Il piacere dell`esclusività
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Il piacere dell`esclusività
SUCCEDE A PARIGI Il piacere dell’esclusività Venti antiquari internazionali specializzati in dipinti dal XVI al XVIII secolo; una sede prestigiosa, il Palais de la Bourse; una collaborazione speciale con il Louvre: ecco gli ingredienti di “Paris Tableau”. Un nuovo format espositivo rivolto a un collezionismo sempre più esigente e informato di Giovanna Poletti “Flora”, olio su marmo di Vincenzo Mannozzi (1600-1658); cm 81,5x66,5 (da Haboldt & Co.). A destra: “Davide e Golia”; olio su ardesia di Daniele da Volterra (1509-1566) (nella mostra al Louvre). 78 ● Antiquariato P iccolo è bello. Ma non solo. Per sottolineare l’importanza di Paris Tableau, l’esclusiva e ristrettissima rassegna che radunerà dal 4 all’8 novembre venti galleristi di dipinti antichi nelle sale del Palais de la Bourse, si è mosso niente meno che il Louvre (www.paristableau.com). Paris Tableau è nata dall’iniziativa di dieci tra i più noti antiquari parigini, associatisi per creare una manifestazione unica, che ha i suoi punti di forza non solo nell’assoluto prestigio dei partecipanti (oltre ai soci fondatori ne sono stati ammessi solo altri dieci provenienti da Londra, Amsterdam, Madrid, Roma e New York), ma soprattutto nell’inedita sinergia creatasi per la prima volta tra gli stessi galleristi e le istituzioni. Accanto agli stand dei partecipanti, tutti uguali, di soli 35 metri quadrati ed estratti a sorte per non creare preferenze, sarà infatti allestita una piccola, ma importante, rassegna collaterale intitolata “L’envers du tableau (Il retro del quadro)”, organizzata in colla- © Gérard Blot /Photo RMN-Réunion des Musées Nationaux/distr. Alinari Pochi ma al top UNA MOSTRA AL CONTRARIO All’interno del Palais de la Bourse, accanto ai capolavori degli antiquari, saranno esposti alcuni dipinti presentati… al contrario! O meglio, di cui saranno protagonisti i retri. Pannelli esplicativi, documenti, frammenti di tela e di legno ricostruiranno la storia e i restauri di tanti capolavori di collezioni pubbliche e private. Un viaggio imperdibile per chi si vuole avvicinare dal vero ai dipinti degli Old Masters. In contemporanea, anche il Louvre darà il suo contributo a questa iniziativa. All’interno del museo, una trentina di opere saranno esposte su cavalletti per consentire di esaminare il retro delle tele. Fra tutti, da non perdere il capolavoro di Daniele da Volterra (1509-1566), il celebre “Davide e Golia”, un’incredibile ardesia (cm 133x172) con la stessa scena dipinta da entrambi i lati, ma da due differenti punti di vista. L’opera fu realizzata attorno al 1550 dal pittore toscano, discepolo di Mi c h e l a n g e l o , p e r partecipare all’impegnativo dibattito del “paragone sulle arti”, ossia la disputa intellettuale che voleva la scultura superiore alla pittura per le tre dimensioni con cui poteva esprimersi l’artista. borazione con l’INHA, il potente Institut National d’Histoire de l’Art, punto di riferimento di tutti i musei francesi. terno del celeberrimo museo, ci sarà un percorso ricco di stimolanti proposte e organizzato proprio sullo spunto della loro mostra collaterale. Una sinergia vincente. Ideatore e fondatore di Paris Tableau e noto antiquario specializzato in pittura italiana dal XVI al XVIII secolo, Maurizio Canesso da sempre ha ottimi rapporti con le istituzioni e, a questo proposito, ha le idee ben chiare: «Da anni il nostro lavoro si svolge in stretta collaborazione con i musei, le biblioteche e le fondazioni di storia dell’arte di tutto il mondo. Molto spesso i quadri che portiamo sul mercato sono vere e proprie scoperte che hanno alle spalle mesi o anni di studio. Non di rado si tratta di opere inedite che vanno a completare il repertorio dei singoli artisti o, nel caso siano state acquistate da musei, contribuiscono all’arricchimento del patrimonio artistico pubblico». Vincent Pomarède, direttore del dipartimento di pittura antica del Louvre, gli ha dato ragione e ha accolto con favore la proposta di collaborazione. Ecco allora che, all’in- Fiducia in mostra. Gli spazi conte- Sopra: “Vergine con il Bambino”, tempera, oro e argento su tavola di Andrea Di Nerio (Arezzo, documentato dal 1331 e prima del 1387), cm 80x62 (da Giovanni Sarti). Sotto: “Santo Antonio abate e il centauro”, olio su tela di Francesco Guarino (1611-1651), datato 1642; dimemsioni cm 39,5x66,4 (da Canesso). nuti, l’allestimento elegante ma essenziale e la straordinaria selezione di gallerie specializzate esclusivamente in pittura antica consentiranno ad appassionati, collezionisti e curatori di stabilire un contatto privilegiato con i mercanti. Un rapporto che solitamente è impossibile da ottenere nel corso di altri più celebrati appuntamenti. È l’occasione per instaurare una relazione di fiducia con i collezionisti, proporre, ma anche ascoltare i suggerimenti e i pareri di chi visiterà la rassegna. «Non dimentichiamo che i migliori collezionisti sono anche grandi intenditori, sempre in cerca di novità», sostiene Giovanni Sarti di Parigi, che oltre alla consueta scelta di artisti primitivi italiani presenta alcune opere del Seicento italiano. «Come per il Salon du Dessin, che si tiene in questa stessa sede, il numero contenuto di proposte non può che favorire lo scambio d’idee, “Allegoria della Poesia”, olio su tela di Eustache Le Sueur (16161655), dipinto nel 1640 circa; cm 130x97,5 (da Noortman). Sono venti gli antiquari che partecipano a Paris Tableau e provengono da Europa e Stati Uniti. L’unica presenza italiana è Cesare Lampronti di Roma, specializzato in dipinti del XVII e XVIII secolo. I PROTAGONISTI DI PARIS TABLEAU Didier Aaron & Cie Parigi; www.didieraaron.com Charles Beddington Londra; www.charlesbeddington.com Kunsthandel P. de Boer Amsterdam; www.kunsthandelpdeboer.com Galerie Canesso Parigi; www.canesso.com Galeria Caylus Madrid; www.galeriacaylus.com Eric Coatalem Parigi; www.coatalem.com Haboldt & Co. Parigi; tel. 0033-1-42664454. Jean-François Heim Parigi; www.galerieheim.fr Derek Johns Londra; www.derekjohns.co.uk De Jonckheere Parigi; www.dejonckheere-gallery.com David Koetser Gallery Zurigo; www.koetsergallery.com Cesare Lampronti Roma; www.cesarelampronti.it Jacques Leegenhoek Parigi; www.leegenhoek.com Noortman Amsterdam; www.noortman.com Giovanni Sarti Parigi; www.sarti-gallery.com Stair Sainty Gallery Londra; www.europeanpaintings.com Talabardon & Gautier Parigi; tel. 0033-1-43591357. Claude Vittet Parigi; www.galerievittet.com The Weiss Gallery Londra; www.weissgallery.com Adam Williams Fine Art & Åmells New York; www.adam-williams.com “Ritratto di Joseph de Saint-EtienneBorne”, olio su tela di Stefano Torelli (17121784), cm 114x109 (da Stair Sainty). “Ritratto del barone Le Selliers”, olio su carta applicata su tela di Horace Vernet (1789-1863); misura cm 56x46 (da Derek Johns). “Allegoria dell’Arte”, olio su tela di Antoine Vestier (17401824), cm 80x63,5 (da Didier Aaron). concentrando e favorendo un mercato sempre più esigente. Inoltre, essendo i visitatori in un certo modo specializzati, tutti si sentiranno impegnati a non deluderli presentando opere inedite», aggiunge il parigino Hervé Aaron, tra i soci fondatori e presidente proprio del Salon du Dessin, che quest’anno ha festeggiato la sua ventesima edizione. Mercanti e studiosi. Questa preziosa rassegna offrirà una magnifica opportunità per gli appassionati e metterà anche l’accento sulla svolta di un mestiere che ormai è cambiato. A fronte della crisi finanziaria, e grazie alla richiesta d’investimenti impegnativi, ma anche altrettanto solidi, i galleristi di dipinti antichi hanno assunto una nuova professionalità: appesa al chiodo la veste di commercianti, hanno assunto gli abiti di professionisti in grado di confrontarsi con le esigenze di chi considera l’arte non solo come un piacere, ma anche come un bene rifugio. Ecco allora che non esitano ad affidare gli studi ai critici più autorevoli, pubblicano cataloghi e curano mostre, tengono conferenze, stringono rapporti e realizzano acquisti, vendite e scambi con i musei di tutto il mondo. Saranno dunque loro i protagonisti di Paris Tableau, mercanti come Cesare Lampronti di Roma, unico italiano partecipante, ma che, per le sue magnifiche vedute venete, romane e fiamminghe, può contare su una clientela internazionale; e poi Mark Weiss di Londra, specializzato nel ritratto inglese di epo- ca Tudor o Stuart; Charles Beddington, pure di Londra, punto di riferimento per il vedutismo veneto del Settecento; De Jonckheere di Parigi e Ginevra e Noortman di Amsterdam, massime gallerie di referenza per la pittura fiamminga; i parigini Talabardon & Gautier, considerati tra i maggiori esperti di pittura francese del XIX secolo, oppure Adam Williams di New York, che ha venduto diversi capolavori ai più noti musei americani; infine la Attenzione: le centinaia di aste on line che ormai offrono opere di tutte le epoche e per tutte le disponibilità possono trasformarsi in una trappola insidiosa anche per gli appassionati e i collezionisti più esperti e competenti. Galleria Caylus di Madrid, che ha tra i suoi clienti musei come il Prado o il Getty di Los Angeles, per citare solo alcuni partecipant. Infine occorre ricordare che, proprio nell’epoca di Internet, quando tutto sembra più semplice e le opportunità crescono a dismisura, il mercato dei dipinti antichi è diventato più ostico. Gli antiquari sono però fiduciosi: per venire in possesso di opere importanti sono sempre più necessarie garanzie. E per garanzie non s’intendono solo qualità, stato di conservazione o autenticità, ma anche percorso critico, provenienza e adeguata valutazione. Un cammino lungo e difficile, da affrontare non in solitudine davanti allo schermo di un computer, ma affidandosi a chi ha esperienza da vendere. Antiquariato ● 83