programma Lineamenti_Bellini 2012

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programma Lineamenti_Bellini 2012
LINEAMENTI
DI STORIA DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
LABORATORIO
DI
PROGETTAZIONE URBANA - C
a.a. 2012-13 – Federico Bellini
Programma del corso:
Gli ultimi cinquant’anni: temi, opere e protagonisti dell’architettura dal 1962 a oggi.
Lezioni seminariali:
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Un’eredità non trasmissibile: opere di grandi maestri negli anni cinquanta e sessanta.
Il consumo del Movimento Moderno nella pratica ordinaria: l’avanguardia primonovecentesca divenuta
formulario convenzionale; il Team X e l’esaurimento dei CIAM. Il tentativo di istituire una successione
legittima: la Storia dell’architettura moderna di Leonardo Benevolo (1960).
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L’ultimo maestro: Louis Kahn, l’inattualità del sublime.
Da William Faulkner a Quentin Tarantino: l’estinzione della grande cultura occidentale. Il trionfo
nell’entertainment, la riduzione delle idee a linguaggi, dell’individuo a spettatore-consumatore; il successo di pubblico come unico parametro di giudizio intellettuale.
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Le avanguardie del mondo di massa: l’informale, l’ambiguità della Pop Art e la sua egemonia.
L’alternativa utopico-radicale: movimento metabolista giapponese, architettura radicale italiana e inglese. L’influenza delle arti popolari: fantascienza, fumetto, pop music.
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1966, le nuove riflessioni teoriche: Complexity and contradiction in architecture di Robert Venturi, e
L’architettura della città di Aldo Rossi. I temi comuni della complessità, dell’autonomia dell’architettura,
della memoria.
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L’avanguardia come manierismo: i Five Architects di New York, prime opere di James Stirling.
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La scena italiana dopo il 1968: sogni di rifondazioni disciplinari, empiti politico-sociali, ambizioni accademiche, istituzionali e professionali. La voce scomoda di Manfredo Tafuri, tra storiografia e critica.
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Il rifiuto del Movimento Moderno: il fenomeno del Postmodern tra Pop-Art, eclettismi nostalgici e neomodernismi. Learning from Las Vegas di Venturi (1972): il valore comunicativo del trash.
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Tre libri di successo: The language of post-modern architecture di Charles Jenks (1977), Delirious New
York di Rem Koolhaas (1978), Genius loci. Paesaggio, ambiente, architettura di Christian NorbergSchulz (1979).
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La riesumazione esplicita delle tipologie e dei linguaggi storici: la Strada Novissima della Biennale del
1980. Selezione di opere anni ottanta di Venturi, Stirling, Rossi, Charles Moore, Robert Stern, Michael
Graves, Paolo Portoghesi, GRAU, Rob e Leon Krier, Ricardo Bofill, Christian Portzamparc.
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Il recupero della storia attraverso il modernismo razionalista: la Tendenza italiana, Mario Botta, Oswald Mathias Ungers; architetture spagnole e portoghesi degli anni ottanta-novanta. Il caso Tadao
Ando.
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Il decostruttivismo: l’avanguardia novecentesca da rivoluzione antropologica ad affabulazione. La mostra al MoMA del 1988 e i suoi protagonisti.
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I luoghi e non-luoghi dell’abitato contemporaneo: metropoli, periferie, insediamenti diffusi, infrastrutture viarie, paesaggi extraurbani. S.M.L.XL di Koolhaas (1995): le scaltrezze del bigness e del junkspace.
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Le meraviglie del Nuovo Millennio: il political correct etnico e ambientale, la bioarchitettura, il tecnologismo, il design d’autore, la web-community.
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Le esigenze politiche ed economiche della grande committenza nell’età del neocapitalismo. Effetti
sull’architettura e la pianificazione: il terrore dell’anonimato nel Villaggio Globale, la nevrosi dell’icona
riconoscibile, il nuovo monumentalismo, la Glocalization di Roland Robertson (1997).
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L’albo mondiale delle archistars, e la sua funzionalità al mercato internazionale degli incarichi: dal progetto al prodotto, dalla poetica al fashion brand.
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Cinque firme di primo piano: opere selezionate di Frank Gehry, OMA, Zaha Hadid, Daniel Libeskind,
Herzog-de Meuron.
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Rassegna di altre opere significative degli ultimi vent’anni: Peter Eisenmann, Richard Meier, Steven
Holl, Coop Himmelb(l)au, Toyo Ito, Sanaa, Norman Foster, Renzo Piano, Jean Nouvel, Santiago Calatrava, SOM, et alii ...
Lezioni e prove finali:
Il corso si svolgerà in lezioni seminariali che prevedono il coinvolgimento attivo degli studenti nella discussione dei temi trattati. Si potranno anche svolgere delle conferenze su temi particolari indicati dal collega titolare del corso di Progettazione.
La prova d’esame consisterà in un colloquio individuale da svolgere prima della discussione del progetto di
Laboratorio. Lo studente dovrà dimostrare di conoscere le questioni fondamentali dell’architettura degli ultimi
cinquant’anni, e le sue opere più emblematiche. Dovrà inoltre illustrare oralmente i contenuti di un volume a
scelta tra Complexity and contradiction in architecture di Robert Venturi, e L’architettura della città di Aldo
Rossi. Dovrà infine essere in grado di commentare un paragrafo di poche righe in lingua inglese tratto da una
pagina online.
Si presume la conoscenza – anche solo elementare – dei maggiori eventi storici e culturali degli ultimi cinque decenni (tipo: guerra fredda, Vietnam, Sessantotto, shock petrolifero, anni di piombo, neoliberismo Reagan-Thatcher, muro di Berlino, 11 Settembre, crisi subprimes, ecc.), con riguardo anche alle arti che più
hanno coinvolto la società di massa (cinema, televisione, musica popolare), che saranno in ogni caso ricapitolati a lezione.
Bibliografia:
Per superare l’esame del corso – che ha obbligo di frequenza – è in primo luogo indispensabile studiare gli
appunti delle lezioni, integrandoli con le parti dei seguenti volumi dedicate all’architettura degli ultimi cinquant’anni:
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W.J.R. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon, London 2006
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L. Benevolo, L’architettura nel nuovo millennio, Laterza, Roma-Bari 2006
Per il volume di cui è richiesta la lettura completa, le edizioni più recenti sono:
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R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Dedalo, Bari 2010
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A. Rossi, L’architettura della città, Quodlibet, Macerata 2011
versione 22 ottobre 2012