PTOF 2016 - Ciro Scianna
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PTOF 2016 - Ciro Scianna
Via De Spuches, 4 * 90011 Bagheria (PA) 091/943347 [email protected] [email protected] C.F. 81002590826 www.scuolaciroscianna.gov.it Pec:[email protected]/ Piano Triennale dell’Offerta Formativa Anni scolastici 2016-17 /2017-2018 / 2018-19 Documento approvato dal Collegio dei docenti in data 20/01/2016 e dal Consiglio di Istituto in data 20/01/2016 Aggiornato dal Collegio dei docenti e approvato dal Consiglio d’Istituto in data 26/10/2016 1 INDICE Premessa Contesto socio economico territoriale Finalità Priorità, traguardi ed obiettivi con riferimento al RAV Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza Piano di Miglioramento Risorse materiali Fabbisogno Risorse umane Organizzazione PNSD Orientamento – Continuità Integrazione alunni con bisogni educativi speciali Formazione e aggiornamento Visite guidate e viaggi d’istruzione Rapporti scuola – famiglia La progettazione curriculare della scuola Valutazione Allegati All. 1: Piano di Miglioramento All. 2 : Progetti Organico Potenziato All. 3: Patto di corresponsabilità; organo di garanzia; validazione A.S. All. 3 bis: Regolamento e organizzazione del Corso ad indirizzo musicale All. 3 ter: Regolamento d’Istituto All. 4: I curricula della Scuola All. 5: Atto d’Indirizzo 2 PREMESSA IL COLLEGIO DOCENTI - VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che all’art.1 ai commi 12-17, prevede: “… 12. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell’offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre. 13. L’ufficio scolastico regionale verifica che il piano triennale dell’offerta formativa rispetti il limite dell’organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica e trasmette al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca gli esiti della verifica. 14. L’articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, è sostituito dal seguente: «Art. 3 (Piano triennale dell’offerta formativa) . - 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. - 2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale a norma dell’articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della 3 programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire: a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente; b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa. - 3. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario,…OMISSIS…, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i piani di miglioramento dell’istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80. - 4. Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d’istituto. - 5. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti». 15. …OMISSIS… 16. Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei princìpi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche….OMISSIS… 17. Le istituzioni scolastiche, anche al fine di permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie, assicurano la piena trasparenza e pubblicità 4 depiani triennali dell’offerta formativa, che sono pubblicati nel Portale unico di cui al comma 136. Sono altresì ivi pubblicate tempestivamente eventuali revisioni del piano triennale.”; - VISTA la nota n. 2157 del 05/10/2015 del MIUR con cui viene rinviata al 15/01/2016 la scadenza della predisposizione del piano triennale dell'offerta formativa; - VISTO l’Atto di Indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione emanato dal D.S. Carmela Tripoli in data 06/10/2015 REDIGE il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) che, se necessario, potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre. Il presente Piano Triennale dell'Offerta Formativa rappresenta il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale del nostro Istituto ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che la scuola intende adottare nell'ambito della propria autonomia. E' uno strumento comunicativo dinamico, in continua trasformazione. La sua funzione è quella di registrare la vitalità della scuola e orientare il cambiamento, trovando un punto d'incontro con il territorio e le famiglie. Attraverso il P.T.O.F. la nostra scuola: illustra la struttura, l'organizzazione della scuola e le attività che vi si svolgono; comunica, rende comprensibili ai genitori e apre al territorio la progettazione educativa e didattica; presenta tutti i progetti, le attività e i servizi offerti dall'istituto; illustra le modalità e i criteri per l’autovalutazione dei docenti e la valutazione del sistema e degli alunni; descrive le azioni di sostegno e recupero corrispondenti ai BES Questo documento, dunque, rappresenta un “patto” tra molteplici attori, per la 5 costruzione di un luogo educativo condiviso, dove il senso di responsabilità pedagogica e di appartenenza sono propri di tutti coloro che interagiscono e partecipano. CONTESTO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE La Scuola Secondaria di I grado “Ciro Scianna”, retta dal DS Carmela Tripoli, è ubicata in via De Spuches nei pressi dell’arteria residenziale di Via Diego D’Amico e dei quartieri popolari del centro storico e della periferia. Tali quartieri, sorti all’insegna dell’abusivismo edilizio, sono oggi densamente popolati. Negli ultimi anni, infatti, si è verificato un aumento sensibile della popolazione bagherese, dovuto in gran parte al trasferimento da Palermo di numerose famiglie che, pur continuando a lavorare nel capoluogo, hanno trovato a Bagheria offerte più vantaggiose per quel che concerne gli affitti. Altro saldo positivo, nel tessuto sociale bagherese, è rappresentato dall’immigrazione di famiglie provenienti da diversi paesi comunitari e extracomunitari. Tali fenomeni, soprattutto negli ultimi anni, hanno messo però in evidenza la carenza di strutture culturali, sportive, ricreative atte a soddisfare le esigenze dei giovani e della popolazione in genere. Per quanto riguarda l’attuale situazione economica, poi, si registra quanto segue: l’inarrestabile declino del settore agrumicolo e delle attività edilizie (in passato le fonti di maggiore reddito per le famiglie autoctone); la scarsa valorizzazione del ricco patrimonio artistico e culturale del territorio; il ritardo nello sviluppo delle potenzialità turistiche (che la posizione invidiabile tra mare e collina e la vicinanza a Palermo potrebbero favorire); l’incremento dell’indice di disoccupazione, il fenomeno della sottoccupazione e dell’emigrazione; il diminuito potere d’acquisto delle famiglie con monoreddito o con lavoro saltuario. La popolazione scolastica della scuola statale “Ciro Scianna” si presenta, pertanto, eterogenea per appartenenza sociale e culturale. É presente, inoltre, una minoranza di alunni appartenenti a culture diverse. La maggior parte degli studenti risiede nelle aree 6 prossime alla scuola, un numero più ristretto in altre zone della città o in altri comuni. Dai dati rilevati dalle schede di valutazione, emerge che nell’utenza si distinguono: alunni dotati di una buona preparazione culturale, di personali motivazioni allo studio, di vivacità e di pluralità di interessi; allievi che possiedono essenziali abilità e competenze (superficiali e frettolosi nell’eseguire i lavori scolastici, hanno bisogno di frequenti stimoli e sollecitazioni); alunni caratterizzati da vivacità eccessiva nel comportamento (che vanno guidati, motivati all’apprendimento e stimolati ad acquisire autostima ed autocontrollo); alunni diversamente abili che, seguiti da docenti specializzati, seguono programmazioni personalizzate e/o individualizzate. La popolazione scolastica ammonta complessivamente a 779 unità L’Organico dell’A.S. 2016-2017 è costituito da: Il Dirigente scolastico Il DSGA N° 4 Assistenti amministrativi N° 11 Collaboratori scolastici N° 88 Docenti 7 FINALITÀ Il presente documento viene predisposto ai sensi dell’art.1 – comma 1 della Legge 107 del 15/07/2015. Si ispira alle finalità complessive della legge che possono essere così sintetizzate: Affermazione del ruolo centrale della scuola nelle società della conoscenza Innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica Realizzazione di una scuola aperta Garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria. Il P.T.O.F prevede il raggiungimento di due traguardi formativi di fondo: l'educazione dell'individuo attraverso la formazione integrale della persona nelle sue sfere socio-affettive e relazionali; l’istruzione, cioè la formazione culturale ed intellettuale attraverso lo sviluppo delle abilità cognitive ed espressive, accrescendo e potenziando, con l'acquisizione del metodo scientifico-sperimentale, l'autonomia di pensiero, la formazione del giudizio critico e l'orientamento personale, scolastico e professionale. PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA La scuola, nel rispetto delle direttive ministeriali, si propone quindi di: agevolare l'attuazione del diritto allo studio e la piena formazione della personalità degli alunni, in base ai principi sanciti dalla Costituzione, nel rispetto e nella valorizzazione delle caratteristiche individuali, sociali e culturali; promuovere la formazione dell'uomo e del cittadino e favorire l'orientamento dei giovani anche ai fini della futura scelta professionale; 8 facilitare l'acquisizione di valide metodologie di apprendimento per il raggiungimento della preparazione culturale qualitativamente valida da rispondere ad una impostazione omogenea su tutto il territorio nazionale; educare alla legalità, alla lealtà, alla pace; contrastare la deprivazione culturale, le diverse tipologie di carenze e disabilità, le discriminazioni e i pregiudizi al fine di promuovere le varie forme di integrazione e di interculturalità. Per la realizzazione di quanto esposto individua tra gli obiettivi prioritari indicati al comma 7 dell’Art.1 della Legge 107/2015: a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning; b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; c) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; d) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media; e) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adotta-ti, emanate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014; f) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in 9 grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale g) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; h) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti IL PTOF Nasce da un’attenta lettura del territorio in cui la scuola opera, volta alla ricerca dei bisogni dell’utenza per rispondere alle sue esigenze così evidenziate secondo priorità collegialmente individuate e concordate. Esplicita la progettazione curriculare, extra-curriculare, educativa ed organizzativa. Si raccorda con la programmazione territoriale dell’offerta formativa (Enti locali, ASL, Associazioni culturali e di volontariato). Offre all’utenza l’opportunità di partecipare in modo più attivo e responsabile alle scelte formative della scuola mediante la sua massima conoscenza e diffusione. Diviene nel tempo un utile mezzo di valutazione e di verifica della qualità, dell’efficacia e dell’efficienza dell’offerta formativa e, pertanto, strumento di ricerca e di sperimentazione. 10 ASSI E LINEE DI INDIRIZZO Gli assi e le linee di indirizzo, che rappresentano i criteri di riferimento per l’elaborazione del PTOF e che sono state individuate dal C.d.I, in relazione alle caratteristiche ed alle esigenze del territorio di riferimento, dell’utenza, nonché dei bisogni formativi impliciti ed espliciti,sono: VISION Ricomporre sapere e saper fare Divenire una risorsa formativa di riferimento per il sistema territoriale su cui insiste Formare persone consapevoli, dotate di conoscenze, competenze, abilità in grado di scegliere, controllare, criticare i processi in cui agiscono MISSION Incidere sulle famiglie Favorire la collegialità Promuovere l’inclusione Prevenire la dispersione Valorizzare le vocazioni Promuovere le eccellenze Lottare contro gli insuccessi formativi Promuovere la formazione tra i docenti Fondare la didattica su strategie che la rendano aggiornata e flessibile Valorizzare le attività di ricerca e di azione relativamente alla didattica 11 IL PTOF: ELEMENTI COSTITUTIVI Lettura dei bisogni e delle risorse Strumento di verifica e valutazione che promuove la ricerca Collegialità vincolante delle scelte formative e finanziarie PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa Progettazione curriculare e extra-curriculare educativa Partecipazione responsabile e consapevole dei genitori Raccordo con la programmazione territoriale degli enti locali 12 PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: RAV I.S. Ciro Scianna di Bagheria. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano di Miglioramento, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità e i traguardi che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: ESITI DEGLI STUDENTI Risultati scolastici Risultati nelle prove standardizzate nazionali Competenze chiave e di cittadinanza PRIORITÀ TRAGUARDO Utilizzo di criteri di verifica e valutazione comuni con prove standardizzate per classi parallele. Innalzamento del livello di qualità dei risultati delle rilevazioni nazionali nelle discipline contemplate. Utilizzo di un approccio plurilinguistico, pluridisciplinare e laboratoriale. Utilizzare prove di verifica strutturate per classi parallele in tutte le discipline, con criteri comuni di correzione. Migliorare il punteggio delle classi e diminuire il numero degli alunni nei livelli più bassi. Declinare e valutare in un’ottica pluridisciplinare in assetto laboratoriale. le motivazioni della scelta sono le seguenti: “Dall’analisi dei risultati finali, nel nostro Istituto si riscontra (anche se sono state intraprese azioni di rinnovamento) qualche problema nel collegamento tra attività di dipartimento e consiglio di classe relativamente alla progettazione interdisciplinare e ai criteri di valutazione adottati. Si evidenzia, inoltre, quale ulteriore elemento di debolezza, lo scarso uso delle TIC per una didattica che contempli un maggiore 13 coordinamento nella progettazione per assi culturali. Dall’analisi effettuata dal CdM è emerso, poi, che l’Istituto realizza numerose attività e progetti che, anche se ben organizzati e rispondenti a obiettivi ritenuti validi, non sono sempre supportati da un sistema condiviso di valutazione dei risultati. I processi, pur essendo definiti puntualmente, non sono accompagnati da un sistema di misurazione oggettiva che li renda quindi immediatamente trasferibili sul piano del curricolo didattico degli alunni e che permetta la riproposizione dello stesso. Inoltre per i progetti permanenti inseriti nel PTOF, una riflessione conclusiva permetterà di esaminare i punti di forza e i punti di debolezza al fine di migliorarne sempre di più l’efficacia formativa e per evitare il rischio dell’autoreferenzialità dei progetti proposti. Ultimo punto evidenziato in sede di autovalutazione d’Istituto concerne la carente predisposizione di attività laboratori volte a favorire una didattica inclusiva in un’ottica pluridisciplinare finalizzata ad un approccio sistemico e olistico. ” Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: AREA DI PROCESSO Curricolo, progettazione e valutazione Ambiente di apprendimento Inclusione e differenziazione OBIETTIVI DI PROCESSO Predisporre un modello comune di programmazione ed elaborare un curricolo per classi parallele con tempi ben definiti. Progettate attività di ampliamento dell'O.F. inerenti le discipline dove i risultati sono più carenti e alle competenze chiave facendo ricorso anche ai fondi PON, se stanziati. Evidenziare nel curricolo le discipline maggiormente atte ai percorsi CLIL. Migliorare la corrispondenza tra il voto di comportamento e i criteri da inserire nel PTOF. Promuovere azioni per migliorare le competenze degli alunni. Articolare l’orario inserendo ore di recupero curricolari (attività per classi parallele) . Implementare ulteriormente gli ambienti di apprendimento Prevedere spazi, tempi e modalità per attività di recupero in orario curricolare (utilizzando anche l’organico di potenziamento). 14 Definire il raccordo tra il nuovo modello di certificazione delle competenze già in uso e Continuita' e orientamento competenze chiave e di cittadinanza. Predisporre un calendario di incontri periodici tra docenti per disciplina per classi parallele. Utilizzare strumenti di controllo dei vari obiettivi Orientamento strategico e organizzazione (utilizzo dei criteri di valutazione definiti e condivisi della scuola nel nuovo PTOF). Condividere un vademecum per i docenti sulla somministrazione delle prove Invalsi. Creare un gruppo aperto per la definizione degli step di lavoro ed il necessario coordinamento. Sviluppo e valorizzazione delle risorse Creare gruppi di lavoro per disciplina (con umane sottogruppi) per l’analisi di una nuova programmazione per classi parallele (e loro condivisione). Promuovere un corso di formazione sull’utilizzo delle TIC nella didattica (utilizzo di software e libri digitali per la didattica). Promuovere azioni per migliorare le competenze Integrazione con il territorio e rapporti con degli alunni in collaborazione con altri soggetti presenti nel territorio. le famiglie e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: In particolare il miglioramento degli esiti individuati si delinea attraverso un maggiore lavoro sul curricolo e la valutazione, finalizzato dell’organizzazione didattica e alla valorizzazione del personale. 15 al perfezionamento PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano per acquisire eventuali proposte, giorno 15 gennaio 2016 presso i locali della nostra scuola, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza come di seguito specificati: Assessore alla pubblica istruzione del comune di Bagheria Presidente dell AGE Presidente del Lyons Club di Bagheria Presidente del Rotary Club di Bagheria Presidente del FLAG di Termini Imerese Presidente dell’associazione Pedagogia è Benessere Presidente associazione musicale “P. Mascagni” Presidente dell’associazione Spazio Danza Club La Dirigente Carmela Tripoli ha illustrato le finalità del PTOF, mission e vision della scuola, i risultati del RAV ed il conseguente PDM. Tutte le parti, hanno manifestato la volontà di collaborare con la scuola relativamente ai seguenti temi: ALIMENTAZIONE EDUCAZIONE MUSICALE EDUCAZIONE ALL’ AFFETTIVITA’ EDUCAZIONE AMBIENTALE EDUCAZIONE MOTORIA 16 PIANO DI MIGLIORAMENTO Il Piano di miglioramento dell’istituzione scolastica, così come scaturito dal rapporto di autovalutazione dell’Istituto, è il necessario presupposto e punto di riferimento sul quale costruire il progetto triennale dell’offerta formativa e a partire dal quale individuare le priorità di intervento. Le scelte progettuali e i relativi obiettivi formativi sono strettamente legati agli obiettivi di Esito e di Processo individuati nel rapporto di autovalutazione. Allegato 1 Area 1 : Risultati scolastici Denominazione progetto STANDARDIZZAZIONE DEI PROCESSI DIDATTICI Priorità cui si riferisce Utilizzo di criteri di verifica e valutazione comuni con prove standardizzate periodiche per classi parallele. Traguardo di risultato (tre Utilizzare prove di verifica strutturate per classi parallele in tutte le anni) discipline e con criteri comuni di correzione. Obiettivi di processo Predisporre modelli comuni di programmazione ed elaborare un curricolo per classi parallele con tempi ben definiti. Predisporre un calendario di incontri periodici tra docenti per disciplina per classi parallele. Creare un gruppo di lavoro aperto per la definizione degli step di lavoro e per il necessario coordinamento. Promuovere un corso di formazione sulla valutazione (Prove di valutazione autentiche e rubriche di valutazione). . Altre priorità (eventuale) / Situazione su cui interviene Attività previste Dall’analisi dei risultati finali, nel nostro Istituto è emerso che i criteri di valutazione adottati nelle diverse classi e nei vari corsi potrebbero non avere garantito uniformità di giudizio anche per la carenza di prove (periodiche) strutturate e per classi parallele. Riteniamo quindi importante, dopo un aggiornamento dei docenti sulla valutazione, strutturare diversamente le prove di valutazione compresi i criteri di correzione. Creazione dei dipartimenti disciplinari ( area matematicoscientifica, area umanistica, area musicale, etc.); designazione dei responsabili di dipartimento che costituiranno il gruppo di lavoro che coordinerà le attività. Ricerca e applicazione di nuovi modelli di insegnamentoapprendimento. Formazione/aggiornamento di tutto il personale docente sulla valutazione (Prove di valutazione autentiche e rubriche di valutazione), con ricaduta sull’azione didattica quotidiana 17 (incontri plenari di spiegazione e di restituzione, a piccoli gruppi con compiti operativi). Elaborazione di un modello di programmazione che traduca le abilità individuate nel curricolo verticale sviluppato dalla scuola in obiettivi operativi. Elaborare prove di verifica e rubriche di valutazione uguali per classi parallele che permettano di effettuare una valutazione autentica. Confronto dei risultati delle prove tra le diverse sezioni. Risorse finanziarie € (da computare) Materiale di facile consumo necessarie € (da computare) Costo formazione € (da computare) Collaboratori scolastici € (da computare) Spese per docenti e responsabili Risorse umane (ore) / area (da stabilire) Docente responsabile progetto (da computare) Docenti responsabili dipartimenti (da computare) docenti coordinatori (da computare) collaboratori scolastici Altre risorse necessarie Fondi PON FSE 2014/2020 Indicatori utilizzati Valori / situazione attesi - Analisi e tabulazione dei risultati; Numero incontri effettuati dai gruppi; Rilevazione presenze Analisi dei verbali degli incontri. Uniformare i percorsi didattici ed educativi delle classi Favorire il confronto e lo scambio tra docenti Migliorare la qualità e la fattibilità delle azioni previste dal PdM. Rendere più oggettiva la valutazione 18 Area 2 : Formazione docenti Denominazione progetto LA LIM: UNO STRUMENTO AL SERVIZIO DELLA DIDATTICA Priorità cui si riferisce Incrementare il numero dei docenti che utilizzano appieno e consapevolmente la LIM (situazione attuale <10%). Traguardo di risultato (tre Migliorare la didattica in genere e raggiungere una anni) percentuale maggiore del 50% di docenti che utilizzano appieno la LIM. Produrre e condividere lezioni, contributi, video e altri contenuti digitali che siano a disposizione di tutta la comunità scolastica. Obiettivi di processo Far conoscere il funzionamento della LIM. Far conoscere gli strumenti e le risorse offerti dal software di gestione della lavagna interattiva. Implementare ulteriormente gli ambienti di apprendimento. Facilitare il passaggio da una didattica tradizionale ad una multimediale. Far conoscere alcuni strumenti multimediali: i Learning object. Utilizzare i testi scolastici in versione digitale integrando software della LIM, risorse reperibili in rete e software utilizzati tradizionalmente. Cogliere le opportunità che le TIC offrono per un’attività più efficace e coinvolgente. Incrementare la partecipazione e la motivazione dell’intera classe. Altre priorità (eventuale) / Situazione su cui interviene Attività previste Quasi tutte le aule del nostro Istituto sono dotate di LIM. Un’elevata percentuale di docenti, in quanto migranti digitali, fatica però ad adottare la LIM come strumento atto a sperimentare nuovi percorsi e nuovi approcci consoni ad un ambiente in setting multimediale. Utilizzare pertanto la LIM non solo e non più come una sorta di videoproiettore ma come strumento affine alle aspettative di un’utenza di nativi digitali. Il presente progetto intende, pertanto, fornire ai docenti le necessarie abilità sulle competenze di base per l’uso della LIM al fine di integrare creativamente lo strumento nella propria didattica per sviluppare la motivazione, risolvere problemi inerenti le difficoltà di apprendimento, innovare l’ insegnamento delle discipline, favorire un setting laboratoriale e cooperativo superando il vecchio modello di insegnamento-apprendimento ormai superato. Nell’arco del triennio l’obiettivo sarà, quindi, quello di formare e indurre la quasi totalità del docenti a fare uso consapevole e condiviso della LIM. Sviluppare una prassi breve ed efficace per introdurre le proprie classi a contenuti disciplinari con un approccio multimediale, interattivo, inclusivo e di forte coinvolgimento. 19 Saper usare la LIM come strumento: comandi e funzioni dei software in uso. Integrare i software della LIM con altri di particolare utilità (word, powerpoint, excel, etc.). Utilizzo di CD e DVD didattici e libri digitali. Utilizzo delle risorse della rete Internet. Principali siti web per la didattica. Simulazione e progettazione di percorsi tematici. Strategie didattiche, approcci, metodologie. Risorse finanziarie € (da computare) Materiale di facile consumo necessarie € (da computare) Costo formazione € (da computare) Collaboratori scolastici € (da computare) Spese per docenti e responsabili Risorse umane (ore) / area (da stabilire) Docente responsabile progetto (da stabilire) Docenti responsabili dipartimenti (da stabilire) annue per tutti i docenti (da stabilire) Funzioni strumentali (da stabilire) docenti organico di potenziamento Altre risorse necessarie Fondi PON FSE 2014/2020 Indicatori utilizzati Valori / situazione attesi - - Analisi del numero dei docenti che utilizzano efficacemente la LIM; Monitoraggio dell’indice di gradimento attraverso l’erogazione di un questionario; Analisi e tabulazione dei risultati raggiunti alla fine del progetto; Creazione di un dipartimento TIC con funzioni di supporto Incrementare il numero dei docenti che utilizzano appieno la LIM e il learning object (maggiore del 50%); Produrre e condividere lezioni, contributi audio, video e altri contenuti digitali che siano a disposizione della comunità scolastica; Migliorare le competenze di base degli alunni: Innalzamento del voto finale; Conoscere le buone pratiche d’uso di questa tecnologia nell’ambito della didattica e della comunicazione formativa; Sviluppare una prassi breve ed efficace per introdurre le proprie classi a contenuti disciplinari con un approccio multimediale, interattivo, inclusivo e di forte coinvolgimento. Area 3 : Competenze chiave e di cittadinanza Denominazione progetto VERSO LA DIDATTICA PER COMPETENZE Priorità cui si riferisce Utilizzo di strumenti per valutare le competenze chiave e di cittadinanza. Traguardo di risultato (tre Declinare e valutare in modo strutturato le competenze chiave e di anni) cittadinanza. 20 Obiettivi di processo Altre priorità (eventuale) Situazione su cui interviene Attività previste Individuare i saperi chiave utili a garantire possibilità generative di nuovi apprendimenti. Migliorare la corrispondenza tra il voto di comportamento e i criteri inseriti nel PTOF. Evidenziare nel curricolo le competenze chiave e utilizzare griglie strutturate per la valutazione. Definire il raccordo tra il nuovo modello di certificazione delle competenze già in uso e competenze chiave e di cittadinanza. Utilizzare strumenti di controllo dei vari obiettivi (utilizzo dei criteri di valutazione definiti nel PTOF; questionari di gradimento, etc.). Progettazione di percorsi disciplinari volti allo sviluppo di competenze. Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti e' buono; le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole). La maggior parte degli studenti raggiunge un’ adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Non si evidenziano comportamenti problematici in nessun corso della scuola. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento, ma non utilizza strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti. Andrebbero adottati nuovi strumenti per rendere più efficace il monitoraggio di tutte le competenze sociali, civiche e personali. Non tutte le competenze chiave vengono sufficientemente monitorate e valutate. Non è stata ancora adottata la scheda per la certificazione delle competenze alla fine del triennio. Per tale motivo l’intervento dovrà consentire l’utilizzo di strumenti volti alla valutazione delle diverse competenze chiave. Nell’arco del triennio l’obiettivo sarà declinare e valutare in modo strutturato le varie competenze e fornire una certificazione delle competenze ai discenti in uscita. Incontri di dipartimento: stesura prove di verifica comuni e analisi dei risultati ottenuti. Incontri di dipartimento verticali: riflessioni sulla didattica per competenze ed analisi/valutazione del processo di innovazione in atto. Formazione/aggiornamento di tutto il personale docente sulla didattica per competenze, con ricaduta sull’azione didattica quotidiana (incontri plenari di spiegazione e di restituzione, a piccoli gruppi con compiti operativi). Creazione e consolidamento degli scambi professionali tra i diversi docenti per classi parallele. Diffondere la conoscenza da parte di tutti i docenti delle Indicazioni Nazionali 2012 e della struttura dei curricola verticali, attraverso l’invio delle direttive ministeriali e di materiali esplicativi della struttura del curricolo e con incontri di formazione con esperti. Socializzazione dei diversi approcci, percorsi ed esperienze 21 attraverso la creazione di una mailing list e di un blog. Risorse necessarie finanziarie Materiale di cancelleria in quantità adeguata per la simulazione delle prove. Risorse umane (ore) / area Altre risorse necessarie Indicatori utilizzati (da stabilire) Docente responsabile progetto (da stabilire) Docenti responsabili dipartimenti (da stabilire) Docenti coordinatori (da stabilire) Collaboratori scolastici Fondi PON FSE 2014/2020 Valori / situazione attesi Istituire dipartimenti disciplinari e gruppi di lavoro mirati; Numero di partecipanti alle attività di formazione; Grado di partecipazione ai lavori di gruppo; Grado di trasferimento nella pratica didattica delle competenze acquisite nel corso della formazione; Coesione e condivisione nei consigli di classe delle pratiche didattiche sperimentate (mailing list, blog). Diffusione e uso della didattica per competenze; Sviluppo di un sistema di programmazione e verifica più uniforme, finalizzato all’acquisizione di competenze da parte degli alunni; Maggiore collegialità e condivisione consapevole delle scelte; Socializzazione delle esperienze e dell’impegno individuale dei docenti. 22 RISORSE MATERIALI Attrezzature e spazi didattici dell’istituto Sufficienti spazi esterni; un laboratorio di scienze; un laboratoria di ceramica una palestra per l’educazione motoria (ristrutturata lo scorso anno); uno spazio esterno provvisto di tappeto per l’educazione motoria; postazioni p.c. mobili in quasi tutte le aule con connessione wireless; lavagne interattive per quasi tutte le classi; collegamento ad Internet; lettori DVD e VHS; macchine fotografiche digitali; videocamere digitali; fotocopiatrice; attrezzature per l’educazione motoria; impianto di amplificazione completo e strumenti vari. 23 FABBISOGNO RISORSE UMANE L’ 84,5 % dei docenti ha un contratto a tempo indeterminato e si concentra quasi totalmente nelle fasce d’età 44-54. Il 65 % insegna in questa istituzione da oltre 10 anni. Ciò comporta un buon affiatamento tra i docenti che da tanti anni condividono un ricco bagaglio di esperienze. RICHIESTE DI POSTI DI ORGANICO POTENZIATO (ART. 1, comma 7 Legge 107/2015) La nostra scuola per meglio rispondere alle esigenze del territorio, per adeguarsi alla rapidità e alla estensione dei mutamenti sociali e per dare risposte concrete alle nuove sollecitazioni educative propone dei progetti di potenziamento e un’articolazione flessibile delle attività. Affinchè ciò diventi proposta concreta è necessario allinearsi alle prescrizioni dell’art.1, comma 7, della legge 107/2015 Pertanto, questo Istituto è intenzionato a lavorare su classi aperte e gruppi di livello per attuare il principio della didattica individualizzata e personalizzata, basata su: modalità operativa dei gruppi di lavoro con tutoraggio interno; apprendimento cooperativo; didattica laboratoriale; metodologia del problem solving. Quanto sopradetto potrà concretizzarsi con le attività organizzate su base laboratoriale e con la formazione a classi aperte di gruppi che manifestino medesime esigenze educative per favorire ora il recupero ora il potenziamento delle competenze nelle discipline: Italiano, Scienze, Inglese, Francese, Ed. musicale, Arte AREE OMOGENEE DI ATTIVITA’ 1. n. 1 posto POTENZIAMENTO ITALIANO E LINGUE CLASSICHE Classi di concorso A052 Allegato 2/A 24 Esigenza progettuale: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento al latino e al greco 2. n. 1 posto POTENZIAMENTO SCIENTIFICO Classe di concorso A059 Esigenza progettuale: Allegato 2/B potenziamento delle competenze scientifiche. 3. n. 1 posto POTENZIAMENTO Lingua Inglese Classe di concorso A345 Allegato 2/C Esigenza progettuale:Valorizzazione e potenziamento delle competenze in lingua inglese anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning. 4. n. 1 posto POTENZIAMENTO lingua francese classe di concorso A245 Allegato 2/D Esigenza progettuale:Valorizzazione e potenziamento delle competenze in lingua francese anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning. 5. n. 2 posti POTENZIAMENTO MUSICALE Classi di concorso: AM77 (VIOLINO); AK77 (SAX) Allegato 2/E Esigenza progettuale: Valorizzazione e potenziamento delle competenze in Ed.Musicale con particolare riferimento allo studio del violino e del sax 6. n. 1 posto POTENZIAMENTO ARTISTICO Classe di concorso: A028 Allegato 2/F Esigenza progettuale: Valorizzazione e potenziamento delle competenze artistiche con particolare riferimento al laboratorio di ceramica 7. n. 1 posto POTENZIAMENTO TECNOLOGIA Classe di concorso : A033 Allegato 2/G 25 ORGANIZZAZIONE Organi dell’istituzione scolastica Il PTOF discende dalle indicazioni motivate e condivise dei vari organi collegiali operanti nell’istituzione scolastica. I docenti della scuola sono 88, la maggior parte con contratto a tempo indeterminato, pertanto stabili, con discreta anzianità di servizio e tutti con seria preparazione culturale e professionale. La motivazione degli insegnanti all’impegno ed alla partecipazione anche ad attività integrative e/o progetti speciali viene incentivata attraverso la valorizzazione della professionalità e della competenza specifica di ciascuno. I Docenti svolgono prioritariamente i compiti educativi e didattici, come indicato dalla normativa vigente e definito annualmente dalle scelte dell’Istituto. Essi svolgono, inoltre, funzioni particolari, quali quella di collaboratore del Dirigente Scolastico, di Funzione Strumentale, di coordinatore delle attività di sostegno per l’handicap, di coordinatore e segretario del Consiglio di Classe, e, nell’ambito dei progetti e dei laboratori quella di coordinatore e/o responsabile per il gruppo. Alcuni docenti vengono designati come referenti per un’area di competenza. Il collegio dei docenti, inoltre, è articolato in commissioni di lavoro e dipartimenti disciplinari. IL CONSIGLIO D’ISTITUTO: Definisce gli indirizzi generali per l’attività della scuola anche in relazione al contesto territoriale Adotta il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal collegio dei docenti 26 Approva l’adesione della scuola agli accordi con altre scuole o Enti o Agenzie Determina i criteri per l’utilizzazione delle risorse Approva i documenti contabili fondamentali Adotta il regolamento dell’istituzione Delibera l’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali IL COLLEGIO DEI DOCENTI : Definisce e approva: Il Piano dell’Offerta Formativa I profili didattici delle iniziative e dei progetti La proposta di regolamento per la parte relativa ai profili didattici, al funzionamento del collegio e delle sue articolazioni Ogni altro adempimento connesso all’esercizio dell’autonomia didattica IL CONSIGLIO DI CLASSE Traduce le linee politiche del POF in percorsi formativi Propone traguardi formativi relativi a tutte le dimensioni della personalità dell’alunno Permette che i traguardi formativi siano perseguiti e conseguiti da tutti gli alunni, anche se a livelli differenziati Personalizza gli interventi didattici rispettando le diversità. 27 LE FUNZIONI STRUMENTALI FS Area 1 Gestione del Piano dell'Offerta Formativa Malfitano Giuseppa Procedere alla revisione del PTOF ed alla sua rielaborazione alla luce delle proposte pervenute dalle Commissioni e delle delibere degli OO.CC. Procedere alla valutazione delle attività del PTOF, all’autoanalisi e alla valutazione di sistema Procedere alla pubblicazione del PTOF e di ogni altro documento ufficiale dell’Istituto (ad es. Regolamento interno, Carta dei Servizi, ecc…) Coordinare la progettazione curricolare ed extracurricolare, in coerenza con il PTOF Coordinare le attività dei referenti FS Area 2 RAV Valutazione e Autovalutazione d’Istituto Di Giovanni Gioacchino Curare la Valutazione della qualità del servizio erogato (individuazione delle procedure tecniche di autoanalisi e di valutazione dell’Istituto Provvedere alla tabulazione dei dati Compilare quadri sinottici Restituire i dati emersi dalla Valutazione Profilo A Coordinare le attività d’inclusione – BES Coordinare le attività del GLIS e dei docenti di sostegno Attivare attività di counseling Coordinare le attività connesse alla prevenzione della dispersione FS Area 3 Gestione degli interventi a favore degli alunni Profilo A: Rizzo Luisa Profilo B:Orlando Luana FS Area 4 Profilo B Coordinare le azioni di Continuità e Orientamento formativo ed informativo Coordinare gli interventi di recupero o di potenziamento Profilo A Gestione delle tecnologie - Garantire l’utilizzo efficace ed efficiente delle tecnologie dell’Istituto 28 dell’informazione e della - Supportare i docenti nell’utilizzo delle nuove tecnologie per la comunicazione promozione del rinnovamento metodologico della didattica. Profilo A: Tomasini Claudio Profilo B:Barone Calogera Profilo B - Gestire, in qualità di Responsabile, il sito Web dell’Istituto. Promuovere un rapporto di “consuetudine” col Sito Web sia in chi contribuisce attivamente scrivendo sul Sito, sia in chi semplicemente lo legge e lo consulta attraverso l’affidabilità, l’aggiornamento e la completezza delle informazioni. FS Area 5 Visite guidate,uscite per attività sportive e musicali e Viaggi di istruzione previsti dal POF Ferrara Rosalba Coordinare e diffondere progetti ed iniziative,coerenti al PTOF, con Enti esterni Curare l’organizzazione delle visite guidate, delle uscite per attività sportive e musicali e dei viaggi di istruzione previsti dal PTOF PROSPETTO DEGLI INCARICHI D’ISTITUTO QUALIFICA NOMINATIVO Valenza Luciana (Vicario) Rizzo Cinzia (Secondo Collaboratore) Referente prof.ssa:M.L.Florio Collaboratori DS Commissione Progettazione Membri della commissione:Proff: Rubino , Tomasini, Falletta, Cinzia Rizzo, Valenza, Culotta, Pisciotta, Scavuzzo Referente prof.ssa:Castrone C. Commissione Educazione alla Legalità Membri della commissione: Ferrara, Rizzo C., Orlando, Clemente, Guida Prof.sse: Castrone, Provenzano, Tripoli, Ferrara Referente: prof.ssa OrobelloMattea Commissione presentazione POF al territorio Commissione Salute e Ambiente Membri della commissione:Prof.sse Bartolone, Zocco, Scibetta, Zafarana, Zarcone D. Prof.ssa Dragotta M. Prof.ssa: La Tona R. Responsabile del laboratorio scientifico Referente DSA/BES Gruppo di supporto-referente per la dispersione scolastica (GOSP) Prof.sse Rizzo L., Rizzo C., Vesco L. Docenti di sostegno, FFSS, Referente DSA, DS GLI 29 Referente Trinity Segretaria del Collegio Prof.ssa Ferrara R. Prof.ssa Valenza L. Prof.sse Zarcone D. e Zocco T. Prof.ssa Provenzano Piera Prof.Ticali Tommaso Prof. Sciortino A. Prof.ssa Patti A. Prof.ssa Valenza Luciana Prof.ssa Falletta Fabiola Prof.ssa: La Tona R. Prof.ssa Patti Angela Prof.ssa Scavuzzo Claudia Referenti per i Giochi Matematici e Scientifici Referente Scacchi Responsabile CSS Responsabile laboratorio ceramica Referente DELF Referente INVALSI Responsabile formazione docenti, animatore digitale Referente Beni Culturali Referente Educazione Stradale Referente Scuola Sicura Referenti Palermo Insegna e La Giornata delle Scienze Supporto Area 5 Supporto Area 5 e Referente visite didattiche Referente Coro Referente gruppo flauti Referente Orchestra Didattica Prof.ssa Zocco T., Scibetta C. Prof. Cavallaro R. Prof. Rubino S. Prof. Carnevale Sergio Prof. Baldone Giuseppe Prof. Treviso A. COLLEGIO DEI DOCENTI A.S. 2016/17 NOMINATIVO DOCENTE Abbate Loredana Ambra Maria Amico Dario Beniamino Bagnasco Floriana Baldone Francesco Baldone Giuseppe Barone Calogera Bartolone Giuseppina Bartolotta Rosaria Blando Nicolò Bondì Giovanna DISCIPLINA INSEGNATA Tecnologia Sostegno Arte e immagine Sostegno/Inglese Musica Musica Francese Matematica Sostegno Arte e Immagine Matematica Bordenca Franca Lettere Bruscemi Vincenza Canciari Francesca Carnevale Sergio Sostegno Inglese Musica Carollo Pietra Lettere 30 SEZIONI A, D, I 2 °D H, I, L 3°M A, F, G, 2L,3L C, E, I B, H,2°M C 1C, 1G, 3E, 3F A, C, G G 1°H (Italiano-storia-geografia) 3°H (Storia-geografia) 3°E (Storia-geografia) 2L A, B B, D, H 3° E (Italiano) 2° G (Italiano), 2° E ( Italiano) Culotta Loredana Sostegno Castrone Clementina Lettere Cavallaro Roberto Tecnologia Cerniglia Domenico Lettere Cirafici Anna Rita Lettere Clemente Antonina Lettere Comparetto Melchiorra Di Giacinto Giuseppa Di Giovanni Gioacchino Di Pasquale Francesco Dragotta Maria Pia Falletta Fabiola Ferrara Rosalba Filippone Silvana Scienze Motorie Religione Sostegno Musica Matematica Inglese Inglese Tecnologia Florio Maria Luisa Lettere Ganci Giuseppa Arte e Immagine Gennaro Loredana Lettere Giammarresi Giuseppa Sostegno Guida Sandra Lettere Lanzetta Stefania Strumento (Sassofono) La Tona Rosa Lettere Licciardi Tiziana Lettere Malfitano Giuseppa Maggiore Vincenza Marino Nicolina Marletta Antonino Miosi Vincenza Matematica Sostegno Matematica Sostegno Sostegno Inglese Sostegno Matematica Matematica Arte e Immagine Strumento Pianoforte Monforte Vania Orlando Luana Orobello Mattea Orobello Rosalia Orobello Rosalinda 31 3°C 2°H (Italiano-storia) 3° H (Italiano) 2° G (Storia-geografia) C, E, H 2°C (Italiano) 2°M (Italiano) 3°G (Italiano) 2°C (Italiano) 3°G ( Italiano) 2°M (Italiano) 3°A (Italiano-storia) 2° B (Italiano) 2° E (Storia-geografia) C, D, E,3°M B, C, D, G, H, I 3°B 1°L, 2°M, 3°M A I, L E, H B, F, G 2°I (storia-geografia) 3°I (Italiano-Storia-geografia) 3°B (Storia-geografia) D, E, F 3°C (Italiano-storia-geografia) 1°E (Italiano-storia) 2° A, 2°I, 1° H, 2° H 3°A (Geografia) 1° E (Geografia) 1°L (Italiano, storia, geografia) 1°I (Italiano-storia) 3° D (Italiano-storia-geografia) 2°F (Italiano-storia) 2°I (Italiano) 2°L (Storia – geografia) H 1°A E 1°B 1°D, 2°M , 2° L 3°A, 3° M, 1° F I 2°M, 3M B, M Patti Angela Pecoraro Margherita Pecoraro Rosalia Pisciotta Ivana Francese Sostegno Religione Sostegno Provenzano Piera Lettere Peroverde Cannarozzo Roberto Strumento (Chitarra) Putzu Carla Lettere Rizzo Cinzia Rizzo Luisa Rizzo Antonella Rubino Salvatore Francese Sostegno Sostegno Sostegno Salamone Anna Maria Lettere Sances Salvatore Santoro Santino Scibetta Carmelo Gerardo Scavuzzo Claudia Sciortino Andrea Sciortino Manuela Scienze Motorie Strumento (Corno) Matematica Tecnologia Sostegno Sostegno Sciortino Rosalba Lettere Spanò Angela Maria Lettere Tantillo Carmela Ticali Tommaso Tomasini Claudio Treviso Antonino Tripoli Maria Letizia Triscari Barberi Viola Valenza Luciana Ventimiglia Anna Maria Vesco Sostegno Scienze Motorie Scienze Motorie Strumento Tromba Inglese Sostegno Inglese Sostegno Sostegno Vullo Carmela Lettere Zafarana Laura Lettere Zarcone Dorotea Matematica 32 G, C, E, 3°M 1°L,3°L A, E, F, L, M 2°G 3°M (Italiano-storia-geografia) 2°L (Italiano) 2°M (Geografia) 2°A (Storia-geografia) 1°B (Italiano-storia-geografia) 2°B (Storia-geografia) D, F, L 1°E 1° C 2° B 1°F (Storia-geografia) 3°G (Storia-geografia) 3°L (Italiano-Storia-Geografia) L L L,M 3° D 3°A 3°F (Italiano-storia-geografia) 3°B (Italiano) 1° C (Geografia) 1° C (Italiano-storia) 1°A (Italiano-storia-geografia) 3°F F, G, H,2°M A, B, I F, G 2°I C, D 1° D 1A 1°G (Italiano-storia - geografia) 2° H (Geografia) 2° A (Italiano) 2° M (Storia-geografia) 1° I (geografia) 2°C (Storia-geografia) 1°D (Storia-geografia) 2°D (Storia-geografia) B Zarcone Maria Zocco Tea Matematica Matematica F D COORDINATORI E SEGRETARI A.S. 2016/17 CLASSE SEZIONE COORDINATORI SEGRETARI 1 2 3 A 1 2 3 B ZARCONE D. MARLETTA B RUBINO B DI GIOVANNI CANCIARI OROBELLO ROSALIA 1 2 3 C BARTOLONE C CERNIGLIA C GENNARO 1 2 3 D D CIRAFICI ZOCCO D LA TONA 1 2 3 E RIZZO LUISA SPANÓ A DRAGOTTA A CLEMENTE VESCO TOMASINI MONFORTE RIZZO ANTONELLA BLANDO CULOTTA VENTIMIGLIA COMPARETTO GANCI CAVALLARO E MARINO E CAROLLO FERRARA 1 2 3 F ZARCONE M. FILIPPONE PECORARO R. 1 2 3 G VULLO G TRIPOLI PISCIOTTA G BONDI’ BALDONE F. 1 2 3 H BORDENCA F F LICCIARDI SCIORTINO H MALFITANO H CASTRONE 1 2 3 I ORLANDO 1 2 3 I FALLETTA I FLORIO L GUIDA L SCIBETTA L SALOMONE 33 BALDONE G. TANTILLO PATTI GIAMMARRESI TICALI CARNEVALE ABBATE TRISCARI AMICO DI PASQUALE SANCES PECORARO M. 1 2 3 M M M OROBELLOM. PROVENZANO 34 BARONE BAGNASCO CONSIGLIO D’ISTITUTO COMPONENTE Dirigente Scolastico Genitori Docenti Personale ATA NOMINATIVO Tripoli Carmela Agnellino Fabrizio Chiello Concetta Davì Maria Cristina Giujusa Lucia Maria Gurrado Francesco MacelloValentina Oliveri Eugenio Tripoli Provvidenza Carla Bartolone Giuseppina Castrone Clementina Cavallaro Roberto Ferrara Rosalba Malfitano Giuseppa Patti Angela Provenzano Piera Rizzo Cinzia Bologna Maria Provvidenza Salerno Ignazio 35 INCARICO Vicepresidente Presidente PERSONALE AMMINISTRATIVO E COLLABORATORI SCOLASTICI QUALIFICA NOMINATIVO D.S.G.A. Giuseppina Farace Assistenti Amministrativi M.Provvidenza Bologna Rosario Cirino Onofrio Farruggia Vita Perricone Collaboratori Scolastici Salvatrice Ninfa Airò Farulla M.Giovanna Cuffaro Giuseppe Galvano Alessandro Giancani Calogera Iacono Maria Lucia Librici Giovanni Maria Gerlando Piazza Ignazio Salerno Rosalia Sanfilippo Massimiliano Traversa COMITATO DI VALUTAZIONE COMPONENTE DOCENTI Castrone Clementina Ferrara Rosalba Valenza Luciana Malfitano Giuseppa (supplente) COMPONENTE GENITORI Giujusa Lucia Maria Davì Maria Cristina Rappresentanza Sindacale Unitaria Baldone Francesco Salerno Ignazio Maria Giovanni 36 NUMERI DELLA SCUOLA Classi 32 Corsi Ordinari 11 Alunni Diversamente Abili 35 Alunni/Alunne 779 Docenti 88 Amministrativi 4 Collaboratori Scolastici 11 D.S.G.A. 1 37 PNSD PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE Attività didattica e tecnologie L’introduzione delle TIC nella nostra scuola è stata graduale e costante ed ha costituito una grande sfida per i docenti. Lo sforzo loro richiesto è stato notevole: hanno dovuto cambiare il loro modo di insegnare, modificare le modalità di relazione e di scambio con alunni e colleghi ed essere disponibili ad imparare anche dai propri allievi. La sfida oggi continua con la valorizzazione degli strumenti tecnologici nella loro trasversalità a tutte le discipline e a supporto di tutta la didattica. Le tecnologie permettono nuove modalità di costruzione delle conoscenze, nuove esperienze comunicative, collaborative e cooperative, un ruolo più attivo dell’alunno. Si offre un contesto più ricco di stimoli e funzionale agli interessi dei singoli allievi. La LIM è entrata nella pratica quotidiana, nello spazio educativo, senza invaderlo o stravolgerlo (su di essa è possibile ancora scrivere e disegnare come sull'ardesia) e proprio per questo ha un ruolo chiave nel percorso d’integrazione e diffusione delle TIC nelle attività di insegnamento-apprendimento. La scuola si propone che l'utilizzo delle nuove tecnologie e di Internet sia effettivamente un momento di accrescimento per l'alunno, e un modo per consentire un percorso di formazione vasto, completo e individualizzato. Animatore digitale A seguito della Nota Miur Prot. n° 17791 del 19/11/2015 (avente come oggetto: Attuazione del Piano nazionale per la scuola digitale. Individuazione degli animatori digitali ai sensi dell’articolo 31, comma 2, lettera b), del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 16 giugno 2015, n. 435.) nel nostro Istituto l’incarico triennale è stato attribuito alla Prof.ssa Fabiola Falletta 38 PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL’ANIMATORE DIGITALE IL PNSD Premessa L’animatore digitale individuato in ogni scuola sarà formato in modo specifico affinché possa (rifp. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano nazionale scuola digitale” . Si tratta quindi di una figura di sistema e NON DI SUPPORTO TECNICO (su quest’ultimo infatti il PNSD prevede un’azione finanziata a parte per la creazione di un Pronto Soccorso Tecnico, la #26, le cui modalità attuative saranno dettagliate successivamente). Il Miur chiede alla figura dell’Animatore Digitale di poter sviluppare progettualità sui seguenti ambiti: FORMAZIONE INTERNA, COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA E CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE (cfr. Azione #28 del PNSD) Il suo profilo (cfr. Azione #28 del PNSD) è rivolto a: Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. 39 Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. 40 Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione #28), in qualità di animatore digitale dell’istituto, la responsabile presenta il proprio piano di intervento: INTERVENTI A.S. 2016/2017 Creazione di uno sportello FORMAZIONE INTERNA permanente di assistenza. (Giovedì dalle 12.30 alle 13.30) Formazione specifica dell’Animatore Digitale Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale. Formazione base per i docenti sull’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola e sui programmi Proprietari e Open per LIM Formazione all’utilizzo registro elettronico Formazione di corsi per l’utilizzo di piattaforme del tipo Moodle (Edmondo-A-Tutor o Docebo). Informazione sul PNSD e preparazione di una breve presentazione. Segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale Formazione Flipped Classroom (sessione sperimentale per gruppo di docenti interessati) Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali Partecipazione a bandi nazionali,europei ed internazionali INTERVENTI A.S. 2017/2018 Mantenimento di uno sportello permanente di assistenza. Formazione specifica dell’Animatore Digitale Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale. Formazione per i docenti sull’uso di Programmi di utilità on line e free per testi cooperativi, presentazioni (ppt, prezi, powtoon o altro), video e montaggi di foto (anche per i docenti dell’infanzia) da utilizzare nella didattica inclusiva. Organizzazione e formazione per i docenti sull’utilizzo del coding nella didattica (in particolare con il linguaggio Scratch) 41 INTERVENTI A.S. 2018/2019 Mantenimento di uno sportello permanente di assistenza. Formazione specifica dell’Animatore Digitale Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale. Organizzazione e formazione per i docenti sull’utilizzo del coding nella didattica (in particolare con il linguaggio Scratch) COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE Somministrazione di un Produzione di dispense sia Produzione di dispense questionario informativo/valutativo per la rilevazione delle conoscenze/competenze/te cnologie/ aspettative in possesso dei docenti e degli alunni per l’individuazione dei bisogni sui 3 ambiti del PNSD (strumenti, curricolo, formazione). Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per informare sul piano e sulle iniziative della scuola Partecipazione nell’ambito della “Settimana del Piano Nazionale Scuola Digitale” all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding. Revisione e potenziamento della rete wi-fi di Istituto (mediante la partecipazione a progetti PON). Mappatura delle attrezzature presenti nella scuola. Verifica funzionalità e installazione di software autore open source in tutte le LIM della scuola. Regolamentazione dell’uso di tutte le attrezzature della scuola (aula informatica, aula linguistica, LIM, computer portatili , computer fissi, tablet). in formato elettronico che cartaceo dei corsi svolti e pubblicazione sul sito della scuola. Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione aperta a docenti e genitori (uso registro elettronico). Laboratori di formazione per docenti sull’utilizzo della didattica collaborativa con strumenti digitali. Partecipazione nell’ambito della “Settimana del Piano Nazionale Scuola Digitale” all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding. sia in formato elettronico che cartaceo dei corsi svolti e pubblicazione sul sito della scuola. Pubblicizzazione e organizzazione di laboratori per alunni con linguaggio Scratch Avviare progetti eTwinning (didattica per competenze). Monitoraggio e valutazione sulla formazione e sull’apporto dell’animatore digitale e del PNSD per l’Istituzione Scolastica. Revisione e integrazione, Preparazione della rete wi-fi di Istituto (mediante la partecipazione a progetti PON). Mappatura delle attrezzature presenti nella scuola. Verifica funzionalità e installazione di software autore open source in tutte le LIM della scuola. Introduzione all’uso delle Google Apps. Regolamentazione dell’uso di tutte le attrezzature della scuola (aula informatica, aula linguistica, LIM, computer portatili , computer fissi, tablet). di lezioni didattiche e condivisione di buone pratiche di classe in cui sia stato utilizzato un programma di pensiero computazionale. Laboratorio extra scolastico sul pensiero computazionale. Essendo parte di un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni o venire aggiornato secondo le esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione Scolastica. 42 10 docenti inseriti nella formazione inerente al PNSD Dieci docenti dovranno garantire la frequenza di specifici percorsi formativi inerenti al PNSD per l’anno scolastico 2016/2017, il Dirigente Scolastico individua i prof.ri : G. Bondì, R. Cavallaro, G. Di Giovanni, G. Malfitano, A. Patti, L. Pisciotta, L. Rizzo, C. Scavuzzo, C. Tomasini, D. Zarcone. I docenti sono stati individuati dal DS, dai collaboratori e dall’animatore digitale, per aree disciplinari diverse e tenendo conto della continuità del servizio e della loro permanenza presso la scuola, considerato che dovranno, a loro volta procedere alla formazione degli altri docenti. 43 ORIENTAMENTO – CONTINUITA’ Premessa Il passaggio dalla scuola media al biennio successivo è una tappa importante, si iniziano a delineare le inclinazioni specifiche dei ragazzi che, se ben indirizzati, possono essere avvantaggiati e preparati alle scelte future. Inoltre i rapidi mutamenti della società attuale, l’esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi, di relazionarsi con gli altri, mettono sempre più in risalto l’importanza dell’orientamento, attraverso le varie agenzie di socializzazione tra cui, in primo luogo, è la scuola ad avere le maggiori possibilità di intervento. L’orientamento, che costituisce una componente strutturale dell’attuale processo formativo, rientra fra le finalità della scuola media: esso, infatti, deve favorire lo sviluppo del ragazzo e porlo in condizioni di definire la propria identità. La conoscenza di sé consolida le capacità decisionali, permettendo al ragazzo di fare scelte realistiche nell’immediato futuro che siano anche più vicine a ciò che egli desidera. L’azione della scuola nell’orientare i ragazzi ad una scelta consapevole deve avere sia una valenza informativa, ma soprattutto formativa. Informativa in quanto offre agli alunni le informazioni, che permettono loro di leggere la complessa realtà dominata dal cambiamento e di servirsene in funzione delle proprie potenzialità; formativa, proponendo occasioni di sviluppo della personalità degli alunni in tutte le direzioni, mediante processi educativi, volti a renderli autoconsapevoli rispetto al carattere, agli interessi, alle attitudini e ai limiti, come presa 44 di coscienza di sé e della propria identità. Quindi non più solo orientamento per scelte relative all’ambito scolastico o lavorativo, ma anche orientamento alla vita, per delineare cioè, in un percorso formativo continuo, un personale progetto di vita che renda il ragazzo sicuro delle sue capacità di raggiungere una soddisfacente realizzazione di sé e un produttivo inserimento nella società in cui vive. Da ciò ne deriva che l’Orientamento debba avere caratteristiche più accentuate di formazione (Orientamento Formativo), oltre che di informazione ( Orientamento Informativo), di trasversalità rispetto alle materie di studio, di progettualità mirata e consapevole (attraverso la programmazione delle Équipe Pedagogiche). Ne consegue che l’Orientamento: non può essere limitato alla classe terza ma deve coinvolgere tutti e tre gli anni della scuola media; è formativo, proponendo occasione di sviluppo della personalità; deve necessariamente coinvolgere i genitori; richiede modalità organizzate di valutazione in itinere tali da favorire il monitoraggio delle abilità generali e specifiche che si dovranno considerare per il giudizio finale e quindi per quello orientativo. Nei tre anni della scuola media la formazione orientativa si realizza anche attraverso attività a carattere trasversale con il concorso di più discipline, finalizzate a promuovere capacità di lavoro in comune e a sviluppare la conoscenza critica dei principali temi del contesto culturale contemporaneo. Nel terzo anno, in particolare, il Consiglio di classe deve programmare e realizzare interventi diretti a consolidare le 45 conoscenze disciplinari di base e a rinforzare le capacità e le competenze, per favorire il successo formativo e per mettere lo studente in condizione di compiere scelte adeguate ai propri interessi e alle proprie potenzialità. Finalità Verranno privilegiate le attività atte a favorire concretamente il passaggio degli alunni della scuola secondaria di I grado a quella di II grado per prevenire disagi ed insuccessi, incoraggiare quindi il dialogo e lo scambio di idee su strategie metodologiche tra docenti di ordini di diverse scuole per stimolare un efficace processo di formazione globale degli studenti e realizzare un importante e funzionale orientamento in continuità. L’azione educativa della scuola sarà, quindi, finalizzata a: Acquisizione consapevole di se stessi. Sviluppo della motivazione ad apprendere. Sviluppo della fiducia in se stessi e delle capacità di gestire e concepire un proprio progetto di vita. Acquisizione di una identità fatta di interessi, valori e conoscenza e della capacità di iniziativa per l’affermazione dei propri interessi. Acquisizione di strumenti essenziali per inserirsi a vivere attivamente nel contesto sociale che li circonda. Sollecitazione dell’interazione funzionale con gli altri. 46 Obiettivi La struttura del percorso di Orientamento avrà la seguente scansione triennale: conoscere 1° anno 2° anno 3° anno progettare valutarsi Sapersi orientare nella nuova Conoscere il significato Ricostruire il proprio realtà scolastica di piano e percorso scolastico (integrazione) pianificazione. Individuare i campi di Riconoscere i cambiamenti Conoscere i piani già studio preferiti nel passaggio dalla scuola esistenti nella realtà Individuare le proprie media (evoluzione) scolastica difficoltà scolastiche Analizzare le regole per Costruire dei piani per il imparare proprio lavoro scolastico. Analizzare i principi fondamentali che sono alla base dell’attività di lavoro umano Individuare le ragioni per cui le persone lavorano Classificare le attività in base ai settori di appartenenza Analizzare le caratteristiche geografiche e di insediamento del proprio ambiente. Conoscere Verificare il proprio l’organizzazione comportamento scolastica (integrazione ) spontaneo di fronte a situazioni di scelta Imparare a reperire quotidiane informazioni sulla Applicare metodi e Riflettere importanza di prevedere strategie per lo studio e le conseguenze di una in generale per la decisione risoluzione di problemi Conoscere il metodo Verificare il processo di scelta in relazione ai scientifico e le sue risultati e alla applicazioni. valutazione che ne danno gli altri Definire un percorso per la decisione finale di Orientamento Valutare la propria preparazione scolastica Analizzare e valutare interessi ed aspirazioni personali Confrontare le proprie autovalutazioni con le opinioni dei genitori Analizzare e confrontare le diverse aree di indirizzo di studi Identificare l’area preferita e approfondirne le caratteristiche Analizzare e confrontare i condizionamenti della propria situazione familiare e ambientale Mettere in relazione tutti i dati raccolti in funzione della scelta Riuscire a motivare la scelta Verificare e confrontare la propria scelta con il consiglio di insegnanti e genitori In particolare Fase Formativa Alla luce delle considerazioni generali sopra esposte viene formulato un percorso 47 orientativo di carattere formativo inteso come proseguimento di un lavoro iniziato possibilmente fin dalla quinta classe elementare, articolato nelle tre classi della scuola media guidato dai docenti di ciascun Consiglio di classe. Classe prima – obiettivi a. Socializzazione con il nuovo contesto scolastico b. Esplorazione delle risorse personali da investire nella nuova esperienza scolastica c. Sviluppo della capacità di auto-monitoraggio sull’andamento della propria attività formativa d. Conoscenza del territorio di appartenenza (città, provincia, regione) con particolare attenzione agli aspetti economico-produttivi e. Sviluppo di capacità esplorative riguardo alle relazioni fra la realtà di appartenenza e l’ambito nazionale Classe seconda – obiettivi a. Ricostruire l’immagine di adolescenza nella fase di passaggio dall’infanzia b. Affrontare le problematiche connesse al percorso di sviluppo adolescenziale c. Differenziare la specificità di genere nel percorso di crescita Classe terza – obiettivi Sotto la guida dei docenti di diversi ambiti disciplinari: a. Esplorare le risorse personali in funzione della scelta b. Costruire un progetto personale di scelta, ovvero c. Sviluppare la consapevolezza del rapporto esistente tra scelte scolastiche e professionali e progetto di vita 48 d. Approfondire la capacità di riflettere sulle difficoltà, sull’impegno, sui sacrifici e sulle possibili gratificazioni proprie di un corso di studi, di una professione o di un mestiere e. Saper utilizzare autonomamente fonti di informazione, leggere grafici e statistiche, trarre informazioni dall’osservazione della realtà, porre in relazione i dati per trarne le opportune deduzioni. Fase Informativa Nell’ ambito della fase informativa si propongono le seguenti attività: Uscite e visite didattiche mirate. Colloqui individuali con insegnanti e genitori per evidenziare le problematiche dell’alunno e la sua crescita socio-culturale. Attività informative e orientative per gli alunni e per le famiglie sulle varie tipologie di corsi di studio. Incontri fra alunni delle classi terze e docenti dei diversi Istituti Superiori. Gli incontri hanno lo scopo di fornire agli alunni informazioni dettagliate, chiarimenti e materiale illustrativo in merito ai percorsi di formazione a cui sono interessati. Visite a scuole ed istituti di scuola superiore presenti a Bagheria, a Palermo e nella provincia. Visite presso attività produttive presenti nel nostro territorio Open day (gennaio/febbraio). 49 Inoltre si darà vita, nell’ambito delle possibilità organizzative ed economiche, a momenti di: Incontro con Esperti di problematiche adolescenziali e giovanili al fine di aiutare i ragazzi nella scelta relativa al dopo scuola media; Intervento degli operatori della Provincia per informazioni, consigli e dati aggiornati sulle scuole superiori anche in vista dell’inserimento nel mondo del lavoro. Intervento di uno Psicologo per risolvere i dubbi e rinforzare le incertezze relative al momento di crescita e di scelta; Apertura di uno sportello “orienta giovani” per chiarire eventuali dubbi; Interventi di tipo orientativo sui genitori. Mezzi e strumenti Fotocopie, libri di testo, giornali, strumenti e supporti audiovisivi. Tempi Orientamento in itinere (classi prime e seconde): intero anno scolastico. Orientamento in uscita (classi terze): Novembre/Febbraio. Verifica Questionari e schede conoscitive e di osservazione sistematica. Valutazione del progetto Alla fine dell’anno scolastico verrà somministrato – solo agli alunni delle classi terze – 50 un questionario volto a rilevare il grado di soddisfacimento degli alunni, relativo alle attività proposte. Risultati attesi Si cercherà di favorire un clima sereno per aiutare gli alunni nel processo di auto valutazione e di comprensione – scoperta della propria personalità. Saranno forniti metodi, conoscenze e mezzi per fare in modo che venga compiuta una scelta matura e consapevole. 51 INTEGRAZIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Piano Annuale per l’Inclusione Anno Scolastico 2016/2017 Direttiva M. 27/12/2012, CM n° 8 del 6/3/2013 e note MIUR del 27/6/2013 e 22/11/2013 Deliberato dal collegio dei docenti in data 30/06/2016 Adattato e deliberato in via definitiva dal G.L.I. Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività della nostra Istituzione Scolastica. PREMESSA Il processo di inclusione degli alunni diversamente abili, è un “continuum” complesso ed articolato che richiede competenze, risorse e un lavoro di coordinamento in una logica di interscambio di esperienze tra tutti gli “attori” coinvolti. L’intervento formativo della scuola, quindi, viene realizzato in raccordo con le famiglie, i servizi medici specialistici e gli operatori specializzati, attraverso un percorso educativodidattico che mira a far acquisire specifiche "competenze" ad ogni alunno, intese come "saper fare qualche cosa di ben definito", in armonia con lo sviluppo della propria personalità. Esso si inserisce nel progetto di vita, percorso formativo globale che riguarda non soltanto la scuola, ma anche gli aspetti sociali e lavorativi futuri, richiede continuità e orientamento, e stretti collegamenti alle azioni di tutorato, che è fatto di mediazioni educative, culturali e sociali e non di sostituzione dell’autonomia personale. In questa ottica, la nostra scuola opera al fine di garantire quelle pari opportunità e quella “apertura delle scuole a tutti” sancite dagli articoli 3 e 34 della Costituzione Italiana, differenziando le proposte e individualizzando gli insegnamenti. FINALITA’ Il Piano è finalizzato a favorire il processo di inclusione degli alunni BES nel gruppo-classe e all’interno della scuola in generale, a favorire l’apprendimento, lo sviluppo globale della personalità, l’autonomia, attraverso processi formativi di accoglienza, sostegno, rimotivazione e autostima. Esso, quindi, è finalizzato alla prevenzione dell’insuccesso attraverso la valorizzazione delle potenzialità ed il graduale superamento degli ostacoli. OBIETTIVI In generale, gli obiettivi che si intendono raggiungere sono i seguenti: - Conoscere i bisogni, le problematiche, le caratteristiche dell’utenza. - Favorire la collaborazione tra scuola e famiglia. 52 - Garantire il diritto allo studio degli alunni in situazione di handicap assicurando l’azione educativa per tutta la durata del tempo-scuola. - Favorire programmazioni e progetti didattico-educativi rispondenti alle singole esigenze. - Promuovere l’acquisizione dell’autostima personale. - Sviluppare le potenzialità. - Acquisire abilità specifiche a livello cognitivo e relazionale. - Favorire una cultura dell’accoglienza, del dialogo e dell’interazione. - Costruire relazioni positive tra i soggetti nel rispetto e nell’accettazione della diversità. - Favorire intensi legami di amicizia, di aiuto e di effettiva integrazione degli alunni diversamente abili. IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE Il BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) introdotto prima dall’INVALSI poi dalla Direttiva del 27/12/2012 e dalla CM 8/2013 si configura come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; 5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e materiali. L’espressione “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse vengano compresi servizi di aiuto alla persona, abbattimento e superamento di barriere di varia natura ecc.. LA FORMALIZZAZIONE DEI BES Quando c’è un alunno con BES nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare” (in Inglese “know-how”); per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo. Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disabilità. LA SITUAZIONE PREVISTA PER L’AS 2016-2017 Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella scuola è 53 sintetizzato nella tabella che segue: A. Rilevazione dei BES presenti a.s. 2016/2017: n° 35 1 3 31 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale 4 / / / Totali N° PEI redatti dai GLHO nell’a.s. 2015/2016 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria nell’a.s. 2015/2016 28 10 15 84 29 12 PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA Come si è detto, l’inclusione non è uno status ma un processo che, come tutti i processi, riscontra punti di criticità e punti di forza che vengono esplicitati nella Tabella Riassuntiva di seguito allegata: Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità Prevalentemente utilizzate in… B. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Coordinatori di classe e simili 54 Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì No Attraverso… C. Coinvolgimento docenti curricolari Sì / No Partecipazione a GLI Sì / No Sì Docenti con specifica formazione Altri docenti Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione E. Coinvolgimento famiglie Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e Procedure condivise di intervento sulla disabilità istituzioni deputate alla Procedure condivise di intervento su sicurezza. Rapporti con disagio e simili CTS / CTI Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro: Progetti territoriali integrati G. Rapporti con privato Progetti integrati a livello di singola scuola sociale e volontariato Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età H. Formazione docenti evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Altro: 0 1 Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì D. Coinvolgimento personale ATA 55 Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì No Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì 2 3 4 4 3 4 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Altro: strutture e strumenti destinati ad attività di inclusione Altro: luoghi destinati ad attività di inclusione 4 3 4 4 4 3 4 3 3 * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici OBIETTIVI E VALUTAZIONE Tutti gli alunni riconosciuti come soggetti BES avranno diritto, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, ad uno specifico piano: a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità; b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012; c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli sopracitati. Nei predetti piani si espliciteranno gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani sopradetti. In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di carattere trasversale: 1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza: a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica; b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione didattica (vedere successivo punto 3) che tenga conto delle proprie specifiche preferenze e risorse di apprendimento. 2) abbattimento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola; 3)comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici opportunamente selezionati, la comunicazione didattica dovrà risultare 56 “inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro etc. Nella tabella seguente vengono esplicitati gli obiettivi per l’incremento dell’inclusività per il prossimo anno: Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Dirigente Scolastico Il Dirigente Scolastico è garante del processo di integrazione del ragazzo disabile. A tal fine assicura al proprio Istituto: attività finalizzate al reperimento di tutti gli ausili e/o attrezzature necessarie nel caso di precise esigenze dell’alunno; la richiesta di organico di docenti di sostegno; collaborazione anche con Enti e Associazioni per assicurare l’inclusione dell’alunno. Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera del PAI (mese di Giugno); esplicitazione nel PTOF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione; esplicitazione di criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale. GLI (referente GLI/BES e referente DSA): Rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) con supporto/apporto delle Figure Strumentali; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; formulazione proposte di lavoro per GLI; raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai BES. Funzioni Strumentali area 1 (Gestione POF della scuola); area 2 (RAV Valutazione e autovalutazione d’Istituto); 3 (Gestione degli interventi a favore degli alunni: profili A e B); area 4 (gestione TIC) e area 5 (visite guidate e viaggi d’istruzione): collaborazione attiva alla stesura della bozza del Piano Annuale dell’Inclusione nonché alla progettazione di azioni volte al raggiungimento di una serena e fattiva inclusione degli alunni. Consigli di classe/Team docenti: Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; produzione di attenta verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di certificazione; definizione di interventi didattico-educativi; individuazione strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; definizione dei bisogni dello studente; progettazione e condivisione progetti personalizzati; individuazione e proposizione di risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; stesura e applicazione Piano di 57 Lavoro (PEI e PDP); collaborazione scuola-famiglia-territorio; condivisione con insegnante di sostegno (se presente). Docenti di sostegno: Partecipazione alla programmazione educativo-didattica; supporto al consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; rilevazione casi BES; coordinamento stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP). Assistente alla comunicazione: Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo con particolare attenzione alle strategie didattiche inerenti alla tipologia di disabilità sensoriale; collaborazione alla continuità nei percorsi didattici. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Ogni anno vengono forniti ai docenti curricolari e ai docenti di sostegno corsi di formazione esterna sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola e la possibilità di partecipazione a seminari sulla dislessia e sui BES. Sono presenti tra il personale dell’istituto docenti formati in tema di inclusione con Master Universitari e docenti specializzati per il sostegno. Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Le FF.SS. e i referenti coinvolti hanno fornito documenti, materiali e suggerimenti per le verifiche e le valutazioni degli alunni BES e DSA/ADHD, sulla base della L 170/2010; si rimanda, inoltre, al DM 5669/2011, al Decreto attuativo della L 170/2010 e alla Nota INVALSI per lo svolgimento delle prove degli alunni con BES; per la valutazione degli alunni disabili si rimanda all’art. 16 della L 104/92 e parte terza delle Legge per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (4 agosto 2009). I team e i consigli di classe attivano strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive basandosi su: _ osservazioni che definiscono un assessment (valutazione iniziale) _ osservazioni programmate che definiscono delle valutazioni di verifica (valutazione in itinere) _ osservazioni programmate che definiscono gli obiettivi raggiunti e le competenze in uscita (valutazione finale). Il tutto in un’ottica di valutazione formativa. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Affinché il progetto vada a buon fine, l’organizzazione Scuola predispone un piano attuativo nel quale devono essere coinvolti tutti i soggetti responsabili del progetto, ognuno con competenze e ruoli ben definiti Dirigente scolastico Gruppo di coordinamento (GLI) Docenti curriculari Docenti di sostegno Assistenti alla Comunicazione 58 Tutti i soggetti coinvolti si propongono, quindi, di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona anche attraverso: • Attività laboratoriali • Attività per piccoli gruppi • Attività di apprendimento cooperativo • Tutoring / peer education • Attività individualizzata • Modeling Tali interventi mirano, quindi, alla realizzazione di un progetto di vita, di un percorso formativo globale che riguarda non soltanto la scuola, ma anche gli aspetti sociali e lavorativi futuri, richiede continuità e orientamento, e stretti collegamenti alle azioni di tutorato, che è fatto di mediazioni educative, culturali e sociali e non di sostituzione dell’autonomia personale. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Rapporti con CTS di zona per attività di informazione; Progetto “Demostene”: attraverso l’intervento di personale specialistico esterno saranno effettuati interventi a sostegno di alunni con difficoltà attinenti all’ambito logopedico; Progetto Integra rivolto a gruppi misti di alunni diversabili, alunni particolarmente abili in relazione alle attività effettuate, alunni in situazione di disagio psicosociale e scolastico, organizzati in laboratori cooperativi. Il progetto è finalizzato a favorire il processo d’integrazione degli alunni diversamente abili nel gruppo-classe e all’interno della scuola; esso mirerà al recupero del disagio e della dispersione scolastica, a favorire l’apprendimento, lo sviluppo globale della personalità, l’autonomia, attraverso processi formativi di accoglienza, sostegno, motivazione e autostima. Sono previsti in orario curriculare attività di laboratori a classi aperte con diverse finalità di apprendimento; partecipazione alla Rete di scuole “Bab el Gherib”, che mira alla prevenzione e la lotta alla dispersione scolastica e lo sviluppo di iniziative integrate sul territorio per il pieno successo formativo dei giovani, l’affermazione dei principi dell’occupabilità, dell’imprenditorialità, e delle pari opportunità e la realizzazione di molteplici iniziative per la promozione della legalità, l’animazione socio-culturale, la tutela e la valorizzazione delle risorse territoriali e l’individuazione di linee di sviluppo sostenibile; rapporti col Centro Risorse di Bagheria: con sede presso l’ITI “L. Sturzo” di Bagheria, si occupa di sviluppare iniziative di diversa natura, finalizzate all’integrazione, all’inclusione sociale e allo sviluppo di nuove opportunità lavorative nel contesto territoriale di riferimento ( Bagheria e comuni limitrofi); relazioni con l’Osservatorio d’area contro la dispersione scolastica e partecipazione ad eventuali progetti Drop out in collaborazione con l’Osservatorio di Area contro la Dispersione scolastica e per la promozione del successo formativo e con gli assessori alle Politiche Sociali e alla Cultura del comune di Bagheria. Tali interventi coinvolgeranno gli alunni della nostra scuola in istruzione familiare in attività laboratoriali in orario pomeridiano per la preparazione al conseguimento della licenza media; rapporti con il Centro Territoriale Risorse per l’Handicap con sede presso il Liceo Classico “F. Scaduto” per la promozione di iniziative a favore degli alunni diversamente abili; rapporti costanti con gli Operatori dell’ASL di Bagheria, servizio di neuropsichiatria infantile. 59 Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative La nostra scuola considera indispensabile ogni forma di dialogo e di collaborazione con la famiglia, si apre quindi al libero confronto e alla comunicazione al fine di poter effettuare interventi educativi e didattici mirati. La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all’interno dell’istituto; perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti all’inclusività. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi anche attraverso: • la condivisione delle scelte effettuate • l’individuazione di bisogni e aspettative • l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento • il coinvolgimento nella redazione dei PEI/PDP. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi I Consigli di Classe, anche con il supporto dei referenti GLI/BES/DSA, elaborano PEI/PDP calibrandoli ai bisogni degli alunni in un’ottica inclusiva, rispondendo così alle esigenze che vanno dal singolo all’intero gruppo-classe, individuando gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Valorizzazione delle risorse esistenti Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola anche se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonché le proposte didattico formative per l'inclusione, si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive per sostenere gli alunni in particolari difficoltà. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Risorse materiali: laboratori (arte, lab. Informatico e scientifico, ludico-manuale, musicoterapia), palestre, attrezzature Informatiche e software didattici. La scuola parte dal presupposto fondamentale che la piena inclusione si ha quotidianamente in primis all’interno del gruppo-classe; attraverso tutti i progetti inclusivi e mediante la messa in atto di strategie miranti all’inclusione, che diventano buone pratiche quotidiane. Risorse umane: psicopedagogisti / logopedisti; assistenti igienico-personali, docenti specializzati; assistenti alla comunicazione. 60 Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Progetto Accoglienza e le azioni di Continuità e Orientamento interno ed esterno già previste nel PTOF, rivestono un’importanza notevole e mirano a far vivere con serenità e minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Per quanto riguarda, in particolare, gli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali in ingresso, la Commissione Formazione Classi provvederà al loro inserimento nel contesto più adatto. CRITERI PER L’UTILIZZO FUNZIONALE DELLE RISORSE UMANE Le categorie di risorse professionali da impegnare nel processo inclusivo a favore degli alunni disabili sono principalmente sei: a) docenti curricolari; b) docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL afferente all’area dell’inclusione; c) docenti di sostegno; d) specialisti socio-sanitari; e) assistenti di primo livello ex art. 13, comma 3 della L. 104/1992; f) personale ATA che svolge incarichi specifici ex art. 47, comma 1 lettera “b” del CCNL. Di queste, hanno carattere intensivo (nel senso che la “qualità” dell’intervento è direttamente collegata alla “quantità” oraria) principalmente le figure indicate alla lettera “e”. L’attribuzione e la ripartizione delle attività di sostegno a favore degli alunni disabili avviene secondo i criteri sotto riportati: - di norma il rapporto docente/alunno è 1:2 come previsto dalla L. 111/2011, art. 19, comma 11; - deroghe dal predetto rapporto possono essere previste come di seguito riportato: a) rapporto docente/alunno 1:1 esclusivamente quando: - tale rapporto è espressamente previsto al successivo punto 8; 61 - la consistenza totale del personale di sostegno assegnato è tale che l’attribuzione nel rapporto 1:1 non determina una riduzione delle attività di sostegno per gli altri alunni disabili; b) rapporto compreso fra 1:2 e 1:1 a favore degli alunni disabili: - che, a causa dell’insufficienza del personale di sostegno, non hanno visto accolta la proposta del rapporto 1:1; - per i quali la quota oraria superiore al rapporto 1:2 è espressamente prevista al successivo punto 8 e la conseguente assegnazione non pregiudica l’attività di sostegno per gli altri alunni disabili; c) rapporto inferiore a 1:2 nei seguenti casi: - alunni con disabilità di tipo lieve; - insufficiente numero di ore di sostegno; - continuità didattica: l’assegnazione del personale di sostegno, assistente di primo livello e ATA, ove previsto, deve corrispondere, ove possibile, al criterio della continuità didattica/assistenziale. La ripartizione oraria e la conseguente assegnazione del personale assistente di 1° livello dipendente dall’ente locale competente, consegue ai seguenti criteri generali: - a parità di condizioni: ripartizione oraria equa fra gli alunni aventi diritto; - maggiore attribuzione oraria nei seguenti casi: a) condizione di gravità; b) le attività previste dal PEI assegnano priorità agli obiettivi di autonomia e comunicazione verbale e non verbale. (8) IMPIEGO FUNZIONALE DELLE RISORSE DI PERSONALE DOCENTE DI SOSTEGNO PER L’AS 2015-2016 - mese di giugno: si allega proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (modulo dell’USR per la rilevazione dei fabbisogni di sostegno e altre professionalità) - nel mese di settembre si allegherà il seguente schema SCUOLA [ ] DELL’INFANZIA [ ] PRIMARIA [ ] SEC. 1° GR. [ ] SEC. 2° GR. 62 ALUNNO CLASSE/SEZIONE GRAVITA’ PLESSO/SEDE COM. 3 DOC. SOSTEGNO N° ORE/SETT ASS. E.L. ASSIST. DI N° ORE/SETT BASE COLL. SCOLASTICO [ ] si [ ] si [ ] no [ ] no [ ] si [ ] si [ ] no [ ] no [ ] si [ ] si [ ] no [ ] no [ ] si [ ] si [ ] no [ ] no [ ] si [ ] si [ ] no [ ] no [ ] si [ ] si [ ] no [ ] no [ ] si [ ] si [ ] no [ ] no [ ] si [ ] si [ ] no [ ] no [ ] si [ ] si [ ] no [ ] no [ ] si [ ] si [ ] no [ ] no 63 PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO Le iniziative di formazione in servizio per i docenti mirano al miglioramento e alla crescita professionale del personale in relazione anche alle trasformazioni e innovazioni in atto nella scuola. A tale proposito, si prevede di realizzare progetti rivolti ad alunni, docenti, personale ATA e genitori di tutto l’istituto. Inoltre, il Collegio Unitario si dice disponibile ad aderire a convegni o corsi di formazione proposti durante l’anno scolastico. La consapevolezza che l’aggiornamento e la formazione in servizio siano da ritenersi fondamentali per la scuola traspare anche dai recenti provvedimenti legislativi e normativi. Secondo quanto affermato dalla recente Legge 107, la formazione dei docenti ha assunto un carattere obbligatorio, permanente e strutturale, rientrando all’interno degli adempimenti della funzione docente. Tutti i documenti comunitari, da Jacques Delors ai vari Libri Verdi e Bianchi sull’istruzione della Comunità europea, da Maastrich (1992) a “La strategia Europa 2020”, mettono in evidenza l’importanza di una formazione permanente LLP che consenta alla scuola di tenere il passo con una società che cambia continuamente. In quest’ottica europea, l’insegnante da un lato deve saper padroneggiare discipline e metodologie didattiche e, dall'altro, deve realizzare la propria formazione come lifelong learning: una formazione continua, da realizzarsi attraverso canali formali, quali possono essere appunto corsi di aggiornamento, seminari, convegni, libri ecc., ma anche informali quali giornali, cinema, concerti, partecipazione ad eventi di ampio respiro culturale. L’insegnante che sperimenta ed innova, è un insegnante che cresce nella professionalità, che migliora il rendimento degli alunni grazie ad innovative metodologie didattiche, che, mette a disposizione dei colleghi, favorendone la formazione con la circolazione di nuove idee e la crescita dell’intera comunità scolastica La formazione può essere considerata come un processo articolato in quattro fasi sequenziali, fra loro collegate: 64 Analisi attenta dei bisogni e della domanda formativa rilevati tra i docenti ed il personale ATA mediante un’indagine conoscitiva; Programmazione dell’attività con definizione degli obiettivi e delle azioni; Attuazione concreta delle attività formative; Valutazione dei risultati della formazione e la ricaduta nell’attività curriculare. La programmazione dell’attività formativa sarà coerente: con il piano dell'offerta formativa; con i risultati emersi dal RAV e conseguenti obiettivi di miglioramento del PDM; sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano Nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca FINALITÀ Gli obiettivi prioritari che si intendono perseguire, attivando corsi di formazione e aggiornamento per il personale docente e A.T.A. del nostro Istituto sono i seguenti: Garantire attività di formazione ed aggiornamento quale diritto - dovere del personale docente e ATA; valorizzare e promuovere la crescita professionale in termini di conoscenze, competenze, approcci didattici e pedagogici in linea con quanto richiesto a livello europeo e internazionale; Saper affrontare i cambiamenti e i bisogni formativi che la società presenta e che comportano l’acquisizione di nuove modalità di lavoro inclusive (cooperative learning, classi aperte con gruppi di livello, peer tutoring, CLIL, flipped classroom ecc…) ; Passare da una didattica unicamente “trasmissiva” a una didattica attiva, promuovendo ambienti digitali flessibili ; Attivare iniziative finalizzate al confronto, da cui poter trarre spunti e riflessioni che comportino una ricaduta didattica positiva nel lavoro quotidiano svolto dal docente in classe. 65 Per realizzare tali obiettivi si agirà su due fronti: organizzare corsi interni, sia predisposti dall’istituto che da scuole in rete, per favorire uno sviluppo professionale proattivo; con particolare attenzione alla promozione di approcci e culture nuove nei confronti del proprio ruolo e dei compiti ad esso connessi; favorire la partecipazione a corsi esterni inerenti la didattica innovativa per ogni singola disciplina e/o che rispondano ad esigenze formative del sistema scolastico nel suo complesso. INIZIATIVE COMPRESE NEL PIANO Le tematiche inerenti i bisogni rilevati, in coerenza con le specifiche esigenze dell'Istituzione scolastica e dei docenti, si svilupperanno nel corso del corrente a. s. e sono relative a quanto di seguito indicato: Percorso di formazione su strategie e metodologie inclusive ed innovative (obiettivo di processo PDM); Corsi di formazione per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento; Addestramento piattaforma eTwinning; corsi di formazione su didattica inclusiva; Corso su metodologia CLIL; Formazione on-line Indire per i componenti del NIV e personale scolastico; Corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce; Interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal POF; Corso di Formazione per docenti neo-immessi in ruolo. Corsi di formazione dei DSGA, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l’innovazione digitale. 66 Al fine di incentivare la formazione professionale è stata introdotta con la Legge 107/2015 la carta elettronica. Essa dovrà essere utilizzata esclusivamente per le seguenti finalità: • acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste • acquisto di hardware e di software • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento o di qualificazione delle competenze professionali svolti da enti accreditati presso il MIUR, a corsi di laurea, laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico inerenti il profilo professionale, ovvero a corsi di laurea post lauream o a master universitari inerenti il profilo professionale • rappresentazioni teatrali o cinematografiche • ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo • iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del Piano Triennale dell'Offerta Formativa delle istituzioni scolastiche e del Piano Nazionale di Formazione previsto dal comma 124 dell'art. 1 della legge 107/2015. Azioni intraprese dalla scuola partecipazione al bando PON n.12810 del 15/10/2015 – FESR- Realizzazione di ambienti digitali, in attesa di valutazione in rete con IC Capuana di Casteldaccia nomina nel ruolo di Animatore Digitale: la docente Fabiola Falletta creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per informare sul piano e sulle iniziative della scuola (questa pagina) creazione e aggiornamento di una pagina dedicata alla formazione dei docenti sul sito della scuola coinvolgimento di esperti informatici esterni nei percorsi di formazione sostegno ai docenti nell’uso di strumenti informatici, sussidi didattici, software educativi e applicazioni web utili per la didattica e la professione ricognizione e mappatura delle attrezzature presenti nella scuola coordinamento delle figure tecniche destinate alla manutenzione delle attrezzature della scuola 67 fornitura di software open source, in particolare per i computer e le LIM della scuola attraverso il sito internet istituzionale regolamentazione dell’uso delle attrezzature della scuola progettazione, manutenzione e aggiornamento del sito istituzionale della scuola Azioni di prossima attuazione messa in opera, attuazione e pubblicizzazione dei bandi PON finanziati partecipazione a futuri eventuali bandi PON presentazione domanda Erasmus+ KA1 e KA2 predisposizione da parte dell’Animatore Digitale di un questionario informativovalutativo per la rilevazione delle conoscenze-competenze tecnologiche e per l’individuazione dei bisogni sui tre ambiti del PNSD (strumenti, curricolo, formazione) da somministrare online con raccolta automatica dei dati e statistiche elaborazione e pubblicazione sul sito della scuola degli esiti dell’indagine conoscitiva e relative considerazioni sulle azioni successive da attuare pubblicizzazione e condivisione delle finalità del PNSD con il corpo docente produzione di documentazione digitale per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto formazione specifica per l’Animatore Digitale come previsto dalla legge partecipazione dell’A.D. a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale realizzazione di un cloud di istituto basato sulle Google Apps For Education repository con elenco di siti, app e tutto ciò che può servire ai docenti per la didattica e la formazione in servizio 68 Formazione docenti CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Come indicato nel Testo delle Indicazioni 2012, particolare attenzione va posta a come ciascun studente mobilita e orchestra le proprie risorse (conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni) per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini. Solo con regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione alla fine della scuola secondaria di primo grado, su modelli predisposti a livello nazionale. DIDATTICA PER COMPETENZE Impostare nella scuola un curricolo che si ponga come obiettivo il conseguimento di competenze (e non solo di conoscenze e abilità) da parte degli studenti, comporta una profonda revisione delle pratiche didattiche e della visione stessa dell’insegnamento e del modo di fare scuola. Partendo dalla necessità di superare le criticità della didattica tradizionale, insegnanti e comunità, sono coinvolti ad affrontare la sfida per aiutare i giovani a diventare persone e cittadini capaci di acquisire saperi e trasferirli consapevolmente per la realizzazione di sé quale membro attivo della comunità, dove agisce quotidianamente in autonomia e responsabilità. Scansione temporale dei corsi di formazione O CORSO ANNO DESTINATARI RE 10 Personale docente Didattica per competenze 2016/2017 Formazione di base per 20 Personale docente l’uso di strumenti 2016/2017 tecnologici e LIM 10 Personale docente Didattica inclusiva 2017/2018 Formazione per i docenti sull’uso di Programmi di utilità on line e free per 20 Personale docente 2017/2018 testi cooperativi, presentazioni, video e montaggi di foto da 69 utilizzare nella didattica inclusiva Organizzazione e formazione per i docenti sull’utilizzo del coding nella didattica (in particolare con il linguaggio Scratch) 2018/2019 20 Personale docente Formazione alunni Corso per l’insegnamento delle tecniche di primo soccorso agli studenti della scuola secondaria di I grado come previsto dal comma 10 dell’articolo 1 della legge 13 luglio 2015 n° 107. La scuola ed il Servizio Sanitario hanno il compito di promuovere nei giovani l’adozione di comportamenti responsabili circa la propria salute e quella altrui. Fondamentale è quindi far capire ai ragazzi l'importanza di sapersi comportare correttamente in una situazione di emergenza, dalla chiamata al 118 fino all'arrivo dell'ambulanza, coinvolgendo gli alunni in prima persona con simulazioni pratiche di manovre anti soffocamento, massaggio cardiaco su manichino e utilizzo di alcuni attrezzi per il soccorso in dotazione alle ambulanze. Obiettivi specifici Saper affrontare eventuali situazioni di urgenza/emergenza in sicurezza Conoscere le procedure per la chiamata dei soccorsi (giochi di ruolo) Avere una conoscenza specifica sulle più comuni patologie legate agli incidenti e traumatismi Essere informati sulle corrette manovre di base nell’aiutare chi ha bisogno di soccorso sanitario (anche attraverso prove simulate). Saranno effettuati corsi di formazione per tutti gli alunni per il I anno e per quelli delle classi prime negli anni successivi, e di aggiornamento negli anni seguenti con le modalità e i tempi previsti dalla legge. Per la realizzazione dei corsi ci si avvarrà della collaborazione dell’ ASP di Palermo e/o del 118 Sicilia e associazioni di volontariato presenti sul territorio. 70 Se non da loro erogato gratuitamente, il costo previsto nel triennio è da definire per cui l’attivazione del progetto sarà vincolata alla disponibilità di fondi. Formazione ATA - Corso di formazione art.7 - I posizione economica (AA.AA. e coll. scol.) - Corso di formazione art.7 - II posizione economica (AA.AA. ) Formazione delle FIGURE SENSIBILI impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza, prevenzione, I soccorso, ecc. anche per far fronte agli obblighi di formazione di cui al D.Lgs. 81/2008. “Le iniziative di formazione saranno sostenute da diverse fonti di finanziamento. Tra queste, le risorse a valere sulla legge 107, le risorse PON-FSE e altri finanziamenti MIUR, come quelli previsti dalla ex-legge 440. …” Nota MIUR 35 del 07/01/2016. 71 Piano di sviluppo europeo (European Development plan) Rientra all’interno del piano di formazione e aggiornamento della nostra istituzione scolastica, il piano di sviluppo europeo, così come previsto dalla normativa europea, in primis il documento di Lisbona 2020 e ultimo il nuovo PNSD. Dall'anno scolastico 2012/2013, la nostra scuola, infatti, è aperta alla dimensione europea, è iscritta alla piattaforma eTwinning, ha formato e forma diversi docenti che hanno seguito corsi di aggiornamento, anche sotto forma di webinar, organizzati dall'Ufficio Scolastico Regionale e altri enti, su: plurilinguismo, didattica integrata delle lingue, Europrogettazione, didattica delle TIC (Edmodo, TwinSpace ecc.), utilizzo della piattaforma eTwinning e di altre piattaforme di didattica on line, didattica per competenze, ecc. La nostra scuola ha già stilato progetti di mobilità individuale (Comenius, KA1) e di partenariato multilaterale (KA2) , negli anni 2012/13, 2013/14 e 2014/15, 2015/16 quest’ultimo con Repubblica Ceca capofila e diversi paesi europei, progetti approvati ma non finanziati e nell’anno 2015/16 con la Lettonia paese capofila, sulle competenze di Matematica e Geometria ed è stato riproposto con le varianti indicate dal report, il progetto dell’anno prima, sulla Musica, con la Repubblica Ceca paese capofila. Entrambi i progetti non sono stati finanziati. A partire dallo scorso anno, si è cercato di potenziare lo studio delle lingue straniere attivando percorsi didattici che prevedano, tra l'altro, l'inserimento di moduli CLIL per l'insegnamento delle seguenti discipline: Geografia, Arte, Tecnologia e Scienze. Per mettere in atto tale potenziamento, il Dirigente Scolastico intende usufruire di tutte le opportunità offerte dalla legge 107 e dal PNSD. Inoltre, per favorire l'inclusione di tutti gli alunni, con particolare attenzione a disabili e BES, auspica, con tale formazione, un maggiore utilizzo delle TIC nella didattica. È opportuno, però, sottolineare che la nostra scuola investe fondi ed energie nel potenziamento delle lingue straniere e nella formazione continua. Da oltre dieci anni infatti la scuola Ciro Scianna è centro di Certificazione Trinity e 72 centinaia di alunni hanno, grazie ai corsi di potenziamento di lingua inglese attivati presso la nostra scuola, conseguito le relative certificazioni. Annualmente si organizzano, inoltre, progetti extra curriculari di potenziamento di lingua francese, che hanno consentito a centinaia di alunni di ottenere il conseguimento della certificazione DELF. I corsi di potenziamento di lingue inglese e francese, annualmente sono stati frequentati con successo anche da un discreto numero di docenti della scuola, interessati alla formazione continua. A partire dallo scorso anno, si è cercato di potenziare ulteriormente lo studio delle lingue straniere attivando percorsi didattici che prevedano, tra l'altro, l'inserimento di moduli CLIL, di inglese e francese, per l'insegnamento delle seguenti discipline: Geografia, Arte, Tecnologia e Scienze. I moduli CLIL di inglese, quest’anno, saranno attivati, con docenti madrelingua, grazie al progetto di scambio culturale Global Citizen, Educhange, mentre il CLIL di lingua francese è stato già attivato e viene in atto effettuato dalla docente di potenziamento di lingua francese facente parete dell’organico dell’autonomia. Inoltre, dal 2014/15, la nostra scuola ha aderito al progetto Multiculturalità, in rete con l’IC di Casteldaccia e Altavilla, con stage linguistico a Malta, dove, nel 2015, si sono già recati 24 alunni della nostra scuola assieme a 26 delle altre due scuole aderenti al progetto, che hanno seguito un corso di lingua inglese certificato, oltre ad avere avuto l’opportunità di vedere le bellezze architettoniche dell’isola con visite guidate. Anche quest’anno il team sta predisponendo una nuova domanda Erasmus KA1 2016, visto che lo scorso anno, malgrado le modifiche apportate così come richiesto dal report, il progetto ha avuto un punteggio non sufficiente ad essere finanziato. Si prevede di rivedere lo stesso progetto alla luce del nuovo report con le mobilità previste lo scorso anno con una nuova selezione. Qualora le richieste dovessero 73 superato le 20 unità, sarà effettuata una selezione in base ai seguenti criteri: richiesta motivata con ricaduta didattica nella propria disciplina, stabilità nella scuola, certificazioni linguistiche possedute, competenze informatiche. Diversi sono stati i progetti eTwinning realizzati lo scorso anno dal team di euro progettazione e da altri docenti della scuola. La referente assieme all’AD, Prof.ssa Falletta, ha realizzato i seguenti progetti, rispettivamente nelle classi 2I e 1I: Can you hear our music? Paese coordinatore la Grecia, altri paesi membri: Polonia, Cipro, Lituania, Grecia, Croazia e Bulgaria. My castle, our world. Paese coordinatore la Grecia, altri membri: Turchia, Francia, Polonia, Croazia, Lituania, Svezia, Slovacchia, Romania, Repubblica Ceca. Per questo progetto sia la referente che l’AD hanno ricevuto l’attestato del Quality label. La referente ha inoltre seguito un terzo progetto nella classe 2B dal titolo: The Great European Women con Portogallo, paese coordinatore: altri membri: Romania, Turchia, Grecia, Germania, Polonia, Ucraina e Croazia. Altri progetti e-Twinning: “Bonne année” realizzato con partner inglesi, greci, belgi, e spagnoli (Cinzia Rizzo classe 3^D). Progetto CLIL “Je prends soin de toi”, promosso da WWF in collaborazione con l’Institut Français (Luisa Rizzo classe 3^C e Cinzia Rizzo classi 3^D e 3^F, Angela Patti classi 3^C e 3^E). Alla luce di quanto sopra, questi gli obiettivi del nuovo piano di sviluppo europeo: Migliorare le competenze del personale della scuola e rafforzare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento, grazie anche all’utilizzo della didattica digitale. Innescare cambiamenti in termini di modernizzazione e internazionalizzazione della scuola. 74 Ampliare la conoscenza e la comprensione delle politiche e delle pratiche educative dei paesi europei. Promuovere attività di mobilità all’estero per gli alunni e lo staff delle scuole, anche a lungo termine. Accrescere le opportunità per lo sviluppo professionale e per la carriera del personale della scuola. Aumentare la motivazione e la soddisfazione nel proprio lavoro quotidiano grazie al confronto con altre realtà europee e a nuove metodologie didattiche. Incentivare l’Eurocittadinanza e lo scambio di buone pratiche con docenti europei. Arricchire il modo di “fare scuola”, così come previsto dal PNSD, realizzando spazi collettivi di apprendimento anche fuori le mura scolastiche. Attualmente la referente Europrogettazione, professoressa Maria Luisa Florio e il team, stanno lavorando alla possibilità di un progetto Erasmus KA2 sull’innalzamento delle competenze digitali di docenti e alunni, sia in qualità di paese partecipante, che, all’occorrenza, coordinatore. Per i docenti, sempre a tale scopo, la referente, ha organizzato, per giorno 9 novembre, un corso di formazione eTwinning di tre ore con la partecipazione dell’ambasciatrice Prof.ssa Loredana Messineo presso i locali della nostra scuola. Il corso è aperto anche ad altri docenti del distretto ed è certificato dallo stesso ente eTwinning-Indire. L’obiettivo è quello di diffondere maggiormente, presso il nostro istituto, la pratica eTwinning e lo scambio di idee progettuali con altri docenti europei con conseguente innalzamento delle competenze linguistiche e digitali dell’intero team scolastico. Si intendono infatti 75 promuovere anche tutte le possibilità offerte dall’utilizzo della piattaforma eTwinning e dei suoi più diffusi programmi di lavoro, sia in presenza che sotto forma di webinar in lingua italiana e in inglese. Anche per i prossimi anni il team Europrogettazione intende usufruire delle possibilità offerte dal progetto Erasmus plus KA1 e KA2, riguardanti sia la formazione in servizio, che i gemellaggi con altre scuole europee anche con l’opportunità di effettuare job shadowing, cioè periodi di insegnamento in scuole all’estero e attendendo, in tal senso anche le possibilità offerte dal PNSD. In sinergia con l’animatore digitale, inoltre si intendono cogliere anche tutte le possibilità, iniziative, progetti di formazione, incontri, dibattiti, offerte da enti locali, nazionali e sovranazionali miranti all’intercultura e alla multiculturalità al fine di far crescere e consolidare le competenze, anche sociali, legate alla dimensione della cittadinanza europea. Per quanto attiene all’Erasmus KA2, si intende partecipare a più progetti per avere più possibilità di finanziamento e, all’occorrenza, anche di poter tentare un progetto di partenariato multilaterale in qualità di paese coordinatore. 76 VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Nel corso del triennio 2016/2019 saranno programmate uscite didattiche e viaggi d’istruzione. Le visite guidate, per occasioni e finalità legate allo sviluppo del programma didattico di una o più discipline, si svolgeranno sia in orario antimeridiano che per l’intera giornata Saranno privilegiate nelle uscite didattiche gli obiettivi di conoscenza e competenza geostorica riferita all' ambiente naturale e antropico locale, al fine di promuovere la consapevolezza del valore e delle possibilità di sviluppo economico, sociale e culturale del territorio in cui si è nati e/o si vive Pertanto ci si avvarrà di mezzi pubblici (treno), e delle competenze messe a disposizione da alcune associazioni (da retribuire) presenti nel territorio per visitare mostre, musei e luoghi d’interesse del nostro territorio Le visite guidate e i viaggi d’istruzione saranno strettamente connessi con la programmazione didattica e verranno deliberati dai consigli di classe nelle fasi iniziali dell’anno scolastico.. La scuola si riserva comunque di valutare di volta in volta eventuali proposte interessanti per gli alunni, come ad esempio viaggi relativi ad eventuali partecipazioni ad eventi culturali, concorsi e premiazioni. I viaggi saranno di tre o quattro giorni per gli studenti delle classi seconde e terze, di un giorno per le classi prime; le mete scelte varieranno negli anni e individueranno località e percorsi di grande interesse culturale e/o ambientale in Italia o all’estero Per l'anno scolastico 2016/17 , in merito ai viaggi d'istruzione, i Consigli di Classe hanno stabilito, a maggioranza, le seguenti mete: Classi terze: Dublino Classi terze e seconde: Trapani, Marsala, Favignana Classi prime: Agrigento 77 Le uscite in orario curriculare prevedono visite guidate a Musei d'arte, Musei Scientifici, Parchi, Oasi, Riserve Naturalistiche, Mostre, Aziende agro-alimentari e manifatturiere, percorsi didattici tematici. Nello specifico: Percorso Liberty , Palazzo Abatellis; Palazzo S.Elia; Museo Salinas; Museo Diocesano; Palazzo Riso; Museo Etnologico Pitrè; GAM; Museo Internazionale delle marionette “Antonino Pasqualino”; Teatro Figli D'Arte Cuticchio; Teatro Massimo; Museo Terrasini Palazzo D’Aumale, Oratori serpottiani del SS. Rosario in Santa Cita e del SS. Rosario in San Domenico; Itinerario arabo normanno a Palermo, Museo Mandralisca di Cefalù; Villa Cattolica; Villa S. Isidoro; Biblioteca Comunale di Bagheria in Palazzo Cutò, Palazzo Steri, Villa Palagonia, Teatro Politeama e coro voci bianche, villa Malfitano, Teatro al Massimo , teatro in lingue straniere. Museo di Zoologia Doderlein, Museo Geologico Gemmellaro, Orto Botanico; Parco archeologico d'Himera, Parco archeologico di Solunto, Museo dell'acciuga (Aspra); Riserva dello Zingaro, Riserva di Carini, Museo Mineralogico, Centrale termoelettrica di Termini Imerese , Osservatorio astronomico di Isnello, miniera di salgemma Realmonte. 78 RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA La nostra scuola considera indispensabile ogni forma di dialogo e di collaborazione con la famiglia, si apre quindi al libero confronto e alla comunicazione al fine di poter effettuare interventi educativi e didattici mirati. Il rapporto scuola-famiglia prende avvio con la diffusione e la conoscenza del POF e continua nel corso del triennio attraverso: Attività di accoglienza delle classi prime Patto di corresponsabilità Regolari ricevimenti dei genitori Comunicazione scuola- famiglia Consegna scheda di valutazione Momenti di riflessione in occasione del Santo Natale Celebrazione della Messa per il Santo Natale e per il Precetto Pasquale Manifestazioni di beneficienza Coinvolgimento nei progetti Attività per la gestione dei problemi legati alle difficoltà specifiche di apprendimento Corsi di formazione per i genitori Attività di fine anno scolastico Disponibilità del Dirigente Scolastico alla soluzione di qualsiasi problema Servizio offerto dalla segreteria Partecipazione attiva dei genitori: 1. nei Consigli di Classe che, presieduti dal dirigente scolastico o da un insegnante delegato, coinvolgono tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei 79 genitori. Essi hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all’azione didattica ed educativa e a iniziative di sperimentazione, nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti genitori ed alunni. 2. nel Consiglio d’Istituto, che è composto da otto rappresentanti del personale docente, due del personale amministrativo, tecnico e ausiliare, otto rappresentanti dei genitori degli alunni, e dal Dirigente scolastico. Esso è presieduto da un genitore eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Il Consiglio d’Istituto delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l’adozione del regolamento d’istituto, l’acquisto di beni necessari alla vita della scuola, la decisione alla partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative e l’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali. 3. nel Comitato di Valutazione, che è composto da due docenti scelti dal collegio, 1 docente scelto dal Consiglio d’Istituto, due genitori scelti dal Consiglio d’Istituto, 1 membro esterno designato dal’USR LA DOMANDA FORMATIVA DOMANDA DEI GENITORI Per migliorare la conoscenza delle problematiche adolescenziali Per conoscere le reali esigenze del ragazzo Per sapere come intervenire nelle diverse situazioni DOMANDA DEGLI ALUNNI Riconoscere la propria identità Conseguire autostima Rispettare se stesso, gli altri e l’ambiente 80 Conoscere le regole e rispettarle Ipotizzare il proprio progetto di vita INFORMAZIONE FORMAZIONE Sulla mission della scuola Sulle attività che si svolgono Sui criteri di valutazione DOMANDA DELL’ALUNNO FORMATIVA CONOSCITIVA Acquisire le abilità di base Apprendere ad apprendere Accrescimento culturale Formare persone responsabili e capaci di apprendere Avere persone capaci di adattarsi ai cambiamenti Promuovere lo sviluppo della democrazia 81 LA PROGETTAZIONE CURRICULARE DELLA SCUOLA FINALITÀ GENERALI favorire la formazione dell’uomo e del cittadino; promuovere negli alunni la conoscenza di se stessi, delle proprie potenzialità, l’autostima e la motivazione ai fini della costruzione di un progetto di vita personale; far conseguire agli allievi autonomia, capacità critica e metodo di studio; educare alla convivenza, alla legalità, alla solidarietà, alla libertà, al rispetto delle pari opportunità, alla valorizzazione e integrazione delle diversità; favorire l’inclusione delle persone e l’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile; educare all’etica della responsabilità e far conoscere la costituzione; incoraggiare all’apprendimento collaborativo; operare per la prevenzione e il recupero della dispersione e dell’insuccesso scolastico; adottare strategie organizzative e didattiche adeguate per allievi con disabilità o bisogni educativi speciali; conoscere, tutelare e vivere l’ambiente naturale, storico, artistico; recuperare l’identità storico-culturale del proprio territorio nel confronto con le altre culture valorizzando le tradizioni e la cultura locali; ricercare ed individuare le potenzialità offerte dal territorio, per favorirne lo sviluppo economico, promuovendo la cultura della imprenditorialità e lo spirito d’iniziativa; promuovere la consapevolezza della cittadinanza europea e il valore dell’interculturalità; diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’umanità possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione tra nazioni, discipline e culture; educare a saper vivere e agire in un mondo in continuo mutamento; 82 coinvolgere le famiglie, le altre istituzioni e gli altri agenti concorrenti alla realizzazione del processo formativo degli allievi, in modo che la scuola risulti centro propulsore di trasformazione; ricercare ed individuare attività per una utilizzazione gratificante e proficua del tempo libero; promuovere attività culturali e ricreative anche in orario pomeridiano, cercando di compensare le carenze di spazi e strutture per la formazione e la crescita dei giovani, che necessitano di positivi punti di aggregazione. ALLEGATO 4 83 ATTIVITA’ ANNO SCOLASTICO 2016/17 ATTIVITA' FORMATIVE PREDISPOSTE PER GLI ALUNNI IN ORARIO CURRICULARE Le varie équipe pedagogiche, tenendo conto di quanto collegialmente concordato e delle esigenze periodicamente evidenziate dalle osservazioni sistematiche degli allievi, programmano Attività di: Accoglienza e Integrazione, anche in risposta ai bisogni educativi speciali Orientamento Educazione alla Convivenza civile, ed. stradale, ed. alla legalità, ed. alla salute, ed. alimentare, ed. ambientale e analisi del territorio Educazione alla lettura Progetto DSA/BES: screening e presenza di referenti della scuola Progetto Integra Giornata della Lettura Attività di arricchimento dell'offerta formativa: latino lingue straniere musica cinema e teatro ceramica e pittura studio del territorio recupero e/o potenziamento coding e informatica sport Accoglienza e integrazione: L’accoglienza è un momento fondamentale per l'inserimento dei nuovi alunni. Consiste in specifiche attività atte a favorire l'integrazione, la conoscenza, lo "stare bene insieme".Per gli insegnanti è un momento di osservazione di comportamenti e socialità utile a integrare e/o modificare le informazioni raccolte attraverso i test d'ingresso. Il passaggio da un ciclo di studi ad un 84 altro è un momento critico nel percorso formativo della maggior parte degli studenti. Affrontare una realtà nuova può far nascere timori, resistenze e sensi di inadeguatezza. Prestare attenzione alla fase di accoglienza e di inserimento nei passaggi tra i vari ordini di scuola significa quindi, intervenire in una fase fondamentale del curricolo formativo del ragazzo, fornendogli strumenti e possibilità per vivere al meglio il cambiamento. La scuola attraverso il piano di “accoglienza” per le classi prime s’impegna a favorire questo passaggio e coinvolgere alunni, insegnanti e genitori. Partecipazione alle attività promosse dall'Osservatorio contro la dispersione scolastica Liceo Scientifico “D’Alessandro” di Bagheria: approvazione dell'accordo di rete; partecipazione alle attività dell’osservatorio con l’attivazione del gruppo di supporto della scuola Orientamento: Le attività di Orientamento accompagnano il processo generale di crescita e maturazione dell’allievo e concorrono alla formazione del ragazzo, guidandolo nelle scelte future, in collaborazione con le famiglie. Il percorso di Orientamento ha scansione triennale e mira: - alla conoscenza di sé, delle proprie attitudini e preferenze personali - alla conoscenza ed all’analisi delle caratteristiche geografiche, di insediamento e socio-economiche del proprio territorio - all’analisi ed al confronto delle diverse aree di indirizzo di studi - alla pianificazione di un percorso coerente con gli indicatori precedenti Progetto di Orientamento Studenti 2016/2017 “Quo Vado ?” Il gruppo di lavoro “Orientar-si”, composto da psicologi orientatori con lunga esperienza nel settore, si propone di supportare gli studenti delle classi terze e le loro famiglie nel momento cruciale del passaggio alla scuola secondaria di primo grado, affinché la scelta dell’indirizzo avvenga in modo più consapevole e responsabile. 85 • Legalità Il progetto è rivolto a tutti gli alunni della scuola al fine di rimuovere pregiudizi e schemi comportamentali precostituiti e costruire una “cultura del cittadino” intesa come cultura della legalità, della convivenza civile, democratica e pacifica. Gli alunni parteciperanno con una loro rappresentanza a tutte le iniziative e manifestazioni, proposte dalla Commissione Legalità • Progetto Integra rivolto a gruppi misti di alunni diversabili ,alunni particolarmente abili in relazione alle attività effettuate, alunni in situazione di disagio psicosociale e scolastico, organizzati in laboratori cooperativi di ceramica e sport. Il progetto è finalizzato a favorire il processo d’integrazione degli alunni diversamente abili nel gruppo-classe e all’interno della scuola; esso mirerà al recupero del disagio e della dispersione scolastica, a favorire l’apprendimento, lo sviluppo globale della personalità, l’autonomia, attraverso processi formativi di accoglienza, sostegno, motivazione e autostima. Progetto “Natale tra Pace e Misericordia”: attività volta alla riflessione sul significato della pace, dell’amicizia, dell’amore, della tolleranza, dell’ascolto dell’altro, del rispetto reciproco e della solidarietà. Progetto” Cineforum”: tutti gli alunni della scuola saranno avvicinati al cinema attraverso la visione di film su argomenti sociali di attualità, storici, scientifici e culturali per integrare meglio i saperi e le conoscenze acquisite. L’attività di cineforum permetterà inoltre di affrontare tematiche importanti per la costruzione di sé e la scoperta dell’altro. Progetto multidisciplinare “Sicilia Bedda du me cori”: uno sguardo al passato alla riscoperta delle nostre tradizioni. Progetto di lingua e cultura siciliana Progetto multidisciplinare: “C’era una volta il tonno” Economia e vita mondana alla corte dei Florio. Aspetti produttivi, economici, sociali, psicologici, antropologici, nutrizionali e culturali (in senso lato) relativi al Mar Mediterraneo: il pesce azzurro, il tonno, le tonnare, la famiglia Florio, la Questione meridionale, la mondanità della belle epoque, lo stile liberty a Palermo. 86 Progetto Clil francese (EMILE, Enseignement de Matières par Intègration d’une Laugue Etrangère) “Art et Géo en FLE" (potenziamento) Coding (Potenziamento) Laboratorio di scrittura “Professione Reporter” Didattica CLIL (Content and Language Integrated Learning) “Learning by travelling” (curriculare per classi parallele con nuove TIC e su piattaforma ). L’obiettivo è quello di rafforzare negli alunni il piacere della scoperta di paesi stranieri attraverso l’uso della tecnologia in modo creativo e dei social network didattici con il fine di sollecitare l’acquisizione di nuove competenze. Progetto “Sicilia:pupi carretti, poesie e leggende” per il recupero, la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio delle tradizioni popolari appartenenti all’identità ed alla memoria storica del popolo siciliano. Progetto a cura dell’associazione “FLAG” (Fishing localactiongroup) azione tendente allo sviluppo della diversificazione economica e sociale connessa ai mutamenti nel settore della pesca, del Turismo sostenibile e della Valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio. Progetto “Roccioteca”: conoscere le rocce e classificarle in base alla loro genesi Progetto “La scuola si fa verde” La creazione e il mantenimento di un orto ecologico nella scuola viene introdotto come modello didattico con la finalità di potenziare la comprensione dei concetti di biodiversità, ecosistemi, ecologia basica, rispetto ambientale, avvicinando gli alunni alla cultura rurale ed agricola. Giochi matematici Giochi delle Scienze Sperimentali (a cura dell’Associazione Nazionale degli Insegnanti di Scienze Naturali) Palermo InSegna La giornata delle scienze Sperimentando con la Sci….anna Progetto “Giornata FAI di primavera”: prevede la partecipazione degli alunni alla Giornata FAI di Primavera ed altre manifestazioni proposte dal FAI, al fine 87 di far acquisire loro, consapevolezza del valore artistico, culturale e paesaggistico del territorio, e farli diventare responsabili fruitori. Progetto falconeria con Associazione “L’albero di Chirone” Monte Catalfano Progetto Istruzione domiciliare “La scuola va a casa” Progetto Scuola Sicura “Cultura della Sicurezza e della salute…” Progetto orientamento e continuità: Coding, ceramica, scienze e musica con le scuole elementari del territorio; 2° Giornata dello Sport Progetto recupero e potenziamento matematica “Osservo, sperimento ed imparo” Moduli definiti per l’uso del laboratorio scientifico Progetto E-Twinning: “Discovering new cultures” finalizzato a conoscere le varie identità europee dei paesi aderenti al progetto e sviluppare una cittadinanza europea Progetto etwinning: ”Let's make our Schools a Model of Climate Action!” finalizzato a migliorare la comunicazione in lingua straniera, la competenza digitale, le competenze sociali e civiche e il senso di iniziativa e di imprenditorialità CLIL di inglese con docente madrelingua, con scambio culturale Global Citizen, Educhange “Diventa guida per un giorno” (MUdiPA) Percorsi dedicati alla preziosa opera dei Serpotta, che coinvolge i luoghi sacri del SS. Rosario in Santa Cita e in San Domenico, dove emerge con forza l’attività degli stuccatori. Si approfondiranno le tecniche di 88 ATTIVITA' FORMATIVE PREDISPOSTE PER GLI ALUNNI IN ORARIO POMERIDIANO Le seguenti attività saranno attuate in relazione ai fondi che si renderanno disponibili: Progetto “Laboratorio di latino”: è rivolto a gruppi di studenti della scuola frequentanti la classe terza, con lo scopo di potenziare la competenza in lingua italiana attraverso lo studio del latino. Inoltre, vuole aiutare gli alunni a orientarsi nella scelta degli studi futuri. Progetto “Trinity”: intende potenziare la capacità ricettiva ed espressiva della lingua inglese. Progetto “Delf” intende potenziare la capacità ricettiva ed espressiva della lingua francese. Progetto Recupero delle competenze in Italiano e Matematica Progetto di Educazione stradale “Vado per strada” (adesione progetto Icaro) Progetto Teatro “A scena aperta” al fine di offrire a tutti i ragazzi, l’opportunità di esprimere le proprie emozioni sperimentando linguaggi espressivi diversi: gestualità, immagine, musica, canto, danza e parola Arte del mimo e della Pantomima “A scuola con il sorriso” Progetto: “Biblioteca luogo dell’anima” (In attesa dell’approvazione del progetto Biblioteche digitali in rete) La Biblioteca scolastica può offrire agli studenti la possibilità di acquisire le abilità necessarie per l’apprendimento oltre a sviluppare l’immaginazione; diventa un servizio per la comunità scolastica attraverso la piena integrazione nel curricolo, ambiente di apprendimento e opportunità formativa per l’innovazione didattica Progetto Informatica e coding: le tecnologie quali oggetto di studio, ma anche ausilio durante le lezioni e strumento compensativo per alunni con piani didattici personalizzati Progetto “Carretto Siciliano” (Il carretto e la pittura dei Ducato a Bagheria) 89 Progetto “Gruppo Sportivo Scolastico”: è finalizzato alla preparazione dei Gruppi sportivi studenteschi; esso vuole educare a corretti stili di vita, alla socializzazione e all’integrazione. Progetto “Musicalmente”: sperimentazione di strategie didattico-educative rivolta ad alunni con difficoltà specifiche di comunicazione e/o di relazione Progetto SAX (potenziamento) Progetto proposto dall’associazione “Batti Cuore” Corso di formazione sulle prestazioni di I° soccorso e in specifico sull’utilizzo del defibrillatore con il rilascio di una certificazione riconosciuta dal MIUR e spendibile per scopi professionali Progetto contro le Dipendenze in collaborazione con l’ ASL Progetto con il consultorio di Educazione alla sessualità e all’affettività PROGETTI IN RETE • Adesione accordo di rete di ambito e di scopo finalizzato alla formazione docenti, relativamente alla didattica per competenze, con le scuole Bagnera, Cirincione, legge n. 107/2015 , art.1, commi 70 Adesione al Piano Regionale contro la Dispersione Scolastica in collaborazione con l’osservatorio distrettuale 04 di Bagheria. Progetto Erasmus Plus: KA1, con una richiesta di formazione in servizio per i docenti, e KA2 con proposta di un partenariato multilaterale con un paese di lingua spagnola e uno di lingua inglese. Piano Integrato FSE, Obiettivo C Azione 1- Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave rivolto agli alunni finalizzato all’accrescimento delle competenze chiave Piano integrato 2014/ 2020 • Protocollo d’intesa per la realizzazione dei progetti “FAI” attivati nel territorio del Comune di Bagheria tra: La delegazione FAI di Palermo, Gruppo 90 FAI di Bagheria, Comune di Bagheria, Assessorato alla Cultura, le Istituzioni Scolastiche aderenti Per tutti i progetti destinati agli alunni è prevista la ricaduta sul curricolare, con valutazione degli esiti di partecipazione. PARTECIPAZIONE AD INIZIATIVE E CONCORSI La scuola aderisce ad iniziative e concorsi ritenuti utili alla formazione umana degli alunni, tra cui: Campionati Sportivi Studenteschi di corsa campestre, pallavolo femminile, calcio, calcetto, atletica leggera, basket, scacchi Manifestazioni di beneficenza Attività sportive organizzate dal Comune di Bagheria Attività sportive organizzate da altre scuole del territorio Attività sportive organizzate dagli Enti Locali Palermo InSegna Iniziative e manifestazioni quali “Giornata FAI di primavera” indette dal FAI Gare di matematica e scienze Concorsi letterari Concerti Concorsi musicali Concorso “I giovani ricordano la Shoah” Concorso Mondiale “Un poster per la pace” (Lions Club Bagheria) Adesione al Parlamento Internazionale della legalità Concorsi vari ricadenti nell’ambito della cittadinanza attiva e della legalità 91 Concorsi vari ricadenti nell’ambito dell’educazione alla salute e ambiente Concorsi vari ricadenti nell’ambito della valorizzazione dei beni culturali e ambientali Il collegio si riserva di aderire di volta in volta alle iniziative proposte 92 Organizzazione del tempo scuola ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA SU 5 GIORNI LAVORATIVI Indirizzo ordinario Dal lunedì al venerdì in 6 lezioni/ore da 60 minuti Corsi A B C D E F G H L M MATERIE D’INSEGNAMENTO n. 30 ore Religione cattolica 1 Italiano - Storia - Geografia 10 Lingua inglese 3 Seconda lingua comunitaria (francese) Matematica e Scienze 2 6 Tecnologia 2 Musica 2 Arte e immagine 2 Scienze motoria e sportive 2 Corso I MATERIE D’INSEGNAMENTO n. 30 ore Religione 1 Italiano – Storia – Geografia 10 Lingua inglese 3 Seconda lingua comunitaria (spagnolo) Scienze Mat., Chim.Fis.Nat. 2 6 Tecnologia 2 Musica 2 Arte e immagine 2 Scienze motorie e sportive 2 Orario 1^ ora 8.00 – 9.00 2^ ora 9.00 – 10.00 93 3^ ora 10.00 – 10.50 Intervallo 3^/4^ora 10.50 -11.10 4^ ora 11.10 – 12.00 5^ ora 12.00 – 13.00 6^ ora 13.00 – 14.00 Indirizzo musicale (32 ore settimanali) 1^ ora 14,00 – 15,00 2^ ora 15,00 – 16,00 3^ ora 16,00 - 17,00 4^ ora 17,00 – 18,00 Dall’anno scolastico 2012/2013, anno in cui la scuola è diventata Scuola Secondaria di I° grado ad Indirizzo Musicale, sono stati attivati corsi per gli insegnamenti di Corno, Tromba, Chitarra, Pianoforte. Nell’anno scolastico 2015/16 è stato inserito l’insegnamento del Sassofono come progetto di potenziamento. Previa richiesta di partecipazione, vengono selezionati gli alunni delle classi prime attraverso una prova orientativo –attitudinale. I ragazzi ammessi sono tenuti ad aggiungere all'orario curriculare, per tutti i tre anni, una lezione individuale settimanale di Strumento Musicale, della durata di due ore, e lezioni di Musica d'Insieme, come elementi di vari gruppi musicali e dell'Orchestra dell'Istituto. Solisti, gruppi e orchestra avranno poi l'opportunità di svolgere attività performative, partecipando a concerti, saggi e concorsi musicali organizzati per gli studenti delle Scuole Secondarie di Primo Grado, come la Rassegna Nazionale delle Scuole a Indirizzo Musicale che si svolge ogni anno in una diversa regione italiana. Le lezioni si terranno durante le ore pomeridiane, in orari e giorni che ogni studente concorderà con il proprio insegnante. 94 INFORMAZIONI GENERALI Presidenza Il Dirigente Scolastico, Prof.ssa Tripoli Carmela, riceve il Lunedì, il Mercoledì e il Venerdì dalle 10,30 alle 12,30 Segreteria Il DSGA riceve il Lunedì e il Venerdì dalle 8.30 alle 11.00 e il martedì dalle 15.30 alle 17.30 Il reparto alunni è aperto al pubblico il Lunedì e il Venerdì dalle 8.30 alle 11.00 e il martedì dalle 15.30 alle 17.30 Il reparto del personale riceve Lunedì e Venerdì dalle ore 8.30 alle ore 11.00 e Giovedì dalle ore 15,30 alle 17,30. I genitori degli allievi possono avere colloqui con i docenti 1 ora la settimana. 95 VALUTAZIONE MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO ED AMMINISTRATIVO In questo Istituto il sistema valutativo, oltre alla valutazione degli alunni, prevede: Autovalutazione d’istituto Tra aprile e maggio, i docenti verificheranno i percorsi didattici adottati in coerenza con il PTOF e con i risultati conseguiti su: qualità dei rapporti con gli alunni e con le famiglie qualità dei rapporti tra docenti, soprattutto in ordine alla collaborazione professionale efficacia della loro azione formativa e didattica. Il docente che svolge la funzione strumentale predisporrà dei questionari di autovalutazione che saranno somministrati ai colleghi dell’istituto. A conclusione dell'anno scolastico il Collegio esprimerà un giudizio sulla realizzazione complessiva del PTOF tenuto conto dei momenti valutativi precedenti. LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Una scuola che si possa definire di qualità deve prevedere “un’ispezione sistematica” da parte degli operatori scolastici, del suo funzionamento come primo passo di miglioramento. Ciò servirà A valutare la situazione Ad individuare i punti di forza e di debolezza 96 Come strategia di miglioramento La nostra scuola, come sistema organizzativo complesso darà particolare rilievo al momento della valutazione, perché è di fondamentale importanza per dare “un valore” agli elementi della formazione, facendo assumere a ciascuno di essi un ruolo, una funzione, una strumentalità. La valutazione infatti dà strumenti All’analisi Alla decisione All’operatività Alla deduzione La valutazione sarà effettuata su: L’apprendimento dell’alunno La qualità della professionalità docente L’efficienza dell’organizzazione scolastica L’efficacia del POF Possibili strumenti per la valutazione saranno: scale di reazione diari e liste di osservazione questionari 97 Al feed back 10 OTTIMO 9 DISTINTO 8 BUONO • impegno serio, assiduo e partecipazione consapevole e produttiva • conoscenza completa e approfondita dei contenuti con capacità di contributi personali • applicazione pienamente autonoma e sicura delle conoscenze • rigorosa e acuta capacità di analisi, sintesi e originale rielaborazione personale esposizione • esauriente e critica con padronanza dei linguaggi specifici • impegno assiduo e partecipazione pertinente e costruttiva • conoscenza completa dei contenuti • applicazione autonoma e precisa delle conoscenze • valida e autonoma capacità di analisi,sintesi e rielaborazione personale • esposizione corretta , fluida e uso consapevole dei linguaggi specifici • impegno costante e partecipazione attiva • conoscenza articolata dei contenuti, dei metodi e dei linguaggi disciplinari • autonoma capacità di applicazione delle conoscenze acquisite • capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione autonoma e personale • esposizione chiara, scorrevole, con lessico specifico 7 DISCRETO • impegno e partecipazione regolari • conoscenza corretta dei contenuti, dei metodi e dei linguaggi disciplinari • discreta capacità di applicazione delle conoscenze acquisite, anche se con qualche imprecisione • capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale, per lo più autonoma • esposizione chiara e abbastanza appropriata 6 SUFFICIENTE • impegno e partecipazione nel complesso poco regolari • conoscenza essenziale dei contenuti, dei metodi e dei linguaggi delle discipline • semplici ma essenziali competenze applicative, anche se non del tutto autonome • esposizione abbastanza chiara, anche se non rigorosa nell’uso del linguaggio specifico • capacità di analisi, di sintesi ( dei dati essenziali) e di rielaborazione personale delle conoscenze, anche parzialmente autonome 5 MEDIOCRE • impegno incostante e partecipazione alterna • conoscenza parziale degli aspetti generali dei contenuti associata al persistere di alcune lacune nell’acquisizione dei metodi e dei linguaggi disciplinari • persistenza di alcune difficoltà nelle capacità operative, di analisi e di sintesi, anche se sostenute dalla guida del docente • esposizione impacciata e formalmente poco corretta, anche nell’uso dei lessici tecnici, che comunque consente una comprensione essenziale della comunicazione 3/4 • impegno molto saltuario e partecipazione episodica e/o passiva 98 INSUFFICIENTE • conoscenza lacunosa e superficiale anche degli aspetti più generali dei contenuti e acquisizione carente dei metodi e dei linguaggi disciplinari • carenti capacità operative anche nell’esecuzione di compiti semplici • difficoltà di analisi e di sintesi • carenze espositive tali da non compromettere del tutto la comunicazione CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Al termine del triennio, il Dirigente scolastico e il Presidente della Commissione d’esame, visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti per l’ammissione agli esami, alle valutazioni delle prove d’esame e alle documentazioni acquisite, certificano il superamento dell’Esame di Stato con la valutazione finale espressa in decimi e il giudizio sul livello globale di maturazione, tenendo conto dei livelli di competenza raggiunti nelle aree: linguistica; artistico- espressiva, storicosociale-geografica; tecnologico- scientifica. I livelli di competenza sono quattro: livello iniziale D; livello base C; livello intermedio B; livello avanzato A Nel livello iniziale (6) L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. Nel livello base (7) L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. Nel livello intermedio (8) L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. Nel livello avanzato (9/10) L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. 99 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Il voto di condotta è attribuito dall’intero Consiglio di Classe, riunito per le operazioni di scrutinio, sulla base dei seguenti criteri: rispetto del regolamento d’istituto rispetto di cose e persone equilibrio nei rapporti interpersonali DESCRITTORE VOTO Gravemente scorretto 5 Ripetutamente scorretto 6 Non sempre corretto 7 Vivace, ma nel complesso corretto 8 Corretto e responsabile 9 Sempre corretto, maturo e responsabile 10 Sono considerate valutazioni positive i voti otto, nove e dieci. Il sette segnala una presenza in classe poco costruttiva per eccessiva esuberanza e disturbo delle attività didattiche, funzione negativa all’interno della classe, con episodi di mancata applicazione del regolamento. Il sei e il cinque sono considerate valutazioni negative, vengono attribuite solo se precedute da gravi provvedimenti disciplinari (sospensioni, ripetuti richiami del Dirigente Scolastico) o da numerose note su registro o da frequenti segnalazioni alle famiglie. Le valutazioni inferiori al sei, che comportano la bocciatura, vanno discusse e motivate dal Consiglio di Classe, in merito a gravi episodi di bullismo, di danneggiamento di arredi, attrezzature e materiale scolastico, di manomissione di 100 atti ufficiali della scuola o uso di un linguaggio scurrile e atteggiamenti irrispettosi nei confronti di tutto il personale della scuola. CRITERI ESAMI DI STATO, CRITERI DI CONDUZIONE ESAME La decisione relativa all’ammissione agli esami appartiene al CdC, presieduto dal Dirigente scolastico (o suo delegato), a garanzia della uniformità dei giudizi sia all’interno della classe, sia nell’ambito di tutto l’Istituto. In tale occasione, la valutazione collegiale assume una rilevanza ancora più peculiare e delicata, poiché il CdC si trova, di fatto, a fare un bilancio del complessivo livello raggiunto dagli allievi all’immediata vigilia del compimento dell’intero primo ciclo di istruzione e nella prospettiva ormai ravvicinata della prosecuzione degli studi nella scuola secondaria di secondo grado. L’ammissione all’esame di stato è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’a.s., nei confronti degli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel comportamento. I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni. I docenti IRC partecipano alla valutazione solo per gli alunni che si sono avvalsi dell’insegnamento. Ai sensi dell’articolo 11, comma 4-bis, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, il consiglio di classe esprime per l’ammissione un giudizio di idoneità espresso in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado. Eventuali carenze verranno segnalate ai genitori interessati tramite apposito modulo, che verrà allegato alla scheda di valutazione. In caso di non ammissione all’esame si adotteranno idonee modalità di comunicazione preventiva alle famiglie. 101 AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO ll Collegio dei docenti considera la valutazione conclusiva utile ad evidenziare l’evoluzione, nonché il grado di maturazione realizzato dallo studente nel corso degli studi; il Collegio dei docenti attribuisce rilevanza non solo agli esiti disciplinari conseguiti nel terzo anno, ma al processo globale relativo al primo ciclo d’istruzione. Il Collegio adotta il seguente criterio di ammissione agli esami di licenza e di formulazione del giudizio d’idoneità: Il giudizio di idoneità sarà formulatotenendo conto del processo globale relativo al I ciclo d’istruzione. Per definire il giudizio di idoneità, si fa riferimento: alla media dei voti disciplinari reali, non arrotondati e non ancora modificati in caso di ammissione con voto di consiglio, della classe terza e del voto di comportamento (secondo quadrimestre), con arrotondamento all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5; al percorso scolastico e al processo di apprendimento compiuto nella scuola secondaria di I grado. Il voto di idoneità concorre alla attribuzione del voto di fine ciclo; pertanto va valutato con molta attenzione. Pur applicando facendo riferimento alle indicazioni contenute nel D.P.R. 122/2009, si ritiene che, per evitare possibili appiattimenti che rischierebbero: - di penalizzare le potenziali “eccellenze”; - di non evidenziare i punti di forza nella preparazione degli alunni anche in funzione orientativa rispetto al proseguimento degli studi; - di penalizzare gli alunni che hanno raggiunto un livello di competenze essenziale, ma adeguato al loro livello di maturazione e al percorso scolastico; si debba tenere in debito conto di: 102 - progressione nel raggiungimento degli obiettivi formativiin termini di conoscenze, competenze, capacità e comportamenti; - progressione nel processo di maturazione e consapevolezza; - partecipazione alle attività e ai progetti promossi dalla Scuola. CONDIZIONI PER LA NON-AMMISSIONE La non-ammissione agli esami conclusivi del I ciclo di istruzione è deliberata a maggioranza dal Consiglio di classe qualora si verifichi almeno una delle seguenti condizioni: A) FREQUENZA L’alunno ha superato il monte ore di assenze consentite e non ha diritto ad una deroga(poiché non rientra tra i casi deliberati dal Collegio dei Docenti o perché le numerose assenze hanno pregiudicato la possibilità di valutarlo). È necessario che il consiglio di classe abbia comunicato alla famiglia l’avvenuto superamento del monte ore di assenze consentitoed abbia verbalizzato quanto è stato fatto per evitare tale situazione di “evasione”. Per quanto riguarda l’impossibilità di valutare un alunno a causa delle numerose assenze, è opportuno ricordare che, per procedere con una non-ammissione, è necessario che tale circostanza sia stata oggetto di accertamento da parte del Consiglio di Classe e che vi sia traccia di ciò nel registro dei verbali della classe interessata. Sono fatte salve le deroghe deliberate dal Collegio dei docenti(per motivi di salute fisica o psichica, incompatibilità ambientale e/o disagio socio-familiare, ecc.). B) COMPORTAMENTO Il consiglio di classe (a maggioranza) ha attribuito all’alunno un voto di 103 comportamento inferiorea sei decimi. Il votodi condotta è attribuito dall’intero Consiglio di Classe, riunito per le operazionidiscrutinio,sulla basedeiseguenticriteri: rispettodelregolamentod’istituto rispettodi cose epersone equilibrioneirapportiinterpersonali DESCRITTORE VOTO 1. Gravemente scorretto 5 2. Ripetutamente scorretto 6 3. Non sempre corretto 7 4. Vivace, ma nel complesso corretto 8 5. Corretto e responsabile 9 6. Sempre corretto, maturo 10 Responsabile Sono considerate valutazioni positive i voti otto, nove, dieci. Il sette segnala una presenza in classe poco costruttiva per eccessiva esuberanza e disturbo delle attività didattiche, funzione negativa all’interno della classe, come episodi di mancata applicazione del regolamento.Il sei e il cinque sono considerate valutazioni negative, vengono attribuite solo se precedute da gravi provvedimenti disciplinari (sospensioni, ripetuti richiami del Dirigente Scolastico) o da numerose note su registro o da frequenti segnalazioni alle famiglie. Le valutazioni inferiori al sei,che comportano la bocciatura,vanno discusse e 104 motivate dal Consiglio di Classe, in merito a gravi episodi di bullismo, di danneggiamento di arredi, attrezzature e materiale scolastico,di manomissione di atti ufficiali della scuola o uso di un linguaggio scurrile e atteggiamenti irrispettosi nei confronti di tutto il personale della scuola. L’alunno deve aver subito almeno un allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica (per aver gravemente violato i doveri sanciti dal Regolamento di disciplina) e in seguito non ha dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione. C) MANCATO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Si può procedere alla non ammissione all’esame finale a conclusione del ciclo di un alunno con carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento qualora siano soddisfatte entrambe le seguenti condizioni: 1) il Consiglio di Classe (a maggioranza) ritiene che la non ammissione dell’alunno in questione rappresenti una possibilità di recupero per quest’ultimo 2) la scheda di valutazione dell’alunno/a presenta un numero significativo di valutazioni pari o inferiori a 5(nel conteggio è esclusa la valutazione di religione cattolica). Per gli alunni diversamente abili si potranno svolgere prove differenziate in linea con le programmazioni individualizzate. I candidati con disturbi specifici di apprendimento (DSA), di cui alla legge n. 170/2010, potranno utilizzare per le prove scritte – INVALSI compresa - gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico personalizzato (PDP) o da altra documentazione, redatta ai sensi dell’art. 5 del D.M. 105 12 luglio 2011 e ai sensi della nota nota MIUR Prot. 3587 del 3 giugno 2014 usufruire di strumenti “mp 3” per la comprensione del testo prova d’esame la possibilità che un docente della commissione possa leggere il testo delle prove scritte e l'assegnazione di tempi più lunghi per sostenere le prove. Riguardo la prova nazionale Invalsi svolgerà, su tutto il territorio nazionale, il 17giugno 2016, in quanto prova di rilevazione della qualità degli apprendimenti nell’intero Paese, verrà analizzata attraverso criteri di correzione e “maschere” fornite direttamente dall’INVALSI. Anche gli alunni diversamente abili, sosterranno tale prova semplificata e comunque la stessa non verrà inviata ai fini della statistica dell'INVALSI ma farà parte integrante della valutazione finale dell'alunno stesso. PER LA CONDUZIONE DELL’ESAME DI STATO I criteri generali per lo svolgimento dell’Esame di Stato, a conclusione del I ciclo di istruzione, sono stabiliti dal Collegio in base alle istruzioni fornite dalla C.M. n. 48 del 31.5.2012, contenente le indicazioni per lo svolgimento delle prove scritte (italiano, matematica e le due lingue straniere), della prova Nazionale e del colloquio pluridisciplinare. Durante l’anno scolastico gli alunni affrontano prove di verifica, scritte e orali, che simulino quelle d’esame. Le prove d’esame saranno coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal POF e con il lavoro effettivamente svolto dai docenti. Le prove avranno carattere di validità e attendibilità per garantire omogeneità tra le varie classi, trasparenza ed equità nella fase di valutazione. CRITERI PER LE PROVE SCRITTE In generale, nelle prove scritte si terrà conto della rispondenza alle consegne, dell’organicità di svolgimento, dell’acquisizione di conoscenze dimostrata. 106 a) prova scritta di italiano Per la prova scritta di Italiano i candidati sceglieranno entro una terna di tracce proposte che terranno conto delle seguenti indicazioni di massima: 1. testo narrativo, esposizione in cui l’alunno possa esprimere esperienze reali o costruzioni di fantasia (sotto forma di cronaca o diario o lettera o racconto); 2. testo argomentativo o espositivo, mediante trattazione di un argomento di interesse culturale o sociale che consenta l’esposizione di riflessioni personali; 3. relazione su un argomento di studio o attività didattica, attinente a qualsiasi disciplina. La prova dovrà accertare: 1. aderenza alla traccia scelta; 2. ricchezza e originalità del contenuto; 3. capacità di espressione personale (forma scorrevole e funzionale allo scopo comunicativo, proprietà lessicale); 4. competenza ortografica, morfologica, sintattica. A.) PROVA SCRITTA DI ITALIANO: Durata della prova: 4 ORE Contenuto pienamente attinente alla traccia, articolato e profondo; l’alunno dimostra 10 maturità di pensiero critico e capacità di analisi; forma elegante ed incisiva; lessico ricco e originale; correttezza ortografica, morfologica e sintattica. 107 Contenuto pienamente attinente alla traccia, coerente, ricco di idee e di riflessioni personali; 9 forma scorrevole, struttura articolata e chiara; lessico ricco e appropriato; correttezza ortografica, morfologica e sintattica. 8 Contenuto attinente alla traccia, esauriente e ampio; forma scorrevole e chiara; lessico appropriato; correttezza ortografica, morfologica e sintattica. 7 Contenuto attinente alla traccia, coerente e chiaro; forma semplice e lineare, globalmente corretta dal punto di vista ortografico, morfologico e sintattico; lessico adeguato. Contenuto sostanzialmente attinente alla traccia, poco sviluppato ma coerente; forma 6 semplice e lineare, abbastanza corretta dal punto di vista ortografico, morfologico e sintattico; lessico ripetitivo e non sempre adeguato. Contenuto parzialmente attinente alla traccia, generico e dispersivo; forma confusa e 5 ripetitiva, scorretta dal punto di vista ortografico, morfologico e sintattico; lessico povero, stereotipato, non adeguato. Contenuto scarsamente attinente alla traccia e povero di idee; forma stentata, slegata, 4 elementare, gravemente scorretta dal punto di vista ortografico, morfologico e sintattico; lessico povero e inadeguato. B.) PROVA SCRITTA DI MATEMATICA E SCIENZE Durata della prova: 3 Ore. La prova sarà articolata in quattro quesiti secondo quanto stabilito dalle disposizioni ministeriali. Gli esercizi saranno organizzati in modo tale da permettere a ciascuno di produrre secondo le proprie capacità. Le tre quaterne di quesiti saranno così articolate: 108 1° QUESITO Equazioni (anche con verifica) e/o problema, risolvibile con equazione e/o discussione dell’equazione; 2° QUESITO Operatività sul piano cartesiano e risoluzione problemi di geometria piana e/o solida; 3° QUESITO Risoluzione di problemi di geometria solida; 4° QUESITO Problema di collegamento matematica – scienze - tecnologia (legge di ohm, moto uniforme, leve, peso specifico, forze, genetica, probabilità ecc.. ). I quesiti non comporteranno soluzioni dipendenti l’una dall’altra, né in ciascun ambito né fra ambiti diversi, evitando così che la loro progressione blocchi l’esecuzione della prova stessa. La prova di matematica, a seconda della tipologia di quesito, dovrà accertare: 1. comprensione del testo; 2. applicazione di formule e individuazione di procedimenti; 3. padronanza del calcolo; 4. capacità di applicare procedimenti matematici allo studio di problemi tecnici e/o scientifici noti; 5. ordine operativo e correttezza formale anche riguardo alla eventuale costruzione di tabelle e grafici. Ciascuna sotto-commissione d’esame ha facoltà di decidere, in relazione alle caratteristiche della classe, quali strumenti di calcolo potranno essere consentiti, dandone preventiva comunicazione ai candidati. Criteri di valutazione della prova scritta di matematica (e scienze): 109 10 Il compito è stato svolto in modo completo. La conoscenza dei contenuti è sicura e puntuale, l’applicazione di proprietà e procedimenti è rigorosa; l’uso dei linguaggi specifici è corretto e pertinente. 9 8 Il compito è stato svolto in modo completo. La conoscenza dei contenuti è adeguata, l’applicazione di proprietà e procedimenti è appropriata; l’uso dei linguaggi specifici è pertinente. Il compito è svolto in modo completo. La conoscenza dei contenuti risulta soddisfacente; l’applicazione di 7 proprietà e procedimenti abbastanza sicura. L’uso dei linguaggi specifici adeguato. 6 Il compito è stato svolto dimostrando una conoscenza dei contenuti non sempre sicura e puntuale. Incerta, in alcuni casi, l’applicazione di proprietà e procedimenti. Il compito è stato svolto solo in parte. Lacunosa la conoscenza dei contenuti; approssimativa 5 l’applicazione di proprietà e procedimenti. Non appropriato l’uso dei linguaggi specifici. Il compito è stato svolto solo in minima parte. Molto carente la conoscenza dei contenuti; approssimativa 4 l’applicazione di proprietà e procedimenti. Non adeguato l’uso dei linguaggi specifici. C.) PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA : Inglese/Francese/Spagnolo Durata della prova: 3 ORE Per le prove scritte di lingua straniera si prevedono due tracce: un Questionario o una lettera a scelta del candidato. Le lingue comunitarie effettueranno le prove scritte in giorni diversi in quanto la docente di Lingua Inglese Prof.ssa Restivo Gaetana sarà impegnata anche in altra sede di esame. PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA Obiettivi comuni CRITERI DI VALUTAZIONE Tipologia Criteri specifici 110 COMPOSIZIONE Correttezza ortografica DI UNA LETTERA/ E- Produzione MAIL - dimostrare pertinenza della traccia - conoscere funzioni e stili linguistici adeguati Conoscenza di funzioni, lessico e Comprensione strutture - comprendere le domande morfosintattiche Appropriatezza e creatività QUESTIONARIO - ricercare le informazioni nel testo RELATIVO AD UN - compiere operazioni di inferenza BRANO Produzione nell'utilizzare funzioni e - rielaborare le informazioni richieste in modo strutture -linguistiche chiaro e pertinente - utilizzare lessico e strutture linguistiche in modo Appropriato CRITERI DI VALUTAZIONE IN DECIMI TIPOLOGIA DI PROVA: LETTERA Il messaggio è chiaro, espresso in modo appropriato, personale ed aderente alla 10 9 8 7 situazione. Le strutture sono utilizzate in modo sempre corretto. Il messaggio è chiaro, espresso correttamente e in modo abbastanza personale. Le strutture sono utilizzate in modo corretto. Il messaggio è comprensibile. Le strutture sono utilizzate in modo corretto. Il lessico usato è adeguato alla traccia. Il messaggio è abbastanza comprensibile. Le strutture sono utilizzate in modo corretto con qualche imperfezione. Il messaggio è sostanzialmente comprensibile. L'uso delle strutture è accettabile. Il 6 5 lessico risulta solo in parte adeguato alla traccia. Il messaggio non è sempre comprensibile e presenta errori strutturali e/o lessicali. 4 Il messaggio risulta incomprensibile a causa di numerosi errori strutturali e/o lessicali. TIPOLOGIA DI PROVE: QUESTIONARIO Completa 10 e morfosintassi approfondita e il la lessico. comprensione Risposte del pertinenti ed testo; corretti esaustive la con una spiccata rielaborazione personale. Completa la comprensione del testo e corretti la morfosintassi ed il lessico. Risposte del tutto pertinenti, 9 apprezzabile la rielaborazione personale. Più 8 7 che soddisfacente morfosintattica e la comprensione lessicale. Pertinenti del le risposte. testo, lacorrettezza Si nota un uso del linguaggio appropriato. . Soddisfacenti la comprensione del testo, la correttezza morfosintattica elessicale. Pertinenti le risposte. Si nota un linguaggio appropriato. certo uso personale della lingua. 111 6 Accettabili/sufficienti la comprensione del testo, la correttezza morfosintattica e lessicale. Complessivamente pertinenti le risposte, anche se non del tutto personale l'uso della 5 lingua. La comprensione del testo risulta parziale, non tutte le risposte sono pertinenti. L'elaborato risulta parzialmente completo. La comprensione del testo è scarsa così come la correttezza 4 morfosintattica e lessicale. Le risposte mancano di pertinenza con le domande. L'elaborato risulta incompleto. Relativamente alla prova orale, la normativa vigente (C.M. n.49 del 20/05/2010 e C.M. n.46 del 26/05/2011) recita: “Il colloquio pluridisciplinare, condotto collegialmente alla presenza dell’intera sottocommissione esaminatrice, verte sulle discipline di insegnamento dell’ultimo anno (escluso l’insegnamento della religione cattolica), consentendo, pertanto, a tutte le discipline di avere visibilità e giusta considerazione. Il colloquio è finalizzato a valutare non solo le conoscenze e le competenze acquisite, ma anche il livello di padronanza di competenze trasversali (capacità di esposizione e di argomentazione, di risoluzione dei problemi, di pensiero fisso e critico, di valutazione personale, ecc.). Al colloquio interdisciplinare è attribuito un voto espresso in decimi.” Il colloquio mirerà ad accertare le competenze acquisite, le capacità trasversali di autonomia e di giudizio. Non si risolverà in un insieme di domande e risposte, bensì dovrà offrire l’opportunità di valutare nell’alunno le capacità di sapersi orientare nel tempo e nello spazio, di operare collegamenti e di palesare le conoscenze con osservazioni e valutazioni personali. Allo scopo di mettere il ragazzo nella condizione psicologica più favorevole, esso potrà avere inizio con la trattazione di un argomento a scelta del candidato, con la prova di strumento musicale, ma anche da un lavoro tecnico-pratico o grafico svolto durante l’anno o da un argomento riguardante esperienze reali del ragazzo, personali, lavorative o fatti di attualità. Avrà, pertanto, lo scopo di verificare nell’allievo il possesso del sapere unitario e delle capacità logiche ed espressive, nonché il grado di maturazione raggiunto. In sintesi si procederà con le seguenti modalità: 112 1) Si avvierà il colloquio da un’area tematica scelta dal candidato; 2) Si offrirà maggiore spazio agli ambiti disciplinari più congeniali al candidato; 3) Si eviterà il nozionismo e l’accostamento artificioso di contenuti disciplinari, favorendo l’approccio unitario alle situazioni problematiche e consentendo al candidato di esprimere il grado di maturità raggiunto. Parametri per la valutazione delle prove orali: Modalità di approccio al colloquio (sicurezza, emotività); Conoscenza dei temi trattati; Capacità di operare collegamenti tra gli argomenti oggetto del colloquio; Capacità di rielaborare i contenuti; Capacità di esprimere valutazioni personali; Proprietà di linguaggio. DESCRITTORI PER LA FORMULAZIONE DELLA VALUTAZIONE DELLA PROVA DI COLLOQUIO NEGLI ESAMI DI STATO PRIMO CICLO ATTEGGIAMENTO E CONOSCENZE Il\La candidato\a ha mostrato molta disinvoltura nella conduzione del colloquio , 10 sviluppando gli argomenti richiesti con facilità, ricchezza di informazioni, riflessioni personali e senso critico Ha mostrato conoscenze ampie ed approfondite, capacità di analisi e di rielaborazione personale 9 Il\La candidato\a ha affrontato il colloquio con sicurezza ,mostrando esatte ed organiche conoscenze dei contenuti e sicure capacità nel collegamento pluridisciplinare. Valida capacità di analisi e rielaborazione personale. 8 Il\La candidato\a ha affrontato il colloquio con disinvoltura, mostrato un’organica 113 conoscenza degli argomenti richiesti e operando autonomamente i collegamenti richiesti con capacità di riflessione. . 7 Il\La candidato\a ha affrontato il colloquio con una discreta disinvoltura, mostrando capacità di applicazione delle conoscenze ed operando semplici collegamenti tra le conoscenze. 6 Il\La……………..ha affrontato il colloquio in modo abbastanza disinvolto, mostrando una conoscenza corretta ma essenziale degli argomenti e operando alcuni collegamenti. 6 Il\La…………….. ha affrontato il colloquio in modo abbastanza pertinente,riferendo informazioni generiche e operando alcuni semplici collegamenti. 6 Il\La candidato\a ha dimostrato di sapersi orientare tra gli argomenti richiesti,evidenziando una conoscenza corretta ma essenziale dei contenuti (oppure mostrando capacità di presentazione di alcuni argomenti legati alla sua esperienza personale) 5 Il\La candidato\a mostra una conoscenza approssimativa e frammentaria degli argomenti che stenta a collegare nonostante le sollecitazioni degli insegnanti; riferisce esperienze personali in modo disorganico. 4 Il\La candidato\a mostra una scarsa conoscenza degli argomenti e, benché guidato, riesce a collegarli a fatica; riferisce esperienze personali in modo frammentario ESPOSIZIONE 10 Ha esposto con estrema chiarezza e padronanza di linguaggio 9 Ha esposto con chiarezza e con linguaggio appropriato. 8 Ha esposto con chiarezza , con lessico specifico. 7 Ha esposto nel complesso con chiarezza e con linguaggio abbastanza appropriato. 6 Ha esposto in modo sufficientemente chiaro, con un linguaggio semplice ma talvolta 114 impreciso nel lessico e nelle strutture. 5 Ha esposto con difficoltà e povertà lessicale. 4 Si esprime in modo stentato All’esito dell’esame di Stato concorrono, i risultati di tutte le prove scritte, il colloquio orale ed il giudizio di idoneità all’ammissione (espresso anch’esso con valutazione in decimi). Il voto finale dell’esame conclusivo del I ciclo sarà costituito dalla media aritmetica, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5, dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di ammissione; verrà illustrato con la certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno. L’attribuzione della lode agli alunni meritevoli con media del 9,50 si assegnerà con riferimento al DPR 122 del 22 giugno 2009 e sarà assegnata dalla sottocommissione esaminatrice all'unanimità. Per la certificazione delle competenze, espressa mediante descrizione analitica dei diversi traguardi di competenza raggiunti, si fa riferimento alla Nuova Certificazione delle competenze già caricata da ARGO sul registro elettronico. I coordinatori e i segretari delle classi terze avranno cura di compilare sia il giudizio orientativo che la certificazione delle competenze direttamente online. SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Il Dirigente Scolastico Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale; tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente; CERTIFICA che l’alunn … ………………………………………………………………………………………..., nat … a……….…………………………………………………...il ……………………………….., 115 ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …..la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati. Livello Indicatori esplicativi A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. B – Intermedio C – Base D– Iniziale Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte 1 Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... Comunicazione nelle lingue straniere. 2 Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 3 Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Competenze digitali. 4 Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 5 Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Imparare ad imparare. Consapevolezza ed espressione culturale. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... Imparare ad imparare. 6 Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 7 Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. Consapevolezza ed espressione culturale. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Consapevolezza ed espressione culturale. 9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Spirito di iniziativa e imprenditorialità. Competenze sociali e civiche. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 10 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 11 Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e Competenze sociali e civiche. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: 116 Livello sensibilità. Competenze sociali e civiche. ………………………... Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 12 Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. 13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ………………………………………………………………………………………………………………………………………………. Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i: ..…………………………………………………………………………… Data. ………………. Il Dirigente Scolastico ………………………………….. ALLEGATI ALLEGATO 1 : Piano di Miglioramento ALLEGATO 2 : Progetti Organico di Potenziamento 2/ A – Potenziamento lingue classiche 2/B – Potenziamento scientifico 2/C – Potenziamento lingua inglese 2/D – Potenziamento lingua francese 2/E – Potenziamento musicale 117 2/ F – Potenziamento artistico 2 g Potenziamento tecnologico ALLEGATO 3 : Patto di corresponsabilità; organo di garanzia; validazione A.S. ALLEGATO 3 Bis Regolamento e organizzazione del Corso ad Indirizzo Musicale ALLEGATO 3 Ter Regolamento d’Istituto ALLEGATO 4 : La progettazione curriculare della scuola ALLEGATO 5 : Atto d’Indirizzo del D.S. Allegato 1 SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO “CIRO SCIANNA” Via De Spuches,4 -90011- BAGHERIA (PA) Codice Istituto PAMM06400T C.F.81000070763 Telefono/fax091 943347 Pec:[email protected]/ SitoWeb: http://www.scuolaciroscianna.gov.it/ PIANO DI MIGLIORAMENTO Scuola Secondaria di Primo Grado “Ciro Scianna” BAGHERIA Codice meccanografico PAMM06400T 118 ************************* RESPONSABILE DEL PIANO (Dirigente scolastico): Tripoli Carmela GRUPPO DI MIGLIORAMENTO: Castrone Clementina Di Giovanni Gioacchino Ferrara Alba Malfitano Giuseppa Rizzo Cinzia Rizzo Luisa Orlando Luana Tomasini Claudio Valenza Luciana DURATA DELL’INTERVENTO: anno scolastico 2016/2017 Documento approvato dal Collegio dei docenti in data 20/01/2016 e dal Consiglio di Istituto in data 20/01/2016 Aggiornato dal Collegio dei docenti e approvato dal Consiglio d’Istituto in data 26/10/2016 119 COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPO DI PROGETTO Il Comitato di miglioramento e il gruppo di progetto sono stati individuati dal Dirigente scolastico che ha scelto tra le funzioni strumentali nominate in sede di collegio dei docenti. L’organo collegiale, contestualmente all’esame delle indicazioni provenienti dal RAV, ha condiviso la scelta, individuando e programmando momenti di confronto nell’ambito dei Dipartimenti disciplinari. RELAZIONE TRA RAV E PDM Il nuovo anno scolastico si è aperto con una conferma per quel che concerne le figure di vicepresidi e di diverse funzioni strumentali. Il Dirigente Scolastico, all’inizio del suo terzo anno, ha voluto rinnovare diverse figure facenti parte dello staff dirigenziale e contestualmente (consapevole dei fattori di criticità emersi dalla compilazione del RAV) ha confermato il Comitato di Miglioramento con componenti designati già come FS, e il il Piano di Miglioramento (PdM), tenendo presenti soprattutto il contesto socioeconomico e culturale in cui l’Istituzione opera, e le linee progettuali del PTOF. L’autovalutazione ha avuto la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento. CONTESTO IN CUI OPERA LA SCUOLA La scuola secondaria di I grado “Ciro Scianna”, è ubicata in via De Spuches nei pressi dell’arteria residenziale di Via Diego D’Amico, dei quartieri popolari del centro storico e della periferia. Tali quartieri, sorti all’insegna dell’abusivismo edilizio, sono oggi densamente popolati. Negli ultimi anni, infatti, si è verificato un aumento sensibile della popolazione bagherese, dovuto in gran parte al trasferimento da Palermo di numerose famiglie che, pur continuando a lavorare nel capoluogo, hanno trovato a Bagheria offerte più vantaggiose per quel che concerne gli affitti. Altro saldo positivo, nel tessuto sociale bagherese, è rappresentato dall’immigrazione di famiglie provenienti da diversi paesi 120 comunitari e extracomunitari. Tali fenomeni, soprattutto negli ultimi anni, hanno messo però in evidenza la carenza di strutture culturali, sportive, ricreative atte a soddisfare le esigenze dei giovani e della popolazione in genere. Per quanto riguarda l’attuale situazione economica, poi, si registra quanto segue: l’inarrestabile declino del settore agrumicolo e delle attività edilizie (in passato le fonti di maggiore reddito per le famiglie autoctone); la scarsa valorizzazione del ricco patrimonio artistico e culturale del territorio; il ritardo nello sviluppo delle potenzialità turistiche (che la posizione invidiabile tra mare e collina e la vicinanza a Palermo potrebbero favorire); l’incremento dell’indice di disoccupazione, il fenomeno della sottoccupazione e dell’emigrazione; il diminuito potere d’acquisto delle famiglie con monoreddito o con lavoro saltuario. La popolazione scolastica della scuola statale “Ciro Scianna” si presenta, pertanto, eterogenea per appartenenza sociale e culturale. É presente, inoltre, una minoranza di alunni appartenenti a culture diverse. La maggior parte degli studenti risiede nelle aree prossime alla scuola, un numero più ristretto in altre zone della città o in altri comuni. Dai dati rilevati dalle schede di valutazione, emerge che nell’utenza si distinguono: alunni dotati di una buona preparazione culturale, di personali motivazioni allo studio, di vivacità e di pluralità di interessi; allievi che possiedono essenziali abilità e competenze (superficiali e frettolosi nell’eseguire i lavori scolastici, hanno bisogno di frequenti stimoli e sollecitazioni); alunni caratterizzati da vivacità eccessiva nel comportamento (che vanno guidati, motivati all’apprendimento e stimolati ad acquisire autostima ed autocontrollo); alunni diversamente abili che, seguiti da docenti specializzati, adottano programmazioni personalizzate e/o individualizzate. La popolazione scolastica ammonta complessivamente a 779 unità L’Organico dell’A.S. 2016-2017 è costituito da: Il Dirigente scolastico Il DSGA N°4 Assistenti amministrativi N° 11Collaboratori scolastici N° 88 Docenti 121 L’Istituto dispone di: Sufficienti spazi esterni; un laboratorio di scienze; una palestra per l’educazione motoria (ristrutturata lo scorso anno); uno spazio esterno provvisto di tappeto per l’educazione motoria; postazioni p.c. mobili in quasi tutte le aule con connessione wireless; lavagne interattive per quasi tutte le classi; collegamento ad Internet; lettori DVD e VHS; macchine fotografiche digitali; videocamere digitali; fotocopiatrice; attrezzature per l’educazione motoria; impianto di amplificazione completo e strumenti vari. L’Istituto dispone del sito internet al seguente indirizzo: http://www.scuolaciroscianna.gov.it/ Gli insegnanti utilizzano, già da tre anni, il registro elettronico. INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ Il Rapporto di Autovalutazione ha evidenziato i punti di forza e quelli di debolezza, sia dell’assetto organizzativo dell’Istituto, sia dell’azione educativo-formativa che riesce a mettere in atto. Il gruppo di miglioramento ha individuato le priorità ed i traguardi che devono essere perseguiti per migliorare le abilità, le conoscenze e le competenze degli alunni. Le priorità e i traguardi sono descritti nella seguente tabella: ESITI DEGLI STUDENTI Risultati scolastici PRIORITÀ TRAGUARDI 1-Utilizzo di criteri di verifica e valutazione comuni con prove standardizzate per classi parallele. Utilizzare prove di verifica strutturate per classi parallele in tutte le discipline, con criteri comuni di correzione. 122 Risultati nelle prove standardizzate nazionali 2-Innalzamento del livello di qualità dei risultati delle rilevazioni nazionali nelle discipline contemplate. Migliorare il punteggio delle classi e diminuire il numero degli alunni nei livelli più bassi. Competenze linguistiche in chiave CLIL e uso delle TIC 3 Utilizzo di un approccio plurilinguistico, pluridisciplinare e laboratoriale. Declinare e valutare in un’ottica pluridisciplinare in assetto laboratoriale. RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITÀ STRATEGICHE AREA DI PROCESSO Curricolo, progettazione e valutazione OBIETTIVI DI PROCESSO È CONNESSO ALLA PRIORITA’ Predisporre un modello comune di programmazione ed elaborare un curricolo per classi parallele con tempi ben definiti. 1 Progettate attività di ampliamento dell’O.F. inerenti le discipline dove i risultati sono più carenti e altre competenze chiave facendo ricorso anche ai fondi PON, se stanziati. 2 Evidenziare nel curricolo le maggiormente atte ai percorsi CLIL. discipline 3 Migliorare la corrispondenza tra il voto di comportamento e i criteri inseriti nel PTOF. 3 Promuovere azioni per migliorare le competenze degli alunni. 3 Articolare l’orario inserendo ore di recupero curricolari (attività per classi parallele). 2 Implementare ulteriormente gli ambienti di apprendimento. 2 Inclusione e differenziazione Prevedere spazi, tempi e modalità per attività di recupero in orario curricolare (utilizzando anche l’organico di potenziamento). 2 Continuita' e orientamento Definire il raccordo tra il nuovo modello di certificazione delle competenze e le competenze chiave e di cittadinanza. 3 Predisporre un calendario di incontri periodici tra docenti per disciplina per classi parallele. 1 Utilizzare strumenti di controllo dei vari obiettivi (utilizzo dei criteri di valutazione definiti e condivisi nel nuovo PTOF). 3 Condividere un vademecum per i docenti sulla somministrazione delle prove Invalsi. 2 Creare un gruppo aperto per la definizione degli step di lavoro ed il necessario coordinamento. 2 Creare gruppi di lavoro per disciplina (con sottogruppi) per l’analisi di una nuova programmazione per classi parallele (e loro condivisione). 2 Ambiente di apprendimento Orientamento strategico e organizzazione della scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 123 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Promuovere un corso di formazione sull’utilizzo delle TIC nella didattica (utilizzo di software e libri digitali per la didattica). 1 Promuovere azioni per migliorare le competenze degli alunni in collaborazione con altri soggetti presenti nel territorio. 2-3 CALCOLO DELLA NECESSITÀ DELL’INTERVENTO SULLA BASE DELLA FATTIBILITÀ E DELL’IMPATTO OBIETTIVI DI PROCESSO ELENCATI FATTIBILITA’ (da 1 a 5) IMPATTO (da 1 a 5) PRODOTTO: valore che identifica la rilevanza dell’intervento 1 Predisporre un modello comune di programmazione ed elaborare un curricolo per classi parallele con tempi ben definiti. 3 3 9 2 Progettate attività di ampliamento dell'O.F. inerenti le diverse discipline e altre competenze chiave facendo ricorso anche ai fondi PON, se stanziati. 4 4 16 3 Evidenziare nel curricolo le competenze chiave e utilizzare griglie strutturate per la valutazione. 1 2 2 4 Migliorare la corrispondenza tra il voto di comportamento e i criteri da inserire nel PTOF. 2 2 4 5 Promuovere azioni per migliorare le competenze degli alunni. 3 4 12 7 Articolare l’orario inserendo ore di recupero curricolari. 3 4 12 8 Implementare ulteriormente apprendimento 4 4 16 9 Prevedere spazi, tempi e modalità per attività di recupero in orario curricolare. 3 4 12 10 Definire il raccordo tra il nuovo modello di certificazione delle competenze e le competenze chiave e di cittadinanza. 1 2 2 11 Predisporre un calendario di incontri periodici tra docenti per disciplina e per classi parallele. 4 5 20 12 Utilizzare strumenti di controllo dei vari obiettivi (utilizzo dei criteri di valutazione definiti nel PTOF; Registro Elettronico, ecc.). 2 2 4 13 Condividere un vademecum per i docenti sulla somministrazione delle prove Invalsi. 4 4 16 14 Creare un gruppo di lavoro aperto per la definizione degli step di lavoro ed il necessario coordinamento. 3 3 9 15 Creare gruppi di lavoro per disciplina (con sottogruppi) per l’analisi dei dati Invalsi e loro condivisione. 4 4 16 16 Promuovere un corso di formazione sull’utilizzo delle TIC nella didattica (utilizzo di software e libri 5 5 25 gli ambienti di 124 digitali per la didattica). 17 Promuovere azioni per migliorare le competenze degli alunni in collaborazione con altri soggetti presenti nel territorio. 4 4 16 RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO RISULTATI ATTESI INDICATORI DI MONITORAGGIO MODALITA’ DI RILEVAZIONE 1 Predisporre un modello comune di programmazione ed elaborare un curricolo per classi parallele con tempi ben definiti. Uniformare i percorsi didattici ed educativi delle classi. Analisi e tabulazione dei risultati. Utilizzo di griglie strutturate per la verifica e la valutazione. 2 Progettare attività di ampliamento dell'O.F. inerenti le diverse discipline e altre competenze chiave facendo ricorso anche ai fondi PON, se stanziati. Incrementare qualità dell’offerta formativa. Analisi dei risultati degli alunni. Compilazione tabelle riassuntive periodiche da parte dei docenti. 5 Promuovere azioni per migliorare le competenze degli alunni. Migliorare i risultati delle rilevazioni nazionali nelle varie discipline. Analisi e tabulazione dei risultati raggiunti nelle simulazioni prove INVALSI. Raccolta e tabulazione dei dati 7 Articolare l’orario inserendo ore di recupero curricolari. Migliorare le competenze di base degli alunni. Analisi dei risultati raggiunti degli alunni. Compilazione tabelle riassuntive periodiche da parte dei docenti 8 Implementare ulteriormente gli ambienti di apprendimento. Utilizzare le nuove tecnologie in tutte le classi dell’Istituto. Analisi dei dati raccolti. Compilazione questionari da parte dei docenti e degli alunni. 9 Prevedere spazi, tempi e modalità per attività di recupero in orario curricolare. Migliorare le competenze di base degli alunni. Analisi dei risultati raggiunti degli alunni. Compilazione tabelle riassuntive periodiche da parte dei docenti. 11 Predisporre un calendario di incontri periodici tra docenti per disciplina per classi parallele. Favorire il confronto e lo scambio tra docenti. Incontri gruppi Registro firme. 13 Condividere un vademecum per i docenti sulla somministrazione delle prove Invalsi. Uniformità di azione dei docenti incaricati durante la somministrazione delle Prove Invalsi. Analisi e tabulazione dei risultati raggiunti nelle simulazioni prove INVALSI. Raccolta e tabulazione dati. 14 Creare un gruppo di lavoro aperto per la definizione degli step di lavoro ed il necessario coordinamento. Migliorare la qualità e la fattibilità delle azioni previste dal PdM. Analisi dei verbali degli incontri. Utilizzo di appositamente strutturati. 15 Creare gruppi di lavoro per disciplina (con sottogruppi) per l’analisi dei dati Invalsi e loro condivisione. Favorire confronto scambio docenti. il lo tra Incontri gruppi. Analisi dei verbali degli incontri. 16 Promuovere un corso di formazione Rendere più Rilevazione presenze. OBIETTIVI DI PROCESSO IN VIA DI ATTUAZIONE e 125 la effettuati effettuati dai dai Registro verbali firme di 17 sull’utilizzo delle TIC nella didattica (utilizzo di software e libri digitali per la didattica). spendibile nuove TIC. Promuovere azioni per migliorare le competenze degli alunni in collaborazione con altri soggetti presenti nel territorio. Implementare la partecipazione ai diversi progetti proposti. le presenza. Numero dei progetti e partecipanti. Analisi dei verbali degli organi OO CC e compilazione questionari finalizzati alla raccolta e alla tabulazione dei dati. Gli interventi stabiliti dal DS sono stati individuati dopo un’attenta riflessione condivisa con i docenti coinvolti nell’analisi del RAV. Le priorità sono state individuate sulla base dei risultati di maggiore criticità emersi in fase di autoanalisi. Titolo del progetto: “Verso la didattica per competenze, l’uso delle TIC e il plurilinguismo” Fase di PLAN -DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE L’iniziativa di miglioramento, individuata in sede di autovalutazione e su cui intendiamo agire riguarda la formazione dei docenti nel settore della didattica per competenze e nell’uso delle nuove tecnologie al fine di consentire un maggior coordinamento nella progettazione per assi culturali. Anche se sono state intraprese azioni di rinnovamento, si riscontra ancora qualche problema nel collegamento tra attività di dipartimento e consiglio di classe relativamente alla progettazione interdisciplinare. Si evidenzia, inoltre, quale elemento di debolezza lo scarso uso delle tecnologie sull’insegnamento delle competenze. La presente iniziativa ha come obiettivo la soluzione del problema individuato ovvero la programmazione di un percorso utile per promuovere una reale trasformazione della didattica trasmissiva in didattica per competenze. L’introduzione, come previsto dai nuovi Regolamenti, recante norme per il riordino degli istituti superiori (a partire dalla nuova riforma) fa emergere un ulteriore punto di debolezza legato al numero ridotto di docenti CLIL che potrà consentire l’attuazione molto parziale di quanto previsto dalle nuove linee guida. Già da qualche anno, alcune scuole secondarie di primo grado (compresa la nostra) si sono attivate per promuovere percorsi CLIL che, coinvolgendo diverse discipline, rappresentano un percorso propedeutico ai percorsi contemplati nelle scuole superiori. I risultati finora ottenuti dalle classi 126 coinvolte e dalla metodologia CLIL, sono stati soddisfacenti. La ricaduta educativoformativa è documentata dalle relazioni presentate dai docenti coinvolti e dai lavori effettuati dagli alunni. Il punto di debolezza è lo scarso numero di docenti interessato alla metodologia CLIL. Per cercare di risolvere questa situazione si cercherà, da un lato, di continuare l’attività CLIL con i docenti che hanno dato la disponibilità negli anni precedenti, dall’altro, di promuovere un corso di formazione linguistica finalizzata al conseguimento del livello A2/ B1 del quadro di riferimento europeo. 127 1.Destinatari del progetto Docenti, Studenti 2. Attività obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output che di outcome Progetto1 “Dalla didattica trasmissiva alla didattica per competenze” Attività Obiettivi (Risultati attesi) Reclutamento docenti Attuazione del corso Partecipazione dei docenti dell’Istituto Indicatori Rispetto dei tempi pianificati N.docenti partecipazione al corso di aggiornamento Insegnare per sviluppare competenze a) Individuare i saperi chiave utili a garantire possibilità generative di nuovi apprendimenti a) Superare la frammentazione dei saperi Questionario di autovalutazione in itinere b) Efficacia del corso b) Monitoraggio dell’indice di gradimento attraverso l’erogazione di un questionario Il concetto di competenza, la questione della valutazione e della certificazione delle competenze Output Incontri laboratoriali (rispettivamente di discipline umanistiche, discipline matematicoscientifiche e tecniche) c) Individuare le corrispondenze fra conoscenze, abilità/capacità e competenze di base tenendo presente la dimensione pluridisciplinare c) Mettere a punto strumenti di verifica e adeguare le modalità di valutazione all’interazione di conoscenze, abilità/capacità e competenze d) Progettazione di percorsi disciplinari volti allo sviluppo di competenze d) Realizzazione di percorsi interdisciplinari e) Questionario di autovalutazione finale e) Monitoraggio del percorso formativo 128 Target atteso Date 100% Predisporre schede per la progettazione educativa e didattica, tenendo conto della specificità dei 4 assi culturali >80% Miglioramento della scheda di certificazione delle competenze Migliorare la collaborazione dei docenti nella formulazione del progetto educativodidattico a livello di dipartimento e di Consiglio di classe Outcome Dalla teoria alla pratica: Programmare e realizzare una Unità di Apprendimento con metodologia tipica della didattica per competenza a) Miglioramento delle performance dei docenti b) Miglioramento nella progettazione delle attività di coordinamento tra dipartimenti e consigli di classe a) Ricaduta positiva nell’organizzazione progetto educativo e didattico Miglioramento dell’organizzazione delle attività di dipartimento e dei CdC Sviluppare negli studenti capacità progettuali Qualità del materiale prodotto (relazioni, opuscoli) Monitoraggio dell’indice di gradimento attraverso l’erogazione di un questionario Date definite Sviluppare competenze trasversali a diverse discipline Output Organizzare attività di verifica e di valutazione delle competenze acquisite nell’ambito dei quattro assi culturali; Rispetto dei tempi preventivati Migliorare le dinamiche relazionali valorizzando le dinamiche di gruppo e incrementando la collaborazione e la cooperazione in classe Miglioramento delle performance e dei risultati degli studenti In base ai risultati in pagella rispetto ai voti del I trimestre Migliorare le dinamiche relazionali e collaborative tra docenti dello stesso consiglio di classe e di dipartimento Qualità del materiale prodotto (relazioni, opuscoli) Monitoraggio dell’indice di gradimento e di condivisione attraverso l’erogazione di un questionario Outcome Condivisione dell’esperienza e del materiale sviluppato con i docenti dell’Istituto 129 Condivisione del materiale prodotto (relazioni, opuscoli) 3. Azioni/attività in cui è articolato il progetto Attività Reclutamento docenti Responsabile conclusione DS da calendarizzare da designare da calendarizzare Il concetto di competenza da designare da calendarizzare Didattica laboratoriale da designare da calendarizzare Attività di progettazione da designare da calendarizzare Da designare da calendarizzare dell’Unità di Apprendimento da designare da calendarizzare Insegnare per sviluppare competenze Sperimentazione di un progetto Scelta dell’argomento dell’Unità di apprendimento Programmazione dettagliata e sua attuazione Valutazione delle competenze acquisite, e valutazione da designare da calendarizzare da designare da calendarizzare dell’attività progettuale. Presentazione dell’attività svolta e condivisione Tempificazione attività Data prevista di dell’esperienza 130 G F M A M G L A S O N D 4. Impatto Orientare ogni azione didattica verso l’apprendimento per competenze; Integrare ad ogni livello l’azione didattica con l’apporto delle nuove tecnologie; Migliorare le attività di coordinamento tra le varie componenti per una scuola dalla dimensione e dalla gestione fortemente unitaria. 5. Budget del progetto Quantità(giornate, Costo unitario pezzi, ecc.) Personale Docenti esterni Personale Docenti interni Da computare Da definire Spese Fotocopie Da computare Da definire Servizi di consulenza Da computare Da definire Acquisto di beni Da computare Da definire Spese dirette (trasferta esperti Da computare esterni) Da definire Totale TOTALE Fase di DO-REALIZZAZIONE Il progetto verrà articolato in tre fasi: 1. Teorica a. Insegnare per sviluppare competenze: legittimazioni normative b. Insegnare per sviluppare competenze: legittimazioni pedagogiche c. Insegnare per sviluppare competenze: implicazioni didattiche e organizzative d. Il concetto di competenza e le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola secondaria di primo grado e. Il concetto di competenza, i Regolamenti e la linee guida della legge 107 f. La questione e la certificazione delle competenze g. Questionario di autovalutazione in itinere. 2. Didattica laboratoriale 131 a. Progettazione di percorsi disciplinari volti allo sviluppo di competenze b. Predisposizione di strumenti per l’osservazione e la valutazione delle competenze c. Somministrazione di questionario di autovaluzione finale. 3. Dalla teoria alla pratica a. Sperimentazione di un’unità di apprendimento con metodologia tipica della didattica per competenza b. Individuazione della classe e coinvolgimento del relativo CdC (scelta dell’argomento e il conseguente impegno) c. orario di ciascuna disciplina (devono essere pienamente condivisi e accettati). d. Programmazione dettagliata (in orario extracurricolare) e realizzazione di adeguate griglie per la valutazione delle competenze acquisite. e. Pubblicizzazione e disseminazione dei risultai ottenuti. Attività Eventuale Modalità di attuazione responsabile Reclutamento docenti DS Comunicazione del DS Insegnare per sviluppare Docente da In presenza - attività extracurricolare competenze designare Didattica laboratoriale “ Lav. di gruppo Attività di progettazione Preparazione di diverse Docente da Incontri iniziali del gruppo progetto per preparare le proposte e presentazione alla designare proposte e incontri con la classe e con il consiglio di classe classe e al Consiglio di Classe per la scelta della proposta Programmazione dettagliata di Docente da Incontri del gruppo progetto per la programmazione ogni parte dell’Unità di designare dell’UdA, incontri con i componenti del CdC per stabilire Apprendimento per disciplina le modalità di attuazione e i compiti assegnati per competenze Valutazione delle competenze Docente da Incontri del gruppo progetto per la produzione di Griglie acquisite designare di valutazione, e con i componenti del CdC per la valutazione delle competenze acquisite 132 Presentazione dell’attività svolta Docente da Realizzazione di un documento che illustra le varie fasi, in ppt designare con relativi risultati, dell’attività svolta, e presentazione in ppt Progetto 2 La LIM: uno strumento al servizio della didattica. 1. Destinatari del progetto Docenti interni 2. Attività obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output che di outcome Attività Obiettivi (Risultati attesi) Far conoscere il Presentazione Indicatori Incremento del numero Target atteso >50% dei docenti che tecnica del funzionamento della dei docenti che utilizzano appieno la funzionamento della LIM utilizzano appieno la LIM Lavagna Interattiva LIM: situazione attuale <10% Presentazione In uscita (Output) Far conoscere gli Monitoraggio strumenti e risorse strumenti e le risorse LIM offerti dal software di dell’indice di gestione della lavagna gradimento attraverso >80% l’erogazione di un questionario Facilitare il passaggio Conoscenza di alcuni Produrre e condividere da una didattica strumenti multimediali: lezioni, contributi audio, Ricadute tradizionale ad una i learning object video e altri contenuti (Outcome) multimediale digitali che siano a disposizione di tutta la comunità scolastica 133 Come utilizzare Utilizzare la LIM non leLIM: esempi di Realizzare semplici Conoscere le buone come una sorta di applicazioni attraverso pratiche d'uso di questa lezioni didattiche e videoproiettore ma l’uso della LIM tecnologia nell'ambito creazione di lezioni come strumento della didattica e della con il software della multimediale ed comunicazione LIM e i testi interattivo formativa scolastici in versione In uscita digitale (Output) Utilizzare i testi Incremento dell’uso dei scolastici in versione testi scolastici in versione digitale integrando digitale nella didattica software della LIM, risorse reperibili in rete e software utilizzati tradizionalmente (Office) Cogliere le opportunità che le TIC offrono per Ricadute Sviluppare una prassi dei docenti breve ed efficace per una attività più efficace introdurre le proprie e coinvolgente classi a contenuti Incrementare la (Outcome) Migliorare la performance disciplinari con un partecipazione e la approccio multimediale, motivazione dell’intera interattivo, inclusivo e classe di forte coinvolgimento 3. Azioni/attività in cui è articolato il progetto Attività Responsabile Data prevista di conclusione Reclutamento docenti DS Da calendarizzare Saper usare la LIM come strumento Da designare. Da calendarizzare La lezione con la LIM Da designare. Da calendarizzare 134 Tempi pianificazione attività G F M A M G L A S O N D Reperire e organizzare le risorse per la LIM Da designare Da calendarizzare Costruire attività didattiche con la LIM Da designare Da calendarizzare 4. Impatto del progetto Il presente progetto ha una duplice finalità: fornire ai docenti le necessarie abilità sulle competenze di base per l’uso della LIM al fine di integrare creativamente lo strumento nella propria didattica per sviluppare la motivazione, risolvere problemi inerenti le difficoltà di apprendimento, innovare la didattica delle discipline, favorire la didattica laboratoriale e cooperativa superando il vecchio modello di insegnamento-apprendimento spesso autoreferenziale. Cominciare a utilizzare le lavagne interattive multimediali per organizzare, produrre e condividere lezioni, contributi audio, video e altri contenuti digitali che siano a disposizione di tutta la comunità scolastica. 5. Budget del progetto Costo unitario Personale Da computare Quantità (giornate, pezzi, ecc.) Da definire Spese FOTOCOPIE Servizi di consulenza Acquisto di beni Spese dirette TOTALE 135 Totale Fase di DO-REALIZZAZIONE Il Corso durerà 3 mesi e si svilupperà in 20 ore in presenza. La metodologia didattica si baserà su attività laboratoriali alternate ad incontri informativi frontali. Il modulo formativo di base è strutturato come segue: Otto incontri di formazione, approfondimento ed esercitazione: Modulo1. Saper usare la LIM come strumento: Comandi e funzioni del software: Notebook, ActiviInspire, Eduribbon Modulo2 La lezione con la LIM: Integrare i software Notebook, ActiviInspire, Eduribbon con altri software/file (esempio WORD – POWERPOINT – EXCEL, etc.) Utilizzo di software e di libri digitali per la didattica Utilizzo di file audio, immagini, file video Modulo3 Reperire e organizzare le risorse per la LIM: Utilizzo di CD e DVD didattici, libri digitali utilizzo delle risorse della rete Internet principali Siti WEB per la didattica Modulo4 Costruire attività didattiche con la LIM: iniziamo a progettare: la preparazione delle lezioni(“la sceneggiatura”) ideazione:argomento,obiettivi didattici,metodologie Somministrazione questionario di autovalutazione Tutte le attività prevedono un approccio laboratoriale in ambiente di apprendimento cooperativo. Attività Eventuale responsabile Modalità di attuazione Reclutamento docenti DS Comunicazione del DS Saper usare la LIM come strumento Da designare. In presenza attività extracurricolare-lavoro di gruppo La lezione con la LIM Da designare In presenza attività extracurricolare-lavoro di gruppo 136 Reperire e organizzare le risorse per la LIM Da designare In presenza attività extracurricolare-lavoro di gruppo Costruire attività didattiche con la LIM Da designare In presenza attività extracurricolare-lavoro di gruppo 137 Titolo dell’iniziativa di miglioramento: STANDARDIZZAZIONE DEI PROCESSI DIDATTICI Responsabile dell’iniziativa: Data prevista di attuazione definitiva: da definire Livello di priorità: 3 Ultimo riesame: giugno 2016 DESCRIZIONE DEL PROGETTO Componenti: comitato del gruppo di miglioramento Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE Dall’analisi effettuata dal CdM è emerso che l’Istituto realizza numerose attività e progetti che, anche se ben organizzati e rispondenti a obiettivi ritenuti validi, non sono sempre supportati da un sistema condiviso di valutazione dei risultati. I processi, pur essendo definiti puntualmente, non sono accompagnati da un sistema di misurazione oggettiva che li renda quindi immediatamente trasferibili sul piano del curricolo didattico degli alunni e che permetta la riproposizione dello stesso, dal momento che il monitoraggio delle attività non è eletto a sistema e non conduce a una discussione puntuale delle criticità per adottare opportune azioni di miglioramento. Inoltre per i progetti permanenti inseriti nel POF, una riflessione conclusiva permette di esaminare i punti di forza e i punti di debolezza al fine di migliorarne sempre di più l’efficacia formativa e per evitare il rischio dell’autoreferenzialità del progetto stesso. Tra la molteplicità di progetti che arricchiscono a vario titolo l’offerta formativa della scuola, se ne sono individuati alcuni sulla base di tre considerazioni: la valenza formativa relativa ai diritti di cittadinanza, la loro continuità all’interno del POF, l’area della certificazione delle competenze necessaria per costruire un sistema integrato di certificazioni tra istituzione scolastica e gli organismi economici del territorio. Il gruppo di miglioramento ha determinato una serie di step che sono così riassumibili nell’assegnazione dei compiti e dei mandati professionali, nella 138 definizione delle risorse finanziarie, degli obiettivi a breve, medio e lungo termine dei risultati attesi. Tale processo, in via teorica, ha caratteristiche modulari rispetto alle varie scansioni organizzative e di programmazione, comprende necessariamente un monitoraggio, una valutazione degli esiti e la validazione delle azioni. In particolare sono stati individuati i seguenti step: 1. Individuazione e scelta dei progetti rispondenti al PTOF che raccolgono le indicazioni provenienti dagli elementi costitutivi l’agenzia scolastica (famiglie, docenti, enti pubblici); 2. discussione del progetto all’interno dei CdC attraverso la scelta di: referente, coordinatore, tutor, esperti esterni target (alunni e/o genitori – docenti) 3. formalizzazione nomine Segreteria didattica del Gruppo di Progetto 4. pianificazione incontri CdM per stabilire: obiettivi didattici delle singole discipline coinvolte competenze trasversali tempi di svolgimento materiali per le verifiche in itinere e finali questionari di start-up e di gradimento determinazione dei risultati attesi (modificazione di atteggiamenti o di comportamenti, prodotti originali) certificazione competenze 5. feed-back gruppo di progetto riflessione sullo svolgimento in ordine a: risultati raggiunti, coinvolgimento target (docenti, alunni, genitori, agenzie esterne) scheda di sintesi del progetto 6. diffusione collegiale (consiglio di classe, consiglio di istituto, collegio docenti ed eventuali partner) dei risultati conseguiti 7. Scheda di sintesi del progetto da inserire nel database dei progetti. 139 Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE I responsabili del progetto sono i coordinatori di classe e i coordinatori degli indirizzi di studio. Tale piano è rivolto a tutti gli alunni e a tutto il personale della scuola. L’area di attività coinvolta è quella della didattica progettuale che risulta essere uno dei punti di forza del PTOF La standardizzazione dei processi didattici legati ai progetti sarà diffusa attraverso tutti i mezzi di comunicazione interna alla scuola. Alla fine del percorso sarà prevista una ridefinizione della vision e della mission scolastica all’interno del PTOF stesso. Tale azione di miglioramento prenderà avvio durante la programmazione didattica di inizio anno con l’approvazione da parte degli organi collegiali (collegio docenti, consiglio di classe, riunione per materia); si procederà poi secondo gli step indicati di seguito: 1. monitoraggio e di valutazione del progetto attraverso la somministrazione di questionari che rilevino la situazione di partenza, il grado di interesse e la motivazione del target individuato; 2. monitoraggio in itinere attraverso griglie di osservazione e schede raccolte dati per un confronto tra quanto rilevato e quanto pianificato; 3. verifica del livello di soddisfazione dell’utenza; 4. valutazione qualitativa del progetto tesa a determinare la valenza formativa come risultati attesi o inattesi; 5. ridefinizione del PTOF. Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI La realizzazione del progetto prevede, nell’intenzione del gruppo di miglioramento, una sistematica attività di monitoraggio formale e informale (sarà attivato un blog nel quale i docenti potranno scambiarsi materiali, informazioni e questionari), di tutte le fasi in cui esso è articolato e di tutti gli attori che lo realizzano, per verificare 140 l’andamento delle singole azioni e l’eventuale rimodulazione. Poiché si tratta della standardizzazione dei processi didattici, sarà necessario innanzitutto predisporre dei report a cura dei coordinatori dai quali dovranno emergere i punti di forza e debolezza dell’andamento delle attività. Saranno inoltre acquisite, come indicatore di risultato, le valutazioni finali degli alunni coinvolti nei progetti in ordine alle competenze certificate dai percorsi. Sui consigli di classe attivati sul progetto, i risultati attesi si dovranno attestare su una percentuale minima del 20% . Il monitoraggio continuerà attraverso incontri periodici del gruppo di miglioramento che valuterà, di volta in volta, lo stato di avanzamento del progetto sulla base dei dati raccolti e l’eventuale rimodulazione dello stesso intesa come taratura di obiettivi, tempi e indicatori. I sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto, in modo da far sì che il piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune modifiche. Le misure o gli indicatori utilizzati per valutare se l’azione di miglioramento è stata attuata e diffusa entro i tempi stabiliti (risultati relativi agli indicatori di progetto) e nel suo pieno potenziale (risultati degli obiettivi del progetto). Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO Come indicato nel punto precedente, i docenti referenti – attraverso incontri periodici del Comitato di Miglioramento – analizzeranno e verbalizzeranno i dati rilevati, allo scopo di individuare le criticità per predisporre strategie di miglioramento secondo una nuova pianificazione delle attività. 141 TERZA SEZIONE Azione 1a) MANAGEMENT DEL PROGETTO AZIONE: COMUNICAZIONE INTERNA Attività Responsabile Data prevista di avvio e conclusione Tempi di pianficazione attività G Elaborazione e distribuzione questionario per la rilevazione iniziale (sondaggio) Raccolta indirizzi email docenti Organizzazione mailing list docent Organizzazione e aggiornamento del sito web Monitoraggio email Monitoraggio sito web Valutazione e riesame F M Da pianificare Da pianificare Da pianificare Da pianificare Da pianificare Da pianificare Da pianificare 142 A M G L A S Situazione O N D Da pianificare Questionario di gradimento Azione 1b) MANAGEMENT DEL PROGETTO AZIONE: COINVOLGIMENTO DEGLI STATEKOLDERS ESTERNI NELLE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA Attività Responsabile Data prevista di avvio e conclusione G Individuazione gruppo di soggetti esterni Prima riunione di coordinamento DS DS Da pianificare Da pianificare Realizzazione di modelli unificati di rilevazione Da pianificare Redazione delle proposte operative Da pianificare Condivisione con gli OO.CC Realizzazione di almeno una attività tra quelle proposte . Da pianificare Da pianificare 143 Situazione Tempi di pianificazione attività F M A M G L A S O N D Azione 2 MANAGEMENT DEL PROGETTO AZIONE: STANDARDIZZAZIONE DEI PROCESSI DIDATTICI Attività Responsabile Data prevista di avvio e conclusione Situazione Tempi di pianficazione attività G Da pianificare Individuazione referenti Da pianificare attivazione blog diffusione di materiali Da pianificare Riunioni Comitato Miglioramento (analisi e pianificazione di misure d’intervento) Monitoraggio e verifica delle azioni Da pianificare Proposte di rimodulazione del PTOF Da pianificare 144 F M A M G L A S O N D Indicatori Progetto Risultati attesi Progetto N° 1a) Comunicazione interna (descrizione e unità di misura) Risultati Ottenuti* Target *da compilare a fine delle attività soglia per il raggiungimento dell’obiettivo: > 15% minima (ob. raggiunto) > 25 % media (ob. pienam. raggiunto) > 50 % alta (ob. raggiunto oltre le aspettative) soglia per il raggiungimento dell’obiettivo: > 30 visite minima (obiettivo raggiunto) > 60 visite media (ob. pienam. raggiunto) > 100 visite alta (ob. raggiunto oltre le aspettative) Maggiore informazione e coinvolgimento dei docenti nell'utilizzo delle risorse e dei servizi web Verifica della ricezione della posta elettronica attraverso la ricevuta di ritorno (rilevazione del n° di ricevute confrontate con il n° degli invii). Monitoraggio mensile del numero complessivo di visite del sito web sensibilizzazione dei docenti sull’importanza della comunicazione Monitoraggio mensile del numero complessivo di visite del sito web soglia per il raggiungimento dell’obiettivo: > 30 visite minima (ob. raggiunto) > 60 visite media (ob. pienam. raggiunto) > 100 visitealta (ob.raggiunto oltre aspettative) miglioramento della qualità della didattica e della collaborazione tra i docenti Risultati del questionario di gradimento soglia per il raggiungimento dell’obiettivo: Numero di valutazioni positive complessive non inferiore al 25% Output Outcome Indicatori Progetto Risultati attesi (descrizione e unità di misura) 145 le Risultati Ottenuti* Target *da compilare a fine delle attività raccolta di informazioni sulle attività della scuola e sulla customer satisfaction Progetto N° 1b) Coinvolgimento degli statekolders esterni nelle attività della scuola Output Outcomes rapporti di collaborazione con le aziende livello di conoscenza da parte degli stakeholders delle attività della scuola incremento>10% numero di valutazioni positive complessive > 50% risultati del questionario di gradimento Coinvolgimento dei partners nelle innovazioni dei processi numero di iniziative proposte dagli stakeholders N≥10 Costituzione di una struttura permanente di contatto tra scuola e soggetti esterni numero e tipo di iniziative comuni realizzate N≥2 146 Risultati ottenuti* Indicatori Progetto Risultati attesi Formalizzazione dei processi didattici sottesi ai progetti di valenza formativa iscritti nel PTOF Progetto n. 2 Standardizzazione dei processi didattici Output Outcom Trasferibilità dei processi all’interno della programmazione didattica dei Consigli di Classe e del curriculum degli alunni coinvolti Assunzione dei processi standardizzati come prassi scolastica definita nel PTOF Raggiungimento del successo formative Target (descrizione e unità di misura) Grado di soddisfazione dei portatori di interesse nei diversi ambiti proposti (alunni e personale della scuola) *da compilare a fine delle attività risultati attesi >50% . Dati emersi dai Consigli di Classe coinvolti che aderiscono alla standardizzazione Grado di raggiungimento del successo formativo ≥80% Certificazione delle competenze acquisite dagli alunni relativamente ai processi didattici QUARTA SEZIONE Budget complessivo Progetto N° 1-Comunicazione interna Membri CdM Costi unitari € Totale € Da computare Da computare 147 Materiale di cancelleria 2- Coinvolgimento degli statekolders esterni Membri CdM Materiale di cancelleria 3- Standardizzazione dei processi didattici Membri GdM Materiale di cancelleria e varie IL DIRIGENTE SCOLASTICO Carmela Tripoli Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi Dell’art.3, comma 2 del D. Lgs. N°39/1993 148 Allegato 2/A SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO “CIRO SCIANNA” Via De Spuches,4 -90011- BAGHERIA (PA) Codice Istituto PAMM06400T C.F.81000070763 Telefono/fax091 943347 Pec:[email protected]/ SitoWeb: http://www.istitutocomprensivoviggiano.gov.it/ PROGETTO DI LATINO “AB OVO” Scuola Secondaria di Primo Grado “Ciro Scianna” BAGHERIA TITOLO DEL PROGETTO: “AB OVO” DESTINATARI: classi seconde e terze RESPONSABILE DEL PROGETTO: 149 Introduzione La domanda che la società d’oggi (gli studenti e le loro famiglie) rivolge alla scuola in generale, e all’insegnante di lingue classiche in particolare, è questa: perché studiare il latino (o il Greco)? quale è la sua utilità oggi? L’aspetto del valore spendibile della cultura classica è stato colto da Nicola Flocchini, docente universitario ma con alle spalle l’esperienza della realtà della scuola italiana, che egli ha vissuto da studente, da docente e da preside. La sfida che oggi viene proposta agli studi umanistici è quella di dimostrare il ruolo formativo del latino (e del greco), proponendo uno statuto disciplinare credibile e una didattica coerente con tale statuto. Infatti, il latino “rischia di essere la più inattuale delle materie se la si valuta sul metro dell’utile e dell’immediato”. Inoltre bisogna tenere conto dell’età alla quale ha inizio lo studio del latino (o del greco), durante la piena adolescenza del ragazzo, verso i 14 anni, “un’età in cui i ragazzi non sono più disponibili a studiare senza porsi troppi perché, confidando semplicemente sull’autorità degli adulti di riferimento, ma esigono di capire il senso di quello che stanno facendo, richiedono un coinvolgimento emotivo, specie quando lo studio diventa obiettivamente noioso e richiede un notevole sforzo di memorizzazione”. Per rispondere alla domanda “A che serve lo studio delle lingue classiche?” bisogna interrogarsi sulle competenze (il “saper fare”) a cui lo studio tale studio conduce. Molti intellettuali hanno cercato di dare una risposta (e non solo in questi ultimi anni). Antonio Gramsci (i cui Quaderni dal carcere furono pubblicati a partire dal 1948 dall’editore Einaudi) riconobbe l’importanza della scuola classica, la quale permette di acquistare “una intuizione storicistica del mondo e della vita”, e di conoscere in maniera diretta, attraverso la lettura dei testi, le civiltà e i popoli presenti dietro le due lingue classiche, il greco e il latino, la cui comprensione ci permetterebbe di essere noi stessi in maniera consapevole. 150 Progetto "AB OVO" classi seconde TITOLO DESTINATARI DOCENTI COINVOLTI TEMPI MOTIVAZIONE OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA' "Ab ovo" Alunni classi II della secondaria di I grado dell'Istituto Secondario di I Grado"C. Scianna" Docente di potenziamento L’intero anno scolastico Il progetto nasce dall'esigenza di avviare gli alunni alla scoperta delle radici storico-linguistiche della nostra cultura così da permettere loro una conoscenza più profonda e consapevole del proprio presente. Le finalità del progetto sono: favorire la conoscenza delle origini storiche della lingua italiana attraverso il confronto tra la stessa e la lingua latina (o greca); promuovere la scoperta della civiltà classica attraverso la conoscenza delle principali strutture morfo-sintattiche della lingue classiche; favorire la socializzazione fra alunni di sezioni diverse attraverso attività laboratoriali. Sviluppare la capacità logica attraverso semplici operazioni di analisi e sintesi sul testo latino. Sviluppare la capacità di operare collegamenti e trovare relazioni di causa-effetto. Riconoscere alcune delle principali trasformazioni subite dalla lingua nel passaggio dal latino all'italiano. Leggere un semplice testo latino e comprenderne il significato globale. Conoscere alcune delle principali strutture morfosintattiche della lingua latina. Analizzare nel suo complesso la frase latina e mettere a confronto la costruzione grammaticale latina con quella italiana. Tradurre un semplice brano in latino Conoscere aspetti di civiltà romana vicini al proprio vissuto: famiglia, scuola, tempo libero. Lezioni annuali. 151 in orario curriculare da calendarizzare. Essa ha carattere prevalentemente laboratoriale e si basa su un approccio in genere ludico ed induttivo che permetta agli alunni di apprendere più agevolmente. • Concetto di evoluzione della lingua, lingua latina e lingue neolatine, mutamenti fonetici e morfosintattici dal latino all’italiano. • La pronuncia del latino: l’alfabeto, vocali e dittonghi, consonanti, divisione e quantità delle sillabe, regole dell’accento. • Teoria della flessione, tema e desinenza. • Elementi della declinazione: il numero, il genere, i casi latini, casi diretti ed indiretti, le cinque declinazioni (in generale). • La prima e la seconda declinazione. • Aggettivi della prima classe: concordanza dell’aggettivo. • Il verbo: nozioni generali; la forma, i modi, i tempi, gli elementi della voce verbale, la coniugazione del verbo SUM; paradigma delle quattro coniugazioni attive. STRUMENTI Fotocopie, LIM, materiale audio-visivo, letture guidate, carte storiche, tablet, chat, web. METODOLOGIA Approccio ludico ed in genere induttivo alla lingua latina. Ricerca delle espressioni latine presenti nella lingua italiana e loro uso attuale. Confronto ed analisi di frasi latine ed italiane Individuazione delle principali regole fonetiche, morfologiche e sintattiche della lingua latina Attività di ricerca, anche multimediale, su tematiche di civiltà latina. MODALITA'DI VERIFICA E Il raggiungimento degli obiettivi previsti sarà VALUTAZIONE verificato costantemente attraverso esercizi di analisi e traduzione sia orali che scritti, a cui seguiranno prove in itinere e finali. Nella valutazione conclusiva si terrà conto anche dei seguenti indicatori: frequenza, partecipazione, impegno, interesse. CONTENUTI 152 Progetto "AB OVO" Classi terze TITOLO DESTINATARI DOCENTI COINVOLTI TEMPI MOTIVAZIONE OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA' "Ab ovo" Alunni classi III della secondaria di I grado dell'I.S."C. Scianna" Docente potenziamento L’intero anno scolastico Il progetto nasce dall'esigenza di far scoprire agli alunni le radici storico-linguistiche della nostra cultura così da permettere loro una conoscenza più profonda e consapevole del proprio presente. Le finalità del progetto sono: favorire la conoscenza delle origini storiche della lingua italiana attraverso il confronto tra la stessa e le lingue latina e greca; promuovere la scoperta della civiltà classica; attraverso la conoscenza delle principali strutture morfo-sintattiche della lingua greca; favorire la socializzazione fra alunni di sezioni diverse attraverso attività laboratoriali. Sviluppare la capacità logica attraverso operazioni di analisi e sintesi sul testo greco. Sviluppare la capacità di operare collegamenti e trovare relazioni di causa-effetto. Riconoscere le principali assonanze e differenze tra la lingua italiana e quella greca. Leggere un testo e comprenderne il significato generale. Conoscere le principali strutture morfo-sintattiche della lingua greca. Analizzare la frase greca e metterne a confronto la costruzione grammatical con quella italiana Tradurre un semplice brano Costruire brevi conversazioni in lingua greca. Conoscere aspetti di civiltà greca vicini al proprio vissuto: famiglia, scuola, tempo libero, vie di comunicazione, politica. Lezioni di lingua e cultura greca in orario curricular e da calendarizzare. 153 CONTENUTI Esse avranno carattere prevalentemente laboratoriale e si baseranno su un approccio in genere ludico ed induttivo che permetta agli alunni di apprendere più agevolmente. • Concetto di evoluzione della lingua, lingua greca e lingue neolatine, mutamenti fonetici e morfosintattici dal greco al latino all’italiano. • La pronuncia del greco: l’alfabeto, vocali e dittonghi, consonanti, divisione e quantità delle sillabe, regole dell’accento. • Teoria della flessione, tema e desinenza. • Elementi della declinazione: il numero, il genere, i casi, casi diretti ed indiretti, le declinazioni. • Aggettivi: concordanza dell’aggettivo. • Il verbo: nozioni generali; la forma, i modi, i tempi, gli elementi della voce verbale. Paradigma delle coniugazioni attive. STRUMENTI Fotocopie, LIM, materiale audio-visivo, letture guidate, carte storiche, tablet, chat, web. METODOLOGIA Approccio ludico ed in genere induttivo alla lingua greca. Ricerca delle espressioni latine presenti nella lingua greca e loro uso attuale. Confronto ed analisi di frasi greche ed italiane Individuazione delle principali regole fonetiche, morfologiche e sintattiche della lingua latina. Attività di ricerca, anche multimediale, su tematiche di civiltà greca. MODALITA'DI VERIFICA E Il raggiungimento degli obiettivi previsti sarà VALUTAZIONE verificato costantemente attraverso esercizi di analisi e traduzione sia orali che scritti, a cui seguiranno prove in itinere e finali. Nella valutazione conclusiva si terrà conto anche dei seguenti indicatori: frequenza, partecipazione, impegno, interesse. 154 Allegato 2/B SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO “CIRO SCIANNA” Via De Spuches,4 -90011- BAGHERIA (PA) Codice Istituto PAMM06400T C.F.81000070763 Telefono/fax091 943347 Pec:[email protected]/ SitoWeb: http://www.istitutocomprensivoviggiano.gov.it/ “OSSERVO – SPERIMENTO – IMPARO” CONSIDERAZIONI DI PARTENZA E PREMESSE I Nuovi Programmi della scuola disegnano un aspetto innovativo rispetto ai programmi didattici precedenti, soprattutto nel campo dell’insegnamento delle scienze Gli obiettivi principali sono delineati nel seguente modo: 1. Imparare ad analizzare le situazioni ed i loro elementi costitutivi; 2. Acquisire la capacità di collegare i dati dell’esperienza in sequenze e schemi che consentano di prospettare soluzioni ed interpretazioni ed, in certi casi, di effettuare previsioni; 3. Acquisire la capacità di formulare semplici ragionamenti ipotetico-deduttivi; 4. Avere una crescente padronanza delle tecniche di indagine e dei procedimenti sperimentali. I contenuti conseguenti sono dettagliatamente esposti in cinque titoli: 1. Fenomeni fisici e chimici; 2. Ambienti e cicli naturali; 3. Organismi: piante, animali e uomo; 4. Uomo – natura; 155 5. Uomo – mondo della produzione. Le metodologie relative devono partire da atteggiamenti di base attivi e critici come: 1. Porsi domande; 2. Cercare di formulare ipotesi; 3. Identificare singoli eventi in situazioni complesse; 4. Usare procedimenti e tecniche specifiche per trovare risposte adeguate, per osservare al di là dell’evidenza; 5. Conseguire autonomia di giudizio. E’ evidente che l’obiettivo principale dell’insegnamento delle scienze è quello di sviluppare un atteggiamento di base, l’acquisizione di abilità cognitive generali e una crescente padronanza delle tecniche di indagine e delle procedure sperimentali, in modo che gli alunni, più che spettatori inerti, siano soggetti capaci di intervenire ed agire nei processi naturali e nelle attività scientifiche. Quindi, oltre che all’insegnamento di contenuti, l’educazione scientifica deve mirare allo sviluppo di capacità logiche e cognitive, alla costruzione di una mentalità aperta che, partendo da esperienze e verifiche, porti al controllo diretto sulla realtà. Educare gli alunni a superare i giudizi sbrigativi e superficiali, a comprendere i fenomeni di qualsiasi natura attraverso l’osservazione, la decodificazione e l’utilizzo di linguaggi specifici, la rielaborazione delle esperienze vissute, porterà ad individuare connessioni tra diversi ambiti scolastici e ad acquisire un abito mentale utile allo studio di qualsiasi disciplina. SPAZI In questa ottica, l’ambiente diventa lo spazio didattico, cioè un grande laboratorio dove cercare e studiare situazioni bio - ecologiche, eventi storico – naturali, sintomi di processi evolutivi e le risultanze del rapporto uomo-ambiente nel tempo; uno spazio dove verificare ipotesi e dare, in sostanza, una dimensione al “fare operativo” come base della conoscenza. 156 Ecco, perciò, delinearsi la necessità di realizzare un laboratorio scientifico integrato al territorio, ad uno spazio verde, al giardino didattico (che comprenda un prato, una siepe, l’orto, la serra, la duna), dove osservare e ricostruire i fenomeni naturali, dove problematizzare i dati, formulare e verificare le ipotesi, socializzare ed organizzare scambi e confronti dei risultati L’AULA LABORATORIO E’ necessario strutturare l’aula laboratorio in modo tale da consentire discussioni, conversazione e lavori di gruppo, oltre ad offrire gli spazi per osservare ed analizzare organismi e fenomeni, documentare, ricostruire ed elaborare esperienze, preparare ed utilizzare materiali e strumenti 1. Dovrà disporre di mezzi audiovisivi e multimediali (diapositive, filmati, documentari,P.C.), di libri e riviste specializzate, di facile consultazione e di immediato confronto, di progetti, ricerche, relazioni individuali e collettive; 2. Nel laboratorio dovranno esserci mensole e piani d’appoggio a diverse altezze per permettere agli alunni di lavorare anche in piedi, scaffalature sulle quali saranno accessibili strumenti, materiali e reperti; 3. Alle pareti una lavagna e pannelli permetteranno di notare dati, elaborare grafici e rappresentazioni; 4. Un angolo cottura con lavandino servirà alla elaborazione di prodotti naturali; 5. Comodi collegamenti elettrici plurimi. STRUMENTI E’ importante che la strumentazione sia mantenuta in perfetta efficienza e facilmente utilizzabile dagli alunni: 1. L’acquario per l’allevamento di piccola fauna (vicino ad una finestra o ad altra fonte luminosa e facilmente controllabile); 2. Il terrario per l’allevamento di molluschi, ragni, insetti, anfibi e rettili o per le colture di sementi; 3. Lenti d’ingrandimento; 157 4. Microscopio o binoculare stereoscopico; 5. Telescopio ; 6. Macchina fotografica per documentare le ricerche di campo; 7. Binocolo e registratore per la ricerca d’ambiente; 8. Barattoli di vetro con coperchio, vasi, sacchetti, scatole di plastica e di cartone; 9. Zappette per raccogliere piante; 10.Forbici e cesoie; 11.Retini per farfalle; 12.Calcolatrici; 13.Bussole; 14.Costruzioni e giochi creativi per lo studio del mondo fisico e chimico; 15.Carte geografiche, mappe, foto satellitari, planisferi e mappe planetarie; 16.Cancelleria. NEL GIARDINO 1. -La duna; 2. Il prato; 3. L’orto biologico; 4. La zona per le piante officinali; 5. La siepe; 6. Alberi ed arbusti (specie autoctone); 7. La serra; 8. L’angolo per il compostaggio di ramaglie e foglie secche; 9. Panchine e tavolati per effettuare osservazioni, prendere appunti, usare le strumentazioni del laboratorio; 10.Magazzino degli attrezzi (zappe, annaffiatoi, vanghe, rastrelli,nylon, …). BIBLIOTECA biblioteca-archivio integrerà e sosterrà il lavoro degli studenti, dovrà: 158 1. Contenere testi specialistici, didattici e riviste aggiornate nel campo delle scienze e della geografia, contributi monografici e divulgativi facilmente fruibili dagli studenti e consultabili anche dal quartiere; 2. Conservare le relazioni e dati delle esperienze degli studenti, creare collegamenti e confronti tra scuole diverse e con altre biblioteche; 3. Organizzare momenti d’incontro, di scambio e di divulgazione in ambito scientifico, e didattico anche attraverso attività, conferenze e seminari aperti agli studenti ed al territorio. Il “PROGETTO DI UN LABORATORIO SCIENTIFICO PERMANENTE“ si pone, quindi, come punto di riferimento educativo, didattico e metodologico, per offrire agli alunni del quartiere e ai giovani della città spazi ed esperienze utili al fine di motivare gli apprendimenti e la partecipazione alla vita culturale attraverso l’apertura della scuola alla realtà circostante e la sua presenza visibile ed attiva nel territorio. 159 Allegato 2/C SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO “CIRO SCIANNA” Via De Spuches,4 -90011- BAGHERIA (PA) Codice Istituto PAMM06400T C.F.81000070763 Telefono/fax091 943347 Pec:[email protected]/ SitoWeb: http://www.istitutocomprensivoviggiano.gov.it/ PROGETTO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO LINGUA INGLESE PREMESSA Potenziare l’apprendimento delle lingue straniere è un’ esigenza fondamentale per arricchire l’offerta formativa della nostra scuola in tutte le classi. L’insegnamento della lingua inglese mira a promuovere lo sviluppo delle abillità espressive e comunicative degli allievi e l’acquisizione di competenza comunicativa che permetta loro di usare la lingua come efficace mezzo di comunicazione in contesti diversificati. Già da tempo vengono proposte a tutti i nostri alunni attività significative di potenziamento linguistico che hanno ricevuto un alto grado di apprezzamento sia da parte dei ragazzi , sia da parte dei genitori. Vi è in tutti, infatti, la consapevolezza che la conoscenza di più lingue straniere, e in particolare dell’inglese, è ormai un elemento irrinunciabile e fondamentale per le sfide future che i nostri giovani alunni dovranno affrontare nel mondo dello studio e del lavoro. Per questo la nostra scuola ha investito energie e risorse per la realizzazione di un progetto di potenziamento dell’apprendimento delle lingue straniere già dal 1999, con una particolare attenzione alle abilità orali, finalizzando il percorso di apprendimento delle lingue straniere all’acquisizione di buone competenze linguistiche che vengono comprovate anche attraverso la certificazione europea rilasciata dal Trinity College of London per la lingua inglese, la certificazione DELE dell’Istituto Cervantes e la 160 certificazione di lingua francese DELF. La nostra scuola è Centro Trinity dal 1999. Il Trinity College of London è un Examination Board ( Ente Certificatore) britannico fondato nel 1870 che opera in 60 paesi, patrocinato da Sua Altezza Reale il Duca di Kent ed è un soggetto accreditato dal Ministero dell'Istruzione italiano per la formazione del personale docente dal 2001 e svolge attività di formazione riconosciuta dal 1997. L’esame Trinity di inglese orale fornisce un valido ed affidabile sistema di valutazione attraverso il quale l’insegnante, il candidato ed i genitori possono misurare lo sviluppo dell’acquisizione della competenza nella produzione e comprensione della lingua orale. Infatti esso misura tale competenza dal livello di principiante fino a quello della padronanza completa della lingua. Il quadro di riferimento della valutazione è il Quadro Comune Europeo, quindi il certificato è riconosciuto in tutta l’Europa OBIETTIVI FORMATIVI acquisizione delle abilità di comprensione e interazione orale in lingua inglese educazione alla riflessione sulla propria lingua e sulla propria cultura attraverso il confronto con una lingua e cultura diversa sviluppo e consolidamento del processo di apprendimento acquisizione di un metodo di studio finalizzato all’organizzazione autonoma del lavoro OBIETTIVI SPECIFICI potenziare le abilità audio-orali potenziare le capacità di comprensione e di comunicazione aumentare il livello di indipendenza nell’uso comunicativo della lingua potenziare le conoscenze grammaticali attraverso l’uso pratico 161 DESTINATARI Il progetto è rivolto agli alunni delle prime, seconde e terze classi e si propone di far raggiungere agli alunni maggiori competenze sia audio-orali che scritte necessarie per esprimere i principali scopi comunicativi e operativi della lingua inglese con riferimento al Quadro comune Europeo. Gli alunni, con maggiori competenze, saranno selezionati nelle varie classi e saranno attivati i seguenti moduli: corsi per le classi 1° per il conseguimento della certificazione Trinity GRADE 3 corsi per le classi 2° per il conseguimento della certificazione Trinity GRADE 4 corsi per le classi 3° per il conseguimento della certificazione Trinity GRADE 5 METODOLOGIA Si farà ricorso ad una metodologia che privilegerà: la didattica laboratoriale – lezione interattiva – role playing il problem solving – lezione frontale cooperarive learning - discussione Tutte le attività che si svolgeranno avranno lo scopo di far parlare i ragazzi sviluppando le loro abilità di ascolto e parlato; si farà sempre leva sull’interazione della lingua. Le attività saranno strettamente collegate all'acquisione delle competenze richieste . In tutte le fasi di svolgimento del progetto sarà fondamentale la guida dell'insegnante di lingua che dovrà coinvolgere tutti gli studenti selezionati e li guiderà nello svolgimento del lavoro richiesto, aiutandoli a superare le difficoltà incontrate. 162 Allegato 2/D SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO “CIRO SCIANNA” Via De Spuches,4 -90011- BAGHERIA (PA) Codice Istituto PAMM06400T C.F.81000070763 Telefono/fax091 943347 Pec:[email protected]/ SitoWeb: http://www.istitutocomprensivoviggiano.gov.it/ Programmazione potenziamento Lingua francese Competenze in ingresso La scuola media “Ciro Scianna”, nell’ambito del progetto potenziamento, ha organizzato in orario pomeridiano dei corsi di lingua francese mirati a sostenere esami certificati DELF A1 e DELF A2. Il progetto è rivolto agli alunni delle classi seconde e terze della nostra scuola . Il percorso formativo proposto avrà lo scopo di consolidare e potenziare le competenze comunicative e le conoscenze lessicali degli alunni e la loro capacità di interagire in lingua francese. Per l’elaborazione della programmazione si è preso come punto di riferimento il Quadro Comune di Riferimento delle Lingue Europee (livelli A1 e A2) e gli obiettivi formulati in esso in vista della partecipazione degli alunni alle prove d’esame DELF A1 e DELF A2. A partire dal secondo quadrimestre il progetto verrà esteso anche alle classi prime per la preparazione all’esame DELF PRIM . Il progetto sarà realizzato dalla docente Greco Maria Antonietta assegnata alla nostra scuola come docente di supporto per il potenziamento delle lingue straniere e sarà svolto nelle aule della nostra scuola nelle ore extracurricolari. Gli incontri pomeridiani saranno circa 25 di due ore ciascuno e con cadenza settimanale e/ o bisettimanale per un totale di 50 ore sia per l’A1 che per l’A2. Le lezioni si svolgeranno dalle 14,15 alle 16,15 per l’A1 e dalle 16,15 alle 18,15 per l’A2. In seguito i turni saranno invertiti. Per il DELF PRIM gli incontri saranno 15 di due ore ciascuno per un totale di 30 ore. 163 Obiettivi formativi Il percorso formativo proposto avrà lo scopo di potenziare le competenze comunicative e le conoscenze lessicali in lingua francese degli alunni e la loro capacità di interagire con una persona in lingua francese. Nello specifico, gli obiettivi preposti riguarderanno: - comprensione orale: capire semplici frasi ed espressioni relative ad aree riguardanti il vissuto quotidiano - comprensione scritta: comprendere brevi e semplici testi che contengano lessico di uso frequente su argomenti comuni di tipo concreto in un linguaggio quotidiano e/o relativo al contesto scolastico; comprendere brevi lettere personali, e-mail, messaggi su argomenti familiari. - produzione orale: scambiarsi informazioni su argomenti familiari o di routine; porre domande e rispondere e scambiare idee e informazioni su argomenti familiari in situazioni quotidiane. - produzione scritta: scrivere frasi semplici relative a bisogni immediati usando formule convenzionali; scrivere brevi lettere personali, e-mail, messaggi. - competenza comunicativa: esprimere bisogni comunicativi di base per far fronte a bisogni semplici e concreti di vita quotidiana anche se con possibili errori . Metodologia Per raggiungere tali obiettivi, sarà utilizzato il metodo nozionale-funzionale finalizzato alla comunicazione e/o il metodo induttivo e deduttivo per mettere in evidenza forme, funzioni, significati, con esercizi di completamento, a scelta multipla, di sostituzione, domande e risposte che richiedono determinate strutture. Si utilizzeranno le seguenti metodologie: discussione, lezione frontale, simulazione/role playing , le conversazioni guidate, le produzioni scritte guidate, esercizi 164 di applicazione di tipo comunicativo, l’analisi dell’errore, l’autocorrezione, la comparazione L1-L2. Soluzioni organizzative Il percorso formativo avrà inizio con la presentazione del corso e delle sue finalità e con un Test d’ingresso al fine di verificare le competenze in ingresso dei discenti nonché il loro livello di preparazione di base e le aree in cui intervenire per recuperare eventuali carenze. In itinere sarà previsto un momento di verifica intermedia al fine di accompagnare e sostenere il processo di apprendimento, nonché di promuovere la consapevolezza dell’acquisizione di quanto trattato durante gli incontri. Gli ultimi incontri saranno, invece, dedicati alle prove finali volte alla valutazione sommativa e alla preparazione all’esame, per riconoscere in modo obiettivo i progressi compiuti e per restituire un giudizio complessivo sulla partecipazione degli alunni e sui livelli raggiunti. Strumenti Utilizzo della LIM e/o del registratore , CD audio, materiale reperibile online. Tempi Ottobre,Novembre,Dicembre,Gennaio,Febbraio Al termine del percorso, gli alunni sosterranno ,nei locali della nostra scuola, la prova scritta e la prova orale con l’esperto madrelingua selezionato dall’ente accreditato per la certificazione DELF Institut Français. La data degli scritti è prevista per il 14 Febbraio dalle 14,00 alle 15,20 per l’A1 e il 165 15 Febbraio dalle 15,00 alle 16,40 per l’A2 .La prova orale potrà essere svolta dal 1 al 28 Febbraio Per il DELF PRIM la prova scritta sarà il 25 Maggio dalle 16,30 alle 17,15.La prova orale potrà essere svolta dal 15 al 31 Maggio . Allegato 2/E SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO “CIRO SCIANNA” Via De Spuches,4 -90011- BAGHERIA (PA) Codice Istituto PAMM06400T C.F.81000070763 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’ 166 Telefono/fax091 943347 Pec:[email protected]/ SitoWeb: http://www.istitutocomprensivoviggiano.gov.it/ Sezione 1 – Descrittiva 1.1. Denominazione progetto Indicare codice e denominazione del progetto P03 - PROGETTI P.O.F. Potenziamento Musicale “Corso di sax” 1.2. Responsabile progetto Indicare il responsabile del progetto 1.3. Obiettivi Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni COMPRENDERE LA NOTAZIONE MUSICALE ; RICONOSCERE LE CARATTERISTICHE DEL SUONO: ALTEZZA , INTENSITA’, TIMBRO E DURATA. SAPER UTILIZZARE LA SIMBOLOGIA MUSICALE IN ORDINE ALL’ ESECUZIONE STRUMENTALE; CONOSCERE LA TECNICA DELLO STRUMENTO MUSICALE E LA RISPETTIVA CLASSIFICAZIONE; SVILUPPARE LE PROPRIE COMPETENZE/ABILITA’ RITMICHE USANDO LO STRUMENTO PER SUONARE DA SOLI E IN GRUPPO. I DESTINATARI SARANNO N.20-25 ALUNNI DI VARI CORSI CHE FREQUENTANO PREVALENTEMENTE CLASSI I – II – III. FINALITA’: SVILUPPARE IL PENSIERO CREATIVO; PROMUOVERE LA SOCIALIZZAZIONE; FAVORIRE IL RICONOSCIMENTO DEI RUOLI; RIDIMENSIONARE LA DISPERSIONE SCOLASTICA ;PROMUOVERE IL RISPETTO DELLE REGOLE; AFFINARE L’UDITO, FAVORIRE IL SUPERAMENTO DI STATI ANSIOSI ALL’INTERNO DEL CONTESTO GRUPPO E DENTRO IL MACRO GRUPPO – LA SCUOLA - 1.4. Durata Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro - L’80% DEGLI INCONTRI SI SVOLGERANNO IN ORARIO POMERIDIANO DALLE ORE 14.00 ALLE ORE 18.00 PER L’INTERO ANNO SCOLASTICO. SARANNO ARTICOLATI IN LEZIONI INDIVIDUALI E DI GRUPPO FINALIZZATI ALLA PREPARAZIONE DI EVENTI PARTICOLARI (NATALE,OPEN DAY,RASSAGNE,ACCOGLIENZE VARIE,SAGGI DI FINE ANNO ECC….ECC….); IL RIMANENTE 20% SARA’ SVOLTO IN ORARIO ANTIMERIDIANO PER ESIGENZE VARIE (SUPPLENZE, RECUPERO-POTENZIAMENTO, COMPRESENZE,ECC….ECC…). 1.5. Risorse umane Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario. 167 N. 1 DOCENTE DI STRUMENTO MUSICALE: SAX N. 1 COLLABORATORE SCOLASTICO 1.6. Beni e servizi Indicare le risorse logistiche e d’organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario STRUMENTI VARI: SAX,TASTIERA,STRUMENTI RITMICI. SUSSIDI DIDATTICI: LIM,LETTORE CD, FOTOCOPIE, QUADERNI DI MUSICA,METODI PER SAX,SPARTITI, LOCANDINE PER RECITAL FINE ANNO NOLEGGIO PULLMAN PER EVENTUALE PARTECIPAZIONE A CONCORSI E RASSEGNE MUSICALI. SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’ Sezione 1 – Descrittiva 1.7. Denominazione progetto Indicare codice e denominazione del progetto P03 - PROGETTI P.O.F. Potenziamento Musicale “Corso di VIOLINO” 1.8. Responsabile progetto Indicare il responsabile del progetto 1.9. Obiettivi Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni 168 COMPRENDERE LA NOTAZIONE MUSICALE ; RICONOSCERE LE CARATTERISTICHE DEL SUONO: ALTEZZA , INTENSITA’, TIMBRO E DURATA. SAPER UTILIZZARE LA SIMBOLOGIA MUSICALE IN ORDINE ALL’ ESECUZIONE STRUMENTALE; CONOSCERE LA TECNICA DELLO STRUMENTO MUSICALE E LA RISPETTIVA CLASSIFICAZIONE; SVILUPPARE LE PROPRIE COMPETENZE/ABILITA’ RITMICHE USANDO LO STRUMENTO PER SUONARE DA SOLI E IN GRUPPO I DESTINATARI SARANNO N.20-25 ALUNNI DI VARI CORSI CHE FREQUENTANO PREVALENTEMENTE CLASSI I – II – III. FINALITA’: SVILUPPARE IL PENSIERO CREATIVO; PROMUOVERE LA SOCIALIZZAZIONE; FAVORIRE IL RICONOSCIMENTO DEI RUOLI; RIDIMENSIONARE LA DISPERSIONE SCOLASTICA ;PROMUOVERE IL RISPETTO DELLE REGOLE; AFFINARE L’UDITO, FAVORIRE IL SUPERAMENTO DI STATI ANSIOSI ALL’INTERNO DEL CONTESTO GRUPPO E DENTRO IL MACRO GRUPPO – LA SCUOLA - 1.10. Durata Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro - L’80% DEGLI INCONTRI SI SVOLGERANNO IN ORARIO POMERIDIANO DALLE ORE14.00 ALLE ORE 18.00 PER L’INTERO ANNO SCOLASTICO SARANNO.ARTICOLATI IN LEZIONI INDIVIDUALI E DI GRUPPO FINALIZZATI ALLA PREPARAZIONE DI EVENTI PARTICOLARI (NATALE,OPEN DAY,RASSAGNE,ACCOGLIENZE VARIE,SAGGI DI FINE ANNO ECC….ECC….); IL RIMANENTE 20% SARA’ SVOLTO IN ORARIO ANTIMERIDIANO PER ESIGENZE VARIE (SUPPLENZE, RECUPERO-POTENZIAMENTO, COMPRESENZE, ECC….ECC…). 1.11. Risorse umane Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario. N. 1 DOCENTE DI STRUMENTO MUSICALE: VIOLINO N. 1 COLLABORATORE SCOLASTICO 1.12. Beni e servizi Indicare le risorse logistiche e d’organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario STRUMENTI VARI: VIOLINO,TASTIERA,STRUMENTI RITMICI. SUSSIDI DIDATTICI: LIM,LETTORE CD, FOTOCOPIE, QUADERNI DI MUSICA,METODI PER VIOLINO,SPARTITI, LOCANDINE PER RECITAL FINE ANNO NOLEGGIO PULLMAN PER EVENTUALE PARTECIPAZIONE A CONCORSI E RASSEGNE MUSICALI. 169 Allegato 2/F SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO “CIRO SCIANNA” Via De Spuches,4 -90011- BAGHERIA (PA) Codice Istituto PAMM06400T C.F.81000070763 Telefono/fax091 943347 Pec:[email protected]/ SitoWeb: http://www.istitutocomprensivoviggiano.gov.it/ Titolo: Una risorsa per la vita Laboratorio di ceramica e pittura Il progetto è finalizzato alla prevenzione della dispersione e al conseguimento del successo scolastico. 170 Premessa La dispersione scolastica non si manifesta ed identifica unicamente con l’abbandono, che tuttavia resta sempre il fenomeno più drammatico e culminante di un processo di rottura (culturale, sociale, esistenziale) a lungo preparato. La dispersione è anche, e spesso prima di tutto, forma di insuccesso scolastico, che si verifica, quando gli studenti non riescono a dispiegare pienamente il loro potenziale d’apprendimento, soddisfacendo i propri bisogni formativi. In moltissimi casi il distacco dalla scuola non si consuma con l’abbandono, ma con la disaffezione, disinteresse, demotivazione, noia, disturbi comportamentali. Tali manifestazioni, le cui cause sono da rinvenirsi principalmente in un ambiente socio-familiare carente di regole e punti di riferimento con conseguente disagio e disorientamento personale, coincidono con difficoltà di apprendimento (soprattutto sul terreno linguistico espressivo, logicomatematico e del metodo di studio), con mancanza di ascolto e di concentrazione e principalmente con un atteggiamento di ostilità verso la scuola, vissuta più come obbligo esterno che come intimo bisogno di affermazione, di crescita intellettiva, di acquisizione di saperi e capacità operative. Risulta pertanto necessario: Colmare gli svantaggi dei soggetti “a rischio” sollecitandone l’autostima. Favorirne l’integrazione socio - affettiva - culturale, ai fini di un recupero relazionale e delle carenze cognitive attraverso momenti di grande coinvolgimento ed aggregazione sociale. Sviluppare abilità pregresse in vista di un futuro inserimento lavorativo. Finalità generali: obiettivi specifici. Il laboratorio di ceramica si propone i seguenti obiettivi formativi: Capacità di stabilire rapporti interpersonali all’interno del gruppo di allievi. 171 Promuovere la partecipazione attiva del preadolescente all’esperienza artistica, espressione – comunicazione (momento del fare modellato). Introdurre gli allievi al meraviglioso mondo della ceramica, attraverso la conoscenza sulla provenienza delle varie terre in commercio, i consigli pratici da seguire e le indicazioni sugli strumenti di lavoro da utilizzare. Acquisire la tecnica della ceramica per promuovere un linguaggio personale. L’esperienza di laboratorio come momento di unione sociale e civile, ai fini dello sviluppo dell’autostima attraverso la gratificazione del lavoro personale. Stimolare la fantasia e arricchire la creatività. Contenuti e linee metodologiche Obiettivi operativi: Imparare a modellare il primo pezzo di argilla. Imparare a fare il colombino. Imparare a fare la barbottina. Imparare la tecnica della lastra. Imparare la decorazione per impressione. Conoscere il graffito. Saper seguire il disegno tracciato dall’insegnante sull’oggetto da decorare. Conoscere lo smalto bianco e la sua funzione. Conoscere la cristallina e il suo utilizzo. Imparare a conoscere i vari tipi di pennelli, con e senza serbatoio. Saper preparare uno stampo in gesso. Saper riconoscere quando un manufatto è asciutto per essere infornato. Saper caricare il forno. Saper smaltare e decorare gli oggetti. 172 Conoscere le diverse temperature di cottura per il biscotto e per i manufatti smaltati. Materiale didattico occorrente: pani d’argilla, stecche, mirette, pennelli piatti, pennelli tondi, smalto per ceramica, serie colori per ceramica, tornio da tavolo, colori acrili da 200 ml, colori per ceramica a freddo. Il laboratorio di pittura si propone i seguenti obiettivi formativi: Introdurre gli alunni alla conoscenza diretta della pittura ad olio, per insegnare un mezzo pittorico usato prevalentemente dai pittori europei da almeno quattro secoli. Saper osservare quanto siano rilevanti le prerogative della pittura ad olio, la cui gamma va dalle tonalità più tenui alle più intense, teoricamente senza limiti. Far conoscere agli alunni che il dipinto ha costantemente bisogno dell’olio anche in superficie, perché usando troppa acquaragia come diluente il colore inaridisce e tende al grigio. Sviluppare le capacità espressive e comunicative che si realizzano attraverso i linguaggi della figurazione. Fare in modo che gli alunni acquisiscano la consapevolezza del processo formativo, verificando con loro i momenti della loro evoluzione, nell’uso dell’immagine come linguaggio e come mezzo espressivo. Contenuti e linee metodologiche Obiettivi operativi: 173 Imparare a conoscere i solventi (ad essiccazione lenta) ed essenza di trementina (ad essiccazione rapida). Sapere usare i pennelli a sezione piatta e setole rigide. Conoscenza dei vari supporti: carta, cartone, faesite, legno compensato, tela montata su telaio. Materiale didattico occorrente: colori ad olio, pennelli, acquaragia, barattoli di vetro vuoti per pulire i pennelli, qualche tavoletta di compensato per sciogliere il colore. Destinatari del progetto: Il progetto è destinato agli allievi delle classi prime seconde e terze, individuati dai consigli di classe e con particolare predisposizione alla pittura. Lavoreranno in team, nei medesimi incontri pomeridiani, per un totale di _____________ ciascuno. Tempi di realizzazione da espletarsi: durante l intero anno scolastico MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA'E DELLA RICERCA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “CIRO SCIANNA” C.F. 81002590826 - C.M. PAMM06400T Via De Spuches n. 4 – 90011 BAGHERIA (PA) 091/9431-17-18-19 091/943347 http://www.scuolaciroscianna.gov.it e-mail: [email protected] [email protected] Anno scolastico 2016/2017 174 CODinsieme IL CODING e il PENSIERO COMPUTAZIONALE RESPONSABILE DEL PROGETTO: Claudia Scavuzzo ****** Obiettivi Obiettivi generali - trasversali Sviluppare le capacità di progettare, relazionare, confrontarsi e assumere diversi punti di vista; Sviluppare il pensiero creativo e divergente; Stimolare il Problem Solving; Sviluppare il pensiero computazionale, trasversale alle varie discipline Favorire l’apprendimento Learning by Doing seguendo delle istruzioni Obiettivi Specifici Sviluppare il pensiero logico computazionale (Affrontare con spirito critico ed esplorativo i diversi contesti proposti, nonché fenomeni e situazioni problematiche) Favorire lo sviluppo della creatività attraverso la molteplicità di modi che l’informatica offre per affrontare e risolvere un problema Avviare alla progettazione di algoritmi, producendo risultati visibili (anche se nel mondo virtuale) Acquisire la terminologia specifica attraverso la dimostrazione e l'elaborazione di mini attività di gioco sempre più complesse Imparare a programmare: conoscere i comandi e le funzioni di base di Scratch Programmare attività didattiche con Scratch Finalità La finalità di questo progetto è quello di far conoscere e promuovere il “coding” a scuola, introducendo il pensiero computazionale in classe attraverso attività intuitive e divertenti da proporre direttamente agli 175 alunni. Coding è una parola inglese che significa “programmazione”, ma si va ben oltre la semplice traduzione del termine. Da un punto di vista educativo, il coding si fonde con i più moderni principi didattici, con tecniche di formazione che si sono andate sviluppando nel tempo, basate sull'idea che imparare può essere divertente, piacevole e stimolante: il coding esprime difatti l'arte di imparare, GIOCANDO, i rudimenti del linguaggio informatico. Modalità attuative e descrizione delle attività Il progetto si dividerà in 2 fasi: I FASE Attività - Introduzione, organizzazione e metodo: IL LINGUAGGIO DELLE COSE - CodyRoby: Unplugged - Code.org – L’ora del codice: Labirinto Classico - Code. Org – L’ora del codice: L’artista La prima fase prevederà attività antimeridiane, in orario scolastico, in compresenza ai colleghi di tecnologia delle varie classi. Inizialmente verranno proposte delle semplici attività unplugged per avviare gli alunni al pensiero computazionale, realizzando un'idea o risolvendo un problema facendo leva sulla creatività e sugli strumenti a disposizione. Dopodiché, attraverso l’utilizzo della LIM e/o di tablet a disposizione, gli alunni saranno tutti quanti coinvolti nella partecipazione a due mini-corsi online di base relativi a “L’Ora del Codice”. In ognuno di tali corsi i ragazzi effettueranno un’ora di programmazione con la guida del docente, imparando giocando, partendo dalle istruzioni per mettere in sequenza blocchi di mattoncini: avanti, dietro, su, giù. Ogni blocco è un'azione più o meno complessa e più le difficoltà aumentano, più ci si avvicina al codice informatico che anima le applicazioni e i software che siamo abituati a usare. In sostanza i bambini vanno a scoprire "cosa c'è sotto il cofano del motore" degli oggetti che fanno parte della loro vita: computer, smartphone, tablet, console per i videogiochi. Si tratta di apprenderne il funzionamento e far capire ai bambini che in ogni prodotto smart c'è un microprocessore da programmare e animare. II FASE Attività - Code.org – Corso Coding avanzato 20 ore - Scratch: realizzazione di una APP La seconda fase vedrà la creazione di un laboratorio pomeridiano a cui accederanno gruppi di alunni provenienti dalle varie classi, i quali seguiranno un corso avanzato di venti ore, che verranno 176 svolte nel corso del II quadrimestre dell’anno scolastico. Il “Corso rapido” di 20 ore verrà svolto sulla piattaforma EMMA, in modalità blended, ed è organizzato dall’Università di Urbino, gratuitamente, e rilascerà un attestato spendibile grazie ai crediti formativi riconosciuti. La parte conclusiva vedrà l’utilizzo del programma opensource Scratch, software gratuito in grado di creare storie interattive, giochi ed animazioni. Con tale attività si favorisce la progettazione creativa e il ragionamento sistematico in modalità collaborativa: difatti sarà possibile condividere le proprie creazioni con gli altri membri della comunità online. I ragazzi saranno invitati a realizzare una loro semplice APP per partecipare ad un CONCORSO interno alla scuola che vedrà premiare il loro impegno e la loro creatività. Numero di studenti/classi coinvolti: Tutti gli alunni delle classi prime e seconde. Risultati attesi (in termini quantificabili): Obiettivi formativi: Apprendere strategie di: risoluzione di problemi, progettazione e comunicazione; Incrementare la motivazione nello studio, con l'ausilio di strumenti digitali. Competenza in uscita: Saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione Previsione di spesa: pari a Euro 0 BENI E/O SERVIZI DA ACQUISIRE COSTO Monte ore per le attività aggiuntive necessarie alla realizzazione dei progetti PERSONALE COINVOLTO n° docenti interni: _1__ n° personale amm.vo: ___ n° collaboratori scolastici: ___ ORE 8 ore settimanali 177 n° esperti esterni: ___ Associazioni Enti Ditte Periodo di realizzazione del progetto: I e II Quadrimestre in orario antimeridiano e meridiano Valutazione Metodologie di valutazione: Sarà utilizzata una griglia di valutazione delle competenze. La certificazione del superamento dei vari corsi avverrà con il rilascio degli attestati da parte della piattaforma CODE.ORG. Valutazione finale in data: 31/05/2017 Il Responsabile didattico del progetto ___________________________ ___ Progetto di Informatica Responsabili del progetto: Prof. Caccamo Calogero – Prof. Cecchini Gianluca PREMESSA L’uso delle tecnologie informatiche è ormai alla base di tutte le attività didattiche. Le tecnologie non solo dovrebbero essere oggetto di studio, ma anche ausilio durante le lezioni e strumento compensativo per alunni con piani didattici personalizzati. Le nuove generazioni, native digitali, devono essere in grado di strutturare le loro abilità in un percorso conoscitivo e didattico. Il “saper fare” deve essere supportato dal “conoscere”: solo così si avrà una visione più adeguata e completa delle tecnologie, in relazione anche al concetto di sicurezza digitale, sicurezza in rete e privacy. DESTINATARI Due gruppi da 20 alunni delle seconde e due gruppi da 20 alunni delle terze classi della scuola secondaria di primo grado. Gli alunni saranno individuati dal gruppo docenti delle varie classi. TEMPI Verranno svolti due corsi uguali e paralleli al primo quadrimestre per le terze classi e due corsi uguali e paralleli al secondo quadrimestre per le seconde classi. 178 Ciascun corso avrà durata totale di 22 ore e verrà svolto una volta a settimana per 11 settimane circa. Ogni incontro avrà la durata di 2 ore. OBIETTIVI FORMATIVI E ABILITÀ Conoscere le principali caratteristiche di un PC Conoscere le principali caratteristiche di un documento di testo e saper creare un documento di testo opportunamente formattato Conoscere le principali caratteristiche di un foglio di calcolo Fare semplici calcoli con dati numerici e formule su foglio di calcolo Saper creare una semplice presentazione multimediale Conoscere le caratteristiche principali di internet e della posta elettronica, sapere inviare e-mail con allegati Conoscere i principali strumenti per garantire la sicurezza in rete e saperli gestire per un opportuna manutenzione del PC Conoscere le principali caratteristiche di un software CAD e applicarli alle tecniche del disegno geometrico ARGOMENTI E NUMERO ORE Architettura di un PC – S.O. – 2 ore Word – 5 ore Excel – 5 ore Power point – 3 ore Internet e posta elettronica – 2 ore Sicurezza in rete – 1 ora Disegno al calcolatore – 4 ore TOTALE ORE: 22 ore SVOLGIMENTO E CONTENUTI Architettura di un PC – S.O. Hardware e software. Le memorie: RAM, ROM e memorie di massa. Le periferiche e loro caratteristiche. Principali caratteristiche di un S.O. in ambiente Microsoft. Word Creare, salvare e modificare un documento di testo. Copiare, spostare e cancellare. Le formattazioni più comuni. Schema di una lettera tipo. 179 Excel Caratteristiche di un foglio di calcolo: riga, colonna, cella e loro formattazione. Operare con i numeri. Semplici funzioni: somma, max, min, media e “se”. Uso dei grafici lineari: applicazione pratica con le grandezze direttamente e inversamente proporzionali (esercizio interdisciplinare con matematica e tecnologia) Power Point Creazione di una presentazione multimediale: transizione diapositive e animazione personalizzata. Inserimento di immagini e audio. Internet e posta elettronica Navigare in internet. Browser e motori di ricerca. Creazione e gestione di una casella di posta elettronica. Mail ed allegati Sicurezza in rete Privacy in rete. Virus e Antivirus. Spam e Phishing. Scelta di una password sicura. Disegno al calcolatore Conoscenze e utilizzo delle principali funzioni: disegnare linee, copiare, spostare e modificare elementi grafici. Rappresentazione di oggetti reali. Applicazione pratica su una piantina di una stanza o di un appartamento. VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI La verifica della comprensione degli argomenti verrà fatta tramite l’osservazione sistematica dell’utilizzo del PC da parte degli alunni e tramite lo svolgimento, in situazioni reali, di esercitazioni pratiche assegnate. Responsabili didattici del progetto Prof. Caccamo Calogero – Prof. Cecchini Gianluca Allegato 3 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA-FAMIGLIA PREMESSA 180 La scuola è una risorsa fondamentale in quanto luogo di crescita civile e culturale. Per una piena valorizzazione della persona occorre un’alleanza educativa tra alunni, docenti e genitori, per fare acquisire non solo contenuti e competenze, ma anche valori tesi a sviluppare la responsabilità personale, la collaborazione e la gestione di eventuali conflitti. Un’educazione efficace dei giovani è il risultato di un’azione coordinata tra famiglia e scuola, nell’ottica della condivisione di principi e obiettivi per favorire il dialogo e il confronto suggerendo le strategie per la soluzione dei problemi. Tutti i componenti (insegnanti, genitori, studenti) devono impegnarsi a sviluppare un atteggiamento sereno, positivo e propositivo nei confronti della scuola per evitare di creare conflitti, pregiudizi e disinteresse nei confronti di questa istituzione. Occorre che scuola e famiglia, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo, siano sempre collaborative, mai antagoniste e costruiscano così un’importante alleanza formativa. Il Patto Educativo vuole rendere esplicite quelle norme che facilitano il buon andamento dell’Istituto nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno. La scuola offre agli studenti e alle famiglie: 1. accoglienza 2. dialogo aperto e rapporto di fiducia 3. condivisione e corresponsabilità dei valori nel rapporto educativo La comunità scolastica vuol essere solidale nel perseguimento di alcuni fondamentali obiettivi: il rispetto della persona nella sua integrità il rispetto delle cose come beni di fruizione comune l’utilizzazione del gruppo come contesto in cui sviluppare la socialità e la corresponsabilità l’educazione alla pace e alla tolleranza Inoltre la scuola 181 si impegna nell’individuazione dei bisogni formativi, nello sforzo di renderli espliciti e, nel limite del possibile, di soddisfarli si impegna a individuare, comprendere e valorizzare gli stili cognitivi personali attraverso l’adozione di strategie didattiche diversificate e ad aiutare lo studente affinché diventi consapevole della dinamica dei suoi processi cognitivi e responsabile di sé si propone di interagire con le richieste formative della società e di operare in collegamento con il territorio vuol garantire l’accesso alle nuove tecnologie, condizione di un effettivo esercizio della cittadinanza nel contesto europeo intende promuovere il confronto interculturale e la consapevolezza critica dei valori a fondamento delle società democratiche nell’epoca della complessità intende garantire il diritto degli alunni stranieri nella loro identità favorendo iniziative di accoglienza e di tutela delle loro lingue e culture IN CONSIDERAZIONE DI QUANTO ESPRESSO IN PREMESSA SI STIPULA CON LA FAMIGLIA DELLO STUDENTE IL SEGUENTE PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ: DOCENTI La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale e civile degli studenti, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici. 182 I docenti hanno il diritto: alla libertà di scelta sul piano metodologico e didattico secondo le indicazioni del C.C.N.L. e del Piano dell’Offerta Formativa. L’esercizio di tale libertà è finalizzato a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli studenti; al rispetto della propria persona e della propria professionalità da parte di tutte le componenti della comunità scolastica; alla difesa e tutela della propria dignità professionale; a una scuola che funzioni, affinché insegnanti e educatori possano esplicare il proprio ruolo all’uso dei servizi e dei supporti previsti per svolgere adeguatamente il proprio lavoro; al miglioramento della propria preparazione culturale e professionale attraverso attività di aggiornamento e di confronto con esperti e colleghi (diritto-dovere). I docenti hanno il dovere di: mantenere il segreto professionale nei casi e nei modi previsti dalla normativa; svolgere le lezioni con professionalità e puntualità; vigilare sui comportamenti e sulla sicurezza degli studenti in tutte le attività e ambienti scolastici; rispettare gli studenti e tutte le componenti della comunità scolastica; creare un clima di reciproca fiducia, stima e collaborazione con gli studenti e tra gli studenti e con le famiglie; saper ascoltare, favorendo la comunicazione e tutelando al tempo stesso la riservatezza. progettare le attività rispettando tempi e modalità di apprendimento degli studenti; essere trasparenti e imparziali, disponibili a spiegare allo studente e alle 183 famiglie le proprie scelte metodologiche ed educative; fornire una valutazione motivata, nell’intento di attivare negli studenti processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento; far conoscere alle famiglie in modo semplice e dettagliato il proprio percorso di lavoro e fornire indicazioni su come sostenere il percorso scolastico dei figli; elaborare e verificare le programmazioni didattiche ed educative; favorire l’integrazione di ciascun alunno nella classe e sviluppare le potenzialità di tutti gli studenti; non utilizzare i telefoni cellulari e non fumare durante le attività scolastiche; essere sensibili alle iniziative scolastiche che possano incrementare la collaborazione tra scuola e famiglia. GENITORI I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito. I genitori hanno il diritto di: vedere tutelata la salute dei propri figli, nell’ambito della comunità scolastica, nel rispetto della riservatezza; essere informati sul “Piano dell’Offerta Formativa”, sul Regolamento e su tutto quanto concerne la funzionalità della scuola; essere informati sulle attività curricolari e non, programmate per la classe di appartenenza del figlio; avere colloqui, regolarmente programmati, per essere informati sull’andamento socio-relazionale e didattico del figlio; essere informati di comportamenti scorretti e dei provvedimenti disciplinari eventualmente adottati; conoscere le valutazioni espresse dagli insegnanti sul proprio figlio e visionare 184 le verifiche effettuate; effettuare assemblee di sezione, di classe o d’Istituto nei locali della scuola, su richiesta motivata dei rappresentanti, al di fuori delle ore di lezione, previo accordo col Dirigente Scolastico. I genitori hanno il dovere di: trasmettere ai figli la convinzione che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale; stabilire rapporti regolari e corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia; controllare ogni giorno il libretto personale o il quaderno delle comunicazioni o il diario per leggere e firmare tempestivamente gli avvisi; permettere assenze, entrate posticipate e uscite anticipate solo per motivi validi; rispettare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate, controllare l’esecuzione dei compiti di casa (che rispondono all’esigenza di riflessione personale e di acquisizione di un’ abitudine allo studio e all’esercitazione individuale),senza sostituirsi ai figli, ma incoraggiandoli e responsabilizzandoli ad organizzare tempo e impegni extrascolastici; partecipare con regolarità ed attivamente alle riunioni previste con gli insegnanti (colloqui o assemblee) ; favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; educare i figli a mantenere un comportamento corretto in ogni circostanza e in ogni ambiente; curare l’igiene e l’abbigliamento decoroso dei figli; controllare che lo studente porti a scuola solo il materiale strettamente necessario per le attività scolastiche; vietare ai propri figli di portare a scuola oggetti che possano disturbare la 185 lezione educandoli all’uso corretto degli strumenti didattici (vedi regolamento d’istituto) rispettare il ruolo e la funzione degli insegnanti senza interferire nelle scelte metodologiche e didattiche; accettare con serenità e spirito di collaborazione gli eventuali richiami o provvedimenti disciplinari a carico del figlio finalizzati alla sua maturazione. STUDENTI Gli studenti hanno il diritto: ad essere rispettati da tutto il personale della scuola; ad avere una scuola attenta alla sensibilità e alle problematiche dell’età; ad una formazione culturale che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee; ad essere guidati, aiutati e consigliati nelle diverse fasi della maturazione e dell’apprendimento; ad essere oggetto di una attenta programmazione didattica che possa sviluppare le potenzialità di ciascuno; ad essere ascoltati quando esprimono osservazioni, formulano domande, chiedono chiarimenti; ad essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola; ad una valutazione trasparente che non va mai intesa come giudizio di valore sulla persona ma aiuto ad individuare i propri punti di forza e di debolezza per migliorare il proprio rendimento; alla riservatezza, secondo quanto stabilito dalle disposizioni legislative; a trascorrere il tempo scolastico in ambienti sicuri, sani e puliti; a poter comunicare con le famiglie per ragioni di particolare urgenza o gravità tramite gli uffici di segreteria. Gli studenti hanno il dovere di: 186 rispettare il Dirigente Scolastico, i docenti, tutto il personale della scuola e i compagni; rispettare le norme contenute nel Regolamento scolastico e quelle stabilite con gli insegnanti per le singole classi; frequentare regolarmente le lezioni, le attività didattiche, disciplinari e opzionali scelte; prestare attenzione durante le lezioni e favorirne lo svolgimento con la partecipazione attiva ed evitando i disturbi; svolgere regolarmente ed in modo accurato il lavoro scolastico sia in classe sia a casa; avere sempre con sé tutto il materiale occorrente per le lezioni, il diario, il libretto personale o quaderno delle comunicazioni; essere puntuali per non turbare il regolare avvio e lo svolgimento delle lezioni; non usare a scuola telefoni cellulari, apparecchi di altro genere o altri oggetti (specchietti, cosmetici, …) che distraggano e disturbino le lezioni (è previsto il ritiro immediato e la riconsegna ai genitori); non portare a scuola oggetti pericolosi per sé e per gli altri o di valore; far leggere e firmare tempestivamente ai genitori le comunicazioni della scuola e le verifiche consegnate; utilizzare con cura e mantenere integro il materiale didattico che si utilizza e gli arredi di cui si usufruisce; mantenere ordinati i locali della scuola collaborando con il personale; avere un abbigliamento decoroso e consono all’ambiente scolastico; usare un linguaggio corretto e rispettoso; non effettuare videoriprese o fotografie se non espressamente autorizzate dal docente; rispettare le valutazioni dei docenti; rispettare le norme previste dal Regolamento d’Istituto per le uscite scolastiche. 187 ORGANO DI GARANZIA Viene istituito un Organo di Garanzia interno alla scuola, formato dai membri del Consiglio d’Istituto: Dirigente Scolastico, due genitori, un docente, con i seguenti compiti: tutelare lo studente assicurandogli, anche con l’aiuto della famiglia, la possibilità di discolparsi facendo valere le proprie ragioni; decidere in merito ai ricorsi presentati contro le sanzioni disciplinari; decidere sui conflitti che sorgono nella scuola relativi all’applicazione del regolamento. VALIDAZIONE ANNO SCOLASTICO VISTO quanto stabilito nel Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22 giugno 2009 al comma 7 dell’articolo n. 14 e precisamente: “…..ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato….. omissis” VISTA la C.M. n. 20 del 04 marzo 2011 con oggetto: “Validità dell’anno scolastico per la valutazione degli alunni nella scuola secondaria di primo e secondo grado art. 2 e 14 del DPR 122/2009” OSSERVATO che per casi eccezionali motivati e documentati, sono possibili deroghe al suddetto limite a condizione che queste non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati (per la quale, come stabilito dalla L. 169 del 31-10-2008, per l’ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo, l’alunno dovrà riportare un voto uguale o superiore al sei in tutte le discipline compresa la condotta) VISTA la delibera del Collegio docenti del 26 ottobre 2016 il monte ore annuo di riferimento per la scuola secondaria di 1° grado e limite massimo di ore di assenza sono: 188 ORARIO TEMPO NORMALE (30 ore settimanali) monte ore annuo 990 massimo ore di assenza (25%) 248 ORARIO degli ALUNNI ISCRITTI NEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE (32 ORE SETTIMANALI) monte ore annuo 1056 massimo ore di assenza (25%) 264 Poiché l’articolo 14, comma 7, del Regolamento prevede che “le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite [dei tre quarti di presenza del monte ore annuale]. I criteri di validazione dell’anno scolastico, in deroga a ¼ di assenze consentite, deliberati a maggioranza sono: • assenze giustificate per gravi patologie • assenze giustificate per ricoveri ospedalieri prolungati e/o frequenti • assenze per malattie contagiose, con allontanamento dalla comunità scolastica sancito dai servizi di medicina di comunità • assenze giustificate per gravi motivi di famiglia • assenze per malattia, su motivata certificazione del medico curante e/o di un medico specialista • assenze per motivi “sociali”, su certificazione analitica dei servizi che hanno in carico gli alunni interessati • assenze per uscite anticipate per attività sportiva debitamente richieste e certificate dall’Associazione Sportiva di appartenenza riconosciuta dal CONI • assenze per partecipazione a percorsi di formazione artistici e musicali di comprovata rilevanza • assenze per situazioni di particolare disagio familiare o personale di cui è a conoscenza il Consiglio di Classe 189 • assenze per terapie certificate. Sono computate come ore di assenza secondo il numero delle ore giornaliere effettive: • entrate posticipate dopo 15’ dall’inizio della 1^ ora di lezione • uscite anticipate • assenze per malattia • assenze per motivi familiari • non frequenza in caso di non partecipazione a viaggi di istruzione o a visite guidate • la non frequenza, in caso di non partecipazione a viaggi d’istruzione, visite guidate o attività all’interno dell’orario scolastico (es. teatrali, musicali, premiazioni, celebrazioni istituzionali organizzate dall’Istituto, feste fine anno o nel corso d’anno etc.). Non sono computate come ore di assenza: • la partecipazione ad attività organizzate dalla scuola (per es. campionati studenteschi, progetti didattici inseriti nel POF e/o approvati dal Consiglio di Classe) • la partecipazione ad attività di orientamento in entrata e in uscita • la partecipazione ad esami di certificazione esterna o concorsi • le entrate posticipate e le uscite anticipate disposte dall’istituzione scolastica per motivi organizzativi • le assenze in occasione di scioperi del comparto scuola anche se l’assenza va comunque giustificata che il certificato medico deve essere sempre accompagnato dalla giustificazione del genitore e che comunque non si possono accettare certificati medici al di sotto dei 5gg. il docente della prima ora dovrà farsi carico del controllo delle giustificazioni delle assenze effettuate durante le ore pomeridiane. 190 Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. È compito del consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal Collegio dei Docenti e delle indicazioni della presente nota, se il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle deroghe previste dal Collegio dei Docenti, impediscano, comunque, di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo. Per gli alunni iscritti al corso ad indirizzo musicale i criteri che regolano la frequenza delle attività di strumento sono: Periodo di osservazione di un mese dell’alunno per valutare le attitudini inerenti all’attività musicale e la concessione di una eventuale rinuncia qualora l’alunno non volesse continuare; Il numero massimo delle assenze consentite è di massimo 8ore continuative, chi dovesse sforare il limite decade automaticamente dalle attività Allegato 3 bis REGOLAMENTO ED ORGANIZZAZIONE DEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE All’interno del curricolo della Scuola Secondaria di primo grado “Ciro Scianna” è attivato, secondo le modalità previste dal D. M. 201 del 6 agosto 1999, l’indirizzo musicale. Gli strumenti musicali presenti nel nostro Istituto sono: PIANOFORTE – CHITARRA – TROMBA - CORNO 191 La scuola, attraverso lo studio dello strumento, si propone di raggiungere i seguenti obiettivi educativi e didattici: Promuovere la formazione globale dell’alunno offrendo, attraverso l’esperienza musicale resa più completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa; Offrire all’alunno, attraverso l’acquisizione di specifiche competenze musicali, ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità; Fornire agli alunni ulteriori occasioni di integrazione e di crescita; Accrescere il gusto del vivere in gruppo; Avviare gli alunni a sostenere un’esibizione pubblica controllando e gestendo la propria emotività; Abituare i ragazzi a creare, a verificare e ad accrescere le regole, a superare l’individualismo e ad essere autonomi nel gruppo. Art. 1 - ISCRIZIONE AI CORSI La scelta dell’indirizzo musicale avviene all’atto dell’iscrizione alla classe prima, compilando apposito modulo predisposto dalla scuola. In occasione dell’iscrizione la famiglia darà un ordine di priorità di scelta degli strumenti di cui la scuola fornisce l’insegnamento: tale indicazione non è vincolante per la commissione e la scuola, ma si intende come puramente indicativa. Non è richiesta agli aspiranti alcuna conoscenza musicale di base. Per l’accesso allo studio dello strumento è prevista una apposita prova orientativo attitudinale predisposta dalla Scuola (art. 3), sulla base della quale i docenti di strumento ammetteranno gli alunni allo studio dello strumento più appropriato a ciascuno. L’eventuale studio privato di uno strumento va specificato nella domanda di iscrizione, nella fase di perfezionamento in segreteria; qualora corrisponda ad uno 192 degli strumenti proposti nell’ambito dell’indirizzo musicale, è possibile presentare l’esecuzione di un brano in sede di prova attitudinale. La data della prova attitudinale viene comunicata in tempi stabiliti da Circolare Ministeriale o entro i dieci giorni successivi al termine della presentazione delle domande. Art. 2 - SCELTA DELLO STRUMENTO Gli strumenti oggetto di insegnamento sono individuati con delibera del Collegio Docenti, sulla base degli interessi manifestati dall’utenza. All’atto dell’iscrizione le famiglie possono indicare priorità di scelta tra questi stessi strumenti; tale indicazione non è in alcun modo vincolante. L’assegnazione dello strumento al singolo alunno, all’atto dell’iscrizione, viene effettuata dagli insegnanti della commissione della prova attitudinale sulla base della prova attitudinale stessa e di una conseguente graduatoria. L’orientamento dei docenti, che indicheranno lo strumento più adatto, non è sindacabile, anche se, nei limiti del possibile, terrà conto delle indicazioni non vincolanti fornite dalla famiglia all’atto dell’iscrizione. L’assegnazione dei docenti sarà dunque basata sui seguenti criteri: - attitudini manifestate durante la prova - opzioni espresse in fase di iscrizione - studio pregresso di uno strumento Art. 3 - RINUNCIA di ISCRIZIONE AI CORSI Qualora, a fronte di un esito positivo della prova attitudinale di cui all’art. 4 e ad un collocamento utile nella conseguente graduatoria di merito, la famiglia non ritenesse di procedere all’iscrizione al corso e allo strumento individuato dalla Commissione, la rinuncia deve pervenire in forma scritta al Dirigente Scolastico entro 10 giorni dalla comunicazione dell’esito della prova. 193 Per ragioni didattiche, in nessun modo potranno essere accettate rinunce a iscrizioni avvenute, in corso d’anno o durante l’intero triennio, salvo trasferimento dell’alunno ad altro istituto o accertati e gravi problemi di salute. Sono previsti casi di ritiro solo di carattere sanitario, previa presentazione di apposito certificato medico che attesti l’effettiva impossibilità a proseguire gli studi musicali. Art. 4 - PROVA ATTITUDINALE La prova è costituita dalle seguenti prove: 1. Discriminazione delle altezze 2. Memoria tonale 3. Memoria ritmica 4. Intonazione 5. Eventuale esecuzione di brano musicale e/o simulazione di una prima lezione di strumento. I risultati conseguiti nelle prove concorreranno a determinare il punteggio della prova attitudinale che verrà riportato in una scheda personale, in modo che la commissione possa comporre una graduatoria di merito. La prova è selettiva relativamente al numero dei posti di strumento disponibili per l’anno scolastico di riferimento (indicativamente 24; 6 per ogni strumento). Il giudizio della Commissione è insindacabile. Al termine della prova sarà pubblicata all’albo dell’istituto la graduatoria di merito: in base ai posti disponibili si individueranno gli alunni che potranno accedere allo studio dello strumento. In caso di parità di punteggio per l’ammissione, si procederà per alunno più giovane. La Commissione sarà composta dai docenti di strumento musicale. Art. 5 - UTILIZZO DELLA GRADUATORIA La graduatoria di merito verrà utilizzata per determinare la precedenza degli iscritti in relazione a: 1. Ammissione al corso ad indirizzo musicale 194 2. Scelta dello strumento musicale Si ricorre alla graduatoria anche in caso di trasferimento di alunno ad altro istituto scolastico durante l’anno scolastico o di alunni che interrompono per gravi e certificati motivi di salute, unici casi in cui si può determinare la costituzione di nuovi posti liberi. La graduatoria, esito del giudizio insindacabile della Commissione, verrà affissa all’albo e sul sito istituzionale della scuola. Art. 6 - ORGANIZZAZIONE DEI CORSI I corsi sono strutturati secondo la normativa vigente e comportano un monte ore settimanale di 32 ore; consistono in due rientri settimanali pomeridiani di circa un’ora tra il lunedì e il venerdì. In particolare “le ore di insegnamento sono destinate alla pratica strumentale individuale e/o per piccoli gruppi anche variabili nel corso dell’anno, all’ascolto partecipativo, alle attività di musica di insieme, nonché alla teoria e alla lettura della musica: quest’ultimo insegnamento – un’ora settimanale per classe- può essere impartito anche per gruppi strumentali” (art.3 D.M. 201 del 6/08/1999). Art. 7 - ADEMPIMENTI DELLA FAMIGLIA La famiglia garantisce la frequenza dell’intero monte ore settimanale, compresi i rientri pomeridiani e le manifestazioni musicali eventualmente programmate dalla scuola. Gli orari dei rientri sono fissati dalla scuola sulla base di necessità didattiche e organizzative e non potranno essere modificati per esigenze personali particolari, in quanto costituiscono orario scolastico a tutti gli effetti. La famiglia si impegna a procurare lo strumento musicale che servirà per lo studio triennale. Art. 8 - ADEMPIMENTI DEGLI STUDENTI 195 Gli alunni devono attenersi alle norme contenute nel Regolamento d’Istituto anche durante la frequenza pomeridiana, che costituisce orario scolastico a tutti gli effetti. Devono inoltre: 1. frequentare con regolarità le lezioni 2. eseguire a casa le esercitazioni assegnate 3. avere cura dell’equipaggiamento strumentale, sul quale la scuola non ha nessuna responsabilità 4. partecipare alle varie manifestazioni musicali organizzate dalla scuola. Si fa presente che le ore di strumento musicale concorrono alla formazione del monte ore annuale e all’ammissibilità allo scrutinio finale. Linee guida per l’organizzazione dell’indirizzo musicale Frequenza Art. 1. Una volta ammesso al corso ad indirizzo musicale, l’alunno è tenuto a frequentare l’intero triennio di corso; Art. 2. Non è consentito cambiare strumento nel corso del triennio; Art. 3. Non è consentito ritirarsi nel corso del triennio ; Art. 4. Non è consentito entrare a far parte del corso negli anni successivi alla prima classe; Art. 5. È OBBLIGATORIO frequentare tutte le materie: un’ora di Musica 196 d’insieme/teoria-solfeggio e un’ora di Strumento musicale; Art. 6. Dopo 6 ore di assenza continuative (non dovute a malattia) nella stessa materia (o nelle 2 materie) viene inviata lettera alla famiglia, finalizzata ad un approfondimento complessivo della situazione; Art. 7. Nel caso in cui il C.d.C. disponga la non ammissione alla classe successiva si valutano le seguenti variabili: a) se l’alunno ha frequentato regolarmente le attività musicali di indirizzo rimane all’interno dello stesso corso, salvo diversa richiesta della famiglia o orientamento alternativo dei C.d.C. b) se l’alunno ha frequentato in modo del tutto irregolare le attività musicali, lo stesso transita in uno dei corsi ordinari; Art. 8. Le assenze dalle ore pomeridiane devono essere giustificate il mattino successivo all’insegnante della prima ora (valido sia per teoria e solfeggio/musica d’insieme, sia per strumento). Per eventuali entrate e/o uscite anticipate vale il regolamento generale di Istituto. Se si è stati assenti anche il mattino è sufficiente una sola giustificazione per tutta la giornata; Art. 9. Nel caso di assenze brevi del docente di strumento, la segreteria provvederà ad avvertire le famiglie degli alunni interessati circa l’organizzazione effettiva dell’orario delle lezioni nei pomeriggi di assenza del docente. Strumento Art. 1. L’acquisto dello strumento, dei libri di testo e degli accessori vari è a carico delle famiglie degli studenti; Art. 2. E’ obbligatorio portare a scuola il proprio strumento e i libri per le ore di lezione; 197 Orario Art. 1. Non è possibile cambiare l’orario personale stabilito all’inizio dell’anno scolastico, salvo diversa decisione del Dirigente Scolastico (in conseguenza di valide e comprovate motivazioni); Art. 2. Durante l’anno scolastico, in previsione di concerti, manifestazioni, partecipazione a concorsi e rassegne, è possibile una variazione dell’orario pomeridiano (accorpamento di più ore per prove d’insieme). Di tale variazione sarà data preventiva comunicazione alle famiglie degli interessati. Art. 3. Sarà possibile prevedere viaggi di istruzione della durata di più giorni, in previsione della partecipazione a concorsi e/o rassegne musicali o scambi con altre scuole ad indirizzo musicale. Attività Saggi di classe (singolo), saggio di Natale (gruppi da camera) e saggio Finale (orchestra), eventuali partecipazioni a concorsi e manifestazioni cittadine, orientamento in continuità con la scuola primaria. Rete di scuole ad indirizzo musicale La rete delle scuole ad indirizzo musicale: promuove, produce e diffonde sul territorio la cultura musicale grazie a processi di collaborazione fra scuole su progetti didattici specifici; sperimenta metodologie didattiche comuni per migliorare l’efficacia dei processi di insegnamento-apprendimento e l’organizzazione della didattica; attiva servizi di formazione per docenti; elabora proposte per la costruzione di curricoli verticali con attenzione ai raccordi tra i diversi ordini scolastici anche per elaborare modelli comuni di certificazione delle competenze. 198 Allegato 3 ter ANNO SCOLASTICO 2016-2017 Tenuti presenti i principi fondamentali della nostra Costituzione che tutelano e garantiscono i diritti inviolabili dell’uomo ed in particolare gli artt. 3, 9, 33, 34 e 38, i principi sanciti dall’art. 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nonché i principi affermati dalla "Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia" del 23 novembre 1989 e dallo Statuto degli studenti e delle studentesse 199 della scuola secondaria, nel rispetto delle competenze attribuite al Consiglio d’Istituto dall’art. 10 del Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 e di quelle attribuite dallo stesso D.L.vo agli altri Organi collegiali; IL CONSIGLIO DI ISTITUTO ADOTTA IL SEGUENTE REGOLAMENTO D'ISTITUTO ne fa parte integrante IL REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Art. 1 ORARIO DELLE LEZIONI E INTERVALLO L’attività didattica si svolge dal lunedì al venerdì con le seguenti modalità: dalle ore dalle ore 14,00 alle 18,00 8,00 alle ore 14,00 La ricreazione si svolge dalle ore 10,50 alle ore 11,10. Durante la ricreazione gli alunni rimarranno nelle rispettive classi , è vietato , se non per casi urgenti, recarsi in bagno. Alle ore 11,00 avverrà il cambio tra i docenti. Gli alunni si recheranno in bagno durante la giornata in numero di 1 alla volta per i maschi, 2 alla volta per le femmine . I bagni verranno aperti alle ore 9,00 , durante la ricreazione i bagni rimarranno chiusi per consentire ai collaboratori scolastici il ripristino delle normali condizioni igieniche . Dalle ore 13,30 i bagni verranno chiusi e non sarà più consentito , se non per casi urgenti, recarvisi. I collaboratori scolastici dovranno sorvegliare bagni e corridoi Gli alunni frequentanti le lezioni di strumento musicale in orario dalle ore 14,00 , verranno prelevati alle ore 13,55 direttamente dai rispettivi docenti di strumento e si recheranno nelle aule per consumare la merenda e svolgere la lezione, individuale o di insieme. Finita la lezione gli alunni verranno riconsegnati alle famiglie In caso di assenza dell’alunno in orario pomeridiano, sarà cura del docente di strumento musicale comunicare immediatamente al collaboratore scolastico affinchè 200 si avverta la famiglia. . Art. 2 - ACCESSO , PERMANENZA ED USCITA DALLA SCUOLA Per assicurare l'accoglienza e la vigilanza sugli alunni, i docenti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni. Il cancello di via De Spuches verrà aperto alle ore 7,55 , quello di via Kennedy alle ore 8,00 ,al suono della campana gli alunni si recheranno ordinatamente in classe . La vigilanza, durante l’entrata verrà assicurata dai collaboratori scolastici . All’uscita gli alunni, accompagnati dai docenti sino al cancello,dovranno essere consegnati ai genitori o ad adulto munito di regolare delega In assenza del genitore i docenti riaccompagneranno l’alunno in portineria e lo consegneranno alla custodia del collaboratore scolastico. Vista però la consuetudine ormai consolidata di non accompagnare i figli a scuola all’entrata e di farli rientrare da soli a casa dopo l’uscita dalla scuola secondaria di I grado e considerato anche il diritto del minore alla graduale acquisizione dell’autonomia , qualora la famiglia ne facesse espressa richiesta, assumendosene per intero la responsabilità , sarà consentito agli alunni ritornare a casa da soli. Non è infatti possibile, stante il diritto positivo espresso nelle leggi, la costante giurisprudenza sul punto, l’evoluzione del diritto internazionale e della dottrina, ignorare che esiste, ed è formalizzato, il diritto del bambino alla graduale acquisizione della propria autonomia, di un armonioso processo di crescita all’interno di un percorso di personalizzazione e socializzazione che tenga conto dell’età, delle sue capacità, aspirazioni e naturali inclinazioni (art. 147 c.c.), e che a tal compito tutti i soggetti famiglia, scuola, ente locale, autorità giurisdizionali, sono obbligati .La scuola non può infatti ritenere che vi sia nel genitore che richiede la liberatoria per il ritorno a casa in autonomia , la coscienza e volontà di abbandonare il proprio figlio in una situazione di pericolo in cui egli non abbia la capacità di provvedere a se 201 stesso, essendo al contrario ,l’ unico intento del genitore, quello di permettere la piena realizzazione della personalità del figlio attraverso la promozione di una maggiore autonomia d’azione all’interno di un contesto adeguato alla sua effettiva maturità. Tale liberatoria , pur nel rispetto dell’autonomo e sovrano esercizio della potestà genitoriale ,verrà rilasciata solo dopo aver effettuato una valutazione dei rischi a seguito di espresse dichiarazioni da parte delle famiglie nelle quali esplicitamente esse, valutato il grado di maturazione del figlio, la collocazione della scuola ed il percorso che il loro figlio deve compiere, verificato che egli è in grado di percorrerlo, assicurata la scuola di aver provveduto al suo necessario addestramento , alla sua educazione comportamentale ed al monitoraggio dei tempi, lo autorizzano a tornare a casa da solo. Tali moduli ,debitamente compilati da entrambi i genitori, verranno raccolti dai coordinatori di classe congiuntamente ad una copia dei documenti dei genitori . I collaboratori scolastici devono comunicare immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza dell'Insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita; L'assistenza deve essere vigile e continua durante tutte le lezioni. La classe non deve mai rimanere scoperta; nel caso in cui il docente debba assolutamente uscire dall'aula, affiderà la classe alla vigilanza di un collaboratore scolastico. Durante il cambio dell'ora gli alunni non potranno uscire dall'aula; pertanto i cambi di insegnante avverranno il più rapidamente possibile. Nel caso in cui il docente abbia finito il proprio orario di servizio, attenderà l'arrivo del collega subentrante e nel frattempo provvederà a far avvisare la Presidenza, la quale predisporrà la sorveglianza della classe. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta,se maschio, due se femmine, fatta eccezione per i casi seriamente motivati. 202 I docenti sono obbligati ad accogliere nelle loro classi alunni di altre classi, su indicazione del Dirigente o di uno dei suoi collaboratori , e annotare i nominativi degli stessi sul registro di classe. Il Diritto alla vigilanza precede il diritto allo studio. Tali disposizioni valgono anche in caso di sciopero. I collaboratori scolastici dovranno: a. essere reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza; b. riaccompagnare nelle loro classi gli alunni che, senza seri motivi, sostano nei corridoi; c. sorvegliare gli alunni in caso di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell'insegnante; Ai fini di una maggior sicurezza, riduzione di rischi, minore disturbo arrecato a terzi ed educazione all’urbanità, l'ingresso nella scuola e gli spostamenti da un'aula all'altra o alla palestra si svolgeranno sotto la sorveglianza del personale insegnante così come ogni altro spostamento all'interno e all'esterno dell'edificio in ordine e in silenzio. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita sino ai cancelli e vigilano affinché gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati. Gli insegnanti, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori al mattino e durante l'attività didattica per colloqui individuali riguardanti l'alunno. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi durante le attività didattiche. Art. 3 - RITARDI - PERMESSI - ASSENZE – GIUSTIFICAZIONI Per i ritardi e le uscite anticipate si rimanda al regolamento disciplinare deliberato dal Collegio Docenti e approvato dal Consiglio di Istituto in data 26/10/2016 203 1. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe il nome degli alunni assenti, controllare le assenze dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l'avvenuta o la mancata giustificazione . Nel caso in cui l’assenza sia superiore a 5 giorni deve accertare la presenza del certificato medico; per i certificati medici con prognosi controllare che i giorni di prognosi siano coerenti con il rientro in classe e in caso contrario avvisare il Dirigente. Le giustificazioni devono essere inseriti all’interno di una busta, apposta nel registro di classe. I certificati medici verranno consegnati dagli stessi, nel rispetto della normativa sulla privacy, al collaboratore scolastico che avrà cura di rimetterli ai Coordinatori dei plessi e/o al Dirigente scolastico. 2. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite libretto delle giustificazioni e devono essere presentate al rientro in classe, all'inizio della prima ora di lezione all'insegnante che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro. L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni, dovrà essere accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le veci. 3. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie. Per le assenze della durata superiore a cinque giorni (festività comprese), per motivi di salute, gli alunni dovranno esibire un certificato medico; altrimenti rimarrà in custodia fino all’arrivo di un genitore ,chiamato tempestivamente. 4. Non è consentito agli alunni uscire autonomamente dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. 5. In caso di necessità l’alunno deve essere prelevato personalmente da un genitore o da una persona maggiorenne con delega scritta e convalidata da copia conforme di documento di identità personale del delegante e del delegato. Tale richiesta , su modulo debitamente compilato e firmato, deve essere autorizzata dalla presidenza . Il docente presente in aula, solo in presenza del modulo di cui sopra, autorizzerà l’uscita dell’alunno e annoterà sul registro di classe l’ora in 204 cui l’alunno esce; il collaboratore scolastico accompagnerà l’alunno e lo consegnerà ai genitori. 6. Le entrate dopo il normale orario o le uscite anticipate per problemi didattici ,devono essere regolamentate con apposite autorizzazioni o previo avviso telefonico(fonogramma) alla famiglia. 7. In caso di assenza di un docente della classe , l’orario di ingresso o di uscita delle classi interessate potrà subire variazioni (ingresso posticipato e/o uscita anticipata), previa segnalazione alle famiglie effettuata tramite gli alunni. Art. 4 - SICUREZZA, INFORTUNI ED EMERGENZE SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO PROCEDURE PRELIMINARI La segreteria e le famiglie degli alunni devono comunicare ai docenti recapiti telefonici (abitazione, luogo di lavoro dei familiari, altri recapiti) per eventuali emergenze. Le famiglie devono inoltre segnalare eventuali patologie croniche in atto, con indicazione di procedure terapeutiche e di controindicazioni farmacologiche (con particolare riferimento ad allergie). Queste informazioni devono essere conosciute da tutti i docenti di classe. Lo scambio di informazioni deve avvenire anche per ogni variazione successiva acquisita dagli insegnanti o dalla segreteria. PROCEDURE DI COMUNICAZIONE E DI INTERVENTO IN CASO DI INFORTUNIO E/O DI MALESSERE In caso di infortunio e/o di malessere sul luogo di lavoro, tenuto conto della gravità dello stesso, gli insegnanti e tutto il personale scolastico sono invitati a 205 dare la massima collaborazione per il soccorso dell’infortunato e la vigilanza della classe. In ogni scuola è presente il materiale per le prime cure. Un collaboratore ha il compito di custodire e mantenere le scorte di prodotti per il primo soccorso. In ogni plesso, in locale adeguatamente segnalato, deve essere a disposizione il seguente materiale per il primo soccorso: Guanti monouso in vinile o in lattice; Confezione di clorossidante elettrolitico al 5%; Compresse di garza sterile 10X10 in buste singole; Compresse di garza sterile 18X40 in buste singole; Confezione di cerotti di varie misure pronti all’uso; Rotolo di benda orlata alta 10 cm; Rotolo di cerotto alto 2,5 cm; 1 paio di forbici; Lacci emostatici; Confezioni di ghiaccio pronto uso o di sacchetti per ghiaccio se vi è il freezer; Sacchetti monouso per la raccolta dei rifiuti sanitari; Termometro. Il materiale sarà aggiornato secondo i contenuti del D. L.vo n. 388/04. Il collaboratore scolastico incaricato deve provvedere al mantenimento delle condizioni igieniche ottimali di tutto il materiale sanitario e provvedere all’integrazione e alla sostituzione periodica di quanto utilizzato o scaduto. Si ricorda l'obbligo di usare sempre guanti di lattice monouso per medicare ferite e in particolare nei casi in cui vi sia presenza di sangue. In caso di malessere o d’infortunio dell’alunno il docente della classe deve chiedere al D.S. o ad uno dei suoi Collaboratori di informare tempestivamente la famiglia e concordare , eventualmente, l’intervento del 118 per il trasporto al pronto soccorso. Salvo disposizioni specifiche, devono essere evitate manovre o spostamenti che potrebbero aggravare la situazione dell’infortunato. 206 In caso di chiamata del soccorso, deve essere contestualmente avvertita la famiglia. In caso di urgenza o di irreperibilità del genitore, il bambino deve essere accompagnato e assistito dall’insegnante fino all’arrivo del familiare. Non è consentito l’uso di mezzi privati di insegnanti o di altro personale della scuola per il trasporto degli alunni. Nel caso in cui il bambino sia prelevato dal genitore è necessaria la preventiva compilazione del modello di uscita fuori orario. Nel caso in cui il malore o l’infortunio si verifichi durante attività esterne alla scuola o in altro comune (es. durante una gita), il soccorso deve essere prestato attraverso la chiamata del numero di emergenza (118). L’insegnante deve avvertire tempestivamente dell’accaduto la segreteria. Gli alunni non possono assumere medicinali ed è fatto divieto al personale la somministrazione, in caso di medicine salva- vita e solo dietro autorizzazione del medico curante completa di istruzioni sulle modalità di somministrazione , i docenti su base volontaria potranno farlo. In caso di lieve indisposizione di un alunno, spetta agli insegnanti di classe adottare le decisioni opportune ed eventualmente decidere se avvertire la famiglia prima del termine delle lezioni. PROCEDURE DI DENUNCIA L’insegnante o l’operatore presente all’evento è tenuto a denunciare l’infortunio tramite apposita relazione di denuncia e a consegnarlo in segreteria entro il giorno successivo. Si raccomanda l’estrema precisione nella descrizione della dinamica dell’evento e della vigilanza operata dagli insegnanti al momento dell’incidente. Nel caso di infortunio l’operatore scolastico o i familiari della persona infortunata devono consegnare alla segreteria la prima documentazione medica attestante il danno subito. DISPOSIZIONI VARIE I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza. 207 Il personale ATA deve prendere visione delle mappe di evacuazione dei locali e gli addetti alla sicurezza dovranno controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo, E’ necessario tenere liberi da lucchetti o da altro materiale porte, cancelli e soprattutto uscite di emergenza. Si precisa che le uscite di emergenza devono restare aperte da quando il primo collaboratore scolastico entra nel Plesso Scolastico e chiude solo e soltanto quando l’ultima persona esce dal Plesso. Le cassette di Pronto Soccorso sono a disposizione presso le postazioni appresso indicate: Primo piano di fronte ascensore (Responsabile Sign.ra Sanfilippo Rosalia) Sala docenti ed motoria , piano terra (Responsabile Sign. Greco Filippo) Sala fotocopie (Responsabile Sign. Salerno Ignazio) Il personale sopra indicato è responsabile della custodia delle cassette di pronto soccorso e dovrà comunicare tempestivamente al DSGA l’eventuale esigenza di integrazione dei prodotti contenuti nelle cassette a seguito del consumo o scadenza degli stessi. Inoltre, l’armadietto farmaceutico e tutti i locali ove non possono accedere gli alunni devono essere chiusi a chiave. Uso dei video terminali , delle attrezzature e degli oggetti di proprietà della scuola (Applicazione dei D.lgs. 165/01 – 150/09 – 196/03) . In riferimento al D.lgs indicati in oggetto “codice disciplinare dei dipendenti pubblici applicativo” e “codice della privacy” , si precisa che l’uso dei video terminali , dei telefonini e di tutto ciò che è presente nei locali di questa istituzione scolastica deve essere finalizzato esclusivamente a scopi didattici ed istituzionali propri dell’istituto scolastico e non personali. Si precisa , inoltre, che è vietato fare riproduzioni sia cartacee che informatiche degli archivi, dei documenti inerenti l’attività scolastica di segreteria. Si ricorda a proposito di privacy che le problematiche riconducibili alle attività scolastiche non vanno divulgate a terzi o agli eventuali delegati o esercenti la patria potestà. 208 Obbligo di esposizione del tesserino di riconoscimento. E’ obbligatorio l’esposizione del tesserino di riconoscimento specialmente per coloro i quali entrano in contatto con gli utenti esterni (art.69 del D.lg n. 150/2009 – Riforma della pubblica Amministrazione e circ.3/2012 Presidenza Consiglio dei Ministri).Tale obbligo è regolato dalla normativa vigente , la mancata esposizione prevede sanzioni che saranno applicate secondo le Leggi vigenti. Segnalazioni pericolo Tutto il personale , ognuno per le zone di propria pertinenza , deve segnalare tempestivamente al RLS sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale , sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro(ad esempio: corrosione di cerniere nei cancelli, stabilità infissi ed esterni , ripiano banchi staccato dalla struttura metallica, sedie con la struttura in ferro danneggiata , piastrelle e pavimenti non perfettamente fissate, prese danneggiate lesione di particolare entità nei soffitti e nelle pareti, tracce di umidità nei soffitti, etc.) . Il RLS , raccolte tali segnalazioni, provvederà ad inoltrare il riepilogo delle stese al Dirigente. IL materiale di pulizia(detersivi e strumenti) deve essere custodito in luoghi non accessibili agli alunni . I lavori di pulizia e di manutenzione ordinaria devono essere eseguiti in modo da non costituire pericolo per il personale e gli alunni o disagio allo svolgimento dell’attività didattica e devono essere interrotti in caso di svolgimento attività didattica nelle immediate vicinanze. Divieto di fumo E’ severamente vietato fumare in tutti i locali dell’edificio scolastico e negli spazi adiacenti , in caso contrario saranno applicate le sanzioni previste dalla normativa in vigore. Assenza alunni per infortunio e loro rientro in classe I docenti nel caso in cui un alunno rientri in classe dopo un infortunio con certificato medico ,devono riscontrare i giorni di prognosi. Se il rientro avviene prima dei giorni indicati nel certificato medico è obbligatorio che il genitore esibisca una 209 dichiarazione del medico che autorizzi l’alunno a svolgere le normali attività scolastiche comprese quelle ludico – ricreative, senza conseguenze. Quest’ultimo documento dovrà essere consegnato agli addetti della segreteria alunni . Utilizzo di sostanze particolari o alimenti Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l’uso di sostanze particolari o alimenti occorre essere autorizzati per iscritto dai genitori che hanno l’obbligo di informare su specifiche patologie o intolleranze ai prodotti. E' assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza. Attività motorie I docenti di scienze motorie devono vigilare affinchè gli alunni svolgono le attività motorie esclusivamente nei luoghi espressamente destinati a tale attività. SERVIZIO DI SEGNALAZIONE Tutto il personale in servizio è tenuto a segnalare ogni guasto, inconveniente, difetto o cattivo funzionamento di elementi strutturali e di impianti. Interventi sugli impianti elettrici È fatto tassativo divieto di intervenire con manovre sull’impianto elettrico, in caso di guasti. Il personale deve seguire scrupolosamente le procedure per gli interventi di urgenza e gli interventi non urgenti. In caso di problemi e pericoli gravi e immediati (fumo, scintille, principi di incendio),fatta salva la disposizione dell’evacuazione dell’edificio, non dovranno essere attuate manovre sul quadro elettrico, si dovrà agire esclusivamente sul pulsante rosso di emergenza. Interventi di urgenza (si intendono quelli resi necessari per reali situazioni di pregiudizio dell’incolumità delle persone fisiche o della sicurezza delle strutture). Il coordinatore di plesso o il collaboratore scolastico avviserà tempestivamente personalmente la segreteria. In attesa dell’intervento il personale adotterà le adeguate misure di sicurezza per evitare l’avvicinamento al luogo di pericolo, attivando, se 210 necessario, la procedura di emergenza (evacuazione e richiesta di intervento dei soccorsi). Interventi non urgenti La segnalazione deve essere fatta, compilando il registro delle segnalazioni presente in ogni plesso e sarà cura dei fiduciari di plesso o del primo collaboratore comunicarle segnalazioni alla segreteria. Gli interventi di manutenzione saranno disposto dal Dirigente scolastico, affidando gli incarichi alle ditte competenti o segnalando il guasto al competente Ufficio Tecnico Comunale. In caso di intervento di ditte esterne, il personale ausiliario curerà che l’intervento abbia luogo tutelando la sicurezza di alunni e personale della scuola, compilando l’apposito modulo di intervento, controfirmato dal tecnico della ditta. OBBLIGHI COLLABORATORI SCOLASTICI 1. Segnaleranno eventuali possibili fonti di pericolo per l’utenza e per il personale scolastico in genere e per il pubblico; 2. Eviteranno di lasciare il pavimento con materiale scivoloso durante l’orario delle attività didattiche; in caso di spandimenti di acque odi presenza di sostanze scivolose nel pavimento, provvederanno alla immediata asciugatura o rimozione e vigileranno per evitare il passaggio di chiunque fino a completa asciugatura,in caso di pioggia asciugare il pavimento dell’androne con segatura o stracci e posizionare pannello indicatore di pericolo; 3. Vigileranno, ognuno per le proprie zone o per i compiti specifici, a che tulle le vie d’uscita di emergenza, porte, portoni e cancelli esterni siano sempre funzionanti e sempre liberi da arredi o altro materiale. Vigilanza periodica, cadenza massima mensile, intonaco tetto locali. Vigilanza giornaliera arredi scolastici o attrezzature nei laboratori o nelle palestre, quest’ultime con l’ausilio dei responsabili dei laboratori e/o degli insegnanti). In caso di anomalie segnalare seguendo lo schema di flusso indicato nei corsi di formazione e la modulistica all’uopo predisposta (fiduciario di plesso, RLS, 211 RSPP,DL). 4. Segnaleranno all’ufficio di Direzione o di segreteria, tutte le fonti di pericolo connesse alla struttura, agli arredi etc. (fili scoperti, prese rotte, sporgenze pericolose, superfici abrasive, perdite d’acqua, infissi non funzionanti, vetri rotti e/o lesionati, porte – portoni – cancelli non funzionanti o stabilmente non sicuri, usura bande anti scivoli, scalini rotti o non bene ancorati, fessurazioni intonaco tetto locali, etc.). Le segnalazioni di quanto sopra indicato devono essere fatte per iscritto da chiunque ne venga a conoscenza con l’indicazione precisa di dove trovasi il pericolo, secondo l’apposita modulistica. Ciascun operatore è in ogni caso responsabile della vigilanza nelle aule e nei locali assegnati per la pulizia e quindi di eventuali omissioni di segnalazione. 5. Ciascun operatore deve effettuare giornalmente una ricognizione nei locali ad esso assegnati per la pulizia, per verificare la presenza di eventuali pericoli di cui al precedente punto e per provvedere alla eventuale rimozione di arredi inservibili o pericolosi per l’utenza. 6. Fissare a muro lavagne, attaccapanni, scaffali, armadi, secondo quanto appreso nei corsi di formazione o richiedere spiegazioni al RSPP o al DL. 7. Il personale ha l’obbligo di controllare gli spazi esterni, di provvedere ad una periodica bonifica degli stessi, di segnalare all’ufficio di direzione eventuali pericoli connessi alle parti esterne delle strutture, agli spazi esterni, al cancello e alle inferriate perimetrali (caduta cornicioni, fili pericolosi, vetri rotti, perdite d’acqua, perfetta funzionalità portone e cancello esterno ecc.); 8. Il custode e/o il portiere e/o il personale addetto agli androni e alle portinerie non faranno posteggiare auto, motorini, biciclette, davanti ai cancelli, sui passaggi d’intercettazione dell’acqua o presso gli attacchi dell’acqua per i vigili del fuoco e negli spazi individuati come “zone di raccolta per l’evacuazione”; 9. Il personale controllerà le attrezzature e gli impianti di sicurezza periodicamente nei piani assegnati in modo da garantirne l’efficienza. Il controllo sarà effettuato in base a quanto appreso nei corsi di sicurezza effettuati e/o sulle indicazioni richieste 212 al responsabile alla sicurezza; 10. Nell’effettuazione della pulizia dei vetri il personale avrà cura di non sporgersi dalle finestre. 11. Ciascun operatore provvederà a fare aerare giornalmente le aule e i locali assegnati per la pulizia; ciascun operatore, inoltre, prima di lasciare l’edificio scolastico ha l’obbligo di provvedere alla perfetta chiusura delle finestre e delle imposte dei locali e delle aule ad esso assegnati. 12. Il custode ha l’obbligo di effettuare una ricognizione finale per verificare che tutte le finestre e le porte siano ben chiuse. USO MATERIALI E STRUMENTI DI LAVORO 1. Le SS.LL. useranno e custodiranno con attenzione i beni di cui dispongono per ragioni di lavoro e rispetteranno le norme igieniche fondamentali: - ogni giorno, al termine delle lezioni effettuare un’accurata pulizia delle aule, dei corridoi, della palestra, dei laboratori, assicurando l’indispensabile ricambio d’aria; - pulire i servizi igienici almeno due volte al giorno, utilizzando gli strumenti destinati esclusivamente a quei locali; al termine delle pulizie, tutti gli strumenti usali devono essere lavati e disinfettati in candeggina diluita, risciacquati, falli asciugare e riposti in appositi spazi chiusi. - Il materiale di pulizia (scope, stracci, detersivi eto.) deve essere tenuto lontanodalla portata degli alunni e chiuso a chiave. 2. Useranno correttamente i detersivi forniti dalla scuola: - prima di usare il prodotto leggere attentamente le istruzioni riportate sull’etichetta e nelle schede di sicurezza fornite dal fornitore o dal RSPP visionabili in segreteria; - rispettare le dosi consigliate dalle istruzioni; - i prodotti concentrati devono essere diluiti secondo le dosi riportate; - utilizzare i prodotti solo per gli usi a cui sono destinati; - per NESSUN MOTIVO miscelare più prodotti chimici in quanto possono 213 sviluppare gas asfissianti o tossici; - riporre i contenitori sempre chiusi con il proprio tappo; - i prodotti nocivi o corrosivi devono essere riposti con la massima cura in luoghi inaccessibili a terzi; - non lasciare bombolette spray vicino a fonti di calore, in quanto possono infiammarsi ed esplodere. 3. Dovranno evitare di detenere più di lt.2 di alcol o di altre sostanze infiammabili; 4. L’uso degli strumenti di lavoro, comprese scale ed attrezzi, deve avvenire con le cautele del caso, secondo il manuale d’uso. Deve essere segnalato immediatamente al consegnatario, o all’ufficio di Direzione la presenza di attrezzi o strumenti non in perfetto stato di efficienza. Le operazioni in altezza, oltre il TERZO GRADINO devono essere effettuate con l’assistenza di un collega. 5. Non effettuare MAI lo spostamento di una scala quando su di essa si trova un operatore. 6. E’ proibito l’uso di strumenti elettrici non a norma sprovvisti di marchio CE (stufe, fornelli, frigoriferi etc.); 7. Osservare le norme in seguito elencate per evitare rischi elettrici: - non manomettere o modificare parti di un impianto elettrico o di macchine collegate ad esso; - durante la pulizia di lampadari o sostituzione di lampade disattivare non soltanto l’interruttore, ma l’intero impianto elettrico; - non tirare mai il cavo di un apparecchio elettrico quando si disinserisce la sua spina dalla presa sul muro, ma procedere all’operazione tirando direttamente la spina e premendo con l’altra mano sulla presa sul muro; - non usare apparecchi con fili elettrici anche parzialmente scoperti, spine di fortuna o fili volanti, né apparecchiature sulle quali si riscontrano anomalie, quali fiamme scintille o surriscaldamento; - non utilizzare MAI apparecchiature elettriche con le mani bagnate o umide. 8. Le SS.LL. segnaleranno eventuali fonti di pericolo connessi al proprio lavoro, 214 derivanti anche dall’uso di attrezzature o detersivi. 9. Negli spostamenti e sollevamenti di mobili o suppellettili le SS.LL. agiranno in più persone per evitare che un eccessivo carico dì peso gravi su una singola persona. Non sollevare mai singolarmente pesi superiori a 30Kg.. Per una presa migliore degli oggetti, inoltre, e per evitare scivolamenti o abrasioni delle mani, le SS.LL. utilizzeranno dei guanti o degli stracci. Prima di procedere al sollevamento di un oggetto le SS.LL. controlleranno che sia integro e non presenti parti che si possano sganciare o staccare durante il trasporto. Evitare di sollevare pesi flettendo il tronco, ma alzandosi sulle gambe. 10. Le SS.LL. utilizzeranno sempre i dispositivi di prevenzione personale forniti dalla scuola o dal Comune per tulle le pulizie (guanti, grembiuli, stivali), in caso di mancata fornitura per motivi di carenza di fonti il lavoratore dovrà indossare un abbigliamento consono all’attività svolta (per esempio: calzature chiuse ed antiscivolo se si stanno effettuando le pulizie con uso di detersivi) 11.Tenere sempre libere le vie di passaggio e quelle delle uscite di emergenza. 12.Provvedere all’immagazzinamento ordinato dei materiali in modo da evitare ogni rischio di caduta oggetti. 13.Provvedere all’accantonamento di fascicoli o volumi in modo ordinato e tale da evitare rischi di cadute. 14.Avvisare per iscritto ed immediatamente il capo d’istituto o il vicario o il responsabile di plesso di ogni situazione anomala che possa essere considerata di rischio o pericolo per la salute. 15.Evitare di gettare cocci di vetro nei sacchi di plastica; utilizzare un giornale o della carta spessa per avvolgere i cocci di vetro prima di gettarli nell’immondizia. 16.Manipolare vetri, materiale pungente o abrasivo con guanti, se in dotazione, e con molta cura. 17.Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti. 18.Non dare in uso scale, utensili o attrezzi a personale di ditte esterne che si trovi a lavorare nella scuola. 19.Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 0,90 cm. 215 20.Al termine delle attività didattiche o del funzionamento degli uffici si deve disinserire l’alimentazione centralizzata della apparecchiatura. 21. Oltre a quanto previsto, dagli artt. 19 e 20 DEL d.Lgs. 81/08 e s.m.i., da specifiche circolari e dal Regolamento d’Istituto, i DOCENTI devono: a. Segnalare tempestivamente anomalie riscontrati nei luoghi di lavoro abitualmente frequentati (infissi, vetri, lesioni negli intonaci o nelle parti strutturali, scale, pavimenti, etc.) Verificare giornalmente, prima dell’utilizzo, le attrezzature utilizzate quotidianamente e segnalare tempestivamente le anomalie seguendo lo schema di flusso indicato nei corsi di formazione e la modulistica all’uopo predisposta (fiduciario di plesso, RLS, RSPP, DL). b. Informare gli alunni sulle problematiche della sicurezza . COMPORTAMENTI Dl PREVENZIONE DAL RISCHIO ELETTRICO 1. Prima di usare qualsiasi apparecchiatura elettrica controllare che non vi siano cavi, spine, prese di corrente, interruttori senza protezione. 2. Non sovraccaricare una linea elettrica con collegamenti di fortuna (VIETATI). 3. Non toccare mai le apparecchiature elettriche (ANCHE GLI INTERRUTTORI) con le mani bagnate o umide o se il pavimento è bagnato. 4. Disinserire le spine afferrandone l’involucro esterno, NON IL CAVO. 5. Se durante il lavoro viene a mancare l’energia elettrica disinserire subito l’interruttore della macchina. 6. Non è permesso collegare tra loro più prese e attorcigliare cavi elettrici molto lunghi. 7. Tutte le linee e le apparecchiature devono essere considerate sotto tensione, fino ad accertamento del contrario. 8. Non usare acqua per un incendio su linee o apparecchiature elettriche. 9. Interrompere la corrente elettrica prima di soccorrere una persona folgorata, spostarla dalla sorgente elettrica con oggetti di legno. Chiamare immediatamente l’ambulanza. 216 10.Non lasciare MAI portalampade privi delle lampadine. 11.Controllare sistematicamente che non vi siano cavi con le guaine d’isolamento danneggiate. 12.Se la spina non entra comodamente in una presa, non tentare il collegamento e segnalarlo. Oltre a quanto previsto, dagli artt. 19 e 20 DEL d.Lgs. 81/08 e s.m.i., da specifiche circolari e dal Regolamento d’Istituto, gli ATA devono: a. Segnalare tempestivamente anomalie riscontrati nei luoghi di lavoro abitualmente frequentati (infissi, vetri, lesioni negli intonaci o nelle parti strutturali, scale, pavimenti, etc.) b) Verificare giornalmente, prima dell’utilizzo, le attrezzature utilizzate quotidianamente e segnalare tempestivamente le anomalie seguendo lo schema di flusso indicato nei corsi di formazione e la modulistica all’uopo predisposta (fiduciario di plesso, RLS, RSPP, DL). NORME DA SEGUIRE PER L’UTIIZZO DELLE SCALE PORTATILI LAVORO IN ELEVAZIONE, USO SCALE PORTATILI È definito lavoro in quota ogniqualvolta sia necessario l’impiego di attrezzature per accedere ad una quota superiore rispetto ad un piano stabile. È tassativamente vietato l’uso di qualsiasi mezzo rudimentale (sedie, banchi, scrivanie, davanzali, cattedre…) per il raggiungimento di postazioni di lavoro in elevazione. È tassativamente proibito utilizzare scale diverse da quelle in dotazione alla scuola (scala doppia, a libro, o a compasso). I materiali e le attrezzature fornite ordinariamente dalla scuola consentono l’esecuzione dei lavori di pulizia ordinaria senza l’uso di scale. Di conseguenza, è proibito l’uso di scale, se non per l’esecuzione di lavori previsti dal proprio profilo professionale, nei quali non sia possibile provvedere in altro modo. In 217 questi casi l’uso della scala deve essere comunque effettuato per una breve durata. La scala metallica o con rinforzi metallici sui montanti, o bagnata per qualsiasi motivo non deve essere usata per l’esecuzione di lavori nelle vicinanze di apparecchiature elettriche con conduttori in tensione esposti. MANUTENZIONE E CONTROLLI PRELIMINARI Ogni utilizzatore dovrà ispezionare la scala prima dell’uso, in particolare dovrà verificare: Integrità degli zoccoli e dei dispositivi antisdrucciolo di appoggio; Integrità e pulizia dei pioli, assenza di crepe o fessure negli incastri con i montanti; Integrità e tenuta degli elementi di collegamento dei montanti (viti, perni, chiodi, rivetti); Assenza di danneggiamenti o piegature nei montanti. Il responsabile della manutenzione delle scale effettuerà i controlli ogni quattro mesi e segnalerà al D.S.G.A. per iscritto le anomalie riscontrate. La scala deve essere conservata in luogo al riparo dalle intemperie e chiuso all’accesso di minori. MISURE DI SICUREZZA PER L’USO DELLE SCALE 1. Appoggiare la scala su una superficie piana, non sdrucciolevole, resistente, evitando mezzi di fortuna che possano pregiudicarne la stabilità. Su terreno cedevole, disporre di una tavola di sostegno per i piedi della scala, con le stesse caratteristiche della superficie sopraindicata. 2. Prima di salire assicurarsi che i dispositivi di limitazione dell’apertura siano nella giusta posizione (apertura completa). 3. Non utilizzare la scala con i montanti chiusi, appoggiandola semplicemente al muro. 4. Scuotere la scala per verificare che poggi stabilmente sui tutti e quattro i punti di appoggio dei montanti. 218 5. Collocare la scala in modo che dietro ogni piolo ci sia lo spazio sufficiente per il comodo appoggio dei piedi (circa 20 cm). 6. Tenere sempre sgombra l’area alla base, davanti e dietro la scala verificando, prima di appoggiare il piede a terra, che il suolo sia privo di ostacoli. 7. Assicurarsi che i pioli siano puliti da fango, lubrificanti, vernici ecc. per evitare scivolamenti. 8. Verificare che le scarpe di chi utilizza la scala siano con suola antisdrucciolo, pulite e ben allacciate. 9. Quando vi è la possibilità di presenza o passaggio di persone nella zona della scala, delimitare la zona con barriere o indicazioni di sicurezza. 10. Non salire oltre il penultimo piolo che dista almeno un metro dal traverso posto alla sommità dei montanti. 11. Appoggiare alla piattaforma terminale o agganciare al traverso sulla sommità dei montanti oggetti e materiali leggeri, in modo che non sporgano dalla sagoma della piattaforma e che non pregiudichino la stabilità della scala. 12. Non portare attrezzi o materiali pesanti. 13. Usare la scala uno alla volta; salire e scendere tenendo il corpo e il volto rivolto alla scala, con le mani libere, appoggiando in ogni istante almeno tre arti alla scala (almeno 1 mano e 2 piedi, 2 mani e 1 piede). 14. Durante l’esecuzione dei lavori sulla scala non sporgersi lateralmente al di fuori della sagoma dei montanti. 15. Quando vi sia pericolo di sbandamenti della scala, esse devono essere assicurate o trattenute da altra persona. 16. Non effettuare spostamenti della scala, mentre un lavoratore vi è appoggiato. 17. Togliere ogni materiale dalla scala (secchi, attrezzi…) quando essa deve essere spostata. 18. Non utilizzare la scala all’esterno, in condizioni meteorologiche avverse (pioggia, vento, neve…). 19. La scala non deve essere posta in prossimità di porte non ben chiuse o a 219 dispositivi mobili. 20. Non mettere le mani nei battenti, quando si chiude la scala. 21. Il lavoro deve essere obbligatoriamente svolto da 2 persone quando: a. È necessario sollevare oggetti e materiali alla quota del lavoro. In questi casi una persona esegue materialmente il lavoro e l’altra, a terra, sorveglia e provvede al sollevamento dei materiali e degli oggetti. Lungo la scala possono essere movimentati esclusivamente oggetti leggeri (di peso inferiore a 3 Kg). b. I lavori si svolgano in prossimità di zone prospicienti il vuoto (pulizie divetrate di finestre, vicinanza di scale fisse). RISCHI CONNESSI ALLA CONDIZIONE DI LAVORATRICE MADRE Fermo restando il diritto alla privacy, tutelato dalla legge, quando una lavoratrice è incinta è invitata a comunicare il suo stato di gravidanza, al fine di garantire le minori possibilità di rischio per la madre ed il nascituro. In particolare è necessario che sia posta la massima attenzione relativa ai rischi da infezioni da toxoplasmosi, rosolia, epatite B e C, HIV, varicella … Le norme tutelano le donne anche durante il periodo post-partum. Le lavoratrici in gravidanza dovranno evitare tassativamente: Lavori fisicamente faticosi; Rischi di cadute dall’alto (è tassativamente vietato l’uso di scale a mano); Lavori che costringono a prolungate posture scorrette; Lavori che costringono posture fisse o in piedi per più di 2 ore; Lavori che prevedono l’uso di sostanze nocive o pericolose; Lavori che espongono a rumore, vibrazioni, urti, colpi, scuotimenti; Orari prolungati, turni irregolari, straordinari. Art. 5 : NORME GENERALI PER IL PERSONALE SCOLASTICO 220 1. Tutto il personale deve avvisare entro le ore 07.50 l'ufficio di segreteria quando, per legittimo impedimento, non possono recarsi a scuola. Il personale espliciterà obbligatoriamente la motivazione e il numero di giorni richiesti, oltre al domicilio presso il quale inviare la visita fiscale. La domanda di assenza e le relative certificazioni devono essere presentate non oltre i 5 giorni dalla richiesta. Quando possibile, i docenti, devono comunicare l’assenza in tempi utili ai Collaboratori della D.S. per facilitare l’eventuale sostituzione.(es. visite specialistiche , L.104 ed altre assenze prevedibili). 2. Tutto il personale della Scuola, nell'ambito delle proprie attribuzioni, é vincolato al segreto d'ufficio in base alle norme vigenti. 3. Divieto di uso del cellulare e strumenti elettronici durante le ore di lezione Come da normativa ministeriale vigente è fatto assolutamente divieto di utilizzare durante le ore di servizio cellulari e qualsiasi strumento elettronico non previsto. 4. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti. 5. I registri di classe e personali devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto a disposizione della presidenza. 6. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente notificati. Art. 6: DOVERI DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO Collabora con i docenti. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della 221 scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale. Il personale amministrativo deve archiviare i documenti di propria pertinenza e tenere ordinate le pratiche e il luogo di lavoro Il personale amministrativo deve riporre dentro gli armadi o le cassettiere chiuse a chiave i documenti, con particolare attenzione a quelli contenenti dati sensibili. In caso di assenza dei colleghi il personale dovrà provvedere al disbrigo delle pratiche urgenti anche se non inerenti al proprio carico di lavoro. Art. 7: NORME DI COMPORTAMENTO E DOVERI DEI COLLABORATORI SCOLASTICI I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona o reparto di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Il personale in servizio all’ingresso deve assicurare la costante presenza durante l’ingresso dei ragazzi ‘e, dopo la chiusura della porta di ingresso degli alunni, all’ingresso uffici. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Segreteria. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue: a. che tutte le luci siano spente; b. che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; 222 c. che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola; d. che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine; e. che non vi sia nessuno bloccato in ascensore; f. che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola; g. gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici. . E’ fatto divieto assoluto a tutto il personale ATA di interferire, criticare ed intervenire sul lavoro didattico ed educativo svolto dai docenti. Art. 8: NORME DI COMPORTAMENTO – ALUNNI Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio, a portare quotidianamente tutto il materiale scolastico occorrente. Non è consentito, durante le ore di lezione, farsi recapitare il materiale scolastico e/o merendine dimenticati a casa. Si ricorda che il personale ausiliario non può lasciare incustodito il reparto per svolgere tali compiti, se non per gravi motivi e comunque dietro autorizzazione da parte del Dirigente. Gli alunni non sono autorizzati ad usare l’ascensore. Solo un adulto, docente o collaboratore scolastico , può accompagnare gli alunni , in caso di necessità. L’ascensore può essere usato anche da chi è in temporanea difficoltà fisica , previa autorizzazione del Dirigente Scolastico o del collaboratore di plesso. E’ vietato l’accesso alle macchine erogatrici di bevande calde da parte degli alunni. 223 Ogni alunno deve presentarsi a scuola vestito in modo adeguato all’ambiente. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc... Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità. Durante gli intervalli , sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia. Saranno puniti tutti gli episodi di violenza e di bullismo, che dovessero verificarsi tra gli alunni all'interno della scuola e nello spazio compreso tra l’edificio scolastico e il cancello esterno di ingresso . Nelle aule ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le lezioni e l'eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde di eventuali furti. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola saranno invitati a risarcire i danni. Non si possono festeggiare compleanni a Scuola. Nei giorni in cui è prevista l’attività motoria (eccetto gli esonerati), è obbligatorio per gli alunni venire a scuola in tuta e scarpe da ginnastica; quindi 224 è vietato far eseguire attività motoria agli alunni sprovvisti di DPI o che indossano collanine , orecchini, piercing o anelli con profili taglienti. E’ vietato l’uso del cellulare ; nel caso in cui un alunno lo esibirà o ne farà uso senza previa autorizzazione il cellulare sarà sequestrato e successivamente consegnato ai genitori dell’alunno. Non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese . E’ bene ricordare che la diffusione di filmati e foto che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può fare incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati. Stesse cautele vanno previste per l’uso dei tablet , se usati a fini di registrazioni e non soltanto per fini didattici o per consultare in classe libri elettronici e testi on line . Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini in questi casi sono raccolte a fini personali e destinati ad un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse pubblicarle o diffonderle in rete , anche sui social network è necessario ottenere il consenso delle persone presenti nei video o nelle foto. Si rimanda al regolamento di disciplina per la descrizione delle infrazioni e per la relativa applicazione delle sanzioni da irrogare agli alunni in base alla gravità delle infrazioni. Art. 9: RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione. I docenti riceveranno individualmente i genitori, in orario antimeridiano previo appuntamento richiesto sul diari e comunque al di fuori dell’orario di servizio. Inoltre sono previsti almeno due incontri scuola-famiglia, uno per ciascun quadrimestre in orario pomeridiano (ricevimenti collettivi). 225 In casi eccezionali, un docente (o un Consiglio di Classe) può convocare d'urgenza i genitori di un alunno tramite invito scritto; Per eventuali variazioni dell’orario delle lezioni (scioperi del personale scolastico, assemblee sindacali, chiusura dei locali scolastici per consultazioni elettorali, etc...) e per informazioni riguardanti attività extracurriculari/extrascolastiche verrà data tempestiva comunicazione scritta alle famiglie attraverso il diario dell’alunno; I genitori prenderanno visione delle schede del I quadrimestre durante un ricevimento pomeridiano appositamente predisposto; a fine anno, le schede degli alunni verranno consegnate in un giorno prestabilito nel mese di giugno. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e, possibilmente, con congruo anticipo. Nell’impossibilità di poter comunicare prima il servizio erogabile, il Dirigente comunicherà la mattina stessa dello sciopero l’articolazione del servizio scolastico. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni. Art. 10: USO DEI LABORATORI E delle LIM con PC NORME GENERALI I laboratori e le LIM con PC sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di ogni anno alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di subconsegnatario ed ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d'accesso allo stesso concordandolo anche con i docenti interessati, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc... L'orario di utilizzo dei laboratori sarà affisso a cura dei responsabili. Nei giorni e negli orari nei quali l’uso dell’aula non è stato assegnato ad alcuna classe , è possibile prenotare l’uso secondo modalità concordate . 226 In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili. Gli alunni possono usare i laboratori solo se accompagnati da un docente. Ogni insegnante è tenuto ad aprire e chiudere l’aula mediante richiesta diretta e riconsegna delle chiavi ai collaboratori scolastici. Non è ammessa la consegna delle chiavi agli alunni. E’ compito del docente compilare la scheda di ingresso al laboratorio consegnatagli dal collaboratore scolastico. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni. I laboratori e le aule devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti. L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico. In particolare , alle classi presso le quali si trovano allocate le LIM , verrà assegnato un PC , che i collaboratori addetti al piano , dopo le ore 8,10 e quindi dopo che gli alunni si saranno sistemati ai propri posti, consegneranno al docente della 1° ora . Il docente assumerà in carico il PC e avrà cura, terminata la propria lezione , di consegnare il PC al docente che subentra. Il passaggio di consegna da un docente all’altro richiederà ovviamente maggiore attenzione. 227 I docenti che assumeranno in carico i PC e le LIM, si riterranno responsabili delle apparecchiature e pertanto saranno tenuti a segnalare immediatamente, ai subconsegnatari l’insorgenza di eventuali problemi. Sarà opportuno anche sensibilizzare ed educare i ragazzi al rispetto delle “cose comuni” , individuando giornalmente tra gli alunni un responsabile ufficiale . Il docente della 6° ora , 15 minuti prima del suono della campana dovrà disattivare e scollegare il PC predisponendolo per il ritiro che sarà a cura del collaboratore scolastico. Qualora la classe dovesse allontanarsi dall’aula (ad es. durante le ore di ed. motoria) il docente dovrà avvisare il collaboratore scolastico che provvederà a chiudere a chiave la porta o a prelevare il PC. Tutto il personale dovrà prestare la massima cura ed attenzione alle apparecchiature multimediali che andranno usate dagli alunni solo sotto sorveglianza dei docenti. USO DEL COMPUTER Poiché l’aula è utilizzata da molte persone, è necessario rispettare le seguenti regole: Accendere e spegnere correttamente i computer, . Non modificare le impostazioni sul PC (salvaschermo, sfondo, colori, risoluzioni, suoni, pagina iniziale di internet, account di posta elettronica …). Segnalare eventuali malfunzionamenti al responsabile dell’aula e annotarli sull’apposito registro. Non spostare o eliminare dati, file e cartelle altrui. Non salvare file di lavoro sul desktop, ma memorizzare i propri file nella cartella “Documenti”, creando sottocartelle da nominare in modo specifico. Non installare nuovi software. I docenti che hanno necessità di installare programmi o applicazioni devono preventivamente contattare il responsabile dell’aula. INTERNET L’accesso a Internet da parte degli alunni può avvenire solo in presenza e con il 228 controllo di un docente. L’accesso a Internet, anche da parte degli adulti, può avvenire solo per motivi connessi all’attività didattica e alla formazione. Il docente accompagnatore, in quanto “preposto” (ai sensi della vigente normativa sulla sicurezza: T. U. 81/08) ai rischi specifici legati all’utilizzo dei videoterminali, ha il compito di vigilare sul corretto svolgimento delle attività e sull’utilizzo delle macchine. USO DELLA STRUMENTAZIONE MUSICALE L'utilizzo della strumentazione musicale in dotazione alla scuola è autorizzato da un docente responsabile incaricato dal Dirigente Scolastico; va segnalato nell'apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito registro la data dell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno. BIBLIOTECA La biblioteca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola, essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, personale A.T.A.. 1. Il Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della biblioteca con il compito di sovraintendere al suo funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito, l'aggiornamento della schedatura e del catalogo. 2. Alla biblioteca della scuola si accede secondo un calendario settimanale prestabilito e opportunamente pubblicizzato. 3. Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e 229 culturali dell'Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza. 4. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l'acquisto di materiale librario, audiovisivo e/o informatico. 5. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc... 6. I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 30 giorni 7. Il materiale concesso in prestito viene annotato nell'apposito registro. 8. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri - o altri materiali smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno. UTILIZZO DELLE INFRASTRUTTURE SPORTIVE DELL'ISTITUTO 1. Il Dirigente Scolastico nomina all'inizio dell'anno scolastico uno o più docenti responsabili dell'area sportiva dell'Istituzione Scolastica che provvederanno alla predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare. 2. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica. Art. 11: USO DEGLI STRUMENTI DI SCRITTURA E DUPLICAZIONE 1. Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (fax, fotocopiatrice, computer),possono essere utilizzate solo se necessario per le attività didattiche. É escluso l'utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali. 230 2. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato esclusivamente al personale incaricato. 3. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo di almeno due giorni il materiale da riprodurre. 4. I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il richiedente, il numero di fotocopie eseguite. Art. 12: VIAGGI E VISITE GUIDATE La scuola considera i viaggi d’istruzione, le visite guidate, la partecipazione a manifestazioni culturali, la partecipazione a concorsi a campionati o gare sportive, i gemellaggi con scuole estere parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione. Il Consiglio di Classe prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li esamina, verificandone la coerenza con le attività previste dalla programmazione collegiale e l’effettiva possibilità di svolgimento e nell’ipotesi di valutazione positiva, indica gli accompagnatori, compreso l’accompagnatore referente. Se l’iniziativa interessa un’unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se più classi, 1 ogni 15 alunni; un accompagnatore in più per ogni alunno in situazione di handicap secondo le occorrenze. La funzione di accompagnatore può essere svolta anche, dietro autorizzazione del DSGA, dai collaboratori scolastici. Nel designare gli accompagnatori i Consigli di classe provvederanno ad indicare sempre un accompagnatore in più per ogni classe per subentro in caso di imprevisto. E’ auspicabile che gli accompagnatori siano scelti all’interno del Consiglio interessato. Se l’insegnante accompagnatore presta servizio in altre scuole è tenuto a concordare con la Dirigenza gli eventuali impegni. 231 Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe rientrano nel Piano delle uscite e dei Viaggi Didattici della scuola. Si auspica la totale partecipazione della classe. Per le visite guidate il limite numerico dei partecipanti è pari ai 2/3 degli alunni frequentanti la classe, per il Viaggio di istruzione è pari alla metà più uno. Al di sotto di tali soglie il Consiglio di Classe valuterà l’opportunità di partecipare ugualmente al Viaggio di Istruzione o alla Gita e ciò al fine di offrire comunque agli alunni che intendono partecipare , un’opportunità di conoscenza, di crescita e di confronto. Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato un docente referente. Il docente referente, dopo l’approvazione dei Consigli di classe presenta al Dirigente Scolastico gli appositi moduli correttamente compilati e sottoscritti almeno 15 gg prima della data di uscita o del viaggio per dare modo alla segreteria di predisporre la documentazione ed effettuare le prenotazioni dei servizi. Qualora, eccezionalmente, si offrisse l’opportunità di una visita guidata (senza pernottamento) in occasione di mostre o altre manifestazioni culturali con scadenza non prevedibile, si impone comunque presentare tutta la documentazione necessaria. Il Consiglio dell’Istituzione Scolastica può provvedere, compatibilmente con la disponibilità finanziaria, su richiesta scritta e motivata del Consiglio di Classe ad un contributo (massimo 50% della quota), attingendo alla quota parte del “Contributo volontario” delle famiglie. Per tutti le uscite programmate nell’arco di un anno scolastico sarà possibile richiedere alle famiglie di ciascun alunno una spesa massima di 50 euro. Dal computo di tale somma è escluso il “viaggio d’istruzione”. Per tutti gli alunni partecipanti ad “uscite” è obbligatorio acquisire il consenso scritto dei genitori (o di chi esercita la patria potestà familiare) ai quali dovrà essere comunicato il programma di massima con le indicazioni della località, i costi, la durata e la finalità dell’’”uscita”, 232 Gli alunni dovranno versare la quota prevista entro e non oltre il 10° giorno prima della partenza. A norma di Legge è vietata qualsiasi gestione fuori bilancio, perciò nessun docente può ritirare e/o utilizzare direttamente le somme raccolte per l'organizzazione delle “uscite”. L'organizzazione e la gestione finanziaria di tali attività, rientra fra le attribuzioni del Rappresentante di Classe che provvederà a raccogliere le quote e a versarle sul CCP o c/c bancario della scuola. La partecipazione alle “uscite” rimane limitata agli alunni e al personale della scuola. Non è consentita di norma la partecipazione dei genitori .L’eventuale presenza dei genitori non sostituisce la presenza obbligatoria degli insegnanti. Gli accompagnatori degli alunni durante le “uscite” vanno prioritariamente individuati tra i docenti appartenenti alle classi degli alunni che partecipano all’uscita. Per le uscite a carattere sportivo è richiesta la presenza di un docente di scienze motorie. Art. 13 – Trasporti 1. Per le “uscite didattiche sul territorio” nell’ambito della Provincia di Palermo va considerato, ove possibile, l’uso dei mezzi pubblici 2. Il numero dei partecipanti all'”uscita" (alunni e accompagnatori) nel caso questa si effettui a mezzo pullman, deve rigorosamente corrispondere al numero dei posti indicati dalla carta di circolazione dell'automezzo. 3. Ove non previsto nella polizza assicurativa generale, si ritiene opportuno verificare se l’agenzia di viaggio o la ditta di autotrasporto prescelta preveda una 233 clausola assicurativa per eventuali rinunce a causa di eventi straordinari (per esempio. eventi atmosferici, ecc.) che rendano impossibile l’uscita stessa con conseguente perdita delle somme già versate all’agenzia o alla ditta di trasporti. 4. Nel presentare l’offerta l’agenzia proponente si impegna all’osservanza del vigente regolamento sui viaggi d’istruzione. 5. I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e l’elenco dei numeri telefonici della scuola compreso il numero del fax. 6. Eventuali deroghe al presente regolamento possono essere autorizzate dal Consiglio dell’Istituzione Scolastica. 7. L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola quindi vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche. Art. 14: DISPOSIZIONI FINALI Il Regolamento di Istituto viene adottato dal Consiglio di Istituto e rimane in vigore fino a nuove modifiche All. 1 REGOLAMENTO di DISCIPLINA Doveri e regole L’ingresso nei locali della scuola è consentito non altre le ore 08.00. È vietato l’accesso nell’atrio alla scuola prima del suono della campana. In caso di ritardo e comunque non oltre i dieci minuti successivi all'orario d'entrata. l 'alunno potrà essere ammesso in classe, previa autorizzazione del Docente della prima ora: i ritardi (non più di 234 cinque a quadrimestre) saranno annotali su apposita scheda a cura dell'insegnante della prima ora e comunicati (tramite contatto telefonico o lettera scritta) dal docente coordinatore alla famiglia qualora essi raggiungessero il numero di cinque al mese. l Consigli di classe, nell'ipotesi di ritardi reiterati, potranno prendere opportuni provvedimenti disciplinari e, nei casi più gravi, abbassare il voto di condotta. Alle ore 8, l 5 il cancello della scuola, per motivi di sicurezza verrà chiuso. L 'alunno potrà essere ammesso in classe all'inizio della seconda ora (ore 9, 00) solo in caso di valida motivazione e se accompagnato da un genitore o da chi esercita la patria potestà. Tutto ciò dovrà essere verificato dal docente della prima ora il quale provvederà ad autorizzare con apposita procedura, l'eventuale ammissione in classe. I ritardi si sommeranno al numero complessivo di ore di assenze annuali. L'uscita anticipata non sarà consentita nell'ultima mezz'ora di lezione salvo casi di effettiva e comprovata necessità; anche le uscite anticipate saranno conteggiate nelle ore di assenza dalle lezioni. L'uscita anticipata di un alunno per motivi personali dovrà essere richiesta: a) mediante apposito modulo debitamente compilato e sottoscritto, dal genitore o da chi esercita la potestà o da altra persona munita formalizzata in di relativa segreteria; delega b) scritta, accompagnata preventivamente da copia del documento di riconoscimento in corso di validità di delegato e delegante; c) e non superare il numero di cinque richieste a quadrimestre. L'eventuale uscita anticipata degli alunni, per determinate esigenze scolastiche, sarà comunicata alle famiglie mediante avviso trascritto sul diario personale degli stessi. Gli alunni che non esibiranno il 235 suddetto avviso firmato da uno dei genitori o da chi esercita la potestà, potranno uscire dalla scuola soltanto al termine dell’orario scolastico ordinario (oppure insieme ad uno dei genitori o a chi esercita la potestà). Al termine delle lezioni l 'uscita degli alunni avverrà in modo ordinato, in silenzio ed in fila per due e con la vigilanza del personale docente e ATA di turno, fino all' ingresso della scuola. La classe che non osserverà tale disposizione, ritornerà in aula e uscirà soltanto nel rigoroso rispetto delle suddette regole. La giustificazione dell'assenza avverrà mediante apposito libretto, ritirato da uno dei genitori presso lasegreteria della scuola, accettata dall'insegnante della prima ora e annotata sul registro di classe. Gli alunni sprovvisti di giustificazione, il primo giorno verranno ammessi con riserva, il giorno successivo la loro ammissione sarà subordinata all'autorizzazione del docente coordinatore e all'obbligo di presentare la giustificazione. Qualora l 'alunno si dovesse presentare a scuola sprovvisto di giustificazione anche il terzo giorno, sarà ammesso in classe soltanto se accompagnato dal genitore o previa autorizzazione telefonica dello stesso o di chi esercita la patria potestà. · I periodi d'assenza pari o superiori a cinque giorni consecutivi dovranno essere giustificati con certificato medico. Nei casi d 'assenza prolungata o frequente la scuola provvederà ad informare la famiglia e gli organicompetenti. In caso di malessere dell'alunno nonché in presenza di circostanze eccezionali, sarà consentito l'uso del telefono della scuola per avvertire la famiglia. Obblighi e divieti 236 Frequenza regolare e assolvimento assiduo degli impegni di studio a casa e a scuola (obbligo di portare ogni giorno il diario e tutto quanto è necessario per il positivo svolgimento delle attività didattiche). Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo e tutto l'occorrente per i compiti e le lezioni e l'eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore (cellulare, MP3. 1-pod, ecc.). La scuola. In ogni caso, non risponde di eventuali furti. Alle alunne è severamente vietato portare specchietti e cosmetici. Comportamento rispettoso nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, di tutto il personale della scuola durante l’orario delle lezioni, in tutti gli spazi della scuola e all’esterno, durante le attività parascolastiche compresi i viaggi d'istruzione (è dovere degli alunni accogliere il dirigente scolastico, gli insegnanti e gli adulti in genere, alzandosi in piedi in silenzio). Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze altrui; saranno pertanto puniti con severità tutti gli episodi di violenza o di prevaricazione che dovessero verificarsi tra gli alunni. L'uscita dall'aula durante le lezioni sarà consentita soltanto con il permesso dell'insegnante. Non è consentito correre e/o gridare per i corridoi e nelle aule, come non è consentito attardarsi ad entrare in aula. Non è consentito recarsi in altre classi per chiedere il materiale scolastico di cui non si è provvisti e non è consentito ai genitori,tranne casi eccezionali, chiedere di consegnare il materiale didattico durante le ore di lezione. Tale divieto si estende anche alla consegna di merende. Esse potranno essere consegnate eccezionalmente solo in casi di comprovata necessità. L’abbigliamento dovrà essere sobrio, adeguato alle attività proposte e rigorosamente in linea con ildecoro dell’istituzione scolastica. L'alunno avrà cura dell’igiene della propria persona. Utilizzo corretto delle strutture, degli strumenti (compasso, gomma, penne, squadra, riga, forbici, etc.) dei sussidi didattici per non arrecare danni a se stessi, a terzi e al patrimonio della scuola (gli eventuali danni arrecati ai beni materiali e alle strutture scolastiche, 237 graveranno economicamente direttamente o indirettamente sui responsabili).Gli alunni hanno il dovere di tenere l 'aula in modo ordinato e di avere cura dei locali e degli arredi ad esempio: non imbrattare banchi o muri,non attaccare gomme da masticare,non lanciare carta dalle finestre etc. È obbligo indossare per l'attività motoria tuta e scarpe da ginnastica. È severamente vietato indossare orecchini, collane, bracciali, anelli, fermagli, ecc. durante l’attività di Scienze Motorie. È vietato agli alunni uscire dall’aula durante le prime due ore di lezione,salvo casi di comprovata necessità. Durante i cambi d’ora gli alunni dovranno attendere in classe, non dovranno uscire dalle aule per nessun motivo, senon con il permesso dell’insegnante uscente o entrante. È vietato portare a scuola oggetti pericolosi o comunque estranei alle normali attività didattiche. È vietato tenere accessi cellulari, walkman, videotelefoni e tablet o simili durante le ore di lezioni, anche durante la ricreazione (secondo la Direttiva n° l04 del Ministro della Pubblica Istruzione del 30 novembre 2007 ed in conformità al D. Lgs. n° 196 del 30 giugno 2003). La trasgressione comporterà il ritiro immediato dei suddetti oggetti che saranno riconsegnati soltanto ai genitori c nei locali della presidenza. Tablet netbook, notebook, ... potranno essere utilizzati per fini esclusivamente didattici (consultazione di e-book; esecuzione di esercizi) solo con l'autorizzazione diretta del docente dell'ora, collegata ad attività specificamente programmata. Tale autorizzazione andrà rinnovata di volta in volta ed annotata sul registro di classe in modo dettagliato. In nessun caso gli alunni potranno collegarsi al WEB tramite W1FI, utilizzando detti strumenti elettronici. È vietato diffondere immagini, video o foto sul web o sui social network (Facebook o similari) se non con il consenso esplicito delle persone riprese. È consentito fare video e foto durante recite, gite e saggi scolastici soltanto se le immagini sono raccolte a fini personali e destinate ad 238 un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse pubblicarle e diffonderle in rete, anche sui social network, si ricorda che la responsabilità è personale cd è necessario ottenere il consenso esplicito delle persone presenti nei video o nelle foto. È stabilito il divieto di fumo, anche delle sigarette elettroniche, per TUTTI (studenti, docenti, personale Ata, esperti esterni, genitori e chiunque sia occasionalmente presente nei locali dell'Istituto) in tutti i locali delle due sedi della Scuola Secondaria di I grado "Ciro Scianna" di Bagheria, ivi compresi ingresso nei locali dell’istituto, atrio, corridoi, scale interne, scaleantincendio,ascensori, aule, uffici, archivi, biblioteca, laboratori, palestre, bagni, nonché nelle aree all'aperto di pertinenza delle scuole. Tutto il personale in servizio ha l'obbligo della sorveglianza e deve segnalare e/o accompagnare in presidenza chi trasgredisce. 239 Allegato 4 I CURRICOLA DELLA SCUOLA Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO Padroneggiare gli strumenti Le regole dell’ascolto e della L’alunno è capace di interagire, ASCOLLTO E PARLATO espressivi ed argomentativi Prestare attenzione per tempi stabiliti e conversazione. sostenendo le proprie idee in diverse indispensabili per gestire sapersi orientare, formulando domande situazioni comunicative. Possiede l’interazione comunicativa verbale in su ciò che crea difficoltà. Prestare la consapevolezza che il dialogo e il vari contesti attenzione per tempi richiesti e sapersi confronto con il diverso da sé orientare a seconda del tipo di hanno grande valore civile e se ne Leggere, comprendere ed interpretare testo(racconto,lettera,diario,biografia,aut serve per elaborare opinioni su testi scritti di vario tipo obiografia,canzone,articolodigiornale,do problemi riguardanti vari ambiti cumentario,telegiornale,radiogiornale, culturali e sociali, rendendosi così Produrre testi di vario tipo in collegandole e operando semplici portatore di valori e azioni di relazione ai differenti scopi inferenze. Prestare attenzione per tempi cittadinanza attiva. comunicativi prolungati e sapersi orientare a seconda del tipo di testo (novella, romanzo, Riflettere sulla lingua e sulle sue biografia, autobiografia, canzone, regole di funzionamento. articolo di giornale, documentario, telegiornale, relazione, commento, riassunto,parafrasi e appunti), formulando domande su ciò che crea difficoltà di comprensione. Ascoltare 240 testi prodotti e/o letti da altri in Le informazioni situazioni scolastiche individuando l’argomento generale e le informazioni esplicite e/o testi trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando: l’argomento generale, le informazioni implicite ed esplicite, principali e secondarie. Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione durante e dopo l’ascolto; ad esempio, prendere appunti collegando le informazioni anche per mezzo di schemi e tabelle e riordinarli per poter riutilizzarli in seguito. Individuare l’argomento centrale di un testo e la sua articolazione, distinguendo tra informazioni e opinioni in esso presenti e riconoscendo le La comunicazione informazioni che arricchiscono le proprie conoscenze di supporto e usando un lessico appropriato. Riconoscere lo scopo di una comunicazione anche dall’intonazione. Intervenire in una conversazione e/o in una discussione in modo pertinente e ordinato. Raccontare oralmente esperienze personali, ordinandole in base ad un criterio logico-cronologico, esplicitandole in modo chiaro e preciso. Riferire oralmente su un argomento di studio, esplicitando lo scopo e 241 . . presentando in modo chiaro l’argomento: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato, controllare il lessico specifico, precisando le fonti e servendosi eventualmente di materiali di supporto (mappe concettuali, cartine, tabelle e grafici) anche digitali In una conversazione guidata, esprimere le proprie idee, superando le inibizioni e controllando l’emotività e rispettare quelle degli altri. Riconoscere e cominciare ad usare termini specialistici in base ai campi di discorso. Riconoscere all’ascolto, e valorizzare nella lettura, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico. Intervenire in una conversazione e/o in una discussione in modo pertinente e ordinato, tenendo conto del destinatario. Ricostruire oralmente la struttura di un testo e/o riferire oralmente su un argomento di studio,presentando in modo chiaro l’argomento: esporre le informazioni in modo ordinato e coerente, servendosi eventualmente di materiali Raccontare oralmente esperienze personali, selezionando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole in base ad un L’alunno legge con interesse e con criterio logico-cronologico, Le parti di un manuale di studio piacere testi di vario tipo e 242 esplicitandole in modo chiaro ed (indice, capitoli, titoli,sommari, manifesta gusti personali sui quali esauriente, usando un registro adeguato testi, riquadri,immagini, didascalie, scambia opinioni con docenti e all’argomento, alla situazione e apparati grafici). compagni. all’interlocutore. Usare la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti, nelle attività di studio, individuali e di gruppo. Seconda area di processo: LEGGERE Leggere ad alta voce, rispettando pause e intonazioni. Leggere in modo espressivo testi noti, raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire. Leggere silenziosamente applicando anche tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine ) e mettendo in atto strategie differenziate (lettura orientativa,selettiva). Ricavare informazioni esplicite ed implicite da semplici testi, anche su supporto digitale. Selezionare, autonomamente e/o guidati, le informazioni e organizzarle in modo personale (liste di argomenti, brevi 243 L’alunno ha maturato il gusto per la lettura, sviluppando la fantasia e il piacere della ricerca su argomenti d’interesse particolare. L’alunno usa i manuali delle discipline o altri testi di studio per ricercare raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti, anche con l’utilizzo di strumenti informatici. riassunti). I testi letterari di vario tipo e forma Ricavare informazioni esplicite e, (fiaba, favola, mito, epos, testo guidati, anche implicite da testi descrittivo e narrativo). informativi e espositivi (anche su supporto digitale) per informarsi su un argomento specifico e/o a fini pratici. Confrontare, su uno stesso argomento,informazioni ricavabili da più fonti, selezionando, guidati, quelle Il testo poetico più significative. Selezionare le informazioni e organizzarle in modo personale (liste di argomenti, brevi riassunti). Cominciare ad usare in modo funzionale L’alunno elabora le conoscenze le varie parti di un manuale di studio: linguistiche per comunicare e indice, capitoli, titoli, sommari, testi, scrivere in modo sempre più riquadri, immagini, didascalie, apparati efficace, coerente e corretto. grafici. Comprendere testi letterari di viario tipo Diverse tipologie di testi:narrativo, e forma, individuando personaggi, loro descrittivo,regolativo,espositivo, caratteristiche, ruoli, relazioni causali, informativo,argomentativo e tema principale e temi di sfondo, il poetico. genere di appartenenza, tecniche Diverse tipologie di testi:avvisi, narrative usate dall’autore. biglietti, lettere private e pubbliche, diari personali e di bordo, schede Nel testo poetico, individuare e informative, relazioni guidate su interpretare, in forma autonoma e/o argomenti di studio, trafiletti, L’alunno usa la scrittura come un guidata, l’argomento, il messaggio e il articoli di cronaca, recensioni, processo articolato,del quale linguaggio. le seguenti caratteristiche: commenti, parafrasi. distingue le varie fasi:ideazione, linguaggio figurato, denotativo e pianificazione, prima stesura e connotativo. revisione. Riconoscere i campi di significato e il tema 244 centrale, i legami tra suono e senso Contestualizzare un testo poetico e confrontarlo con altri testi del medesimo autore. Terza area di processo: SCRIVERE Scrivere testi di tipo diverso adeguati a: situazione, argomento, scopo, destinatario e registro linguistico. Scrivere testi di tipo diverso: narrativo,descrittivo, regolativo espressivo, espositivo, argomentativo, poetico sulla base di modelli sperimentati. Il riassunto, gli appunti e lo Scrivere testi corretti dal punto di vista schema. ortografico, morfosintattico, lessicale. Scrivere testi dotati di coerenza e organizzati in parti equilibrate tra loro. Utilizzare nei propri testi sotto forma di citazione esplicita e/o di parafrasi, parti di testi prodotti da altri e tratti da fonti diverse. Conoscere e applicare le procedure di I programmi di videoscrittura ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per la raccolta e organizzazione delle idee (liste di argomenti, mappe, scalette) Realizzare forme diverse di scrittura L’alunno padroneggia e applica in creativa, in prosa e in versi (ad esempio, Le regole della fonologia e situazioni diverse le conoscenze giochi linguistici, manipolazione di testi, dell’ortografia. fondamentali relative al lessico, alla semplici poesie…). morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice 245 Riformulare in modo sintetico le e complessa, ai connettivi testuali, e informazioni ricavate da testi letti o Il lessico: forma e significato delle utilizza le conoscenze ascoltati e riorganizzarle in modo parole. metalinguistiche per comprendere personale (liste di argomenti, riassunti con maggior precisione i significati schematici, mappe, tabelle). Scrivere dei testi e per correggere i propri sintesi (lineari e non lineari) di testi letti elaborati. e ascoltati e saperle riutilizzare per propri scopi. Scrivere testi utilizzando programmi divideoscrittura e di presentazione (powerpoint), curando l’impostazione grafica . Quarta area di processo: La comunicazione. RIFLETTERE SULLA LINGUA Riconoscere i principali elementi della lingua. Conoscere i principali meccanismi di derivazione delle parole per arricchire il lessico. Conoscere le principali relazioni fra significati (sinonimia, contrarietà, polisemia, gradazione, Gli aspetti storico-evolutivi della inclusione) e le figure retoriche. lingua. Conoscere i principali meccanismi di derivazione delle parole per arricchire il lessico. Le regole della morfologia(il nome, Il lessico: i rapporti di significato tra le l’articolo, il verbo, gli aggettivi, i parole e il significato traslato. pronomi, le preposizioni,gli avverbi, le congiunzioni e le Tradurre un messaggio dal codice interiezioni). 246 verbale al codice non verbale e Le regole della viceversa. sintassi:soggetto,predicati,attributo Riconoscere relazioni tra situazione di , apposizione e complementi. comunicazione, interlocutori e registri linguistici. Stabilire relazioni tra situazione di Le regole dell’analisi logica della comunicazione, interlocutori e registri frase complessa. linguistici. Variare opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori; riconoscere ed usare termini specialistici in base ai campi di Il dizionario, gli strumenti di discorso. consultazione La comunicazione: le varietà della lingua ( il registro linguistico, le funzioni della lingua, lingua parlata e lingua scritta). Il discorso diretto e indiretto. Conoscere le origini della lingua italiana e l’evoluzione della lingua attraverso i secoli Riconoscere e utilizzare le varie parti del discorso e gli elementi costitutivi della frase. Riconoscere e utilizzare alcune strutture della lingua: soggetto, predicato e principali espansioni. Conoscere la costruzione della frase complessa (distinguere la proposizione principale dalle subordinate) e riconoscere i principali tipi di 247 subordinate. Analizzare la frase complessa e visualizzare i rapporti tra le singole proposizioni, rappresentandoli anche graficamente. Riconoscere in un testo i principali connettivi e la loro funzione Utilizzare strumenti di consultazione anche in formato elettronico, riconoscendo e comprendendo il tipo di informazioni fornite da un dizionario per ogni voce. Applicare le conoscenze metalinguistiche per monitorare e migliorare l’uso orale e scritto della lingua. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: COMPETENZE SPECIFICHE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 ABILITA’ INGLESE Comprendere frasi ed Ascolto (comprensione espressioni di uso orale) FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CONOSCENZ ABILITA' CONOSCENZE TRAGUARDI TRAGUARDI E INGLESE SECONDA SECONDA ALLA FINE DEL ALLA FINE DEL LINGUA LINGUA PRIMO CICLO IN PRIMO CICLO INGLESE NELLA SECONDA LINGUA COMUNITARIA Lessico di base Ascolto(comprension Lessico di base su L’alunno comprende L’alunno comprende su argomenti di e orale) argomenti di vita oralmente e per brevi messaggi orali 248 frequente relative ad Comprendere i punti vita quotidiana ambiti di immediata essenziali di un discorso, a Uso del rilevanza (ad esempio condizione che venga usata dizionario informazioni di base una lingua chiara e che si bilingue sulla persona e sulla parli Regole famiglia, acquisti, di argomenti familiari, grammaticali geografia locale, inerenti alla scuola, al fondamentali lavoro), da interazioni tempo libero, ecc. comunicative o dalla Individuare l’informazione visione di contenuti principale di programmi multimediali, dalla radiofonici o televisivi su lettura di testi; avvenimenti di attualità o Interagire oralmente su in situazioni di vita argomenti che riguardano i quotidiana propri interessi, a scambiando condizione informazioni semplici che il discorso sia e dirette su argomenti articolato in modo chiaro. familiari e abituali, Individuare ascoltando anche attraverso l’uso termini e informazioni degli strumenti attinenti a contenuti di digitali; studio di altre discipline. Interagire per iscritto, Parlato (produzione e anche in formato interazione orale) digitale e in rete, per Descrivere o presentare esprimere persone, condizioni di vita informazioni e stati o di studio, compiti d’animo, semplici quotidiani; indicare che aspetti del proprio cosa piace o non piace; vissuto e del proprio esprimere un’opinione e ambiente ed elementi motivarla con espressioni e che si riferiscono a frasi connesse in modo bisogni immediati. semplice. Interagire con uno o più Comprendere quotidiana istruzioni, espressioni Uso del dizionario e frasi d’uso bilingue quotidiano Regole pronunciate grammaticali chiaramente e fondamentali identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti. Comprendere brevi testi multimediali identificando parole chiave e il senso generale. Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando o leggendo. Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti. Interagire in modo comprensibile con un 249 iscritto i punti e scritti relativi ad essenziali di testi in ambiti familiari. lingua standard su Comunica oralmente argomenti familiari in attività che o richiedono solo uno di studio che scambio di affronta informazioni normalmente a semplici e dirette su scuola e nel tempo argomenti libero. familiari e abituali. Descrive oralmente Descrive oralmente e situazioni, racconta per iscritto, in modo avvenimenti ed semplice, aspetti del esperienze personali, proprio vissuto e del espone argomenti di proprio ambiente. studio. Legge brevi e Interagisce con uno semplici testi con o più interlocutori in tecniche adeguate contesti familiari e allo su argomenti noti. scopo. Legge semplici testi Chiede spiegazioni, con diverse strategie svolge i compiti adeguate allo scopo. secondo le Legge testi indicazioni date in informativi e ascolta lingua straniera spiegazioni attinenti dall’insegnante. a Stabilisce relazioni contenuti di studio tra semplici elementi di altre discipline. linguistico Scrive semplici comunicativi e resoconti e compone culturali propri delle brevi lettere o lingue di studio. messaggi rivolti a Confronta i risultati coetanei e familiari. conseguiti in lingue interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile. Gestire conversazioni di routine, facendo domande e scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili. Lettura (comprensione scritta) Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali. Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline. Leggere testi riguardanti istruzioni per l’uso di un oggetto, per lo svolgimento di giochi, per attività collaborative. Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi più ampi in edizioni graduate. Scrittura (Produzione compagno o un adulto con cui si ha familiarità, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. Lettura (comprensione scritta) Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente. Scrittura (produzione scritta) Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno, anche se con errori formali che non compromettano la comprensibilità del messaggio. Riflessione sulla lingua Osservare le parole nei contesti d’uso e 250 Individua elementi diverse e le strategie culturali veicolati utilizzate per dalla lingua materna imparare. o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere. scritta) Produrre risposte e formulare domande su testi. Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni con frasi semplici. Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare. Riflessione sulla lingua Rilevare semplici regolarità e variazioni nella forma di testi scritti di uso comune. Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse. Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento. rilevare le eventuali variazioni di significato. Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative. Confrontare parole e strutture concernenti codici verbali diversi. Riconoscere i propri errori e i propri modi di apprendere le lingue. 251 COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: COMUNICAZIONECOMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE SPECIFICHE Eseguire calcoli algebrici. Risolvere problemi algebricamente. Risolvere problemi geometrici. Organizzare,interpretare e rappresentare dati. Adoperare linguaggi, termini e simboli matematici. Matematizzare la realtà. CONOSCENZE MATEMATICA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO NELLA MATEMATICA Acquisire familiarità con il concetto intuitivo di insieme. Assimilare i primi vocaboli caratteristici e le rappresentazioni degli insiemi ARITMETICA GLI INSIEMI Il concetto di insieme e sottoinsieme. Rappresentazione di un insieme. con gli insiemi. Conoscere, eseguire ed applicare le quattro operazioni e relative proprietà tra gli interi e tra i decimali. Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta. Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni. Conoscere e applicare le potenze con le relative proprietà. Descrivere con una espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema. Riconosce le forme del piano e dello spazio e ne coglie le DAI NUMERI NATURALI E DECIMALI AL PROBLEMA relazioni tra gli elementi. Il sistema di numerazione. I numeri naturali e decimali. Analizza, interpreta e rappresenta dati. Le quattro operazioni nell’insieme N e le loro proprietà. La potenza dei numeri naturali e le loro proprietà. Risolve problemi in contesti diversi valutando le Gli elementi di un problema e le fasi necessarie per risolvere un informazioni e individuando ipotesi risolutive. problema. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo, ne Operazioni padroneggia le diverse rappresentazioni e stima il risultato di operazioni. Spiega il procedimento seguito. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. Individuare multipli e divisori LA DIVISIBILITA' di un numero naturale e Multipli i e divisori di un numero. multipli e divisori comuni a più Principali criteri di divisibilità. numeri. Numeri primi e numeri composti. Comprendere il significato e in fattori primi. l'utilità del multiplo comune M.C.D. e m.c.m. 252 Scomposizione più piccolo e del divisore Risoluzione di problemi con il M.C.D e con il m.c.m. comune più grande, in matematica e in diverse situazioni concrete. Scomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere l’utilità di tale scomposizione per diversi fini. Conoscere e applicare la frazione come operatore. Utilizzare frazioni equivalenti LE FRAZIONI e numeri decimali La frazione come operatore. Classificazione di frazioni. Confronto fra numeri razionali. Descrivere rapporti e quozienti mediante frazioni. Eseguire operazioni con i numeri razionali Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali. Conoscere le frazioni come generatrici di un numero decimale, sapere effettuare le trasformazione e applicare le quattro operazioni con esse. Conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell’elevamento al quadrato. Estrarre la radice quadrata di un numero attraverso l’uso delle tavole e l’algoritmo Risolvere problemi utilizzando frazioni. Conoscere rapporti e proporzioni Applicare le proprietà delle proporzioni. Risolvere problemi utilizzando proporzioni. Calcolare percentuali. DALLE FRAZIONI AI NUMERI DECIMALI, PERIODICI E NON; LA RADICE QUADRATA. Operazioni con le frazioni. Risoluzione di problemi utilizzando frazioni. Espressioni di calcolo con i numeri razionali assoluti. Numeri decimali finiti. Numeri decimali periodici. Frazione generatrice dei numeri decimali. La radice quadrata come operatore dell’elevamento al quadrato. Algoritmo della radice quadrata. RAPPORTI, PROPORZIONI, PERCENTUALI. Rapporti e proporzioni. 253 Conoscere il concetto di proporzionalità diretta ed inversa tra grandezze e saper fare la rappresentazione grafica. Riconoscere funzioni matematiche ed empiriche. Le proprietà delle proporzioni. L’applicazione delle proporzioni. La percentuale. FUNZIONI E PROPORZIONALITA’ Grandezze costanti e grandezze variabili. Concetto di funzione. Funzioni matematiche e funzioni empiriche. Grandezze direttamente e inversamente proporzionali. Rappresentazione grafica della proporzionalità diretta e inversa. Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta. Conoscere gli elementi fondamentali di calcolo algebrico. Eseguire semplici espressioni I NUMERI RELATIVI di calcolo con i numeri L’insieme Z,Q,R. conosciuti. La rappresentazione grafica dei numeri relativi. Eseguire addizioni, sottrazioni, Il valore assoluto dei numeri relativi. moltiplicazioni, divisioni Le quattro operazioni con i numeri relativi. nell’ambito del calcolo Le potenze e le radici con i numeri relativi. letterale. Elementi fondamentali del calcolo algebrico e relative Conoscere e operare con i espressioni. monomi e con i polinomi. IL CALCOLO LETTERALE Usare le lettere come Espressioni letterali e monomi. generalizzazione dei numeri. I polinomi. Apprendere i concetti di: Le operazioni con monomi e polinomi. identità, equazioni e principi di Prodotti notevoli equivalenza. LE EQUAZIONI Acquisire il procedimento di equazioni. risoluzione di un'equazione di I principi di equivalenza. primo grado a una incognita. forma normale di una equazione e sua risoluzione Acquisire il concetto di funzione. Usare coordinate cartesiane, diagrammi, tabelle per rappresentare relazioni e funzioni. Saper rappresentare graficamente semplici funzioni matematiche. Acquisire i concetti di eventi indipendenti, dipendenti, 254 Le La impossibili, certi e probabili. Calcolare la probabilità matematica di eventi aleatori. Conoscere gli enti geometrici fondamentali. Rappresentare punti, linee segmenti e figure. Rappresentare sul piano gli angoli, confrontarli ed operare con essi. Conoscere e descrivere poligoni e le loro caratteristiche e proprietà. Conoscere e saper calcolare il perimetro di figure geometriche. LA MATEMATICA DEL CERTO E DEL PROBABILE La definizione di probabilità. Il significato di eventi impossibili, certi, incerti, compatibili e incompatibili e il loro calcolo. GEOMETRIA LA GEOMETRIA NEL PIANO Gli enti geometrici fondamentali. Gli angoli e le loro proprietà. Figure piane: proprietà e caratteristiche dei triangoli. Conoscere, comprendere ed utilizzare le rappresentazioni grafiche per schematizzare situazioni e fenomeni. Conoscere ed usare opportunamente le principali unità di misura del sistema LE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE internazionale. Eseguire calcoli con le misure Introduzione al concetto di sistema di riferimento. Le coordinate cartesiane. Il angolari piano cartesiano. Riprodurre figure e disegni LA MISURA geometrici, utilizzando in Grandezze omogenee. modo appropriato e con Le unità di misura del sistema metrico decimale. accuratezza opportuni Operazioni con le misure sessagesimali. strumenti (riga, squadra, compasso). Conoscere definizioni e proprietà significative delle EQUIVALENZA ED EQUISCOMPONIBILITA’ DELLE principali figure piane FIGURE PIANE Riproduzione (triangoli, 255 quadrilateri, poligoni regolari). Calcolare perimetro e area di figure piane e comprendere l’equiscomponibilità. Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure. di figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato opportuni strumenti (riga, squadra, compasso). Proprietà dei poligoni: triangoli, quadrilateri, poligoni regolari. Calcolo del perimetro e dell’area delle figure piane. Conoscere il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete. Riconoscere caratteristiche, proprietà e parti della circonferenza e del cerchio. Riconosce e disegna rette con particolari posizioni rispetto a una circonferenza e fra due circonferenze. Riconoscere e disegnare angoli al centro e alla circonferenza. Saper riconoscere poligoni iscritti e circoscritti. Calcolare la lunghezza di una circonferenza e l'area del cerchio. IL TEOREMA DI PITAGORA E SUE APPLICAZIONI Le terne pitagoriche Il teorema di Pitagora. Le applicazioni del teorema di Pitagora. CIRCONFERENZA E CERCHIO Gli elementi di una circonferenza e del cerchio. Posizioni reciproche fra una retta e una circonferenza e fra due circonferenze. Angoli al centro e alla circonferenza. Poligoni iscritti e circoscritti. Lunghezza della circonferenza e area del cerchio. Riprodurre solidi, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso). Conoscere definizioni e proprietà significative dei principali solidi. Calcolare area e volume dei POLIEDRI E SOLIDI DI ROTAZIONE principali solidi. Nozioni generali della geometria solida dei poliedri e dei solidi di rotazione. 256 Calcolo delle aree e dei volumi dei poliedri e dei solidi di rotazione. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere il metodo sperimentale. Conoscere la materia e i suoi stati fisici. Comprendere il mondo in cui viviamo (acqua, aria, suolo). Individuare l’unità e la diversità dei viventi. Conoscere la classificazione degli esseri viventi. COMUNICAZIONECOMPETENZE DI BASE IN SCIENZE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007 ABILITA’ SCIENZE - Conoscere la struttura della materia e le sue proprietà. - Conosce gli stati fisici della materia e i suoi cambiamenti. - Conoscere la differenza tra miscugli e soluzioni. - Conoscere la composizione dell’aria e dell’acqua - Conoscere le caratteristiche e le proprietà dei vari tipi di suolo FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CONOSCENZE SCIENZE TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO NELLE SCIENZE L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, CORPI E SOSTANZE: PROPRIETA’, STATI E ne immagina e ne verifica le cause; ricerca TRASFORMAZIONI Materia, sostanze, molecole e atomi. Stati di soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze aggregazione della materia. Principali proprietà dei acquisite. corpi e delle sostanze. Sviluppa semplici schematizzazioni e Calore e temperatura e le loro unità di misura. modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, Dilatazione termica. quando è il caso, Come si propaga il calore. a misure appropriate e a semplici Acqua formalizzazioni. Aria Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e IL SUOLO I vari tipi di suolo. microscopici, è consapevole delle sue Composizione del suolo potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; LA CELLULA E GLI ORGANISMI riconosce nella loro diversità i bisogni UNICELLULARI fondamentali di animali e piante, e i modi di 257 -Sapere che la cellula è l’unità fondamentale per tutti gli esseri viventi. -Indicare le caratteristiche che distinguono la cellula vegetale da quella animale. -Distinguere una cellula procariote da una eucariote. - Conoscere le caratteristiche dei batteri, dei protesti e dei funghi Conoscere le strutture di una pianta superiore. - Riconoscere le diverse tipologie fogliari. - Conoscere il processo della fotosintesi clorofilliana. -Conoscere le diverse strutture riproduttive delle piante e il fiore della angiosperme. Conoscere gli aspetti fondamentali della materia e cogliere analogie e differenze. Conoscere e descrivere lo stato di quiete e di moto dei corpi e le loro L’origine della vita. Le caratteristiche dei viventi. La cellula. Classificazione delle cellule. Organismi unicellulari ( batteri-protisti-funghi ). I virus. IL CICLO VITALE DELLE PIANTE Strutture di una pianta (radice, fusto e foglie) Meccanismo di assorbimento radicale. Fotosintesi clorofilliana. Riproduzione asessuale e sessuale nelle piante. DAGLI INVETEBRATI AI VERTEBRATI Caratteristiche generali dei principali gruppi di invertebrati e vertebrati. Le principali teorie evoluzioniste Conoscere le IL MOVIMENTO DEI CORPI E LE FORZE caratteristiche generali dei Il movimento dei corpi. principali gruppi di Moto rettilineo uniforme e sua rappresentazione invertebrati e vertebrati. grafica. - Conoscere il percorso Il moto vario. evolutivo che ha condotto Le forze: cosa sono e come si misurano. gli animali dal mare alla Le forze nei liquidi: il Principio di Archimede. terraferma. Macchine semplici: le Leve 258 soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. rappresentazioni grafiche. Conoscere la struttura dell’atomo, la differenza tra elemento e composto, i legami chimici e le reazioni. Individuare l’unità e la diversità dei viventi. Conoscere i sistemi e gli apparati del corpo umano. - Conoscere e descrivere lo stato di quiete e di moto dei corpi e le loro rappresentazioni grafiche. - Conoscere il concetto di forza. -Calcolare la spinta di Archimede e prevedere il ELEMENTI DI CHIMICA galleggiamento di un Fenomeni chimici corpo. Sostanze chimiche: elementi e composti. -Individuare le forze che Struttura dell’atomo. agiscono in una leva e Cenni sui legami chimici. riconoscere i diversi tipi di Cenni su acidi, basi e sali. leve e il loro vantaggio -Conoscere la struttura IL CORPO UMANO SISTEMI ED APPARATI dell’atomo, la differenza Apparato tegumentario. tra elemento e composto, i Sistema muscolo-scheletrico. Apparato respiratorio. legami chimici e le Apparato circolatorio. reazioni, effettuando Apparato digerente. semplici esperienze Alimenti e nutrizione. pratiche diversificate. Apparato escretore. -Conoscere i sistemi e gli apparati del corpo umano. RAPPORTI TRA ESSERI - Apprendere una gestione VIVENTI E AMBIENTE corretta del proprio corpo; Ecologia: Popolazioni, comunità, habitat, nicchia. interpretare lo stato di Ecosistema. benessere e di malessere La catena Alimentare che può derivare dalle sue alterazioni. ELETTRICITA’ E MAGNETISMO -Sviluppare atteggiamenti I fenomeni elettrici. di curiosità, attenzione, L’elettrizzazione. rispetto della realtà Conduttori e isolanti. naturale. La corrente elettrica. -Cogliere relazioni ed Le leggi di Ohm. 259 interazioni tra esseri viventi e ambiente Distinguere i vari tipi di elettrizzazione. - Distinguere tra conduttori ed isolanti. - Definire la corrente elettrica e le grandezze elettriche. - Costruire un circuito elettrico. - Riconoscere i fenomeni del magnetismo. - Individuare proprietà e caratteristiche di un magnete. . Conoscere le interazioni tra fenomeni elettrici e magnetici. I pericoli dell’elettricità e primi elementi di pronto soccorso LA TERRA E IL SISTEMA SOLARE Principali movimenti della Terra e le loro conseguenze. Il Sole e i pianeti del Sistema solare. Teorie sull’origine ed evoluzione dell’Universo. La Luna e i suoi movimenti Descrivere la forma della STRUTTURA DELLA TERRA E FENOMENI Terra e i moti che compie. ENDOGENI - Conoscere l’Universo e la sua formazione. Struttura della Terra. - Conoscere il Sistema Principali tipi di rocce. Solare. Terremoti. - Descrivere la Luna, i suoi Vulcani. moti e le principali teorie Teoria della tettonica a placche sulla sua formazione. - Conoscere le caratteristiche generali della Terra, la sua origine e l’evoluzione. 260 - Comprendere la storia geologica attraverso l’osservazione di rocce, minerali e fossili. - Correlare queste STIMOLI E RISPOSTE NELL’UOMO (SISTEMA conoscenze alle valutazioni NERVOSO) sul rischio geomorfologico, Il tessuto nervoso. idrogeologico, vulcanico e Il sistema nervoso nell’organismo umano (sistema sismico della propria nervoso centrale e periferico). regione. Il sistema endocrino. Conoscere i meccanismi Droghe ed effetti sul sistema nervoso. fondamentali dei cambiamenti globali nei sistemi naturali e nel sistema Terra e il ruolo dell’intervento umano Descrivere struttura e funzioni del sistema nervoso. -Descrivere struttura e funzioni del sistema endocrino. - Potenziare le conoscenze per una gestione corretta del proprio corpo. - Interpretare lo stato di benessere e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni. - Attuare scelte per affrontare i rischi connessi con il fumo e con le droghe. LA RIPRODUZIONE NELL’UOMO La riproduzione nell’uomo. Cenni sugli apparati riproduttori. Rilevare i mutamenti dell’adolescenza. Le malattie dell’apparato riproduttore. L’EREDITARIETA’ Le leggi di Mendel e la trasmissione dei caratteri ereditari. Il codice genetico. Malattie ereditarie e loro trasmissione. 261 -Riconoscere i vari componenti dell’apparato riproduttore maschile e femminile. -Individuare le funzioni dei vari organi dell’apparato riproduttore Malattie localizzate sui cromosomi sessuali. La biotecnologia e l’ingegneria genetica. -Conoscere il significato di ereditarietà dei caratteri. - Riferire le principali tappe degli studi di Mendel e l’enunciato delle sue leggi. -Individuare le modalità di trasmissione ereditaria attraverso la genetica. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN STORIA E CITTADINANZA E COSTITUZIONE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE ABILITA’ STORIA CONOSCENZE STORIA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO SPECIFICHE CITTADINANZA E CITTADINANZA E CICLO NELLA STORIA CITTADINANZA COSTITUZIONE COSTITUZIONE E COSTITUZIONE Conoscere e collocare Sapere utilizzare termini specifici Tempo e spazio. Conosce aspetti fondamentali della storia nello spazio e nel tempo del linguaggio disciplinare. Documenti e scienze ausiliarie. europea (medievale, moderna e contemporanea) fatti ed eventi della storia Elementi essenziali del mondo greco e e della storia mondiale. della propria comunità, del Rappresentare conoscenze apprese romano. Conosce aspetti e processi essenziali del suo Paese, delle civiltà. mediante: grafici, tabelle, mappe Il lavoro dello storico, le discipline ambiente. spazio-temporali, carte geoausiliarie. Conosce aspetti del patrimonio storico-culturale 262 Individuare trasformazioni storiche, testi scritti anche con intervenute nelle strutture l’utilizzo di risorse digitali. Il tramonto del mondo antico: delle civiltà nella storia e Cristianesimo, Barbari. nel paesaggio, nelle società Conoscere e sapere riferire in modo L’Europa dei Regni Latino-Germanici consapevole ed organico gli Gli Arabi e l’Islam. Utilizzare conoscenze e argomenti di studio. L’Europa carolingia. abilità per orientarsi nel L’Europa feudale. presente, per comprendere Costruire quadri di civiltà i problemi fondamentali Rinascita economica del mondo contemporaneo, Sapere ricostruire eventi in Scontro Papato - Impero per sviluppare successione cronologica. Le Crociate atteggiamenti critici e consapevoli. Conoscere e usare fonti di diverso La nascita dei Comuni tipo( documentarie, iconografiche, Scontro Comuni – Impero narrative, materiali, digitali etc…) per produrre testi di vario genere. Rinascita economica e politica dell’Europa. Ricavare, distinguere e selezionare Gli elementi dell’unità culturale e religiosa dell’Europa medioevale. informazioni da uno o più fonti. L’Italia dei Comuni.Dai Comuni alle Signorie Stati Regionali e Stati Nazionali La crisi del ‘300 Le esplorazioni. La conquista del mondo oltre l’Europa. Situazione politica degli stati nel ‘400 L’età del Rinascimento. Economia e politica nell’Europa del ‘500. Riforma e controriforma. Caratteristiche generali dell’epoca: un’età di contrasti. Due modelli di stato: assoluto e 263 e ambientale del territorio italiano e mondiale. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio. Espone oralmente e con scritture – anche digitali - le conoscenze storiche acquisite operando gli opportuni collegamenti. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e li sa organizzare in testi. Comprendere il significato Comprendere l’importanza del delle regole per la rispetto di codici convenzionali. costituzionale. La rivoluzione scientifica. Il secolo dei lumi. La rivoluzione industriale. La rivoluzione americana. La rivoluzione francese. L’età napoleonica. L’Europa della Restaurazione ed i primi moti liberali. I risorgimenti Nazionali L’Italia post-unitaria La società industriale e la questione sociale. Colonialismo e Imperialismo. L’Italia giolittiana Le potenze europee verso il conflitto La Grande Guerra: fatti, protagonisti e conseguenze. Il primo dopoguerra in Europa e nel mondo La Russia e il bolscevismo L’età del Totalitarismo: fascismo, nazismo, stalinismo. La seconda guerra mondiale: cause, fatti, protagonisti, conseguenze. Lo sterminio degli ebrei. La resistenza europea: la lotta antinazista, il crollo del fascismo e la lotta partigiana. Verso la guerra fredda. L’Italia repubblicana Dalla guerra fredda alla coesistenza competitiva. La decolonizzazione e il neo264 convivenza sociale e rispettarle. Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democrazia e della cittadinanza Assumere comportamenti corretti Sviluppare il senso civico. Individuare gli elementi della democrazia. Comprendere l’importanza di osservare e rispettare le regole condivise. colonialismo. La costruzione della nuova Europa. Il concetto di regola. Il concetto di rispetto per le proprie e altrui cose. Il Regolamento di Istituto. Il Regolamento di classe. Comprendere che il nucleo familiare si è evoluto nel tempo. Educare al la bellezza del patrimonio culturale/ambientale e urbano. Acquisire comportamenti virtuosi e rispettosi del mondo circostante A partire dall’ambito scolastico,assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria Osservare e rispettare l’ambiente circostante. Comprendere che le ricerche attivate sia nell’ambito di fonti energetiche alternative che in quello del riciclaggio dei rifiuti rappresentano una svolta fondamentale nella tutela dell’ambiente . Riconoscersi e agire come Comprendere che il continuo La famiglia e la sua evoluzione nel tempo. Il gruppo come seconda famiglia. Il gruppo dei pari. Il fenomeno del bullismo. Conoscenza del territorio bagherese, delle sue ville e delle sue tradizioni. Tutela del patrimonio storico-artistico e monumentale Conoscenza delle emergenze ambientali , dei problemi legati all'immigrazione. Lo smaltimento dei rifiuti. 265 persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio originale e positivo contributo sfruttamento delle risorse, praticato a un ritmo superiore alla loro capacità di rigenerazione, metterà a rischio la sopravvivenza della specie umana. Usare le conoscenze apprese per L’inquinamento. comprendere problemi ecologici, Il problema energetico. interculturali e di convivenza civile. L’acqua come risorsa preziosa. La deforestazione e gli altri problemi Acquisire la consapevolezza che la ambientali. salvaguardia del patrimonio L’energia pulita. ambientale è un impegno che va assunto sia dai Governi che dai singoli individui. Lo Stato italiano e l’ambiente. Comprendere l’importanza del Le leggi sulla tutela ambientale. rispetto di codici convenzionali. Le politiche a favore dell’ambiente Riconoscere e rispettare i segnali stradali. Rispettare l’uso del casco Il Codice della strada. Gli utenti della strada. I segnali stradali: orizzontali e Favorire la comunicazione fra verticali. adolescenti e adulti. La sicurezza stradale. Norme di Sviluppare modalità Acquisire la conoscenza di sé per comportamento. consapevoli di uno sviluppo armonico della esercizio della convivenza personalità. I legami affettivi: la famiglia, civile, di consapevolezza Acquisire la capacità di instaurare l’amicizia e l’amore. di sé, rispetto delle positivi rapporti interpersonali. I cambiamenti del corpo. diversità, di confronto Acquisire consapevolezza La conquista dell’identità personale e responsabile e di dell’aspetto culturale e valoriale sociale. dialogo della connessione tra affettività, I legami affettivi: amicizia e amore. sessualità e moralità. In scienze si affronteranno nello Acquisire il concetto di salute quale specifico: 266 diritto fondamentale dell’uomo e della collettività. Acquisire il concetto di benessere psicofisico. La sessualità maschile e femminile. Il ciclo mestruale, la fecondazione, la gravidanza e il parto. La contraccezione. La prevenzione dalle malattie a Riconoscere i meccanismi, Conoscere il valore di cittadinanza trasmissione sessuale. i sistemi e le europea organizzazioni che regolano i rapporti tra i Le origini dell’integrazione europea. cittadini (istituzioni statali La nascita dell’Unione europea. e civili), a livello locale e Assimilare i principali valori della La Costituzione europea. nazionale, e i principi che Costituzione. Le istituzioni dell’Unione europea. costituiscono il L’inno europeo. fondamento etico delle La nascita della Repubblica italiana e società (equità, libertà, Comprendere che la tutela dei la Costituzione. coesione sociale), diritti umani spetta sia agli Stati che L’inno nazionale. sanciti dalla Costituzione, ai singoli individui. Norme sociali e norme giuridiche. dal diritto nazionale e dalle Maturare la consapevolezza che il Le Nazioni Unite: compiti e organi. Carte Internazionali dialogo ha un grande valore civile. La Dichiarazione universale dei diritti umani. Amnesty International e i diritti negati. Il lavoro minorile. I bambini-soldato. L’istruzione negata. La rivoluzione femminile. Le donne nei Paesi in via di sviluppo. Le cause delle migrazioni: ieri e oggi. Il razzismo. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN GEOGRAFIA Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007 267 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE ABILITA’ GEOGRAFIA CONOSCENZE GEOGRAFIA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO SPECIFICHE CICLO NELLA GEOGRAFIA Conoscere e collocare Sapersi orientare nello Orientamento:punti cardinali,coordinate geografiche, Sa leggere e servirsi di semplici carte. nello spazio e nel spazio geografico. scale, Si orienta nello spazio geografico. tempo fatti ed legende... Conosce i principali tipi di carte. Sa leggere e elementi relativi Saper leggere ed utilizzare decodificare carte e grafici. all’ambiente di vita, semplici carte per studiare Le carte geografiche: tipologie, usi e scopi Sa riconoscere i vari aspetti dei paesaggi al paesaggio naturale i territori e per muoversi europei. e antropico nello spazio. Utilizza i termini specifici della disciplina. Conoscere i principali tipi Riconosce gli elementi più importanti della Individuare di carte: fisiche, politiche, geografia astronomica. trasformazioni nel tematiche. Riconosce i vari aspetti degli ambienti naturali. paesaggio naturale e Sa discutere sugli squilibri del mondo antropico Utilizzare il lessico Sa utilizzare strumenti tradizionali (carte, specifico. Il linguaggio di base grafici, dati statistici, immagini etc) e innovativi Rappresentare il Sapere leggere e (telerilevamento e cartografia computerizzata) paesaggio e decodificare carte e grafici per comprendere e comunicare fatti e fenomeni ricostruirne le territoriali. caratteristiche anche Sapere riconoscere i vari Lo spazio fisico dell’Europa Sa riferire correttamente le conoscenze in base alle aspetti dei paesaggi acquisite. rappresentazioni europei. Sa presentare in modo organico uno Stato del Elementi di geografia astronomica. mondo e operare gli opportuni confronti. Orientarsi nello Saper riconoscere gli L’Universo Sa lavorare in gruppo in modo produttivo. spazio fisico e nello elementi più importanti La Terra spazio rappresentato. della geografia La deriva dei continenti astronomica. Terremoti e vulcani Saper riconoscere la struttura della terra e i fenomeni endogeni ed Gli ambienti naturali. esogeni 268 Sapere riconoscere i vari aspetti degli ambienti naturali. Sapere realizzare carte tematiche, grafici e presentazioni multimediali. . Osservare, leggere e analizzare gli elementi fisici di sistemi territoriali vicini e lontani nello L’intervento dell’uomo sul paesaggio spazio e nel tempo. Valutare gli effetti delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali in riferimento alle diverse scale geografiche. La questione ambientale Individuare nei paesaggi europei e mondiali le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, Paesi ricchi e paesi poveri come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Saper riconoscere le differenze socioeconomiche tra nord e sud del mondo Utilizzare modelli 269 interpretativi di assetti territoriali in relazione alla I popoli della Terra e le loro culture loro evoluzione storicopolitico-economica. Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale. Sapere utilizzare il testo, l’atlante, il telerilevamento e la cartografia computerizzata come strumenti di studio. Sapere riferire correttamente le conoscenze acquisite. Caratteristiche generali del continente europeo asiatico, africano e americano. Stati campione dei vari continenti. Presentare uno Stato del mondo, operando confronti con altri stati e utilizzando carte, dati statistici, grafici ed immagini. Elaborare schede di analisi, anche sottoforma di presentazione multimediale. 270 COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: COMPETENZE SPECIFICHE Progettare e realizzare semplici manufatti e strumenti spiegando le fasi del processo Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio Individuare le potenzialità, i limiti e i rischi nell’uso delle tecnologie, con particolare COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN TECNOLOGIA Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ABILITA’ CONOSCENZE TECNOLOGIA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO TECNOLOGIA CICLO NELLA TECNOLOGIA Funzioni e modalità d’uso degli utensili e strumenti Vedere, osservare e più comuni e loro trasformazione nel tempo sperimentare • Eseguire misurazioni e Principi di funzionamento di macchine e apparecchi L’alunno riconosce nell’ambiente che lo rilievi grafici o fotografici di uso comune circonda i principali sistemi tecnologici e le sull’ambiente scolastico o Ecotecnologie orientate alla sostenibilità molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli sulla propria abitazione. (depurazione, differenziazione, smaltimento, trattamenti speciali, esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione • Leggere e interpretare riciclaggio…) di risorse o di produzione di beni e riconosce le semplici disegni tecnici Segnali di sicurezza e i simboli di rischio diverse forme di energia coinvolte. ricavandone informazioni Terminologia specifica. É in grado di ipotizzare le possibili conseguenze qualitative e quantitative. di una decisione o di una scelta di tipo • Impiegare gli strumenti e tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione le regole del disegno opportunità e rischi. tecnico nella Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine rappresentazione di oggetti di uso comune ed è in grado di classificarli e di o processi. descriverne la funzione in relazione alla forma, • Effettuare prove e Proprietà e caratteristiche dei materiali più comuni alla struttura e ai materiali. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o semplici indagini sulle Modalità di manipolazione dei diversi materiali tabelle informazioni sui beni o sui servizi proprietà fisiche, disponibili su mercato, in modo da esprimere chimiche, meccaniche e valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. tecnologiche di vari 271 riferimento al contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate. materiali. •Accostarsi a nuove applicazioni informatiche Strumenti e tecniche di rappresentazione (anche esplorandone le funzioni e informatici) le potenzialità. Prevedere, immaginare e progettare • Effettuare stime di grandezze fisiche riferite a materiali e oggetti dell’ambiente scolastico. • Valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a situazioni problematiche • Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o necessità. • Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso quotidiano. • Progettare una gita d’istruzione o la visita a 272 Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi anche cooperando con i compagni. Realizza rappresentazioni grafiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali utilizzando elementi del disegno tecnico. una mostra usando internet per reperire e selezionare le informazioni utili Intervenire, trasformare e produrre • Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature elettroniche o altri dispositivi comuni. • Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della tecnologia (ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti) • Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software specifici. • Eseguire interventi di riparazione e manutenzione sugli oggetti dell’arredo scolastico o casalingo • Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da 273 esigenze e bisogni concreti. • Programmare ambienti informatici e elaborare semplici istruzioni per controllare il comportamento di un robot. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN EDUCAZIONE FISICA Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE ABILITA’ ED. FISICA CONOSCENZE ED. FISICA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO SPECIFICHE CICLO IN ED. FISICA Saper utilizzare e trasferire Le modifiche strutturali del corpo in L’alunno è consapevole delle proprie le abilità coordinative rapporto allo sviluppo competenze motorie sia nei punti di forza Avere -il sistema cardio-respiratorio in relazione che nei limiti. consapevolezza del acquisite per la realizzazione dei gesti al movimento Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite corpo e delle tecnici dei vari sport -Principali procedure utilizzate nell’attività per adattando il movimento in funzioni sensoil miglioramento delle capacità condizionali situazione. percettive Saper applicare schemi e Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del azioni di movimento per linguaggio motorio per entrare in risolvere in forma originale relazione con gli altri, praticando, inoltre, e creativa un determinato attivamente i valori sportivi (fair – play) problema come modalità di relazione quotidiana e di motorio,riproducendo rispetto delle regole. 274 anche nuove forme di movimento Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “ star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva Riconoscere e utilizzare il ritmo nell’elaborazione motoria Realizzare movimenti e sequenze di movimenti su strutture temporali sempre più complesse Sapersi orientare nell’ambiente naturale Avere consapevolezza del attraverso la lettura e linguaggio del corpo decodificazione di mappe come modalità Usare il linguaggio del comunicativocorpo utilizzando vari espressiva codici espressivi,combinando la componente comunicativa e quella estetica Le capacità coordinative sviluppate nelle abilità -Gli elementi che servono a mantenere l’equilibrio e le posizioni del corpo che lo facilitano -Le componenti spazio-temporali nelle azioni del corpo -Gli andamenti del ritmo (regolare,periodico) -Strutture temporali sempre più complesse -Attività ludiche e sportive in vari ambienti naturali Rappresentare idee, stati -I gesti arbitrali delle principali discipline d’animo e storie mediante sportive praticate gestualità e posture svolte 275 in forma individuale, a coppie, in gruppo Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento di gioco Gestire in modo consapevole abilità specifiche riferite a situazioni tecniche e tattiche semplificate negli sport individuali e di squadra Utilizzare le regole del gioco , dello sport, e del fair play Riconoscere l'importanza della prevenzione,per la tutela della salute e del benessere Le tecniche di espressione corporea Partecipare in forma Gli elementi tecnici essenziali di alcuni giochi e propositiva alla scelta di sport strategie di gioco e alla Gli elementi regolamentari semplificati loro realizzazione (tattica) indispensabili per la realizzazione del gioco adottate dalla squadra mettendo in atto comportamenti collaborativi Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico dei giochi sportivi, assumendo anche il ruolo di arbitro e/o Le regole del fair play funzioni di giuria Saper gestire gli eventi della gara (le situazioni 276 competitive) con autocontrollo e rispetto per l’altro, accettando la “sconfitta” Inventare nuove forme di attività ludico-sportive Rispettare le regole del fair play Saper acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche e dei loro cambiamenti conseguenti all’attività motoria, in relazione ai cambiamenti fisici e psicologici tipici della preadolescenza Le norme generali di prevenzione degli infortuni -Effetti delle attività motorie per il benessere della persona e la prevenzione delle malattie -L’efficienza fisica e l'autovalutazione delle proprie capacità e performance -Il valore etico dell’attività sportiva e della Giungere, secondo i propri competizione tempi, alla presa di coscienza e al riconoscimento che l’attività realizzata e le procedure utilizzate migliorano le qualità coordinative e Il rapporto tra l’attività motoria e i cambiamenti condizionali, facendo fisici e psicologici tipici della pre-adolescenza acquisire uno stato di benessere 277 Assumere consapevolezza della propria efficienza fisica, sapendo applicare principi metodologici utili e funzionali per mantenere un buono stato di salute (metodiche Avere di allenamento, principi consapevolezza del alimentari, ecc) movimento del Utilizzare in modo corpo e della sua responsabile spazi, relazione con lo attrezzature, sia spazio e il tempo individualmente, sia in gruppo -Approfondimento del ruolo dell’apparato cardiorespiratorio nella gestione del movimento -Approfondimento delle capacità coordinative sviluppate nelle abilità -Le conoscenze relative all’equilibrio nell’uso di Saper controllare i diversi strumenti più complessi segmenti corporei in -Le componenti spazio-temporali in ogni situazione situazioni complesse, sportiva adattandoli ai cambiamenti -Il ruolo del ritmo nelle azioni morfologici del corpo -I diversi tipi di attività motoria e sportiva in ambiente naturale Saper utilizzare Prevedere correttamente l’andamento di una azione consapevolmente le valutando tutte le informazioni utili al procedure proposte raggiungimento di un risultato positivo dall’insegnante per -Uso e trasferimento delle abilità acquisite in l’incremento delle contesti diversi via via più complessi capacità condizionali -Utilizzo delle variabili spazio-tempo nelle situazioni (forza, resistenza, rapidità, collettive per cercare l’efficacia del risultato mobilità articolare) -L'equilibrio e il senso ritmico Essere consapevole dei principali cambiamenti morfologici del corpo 278 Mantenere un impegno motorio prolungato nel tempo, manifestando autocontrollo del proprio corpo nella sua funzionalità cardiorespiratoria e muscolare -Realizzazione di sequenze di movimenti in gruppo nel rispetto di strutture temporali complesse -L’ambiente naturale e il rispetto di esso Saper coordinare la respirazione alle esigenze del movimento COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: COMPETENZE SPECIFICHE Partecipare in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN MUSICA Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CONOSCENZE MUSICA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO NELLA MUSICA Comprendere ed usare i Qualità sonore: altezza, intensità e timbro. L'alunno conosce ed usa in maniera completa gli linguaggi specifici Simbologie della musica (lettura – scrittura). Il ritmo elementi della notazione tradizionale riconoscere le note nelle sue diverse configurazioni, astratte e concrete. Esegue con adeguata abilità brani musicali, musicali Gli strumenti dell'orchestra, la classificazione in anche polifonici, da solo o in gruppo genere. Cenni storici: dalle prime civiltà ai nostri Sa elaborare materiali sonori avvalendosi di Riconoscere le simbologie giorni. Strumento: flauto dolce. voci, strumenti e nuove tecnologie in genere - conoscere ed Sa utilizzare l’esperienza musicale nel contesto usare la terminologia La musica come messaggio comunicativo. I generi delle varie discipline. specifica musicali: classica e leggera, dalla colonna ABILITA’ MUSICA 279 generi e culture differenti. sonora allo spot pubblicitario. Concetto di tonalità: Esprimersi localmente ed cenni sul movimento dei suoni, scale, accordi, usare i mezzi strumentali - melodia e armonia. Usare diversi sistemi cantare semplici melodie di notazione Conoscenza acustica dei principali fenomeni sonori. funzionali alla lettura, Utilizzare strumenti Conoscenza del comportamento del suono: all’analisi e alla musicali con abilità propagazione, riflessione, produzione. La musica riproduzione di brani sufficiente come messaggio simbolico. L'uso espressivo dei musicali. Essere capaci di ascoltare e mezzi a disposizione. comprendere messaggi Essere in grado di sonori ideare e realizzare, Ascoltare con attenzione anche attraverso l’improvvisazione o Riconoscere il suono dei partecipando a principali strumenti processi di Riconoscere gruppi di elaborazione strumenti collettiva, messaggi musicali e Saper rielaborare multimediali, nel personalmente i messaggi confronto critico con sonori modelli appartenenti al patrimonio Saper produrre semplici musicale, utilizzando messaggi sonori in modo anche sistemi logico-creativo informatici. Scambiare correttamente semplici messaggi musicali Comprendere e valutare eventi, Comprendere ed usare i materiali, opere linguaggi specifici musicali riconoscendone i Consolidare l'uso del significati, anche in linguaggio specifico relazione alla propria Utilizzare con sufficiente 280 esperienza musicale e abilità la simbologia ai diversi contesti storico-culturali. Essere capace di espressione vocale ed usare Integrare con altri i mezzi strumentali saperi e altre pratiche Saper cantare melodie con artistiche le proprie intervalli non solo esperienze conseguenti musicali,servendosi anche di appropriati Partecipare attivamente codici e sistemi di alle esecuzioni strumentali codifica. Saper collocare gli strumenti nei relativi gruppi Saper rielaborare personalmente messaggi sonori Saper produrre messaggi sonori in modo logicocreativo e creare una intera melodia Uutilizzare correntemente la simbologia Partecipare attivamente alle esecuzioni strumentali Saper cogliere le sfumature sonore degli strumenti Saper individuare le 281 diverse impronte di carattere degli strumenti e delle voci COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN ARTE E IMMAGINE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE ABILITA’ ARTE E CONOSCENZE ARTE E IMMAGINE TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO SPECIFICHE IMMAGINE CICLO IN ARTE E IMMAGINE Conoscere ed La comunicazione visiva ed elementi del Esprimersi e comunicare L’alunno realizza elaborati personali e creativi utilizzare gli elementi -Ideare e progettare elaborati linguaggio visivo sulla base di un’ideazione e progettazione della comunicazione ricercando soluzioni creative La percezione e la composizione visiva. originale, applicando le conoscenze e le regole visiva, i suoi codici e originali, ispirate anche dallo La rappresentazione dello spazio. Prospettiva e del linguaggio visivo, scegliendo in modo le sue funzioni. studio dell’arte, della progettualità funzionale tecniche e materiali differenti anche Conoscere lo stretto comunicazione visiva e La composizione con l’ integrazione di più media e codici legame tra la dell’ambiente circostante. Le tecniche artistiche espressivi. produzione artistica e -Acquisire capacità espressive ed I Beni Culturali e Ambientali Padroneggia gli elementi principali del lo sviluppo emozionali attraverso l’uso Arte ed Educazione alla Convivenza Civile linguaggio visivo, legge e comprende i storicosociale del consapevole di strumenti, regole Dall’Arte Preistorica alle civiltà del significati di immagini statiche e in movimento, periodo di della rappresentazione visiva, Mediterraneo di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. appartenenza, anche materiali e tecniche grafiche, Arte Greca, arte Romana, arte Medievale, Legge le opere più significative prodotte al fine di una tutela e plastiche, pittoriche e di uso Rinascimento, il Barocco e il Settecento, arte nell’arte antica, medievale, moderna e conservazione dei comune. dell’800, l’arte del Novecento e i nuovi contemporanea, sapendole collocare nei Beni artistici e linguaggi contemporanei. rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; monumentali. Osservare e leggere le riconosce il valore culturale di immagini, di Utilizzare conoscenze immagini opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi ed abilità per -Leggere e interpretare diversi dal proprio. esprimersi e un’immagine o un’opera d’arte Riconosce gli elementi principali del patrimonio comunicare attraverso utilizzando gradi progressivi di culturale, artistico e ambientale del proprio 282 i linguaggi propri della disciplina. approfondimento dell’analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell’autore. -Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte e nelle immagini delle comunicazione multimediale per individuane la funzione simbolica, espressiva e comunicativa.. territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. Comprendere e apprezzare le opere d’arte -Capire i rapporti tra immagine e significato e acquisire una corretta capacità di lettura critica per una consapevole fruizione artistica. -Conoscere le tipologie principali dei beni artisticoculturali e l’importanza della loro tutela, cura e conservazione. -Conoscere lo stretto legame tra la produzione artistica e lo sviluppo storico, sociale e religioso del periodo di appartenenza. -Ipotizzare strategie di intervento per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni 283 culturali. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: COMPETENZE SPECIFICHE COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN RELIGIONE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CONOSCENZE RELIGIONE TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO NELLA RELIGIONE Saper cogliere nelle domande Ricerca umana e rivelazione di Dio nella storia dell'uomo le tracce di una ricerca Conoscenza strutturale della Bibbia come Il percorso educativo didattico dell'IRC è religiosa documento storico-religioso finalizzato a promuovere nell'alunno l'apertura Identità storica di Cristo,vero Dio, vero Uomo alla ricerca della verità, a sapere interrogarsi sul Comprendere alcune categorie La Chiesa, comunità generata dallo Spirito trascendente e a saper porsi domande di senso, fondamentali della fede ebraico- Santo, realtà universale e locale cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e cristiana (Rivelazione, L'azione e l'opera dello Spirito Santo nella vita culturale. Promessa, Alleanza, Grazia, della Chiesa e dei credenti A saper individuare a partire dalla Bibbia le Regno di Dio) I Sacramenti tappe essenziali della Storia della Salvezza, Le tappe fondamentali della storia della Chiesa della vita e dell'insegnamento di Gesù; a saper Saper ricostruire le tappe della La Fede, fondamento della vita cristiana ricostruire gli elementi fondamentali della Storia storia di Israele e della Bibbia; Il rapporto tra Scienza e Fede oggi della Chiesa; a saper riconoscere i linguaggi Saper identificare i tratti Il decalogo e i suoi principi etici; le Beatitudini espressivi della Fede (simboli, riti, preghiere); a fondamentali della figura di magna cartha del cristiano individuare le tracce presenti in ambito locale, Gesù nei Vangeli sinottici, italiano ed europeo e nel mondo, imparando ad confrontandoli con i dati della apprezzarli da un punto di vista artistico, ricerca storica. culturale e spirituale; a saper cogliere le implicanze etiche della Fede Cristiana e saperli Conoscere l'evoluzione storica rendere oggetto di riflessione in vista di scelte di ed il cammino ecumenico della vita progettuali e responsabili; a saper dare ABILITA’ RELIGIONE 284 Chiesa, realtà voluta da Dio, universale e locale, articolati secondo carismi e ministeri e rapportata alla fede cattolica che riconosce in essa l'azione dello Spirito Santo valore ai propri comportamenti; per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri e con il mondo che lo circonda. Saper individuare caratteristiche e responsabilità di ministeri, stati di vita e istituzioni ecclesiali Saper individuare gli elementi e i significati dello spazio sacro nel Medioevo e nell'epoca moderna Saper cogliere gli aspetti costitutivi e i significati della celebrazione dei sacramenti Saper cogliere nelle domande dell'uomo le tracce di una ricerca religiosa Sapere riconoscere l'originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione al male Sapere esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto alle relazioni affettive e al valore 285 della vita dal suo inizio al suo termine, in un contesto di pluralismo culturale e religioso Saper confrontarsi con la proposta di vita cristiana come contributo originale per la realizzazione di un progetto libero e responsabile. OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI La scuola insegna a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza superando la frammentarietà delle discipline, integrandole in nuovi quadri d’insieme. Il bisogno di conoscenze degli studenti non si soddisfa con l’accumulo dei informazioni in vari campi, ma con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e con l’elaborazione delle loro connessioni. Gli obiettivi trasversali del progetto educativo rappresentano le intenzionalità condivise e concordate dell’offerta formativa, si riferiscono a quelli generali del sistema scolastico italiano e, sulla base di puntuali orientamenti disciplinari, hanno riscontro nei Piani di lavoro delle équipe pedagogiche. OBIETTIVI CAPACITA’ DACOMPORTAMENTI PROMUOVERE OSSERVABILI CLASSI PRIME COMPORTAMENTI COMPORTAMENTI OSSERVABILI OSSERVABILI CLASSI TERZE CLASSI SECONDE 286 Autocontrollo 1.1 Prende coscienza norme comuni e le rispetta Conoscenza di sé 1.2 1.3 ALLA SOCIALITA’ Socializzazione 1.4 Segue le attività rispettando 1.3 Collabora le norme che accettando il confronto gli altri 1.4 norme che Controlla la propria emotività Esamina e descrive i propri e i propri movimenti Riconosce i propri limiti e le Segue le attività mantenendo proprie risorse (sicurezza, spirito fede agli impegni 1.5 le permettono lo svolgimento delle comportamenti, emozioni, attitudini con Accetta Chiede chiarimenti di fronte attività scolastiche a incomprensioni o difficoltà le consegne EDUCARE Accetta regolano le attività scolastiche Prende coscienza di bisogni 1.2 e capacità personali Partecipazione delle 1.1 d’iniziativa, autonomia, decisionalità Prende coscienza dei bisogni ….) dell’altro e accetta situazioni di Segue le attività e mantiene scambio e cooperazione fede agli impegni Sa prendere iniziative e interviene costruttivamente Comprende le esigenze altrui, collabora e rispetta la diversità 287 Comprensione 3.1 Ascolta senza distrarsi 3.1 Ascolta per un tempo continuato 3.1 Ascolta con interesse 3.2 Sa cogliere informazioni ed 3.2 Comprende i vari messaggi 3.2 Ricava informazioni esplicite da aspetti significativi di un Produzione messaggi in vari codici messaggio 3.3 Produce messaggi nei diversi codici 3.3 Produce messaggi nei diversi 3.4 Conosce ed usa i linguaggi EDUCARE codici ALLA specifici 3.3 Ricava informazioni implicite dai vari messaggi 3.4 Legge rispettando gli schemi fonetici e intonativi COMUNICAZIONE 3.5 Comunica le proprie idee e le proprie esperienze utilizzando i vari codici 3.6 Utilizza il lessico appropriato e specifico Consapevolezza EDUCARE 4.1 Osserva e individua il 4.1 Osserva e analizza il problema e 4.1 Osserva, riflette e distingue i dati problema A pone domande pertinenti significativi del problema CONOSCERE ATTRAVERSO METODO SCIENTIFICO UN Organizzazione 4.2 Organizza i dati di un 4.2 Organizza i dati in modo problema funzionale 288 4.2 Organizza i dati, formula ipotesi di soluzione e le verifica Progettazione definendo tempi, spazi materiali EDUCARE base a criteri logici e 5.2 Usa gli strumenti in modo appropriato ALLA OPERATIVITA’ 5.1 Segue procedure operative in 5.1 Individua procedure operative 5.1 Individua procedure operative Realizzazione 5.2 Rispetta l’ordine delle fasi e i 5.2 Utilizza strumenti e materiali tempi di lavoro 5.3 Opera rispettando procedure e tempi stabili rispettando tempi e procedure 5.4 Individua gli errori commessi e valuta il prodotto ottenuto Osservazione Osserva e individua dati della realtà circostante Osserva e raccoglie dati 2.1 Sa ricavare dati da ogni sua esperienza, collocandoli nello della realtà circostante spazio e nel tempo EDUCARE A STORICIZZARE Riflessione Stabilisce relazioni di causa ed effetto Ordina ed interpreta i dati 2.2 della propria esperienza 289 Registra le proprie esperienze 2.3 Sa utilizzarle in situazioni nuove 290 Allegato 5 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO "CIRO SCIANNA" C.F. 81002590826 - C.M. PAMM06400T Via De Spuches, n.4 - 90011 BAGHERIA 091/9430-17-18-19 091/943347 http://www.scuolaciroscianna.gov. it (PA) e-mail: [email protected] [email protected] ALLEGATO AL VERBALE N.4 DEL COLLEGIO DEI DOCENTI DEL 06/10/2015 AL COLLEGIO DEI DOCENTI E P.C. AL CONSIGLIO D’ISTITUTO AI GENITORI AL PERSONALE ATA ATTI ALBO OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. IL DIRIGENTE SCOLASTICO 1. VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano); 291 2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori ; EMANA ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente Atto d’indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione 1. Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano; Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare si terrà conto dei punti di debolezza e dei punti di forza emersi incentivando interventi di recupero , di consolidamento e di potenziamento . In attesa dell’elaborazione compiuta del piano triennale,si riconfermano l’impianto generale, le finalità e gli obiettivi del POF 2014/15 che, opportunamente rivisitate,dovranno costituire la base del nuovo PTOF. Quest’ultimo dovrà in particolare : - - Assumere iniziative volte al pieno successo scolastico , agendo contro la dispersione scolastica e attivando azioni efficaci di accoglienza degli alunni. Lavorare al potenziamento delle abilità linguistiche nella lingua madre e nelle lingue dell’Unione europea, studiate nella nostra scuola, attraverso un uso programmato dei laboratori Lavorare al potenziamento delle abilità logico - matematiche e scientifiche , attraverso un uso programmato dei laboratori. Potenziare e arricchire l’orchestra didattica della scuola con l’inserimento di almeno due nuovi strumenti , flauto traverso e violino. Favorire la mobilità degli alunni nei Paesi Europei attraverso l’adesione a Progetti Erasmus, a Reti e Viaggi studio e d’Istruzione. Potenziare il lavoro sull’orientamento in ingresso e in uscita , al fine di sostenere le possibilità di sviluppo personale e scolastico Superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente , mediante un‘azione didattica 292 - strutturata e laboratoriale, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea , riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico – matematiche e scientifiche , competenze digitali) e a dimensioni trasversali ( imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità , consapevolezza culturale e competenze sociali e civiche) Offrire la pratica di attività sportive attraverso il gruppo sportivo scolastico Incrementare azioni relative all’Educazione alla Legalità e di Educazione alla Cittadinanza. Intentare azioni relative all’Educazione alla Salute e all’Educazione all’Ambiente Intervenire in modo sistematico per prevenire ed arginare l’eventuale disagio scolastico e le difficoltà di apprendimento degli alunni con BES Realizzare interventi a favore degli alunni diversamente abili Generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne le competenze Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge, o commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole): 1) Innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento 2) Contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica 3) Realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva 4) Garantire il diritto allo studio e le pari opportunità di successo formativo La piena realizzazione del curricolo della scuola e la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento,la collaborazione e la progettazione, l'interazione con le famiglie e il territorio sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell'autonomia didattica e organizzativa previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 e in particolare attraverso: a) Il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della dotazione organica dell'autonomia tenuto conto delle scelte degli studenti e delle famiglie; b) Un graduale recupero e miglioramento degli ambienti di apprendimento che consenta l’uso regolare e programmato di spazi laboratoriali , attraverso una rotazione ordinata e coordinata delle classi . o commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari): si terrà conto in particolare delle seguenti priorità: a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche,con particolare riferimento all'italiano nonche' alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; 293 c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali e nell'arte della ceramica e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media ; i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attivita' di laboratorio; Quanto sopra comporterà la necessità di : - Migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche Migliorare l’ambiente di apprendimento e rendere fruibili e vivibili tutti gli spazi a disposizione programmando un uso regolare dei laboratori. Sostenere formazione e autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico – didattica Accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio : reti , accordi, progetti. Migliorare l’azione amministrativa e didattica nell’ottica della sviluppo delle nuove tecnologie e della de materializzazione. Migliorare la comunicazione , la socializzazione e la condivisione fra tutti gli attori. Pertanto, per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che : - l’Istituto deve procedere al completamento della rete WLAN (attraverso l’adesione ai PON) al fine di qualificare e migliorare la didattica multimediale - E’ necessario lavorare al potenziamento delle dotazione multimediale della scuola , funzionale alla creazione di spazi laboratoriali per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 7 unità così definite : 2 docenti di lingua inglese e francese ; 1 docente di lettere; 1 docente di matematica e scienze; 1 docente di flauto traverso , 1 docente di violino , 1 docente di arte con specifiche competenze nella lavorazione della ceramica per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito: DSGA , 4 A.A. , 11 C.S. Ogni incarico e commissione previsti nel Piano devono essere funzionali alla realizzazione di progetti specifici con chiara definizione di obiettivi, metodologie, tempi, destinatari e risultati da raggiungere o commi 10 e 12 Si formalizzeranno iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso 294 o commi 15-16 L’educazione alle pari opportunità e la prevenzione della violenza di genere si realizzeranno trasversalmente attraverso gli interventi di educazione alla Legalità o comma 124 La formazione in servizio dei docenti , così come da indagine conoscitiva svolta, dovrà approfondire tematiche relative a: - innovazioni metodologiche e disciplinari - nuove tecnologie e multimedialità - Integrazione alunni BES 1. I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile. Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, affiancata dal gruppo di lavoro costituito dallo staff dirigenziale ,dalle funzioni strumentali e dai referenti entro giorno 11 gennaio 2016, per essere portato all’esame del collegio stesso nella seduta del 14 Gennaio 2016, che è fin d’ora fissata a tal fine. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Carmela Tripoli 295