nei Vangeli sinottici,
italiano ed europeo e nel mondo, imparando ad
confrontandoli con i dati della
apprezzarli da un punto di vista artistico,
ricerca storica.
culturale e spirituale; a saper cogliere le
implicanze etiche della Fede Cristiana e saperli
Conoscere l'evoluzione storica
rendere oggetto di riflessione in vista di scelte di
ed il cammino ecumenico della
vita progettuali e responsabili; a saper dare
ABILITA’ RELIGIONE
284
Chiesa, realtà voluta da Dio,
universale e locale, articolati
secondo carismi e ministeri e
rapportata alla fede cattolica che
riconosce in essa l'azione dello
Spirito Santo
valore ai propri comportamenti; per relazionarsi
in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri
e con il mondo che lo circonda.
Saper individuare caratteristiche
e responsabilità di ministeri, stati
di vita e istituzioni ecclesiali
Saper individuare gli elementi e i
significati dello spazio sacro nel
Medioevo e nell'epoca moderna
Saper cogliere gli aspetti
costitutivi e i significati della
celebrazione dei sacramenti
Saper cogliere nelle domande
dell'uomo le tracce di una
ricerca religiosa
Sapere riconoscere l'originalità
della speranza cristiana, in
risposta al bisogno di salvezza
della condizione umana nella sua
fragilità, finitezza ed esposizione
al male
Sapere esporre le principali
motivazioni che sostengono le
scelte etiche dei cattolici rispetto
alle relazioni affettive e al valore
285
della vita dal suo inizio al suo
termine, in un contesto di
pluralismo culturale e religioso
Saper confrontarsi con la
proposta di vita cristiana come
contributo originale per la
realizzazione di un progetto
libero e responsabile.
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI
La scuola insegna a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza superando la frammentarietà delle discipline, integrandole in
nuovi quadri d’insieme. Il bisogno di conoscenze degli studenti non si soddisfa con l’accumulo dei informazioni in vari campi, ma
con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e con l’elaborazione delle loro connessioni. Gli obiettivi trasversali del progetto
educativo rappresentano le intenzionalità condivise e concordate dell’offerta formativa, si riferiscono a quelli generali del sistema
scolastico italiano e, sulla base di puntuali orientamenti disciplinari, hanno riscontro nei Piani di lavoro delle équipe pedagogiche.
OBIETTIVI
CAPACITA’
DACOMPORTAMENTI
PROMUOVERE OSSERVABILI
CLASSI PRIME
COMPORTAMENTI
COMPORTAMENTI
OSSERVABILI
OSSERVABILI CLASSI TERZE
CLASSI SECONDE
286
Autocontrollo
1.1
Prende
coscienza
norme comuni e le rispetta
Conoscenza di sé
1.2
1.3
ALLA
SOCIALITA’
Socializzazione
1.4
Segue le attività rispettando 1.3
Collabora
le
norme
che 
accettando il confronto
gli
altri 1.4
norme
che

Controlla la propria emotività
Esamina e descrive i propri e i propri movimenti
Riconosce i propri limiti e le
Segue le attività mantenendo proprie risorse (sicurezza, spirito
fede agli impegni
1.5
le
permettono lo svolgimento delle
comportamenti, emozioni, attitudini 
con
Accetta
Chiede chiarimenti di fronte attività scolastiche
a incomprensioni o difficoltà
le consegne
EDUCARE
Accetta
regolano le attività scolastiche
Prende coscienza di bisogni 1.2
e capacità personali
Partecipazione
delle 1.1
d’iniziativa, autonomia, decisionalità
Prende coscienza dei bisogni ….)
dell’altro e accetta situazioni di 
Segue le attività e mantiene
scambio e cooperazione
fede agli impegni

Sa
prendere
iniziative
e
interviene costruttivamente

Comprende le esigenze altrui,
collabora e rispetta la diversità
287
Comprensione
3.1 Ascolta senza distrarsi
3.1 Ascolta per un tempo continuato 3.1 Ascolta con interesse
3.2 Sa cogliere informazioni ed
3.2 Comprende i vari messaggi
3.2 Ricava informazioni esplicite da
aspetti significativi di un
Produzione
messaggi in vari codici
messaggio
3.3 Produce messaggi nei diversi
codici
3.3 Produce messaggi nei diversi 3.4 Conosce ed usa i linguaggi
EDUCARE
codici
ALLA
specifici
3.3 Ricava informazioni implicite
dai
vari messaggi
3.4 Legge rispettando gli schemi
fonetici e intonativi
COMUNICAZIONE
3.5 Comunica le proprie idee e le
proprie esperienze utilizzando i
vari codici
3.6 Utilizza il lessico appropriato e
specifico
Consapevolezza
EDUCARE
4.1
Osserva
e
individua
il 4.1 Osserva e analizza il problema e 4.1 Osserva, riflette e distingue i dati
problema
A
pone domande pertinenti
significativi del problema
CONOSCERE
ATTRAVERSO
METODO
SCIENTIFICO
UN
Organizzazione
4.2
Organizza
i
dati
di
un 4.2 Organizza i dati in modo
problema
funzionale
288
4.2 Organizza i dati, formula ipotesi
di soluzione e le verifica
Progettazione
definendo
tempi,
spazi
materiali
EDUCARE
base a criteri logici
e
5.2 Usa gli strumenti in modo
appropriato
ALLA
OPERATIVITA’
5.1 Segue procedure operative in
5.1 Individua procedure operative 5.1 Individua procedure operative
Realizzazione
5.2 Rispetta l’ordine delle fasi e i 5.2 Utilizza strumenti e materiali
tempi di lavoro
5.3 Opera rispettando procedure e
tempi stabili
rispettando tempi e procedure
5.4 Individua gli errori commessi e
valuta il prodotto ottenuto
Osservazione

Osserva e individua dati 
della realtà circostante
Osserva e raccoglie dati 2.1 Sa ricavare dati da ogni sua
esperienza, collocandoli nello
della realtà circostante
spazio e nel tempo
EDUCARE
A STORICIZZARE
Riflessione

Stabilisce relazioni di causa 
ed effetto
Ordina ed interpreta i dati 2.2
della propria esperienza
289
Registra le proprie esperienze
2.3 Sa utilizzarle in situazioni nuove
290
Allegato 5
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E
DELLA RICERCA
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
"CIRO SCIANNA"
C.F. 81002590826 - C.M. PAMM06400T
Via De Spuches, n.4 - 90011 BAGHERIA
091/9430-17-18-19
091/943347
http://www.scuolaciroscianna.gov. it
(PA)
e-mail: [email protected]
[email protected]
ALLEGATO AL VERBALE N.4 DEL COLLEGIO DEI DOCENTI DEL 06/10/2015
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
E P.C.
AL CONSIGLIO D’ISTITUTO
AI GENITORI
AL PERSONALE ATA
ATTI
ALBO
OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA
PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX
ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
1. VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni
legislative vigenti”;
PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico
precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi:
Piano);
291
2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività
della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;
3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti
d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel
portale unico dei dati della scuola;
TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse
realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli
organismi e dalle associazioni dei genitori ;
EMANA
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge
13.7.2015, n. 107, il seguente
Atto d’indirizzo
per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione
1. Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e
il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente
della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano;
Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei
risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare si terrà conto
dei punti di debolezza e dei punti di forza emersi incentivando interventi di recupero , di
consolidamento e di potenziamento .
In attesa dell’elaborazione compiuta del piano triennale,si riconfermano l’impianto generale,
le finalità e gli obiettivi del POF 2014/15 che, opportunamente rivisitate,dovranno costituire
la base del nuovo PTOF. Quest’ultimo dovrà in particolare :
-
-
Assumere iniziative volte al pieno successo scolastico , agendo contro la dispersione
scolastica e attivando azioni efficaci di accoglienza degli alunni.
Lavorare al potenziamento delle abilità linguistiche nella lingua madre e nelle lingue
dell’Unione europea, studiate nella nostra scuola, attraverso un uso programmato dei
laboratori
Lavorare al potenziamento delle abilità logico - matematiche e scientifiche , attraverso
un uso programmato dei laboratori.
Potenziare e arricchire l’orchestra didattica della scuola con l’inserimento di almeno due
nuovi strumenti , flauto traverso e violino.
Favorire la mobilità degli alunni nei Paesi Europei attraverso l’adesione a Progetti
Erasmus, a Reti e Viaggi studio e d’Istruzione.
Potenziare il lavoro sull’orientamento in ingresso e in uscita , al fine di sostenere le
possibilità di sviluppo personale e scolastico
Superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto
metodologico in modo da contribuire fattivamente , mediante un‘azione didattica
292
-
strutturata e laboratoriale, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea ,
riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre,
comunicazione in lingue straniere, competenze logico – matematiche e scientifiche ,
competenze digitali) e a dimensioni trasversali ( imparare ad imparare, iniziativa ed
imprenditorialità , consapevolezza culturale e competenze sociali e civiche)
Offrire la pratica di attività sportive attraverso il gruppo sportivo scolastico
Incrementare azioni relative all’Educazione alla Legalità e di Educazione alla
Cittadinanza.
Intentare azioni relative all’Educazione alla Salute e all’Educazione all’Ambiente
Intervenire in modo sistematico per prevenire ed arginare l’eventuale disagio scolastico e
le difficoltà di apprendimento degli alunni con BES
Realizzare interventi a favore degli alunni diversamente abili
Generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne le competenze
Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge,
o
commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole):
1) Innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti,
rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento
2) Contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare
l'abbandono e la dispersione scolastica
3) Realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca,
sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla
cittadinanza attiva
4) Garantire il diritto allo studio e le pari opportunità di successo formativo
La piena realizzazione del curricolo della scuola e la valorizzazione delle potenzialità e
degli stili di apprendimento,la collaborazione e la progettazione, l'interazione con le
famiglie e il territorio sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell'autonomia
didattica e organizzativa previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 e in particolare attraverso:
a) Il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti
della dotazione organica dell'autonomia tenuto conto delle scelte degli studenti e delle
famiglie;
b) Un graduale recupero e miglioramento degli ambienti di apprendimento che consenta l’uso
regolare e programmato di spazi laboratoriali , attraverso una rotazione ordinata e coordinata
delle classi .
o
commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno
dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari):

si terrà conto in particolare delle seguenti priorità:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche,con particolare
riferimento all'italiano nonche' alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche
mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
293

c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali e nell'arte
della ceramica e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di
diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri
istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al
pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media ;

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attivita' di laboratorio;
Quanto sopra comporterà la necessità di :
-
Migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche
Migliorare l’ambiente di apprendimento e rendere fruibili e vivibili tutti gli spazi a
disposizione programmando un uso regolare dei laboratori.
Sostenere formazione e autoaggiornamento per la diffusione
dell’innovazione
metodologico – didattica
Accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio : reti ,
accordi, progetti.
Migliorare l’azione amministrativa e didattica nell’ottica della sviluppo delle nuove
tecnologie e della de materializzazione.
Migliorare la comunicazione , la socializzazione e la condivisione fra tutti gli attori.
Pertanto, per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che :
- l’Istituto deve procedere al completamento della rete WLAN (attraverso l’adesione ai
PON) al fine di qualificare e migliorare la didattica multimediale
- E’ necessario lavorare al potenziamento delle dotazione multimediale della scuola ,
funzionale alla creazione di spazi laboratoriali
 per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno
sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite
massimo di 7 unità così definite :
2 docenti di lingua inglese e francese ; 1 docente di lettere; 1 docente di matematica e
scienze; 1 docente di flauto traverso , 1 docente di violino , 1 docente di arte con
specifiche competenze nella lavorazione della ceramica
 per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il
fabbisogno è così definito:
DSGA , 4 A.A. , 11 C.S.
Ogni incarico e commissione previsti nel Piano devono essere funzionali alla realizzazione di
progetti specifici con chiara definizione di obiettivi, metodologie, tempi, destinatari e risultati da
raggiungere
o
commi 10 e 12 Si formalizzeranno iniziative di formazione rivolte agli studenti per
promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso
294
o
commi 15-16 L’educazione alle pari opportunità e la prevenzione della violenza di genere
si realizzeranno trasversalmente attraverso gli interventi di educazione alla Legalità
o
comma 124 La formazione in servizio dei docenti , così come da indagine conoscitiva
svolta, dovrà approfondire tematiche relative a:
- innovazioni metodologiche e disciplinari
- nuove tecnologie e multimedialità
- Integrazione alunni BES
1. I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del
potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo
l’area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve
servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti
l’intera quota disponibile.

Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di
partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di
riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli
indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero
qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità
o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza.

Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata,
affiancata dal gruppo di lavoro costituito dallo staff dirigenziale ,dalle funzioni strumentali e
dai referenti entro giorno 11 gennaio 2016, per essere portato all’esame del collegio stesso
nella seduta del 14 Gennaio 2016, che è fin d’ora fissata a tal fine.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Carmela Tripoli
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